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coopmodenasportclub.it Numero 788 - ANNO XLI 27 Ottobre 2015
Edito da COOP MODENA SPORT CLUB - Reg. Trib. di Modena N. 562 del 15-1-75 - Dir. Resp.le Cristiano Pecchi Redazione Cesare Cevolani, Corrado Roscelli, Lorenzo Bergami, Andrea Gigliotti, Federico Gigliotti - Fotocomposizione e Stampa Interna - Contiene I.P.
Omaggio
IL LAMBRUSCO DOC DAL 1860 Società e squadra, due problemi che al momento preoccupano i tifosi
La settimana passata sarà tristemente ricordata per la diatriba tra Modena, Carpi e Comune; in sintesi tutti hanno ragione, tutti hanno torto... e in quel posto lo prendono sempre i tifosi dei gialli! Cerchiamo di pensare al calcio giocato ma, anche lì, i problemi sono tanti e dobbiamo solo sperare che Crespo abbia qualche asso nella manica. Il grottesco episodio che ha visto protagonisti nei giorni scorsi la dirigenza del Modena FC, quella del Carpi e l’Amministrazione Comunale di Modena è molto grave da diversi punti di vista. L’aspetto economico e giuridico sarà chiarito nelle sedi e dai soggetti competenti, anche se è indiscutibile (ed è quello che ci preoccupa di più) il fatto che al Modena FC possano essere imputate manchevolezze nel far fronte ai propri impegni finanziari. Ma ancor più gravi risultano le conseguenze del comportamento di tutti e tre i soggetti coinvolti, poiché esse vanno a
colpire, ancora una volta, i tifosi del Modena, la loro immagine e quella dei colori gialloblù. I tifosi del Modena oggi sono le vittime di una dirigenza che adotta modi e comportamenti inadeguati alla tutela del bene del club, sono le vittime delle scelte di un’Amministrazione che da tempo dovrebbe chiarire la natura dei propri rapporti con le società calcistiche di Modena e provincia, sono le vittime degli atteggiamenti discutibili della dirigenza di un club di un’altra città ospite del nostro stadio. Se quella iniziata in questi giorni è una guerra, VELA s.r.l. Via del Maniscalco, 4 CASTELFRANCO E. (MO) Tel. 059.926428 www.velagomma.it
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non abbiamo idea di chi possa esserne il vincitore, ma è già chiaro che gli sconfitti saranno, ancora una volta, i tifosi del Modena FC. Ma domani, quando dirigenze, amministrazioni e convenzioni avranno cessato di esistere, i tifosi del Modena saranno ancora al loro posto; anche quelli che oggi,
MODENA ALLENATORE Hernan Crespo PORTA 1 Pro v ed el 1 2 Man f red i n i 2 6 Co s tan ti n o DI F E S A 2 Cal ap ai 3 Po p es cu 5 B el i n g h er i 6 Mar z o r ati 1 3 G o z z i 1 5 Ci o n ek 1 6 Z u cch i n i 20 Al d ro v an d i 2 8 Z o b o l i 3 3 R u b i n
forse vinti dalla frustrazione, appoggiano inspiegabilmente Caliendo e azioni come quella della scorsa settimana, che non fanno altro che danneggiare ulteriormente la nostra squadra e i nostri colori. Scrivete le vostre opinioni a redazione@forzamodena.it
La redazione
LE ROSE
CE NT R OCAMPO 4 Nard i n i 7 Ni z z etto 8 Os u ji 1 0 Maz z ar an i 1 1 Sakaj 14 Do n i n el l i 1 7 March i o n n i 1 8 B en ti v o g l i o 1 9 G al l o p p a 24 G i o r i co 2 7 Ol i v er a AT TACCO 9 S o we 2 1 L u p p i 2 5 Ves ten i cky 3 0 B es ea 3 1 Stan co 3 2 G r an o ch e
SPEZIA
ALLENATORE Mario Petrone ORTA P 1 Ch i ch i z o l a 1 2 Sl u g a 2 2 Co r i c DI F E SA 3 Val en ti n i 5 R ed o n d o 6 Mi l o š 1 3 Pi cco l o 1 6 Cro cch i an ti 1 7 Mi g l i o re 1 9 Ter z i 2 1 Mar ti c 2 8 Tam as
Arbitro: Juan Luca Sacchi di Macerata
C E N TR O C A M P O 4 A c a mpor a 7 De Las Cuevas 8 J u a n de 1 5 E r r a s t i 2 0 K v r z i c 2 4 Vi gn a l i 2 6 M i s i c 2 7 C a n a dj i j a 2 9 A n t e z z a 3 0 Bre z ov e c ATTA C C O 9 Nenè 1 0 C a t e l l a n i 1 1 C a l a i ò 1 4 R os s i 1 8 S i t u m 2 5 C i u r r i a 3 1 A z z i
