SCILLA 1
CASTELLO RUFFO
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CAPPELLA DELLA MADONNINA DEL MARE
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CHIESA DELLA SANTA CROCE
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CHIESA DI MARIA SS IMMACOLATA
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CHIESA DI SAN GIOVANNI
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CHIESA DELLA MADONNA DEL CARMINE
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CHIESA DI SAN ROCCO
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CHIESA DI SAN GIUSEPPE
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CHIESA DELLO SPIRITO SANTO
10 CHIESA DI SANTA MARIA DI PORTO SALVO 11 CAPPELLETTA DI SAN ROCCO 12 ChiANALEA 13 PALAZZO PONTILLO 14 PALAZZO SCATEGNA 15 VILLA ZAGARI 16 CASA RUFFO 17 MUNICIPIO 18 FONTANA SAN CLEMENTE 19 FONTANA IERACE 20 FONTANA RUFFO 21 mONUMENTO AL PESCE SPADA 22 EX CARTIERA 23 CENTRALE IDROELETTRICA 24 MULINO DI SCANNAPORCELLI 25 GROTTE DI TREMUSA 26 SPIAGGIA DI MARINA GRANDE
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SCILLA 1 - CASTELLO RUFFO
Castello Ruffo Il castello sorge su un’imponente rocca che domina dall’alto Scilla e lo Stretto di Messina. Prima di divenire la roccaforte dei Ruffo, esso fu il monastero che i Padri Basiliani dedicarono a San Pancrazio, vescovo e martire di Taormina, distrutto a seguito di un terremoto. Solo successivamente il Conte di Catanzaro, Pietro Ruffo, avrebbe trasformato la struttura nell’attuale castello, facendone nel 1533 la sua dimora. Il castello si articola su due livelli fuori terra più uno sotterraneo, originariamente destinato alle cantine dei monaci, e in seguito divenuto carcere. Per accedere alla struttura vi è una strada molto stretta, sopraelevata e delimitata da due muretti, che conduce sino al portale d’ingresso, delineato da una cornice e sormontato dallo stemma della famiglia Ruffo scolpito in pietra. I resti delle antiche carrucole testimoniano l’esistenza di un ponte levatoio sostituito, successivamente, dal Conte Ruffo con un ponte in muratura. La porta d’ingresso è sormontata internamente da un medaglione marmoreo raffigurante la Madonna col Bambino in Gloria. Le sontuosissime sale ospitarono per lungo tempo una galleria d’arte, fondata da Don Tiberio Ruffo, con numerosissime opere del Seicento e Settecento. Sulla parte destra si trova un ampio cortile, dove la Marina Militare, negli Anni Venti, fece costruire due alloggi adibiti a residenza del guardiano del faro. Attualmente, il castello è sede di numerose manifestazioni artistiche e culturali, benché ciò che affascina di più è il meraviglioso orizzonte scrutabile dall’alta rocca, segnato dalla vicina Sicilia, dalle isole Eolie e dal mar Tirreno. per visualizzare le schede complete: www.galbatir.it
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Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura fortificata Tipologia castello Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione ottimo Stato di conservazione buono
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SCILLA 2 - CAPPELLA DELLA MADONNINA DEL MARE
CAPPELLA DELLA Madonnina del Mare La statua della Madonnina del Mare, anche detta Madonnina del Porto, venne commissionata nel 1953 dall’allora sindaco Antonia Paladino Brancati, allo scultore Alessandro Monteleone. La cappella dove è situata l’opera costituisce un’insenatura naturale, la quale fu accentuata dall’intervento dell’esercito tedesco, durante la Seconda Guerra Mondiale, al fine di creare un varco nel caso di bombardamenti. L’intervento della contessa Zagari pose fine al progetto nazista, così da salvaguardare la grotta da eventuali danni irreparabili. L’opera scultorea, realizzata in bronzo, rappresenta la Madonna con il capo coperto da un velo, che sorregge il Bambino mentre con la mano destra benedice il popolo di Dio. La Madonnina poggia su un altare dotato di mensa e tabernacolo, in pietra lavica e marmo bianco. Alla base vi è un gradino, decorato da pezzi di marmo incollati a mosaico, su cui poggia un paliotto privo di decorazioni.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia santuario Livello di accessibilità buono Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione sufficiente
