Starebene Anno II° | Numero 7 | Agosto - Settembre'15
Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014 www.starebeneinsicilia.it
a Messina
La Psicodieta
all'interno
Omeopatia e medicina naturale
Qualità della vita ed ambiente
Esposizione al sole
Occhi: specchio dell'anima AMIANTO: IL NEMICO NASCOSTO
Il Platelet Rich Plasma La salute passa dalla palestra
Nuove frontiere della pediatria
Alimentazione ed
Il linguaggio nei bambini
Lo scompenso cardiaco
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IN QUESTO NUMERO 4
Editoriale: a cura di Wolly Cammareri
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Autunno, i consigli per un'aimentazione a prova di cambio di stagione
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La psicodieta a cura della dott.ssa Alice Vulpitta
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AGOSTO | SETTEMBRE 2015
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Occhi specchio dell'anima a cura della dott.ssa Isabella Pia Palmieri
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Lo scompenso cardiaco a cura del dott. Michele Giannetto
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Amianto: il nemico nascosto a cura del dott. Giovanni Caminiti
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Baldo Gucciardi nuovo Assessore alla SanitĂ
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Esposizione al sole
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Biobanche di ricerca: ddl dell'On. Nino Oddo
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Il Platelet Rich Plasma a cura del dott. Augusto Allegra
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Via il dolore con l'ipnosi a cura della dott.ssa Anna Maria Di Marzo
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Il linguaggio nei bambini a cura della dott.ssa Giuseppina Maggio
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Il linguaggio nei bambini
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EDITORIALE
Editoriale a cura di Wolly Cammareri
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on poteva che essere così! Questo sito è la normale evoluzione, indispensabile in una socierà multimediale, del nostro mensile cartaceo “Starebene in Sicilia”. Una iniziativa editoriale intrapesa dal gruppo Media Trapani e Mediaweb con a capo l’editore Ignazio Grimaldi e Salvatore Viglianesi, leader nella stampa fre-press, il gruppo, da poco più di un anno edita una rivista che si occupa di salute, dalla tradizionale prevenzione medica alle cure olistiche ancora poco diffuse sul nostro territorio.In questi ultimi mesi il nostro giornale si è interessato con particolare attenzione alle abitudini alimentari del popolo siciliano.Proprio la Sicilia è la culla della dieta mediterranea, proclamata patrimonio universale dall’Unesco. Ma oggi, anche grazie all’EXPO’, ci rendiamo sempre più conto di quanto sia importante nu-
trirsi in maniera consapevole, senza stressarci inutilmente in pericolose diete fai da te, talvolta squilibrate o in regimi dietetici estremi. Noi siamo quello che mangiamo recita l’antica saggezza indiana cioè, qualunque tipo di alimento possiede proprietà che influenzano il nostro essere: esempi classici sono il caffè e l’ alcool. Ecco perché nasce questo sito, ai contenuti del nostro giornale che in gran parte riportiamo si aggiunge anche la possibilità di poter seguire in video i nostri esperti. Speriamo che il nostro impegno sia suffragato dal vostro apprezzamento. Se siete interessati agli argomenti che trattiamo vi invitiamo a collaborare con il nostro giornale contattandoci all’indirizzo e-mail starebeneatrapani@libero.it, per l’edizione di Messina a mediaeditoriale@gmail.com.
24 pagine ricche di articoli e consigli su salute, benesse, fitness, medicina e bellezza curate da medici ed esperti del settore. Tiratura 5000 copie, distribuite in hotel, farmacie, ambulatori, case di cura, palestre, centri benessere SPA.
Periodico gratuito di informazione - Supplemento a Trapanipiù del 01/08/2015
Redazione di Messina|| Via Ghibellina 59, 98123 Messina Concessionaria Pubblicità || Mediaweb, 090.8961170 - 3319367902 web: www.pubblicitamessina.it - www.starebeneinsicilia.it mail: mediaweb090@gmail.com Progetto Grafico e Impaginazione || Subversiva, Viale Boccetta, 36 - Messina Stampa || Coop Avvenire 2000, Larderia, Messina
Starebene Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014
reg. tribunale di trapani n.350 del 13/03/2013
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Starebene a Messina | Agosto | Settembre '15
all'interno Omeopatia e
a Messina
a cura di: dr.ssa Alice Vulpitta
LA PSICODIETA
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o iniziato a interessarmi a tutto ciò che ruota attorno al mondo della dieta quando, nei diversi colloqui di psicoterapia, ho avuto modo di costatare quanto il livello di stress determina, in alcuni casi, stati di sovrappeso o di eccessivo dimagrimento; in altre situazioni, incontravo persone che mi raccontavano di diete che funzionavano, ma di come poi i vecchi chili ritornavano inesorabilmente. Quando s’intraprende una dieta credo sia opportuno chiedersi quale sia la motivazione e, per evitare di riprendere i chili, è importante lavorare sulle proprie resistenze al cambiamento. Se non si accende la scintilla dentro di noi tutto ritorna come prima; ritorniamo ai nostri vecchi copioni di vita, o nel caso specifico “copioni alimentari”. Il desiderio di avere un corpo snello non è sufficiente per agire un vero cambiamento. La motivazione è il primo elemento da considerare. Se si ha una motivazione estrinseca, la persona s’impegna in una dieta per scopi estranei alla stessa, ad esempio, per avere un aspetto magro, per indossare vestiti più aderenti, per ricevere complimenti; mentre quella intrinseca, al contrario, è la motivazione a fare qualcosa “per il gusto o il piacere di farlo”, è legata a una spinta interiore in cui si prova soddisfazione a star bene con il proprio corpo, ad alleggerirsi nel movimento, a nutrirsi in maniera sana ed equilibrata. L’immagine corporea è un altro aspetto che incide molto sulla percezione del dimagrimento. Diventare magri si può, ma quando i chili si riacquistano, è perché l’immagine nella testa non è cambiata, non si sono assimilate le nuove dimensioni e si dice che “si è rimasti mentalmente grassi”. Nel comportamento alimentare si coglie il rapporto
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con il cibo, altro fattore importante da considerare quando s’intraprende una dieta. Il cibo non ha solamente una funzione di nutrimento, ma possiede una connotazione psicologica, in cui pensieri, emozioni e relazioni influenzano la scelta di ciò che mangiamo. Infine, l’amore verso il proprio corpo è la componente essenziale che, se nutrito a vari livelli, spirituale, affettivo, emotivo e relazionale, determina un profondo stato di benessere, un auspicato successo della dieta e, finalmente, un cambiamento duraturo nel tempo. Diventiamo consapevoli di noi stessi, acquisiamo le strategie del cambiamento, scegliamo la PsicoDieta.
