COSOLETO 1
SANTUARIO DI SAN ROCCO
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CHIESA DI MARIA SS DELLE GRAZIE
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CHIESA DI SANTA DOMENICA
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ANTICA CASA LEALE
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CASA DI ROCCO CARBONE
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VILLA TACCONE
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MUSEO DELLE CARROZZE MARCHESI TACCONE
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PIAZZA ITALIA
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FONTANA DEI DUE CANALI
10 FRANTOIO PERRONE 11 FRANTOIO TACCONE 12 LE FONTANELLE 13 CASTELLO MEDIEVALE (ruderi) 14 CASA DI VILLEGGIATURA 15 CASALE 16 PUNTO PANORAMICO 17 TORRENTE VASì
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COSOLETO 1 - SANTUARIO DI SAN ROCCO
santuario di san rocco La chiesa si trova nella frazione di Acquaro, è di origine cinquecentesca ed è importante meta di pellegrinaggio, che richiama devoti dai paesi circostanti, in occasione della festa di San Rocco, il 16 agosto. La tradizione racconta che una nobildonna francese di Montpellier, giunta ad Acquaro per cercare pace e tranquillità, abbia voluto far erigere qui una chiesa ed una statua di San Rocco. La chiesa è a tre navate, con archi a tutto sesto; l’altare maggiore è in marmi policromi con il presbiterio sopraelevato decorato da affreschi e mosaici. La facciata principale è scandita da sei arcate cieche a tutto sesto, poggianti su lesene; al centro vi è il portone in legno, mentre la parte superiore è dominata da un grande rosone al centro di un grande arco a tutto sesto sorretto lateralmente da due coppie di colonne e parzialmente inserito nel timpano, a sua volta sormontato da una grande croce. Sul lato destro vediamo la poderosa torre del campanile. Le facciate laterali sono scandite da archi pensili e finestre arcuate. L’accesso alla chiesa avviene per mezzo di un’ampia scalinata. All’interno si conserva la statua lignea di San Rocco, scolpita da artigiani locali, ed una statua di San Sebastiano, patrono di Cosoleto. Accanto alla chiesa, a destra, si trova un piccolo giardinetto pubblico di recente costruzione, mentre a sinistra vi è un’antica fontana in pietra.
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Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia santuario Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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COSOLETO 2 - CHIESA DI MARIA SS DELLE GRAZIE
chiesa di maria santissima delle grazie Un tempo situata nei pressi del castello, la chiesa fu completamente distrutta dal terremoto del 1783, dopodiché venne ricostruita nel centro di Cosoleto. Accanto ad essa sorgevano gli edifici più importanti del paese. Le porte in legno presentano dei bassorilievi opera dell’artista Antonio Mezzatesta. Al suo interno, tra le numerose statue, si ricorda quella di Maria Santissima delle Grazie, dell’artista Vincenzo Jerace, risalente al 1905, e la statua della Madonna degli Angeli, custodita per lungo tempo dall’Abate Calvo dopo il terremoto. L’acquasantiera apparteneva alla chiesa originaria, le campane provengono dall’antica chiesa di San Nicola di Aiello, che sorgeva nei pressi del castello, e le campane di San Sebastiano e di Santa Maria delle Grazie provenivano da cappelle private. Il fonte battesimale in marmo è stato donato dallo scrittore Rocco Carbone.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
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COSOLETO 3 - CHIESA DI SANTA DOMENICA
chiesa di santa domenica La chiesa originaria, andata distrutta, fu ricostruita dopo il terremoto del 1908 nella frazione di Sitizano, in stile neorinascimentale su tre navate e con una struttura moderna in calcestruzzo armato. La chiesa poggia su di una base rialzata e vi si accede attraverso tre scalinate che conducono ai tre portoni, corrispondenti alle tre navate. Al suo interno vi sono alcune opere di pregio: un quadro raffigurante San Giuseppe, lo stemma dei Marchesi Taccone, un’acquasantiera in marmo, nonché gli affreschi dell’artista A. Tripodi che adornano il presbiterio. All’interno della chiesa sono, inoltre, presenti numerose statue ed alcuni busti in marmo.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono
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COSOLETO 4 - ANTICA CASA LEALE
ANTICA casa leale L’antica residenza della famiglia Leale fu distrutta nel terremoto del 1783 e ricostruita in un nuovo sito. Essa è tra le poche costruzioni a conservare i tratti identitari autentici dell’architettura del luogo. L’edificio sorge su due piani e ciò ha consentito una buona resistenza al sisma del 1908. La struttura è realizzata con partizioni in pietrame e malta e da mattoni pieni negli stipiti e negli archi che definiscono le aperture. Una scala esterna, retta da una struttura ad arco, consente l’accesso al piano superiore che ospita la parte residenziale. Le aperture di porte e finestre sono ad archi a sesto ribassato.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilità sufficiente Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo
