Opopomoz

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Il piccolo Rocco si intrufola nel presepio grazie a una formula magica: Opopomoz! A spingerlo è qualcuno che cerca di impedire la venuta di Gesù e cancellare il Natale. Ma tra diavoletti impacciati e Re Magi di cartapesta, il bambino scoprirà il proprio errore e la festa sarà salva per tutti.

PER LA PRIMA VOLTA CON I DISEGNI ORIGINALI DEL GRANDE FURIO SCARPELLI

Dalla sceneggiatura per l’omonimo film d’animazione diretto da Enzo D’Alò, con le voci di Peppe Barra, Fabio Volo, Oreste Lionello e Silvio Orlando.

Furio Scarpelli

Opopomoz

OPOPOMOZ

nalista e disegnatore, tra i più noti sceneggiatori del cinema italiano, ha scritto spesso in coppia con Age. Opopomoz, tratto da una delle infinite sceneggiature per il cinema che lo hanno reso famoso, è un nuovo capitolo del progetto avviato dalle edizioni Gallucci di pubblicare tutti i libri di questo autore geniale. Finora sono usciti: L’armata Brancaleone (per bambini, illustrato da Luzzati); Brancaleone (il romanzo, per tutti); Estella e Jim nella meravigliosa Isola del tesoro. L’ultimo scritto con Giacomo Scarpelli (Roma 1956). Figlio d’arte in tutti i sensi, Giacomo è cresciuto battendo a macchina le sceneggiature del celebre duo Age & Scarpelli, e poi ha firmato con il papà numerosi copioni, tra cui Il postino (per il quale sono stati candidati all’Oscar). Suoi anche alcuni dei bozzetti di Opopomoz qui pubblicati per la prima volta.

Furio Scarpelli

Furio Scarpelli (Roma 1919-2010), gior-

Vincitore del Premio Elsa Morante 2004

Consigliato dagli ai anni

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disegni di Furio e Giacomo Scarpelli

La famiglia La Rosa attende con trepidazione l’arrivo del piccolo Francesco, che nascerà la notte del 25 dicembre. Tutti sono felici tranne Rocco, al quale l’idea che in casa ci sia qualcuno più piccolo di lui non piace per niente. Intanto l’Angelo Caduto ha macchinato un piano per sconfiggere il Bene una volta per tutte: con la complicità di tre diavoli, che per fortuna si rivelano solo ridicoli e incapaci, vuole convincere Rocco a bloccare l’arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria. Così Gesù non potrà nascere… e neppure il fratellino del protagonista. Ma in che modo sarà attuato questo scellerato disegno? Pronunciata la parola fatata – Opopomoz – Rocco si ritrova catapultato dentro il presepio e, grazie al viaggio in quel mondo fantastico, riesce a sconfiggere le proprie paure e a salvare il Natale.


Il piccolo Rocco si intrufola nel presepio grazie a una formula magica: Opopomoz! A spingerlo è qualcuno che cerca di impedire la venuta di Gesù e cancellare il Natale. Ma tra diavoletti impacciati e Re Magi di cartapesta, il bambino scoprirà il proprio errore e la festa sarà salva per tutti.

PER LA PRIMA VOLTA CON I DISEGNI ORIGINALI DEL GRANDE FURIO SCARPELLI

Dalla sceneggiatura per l’omonimo film d’animazione diretto da Enzo D’Alò, con le voci di Peppe Barra, Fabio Volo, Oreste Lionello e Silvio Orlando.

Furio Scarpelli

Opopomoz

OPOPOMOZ

nalista e disegnatore, tra i più noti sceneggiatori del cinema italiano, ha scritto spesso in coppia con Age. Opopomoz, tratto da una delle infinite sceneggiature per il cinema che lo hanno reso famoso, è un nuovo capitolo del progetto avviato dalle edizioni Gallucci di pubblicare tutti i libri di questo autore geniale. Finora sono usciti: L’armata Brancaleone (per bambini, illustrato da Luzzati); Brancaleone (il romanzo, per tutti); Estella e Jim nella meravigliosa Isola del tesoro. L’ultimo scritto con Giacomo Scarpelli (Roma 1956). Figlio d’arte in tutti i sensi, Giacomo è cresciuto battendo a macchina le sceneggiature del celebre duo Age & Scarpelli, e poi ha firmato con il papà numerosi copioni, tra cui Il postino (per il quale sono stati candidati all’Oscar). Suoi anche alcuni dei bozzetti di Opopomoz qui pubblicati per la prima volta.