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SCILLA 3 - CHIESA DELLA SANTA CROCE
Chiesa della Santa Croce All’interno della piccola frazione di Favazzina sorge quest’edificio di modeste dimensioni: la facciata è classica, con due grandi lesene con capitello corinzio che sorreggono il timpano con cornice lineare. Questo stesso linguaggio è riproposto nel portale, composto da due mensole che sorreggono un piccolo timpano. A sinistra della facciata si erge il campanile a vela, che termina con un tetto spiovente coperto da tegole. L’edificio è a due navate: quella laterale, molto piccola rispetto alla centrale, conduce all’Altare della Santa Croce, realizzato, quest’ultimo, utilizzando marmi antichi restaurati. Ancora, l’altare appare adornato da due pannelli decorati con motivi floreali che componono il paliotto sormontato dal tabernacolo, costituito a sua volta da due semicolonne con capitello ionico che sorreggono un arco a tutto sesto. Il tutto è sovrastato da una vetrina che racchiude la Santa Croce. Infine, il tetto è a cassettoni in gesso e il pavimento è interamente in granito rosso.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono
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SCILLA 4 - CHIESA DI MARIA SS IMMACOLATA
Chiesa di Maria Santissima Immacolata La chiesa Matrice, risalente alla metà del IX secolo fu realizzata, molto probabilmente, come “cattolica” del convento di San Pancrazio, situato sulla rocca del castello. I devastanti terremoti che si abbatterono incessantemente sull’area calabra devastarono la basilica, la quale, nonostante i continui rifacimenti, sorge tuttora lì dove fu edificata per la prima volta, esattamente nel punto in cui si intersecano le vie di comunicazione con tutti i quartieri della città. L’attuale configurazione della chiesa presenta una pianta a croce latina a tre navate, scandite da sedici colonne realizzate in marmo di Carrara e sormontate da altrettanti capitelli in stile corinzio. La navata centrale maggiore è conclusa da un abside poligonale, mentre le due navate minori terminano con due cappelle quadrangolari. Su ciascuna delle navate laterali sono collocati sei altari minori, realizzati in marmo di Carrara intarsiati di altri marmi di vario colore e sormontati da tempietti, anch’essi di marmo, con colonnette di Porto Venere e di Rosso di Francia. Il soffitto è realizzato con capriate in legno. Al suo interno, la basilica custodisce opere di pregiato livello artistico: la scultura in marmo raffigurante San Pietro Apostolo, attribuita alla scuola del Bernini; la Madonna della Porta, dipinto su tavola attribuito al maestro Galatina; una statua dell’Immacolata, opera rinascimentale di scuola napoletana; il paliotto dell’altare maggiore in marmi policromi, anch’esso partenopeo; e la Pietà e la Visione di Sant’Andrea, due tele di Giacinto Diano (1761). 264
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione buono Stato di conservazione ottimo
SCILLA 5 - CHIESA DI SAN GIOVANNI