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COSOLETO 5 - CASA DI ROCCO CARBONE
casa di rocco carbone L’edificio fu la casa natale delle scrittore Rocco Carbone. Nato nel 1962 segue la carriera universitaria che poi abbandona, per scelta, per insegnare nel carcere femminile di Rebibbia. Autore di varie opere narrative, muore a Roma nel 2008 in un incidente stradale. La sua ultima opera uscirà postuma nel 2009.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
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COSOLETO 6 - VILLA TACCONE
villa taccone Costruita con probabilità nei primi anni dell’Ottocento, la villa si presenta come un’elegante dimora circondata da un giardino ricco di piante. La famiglia dei marchesi Taccone, proprietari del palazzo, fu molto importante nella storia di Cosoleto, ed in particolare della frazione di Sitizano, che ospita questo edificio. Sitizano fu casale del feudo di Santa Cristina, appartenente ai Conti Ruffo di Sinopoli e poi, dal 1495, ai Conti Spinelli. Gli Spinelli lo vendettero alla famiglia Taccone nel 1648 per 14.000 ducati. I Taccone di Sitizano furono tesorieri del Regno delle Due Sicilie: Nicola nel 1735 e Francesco nel 1757. Ferdinando IV, con regia patente, concesse al Barone Nicola Taccone il titolo di Marchese, che fu nominato Pari del Regno nel 1828. Nel 1783, il terremoto devastò il territorio di Sitizano e Cosoleto: smottamenti e frane provocarono la formazione di un laghetto paludoso che provocò la morte per malaria di tanti abitanti. Il Marchese Nicola, a proprie spese, avviò delle opere di bonifica e il ripristino dell’area colpita.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia villa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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COSOLETO 7 - MUSEO DELLE CARROZZE MARCHESI TACCONE
museo delle carrozze “marchesi taccone di sitizano” Il Museo è stato inaugurato nell’agosto del 2010. La sua realizzazione è stata possibile grazie alla donazione delle otto carrozze (XIX e XX secolo) della famiglia Taccone e delle antiche stalle che sono state ristrutturate per ospitare l’esposizione. Le carrozze, di fattura italiana e francese, sono state restaurate di recente. La collezione comprende delle berline, ossia carrozze chiuse, a quattro ruote con sportelli laterali, e dei landau, carrozze aperte a quattro ruote con copertura ritraibile a mantice, sedili a panchetta con disposizione “vis à vis”per i viaggiatori, e sedile anteriore per il cocchiere.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia museo Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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COSOLETO 8 - PIAZZA ITALIA
piazza italia Situata nel centro del paese di Cosoleto, piazza Italia ospita il palazzo del Municipio, il Monumento ai Caduti della prima Guerra Mondiale, e l’Antica Fontana. Quest’ultima fu costruita nel 1899 e collocata in cima ad una breve scalinata, al centro della piazza. In stile neoclassico, le bocche di erogazione emergono da una maschera in marmo, lo stesso materiale con cui è stata realizzata tutta la fontana. Il palazzo Municipale è caratterizzato sulla facciata da una partizione verticale di colore chiaro, in corrispondenza dell’ingresso, che comprende il portone, il balcone sovrastante, e s’innalza come una torre ben oltre il tetto a spioventi. Sul prospetto della “torre” prendono posto: lo stemma del Comune, all’altezza dell’interrotto cornicione; l’orologio pubblico, incastonato nella parte più alta e, sopra la torre, la campana civica.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia piazza Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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COSOLETO 9 - FONTANA DEI DUE CANALI
fontana dei due canali Si trova nella frazione di Sitizano ed anticamente era l’abbeveratoio per gli animali di passaggio (soprattutto gli asini). La vasca è costituita da un unico blocco di pietra scavato a mano. A seguito dei terremoti che devastarono il paese, la fontana andò distrutta e la vasca fu utilizzata come contrafforte per una strada vicina. Grazie alla buona volontà degli abitanti, la vasca è stata recuperata e la fontana ricostruita secondo lo stile originario.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia fontana Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono
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COSOLETO 10 - FRANTOIO PERRONE
frantoio perrone Oggi possiamo vedere solo il nuovo edificio che ospita il frantoio Perrone, sito lungo la Strada Statale 112, sul torrente Vasì. L’antico edificio, ormai andato distrutto, comprendeva anche un mulino ad acqua.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura industriale Tipologia frantoio Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
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COSOLETO 11 - FRANTOIO TACCONE
frantoio taccone Il frantoio si trova nella frazione di Sitizano ed ha una struttura portante in muratura di mattoni pieni a vista. L’ingresso principale è costituito da un portale con arco a tutto sesto, la cui chiave di volta è un elemento in pietra raffigurante una foglia. Le finestre laterali presentano archi a sesto ribassato, mentre sulla parte alta dell’edificio vi sono delle aperture ovali.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura industriale Tipologia frantoio Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione suffuciente Stato di conservazione ottimo