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a cura di: Dr.ssa Isabella Pia Palmieri Spec. Chirurgia Plastica | Professore a Contratto Master Chirurgia Estetica Università di Padova Docente C.P.M.A. VALET Bologna Sudio: via Ghibellina,131 Messina Tel.090671604 mob. 349/6718986 Mail: isabellapi.palmieri@tiscali.it
Occhi:
specchio dell'anima
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li occhi sono lo specchio dell’anima ma borse, palpebre gonfie o cadenti, occhiaie, zampe di gallina e altre rughette possono spegnere anche gli occhi più sfolgoranti e causare un aspetto stanco e invecchiato del viso . Questi inestetismi sono legati a fattori costituzionali, ereditari, ma anche a fattori secondari, quali errato stile di vita, tabagismo, stress psicofisico, invecchiamento, eccessiva esposizione solare, dermatiti. La cute della zona perioculare è molto più sottile e delicata di quella del resto del viso, ha meno follicoli piliferi, meno ghiandole sebacee e sudoripare e va più facilmente soggetta a tumescenze e irritazioni divenendo facilmente vittima di una accentuata flaccidità e di una precoce formazione di rughe e grinzette.Le palpebre, pieghe di tessuto cutaneo che mantengono protetto e pulito il globo oculare, hanno una pelle molto sottile, con un elevato grado di elasticità, che la rende enormemente estensibile,molto delicata e perciò sensibile. Le palpebre sono costituite da tre strati: cutaneo, muscolare e fibroso, detto tarso. La cute ha un epitelio particolarmente sottile, il cui spessore e' di circa 0.004 mm; anche il derma e' sottile e lasso, con maggior distensibilità e l’ipoderma quasi assente, così come il tessuto connettivo ed e' presente un maggior quantitativo cutaneo per unita' di superficie rispetto ad altri distretti corporei.I movimenti della zona oculare sono regolati dalla contrazione e dalla distensione di circa 22 muscoli diversi. All’incirca 14 collaborano all’apertura e alla chiusura delle palpebre. Il tessuto adiposo, posto al di sotto dello strato muscolare , ha il compito di attutire i colpi, si raccoglie nella palpebra inferiore in tre “tasche” e in quella superiore in due,che sono separate tra loro da barriere di tessuto connettivo. La barriera che separa la cute e i muscoli dagli altri componenti della palpebra è detta setto orbitale, poco elastico, con uno spessore che varia da soggetto a soggetto,attraversato da nervi e vasellini. La lassità del setto determina la “fuoriuscita” (ernia) del grasso, con la conseguente formazione delle borse. Ciglia e sopracciglia sono rappresentate da grossi peli terminali. Dopo i 45 anni queste ultime crescono più velocemente, mentre le prime tendono a rallentare il loro sviluppo. Invecchiando la cute subisce delle modificazioni, con una riduzione della secrezione sebacea, un aumento della secchezza e una riduzione del tono muscolare.
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Non appena il tessuto cutaneo va incontro a photo aging, i meccanismi di trattenimento dell’acqua, specie a livello profondo, vengono meno. Infatti, la cute secca rappresenta uno dei segni tipici dell’eccessiva perdita d’acqua dal tessuto dermo-epidermico. La cute produce autonomamente una barriera che previene la perdita di acqua e una miscela di sostanze che promuove il trattenimento dell’idratazione. Appena la cute invecchia, queste strategie diventano meno efficaci. Il contorno occhi è fra le prime aree del volto ad essere interessato da fenomeni di invecchiamento cutaneo. La sottigliezza cutanea della palpebra porta a una perdita di elasticità, quindi meno adattamento alle contrazioni e distensioni dei muscoli sottostanti, e formazione di pieghe permanenti. Le palpebre sono particolarmente suscettibili alle radiazioni ultraviolette e una non corretta esposizione ai raggi solari può provocare l’insorgenza di edemi, eritemi, alterazioni del colore e formazione di rughe e un approfondimento delle cosiddette "zampe di gallina". L’ammiccamento, cioè la chiusura automatica e periodica delle palpebre, risente dei fenomeni di rifrangenza indotti dai raggi solari e causa un invecchiamento cutaneo precoce. La presenza di un eccesso di liquidi nel tessuto sottocutaneo attorno agli occhi per un ridotto drenaggio linfatico può causare dei gonfiori che di solito si verificano durante il sonno, per la posizione sdraiata, e lentamente si riassorbono dopo il risveglio, a testa eretta. Tipici gonfiori sono quelli che colpiscono le donne nel periodo premestruale o mestruale, e quelli che seguono il pianto. Se il gonfiore diventa cronico si ha un minore nutrimento cellulare che può esitare in invecchiamento precoce, è quindi importante cercare di favorire la circolazione cutanea. Le borse sotto gli occhi e le palpebre cadenti sono per lo più ereditarie e la flaccidità progressiva della cute le peggiora. Borse inferiori e palpebre cadenti superiori sono il risultato della senesescenza, che diminuisce il tono muscolare e può minare l’in-
tegrità del setto orbitale. Al tutto, si aggiunge l’azione progressiva della forza di gravità che “tira giù”. Se le borse sono dovute, come quasi sempre accade, ad una erniazione del grasso, è possibile agire per contenere il fenomeno, rallentare il processo dell’invecchiamento, favorire la microcircolazione locale ma nella maggior parte delle volte vengono corrette solo con l’intervento chirurgico . Quando la regione sottopalpebrale inferiore assume un colorito grigio-bluastro che da' l’impressione di occhio infossato, si parla di occhiaie, un disturbo spesso costituzionale, di tipo vascolare, che aumenta con il progredire dell’eta' e con lo stress. La causa in due fasi: nella prima i principi attivi innescano un delle occhiaie e' da ricercarsi in un rallentamento del processo di microesfoliazione per produrre un rinmicrocircolo periferico e ad un accumulo di melanina. novamento nell’epidermide migliorando spessore e Per le occhiaie possono essere utilizzati prodotti con- consistenza all’area periorbitale, nella seconda fase i principi attivi migliorano la circolazione dell’area tenenti bioflavonoidi, estratti di arnica, rusco. Una delle richieste terapeutiche più frequenti da par- trattata. Le sessioni di applicazione sono mediamente delle pazienti di sesso femminile che si rivolgono al te cinque settimanali. Tale trattamento permette di Medico Estetico, riguarda proprio gli occhi e la regio- migliorare visibilmente i segni del photoaging , dimine perioculare che con i segni degli anni può deter- nuendo significativamente la comparsa delle rughe minare un’apparenza stanca nonchè un aspetto triste di espressione e fornendo un importante effetto tensore con una netta diminuzione della flaccidità dele/o trascurato del viso. La conoscenza dei meccanismi che sottendono all’in- la palpebra e delle sue zone periferiche. Conferisce vecchiamento cutaneo ha permesso di sviluppare una inoltre turgore ed elasticità alla pelle, ripristinando speciale formulazione per un peeling specifico per le la luminosità della pelle e un aspetto generale giopalpebre e la regione perioculare. Tale peeling è a vanile, una notevole riduzione e alleggerimento del base di un pool di Acidi: Lattobionico, Mandelico e Sa- colore blu-marrone delle occhiaie e una scomparse licilico abbinati a del Retinolo. Il trattamento si svolge delle rughe superficiali.
