Viaggio nel pianeta sanità

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 1 di Gazzetta del Sud 14 ottobre 2012

da pagina 16 di CalabriaOra 16 ottobre 2012

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lunedì 15 ottobre 2012

16 ottobre 2012

È' in corso da stamane a Catanzaro, presso il Dipartimento dell' Assessorato Regionale alla Salute, il presidio dei precari delle strutture ospedaliere calabresi, molti dei quali non sono ancora stati confermati. A sostenere la protesta ci sono i consiglieri regionali Carlo Guccione e Ferdinando Aiello e il deputato Franco Laratta. Da stamane sono in corso colloqui con il direttore generale Orlando e gli altri dirigenti del settore. Contatti diretti anche con la struttura del Commissario Scopelliti. In tarda mattinata si è svolta una tesa riunione dei precari che chiedono la riconferma del contratto e l'avvio al lavoro. Laratta, Guccione e Aiello hanno fortemente sostenuto che sono ormai a rischio diverse strutture ospedaliere, tra le quali quelle di Cosenza, Castrovillari, Acri, San Giovanni in Fiore, le quali senza il lavoro dei precari, rischiano la chiusura di interi reparti. Tra i precari ve ne sono molti in servizio da oltre dieci anni. Il Dipartimento ha garantito la massima celerità nel tentativo di risolvere il problema che si trascina da troppi giorni. Entro domani i Direttori delle Asp calabresi saranno sentiti dal Dipartimento regionale. I precari hanno ricevuto il sostegno dei sindacati calabresi presenti al presidio. Laratta, Guccione e Aiello hanno comunicato che resteranno a fianco dei precari ad oltranza a Catanzaro. Gli stessi sono costantemente a contatto con il Direttore Generale Salvatore Orlando, al fine di trovare una soluzione definitiva al precariato delle strutture ospedaliere calabresi: "non bastano più le semplici proroghe , servono soluzioni definitive. Diversamente gli ospedali calabresi rischiano il collasso".

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A Catanzaro il presidio dei precari del settore Sanità

da pagina 26 del Quotidiano della Calabria 16 ottobre 2012

da pagina 28 di Gazzetta del Sud 16 ottobre 2012

da pagina 16 di CalabriaOra 16 ottobre 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

Il management dell'AO di Cosenza vada in procura sabato 20 ottobre 2012

Il consigliere regionale Carlo Guccione e il deputato Franco Laratta, alla notizia che la Direzione generale dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza potrebbe richiedere il ricorso all'Autorit Giudiziaria per tutelare il nome dell'Azienda e la tranquillit degli utenti; considerato che entrambi hanno potuto verificare, nel corso di un anno e mezzo di 'sindacato ispettivo' nelle strutture ospedaliere della provincia di Cosenza, ritengono davvero opportuno che il Management procede con una denuncia alla Magistratura. Anzi, speriamo che non sia solo una notizia propagandistica ma che si proceda con le vie legali. Quello che abbiamo visto, sentito e toccato con mano in questi mesi del nostro'viaggio nella sanit calabrese', rappresenta una fotografia reale del disastro in cui si trovano i presidi ospedalieri regionali. Disastro che frutto di gravissimi errori di politica e di gestione sanitaria. Chi ne ha le responsabilit chiaro ed evidente a tutti. Noi abbiamo solo raccontato quello che abbiamo visto. E sar di supporto la pubblicazione nelle prossime settimane, di un corposo e documentato dossier sulla stato della sanit in Calabria. Dossier che sar distribuito ai cittadini affinch possano essere informati. Lo stesso sar trasmesso al Governo e alle Istituzioni competenti. E intanto sul DEA si chiede che questa importante struttura venga al pi presto consegnata ai cittadini. Dell'intera vicenda se ne parler la prossima settimana alla Camera con una interrogazione urgente dell'on Laratta.

da pagina 32 del Quotidiano della Calabria 17 ottobre 2012

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da pagina 26 di CalabriaOra

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4 ottobre 2012

Al Ministro della Salute Sanità calabrese al collasso senza i precari martedì 2 ottobre 2012

Interrogazione urgente dell' on Franco Laratta al ministro della Salute Balduzzi, in merito al rischio collasso per la sanità calabrese per la scadenza dei contratti dei precari.

Camera dei Deputati Atti parlamentari

AZIONE URGENTE

XVI LEGISLATURA - INTERROG

TE

AL SIG. MINISTRO DELLA SALU da on. Franco Laratta

INTERROGAZIONE URGENTE

PER SAPERE i interinali dell’ Azienda sani490 operatori sanitari e dei 41 lavorator dei ici, med 1135 dei /09, i ratti cont i ni gior i Scadano fra poch itori di concorso, stabilizzati nel 2008 catura regionale mette a rischio i vinc avvo dell’ re pare nte rece Un nza. taria di Cose ità nel settore. lavoro dopo circa 10-15 anni di attiv e interrogazioni quali potrebbero perdere il posto di o modo di denunciare con numeros avut amo abbi e com per e, bres cala tà sani della del personale e ratti la proroga dei cont La situazione assai grav entro la fine di dicembre se non ci sarà ente iorm ulter si avar è sui precari aggr che di ia fatto il risch parlamentari, inale. E’ infatti a tutti noto assunto a tempo determinato e inter ico calabrese med tario para o, sani istic ma mier siste il , infer loro ico, di med e sanitarie calabresi. Senza utur strut rse dive delle rti repa i inter che si regge il lavoro di nziali di assistenza. potrebbe non garantire più i Livelli esse TUTTO CIO' PREMESSO, SI CHIEDE DI SAPERE: nciato; denu a sopr to sistema sanitario calabrese, alla 
-se il Governo sia a conoscenza di quan nza, al finire di evitare il collasso del pete com ria prop della ti -che cosa intenda fare, nei limi 2000 operatori precari; za. luce della scadenza dei contratti di circa cittadini i Livelli Essenziali di Assisten do sempre più complicato garantire ai ntan dive sta bria Cala in che za scen -se è a cono

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Lo scandalo degli ospedali di montagna in Parlamento lunedì 1 ottobre 2012

Con l'arrivo dell'inverno, a rischio decine di migliaia di cittadini di Acri, San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno e Soveria"! Pieno sostegno al sindaco di Soveria Mannelli, Giuseppe Pascuzzi che ha deciso di adire il Tar contro il depotenziamento del locale ospedale. La decisione è stata assunta dal consiglio comunale di Soveria del centro catanzarese e punta all’annullamento delle decisioni assunte dal Commissario per l’attuazione del Piano di rientro, Scopelliti. Sullo stesso piano si sono mossi anche altri ospedali delle aree interne calabresi. Secondo l'on. Laratta, con le decisioni di Scopelliti sono fortemente a rischio i livelli essenziali di assistenza e il diritto alla salute per come sancito dalla Costituzione e dalla leggi dello Stato. Il presidio ospedaliero di Soveria Mannelli ha sempre garantito le prestazioni sanitarie ai cittadini di un'area che vive in condizioni di profondo disagio nel corso dei mesi invernali. Il suo depotenziamento, anticamera della soppressione vera e propria, comporterà gravi rischi per i cittadini di un'ampia zona, i quali non troveranno un presidio ospedaliero nel tempo massimo di 50/60 minuti. Ma ad essere in forte discussione, sostiene l'on. Laratta, è tutto l'impianto del Piano di Rientro del Presidente Scopelliti, soprattutto nella parte in cui provoca una rottura del diritto alle cure e all'assistenza nelle zone interne e nelle aree di montagna della Calabria. I cosiddetti 'Ospedali di Montagna' di Acri, San Giovanni in Fiore, Soveria Mannelli e Serra San Bruno (previsti dal Piano di Rientro) sono soltanto una presa in giro, perché non garantiscono in alcun modo i livelli essenziali di assistenza, sono stati ridotti a null'altro che a poliambulatori senza alcuna somiglianza con gli ospedali veri e propri. Nel corso dei lunghi e freddi inverni della montagna calabrese, decine di migliaia di cittadini si troveranno senza pronta assistenza, senza punti nascita, senza sale operatorie e senza reparti con i primari. Un rischio grave per ampie fasce della popolazione calabrese che, improvvisamente, faranno un salto indietro di 40 anni!". L'on. Laratta ha affermato che ancora una volta chiamerà in causa il ministro della Salute affinché intervenga sulla gravissime conseguenze del Piano di Rientro adottato in Calabria.


settembre 2012

da pagina 28 di CalabriaOra 29 settembre 2012

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da pagina 18 di Gazzetta del Sud 29 settembre 2012

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Viaggio nel pianeta sanità

da pagina 17 del Quotidiano della Calabria 29 settembre 2012

Sanità in provincia di Cosenza situazione critica venerdì 28 settembre 2012

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L’on. Franco Laratta con i consiglieri regionali Carlo Guccione e Ferdinando Aiello si sono recati stamani presso il reparto di ortopedia dell’Annunziata di Cosenza che versa in condizioni critiche ed è ad un passo dalla chiusura. Subito dopo hanno chiesto di essere ricevuti con urgenza dal Prefetto di Cosenza Cannizzaro. Il Prefetto ha incontrato i tre esponenti politici ed è rimasto in colloquio con loro per oltre due ore. Al termine dell’incontro Laratta, Guccione ed Aiello hanno informato di avere dettagliatamente informato il Prefetto circa le condizioni gravissime in cui si trovano gli ospedali della provincia di Cosenza e lo stato di collasso in cui versa l’ospedale Hub di Cosenza, con particolare riferimento alla delicatissimo problema dei precari, che sono da anni impegnati nelle strutture ospedaliere, senza dei quali si rischia l’immediata chiusura di interi reparti. L’on. Laratta ha anche informato che di quanto constatato nella giornata di oggi all’ospedale Annunziata di Cosenza informerà direttamente il ministro della salute Balduzzi.


