BAGNARA CALABRA 1
TORRE RUGGIERO
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CHIESA DI MARIA SS DEL ROSARIO
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CHIESA DI SANTA MARIA DI PORTO SALVO
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CHIESA DEL CARMINE
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CHIESA DEL CARMELO
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CHIESA DELL’IMMACOLATA GIà SAN NICOLA
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CHIESA DEI PAOLOTTI
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ABBAZIA DI SANTA MARIA E DEI XII APOSTOLI
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CHIESA DEI SANTI PIETRO E PAOLO
10 CHIESA DELL’ANNUNZIATA 11 CHIESA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI 12 Chiesa di Santa Maria delle Grazie 13 CASTELLO EMMARITA già PALAZZO DUCALE RUFFO 14 VILLA DE LEO 15 MUNICIPIO 16 FONTANA DI GARIBALDI 17 MONUMENTO ALLA BAGNAROTA 18 MACELLO 19 BASTIONE MARTURANO 20 FRANTOIO DI BORGO COVàLA (ruderi) 21 masseria caratozzolo 22 armacere (o ARMACIE)
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BAGNARA CALABRA 1 - TORRE RUGGIERO
Torre Ruggiero o Torre Aragonese o Torre di Capo Rocchi La Torre si trova sullo sperone di Capo Rocchi, in Contrada Cacilì, domina dall’alto il comune di Bagnara e segna il confine nord del lungomare. L’edificio potrebbe risalire ad un periodo tra il XIII-XV secolo, come suggerisce la sua forma architettonica con base tozza e corpo slanciato, ma non ci sono documenti che testimonino direttamente la sua costruzione e forniscano un’indicazione più precisa, infatti la prima testimonianza cartacea risale al 1576, quando la Torre apparteneva già a Lelio Leonardo. Tuttavia, sappiamo che questa struttura fu voluta dal Vicerè Pedro de Toledo e che fa parte del sistema di torri di osservazione e difesa dai pirati saraceni, collocate lungo la costa. Durante il periodo Borbonico, infatti, fungeva da torre di avvistamento per segnalare le flotte nemiche, in particolare quelle Turche che avevano occupato buona parte della costa, e veniva indicata come 32a torre della Calabria Ulteriore. La pianta dell’edificio è circolare, la base è troncoconica ed è divisa da un toro di pietra bianca dal soprastante corpo cilindrico, di 7 metri di diametro. Oggi il suo stato di conservazione è mediocre e non esiste alcun vincolo che tuteli la struttura.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura fortificata Tipologia torre Livello di accessibilità buono Livello di percezione ottimo Stato di conservazione pessimo
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BAGNARA CALABRA 2 - CHIESA DI MARIA SS DEL ROSARIO
chiesa di maria sANTISSIMA del rosario La chiesa che vediamo oggi è abbastanza recente, infatti fu costruita nel 1910 su un edificio preesistente, rimasto distrutto dal sisma del 1783. L’antica struttura, in stile gotico, presentava affreschi di notevole bellezza, due altari e marmi pregiati, e comprendeva una cripta, una sagrestia con preziosi marmi e affreschi, ed un campanile di 13 metri. Dopo il terremoto del 1908 e diverse alluvioni fu necessaria una totale ricostruzione dell’edificio. Il nuovo progetto fu affidato a Pietro De Nava, che in soli tre anni fece edificare una chiesa semplice, seguendo le nuove norme antisismiche. Successivamente furono aggiunti dei decori d’oro e marmi, affreschi, ed un nuovo campanile (negli anni 1948-51). L’edificio attuale conserva al suo interno frammenti scultorei dell’antica abbazia normanna, oltre ad oggetti di valore come la tela secentesca raffigurante Giuditta e Oloferne, attribuita al pittore Paolo de Matteis, originario del Cilento. Vi è anche la statua marmorea dell’Eterno Padre, che un tempo doveva far parte di un gruppo più numeroso di statue decorative collocate sul prospetto; si pensa che la statua possa provenire dalle botteghe messinesi dove, tra il 1547 ed il 1557, lavorò il Montorsoli, scultore fìorentino, che collaborò a lungo con Michelangelo Buonarroti. Invece, la statua della Madonna del Rosario che osserviamo oggi risale al 1973, poiché quella antica fu distrutta da un incendio doloso, ad opera di ignoti che nel 1972 avevano tentato di rubare gli oggetti preziosi della chiesa, cercando di aprire la vetrata che li custodiva, proprio con l’uso della fiamma. 52
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione buono
BAGNARA CALABRA 3 - CHIESA DI SANTA MARIA DI PORTO SALVO
