10 agosto 2013

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ANNO IX - N° 61 - SABATO 10 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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TAaglio lto

2 10 agosto 2013

Responsabile nazionale dell’Idv per le infrastrutture e le grandi opere

L’assessore Nagni ha rilanciato la questione “Sicurezza scolastica” Il terremoto del 2002 e il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia sono stati lo start del piano straordinario per la messa in sicurezza nelle zone a rischio sismico, nell’ambito del programma di infrastrutture strategiches L’assessore regionale ai Lavori pubblici, Piepaolo Nagni, in versione nazionale: responsabile dell’Idv per le infrastrutture e le grandi opere, ha riaperto il dibattito sulle condizioni di sicurezza e stabilità del patrimonio scolastico nazionale con una larga allusione a quello molisano che, dopo il terremoto del 2002 e il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, è diventato lo start del piano straordinario per la messa in sicurezza nelle zone a rischio sismico, nell’ambito del programma di infrastrutture strategiche. I dati riassuntivi sciorinati da Nagni non lasciano spazio a divagazioni: 3 scuole su 4 in Italia sono fuori norma. La metà degli edifici non possiede la certificazione di agibilità; più del 70% non possiede il certificato di prevenzione antincendio e meno di un terzo degli edifici in Comuni a rischio sismico, ha una verifica di vulnerabilità sismica. Inoltre, il 40% degli edifici scolastici è stato costruito tra gli anni 60 e gli anni 80 periodo in cui le norme di sicurezza non erano stringenti come lo sono ora. Da allora, gli stanziamenti nazionali per l’edilizia scolastica hanno seguito diversi filoni di intervento caratterizzati, peraltro, da discontinuità e frammentarietà degli obiettivi. Tutt’ora, nonostante l’aggiunta di 150 milioni di euro del Decreto legge “del fare” ai 300 milioni già assegnati per il triennio 2014 – 2016 da spalmare sulle scuole di tutto il territorio nazionale, non si può certo parlare di un investimento faraonico. Per cui, ancora una volta, si lavorerà sulle emergenze, mentre sarebbe indispensabile una programmazione di lungo periodo “attuata

attraverso risorse certe e attraverso la continuità dei finanziamenti statali”, dice convinto e determinato Nagni. Il quale non s’è fermato alla presa d’atto degli elementi statistici ma è andato oltre a suggerire il completamento dell’anagrafe dell’edilizia scolastica che, se aggiornato, costantemente, consentirebbe di avere puntuali informazioni sulle caratteristiche strutturali, tecnologiche, di sicurezza e di conservazione di tutti gli edifici scolastici. Informazioni utili a costruire un quadro completo del patrimonio edilizio di ciascun ente (Comuni e Province). Con un inventario siffatto si potrebbe avviare una strategia in cui alla cessione degli edifici fatiscenti e non più adatti ad ospitare la popolazione scolastica, soprattutto se ubicati in aree urbane appetibili (anche finanziariamente) per la imprenditoria privata, potrebbe corrispondere l’acquisizione di nuove strutture idonee, moderne e funzionali. Idea non proprio nuova di zecca che, ricordiamo, è stata avanzata e illustrata dal consigliere provinciale del tempo a Palazzo Magno, Giuseppe Notartommaso. Per Nagni, inoltre, ci sono anche altri strumenti da poter prendere in considerazione onde rendere sostenibile l’integrazione degli investimenti (pubblici e privati) destinati all’edilizia scolastica. Egli pensa in proposito ad una esenzione del rispetto del Patto di Stabilità oppure ad una defiscalizzazione che permetterebbe, con le stesse risorse, di finanziare un numero maggiore di interventi. … per la migliore crescita degli studenti e della società.

L'Intervento

Gli stipendi dei consiglieri regionali al pari dei sindaci dei Capoluoghi di Vincenzo Musacchio Dopo le azioni poste in essere contro gli stipendi esosi della casta da parte del movimento 5 stelle, dei sindaci Di Lisa e D'Angelo e dei vari sindacati, associazioni e rappresentanti di varie categorie di lavoratori, ritorno sull'argomento puntualizzando che trovo sempre moralmente opinabile che i consiglieri regionali possano continuare percepire somme di denaro così ingenti. Mi riferisco ai rimborsi spese e alle prebende, ma anche ai vitalizi che maturano dopo il mandato politico. Mi chiedo se sia giusto che un consigliere regionale percepisca un'indennità superiore a quella di un sindaco capoluogo di provincia. Ammini-

stratori questi ultimi che, una volta dismessi i panni di rappresentanti pubblici, non ricevono alcun tipo di assegno non hanno alcun tipo di beneficio successivo al fine mandato. E credendo che l'impegno politico sia soprattutto un onore per chi lo ricopre, trovo giusto e sacrosanto che l'indennità dei consiglieri regionali venga al più presto ridimensionata parificata totalmente alla legislazione che regola il ruolo di sindaco. Noi riteniamo che la stessa possa benissimo essere equiparata a quella degli amministratori locali ed in questo la nostra regione potrebbe svolgere il ruolo di capofila. Forse anche percepire la stessa indennità, è un premio eccessivo se paragoniamo il lavoro che un sindaco serio e dedito al suo ruolo ed alla sua funzione

svolge nel suo Comune. Chi, fra i rappresentanti delle due cariche, riceve un maggior numero di cittadini durante suo mandato? Chi ha delle difficoltà, chiede aiuto agli amministratori locali e raramente a un consigliere regionale. Gli amministratori locali rappresentano oggi più che mai il vero riferimento dei cittadini, e si potrebbero citare tanti altri esempi a sostegno delle mie considerazioni. Dopo tutto quello che è emerso questi giorni, mi auguro che la Regione Molise ritorni sui suoi passi e dia l'esempio campo nazionale, prendendo in considerazione questa nostra nuova proposta e riduca gli stipendi dei suoi consiglieri regionali per equipararli a quelli degli amministratori locali. In un momento difficile come quello attuale, sarebbe un segnale importante per i cittadini. Sono certo che questo appello cadrà nel vuoto perché il posto da consigliere regionale sta diventando sempre di più una sorta di occupazione ben remunerata per chi vive solo di politica. A chi mi accuserà di fare del populismo, rispondo già da adesso che chi la pensa così vive lontano dalla realtà della nostra piccola regione e pensa solo ai propri privilegi nascondendosi dietro la scusa infantile che la politica ha un costo. Perché se è vero che la politica ha un costo, è altrettanto vero che nessun medico prescrive l'impegno politico.


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3 10 agosto 2013

Nomine al sol leone: Chierchia a Molise Acque Il primo dei non eletti di Rialzati Molise in pole position per la dirigenza dell’ente CAMPOBASSO. Nel mese di agosto le piazze dei comuni molisani non hanno nemmeno più l’onore di godere di concerti bandistici visto lo stop della Giunta regionale che tiene ferma la cultura con fondi a disposizione non impiegati. Nello stesso periodo la maggioranza di centrosinistra è impegnata a disquisire di nomine di reggenza degli enti regionali. Sul tavolo ci sono tromboni e trombati. E visto che si è nel periodo del sol leone, sarà più facile per loro (gli esponenti del centrosinistra) procedere alle nomine che, a rientro dalle ferie, i molisani si ritroveranno già effettuate. Così le riunioni di maggioranza continuano e i consigli regionali vengono convocati a ridosso del ferragosto. Tra le varie aziende che hanno bisogno di una reggenza che non abbia a che fare con Michele Iorio c’è Molise Acque. Chi manovrerà le redini del-

l’azienda speciale tanto cara al comunista sui generis Salvatore Ciocca? Secondo indiscrezioni il papabile sarebbe il non eletto di Rialzati Molise nella circoscrizione di Campobasso: Gennaro Chierchia. La voce circola da un po’ di tempo e, a ridosso della prossima seduta consiliare che andrà in scena dopodomani, diventa sempre più insistente. L’ex consigliere regionale di centrodestra, passato nel 2011 con Paolo di Laura Frattura e rieletto all’opposizione con i socialisti, poi al fianco di Massimo Romano fino a ricandidarsi con Frattura nel gruppo dell’eurodeputato del Pdl (Aldo Patriciello), insomma Gennaro Chierchia potrebbe essere ricompensato del suo sacrificio elettorale. Rimasto fuori dall’assemblea legislativa a febbraio 2013, a Campobasso il movimento civico guidato da Mario Pietracupa, pur essendo il terzo

