indice 1. inquadramento territoriale 2. percorso di approvazione del prg 3. organizzazione dello strumento 4. principi e obiettivi 5. organizzazione del territorio 6. varianti 7. attuazione 8. problematiche e criticitĂ BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
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inquadramento territoriale
Il Comune di Trofarello si trova all’ interno della Città Metropolitana di Torino nella Regione italiana Piemonte. Ha una superficie pari a 12.3 km². Morfologicamente il territorio presenta un andamento misto pianeggiante ( 59,6%) e collinare (40,4%) ed è posto ad un altezza media sopra il livello del mare (m.s.l.m.) pari a 300 m.
Superficie di pianura
735,7 [ha]
Superficie di collina
499,1 [ha]
Superficie di montagna
01
-
[ha]
Oggi, Trofarello ha una popolazione di 11.016 abitanti. La popolazione residente al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 10.911 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati 11.034. Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 123 unità (-1,11%). Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione. 11.500 11.500
8.625 8.625
5.750 5.750
2.875 2.875
00
1971 1971
1981 1981
1991 1991
2001 2001
2009 2009
2011 2011
2013 2013
2015 2015
2016 2016
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Connessioni con le reti infrastrutturali e relazioni con le altre città Il comune di Trofarello confina a Nord con il comune di Pecetto Torinese, a Sud e Sud-est con Santena mentre ad Ovest e nord ovest con Moncalieri e ad Est con Cambiano. Dista da Torino 16 km ed è ben collegato ai comuni limitrofi e al capoluogo tramite la stazione ferroviaria Sud che funge da stazione metropolitana. Tra le infrastrutture principali ricordiamo anche la Tangenziale Sud di Torino che inizialmente attraversava il tessuto urbano trofarellese ma grazie ad una variante strutturale unica è stato possibile spostare l’asse viario per Torino fuori dal centro storico; questa ha integrato il piano e quindi si tratta di una variante in itinere che aggiornava la variante stessa. Per quanto riguarda le relazioni amministrative con i paesi limitrofi non c’ è grande apertura, non si sono installate reti commerciali o turistiche neanche con le altre zone collinari ( anche se si sta cercando di connettere sempre più i territori a livello agricolo e collinare) mentre a livello territoriale Trofarello è un’area di confine tra area industrializzata (Torino) e la campagna per cui funge da porta della città e allo stesso tempo da cerniera.
Viabilità primaria esistente (Autostrada e raccordi autostradali) Strada di livello extraurbano esistenti Strada interquartieri esistenti Nuove strade “di scorrimento“ Nuove strade “di raccordo“ Binari ferroviari linee fondamentali Binari ferroviari linee nodo Binari ferroviari linee complementari
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Caratteristiche ambientali Il territorio di Trofarello è caratterizzato dalla presenza di un buon numero di corsi d’acqua di modeste dimensioni detti “Rii” e dalla presenza di una zona paludosa, ormai non più esistente, poiché bonificata. La presenza d’acqua influenza il P.R.G. che attraverso il P.A.I. (piano assetto idrogeologico) identifica le aree ad alto rischio idrogeologico che impongono il vincolo di inedificabilità assoluta riportate in viola sulla carta mentre in verde chiaro e scuro sono aree sicure ed edificabili. Tra i due estremi vi sono aree in cui si può edificare ma con accorgimenti tecnologici ad esempio per quanto riguarda l’impiantistica, esse sono segnate in giallo. Invece le zone consolidate ma con problemi in cui è possibile una nuova edificazione ma solo a seguito di interventi di messa in sicurezza idraulica sono evidenziate in fucsia.
Aree di alto rischio idrogeologico Aree edificabili solo con interventi di sicurezza Aree edificabili con accorgimenti tecnologici Aree sicure ed edificabili
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percorso di approvazione del prg
PREMESSA Il Piano Regolatore Generale Comunale di Trofarello redatto ai sensi della Legge Urbanistica Regionale (L.R.U.) n. 56/77 e s.m.i. e approvato con Delibera della Giunta Regionale n° 88-23949 dell’11/10/1988 e pubblicato sul B.U.R. n° 46 del 16/11/1988. LEGGE N.1150 DELL’ANNO 1942. (1942) Offre a tutti i comuni, compresi quelli con meno di 10 000 abitanti, la possibilità di dotarsi di un P.R.G.C. Già nel dopoguerra, il comune di Trofarello, anche se sprovvisto di strumenti urbanistici, promuove un primo esempio di lottizzazione che si risolve nell’edificazione del quartiere “Corea”. Con l’entrata in vigore della legge, si prevede la possibilità di estendere il Piano Regolatore ai comuni contigui, attraverso la predisposizione di un Piano Regolatore Generale Intercomunale. (P.R.G.I.) IL COMUNE DI TORINO E’ AUTORIZZATO A REDIGERE UN P.R.G.I. (25 MAGGIO 1954) Incarico conferito al Comune dal Ministero dei Lavori Pubblici. Tale piano interessa anche il comune di Trofarello. IL COMUNE DI TROFARELLO E’ INSERITO NELL’ELENCO DEI COMUNI OBBLIGATI AD ADOTTARE UN PIANO REGOLATORE COMUNALE. (1960) Tale P.R.G.C. dovrebbe essere redatto in conformità ai lineamenti forniti dal P.R.G.I.