chiesa di santa maria di porto salvo La chiesa si trova in località Marinella e fu edificata per la prima volta nel 1700, per volere di don Vincenzo Palumbo, quando il rione era abitato soltanto da pochi pescatori. L’edificio fu eretto in onore di colei che è considerata la protettrice dei pescatori e di tutti gli uomini di mare, ed è per questo che ogni anno, durante la festa dedicata a Santa Maria di Porto Salvo, la sua effige viene portata in processione sul mare a bordo di una barca. L’origine di questo culto è spiegato da una leggenda: si narra che don Vincenzo fosse su una barca, che fu colpita da una tempesta, e che sia il sacerdote che l’equipaggio si salvarono; tale miracolo fu attribuito alla presenza sull’imbarcazione di un dipinto raffigurante la Madonna, così il parroco decise di far costruire una chiesa proprio nel punto in cui era stata spinta la barca, per ricordare il salvataggio. Il quadro è conservato ancora oggi nell’attuale edificio.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione pessimo Stato di conservazione buono
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BAGNARA CALABRA 4 - CHIESA DEL CARMINE
chiesa del carmine Sede dell’omonima Arciconfraternita, la chiesa si trova in piazza del Carmine, da cui si può godere di una magnifica vista verso il mare. Fu edificata nel Seicento ed eletta a Congregazione di Spirito dal Duca Carlo Ruffo nel 1683, come sede di una congregazione gestita dai Carmelitani e come ente caritatevole. Fu poi ricostruita nel 1756 e ancora in seguito al sisma del 1783, mentre fu l’unica chiesa che non fu distrutta dal terremoto del 1908. L’edificio originario si trovava immerso nella natura, circondato da frutteti e accanto ad un ruscello. Oggi la chiesa è caratterizzata dalla facciata, realizzata in pietra di Siracusa in stile neoclassico con elementi barocchi, e dalla torre campanaria ultimata nel 1917. L’interno a navata unica ha le pareti scandite da colonne ioniche in gesso dipinto ed è ricco di stucchi dorati, realizzati dal catanese Gioachino Gianforma. Custodisce un’icona bizantina di fine ’700 raffigurante la Madonna col Bambino, primo oggetto di culto della Confraternita; la statua della Vergine del 1836, utilizzata durante le processioni; un altare neoclassico e un baldacchino ottocentesco in lamina d’argento dell’orafo Francesco Rossi di Napoli.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione ottimo Stato di conservazione buono
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BAGNARA CALABRA 5 - CHIESA DEL CARMELO
chiesa del carmelo A CERAMIDA La chiesa, che si trova nella frazione di Ceramida, è un edificio in stile neoclassico edificato nel 1930 in sostituzione di quello antecedente, distrutto dal terremoto del 28 dicembre 1908. Negli ultimi anni è stata interessata da ulteriori interventi di restauro. Nella facciata il portale si presenta sotto un alto arco a tutto sesto sostenuto da due coppie di colonnine quadre con capitello; il portone, di poco arretrato, è sormontato da un timpano che si inserisce sulla lunetta. Tra la chiesa e gli edifici annessi svetta il bel campanile a base quadra con quattro finestre ad arco. Dalla piazza antistante è possibile godere di un magnifico panorama.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono
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BAGNARA CALABRA 6 - CHIESA DELL’IMMACOLATA
GIà
SAN NICOLA
chiesa dell’immacolata GIà CHIESA DI SAN NICOLA L’edificio, che sorge nel Rione Porelli, era in origine dedicato a San Nicola di Bari, patrono principale di Bagnara, la cui antica chiesa sorgeva a strapiombo sulla Marinella. Non conosciamo l’anno della costruzione ma probabilmente l’evento può essere collocato tra il 1100 ed il 1200, considerando che il culto di San Nicola di Mira giunse in Occidente col regno di Ottone II (973-983) e che le reliquie del Santo furono portate a Bari da alcuni mercanti nel 1087, dopodiché il suo culto si diffuse in tutta l’Italia e molti paesi lo scelsero come proprio patrono. Dopo il terremoto del 1783, che distrusse la chiesa di San Nicola, venne costruita al suo posto la chiesa dell’Immacolata, che conservava un’immagine di San Giovanni Battista. Il terremoto del 1908 danneggiò gravemente l’edificio che fu restaurato a partire dagli Anni Venti, anche se, poco dopo, molti libri ed oggetti di notevole valore andarono perduti, prima nell’incendio del 1929 e poi con il bombardamento del 1943, che distrusse anche la copertura dell’edificio. Nel dicembre del 1954, primo centenario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, si festeggiò la ricorrenza con l’incoronazione del simulacro della Vergine in Piazza Matteotti.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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BAGNARA CALABRA 7 - CHIESA DEI PAOLOTTI