Un altro disastroso sabato di campionato. Ecco l’ennesimo regalo del Modena Calcio dopo la settimana che resterà famosa per il no agli allenamenti al Braglia da parte del Presidentissimo. Una settimana brutta, farcita di polemiche e di un rendimento sotto ogni aspettativa della squadra su un campo non irresistibile. Male, malissimo i nostri, sprovveduti e capaci di errori troppo banali per essere veri. Il primo tiro in porta degli avversari va sempre dentro, l’ex di turno ci fa sempre o quasi goal, la porta del Modena sembra sempre un regalo in dono a chi dovremmo respingere con il coltello tra i denti. Adesso basta, la pazienza è finita, in campo ci deve andare gente sveglia, soprattutto davanti alla porta avversaria, che sembra sempre un limite invalicabile per i nostri privi di mira, talento e concentrazione. E’ ora di inziare a preoccuparsi e di tirare fuori le unghie, non si può continuare a subire sconfitte così evitabili, con diverse occasioni buttate al vento come se ci fosse vietato buttarla dentro. E’ un’altra stagione buttata via già ad ottobre? Dobbiamo far parlare di noi sempre e solo per le bizzarrie di Patron Caliendo, capace di mettersi contro Questore, Sindaco e Presidente della Provincia? Io mi vergogno profondamente di questa situazione, io del Modena voglio solo sentire parlare per merito delle vittorie, del bel gioco, della storia di una squadra di calcio che da troppi anni si è fermata in serie B con troppe stagioni deludenti e prive di appeal per un pubblico che ha le scatole piene di una gestione che ci sta rendendo solo antipatici e perdenti. Questo non è il Modena che può accendere il cuore dei tifosi, manca qualità ma soprattutto manca l’astuzia di portare a casa almeno un punto quando non si riesce a fare goal neanche pregando. Svegliati Modena, così non ci siamo! In risposta all’articolo di Lorenzo Bergami dello scorso Forza Modena, l’associazione SOLO X L’ASCOLI tiene a fare alcune precisazioni. Molti, anche a livello di mass media nazionali, ignorano probabilmente il meccanismo della giustizia sportiva, e forse anche gli atti relativi a Savona-Teramo. Entrambi i gradi di giustizia sportiva hanno confermato il castello accusatorio della Procura Antimafia di Catanzaro, ossia l’avvenuta (non soltanto tentata) combine della partita. Il regista dell’operazione -tramite le sue conoscenze- è stato il ds dell’Aquila Di Nicola, interpellato ripetutamente dal collega del Teramo Di Giuseppe. Le intercettazioni tra i due -pur con l’utilizzo di un linguaggio codificato- sono inequivocabili. L’incontro decisivo tra i dirigenti delle due società si è svolto al bar Ambra di Albisola un paio d’ore prima della partita, a pochi minuti di distanza dall’hotel in cui alloggiava il Teramo. Tanti i soggetti condannati nell’inchiesta (tra cui Barghigiani, Matteini, Corda, Pesce) e che si sono spartiti il denaro elargito dal Teramo, come testimoniato dalle varie telefonate e dalla visita di Di Nicola in ufficio da Campitelli dieci giorni dopo la gara. Corda ha anche rivelato alla Figc quali siano i giocatori del Savona corrotti, nomi attualmente secretati e trasmessi alla Procura di Catanzaro. Premesso quindi che l’illecito è stato effettivamente consumato, e dunque - stante l’aggravante - sarebbe stata sufficiente la sola responsabilità oggettiva ad annullare il vantaggio in classifica (+4) del Teramo sull’Ascoli, la difesa abruzzese si è concentrata esclusivamente nel tentativo di estraniare la figura del presidente Campitelli. Attraverso teste di dubbia credibilità (tutti dirigenti e con testimonianze a tratti anche maldestre) o di cui, come nel caso del medico sociale, ci si è ricordati soltanto in appello. Campitelli che ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere davanti ai pm, non chiedendo neppure di essere ascoltato da Palazzi. Una cosa insolita per un innocente. Va anche sottolineato l’ostruzionismo giuridico verso la perizia informatica di tablet e cellulari sequestrati, in modo che i risultati non potessero essere disponibili in tempo per il processo sportivo. Come si evince dalle conversazioni telefoniche, dai verbali degli interrogatori e dalla cospicua somma a saldo della combine, difficile credere alla totale estraneità del presidente. Su questo entrambi i gradi di giudizio sono stati concordi, evidenziando “indizi gravi, precisi e concordanti”, ossia un grado di certezza più che sufficiente per il diritto sportivo.
