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Pietro Pierre Riches

L’avventura del pescatore scelto da GesÚ per guidare i cristiani

personaggi di Paola Chartroux


Questa è la storia di un pescatore che all’inizio si chiamava Simone e che poi diventò Pietro. Era un uomo buonissimo, ma distratto e pasticcione: dimenticava di pulire le reti, non fissava bene la barca agli ormeggi per impedire alle onde di portarla via e, in generale, combinava un bel po’ di guai. Ma era molto amato dalla moglie, dal fratello e dai suoi amici, perché era buono e servizievole. Gesù lo capì e lo aiutò a diventare un uomo straordinario e famosissimo.


Baby UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni serie agile


Pierre Riches Pietro personaggi di Paola Chartroux ha collaborato Chiara Lancella fotografie di Donatello Brogioni

ISBN 978-88-6145-684-6 Prima edizione nella collana Illustrati marzo 2004 Prima edizione nella collana Baby UAO serie agile marzo 2014 ristampa 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2018 2017 2016 2015 2014 © 2004 Carlo Gallucci editore srl - Roma

galluccieditore.com

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Pierre Riches

Pietro personaggi di Paola Chartroux



Per tutti i Pietro, Peter, Pierre, Pedro, Piotr, Boutros e per i bambini e le bambine del mondo



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uesta è la storia di un pescatore che all’inizio si chiamava Simone e che poi diventò Pietro. Era un uomo buonissimo, ma distratto e pasticcione: dimenticava di pulire le reti, non fissava bene la barca agli ormeggi per impedire alle onde di portarla via e, in generale, combinava un bel po’ di guai. Ma era molto amato dalla moglie, dal fratello e dai suoi amici, perché era buono e servizievole. Gesù lo capì e lo aiutò a diventare un uomo straordinario e famosissimo.


Il lago tempestoso ietro abitava sul lago di Tiberiade. È molto profondo. Sembra calmo e piatto, invece spesso viene spazzato da tempeste improvvise suscitate dal vento che soffia fortissimo attraverso le gole circostanti. E allora diventa molto pericoloso. Benché si sappia di molte barche affondate per questo motivo, la gente ci va a pescare lo stesso, perché è un lago pieno di pesci. Lungo le sue rive ci sono alcuni villaggi di pescatori ed è in uno di questi che Simon-Pietro abitava con la sua famiglia e con quella del fratello maggiore Andrea. Andrea aveva già sentito parlare di un certo Gesù, che chiamavano anche il Maestro. Quest’uomo girava per il loro paese, la Palestina, a piedi o in groppa a un mulo. Insegnava un nuovo modo di pensare e comportarsi, con il quale suscitava molto entusiasmo. Andrea sperava proprio di poterlo incontrare. Un giorno i due fratelli stavano sistemando le reti sulla riva del lago dopo una battuta di pesca

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infruttuosa. Erano molto seccati, perché non avevano preso nulla. Ed ecco che videro arrivare quell’uomo chiamato Gesù. «Cosa state facendo?» chiese. «Torniamo dalla pesca» risposero. «Ma oggi niente pesci». «Seguitemi» disse Gesù ai due fratelli. «Certamente» rispose Simone con grande euforia, ancora più entusiasta di Andrea. Non aveva capito bene che sarebbe andato a fare: ma era un uomo a cui piacevano le novità e aveva sempre fretta di viverle. Perciò accettò subito.

Da Simone a Pietro isogna anche capire che quel Gesù, con il suo modo di fare, piaceva molto alla gente e piacque subito anche ai pescatori. Mentre camminavano, Gesù si voltò verso Simone e gli disse: «Ti cambierò nome. Sarai Pietro» «Ma perché?» chiese Simone un po’ sbigottito.

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«Non è ancora il momento di spiegartelo» gli rispose Gesù. «Non avere fretta. Più tardi lo scoprirai». Questa stranezza non frenò l’entusiasmo di Simon-Pietro e Andrea. Anzi. I due fratelli mollarono tutto e lo seguirono.