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ADOZIONE DEL PRIMO STRMENTO URBANISTICO DEL COMUNE. (23 GIUGNO 1962) Assolvendo in questo modo all’obbligo dettato nel 1960.
Tuttavia il Piano non rispetta i parametri definiti dal P.R.G.I. ma anzi risulta abbondantemente sovradimensionato. Le conseguenze che sarebbero derivate dalla sua attuazione sono rifiutate da parte sia della cittadinanza che degli enti preposti al controllo che ,perciò, decido no di bloccarne l’iter. ADOZIONE DEL NUOVO P.R.G. ( NOVEMBRE 1971) Il Comune in questo anno si trova ancora sprovvisto di un P.R.G., la questione è affrontata dalla neo-eletta giunta di “sinistra” con l’adozione del Piano redatto dagli architetti Rivalta e Ognibene. APROVAZIONE DEL NUOVO P.R.G.C. (10 NOVEMBRE 1975) Il P.R.G.C. viene adottato in via definitiva dalla Regione Piemonte. APPROVAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N.56 DELL’ANNO 1977. (1977) Con questa legge vengono introdotti elementi innovativi attraverso la definizione degli obbiettivi a cui devono essere finalizzati i P.R.G. I successivi P.R.G. redatti dal Comune di Trofarello inclusero tra i loro obbiettivi quelli individuati da tale legge e dalle sue successive modifiche ed integrazioni. APPROVAZIONE DELLA DELIBERA FINALIZZATA ALLA REVISIONE DEL P.R.G. VIGENTE. (27 GENAIO 1981) ADOZIONE DELLA VARIANTE DEL P.R.G. (1984) Redatta dall’architetto Vernetti. APPROVAZIONE DEL P.R.G. (1988) Con Delibera della Giunta Regionale n.88-23949 dell’11 ottobre. APPROVAZIONE DELLA DELIBERA PROGRAMMATICA DEL NUOVO PIANO (28 FEBBRAIO 1997) Ad opera del Consiglio Comunale e redatta dagli architetti Radicioni e Sutto. ADOZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE DELLA VARIANTE GENERALE DEL P.R.G. (11 MAGGIO 2000) Con deliberazione del Consiglio Comunale n.29. APPROVAZIONE DEFINITIVA DEL P.R.G. (2000) 08
1942
LEGGE N.1150 DELL’ANNO 1942
25 mAggio
1954
1960
IL COMUNE DI TORINO E ’ AUTORIZZATO A REDIGERE UN P.R.G.I.
IL COMUNE DI TROFARELLO E’ INSERITO NELL’ELENCO DEI COMUNI OBBLIGATI AD ADOTTARE UN PIANO REGOLATORE COMUNALE.
23 GIUGNO
1962
ADOZIONE DEL PRIMO STRMENTO URBANISTICO DEL COMUNE.
nOVEMBRE
1971
ADOZIONE DEL NUOVO P.R.G.
10 nOV.
1975
1977 09
APPROVAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE N.56 DELL’ANNO 1977. .
ADOZIONE DEL NUOVO P.R.G.C.C.
27 GENNAIO
1981
APPROVAZIONE DELLA DELIBERA FINALIZZATA ALLA REVISIONE DEL P.R.G. VIGENTE.
1984 10 OTTOBRE
1988
APPROVAZIONE DEL P.R.G.
28 FEBBRAIO
1997
11 MAGGIO
2000
APPROVAZIONE DELLA DELIBERA PROGRAMMATICA DEL NUOVO PIANO.
ADOZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE DELLA VARIANTE GENERALE DEL P.R.G.
2000 2007
ADOZIONE DELLA VARIANTE DEL P.R.G.
APPROVAZIONE DEL NUOVO P.R.G.C.
APPROVAZIONE DEFINITIVA DEL NUOVO P.R.G.C
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organizzazione dello strumento
Il Piano Regolatore è composto dai seguenti elaborati: LE TAVOLE DI PIANO 3.1. La Planimetria sintetica del Piano in scala 1: 20.000, rappresentativa anche delle fasce marginali dei comuni contermini. 3.2. Planimetrie del Piano in scala 1: 5.000 3.2.1. Fasce di rispetto e fasce fluviali della rete idrografica in scala 1: 5.000 3.2.2. Quadro sinottico delle aree di interesse paesistico – ambientale, delimitate nella Tavola di Piano aventi scala 1: 5.000 3.2.3. Carta di Sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità alla utilizzazione urbanistica in scala 1/5.000 (Tavole 6G e 7G) 3.2.4. Individuazione cartografica aree commerciali 3.2.4. Perimetrazione con riferimento alle caratteristiche delle zone di insediamento commerciale. 3.3. Le Tavole del Piano Regolatore Generale in scala 1: 2.000. 3.3.1. 3.3.2. fino a 3.3.17. 3.3.18. La Legenda delle Tavole in scala 1:2.000 del Piano Regolatore. 4.1. Definizioni e prescrizioni generali. 3.3.19. Sezioni tipo per la viabilità e per i parcheggi.