Furio Scarpelli

Furio Scarpelli (Roma 1919-2010), gior-

Vincitore del Premio Elsa Morante 2004

Consigliato dagli ai anni

99

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disegni di Furio e Giacomo Scarpelli

La famiglia La Rosa attende con trepidazione l’arrivo del piccolo Francesco, che nascerà la notte del 25 dicembre. Tutti sono felici tranne Rocco, al quale l’idea che in casa ci sia qualcuno più piccolo di lui non piace per niente. Intanto l’Angelo Caduto ha macchinato un piano per sconfiggere il Bene una volta per tutte: con la complicità di tre diavoli, che per fortuna si rivelano solo ridicoli e incapaci, vuole convincere Rocco a bloccare l’arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria. Così Gesù non potrà nascere… e neppure il fratellino del protagonista. Ma in che modo sarà attuato questo scellerato disegno? Pronunciata la parola fatata – Opopomoz – Rocco si ritrova catapultato dentro il presepio e, grazie al viaggio in quel mondo fantastico, riesce a sconfiggere le proprie paure e a salvare il Natale.


UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni



Furio Scarpelli

Opopomoz disegni di

Furio e Giacomo Scarpelli


Furio Scarpelli Opopomoz disegni di Furio e Giacomo Scarpelli dello stesso autore, in queste edizioni: Estella e Jim nella meravigliosa Isola del Tesoro L’armata Brancaleone Brancaleone

ISBN 978-88-6145-614-3 Prima edizione rinnovata novembre 2013 Pubblicato la prima volta nel 2003 © 2013 Carlo Gallucci editore srl - Roma ristampa 5 4 3 2 1 0 anno 2017 2016 2015 2014 2013

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galluccieditore.com

Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su www.fsc.org e www.fsc-italia.it

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la mattina del 29 dicembre e a giudicare dal vento umido che va spingendo nuvole nere sulla città, tra poco dovrebbe piovere. Si attraversa piazza Domenico Gallo, musicista, si entra in via Basilio Cardoni, giurista, la si percorre per circa cento metri e si arriva al portone numero 18. Lì, al primo piano, abita Rocco, che ha nove anni, e al secondo piano abita sua cugina Sara, che di anni ne ha sei. La notte di Natale lui e lei, all’insaputa dei loro genitori, hanno vissuto certi avvenimenti tanto straordinari che adesso Sara nega siano realmente accaduti. Se si vuole saperne di più, conviene entrare al numero 18 di via Basilio Cardoni. Ecco la pioggia che scroscia. Si entra, specie se non si ha l’ombrello.

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«Quello che è successo lo abbiamo sognato!» dice Sara con il mento all’insù, sia per una sua naturale fie-

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rezza sia per la frangetta troppo lunga che le va sugli occhi e se non fa così, non vede il viso della persona con la quale sta parlando. Va anche detto che dove lei e Rocco si trovano in questo momento c’è poca luce, soltanto quella di una torcia elettrica mezza scarica. Sono sotto il letto, nella stanza di Rocco. È il luogo dove di solito Rocco si rintana a leggere e a riflettere. Raramente ci fa venire la cugina perché la ritiene un po’ bislacca e presuntuosa. Ma stavolta c’è qualcosa da discutere. La notte di Natale, mentre tutto il mondo dormiva, Rocco, seguito da Sara, s’è fatto trascinare in un’impresa pericolosa che adesso vorrebbe raccontare alla mamma, al papà e a tutti (voi lettori compresi). E Sara, negando che quegli avvenimenti siano realmente accaduti, glielo sta impedendo. Infatti come si dice? Fatto non creduto, fatto mai accaduto. Rocco protesta: «Ti pare possibile che due persone possano fare lo stesso sogno?» «Siccome è capitato proprio a noi due di fare lo stesso sogno, si vede che è possibile» ribatte Sara. «Si chiama concotimanza».

Rocco e Sara un anno fa, quando erano inseparabili


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Rocco replica che Sara farebbe bene a lasciar stare le parole difficili perché le sbaglia: si dice “concomitanza”. Poi frena la rabbia e prova ancora a convincerla: «Senti piccoletta, un sogno è nebuloso, in genere noioso, interessa soltanto chi l’ha fatto, quando lo racconti chi lo ascolta si scoccia e dentro di sé dice “Uffa!” Quello che è successo a noi è chiaro e impressionante. Non possiamo seppellirlo nel dimenticatoio!» «A: non mi chiamare piccoletta. BI: i sogni nebulosi e noiosi li farai tu. ERRE: io li faccio proprio chiari e impressionanti. ZETA: se tu racconti a porci e gatti quello che è successo la notte di Natale, io per forza devo dire che è stato un sogno, perché le bugie non si dicono!» risponde Sara. «Io non l’ho sognato!» ribatte Rocco. «Io sì!» strepita Sara. Incrocia le braccia, si impettisce con aria di sfida, batte la zucca contro le doghe del letto, dice «Ahi» e insiste: «La mia parola contro la tua». Rocco vorrebbe ammazzarla, ma sotto il letto non ci sono armi, ci sono soltanto la torcia elettrica, un taccuino per appunti, mezza matita, una borraccia vuota e un paio di libri (Viaggio al centro della Terra di Jules Verne, traduzione di Fruttero e Lucentini, e Il Tesoro dei Nibelunghi di Barbara Allason, in una vecchia edizione regalatagli dal nonno). Va detto a questo punto che un bel giorno Sara era arrivata sotto il letto con

