Gabriele Cherubin - Portfolio Architettura

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P O R T F O L I O A

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Tutti gli elaborati presenti in questo portfolio sono stati realizzati dall’autore, in completa autonomia, o da team cui l’autore faceva parte, a seconda dell’ambito in cui i progetti sono stati redatti. La selezione di lavori è da ricondurre al solo periodo universitario e, pertanto, è indicativa del percorso formativo compiuto. Borgo d’Ale, 12 giugno 2020 G.C.


INDICE

A

C H I S O NO ? Curriculum vitae

B

T ES I DI LAU RE A Sospesa nel futuro

C

10

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA Giardino d’Inverno

D

06

24

Superpergola

30

PacthWorkPark

42

Collegio Lungo Dora

52

Rivalta Centre

62

S C ATTI F OTO GRAF IC I Galleria fotografica

72

3


A


CHI SONO?


GABRIELE CHERUBIN Sono una persona curiosa, precisa e desiderosa di migliorarsi. Il percorso di studi che ho seguito mi ha concesso di acquisire competenze che, trasversalmente, spaziano dalla progettazione architettonica, a piccola e larga scala, alla pianificazione strategica di interventi a livello territoriale, oltre alla produzione di elaborati grafici e tavole di concorso. La tesi di laurea da me redatta mi ha permesso di esplorare il mondo dei trasporti pubblici e collettivi, proponendone ed auspicandone una sempre maggiore importanza nella società odierna. Negli anni di formazione ho potuto apprezzare la forza del lavoro in team, quale fucina di idee nuove e originali, oltreché affinare metodi di gestione lavoro efficaci e proficui.

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INFO

INTE RE S S I

Nome

Lettura di romanzi, saggi, riviste d’attualità e scrittura

Gabriele Cherubin

Data di nascita | Età 18 maggio 1994 | 26 anni

Musica, canto corale, musica classica

Indirizzo

Via Cella, 84 bis Borgo d’Ale, Vercelli Italia

Fotografia

Telefono

Graphic design, rappresentazione

331-2147091

Email

gabriele.cherubin@outlook.com

LinkedIn

LINGU E

Academia

Italiano Madrelingua English Livello B2

linkedin.com/in/gabriele-cherubin polito.academia.edu/GabrieleCherubin

Patente di guida europea Patente categoria B

Sospesa nel futuro. Potenzialità e scenari di rispristino della linea ferroviaria Santhià-Arona


F ORM A Z I O N E 2017 - 2020

Laurea Magistrale in Architettura Costruzione Città Politecnico di Torino 2013 - 2017

Laurea in Architettura Politecnico di Torino 2008 - 2013

Maturità scientifica

Liceo Scientifico “Amedeo Avogadro”, Vercelli

E SPE RI E N ZE novembre 2015 - aprile 2016

Studente tirocinante

Studio Marocchino | Architettura & Ingegneria, Santhià

Restituzione grafica di progetti in fase preliminare, definitiva ed esecutiva, particolari costruttivi

WORKSHO P E C O R S I marzo 2019 - giugno 2019

Ciclo di conferenze Architecture. Conjectures and refutations Dipartimento di Architettura e Design, Politecnico di Torino ottobre 2018

Workshop Progettare senza barriere. Beni culturali per tutti Turin Accessibility Lab, Politecnico di Torino marzo 2018 - giugno 2018

Ciclo di conferenze Architecture. Conjectures and refutations Dipartimento di Architettura e Design, Politecnico di Torino ottobre 2017

Workshop La certificazione della costruzione sostenibile, dalla teoria alla pratica Politecnico di Torino

PUB B L I C A ZI O N I marzo 2020

Sospesa nel futuro. Potenzialità e scenari di ripristino della linea ferroviaria Santhià-Arona

Tesi di Laurea Magistrale in Architettura Costruzione Città, meritevole di segnalazione su Internet

STRU M E NT I Autodesk AutoCAD 2D Autodesk Revit Nemetschek Allplan Trimble SketchUp Adobe Photoshop

Adobe Illustrator Adobe Indesign Microsoft Excel Microsoft Project XMind

7


B


TESI DI LAUREA


Sospesa nel futuro 10

Potenzialità e scenari di ripristino della linea ferroviaria Santhià-Arona

Tesi di Laurea Magistrale in Architettura Costruzione Città

aprile 2019 - marzo 2020


Q

uesto studio è volto a proporre la riapertura della linea ferroviaria secondaria sospesa Santhià-Arona, che si sviluppa per 65 chilometri nelle province di Vercelli e Novara, senza traffico dal 2012. Tale tesi è stata redatta tramite un’analisi dei territori che attraversa e che connette, oltreché del suo rapporto con le località che intercetta. Il lavoro svolto tende a voler valorizzare i pregi e le potenzialità della linea, come prezioso servizio per i pendolari della zona e come volàno per il rilancio turistico dell’area del Piemonte nord-orientale, che ospita la Baraggia, le risaie vercellesi, i vigneti del gattinarese, e vari parchi e aree naturali di notevole pregio. Non di minore importanza è, poi, il ruolo di cerniera fra Torino e il Lago Maggiore, fulcri turistici di primo piano, che la linea ha costituito fin dalla sua nascita nel 1906, con possibilità di allacciamento al Sempione. In ugual misura, tale studio è intenzionato a individuare le carenze e conflittualità della tratta, andando ad analizzare l’utenza prossima e di bacino della linea, valutare l’accessibilità alle stazioni e l’attrattività del servizio ferroviario. Lo svolgimento di questo lavoro si è ispirato ad un metodo ingegneristico, strettamente ideato

per la valutazione e l’incremento della fruibilità di linee ferroviarie secondarie a scarso traffico, categoria in cui è annoverata la Santhià-Arona. Questo studio è stato, poi, volutamente ed appositamente rivisitato in una chiave maggiormente qualitativa, secondo un approccio più specificatamente “da architetti”, in modo da approfondire e disaminare aspetti meno tecnici, legati all’influenza sul territorio, più o meno positiva, che una linea ferroviaria può apportare alla regione che attraversa. Strumento attuativo di tale lavoro è stata la somministrazione di un’indagine nei comuni appartenenti all’utenza di bacino della tratta, per valutare le caratteristiche che più influiscono sulla scelta delle persone di usufruire del mezzo di trasporto su rotaia, rispetto a quello rpivato su gomma. L’attuazione di tale procedimento ha consentito l’individuazione di linee guida e punti programmatici per il rilancio della linea SanthiàArona, con la formulazione di idee progettuali inerenti nuove smart stop, a parziale sostituzione dell’originale concezione delle stazioni ferroviarie, così come erano state pensate all’inizio del secolo scorso, e l’incentivazione dell’interscambio modale con altri sistemi di trasporto collettivi e green. Oltremodo, il lavoro si pone

come significativo traguardo la sensibilizzazione nei confronti di mezzi di spostamento più ecologici e sostenibili, sulla traccia dei quali si colloca a pieno regime il treno, che, nei confronti del veicolo privato, annovera innumerevoli vantaggi, tra cui la maggiore velocità e sicurezza, non risentendo del traffico stradale, e un utilizzo del tempo più virtuoso per i passaggeri a bordo. ♦ 11