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A cura del Dott. Michele Giannetto Specialista in Cardiologia già Professore presso UOC Terapia Intensiva Coronarica Policlinico Universitario "Antonino Martino" Messina
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Lo scompenso cardiaco: dalla TERAPIA FARMACOLOGICA a quella “ELETTRICA”
a definizione di "scompenso cardiaco" si riferisce a un insieme complesso di sintomi e manifestazioni fisiche causati dall'incapacità del cuore di soddisfare le esigenze dell'organismo. È sostenuta da modifiche emodinamiche e da diversi sistemi neuro ormonali,nei quale i sintomi legati alla ridotta capacità funzionale ed alla ritenzione idrosalina si manifestano in maniera sempre più severa, accompagnandosi ad una ridotta aspettativa di vita. Lo SC è una condizione molto comune, e pùò colpire la sezione destra del cuore o la sinistra ma, nella maggior parte dei casi, le interessa entrambe ed attualmente non è curabile Può verificarsi a qualsiasi età e le cause principali sono le patologie del pericardio, del miocardio, delle valvole cardiache o dei grandi vasi, assieme all'ipertensione ed al diabete. Negli adulti le cause principali sono di origine ischemica, derivanti dal restringimento delle arterie che alimentano il muscolo cardiaco. Nei casi in cui la causa sia apparentemente sconosciuta, si parla di cardiomiopatia dilatativa idiopatica (IDCM) Le terapie farmacologiche sono rivolte al trattamento dei sintomi secondari alle modificazioni emodinamiche. Ai farmaci viene associata l’indicazione a modificare lo stile di vita allo scopo di prolungare la sopravvivenza mantenendo una vita quanto più attiva possibile. In effetti lo SC è ancora oggi una patologia che incide in
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maniera sfavorevole sulla qualità della vita dei pazienti e ad elevatissima mortalità, nonostante importanti studi clinici parlino di un miglioramento della prognosi che, secondo precise statistiche, non supera l'anno di vita. Dal punto di vista sintomatologico e funzionale è classificato dal New York Heart Association (NYHA) in quattro classi di gravità progressiva sulla base della tolleranza allo sforzo fisico e della sintomatologia dispnoica. EPIDEMIOLOGIA Numerosi dati epidemiologici e clinici evidenziano come lo SC stia diventando una delle più diffuse malattie cardiovascolari. Ciò è dovuto fondamentalmente a tre fattori, il primo rappresentato dall'invecchiamento della popolazione, il secondo dalla riduzione della
mortalità per eventi acuti cardiovascolari, in primis l’infarto miocardico, ed il terzo dal miglioramento della terapia dello SC stesso. In definitiva una popolazione sempre più anziana e sopravvissuta ad eventi cardiaci acuti che compromettono anche gravemente la funzione cardiaca è sempre più frequentemente predisposta a sviluppare la sindrome SC. TERAPIA “ELETTRICA” DELLO SC L'insoddisfacente efficacia del trattamento farmacologico dello SC ha indirizzato l’interesse dei ricercatori verso tentativi di terapia elettrica della sindrome basata sull’impianto di sistemi di resincronizzazione cardiaca, eventualmente associata ai defibrillatori (ICD) per la prevenzione delle complicanze aritmiche dello SC. La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) è un trattamento dello Scompenso Cardiaco che prevede l'uso di un dispositivo impiantabile che invia impulsi elettrici di stimolazione-contrazione alle camere cardiache per ripristinare il sincronismo della contrazione interventricolare e, se necessario, di quella atrio-ventricolare (AV), sincronismo compromesso dalla rallentata conduzione a causa del prolungamento della trasmissione dell’impulso fra i due ventricoli (da blocco di branca sinistra). La stimolazione simultanea dei due ventricoli migliora la capacità del cuore di pompare sangue e ossigeno al resto del corpo. Il dispositivo può fornire un trattamento combinato (defibrillatori biventricolari) con stimolazione per la CRT associata a terapie elettriche (shock di defibrillazione) per il trattamento di tachiaritmie ventricolari (VT/VF). L'impianto di dispositivi per la risincronizzazione cardiaca è raccomandato in pazienti in ritmo sinusale, con ridotta frazione di eiezione ( ≤ 35%) e dissincronia ventricolare (definita dalla presenza all' ECG di blocco di branca sinistra con durata del QRS superiore 120ms) sintomatici nonostante terapia medica ottimale. Parecchi studi, pubblicati negli ultimi anni, hanno dimostrato il miglioramento clinico in pazienti con sintomi e segni oggettivi di scompenso, allargamento del QRS con morfologia ECG di blocco di branca sinistra (segno elettrico della dissincronia dei due ventricoli) e severa disfunzione sistolica ventricolare sinistra. MECCANISMO DI AZIONE DELLA CRT L'obiettivo primario della CRT è il ritorno ad un più normale pattern di attivazione ventricolare e, in secondo
luogo, permettere l’ottimizzazione dell’intervallo atrioventricolare. Con la CRT si riduce il ritardo elettromeccanico permettendo una contrazione simultanea del setto interventricolare e della parte libera del ventricolo sinistro. Numerosi studi clinici hanno dimostrato che la CRT migliora la portata cardiaca, la pressione sistolica, l’ampiezza della contrazione parietale e riduce l’entità del rigurgito mitralico e della pressione atriale sinistra. BENEFICI DELLA CRT In sintesi, l’evidenza clinica stimola l’utilizzazione della CRT nei pazienti con disfunzione ventricolare sinistra, di natura ischemica o primitiva, SC in III-IV classe funzionale nonostante la terapia medica ottimale. È stato dimostrato che la CRT migliora lo stato funzionale come confermato dal test dei 6 minuti e dal picco di ossigeno, dalla riduzione della classe NYHA e migliora la qualità della vita (Minnesota Living with Heart Failure questionnaire). Ampi studi più recenti hanno dimostrato una significativa riduzione dell’ospedalizzazione e della mortalità, che si riduce ulteriormente quando il dispositivo di resincronizzazione ha capacità di defibrillazione. RISCHI E COMPLICANZE DELLA CRT I rischi associati all’impianto di un dispositivo per la CRT sono relativamente bassi e sono sovrapponibili ai rischi ed alle complicanze associati all’impianto di un pacemaker o ICD convenzionali, richiede gli stessi tempi di degenza e presenta le stesse difficoltà assuefattive. DEFIBRILLATORE IMPIANTABILE ( ICD) Oltre il 40% dei pazienti affetti da SC muoiono a causa di morte improvvisa aritmica. Gli studi clinici sull’effetto dei farmaci antiaritmici sono risultati deludenti al fine della prevenzione nello scenario della disfunzione ventricolare sinistra. Pertanto nella prevenzione della morte improvvisa nello scompenso cardiaco trova indicazione l’impianto di defibrillatore Nelle “Linee guida AIAC (aggiornate al 2011) all’impianto di pacemaker, dispositivi per la resincronizzazione cardiaca, defibrillatori automatici e loop recorder" si legge: “Raccomandazioni per l’impianto di defibrillatore automatico nella prevenzione primaria della morte improvvisa nei pazienti con cardiomiopatia ischemica post-infartuale”. Lo SC è una sindrome il cui trend di prevalenza, specie negli anziani, è in continuo aumento. Nonostante i progressi della terapia farmacologica, la mortalità ed il tasso di riospedalizzazione dei pazienti affetti da tale patologia rimangono molto elevati, come documentato da studi di popolazione Gli studi clinici controllati, condotti negli ultimi anni, impiegando sia farmaci che devices, hanno dato però risultati estremamente incoraggianti. Rimane da colmare il gap esistente tra pratica clinica quotidiana e ricerca clinica che ancora oggi vede sottoutilizzato l’impiego dei nuovi trattamenti “elettrici” , di grande aiuto per il paziente affetto da SC. Starebene a Messina |Agosto| Settembre '15
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a cura di: Dott. Giovanni Caminiti Specialista in Medicina del Lavoro Via 24 Maggio n. 21 Cell. 347 1847484