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* Qualora, nell’applicazione delle prescrizioni del P.R.G., si riscontrino discordanze fra disposizioni normative e raffigurazioni grafiche, è ritenuto prevalente e conseguentemente vincolante il contenuto delle prime; qualora si riscontrino discordanze fra tavole a scale diverse, è ritenuto prevalente e quindi vincolante il contenuto della tavola redatta a scala più dettagliata; qualora si riscontrino discordanze fra disposizioni normative e prescrizioni contenute nelle Tabelle, sono ritenute prevalenti e vincolanti le prescrizioni delle Tabelle, ad eccezione delle disposizioni di cui al successivo Capo XI relative al rischio industriale (RIR) che prevalgono sulle rimanenti.
* L’eliminazione degli eventuali contrasti fra enunciazioni diverse del P.R.G., per i quali sia evidente ed univoco il rimedio, così come la correzione di errori materiali, sono effettuate con la procedura speciale, disciplinata dalla L.R. 56/77, art. 17, 8° c. LE NORME DI ATTUAZIONE 4.1. Definizioni e prescrizioni generali. 4.2. Prescrizioni ed indirizzi per le Aree Normative A; B; C; D; E; FS (in due tomi, comprendenti gli sviluppi in scala 1: 1000 per le Aree di interesse culturale ambientale). 4.3. Prescrizioni ed indirizzi per le Aree Normative S (comprendente gli sviluppi in scala 1: 1000 per le Aree di interesse culturale ambientale). RELAZIONE GEOLOGICO-TECNICA Tavola 1G – Carta geomorfologica e dei punti di misura della prima falda idrica in scala 1:10000 Tavola 2G – Carta geologica in scala 1:10000 Tavola 3G – Carta litotecnica in scala 1:10000 Tavola 4G – S.I.C.O.D. in scala 1:10000 Tavola 5G – Quadro del dissesto in scala 1:10000 Tavola 6G – Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica in scala 1:10000 Tavola 7G – Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica redatta sulla base cartografica delle tavole della zonizzazione del PRGC in scala 1:5000 Tavola 8G – Carta Dell’acclività in scala 1:10000 Relazione idraulica Relazione geologica generale, geomorfologica, idrologica , idrogeologica ELABORATO TECNICO “RISCHIO DI INCIDENTI RILEVANTI – RIR” - 1R-V14 - 2R-V14 - 3R-V14 - 4R-V14 - Relazione Tecnica Elaborato tecnico - Mappa di sintesi del livello di vulnerabilità ambientale Scala 1:10.000 - Mappa di sintesi degli elementi territoriali vulnerabili Scala 1:10.000 -Aree Normative R.I.R. Scala 1:10.000
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to stura
principi E OBIETTIVI
ivrea
venaria lanzo collegno ALPIGNANO AVIGLIANA
Il Piano Regolatore oltre ad essere lo strumento fondamentale con cui il Comune organizza il suo territorio e ne regola le trasformazioni, diventa il mezzo più efficace per far interagire le necessità dei cittadini e le decisioni politico-amministrative- territoriali. Le finalità principali sono: POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE AL FINE DI MIGLIORARE LA VIABILITA’ E LA COMUNICAZIONE: IL MOVICENTRO è un progetto regionale che coinvolge la stazione. Ha come obiettivo l’interscambio ferro-gomma per la mobilità sostenibile. La caratteristica di Trofarello è la sua posizione ottimale sulla seconda cintura che ha un polo ferroviario( piuttosto importante poichè passano più di 300 treni al giorno) che collega il paese al mare, a Chieri e a Genova. Trofarello è una porta alla città, è quasi una stazione metropolitana. Il Movicentro è stato un progetto rilevante che ha coinvolto 28 paesi, nel 2002 ci fu questo accordo con i comuni per ridurre la mobilità in auto della città. 13
TO C.SO MARCHE TROFARELLO PINEROLO MONCALIERI CHIERI CUNEO
FOSSANO
domodossola
VERBANIA BIELLA cossato chivasso ASTI ALESSANDRIA TORTONA ARQUATA S. NOVI LIGURE ACQUI TERME
SVILUPPO E RAFFORZAMENTO DEL TESSUTO PRODUTTIVO : Il paese è caratterizzato da una grande area industriale che ha subito un sviluppo in controtendenza ai trend economici, con la crisi del 2010, quindi la crisi delle industrie, i comuni che avevano elaborato dei PIP non sono riusciti ad attuarli, a Trofarello invece, i terreni legati all’area industriale sono stati tutti venduti. L’area industriale del paese è quindi di alto livello, con industrie di qualità cosa che è stata possibile anche grazie alla buona accessibilità dell’area. TUTELA E USO AGRO-FORESTALE DEL SUOLO E DELL’AMBIENTE: Il comune, nell’ambito del proprio territorio, adotta tutte le misure necessarie a conservare ed a difendere l’ambiente, predisponendo ed attuando i piani per la difesa dei suoli e dei sottosuoli e per eliminare ogni possibile causa d’inquinamento atmosferico, acustico e delle acque. Il Piano rivolge una certa attenzione alla salvaguardia del territorio collinare e dei percorsi storici collinari e le visuali panoramiche presenti su di essi. TUTELA DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI: Il Piano ha individuato, sull’intero territorio comunale, i beni culturali ambientali da salvaguardare, indipendentemente dal livello o dal carattere,(riconosciuti nelle Tavole di Piano e nelle Tabelle). Sono previsti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria ma soprattutto incoraggia il restauro conservativo sempre regolato da parametri di ammissibilità. Soluzioni innovative: Trofarello fu fra i primi paesi ad utilizzare la perequazione e ad includere i soggetti privati all’interno di appalti pubblici.
