RITORNO ALL'AMORE

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RITORNO ALL’AMORE

Eros e Psiche (Jacques-Louis David, 1817)

di Francesco Frigione (testo e video della conferenza)

Conferenza tenuta presso la Biblioteca comunale “Pier Paolo Pasolini” Venerdì, 18 novembre 2016 Viale dei Caduti per la Resistenza, 410/A, 00128 Roma

Video: https://youtu.be/56pClgrFfGU

«Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio o freccia di garofani che propagano il fuoco: t'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, tra l'ombra e l'anima. T'amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori; grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo 1


il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove, t'amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.» Pablo Neruda, Cento sonetti d’amore e una canzone disperata –Sonetto XVII

Il Simposio di Platone (Anselm Feuerbach, 1871-1874)

Sovente si sottolineano gli aspetti difficili e faticosi del percorso analitico, questa sera desidero, invece, metterne in luce il forte potenziale erotico. Infatti, è la dimensione del piacere che tiene in piedi il rapporto tra paziente e terapeuta, anche e soprattutto in presenza di esperienze penose e drammatiche. Per intendere questo apparente paradosso bisogna recuperare la lezione del Fedro e del Simposio di Platone (428 a. C. – 348 a. C.).

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Per il grande filosofo ateniese, infatti, esistono quattro fondamentali forme di mania amorosa, ossia di possessione/ispirazione (non pensi alla “mania” in quanto patologia psichiatrica, in questo caso): 

la mania mantica, correlata ad Apollo;

la mania telestica, procurata da Dioniso;

la mania poetica, legata alle Muse;

la mania erotica, generata da Afrodite/Eros.

Apollo e la Sibilla Cumana (Gian Domenico Cerrini, 1639)

La mania mantica si presenta inizialmente come invasamento divino (tipico era quello della sacerdotessa Pizia, nel santuario greco di Delfi, o della Sibilla, a Cuma). Essa conduce a visioni oracolari, preveggenze, aperture su prospettive future. Questa violenta corrente tende, però, a divenire ordinato e armonico progetto, quando l’Io del soggetto (ma anche di un gruppo, di una comunità o di un popolo) ne assimila e trasforma la materia col suo ordinato lavoro mentale, un “metabolismo” progressivo, retto da una pratica della concentrazione e della riflessione.

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Testa di Bacco (Roma, Museo Nazionale, scultura in bronzo greco-romana)

La mania telestica appartiene al regno di Dioniso, un dio orgiastico e viscerale che, passando per meandri “inferi”, ha il potere, con l’ebbrezza della gioia, ma anche con la violenza ferina, di sconvolgere il piano consueto della realtà umana, di riportarlo ai suoi primordi, a uno stato pre-civile, al potente desiderio istintuale da cui scaturisce ogni rinnovamento e palingenesi, sia negli individui che nelle collettività.

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Apollo e le Muse (Heinrich Maria von Hess, 1826)

La mania poetica pertiene, invece, alle Muse e spinge a vivere nel segno della bellezza e della costante trasfigurazione della realtĂ in una alternativa umana a questa; ciò rappresenta il cardine dell’esperienza creativa, non solo artistica, ma intellettuale, psichica, etica, spirituale.

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Afrodite al bagno con Eros (copia romana da originale greco del III sec. a.C.)

La mania erotica, infine, è la manifestazione di Afrodite ed Eros. Essa pervade di sé tutte le altre forme, anzi le genera e le rende possibili. Si esplica nell’amore carnale, nel desiderio di procreare, nella spinta a fondersi con l’altro (Eros propriamente detto), nell’affinità e nell’amicizia (Filia), nella pietà (Agape) e nella pulsione alla conoscenza (Episteme/conoscenza scientifica; Phronesis/saggezza e Sofia/conoscenza del mistero).

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Paesaggio con uccelli gialli (Paul Klee,1923)

In effetti, tutti questi volti della mania sono preponderanti nel lavoro psicoterapeutico del profondo e, se pure vi è inibita la fusionalità carnale – onde favorire la canalizzazione dell’amore verso le immagini psichiche inconsce - ogni altro aspetto vi compare, via via, e lo sostanzia.

Il sogno (Henri Rousseau, 1910)

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Prendiamo quale semplice esempio l’analisi dei sogni, queste cristallizzazioni mnemoniche dei nostri viaggi notturni negli “inferi”, nei “purgatori” o nei “cieli”, per obbedire alla tripartizione cristiana e dantesca: essi sono riverberi, a volte pallidi, altri veementi, di esperienze vivissime che, mano a mano, che la Coscienza si avvicina loro cominciano a pervaderla, a penetrarla e a “persuaderla”. La conoscenza che nasce da questo contatto sensoriale ed emotivo irrora l’intuizione fulminea e il pensiero riflessivo, schiude prospettive sconosciute oppure misconosciute. Ma in più, il sogno si svela anche ominoso, presago, divinatorio, oltre che diagnostico e prognostico di un processo psichico in atto e latente.

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Carl Gustav Jung

Come osserva Jung (1875 - 1961), il sogno rappresenta un fenomeno del costante divenire psichico, quasi una “proposta” per la coscienza, un moto diretto a un proprio fine (aspetto teleologico), il quale richiede, però, col suo semplice apparire, una compartecipazione attiva dell’Io del sognatore e del suo ambiente. Esso parla, inoltre, della storia passata, narra di ciò che fu, dell’origine della personalità, del nascondiglio in cui si cela il “daimon”, l’essenza unica dell’individuo, di un gruppo, di un popolo. E se, infine, pensiamo al rito di una seduta o, ancor più, di un incontro di gruppo di psicodramma, come quelli che dirigo, vi ritroviamo la sfrenatezza dell’azione che rompe la consuetudine e le barriere, tipiche qualità dionisiache, e che altera, scompiglia e rinnova gli schemi personali e comuni, altrimenti senescenti e incancreniti.