Pietro Leonardi è ufficialmente il nuovo dg del Latina. Il nome dell’ex dirigente del Parma Calcio, fallito, è nell’organigramma ufficiale della società pontina. Leonardi risulta anch’esso indagato all’interno della complessa vicenda del crack del Parma; Leonardi avrebbe ricevuto in prestito dal Parma 1,3 milioni di euro, mai rimborsati e, secondo l’accusa, distratti dalle casse della società. Secondo la tesi di Leonardi, il medesimo vanterebbe crediti verso la società per importi superiori, e detto presunto prestito sarebbe invece legato al precedente rapporto lavorativo di Leonardi con l’Udinese. E’ rientrato al lavoro per la lega di serie B anche Stefano Farina, l’ex giocatore del Gubbio. Farina nel 2011 denunciò un tentativo di corruzione. Gli erano stati promessi 200mila euro da spartire con altri tre suoi compagni, per ‘truccare’ l’incontro di Coppa Italia Cesena-Gubbio (il Gubbio all’epoca militava in serie B). La sua denuncia e la sua coraggiosa condotta erano stata anche premiate da Blatter in occasione della cerimonia della consegna del pallone d’oro Fifa nel 2012 con un riconoscimento speciale. Dopo aver smesso di giocare, anche perché dopo quella denuncia non aveva più trovato un ingaggio, Farina era entrato nello staff tecnico dell’Aston Villa, come allenatore dei ragazzi. Ma è rientrato in Italia, su richiesta del presidente Abodi, che gli ha affidato un incarico come una sorta di ambasciatore della Lega di serie B con incarichi operativi in Italia e all’estero per promuovere la attività della lega di B contro il match fixing. a cura di Lorenzo Bergami
Anche quest’anno l’ambizioso Spezia ha costruito una squadra con il dichiarato intento di salire in massima serie. L’inizio di campionato è però stato costellato da alti e bassi: la discontinuità sembra essere la croce della formazione guidata per il secondo anno consecutivo da Nenad BJELICA, il quale, dopo questo primo scorcio di campionato, non sta soddisfando al 100% i sostenitori spezzini. Con il potenziale offensivo a disposizione i 12 gol segnati fino ad oggi non sono certo un bottino esaltante: infatti un attacco composto da Catellani, Calaiò e Nenè, in serie B deve fare la differenza, mentre per ora il tecnico ligure non ha ancora ben chiaro quale sia l’assetto giusto del reparto offensivo. Certo che noi tifosi modenesi Nenè ce lo ricordiamo bene, visto che l’anno scorso al Picco, appena entrato ha segnato due reti incredibili, che di fatto hanno condannato i canarini ai playout. Anche la difesa dello Spezia non sta andando benissimo, avendo subito già 12 reti, un’enormità per una squadra che punta alla promozione diretta (le prime tre della graduatoria hanno tutte incassato meno di dieci gol). Stasera non sarà facile, ma Crespo deve infondere ai suoi ragazzi la carica necessaria per sfoderare una grande prestazione, in quanto con una gara mediocre è scontato che con lo Spezia non si portano a casa punti.