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da pagina 23 del Quotidiano della Calabria 25 settembre 2012

da pagina 17 di CalabriaOra 25 settembre 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

23 settembre 2012

settembre 2012

da pagina 10 di CalabriaOra 23 settembre 2012

da pagina 8 di Mezzoeuro

22 settembre 2012

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da pagina 25 del Quotidiano della Calabria


martedì 18 settembre 2012

Il Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione e il deputato del suo stesso partito, Franco Laratta hanno mantenuto la promessa assunta nei giorni scorsi. Stamattina, infatti, di prima ora, si sono recati entrambi presso la Procura della Repubblica di Rossano e hanno consegnato nelle mani del dott. Leonardo Leone De Castris un esposto-denuncia attraverso cui evidenziano la grave situazione creatasi all’ospedale “Giannettasio” di Rossano “affinchè –si legge nel documento- siano individuate, ravvisate e perseguite le violazioni di legge e le lesioni del diritto costituzionale alla tutela della salute che possono configurare anche fattispecie di penale responsabilità”. Immediatamente dopo, presso la delegazione municipale di Rossano (accanto all’ospedale civile) i due esponenti del Pd hanno tenuto una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche il Capogruppo del Pd al Comune di Rossano Carlo Micciullo, il Consigliere comunale del Pd Teodoro Calabrò, il Consigliere provinciale del Pd Giuseppe Ranù e l’Assessore provinciale ai Trasporti Giovanni Forciniti. Nel corso dell’incontro con i giornalisti Guccione e Laratta si sono particolarmente soffermati sulla gravissima carenza di posti-letto e sulla situazione disumana del pronto soccorso del presidio ospedaliero rossanese. “L’assegnazione dei posti-letto per acuti all’ospedale di Rossano –hanno spiegato Guccione e Laratta- è assolutamente inadeguata alle necessità della popolazione residente ed assistita che, secondo i parametri di legge, dovrebbe contare su una dotazione effettiva di 445 posti letto (194 in meno di quelli assegnati dal DPGR 18/2010 che ne prevede 251 e 190 in meno di quelli assegnati dal DPGR 104/2012 che ne prevede 255). Abbiamo deciso di rivolgerci alla Procura della Repubblica di Rossano dopo aver registrato la totale indifferenza mostrata dagli organi istituzionali di fronte alle ripetute e circostanziate sollecitazioni più volte rivolte da noi al Presidente della Regione ed alla Giunta sia nelle sedi istituzionali preposte che attraverso gli organi di informazione. Un’inerzia colpevole che, peraltro, è diventata omissione ed abuso rispetto alle formali censure rivolte ai preposti al Servizio Sanitario Regionale dal cosiddetto “Tavolo Massicci” e dal “Comitato per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza” i quali, tra le tante criticità del Servizio Sanitario in Calabria, hanno evidenziato che “alcune strutture hanno un numero di posti letto eccessivamente esiguo” nonché “la non corrispondenza tra posti letto individuati nel fabbisogno e quelli assegnati” (con particolare riferimento proprio al comparto Rossano/Corigliano così come “riordinato” con DPGR 104/2012). Ad oggi nessuno degli adempimenti richiesti da questi due importanti organismi nazionali per riportare la situazione alla normalità è stato realizzato, mentre la popolazione assistita continua ad essere esposta ai pericoli derivanti da queste gravissime omissioni”. “Per quanto riguarda il Pronto Soccorso –hanno aggiunto i due democrat- siamo di fronte ad una situazione da terzo mondo. Nonostante l’abnegazione e la straordinaria volontà, il personale sanitario ormai non riesce più ad assicurare la sicurezza delle prestazioni alla cittadinanza e a tutto il territorio della costa ionica e dell’entroterra montano. Mentre Scopelliti e soci si autocelebrano per gli obiettivi raggiunti, in questa struttura sono attivi solo cinque posti-letto occupati da dodici pazienti più i parenti, i locali sono senza ricambio d’aria, i servizi igienici sono impraticabili e il sistema di ventilazione è totalmente inadeguato. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sanitaria! In questo ultimo periodo, dopo la dismissione dei due nosocomi di Trebisacce e Cariati, il numero degli utenti provenienti dall’Alto e dal Basso Jonio cosentino è ulteriormente aumentato. Ogni giorno un numero considerevole di persone chiede assistenza alla struttura ospedaliera rossanese. Le conseguenze di tutto ciò sono davanti agli occhi di tutti: caos al pronto soccorso e allo sportello ticket, reparti sovraffollati e personale medico ed infermieristico costretto a turni massacranti per esaudire le richieste dei tantissimi pazienti ricoverati. Una situazione gravissima che ha messo in ginocchio l’intero sistema sanitario locale e che ha indotto gli abitanti di questo territorio, ormai esausti per i numerosi disagi, a chiedere un immediato intervento ai massimi vertici aziendali per riuscire a trovare

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Rossano, ospedale: Guccione e Laratta in Procura

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una rapida soluzione all’ingravescente fenomeno. I numerosi appelli lanciati al Commissario Straordinario dell’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, per l’attivazione di iniziative finalizzate a superare l’emergenza sono, però, caduti nel vuoto. Il personale è allo stremo: con ferie ridotte a 5 giorni in estate, un medico e un infermiere per turno al pronto soccorso. C’è chi, nei giorni scorsi, ha atteso fino a tre giorni su una barella prima di essere ricoverato. I pazienti vengono trattati come “pacchi” e trasferiti a San Giovanni in Fiore (dove però trovano solo un “parcheggio”, essendo anche questo ospedale in fortissimo ridimensionamento, senza più reparto di chirurgia, né primari nei reparti rimasti attivi) o, addirittura, in Puglia. Tutti alla disperata ricerca di un posto, di un medico, di una visita, trasferiti in ambulanze (vecchie, con 400mila-500 mila km) e senza, talvolta, nemmeno un medico a bordo. Nei giorni scorsi si sarebbe addirittura toccato il fondo quando, per mancanza di posti, si è fatto accomodare un paziente anziano nel bagno. Il water è stato adattato a poltrona, visto che nelle stanze del reparto non c’erano più nemmeno posti in piedi. Una situazione veramente drammatica che qualche giorno fa ha indotto persino il medico di turno presso il Pronto Soccorso del “Giannettasio” a chiamare il locale Commissariato di Polizia ed a sporgere formale denuncia presso la Procura delle Repubblica”. “Considerata la drammaticità della situazione e l’inerzia insopportabile e gravemente colpevole dei massimi organi istituzionali calabresi –hanno concluso Guccione e Laratta- riteniamo che tutto ciò meriti un urgente approfondimento di indagini da parte della magistratura, affinchè siano accertate le responsabilità, le omissioni colpevoli e l’inerzia irresponsabile dei vertici istituzionali. Continuare ad andare avanti così è diventato davvero impossibile! In gioco c’è la salute e la sicurezza dei cittadini di un ampio territorio, che si vedono quotidianamente negati i più elementari e fondamentali presidi di assistenza sanitaria e la garanzia costituzionale della tutela del diritto alla salute”. da pagina 38 di Gazzetta del Sud 19 settembre 2012

da pagina 28 di Calabria Ora 19 settembre 2012

da pagina 16 del Quotidiano della Calabria 19 settembre 2012

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da pagina 16 del Giornale di Calabria 19 settembre 2012


18 settembre 2012

settembre 2012

da pagina 34 del Quotidiano della Calabria 18 settembre 2012

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da pagina 37 di Gazzetta del Sud

da pagina 14 di Calabria Ora 19 settembre 2012

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14 settembre 2012

da pagina 32 del Quotidiano della Calabria 14 settembre 2012

da pagina 32 di Calabria Ora 14 settembre 2012

da pagina 34 di Gazzetta del Sud 14 settembre 2012

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settembre 2012

8 settembre 2012

Viaggio nel pianeta sanitĂ

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da pagina 23 del Quotidiano della Calabria

da pagina 16 del Corriere della Calabria 6 settembre 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 37 di Gazzetta del Sud 2 settembre 2012

29 agosto 2012

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da pagina 18 di Calabria Ora 29 agosto 2012