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Jacob Levi Moreno

Non è un caso che Jacob Levi Moreno (1889 – 1974), lo scopritore dello psicodramma, chiamasse “Tele” l’unità di misura fondamentale del legame tra esseri umani, il fattore che li salda tramite l’emozione solidale ed empatica oppure mediante l’avversione e l’odio.

Contatti E-mail: dott.francescofrigione@gmail.it Facebook: <Francesco Frigione> Sito Internet: www.francescofrigione.com Rivista: www.animamediatica.it

METADESCRIZIONE: “RITORNO ALL’AMORE”, testodel la conferenza tenuta venerdì, 18 novembre 2016, da Francesco Frigione, nell’ambito delle attività culturali e formative del Centro Studi di Psicologia e Letteratura, fondato da Aldo Carotenuto, presso la Biblioteca comunale “Pier Paolo Pasolini” - Viale dei Caduti per la Resistenza, 410/A, 00128 Roma Lo psicologo e psicodrammatista analitico Francesco Frigione mostra la dimensione “erotica” del rapporto analitico, prendendo le mosse dal Fedro di Platone. Per il filosofo ateniese esistono quattro tipi di mania amorosa: la mantica, correlata ad Apollo; la telestica, procurata da Dioniso; la poetica, legata alle Muse; la erotica, generata da Afrodite/Eros. L’Autore, facendo 10


riferimento anche a Carl Gustav Jung e Jacob Levi Moreno, indaga come queste quattro declinazioni dell’eros vivano nella dimensione del desiderio di esplorare e conoscere l’ignoto, di percorrere le immagini psichiche, di osservarne le conseguenze nella vita cosciente e nella realtà, nell’intessere una relazione di intesa e comprensione.

PAROLE CHIAVE: RITORNO ALL’AMORE, Eros e Psiche (Jacques-Louis David, 1817), Francesco Frigione, testo e video della conferenza tenuta, Venerdì 18 novembre 2016, resso la Biblioteca comunale Pier Paolo Pasolini, Viale dei Caduti per la Resistenza, 410/A, 00128 Roma, Pablo Neruda, Cento sonetti d’amore e una canzone disperata –Sonetto XVII, Il Simposio di Platone (Anselm Feuerbach, 1871-1874), percorso analitico, psicologia analitica, psicoanalisi, eros, piacere, Fedro, Simposio, Platone, quattro forme di mania amorosa, possessione, ispirazione, patologia psichiatrica,la mania mantica correlata ad Apollo, la mania telestica procurata da Dioniso, la mania poetica legata alle Muse; la mania erotica generata da Afrodite ed Eros, sacerdotessa Pizia, santuario greco di Delfi, antro della Sibilla a Cuma, visioni oracolari, preveggenze, prospettive future, violenta corrente, ordinato e armonico progetto, concentrazione, riflessione, Apollo e la Sibilla Cumana, Gian Domenico Cerrini, 1639, Testa di Bacco, Roma, Museo Nazionale, scultura in bronzo greco-romana, La mania telestica appartiene al regno di Dioniso, dio orgiastico e viscerale, inferi, ebbrezza della gioia, a violenza ferina, sconvolgere il piano consueto della realtà umana, primordi, stato pre-civile, desiderio istintuale, rinnovamento e palingenesi, individui, collettività, Apollo e le Muse (Heinrich Maria von Hess, 1826), mania poetica, Muse, bellezza, trasfigurazione della realtà, alternativa umana, esperienza creativa, artistica, intellettuale, psichica, etica, spirituale, Afrodite al bagno con Eros (copia romana da originale greco del III sec. a.C.), mania erotica, Afrodite ed Eros, amore carnale, desiderio di procreare, spinta a fondersi con l’altro, nell’affinità e nell’amicizia (Filia), nella pietà (Agape) e nella pulsione alla conoscenza Episteme/conoscenza scientifica, 11


Phronesis/saggezza, Sofia/conoscenza del mistero, Paesaggio con uccelli gialli (Paul Klee,1923), lavoro psicoterapeutico del profondo, inibita la fusionalità carnale Il sogno (Henri Rousseau, 1910), l’analisi dei sogni, viaggi notturni negli inferi, nei purgatori o nei cieli, tripartizione cristiana e dantesca, Coscienza, avvicinamento, penetrazione, persuasione, conoscenza, contatto sensoriale ed emotivo, intuizione, pensiero riflessivo, prospettive sconosciute oppure misconosciute, sogno ominoso, presago, divinatorio, diagnostico e prognostico di un processo psichico in atto e latente, Carl Gustav Jung, divenire psichico, proposta per la coscienza, fine aspetto teleologico del sogno, compartecipazione attiva dell’Io del sognatore e del suo ambiente, storia passata, origine della personalità, nascondiglio del daimon, l’essenza unica dell’individuo, di un gruppo, di un popolo, rito, seduta incontro di gruppo di psicodramma, sfrenatezza dell’azione, consuetudine, barriere, qualità dionisiache, schemi personali e comuni, senescenti e incancreniti, Jacob Levi Moreno, scopritore dello psicodramma, Tele l’unità di misura fondamentale del legame tra esseri umani, l’emozione solidale ed empatica, l’avversione e l’odio.

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