ANNO IX - N° 10 - MARTEDÌ 11 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno all’Ares Campobasso
L'Oscar del giorno lo assegniamo all’Ares, l’Agenzia di servizi che ha regalato sabato scorso, in piazza Prefettura, la prima edizione della ‘Vertical session dj’. Dalla facciata dell’ex San Giorgio, lato cattedrale, a partire dalle 22.00, luci, colori e 6 dj, si sono alternati dai balconi della piazza ed hanno offerto uno spettacolo inusuale e coinvolgente. Uno show che sopperisce alla mancanza di vita della piazza da quando è chiusa al traffico e alla sosta.
Il Tapiro del giorno a Danilo Leva
Il Tapiro del giorno lo diamo a Danilo Leva. L'onorevole molisano è intervenuto nel dibattito che si è aperto in merito alla possibilità di realizzare il progetto Gran Manze in basso Molise in un'area di oltre 100 ettari per la presenza di 12mila capi di bestiame da svezzare per, poi, rimandarli nelle regioni di produzione. E' stato il sindaco di Termoli a denunciare la pericolosità per l'ambiente e il turismo di un allevamento di tale fattezza. Per Leva, invece, si tratta di un'opportunità per il basso Molise nonostante i liquami che saranno scaricati.
REGIONE
Ha parlato di sprechi ma Ciocca ora resta in silenzio A PAG. 2
REGIONE
Cavaliere: Frattura si è chiuso in se stesso” A PAG. 2
CAMPOBASSO
Il piano delle farmacie bocciato dal Tar A PAG. 7
2 11 giugno 2013
TAaglio lto
L’annuncio della celebrazione è stato dato dal presidente del consiglio regionale Vincenzo Niro
S.O.S. – Chi ci salverà dalla retorica e dalla demagogia della celebrazione dei 50 anni della Regione Molise? C’è da tremare all’idea che i giovani possano aver bisogno di “avere punti di riferimento certi e di alto valore etico e civile” espressi dall’attuale classe dirigente Il consigliere del Pdl, Nicola Cavaliere, denuncia lo stato di immobilismo della Regione. "I suoi si sono chiusi nel Palazzo"
"Frattura non governa, ma il Molise non può più aspettare” Quest’anno cade (e si celebrerà) il cinquantenario della nascita della Regione Molise. Cinquant’anni spesi malissimo se, come inesorabilmente affermano i dati statistici e le cronache, il Molise è in uno stato di profonda prostrazione per avere un notevole indice di disoccupazione giovanile; per avere una sanità sotto processo e obbligata ad un severo piano di rientro dal debito accumulato; per avere un’economia di pura sussistenza; per essere priva di un progetto di crescita sostanzialmente sostenuto dalle risorse necessarie; per essere un territorio venduto alla speculazione eolica e fotovoltaica, oggetto di pesanti violazioni ambientali e paesaggistiche; per essere una realtà lasciata vittima dell’assistenzialismo e mai stimolata ad una sua autonoma capacità di programmare e di produrre; per essersi piegata alla peggiori motivazioni di un falso progresso socio-culturale venendo meno ai suoi valori fondamentali di civiltà contadina e alle sue tradizioni; per aver assecondato acriticamente il progressivo decadimento della sua classe dirigente. La stessa che dovrà accollarsi il peso di racchiudere in forma celebrativa le proprie inettitudini e le proprie responsabilità, ammantandole di retorica e di demagogia. Per ridurre il rischio di confermarsi nella sua pochezza politica e culturale, la classe dirigente che dovrà celebrare il cinquantenario, conscia delle sue manchevolezze, ha deciso di farsi aiutare da una commissione scientifica cui provvederà a nominare il presidente del consiglio regionale Vincenzo Niro. Il che è tutto dire! Il quale Niro, per darsi prioritariamente un merito, paventando di non vedersene altrimenti riconosciuti, ha deciso, insieme ai colleghi dell’ufficio di presidenza, di accollarsi l’onere di 6 borse di studio riservate agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado e agli studenti delle secondarie di secondo grado (testuale! –ndr), dal titolo “Conoscere il Molise attraverso la storia, la cultura, la lingua e le tradizioni”. Il rischio della retorica e della demagogia, cui abbiamo
accennato, ha trovato una primo saggio (e una prima conferma) nella chiosa del presidente del consiglio regionale alla comunicazione fatta alla stampa. Eccola nella sua struttura letteraria e scientifica: “L’istituzione della Regione Molise rappresenta il momento più alto ed importante della nostra storia, il punto culminante di un processo di affermazione dell’identità di un popolo che ha visto impegnate le più belle intelligenze e le più alte personalità della nostra Terra molisana. Come Istituzione regionale abbiamo sentito il dovere di dare risalto a questa ricorrenza, un dovere soprattutto nei confronti dei più giovani, che mai come in questo momento storico, hanno bisogno di avere punti di riferimento certi e di alto valore etico e civile”. C’è da tremare all’idea che i giovani possano aver bisogno di “avere punti di riferimento certi e di alto valore etico e civile” espressi dall’attuale classe dirigente.