ALBA MONDOVì
BRA 14
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organizzazione del territorio Area di pregio naturale
TUTELA E USO AGRO FORESTALE DEL SUOLO : Ruolo per le aree verdi, corridoi ecologici e strumenti di tutela ambientali La presenza della Collina torinese indicata come area ad alto pregio naturale sulla carta geologica ha portato il comune di Trofarello ad aderire al progetto Corona Verde il quale interviene con specifiche misure per il territorio del Parco della Collina Torinese e per le aree rurali e fluviali, in relazione alle regge sabaude. Il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale vengono attuati attraverso interventi quali l’allestimento di percorsi e piste ciclabili, l’organizzazione e la sistemazione delle aree interessate.
Area urbanizzata
Area di prati seminativi
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area cimiteriale area servizi area produttiva area agricola pregio naturale residenziale residenziale complementare residenziale espansiva
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varianti
LE VARIANTI AL P.R.G ELENCO VARIANTI APPLICATE Il Comune di Trofarello è dotato di un P.R.G.C. approvato in via definitiva dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 26/7149, del 22/10/2007. Le varianti che hanno modificato l’assetto urbanistico del paese sono state molteplici: - Variante n. 1 (DCC n. 27 del 16.06.2008): riguarda aree per servizi pubblici di proprietà comunale Sr1a e Sr34, da destinarsi ad opere pubbliche; - Variante n. 2 (DCC n. 35 del 23.06.2008): modifica relativa alla variante generale vigente e a quella “in itinere’’; - Variante n. 3 (DCC n. 22 del 31.03.2009): modifica relativa all’aggiornamento grafico delle tavole di PRGC nel riquadro 6; - Variante n. 4 (DCC n. 23 del 31.03.2009): variante connessa al Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni; - Variante n. 5 (DCC n. 25 del 31.03.2009): variante parziale relativa alla modifica delle schede delle N.T.A. riguardanti l’aera Ar2/3-aa, per consentire la realizzazione di una quota di edilizia residenziale pubblica; - Variante n. 6 (DCC n. 35 del 30.04.2009): altra variante parziale, relativa alla ridefinizione del perimetro del MOVICENTRO; - Variante n. 7 (DCC n. 46 del 14.07.2011): variante parziale relativa all’adeguamento del PRGC ai criteri commerciali approvati con DCC n. 51 del 08.11.07. - Variante n. 8 (DCC n. 33 del 23.07.2010): variante parziale per l’adeguamento delle previsioni di viabilità pubblica nei pressi delle aree Cr2/3-e e Sr34; 17
- Variante n. 9 (DCC n. 58 del 30.11.2010): variante parziale all’elaborato tecnico “Rischio di Incidenti Rilevanti” (R.I.R.), revocata con DCC n. 18 del 28.03.2011; - Variante n. 11 (DCC n. 13 del 02.04.2012): variante parziale relativa a correzione di errori materiali, specificazioni normative etc..; - Variante n. 13 (DCC n. 20 del 28.03.2011): correzione dell’aggiornamento grafico di tavole in base all’applicazione dell’art. 5 delle NTA. - Variante n. 15 (DCC n. 52 del 28.09.2012): variante parziale relativa alla ridelimitazione delle aree urbanistiche Cr3/14 (ATC) e Sr19a. Oltre a tali varianti applicate, l’Amministrazione comunale ha anche adottato le seguenti varianti in itinere: - Variante strutturale n. 10 (DCC 59 del 30.11.2010): relativa all’ampliamento della struttura di servizi sanitari e assistenziali nell’area FHp/2. - Variante strutturale n.12(DCC 73 del 23.12.2010): relativa all’adeguamento al PAI, area MOVICENTRO.