AMIANTO : il nemico nascosto
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'Amianto o Asbesto è un minerale, della classe dei silicati, di aspetto fibroso ed a struttura microcristallina che si ottiene per attività estrattiva. Una delle caratteristiche principali di questo composto del silice è la resistenza al fuoco, ma le caratteristiche per le quali ha avuto maggiore diffusione sono altre: essere isolante termico ed elettrico, essere fonoassorbente, avere grande facilità di lavorazione resistendo bene alla trazione ed essendo facilmente mescolabile ad altri materiali come il cemento. Altra caratteristica fondamentale per la diffusione è stata il basso costo di produzione. Ampiamente utilizzato , nella coibentazione termica e sonora di strutture particolari come navi e treni, ed in alcune parti meccaniche come i freni di autoveicoli e ancora dei treni, nel 1992 in recepimento di una direttiva CEE venivano vietati l'estrazione, l'importazione, e l'utilizzo dell'amianto così come la produzione e la vendita di prodotti contenenti questo elemento. Intanto però la presenza dell'amianto era diffusissima. Basti solo pensare ai rivestimenti in "eternit" dei capannoni industriali e le coperture a basso costo di innumerevoli verande, cortili e terrazze. Ma non basta: chi non ha avuto in terrazza o in veranda un serbatoio in "eternit" per la raccolta di acqua nel periodo dagli anni 60 ai 90 ? I serbatoi di in cemento/amianto fabbricati per raccolta di acqua a vario titolo sono stati una infinità; ma di "eternit" erano pure le tubazioni che a questi serbatoi facevano giungere l'acqua. E' comunque corretto segnalare che i prodotti in cemento/amianto, come i prodotti in "eternit", avevano uno scarso contenuto di amianto (10/15 %) . Ciò nonostante, costituivano e, se deteriorati, costituiscono oggi ancor di più un grande pericolo. Anche viaggiare, esponeva in quegli anni all'amianto. Chi ha viaggiato in treno o in nave sedeva accanto a pannelli di amianto rivestiti di materiali vari. E perfino il linoleum conteneva amianto! Poi si capì quale danno si stava arrecando ad intere popolazioni: l' amianto "friabile" come il manufatto danneggiato, rilasciava nell'ambiente microfibre altamente pericolose. Basti pensare che le famiglie degli addetti alla estrazione ed alla produzione di manufatti in amianto hanno subito un incremento di malattie da asbesto altamente significativo dal punto di vista statistico. Per fortuna, i prodotti integri e compatti tendono a non rilasciare sostanza pericolosa. In cosa consiste il pericolo? La fibra dell'asbesto, ha un aspetto sottilissimo ed allungato. Le dimensioni si misurano in "micron" o
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"micrometro" ed un micron equivale ad un millesimo (1/1000) di millimetro. La forma e le dimensioni della fibra le consentono di essere inalate e, proprio per la forma lunga e sottile, penetrare in profondità nell'albero respiratorio ed a volte, superando l'alveolo polmonare arrivano ad infiggersi e rimanere nella pleura e nel pericardio. La loro presenza è stata inoltre riscontrata in affezioni, della vagina e del testicolo. L'azione di questo elemento è tra l'altro insidiosa. La sintomatologia da patologie legate all'asbesto può manifestarsi anche dieci anni dopo la esposizione! L'INAIL (Istituto Nazionake per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) riconosce come causate dalla esposizione all'asbesto (aggiornamento D.M. 22/04/08) le seguenti patologie: a) Placche e ispessimenti pleurici con o senza atelettasia rotonda (j92); b) Mesotelioma pleurico (c45.0); c) Mesotelioma pericardico (c45.2); d) Mesotelioma peritoneale (c45.1); e) Mesotelioma della tunica vaginale del testicolo (c45.7); f) Carcinoma polmonare (c34); g) Asbestosi (j61). h) Fibrosi polmonare (j68.4). Si vede quindi che le patologie da esposizione all'amianto sono di estrema gravità. Si va dalla fibrosi polmonare alla neoplasia. Ed il nemico è ancora oggi, dopo oltre 20 anni dalla promulgazione del divieto di produzione in agguato. L'enorme quantità di materiali prodotti, la difficoltà a reperirli tutti e ritirarli, l'incuria e la disattenzione della popolazione che non provvede allo smantellamento ed alla segnalazione della presenza di questo materiale, ha fatto si che ancora oggi ce ne sano ingenti quantità sul territorio. Anche la difficoltà dello smantellamento, ritiro e smaltimento dei manufatti presenti, costituisce una ulteriore difficoltà: queste attività sono consentite esclusivamente ad aziende autorizzate ad operare nel settore. L'amianto rientra tra le categorie di materiali potenzialmente cancerogeni ed obbliga i lavoratori che lo maneggiano a precauzioni straordinarie. Un addetto alla rimozione deve infatti avere, durante l'attività, adeguati mezzi di protezione individuale che lo coprano interamente e deve utilizzare mascherine idonee a trattenere le fibre presenti nell'aria ed evitare l'inalazione. Dopo la raccolta anche lo smaltimento ha le sue regole (ai sensi della legge 257/92 e DPR 8/08/94). purtroppo oggi troppo spesso trasgredite. Non è raro infatti imbattersi in depositi di materiali smaltiti abusivamente ed abbandonati sul territorio Come difendersi dall'inquinamento da amianto? Dovrebbe essere sufficiente segnalare la presenza di questo materiale alla ASL/ASP territorialmente competente facendo così in modo che intervenga l' ARPA (Azienda Regionale per la Protezione dell'Ambiente) per il rilevamento del rischio di inquinamento. A esito
positivo degli esami, ma per i materiali abbandonati potrà essere il semplice sopralluogo, gli enti stessi provvederanno all'incapsulamento delle strutture, la asportazione e lo smaltimento. La migliore difesa dal rischio di inquinamento da amianto/asbesto, tutt'oggi drammaticamente presente, è il senso civico della popolazione e dei singoli cittadini. Chi ha amianto è bene, nel suo proprio interesse, che lo smaltisca in obbedienza
La provincia di Trapani ritorna ad essere rappresentata in seno al Governo regionale. L’on Baldo Gucciardi, salemitano, deputato all’ARS da tre legislature è il nuovo assessore regionale alla sanità.
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Baldo Gucciardi il nuovo assessore regionale alla Sanità. Lo nominato il presidente della Regione Rosario Crocetta. “D’intesa con il segretario del Partito Democratico Fausto Raciti, il vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini e con il sostegno di tutte le forze di maggioranza – ha detto Crocetta – in occasione dell’annuncio del nuovo incarico, ho proposto l’assegnazione della delega di assessore alla Salute all’on Baldo Gucciardi la proposta è nata dalla considerazione che è necessario continuare il lavoro
a leggi e regolamenti locali; chi notasse la presenza di amianto sarebbe bene che lo segnalasse alla pubblica autorità. Questa, allertata, sarebbe bene che intervenisse con immediatezza.
Sul prossimo numero “Le Malattie dell’Amianto a cura del dott Giovanni Caminiti.
avviato con Lucia Borsellino, insieme ad una personalità di alto profilo e di grande esperienza tecnica. Gucciardi oltre ad essere capogruppo del PD all’Ars, è dirigente dell’Asp in aspettativa”. Secondo Crocetta la nomina di Gucciardi consentirà di “aiutare in quel dialogo unitario con la società, indispensabile per portare avanti qualsiasi riforma. Le linee guida che verranno definitivamente approvate in settimana in commissione salute, dovranno trovare articolazione non solo dentro le strutture sanitarie, ma anche negli organismi rappresentativi dei cittadini a partire dai sindaci, dai consigli comunali, dalle associazioni di volontariato e dalle organizzazioni sindacali, in un confronto aperto in grado di incrementare l’efficienza del sistema sanitario, in una visione dove l’utente non e’ il “paziente”, bensì cittadino, titolare del diritto inviolabile alla salute e alla vita”.
