SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 1
CHIESA DI SAN GIUSEPPE
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CHIESA DI MARIA SS DELLE GRAZIE
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CHIESA DI SANT’AMBROGIO
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CHIESA DI SANTa EUFEMIA
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CHIESA DEL PURGATORIO
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ORFANOTROFIO E CAPPELLA DI SANT’ANTONIO
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ALTARE DEL CALVARIO
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PICCOLO MUSEO DELLA CIVILTà CONTADINA
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FONTANA DI NUCARABELLA
10 FONTE DELLA CAMPAGNOLA 11 MONASTERO DI SAN BARTOLOMEO 12 CHIESA DI SAN FRANCESCO (ruderi) 13 MAUSOLEO DI GIUSEPPE GARIBALDI 14 MONUMENTO ALLA MADONNA DEL SASSO 15 CIPPO DI GARIBALDI 16 ARCHetto DELL’ACQUA DEI MONACI
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 1 - CHIESA DI SAN GIUSEPPE
CHIESA DI SAN GIUSEPPE La chiesa rientra nel territorio della parrocchia della chiesa di Maria Santissima delle Grazie. La facciata è in posizione arretrata, incorniciata da due torri: quella a destra di chi osserva è la torre campanaria, mentre quella di sinistra porta in cima un orologio con le relative campane. Il portale ha un pronao con due colonne tonde su base quadra ed ha una copertura a due spioventi, che di fronte fa intravedere un timpano basso. Al centro della parte superiore della facciata si apre una finestra ad ogiva che ospita il gruppo statuario della Sacra Famiglia. La nicchia è fiancheggiata da due aperture simmetriche a forma di croce.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 2 - CHIESA DI MARIA SS DELLE GRAZIE
CHIESA DI MARIA SANTISSIMA DELLE GRAZIE L’edificio, sito nel vecchio abitato, venne edificato nel 1972 dopo che l’antica chiesa parrocchiale, in seguito ai terremoti del 1783 e del 1908, fu demolita perché pericolante. Ospita una statua marmorea del XVI secolo, raffigurante la Madonna col Bambino, realizzata dal messinese Giuseppe Bottone nel 1568, ed un dipinto del XIX secolo che ritrae Santa Caterina, eseguito dall’artista Rocco Visalli, su commissione della famiglia Ruffo.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 3 - CHIESA DI SANT’AMBROGIO
CHIESA DI SANT’AMBROGIO Fu edificata dopo il 1908, dai milanesi che giunsero a Sant’Eufemia d’Aspromonte per fornire i primi aiuti post-terremoto. All’interno dell’edificio troviamo la statua della Madonna del Carmine, una campana di epoca bizantina e la statua di Sant’Ambrogio, donata nel 1909 dai soccorritori milanesi. È stata riedificata nel 1970.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 4 - CHIESA DI SANTA EUFEMIA
CHIESA DI SANTA EUFEMIA Oggi questa chiesa è, insieme a quella della Vergine delle Grazie, una delle due chiese parrocchiali del paese, ma la sua storia è certamente più antica. Infatti doveva esistere, in un altro sito, già intorno al 1100 come chiesa Matrice dell’abitato, fino al terremoto del 1783, dopo il quale si pensa che al suo posto sia stata costruita l’attuale chiesa del Santissimo Rosario. Oggi custodisce una statua marmorea della Madonna delle Grazie, di epoca rinascimentale, lo stemma della famiglia Ruffo e alcune statue, tra cui quelle dei Santi Cosma e Damiano.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 5 - CHIESA DEL PURGATORIO
CHIESA DEL PURGATORIO La chiesa si trova nel vecchio abitato e mostra una facciata in mattoni rossi a vista e tre portali d’ingresso. Ha impianto a tre navate, separate da colonne in legno. Custodisce alcuni dipinti su tela e la statua di San Rocco.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione sufficiente
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 6 - ORFANOTROFIO E CAPPELLA DI SANT’ANTONIO
ORFANOTROFIO E CAPPELLA DI SANT’ANTONIO La piccola cappella, che custodisce una bella statua del Santo a cui è intitolata, attualmente è annessa all’Orfanotrofio Antoniano Femminile “Canonico Annibale Maria Di Francia”.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia orfanotrofio Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 7 - ALTARE DEL CALVARIO
ALTARE DEL CALVARIO La via Roma viene comunemente chiamata il Calvario e costituisce una strada scoscesa che dalla chiesa di Sant’Eufemia Vergine e Martire, sita in piazza Vittorio Emanuele III, giunge sino alla chiesa di Santa Maria delle Grazie su corso Umberto I, nella zona vecchia della città. Di rilevante interesse appare, agli inizi della via, la presenza del Calvario, da cui appunto la denominazione popolare del luogo. Il Calvario è un tempietto con quattro finte colonne bianche con capitelli ionici, che scandiscono gli spazi delle tre nicchie. La copertura è costituita da tre cupolette bianche. La nicchia più grande, al centro, ospita le statue del Crocifisso, di Maria e della Maddalena; in quelle laterali prendono posto le croci con i due ladroni. Le forme architettoniche dell’edicola sono messe in risalto dalla bicromia applicata ad effetto.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia edicola Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 8 - PICCOLO MUSEO DELLA CIVILTà CONTADINA
PICCOLO MUSEO DELLA CIVILTà CONTADINA Il museo contiene reperti dell’artigianato locale. L’edificio che lo ospita risale al 1902, per cui si tratta di una delle poche costruzioni sopravvissute al terremoto del 1908, e un tempo era l’antico macello del paese. è realizzato in mattoni con copertura lignea, ed è sorretto da una volta sotto la quale scorre il fiume Marino. Accanto all’edificio vi è la fontana di Nucarabella, che prende il nome dalla via su cui si trova.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia museo Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 9 - FONTANA DI NUCARABELLA