26 agosto 2012

Laratta e Guccione: "Nei prossimi giorni ci recheremo alla Procura di Rossano per denunciare quanto visto e sentito. Agli ospedali di Rossano e Corgliano è allarme rosso. Non possiamo più limitarci alla denuncia politica e agli atti di sindacato ispettivo. Non ce lo sentiamo in coscienza, perchè qui si rischia davvero la vita"! Laratta e Guccione toccano con mano, da oltre un anno, cosa stia accadendo alla rete ospedaliera calabrese dopo la chiusura di 17 piccoli ospedali in seguito al Piano di Rientro di Scopelliti. I due esponenti del pd si sono presentati di prima mattina, oggi Domenica, agli ospedali di Rossano e Corigliano, a distanza di due mesi dalla loro precedente visita. Dopo la lunga e dettagliata visita ispettiva, parlano ai giornalisti. L'on Laratta:" Con amarezza diciamo che la situazione non solo non è cambiata, ma è decisamente peggiorata"! Poi Carlo Guccione : "A Corigliano non hanno nemmeno avvertito il bisogno di sostituire quella poltrona del Pronto soccorso, vecchia di almeno 40 anni, rattoppata alla meno peggio, che già la volta scorsa avevamo segnalato tra le cose assurde che avevamo visto nel pronto soccorso. ". E ancora: "gli ospedali spoke di Rossano e Corigliano, sono solo Ospedali virtuali, perchè quello che è previsto nei decreti dell' Asp esiste solo sulla carta. Non c'è niente nella realtà quotidiana, nè i posti letto previsti, nè il personale e tantomeno le attrezzature". L'on Laratta racconta poi di un infermiere costretto a fare tre turni di notte consecutivi! Mentre i medici lavorano senza sosta, al di là di ogni norma e contratto. E ad agosto l'assalto ai pronto soccorso è stato continuo, giorno e notte, e in molti casi si è sfiorata la rissa, hanno chiamato i vigili, hanno rischiato di essere aggrediti anche i medici e gli infermieri di turno!' Laratta e Guccione non usano mezzi termini quando parlano delle condizioni che hanno trovato stamane: " Personale allo stremo: ferie ridotte a 5 giorni in estate. Un medico e un infermiere per turno al Pronto soccorso; A Rossano c'è chi nei giorni scorsi ha atteso fino a tre giorni in una barella del Pronto soccorso prima di essere ricoverato. I pazienti vengono trasferiti, come merce in scatola, fino a San Giovanni in Fiore (dove però trovano solo un 'parcheggio', essendo l'ospedale in fortissimo ridimensionamento, senza più chirurgia nè primari nei reparti rimasti in vita) e addirittura nelle Puglie. Tutti alla disperata ricerca di un posto, di un medico, di una visita, trasferiti in ambulanze (vecchie, con 400mila- 500 mila km!) senza un medico a bordo'. I due esponenti politici raccontano poi che al Pronto soccorso di Rossano: "Nei giorni scorsi hanno dovuto far accomodare un anziano paziente nel bagno! Il water si è adattato a poltrona, visto che nelle stanze del reparto non c'erano più nemmeno posti in piedi", afferma l'on Laratta dicendosi anche 'profondamente disgustato di quanto visto"! A questo punto, Laratta e Guccione hanno deciso di rivolgersi alla Procura per una formale denuncia: "Finora abbiamo utilizzato la strada politica e istituzionale. E' da circa due anni che presentiamo interrogazioni, scriviamo a Scopelliti e ai Ministri competenti, denunciamo il degrado della sanità calabrese con pubbliche conferenze stampa. Ma tutto questo non è servito a niente. IL presidente-Commissario Scopelliti va avanti come un treno impazzito. Distruggendo le rete ospedaliera operante da oltre 30-40 anni, per lasciare un deserto. Ora che temiamo chiaramente che sia rischio la salute, e in alcuni casi anche la vita di chi si rivolge ad un ospedale calabrese, non ci rimane che chiamare la Magistratura affinchè verifichi le responsabilità di tanto drammatico degrado"!

Viaggio nel pianeta sanità

Agli ospedali di Rossano e Corigliano è allarme rosso

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 19 di Gazzetta del Sud 27 agosto 2012

da pagina 9 di Calabria Ora da pagina 24 del Quotidiano della Calabria 27 agosto 2012

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27 agosto 2012


Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 25 del Quotidiano della Calabria 22 agosto 2012

da pagina 32 di Gazzetta del Sud 22agosto 2012

da pagina 12 di Calabria Ora 22 agosto 2012

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20 agosto 2012

Incontro ad Acquappesa con i dipendenti delle Terme Luigiane lunedì 20 agosto 2012

L'on Franco Laratta ha incontrato oggi ad Acquappesa, alcuni dipendenti delle Terme Luigiane. Nei prossimi giorni farà visita agli altri stabilimenti calabresi on Laratta: " La Regione con le sue scelte sciagurate uccide gli stabilimenti termali calabresi. Autentici gioielli del settore turistico-economico calabrese"! La decisione di Scopelliti dello scorso 7 agosto, di tagliare del 30% i budget degli stabilimenti termali per il 2012, porta praticamente alla chiusura anticipata degli stessi. A rischio anche un'eccellenza del settore: le Terme Luigiane di Acquappesa (CS) che potrebbero perdere diverse centinaia di posti di lavoro diretti e indiretti. La consenguenza sarà anche un drastico ridimensionamento dell'economia di tutto il Tirreno cosentino. Il decreto di Scopelliti prevede che il budget per le strutture termali calabresi Sateca Spa Terme Luigiane, Terme di Spezzano Albanese, Terme Sibarite Spa, Terme Caronte Spa, Stabilimento Termale Fonti Sant’Elia e Consorzio Termale Antonimina, dovrà essere calcolato al lordo dei ticket e della quota-ricetta, anzichè al netto del ticket. Questo provocherà la chiusura anticipata degli stabilimenti termali. Mentre saranno a irschio anche i salari ai dipendenti. Il settore delle Terme ha in Calabria un lunga storia e una positiva ricaduta economica in vaste aree della nostra regione. Le sole Terme Luigiane garantiscono cinquecentomila prestazioni termali all’anno, con un fatturato di tre milioni di euro, con 700 posti di lavoro garantiti. Ottime anche le prestazioni e i posti di lavoro garantiti da tutti gli altri stabilimenti calabresi. Mentre ci si aspettava nuovi investimenti a sostegno delle Terme calabresi, si deve registrare una decisione del tutto negativa di Scopelliti, in grado di danneggiare fortemente l'intero settore. Chiediamo pertanto al presidente di rivedere il suo decreto con assoluta urgenza.

da pagina 20 del Quotidiano della Calabria 20 agosto 2012

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da pagina 27 di Calabria Ora 20 agosto 2012


Siamo davvero all'anno zero! lunedì 20 agosto 2012

Di primo mattino il deputato del pd Franco Laratta e il consigliere regionale Pd Carlo Guccione si sono presentati al Pronto soccorso dell' Ospedale di Paola, e subito dopo a quello di Cetraro. Ospedali 'spoke', quindi non ospedaletti di periferia. Una visita alla struttura e ai pronto soccorso, l'incontro con medici e dirigenti, due parole con i pazienti che affollano i corridoi e gli ingressi. Per Laratta e Guccione: "In questi ospedali si è toccato con mano un profondo senso di abbandono e d'impotenza. Qui si sono viste cose che dovrebbero farci vergognare di essere calabresi ed italiani. In entrambi i pronto soccorso il personale non può far fronte ad una media di 120-130 accessi al giorno: mancano medici ed operatori al tal punto che i primari non possono andare in ferie dal 2009! E questa estate turni forzati di tutto il personale per garantire il servizio. Nonostante ciò, di notte è in servizio un solo medico! Manca di tutto, c'è preoccupazione e scoramento negli operatori che si devono assumere responsabilità gravi, a volte decisive per la vita dei pazienti. Ma è difficile assumere decisioni se poi, come a Cetraro, in pieno agosto si guasta la TAC e nessuno la ripara. E ci si chiede sconsolati: ma come si può lavorare ad un pronto soccorso se non c'è la TAC? Ma accade anche che si veda arrivare d'improvviso un'ambulanza che, senza un medico a bordo, trasporta un infartuato: nessun preallarme, nessun avviso. Funziona cosi in un Pronto soccorso in cui due lettighe con 35 anni di vita funzionavano fino a qualche giorno fa ( e sono ancora in bella mostra lungo i corridoi). Le stesse durante il servizio si spaccavano e quasi lasciavano cadere per terra il paziente. Ora c'è una nuova lettiga, una sola, per 120 persone al giorno! A Paola l'assegnazione del codice al paziente che si presenta al pronto soccorso (scelta fondamentale per la vita delle persone e per il funzionamento dell'intero presidio) avviene in uno stretto corridoio all'interno dello stesso pronto soccorso. E qui si trova anche la Guardia medica: tutti insieme in una gran confusione di ruoli, segno di un degrado che non conosce limiti. Paola e Cetraro dovrebbe essere gli ospedali di riferimento dell'intero Tirreno cosentino, dopo la chiusura di altri presidi della zona, e anche quello di San Marco Argentano. Ma dopo la cura di Scopelliti, scopri strutture che non reggono l'urto, che non sono attrezzate per far fronte ad emergenze e anche all'ordinario. Durante la stagione estiva, sul tirreno cosentino gravitano anche 500 mila turisti. Che ovviamente reclamano cura e assistenza. Ma gli annunci e i decreti di Scopelliti sul potenziamento di questi ospedali, sul numero dei posti letto, su nuove attrezzature, cozzano con la realtà dei fatti. E gli ospedali spoke risultano più deboli e più poveri di un anno fa, prima cioè della chiusura di 17 piccoli presidi sanitari. E così il fallimento del Piano di rientro dal deficit si tocca con mano in quest strutture. E diventa il fallimento dell'intera sanità in Calabria'!

Viaggio nel pianeta sanità

Blitz al Pronto Soccorso di Paola e Cetraro

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 20 del Quotidiano della Calabria 20 agosto 2012

da pagina 27 di Calabria Ora 20 agosto 2012

da pagina 32 di Gazzetta del Sud 22agosto 2012

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7 agosto 2012

Viaggio nel pianeta sanitĂ

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agosto 2012

da pagina 26 di Gazzetta del Sud

da pagina 10 del Quotidiano della Calabria 7 agosto 2012

da pagina 10 di Calabria Ora 7 agosto 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 11 di Calabria Ora 24 luglio 2012

da pagina 27 di Gazzetta del Sud 24 luglio 2012

da pagina 27 di Gazzetta del Sud 24 luglio 2012

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sabato 21 luglio 2012

Situazione sanitaria calabrese nel caos.Pazienti a rischio. Chiusi i piccoli ospedali, ma i grandi stanno scoppiando. L'on Laratta fa un bilancio del suo viaggio, fatto insieme al consigliere regionale Guccione, negli ospedali calabresi, mettendo in risalto una situazione drammatica che è stata verificata direttamente. L'on Franco Laratta chiama in causa in ministro della Salute, Balduzzi: " Fermi subito, sig.Ministro, lo scempio di Scopelliti. In Calabria la salute non è più garantita a nessuno"! Al termine di un viaggio nella sanità calabrese, durato circa un anno, durante il quale sono stati visitati decine di ospedali piccoli e grandi, il deputato del pd ha scritto al ministro della Salute, presentando un'interrogazione parlamentare urgente.

