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•Anno 2 Nr. 17• Aprile 2010 StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002

Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale

NEWS | COMMENTI | INTERVISTE | CRONACA | CLASSIFICHE

Una domenica da...LEONI! Siracusa - Catanzaro : 2-3 32° giornata

Bellissima vittoria del Catanzaro dopo un secondo tempo al cardiopalmo » pagg. 2 e 3

Settima vittoria in trasferta Auteri sconfigge ancora la sua ex squadra

Il foto racconto della rimonta giallorossa in terra siciliana » pagg. 4 e 5

«Cerchiamo sempre di giocare fino alla fine» L’intervista

Catanzaro e il Catanzaro secondo Giuseppe Benincasa, mister 100 presenze con la maglia giallorossa » pag. 6 Segui Stadio Giallorosso anche sulle pagine di facebook

di ACM Rimontare due gol con uomo in meno è sempre un’impresa. Farlo su un campo difficile come quello di Siracusa, violato soltanto una volta durante tutto il campionato (ma in campo neutro dalla Juve Stabia), lo è ancora di più.Alla fine del primo tempo i tifosi del Catanzaro giunti a Siracusa sembravano destinati ad assistere a una di quelle prestazioni in trasferta cui il Catanzaro li aveva abituati nel mese di marzo. Squadra abulica in avanti e nervosa, incapace di creare veri pericoli dalle parti della porta avversaria. L’espulsione di Di Cuonzo al quarto minuto della ripresa sembrava rafforzare questa ipotesi. Invece la reazione avuta dai giocatori di Auteri (nel secondo tempo un fiume in piena in piedi davanti alla panchina) è stata degna di una grande squadra. Ancora una volta i giocatori hanno dimostrato di possedere un grandissimo carattere e di sapersi isolare dalle difficoltà economiche societarie e dalle polemiche che ancora una volta hanno accompagnato la settimana in giallorosso. Vederli lottare con un uomo in meno, correre fino ad avere i cram-

pi (vedi Montella ), accorciare le distanze, pareggiare e poi vincere dopo aver addirittura sprecato già in precedenza la palla del k.o., sa di miracoloso. Ma in realtà non c’è niente di miracoloso in una squadra che se riesce a giocare come sa, stendendo sul prato verde quella trama di gioco per cui lavoro ogni settimana come se fosse una tela su cui dipingere o un foglio di carta sui cui scrivere, non ha rivali. Oggi, i leoni (simbolo della squadra calcistica di Siracusa), vestivano in giallorosso. Poco importa se la Juve Stabia è riuscita a vincere sul difficile campo del Melfi e se la Cisco Roma è ancora a -5 grazie alla vittoria di Scafati che rimanda di una giornata la certezza del secondo posto che ci permetterebbe di avere la migliore posizione in prospettiva play- off . Il segnale che il Catanzaro ha dato a Siracusa è quello di una squadra che non ha paura di niente e di nessuno e che meriterebbe, numeri alla mano, il primato in graduatoria. La prossima settimana l’ultima partita in casa della stagione regolare potrebbe dare la certezza della seconda posizione o di qualcosa in più, ma è difficile che la

Juve Stabia possa perdere ancora punti in casa dopo la sconfitta contro la Scafatese. Il Cassino, prossimo avversario delle vespe, se è vero che ha ancora la possibilità di raggiungere l’ultimo posto disponibile in zona play- off , ma è pur vero che le squadre che subito davanti corrono più dei laziali. Così anchel’AversaNormanna,ultimoavversario (in trasferta) per la Juve Stabia, è quasi salva e non dovrebbe opporre troppa resistenza se all’ultima giornata gli uomini di Rastelli dovesse aver bisogno dei tre punti per festeggiare la promozione. Il rammarico per quei tre punti di penalizzazione rimane e rimarrà fino all’ultimo. Sul fronte societario, poi, giovedì potrebbe essere il giorno in cui forse comincia a delinearsi una nuova compagine azionaria in seno all’FC. Sperando che si muova qualcosa di concreto che possa accompagnare a livello societario i risultati della squadra. E sperando che il pubblico del Ceravolo, avendo visto ancora una volta in questa stagione che cosa è capace di fare, sul campo, questa squadra fantastica, ritorni a gremire come i vecchi tempi gli spalti del proprio stadio per vedere giocare le aquile. E continuare a sperare.