Fontana di Nucarabella La fontana è situata alle spalle della chiesa di Maria Santissima delle Grazie e, più propriamente, accanto a quello che in passato costituiva l’antico macello, divenuto oggi il Piccolo Museo della Civiltà Contadina. Costruita in muratura e pietra, ha due canali e un’unica vasca; il prospetto è decorato con lesene scanalate dotate di capitello, il tutto sovrastato da uno stemma.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia fontana Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione mediocre
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 10 - FONTE DELLA CAMPAGNOLA
Fonte della Campagnola La fonte si trova sopra l’abitato di Sant’Eufemia, in località Campagnola, dove iniziano i Piani d’Aspromonte e da cui si può godere di un meraviglioso panorama. Elemento principale della fontana era la statua della Campagnola, molto bella, come testimoniato da alcune foto storiche: essa mostrava una giovane donna che teneva tra le braccia dei recipienti di terracotta, usati per raccogliere l’acqua, dai quali sgorgavano due zampilli. Oggi la statua è stata sostituita, poiché di quella antica era rimasto solo il busto.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia fontana Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione sufficiente
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 11 - MONASTERO DI SAN BARTOLOMEO
MONASTERO DI SAN BARTOLOMEO DI TRIGONA Il monastero dedicato al fondatore del Patìrion di Rossano (CS), San Bartolomeo da Simeri, si trova in località San Bartolo. Il toponimo Trigona (cioè tortora) non compare in nessuna carta topografica moderna, ma viene menzionato nel Vrevion del XI secolo in alcune indicazioni geografiche riconducibili a questo territorio, che ha visto proprio la presenza di San Bartolomeo. Il complesso dei ruderi del monastero occupa un’area quadrangolare, il cui lato minore (lato nord) costeggiava l’antica via Popilia, ed era segnato da una muratura che formava un terrapieno di circa 3 metri di spessore, alto più di un metro. Oggi di questo edificio rimangono alcuni resti dei muri, parti di volte, il rudere della torre campanaria (u campanaru) e, sul cortile, i ruderi di un archetto noto come “Acqua dei Monaci”, che ornava la fontana, la cui acqua, dalla località Cellia, arrivava attraverso una condotta costituita da due tegole sovrapposte. Il campanile, posto nell’angolo nord occidentale, mostra evidenti segni di rifacimento, perché quella che oggi è la sua parte esterna copre una precedente muratura più interna, un pilastro con tracce di lesene, due archi ad angolo ed una crociera. Il lato meridionale è oggi occupato da terre coltivate, da una piazzetta e da una villetta che insiste su elementi murari, disposti a formare una pianta ad L, che probabilmente formavano il monastero vero e proprio. Questi muri hanno subìto varie trasformazioni e sono stati improvvidamente intonacati, per cui è difficile analizzarne la struttura originaria, ma mostrano un imponente arco di ingresso. Al centro dell’area quadrangolare si colloca la chiesa. per visualizzare le schede complete: www.galbatir.it
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Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia monastero Livello di accessibilità mediocre Livello di percezione mediocre Stato di conservazione sufficiente
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 12 - CHIESA DI SAN FRANCESCO (ruderi)
RUDERI DELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO Dell’antica chiesa non rimangono che pochi resti lapidei del basamento che costituiva l’antico edificio.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 13 - MAUSOLEO DI GIUSEPPE GARIBALDI
MAUSOLEO DI GIUSEPPE GARIBALDI Fu eretto nel 1965, con una forma che ricorda quella di un tempio, ed è posto a 1200 m di altitudine, circondato da una fitta pineta. Sorge nel luogo della Battaglia d’Aspromonte, dove il 29 agosto 1862 Garibaldi fu ferito dai piemontesi, accanto al pino al quale si appoggiò dopo essere stato colpito. All’interno vi è un piccolo museo. Molti altri sono i luoghi che testimoniano il passaggio di Garibaldi e dei suoi uomini in Aspromonte, tra cui la Casa Forestale dove il generale sostò prima del famoso scontro col Pallavacini, della quale parla lo stesso Garibaldi in “Frammenti di matita”, dicendo che qui giunse con i suoi uomini stremati e trovò alcuni viveri ed un campo di patate, ma niente più di questo.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia mausoleo Livello di accessibilità buono Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 14 - MONUMENTO ALLA MADONNA DEL SASSO
MONUMENTO ALLA MADONNA DEL SASSO Sulla strada provinciale che lega la piccola città di Sant’Eufemia d’Aspromonte con la località Gambarie, ai piedi di una parete rocciosa, su un alto basamento in pietra si erge una statua raffigurante la Madonna detta del Sasso.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia monumento Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 15 - CIPPO DI GARIBALDI
CIPPO DI GARIBALDI Il pino ai piedi del quale si tramanda che fu adagiato Garibaldi ferito, si trova in località Gambarie. L’albero è circondato da una ringhiera di ferro, all’interno della quale è posta una lastra marmorea che ricorda l’evento, avvenuto il 29 agosto 1962. Questo luogo, così come il mausoleo di Garibaldi, è mèta di continue visite da parte dei turisti.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria monumento naturale Tipologia monumento Livello di accessibilità buono Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE 16 - ARCHETTO DELL’ACQUA DEI MONACI
ARCHETTO DELL’ACQUA DEI MONACI All’interno di quello che costituiva il grande cortile del monastero di San Bartolomeo di Trigona, ora sensibilmente ridimensionato e destinato per lo più all’agricoltura, troviamo l’Archetto noto come “Acqua dei monaci”. L’elemento era stato eretto probabilmente a ornamento della fontana, oggi non più esistente.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia elemento decorativo Livello di accessibilità mediocre Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo
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