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ESPERIENZA E CONOSCENZA PER TRASFORMARE IL BOSCO IN RISORSA
ENERGIE RINNOVABILI PER UN’ EDILIZIA SOSTENIBILE
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el Parco Industriale di Rende, dal 24 al 26 maggio prossimi, si svolgerà la Fiera CALABRIA EXPO EDILIZIA 2013, manifestazione fieristica promossa dall’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, dalla Fondazione Mediterranea per l’Ingegneria e dal Dipartimento Foreste e Forestazione della Regione. Calabria. Gli stand in allestimento e le conferenze annunciate, che coinvolgeranno in qualità di oratori anche gli operatori di settore, avranno per tematica il “RILANCIO DELLA FILIERA BOSCO LEGNO IN CALABRIA - UTILIZZO IN EDILIZIA”.
Un lussureggiante bosco calabrese Sarà presente all’evento l’Associazione regionale onlus “FONDAZIONE SELVICOLTORI FORESTALI DELLA CALABRIA”, con uno “stand espositivo permanente”e col contributo “Boschi di Calabria e gestione sostenibile per una produzione legnosa di pregio” nella Conferenza di sabato 25 maggio. Fondatori e Soci che da più di un anno, grazie alla neo Associazione, si trovano nelle condizioni operative e nello spirito altruistico di mettere le proprie conoscenze ed esperienze, acquisite in anni e anni di proficuo lavoro, al servizio delle Istituzioni presenti in Calabria. In una Regione la cui realtà forestale, malgrado estesi disboscamenti e incendi nel corso dei secoli col diverso intento di prelevare quantità ingenti di legname o di recuperare terreni al pascolo e all’agricoltura, è ancora una delle più interessanti d’Italia: per l’entità delle superfici occupate, per la presenza di specie arboree autoctone e peculiari, per le produzioni legnose di qualità che potrebbero ottenersi se la gestione
selvicolturale nei popolamenti più significativi si avviasse positivamente, per il valore tecnologico degli stessi assortimenti se la materia prima legno fosse trasformata e venduta in Calabria. Avvalora tutto ciò la presenza nella regione di tre Parchi Nazionali (Pollino, Sila, Aspromonte) e di uno Regionale (Serre), Silvano Avolio la cui componente principale è costituita proprio dal bosco e da talune specie di conifere e di latifoglie che danno lustro e segnano la “Calabria forestale”. Risorsa boschiva di fatto trascurata e anche poco valorizzata ove si rifletta che la regione, allineandosi al resto dell’Italia, importa annualmente circa l’80% del proprio fabbisogno di legno e che la metà della stessa biomassa arborea prelevata nei soprassuoli forestali calabresi è impiegata principalmente come legna da ardere e per fini energetici. Obiettivi prioritari della “Fondazione SelviForCalabria”: • Diffondere in Calabria la cultura dei boschi nelle funzioni elettive di protezione, produzione e perpetuità e nei servizi necessari e complementari inerenti il paesaggio, la biodiversità, la purificazione dell’aria, l’approvvigionamento dell’acqua, l’iniziazione alla natura silvana e ai suoi insegnamenti. • Contribuire a ridurre, con movimenti culturali e azioni di interesse pubblico e sociale, lo spopolamento montano causa principale nella regione del dissesto idrogeologico, presente anche in collina, con effetti negativi nelle zone vallive sottostanti e lungo le coste. • Rappresentare alla Regione la necessità di rafforzare, ringiovanire e impiegare nel modo dovuto gli operai idraulico-forestali, unico vero presidio per la salvaguardia dei boschi e la difesa idrogeologica. Fondatori e Soci impegnati nel mettere a disposizione degli Enti competenti le loro conoscenza ed esperienze ed anche nell’erogare alle fasce deboli della collettività calabrese bisogni e servizi di innalzamento culturale ed economico nell’intento di offrire modalità di impiego del tempo libero legate a principi socialmente utili.