chiesa di San Giovanni Originariamente sorgeva nella periferia nord della città, in contrada Jeracari, ma a seguito del terremoto del 1908 fu rasa al suolo; successivamente, grazie a Papa Pio X, la chiesa venne ricostruita in legno e interamente coperta con lamiere di ferro. Tuttavia, col passare del tempo, la facciata cominciò a degradarsi sensibilmente, pertanto si decise di creare un comitato ad hoc con lo scopo di raccogliere i fondi necessari alla realizzazione dell’attuale facciata in cemento, del nuovo portone d’ingresso, e degli scalini, adesso rivestiti in marmo. L’interno è a navata unica e ai lati del portone sono poste due vetrine in legno: quella di destra custodisce la statua di San Giovanni Battista, quella di sinistra la statua di Sant’Antonio da Padova. Le pareti sono interamente in legno, prive di decorazioni e per ciascuna vi sono cinque aperture: l’entrata laterale e quattro finestre a sinistra e l’accesso alla piccola piattaforma fungente da campanile e quattro finestre a destra. Il tetto è a spiovente ed è sormontato da una croce in ferro e, così come il pavimento e le pareti, è fatto totalmente in legno.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono
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SCILLA 6 - CHIESA DELLA MADONNA DEL CARMINE
chiesa dELLA MADONNA DEL CARMINE Dove un tempo sorgeva la chiesa di San Luigi Gonzaga, distrutta dal terremoto del 1908, venne realizzata una chiesa in legno, dono di Papa Pio X, dedicata alla Vergine del Carmine, ma la struttura venne demolita per far spazio alla realizzazione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. La chiesa venne, in seguito, ricostruita a spese dello Stato. All’interno la chiesa presenta un’unica navata, alla fine della quale vi sono due porte che conducono alla sagrestia, sormontate da quadri raffiguranti la Madonna con Bambino, a destra, e San Giuseppe con Gesù Bambino, a sinistra. Al di sotto degli scalini dell’altare sono collocate la statua della Madonna del Carmine e della Madonna del Rosario. L’edificio contiene anche: un Crocifisso processionale in legno e bronzo; un quadro raffigurante la Madonna di Pompei; un confessionale ligneo; la statua in cartapesta di San Pasquale e un quadro raffigurante la Madonna del Carmine. Sulle pareti laterali è possibile notare i quadri in lamina incisa, rappresentanti le stazioni della Via Crucis. Nella parte superiore, entrambe le pareti della navata sono aperte da finestre rettangolari, mentre il pavimento è composto da lastre rettangolari in marmo bianco. Il soffitto risulta suddiviso in tre fasce: la prima, collocata sulla prima trave, appare segnata da un tondo dipinto raffigurante il Sacro Cuore di Maria; la seconda, invece, da un altro tondo dipinto rappresentante il Sacro Cuore di Gesù, collocato sulla seconda trave; la terza fascia, infine, è segnata da due lampadari in vetro di forma circolare. 266
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
SCILLA 7 - CHIESA DI SAN ROCCO
chiesa di San ROCCO Dove oggi si erge la chiesa patronale di San Rocco, originariamente sorgeva la chiesa di San Giorgio, un tempo santo patrono di Scilla, che tuttora presta il nome al principale quartiere cittadino. Verso la fine del XV secolo e gli inizi del XVI, gli scillesi, dopo essere scampati ad un’epidemia di peste, vennero a sapere dell’esistenza, a Venezia, delle spoglie di San Rocco, Santo protettore contro la peste, riconoscendo in Lui il proprio salvatore. Da qui il culto a San Rocco, oggi Santo patrono della cittadina calabra. Non si hanno notizie certe circa la data di realizzazione della struttura, benché la chiesa sia stata menzionata in documento del 1599 in occasione della visita del vescovo Annibale D’Afflitto. Ad ogni modo, la chiesa venne distrutta sia dal terremoto del 1873 che da quello del 1908. L’attuale costruzione è il frutto di un restauro iniziato negli Anni Settanta e conclusosi il 16 agosto del 1990. La parte superiore della facciata è sormontata da un grande timpano decorato da una grande scultura in altorilievo, realizzata, nel 2003, dall’artista scillese Mario Benedetto, che rappresenta San Rocco in mezzo agli appestati. Il grande portone d’ingresso è stato realizzato dall’artista scillese Rocco Focà nel 1885. Ai lati del portone, si trovano due portoncini in castagno, scolpiti anch’essi dal Focà. L’interno, spazioso e lucente, in stile neoclassico, consta di un’unica navata, conclusa da un abside semicircolare, decorata da disegni geometrici di forma ottagonale. Sull’altare maggiore, in stile neoclassico, si può ammirare la statua cinquecentesca del Santo, opera marmorea attribuita ad Antonello Freri. Il simulacro del Santo, che annualmente si porta in processione, è un’espressiva opera lignea del ’700 napoletano. per visualizzare le schede complete: www.galbatir.it