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Esposizione al sole
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na non corretta esposizione al sole può essere molto dannosa, basti pensare che già dopo circa di 10-30 minuti si possono verificare i primi danni sulla pelle. Anche se ad agosto molti hanno già un’abbronzatura invidiabile bisogna ricordare che questo è il mese in cui molti godono delle ferie.Tanti turisti o trapanesi che risiedono lontano dalla Sicilia, ritornano per godersi le vacanze in famiglia e al mare, proprio a loro vogliamo segnalare queste regole essenziali per non trasformare quello che può essere un momento di benessere del nostro corpo in un momento dannoso per la nostra salute. Le 10 regole per una corretta esposizione al sole: Un'esposizione eccessiva al sole costituisce un grave rischio per la salute. Nessun prodotto filtra tutti i raggi UV, ma l'uso di solari appropriati protegge dai rischi del cancro della pelle, evita arrossamenti ed eritemi e previene il fotoinvecchiamento della pelle. E' importante scegliere e confrontare i solari in base al tipo di pelle (fototipo), di esposizione e luogo (neve, mare, piscina, sabbia, ecc.). Porre maggiore attenzione alle radiazioni solari quando si è vicini ad acqua, neve o sabbia. Non esporsi al sole troppo a lungo anche se si utilizza un prodotto per la protezione solare UVA+UVB. Nessun prodotto protegge totalmente. Evitare comunque le ore più calde (11.00-17.00) e sostare in un luogo ombreggiato fra le 11.00 e le 17.00, ricordando
però che alberi, ombrelloni e tettoie non proteggono completamente dalle radiazioni solari. Controllate l'indice di UV quotidianamente, anche attraverso le pagine delle previsioni del tempo sui giornali: più alto è l'indice, più importante è proteggersi. Cercate di non scottarvi mai. Soprattutto quando il sole è al suo picco è consigliabile indossare una tshirt, un cappello a falda larga e gli occhiali da sole. Ricordatevi di avere una particolare attenzione per i bambini. Tenere i neonati e i bambini piccoli lontani dalla luce diretta del sole. Proteggeteli sempre utilizzando maglietta e cappello e tenendoli sotto l'ombrellone nelle ore più calde. Applicare il prodotto per la protezione solare prima di ogni esposizione al sole. Il fatto di essere già abbronzati non costituisce una protezione sufficiente. Non dimenticare di applicare il prodotto solare su tutte le parti del corpo esposte al sole. Per essere efficaci i solari devono essere applicati correttamente e in quantità adeguata (normalmente 35 grammi di solare per tutto il corpo, ossia circa sei cucchiaini da te di prodotto). Proteggete la pelle anche durante il bagno in mare o in piscina perché i raggi ultravioletti agiscono anche quando siete in acqua. Utilizzare prodotti che proteggono sia dai raggi UVA che UVB. Usare prodotti solari che offrono almeno una protezione "media", ossia un SPF (Fattore di Protezione Solare) di 15 o 20 o 25.
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Starebene a Messina | Agosto | Settembre '15
L’0n Nino Oddo, componente della VI commissione sanità all’Ars, ha presentato un DDL SULLE BIOBANCHE DI RICERCA
É
approdato in aula il disegno di legge sull’istituzione delle biobanche di ricerca in Sicilia, di cui è primo firmatario il deputato trapanese Nino Oddo, componente della VI commissione sanità all’Ars. Il documento è stato redatto dalla dottoressa Daniela Virgilio, consulente del gruppo parlamentare che fa riferimento al presidente della Regione, Rosario Crocetta.In veste di relatore, Oddo ha presentato all’assemblea regionale gli obiettivi e il carattere fortemente innovativo della proposta di legge che porrebbe la Sicilia all’avanguardia nella ricerca scientifica, divenendo infatti la prima regione d’Italia a dotarsi diun sistema di norme che regolano l’attività delle biobanche nell’ambito della raccolta, conservazione e cessione dei tessuti ai fini dello studio di nuove patologie. “In Italia- ha spiegato - le biobanche terapeutiche per la raccolta di tessuti, sangue e cellule per uso terapeutico, cioè trapianto, operano all’interno di un quadro normativo ed etico ben definito. Al contrario, non ci sono specifiche disposizioni legislative per le biobanche di materiale umano per uso di ricerca. Con questo ddl, i materiali biologici che solitamente vengono buttati, provenienti da biopsie, interventi chirurgici e prelievi di sangue, diventerebbero un patrimonio, se raccolto e conservato bene, a disposizione dellaricerca scientifica”.Nel suo intervento in aula, l’on. Oddo ha anche ricordato come nel bilancio 2015 degli Stati Uniti il presidente Obama
abbia stanziato l’equivalente di 300 milioni di euro per le biobanche di ricerca. “Regolamentando il settore, si consentirebbe a strutture ospedaliere pubbliche e private, che abbiamo determinati requisiti di garanzia, di raccogliere il materiale organico che i cittadini mettono a disposizione. C’è quindi sia un risvolto scientifico, sia un risvolto civico di solidarietà nei confronti degli altri, mettendo a disposizione il proprio materiale organico”. “In tal modo- ha continuato- la Sicilia offrirebbe campioni utili alla ricerca e in cambio riceverebbe informazioni. Ad esempio riguardo alla predisposizione ai tumori in territori esposti a rischi ambientali, come ad esempio Priolo e Gela, o all’incidenza di patologie genetiche rare non ancora sufficientemente studiate. Informazioni scientifiche fondamentali per curare delle patologie derivanti da condizioni di rischio ambientali”. Il ddl, che non prevede alcuna copertura finanziaria, è stato sottoscritto in maniera trasversale da diversi deputati regionali e nel mese di marzo ha ricevuto l’ok della commissione sanità. Chiusa la discussione generale, l’assemblea procederà all’esame degli emendamenti e al voto finale. In chiusura del suo intervento, l’on. Oddo ha ringraziato la dottoressa Daniela Virgilio per il contributo dato nella stesura del documento sottolineando infine come il ddl abbia ricevuto il patrocinio dell’Unesco, in fase di presentazione, e, successivamente, il plauso da parte di Telethon. Un fatto inusuale ha dichiarato il parlamentare, che dovrebbe servire per comprendere quanto sia meritoria la proposta di legge sull’istituzione delle biobanche di ricerca”.
Dott. Emanuele Puglisi
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a cura di: Dott Augusto Allegra Direttore responsabile sm-estetica Tel. 090771483 Via Camiciotti 71 Messina
Il Platelet Rich Plasma
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l PRP è un acronimo del termine inglese Platelet Rich Plasma ricco di piastrine, ci si riferisce a una sostanza gelatinosa (gel piastrinico). Si tratta di un innovativa metodica di medicina rigenerativa, basata sulle proprietà dei fattori di crescita presenti nel nostro sangue. Oggi, lo specialista può ottenere il PRP al altissima concentrazione di fattori di crescita piastrinici( pari al 383% ) grazie a una tecnica codificata, che prevede la centrifugazione del sangue autologo (dello stesso paziente) e quindi la separazione dei tre stati di cellule; dal più denso, sul fondo RBC (globuli rossi) a quello intermedio PRP con il 30% di piastrine e globuli bianchi, fino all'ultimo strato PPP Platelet Poor plasma, povero di piastrine. Innestato nella zona da trattare, il PRP accellera la proliferazione cellulare (specie delle staminali), favorendo i processi riparativi e la rivascolarizzazione di pelle e cuoio capelluto, oltre alla sintesi di collagene , il tutto senza effetti collaterali, trattandosi di una sostanza naturale, derivata dell'organismo del paziente. APPLICAZIONI IN TRICOLOGIA Questa tecnica appare altrettanto promettente per contrastare la caduta dei capelli, come valide alternative alle tradizionali terapie mediche anti caduta che prevedono il ricorso a farmaci(per esempio la finasteride, minoxidil) , dai diversi effetti collaterali. I fattori di crescita presenti nelle piastrine sono infatti i n grado di stimolare l'attività delle cellule
staminali dei bulbi piliferi ancora presenti, ma silenti o sofferenti. É indicata in tutti gli stati dell' alopecia androgenetica, sia maschile(interessa 85% degli uomini) che femminile(50% delle donne in menopausa e un elevato numero di donne in età fertile), anche se è consigliabile non intervenire su un area completamente calva, ma interessata da diradamenti e miniautorizzazione dei fusti capillari. Inoltre il PRP viene impiegata con successo nei casi di alopecia areata a chiazze e nei soggetti già sottoposti ad autotrapiantodi bulbi del follicolo pilifero, per favorirne un più rapido attecchimento, per stimolare la crescita di eventuali bulbi silenti, migliorando il risultato. Per quel che attiene il risultato è necessario eseguire due sedute a distanza di 30 giorni una dall'altra. Dopo la prima seduta si assiste ad un arresto della caduta, con la seconda si stabilizza l' arresto è si osserva un aumento di volume dei capelli gia esistenti cioè un aumento del calibro del fusto; a questo punto si attende. Se i bulbi sono ancora vivi entro 2 o 3 mesi si assiste a alla comparsa di peluria e di capelli nuovi, a questo punto si ripete il trattamento. Di conseguenza il risultato appurabile al 100% è l'arresto della caduta che si riduce allivelli fisiologici e l'aumento del calibro del capello già esistente. La ricrescita avviene in circa 40 % dei casi.