chiesa dei paolotti Questa piccola chiesa, detta anche della Madonna della Montagna, da il nome al quartiere in cui si trova, il Rione Paolotti, ed è collocata all’interno di un tessuto urbano molto fitto, caratterizzato da strade strette, spesso percorribili solo a piedi. L’edificio è l’unica cosa che resta di un culto che a Bagnara fu molto importante in passato, quello di San Francesco di Paola, a cui in antichità fu dedicato anche un convento, attiguo alla vecchia chiesa, quello dei Frati Francescani Minimi: i Paolotti. Questa chiesa è il punto di riferimento della devozione dei Bagnaresi alla Madonna di Polsi.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità sufficiente Livello di percezione pessimo Stato di conservazione buono
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BAGNARA CALABRA 8 - ABBAZIA DI SANTA MARIA E DEI XII APOSTOLI
ABBAZIA NORMANNA di santa maria e dei xii apostoli L’abbazia fu edificata nel nucleo originario di Bagnara. I lavori ebbero inizio nel 1085 e si protrassero per ben 32 anni, infatti la festa per la consacrazione dell’edificio si tenne solo nel 1117, ricordata come una delle cerimonie calabresi più famose dal 600 in poi. La struttura ebbe una grande importanza per il centro abitato in passato, e fu Reale Abbazia di Bagnara. L’edificio di culto fu distrutto e poi ricostruito, infatti l’odierna chiesa Madre risale alla fine del 1800 e presenta sui soffitti affreschi di scene sacre e personaggi storici illustri. Custodisce, inoltre, oggetti del ’600 e del ’700, come una tela raffigurante la Madonna del Rosario ed una pala d’altare con la Vergine e gli Apostoli, entrambe opere del XVIII secolo, oltre ad una tela di San Francesco d’Assisi e le statue di San Domenico e San Vincenzo, del XVII secolo. Della struttura originaria si conservano ancora oggi le fondazioni. Un frammento del XII secolo è divenuto la base dell’attuale acquasantiera posta all’ingresso di un’altra chiesa, quella di Maria Santissima del Rosario. Il sisma del 1908 danneggiò la copertura e le pareti della navata della chiesa, per cui furono necessari dei lavori. Nello specifico fu ricostruita la facciata con due torrette agli angoli intonate allo stile barocco. L’interno conserva l’antica navata con cinque cappelle per lato, utilizzando parzialmente gli antichi marmi. Venne ricostruita la sacrestia e fu rifatto il pavimento.
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Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia abbazia Livello di accessibilità buono Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione buono
BAGNARA CALABRA 9 - CHIESA DEI SANTI PIETRO E PAOLO
chiesa dei santi pietro e paolo La chiesa si trova nel Rione Valletta e non se ne conosce con precisione l’anno di costruzione, tuttavia possiamo affermare che fu certamente edificata dopo il sisma del 1783, anche se, fino al 1837, fu usata come teatro. La chiesa che vediamo oggi, subì una ricostruzione dopo il 1908 e ospita le statue dei due Santi, oltre alla statua di San Giorgio, portata fin qui dalle famiglie di cestai che da San Giorgio Morgeto si erano trasferite a Bagnara Calabra. La devozione a questi Santi risale a diversi secoli fa, infatti già intorno al 1700, gli abitanti di Bagnara erano soliti recarsi a Roma, per pregare sulle tombe dei Santi Pietro e Paolo.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione buono Stato di conservazione ottimo
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BAGNARA CALABRA 10 - CHIESA DELL’ANNUNZIATA
chiesa dell’annunziata a pellegrina Il primo culto della Madonna dell’Annunziata nacque in una chiesetta nei pressi della vecchia piazza Mercato, mentre nel 1859 fu fondata la Confraternita della Santissima Annunziata, con approvazione del Re di Napoli. L’edificio che vediamo oggi, sito nella frazione di Pellegrina, è di nuova costruzione e viene utilizzato al posto dell’antica chiesa. La sua facciata è semplice e lineare, con motivi gotici, e alla sua destra vediamo il campanile. La chiesa sorge al centro di Pellegrina e la piazza antistante prende il nome di Santa Barbara, poiché nella chiesa ha sede anche la Congrega di questa Santa, oltre alla Confraternita della Santissima Annunziata. Il culto di Santa Barbara a Pellegrina è molto antico.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione buono