12

Mappa d’inquadramento della linea ferroviaria Santhià -Arona, nel contesto piemontese. La linea, attraversando le province di Vercelli e Novara, incontra vari ambiti paesaggistici di pregio, quali la Baraggia, le colline novaresi e la fascia costiera sud del Lago Maggiore, oltre a località che ospitano monumenti, fortezze medievali e dimore storiche.


Santhià - Arona

odo con altre linee

Zurigo Berna Domodossola

Locarno Domodossola

Linea ferroviaria Santhià - Arona Stazioni-snodo con altre linee Semplici fermate

Varallo Zurigo Berna Domodossola

Linee ferroviarie che comunicano con la Santhià - Arona Linea Torino - Milano

Locarno Domodossola

Arona Borgomanero

Linee complementari Stazioni principali

Comignago

Cureggio

mate

Varallo

Romagnano Sesia

che comunicano con a

Arona

Gattinara

Biella

o - Milano

Borgomanero

plementari

ncipali

Comignago Rovasenda

Cureggio

Buronzo

Romagnano Sesia Gattinara

Novara Carisio

Milano

Biella Rovasenda

Santhià

13 Vercelli

Buronzo

Milano

Novara Carisio Torino Santhià Vercelli

Casale Monferrato Alessandria

Torino Casale Monferrato Alessandria

Alessandria Genova

Mappa schematica della linea Santhià-Arona che mostra il percorso della tratta ferroviaria Santhià-Arona e le linee ferroviarie che la intersecano. Ben cinque sono i nodi di interscambio, a Santhià con la Torino-Milano e la Santhià-Biella, a Rovasenda con la Biella-Novara, a Romagnano Sesia con la Novara-Varallo, a Borgomanero con la Domodossola-Novara, ad Arona con la Novara-Arona e la Domodossola-Milano.

Alessandria Genova


Comuni facenti parte dell’utenza di bacino Arona Comignago Borgomanero Cureggio Romagnano Sesia Gattinara Rovasenda Buronzo Carisio Santhià Stazioni capolinea Stazioni intermedie 14 80.000

80.000

70.000

70.000

60.000

60.000

50.000

50.000

40.000

40.000

30.000

30.000

20.000

20.000

10.000 80.000

30.000 20.000

ARONA

COMIGNAGO

BORGOMANERO

CUREGGIO

ROMAGNANO

GATTINARA

ROVASENDA

BURONZO

CARISIO

SANTHIÀ

10.000 La mappa in alto mostra i comuni che costituscono l’utenza di bacino della linea, raggiungibili in 15 minuti di automobile. Ciascun colore indica la sfera di appartenenza dei comuni. Il grafico a barre raffigura, invece, 0 il numero di abitanti di ciascuna località attraversata dalla tratta e la rispettiva utenza di bacino, evidenziando, talvolta, un significativo gap fra i due parametri.

ARONA

COMIGNAGO

BORGOMANERO

CUREGGIO

ROMAGNANO

GATTINARA

CUREGGIO

0

ROVASENDA

40.000

ROMAGNANO

GATTINARA

ROVASENDA

BURONZO

50.000

CARISIO

SANTHIÀ

60.000

BORGOMANERO SANTHIÀ COMIGNAGO CARISIO ARONA BURONZO

10.000

70.0000


Linee guida di intervento per le stazioni della Santhià-Arona Località

Interventi su UB

Interventi su UP

Introduzione di UT

Linee guida coincidenze con la linea torino-milano

Santhià

Carisio

Buronzo

aumento accessibilità ciclabile integrazione di servizio ferroviario e fruizione del territorio/manifestazioni locali

chiusura definitiva stazione

spostamento fermata ferroviaria in prossimità del borgo integrazione di servizio ferroviario e fruizione del territorio della baraggia coincidenze con la linea novara-biella

Rovasenda

integrazione di servizio ferroviario e fruizione del territorio aumento accessibilità ciclabile

Gattinara

Romagnano Sesia

integrazione di servizio ferroviario e fruizione del territorio/manifestazioni locali coincidenze con la linea novara-varallo in caso di riapertura di quest'ultima integrazione di servizio ferroviario e fruizione del territorio/manifestazioni locali

Cureggio

Borgomanero

coincidenze con la linea novara-domodossola aumento accessibilità ciclabile

Comignago aumento accessibilità ciclabile

Arona

coincidenze con linee da milano e domodossola integrazione di servizio ferroviario e fruizione del territorio/manifestazioni locali

Per ciascuna stazione ferroviaria viene indicata la tipologia di utenza che è possibile incrementare e il metodo per attuarlo. UB - utenza di bacino (residenti, anche di comuni limitrofi, che possono raggiungere la stazione in massimo 15 minuti di automobile) UP - utenza prossima (residenti ad una distanza di massimo 750 m dalla stazione ferroviaria) UT - utenza turistica (utenza riconducibile ai flussi turistici nella località)

15


Santhià

Accessibilità per tutti Spazi adatti alla fruizione di tutti Superamento delle barriere architettoniche

QuAlità del servizio Fermata a richiesta Informazioni in tempo reale Biglietteria automatica Trasporto bicicletta a bordo

igiene e benessere

Fruizione del territorio Totem digitale informativo Intergrazione servizio-territorio

Toilette autopulenti con fasciatoio Ambienti ampi e spaziosi Ingresso con passeggini e valige Ingresso con sedie a rotelle Dotazione di defibrillatore Distributore oggetti di primo soccorso