Viaggio nel pianeta sanità

Chiamato in causa in ministro della Salute. Situazione sanitaria calabrese nel caos

Camera dei Deputati Atti parlamentari

AZIONE URGENTE

XVI LEGISLATURA - INTERROG

ITÀ

AL SIG. MINISTRO DELLA SAN

INTERROGAZIONE URGENTE

da on. Franco Laratta

PER SAPERE è sempre più grave. , euro. A ciò occorre salute alla diritto il e tenza l’assis regioni italiani l’esborso è pari a 30-40 o riguarda la situazione della Calabria, per quand circa 100 euro all’anno, mentre in altre per punti. vari i 0,30 e tribut e 0,15 di tasse di ente, ento tivam pagam rispet rtare il misura, I cittadini calabresi sono costretti a soppo Irpef per l’anno d’imposta in corso nella una lettera al te fiscali Irap e Addizionale regionale la Calabria nel settore della Salute, con aliquo versa delle cui in ento zioni increm condi re le ulterio ciare un aggiungere modo di denun avuto ha one, Gucci Carlo ria, ale della Calab Proprio di recente, il consigliere region creato una condizione ogazioni al presidente della Regione. la chiusura di 17 piccoli ospedali ha Ministro delle Salute e una serie di interr riconversione rispetta i Livelli Essenziali di Assistenza: tesco carico fiscale, la Calabria non Regione non ha mai provveduto alla la è gigan il perch tante anche nonos cura, mo, e enza trovia ci assist cui punti di o Al punto in che dovranno trovan rie non sanita iti, à smarr attivit le sono ini siano e bene quali della Calabria. I cittad carta, in Casa della Salute, non si capisc di confusione e caos in diversi centri T), mentre gli ospedali convertiti, sulla (CAP oriale . Territ ngere ria raggiu Prima da ivi tenza obiett Assis in 13 Centri di sanitario della sapere quali siano gli i casi si sono rafforzate, nel sistema confusione, senza alcuna direttiva, senza clientele che sopravvivono, e in alcun garantire, per cui si muovono in piena capace di eliminare gli sprechi e le trata dimos è si non ria Calab e region zioni e non Nel contempo, la enza-urgenza che provoca gravi disfun rete territoriale ospedaliera e di emerg Calabria. un forte ritardo nella ridefinizione della ed ria debito izione espos grave Persiste, quindi, una controllate diverse enziale. Carlo Guccione, sono state visitate e ziali di Assistenza e la continuità assist consigliere regionale della Calabria, garantisce assolutamente i Livelli Essen di un anno, dallo scrivente insieme al corso nel fatto ese, calabr sanità ed Durante il viaggio nella ienze, ma anche come gli ospedali Spoke olare gravità con enormi punte di ineffic strutture ospedaliere della Calabria. non solo presenta condizioni di partic ro dal disavanzo sanitario, il presidente riale Rient territo di rio Piano sanita del a zione sistem il l’attua come per Si è così potuto verificare nei decreti del Commissario ad acta ben diversa da ciò che viene definito chiusura di Hub della nostra regione sono cosa spropositato, dovuto soprattutto alla oli per sopportare un peso eccessivo, Scopelliti. liano, Castrovillari dove si vive alla Cosenza, dove i medici fanno mirac di Corig ale no, Osped Rossa dell’ tia, rso Valen socco o Vibo di Pront ali si Condizione molto grave al totale confusione, presso gli Ospedali previste e necessarie. In questi osped Condizioni assai difficili, ai limiti della non possono essere garantire le cure tanti piccoli ospedali della provincia. ciano il rischio per i pazienti, ai quali dovuto garantire a tutti un livello be denun i avreb medic che stessi aliere gli e osped re mentr struttu tutto, le giornata, manca praticamente ha privato del minimo indispensabile della politica sanitaria regionale, che i ai tocca veramente con mano il fallimento tino, fortemente ridimensionati, ridott do. i comuni delle aree interne del cosen di assistenza di particolare riguar comuni di Rogliano, Cariati, Giovanni in Fiore e Acri, due grand i San per di ione gna cupaz monta di preoc la dali ‘ospe issima gli Grand Situazione ai limiti del collasso per alcuna reale garanzia di cure e assistenza. per le popolazioni interessate vi sia i di montagna interessate non vi è più o fortemente ridimensionati, senza che minimi termini, mentre per le popolazion i piccoli ospedali sono stati smantellati smantellati. Tutto questo non può relativ i ali dove osped o, dagli Lungr ti tano, pazien di Argen in vista dell’arrivi Praja a Mare, Trebisacce, San Marco ento siano stati potenziati e rafforzati riferim di ali osped gli che senza nza. una pur minima certezza e soprattutto za e la sicurezza delle cure e dell’assiste organizzato l’ospedale Spoke confusione, con gravi rischi per la certez .2011 che stabilisce come deve essere far altro che portare al caos e alla totale o, ad esempio, il Decreto n. 103 del 05.07 eriam offre solo 106 posti-letto per consid aliero Se . osped io villari presid Castro di questo ale la situazione di Particolarmente grave il caso dell’ Osped dei cittadini, ci si accorge che, ad oggi, e sizion dispo a re mette da letto postiacuti. di Castrovillari ed individua in 223 i no essere considerati posti-letto per tati addirittura neanche ry e 15 multidisciplinari che non posso ria calabrese, in cui non vengono rispet acuti, 14 in Day-Hospital e Day Surge comatoso in cui versa la situazione sanita stato dello sione dimen giusta la dà ante che Una situazione assolutamente allarm ima sperequazione nell’offerta Piano di Rientro. scelte miopi che realizzano una fortiss i parametri e gli standards previsti dal ltate, limiti, criticità, incongruenze di inasco rio non viene garantita la conciano territo denun Sul tempo enza. da no assist -Tirre essenziali di Intanto Cgil, Cisl e Uil Pollino-Sibaritide , nei quali non si assicurano i livelli izzati della rete della medicina penal ente zione fortem costru ri alla to territo rispet interi ria, con registrano segnali sanitaria fra le diverse aree della Calab ini e degli operatori sanitari, non si cittad arrestare il fenomeno di di dei zza acità incap sicure e la o guent rischi a conse si mette rabili, con la tinuità assistenziale ed il diritto di cura, , che per molte prestazioni sono intolle attesa sanitaria. L’inversione di spesa liste della delle to zione amen alizza allung lo alla razion un pericoloso che rappresentano il più grande ostaco territoriale. Per il sindaco si registra ce produ zare una razionalizzaessa che realiz dal costi i lungi con esi, che, , e di scelte sità per i calabr rispetto all’atto aziendale, le conseguenz nto una emigrazione sanitaria diventata neces confro ogni ad ria. ire sanita sfugg a di tà offert di a la persistente volon oramento del sistem di tendenza annunciata e mai attuata, prodotto un ulteriore drammatico peggi zzazione delle professionalità, hanno zione efficace dei costi e una piena valori TUTTO CIO' PREMESSO, SI CHIEDE DI SAPERE: cenza di quanto su esposto; 
-se il Ministro della Salute sia a conos tito il Livello Essenziale di Assistenza; sivo e insopportabile o i cittadini, ai quali non viene più garan di un esborso economico davvero ecces corron che rischi dei -se sia a conoscenza inefficiente e in piena confusione, a fronte rio sanita a sistem un Scopelliti, non hanno azzerato il debito issario sopportare a tti Comm dal costre atto sono in esi messo calabr i ro che Rient -se sia a conoscenza con il relativo Piano di momento le scelte di politica sanitaria, - se sia a conoscenza come fino a questo sanitario calabrese do in cui versa la sanità in Calabria. ima sperequazione nell’offerta situazione di attuale profondo degra scelte miopi che realizzano una fortiss - che cosa intenda fare per fermare la ltate, limiti, criticità, incongruenze di inasco ciano denun Sul territorio non viene garantita la contempo enza. da no assist di -Tirre ziali aritide essen o-Sib livelli i Pollin ina Intanto Cgil, Cisl e Uil izzati, nei quali non si assicurano to alla costruzione della rete della medic ria, con interi territori fortemente penal sanitari, non si registrano segnali rispet di sanitaria fra le diverse aree della Calab sicurezza dei cittadini e degli operatori e incapacità di arrestare il fenomeno la o guent rischi a conse la mette con si rabili, cura, di intolle diritto prestazioni sono tinuità assistenziale ed il della spesa sanitaria. L’inversione to delle liste di attesa, che per molte zione amen alizza allung razion loso alla lo perico un ra ostaco e regist alizzaterritoriale. Per il sindaco si produce che rappresentano il più grand , che, lungi dal realizzare una razion sità per i calabresi, con i costi che essa o aziendale, le conseguenze di scelte una emigrazione sanitaria diventata neces sanitaria. sfuggire ad ogni confronto rispetto all’att a di tà offert di a volon sistem tente del persis nto la a, orame attuat di tendenza annunciata e mai prodotto un ulteriore drammatico peggi zzazione delle professionalità, hanno zione efficace dei costi e una piena valori