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VARIANTE STRUTTURALE N.14 La Variante n. 14 al P.R.G.C. di Trofarello è di tipo “strutturale”, e riguarda l’adeguamento del piano vigente al Rischio Industriale, considerando le disposizioni stabilite dalla Provincia di Torino e quanto individuato nell’elaborato tecnico “Rischio di Incidenti Rilevanti” (R.I.R), allegato alla stessa. È stata avviata il 02/04/2012 con l’adozione del Documento Programmatico e del Progetto Preliminare. Motivazioni della variante La variante strutturale n. 14 sostituisce la parziale n. 9, revocata nel 2011 dalla Provincia di Torino, per tali motivi: - poiché sia la fascia di esclusione, che quella di osservazione ricadono su due comuni, Trofarello e Moncalieri, la variante deve essere sottoposta al parere Provinciale e non solo a quello Comunale. - mancanza di adeguamento delle specifiche prescrizioni normative e cartografiche nel Piano vigente. - poiché le attività sono di “rilevante rischio di incidente”, la variante al PRG non può essere di tipo parziale, ma va qualificata come Strutturale, a causa d vincoli sovraccomunali. Il motivo della variante scaturisce, quindi, dalla presenza, all’interno del confine comunale, della ditta Albesiano Sisa Vernici srl, in via Rigolfo 73 – zona Vadò 10028 e definita Attività Seveso, ovvero ad alto rischio industriale. Obiettivi della Variante Gli obiettivi della variante sono: - Individuazione delle aree interessate in tutto o in parte dalle normative di esclusione e di osservazione e dalle ulteriori prescrizioni specificate dall’elaborato Tecnico del R.I.R; - L’adeguamento delle Norme di Attuazione del PRG con l’inserimento di specifiche norme e disposizioni, volte a non aumentare il rischio presente e di salvaguardare la popolazione in caso di emergenza industriale. Contenuti e vincoli progettuali I contenuti si dividono in modifiche cartografiche delle tavole di piano e modifiche di tipo normativo. Tra quelle grafiche è previsto l’inserimento della delimitazione delle aree normative di esclusione e di osservazione individuate dall’elaborato tecnico di RIR: l’area di esclusione 19
circostante l’attività produttiva a rischio rilevante ha un raggio di 200m mentre l’area di osservazione ha un’estensione di circa 500m rispetto al confine della stessa attività. • Area di Osservazione a) Vincoli gestionali: - in caso di intervento edilizio, il gestore deve verificare eventuali interferenze con il Piano di Emergenza Esterno - dovrà essere verificata l’accessibilità per le nuove attività produttive, per non sovraccaricare la viabilità esistente con mezzi pesanti, ma destinare al traffico pesante arterie dedicate che siano esterne ai nuclei più urbanizzati. b) Vincoli progettuali: - i nuovi interventi dovranno garantire una duplice viabilità per l’accesso dei mezzi di emergenza e vie di fuga per eventuali evacuazioni; - La progettazione degli elementi territoriali che comportano un incremento dell’esposizione antropica al rischio è possibile solo dopo una valutazione della compatibilità di tali elementi con i fattori di rischio esistente. • Area di Esclusione a) Vincoli connessi con la destinazione d’uso: - Non sono ammesse modifiche di destinazione d’uso che determinano un aumento di carico antropico; - Gli interventi dovranno prevedere azioni finalizzate a ridurre il livello di rischio; b) Vincoli progettuali: - Le aree con elevata frequentazione di pubblico all’aperto (parcheggi, aree di svago, ecc.) dovranno essere localizzate in posizione protetta rispetto all’attività produttiva, in modo tale che questa sia separata da una barriera fisica di tipo strutturale (muri, edifici, ecc.); - Per le aree confinanti con l’Attività Seveso, le modifiche progettuali prevedono: la creazione un muro di separazione sul lato confinante con l’attività; una diminuzione delle aperture sul lato affacciato all’attività; un accesso carraio anche per i mezzi di soccorso; installazione di idranti sull’area di confine; predisporre un’area di intervento per i Vigili del Fuoco. c) Vincoli gestionali: Per le attività produttive, è obbligatorio predisporre di un piano di emergenza interno, conforme a quanto previsto nel Piano di Emergenza Esterno.