partito di coalizione a livello provinciale (con il 5,77%) non ha eletto nessuno. Al movimento, da un punto di vista politico, spettano quindi riconoscimenti. Anche perché l’unico eletto in Consiglio, ossia il cognato eccellente Cotugno, non ha visto riconoscerci la potenza elettorale dei Patriciello né in Giunta né al vertice di Palazzo Moffa. Ecco dunque che la motivazione politica apre le porte a Gennaro Chierchia. Per lui a febbraio ci sono stati 2.182 preferenze sui 7.178 riportati dal movimento nella circoscrizione di Campobasso. Negli ultimi tempi il buon Chierchia pare sia stato avvistato per le vie del capoluogo indignato e amareggiato dall’andamento del governo regionale. Forse, con la nomina, tornerà il sorriso e, perché no?, anche parole di difesa e di conforto verso l’immobilismo del governo Frattura. Irene Corsini

Il presidente parla da super eroe per il prestito di 55milioni concesso dal Mef alla Regione Sarebbe quello per il quale il centrosinistra ha aumentato le tasse ai molisani

Arrivano i soldi per pagare le imprese, Frattura esulta ma pagano i cittadini CAMPOBASSO. “Grazie al sacrificio che abbiamo chiesto ai nostri cittadini, oggi finalmente riusciamo a dare ossigeno ai tanti creditori della nostra sanità e dei nostri enti locali ancora in attesa di pagamento per le prestazioni e i servizi offerti. Queste risorse importanti sono nella nostra disponibilità. Con i trasferimenti contestualmente effettuati provvederemo subito a sanare i debiti accumulati negli anni e certificati alla fine dello scorso anno. Di fronte a una situazione finanziaria profondamente critica, adesso iniziamo il cammino necessario a rimettere in linea le nostre finanze nei riguardi di tutti i creditori. Salviamo cittadini e imprese dal rischio default che tanto abbiamo temuto. Le economie che intanto, giorno dopo giorno, stiamo definendo, attraverso un rigoroso e mirato taglio dello spreco praticato in ogni nostro settore le impiegheremo tutte, come abbiamo sempre garantito, per ridurre l’indebitamento della Regione così da poter già dal prossimo anno abbassare le aliquote regionali e alleggerire tutti i nostri contribuenti dell’ultimo aggravio fiscale imposto, oggi, purtroppo, necessario e inevitabile per tentare la via della ripresa e della crescita dell’economia molisana”. Riesce davvero difficile commentare le parole del presidente Frattura che parla da super eroe che

gioca sulla pelle dei molisani. Dopo tutto quello che sta accadendo con l’aumento dei compensi che lui e il collega Vincenzo Niro hanno proposto al Consiglio, come si fa a sentir parlare di tagli agli sprechi “praticati in ogni settore”? “Salviamo imprese e cittadini dal default”, scrive ancora Frattura. Ma lui, che si è aumentato lo stipendio da presidente con un rimborso spese di 4.500 euro esentasse, sa cosa vuol dire per una famiglia di ceto medio sopportare un aumento del carico fiscale? Oltre a considerare il fatto che, con l’aumento dell’Irap per pagare il prestito che servirà a sua volta a pagare le imprese che hanno lavorato con la pubblica amministrazione, in pratica con una mano si pagano gli arretrati con l’altra toglie alle imprese per coprire quel debito. Inoltre, se Irap, Irpef e bollo aumenteranno dal 1 gennaio 2014, qual è il prossimo anno in cui Frattura ha intenzione di abbassare le tasse? Infine, se il “rigoroso taglio allo spreco” si concretizza con l’aumento delle tasse, visto che la spending review al loro portafogli ha tagliato 163 euro sulle indennità per portare il rimborso spesa da 1.800 euro a 4.500 (senza doverci pagare neppure l’Irpef), siamo sicuri che la ripresa economica del Molise è vicina. E quando accadrà non ci saranno molisani da governare. giorug


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10 agosto 2013

"Il Governatore ha già rinunciato a governare" Gli esponenti del Pdl a Palazzo Moffa denunciano lo stato di crisi della maggioranza

CAMPOBASSO. "Le beghe dovrebbero risolversi all'interno di una famiglia e non in piazza. Ma considerato che i "panni sporchi" sono ormai di dominio pubblico e i litigi e i contrasti nati dentro l'attuale maggioranza di centrosinistra rischiano di influenzare negativamente (come in realtà sta già accadendo) le sorti politiche e istituzionali di un'intera Regione, i rappresentati a Palazzo Moffa del Popolo della Libertà non possono restare certo a guardare e far finta di nulla". Lo sostiene Nicola Cavaliere a nome del gruppo del Pdl in Regione. "Anche perché - afferma Nicola Cavaliere - le questioni giustamente sollevate dal consigliere Nunzia Lattanzio sono le stesse che noi ormai da mesi denunciamo con

forza: la piaga del quinto assessore e della sospensione dei consiglieri, il pasticcio sulla riduzione dei costi e la confusione generata, la generale inerzia dimostrata sino adesso dall'esecutivo, una leadership sempre più anonima e inconcludente. A queste noi aggiungiamo un'altra, non meno importante: le divisioni (confermate proprio dal durissimo sfogo della collega Lattanzio) interne a una coalizione che fatica ancora a trovare un equilibrio e che comincia, a meno di sei mesi dalla sua investitura, a mettere in discussione il ruolo di guida dello stesso Frattura. Che - aggiungono i consiglieri azzurri dimostra di avere evidenti difficoltà (opinione ampiamente diffusa) nel tenere insieme i pezzi della sua già traballante

maggioranza e (cosa ancora più importante) a garantire in queste condizioni un'azione amministrativa incisiva e di qualità"."Sappiamo che non è certo semplice per il Governatore gestire il centrosinistra molisano su due fronti: quello interno e soprattutto quello esterno, rappresentato da chi dietro le quinte esercita pressioni (come fatto tra l'altro intendere da Cristiano Di Pietro quando ha parlato di "potentati") e contribuisce ad alimentare caos, da chi non siede tra i banchi del Consiglio regionale ma pretende di fare il bello e il cattivo tempo e tende a mettere la propria ipoteca su ogni strategia e decisione, talvolta scavalcando senza timore i componenti della stessa Giunta. A suddetti personaggi noi chiediamo di

occuparsi dei propri compiti istituzionali e di pensare a ciò che accade a Roma e non a Campobasso. Al presidente della Giunta - concludono gli esponenti del Pdl - chiediamo invece, per il bene del Molise e dei molisani, di porre fine a questa situazione grottesca e al contempo drammatica e di iniziare una volta per tutte ad esercitare con autorevolezza e determinazione le proprie funzioni. Non bastano le smentite a mezzo stampa o le prese di distanza da talune dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti della sua coalizione (vedi appunto Lattanzio e Di Pietro), l'autonomia e il coraggio in politica si dimostrano solo con azioni concrete. Paolo Frattura ancora non lo ha fatto".