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BAGNARA CALABRA 11 - CHIESA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI
chiesa di santa maria degli angeli Fu edificata nel 1590, assieme ad un convento francescano, per volere dei Padri Cappuccini, e in essa fu sepolto il Cardinale Antonio Ruffo. Fu ricostruita dopo il sisma del 1783, mentre, dopo il terremoto del 1908 fu necessario demolire totalmente l’edificio perché pericolante. Fu dapprima costruita una chiesabaracca e poi, tra il 1972 ed il 1974, una nuova chiesa secondo il progetto dell’architetto Francesco Albanese, che disegnò un edificio sobrio in stile moderno: ingresso con gradinata, facciata articolata da cinque finestroni e sormontata da tre pilastri a pianta quadrata su cui poggiano le statue di una Madonna col Bambino e di due angeli. L’aula liturgica è ampia, ha tre cappelle e l’abside.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione pessimo Stato di conservazione buono
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BAGNARA CALABRA 12 - CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE
chiesa di santa maria delle grazie a solano La chiesa, sita a Solano Inferiore, è un piccolo edificio di recente costruzione, ma la sua importanza è dovuta alla presenza dell’antica fontana, posta lateralmente, su una parete perimetrale della struttura. Si tratta di un’elegante fontana in pietra, posta in quella che per i mercanti era la porta della città, nonché il luogo in cui si pagava il dazio di ingresso al paese. Ciò è dimostrato dalla targa che riporta le tariffe per i mercanti: dieci grani per una salma di seta, tre grani per l’olio, ecc.. mentre le uniche che potevano godere dell’accesso gratuito erano le meretrici. La fontana è stata costruita nel sec. XVII dalla famiglia Ruffo che, tra gli altri titoli, aveva quello di baroni di Solano. Sotto l’epigrafe è posto lo stemma dei Ruffo, in marmo bianco.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione buono Stato di conservazione buono
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13 - CASTELLO EMMARITA
GIà
BAGNARA CALABRA PALAZZO DUCALE RUFFO
cASTELLO EMMARITA GIà PALAZZO DUCALE RUFFO Il Castello Ducale fu costruito intorno al 1085. L’edificio aveva forma quadrata, era circondato da un doppio ordine di balestriere, tra cui erano sistemati dei cannoni, detti i 12 Apostoli, e comprendeva due maestosi appartamenti. Si accedeva tramite un ponte levatoio, alla sinistra del quale vi erano due orologi (uno solare ed uno sonante), mentre sulla vetta vi era una piramide, detta castellana, con una campana che suonava due ore dopo il tramonto, per comunicare agli abitanti che era giunta l’ora di tornare nelle proprie abitazioni. Il Castello conteneva anche delle carceri, poste sotto la parte rivolta a levante, verso il mare, e comunicava con due avamposti i cui ruderi sono ancora visibili: uno chiamato Bastione, che guarda verso il centro dell’abitato (sud-ovest), e l’altro chiamato Costanzella rivolto verso il Rione Marinella (nord-est). Prese il nome di Palazzo Ducale quando i Ruffo divennero Duchi di Bagnara. L’edificio che vediamo oggi, in posizione panoramica sulla rupe Marturano, fu ricostruito dopo il sisma del 1783, sui ruderi del palazzo preesistente. È raggiungibile tramite il ponte Caravilla, ma anche seguendo gli antichi sentieri che partono dai rioni Marinella e Canneto e giungono nella parte alta dell’abitato, cioè presso l’antico Borgo Porelli. Resistette al sisma del 1908, dopo il quale fu ristrutturato per poter essere adibito ad albergo, col nome di Castello Emmarita, poi ospitò una scuola alberghiera, ed oggi è sede di parecchie iniziative culturali come mostre e convegni, nuovamente col nome di Castello Ducale Ruffo. per visualizzare le schede complete: www.galbatir.it
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Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilità buono Livello di percezione ottimo Stato di conservazione mediocre
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BAGNARA CALABRA 14 - VILLA DE LEO