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Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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SCILLA 8 - CHIESA DI SAN GIUSEPPE
chiesa di San GIUSEPPE Situata a nord del piccolo Borgo di Chianalea, le origini della chiesa risalgono al 1619. La costruzione della strada ferrata e il terremoto del 1908 danneggeranno parte della struttura. L’edificio è composto da due diverse strutture collegate: un atrio-avancorpo e la chiesa vera e propria. L’atrio - testimonianza dell’antico convento dell’Annunziata - è un vano rettangolare, con copertura a crociera, a cui si accede tramite un portale ad arco a tutto sesto in mattoncini, unico elemento decorativo della facciata non finita. Il portale di accesso alla chiesa vera e propria si trova all’inteno dell’atrio ed è un opera del XVIII secolo, realizzata in pietra tufacea il cui colore, insolitamente bianco, lo rende simile al marmo; esso è costituito da due colonne tortili, intrecciate da fusti erbacei, con capitelli corinzi e, ai lati, due angeli che indicano l’ingresso. L’interno ha un’unica navata, conclusa da un abside semicircolare. Il pavimento, composto da lastre quadrate in pietra di Modica disposte a rombi, gode di tre aperture che consentono di ammirare gli ambienti sottostanti. La zona absidale è separata dalla navata da un gradino in marmo rosso e da due pilastri in mattoni sui quali si imposta un accenno di arco. Al centro della zona absidale, un altro gradino collega l’Altare Maggiore alla Mensa Eucaristica. L’Altare, dalle linee settecentesche, è in marmo bianco; due mensole decorate sorreggono la Mensa sormontata dal tabernacolo, in stile classico, il cui timpano è sorretto da due colonnette, mentre dei festoni di fiori fanno da cornice alla porticina in legno dorato. Nella parete absidale, a destra, una nicchia custodisce la statua in cartapesta di San Giuseppe del 1750. 268
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione sufficiente
SCILLA 9 - CHIESA DELLO SPIRITO SANTO
chiesa dELLO SPIRITO SANTO Inaugurata il 7 dicembre del 1752, la chiesa è situata ai piedi di Marina Grande, nel rione omonimo. Resistette alla maggior parte dei terremoti che colpirono l’area, benché non rimase indenne al maremoto successivo al sisma del 1873, che distrusse la volta e la copertura. Immediatamente restaurata, fu rasa al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale e subito ricostruita. La mareggiata, scatenatasi nel 1980, distrusse parte della sacrestia, non più riedificata sino ad oggi, danneggiando anche l’interno della chiesa. All’interno presenta un’unica navata; lungo le pareti laterali sono posti quattro altari, due per lato, intervallati da lesene corinzie, sulle quali sono poste le tele raffiguranti le stazioni della Via Crucis, del XVIII secolo. Il presbiterio, rialzato rispetto alla navata, è diviso dalla stessa da una balaustra in marmo bianco; sullo sfondo è posto l’altare maggiore, tardo-barocco, composto da oltre dieci varietà di marmi; al centro, incastonata da quattro colonne rosa con capitelli corinzi in marmo bianco di Carrara, vi è la tela raffigurante La Discesa dello Spirito Santo, realizzata da Francesco Celebrano, pittore dei Borboni, nel 1799. Il pavimento è composto da lastre in marmo bianco e nero, sistemate a rombi; al centro, un’enorme lastra in marmo bianco copre l’accesso alla cripta. Insieme alle sontuose architetture lignee del coro e del pulpito, sono degne di nota le tele ospitate nelle cappelle laterali, in particolare quella cinquecentesca di San Francesco di Paola, per il quale vi è una grande devozione da parte della Comunità scillese. per visualizzare le schede complete: www.galbatir.it
