Women or Witches?
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DONNE O STREGHE?
È la domanda di sempre!
Una domanda che attende da troppo tempo una risposta. Sarebbe bello poter dire che è una domanda anacronistica e invece in essa non c’è nulla di anacronistico: le modalità sono diverse, i luoghi sono diversi, eppure c’è ancora paura e indisponibilità a riconoscere l’alterità che la donna rappresenta.
Basta ricordare quelle epoche - de nite storicamente buie - durante le quali si è data a questa alterità una interpretazione mistica per cui la donna che trasgrediva le più semplici consuetudini e/o regole sociali veniva additata come strega; anche la donna che provava ad esprimersi secondo le proprie necessità e le proprie passioni veniva chiamata strega.
Non sono mancati casi di donne intelligenti, colte, indipendenti ma scomode e che come tali sono state appellate anch’esse come streghe. Paradossalmente il sostantivo strega sembra aver meglio indicato la straordinariacomplessitàdi cui la donna- nel bene e nel male - è portatrice.
Il tutto è da ricondurre ad un atavico problema di relazionalità e di reciprocità fra i sessi a sua volta dipendente dal rapporto fra natura e cultura . Infatti le di erenze tra le persone di sesso diverso non sono semplicemente un dato naturale, ma soprattutto culturale nel senso che sono frutto dell’ambiente, del processo di adattamento e dell’apprendimento sociale, meglio della socializzazione di genere.
Un concetto, quello di genere, che si deve al pensiero femminista degli anni Settanta che lo elaborò sia per sottolineare quanto vi è di socialmente e culturalmente costruito nella maschilità e nella femminilità degli individui, sia per mostrare la responsabilità delle istituzioni sociali nella trasmissione e nella riproduzione di modelli di comportamento - soprattutto sessuali - che da sempre favoriscono uno squilibrio di potere ai danni del genere “donna”.
PERCHÉ QUESTO BISOGNO DI DOMINIO E/O
POSSESSO NEI CONFRONTI DELLA DONNA?
La risposta è nel tipo di obiettivo da perseguire. Secoli di storia raccontano di donne demonizzate allo scopo di preservare un sistema sociale determinato, un potere temporale o un potere religioso; di donne trasformate in capro espiatorio di fronte a malattie, morte, disgrazie, carestie ed epidemie.
Attraverso accuse di stregoneria, di accoppiamento col diavolo, di essere causa di morti e pestilenze, si veri cò una vera e propria pulizia etnica a danno delle donne; avvolte dal mistero, ma anche pervase da disperazione e so erenza, le streghe non temevano di opporsi al pensiero comune.
La storia ci racconta di donne considerate creature inferiori, proprietà del padre prima e del marito poi, portatrici di peccato e di dannazione.
Anche la donna vergine e religiosa era potenzialmente considerata una strega, come se questo fosse il suo unico destino. Persino la donna povera e sola, dedita ad elemosinare per le strade della città, con ogni probabilità era una strega poiché nessuno l’aveva voluta.
Trasgredire alle leggi “naturali” del matrimonio signi cava mettere in discussione un sistema socio-economico che resisteva proprio grazie a questa istituzione. La funzione unica ed univoca della donna era quella di moglie devota e madre esemplare: colei che non intendeva sottostare a questo modello non poteva che essere sotto l’in uenza del diavolo. Il suo marchio inconfondibile era ed è stato il suo sesso, come dice la Bibbia nel libro dei Proverbi:
“LA BOCCA DELL’UTERO NON SI SAZIA MAI”.
LA STREGONERIA È STATADUNQUE - L’ESPEDIENTE PER ELIMINARE
DALLA SOCIETÀ LE DONNE SCOMODE:
LIBERTINE, LESBICHE, PROSTITUTE, DONNE STERILI, GUARITRICI, LEVATRICI E NON CHE PRATICAVANO L’ABORTO. SI POTEVA
ESSERE ADDITATA COME STREGA ANCHE PER ASPETTI DEL TUTTO IRRILEVANTI.