La lettera

L'ambito venatorio è un disastro In qualità di presidente pro tempore dell’A.T.C. n. 1 di Campobasso, in merito all’articolo pubblicato sul quotidiano “Primo Piano Molise” a pag. 6, il giorno 07.08.2013 dal titolo “E le associazioni s’introducono nella querelle”, osserva quanto di seguito. Mi corre l’obbligo, da rappresentante dell’ATC n. 1, di precisare, al fine di meglio comprendere la annosa problematica dell’esercizio venatorio nel territorio regionale molisano, alcune affermazioni non corrette riportate nell’articolo sopra indicato. In particolare giova evidenziare che i censimenti della popolazione venatoria, a mente dell’art. 20 comma 1 lett. a) della legge regionale 19/93 sono effettuati dalla

Provincia “di intesa con i comitati di gestione”. La ratio della norma trova il suo fondamento nel fatto che i miseri bilanci degli A.T.C. non potrebbero mai sopportare l’onere economico derivante dalle attività censuarie, quantificabili in centinaia di migliaia di euro. Inoltre negli ultimi anni con l’approvazione del calendario venatorio si è impedito ai cacciatori non residenti di esercitare la caccia sul territorio molisano. Tale divieto ha notevolmente ridotto gli introiti degli ambiti, sino quasi ad annullarli. Da quest’anno, invece, essendo stata ripristinata la possibilità per i cacciatori extraregionali di effettuare

l’attività venatoria nella Regione Molise, ciò comporterà una sicura entrata e, nel giro di qualche anno, probabilmente sarà data la possibilità economica agli ambiti di provvedere essi ai censimenti della popolazione venatoria. A corollario di quanto detto non si può non ricordare che gli A.T.C. hanno facoltà di spesa nei limiti di bilancio e tale previsione è tassativa. Per concludere e con rammarico non posso che affermare che il baratro cui versa oggi il mondo venatorio molisano si può sintetizzare con il seguente motto: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Arielli Bruno Nicola


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5 10 agosto 2013

Il turismo non è una materia elastica ma scienza economica. I limiti della proposta di legge regionale dei consiglieri Ciocca, Di Pietro, Ioffredi e Monaco sull’albergo diffuso

L’improvvisazione, male endemico della programmazione regionale Elementi per una programmazione competente e approfondita sono reperibili nelle estenuanti relazioni del già commissario straordinario dell’Ept di Campobasso, Nicola Magri Bando alle improvvisazioni. La Regione Molise ne fa uso ad libitum. In materia di turismo, soprattutto. L’assessore annuncia programmi, consiglieri a loro volta annunciano proposte di legge. Spesso in direzioni opposte, certamente non convergenti. Ai nuovi responsabili del settore abbiamo suggerito che, volendo, possono avvalersi di progetti, di programmi, di strategie studiate nei particolari e finalizzate ad una politica turistica identitaria e competitiva. Possono, senza la preoccupazione che siano progetti, programmi e strategie risalibili al passato governo Iorio. Niente affatto. Sono progetti, programmi e strategie che quel governo, colpevolmente, non ha mai preso in considerazione, avendo ritenuto il turismo una materia elastica e non una scienza economica (e il rischio è in essere con il governo Frattura). Gli elementi per una programmazione competente e approfondita sono reperibili nelle estenuanti relazioni del già commissario straordinario dell’Ept di Campobasso, Nicola Magri. Questa premessa riguarda molto da vicino la proposta di legge regio-

nale “Disposizioni in materia di strutture ricettive. Istituzione della formula dell’Albergo Diffuso nella Regione Molise” annunciata dai consiglieri Ciocca, Di Pietro, Ioffredi e Monaco. La parzialità dell’intervento equivale alla perpetuazione di un errore storico della politica turistica molisana. Che per poter essere tale, deve avere un crisma di generalità, di complessità e complementarietà. E’ del tutto inutile regolamentare (ancorché classificare) l’albergo diffuso senza avere una visione d’assieme delle dinamiche relative alle classificazioni alberghiere. Inoltre, per parlare di Turismo sostenibile, come intendono i proponenti Ciocca, Di Pietro, Ioffredi e Monaco, è necessario varare nuovi criteri di classificazione della strutture ricettive per qualsivoglia tipologia ricettiva. Vale a dire dall’alberghiero fino ai b&b e, a maggior ragione, all’albergo diffuso, con l’obiettivo di introdurre veri e propri sistemi di qualità, onde centrare anche la valorizzazione del glocal, cioè di quel pezzo di territorio prossimo alla struttura ricettiva che di per sé - se ben valorizzato - è un valore ag-

giunto. Per l’albergo diffuso la territorialità, i valori ambientali, storici, architettonici assumono carattere di notevole prevalenza, mai disgiunti dalla organizzazione e dalla qualità dei servizi ( hall....prima colazione....pasti...lettura...animazione ecc. ecc.). I su ricordati proponenti in materia di Turismo sostenibile dovrebbero pertanto essere ferrati sul livello di “green” delle strutture ricettive ( approvvigionamento energetico, riciclo dell’acqua, smaltimento rifiuti, uso di materiali naturali per l’arredo ecc..ecc.); sul sistema dell’accoglienza e dell’ospitalità ( oltre alla formazione del personale anche il sistema del glocal appunto, come vigili urbani, taxi, mezzi pubblici, farmacie, servizi in genere......); sulla sicurezza dell’ospite ( dove la sicurezza è misurata non limitatamente al rispetto della normativa vigente quanto alla “ fruibilità” degli spazi privati ed in comune della struttura, con particolare attenzione ai diversamente abili). Un esempio, niente di più. Molto invece è rinvenibile negli studi dell’Ept e nelle proposte operative

formulate. Considerato l’albergo diffuso l’offerta turistica per eccellenza, per capire in che condizioni siamo nel Molise, ci sarebbe da prendere in esame gli investimenti del Patto Territoriale del Matese (20 milioni di euro) per la ristrutturazione di una settantina di case private diffuse in una trentina di Comuni di cui solo 3 o 4 hanno “ prodotto” qualcosa in termini di arrivi e di presenze turistici. Il resto hanno aspettato la scadenza dei 10 anni di vincolo di destinazione d’uso per tornare beni immobiliari, con ben altro valore di mercato!!!! (furbizia molisana). Anche questo un esempio di cosa sia necessario e di cosa si dovrebbe tenere conto quando si accenna alla Istituzione della formula dell’Albergo Diffuso nella Regione Molise. Senza dire, poi, della inscindibile coazione programmatica del territorio. Volendo, i proponenti Ciocca, Di Pietro, Ioffredi e Monaco hanno la fonte da cui attingere. Ma dubitiamo abbiano l’umiltà necessaria. Dardo

Un treno che non ha mai dato quei risultati sperati in Molise

Quel minuetto stonato di Giuseppe Di Iorio CAMPOBASSO. Parlare di ferrovie in Molise è sempre un azzardo. Eppure bisogna dare una svolta ad un problema che da anni presenta dimensioni insostenibili e aspetti di gravità inaccettabile con l'insopportabile carenza di servizi sulle linee, le soppressioni dei convogli, i treni sporchi, rotti, vecchi. Se gli studenti e i pendolari, che quotidianamente devono subire i disservizi sui convogli regionali, potessero venire in Regione a ricordare le condizioni vergognose nelle quali sono costretti a viaggiare, non lascerebbero respiro a nessuno. Qualche anno fa, era stata proprio la Regione ad aggiungersi alle altre che avevano messo mano alle proprie casse per contribuire a far circolare sulle anguste linee ferroviarie regionali l’ultimo gioiello di treno, appunto il tanto propagandato “Minuetto” di Trenitalia, firmato dal noto designer Giugiaro. Sarebbero stati risolti, così, i problemi che da sempre affliggono il principale mezzo di trasporto pubblico? Manco a dirlo. Ci sa-

rebbe voluto ben altro che un Minuetto, per evitare di sentire la solita musica, gracchiante e stantia, proveniente da grammofoni col disco incantato. Eppure ci erano state promesse sinfonie armoniose, o marce vigorose, se questo fosse stato necessario, per giungere, finalmente, ad eliminare quella piaga di arretratezza terzomondista che tuttora contraddistingue lo stato dei trasporti pubblici in Molise. Oggi, invece, a parte gli ulteriori tagli che sono stati fatti sulle linee molisane, ci si accorge che quel treno presenta non pochi problemi e ha evidenziato gravi guasti che ne hanno pesantemente condizionato l’operatività e richiesto l’investimento di ingenti risorse per interventi di riparazione e manutenzione straordinari. Guasti sempre più frequenti che hanno causato disagi ai pendolari e trasbordi inopportuni su pullman. A chi non è capitato di dover fare i conti con i ritardi e i disguidi registrati nel corso delle ultime settimane. Tanto che, in più di qualche occasione, in linea sono state rimesse le vecchie automotrici 668 e 665 con

