Un giorno, arrivò a Dorgali un Leone
Era atterrato sul sentiero per Gorroppu, proprio mentre un gruppo di escursionisti si preparava alla partenza.
Ad un tratto, il leone stregato da tanta bellezza, si ritrovò solo.
Ma per fortuna, un buon profumo di prosciutto e Ma per fortuna, un buon salsiccia lo guidò ... profumo di prosciutto e salsiccia lo guidò.
Sazio e felice, gli parve di sentire un mormorio lontano...
Curioso avanzò
con passo felino, per non spaventare le fanciulle...
...ma tra gli antichi nuraghi scopri un popolo di insolite creature festanti
“Vieni con noi nella tomba dei giganti!� cantavano.
Il Leone attraversò la piccola porta ritrovandosi sopra una profondissima grotta.
Era finito nella grotta di Ispinigoli e sotto il suo muso si perdeva nel buio l’Abisso delle Vergini.
Lasciata la grotta, le donne lo accompagnarono in paese
A Dorgali lo accolsero offrendogli il loro pane. Pane carasau, appena fatto.
Al calar del sole ringraziò i gentili ospiti e si rimise in cammino.
Si arrampicò fino in cima al monte Bardia e ruggì di stupore quando da lassù vide il mare di Cala Gonone.
Si tuffò coraggioso tra le onde.
Non aveva paura di niente il Leone
NĂŠ del grosso squalo che viveva nascosto nel relitto di una nave
nĂŠ delle meduse.
Il Leone aveva trovato tanti amici a Dorgali
e anche se ora l’idea di tornare a casa lo rattristava un pò partì felice perchè portava con sé il ricordo di una straordinaria avventura.