LA STORIA TESTIMONIA
CHE SCHIERE INTERMINABILI DI DONNE SONO STATE CONDOTTE AL ROGO
DAI TRIBUNALI DELL’INQUISIZIONE O
DA QUELLI DELLA RIFORMA LUTERA-
NA: È STATA UNA VERA E PROPRIA CACCIA ALLE STREGHE “INNOCENTI”.
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Land of miLk and honey
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TERRA DEL LATTE E MIELE
La metafora “Terra del Latte e Miele” con la quale nell’Antico Testamento si fa riferimento alla terra promessa - fertile da far traboccare i frutti di nettare/miele e con pascoli erbosi capaci di far prosperare il bestiame che trabocca di latte - può essere applicata anche alla donna che crea e nutre.
Questa alterità positiva , di cui la donna è portatrice, è stata fonte di invidia e/o desiderio che ha dato vita al più “spettacolare” e “fantasmagorico” genocidio della storia: la caccia alle streghe e la loro conseguente condanna a morte.
La Strega è una gura equivoca. Ne esistono di almeno tre tipi:
1. colei che pratica la stregoneria;
2. colei che viene stigmatizzata come strega da tribunali, istituzioni religiose, opinione pubblica;
3. colei che si autoproclama strega ma non pratica la stregoneria.
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LA CACCIA ALLE STREGHE fece parte del tentativo dell’emergente classe capitalista di estendere il suo controllo sulla capacità produttiva delle donne e soprattuto sul loro potere generativo, nel contesto di una nuova divisione sessuale del lavoro a livello internazionale fondata sullo sfruttamento delle donne, delle colonie e della natura.
// Maria Mies
LA CACCIA ALLE STREGHE è un elemento determinante dello sviluppo della società capitalistica, l’atto di battesimo della società moderna.
// Luciano Parinetto
LA CACCIA ALLE STREGHE soprattutto in relazione alla nascita in Europa dell’economia di mercato, alla colonizzazione, al crescente dominio sulla natura, ha caratterizzato l’ascesa del capitalismo.
LA CACCIA ALLE STREGHE capovolse anche l’immagine della vecchia che - considerata tradizionalmente una saggia - divenne simbolo di sterilità e ostilità verso la vita. Infatti molte donne accusate e poi processate per stregoneria erano vecchie e povere.
La stregoneria - così è stato detto - è l’arma della povertà eppure le donne anziane erano quelle più propense, all’interno della comunità, a opporre resistenza alla distruzione dei legami comunitari contro il di ondersi dei rapporti capitalistici. Erano quelle che incarnavano il sapere e la memoria della stessa comunità.
Nell’incisione a destra - in cui l’Imperatore Massimiliano I viene istruito alla magia - le pratiche proibite sono rappresentate da una vecchia strega, con una borsa piena di soldi, frutto della sua avarizia. La megera è zoppa come il diavolo e coronata da un demone pustoloso e urlante, con artigli, squame e sovrabbondanza di seni, che ricordano la Signora del Gioco, Diana di Efeso.
Disputa tra il diavolo e l’inquisitore , incisione di Hans Burgkmair (1512 - 1516).
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Dunque la strega è l’incarnazione di un mondo di soggetti femminili che il capitalismo ha dovuto distruggere:
1. l’eretica;
2. la guaritrice;
3. la moglie disobbediente;
4. la donna che osava vivere da sola;
5. la sacerdotessa woodoo che avvelenava il cibo del padrone e spronava gli schiavi alla rivolta.
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Le quattro donne nude, belle come le virtù cardinali, appartenenti a diverse estrazioni sociali, come si può desumere dal diverso grado di elaborazione delle loro pettinature, sono tutte streghe. La loro natura male ca viene schermata dalla loro magnetica bellezza, ma viene tradita dal fatto che il diavolo sta nei dettagli: le ossa umane ai loro piedi, la loro nudità promiscua e la bestia a fauci spalancate nascosta dietro l’angolo.