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A cura di Dott.ssa Anna Maria Di Marzo Ipnotista certificata presso la scuola del dott. Gustav Birth in Svizzera Trainer e operatore di Logosintesi Theta Healer Esperta nell’ utilizzo delle tecniche energetiche nella relazione di aiuto
Via il dolore con l'ipnosi
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ome funziona l’ ipnosi e che cos’è lo stato ipnotico?Lo stato ipnotico è uno stato alterato di coscienza, in cui tutti siamo completamente focalizzati su un pensiero , una immagine, un suono. Avete mai visto un bambino assorto tra i suoi giochi? Lo chiamate e non risponde: non vi sente proprio! È totalmente concentrato in ciò che sta facendo, che qualunque segnale esterno viene ignorato dalla mente. Un esempio classico di stato ipnotico naturale è quello degli innamorati al parco: si guardano, si sorridono, sono talmente “affascinati” l’ uno dall’ altra, che non si accorgono di quello che succede intorno a loro. Ma cosa ha a che fare l’ Ipnosi con il sollievo dal dolore? A chi non è mai capitato di avere un forte mal di testa, proprio la sera della finale del campionato di calcio, la sera in cui gioca la nostra squadra del cuore. Siamo lì trepidanti e, durante la partita, siamo talmente concentrati sui passaggi del pallone, arrabbiati con l’arbitro, eccitati perché quel secondo goal ha portato la nostra squadra in vantaggio, che il mal di testa improvvisamente scompare. Questo stato di "analgesia" naturale (assenza di dolore), grazie all’ ipnosi , può essere riprodotto anche in sala operatoria,
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in sala parto o dal dentista, e risulta estremamente utile per i soggetti che sono allergici alle sostanze anestetizzanti, per eliminare l’ansia prima dell’ intervento e per favorire una guarigione più rapida. L’ ipnosi è estremamente efficace anche per risolvere definitivamente paure, traumi, fobie , dipendenze (da fumo, gioco, alcool), per perdere peso. Già nel 2007, uno studio pubblicato dall’ American Health Magazine, aveva evidenziato le seguenti percentuali , in termini di efficacia: psicoanalisi : - psicoanalisi : 38% di successo dopo 600 sedute; - terapia comportamentale : 72% di successo dopo 22 sedute; - ipnosi 93% di successo dopo 6 sedute. Le sessioni di ipnosi sono assolutamente sicure , il cliente non si addormenta durante la seduta, ma rimane in uno stato di rilassata coscienza, avvolto da una piacevole sensazione di benessere.
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NOVITÀ
„ Sentire „ le parole» nto, ma “non capisco «Sento, ma “non capisco le parole» Sentire bene previen Questo è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito
NOVITÀ
Questo è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito
bene previene
l'invecchiam problemi di udito spesso sente, ma non distingue bene le parole, l'invecchiamento Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distingue bene le parole, del cervello arrivano poco scandite, come se fossero sfocate del cervello che gli arrivano poco scandite, come se fossero sfocate
«Sento, ma “non capisco" le parole»
Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distinch mi di uditoproblemi si avverto- si avvertoCome funziona lo Speech Guardggi sappiamo cheggi tra sappiamo difficoltà funziona loloSpeech Guard gue bene dileudito parole, Come che gli arrivano poco scandite, Come funziona Speech Guard declino Come non distinguere alcune lettere compromette visione e uditive e declinolauditive cognitivo esindo sentiamo chesentiamo le no quando che le come se fossero sfocate ste una comprovata relazione. Un chiara, così la perdita di alcune parole compromette la capaste una comprovata parole degli altri non sono ben i altri non sono ben Come non distinguere alcunelettere lettere compromette la visione chiara, chiara, Come non distinguere alcune compromette la visione grave deficit uditivo grado di cità di seguire il filo del discorso. problemi di udito essere si avvertono quando sentiamo graveè indeficit uditivo scandite ed occorre così la perdita di alcune parole compromette compromette la capacità di seguire ed occorre essere così la perdita di alcune parole la capacità di seguire aumentare fino a 5 volte il rischio di il filo del discorso. Chi ha una riduzione dell'udito, ha difficoltà a distinguere socostantemente concentrati per che le parole degli altri non sono ben scandite ed aumentare fino a 5 vo il filo del discorso. nte concentrati per sviluppare con l'età deficit cognitivi Chi ha una riduzione dell'udito, ha difficoltà a distinguere soprattutto prattutto le parole che contengono alcune consonanti, come non perdere il filo del discorso. sviluppare con l'età d occorre essere costantemente concentrati per alcune non Chi ha una riduzione dell'udito, haconsonanti, difficoltà come a distinguere le parole che contengono s, la t, la soprattutto d, e il filoOggi del discorso. Dobbiamo Speech quindi interQuesto il campanello d'allarme dei problemi dell'udito la s, la t, la d,la la v. Compito dellaimportanti. nuova tecnologia questiilèfilo problemi possono le parole contengono alcune d, importanti. Dobbiamo perdere del discorso. Oggi problemi poslache v.questi Compito della nuova tec- consonanti, come la s, la t, laNOVITÀ venire molto tempestivamente ti problemi possono Guard (letteralmente "guardia della voce") è venire proteggere le sultempes essere e risoltilacon Compito della nuova tecudito a fuoco udito sfocato nologia Speech Guard (lettemolto sono affrontati essere affrontati ev.risolti con la nuova tecnolodanno uditivo attraverso precoci ontatilae nuova risolti con parole dal rumore e tecnologia ralmente "guardia della voce") Sentire udito a fuoco udito sfocato Speech Guard (lette-è test dell'udito edanno moderni uditivo apparec- attrav gia Speech Guard,Speech unnologia sofisticato sistema brevettato parole voce") dal rumore schiarirle. Il darisultato Guard, Speech un sofisticato sistema tecnologia ralmenteproteggere "guardiale della è bene previene chi acustici in modo contrastare test dell'udito e mod dalla Oticon che, progettato per rimettere elettronie schiarirle. Il risultato desideraè un uditodelle brevettatosistema dalla Oticon proteggere che, le parole dal rumore n sofisticato il piùdesiderato possibile ilchi decadimento l'invecchiamento to è un udito più ama fuoco con acustici in modo d camente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel Chi ha problemi di udito spesso sente, non distingue bene le parole, e schiarirle. Il risultato desiderapiù a fuoco progettato per rimettere elettrofunzioni celebrali. con parole dalla far Oticon che, le parole che diventano scandite, sfocate del cervello che gli arrivano poco scandite, come se fossero il più possibile il deca capire meglio parole, risolvendo così il probleto è udito piùcosì a lafuoco con che diventano scandite, nicamente a fuoco la voce, è un agevolando comprensioper rimettere elettrofunzioni celebrali. ma tipico di chi ha una difficoltà di udito. 