AccoglienzA del viAggiAtore

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isolA ecologicA Break point Distributore acqua Sistema di raccolta differenziata

Sedute coperte Sistema di videosorveglianza Sistema di ricarica elettrica WiFi zone Segalazione guasti e atti di vandalismo Pannelli fotovoltaici Wayfinding

storAge locker Raccolta oggetti smarriti Ritiro pacchi Deposito bagagli

interscAmbio modAle Fermate autolinee Parcheggi per automobili Ricovero biciclette Colonnine manutenzione biciclette

veicoli green

Arona

Bike sharing Car sharing Colonnine di ricarica

Il diagramma mostra le funzioni che dovrebbero essere presenti presso le “smart stop”, ideate per una concezione moderna e attuale delle stazioni ferroviarie della linea Santhià-Arona, e appositamente pensate per piccole realtà territoriali, quali le località attraversate dalla tratta in questione, in un’ottica improntata alla sostenibilità, all’interscambio modale con veicoli green e alla cooperazione con le comunità locali.


P E N D O L A R I Nuove fermate coperte, barrier-free, WiFi-zone

T U R I S T I

17

Nuove fermate coperte, barrier-free, WiFi-zone

SemplicitĂ e funzionalitĂ . Questi saranno i punti qualificanti le nuove smart stop, con sedute coperte, dotate di prese elettriche di ricarica, banchine di attesa accessibili a tutti, dotate di sistema LOGES e un totem informativo all'ingresso della fermata. Ambientazione: stazione ferroviaria di Comignago.


P E N D O L A R I Storage locker, ritiro pacchi commercio online, deposito oggetti smarriti

T U R I S T I

18

Storage locker, deposito bagagli Le nuove smart stop saranno dotate di un sistema di storage locker, per la consegna e il ritiro di pacchi e il deposito di oggetti smarriti presso la fermata e in treno. Ambientazione: stazione ferroviaria di Buronzo.


P E N D O L A R I Totem imformativo, orari autobus, bikesharing, carsharing, segnalazione guasti o atti di vandalismo

T U R I S T I

19

Totem imformativo, orari autobus, bikesharing, carsharing, pianificazione itinerari sul territorio Un totem digitale, con tecnologia touch screen, consentirĂ ai viaggiatori di noleggiare biciclette, monopattini e auto elettriche, consultare gli orari di autobus e navette in partenza, segnalare guasti o atti di vandalismo, e consultare una mappa interattiva su cui pianificare il proprio itinerario. Ambientazione: stazione ferroviaria di Romagnano Sesia.


P E N D O L A R I Ricovero biciclette con utensili per riparazioni, bikesharing, carsharing

T U R I S T I

20

Ricovero biciclette con utensili per riparazioni, bikesharing, carsharing Grande importanza verrà conferita all’interscambio modale ecologico, con possibilità di lasciare le proprie biciclette in ricoveri videosorvegliati, dotati di colonnine con utensili di riparazione ordinaria, e di usufruire di un servizio di bikesharing e carsharing. Ambientazione: stazione ferroviaria di Comignago.


Guardaroba per indumenti e oggetti usati, servizio di bookcrossing, e molto altro...

21

Linea ferroviaria SanthiĂ -Arona. Fra memoria e contemporaneitĂ , un nuovo futuro...


C


P RO G E T TAZIO N E A RCH I T ET TO NICA E U RBAN A


Giardino d’Inverno Nuovo giardino d’inverno e ambulatorio medico 24

Residenza Sanitaria Assistenziale Virgo Potens, str. Sotto Cerca, Moncrivello (VC)

Corso di Modellazione digitale parametrica

ottobre 2018 - gennaio 2019


Il progetto si colloca nell’ambito di un corso di Modellazione digitale parametrica. L’obiettivo è stata la sperimentazione degli strumenti del Building Information Modeling durante la progettazione di un piccolo intervento in una RSA. Il lavoro, svolto in team, ha permesso l’utilizzo di una metodologia basata su un Modello Centrale, posizionato su una piattaforma condivisa, da cui sono stati generati, poi, diversi Modelli Locali, tanti quanti gli utenti che partecipavano al progetto. La cooperazione fra users è stata possibile mediante la creazione di workset, ciascuno afferente una diversa disciplina, e l’utilizzo di link per quei modelli che necessitavano di un template differente dal Modello Centrale. La modellazione è stata effettuata con Revit, ed è successivamente stata testata l’interoperabilità di tale software con i programmi di analisi strutturale, energetica, per la stesura del Piano di Manutenzione e del computo metrico, della sofware house Acca. Il progetto concepito riguarda la costruzione di un nuovo Giardino d’Inverno all’interno del giardino ad ovest della Residenza Sanitaria Assistenziale Virgo Potens, una struttura che ospita pazienti, tendenzialmente di età avanzata, in stato vegetativo o di alta complessità, situata a Moncrivello, nella campagna vercellese.

Il progetto del Giardino d’Inverno si pone l’obiettivo di realizzare una struttura ariosa, amichevole, accessibile facilmente, adatta a qualsiasi tipologia di utenza, pazienti, parenti, medici e infermieri. Lo spazio che è stato pensato, a sostituzione della precedente struttura, è un’ampia zona luminosa, con la presenza di alberi inseriti in una “bolla verde”, in cui è possibile trascorrere tempi di attesa, svago, intrattenimento o buffet nelle comode aree con divani, poltrone e tavoli. Il nuovo volume è, infatti, dotata di una cucina, dalla quale si può accedere comodamente alla sala, senza dover attraversare spazi intermedi. L’area è completamente priva di barriere architettoniche, infatti non sono presenti i dislivelli che prima caratterizzavano il giardino, rendendone difficile la fruizione da parte degli utenti. Uno dei punti di forza del progetto è la diretta connessione della nuova struttura con il convento e con l’esterno, la strada e il parcheggio. La connessione non è solo di spazi ma anche visiva, infatti dall’esterno è visibile il giardino retrostante, prima non visibile e oscurato dal muro di cinta, interamente ridisegnato in funzione di una sua facile fruizione, ricco di vegetazione, in parte mantenuta dal giardino precedente, in parte di nuova piantumazione. Sono, inoltre, presenti panchine per

la sosta e specchi d’acqua. La connessione del Giardino d’Inverno con il convento avviene tramite il locale precedentemente destinato a studio medico, che con il progetto concepito diventa punto di snodo fra l’esistente e la nuova costruzione. L’ambulatorio viene perciò integrato nella nuova struttura, al primo piano, facilmente accessibile tramite un comodo e spazioso ascensore, ed è dotato anche di una sala d’aspetto. ♦