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Nel 1487 i monaci Jacob Sprenger ed Heinrich Kramer pubblicano un trattato contro le streghe, il celeberrimo Malleus Male carum. Essi sostenevano che le donne fossere più propense ad abbandonarsi alle lusinghe del diavolo, per le seguenti cause: la loro inferiorità psicologica e spirituale rispetto all’uomo, la loro minore intelligenza, la debolezza, la vanità, e soprattutto per la loro più grande propensione al bestiale atto sessuale. Il Malleus insiste sulla natura sessuale del peccato di stregoneria, rivelando molto sulla fascinazione del male e sulle fantasie sessuali di use tra i frati domenicani.
Martin Lutero e gli scrittori umanisti puntavano il dito contro la debolezza morale e mentale delle donne quale causa di questa perversione: tutti identi cavano le donne come esseri male ci.
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Tra le numerose incisioni di Albrecht Dürer c’è quella di una strega a cavallo di un capro, con una conocchia in mano, nell’atto di evocare tempeste. In particolare il fuso e la conocchia vengono attribuiti alle streghe poiché il lo è metafora della legatura del male cium , che costringe gli accadimenti e modi ca gli atti delle persone; il fuso invece è un vettore di infezione maligna. L’incisione di Dürer, con il suo statuario dinamismo, ha una grande potenza espressiva.
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Durante gli anni più bui della grande caccia il corpo della strega venne denito, identi cato, tipizzato secondo stereotipie sessiste. Esso risulta essere di due tipologie: bianco, morbido, giovane, seducente, oppure vecchio e cadente, ma nello stesso tempo muscoloso come quello di un uomo, forte, con i lineamenti duri, la mascella maschile, il naso azteco. Corpi nella realtà incontrollabili, quindi, o per la loro eccessiva bellezza che ossessiona gli uomini (soprattutto quelli che scrivono i trattati, accusano e condannano al rogo) o per la vecchiaia, che si sottrae alla prima legge di asservimento e di incasellamento sociale femminile cioè la maternità.
Fino agli anni Sessanta - che segnano una svolta epocale con l’introduzione della pillola - nessuna donna, a parte le donne sterili, le monache e le prostitute esperte e fortunate, poteva sottrarsi al dovere di fare gli.
Incisione dalla mostra Witches & Wicked Bodies (Scottish National Gallery of Modern Art, Edinburgo, 27 Luglio - 3 Novembre 2013).
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DONNA: STREGA, ERETICA O RIBELLE?
La di erenza più importante tra eresia e stregoneria è che quest’ultima era considerata un crimine speci catamente femminile soprattutto al culmine della persecuzione - tra il 1550 e il 1650 - quando si può dire che “strega” e “donna” divennero interscambiabili. Che la strega fosse una donna era un argomento fondamentale per i demonologi, i quali si compiacevano che Dio avesse risparmiato gli uomini da una simile piaga.
La strega è una donna ribelle, lingua lunga, attaccabrighe, che imprecava, litigava, bestemmiava, malediceva e non piangeva sotto la tortura. “Ribelle” non rimanda necessariamente ad alcuna attività eversiva in cui le donne fossero coinvolte. Descrive piuttosto la personalità femminile.
Women don’t procreate, they create
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LE DONNE NON PROCREANO, LORO CREANO
Le donne non hanno mai rinunciato alla libertà di progettare sé stesse nonostante ragioni culturali, antropologiche, sociali, economiche e storiche hanno cercato di contenerla per secoli; certo alcune hanno per troppo tempo ignorato questa possibilità o ne hanno avuto un’idea stereotipata provando imbarazzo anche solo all’idea di prenderla in considerazione.
In tante però hanno lottato e molte sono state ridotte al silenzio attraverso il rogo e le condanne a morte, ma non sono mancate quelle che hanno perseverato e che si sono unite per essere più forti e insieme hanno ottenuto un cambiamento nella condizione di vita della donna nel mondo, garantendole la possibilità di scegliere per se stessa.