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

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da pagina 13 di Mezzoeuro

giugno 2012

23 giugno 2012

da pagina 38 di Gazzetta del Sud 23 giugno 2012

da pagina 30 di CalabriaOra 23 giugno 2012

Pronto soccorso di Corigliano

da pagina 35 del Quotidiano della Calabria 23 giugno 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 35 di Gazzetta del Sud 20 giugno 2012

da pagina 35 del Quotidiano della Calabria 19 giugno 2012

da pagina 15 di CalabriaOra 19 giugno 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

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da pagina 28 del Crotonese 9 giugno 2012

giugno 2012

da pagina 28 del Quotidiano della Calabria 9 giugno 2012

da pagina 33 di Gazzetta del Sud 9 giugno 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 30 del Quotidiano della Calabria 3 giugno 2012

da pagina 35 del Quotidiano della Calabria 1 giugno 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 24 di CalabriaOra 29 maggio 2012

da pagina 32 di Gazzetta del Sud

da pagina 30 di CalabriaOra

29 maggio 2012

27 maggio 2012

da pagina 9 di CalabriaOra 11 maggio 2012

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da pagina 3 di Mezzoeuro 5 maggio 2012

Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 21 del Quotidiano della Calabria 1 maggio 2012

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Viaggio nel pianeta sanità

10 aprile 2012

Fondazione Campanella.

Non possiamo penalizzare la sanità che funziona! martedì 10 aprile 2012

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"Vogliamo si giunga al più prestoad una soluzione definitiva e positiva sulla Fondazione Campanella. Non è possibile sacrificare anche la sanità che funziona, sull’altare del Piano di rientro. Se ci sono delle eccezioni da fare la regione Calabriae il Tavolo Massicci ne dovranno prendere atto, non tanto per il gusto di mantenere in piedi le strutture, ma perché qui stiamo parlando di sanità di qualità,della salute dei cittadini e del destino di centinaia di persone che operano in uno dei poli d’eccellenza nel pianeta sanitario meridionale ”. Lo sostiene il parlamentare del Pd Franco Laratta che ieri sulla questione ha avuto un incontrocon il candidato sindaco delcentrosinistra a Catanzaro, Salvatore Scalzo. L'on Laratta haannunciato una interpellanza urgente al governo e al ministero della Salute in particolare,insieme ad altri suoi colleghi parlamentari, affinchè la questione della Fondazione Campanella venga affrontata con particolarissima attenzione dal Governo e dalla Regione Calabria. “Quella finora emersa nella vertenza Campanella sa di approssimazionee scarsissima capacità della nostra regione di trovare unasoluzione positiva. Noi vogliamo salvaguradare un’eccellenza che ha dato sollievo a tanti calabresi ed è stata un freno per l’emigrazione sanitaria. Non si può buttare a mare tutto per soddisfare la burocrazia della carta e dei timbri, né tantomeno per ottemperare a un piano che prevede il rientro economico da un lato ma dall’altro costringe ad ulteriori esborsi verso altre regioni coi malati di cancro che si fanno curare altrove. Ai pazienti calabresi - prosegue Laratta - non interessa se la Campanella sia di diritto privato o di diritto pubblico, interessa esclusivamente se in quel centro fanno una buona sanità. E così è! Se deve essere di diritto privato, così come giustamente auspicano le parti sociali, si faccia di tutto per farla restare tale, in modo da continuare a garantire prestazioni di elevata qualità. Si trovi una soluzione adeguata anche per scongiurare il rischio di licenziamento del personale che - conclude il deputato - negli anni, con impegno e abnegazione ha reso possibile il sogno di una sanità che funziona"!


Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 23 di Gazzetta del Sud 3 aprile 2012

da pagina 21 del Quotidiano della Calabria 1 maggio 2012

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Viaggio nel pianeta sanità 34

Sui precari Asp di Cosenza, Regione in stato confusionale martedì 3 aprile 2012

"Che i vertici politici della Regione Calabria fossero in piena confusione era dato acclarato da tempo, ma che venissero smentiti anche dai vertici burocratici da loro stessi nominati significa che le denunce dell'opposizione non sono campate in aria ma giuste e puntuali". Lo afferma in una nota il parlamentare del Pd, on. Franco Laratta in riferimento alla stabilizzazione dei 439 precari dell'Asp di Cosenza. Il deputato fa propria "la posizione espressa nei giorni scorsi dal consigliere regionale del Pd Carlo Guccione che aveva appreso come il dott. Antonino Orlando, Direttore Generale del Dipartimento “Tutela della Salute” della Regione Calabria aveva reso noto, con una lettera del 14.02.2012, che la Giunta regionale, con nota n. 30724 dell’11.12.2008 del Dipartimento alla Salute ha autorizzato l’Asp di Cosenza alla stabilizzazione di una serie di figure professionali di cui alla Deliberazione n. 686/06". Non solo", scrive Laratta. "Il dottor Orlando ha ulteriormente rafforzato le procedure di stabilizzazione, affermando che esistono due note: la n. 6469 dell’11.04.2008 e, una successiva, la n.7309 del 23.04.2008 del Dipartimento “Tutela della Salute” della Regione Calabria, attraverso le quali vengono date direttive precise all’individuazione del personale destinatario delle stabilizzazioni, prevedendo altresì di richiamare in servizio coloro i quali, in servizio alla data dello 01.01.2008 ma cessati per scadenza contrattuale, avrebbero potuto maturare i requisiti normativamente previsti. In sostanza - prosegue Laratta - il dott. Orlando, con la lettera del 14 febbraio scorso ha chiarito definitivamente le ragioni giuridiche e amministrative per le quali va revocata la Delibera n. 777 del 2011 che annullava le stabilizzazioni dei 439 lavoratori precari. Revoca che tuttavia non è ancora stata formalizzata dalla Regione pur essendoci i presupposti tecnici e giuridici messi nero su bianco non dal tribunale amministrativo regionale, né dal Consiglio di Stato, bensì dalla stessa Regione per il tramite del dirigente generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria, dott. Antonino Orlando. Ci aspettiamo ora dai vertici della Regione (politica) che ottemperi all'indirizzo dato dalla Regione (amministrativa) e procedano con la revoca dell'atto che cancellava la stabilizzazione di 439 precari che da 15 anni sono al servizio della Sanità calabrese. E' vergognoso - conclude il parlamentare del Pd - che si continui a giocare sulla pelle dei lavoratori basandosi su falsi pregiudizi".

da pagina 11 di CalabriaOra 31 marzo 2012

da pagina 24 del Quotidiano della Calabria 31 marzo 2012


30 marzo 2012

da pagina 27 di Gazzetta del Sud 30 marzo 2012

Viaggio nel pianeta sanità

da pagina 18 di CalabriaOra

No alla chiusura dell'ospedale di Praja a Mare! mercoledì 28 marzo 2012

“Tutti gli appelli dei cittadini di una vasta area, dei sindaci e degli amministratori locali, le interrogazioni parlamentari e regionali, tutto è caduto nel vuoto. Il presidente Scopelliti non si è fermato. L'ospedale di Praia a Mare va chiuso, nonostante il bilancio in attivo, un'utenza vasta in una zona di confine particolarmente delicata, una zona ad altissima densità turistica che d'estate attrae decine di migliaia di persone dalle province vicine e dalle regioni del sud. Nell'imminenza della stagione estiva, chiediamo al Commissario ad acta di sospendere il provvedimento di chiusura, che se attuato porterebbe anche ad una grave crisi nel settore turistico di tutto l'alto tirreno cosentino. A settembre si può tornare a discutere dell'ospedale con maggiore serenità e consapevolezza. Ma ora è necessario sospendere la chiusura”. L’on. Laratta si è rivolto al Ministro della Sanità.

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Viaggio nel pianeta sanità

Basta precariato

Siamo ormai oltre ogni limite! mercoledì 21 marzo 2012

L'on. Franco Laratta è ritornato sul tema dei precari dell' Asp di Cosenza, chiedendo alla regione Calabria di prendere al più presto una decisione che porti alla stabilizzazione dei lavoratori. Condivido le ragioni della protesta dei precari, mentre auspichiamo un rapido intervento del Presidente Scopelliti. Troppo ritardo e troppo disinteresse davanti ad una situazione così grave che rende impossibile la vita dei precari dell'Asp cosentina. da pagina 1 del Quotidiano della Calabria 19 marzo 2012