25


N

26

Pianta piano terra

0

2

4

10 m

Pianta piano primo

0

2

4

10 m


Sezione trasversale

0

2

4

10 m

Sezione longitudinale

0

2

4

10 m

27


Centrale sul q È poi stato sc tal modo ogn

Modello Centrale Dropbox

RSAVP Res

Gabriele

Sabina

Utente 3

Utente 4

Contesto

link

Architettonico

Strutturale

Utente 1

Utente 2

workset

WG

Win

M3

Mo

CT

Con

UXX

Use

YYY

Top

V00

Ver

001

Pha

workset

Modello Centrale workset

Analisi strutturale

Dropbox

Workshar

link

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Gro

RSAVP_G7_W

Analisi energetica ifc export

ifc export

workset

G7

MEP

Utente 3

link

HVAC

Impianto idraulico

Laura Utente 1

Piano di Manutenzione

Christian Utente 2

Utente 4

ODBC export

Analisi dei costi

Gabriele Utente 3

Sabina Utente 4

Il metodo di lavoro si basa sulla creazione di workset, ciascuno inerente ad una disciplina specifica, all’interno del Modello Centrale. Ogni workset afferisce ad una differente disciplina, nel particolar caso l’architettura, la struttura, gli impianti idrico e di riscaldamento o raffrescamento, il piano di manutenzione e l’analisi dei costi. Il Modello Centrale è stato creato a partire da un template di costruzione, pertanto i vari locali presentano lo stesso. Poiché alcune discipline necessitano di un template di partenza specifico, è stato necessario creare nuovi modelli separati dal Centrale e collegarli con il metodo del link. Per svolgere Autodesk Autodesk Autodesk Autodesk le simulazioni finali, i Modelli Locali vengono esportati in formato IFC o ODBC, a seconda delle necessità.

Revit

Revit

Revit

Il metodo di l specifica, all’in Ogni workset la struttura manutenzio Il Modello Ce i vari locali p di partenza s collegarli con Per svolgere ODBC, a se

Revit

Software

Le discipline dell’esercitaz La scelta del uno dei più d Per quanto r house Acca, Per quanto ri degli impian


S T R U T T U R A

Modello strutturale su Acca Edilus

Modello energetico su Autodesk Revit

Modello energetico su Acca Termus

M E P

Modello strutturale su Autodesk Revit

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Componenti orizzontali visualizzate su Acca Termus

Modello idrico su Autodesk Revit

Componenti verticali visualizzate su Acca Termus

Modello connesso al Piano di Manutenzione su Acca Mantus

Modello connesso al Cronoprogramma su Acca Certus

P M O

E

C R O N O P .

Impianto di riscaldamento/raffrescamento su Autodesk Revit


superpergola Centro ricettivo Airbnb Via Girolamo Ulloa, Marghera (VE)

UnitĂ di progetto Architettura e spazio urbano

marzo 2018 - giugno 2018


N

ei pressi della stazione ferroviaria di Venezia Mestre, a Marghera, è stata individuata un’area, oggi occupata da un fabbricato scolastico abbandonato, in via Ulloa, da adibire a centro ricettivo, ispirato al fenomeno, di larga diffusione odierna, di Airbnb. La porzione di isolato interessata è stata completamente rivisitata. È stato, infatti, disegnato un nuovo asse, avente fulcro nel vicino piazzale Giovannacci, rispettando in tale maniera l’impianto urbano cittadino, costituito da innumerevoli piazze circolari, da cui, radialmente, dipartono vari assi viari. Lungo il nuovo asse, tramite un patchwork di base, è stata disposto un grande pergolato, a maglia regolare, entro cui sono stati collocati gli edifici. Il rispetto dell’impianto urbano e l’utilizzo di un espediente prettamente rurale, quale è la pergola, è stato messo in contrasto con la sconfinatezza di quest’ultima e con edifici a torre, di altezza differente, provocatoriamente emergenti nel modesto skyline cittadino. Il pergolato, protagonista indiscusso del nuovo isolato, è stato concepito, tramite “stanze” e “pareti” fiorite, come un’alternarsi di esperienze visive e olfattive, variabili a seconda delle stagioni, in un pattern mutevole. Chiunque si immerga nel pergolato è al di sotto di un tappeto

naturale, che oscura le quattro alte torri. Allo stesso modo, dalle aperture degli edifici padroneggerà la sensazione di galleggiare su di una distesa floreale. L’esperienza muterà rapidamente al distanziarsi dall’area, dove il pergolato perderà di importanza e assumeranno un ruolo di primo piano le torri, con una semplicissima rifinitura a intonaco bianco, in netto contrasto con la varietà di colori sottostante. La superpergola acquisisce, però, anche una connotazione urbana, perdendosi nella città in prossimità degli stazionamenti dei mezzi pubblici collettivi e delle piste ciclabili che conducono all’area di intervento, come un richiamo o una scia da seguire. Il nuovo centro di Airbnb è stato ideato e appositamente progettato per più categorie di viaggiatori e fuorisede, turisti, lavoratori e studenti. Le tre tipologie di appartamenti seguono, dunque, le esigenze differenti che connotano i tre tipi di utenti, anche soprattutto in riferimento al tempo trascorso in loco, dai pochi giorni di un lavoratore in trasferta ai mesi di uno studente universitario, passando per le visite settimanali di un turista. Il piano terra delle quattro torri e altri due edifici, in stretta comunicazione con l’esterno e la vita sotto il pergolato, è adibito a servizi per gli utenti del centro ricettivo. Que-

sto, infatti, sarà dotato di un’area di accoglienza per i viaggiatori, un locale bar-ristorante, un’ampia sala per coworking, una palestra, e un locale per il noleggio e la riparazione di biciclette, in stretta connessione con la pista ciclabile proveniente da piazzale Giovannacci, il cui percorso è stato modificato in modo da attraversare il nuovo pergolato. Tali servizi saranno fruibili non solo dai residenti del centro, ma anche dagli abitanti di Marghera, andando, in tal modo, a potenziare la rete di servizi cittadina. Per la realizzazione degli edifici è previsto l’utilizzo di un impianto strutturale in calcestruzzo armato e di un sistema di pareti prefabbricate, costituite da pannelli di polistirene espanso, entro cui viene gettato calcestruzzo una volta terminato l’assemblaggio. Ciò permette un cantiere più veloce e meno dispendioso e garantisce la possibilità di chiusure verticali più sottili ed egualmente valide dal punto di vista energetico, con la presenza dei caratteristici sguinci di indirizzamento visivo. ♦