Si pescano uomini oco dopo altri due pescatori, Giacomo e Giovanni, furono invitati da Gesù e si unirono al gruppo. «Sono ragazzi in gamba» si affrettò subito a garantire Pietro. «Siamo amici da quando eravamo bambini e giocavamo assieme. Noi quattro potremo sicuramente far bene ciò che tu vuoi che facciamo. Ma, a proposito, cosa dobbiamo fare?» Appena ne aveva modo Pietro non poteva trattenersi dal dire e dal domandare. La sua ingenuità e la sua intraprendenza diventavano a volte spavalderia. Trattenerlo sarebbe stato difficile. All’incalzare delle sue domande, Gesù accennò una spiegazione: «Invece di pescare pesci, di-

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venterete pescatori di uomini». I quattro amici borbottarono qualcosa tra loro. Poi, nella sua veste di portavoce del gruppo, Pietro comunicò a Gesù: «Continuiamo a non capire chi sei e che cosa vuoi da noi. Però ti seguiremo lo stesso».

Una gita meravigliosa enza starci troppo su a pensare il quartetto aveva accettato l’invito del Maestro a seguirlo. Gesù pensò di dimostrargli che questa fiducia non era mal posta. Mentre camminavano ancora lungo le rive del lago di Tiberiade, propose: «Prendiamo la barca e andiamo a pescare».

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«Cosa?» rispose Pietro sbalordito dalla proposta. «Io sono un bravo pescatore. Con Andrea abbiamo faticato tutta la notte, ma non abbiamo preso neanche un pesce. E adesso tu vuoi provarci di nuovo?» Si fermò un attimo. Poi, dopo un veloce consulto con i compagni, cedette: «E va bene, veniamo con te». Presero la barca, andarono al largo, gettarono le reti nell’acqua e catturarono una quantità enorme di pesci, tanto che la barca rischiava di affondare. Fu una partita di pesca meravigliosa. I quattro ragazzi intonarono un coro di grida di sorpresa e di gioia. Pietro, intimorito, si gettò in ginocchio davanti a Gesù: «Maestro, mandami via. Ho vergogna per non aver creduto alla tua potenza». Gesù, invece, lo rassicurò. Si rendeva conto che i suoi compagni avevano ancora tanti dubbi, ma sapeva che sarebbero comunque stati in grado di aiutarlo a compiere la sua missione. 14


Pierre Riches è nato nel 1927 ad Alessandria d’Egitto, vicino alla Palestina dove visse Pietro. Ha fatto tanti viaggi e il giro del mondo per due volte. Di famiglia ebraica, a 23 anni è diventato cristiano e poi prete. Ha insegnato in molte università: in California, in Nuova Zelanda e in Pakistan. Nel 1963 (più o meno l’epoca della foto) ha partecipato come teologo al Concilio Vaticano II in San Pietro, il ventunesimo dopo il primo tenuto dagli Apostoli a Gerusalemme. Ora che è anziano, quando non viaggia vive nella campagna romana e si diverte ancora molto. Paola Chartroux è nata nel 1970 a Roma. Da sempre gioca a plasmare pupazzi con materiali diversi: creta, gesso, resina, plastilina. Ha studiato scultura alla Scuola di arte decorativa di Zurigo. Si diverte a creare soprattutto busti di persona, perché ciò che più la appassiona è lo studio delle espressioni del volto. Le piace immaginare che l’allegria e la semplicità con cui ha illustrato la vita di Gesù, di Pietro e degli altri apostoli, contagino anche i lettori, piccoli e grandi, di questa storia.


L’avventura di un pescatore della Palestina al tempo dei Romani. Pietro da ragazzo incontra Gesù e decide di seguirlo. Comincia così un’esperienza straordinaria insieme a undici amici. Il discepolo è ancora un uomo pieno di dubbi e di difetti, ma accanto al Maestro crescerà fino a diventare una guida: il primo Papa della Storia. “Ho molto apprezzato questo libro: le immagini, particolarmente suggestive, sono di grande aiuto per comprendere meglio il testo, che è scritto in un linguaggio fresco ed espressivo” card. Dionigi Tettamanzi Arcivescovo emerito di Milano

“Ho letto il testo con gusto e ho ammirato la creatività e l’originalità dell’iconografia” card. Gianfranco Ravasi Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura

Consigliato dai ai anni

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