Area di osservazione Area di esclusione
m
200m
500
AttivitĂ Seveso
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VARIANTE PARZIALE N° 16 La n.16 si configura come variante parziale, e riguarda l’adeguamento del PRG alle nuove normative relative all’insediamento di strutture di vendita al dettaglio in sede fissa. Adozione della variante Il Progetto Preliminare della variante è stato adottato con la Deliberazione del C.C. n.54 del 28.09.2012, la quale non ha ricevuto nessuna osservazione da parte dei privati. La Regione Piemonte, invece, ha comunicato alcune precisazioni ed integrazioni alla documentazione dei criteri commerciali. Motivazioni della variante Il Comune di Trofarello, con DCC n. 51 del 08.11.2007, aveva adeguato la normativa sulle nuove attività commerciali ai sensi del D.Lgs 114/98 e della L.R. 28/99, approvando i Criteri Commerciali Comunali per l’insediamento di strutture di vendita al dettaglio in sede fissa. Il Comune aveva già provveduto a modificare il PRG secondo le nuove disposizioni approvando la variante n.7 del 14.07.2011; poiché la Regione Piemonte aveva riscontrato alcune criticità, si è proceduto con una revisione dei criteri, ridefinendo anche le localizzazioni e gli addensamenti. Gli elaborati del Piano sono stati modificati nei seguenti aspetti: • Inserimento delle delimitazioni dei nuovi addensamenti: - A1: addensamenti storici rilevanti individuata lungo la via Torino verso il confine con il Comune di Moncalieri tra via A. Diaz, la Stazione ferroviaria, via F. Coppi e XXIV maggio. - A4: addensamenti urbani minori o deboli individuata lungo la via Torino verso il confine con il Comune di Cambiano, tra le vie L. Da Vinci, e Belvedere. • Individuazione delle nuove localizzazioni commerciali: - L1: localizzazioni commerciali non addensate (area PIP Movicentro ed attuale insediamento Carrefour, area Bp1a) - L2: localizzazioni commerciali urbano-periferiche non addensate (area I1 in distretto DI6) •Adeguamento delle definizioni delle destinazioni d’uso commerciali secondo quanto previsto nei Criteri; •Inserimento della normativa commerciale di riferimento richiamando le disposizioni contenute nei criteri riguardo 21
alla compatibilità, al fabbisogno dei parcheggi e ai criteri insediativi delle diverse tipologie di strutture di vendita. Le delimitazioni degli addensamenti e delle localizzazioni sono riportate nell’elaborato 2-V16 in scala 1:5000. Tale variante non prevede nessuna modifica alle quantità edificatorie e alle perimetrazioni delle zone urbanistiche già previste dal PRG. Contenuti della Variante al PRGC Nello specifico la variante riguarda le destinazioni commerciali e si articola in sottocategorie: - Attività commerciali al dettaglio in sede fissa: si tratta di locali che possono essere utilizzati come attività di pubblico esercizio, o attività paracommerciali di servizio e dell’artigianato. Le destinazioni d’uso possono essere: impianti di distribuzione di carburante al dettaglio (stazioni di servizio), comprensivi di impianti di assistenza (autolavaggio, officine di riparazione), i quali non devono superare i 300 mq di superficie utile lorda (SUL) e Rapporto di Copertura inferiore al 20%. - Attività commerciali attivabili solo nel rispetto delle disposizioni e in determinate parti di territorio: si tratta in particolare di esercizi di medio-grandi dimensioni, dai 251 ai 2500 mq o maggiori di 2500 mq, che possono essere attivati esclusivamente all’interno delle delimitazioni definite dalla normativa. La variante, inoltre, non incrementa la capacità insediativa residenziale e non introduce modifiche alle superfici territoriali o agli indici di edificabilità relativi ad attività economiche produttive, direzionali, turistico-ricettive e commerciali. Il suo contenuto, infatti, risulta essere di rilevanza locale e non in contrasto con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale vigente.
a1 - addensamenti storici rilevanti a4 - addensamenti commerciali urbani minori l1 - localizzazioni commerciali non addensate l2 - localizzazioni commerciali urbano periferiche non addensate
a1 l1
a4
l2
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VARIANTE STRUTTURALE N° 17 La n.17 è una variante strutturale che modifica il PRGC attraverso l’inserimento di alcune rettifiche puntuali di varia natura, sostanziali e non, e l’adeguamento alle esigenze di sviluppo del territorio. Tali esigenze derivano dalla necessità di procedere alla soluzione di alcune difficoltà attuative del PRG, derivanti ad esempio da alcuni errori materiali o da segnalazioni da parte dei cittadini. Obiettivi della Variante La presente variante è volta ad adeguare lo strumento urbanistico alle seguenti tematiche: - Individuazione della delimitazione dei centri e nuclei abitati ai sensi dell’art. 12, comma 2, punto 5bis e aggiornamento degli elaborati di P.R.G.C.; - interventi puntuali sul territorio; - modifiche normative; - riorganizzazione delle prescrizioni geologiche e adeguamento alla DGR n. 64-7417 del 7/04/14; - recepimento delle prescrizioni in fase di definizione delle fasce RIR del Comune di Moncalieri; - correzione di errori materiali e incoerenze riscontrate sugli elaborati di Piano. Contenuti della Variante Con tale variante, il Comune di Trofarello si propone di individuare tutte le perimetrazioni dei centri e dei nuclei abitati, che coincidono con la conurbazione di Trofarello. Sulle porzioni di territorio individuate sono vigenti strumenti urbanistici esecutivi approvati ed in fase di attuazione, come nel caso del PIP Monte Po (distretto DI3), del PIP Movicentro e dell’area I5, che sono in attesa di completamento degli ultimi lotti.