31


N

32

Sistema della mobilitĂ Piste ciclabili Completamenti piste ciclabili Linea tramviaria Frammenti di progetto nella cittĂ Tratti ciclabili coperti Fermate tram urbano T2 Piazze e luoghi di aggregazione pergolati Rotonde pergolate

Masterplan urbano

0 50 100

250 m


N

33

Masterplan di progetto

0

10

20

50 m


Paesaggio invernale

Paesaggio primaverile

Paesaggio estivo

Paesaggio autunnale 34 Alberi Pioppo Ceiba speciosa Magnolia Paulonia

Rampicanti Edera Glicine Bouganville Gelsomino

Erba provenzale Lavanda

Inverno

Primavera

Estate

Autunno


N

35

Planimetria piano terra

0

2

4

10 m


N

A1 75m

A2 90m

2

3-4 persone

2

3-4 persone

Piano tipo A | Torre per turisti

36

B1 75m

B2 90m

2

2 persone

2

4-6 persone

Piano tipo B | Torre per turisti

T1 85m

2

2 persone

T2 75m

2

2 persone

Piano tipo | Torre per lavoratori 0 0,5 1

2,5 m


N

240m

2

Piano cucine e sala comune | Collegio per studenti

37

T1 100m

T2 130m

3 persone

3 persone

2

2

Piano tipo | Collegio per studenti

0 0,5 1

2,5 m


38

Sezione prospettica longitudinale


39

0

2

4

10 m


40

Sezione prospettica trasversale


41

0

2

4

10 m


PATCH WORK PA R K Casa di Quartiere e nuovo ufficio postale Piazza Eugenio Montale, Le Vallette,Torino

UnitĂ di progetto Architettura e sistemi costruttivi

ottobre 2016 - gennaio 2017


I

l progetto si pone come obiettivo la rigenerazione urbana della piazza centrale del quartiere Vallette, nella periferia nord-occidentale di Torino. Punto di partenza imprescindibile per l’ideazione della nuova piazza è stato il rispetto del contesto e delle preesistenze, con un approccio consapevole dei forti elementi chiave, caratterizzanti l’area circostante. Le 16 colonne, disposte in due file da otto, che tagliano diagonalmente piazza Montale, sono state considerate simbolo iconico del centro di quartiere e, come tali, hanno idealmente scaturito una griglia, da intendersi come un patchwork non vincolante, bensì come strumento utile al rammendo con il territorio circostante. Pertanto, l’inclinazione dei percorsi, delle aree tematiche, della Casa di Quartiere e dell’ufficio postale segue questa nuova maglia e, allo stesso modo, tende a volersi raccordare con l’esistente senza soluzione di continuità. Le nuove architettture sono state pensate come oggetti caratterizzati da un forte senso di leggerezza e trasparenza, finalizzate a instaurare un legame con il contesto, eliminando così ogni sorta di barriera fisica o visiva. Da piazza Montale, che si colloca sul lato orientale della chiesa parrocchiale Santa Famiglia di Nazareth, prende il via un percorso pedona-

le che conduce ad un’area coperta, destinata alle attività mercatali. Questo piazzale funge da snodo fra il centro commerciale Le Verbene, la nuova Casa di Quartiere e l’area settentrionale delle Vallette, raggiungibile tramite via delle Verbene. La Casa di Quartiere è ospitata in un edificio polifunzionale che costituisce il fulcro dell’intero progetto. Si presenta come un’architettura estremamente permeabile, sia dal punto di vista materiale, con l’atrio di accesso comunicante con la piazza mercatale e la biblioteca che può espandersi all’aperto nello spiazzo a sud dell’edificio, sia dal punto di vista visivo, tramite un gioco di trasparenze che mette in comunicazione gli spazi sui fronti opposti del manufatto, evitando in tal modo la creazione di una facciata posteriore. Non distante dalla Casa di Quartiere, sorge il nuovo ufficio postale. È prevista la demolizione del fabbricato preesistente, che versa in pessime condizioni, e la realizzazione di un nuovo volume che si affacci, a sud-ovest, verso piazza Montale e, a nordest, verso l’edificio polifunzionale. Tale collocazione permette di non causare una dispersione delle attività pubbliche a servizio del quartiere. Inoltre, l’edificio possiederà le medesime connotazioni compositive e materiche della Casa di Quartiere, per una perfetta uniformità formale. Da viale dei Mughetti, a sud dell’a-

rea di progetto, un percorso coperto affiancherà un nuovo edificio di ristoro e la Casa di Quartiere, per condurre alla piazza mercatale e al centro Le Verbene, anch’esso rivisitato dal progetto in un moderno centro commerciale, non più chiuso in sé stesso, ma comunicante con l’esterno tramite lo sventramento della facciata orientale e del nucleo centrale. Nella zona ad est dei nuovi edifici sarà collocata un’area sportiva, dotata di due campi da basket e calcetto e un luogo attrezzato per i più piccoli, in legame con le scuole pubbliche delle Vallette, la cui area antistante è stata ripensata in ottica di una maggiore accoglienza, di scambio fra interno ed esterno. Verrà, poi, adibito ad attività ludico-sportive la zona interrata dell’ex Muretto, ormai abbandonata, che ospiterà un sito di arrampicata per ragazzi. Da ultimo, il progetto prevede una nuova configuazione della viabilità, che non stravolge la precedente, ma trasforma il nuovo centro di quartiere in un’isola pedonale, consentendo ai veicoli la circolazione al suo esterno. ♦

43


C O N C E P T

44

U R B A N O


1 Area per arrampicata 2 Area adibita a mercato 3 Campi da basket e calcetto 4 Area giochi per i più piccoli 5 Area pic-nic 6 Scacchiera 7 Arena

Viabilità attuale

0 10 20

La modifica della viabilità consisterà nello spostamento verso nord di parte di via delle Verbene, rendendola interamente a senso unico. Si verrà, così, a creare un’isola pedonale, con la nuova Casa di Quartiere come fulcro. Tale area non sarà accessibile alle autovetture, tranne per comprovate esigenze nella zona mercatale.

