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Po Il mio Po Il mio Po Il mio Po

Un fiume che attraversa l’Italia più produttiva e più popolata scorre come se fosse un corpo a sé stante. Invece lungo quel fiume resistono tradizioni che non moriranno mai, vivono figure leggendarie che del fiume hanno parlato, scritto, disegnato, persone che se ne prendono cura. Lungo il suo cammino si alimenta un paesaggio che non ha nulla da invidiare a quelli per cui le persone, magari, prendono un aereo per andarlo a vedere dall’altra parte del mondo.

Ma lungo le sponde, e ancor di più al centro, mentre lo si percorre in barca, il Po ci regala un dono prezioso che la vita frenetica ha ormai perso: il silenzio. Chi si ricorda più del silenzio? Qui ancora si fa “sentire”, lungo le rive, ma anche nei paesi che resistono a ridosso delle golene. Diventa più forte nei giorni di nebbia, come se la gente del Po non avesse più nulla da dire o da fare. Ma non è così. Quelli sono i giorni in cui il silenzio genera i buoni pensieri.

Il suggerimento è quello di andare sulla riva, non importa se la destra o la sinistra, a leggere il libro di Marino Marini, prima di partire alla scoperta del Grande Fiume. Leggetelo in silenzio e ascoltate: il Po vi racconta.

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