settore delle costruzioni svolge un ruolo importante nell’economia europea: genera quasi il 10% del PIL e rappresenta 20 milioni di posti di lavoro, soprattutto in micro e piccole imprese. Data la sua importanza economica, l’andamento del settore delle costruzioni può incidere significativamente sullo sviluppo dell’intera economia. La qualità delle costruzioni ha anche un impatto diretto e rilevante dal punto di vista dell’energia, dei cambiamenti climatici e dell’ambiente. sulla qualità di vita dei cittadini europei. E’ da qualche anno che si sente parlare di edifici ad energia quasi zero: gli ultimi eventi nazionali sono riusciti a sensibilizzare la gran parte degli addetti ai lavori sulla nuova Direttiva Europea per l’Efficienza Energetica negli edifici che introduce la necessità di trasformare i nostri edifici ad energia quasi zero: il traguardo e l’obbligo per gli edifici pubblici è il 2018, mentre per gli altri edifici è il 2020. Il dibattito sugli edifici ad energia quasi zero si fa sempre più avvincente a causa anche dell’imminente 1 gennaio 2014, data di partenza per la riqualificazione degli edifici pubblici secondo le indicazioni di efficienza energetica dettate dall’ultima Direttiva Europea 2012/27/UE. La definizione data dalla Direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla prestazione energetica degli edifici è: ”Gli edifici a energia quasi zero sono edifici ad altissima prestazione energetica. Il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in maniera molto significativa da energia proveniente da fonti rinnovabili, compresa quella prodotta in loco o nelle vicinanze“. La Direttiva europea 2010/31/ EU identifica l’edificio a energia quasi zero come un edificio energeticamente efficiente che soddisfa il suo piccolo fabbisogno energetico mediante l’uso di fonti rinnovabili. L’Unione Europea ha stabilito che per realizzare questo obiettivo è necessario che ogni paese membro si doti di un piano di azione nazionale per l’efficienza energetica. Questo per individuare, passo dopo passo, da qui al 2020, una buona strategia per: a) stanziare incentivi fiscali per ristrutturazioni e realizzazione di edifici pilota;b) formare e qualificare professionisti e tutti gli addetti ai lavori, c) certificare prodotti e metodi costruttivi, d) costruire gli edifici a energia quasi zero. La riduzione delle dispersioni energetiche deve essere la priorità. Ad ogni modo pochissimi edifici a energia zero, in un mare di inefficienza energetica, possono fare molto poco per ridurre le attuali emissioni di
CO2. Quando si ha un edificio esistente ben orientato al sole, cioè con una falda orientata a sud, risulta meno dispendioso applicare i principi della casa Nicola De Nardi Coordinatore Commissione passiva con un piccolo Energia Ordine Ingegneri CS approvvigionamento di risorse energetiche rinnovabili piuttosto che installare un enorme impianto fotovoltaico. Un impianto fotovoltaico connesso alla rete non produrrà caldo di notte durante un blackout, mentre la casa passiva si comporta estremamente bene. Gli edifici in cui viviamo dovrebbero essere sicuri, sani, funzionali e confortevoli, come anche integrati esteticamente nel nostro tessuto urbano. Allo stesso tempo, è necessario che siano sempre più efficienti energeticamente e rispettosi dell’ambiente. Cerchiamo di avere l’accortezza di riqualificare e costruire edifici più efficienti energeticamente e poi, allora, utilizziamo le energie rinnovabili sugli edifici per bilanciare la poca energia necessaria o lasciamo che le compagnie energetiche si occupino di sviluppare progetti per le energie rinnovabili su ampia scala e dismettere gli impianti a carbone e più in generale dalle fonti fossili. La Demotica, la contabilizzazione del calore, i sistemi di building automation contribuiscono sicuramente al risparmio energetico. In questo momento di grave crisi nel settore delle costruzioni l’edilizia sostenibile può essere di grande aiuto a condizione che ognuno faccia la propria parte. Il governo deve attivare incentivi e finanziamenti, che in parte sono stati avviati col Conto Termico ed i Titoli di efficienza energetica; i Comuni devono aprire tavoli di concertazione con i costruttori inserendo nel regolamento edilizio premialità per gli imprenditori che realizzano edifici a basso consumo energetico, gli Uffici Tecnici devono verificare il rispetto della legge (linee guida nazionali del 2009 e DPR n. 59 del 2009) sia nella fase di rilascio del permesso a costruire sia nella fase di concessione dell’agibilità, che vengono spesso concessi senza la documentazione prescritta dalla normativa. In Calabria abbiamo anche esempi di eccellenza tra gli imprenditori, che hanno ottenuto vari riconoscimenti tra i quali il prestigioso premio per un edificio ad energia quasi zero costruito nella zona industriale di Zumpano, premio denominato“Metropolitan Solution-Fiera di Hannover 2013”, pubblicato sul sito www. construction21. eu