CAMPOBASSO. Il Consiglio regionale, che è stato rinviato a martedì 18 giugno, sembra condannato a una preoccupante e ingiustificata inattività. Proprio adesso che, afferma Nicola Cavaliere, “sul tavolo ci sono temi caldi e di vitale importanza. Andrebbero affrontate con estrema attenzione ed urgenza le questioni relative all’emergenza economica e occupazionale. Il bilancio di questi primi tre mesi a Palazzo Moffa è assai misero: si è discusso solamente di linee programmatiche e da ben ventuno giorni il Consiglio è ormai praticamente fermo. La crisi morde forte e non concede certo il lusso di prendersi una pausa. E’ una corsa contro il tempo e contro i problemi che le Istituzioni locali dovrebbero affrontare con il coltello tra i denti e con la massima tenacia”. “Ma l’attuale maggioranza regionale - prosegue l’esponente Pdl - è troppo occupata a risolvere le sue beghe, si è chiusa nel Palazzo e si è dimenticata che fuori c’è un mondo, una Regione, che dall’attuale governo aspetta risposte tempestive e concrete”. “Mi chiedo pure - aggiunge Cavaliere - che fine abbia fatto quella sinistra che per anni ha vissuto sulle barricate e che pretende di avere l’esclusiva in materia di difesa dei lavoratori. Da quando non è più all’opposizione e da quando non ha più un nemico da contrastare ha deciso di rinunciare a certe battaglie? Il “potere” distrae pure chi dice da sempre di volerlo combattere?”. “Purtroppo anche sulla Sanità - spiega - si registra il silenzio assoluto. E il tema, che riguarda l’inviolabile diritto alla salute dei cittadini, ha conosciuto la ribalta in questi giorni solo attraverso le assurde polemiche a mezzo stampa tra il Commissario Frattura e il Sub Commissario Rosato”. “Tutti gli sforzi della Giunta sono concentrati su questioni interne, tra quinti assessori da inventare, tra consiglieri da ripescare, polemiche sempre più roventi dentro gli stessi partiti che compongono la coalizione, incarichi da ricoprire al più presto e delusi da piazzare. Credo che ciò che sia accaduto a Giuseppe Giarrusso non abbia precedenti in Italia. Un licenziamento in tronco che lascia di stucco e che adesso, con il ricorso presentato dall’ormai ex numero uno della Protezione Civile, può aprire scenari imprevedibili. Perché se i giudici daranno ragione a Giarrusso, il Governatore dovrà trarne immediatamente le conseguenze e prendere atto delle sue evidenti responsabilità amministrative e politiche”. “Il paradosso - conclude il Consigliere regionale del Popolo della Libertà - è che mentre l’attuale maggioranza è chiusa nel Palazzo per provare a sopravvivere a se stessa, i veri registi politici sembrano risiedere altrove. Attori esterni che influenzano il cammino già traballante della neonata legislatura. Ma a noi questo interessa relativamente. Perché, comunque andranno le cose, il responsabile di tutto sarà uno soltanto: il Presidente della Regione Molise Paolo Frattura”.
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11 giugno 2013
Consigliere Ciocca, sui soldi pubblici dilapidati dalla Regione per le locazioni,
se ci sei, batti un colpo! Non vorremmo che il consigliere regionale di sinistra, Salvatore Ciocca, da martello pneumatico all’opposizione (ha sfasciato l’Erim e la Protezione civile), si trasformi in ammortizzatore una volta raggiunta la maggioranza. Il rischio che accada è rinvenibile nel cambio di tono e di contenuti della sua azione politica, benché abbia conservato una buona dose di antiorismo (vedasi, come accennato, la lotta a Giarrusso alla Protezione civile e a Giorgio Marone a Molise Acque). Tornando a Bomba, ovvero al Ciocca oppositore, si deve a lui una serie interessante di rilievi, di estrapolazioni di atti amministrativi e gestionali, da cui sono emerse situazioni e condizioni al limite della liceità politica e della legalità amministrativa: ad esempio, la registrazione delle spese folli che la Regione Molise sostiene dal circa 50 anni per il fitto di appartamenti e di fabbricati privati. Un ricaccio, quello fatto da Ciocca, analitico, puntuale, mai portato interamente alla luce nonostante i tentativi di una parte della stampa locale di vederci chiaro in una situazione che da circa 50 anni, coi soldi pubblici, sta arricchendo oltremisura e tolleranza un gruppo di fortunati locatori. Nel denunciare la situazione, Ciocca “oppositore” non ha lesinato commenti all’acido solforico nei confronti di coloro che dilapidano circa tre milioni di euro all’anno senza essersi mai posto seriamente il progetto di una sede regionale propria. Interrogativo di Ciocca: “Spendendo 2 milioni e 737mila euro ogni 12 mesi solo per gli affitti, quante sedi della Regione Molise avremmo potuto realizzare?”. Interrogativo cui vorremmo venisse dato un senso concreto, fosse presa una iniziativa per rimuoverla, fosse avanzata una denuncia alla Corte dei Conti che da circa 50 anni esamina il bilancio della Regione e non s’è mai avveduta di questa spesa anomala. Vorremmo, insomma, che Ciocca fosse coerente con la sua nuova e diversa posizione di amministratore di maggioranza, magari aprendo anche un discorso serio, concreto, fattibile, sulla sede regionale per la quale nel 1985 la Regione ha sborsato 6 miliardi di lire al Comune di Campobasso per acquisire l’area dell’ex campo sportivo Romagnoli. Nel riproporre il commento fatto a suo tempo alla iniziativa del “Ciocca oppositore” sui fitti