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pentolini, padelline, un pezzo di pane e una manciata di piselli crudi, con l’intenzione di trasformare l’ambiente in un ridente snack-bar; e che Rocco dopo aver ripetuto sdegnato che quello era un luogo di riflessioni aveva cacciato lei e le sue caccavelle. Perciò Rocco adesso pensa: “Mannaggia a quando ho dato spago a questa appiccicosa, se l’altra notte non mi fosse venuta dietro, non sarei costretto a tenere per me il ricordo di quella terribile avventura, come fosse un sogno strampalato”. Quindi, deluso e cupo, dice a Sara: «Vattene e non farti più vedere». E lei: «Ciao, sognatore, grazie dell’ospitalità». Scivola via da sotto il letto e aggiunge tutta allegra una notizia che non c’entra niente: «Papà stamani ha detto a mammà di fare gli gnocchi e lei ha detto di no perché papà sta diventando ciccione». Quindi esce dalla stanza senza neppure chiudere la porta. Subito dopo dal pianerottolo si sente il ronzio dell’ascensore che sale al piano di sopra, benché l’uso dell’ascensore sia proibito ai bambini non accompagnati. Rocco tira un sospiro, e così gli arriva dalla cucina l’odore di cipolla che sta sfrigolando nell’olio, e poi sente lo scroscio del passato di pomodoro. Sbuca anche lui da sotto il letto. La sua stanzetta ha l’armadio, il tavolino e la libreria dipinti di blu. Sulla

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parete, appeso a un chiodo sotto la bandierina del “Napoli”, c’è il vecchio Dragone Sputafuoco, che non sputa più niente perché ha le batterie scariche. Rocco lo stacca e gli dice: «Amico mio, se tu potessi parlare, testimonieresti, lo so». Tenendolo per le zampe gli fa fare una giravolta, lo lancia fino al soffitto, lo riacchiappa al volo, gli dà un bacio sul muso e lo butta sul letto. E va ad aprire la finestra, perché i suoi pensieri hanno bisogno di spazio. Piove ancora. Le gocce rimbalzano sul davanzale, spruzzano il suo viso rotondo, il ciuffetto castano, gli occhi aggrondati. Rocco guarda la strada, dalla parte opposta della piazza; da qui si vede, laggiù in fondo, sopra le cupole nere degli ombrelli, una striscia verticale di mare, tanto sottile che, se si sposta appena la testa, viene nascosta dalla scritta perpendicolare di una bottega: “Divaniletti”. Ed ecco la voce della mamma, che sta riordinando la camera da pranzo dopo la confusione delle Feste e del Dopolefeste: «Rocco, per piacere, chiudi quella finestra, che fa freddo!» La mamma si chiama Mariù, puerpera, sta sempre in vestaglia perché allatta, poi per forza ha freddo. Il papà si chiama Peppino, architetto e sta per tornare a

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casa perché è l’ora di pranzo. Per l’appunto la voce della mamma aggiunge: «E lavati le mani che è pronto!»

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Il piccolo Rocco si intrufola nel presepio grazie a una formula magica: Opopomoz! A spingerlo è qualcuno che cerca di impedire la venuta di Gesù e cancellare il Natale. Ma tra diavoletti impacciati e Re Magi di cartapesta, il bambino scoprirà il proprio errore e la festa sarà salva per tutti.

PER LA PRIMA VOLTA CON I DISEGNI ORIGINALI DEL GRANDE FURIO SCARPELLI

Dalla sceneggiatura per l’omonimo film d’animazione diretto da Enzo D’Alò, con le voci di Peppe Barra, Fabio Volo, Oreste Lionello e Silvio Orlando.