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Il settore giovanile Archiviata la stagione della Berretti la settimana scorsa e conclusosi il campionato regionale allievi con la conquista (platonica, perché la formazione era fuori classifica) del girone B da parte del Catanzaro, mancava all’appello soltanto un campionato da concludere. Quello degli allievi nazionali. Ma la conclusione forzata, per le difficoltà economiche che l’FC sta affrontando soprattutto in queste ultime settime, è stata la mancata disputa dell’ultima gara stagionale in quel di Foggia. La trasferta non è stata organizzata, con ogni probabilità per mancanza di fondi. Cala il sipario, dunque, anche sull’ultima squadradel settore giovanile giallorosso, sperando che la prossima futura gestione (sempre che ci sia, ma è probabile di si) sia libera da difficoltà di questo genere, rendendo possibile la disputa dei campionati nazionali giovanili nel migliore dei modi, quanto meno sul fronte gestionale. Ne va del futuro dell’FC, anche se non nell’immediato.


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Il Catanzaro rimonta due gol al Siracusa Nonostante l’inferiorità numerica per tutto il secondo tempo causata dall’espulsione di Di Cuonzo Il Catanzaro arriva a Siracusa con l’obiettivo della vittoria per continuare la rincorsa nei confronti della Juve Stabia. Il Siracusa, d’altro canto, non può permettersi ulteriori passi falsi dopo due sconfitte consecutive. Ne va della permanenza in zona play- off . Proprio per questo motivo il presidente della squadra aretusea aveva esonerato in settimana l’allenatore Sonzogni , affidando la squadra a Marco Pizzo, allenatore della Berretti. Oltre alle motivazioni esplicite date dalla classifica il presidente Savoldi aveva provato a caricare la squadra per vincere la sua sfida personale nei confronti di GaetanoAuteri,dimessosi l’anno scorsodalla guida tecnica della formazione della propria città sbattendo la porta per incomprensioni con il suo presidente.Il mister di Floridia schiera il suo Catanzaro con il solito 3-4-3 e con gli stessi effettivi che hanno battuto Monopoli e Gela nelle ultime due uscite. Vono in porta; Ciano, Di Maio e Gimmelli in difesa; Di Cuonzo , Bruno, Lodi e Corapi dalla destra verso sinistra del centrocampo; Mosciaro, Montella e Longoni in attacco. Il Siracusa risponde con il 4-4-2 e Pizzo prova a inserire qualche novità in formazione rispetto al solito 11 utilizzato da Sonzogni : l’ex della partita Castelli fra i pali; Nigro terzino destro, il capitano De Pascale sulla sinistra; Perricone e Donadoni centrali in difesa. A centrocampo Berti e Cardinale in regia, Bufalino a sinistra e Matinella a destra; Dal Rio e Dalì in attacco. Dalì e Matinella le novità in campo. Escluso, sorprendentemente il centrocampista francese Lewandowski. All’inzio della gara il Siracusa prova a fare la partita cercando di sfruttare il fattore campo, aiutata d all ’arbitro (che tende a sorvolare sui falli dei padroni di casa ed estrando i cartellini soltanto nei confronti dei giocatori in giallorosso) e d all ’atteggiamento nervoso del Catanzaro, soprattutto di Longoni e Di Cuonzo . Il primo tiro in porta è però del Catanzaro, con Di Maio in area che raccoglie di destro la punizione di Corapi dalla destra. La conclusione è debole e centrale. Il Siracusa alza pian piano il baricentro senza creare grossi pericoli, a parte un cross dalla destra di Nigro respinto di testa da Gimmelli. Ma i siciliani sono bravi e fortunati nel trovare il gol un minuto dopo con Dalì che tira al volo da fuori area su una sponda aerea di Dal Rio. La parabola beffa Vono, assolutamente incolpevole su un tiro che ha una traiettoria davvero pazzesca. E’ l’1 a 0 che galvanizza il pubblico e i giocatori aretusei e innervosisce ancora di più i giallorossi. Il Siracsua trova ancora il tiro al 15’ con Bufalino (fuori) e si rende pericolosa al 17’ quando è bravo Di Maio a respingere un cross insidioso da sinistra. Il Catanzaro prova a rispon-

