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Aprile 2014

Anno XII - Aprile 2014 - Nr 130

Secondo le analisi l’inizio del 2014 ha fatto registrare cifre confortanti. Alcune piazze italiane sembrano stabilizzarsi

Immobiliare, timidi segnali di ripresa Ma l’allarme resta alto. Confedilizia, l’associazione dei proprietari, avverte: «Dalle istituzioni ci aspettiamo una cura shock»

di Cesare Gilardi

l nuovo anno del mattone è iniziato com’era finito il precedente, all’insegna dei ribassi nella maggior parte dei centri italiani monitorati dall’ufficio studi idealista.it. Le contrazioni interessano l’81% delle città campione, con una lieve ripresa rispetto ai dati di dicembre (84%). Dall’ultimo rilevamento il numero di centri per i quali è stato possibile seguire l’andamento delle quotazioni passa da 50 a 69, per un totale di 111.908 annunci di immobili inseriti sul portale nel periodo gennaio-marzo. I grandi mercati continuano a evidenziare un trend prevalentemente ribassista a eccezione di Napoli (3.356 euro/m²; 2%), dove i proprietari non hanno fatto marcia indietro, i cali vanno dallo 0,6% di Bologna al 4,4% di Genova. In questo range si collocano tutte le principali piazze immobiliari italiane da Roma (0,8%), che sembra andare verso una lenta stabilizzazione, a Venezia (-4%), la città più cara d’Italia con i suoi oltre 4.343 euro di media per una casa con vista sul canal grande. si segnalano in costante calo anche Firenze (-2,4%), Torino (-2,1%), Palermo (-2,1%), Bari (-2,1%) e Milano (-1,2%). Le città che sono partite peggio nel 2014 sono Modena (-10%), Lucca (-9,2%) e Verona (-7,9%) che devono fare i conti con il calo dell’offerta di lavoro in città dove storicamente la gente andava per cercarlo e questo ha causato un eccesso di immobili che il mercato non è in grado di assorbire, complice anche il sovrapprezzo degli

Le contrazioni interessano l’81% delle città campione, con una lieve ripresa rispetto ai dati di dicembre (84%)

Mondo immobiliare Torna Eire, la fiera del real estate

anni del boom. Dopo l’annus orribilis delle città medie lombarde Brescia (1,2%) e Bergamo (5,8%) tornano in terreno positivo, con il capoluogo orobico che segna il maggior rimbalzo del periodo a livello nazionale, a braccetto con Imperia. Altri nove centri chiudono in terreno positivo il trimestre, racchiusi si tra lo 0,1% di Vercelli e il 4,9% di Treviso. Timidi segnali di disgelo, perché se si osserva l’andamento delle quotazioni su base annuale, i ribassi accumulati delle alcune città lombarde segnano ancora ribassi a doppia cifra, a Lodi (16,4%), Como (13,5%), Pavia (-11%) e nella stessa Brescia (-10,4%). Tuttavia resta molto alto l’allarme delle associazioni di categoria: «I numeri sul mercato immobiliare mostrano come

ci sia bisogno urgente di una cura shock, consistente in una forte e immediata riduzione della tassazione, soprattutto locale». Lo ha detto a inizio aprile il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani. Secondo l’associazione dei proprietari «la crisi del mercato immobiliare in atto dall'inizio del 2012 non accenna ad arrestarsi. I dati che arrivano, spiega, sono tutt’altro che positivi». Basta guardare ai numeri assoluti, sottolinea Confedilizia, che riporta le cifre dell’Agenzia delle entrate relative al quarto trimestre degli ultimi tre anni (quarto trimestre rpt): «Nel 2011, 383.819 compravendite; nel 2012, 270.359 compravendite; nel 2013, 249.974 compravendite. In soli due anni, il 35% di transazioni in meno».

Dal 24 al 26 giugno, si terrà, a Fieramilanocity, Eire - Expo Italia Real Estate. La rassegna di riferimento del settore, giunta alla sua decima edizione, sarà incentrata sul tema della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Il leitmotiv della kermesse sarà “rigenerazione”: nel corso della tre giorni, del resto, saranno illustrati i migliori progetti di refurbishment destinati a inaugurare, nel paese, nuovi poli di attrazione nelle aree commerciali, industriali e logistiche. Modelli legati al mondo del retail, del turismo, del leisure, del residential e dei comparti produttivi in grado di conferire a beni immobili e aree dismesse nuove destinazioni d’uso. Ampio spazio verrà dedicato all’housing, pure alla luce dell’ormai prossima attuazione del Piano Casa del governo. La meeting exhibition del Real Estate che, come di consueto, riunirà in un’unica location pubblica amministrazione, imprese, banche e investitori, riserverà, come sempre, una particolare attenzione alle università: in collaborazione di Bnp Paribas Re, Eire ha, infatti, promosso un concorso che premierà le migliori proposte di riqualificazione urbana degli studenti italiani. «Il settore, che ha subito i pesanti effetti della crisi, continua a rappresentare il motore economico del Paese - ha dichiarato il presidente di Eire - Expo Italia Real Estate, Antonio Intiglietta -. Per questa ragione, ritengo sia davvero giunto il momento di confrontarsi con operatori, professionisti e investitori per non perdere l'appuntamento con la fase di ripresa. In quest'ottica, comunicheremo al mercato internazionale del Real Estate le enormi possibilità di business offerte dall'Italia. Un paese che, grazie alla genialità tipica del suo popolo e al suo inestimabile patrimonio immobiliare, dispone di risorse senza eguali al mondo».


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