tutto quanto ne è conseguito. Il paradosso sta nel fatto che, mentre le linee ferroviarie nell’800 hanno dato un contributo fondamentale all’Unità d’Italia, arrivando a collegare anche le aree più sperdute del Paese, ai nostri giorni l’utilizzazione di tali reti, così vistosamente e colpevolmente arretrata in alcune aree come il Molise sta dividendo l’Italia in due. Allora pur non interpretando il ruolo dei soliti, puntigliosi dissacratori e neanche i caustici distruttori di illusioni ferroviarie, la storiella del “Minuetto” capace di restituire ai molisani la fiducia nel trasporto ferroviario, non convince proprio. Dato che l’attenzione delle Istituzioni sul fronte “infrastrutture” negli anni è stata piuttosto tiepida e poco convincente, salvo rare eccezioni, c'è ora a necessità che qualcuno si faccia carico di tale problema, che riguarda tutti e non solo i pendolari, affrontandolo ed aprendo un confronto con le autorità responsabili. Sarebbe una significativa, piccola rivoluzione culturale, pacifica e democratica, un generoso “prendersi cura” dei problemi di questa terra. Almeno per non dover ripetere ancora una volta la storia del “Minuetto” stonato. I treni, non importa quanto siano gradevoli, ciò che importa è poterci salire sopra e poter scendere alla stazione giusta e non restare fermi, come troppo spesso accade, nelle 'rocchie'.


6 10 agosto 2013

Campobasso

Conoscenza al palo, il Governo non investe e blocca le retribuzioni per tutto il 2014 La Flc Cgil preannuncia un inizio d’anno scolastico infuocato Mentre il Governo del fare continua a non intervenire sulle cause strutturali della crisi ed il Parlamento rinvia le decisioni riguardanti le riforme strutturali, la legge elettorale, i costi della politica (conservando i privilegi dei pensionati d’oro), le uniche decisioni assunte riguardano le penalizzazioni per il pubblico impiego. La denuncia è del segretario regionale della Flc Cgil Sergio Sorella. “Il Consiglio dei Ministri del 7 agosto ha deciso di bloccare i contratti pubblici e le progressioni di carriera, rinviando le risposte alle tantissime emergenze nei comparti della conoscenza. Si rimandano decisioni urgenti e non si danno soluzioni al personale precario amministrativo e tecnico della scuola; non si risolve la vergogna nei confronti del personale inidoneo all’inse-

gnamento, costretto coattivamente a transitare sui ruoli amministrativi e tecnici. Così come non si danno risposte sulla stabilizzazione dei posti di sostegno per gli alunni disabili, il dimensionamento e la realizzazione dell’organico funzionale che avrebbe consentito alle scuole di organizzare una diversa offerta formativa. Non si è affrontato il tema riguardante il personale della scuola che, avendo i requisiti prima della riforma Fornero (la cosiddetta “quota 96”), non è potuto andare in pensione. Ciò ha comportato la riduzione significativa dei posti disponibili ed ha reso sempre più lunga l'attesa di un posto stabile. Gli unici investimenti riguardano l'edilizia scolastica e gli arredi, importanti ma rappresentano una parte degli interventi necessari per la

scuola pubblica. Il risultato di queste politiche per il Molise è il seguente: il primo settembre 2012 ci sono stati 230 lavoratori della scuola andati in pensione. Per il prossimo anno scolastico 2013/14 ci sarà una vera e propria falcidia. I pensionati saranno appena 82. In questo modo, considerando anche i 1600 posti di lavoro che si sono persi negli ultimi quattro anni, per effetto delle devastati politiche del duo Tremonti - Gelmini con la riduzione del personale Ata, del tempo scuola nella secondaria superiore, la soppressione del modulo nella scuola primaria e del tempo prolungato nel primo grado, le immissioni in ruolo saranno ridotte al lumicino. Sull’università gli interventi sul diritto allo studio sono molto parziali e si profila un ulteriore aumento delle tasse. Per questo abbiamo chiesto al rettore dell’Università del Molise di considerare la posizione delle famiglie disagiate ed alla Regione di incrementare le risorse per il diritto allo studio. Si deve passare dalle parole ai fatti. Non si può sempre giustificare l'assenza di risposte con la ristrettezza delle risorse dopo aver massacrato con i tagli epocali la scuola e l'università. Senza una inversione di tendenza ci sarà una forte mobilitazione a partire dai primi giorni dell'inizio del nuovo anno scolastico”.

Tutto pronto per la Madonna della Neve Quello di quest'anno sarà la 210esima edizione del Palio delle Contrade Si avvicinano i giorni cruciali per la festa della Madonna della Neve a Ripalimosani. Tutto è pronto per il 210^ Palio delle Contrade. Anche quest’anno il comitato festa (composto di soli giovani) farà rivivere al paese le emozioni che solo questa festa può dare. Si fanno le notti, si taglia l’erba sotto il sole leone, si rinuncia al proprio tempo libero, tutto per l’emozione del 12 agosto. La rivalità tra le contrade è stata resa ancor più vibrante grazie alle sfide dei giochi in piazza di Contrade Senza Frontiere, che da alcune settimane coinvolgono grandi e piccoli I festeggiamenti partiranno il giorno 11, con la processione che riporta la Madonna nella cappella delle Quercigliole, a pochi chilometri dal paese, sul colle che diventa

ogni anno simbolo e sede principale della festa. Immancabile ed insostituibile, la sera stessa, il concerto bandistico in piazza, tra bancarelle di ogni genere poste in tutto il paese Poi, il 12, il clou, con il pic nic alle Quercigliole e la storica corsa dei cavalli. il Palio delle contrade che prevede come tutti gli anni una competizione con due batterie di qualificazione e la finale. Quest'anno, a differenza degli ultimi anni in cui il comitato festa aveva scelto di mettere in gara cavalli locali, torneranno a correre cavalli purosangue da competizione. Serata all'insegna della musica d'eccellenza con James Senese e Napoli Centrale a partire dalle ore 22,00 in p.za San Michele. E a mezzanotte i classici fuochi d’artificio.

Gradire ai gradini, un successo L'associazione Cuore Non Mente ha organizzato una splendida serata sui Monti

CAMPOBASSO. E' stata l'associazione Cuore Non Mente di Campobasso ad organizzare la gradita manifestazione "Gradire ai gradini" che si è avuta nella serata di giovedì. Scenario naturale la scalinata che dalla chiesa di San Giorgio arriva a San Bartolomeo. Una serata tra amici come in una piazza d'altri tempi. Due parole da scambiare, due amici da incontrare o ritrovare, un piatto con tenta golosità e un bicchiere di vino bianco del tipo Falanghina del Molise. Quest'ultima degustazione accompagnata dalla delegata regionale dell'Onav Molise, Carla Iorio unitamente a due colleghe: Daniela Simone e Gianna Fatica. Bravi i giovani dell'associazione Cuore Non Mente che hanno lavorato sodo per organizzare la piacevole e rilassante serata in uno dei posti più belli e suggestivi della città. Una bella e gradita serata che ha saputo conciliare il piacere del palato con lo spettacolo dello stato dei luoghi. Un'iniziativa capace di ricreare lo spirito della piazza di un tempo dove incontra e amici, scambiare due chiacchiere, godere degli spazi creati dalla natura e dall'uomo assaggiando e degustando cibo e vino. Grazie all'idea, all'impegno e al lavoro di giovani che amano il proprio luogo e ne intendono trasmetterlo agli altri. Il sito come una piazza, come luogo fondamentale dell’incontro e dello scambio, in cui si intrecciano cultura e storia, simboli e tradizioni, ha trovato nell'area una realizzazione eminente e privilegiata. Una sorta di palcoscenico dell’identità e del senso di appartenenza di una comunità, che permette la manifestazione quotidiana della collettività e del potere cittadino. Le mura e le torri, e le chiese, quindi uno scenario urbano comunitario in cui ha rivestito un ruolo essenziale l'area come luogo di socialità e di riconoscimento collettivo. Una scena dello scambio interpersonale e delle identità individuali e collettive, che tuttora ci circonda e ci impregna. Al prossimo anno, dunque.