Il gol vittoria di Montella

dere intorno al 20’ con due occasioni create da Montella . Nella prima se ne va sulla destra ed effettua un traversone al centro dell’area che non trova nessun compagno pronto a deviare in porta. Nella seconda l’attaccante laziale salta due avversari e tira a giro da fuori area. Il pallone termina a lato alla destra di Castelli. Il seguito del primo tempo continua a giocarsi prevalentemente a centrocampo, fino al 32’ quando Bufalino ruba palla, probabilmente in maniera fallosa, ad un giocatore del Catanzaro e serve al centro dell’area Dalì che spedisce il pallone alle spalle di Vono . Anche in questa occasione il Catanzaro prova a reagire ma non riesce ad andare oltre a una serie di calci d’ango a cavallo del 40’. Ne collezione tre nel giro di un minuto la formazione giallorossa. Volitiva, ma abbastanza abulica e che rispecchia fedelmente la partita di uno spento Longoni . L’ultimo tiro in porta della prima frazione di gioco è dei padroni di casa che trovano la presa di Vono su una punizione di Cardinale dai 30 metri. Il primo tempo finisce dopo un minuto di recupero e il Siracusa si trova forse immeritatamente avanti di due gol. Primo tempo che non ha fatto vedere il solito Catanzaro, sfortunato in occasione del primo gol (un cosiddetto tiro della domenica) e punito da una decisione arbitrale dubbia in occasione del secondo gol, ma troppo poco incisivo in attacco.

::Risultati Siracusa - Catanzaro

::Classifica 2-3

Aversa Normanna - Manfredonia 1-0 Brindisi - Isola Liri

3-2

Cassino - Barletta

0-0

Gela - Vibonese

1-1

Melfi - Juve Stabia

1-2

Monopoli - Noicattaro

2-1

Scafatese - Cisco Roma

0-1

Vico Equense - Igea Virtus

n.d.

PROSSIMO TURNO

Catanzaro Brindisi

Juve Stabia *Catanzaro Cisco Roma *Barletta Brindisi Siracusa Cassino Gela Melfi Monopoli Aversa Normanna Manfredonia Isola Liri Scafatese Noicattaro *Vibonese Vico Equense *Igea Virtus *Punti di penalizzazione: 3 Catanzaro 3 Igea Virtus 1 Barletta 1 Vibonese

69 67 62 53 53 51 48 46 43 40 40 39 35 35 31 27 23 10


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Apoteosi giallorossa nella ripresa La rimonta nella terra di Auteri è firmata da Di Maio, Mosciaro e Montella

Siracusa-Catanzaro 2-3 Stadio N. De Simone Siracusa 25/04/2010 ore 15:00 Siracusa (4-4-2) : 1 Castelli, 2 Nigro (72’ Giurdanella), 3 Donadoni, 4 Berti, 5 Perricone, 6 De Pascale (C), 7 Bufalino (78’ Calabrese), 8 Cardinale (62’ Strigari), 9 Dalì, 10 Dal Rio, 11 Matinella. In panchina: 12 Fornoni, 13 Giurdanella, 14 Mignogna, 15 Di Piazza, 16 Lewandowski, 17 Calabrese, 18 Strigari. Allenatore: Marco Pizzo.

