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Radar FundsPeople: Rilanciare lo sviluppo
Investire nel futuro è una scelta naturale
STATI UNITI Morningstar cresce negli indici
Morningstar, fornitore leader di ricerca indipendente sugli investimenti, ha annunciato l’acquisizione di Moorgate Benchmarks, provider globale a capitale privato con sede in Europa che off re servizi di progettazione, calcolo e amministrazione di indici. Con questa operazione Moorgate Benchmarks diventa una fi liale interamente controllata da Morningstar.
STATI UNITI Goldman Sachs compra NN IP
Il gruppo Goldman Sachs ha acquisito l’asset manager olandese NN Investment Partners da NN Group per 1,6 miliardi di euro. La transazione, soggetta ad approvazione normativa, dovrebbe chiudersi entro la fi ne del primo trimestre del 2022. Una volta chiuso l’accordo, i dipendenti di NN IP si uniranno a Goldman Sachs Asset Management.
ARGENTINA Balanz Capital si espande nell’off shore
La boutique argentina Balanz Capital ha raggiunto un accordo con il gruppo EAN Holding per l’acquisto dell’uruguaiana CFS Advisors. CFS consentirà a Balanz di operare off shore e, avendo un accordo diretto con Pershing, di accedere a una molteplicità di prodotti d’investimento dal mercato internazionale.
STATI UNITI Nuovi servizi per State Street
Il Gruppo State Street e Brown Brothers Harriman (BBH) hanno stipulato un accordo per l’acquisizione da parte di State Street delle attività di Investor Services di BBH, inclusi i servizi di custodia, accounting, fund administration, global markets e technology, per un valore di 3,5 miliardi di dollari cash. BBH continuerà a gestire in modo indipendente le sue attività di Private Banking e Investment Management.
REGNO UNITO FE fundinfo: obiettivo Nord Europa
Nuova acquisizione per FE fundinfo che si raff orza in Nord Europa grazie a FundConnect, società danese di dati e tecnologia di fondi. L’accordo si sostanzia nel riunire le competenze di FE fundinfo in materia di dati e tecnologia dei fondi nel Regno Unito, Europa e Asia con una serie di servizi complementari di FundConnect e la loro posizione unica nel nord del Continente europeo.
RILANCIARE LO SVILU
Il private equity internazionale Cinven ha raggiunto un accordo per eff ettuare un investimento di maggioranza in True Potential, uno dei gruppi di servizi fi nanziari più innovativi e in rapida crescita del Regno Unito. Con sede a Newcastle, True Potential opera nel wealth management, fornendo consulenza, una piattaforma di investimento e fondi a più di 1,4 milioni di clienti retail.
REGNO UNITO
Nasce big del Private Equity
CVC Capital Partners ha annunciato di aver acquistato il gestore patrimoniale alternativo Glendower Capital, che è focalizzato esclusivamente in operazioni secondarie di private equity. L’obiettivo dell’operazione è di fondere le due realtà e di dare vita a un colosso nel settore dei private markets con circa 113 miliardi di euro in gestione.
FINLANDIA EVLI annuncia la sua IPO
La boutique nordica Evli diventerà un’azienda indipendente, dopo la separazione dalla sua banca madre. Evli Bank ha deciso di eff ettuare una scissione parziale nella propria struttura societaria per creare una nuova entità specifi camente dedicata al risparmio gestito. Questa società sarà quotata in borsa, mentre le attività di Evli Bank saranno fuse con quelle di Fellow Finance, uno dei principali fornitori fi nlandesi di servizi di credito al consumo e prestiti.
THAILANDIA Nuova partnership per Schroders
Schroders ha stretto un accordo con la società thailandese Robowealth per lanciare prodotti e servizi di gestione patrimoniale per gli investitori retail locali tramite la piattaforma digitale di Robowealth. Le soluzioni patrimoniali sono basate su portafogli di fondi progettati e consigliati dall’asset manager che punta a crescere in uno dei mercati a maggior crescita della regione asiatica.
SINGAPORE Nordea AM apre hub ESG
In risposta alla crescita del proprio business nella regione Asia-Pacifi co, Nordea Asset Management ha inaugurato un nuovo hub ESG a Singapore. Il dipartimento completa l’uffi cio di distribuzione locale fondato nel 2013 e consentirà al gestore di essere più vicino ai clienti e di consolidare l’analisi sulle modalità con cui le aziende nell’area stanno implementando la sostenibilità .