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Campobasso

10 agosto 2013

Lavori pubblici, la Giunta dà l’ok definitivo al programma trinennale Lo schema iniziale è stato modificato: alcuni interventi eliminati, altri inseriti ex novo La Giunta comunale ha dato l’ok definito al programma triennale delle opere pubbliche. Lo schema iniziale, messo a punto e approvato sempre dall’Esecutivo di Palazzo San Giorgio lo scorso maggio, ha subito delle modifiche. Gli interventi eliminati perché i relativi impegni di spesa sono stati effettuati nel 2012 sono: il ripristino e l’adeguamento del manto bituminoso delle strade comunali per un importo di 500mila euro, la realizzazione di rotatorie e spartitraffico in diversi punti della città per un importo di 500mila euro, il miglioramento sismico della scuola elementare di via IV Novembre per un importo di 143mila euro; gli interventi di messa in sicurezza, prevenzione e riduzione dei rischi di vulnerabilità degli edifici che ospitano diverse scuole elementari per un importo di 186.170 euro. Gli interventi in-

CAMPOBASSO. Un importante traguardo quello raggiunto dalle tre aziende vitivinicole molisane vincitrici del 41° concorso nazionale Premio Douja d’Or, bandito dall’Azienda speciale della Camera di Commercio di Asti, evento che da sempre rappresenta uno degli appuntamenti di maggior prestigio a livello nazionale e che quest’anno ha confermato la costante crescita qualitativa dei vini molisani. L’ambìto riconoscimento è andato ai tre vini: Molise Rosso 2011 Colle dei Pastini –Cantina Sociale San Zenone- Montenero di Bisaccia; Biferno Rosso Riserva 2006 Gironia – Cantine Borgo di Colledoro- Campomarino; Molise Tintillia 2009 Rutilla- Cantine Salvatore di Salvatore Pasquale- Ururi, che verranno premiati venerdì 6 e sabato 7 settembre 2013 ad Asti, in occasione dell’inaugurazione del 47 ° Salone Nazionale di Vini Selezionati. “E’ un impor-

seriti ex novo rispetto allo schema iniziale e dovuti al trasferimento regionale di 1.973.209,41 euro riguardano: la

riqualificazione degli impianti termici e fotovoltaici delle scuole materne per un importo di 255.867,22 euro, delle scuole

elementari per un importo di importo di 234mila euro, delle scuole medie per un importo di 1.027.000 euro e del centro fieri-

stico per un importo di 456.342,19 euro. Il trasferimento regionale di due milioni di euro per la raccolta differenziata sarà suddiviso nell’adeguamento del centro di raccolta differenziata con un importo di 305mila euro, nell’acquisto di attrezzature e automezzi per 1.695.000 e nell’attività di assistenza tecnica alla progettazione per un importo di 140.543,55. Gli interventi modificati, invece, riguardano la messa in sicurezza, la prevenzione e la riduzione dei rischi di vulnerabilità degli edifici che ospitano diverse scuole materne per un importo di 186.170 euro. Il finanziamento è stato oggetto di due distinte progettazioni di cui solo una presenta un importo superiore a 100 mila euro, quindi l’intervento è stato modificato e riguarderà la scuola materna di via De Gasperi, Cep nord per un importo di 117.170 euro.

“Vino, risultati importanti” Premiate tre aziende vitivinicole molisane al 41° concorso nazionale Premio Douja d’Or tante riconoscimento – ha affermato il Presidente della Camera di Commercio di Campobasso Amodio De Angelis – che testimonia lo spirito imprenditoriale e l’impegno della Camera di Commercio a sostegno del miglioramento qualitativo delle nostre tipicità. Nonostante la difficile congiuntura economica che stiamo attraversando viene confermata la grande capacità dei produttori molisani di saper competere sia sul mercato nazionale che su quello internazionale. Il settore vitivinicolo è in forte espansione nella nostra regione con vini di altissima qualità che vengono prodotti anche da numerose aziende familiari che danno vita ad un prodotto unico, frutto di una combinazione di competenze, professionalità e attaccamento alla “terra”. Gli

imprenditori per crescere e migliorarsi hanno saputo tener conto del contesto ambientale, delle caratteristiche e degli obiettivi della propria azienda continuando ad investire e innovare. Da qui la valorizzazione delle produzioni vitivinicole, anche attraverso la partecipazione ad eventi nazionali come il premio Douja d’Or che consente di far conoscere la nostra regione ed i suoi prodotti ad un numero maggiore di consumatori. L’attribuzione

dei tali premi è un motivo di grande orgoglio per l’economia molisana e rappresenta un riconoscimento importante anche

per il sistema camerale che da anni opera al fianco delle imprese per lo sviluppo del territorio.”



ANNO IX - N째 60 - SABATO 10 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

10 agosto 2013

Sono già disponibili le tessere. Abbonamento annuale da 20 euro.

Le card per le bici elettriche ISERNIA. Sono disponibili da mercoledì 7 agosto, le card prepagate per l’utilizzo delle biciclette a pedalata assistita del sistema bike sharing. Le tessere possono essere acquistate presso il Comando della Polizia Municipale, in via XXIV Maggio. Il costo dell’attivazione con abbonamento annuale è pari a 20 euro, cui va aggiunta una ricarica di almeno 5 euro. Le card registreranno il tempo di utilizzo delle bici. La prima ora giorna¬liera sarà sempre gratuita, la seconda costerà

un euro che verrà detratto dall’importo della tessera prepagata. Da mercoledì 7 agosto, nelle vicinanze delle stazioni della bike sharing, si potrà anche usufruire del servizio wi-fi libero. Le stazioni, infatti, sono provviste di antenne di collegamento per gli utenti che vogliono interallac¬ciarsi alla rete internet. In questa prima fase, il servizio wi-fi “free” di Isernia garantisce una copertura efficace solo nei pressi delle postazioni della bike sharing.

Tre le persone insignite dal Comune per avere dato lustro al paese.

Continuano le visite guidate proposte da Madre Natura.