da pagina 1 del Quotidiano della Calabria 12 marzo 2012

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marzo 2012

Fermiamo lo smantellamento dei piccoli e medi ospedali domenica 11 marzo 2012

On. Franco Laratta (PD): "Sanità e rete ospedaliera in Calabria. Bene il direttore generale Antonio Orlando. Ma ora fermiamo davvero lo smantellamento dei piccoli e medi ospedali. Il sistema sta implodendo.Si rischia di mettere seriamente a rischio la salute dei cittadini e il diritto all'assistenza e alle cure garantito dalla Costituzione"! Lo stiamo dicendo da molto tempo, lo sentiamo ora anche e finalmente a voce forte dal Direttore Generale del Dipartimento Antonio Orlando. Ce lo ha confermato il ‘giro negli ospedali calabresi' che abbiamo effettuato in queste settimane (con il consigliere regionale Guccione), ma ce lo chiedono dal primo momento i sindaci e le popolazioni interessate: il sistema ospedaliero calabrese va rivisto, riorganizzato, riqualificato. Ma non si possono chiudere, ridimensionare e cancellare le strutture sanitarie prima di avere realizzato i nuovi ospedali e riqualificato gli esistenti. Occorrono investimenti prima dei tagli. Lo stiamo dicendo da molti mesi, stiamo ascoltando la rabbia e la disperazione delle popolazioni. Ma finora il presidente Scopelliti è andato avanti per la sua strada come un treno, senza fermarsi a riflettere. La rete ospedaliera calabrese è sotto una pressione fortissima, i pronto soccorso stanno esplodendo in tutti gli ospedali, i medici sono letteralmente assaliti ogni giorno da centinaia di pazienti disperati. Il sistema esploderà se prima delle chiusure e dei tagli non si pensa ad un forte rilancio delle strutture sanitarie, alla riorganizzazione della medicina nel territorio, al coinvolgimento dei medici di famiglia in nuovi compiti e responsabilità. Fermarsi è necessario, 'battere i pugni' sui tavoli ministeriali è d'obbligo. Ma la regione deve fermarsi. E avviare una nuova fase, con maggiore coinvolgimento e ascolto. Prima i nuovi ospedali, la riqualificazione di quelli esistenti, nuovi e consistenti investimenti, poi si può passare alla seconda fase del ridimensionamento. Ma attenzione: i piccoli ospedali svolgono ancora oggi un compito importantissimo. Quelli inutili possono essere trasformati, ma la maggior parte di essi sono ancora fondamentali per la salute e le cure dei cittadini.

Viaggio nel pianeta sanità

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 10 di CalabriaOra 4 marzo 2012

da pagina 4 del Quotidiano della Calabria 26 marzo 2012

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Urge intervento del Commissario Scopelliti. lunedì 5 marzo 2012

Camera dei Deputati Atti parlamentari

AZIONE URGENTE

XVI LEGISLATURA - INTERROG

ITÀ

AL SIG. MINISTRO DELLA SAN

INTERROGAZIONE URGENTE

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Laurignano, salvare la Casa di cure "Madonna della Catena"

da on. Franco Laratta PER SAPERE eri l’anno; 180 dipendenti che lamentano

siva extraospedaliera; circa 1000 ricov

più 16 posti di riabilitazione esten LA CASA DI CURA: 135 posti letto, di euro di debiti. 7 mensilità arretrate; circa 18 milioni

ben

enza). sede a Laurignano di Dipignano (Cos di cura Madonna della Catena srl, con Casa pegtà o socie quell e della esser crisi sse di dove zione crisi situa dell’azienda e, ove l’epilogo della E’ ormai nota a tutti la gravissima drammatici effetti sui 180 dipendenti nella casa di cura una suoi i anni do da i beran orma river no o osco temp da ricon sta che Questa situazione tina (ma dell’intera Calabria) i cittadini e le famiglie dell’area cosen giore, colpirà inevitabilmente anche orio. territ nel nte prese ra a, motoria, oncologica, dalie ospe pa di riabilitazione intensiva neurologic realtà importante nella rete di assistenza la regione, è nata 16 anni fa e si occu con ospedaliera, alla quale nata extra enzio siva conv ta esten priva one a litazi clinic La casa di cura, una di 135 posti letto, più 16 posti di riabi totale un ura Assic oncologie, reparti di va. edie, litati ortop riabi per acuti (neurologie, neurochirurgie, uro-ginecologica e di lungodegenza nti provenienti dai reparti ospedalieri anni al massimo della ti pazie ques to, in to diret nto opera re rime semp trasfe ha per ura e accedono, anch ne, e anche da fuori. La strutt vo nonchè rianimazione) di tutta la regio mazione sul territorio (un dato significati geriatria, reparti di medicina interna ne è dimostrazione la crescente affer lica: pubb à sanit di zia Agen dall’ i izzat capienza dei reparti e dei budget autor sia per una nei pagamenti da parte della regione, per tutti: circa 1000 ricoveri l’anno). . Da oltre un anno, sia per problemi ative cliniche inistr delle amm denti oni gesti dipen i tre ni ate regio in Calabria – a differenza di altre Nel corso di questi anni si sono altern erogazione degli stipendi (tra l’altro, denti (tra personale nell’ i dipen 180 ritard i ti ti, infat inizia sono ento, mom dale, al azien ati): cattiva gestione particolarmente svantaggi zione dello stipendio e dunque sono private non godono della c.d. canalizza arretrate, oltre alla tredicesima. ilità la mens 7 ben ntano lame ativi) inistr società finanziaria (in particolare con medico, paramedico, terapisti ed amm zione debitoria dell’azienda con una situa grave una di a nati dalla banca scenz nomi , cono a re atori inolt inistr to amm i venu è si nuov i con 2011 Dal mese di agosto di assemblee dei lavoratori 18 milioni di euro di debiti!); in un paio io della liquidazione della società o Agrileasing di Roma : si parla di circa crisi finanziaria, senza sottacere il risch nda profo dalla tà socie la re salva per i sforz gli i nicat comu stati creditrice, sono rdere una così importante realtà di addirittura del fallimento. ciare al loro posto di lavoro, né a dispe rinun non a ti mina deter e oltà sensibilizzare con tutti i diffic oli delle ere le loro mansioni nella clinica, di I lavoratori, da parte loro, consapev nuando (praticamente gratis!) a svolg conti to, cerca o hann bria, Cala della assistenza sanitaria i. mezzi a disposizione le autorità local tradotti dalle parole in fatti! esse ricevute, gli impegni non si sono prom aio, dell’avviso di vendita dei diritti tante le e stant nono Purtroppo, però, sui giornali locali, lo scorso 21 febbr ione licaz pubb dalla vate aggra ente iorm ulter avendo gli attuali soci esercitato sono non , zione euro) Anzi, le ragioni di preoccupa blea della società (pari a 5.104.371 assem dall’ erato delib ale capit di nto aume d’opzione per la sottoscrizione dell’ ere la loro o di continuare responsabilmente a svolg i relativi diritti d’opzione. di stipendio, i lavoratori hanno decis anza aginabili manc la imm e ente stant nono facilm e alle he oltre matic importante per la collettività: ma, Nonostante queste condizioni dram agine della clinica ere un servizio che credono davvero imm romp di inter crisi di la , re evita zione per situa e ile anch a, diffic più opera nella clinic o quotidiano, la sempre della società sulle condizioni di lavor all’orizzonte e i conseguenti timori per conseguenze del dissesto finanziario re più negative che sembrano profilarsi semp ettive prosp le eri), ricov di ro nume (con riduzione, negli ultimi mesi, del ili. lavoro e di no le responsabilità ormai insostenib mente difficile trovare occasioni di la sorte di lavoratori e famiglie, rendo che nel resto del Paese, rende particolar più r anco , quale la rese, calab a Tanto più in una realtà, come quell occupazione. TUTTO CIO' PREMESSO, SI CHIEDE DI SAPERE: - - - -

situazione sopraesposta; se il governo sia a conoscenza della di cura Madonna della Catena; Casa la re salva per fare da inten cosa che interessate il posto di lavoro dei dipendenti; o sicur al re mette per di confronto e discussione con le parti fare che cosa intenda à in Calabria, per avviare un tavolo Sanit la importanti per ono ario tragg miss ne Com re il semp erso da che cosa intenda fare, anche attrav sta colpendo migliaia di cittadini che che cura di Casa della crisi alla soluzione al fine di individuare rapidamente una benefici.

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Sui 439 precari dell'Asp di Cosenza: siamo al Medioevo della politica. venerdì 2 marzo 2012

L'assurda Via Crucis dei 439 precari dell'Asp di Cosenza dà la misura dello sfruttamento operato ai danni di centinaia di lavoratori. Una politica cieca e cinica, per mero calcolo decide chi può oltrepassare la soglia verso la libertà e chi invece deve restare nei labirinti del precariato, laddove i diritti sono annullati, la dignità lesa e le professionalità mortificate, come nel caso dei 439 precari dell'Asp cosentina che scontano, probabilmente, la colpa di essere stati stabilizzati da un dirigente generale nominato dal centrosinistra. Un manager che aveva operato una scelta saggia, dettata non soltanto dal cuore, quanto soprattutto dalle leggi vigenti. Dieci, dodici, quindici anni di lavoro precario svolto con diligenza e abnegazione senza nessuna tutela, nessun articolo 18. Arriva finalmente la stabilizzazione, il blasonato posto fisso. Si avvera un sogno inseguito chissà quanto tempo: la sicurezza che garantisce una famiglia, dei figli, un mutuo per l'acquisto della prima casa. Ma ecco spuntare gli avvoltoi della politica. Quanti vivevano e vivono ricattando i precari con improbabili promesse e giri di parole che riempiono il vuoto della politica calabrese. Gente che non sogna ma opera per distruggere quello degli altri, com'è accaduto con l'Asp cosentina, perché Franco Petramala, firmatario della delibera che stabilizzava le centinaia di lavoratrici e lavoratori, era di fede politica opposta agli attuali assetti guidati dal Pdl. Questo è Medioevo. Non è sana politica. Democrazia dell'alternanza non significa disfare come la tela di Penelope tutto ciò che hanno prodotto le precedenti amministrazioni. E questo vale per tutti gli avvicendamenti politici, poiché soprattutto chi lavora non può essere strumento di guerre intestine interne agli apparati politici".

