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CHIESA PARROCCHIALE DI SAN BIAGIO
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FABBRICA DELLE PIPE
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MUSEO DELL’ARTE CONTADINA
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SCIDO 1 - CHIESA PARROCCHIALE DI SAN BIAGIO
CHIESA DI SAN BIAGIO Le origini della chiesa di Scido sono da collegarsi all’invasione degli Arabi, avvenuta nel 951 d.C. e alla distruzione di Taureana, capoluogo della Piana. Gli abitanti, terrorizzati, cercarono rifugio e si nascosero verso l’interno boscoso. Una conca infoltita, che chiamarono “luogo nascosto coperto di alberi” (Schiodos, Schidos, Scidos) diede ricetto ai fuggitivi. Sostenuti dalla presenza e dal conforto dei monaci, anch’essi in fuga, vi costruirono una chiesa e un monastero, denominato “monastero San Fantino di Scido”, un luogo di preghiera e di raccoglimento spirituale. La “Vita di San Nilo” scritta da San Bartolomeo, suo discepolo nonché uno dei primi monaci calabresi, narra delle vicende legate a questa singolare convivenza. Intorno a questo primitivo nucleo abitativo si sviluppò presto una comunità formata da contadini, pastori e monaci, ed il culto di San Fantino venne sostituito dal culto di San Biagio. Non sappiamo quando la chiesa fu elevata a parrocchia; è certo che nell’anno 1534 nei Registri Vaticani essa figurava quale “Chiesa Parrocchiale San Biagio”. Al suo interno sono conservate le statue marmoree della Madonna del Soccorso e di Santa Caterina d’Alessandria, del XVI secolo, attribuite al Gagini e alcuni affreschi di artisti contemporanei.
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I Progetti
Atlante
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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SCIDO 2 - FABBRICA DELLE PIPE
FABBRICA DELLE PIPE Quella nota come “Fabbrica delle pipe” altro non è che il laboratorio dell’artigiano Rocco De Giglio, che trova spazio all’interno della sua stessa abitazione. Purtroppo dopo la sua morte la sua arte è andata perduta e lo stesso laboratorio è ormai chiuso. La totale assenza di segnaletica lo rende impossibile da riconoscere e da distinguere dalle altre abitazioni adiacenti. Una collezione di pipe di Rocco De Giglio è conservata nel museo dell’Arte Contadina di Scido.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura industriale Tipologia fabbrica Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
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SCIDO 3 - MUSEO DELL’ARTE CONTADINA
museo dell’arte contadina Adiacente a palazzo Ruffo, il museo vuole essere una testimonianza del passato delle popolazioni locali, che traevano dalla coltivazione della terra il proprio sostentamento. Al suo interno sono conservati attrezzi vari propri dell’agricoltura di un tempo, quali vecchi aratri a trazione animale, lampade ad olio o attrezzi per fare il formaggio. Il fiore all’occhiello della collezione è rappresentato da un vecchio frantoio in pietra ad alimentazione idraulica, ancora funzionante, ed una riproduzione fedele dei “giganti” conservati presso la Casa della Cultura di Palmi. Custodisce anche una collezione di pipe dell’artigiano scidese Rocco De Giglio.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia museo Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione buono Stato di conservazione ottimo
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I Progetti
Atlante
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