Capracotta premia le sue eccellenze Alla scoperta dell'Alto Molise CAPRACOTTA. Domenica 11 agosto 2013, alle ore 18,00 in Piazza Falconi l’associazione “Amici di Capracotta” premierà alcune “Eccellenze Capracottesi”. Il direttivo dell’Associazione ha deliberato che in questa prima edizione della manifestazione saranno premiate le seguenti personalità (riportati in ordine alfabetico). Beniamino Loreto imprenditore locale Di Tella Torcuato ambasciatore della Repubblica Argentina in Italia Valente Franco studioso e storico del contesto regionale molisano BENIAMINO LORETO Perito agrario, dopo diverse esperienze lavorative con contratti a tempo determinato, decide insieme al fratello Luca di investire sul territorio rilanciando le produzioni agricole tipiche secondo gli insegnamenti dei nonni: cicerchie, fagioli, farro, lenticchie, roveglie e patate. Una scelta, indubbiamente coraggiosa, vista l’altitudine dei terreni da coltivare e l’inclemenza delle condizioni meteorologiche: neve, pioggia, grandinate, ecc. L’azienda dei nostri due giovani concittadini, “Le Miccole”, è iscritta a Slow Food, rifornisce negozi di nicchia anche al di fuori del confini regionali e, dal prossimo anno, potrà apporre sulle proprie produzioni il marchio “biologico”. Motivazione: per la determinazione nell’aver voluto investire sogni e risorse in paese rilanciando le produzioni agricole tipiche del territorio secondo le tecniche e i segreti tramandati dai nostri antenati. DI TELLA TORCUATO È nato a Buenos Aires da padre capracottese: l’industriale Torquato Di Tella, nato a Capracotta nel 1892 ed emigrato giovanissimo nel Paese sudamericano. Ha effettuato gli studi di ingegneria industriale nella capitale argentina e di sociologia alle Università di Columbia (New York) e di Londra. È professore emerito all’Università di Buenos Aires e lo é stato all’Istituto del Servizio Estero dell’Argentina. È specializzato nello studio comparativo dei sistemi sociali e politici dell’America Latina. Con suo fratello Guido, industriale e Ministro degli Esteri per otto anni sotto il presidente Menem (1991-1999), ha fondato l’Istituto “Torquato Di Tella”, intitolato alla memoria del padre e dedicato alla ricerca nelle scienze sociali e all’arte contemporanea: da pochi anni è diventato un ateneo privato. Tra maggio 2003 e novembre 2004 é stato Segretario Nazionale della Cultura. Attualmente è ambasciatore della Repubblica Argentina in Italia. Agli inizi del 2012, si è recato in visita privata a Capracotta. Nel mese di luglio dello stesso anno, ha spalancato le porte dell’Ambasciata a Roma a una folta delegazione di molisani e della comunità capracottese per discutere sul tema dell’immigrazione e dell’integrazione degli italiani in Argentina. Motivazione: per i meriti cospicui e distinti negli studi sul fenomeno dell’immigrazione e dell’integrazione degli italiani in Argentina serbando sempre vivo nel cuore un forte attaccamento per il proprio paese d’origine: Capracotta. VALENTE FRANCO È nato a Venafro da madre capracottese: Amelia Santilli. Architetto, ha sempre svolto una intensa attività di studio, valorizzazione e promozione del patrimonio artistico e culturale del Molise. Già direttore generale dell’Iacp di Isernia e, per due volte, presidente dell’ordine degli Architetti di Isernia, tra i suoi numerosi incarichi, attualmente è’ componente del Consiglio Scientifico Nazionale dell’Istituto Italiano dei Castelli e del Consiglio Scientifico Regionale della Società Italiana per la Conservazione dei Beni Culturali. A Capracotta, Franco Valente ha organizzato una interessante tappa del suo tour culturale “Racconto il Molise” nell’estate del 2010 presso la scalinata della Chiesa Madre raccontando vicende del passato della nostra cittadina e ha partecipato come relatore al convegno “Una comunità di montagna a 150 anni dall’Unità d’Italia”, organizzato dall’amministrazione comunale il 9 settembre dell’anno successivo per commemorare l’unificazione politica del nostro Paese. Inoltre, Franco Valente dimostra costantemente il proprio attaccamento verso la cittadina di origine materna inserendo Capracotta in vari articoli sulla storia e sull’arte molisana pubblicati sul suo seguitissimo blog: www.francovalente.it. Motivazione: per la sua lunga e infaticabile attività di studio e valorizzazione del considerevole patrimonio artistico e storico di Capracotta all’interno del più ampio contesto regionale molisano.

Continuano le visite guidate alla scoperta dell’Alto Molise proposte dalla Cooperativa MadreNatura. I percorsi sono adatti a tutti ed aperti a chiunque voglia conoscere più da vicino il mondo della flora e della fauna e passare qualche ora in tranquillità a contatto con la natura incontaminata dei luoghi. Durante il tragitto gli operatori della Cooperativa offriranno a tutti i partecipanti informazioni relative al territorio, alla flora ed alla fauna del luogo, con particolare riguardo agli usi, curiosità, miti e leggende! I percorsi si snodano attraverso le aree di maggiore interesse e pregio naturalistico dell’Alto Molise. Il calendario completo è visibile e scaricabile dal sito www.madrenaturacoop.it . Domenica 11 agosto la Cooperativa sarà lieta di accompagnarvi nel Bosco degli Abeti Soprani di Pescopennataro. Pescopennataro è un piccolo comune dell’Alto Molise, in provincia di Isernia, incastonato in uno sperone roccioso, con i suoi 1190 m circa di altitudine domina sulla valle del Sangro. Una delle peculiarità più interessanti del territorio è data dalla

presenza di estesi boschi di abete bianco, che fanno da verde cornice al paese e che gli conferiscono il titolo di "paese degli abeti". Il Bosco degli Abeti Soprani è un sito SIC (Siti di Interesse Comunitario) dove attraverso un percorso che non presenta particolari difficoltà è possibile conoscere gli aspetti caratteristici delle abetine in uno scenario affascinante e suggestivo. In più vi racconteremo curiosità, miti, leggende ed usi delle piante!! Ma non è solo il valore estetico di questi boschi che rende caratteristica l'area, è anche la loro valenza naturalistica. L'abete bianco infatti è una specie diventata ormai rara in Appennino. Un tempo i maestosi boschi di abete bianco si estendevano su tutta al penisola italiana, oggi a causa dello sfruttamento antropico e del cambiamento delle condizioni climatiche, le abetine sono sopravvissute in piccoli lembi ed in maniera frammentata sul territorio. Nel pomeriggio è possibile inoltre compiere una breve passeggiata lungo la pista ciclabile che accoglie le sculture del IV Simposio, dedicato alle Favole di Leonardo da Vinci e avente come tema la biodiversità. Per informazioni, prenotazioni e costi: Cooperativa MadreNatura 3337145033 – 3284772265 La prenotazione è obbligatoria. Le visite saranno effettuate solo al raggiungimento di un numero sufficiente di partecipanti


Termoli

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Tarsu sugli stabilimenti balneari: modalità per la definizione transattiva della riscossione TERMOLI – La Giunta comunale ha deliberato nella seduta di martedì 6 agosto l’atto di indirizzo con cui si pone rimedio al contenzioso per gli accertamenti Tarsu sugli stabilimenti balneari. L’Amministrazione ha quindi deciso di addivenire ad una definizione transattiva della riscossione della Tarsu dovuta dalle ditte titolari degli stabilimenti balneari presenti sul territorio comunale per i periodi oggetto di accertamento oggetto di impugnazione dinanzi ai competenti organi della giustizia tributaria. L’atto di indirizzo è stato quindi approvato sulla base dei criteri di seguito riportati, dando atto che gli stessi sono applicabili esclusivamente in sede di definizione transattiva dei contenziosi pendenti nelle varie fasi di giudizio. Con riferimento alla Ta.R.S.U.: applicare alle aree destinate alla posa ombrelloni degli stabilimenti balneari la tariffa relativa alla categoria individuata nel Regolamento comunale rapportata al periodo di effettivo utilizzo sulla base dell’ordinanza della Capitaneria di Porto, senza uleriori maggiorazioni; applicare alle altre attività presenti nello stabilimento balneare (bar, ristorante, ecc.) la tariffa prevista dal Regolamento comunale tenendo conto dell’eventuale stagionalità delle licenze commerciali; rideterminare, ove possibile, di comune accordo le superfici accertate e/o iscritte a ruolo; con riferimento alle sanzioni ed agli interessi: prevedere l’integrale compensazione delle sanzioni previste per

l’omessa e/o infedele dichiarazione Ta.R.S.U. a vantaggio del contribuente e reciprocamente disporre l’integrale compensazione delle spese di lite in caso di soccombenza dell’Ente; applicare l’istituto del cumulo giuridico, per il caso dell’applicazione delle sanzioni, tenendo conto del minimo edittale nel caso di giudizio favorevole all’Ente; applicare gli interessi al tasso legale sulle somme rinvenienti dagli avvisi di accertamento; con riferimento alle modalità di pagamento: gli importi determinati in sede di transazione potranno essere pagati in un massimo di 12 rate trimestrali di uguale

importo; la decandenza dall’accordo transattivo in caso di mancato pagamento anche di una singola rata alle scadenze accordate. La predisposizione dei prospetti di calcolo per la determinazione degli importi dovuti dai contribuenti, che costituiranno parte integrante e sostanziale di ciascun atto di transazione, è stato demandato al Servizio Fiscalità Locale, mentre è stato demandato al Dirigente del Settore Finanze e Fiscalità Locale e al Dirigente del Settore Legale congiuntamente, la sottoscrizione per conto dell’Ente, dei singoli contratti di transazione.“Con questo atto – ha