VILLA DE LEO La villa risale al 1921 ed è stata realizzata dall’architetto Eugenio Mollino in stile liberty, vicino al ponte Caravilla, quindi in una posizione panoramica privilegiata. La sua importanza non è rappresentata solo dal valore artistico della stessa, ma anche dal fatto che sia la prima abitazione signorile antisismica, realizzata dopo il terremoto del 1908 in Calabria, infatti le è stato attribuito il titolo di Palazzo Liberty Antisismico, oltre ad essere stato premiato come miglior esempio di liberty nel mondo. Il palazzo si articola su tre livelli e ha degli interni straordinari, con affreschi, marmi pregiati, mosaici sul pavimento, vetrate policrome e piante molto rare nel giardino privato. La villa è disabitata da venti anni, quindi è stata lasciata all’abbandono, soprattutto a causa dei contrasti nati tra gli eredi della famiglia.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia villa Livello di accessibilità buono Livello di percezione buono Stato di conservazione mediocre
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BAGNARA CALABRA 15 - MUNICIPIO
Municipio Il palazzo municipale di Bagnara sorge nello stesso sito in cui, in passato, vi fu l’antica sede comunale. L’edificio che vediamo oggi risale al periodo fascista, come rivela il suo stile razionalista. Ha un ampio portico che dà sulla grande piazza.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia municipio Livello di accessibilità buono Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione buono
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BAGNARA CALABRA 16 - FONTANA DI GARIBALDI
fontanA di garibaldi La fontana più famosa di Bagnara è quella dedicata a Giuseppe Garibaldi, edificata nel 1864 in un luogo leggendario: il punto in cui si dice che egli si sia dissetato prima di proseguire la spedizione verso nord, cioè la notte del 24 agosto 1860, quando si era riposato in casa del Capitano Romano. Questo luogo coincide anche con l’odierno ingresso nord dell’abitato, nella piazza di via Nazionale tra la chiesa del Rosario e quella del Carmine. L’opera è in stile palladiano ed una delle sue caratteristiche sono i tre grandi archi che indirizzano lo sguardo verso il Mar Tirreno, offrendo un meraviglioso panorama.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia fontana Livello di accessibilità buono Livello di percezione ottimo Stato di conservazione sufficiente
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BAGNARA CALABRA 17 - MONUMENTO ALLA BAGNAROTA
monumEnto alla bagnarota La statua bronzea fu realizzata in seguito ad una petizione popolare, promossa dalla Pro Loco, per raccogliere 1000 firme con la finalità di far erigere, in piazza Marconi, un monumento dedicato a quest’importante figura bagnarese, poi inaugurato il 9 luglio 1997. La figura rappresenta la forza femminile, con mani e piedi grandi, simbolo del duro lavoro, poiché le donne di Bagnara sono famose per l’operosità e l’inclinazione al commercio, ma anche per la loro bellezza mediterranea. Possono essere raggruppate in 4 categorie: le donne del ceto civile che svolgevano i lavori domestici, lavori di cucito e ricamo; le donne del ceto medio che cucivano, filavano e tessevano; le donne del popolo che si dedicavano al commercio ed ogni mattina partivano da Bagnara con i cesti sulle proprie teste, pieni di prodotti della terra, di pesce o di tessuti da vendere o barattare con olio, frutta, ecc., a seconda dei prodotti disponibili nei diversi paesi limitrofi; le donne trasportatrici di legname. Le attività commerciali furono svolte dalle donne bagnaresi fin dai tempi più antichi, percorrendo le stesse vie, dalla costa alle colline e viceversa, rispettando uno schema militaresco che prevedeva più pattuglie: le donne di punta depositavano i carichi attendendo la seconda pattuglia e così via. La saja è il tipico abito indossato dalle bagnarote durante il giorno; fu usato fino alla prima metà del XX sec, ma ancora oggi è possibile incontrare donne vestite secondo la tradizione. Si tratta di una veste di cotonina con due ampie gonne: la saja (sopra) e la suttana (sotto). Su di essa si usava un grembiule, u faddàli, ed una camicetta arricciata al petto detta sciammìsciu. Il copricapo era costituito da un fazzoletto legato dietro la nuca, u’ muccaturi, e da un poggia pesi, a curuna, che facilitava il trasporto delle merci sulla testa. La bagnarota non usava le scarpe. per visualizzare le schede complete: www.galbatir.it
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Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia monumento Livello di accessibilità buono Livello di percezione ottimo Stato di conservazione ottimo 67
BAGNARA CALABRA 18 - MACELLO