Questa libertà ri-conquistata si connota come libertà di scelta scevra da pregiudizi culturali ereditati da logiche patriarcali e funzionali a un sistema capitalistico: pregiudizi che hanno a lungo condizionano l’idea circa quello che può o non può fare una donna emancipata .
Essere femmine e dare alla luce, essere femmine e allattare, cullare, accogliere, nutrire, scoprire l’immensa gioia e il potere che si cela dietro questo aspetto della femminilità è una delle tante sfaccettature che compongono la femminilità, ma non la sola. Oggi nalmente non è più un imperativo a cui rispondere così come non risulta - automaticamente - una caratteristica riprovevole o da dimenticare. La maternità non è considerata la sola via della libertà così come è ormai superata la logica che una donna è donna solo se procrea. È una scelta che come altre può assumere signi cati diversi: ci sono tanti progetti possibili che producono molti modi di essere donna.
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CANTI DI DONNE IN LOTTA - NOI SIAMO STUFE -
GRUPPO MUSICALE DEL COMITATO PER IL SALARIO AL LAVORO DOMESTICO DI PADOVA, 1975
Noi siamo stufe di fare bambini, lavare i piatti, stirare pannolini avere un uomo che ci fa da padrone e ci proibisce la contraccezione
Noi siamo stufe di far quadrare, ogni mese, il bilancio familiare lavare, cucire, pulire, cucinare per chi sostiene e ci mantiene
Noi siamo stufe della pubblicità che deforma la nostra realtà Questa moderna schiavitù da oggi in poi non l’accettiamo più
Noi siamo stufe di essere sfruttate puttane o sante venir classi cate basta con la storia della verginità vogliamo la nostra sessualità Ci han diviso fra brutte e belle ma tra di noi siamo tutte sorelle fra di noi non c’è distinzione all’uomo serve la divisione
Noi siamo stufe di abortire ogni volta col rischio di morire il nostro corpo ci appartiene per tutto questo lottiamo insieme Ci dicon sempre di sopportare ma da oggi noi vogliamo lottare per la nostra liberazione facciamo donne la rivoluzione!
Patriarchy is political-social system that insists that males are inherently dominating, superior to everything and everyone deemed weak, especially females, and endowed with the right to dominate and rule over the weak and to maintain that dominance through various forms of psychological terrorism and violence.
// Bell Hooks![](https://assets.isu.pub/document-structure/230702151024-0c0a23c91ff6653750844a3e229d8975/v1/be837be6e058d67e5348596d7d81d576.jpeg)
Le streghe bruciate sul rogo sono state le prime femministe della storia, le prime personalità eccentriche che non hanno rispettato le regole della società del tempo.
SEI UNA STREGA PERCHÉ SEI
femmina, indomita, furiosa, allegra e immortale!
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La mia decisione negli anni ‘70 di studiare la caccia alle streghe fu guidata anche dal fatto che la gura della strega veniva riscoperta dal movimento femminista.
“Tremate, tremate, le streghe son tornate”uno slogan cantato dalle donne a Roma durante una manifestazione per l’aborto - è stato raccolto da donne in tutto il paese e oltre.
L’adozione della strega come simbolo della donna ribelle è avvenuta in tutto il movimento femminista. Indipendentemente dalla precisione storica di questa immagine, questa identi cazione ha promosso un rilancio degli studi in questo settore da parte di molte donne, me compresa, che sono tornate a ricercare le cacce alle streghe nel tentativo di capire chi fossero queste donne, perché fossero state perseguitate e in che modo si collegano alla nostra lotta.
WITCH
Women’s International Conspiracy from Hell
Una rete di gruppi indipendenti femministi ha giocato un ruolo importante nella fase iniziale del movimento di liberazione della donna negli Stati Uniti. WITCH nasce a New York nel 1968 - il giorno di Halloween - e da subito ha visto orire congreghe in molte altre città.
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