Di Maio accorcia le distanze in mischia

La ripresa comincia con gli stessi effettivi per le due squadre e con lo stesso copione del primo tempo. Il Siracusa arriva al tiro già dopo un giro d’orologio con Bufalino che conclude a lato dopo un’azione personale sulla sinistra. Al 49’ l’episodio che, paradossalmente, cambia la partita: Di Cuonzo compie un fallo sulla fascia destra all’altezza del centrocampo e si becca la seconda, giusta, ammonizione. Catanzaro in dieci e Siracusa che pensa di avere in mano la partita. Ma è proprio qui che il Catanzaro reagisce e comincia a buttarsi in avanti con la forza dell’orgoglio, della rabbia e di chi non ha più niente da perdere (ma tutto da guadagnare, evitando la prevedibile sfuriata di Auteri alla fine). Progressivamente la pressione giallorossa sale e non sembra che il Catanzaro giochi con uomo in meno. Al 58’ Mosciaro si libera dal limite sinistro dell’area di rigore e tira verso la porta di Castelli. La sfera termina a lato. Un minuto dopo è Montella a fare da sponda di petto per Longoni , ma il tiro di prima intenzione dell’attaccante argentino è la sintesi della sua partita: debole e fuori misura. Subito dopo una punizione dalla destra di Corapi viene respinta in angolo da Donadoni che anticipa Ciano saltato per la deviazione vincente. Sul corner seguente si crea una mischia pericolosa in area, liberata con affanno dalla difesa. Al 62’ Longoni esce per lasciare il posto a Donati e la sostituzione è un ulteriore scossa per la squadra che beneficia della freschezza del centrocampista toscano, che funge adesso da raccordo fra centrocampo e attacco. Due minuti più tardi Montella reclama per un presunto fallo da rigore per una trattenuta. Di Francesco di Teramo lascia correre. Al 68’ il Catanzaro accorcia le distanze con Di Maio che scaglia in rete a due passi dalla porta su una mischia nell’area di rigore siracusana dopo una punizione di Corapi dalla destra. E’ la settima marcatura stagionale del difensore. Il gol ospite impaurisce i padroni di casa, che sembrano impotenti di fronte alla rinnovata verve del Catanzaro. E nulla di positivo portano alla squadra aretusea i cambi di mister Pizzo, che fa entrare (in ordine sparso) Strigari , Giurdanella e Calabrese al posto di Cardinale, Nigro e Bufalino, per

Catanzaro (3-4-3) : 1 Vono, 2 Di Cuonzo, 3 Di Maio, 4 Bruno (72’ Benincasa), 5 Ciano, 6 Gimmelli (C), 7 Longoni (62’ Donati), 8 Lodi, 9 Mosciaro, 10 Corapi (83’ Berger), 11 Montella. In panchina: 12 Mancinelli, 13 Di Meglio, 14 De Franco, 15 Donati, 16 Benincasa, 17 Berger, 18 Orosz. Allenatore: Gaetano Auteri. Arbitro : Simone Di Francesco di Teramo. Assistenti : Alessio Zucca di Carbonia; Fabrizio Tozzi di Ostia Lido. Marcatori : 11’ e 32’ Dalì (SR); 68’ Di Maio, 79’ Mosciaro, 95’ Montella.

I titolari di Siracusa

cercare di chiudere ancora di più gli spazi al Catanzaro. Al 72’, dopo l’ingresso di Benincasa al posto di Bruno , Lodi ci prova al volo da fuori, ma trova la risposta in due tempi di Castelli. Bella la conclusione del centrocampista giallorosso, ma centrale. Al 78’ Mosciaro se ne va sulla sinistra ed effettua un traversone dalla linea di fondo che non trova nessuno dei compagni pronti a deviare in porta. Ma un minuto più tardi è proprio l’attaccante cosentino a siglare il pareggio sempre ribattendo il pallone sugli sviluppi di una mischia in area. La sfera era stata scodellata in area da Corapi con una punizione dalla destra. E’ il sedicesimo gol incampionatodelcapocannoniereprincipe dei giallorossi, alla terza segnatura di fila in tre diverse partite. Superati gli acciacchi dei mesi di febbraio e marzo il centravanti è tornato a dare il proprio pesante contributo in termini finalizzativi e di quantità. All’83’ è il turno di Berger che subentra al posto di Corapi andandosi a piazzare sulla sinistra. Auteri, non cambia nulla nemmeno dopo il raggiungimento del pareggio. In effetti un punto non sarebbe servito a niente, vista la concomitante vittoria della Juve Stabia a Melfi. Grande merito all’atteggiamento del mister. Il pubblico di Siracusa rimane attonito e non riesce a scuotere la propria squadra che si

riaffaccia dalle parti di Vono solo all’85’. Il portiere giallorosso è bravo a respingere in uscita bassa, con i pugni, un cross dalla sinistra. All’ 87’ il Catanzaro ha la palla per chiudere il match: Donati compie agisce sulla destra, arriva sul fondo e crossa all’altezza dell’area piccola: Montella s’inserisce sul primo palo anticipando il difensore ma non centra, per poco, la porta; brividi per la tifoseria di casa. Sull’azione successiva Vono compie una grande parata andando a togliere in volo un pallone scagliato sotto la traversa da Dal Rio con un tiro da fuori area. Palla in corner e Siracusa pericoloso sul calcio d’angolo, ma Perricone non riesce a deviare di testa la palla in gol. L’arbitro dà 5 minuti di recupero e al primo dei cinque Montella riceve il pallone intorno ai venti metri grazie alla sponda di Mosciaro: il tiro termina alto. Al 93’ Di Maio devia provvidenzialmente in corner dopo una mischia nell’area del Catanzaro che poteva costar caro ai giallorossi. All’ultimo dei cinque minuti di recupero il Catanzaro sfrutta un contropiede con Benincasa che entra in area e tira in porta ma trova la risposta di Castelli: il pallone ritorna sui piedi del centrocampista soveratese che può crossare al centro. L’assist per Montella è perfetto: l’attaccante colpisce di testa dando alla palla una traiettoria a para-