dichiarato il sindaco Basso Antonio Di Brino – abbiamo dimostrato di essere vicini alle esigenze degli operatori balneari, soprattutto in questo periodo di recessione economica. Ringraziamo anche i Revisori dei Conti per la riflessione fatta su questo provvedimento, fornendo un parere favorevole, seppur con riserva; abbiamo evidentemente trovato le motivazioni giuste, legate alla soccombenza nelle diverse fasi delle Commissioni Tributarie, sia provinciali che regionali. E’ importante, ad esempio, aver stabilito di applicare alle aree destinate alla posa degli ombrelloni degli stabilimenti balneari, la tariffa relativa alla categoria individuata nel Regolamento comunale, rapportata al periodo di effettivo utilizzo sulla base dell’ordinanza della Capitaneria di Porto, senza ulteriori maggiorazioni. E’ importante inoltre ricordare che questo provvedimento va nella direzione di sbloccare somme che il Comune di Termoli non incassa da oltre dieci anni. In questo modo abbiamo creato le basi per un reciproco beneficio: il Comune potrà incassare risorse finanziarie nell’immediato e, nel contempo, si forniranno agevolazioni agli operatori balneari, dato che il regolamento aveva determinato ad esempio delle sperequazioni tra i balneatori di Termoli e quelli di Campomarino, determinando per gli operatori della nostra città un costo più alto. La stessa cosa non potrà più accadere con l’applicazione della Tares”.

Di Brino e Cocomazzi replicano agli amici del Borgo Vecchio

Sistemazione degli argini del Biferno: resoconto della riunione tenutasi a Roma

TERMOLI – In merito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa locale dai rappresentanti dell'Associazione “Amici del Borgo Vecchio”, il sindaco Basso Antonio Di Brino e l’assessore al Turismo e alla Cultura Michele Cocomazzi hanno inteso replicare. “Siamo fortemente preoccupati – affermano Di Brino e Cocomazzi – del danno di immagine, in termini di promozione turistica, che la nostra città dovrà subire a seguito della decisione presa dagli Amici del Borgo Vecchio, di annullare la manifestazione denominata Vivere la Strada. Ci si chiede tuttavia come mai, non avendo più la sede, gli amici del Borgo Vecchio abbiano revocato una manifestazione dal titolo così emblematico. L’unico conforto che ci viene da questa vicenda, tuttavia, deriva dal fatto che sia l’assessore che il sindaco, così come tutti i promotori dell’evento di Massimo Ranieri, sono ora più sollevati dalla preoccupazione di aver potuto vedere offuscato lo spettacolo “Riccardo III”, cioè di un altro evento inserito nel cartellone dell’estate termolese. Ci scusiamo, quindi, sia con i cittadini termolesi che con i turisti che in questi giorni sono a Termoli, per aver purtroppo perso la rilevante manifestazione Vivere la Strada, mentre siamo contenti per gli Amici del Borgo Vecchio i quali sicuramente potranno godersi, a questo punto, un evento anche meno importante come quello di Massimo Ranieri; per questo motivo li aspettiamo sabato 10 agosto al Teatro Verde, con l’impegno di voler tentare ogni possibile strada per far applicare loro uno sconto sul biglietto. Rilevato, infine, l’enorme successo che sta riscuotendo l’info-point alla Torretta Belvedere, dovuto al grande afflusso di turisti che quotidianamente vi si recano per richiedere informazioni sulla città, informiamo che l’Amministrazione comunale avvierà il prossimo anno un’approfondita riflessione sull’opportunità di restituire o meno questa struttura agli Amici del Borgo Vecchio o se, invece, riservarla nuovamente all’iniziativa dedicata alle informazioni turistiche nel periodo estivo”.

TERMOLI – In merito alla riunione convocata dall’On. Sabrina De Camillis presso la sede del Sottosegretariato di Stato per i Rapporti con il Parlamento a Roma, sugli interventi di sistemazione del Biferno, nel tratto compreso fra la Diga del Liscione e la foce del fiume, si riportano di seguito le dichiarazioni del sindaco Basso Antonio Di Brino. “All’incontro che si è tenuto a seguito di una mia sollecitazione su un argomento assolutamente rilevante come quello della sistemazione degli argini del Biferno – ha dichiarato Di Brino – hanno partecipato il Sottosegretario di Stato Sabrina De Camillis, il consigliere regionale Vincenzo Cotugno, il direttore generale dell’Arpa Molise Quintino Pallante, il dirigente del Servizio regionale Opere Idrauliche e Marittime ing. Michele Biello, il segretario generale dell’Autorità di Bacino ing. Annunziata Di Niro, la dott.ssa Corbelli del Distretto interregionale delle Autorità di Bacino, oltre al sottoscritto, all’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Sabella, al consigliere Francesco Roberti e al dirigente Silvestro Belpulsi per il Comune di Termoli. Risultavano purtroppo assenti l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni, l’assessore regionale alla Tutela dell’Ambiente Vittorino Facciolla e il presidente del Cosib Luigi Mascio. L’incontro è stato sicuramente positivo per il fatto che è stata finalmente affrontata la

problematica la quale, anche secondo il parere della responsabile del Distretto delle Autorità di Bacino, è considerata come una questione molto delicata e sensibile, soprattutto in termini di responsabilità. Come temevamo, purtroppo, è stato confermato il rischio della perdita del finanziamento, con conseguenze di varia natura sia dal punto di vista prettamente economico per una regione piccola come il Molise, sia per l’incolumità delle persone in un’area vasta che non riguarda solo l’ambito territoriale termolese, ma anche quello di Portocannone e Campomarino, che nel 2003 è stato interessato dall’alluvione. In più c’è l’aspetto legato dello sviluppo economico, perché la mancata messa in sicurezza del Biferno, in un momento di crisi e recessione, determina dei rischi maggiori e dei costi aggiuntivi per le imprese, ad esempio, per un più alto costo delle assicurazioni. Dopo l’alluvione del 2003 c’è stato un finanziamento, ottenuto nel novembre 2007; poi nel 2009 la Regione ha scelto il Cosib come Ente attuatore. Il primo problema è stato che dopo la delibera di Giunta regionale, si è scoperto che non era stata sottoscritta la convenzione tra Cosib e Regione; il progetto però è stato pagato nel mese di ottobre 2012 con 211.000 euro. La questione quindi resta in alto mare, perché dopo dieci anni dall’episodio alluvionale, non abbiamo

ancora un progetto definitivo approvato. Quello che mi preoccupa di più – prosegue Di Brino – è che il tempo di ritorno, statisticamente definito, per l’evento alluvionale del 2003 è di trent’anni; dato che sono passati dieci anni si capisce come, con il passare del tempo, quella zona diventi più a rischio. Dopo l’approfondimento su questo argomento, siamo passati ad individuare alcune possibili soluzioni; il Sottosegretario Sabrina De Camillis, infatti, ha deciso di coinvolgere il Ministero dell’Ambiente, ricevendo già una disponibilità a venire incontro alle esigenze della Regione Molise, al fine di evitare la perdita del finanziamento. In più il Consigliere Cotugno si è impegnato ad inviare una nota al Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente per affrontare a livello regionale la soluzione del problema. Pur dichiarandomi soddisfatto per aver affrontato finalmente il problema – conclude Di Brino – e dando atto al Sottosegretario De Camillis per aver prontamente raccolto la mia sollecitazione, non posso fare a meno di rilevare l’assenza degli assessori regionali e, in particolare, del presidente del Cosib Luigi Mascio, il quale avrebbe tutti gli interessi a trovare una soluzione al problema. Resterò quindi preoccupato e continuerò la mia azione fino a che non avrò elementi tangibili che permetteranno di addivenire alla soluzione di questa vicenda così delicata e sensibile”.