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Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono
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SCILLA 10 - CHIESA DI SANTA MARIA DI PORTO SALVO
chiesa di SanTA MARIA DI PORTO SALVO La chiesa sorge al centro del quartiere di Chianalea in posizione panoramica; l’edificio venne riedificato a seguito del crollo conseguente al terremoto del 1908. La navata e il campanile furono notevolmente abbassati, al contrario dell’abside che fu ricostruita ad altezza originale, per poter consentire la collocazione del maestoso dipinto settecentesco della Madonna di Porto Salvo sopra l’Altare Maggiore. Anche l’organo a canne riuscì a scampare al terremoto ed oggi è vsibile all’interno della chiesa. L’accesso è preceduto da una scalinata in pietra granitica; la facciata, in stile neoclassico, appare scandita da quattro paraste dal fusto scanalato, poggianti su alte basi. La struttura superiore risulta sormontata da un timpano al cui centro è collocato un tondo raffigurante, in altorilievo, la figura della Vergine di Porto Salvo. Nella zona posteriore è posto il campanile, di forma quadrangolare, sovrastato dalle pareti dell’abside. L’interno è costituito da un’unica navata conclusa da un abside semicircolare. A fianco del portone d’ingresso sono collocate due vetrine che custodiscono una statua di Santa Teresa di Gesù Bambino del 1921 e una statua in cartapesta in stile gotico veneziano di Santa Lucia del 1926. Sulle pareti sono poste delle tele rappresentanti le stazioni della Via Crucis, e su quella di destra si elevano le statue dei Santi Medici Cosma e Damiano del 1901. Più avanti, l’altare di Santa Lucia del 1911, interamente in legno, mentre sulla parete di sinistra è possibile ammirare l’unico altare laterale in marmo, dedicato al Santissimo Crocifisso, opere di ignoto artista napoletano. 270
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità sufficiente Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
SCILLA 11 - CAPPELLETTA DI SAN ROCCO
cAPPELLETTA di San ROCCO La cappella venne realizzata nel 1894 per ringraziare Dio che, per intercessione di San Rocco, aveva fatto scampare la cittadina calabra dal terremoto che, in quell’anno, aveva seminato terrore e morte. L’opera venne realizzata dall’artigiano Pasquale Catalano e al suo interno venne collocato un dipinto raffigurante il Santo Patrono, mentre sulla parte superiore, incorniciata con decorazioni floreali in tufo e sormontata dalla croce, venne posta una targa marmorea recante la data del miracolo. Tuttavia, con lo sviluppo urbanistico della città, la cappelletta dovette essere demolita perché d’intralcio, ma venne ricostruita più a monte esattamente com’era. La struttura, di forma semicircolare, presenta sulla bianca facciata un grande cancello sovrastato da una conchiglia, simbolo del pellegrino, incorniciato, ai lati, da due semicolonne. La facciata è delimitata da due paraste che sorreggono la trabeazione, sulla quale è posto, a coronamento, l’elemento più interessante artisticamente, composto dalle decorazioni originarie e sormontato dalla croce. Qui sono poste due targhe: sulla prima è fissata la data di costruzione della cappella originaria (1894); sulla seconda, quella di realizzazione dell’attuale struttura (1990). Ai lati del fastigio sormontato dalla croce, vi si trovano due fiamme realizzate in tufo.