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Il risultato desideraAvere episodi di da smemoratezza ma nonbrevettato capisci dalla Oticon che, a televisione e telefono il chip che rimette il più possibile il decadimento delle to è un udito più a fuoco con ggi sappiamo che tra difficoltà declino semprecelebrali. piùuditive frequenti,efare fatica ad progettato per rimettere elettrofunzioni le? parole che diventano scandite, Ma non basta, i nuovi appareca fuoco la voce nicamente a fuoco la voce, è cognitivo esiste una relazione. Un assimilare concetti nuovi, essere agevolando così la comprensioCollegabili fili comprovata chi acustici con senza tecnologia h Guard, particolarmente utile nel far ne del discorso. mentalmente meno reattivi, in pre- di sm Il chip dello Speech Guard grave sono deficit uditivo aumentare Avere episodi Speech Guard in e grado di è in grado di capire meglio le parole, risola televisione telefono che rimette senza di una perdita uditiva, sono fino a 5senza volte l'età deficit sempre più frequenti, vendo così il problema tipico di Grazie alle piccolissime dimengli apparecchi acustici Oticondi sviluppare con collegarsi filiilarischio Ma non basta, itelevisori, nuovi appareco la voce oggi tutti possibili indicatori di un chi ha una difficoltà di udito. sioni del chip Speech Guard, che lo contengono sono così cognitivi importanti. Dobbiamo quindi intervenire assimilare concetti n telefoni fissi, cellulari,con portando “impigrimento” del cervello. chi che acustici tecnologia piccoli scompaiono quando molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso mentalmente i loro suoni nitidi e chiari diretpeech Guard indossati. Occorre porvi rimedio mantenendomeno r Senti ma non capisci Speech Guard sono in grado di tamente timpano. precocial test dell'udito e moderni apparecchi acustici senza diall'uso una diperdita le parole? la mente allenata grazie collegarsi senza a iltelevisori, Collegabili senza filifili degli Speech Guard, Gli apparecchi divengono in modo da contrastare piùAvere possibile il decadimento oggi tutti possibili ind moderni apparecchi acustici, che episodi di smemoratezza atelefoni televisione e telefono il chip che rimette fissi, cellulari, portando autentici auricolari, "invisibili" sono dipiù fatto invisibili e disponibili sempre frequenti, fare fatica ad a del ce delle funzioni celebrali. Avere episodi di smemoratez“impigrimento” Collegabili senza fili a televisione e telefono Ma non basta, i nuovi appareca fuoco la voce nuovi, essere eza ipersonalizzati. loro suoni e chiari direttutti i livelli diassimilare prezzo. acustici connitidi tecnologia sempre più frequenti, fareassimilare fatica adconcetti Occorre conporvi rimedio Ma non basta, i nuovi apparecchi acustici con tecno- chi mentalmente meno reattivi, in preSpeech Guard sono in grado di tamente al timpano. senza di una perdita uditiva, sono cetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in prela mente allenata gra logia Speech Guard sono in grado di collegarsi senza collegarsi senza fili a televisori, oggi tutti possibili indicatori di un Gli apparecchi divengono degli senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili moderni apparecchi telefoni fissi, cellulari, portando per questo mese condizioni “impigrimento” del cervello. filiSolo a televisori, telefoni fissi, cellulari, portandostraordinarie i loro i loro suoni nitidi e chiari diretautentici "invisibili" indicatori diauricolari, un "impigrimento" delporvi cervello. 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Starebene a Messina |Agosto| Settembre '15
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a cura di: Dott.ssa Log.Giuseppina Maggio Docente a contratto CdL Logopedia Università degli Studi di Messina Studio: Via Ghibellina, 59 Messina tel 328 1014608 logopedista.maggio@gmail.com
Il linguaggio nei bambini
A
ttraverso la comunicazione e il linguaggio, il bambino entra nella comunità di cui fa parte. Forse proprio per questo i genitori pongono tanta attenzione a questo aspetto dello sviluppo e aspettano con ansia e particolare emozione che il bambino pronunci le prime parole. Ma non tutti i bambini raggiungono gli stessi traguardi ad una stessa età. Talvolta il linguaggio tarda a comparire, seppure in assenza di deficit nell’area uditiva, cognitiva e relazionale. Una percentuale di bambini, che varia dal 10% al 20%, sviluppano il linguaggio tra i 24 ed i 36 mesi, un’età in cui la maggior parte dei coetanei è invece già in grado di utilizzare il linguaggio come uno strumento privilegiato per comunicare con gli altri e per costruire conoscenze sul mondo che li circonda. Questi bambini con lento sviluppo del linguaggio sono definiti “parlatori tardivi”. Spesso i loro genitori si rivolgono al logopedista dopo i 36 mesi per sapere se e quando il loro bambino parlerà come i suoi coetanei, ricevendo informazioni, consigli e raccomandazioni nella finestra temporale che non agevola l’intervento precoce. Diverse ricerche hanno dimostrato che l’identificazione e l’intervento precoce nel ritardo di linguaggio mitigano l’impatto sulle successive difficoltà (es. fonologia, morfo-sintassi, apprendimento). E’ importante da parte dei vari operatori riconoscere precocemente i fattori di rischio e applicare tali conoscenze per assumere informazioni e fornire gli interventi necessari oltre che sensibilizzare e dare la corretta informazione ai genitori sulle fasi dello sviluppo cominicativo-linguistico. Si vuole pertanto fornire con semplicità la corretta informazione sulle tappe d’acquisizione e le risorse alle quali si può attingere per aiutare l’ambiente familiare a sostenere, giorno dopo giorno, lo sviluppo comunicativo e linguistico senza avere la pretesa di sostituire l’eventuale supporto specialistico che il logopedista nello specifico può dare al singolo caso. Ma non sempre si sa che il logopedista è il Professionista Sanitario abilitato che, a seguito di un percorso formativo universitario specifico, acquisisce le competenze necessarie per occuparsi della prevenzione, valutazione e trattamento riabilitativo delle patologie del Linguaggio, della Comunicazione e della voce in età evolutiva, adulta e geriatrica. Il Logopedista si occupa nello specifico dei seguenti atti professionali: bilancio logopedico e quindi della valutazione delle capacità
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comunicative-linguistiche (da non confondersi con la diagnosi medica); della stesura di un piano d’intervento; del trattamento riabilitativo e verifica dell’intervento. Ogni bambino è unico nel suo percorso di acquisizione del linguaggio, ha i suoi tempi, ha il suo stile, tuttavia l'organizzazione delle varie fasi e i tempi di sviluppo sono ormai conoscenze ben consolidate. La coppia genitoriale in quanto interlocutore privilegiato nei primi due anni di vita e principale sostegno allo sviluppo del bambino può incoraggiare, facilitare e promuovere lo sviluppo stesso se è correttamente informato e consapevole sull'organizzazione delle varie fasi di sviluppo che ormai sono conoscenze ben consolidate e condivise nella letteratura internazionale. Alla nascita il neonato preferisce la voce materna rispetto alle altre in funzione del “Bagno sonoro” goduto nella fase gestazionale e dimostra di riconosce le melodie che la madre gli ha cantato in gravidanza; ascolta più a lungo i suoni linguistici rispetto a quelli non linguistici. Già da questo momento avviene l’acquisizione del linguaggio in quanto il piccolo vede e sente l’adulto parlare, si sintonizza sulle caratteristiche acustiche e visive del parlato. Preferisce ascoltare il parlato fluente piuttosto che singole parole, è attratto dalla prosodia, l’intonazione e il ritmo della lingua madre, il mammese o baby-talk «modalità cantilenante, con l’allungamento ed accentuazione delle sillabe tramite una pronuncia scandita» 4 – 6 mesi. Il piccolo interagisce e prova gratificazione attraverso il gioco vocale (fase protosillabica) costituita da tutti quei suoni (strilli, brontolii, suoni prodotti con la faringe, trilli, pernacchiette, schiocchi) che con tonalità e volume diversi suscitano attenzione e interesse del nucleo familiare. Al termine di questa fase prende avvio la lallazione: sequenze di sillabe formate da una consonante ed una vocale che presentano