Viabilità modificata

50 m

Nuovo tratto di via delle Verbene a senso unico Tratto di via delle Verbene già a senso unico Strada a doppio senso

POLITECNICO DI TORINO | ARCHITETTURA COSTRUZIONE CITTA’ | A.A. 2016-17 | Unità di Progetto “Architettura e sistemi costruttivi A” | Professori: P. Gregory, M. Barelli | Studenti: V. Bunduc, G. Cherubin, E. Iacono, S. Moumou

Masterplan di progetto

NICO DI TORINO | ARCHITETTURA COSTRUZIONE CITTA’ | A.A. 2016-17 | Unità di Progetto “Architettura e sistemi costruttivi A” | Professori: P. Gregory, M. Barelli | Studenti: V. Bunduc, G. Cherubin, E. Iacono, S. Moumou

N

45


POLITECNICO DI TORINO | ARCHITETTURA COSTRUZIONE CITTA’ | A.A. 2016-17 | Unità di Progetto “Architettura e sistemi costruttivi A” | Professori: P. Gregory, M. Barelli | Studenti: V. Bunduc, G. Cherubin, E. Iacono, S. Moumou

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Planimetria piano terra


N

25 m

10

5

0

POLITECNICO DI TORINO | ARCHITETTURA COSTRUZIONE CITTA’ | A.A. 2016-17 | Unità di Progetto “Architettura e sistemi costruttivi A” | Professori: P. Gregory, M. Barelli | Studenti: V. Bunduc, G. Cherubin, E. Iacono, S. Moumou

47


48

Pianta piano terra 11 m

2

2

13 m

52 m

2

2

11 m

2

16 m

2

18 m

2

25 m

25 m

2

21 m

60 m

2

63 m

2

Ufficio Postale Sala d’attesa Retrosportelleria Uffici Archivio compact Sala arrivi-partenze Servizi igienici Locale caldaia Gruppo elettrogeno

2

21 m

2

146 m

2

113 m

2

30 m

2

138 m

2

24 m

2

Casa di Quartiere P0 Atrio Sala polivalente Cucina Biblioteca Locale tecnico Servizi igienici Magazzino e dispensa


N

49

0 50 m

2

4

10 m

2

65 m

2

30 m

2

54 m

2

55 m

2

168 m

2

Casa di Quartiere P1 Corridoio Sala attivitĂ fisiche Laboratorio Biblioteca Servizi igienici

25 m

2

Bar Ristorante Sala bar Servizi igienici Cucina

20 m

2

104 m

2


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POLITECNICO DI TORINO | ARCHITETTURA COSTRUZIONE CITTA’ | A.A. 2016-17 | Unità di Progetto “Architettura e sistemi costruttivi A” | Professori: P. Gregory, M. Barelli | Studenti: V. Bunduc, G. Cherubin, E. Iacono, S. Moumou

N

Planimetria piano primo

0

2

4

10 m


Prospetto sud-ovest della Casa di Quartiere e del bar-ristorante

0

2

4

10 m

Prospetto nord-est della Casa di Quartiere e del bar-ristorante

0

2

4

10 m

51

Sezione longitudinale della Casa di Quartiere (A-A’) e del bar-ristorante (C-C’)

0

2

4

10 m

Prospetto sud-est e sezione trasversale (F-F’) dell’ufficio postale

0

2

4

10 m


c o l l e g i o

LUNGO DORA Nuova residenza studentesca Lungo Dora Pietro Colletta,Torino

Atelier Costruire nel costruito

marzo 2015 - giugno 2015


L

’area oggetto di intervento si colloca nella zona a nord-est di Torino, affacciata sul fiume Dora Riparia. È connotata da un tessuto urbano di tipo industriale, con molteplici fabbricati di ampie dimensioni, il che ne ha causato lo sviluppo non secondo i tipici assi viari ortogonali torinesi, bensì in maniera più disordinata. Con la realizzazione del Campus universitario Luigi Einaudi nelle strette vicinanze, inaugurato nel 2012, la zona ha assunto un ruolo di primo piano nella ricezione degli studenti, e ciò comporta un’occasione di rilancio e riqualificazione senza precedenti. L’attività progettuale ha interessato una piccola area ospitante un fabbricato per il deposito di pullman della società A.T.A.V. Vigo e la sede della Web Radio LDC95. Nel primo caso, l’edificio è stato completamente rifunzionalizzato. Sono stati rimossi la parte centrale e i due piccoli blocchi alle estremità, lasciando al fabbricato la caratteristica forma a galleria, ora costituita da due maniche, atte ad ospitare servizi commerciali, al piano terra, e residenze universitarie, al primo e secondo piano. La sede della Web Radio non è stata, invece, modificata, bensì è stata dotata di un volume aggiuntivo, che si sviluppa sulla copertura, con funzione ristorativa, come bar letterario.

Tali interventi non hanno, pertanto, intaccato la connotazione dell’area, evitando demolizioni complessive e rifunzionalizzando edifici esistenti e introducendo alcune modifiche. Elemento qualificante il progetto è poi la grande promenade rialzata, che mette in comunicazione gli edifici dell’area, e che consente ampia permeabilità non solo al piano terra, bensì anche al primo livello della residenza universitaria e del bar letterario. Uniformità e omogeneità saranno garantite da un’ampia copertura che, dagli edifici, seguirà anche il percorso pedonale in tutto il suo sviluppo. Verrà realizzata in una lega di zinco titanio, tipo Rheinzink, un materiale che consente grande praticità e flessibilità. Tale performanza consentirà di utilizzare lo stesso materiale come frangisole nella zona ristorazione e nella promenade, con sottili doghe rettangolari che conferiscono un senso di verticalità al complesso. La grande copertura sarà, inoltre, utile al recupero dell’acqua piovana, in modo da garantire completa autosufficienza per l’irrigazione delle aree verdi. Oltre a fornire elementi chiave per la permanenza in loco di studenti fuori sede, il progetto si pone come obiettivo la realizzazione di spazi anche per i residenti delle zone limitrofe, garantendo piena permeabili-