Furio Scarpelli

Opopomoz

OPOPOMOZ

nalista e disegnatore, tra i più noti sceneggiatori del cinema italiano, ha scritto spesso in coppia con Age. Opopomoz, tratto da una delle infinite sceneggiature per il cinema che lo hanno reso famoso, è un nuovo capitolo del progetto avviato dalle edizioni Gallucci di pubblicare tutti i libri di questo autore geniale. Finora sono usciti: L’armata Brancaleone (per bambini, illustrato da Luzzati); Brancaleone (il romanzo, per tutti); Estella e Jim nella meravigliosa Isola del tesoro. L’ultimo scritto con Giacomo Scarpelli (Roma 1956). Figlio d’arte in tutti i sensi, Giacomo è cresciuto battendo a macchina le sceneggiature del celebre duo Age & Scarpelli, e poi ha firmato con il papà numerosi copioni, tra cui Il postino (per il quale sono stati candidati all’Oscar). Suoi anche alcuni dei bozzetti di Opopomoz qui pubblicati per la prima volta.

Furio Scarpelli

Furio Scarpelli (Roma 1919-2010), gior-

Vincitore del Premio Elsa Morante 2004

Consigliato dagli ai anni

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disegni di Furio e Giacomo Scarpelli

La famiglia La Rosa attende con trepidazione l’arrivo del piccolo Francesco, che nascerà la notte del 25 dicembre. Tutti sono felici tranne Rocco, al quale l’idea che in casa ci sia qualcuno più piccolo di lui non piace per niente. Intanto l’Angelo Caduto ha macchinato un piano per sconfiggere il Bene una volta per tutte: con la complicità di tre diavoli, che per fortuna si rivelano solo ridicoli e incapaci, vuole convincere Rocco a bloccare l’arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria. Così Gesù non potrà nascere… e neppure il fratellino del protagonista. Ma in che modo sarà attuato questo scellerato disegno? Pronunciata la parola fatata – Opopomoz – Rocco si ritrova catapultato dentro il presepio e, grazie al viaggio in quel mondo fantastico, riesce a sconfiggere le proprie paure e a salvare il Natale.


Il piccolo Rocco si intrufola nel presepio grazie a una formula magica: Opopomoz! A spingerlo è qualcuno che cerca di impedire la venuta di Gesù e cancellare il Natale. Ma tra diavoletti impacciati e Re Magi di cartapesta, il bambino scoprirà il proprio errore e la festa sarà salva per tutti.

PER LA PRIMA VOLTA CON I DISEGNI ORIGINALI DEL GRANDE FURIO SCARPELLI

Dalla sceneggiatura per l’omonimo film d’animazione diretto da Enzo D’Alò, con le voci di Peppe Barra, Fabio Volo, Oreste Lionello e Silvio Orlando.

Furio Scarpelli

Opopomoz

OPOPOMOZ

nalista e disegnatore, tra i più noti sceneggiatori del cinema italiano, ha scritto spesso in coppia con Age. Opopomoz, tratto da una delle infinite sceneggiature per il cinema che lo hanno reso famoso, è un nuovo capitolo del progetto avviato dalle edizioni Gallucci di pubblicare tutti i libri di questo autore geniale. Finora sono usciti: L’armata Brancaleone (per bambini, illustrato da Luzzati); Brancaleone (il romanzo, per tutti); Estella e Jim nella meravigliosa Isola del tesoro. L’ultimo scritto con Giacomo Scarpelli (Roma 1956). Figlio d’arte in tutti i sensi, Giacomo è cresciuto battendo a macchina le sceneggiature del celebre duo Age & Scarpelli, e poi ha firmato con il papà numerosi copioni, tra cui Il postino (per il quale sono stati candidati all’Oscar). Suoi anche alcuni dei bozzetti di Opopomoz qui pubblicati per la prima volta.

Furio Scarpelli

Furio Scarpelli (Roma 1919-2010), gior-

Vincitore del Premio Elsa Morante 2004

Consigliato dagli ai anni

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disegni di Furio e Giacomo Scarpelli

La famiglia La Rosa attende con trepidazione l’arrivo del piccolo Francesco, che nascerà la notte del 25 dicembre. Tutti sono felici tranne Rocco, al quale l’idea che in casa ci sia qualcuno più piccolo di lui non piace per niente. Intanto l’Angelo Caduto ha macchinato un piano per sconfiggere il Bene una volta per tutte: con la complicità di tre diavoli, che per fortuna si rivelano solo ridicoli e incapaci, vuole convincere Rocco a bloccare l’arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria. Così Gesù non potrà nascere… e neppure il fratellino del protagonista. Ma in che modo sarà attuato questo scellerato disegno? Pronunciata la parola fatata – Opopomoz – Rocco si ritrova catapultato dentro il presepio e, grazie al viaggio in quel mondo fantastico, riesce a sconfiggere le proprie paure e a salvare il Natale.


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