da pagina 4 del Quotidiano della Calabria 26 marzo 2012

da pagina 10 di CalabriaOra 4 marzo 2012

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da pagina 19 del Quotidiano della Calabria 28 febbraio 2012

lunedì 27 febbraio 2012

da pagina 28 di Gazzetta del Sud 28 febbraio 2012

da pagina 9 di CalabriaOra 28 febbraio 2012

Il deputato Franco Laratta e il consigliere regionale Carlo Guccione (PD) nel loro giro per gli ospedali calabresi hanno fatto tappa, oggi, a Cosenza dove, di prima mattina, hanno visitato il centro operativo per le emergenze del 118, il pronto soccorso e lo stesso ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Sul 118 si è potuto registrare l’enorme mole di lavoro: 25mila interventi nel corso del 2011, 50mila richieste e circa 600mila telefonate. La struttura risponde bene all’emergenza, sebbene si registra un parco automezzi formato da ambulanze ormai vecchie ed eccessivamente sfruttate con all’attivo almeno 200-300mila chilometri. Il 118 cosentino, che garantisce il pronto intervento in circa 10-20 minuti in gran parte della provincia, fa i conti con un sistema informatico per lo più datato ed obsoleto. Grave è la situazione al pronto soccorso di Cosenza, dove si riesce a far fronte ad oltre 300 pazienti al giorno grazie allo spirito di sacrificio e alla grande passione degli operatori medici ed infermieristici, che in una struttura del tutto inadeguata ed insufficiente rispondono con impegno e grandi sacrifici. Il pronto soccorso è il cuore di un sistema sanitario che a Cosenza è stato dichiarato già vecchio negli anni ’70 mentre, la Regione Calabria, dal almeno 20 anni non sa ne come, ne dove, ne quando, costruire una nuova ed efficiente struttura. Laratta e Guccione hanno espresso grande preoccupazione, inoltre, per l’imminente attuazione del “piano di rientro” previsto dal commissario Scopelliti che, dal prossimo mese di marzo, prevede la chiusura o il ridimensionamento di 7 presidi ospedalieri del territorio. Questo provocherà una vera e propria emergenza negli ospedali come quello di Cosenza, che dovranno fare fronte a migliaia di domanda di cure, che si dovrà scongiurare. Annunciato un dossier per il Presidente del Consiglio ed il Ministro della Salute su questi gravissimi rischi che corrono i cittadini calabresi. Previste nei prossimi giorni, dai due esponenti democratici calabresi, nuove tappe negli ospedali della regione, che vivono in un profondo stato di confusione.

Viaggio nel pianeta sanità

L'ospedale di Cosenza in piena emergenza

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Viaggio nel pianeta sanità

Visita a sorpresa al pronto soccorso di Castrovillari

26 febbraio 2012

sabato 25 febbraio 2012

Un medico per circa cento accessi al giorno, 3 infermieri ed un portantino; stanze attrezzate chiuse, altre in pieno sovraffollamento. Attese di anche 5 ore nella giornata di oggi, 13 ore per un’anziana signora nella giornata di ieri. Questa la situazione che hanno fotografato nel corso della loro visita, il deputato Franco Laratta ed il consigliere regionale Carlo Guccione, durante la prima iniziativa promossa dai due esponenti politici del PD nelle strutture ospedaliere della Calabria. All’uscita del pronto soccorso, hanno dichiarato: “Questi sono i devastanti risultati dei tagli indiscriminati previsti nel ‘piano di rientro’ del presidente Scopelliti. Gli ospedali calabresi sono al collasso, su di essi si scaricano le continue e crescenti domande di sanità che vengono dai territori che si sono visti sopprimere o ridimensionare i piccoli ospedali e gli ospedali di frontiera”. L’on. Laratta, inoltre ha dichiarato “Invitiamo il presidente Scopelliti a fare un giro senza preavviso e senza farsi accompagnare da dirigenti e primari, per rendersi conto di persone della gravissima situazione in cui versa la sanità calabrese ormai priva di risorse, di personale, di attrezzature e di un progetto qualificato di rilancio”.

da pagina 36 di Gazzetta del Sud 26 febbraio 2012

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da pagina 1 di CalabriaOra

da pagina 19 del Quotidiano della Calabria 26 febbraio 2012


Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 19 del Quotidiano della Calabria 18 febbraio 2012

da pagina 7 di Mezzoeuro 11 febbraio 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 14 di CalabriaOra 10 febbraio 2012

da pagina 14 di CalabriaOra 31 gennaio 2012

da pagina 1 del Quotidiano della Calabria 16 gennaio 2012

da pagina 9 di CalabriaOra 16 gennaio 2012

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novembre 2011

Sanità in Calabria. Il fallimento del Piano di Rientro! lunedì 28 novembre 2011

Viaggio nel pianeta sanità

28 Al convegno di oggi pomeriggio a San Giovanni in Fiore sulla sanità in Calabria, durissimo è stato il giudizio del Pd sulla situazione in Calabria. Durissime le critiche del deputato Franco Laratta, del consigliere regionale Carlo Guccione e di Franco Pacenza esperto del Gruppo Consiliare regionale del Pd. "Scopelliti si è dimostrato del tutto incapace di attuare il Piano di rientro dal deficit. Piano che il Tavolo Massicci ha di fatto considerato fallito, visto che non ha inteso sbloccare l'erogazione delle premialità per la Calabria (e si tratta di centinaia di migliaia di euro!) mentre li ha sbloccati per le altre regioni del sud". Secondo i relatori al convegno: "La Calabria si trova a dover pagare i mutui, a vedersi ridurre sempre più le prestazioni sanitarie eassiste allo smantellamento dei servizi sanitari. Mentre il deficit cresce e l'emigrazione sanitaria verso altre regioni costa sempre di più alla Calabria. Chiaro segno del fallimento del Commissario Scopelliti che a questo punto potrebbe essere a sua volta commissariato dal governo per manifesta incapacità di agire e di applicare il Piano di Rientro!". Il Pd, nel corso del convegno di San Giovanni in Fiore ha duramente contestato Scopelliti sullo smantellamento già in atto dei piccoli ospedali, di quelli di confine e di quelli di montagna: "Ma così avremo cancellato il diritto alla salute in buona parte della Calabria senza aver raggiunto nemmeno uno degli obiettivi del Piano!" Per l'on. Franco Laratta "il presidente commissario Scopelliti non può che prendere atto del fallimento della sua azione, che appare evidente non solo nell'attuazione del Piano di Rientro ma anche in tante scelte contraddittorie e confuse messe in atto nel corso dell'ultimo anno, alcune delle quali palesemente illegittime e fortemente clientelari. Se continua così, il danno alla Calabria sarà ancora più grave!"

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Viaggio nel pianeta sanità

Dieci domande al presidente Scopelliti martedì 18 ottobre 2011

Dopo un'ampia disamina dei problemi della Calabria e dure critiche all'operato del presidente della Regione, sono state poste dall’’on. Laratta, nel corso di una conferenza stampa, a Scopelliti dieci nuove domande. Il futuro della Calabria 1) “Tsunami demografico” per i prossimi anni. Lo rivela lo Svimez. Si prevede uno scenario drammatico per la Calabria, con paesi fantasmi, fuga di decina di migliaia di giovani, crollo della ricchezza prodotta, del lavoro, dello sviluppo civile e sociale. Ma davanti a questi dati, il presidente della Regione, come intende muoversi? Come mai non ha ancora pensato ad un vertice politico-economicoistituzionale per tentante di mettere in piedi un progetto per la Calabria? Turismo 2) Estate 2011, stimato un incremento degli arrivi in Calabria del 3,2% e delle presenze del 2,5%. Il Sit (sistema informativo turistico) della Regione ha comunicato in agosto i dati RELATIVIVI al periodo giugno- agosto 2011. “
Il 2011 fa segnare una tendenza positiva dell’andamento dei flussi turistici. Si stima un incremento degli arrivi del 3,2% e delle presenze del 2,5% con circa 150.000 pernottamenti in più rispetto al 2010”. I dati che danno albergatori ed operatori turistici sono ben altri. E segnano tutti una percentule di presenze piuttosto negative. Puo' dirci il presidente della Regioni qual'è la realtà dei fatti? Com'è stata la stagione turistica estiva in termini di prensenze, di inquinamento del mare, di servizi offerti ai turisti? E, soprattutto, qual'è il piano per la stagione 2012? Lavoro nero 3) Scopelliti e la Commissione regionale presentano a Roma il settimo rapporto sul sommerso in Calabria. La sostanza è che il lavoro nero è in forte discese mentre l'occupazione aumenterebbe. Ma com'è possibile diffondere questi dati quando ci troviamo in piena crisi, che produce solo licenziamenti, mobilità, cassa integrazione. E il lavoro nero, secondo quanto riferisce la CGIL, aumenta in modo "iperbolico" Legge regionale sull'emersione 4) E a proposito di lavoro nero. Che fine ha fatto la proposta di legge regione per il contrasto del lavoro nero e per favorire l'emersione del lavoro e delle impres irregolgari o del tutto sconosciuti? Che cosa ne pensano l'assessore regionale al lavoro e il presidente del consiglio regionale? Quando sarà portate all'approvazione questa proposta di legge, ferma da anni?