tà di spazi e funzioni. Al piano terra è prevista l’installazione di panchine e tavoli da esterno, aree verdi libere, zone fitness attrezzate e ricoveri per biciclette. È, pertanto, evidente come il progetto sia stato guidato in particolar modo dal senso di uniformità con gli elementi del passato industriale dell’area. Il rispetto dell’impianto originale non ha, però, evitato di conferire alla zona una nuovo aspetto, tramite l’attenta gestione degli spazi e dei volumi preesistenti e l’utilizzo dell’architettura parassita per aumentare la superficie lorda necessaria. È da considerarsi virtuoso, infatti, l’impiego delle risorse presenti, con il riutilizzo dell’83% delle superfici dell’ex deposito per pullman e del 92% dell’edificio sede della Web Radio. ♦

53


N

54

Masterplan di progetto

0 20 40

100 m

Sezione territoriale A-A

0 20 40

100 m

Sezione territoriale B-B

0 20 40

100 m

Conformazione attuale

Sventramenti e parassiti

Passeggiata rialzata


N

55

Planimetria piano terra

0 5 10

25 m

Sezione A-A

0 5 10

25 m

Sezione B-B

0 5 10

25 m

Sezione C-C

0 5 10

25 m


N

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Planimetria piano primo

0 2 4

10 m


Concept per la rifunzioznalizzazione dell’area industria sul Lungo Dora

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Concept per la nuova residenza universitaria e l’area commerciale

Concept per l’architettura parassita adibita a bar letterario


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N

Pianta piano primo della residenza universitaria

0 2 4

10 m

Prospetto sud della residenza universitaria

0 2 4

10 m

Sezione longitudinale della residenza universitaria

0 2 4

10 m

B1

B2

C3

C2

SG C1

Livello 1 SG Soggiorno - 45 m2 C1 Camera 1 - 10 m2 B1 Bagno 1 - 7 m2

C4

Livello 2 C2 Camera 2 - 9 m2 C3 Camera 3 - 9 m2 C4 Camera 4 - 9 m2 B2 Bagno 2 - 7 m2

59


N

Piano primo, bar letterario

0 2 4

10 m

Piano secondo, bar letterario

0 2 4

10 m

Piano terzo, bar letterario

0 2 4

10 m

60

Sezione trasversale (A-A), bar letterario

Prospetto sud, bar letterario

0 2 4

10 m


A1 Scossalina in pietra con gocciolatoio; A2 Guaina bituminosa, massetto di pendenza [7 cm], guaina impermeabilizzante, strato isolante [12 cm], soletta in calcestruzzo [4 cm], pignatta in laterizio [16 cm], travetto in c.a.p. [7,2 cm], rivestimento instradosso solaio in intonaco [2 cm]; A3 Rivestimento esterno in intonaco [2 cm], mattone pieno [12x5,5x24 cm], intercapedine d’aria [5 cm], mattone doppio UNI [12x12x24 cm], rivestimento interno in intonaco [2 cm]; A4 Pavimentazione interna [2 cm], massetto per impianti [10 cm], soletta in calcestruzzo [4 cm], pignatta in laterizio [16 cm], travetto in c.a.p. [7,2 cm], rivestimento intradosso solaio in intonaco [2 cm]; A5 Soletta in calcestruzzo [12 cm]; A6 Grigliato carrabile in acciaio; A7 Terreno, guaina impermeabilizzante, contromuro in calcestruzzo [40 cm], intercapedine d’aria; A8 Tubo di drenaggio [18 cm], plinto di fondazione , magrone di sottofondo [10 cm], terreno; B1 Convoglio delle acque, guaina impermeabilizzante, strato isolante, sottofondo in calcestruzzo [3 cm], lamiera grecata [5,5 cm], trave secondaria IPE, strato isolante, tavolato in legno [2 cm], lastra in zinco titanio tipo Rheinzink;

B2 Trave primaria IPE 160; B3 Lastra in zinco titanio tipo Rheinzink, guaina impermeabilizzante, tavolato in legno [2 cm], strato isolante [12 cm], barriera al vapore, sottofondo in calcestruzzo [3 cm], lamiera grecata, trave secondaria IPE, pendino, struttura in carpenteria leggera, controsoffitto in lastre di gesso rivestito tipo Knauf; B4 Pannelli esterni in acciaio, rivestimento esterno di lastre in zinco titanio, tavolato in legno [2 cm], strato isolante [6 cm], barriera al vapore, lastre in gesso tipo Knauf, pilastro in acciaio a sezione circolare [16 cm]; B5 Pavimentazione interna [2 cm], massetto per impianti [10 cm], pavilastre in gesso rivestito tipo Knauf [1,25 cm], sottofondo in calcestruzzo [3 cm], lamiera grecata [5,5 cm], trave secondaria IPE, pendino, struttura in carpenteria leggera, controsoffitto in lastre di gesso rivestito tipo Knauf; B6 Carter metallico B7 Sistema di ancoraggio dei pannelli in acciaio alla facciata esterna dell’edificio; B8 Pavimentazione interna [2 cm], massetto per impianti [10 cm], guaina impermeabilizzante, strato isolante, barriera al vapore, soletta in calcestruzzo in c.a.p. [7,2 cm], rivestimento intradosso solario in intonaco [2 cm].

61

A Particolare costruttivo dell’architettura parassita adibita a bar-letterario: lo stato attuale, a sinistra (A), la sopraelevazione, a destra (B).