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COSOLETO 12 - LE FONTANELLE
le fontanelle Nel passato queste fontane servivano da abbeveratoio per gli animali da soma. Oggi ne rimangono solo pochi ruderi.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia fontana Livello di accessibilitĂ sufficiente Livello di percezione mediocre Stato di conservazione mediocre
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COSOLETO 13 - CASTELLO MEDIEVALE (ruderi)
ruderi del castello medievale di sitizano Rimangono solo pochi resti del Castello, accanto al quale sorgeva anche un convento, fondato da Padre Bonaventura, con annessa la chiesa di San Nicola. Probabilmente il castello fu edificato nel XII secolo e restaurato in tempi successivi, come testimoniato da alcuni reperti ritrovati sul sito. Fu distrutto dal terremoto del 1783, che ne causò l’abbattimento su un fianco. Anche se, all’apparenza, del Castello non restano che un cumulo di macerie ricoperte da uliveti, in realtà negli strati sottostanti il piano di campagna sono visibili alcune stanze, prive di tetto ma con pareti divisorie quasi intatte. Inoltre, sul lato del castello che si affaccia sul dirupo, sono presenti alcune aperture che, anche se con difficoltà, consentono l’accesso ad alcune stanze che in passato sono state oggetto di ruberie di arredi e oggetti di valore. Dalla sommità della collina su cui sorge il castello si scorge la vallata in cui si formò il lago a seguito degli smottamenti provocati dal terremoto. Oggi il terreno in cui si trovano i resti del castello è proprietà privata.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura fortificata Tipologia castello Livello di accessibilità mediocre Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo
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COSOLETO 14 - CASA DI VILLEGGIATURA
casa di villeggiatura Costruzione a due piani in calcestruzzo armato e mattoni pieni, probabilmenterealizzata a scopo di villeggiatura. La casa sorge su di una collinetta sulla Strada Statale 112 ed è circondata su tre lati da campi coltivati. Abbandonata da tempo e in decadenza strutturale, mostra ancora i caratteri architettonici originari: il bugnato delle facciate e le eleganti balaustre a colonnine dei balconi e della slanciata terrazza circolare che copre il portico.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia villa Livello di accessibilitĂ ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione pessimo
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COSOLETO 15 - CASALE
casale Non si hanno molte notizie sul rudere di questo casale abbandonato. La maggior parte dell’edificio è in muratura di mattoni pieni, con elementi in cemento armato, facendo supporre che il manufatto sia relativamente recente (metà ’900).
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura rurale Tipologia casale Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione pessimo
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COSOLETO 16 - PUNTO PANORAMICO
punto panoramico Sulla strada che da Sitizano porta a Cosoleto si trova questa piccola area pic-nic all’ombra dei pini, dalla quale si gode la vista sulla piana di Gioia Tauro.
Paesaggio rurale Patrimonio naturale Categoria punto panoramico Tipologia lineare Livello di accessibilitĂ ottimo Livello di percezione sufficiente
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COSOLETO 17 - TORRENTE VASì
TORRENTE vasì L’area SIC del torrente Vasì si estende per 165,77 ha, a ridosso del Parco Nazionale d’Aspromonte per poi continuare nel territorio del Parco stesso. Essa interessa i comuni di Sinopoli e di Cosoleto. L’area è un sito a dominanza di vegetazione arborea igrofila e comprende il tratto montano della fiumara Vasì, subaffluente del Petrace. La morfologia è tipica di un corso d’acqua montano, con alveo stretto, pendenze accentuate (9%) e di forma irregolare. Il letto del torrente è composto da ghiaia, massi e ciottoli. Il territorio circostante è costituito da pendii scoscesi, con forti pendenze, ricoperti da vegetazione forestale. Il clima è supramediterraneo umido con temperatura media annua tra 12° e 13° C. La vegetazione attorno al torrente è costituita da boschi di latifoglie decidue mesotermofile di forra, quali acero napoletano e carpino nero; sono presenti anche arbusteti di ginestra dei carbonai ed erica. Nel territorio circostante si trovano alberi di leccio e roverella. Nell’area SIC sono presenti sette diversi tipi di habitat, e alcune specie, sia animali che vegetali, di forte rilevanza naturalistica: la libellula endemica dell’Italia meridionale (Cordulegaster trinacriae), la rana appenninica (Rana italica), la lucertola campestre (Podarcis sicula) e il tiglio nostrano (Tilia platyphyllos Scop).
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Paesaggio rurale Patrimonio naturale Categoria emergenza naturale Tipologia areale Livello di accessibilità mediocre Livello di percezione sufficiente
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