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AREA CON MAGGIORE DENSITÀ ABITATIVA AREA CON MINORE DENSITÀ ABITATIVA DELIMITAZIONE CENTRO ABITATO
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attuazione
L’operatività del P.R.G. nel tempo e nello spazio può essere definita dal Programma Pluriennale di Attuazione (P.P.A.) se ed in quanto formato ed approvato ai sensi degli artt.33 e segg. della L.R.56/77. Il P.P.A., in conformità a quanto stabilito dalla legislazione in materia, quando approvato, rappresenta le volontà e le possibilità concrete, in ordine alle risorse disponibili, di attuare il P.R.G. Il P.R.G. in ogni caso si attua mediante la realizzazione delle opere pubbliche previste e mediante gli interventi, soggetti a Permesso di Costruire o D.I.A. Il P.R.G. indica le parti del territorio, in cui il rilascio del Permesso di Costruire è subordinato alla formazione ed alla approvazione di Piani Particolareggiati conformi a quanto disposto dall’art. 40 della L.R. 56/77 e di altri Strumenti Urbanistici Esecutivi (S.U.E.); ulteriori assoggettamenti di porzioni di territorio a P.P. o ad altro S.U.E. possono essere disposti con la deliberazione. La definizione della parte di territorio, a cui il singolo P.P. o altro S.U.E. deve essere esteso, è effettuata dal P.R.G., o dal Programma Pluriennale di Attuazione, o dalla deliberazione del Consiglio comunale, di cui all’art. 17, comma ottavo, della L.R. 56/77. Fondamentale è che le norme di attuazione specificano quale sono le destinazioni di ciascuna area e le regole da applicare, queste sono raccolte all’interno di 2 tomi. All’interno di questi sono specificate le aree suddivide per distretti : DR1-2-3 (destinazione residenziale); DI1-2-3-4-5-6 (destinazione industriale) DE1-2-3 (destinazione agricola) Per ciascuno di tali distretti il P.R.G. indica il tipo ed il livello delle opere di urbanizzazione e le connessioni con gli altri distretti e con i nuclei di servizi, eventualmente ubicati fuori del distretto stesso, ai quali gli insediamenti in atto 25
e previsti devono essere funzionalmente collegati, al fine di garantire l’accessibilità e la fruibilità di servizi ed infrastrutture, rispettando in particolare gli standard, di cui agli artt. 21 e 22 della L.R. 56/77. Il Piano di Trofarello è molto dettagliato poiché divide tutto in macro e micro aree. Il territorio urbanizzato ed urbanizzando del P.R.G. è costituito dall’insieme delle seguenti Aree Normative: A, B, C, D, FS, GU, S. A - Aree storico consolidate che spesso coincidono con il centro storico che a Trofarello è un discorso particolare, A Trofarello non vi è un vero e proprio centro storico ma un nucleo storico nei pressi del vecchio castello ma anche è riconosciuto un tratto di nucleo storico verso la valle Sauglio. B - Aree consolidato residenziale dove di storico non c’è molto. C - Aree più esterne vi sono zone di completamento o vi sono aree libere che hanno bisogno di un piano esecutivo per essere edificate. Nel caso in cui bisognasse portare ad un lotto libero corrente, fogna e strade allora in quel caso non basta la concessione singola. D - Aree Normative preminentemente destinate ad impianti industriali e artigianali . F - Aree Normative, destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale G - Aree Normative, destinate ad attrezzature ed impianti di circolazione. GU - Aree Normative destinate ad impianti e per la circolazione (piazze, slarghi, passaggi pedonali e ciclabili, strade pubbliche o private gravate di servitù di pubblico passaggio). S - Aree Normative edificate e non edificate, destinate a servizi pubblici o riservate alle attivita collettive, a verde pubblico e a parcheggi. Rientrano nell’Area S - seppure non espressamente individuate nella cartografia del P.R.G. - le aree esistenti o previste, relative alle reti, agli impianti tecnici, alle cabine per la distribuzione di energia elettrica, di gas, di acqua e per l’esercizio telefonico.