IL MACELLO Nel Rione Oliveto troviamo l’antico macello di Bagnara, che attualmente versa in stato di abbandono. L’edificio è costituito da un corpo centrale più alto, con copertura a due spioventi, e due corpi laterali di altezza minore con pianta ad L, perpendicolari al primo elemento. In questo modo viene definito uno spazio privato all’aperto, che funge da cortile di ingresso ed è delimitato, sul quarto lato, da un cancello. Il prospetto opposto, visibile da grandi distanze, è meno articolato e presenta i due corpi laterali leggermente arretrati rispetto a quello centrale.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura industriale Tipologia macello Livello di accessibilità buono Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione pessimo
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BAGNARA CALABRA 19 - BASTIONE MARTURANO
BASTIONE MARTURANO Si trova sulla Rupe Marturano, che divide in due l’abitato bagnarese e domina tutto il territorio circostante. Costituisce uno degli elementi che componevano il sistema difensivo di Bagnara Calabra in epoca Medievale; per la precisione il Bastione si colloca a sud di quello che era l’antico abitato, mentre a nord vi era la Costanzella, l’altra fortificazione difensiva.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura fortificata Tipologia mura difensive Livello di accessibilità pessimo Livello di percezione buono Stato di conservazione pessimo
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BAGNARA CALABRA 20 - FRANTOIO DI BORGO COVàLA (ruderi)
RUDERI DEL FRANTOIO DI BORGO COVàLA E FABBRICATI RURALI Si tratta di un edificio dalla storia secolare, che risale al 1500, periodo in cui questo territorio ricadeva sotto l’amministrazione di Seminara, centro di grande importanza a quel tempo. Esso fu motivo di disputa tra i Signori della zona. Il 10 maggio 1594 fu venduto al duca di Bagnara don Carlo Ruffo. Oggi si conserva assieme all’intero Borgo Covàla, circondato da oliveti. La struttura comprende un oleificio alimentato dalla condotta idrica, circondato da altri sei ambienti (magazzini e depositi), ma anche residenze per i lavoratori. Era stato programmato un intervento di restauro finalizzato alla creazione di un agriturismo, che avrebbe preso il nome di “Frantoio del Borgo de Leo”, per poter conservare l’edificio e dargli una nuova funzione.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura industriale Tipologia frantoio Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo
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BAGNARA CALABRA 21 - MASSERIA CARATOZZOLO
masseria caratozzolo Si tratta di un complesso, sito in località Pellegrina, che comprende due corpi paralleli, ospitanti edifici per le attività agricole, ma anche residenze per i lavoratori, con la ripetizione seriale delle unità abitative. Oggi l’antico edificio è stato restaurato e viene utilizzato per varie attività, infatti ospita un agriturismo ed è periodicamente visitato da gruppi di studenti o curiosi, come fattoria didattica.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura rurale Tipologia masseria Livello di accessibilità sufficiente Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
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BAGNARA CALABRA 22 - ARMACERE (o ARMACIE)
Le armacere o ARMACIE Con questa denominazione vengono indicati i muretti a secco in pietra che costituiscono i caratteristici terrazzamenti, coltivati a vigneto, che plasmano i promontori di Bagnara Calabra e dei comuni della Costa Viola; le troviamo principalmente nelle località Cacciapuiu e Granaro, dove vi sono anche colture arboree di pregio, come olivi secolari, o agrumeti. Si tratta di una meravigliosa opera che conferisce all’area un aspetto unico e maestoso, consentendo di coltivare la vite su pendii così ripidi, resi più agevoli anche grazie alla rete di viuzze e sentieri, scalinate, ponticelli in legno, ecc. I vigneti autoctoni bagnaresi producono principalmente zibibbo, con cui si ottengono ottimi vini, ma anche la malvasia ed alcune qualità meno conosciute: l’olivella o liparota, la ruggia e la corniola, mentre per quanto riguarda gli alberi da frutto troviamo principalmente agrumi. Questo paesaggio particolare un tempo era segnato da baracche di canne intrecciate o di legno, che servivano ai contadini per il ricovero degli attrezzi e come riparo dalle intemperie, oggi quasi totalmente sostituite da brutte baracche in lastre di lamiera ondulata.
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Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura rurale Tipologia manufatto rurale Livello di accessibilità sufficiente Livello di percezione ottimo Stato di conservazione mediocre