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Porto Gioia Tauro 5) Giorni fa, in una conferenza stampa, i sindacati informavamo che, sui finanziamenti al Porto di Gioia


Emergenza Rifiuti 6) Il commissario per l'emergenza rifiuti, Graziano Melandri, minaccia di dimettersi. “Pagare la società Enertech che gestisce la discarica catanzarese di Alli e rischiare di reiterare una condotta ritenuta illecita dalla Procura della Repubblica che lo ha indagato o non pagare ed esporsi ad un'azione ingiuntiva della società'? Questo l'amletico dubbio di Melandri, che ha avanzato l'ipotesi delle dimissioni, ha invocato l'aiuto di ''qualcuno che, nell'interesse della comunità, mi sappia suggerire la risposta giusta''. Ma il tema è quello più generale e drammatico dei rifiuti in tutta la Regione. Cosa intende fare il presidente Scopelliti? Non pensa che la gestione commissariale dei rifiuti debba rapidamente finire? E quali sono le prospettive, quali le proposte per evitare che la Calabria finisca in piena emergenza?

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Tauro, il castello di false promesse e “bugie”, edificato dal governo nazionale e dalla giunta Scopelliti stava drammaticamente crollando. Il governo nazionale a Gioia Tauro poco più di cinque milioni di euro, mentre la vice presidente della Regione, Stasi, ne aveva garantito ben diciotto milioni. Lo stato dell’arte è davvero tragicomico. La dote finanziaria di 5 milioni non è sufficiente a mantenere gli sgravi sulle tasse di ancoraggio. Tutto questo mentre c'è un sottosegretario calabrese all' Economia, Gentile, un sottosegretario- ora promosso viceministro, alle Infrastrutture, Misiti. Chiediamo a Scopelliti se la Regione Calabria possa sopportare che muoia il porto di Gioia Tauro, che si perdano 3000 posti di lavoro (diretti e indotto).

Sanità. Aumento del deficit 7) Appare sempre più evidente il fallimento del Piano di Rientro dal debito. Secondo alcuni dati, nel 2010 il deficit è aumentato di 10 milioni di euro, a causa dell'impennata dell'emigrazione sanitaria . E per il 2011 vi è il forte rischio di un aumento ancora più di forte, fino a 15 milioni di euro, sempre per il costante aumento dei ricoveri ospedalieri nelle strutture di altre regioni italiane da parte di pazienti calabresi. Appare quindi verificato il sospetto che chiudendo i piccoli ospedali aumentasse l'emigrazione sanitaria e quindi il deficit. Il commissario Scopelliti intende continuare con il suo Piano di Rientro, nonostante sia certo che provochi l'aumento del deficit? Ferrovie della Calabria 8) La situazione finanziaria della società FDC è molto grave. Da troppi anni, né il governo né la regione finanziano la società, nonostante impegni e promesse fatte e nonostante un Accordo di Programma sottoscritto. Il governo nazionale, da noi più volte interpellato, se n'è letteralmente lavato le mani, scaricando ogni responsabilità sulla regione, giuridicamente responsabile di FDC. La regione risulta quindi debitrice di 70-80 milioni di euro verso la società. Nelle settimane scorse i dipendi di FDC hanno duramente manifestato, bloccando il servizio. A rischio sono mille dipendenti, mentre il servizio con pullman rischia di finire in mano ai privati, quello con treno diventa sempre più marginale. La Regione Calabria ha un piano, un progetto, per salvare FDC, ma soprattutto per endere più efficace ed economico il servizio dei trasporti pubblici in Calabria? Burocrazia Regionale 9) Il problema dell'efficienza della macchina burocratica-amministrativa regionale è un tema sempre attuale . In campagna elettorale il presidente Scopelliti ha promesso a più riprese e con molta enfasi, la rotazione dei dirigenti regionali che in alcuni casi hanno creato veri e propri centri di potere e nascondono giganteschi conflitti di interesse. Vale ancora quella promessa elettorale del presidente Scopelliti? E' forse migliorata la macchina burocratica regionale nel tanto decantato impegno di rinnovamento e cambiamento sbandierato dal presidente della Regione? Lotta alla ‘ndrangheta 10) Il magistrato Mario Andrigò, ex pm antimafia a Reggio Calabria, ha proprio di recente affermato che ' la politica in Calabria è incapace di reagire alla ndrangheta'. Tenendo conto che gran parte delle istituzioni calabresi sono rette dal centro-destra, qual'è l'azione di contrasto alla ndrangheta messa in atto dalla Regione Calabria e dagli enti locali più importanti della Regione?

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 19 del Quotidiano della Calabria 19 settembre 2011

da pagina 6 del Domani

19 settembre 2011

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venerdì 17 giugno 2011 La visita di Guccione e Laratta all’ospedale di Rogliano. “Si scoprono tutte le bugie elettorali del presidente Scopelliti. I piccoliospedali chiudono tutti, così come quelli di media grandezza, così come gli ospedali di montagna di Acri, San Giovanni in Fiore e Soveria Mannelli. A vuoto anche le promesse su Rogliano. Molti territorie le aree interne resteranno senza cure e assistenza. Ecco il modello vincente di Scopelliti. Ma la sanità sarà il ‘Vietnam’ per il presidente e per il centro destra in regione. I cittadini hanno paura e reagiranno”.

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In visita all’ospedale di Rogliano

21 febbraio 2011

Centinaia di donne hanno invaso l’ospedale dilunedì San Giovanni in Fiore 21 febbraio 2011 Centinaia di donne hanno invaso l’ospedale di San Giovanni in Fiore nella serata di oggi. Le donne contestano la chiusura già in atto di ostetricia e da oggi anche di ginecologia. Mentre per i mesi prossimi si teme la chiusura di altri reparti. Le donne di San Giovanni in Fiore hanno occupato tutte le aree comuni del presidio. Molte sono rimaste all’ingresso. Hanno annunciato di voler rimanere tutta la notte. In serata sono giunti a sostegno il deputato del PD Franco Laratta e il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, il sindacato e diverse associazioni. Il comitato delle donne ha annunciato il blocco totale della città per giovedì prossimo. Dure le accuse al commissario ad actaScopelliti: “Sei venuto a prendere migliaia di voti ed ora sei scappato via. Ma San Giovanni in Fiore ti aspetta e non dimentica”. Il deputato sangiovannese, Franco Laratta: «il piano di rientro dal deficit sanitario è fallito prima della sua stessa approvazione a Roma. É un piano fallimentare, privo di logica, che colpisce i territori, chiude i piccoli ospedali, colpisce le migliori cliniche private. Scopelliti lo ritiri, apra un tavolo di trattative e in un mese possiamo trovare insieme una soluzione con un nuovo piano».

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 14 di CalabriaOra 4 dicembre 2010

da pagina 14 di CalabriaOra 27 novembre 2010

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16 novembre 2010

Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 6 di CalabriaOra

da pagina 6 di CalabriaOra 2 settembre 2010

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Franco Laratta

Carlo Guccione

Candidato al Consiglio Regionale nel 2005, ha ottenuto circa 8.000 voti di preferenza, rimanendo per tre mesi, nel 2010, in Consiglio prima di optare per la Camera. E’ deputato della Repubblica dal 2006. In Calabria si è sempre occupato di temi sociali quali: la sanità, l’immigrazione, il precariato, i trasporti, la questione morale, le condizioni dei carcerati, la corruzione in politica, l’ambiente. Alla Camera è membro della Commissione Trasporti e telecomunicazioni; della Commissione bicamerale per la Semplificazione; già membro della Commissione bicamerale Antimafia.

E’ stato eletto, nella circoscrizione di Cosenza per il Pd, con

La sua attività alla Camera

nazionale del Pd. Dal 2002 al 2006 è stato anche vicepresi-

7.654 preferenze. Nato a Cosenza, il 13 Marzo 1960, è sposato ed ha due figlie. Negli anni Ottanta, ha iniziato l’attività politica nel Movimento giovanile del Pci - la Fgci- di cui è stato segretario provinciale e componente della Direzione nazionale. Nel 1985 è stato eletto consigliere comunale a Cosenza e nel 1993 è stato segretario cittadino del Pds. Segretario provinciale dei Ds nel 2000, dal 2005 al 2007 è stato segretario regionale Ds della Calabria. Nel 2007 è stato eletto nell’Assemblea dente nazionale del Partito Democratico per il Mezzogiorno. In

Primo firmatario

Co-firmatario

disegno di legge

6

164

popolare sottoscritto da oltre 100.000 cittadini per l’inserimento

mozione

-

42

lavorativo di tutti i giovani inoccupati residenti nel Mezzogiorno.

interpellanza

6

36

Alle primarie dell’ottobre 2009, è stato eletto segretario regio-

interrogazione a risposta orale

2

19

nale del Pd in Calabria, ottenendo, con la mozione Bersani, il

interrogazione a risposta scritta

96

47

78,6% dei voti. Tra le sue passioni, gli scacchi ed il cinema.

interrogazione in commissione

tipo di atto

quest’occasione, ha promosso un progetto di legge di iniziativa

11

30

risoluzione in assemblea

-

1

La sua attività in Consiglio Regionale

risoluzione in commissione

-

11

Proposte di Legge presentate come primo firmatario

2

risoluzione conclusiva

-

3

Proposte di Legge presentate come cofirmatario

7

odg in assemblea

15

39

Interrogazioni

49

emendamenti

19

470

Mozioni Risultati

13

Franco Laratta è anche autore di diverse pubblicazioni. Fra le altre: Cronache di fine impero (2012); P. Antonio Pignanelli a 25 anni dalla morte (2011); Miseria e nobiltà. della Politica e della Società (2009); La lunga notte della Calabria (2006); Riflessioni Libere (2004); Il Villaggio svanito (1999); Quando in Sila cade la neve (1994); La villa dei sette piani (1992); Non sparate sul cronista (1990); Biografia di P. Antonio Pignanelli (1987).

www.francolaratta.it

Interpellanze Risultati

www.carloguccione.com

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