UPPO Nuovi servizi Nuovi servizi tecnologici, ESG e tecnologici, ESG e Asia. Si consolidano Asia. Si consolidano i trend chiave i trend chiave dell’industria. dell’industria.
TOMMASO TASSI Head of Distribution Italy di abrdn
L’importanza ESG nei rendimenti a lungo termine
Numerosi sono ancora i dubbi degli investitori sulle conseguenze dell’integrazione dei fattori ESG nelle decisioni di investimento, essenzialmente incentrati sul timore di essere costretti a “rinunciare” a una parte dei rendimenti attesi. Per veri care la fondatezza di questa opinione e dare risposta a questi dubbi, abbiamo esaminato i risultati di vari studi, condotti in periodi e mercati diversi (tra cui anche i mercati emergenti).
Principali considerazioni
• L’applicazione dei principi ESG può migliorare i rendimenti degli investimenti in singoli titoli. Le evidenze raccolte ad oggi mostrano che la performance delle azioni delle società di buona qualità è migliore di quella delle concorrenti di qualità inferiore. • L’applicazione dei principi ESG comporta dei vantaggi per il rischio e il rendimento del portafoglio. I dati empirici mostrano che l’integrazione dei criteri ESG nel processo di investimento e gli investimenti nelle società con punteggi ESG elevati possono contribuire a una performance migliore. • L’integrazione dei criteri ESG può inoltre ridurre i rischi. Gli studi condotti dimostrano che l’analisi ESG genera rendimenti analoghi ma riduce il rischio di investimento. PARTE 1. L’INVESTIMENTO CONFORME AI PRINCIPI ESG COMPORTA UNA PERDITA DI RENDIMENTO?
Analisi ESG e performance nanziaria
Abbiamo esaminato vari studi pubblicati dal Journal of Sustainable Finance & Investment, dal Journal of Portfolio Management e dal NYU Stern Center for Sustainable Business (un metastudio che analizza oltre 1.000 articoli di ricerca). Tutte queste analisi giungono alla stessa conclusione, cioè che le società di qualità elevata, in altre parole quelle con rating o punteggi ESG migliori, generano performance superiori su base fondamentale, ossia a livello di performance nanziaria. La performance fondamentale può riguardare, ad esempio, la redditività generale, il ROE, ROA o le distribuzioni di dividendi di un’azienda.
Analisi ESG e rendimenti azionari
Abbiamo analizzato vari studi, condotti su società quotate negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nei mercati emergenti e in altre regioni, giungendo alla conclusione che: • a una buona qualità ESG si accompagna una minore volatilità e di conseguenza un livello di rischio inferiore e rendimenti corretti per il rischio più elevati; • la volatilità e il beta (cioè il rischio sistematico) delle azioni con un punteggio ESG elevato sono minori di quelli delle azioni con punteggi ESG bassi; • il costo del capitale per le società dei mercati sviluppati ed emergenti con punteggi ESG maggiori è di norma inferiore rispetto a quelle con punteggi meno buoni; • l’integrazione dei criteri ESG può essere d’aiuto agli investitori che operano nel mercato cinese, dove sia in condizioni normali che in particolare durante le fasi di turbolenza i portafogli con punteggi ESG elevati sovraperformano quelli con punteggi bassi.
I VANTAGGI DEGLI INVESTIMENTI ESG NON RIGUARDANO SOLO LE PERFORMANCE, MA IMPATTANO ANCHE L’ESPOSIZIONE AL RISCHIO
Esposizione al rischio
Sarebbe facile cedere alla tentazione di concentrarsi esclusivamente sui vantaggi degli investimenti ESG per la performance del portafoglio, ma altrettanto importante è l’impatto dei principi ESG sull’esposizione al rischio. Le nostre analisi vertono sui rendimenti ponderati per il rischio: se due portafogli producono un rendimento uguale, il portafoglio con volatilità minore produce rendimenti ponderati per il rischio maggiori (cioè il ritorno per unità di rischio è più alto). Ancora una volta, le analisi da noi condotte sugli studi pubblicati indicano che: • l’integrazione dell’analisi ESG riduce il rischio di portafoglio in tutti i mercati e gli stili di investimento; • l’inclusione dell’analisi ESG nella costruzione del portafoglio contribuisce a limitare il rischio di mercato.
