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L’ IMPRONTA

L’IMPRONTA

Gli spazi della ISS sono stati ideati per garantire la sopravvivenza del corpo in un ambiente ostile, attraverso la creazione di un ecosistema in cui l’uomo può vivere per brevi periodi; il progetto è stato ideato per garantire ottime prestazioni dal punto di vista scientifico ma non ha contemplato la natura umana nella sua complessità. Sulla ISS non è stata affrontata la questione della personalizzazione, lasciando che fossero gli astronauti a rendere propri gli spazi. Gli astronauti infatti, ritrovandosi in ambienti nuovi e sconosciuti, hanno istintivamente personalizzato l’ISS, lasciando un’impronta per sentirsi a casa, attuando una domesticizzazione degli spazi. L’uo-mo lascia il suo segno in parti che non erano destinate a quell’uso: ad esempio i pannelli di tamponatura usati come muri bianchi, dove inserire scritte o da usare come supporti per foto di amici e parenti. L’atto di lasciare impronte è un’azione spontanea intrinseca della natura dell’uomo e la storia è ricca di esempi; dalle pitture rupestri all’interno delle caverne risalenti al Paleolitico fino all’Apollo 11, il cui interno è stato usato come lavagna per contrassegnare i giorni trascorsi in orbita. Questo lasciare un’impronta è tipico dell’essere umano ed è importante dal punto di vista psicologico, poiché contribuisce a diminuire lo stress causato dall’ orbitare nel vuoto, lontanissimi dall’ecosistema a cui convenzionalmente appartiene l’uomo.

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Spacecraft 107, alias Apollo 11,alias ‘Columbia’. The Best Ship to Come Down the Line. God Bless Her. Frase scritta da Michael Collins mentre aspettava il ritorno a bordo di Neil Armstrong e Buzz Aldrin, 20 luglio 1969

Conclusione

L’uomo è in grado di adattarsi agli ambienti in cui si trova ma soprattutto di adattare tali ambienti ai suoi bisogni. Il corpo stimolato dell’astronauta infatti ha fatto sì che, in un ambiente in cui la vita umana non è contemplata, si andasse a creare un ecosistema artificiale, efficiente e modulare, al fine di permettere la permanenza, anche se per brevi periodi, dell’uomo nello Spazio inospitale. Tale ecosistema però si rivela fragile e bisognoso di continui interventi di manutenzione per poter rimanere funzionante, inoltre è totalmente dipendente dalla Terra. Basta pensare ad esempio all’intervento di sostituzione dei pannelli solari del modulo Spektr della Mir, danneggiati a causa della collisione con una navicella di trasporto Progress nel giugno del 1997: la riparazione del danno, che portò alla perdita di un terzo della potenza elettrica di alimentazione della stazione spaziale, dovette aspettare due mesi ovvero l’avvio di una nuova missione che prevedeva, oltre alla spedizione di nuovi pannelli solari, anche il cambio dell’equipaggio. L’ISS ha generato un nuovo punto di vista sulla Terra, stimolando nuovamente il corpo, in precedenza stimolato a sperimentare la vita in un ambiente inospitale, e portandolo a compiere studi sul suo ecosistema naturale. Solo attraverso la visione della solitudine della Terra nella sua interezza si può comprendere quanto sia fragile e bisognosa di attenzioni.

Bibliografia

-Giardiello, Paolo. Smallness Abitare Al Minimo. Napoli: Clean, 2009: 9-29 -Aymonino, Carlo. L’Abitazione Razionale Atti Dei Congressi C.I.A.M. 1929-1930. 8.th, ed. Venezia: Marsilio, 1982. Print. Polis. Quaderni Di Architettura E Urbanistica 10 -Costa, Marco. Psicologia Ambientale E Architettonica Come L’ambiente E L’architettura Influenzano La Mente E Il Comportamento, Nuova Ed. Aggiornata ed. Milano: Angeli, 2013. Print. Psicologia. Textbook 27

Sitografia

-Space architecture - Wikipedia -A Day in the Life Aboard the International Space Station -What’s it like to live on the International Space Station? -La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) - PDF -“SPAZIO BASE EUROPA. Come utilizzare per la Terra la Stazione Spaziale Internazionale” -Gelato nello spazio! -Come finirà la “vita” della ISS -https://www.esa.int/ita/ESA_in_your_country/Italy/Luca_Parmitano -https://www.esa.int/Science_Exploration/Human_and_Robotic_Exploration/International_Space_Station/About_the_International_Space_Station -https://circapress.com/books/architecture/international-space-station/david-nixon -http://spacearchitect.org/publications/ -https://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa. gov/20110011268.pdf

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