un’organizzazione ritmica e di durata simile al parlato adulto. Questa è una tappa importante poiché costituisce la fase preparatoria per la produzione delle prime parole che avverrà intorno ai 12 mesi. Il bambino percepisce il benessere legato ai contesti e lo manifesta attraverso le modalità prima presentate, queste vengono chiamate “proto-conversazioni” realizzate con il genitore e sono strettamente legate al benessere del bambino. 8 - 10 mesi. Il bambino inizia a utilizzare la lallazione che si presentano: uguali (papapa, tatata) “lallazione canonica” o “babbling canonico”; per poi affiancare la produzione di sequenze di consonante e vocale variate sia nei foni che nell'andamento intonativo (patama, papipe, patigo) “lallazione variata” o “babbling variato”. Questa fase rappresenta un indicatore predittivo significativo dello sviluppo del vocabolario ed è importante che i genitori ricordino con adeguata attenzione il tempo d’insorgenza di questa tappa e le sue caratteristiche. Infatti costituisce indice di ritardo significativo l’assenza di varietà di suoni consonantici e vocalici, con la loro comparsa verso i 12 mesi o oltre i 12 mesi d’età. La continuità dell’uso del mammese favorisce l’apprendimento del linguaggio nelle sue caratteristiche sonore poiché il bambino viene facilitato a memorizzare una parola se questa è prodotta da una voce familiare. Il gesto di indicare è un buon predittore del successivo sviluppo del linguaggio, viene usato dal bambino con
differenti intenti comunicativi: intenzione richiestiva (richiedere un oggetto desiderato), intenzione dichiarativa (condividere con l’interlocutore l’interesse o l’attenzione su un evento esterno). Memorizzano il suono delle parole, attivando così una mappa di suonisignificati. In questa fase riconoscono le parole familiari più frequenti e poi anche quelle più complesse ovvero quelle che sono meno usate. La parola viene appresa prima e meglio dal bambino se presentata in diversi contesti quotidiani routinari. Col passare del tempo (8-11 mesi)i bambini riconoscono l’oggetto nominato in modo molto rapido anche se ne hanno imparato da poco il nome. 12 mesi. Il bambino comunica in modo efficace ovvero è in grado di indicare con il dito, condivide e propone all’adulto un interesse, richiede aiuto; combina gesti, azioni e vocalizzi; comprende ordini semplici e parole (circa 100 parole) che appartengono alla sua esperienza quotidiana; imita alcuni suoni verbali; emerge la produzione delle prime parole (5 parole in media). Questa fase è connotata da una alta variabilità individuale. Occorre mettere in evidenza che imparare a pronunciare una parola è un compito abbastanza complesso e dipende da differenti capacita interconnesse tra loro: capacità uditive, articolatorie, cognitive e relazionali.
Fine prima parte. Continua sul prossimo numero.
Starebene a Messina |Agosto| Settembre '15
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Starebene a Messina | Agosto | Settembre '15
redazionale
Vivere bene la terza età
Casa di Riposo la Rondine: la scelta giusta per i nostri cari
L
a terza età è una fase della vita verso la quale tutti siamo inesorabilmente diretti. Ma entrare nella terza età non deve significare per forza un disagio ed una fase della vita in cui il malessere e la rassegnazione debbano per forza prendere il sopravvento. La qualità come valore nella Terza età è indispensabile per attraversare l’ultima fase della nostra vita in maniera serena e spensierata, avendo qualcuno che, oltre ai nostri cari, sia in grado di prendersi cura di noi nella giusta maniera e con servizi di elevato valore in una struttura adeguata con personale assistenziale qualificato e decisamente preparato ad ogni evenienza la salute richieda. La Casa di Riposo La Rondine è la Struttura adeguata all’ accoglienza ed all’assistenza per gli anziani nella zona della città di Messina. Casa di Riposo la Rondine è sinonimo di amicizia, supporto alle famiglie che non possono prendersi cura giorno dopo giorno dei loro cari, causa impegni inderogabili lavorativi. Cominciamo subito ad affermare che parcheggiare un familiare, una persona anziana, in una casa di riposo, non dovrebbe mai essere la prima scelta. Un genitore adesso anziano, ci ha accuditi quando eravamo piccoli, ci ha mantenuti, ci ha a nostra volta cresciuti, si è preso cura di noi con amore e senza doppi fini. Vogliamo fare lo stesso con i nostri cari anziani? Ora è anche vero che nella società odierna, il tempo a disposizione per noi stessi, per i familiari, per gli affetti, purtroppo, è sempre più esiguo a causa dei mille impegni di lavoro che la vita ci obbliga ad osservare. A questo punto prendersi cura di un anziano, prendersene cura nella dovuta maniera, nella maniera più giusta, diventa una cosa
impossibile. O si lavora e quindi ci si mantiene, o si fa altro e non si guadagna più il necessario al sostentamento. In questo caso la Casa di Riposo la Rondine, a Messina, è il punto di riferimento per accudire i vostri cari. La Casa di Riposo a Messina che offre assistenza 365 giorni l’anno 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La Casadi Riposo la Rondine gestita dal signor Barbera, è il modello abituale di casa di riposo dove ogni persona o coppia trova gli stessi comfort della propria casa. Una stanza stile appartamento singola o doppia, struttura per i pasti, , la ricreazione e soprattutto la cura e l’igiene della persona oltre all’assistenza sanitaria 24 ore su 24, il tutto in un ambiente familiare. La Rondine è specializzata in servizi di qualità per garantire la migliore cura dei suoi ospiti con diversi tipi di assistenza: assistenza a disabili e assistenza ad anziani non autosufficienti. All’interno della casa di Riposo la Rondine, il personale stabile di tipo sanitario comprende gli operatori socio-sanitari e gli infermieri e i medici che controllano e visitano gli ospiti con estrema professionalità. La Rondine a Messina garantisce il dignitoso soddisfacimento dei bisogni primari ed assistenziali degli ospiti, sopperendo alle difficoltà che l’ospite incontrerebbe nel provvedere con propria iniziativa, vivendo da solo. La cucina della Casa prepara piatti genuini, sani e gustosi e garantisce la dieta ad ogni ospite. Nell’ambito della casa la Rondine, la vita comunitaria è ricca di occasioni ricreative, gli ospiti vengono accompagnati e stimolati con comprensione e rispetto, nel loro cammino di recupero o mantenimento delle proprie funzioni cognitive.
Anche la terza età può essere verde
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