Ammonizioni : Gimmelli; Montella; Donati (CZ); espulso : Di Cuonzo per doppia ammonizione (CZ). Calci d’angolo : 6 a 2 per il Catanzaro. Recupero : 1’ nel I tempo; 5’ nel II tempo. Spettatori : 2500 circa, fra cui circa 150 di Catanzaro. bola che supera Castelli e si spegne in fondo alla rete. La panchina e i 150 tifosi delle aquile giunti nella splendida cittadina siciliana esplodono di gioia. Pochi secondi e l’arbitro fischia la fine dell’incontro e i giocatori del Catanzaro escono dal campo fra gli applausi dei sostenitori avversari e accompagnati dai cori dei propri tifosi, oggi più contenti che mai. Apoteosi giallorossa nel giorno della Liberazione. Lodi è stato uno dei migliori in campo, insieme a Montella e Ciano, senza dimenticare i contribuiti di Di Maio, Mosciaro, Corapi, Donati, Benincasa e Vono, decisivo al 93’ con la bella parata in volo su tiro di Dal Rio, dopo un secondo tempo di paura e delirio. Andrea Celia Magno


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Auteri si sgola durante l'arrembaggio

F O T O

Gimmelli, ammonito, salterĂ la prossima partita

Montella Mosciaro

Ottima prestazione per Donati

Corapi


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Il pareggio di Mosciaro

Le proteste dopo il 2 a 0 del Siracusa

Lodi, il migliore in campo

Ruolo da difensore, numeri da attaccante per Di Maio

L'esultanza di Montella dopo il gol vittoria

C R O N A C A


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Intervista a Giuseppe Benincasa di Andrea Celia Magno Festeggiate da poco le 100 presenze in giallorosso (nella partita contro l’Aversa Normanna), Giuseppe Benincasa spera di festeggiare presto quella promozione in Prima divisione che gli era sfuggita nel 2001, in seguito alla finale dei play-off persa per 3 a 1 contro il Sora. Un serio infortunio lo aveva allontanato da Catanzaro e dal Catanzaro, costringendolo ad emigrare prima nella Sanremese, poi nel Rende e interrompendo una carriera da predestinato in giallorosso, suggellata dal gol del pareggio contro il Messina nel dicembre ’99. Era la sua seconda presenza in assoluto e il Catanzaro riuscì a raggiungere i siciliani che erano andati in doppio vantaggio, merito anche della rete dell’allora diciannovenne di Soverato. Il ritorno a Catanzaro avviene nel 2007, un anno dopo il fallimento dell’US. Un ritorno gradito a tutti, ma ancora di più allo stesso centrocampista, sempre il primo ad andare a ringraziare i tifosi dopo ogni partita. Adesso, alla nona stagione in giallorosso, l’obiettivo è quello di conquistare la promozione in Prima divisione con la maglia a cui più tiene, vincendo finalmente il campionato di quarta serie. Che sia promozione diretta o attraverso i play-off poco importa. Importa, riportare un po’ più in alto il Catanzaro. Giuseppe, anche se hai solamente 30 anni, per anzianità sei uno dei leader di questa squadra e rappresenti il cuore autenticamente giallorosso, insieme a Corapi, della formazione. Quanto ti senti leader di questo gruppo e che cosa fai per aiutare i compagni più giovani? Cerco di dare il più possibile consigli su come comportarsi, anche e soprattutto con i tifosi. Conosco molto bene l’ambiente, essendo cresciuto nel Catanzaro e avendoci giocato per tanti anni. Hai vissuto il Catanzaro in due epoche differenti. Cosa c’è di simile