Qualità ESG e l’impatto sull’azienda
Sinora le nostre analisi si sono concentrate sul rapporto tra il livello dei punteggi ESG e la qualità ESG, ma l’esperienza insegna che considerare il punteggio ESG come prova de nitiva della qualità ESG di un’azienda può essere rischioso. Gli investitori devono infatti tenere conto dei diversi aspetti della qualità ESG, in altre parole del loro impatto sull’azienda, e capire in che modo la stessa aff ronta i rischi e le opportunità più importanti. Alcuni problemi saranno più gravi di altri e potranno presentare rischi e opportunità maggiori, a seconda del mercato e del settore in cui l’azienda opera. Buona parte della complessità connessa agli investimenti ESG consiste nello stabilire quali sono gli aspetti concreti per l’azienda, infatti concentrarsi sulla buona performance generata da un’azienda in un’area non tangibile può essere fuorviante. Uno studio condotto nel 2015 dall’Università di Harvard ha riscontrato che le aziende con una buona performance sui fattori ESG più importanti sovraperformano di norma le altre. Al contrario, le società che mostrano una buona performance in aree non materiali per la sostenibilità non riescono a sovraperformare quelle con una cattiva performance in aree non materiali.
PARTE 2. IMPLICAZIONI PER LA GESTIONE ATTIVA
Ricerca ESG macroeconomica - tematica
Per comprendere i principali temi e tendenze in campo ESG e capire le loro potenziali conseguenze per le società target abbiamo sviluppato una metodologia di analisi basata sulle cosiddette “4 P”: • Persone (caratteristiche demogra che); • Politiche (governance e engagement); • Pianeta (ambiente e cambiamento climatico); • Progresso (tecnologia e infrastrutture).
Gli argomenti speci ci comprendono, ad esempio, la decarbonizzazione, il passaggio al consumo di prodotti sostenibili; la gestione della liera produttiva e l’inclusione nanziaria.
LE SOCIETÀ GESTITE IN MODO EFFICACE E CONSAPEVOLI DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ DI LUNGO TERMINE LEGATI AI FATTORI ESG SARANNO IN GRADO DI SOVRAPERFORMARE IL RESTO DEL MERCATO
Ricerca ESG su singole aziende
Per avere una visione completa della qualità di un’azienda è essenziale capire in che modo il suo gruppo dirigente aff ronta e gestisce gli aspetti ESG e incorporare queste analisi nel processo di ricerca. A prescindere dalle fonti di ricerca utilizzate, è importante condurre autonomamente le necessarie veri che di due diligence e analisi per ottenere un quadro il più completo possibile della situazione della società in questione. I suoi comportamenti e pratiche possono infatti essere migliori (o peggiori) di quanto le informazioni che ha pubblicato lasciano supporre, pertanto fare affi damento soltanto sulle relazioni pubblicate dalle aziende nell’esame dei fattori ESG non permette di formarsi un’opinione accurata. Per aiutare una società a migliorare la sua performance ESG è necessario adottare un approccio di engagement attivo. Se infatti esiste un collegamento eff ettivo tra punteggio e performance ESG, il miglioramento del punteggio ESG (ottenuto in uenzando il comportamento dell’azienda o aiutandola migliorare la comunicazione) può contribuire al rialzo del corso azionario e quindi migliorare la performance del portafoglio. Per finire l’investimento basato sui fattori ESG può avere un effetto molto positivo sia sulla performance delle società target che del portafoglio. Riteniamo infatti che le aziende gestite in modo efficaceie consapevole dei rischi e delle opportunità di lungo termine legati ai fattori ESG saranno in grado di sovraperformare il resto del mercato in un’orizzonte pluriennale. I dati empirici raccolti in diverse fasi di mercato e regioni (in particolare nei mercati emergenti) dimostrano che l’integrazione dei criteri ESG nel processo di investimento e gli investimenti in società con punteggi ESG elevati possono migliorare la performance.