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Gli strumenti attuativi sono diversi e si differenziano in base a cosa trattano: - P.E.C. (piani edilizia convenzionata) è uno strumento mirato per le iniziative residenziali private e sono poco frequenti in trofarello. - P.E.E.P. (piani edilzia economica popolare) più affine ad un piano particolareggiato è di iniziativa pubblica. Tra questi vi fu un importante processo di valorizzazione e riqualificazione del patrimonio comunale con lo strumento dei contratti di Quartiere III, con quest’ultimo sono stati promosse azioni sul patrimonio pubblico (a fondo perduto) per la realizzazione di un asilo nido e di edilizia sociale. - P.I.P. (piani insediamenti produttivi) è un piano particolareggiato di iniziativa pubblica che impone dei vincoli forti per l’edificazione. Sono molti i P.I.P. all’interno del comune di Trofarello in questi ultimi anni tra i più importanti ricordiamo quello per la riqualificazione della ferrovia e dell’adesione al Movicentro. Molti sono stati previsti e non attuati come quello per il centro commerciale al confine con Moncalieri e poi altri sono ancora in cantiere come quello per la realizzazione dell’ospedale situato esattamente accanto alla stazione. Questione Ospedale Si tratta di un P.I.P.: l’ospedale in sè sarà nel territorio di Moncalieri anche se il progetto verterà oltre il confine, andando ad inserire dei servizi utili alla struttura all’interno del territorio trofarellese. Si tratterà, quindi, di una variante di piano e prima di questa si affronterà la fase di studio di fattibilità. Per poter far promuovere il tutto bisogna che ci sia un’opera pubblica che induca a fare una variante per fini pubblici. La variante dovrà trasformare quindi l’area agricola in area servizi. Anche per realizzare il Movicentro è stato necessario fare una variante per introdurre un P.I.P. in cui è ammesso tutto ciò che riguarda servizi e commerciale, tranne che residenziale. Le Olimpiadi hanno promosso molte iniziative tra cui lo sviluppo dell’area industriale. L’accordo di programma, propedeutico ad una variante urbanistica, è necessario perché c’è la collaborazione di più figure: il comune di Moncalieri, che mette il terreno poi Trofarello, l’ASL e la Regione.
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piano insediamenti produttivi principali
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problematiche e criticità
L’attuazione del PRG del comune risulta quasi totalmente completa. Le criticità che ancora sussistono, come si è analizzato in precedenza, son dovute ai problemi idraulici legati alla presenza dei rii, pertanto le zone che non sono ancora attuate sono quelle di colore fucsia della carta del P.A.I.. La messa in sicurezza della prima area, ovvero quella di Via Roma, è sotto controllo e quasi conclusa, della seconda area il comune si deve ancora occupare quasi totalmente. Secondo punto critico risulta essere il territorio agricolo che non può essere ipotecato, pertanto non può essere oggetto di un’espansione. Infine le tipologie edilizie costituiscono un altro punto critico, la bassa edificazione comporta costi più elevati sulle reti dovuto alla loro estensione. Per quanto riguarda le opposizioni locali, queste risultano esistere a livello politico. Infatti, mentre la cittadinanza è a favore delle trasformazioni, il partito politico Movimento 5 Stelle vi si oppone. Questa tendenza riguarda soprattutto due potenziali progetti, quello del Movicentro e quello del nuovo ospedale moncalierese. La critica mossa dal partito riguarda il tema dell’uso del suolo, questi infatti si oppongono alla costruzione su un lotto che attualmente si presenta a prato e propongono la ricerca di un altro sito. Avere un ospedale sul territorio però, assumerebbe un valore importante a livello di mercato immobiliare. Infatti si stima un incremento di valore a seguito della realizzazione della struttura ospedaliera, cosa che era accaduta negli anni fra il 2002 e il 2010, in cui a seguito di alcuni interventi relativi alla stazione ferroviaria e all’area del Movicentro, il valore degli immobili aveva subito un forte 29
solo nelle aree immediatamente vicine alla zona di intervento ma su tutto il territorio. In aggiunta si creerebbe un indotto anche per le attività commerciali e per gli studi medici presenti nel comune. In conclusione questa trasformazione dell’area sta già creando delle aspettative. Come già visto in precedenza, le uniche trasformazioni che non sono state completamente attuate, sono quelle relative al P.I.P. dell’area facente parte del movicentro. In questa zona doveva essere realizzato un centro commerciale ma in seguito alla crisi e alla costruzione del centro commerciale 45° Parallelo Nord nella vicina zona industriale moncalierese, il soggetto attuatore, l’azienda Monte Po, ha perso interesse per l’area. In controtendenza, invece, la zona industriale. L’ultima area è stata licenziata nel 2016 con la Fiorentini, azienda produttrice di bio-farine, che ha scelto questa nuova zona soprattutto perché molto accessibile.
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bibliografia Tesi : Rifunzionalizzazione della stazione di Trofarello : l’intorno urbano, Luciano Marco Magliarisi, rel. Bruno Bianco, correl. Elena Fregonara, Torino, Dicembre 2013 - Il Castello Rivera a Trofarello : una rete territoriale sostenibile tra storia e innovazione, Stefania Messaglia, Giulia Miletto, rel. Michela Benente, correl. Filiberto Chiabrando, Torino 2016
sitografia http://www.comune.trofarello.to.it https://www.tuttitalia.it/piemonte/82-trofarello/ http://www.regione.piemonte.it/
Intervista a testimone privilegiato: Intervista all’architetto dell’Ufficio tecnico Claudia Azzini e al Sindaco Gianfranco Visca.
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piano regolatore di trofarello Gruppo: Francesca Fera 230806 Ilaria Lu 230546 Francesca Merico 230325 Bianca ruggiero 230506