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Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia cappella Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione pessimo Stato di conservazione ottimo
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SCILLA 12 - Chianalea
Chianalea Il quartiere di Chianalea di Scilla è certamente il più suggestivo del comune. L’elemento caratteristico è costituito dalle case costruite a ridosso del mare e della battigia fatta di rocce, tutte collegate da un’unica strada, che va dal porto fino alla Strada Statale 18. Il nome Chianalea vuol dire “Piana delle Galee”, che erano delle antiche imbarcazioni, nonché sinonimo di pescespada, infatti questo è da sempre un quartiere di pescatori.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia borgo Livello di accessibilità buono Livello di percezione ottimo Stato di conservazione buono
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SCILLA 13 - PALAZZO PONTILLO
Palazzo Pontillo Il palazzo è situato al centro del piccolo Borgo di Chianalea e la sua costruzione risale, sembra, al XV secolo. Attualmente si presenta a due piani a causa del terremoto del 1783 che provocò il crollo dell’ultimo piano. La costruzione sorge, inoltre, accanto al grande scalo di alloggio per le barche, denominato largo Chianalea, utilizzato dai pescatori come scivolo a mare.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilità sufficiente Livello di percezione mediocre Stato di conservazione sufficiente
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SCILLA 14 - PALAZZO SCATEGNA
Palazzo Scategna Sito nel piccolo quartiere di Chianalea, a pochi passi dal porto turistico di Scilla sorge quest’edificio a tre piani che risale, molto probabilmente, al XV secolo. è interessante per la ricca decorazione lapidea della facciata. Il portale è in pietra di Siracusa e gode di un doppio ordine di balconi. Molto caratteristico è il grande scalo di alloggio per le barche sito proprio accanto alla struttura, denominato “largo Chianalea”, utilizzato dai pescatori come scivolo a mare.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilità sufficiente Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
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SCILLA 15 - VILLA ZAGARI
Villa Zagari L’edificio sorge all’interno del Borgo di Chianalea. Presenta una pianta trapezoidale e molto caratteristiche sono le torri merlate, di cui una angolare a sezione semiesagonale. Il portale ha un timpano a lunetta con tessere fittili policrome, sovrastato da due balconi balaustrati in pietra chiara.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia villa Livello di accessibilitĂ sufficiente Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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275
SCILLA 16 - CASA RUFFO
Casa Ruffo Situata a Chianalea e risale al XIV secolo, fu la residenza dei Ruffo e venne restaurata nel 1533 dal principe Paolo. Tuttavia, a seguito del sisma del 1783, uno dei piani dell’edificio è crollato. Molto interessante, appare il portale bugnato sormontato dallo stemma nobiliare.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilitĂ sufficiente Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo
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SCILLA 17 - MUNICIPIO
Municipio In piazza San Rocco sorge il palazzo municipale di Scilla, che si eleva su due livelli. Si fregia di un portale monumentale sormontato da un balcone a sua volta sovrastato da un orologio. Al piano terra si trova un ampio atrio da cui parte una scala a doppia rampa, mentre al primo piano sono presenti grandi terrazze laterali.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia municipio Livello di accessibilitĂ ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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SCILLA 18 - FONTANA DI SAN CLEMENTE
fontana di San Clemente Chiamata anche il Canalello, la fontana, situata all’interno del quartiere di Chianalea, costituisce una fonte di acqua sorgiva che sgorga da centinaia di anni e che richiama a sé molta gente.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia fontana Livello di accessibilità sufficiente Livello di percezione mediocre Stato di conservazione sufficiente
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SCILLA 19 - FONTANA JERACE
fontana JERACE Realizzata dallo scultore polistenese Francesco Jerace, la fontana è sita nella piazza Matrice, dove si trova la chiesa Matrice di Maria Santissima Immacolata. La nicchia entro cui è collocata la fontana accoglie la Sirena, simbolo della città di Scilla. La fontana è ricavata sotto la rampa di una scalinata e si presenta con un grande arco a tutto sesto fiancheggiato da due semicolonne liscie.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia fontana Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione sufficiente
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SCILLA 20 - FONTANA RUFFO