Giuseppe Benincasa

adesso rispetto all’era Mancuso? C’è molto di simile e ci sono sempre le stesse difficoltà. Il Catanzaro sembra quasi destinato a vivere in situazioni così difficili, però ne siamo sempre venuti fuori bene. Anche allora, dopo tanti problemi riuscimmo a salvare la squadra. Quest’anno è un po’ diverso, perché le aspirazioni sono diverse, ma con tutti i miei compagni abbiamo fatto quadrato per cercare i risultati in campo e trovare il

salto di categoria che potrebbe cambiarci la vita Dopo la sconfitta di Scafati e il pareggio in casa contro l’Aversa sembravate aver gettato la spugna. Poi la reazione di Monopoli (soprattutto) e la vittoria in casa contro il Gela. Qual è il segreto di questo gruppo che sembra quasi autogestirsi (anche alla luce dell’ultimo comunicato della squadra e dello staff tecnico)?

Anche dopo quei due risultati sapevamo che non eravamo finiti. Sapevamo di essere ancora vivi; anche se i risultati non ci hanno aiutatoabbiamo giocato sempre con la stessa determinazione e voglia di fare punti. In quelle partite non ci siamo riusciti per una serie di motivi, ma ci siamo rifatti in queste due ultime partite. Cercando di avvalorare questo campionato giocando sempre fino in fondo. Vincendo il campionato direttamente o ai play-off. Quest’anno hai giocato principalmente a sinistra, poi contro l’Isola Liri a destra e ultimamente hai giocato qualche scampolo di partita al centro. Dove ti tirovi meglio? Negli ultimi anni ho giocato da centrocampista centrale e il mio ruolo preferito è quello. Ma mi so adattare: quest’anno ho giocato molto spesso da laterale sinistro, qualche partita anche a destra. Mi metto a disposizione dell’allenatore, perché sono un giocatore duttile. Ai play-off qual è la squadra che secondo te è più ostica da affrontare? Il Brindisi perché è duro da battere in casa (ha perso solamente contro la Juve Stabia), è composto di giocatori che lo completano in ogni reparto e ha sostituti validi in rosa. Temo più i pugliesi che la Cisco, anche perché i romani li abbiamo già affrontati due volte giocando sempre meglio di loro, anche se al ritorno hanno fatto una buona partita. Ma il Brindisi è più "squadra" La curva non è più quella di una volta... Si è così; e sono abbastanza deluso perché il pubblico non è numeroso come una volta. Anche quando la squadra navigava in posizioni peggiori di classifica il pubblico era più numeroso di adesso e riusciva a dare quel qualcosa in più per aiutare la squadra a vincere. Quest’anno spero ancora che contro il Brindisi, oppure se non dovessimo vincere il campionato, ai play-off il pubblico torni numerosi per aiutarci a fare ancora meglio.

Il prossimo turno

Barletta - Monopoli Catanzaro - Brindisi Cisco Roma - Siracusa Igea Virtus - Scafatese Isola Liri - Melfi Juve Stabia - Cassino Manfredonia - Vico Equense Noicattaro - Gela Vibonese - Aversa Normanna

La 33° giornata offre numerosi scontri al vertice in chiave play-off e promozione diretta. Il Catanzaro affronta in casa il Brindisi. Numerosi ex nelle fila pugliesi sia in panchina che in campo. La Cisco Roma avrà una partita delicata in casa contro il Siracusa, in cerca di punti importanti in chiave play-off. Gara più importante per i siciliani che per i capitolini.

La Juve Stabia dovrà invece centrare i 3 punti in casa contro il Cassino e riscattare davanti al proprio pubblico la sconfitta contro la Scafatese. Il Barletta attenderà il Monopoli per l’ennesimo derby pugliese. La vittoria significherebbe avere la certezza, per la squadra di Sciannimanico, di poter giocare per due risultati nella prossima gara a Siracusa. In coda la Scafatese riceve i 3 punti a tavolino contro l’Igea Virtus, mentre Isola Liri e Aversa Normanna saranno chiamate a conquistarli, rispettivamente, in casa contro il Melfi e a Vibo Valentia. La Vibonese, certa dei play-out, da par suo deve centrare l’obiettivo quart’ultimo posto a scapito del Noicattaro, impegnato in casa contro un Gela che non ha più niente da chiedere a questo campionato. Il Manfredonia, che affronterà in casa il Vico Equense, potrebbe trovare la matematica salvezza con una giornata d’anticipo. A Siracusa 103esima presenza in giallorosso


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