B 0 20 40

100 cm


Rivalta centre Centro residenziale e commerciale 62

Via Ferdinando Bocca, Rivalta di Torino (TO)

Atelier Composizione e Storia

ottobre 2014 - gennaio 2015


L

’area di intervento si colloca nel centro storico di Rivalta, piccola cittadina a sud-ovest di Torino. Il progetto ha dovuto tener conto, fin dalle sue fasi preliminari, di innumerevoli problematiche riconducibili all’inserimento di un nuovo volume in un contesto urbano già solidamente affermato. L’analogia con gli edifici circostanti e il rispetto dell’ambiente caratteristico del luogo sono state alcune delle basi di partenza. La vicinanza al castello medievale, poi, ha giocato un ruolo chiave nella composizione del progetto, il quale ha la possibilità di divenire, grazie alla sua posizione strategica, un fulcro importante in ambito turistico. L’idea guida di questo intervento è stata individuata nel tentativo di connessione fra due spazi cittadini, quali piazza Bocca e il castello, principale meta turistica della città, che ora risultano disuniti nel fitto tessuto urbano di Rivalta. L’intera demolizione della struttura precedente permette di poter ricorrere a scelte compositive autonome ed inedite. Infatti, l’isolato subisce un’operazione di forte arretramento rispetto a piazza Bionda, andando a realizzare, così, un collegamento visivo e un percorso perdonale tra piazza e castello. La problematica legata agli orientamenti è, poi, risolta con la realizzazione della facciata principale a sud, spezzandone il pro-

filo per convogliare la maggior luce possibile all’interno. Il nuovo complesso è suddiviso in tre volumi, che si differenziano per altezza e profondità. La diversa elevazione dei blocchi risponde ad un’esigenza formale, aumentando di quota in direzione del castello, indirizzando la vista di chi osserva verso la fortezza medievale e non oscurandola. Il volume più basso, bensì più profondo, ospita al piano terra una vasta area destinata al commercio, bar o ristorante, mentre il primo piano due appartamenti residenziali. Il blocco centrale, oltre a presentare una quota maggiore, si distingue dagli altri per essere sollevato da terra, posato sulle due strutture adiacenti e su alcuni pilastri che scandiscono lo spazio sottostante, funzionale all’accesso ai due vani scala che consentono di raggiungere i piani superiori. È costituito da due piani, i quali ospitano altrettanti appartamenti residenziali, identici fra loro, dotati di due balconi, uno sul fronte principale e uno sul retro. La copertura è, in questo caso, piana, tuttavia non accessibile. L’ultimo blocco, la “torre”, è il più slanciato. È il volume che rimanda direttamente al castello, che si può scorgere esattamente alle sue spalle. Esso ospita, al piano terra, uno spazio destinato al commercio, mentre ai tre piani superiori altri alloggi, uno semplice al secondo, e un

duplex nei restanti due. Il complesso consta, poi, di un piano interrato, a cui si accede tramite una rampa, con ingresso in via Bocca, che ospita i parcheggi, le cantine e i magazzini per gli spazi commerciali. I tre volumi non sono stati trattati ugualmente. Il primo blocco può, infatti, essere considerato il più tradizionale, con la facciata intonacata, la distribuzione regolare delle finestre e la copertura a doppia falda. Gli altri due volumi, affacciati sulla nuova piazza, sono stati esonerati dalla rigidità del contesto, con il tetto piano e il brise-soleil. Proprio quest’ultimo ne è una caratteristica peculiare, infatti ne copre l’intera facciata. In primo luogo, esso risponde alla necessità di riparare la facciata a sud dall’irradiazione solare. Poi, il brise-soleil va a formare uno spazio tra di esso e l’edificio, che ospita i balconi, i quali si possono, così, trovare in una posizione non troppo esposta, essendo affacciati su una piazza. Inoltre, adottando questo metodo, non si presentano balconi in facciata, come avviene nel contesto urbano. La forma del brise-soleil conferisce, poi, l’idea di avvitarsi su se stessa, rendendo più movimentata la facciata e slanciando la torre. I pali che sorreggono la struttura possiedono, inoltre, la particolarità di richiamare l’elemento tradizionale della merlatura del castello. ♦

63


N -0.90

A'

B'

0.00

0.20

0.00

64

A 0.00

-1.05

-0.50

B

-1.05

Planimetria piano terra

0

2

4

10 m


N

A'

B'

-3.00

-3.00

-3.80

A

65

B

A'

B'

-1.45

Pianta piano interrato

0

3.00

3.00

2

4

10 m


B

N

A' A'

B' B' -1.45

-1.45

3.00

3.00

3.00

3.00

A A

B B

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Pianta piano primo

0

2

4

10 m

2

4

10 m

A' A'

B' 6.00

B'

6.00

6.00

6.00

A A

B B

Pianta piano secondo

0 A' A'


Via B

Via

A

Re

gin

aM

arg

he

rit

B

a

N

A'

B'

9.00

9.00

A B

Pianta piano terzo

0

2

4

10 m

Prospetto est, su via Ferdinando Bocca

0

2

4

10 m

67


Pi

az

za

Bi

on

da

Via

Pi

Re

gin

aM

arg

he

az

za

Bi

rit

a

on

Via

da

Re

gin

aM

arg

he

rit

a

Prospetto ovest, su via Regina Margherita

0

2

4

10 m

Prospetto sud, su piazza Bionda

0

2

4

10 m

68


-1.30

-1.45

12.00

9.00

12.00

6.00

6.00

9.00

3.00

6.00

0.00

A

-1.00

3.00

-3.00

0.00

Sezione longitudinale (A-A’)

0

2

4

10 m

-3.00

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9.00

6.00

0.00

-0.50

3.00

0.00 -0.50

A -3.80

Sezione trasversale (B-B’)

0

2

4

10 m


D


GALLERIA FOTOGRAFICA


Campo della Maddalena, Sestiere Cannaregio

72

Rio de la Fornace, Sestiere Dorsoduro

Rio TerĂ ai Saloni, Sestiere Dorsoduro


Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, Roma

73

Cappella Pazzi, Firenze

Chiesa di Santa Marta, Gattinara


Basilica di Santa Maria Novella, Firenze

74

Palazzo Carignano, Torino

Basilica di San Giovanni in Laterano, Roma


Piazza di Spagna, Roma

75

Via Superiore al Castello, Spotorno

Corte del Tagiapiera, Sestiere Santa Croce, Venezia


Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze

76

Basilica di San Pietro, CittĂ del Vaticano

Basilica della NativitĂ della Beata Vergine Maria, Milano


Giorgione, Tempesta, Gallerie dell’Accademia, Venezia

77

Michelangelo Buonarroti, Tondo Doni, Galleria degli Uffizi, Firenze

Vincent Van Gogh, Van Gogh’s Chair, National Gallery, London


gabriele.cherubin@outlook.com 331-2147091 giugno 2020


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