fontana RUFFO La fontana, situata in Via Annunziata, nel quartiere di Chianalea, risulta di epoca incerta; si ritiene sia stata costruita nel XVI secolo, per volere della famiglia Ruffo. Ăˆ collocata all’interno di una nicchia, incorniciata da due semipilastri sui quali si impostano due mensole riccamente decorate che sorreggono la trabeazione. La nicchia al centro accoglie una grande conchiglia che sovrasta due stemmi gemelli, in marmo, della famiglia Ruffo.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia fontana Livello di accessibilitĂ sufficiente Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono
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SCILLA 21 - MONUMENTO AL PESCE SPADA
MONUMENTO AL PESCE SPADA All’interno del quartiere di San Giorgio, dirimpetto la scogliera, al centro di una vasca in muratura, un tempo svettava una statua bronzea riproducente un pesce spada abbracciato da un giovane pescatore. Oggi la statua è posta presso un belvedere, ed il panorama dello Stretto di Messina le fa da sfondo. Il monumento al pesce spada è opera dell’artista reggino Pasquale Panetta.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia monumento Livello di accessibilità buono Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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SCILLA 22 - EX CARTIERA
VECCHIA CARTIERA Della vecchia costruzione ottocentesca della cartiera, sita nella frazione di Favazzina, purtroppo rimangono solo alcuni ruderi; sono ancora visibili i muri esterni in pietra locale e fango.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura industriale Tipologia fabbrica Livello di accessibilitĂ buono Livello di percezione pessimo Stato di conservazione pessimo
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SCILLA 23 - CENTRALE IDROELETTRICA
centrale idroelettrica Della struttura costruita nel 1908 nella frazione di Favazzina, rimangono solo pochi ruderi, in particolare i muri esterni. Ciò nonostante, non molto tempo fa una nuova centrale, tutt’oggi in funzione, è stata edificata là dove prima sorgeva la vecchia costruzione.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura industriale Tipologia centrale elettrica Livello di accessibilità pessimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo
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SCILLA 24 - MULINO DI SCANNAPORCELLI
Mulino di Scannaporcelli Il mulino, attivo fino all’ultima guerra, è situato a Melìa, frazione di Scilla, sulla collina preaspromontana. Costituisce una struttura settecentesca, costruita lungo la strada che collega Melìa ad Acquacalda di San Roberto, dove è possibile notare un piccolo corso d’acqua. Non molto tempo fa, proprio qui, vennero incanalate le acque e realizzate delle fontane, oggi mete di residenti ed escursionisti, che vi si recano per far provvista d’acqua. L’alta costruzione con una parte semicilindrica prominente era la condotta forzata nella quale veniva incanalata l’acqua necessaria ad azionare la ruota a pale che, a sua volta, trasmetteva la rotazione alla macina.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura industriale Tipologia mulino ad acqua Livello di accessibilità pessimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo
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SCILLA 25 - GROTTE DI TREMUSA
grotte di Tremusa Le grotte di origine carsica, site a 600 metri sul livello del mare, sono ricche di stalattiti e stalagmiti. L’area, milioni di anni fa, si trovava sotto il livello del mare, ma nel corso del tempo ha subìto un sollevamento tettonico. Le grotte sono il frutto dell’azione meccanica dell’acqua, che erodendo gli strati meno resistenti già fratturati, ha dato origine alle cavità grandi e piccole oggi presenti. Nelle arenarie sono presenti numerose conchiglie fossilizzate che ricoprono le pareti della grotta.
Paesaggio rurale Patrimonio naturale Categoria emergenza naturale Tipologia grotta Livello di accessibilità pessimo Livello di percezione mediocre
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SCILLA 26 - SPIAGGIA DI MARINA GRANDE
Spiaggia di MARINA GRANDE La spiaggia di Scilla, conosciuta anche come spiaggia delle Sirene, è tra i luoghi più incantevoli della Calabria, ricca di bellezze artistiche e naturali. Essa è incastonata tra le montagne poste a strapiombo sul mare, talora coperte da una verdeggiante vegetazione mediterranea con a tratti antiche coltivazioni a terrazzo. Da una parte essa è dominata dal castello dei Ruffo, dall’altra dalle rocce di Punta Pacì. La costa risulta caratterizzata da sabbia bianca e ghiaia e dall’acqua azzurra e limpida. Infine, le scogliere poste ai lati offrono un sicuro riparo ad una moltitudine di diverse specie di pesci, ed il fondale marino, ricco di coralli, è uno dei più caratteristici di tutto il Mediterraneo.
Paesaggio naturale Patrimonio naturale Categoria emergenza naturale Tipologia spiaggia Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione ottimo
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