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Termoli

10 agosto 2013

Zuccherificio, la regione garantisce la campagna 2014 TERMOLI - La Regione Molise è interessata allo Zuccheificio ed é garantita la campagna anche per il 2014, aumentando la coltivazione della barbabietola da zucchero in Molise e, quindi, potenziare l’attività dello stabilimento. Questo è scaturito durante un incontro tra il governatore Paolo Di Laura Frattura e le organizzazioni sindacali, alla presenza dell’amministratore delegato Alberto Alfieri, dell’assessore all’agricoltura, Vittorino Facciolla, e dei consiglieri regionali Parpiglia, Cavaliere, Fusco Perrella, Federico e Manzo. “Puntiamo e lavoriamo per la crescita, il rafforzamento e la qualità dell’intero comparto – ha detto Frattura -. Il nostro obiettivo principale resta l’estensione significativa della coltivazione della barbabietola nel nostro Molise, così da poter superare anche i costi del trasporto”. Da parte sua l’assessore all’agricoltura Facciolla ha ribadito che la regione porta avanti un lavoro congiunto, per migliorare le condizioni di coltivazione della barbabietola attraverso politiche di incentivazione, con il coinvolgimento degli assessori al ramo delle regioni Puglia, Abruzzo e Marche presso il Ministero dell’agricoltura. Il prossimo 20 agosto si terrà un primo incontro tra le parti per la definizione degli accordi interprofessionali per la campagna dsccarifera 2014.

Degrado e disfunzioni nella stazione Opposizione consiliare ferroviaria, presentata mozione chiede spiegazioni sul Palio di San Nicola

TERMOLI - La stazione ferroviaria rappresenta una fondamentale porta di ingresso e di uscita dalla Città sia per coloro che vi giungono come ospiti sia per i cittadini residenti che utilizzano il treno come mezzo di trasporto.Tale porta di ingresso costituisce uno degli elementi di primo impatto e di fondamentale valutazione sul grado di civiltà, decoro urbano, livello di igiene di una comunità e rappresenta una struttura di servizio in cui efficienza e qualità del servizio erogato, insieme alla capacità di rispondere alle esigenze del cittadino, sono essenziali. Ciò è particolarmente rilevante per una città come Termoli, la quale ha una struttura economica e sociale complessa e diversificata, in cui le diverse direttrici di sviluppo si fondono e si aggregano. L’attrattiva turistica, la struttura industriale e commerciale, il settore dei servizi e dell’istruzione, la portualità, la sua localizzazione geografica, portano Termoli ad essere il polo regionale di sviluppo prioritario del Molise. La sua stazione ferroviaria è dunque per questo una porta principale di ingresso e di uscita anche per tutta la Regione Molise, luogo di un rilevante flusso annuale di passeggeri. Numerose sono le segnalazioni giunte da ospiti e residenti sulla scarsa attenzione che Trenitalia pone al decoro e all’igiene della Stazione di Termoli e complessivamente al grado di efficienza e funzionalità dei servizi che sono erogati in essa e tra le più frequenti si menzionano le se-

guenti: Obliteratrici: installato il nuovo tipo, ma sui vecchi e arrugginiti supporti gialli di quelle precedenti con un risultato indecoroso. Tabelloni elettronici: utilizzati quelli vecchi, molto poco leggibili. Tabelloni metallici: pochi contengono i fogli degli orari di arrivi e partenze, la maggior parte sono vuoti, sporchi, arrugginiti. Ascensore: quando funzionerà? Assenza di un mezzo che faciliti il trasporto dei bagagli, come lo possono essere anche le scale mobili. Doppia lingua per l'annuncio dei treni: usata molto raramente. Audio della voce che annuncia: molto disturbato. Personale della biglietteria: spesso non risulta un esempio di buona educazione e disponibilità. Igiene e pulizia: molto approssimativa. A questo si aggiunge la lamentela per il servizio Taxi: in funzione fino alle 23 cioè in un orario ancora fortemente vitale per una città balneare, ragion per la quale chi vuole spostarsi non utilizzando propri mezzi ha vita difficile. Per questi motivi oògruppo consiliare del Popolo della Libertà ha presentato una mozione con la quale si impegna il Sindaco e la Giunta comunale a farsi parte attiva: nel convocare i responsabili di Trenitalia o di altre società collegate competenti per trovare ogni possibile e rapida soluzione per portare la Stazione Ferroviaria di Termoli ad un livello adeguato e degno della realtà che rappresenta la città; nel promuovere l’allungamento dell’orario serale del servizio Taxi.

GUGLIONESI – Saltata l’edizione annuale del Palio di San Nicola, Unità Democratica, presieduto in Comune da Cloridano Bellocchio, comunica che chiederà al comando dei Vigili del Fuoco e alla direzione Asrem ul motivo che non li ha visti presenti alla conferenza di servizio per il rilascio delle autorizzazioni alla manifestazione. Dal canto suo il sindaco Leo Antonaccci, in qualità anche di presidente della commissione consiliare, ribadisce di essere stato presente alla riunione e di aver concesso la stessa autorizzazione dell’edizione 2012. “Condividiamo lo sconcerto e la delusione che ha colpito l’opinione pubblica – scivono da Unità Democratica -. Guglionesi perde un’altra occasione, ed indebolisce la propria offerta culturale e la propria attrattività. Per questo siamo convinti che la cosa non può essere liquidata, specie se a farlo è il primo cittadino, usando le categorie della colpa. Ovviamente sempre degli altri. La mancata presenza alla riunione della commissione di vigilanza, stando alle affermazioni attribuite al Sindaco, dei Vigili del Fuoco e dell’Asrem costituisce fatto grave ed inammissibile”. Per questi motivio Unità Democratica per Guglionesi nei prossimi giorni chiederà al Comando dei Vigili del Fuoco ed alla direzione dell’Asrem la ragione della mancata partecipazione. Decisione presa “dopo aver preso atto che il Sindaco non ha ritenuto chiedere e sollecitare spiegazioni affinché il Palio potesse svolgersi come gli altri anni”

“Consigli comunali”, lo chiede Larinascita LARINO - Diffondere le riunioni del Consiglio comunale online. La proposta è stata avanzata dal movimento Larinascita che aveva fatto identica richiesta alla precedente amministrazione comunale. “Un significativo passo verso un ulteriore rafforzamento della comunicazione svolta dall’ente locale quale mezzo in grado di veicolare innanzitutto le scelte maturate, quindi le strategie operative, gli indirizzi, le trasformazioni e le innovazioni che caratterizzano la vita di un’articolata struttura organizzativa”.

1° Festival di Musica live - Premio “Giampiero Paviolo” GUARDIALFIERA - Pentagramma, crome, biscrome, note musicali disegnate, ritagliate, colorate da giovani, da adolescenti, con quella creatività che li smonta dall'immobilismo e - oltre il visibile fa scorgere loro le cose belle che legano ed appassionano. Tutto è pronto! Questi ragazzi hanno inventato, rifinito, così, il proscenio ed il fondo-palco, sul quale la sera del 12 agosto, si articolerà il 1°Festival di musica Live - Premio "Giampiero Paviolo", Capo-Redattore de "La Stampa" - ad un anno, qui, dalla sua fine silenziosa. Egli ha fatto sbocciare nei suoi amici un evento, che è solo il primo di una lunga serie d'appuntamenti di metà agosto a Guardialfiera, legati al suo nome. All'invito, diramato dalla ''Pro Loco", hanno aderito dieci prestigiosi complessi musicali molisani, che si esibiranno e si sfideranno lealmente, lanciando verso le stelle cadenti e verso le acque del lago, diluvi di bella musica, ad inondare di emozioni sonore, i molti spettatori e l 'autorevole giuria costituita da critici ed esperti di alto spessore, qui sotto indicati, assieme alle orchestre candidate alla rassegna. Sul palco si esibiranno: Devils From Heaven, Good Vibrations, Jonny Blitz, Kolossal, La suonata balorda, Lestofunky, Miaban, Revolc evengers, Soul time e The barf.



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