folli della Regione, vogliamo sperare che, rileggendolo, egli ritrovi lo spirito critico e l’autonomia d’azione per rimettere in discussione uno stato di fatto semplicemente scandaloso. Di Ciocca abbiamo scritto: “Un consigliere regionale di sinistra libero da vincoli utilitaristici, anche politici, cultore di una saggezza che affonda radici nella genia contadina, la meno permeabile alle corruttele, ha rimesso in discussione, cifre alla mano, lo scandalo delle locazioni regionali nella speranza che qualche autorevole coscienza si risvegli e sussulti alla notizia (documentata) che si configura nell'affitto mensile che la Regione Molise versa per lo stabile che ospita l'assessorato alle Attività produttive: 46mila e 113 euro al mese! <Attività più produttive di questa, per chi li incassa, francamente, non credo ve ne siano>: parere di Ciocca. Come dargli torto. Come dargli torto allorché tira fuori il fitto degli uffici del Consiglio regionale in Via Colitto di 18mila euro mensili in aggiunta ai 12mila euro per i locali di Palazzo Moffa (il garage è a parte: altri mille e 320 euro al mese) e gli 11mila 929,72 euro al mese per altri locali ancora in Via Colitto. Non pago dell’enormità di queste cifre e della loro ingiustificata e ingiustificabile quantificazione, il consigliere ha informato l’opinione pubblica dei 17mila e 430 euro che mensilmente la Regione versa per gli uffici del sub commissario e per la segreteria dell'assessorato alla Sanità in via Toscana, e altri 11mila 916 euro per ulteriori spazi dello stesso assessorato. Nella gara a chi, tra gli assessorati regionali, costi più all’erario regionale, spicca l’Agricoltura con i suoi 25mila e 440 euro al mese. Mentre per gli uffici della Regione a Termoli vanno via ogni mese 14mila e 848
euro; a Isernia, invece, gli uffici regionali dislocati sui quattro piani dello stabile di via Farinaccio al contribuente molisano costano (solo!) 12mila 698 euro e 68 centesimi ogni trenta giorni. Un milione e mezzo inoltre se ne va all’anno per "pulizia, illuminazione, riscaldamento locali, spese condominiali, passi carrabili, fornitura acqua e rifiuti solidi urbani”. Ben oltre la ridicolaggine della cifra, rispetto a quelle che abbiamo riportato, vanno registrati i 71 euro e 75 centesimi al mese per un’autorimessa a Monteroduni. Concludendo, riusciranno mai i consiglieri e il governo regionali a vergognarsi? E le magistrature (penali e contabili) a guardarci dentro? Dardo
Per la Corte dei Conti circa 90mila euro dei fondi del gruppo dipietrista non sarebbero giustificati. E Di Pietro minaccia querele
Spese regionali Idv, è scontro CAMPOBASSO. E' stato un articolo pubblicato domenica mattina sulle colonne del Corriere della Sera, a firma di Sergio Rizzo, a riportare a galla la questione delle spese del gruppo. L’Italia dei Valori aveva già avuto la sua bella rogna per le “spese non idonee” da parte della Corte dei Conti. Dove era finito un po’ di tutto: rimborsi di trasferta senza dire dove e per quale tipo di missione. Duplicazione di ricevute per pasti, cioè fotocopia di ricevute già contenute nei documenti di spesa. E poi scontrini fiscali illeggibili, ricevute del pagobancomat che non recano alcuna specifica del tipo di spesa, fatture Enel intestate a utenze diverse da quelle del gruppo consiliare, e in particolare contributi al partito regionale di appartenenza. Una irregolarità bella a buona visto che la norma, richiamata dalla Corte dei Conti, recita che "non possono essere utilizzati, neanche parzialmente, i contributi erogati dal consiglio regionale per finanziare direttamente o indirettamente le spese di funzionamento degli organi centrali e periferici dei partiti o di movimenti politici". Norma che l’Idv
avrebbe disatteso, dirottando sul proprio partito la bellezza di 36 mila euro. Una somma che va ad aggiungersi, per i giudici contabili, ad altri 53mila di spese non ammesse su un totale di 220mila euro. Sulla questione si è scatenato un putiferio e Cristiano Di Pietro ha anche annunciato querele perchè non tutto sarebbe stato riportato nel rispetto della verità dei fatti. "Mai un soldo dei fondi del gruppo è stato destinato al partito nazionale. Il contributo contestato dalla Corte dei Conti, riguarda infatti il partito regionale ma si tratta di un rimborso per le spese che la struttura sostiene per l’ attività politica sul territorio. Cosa che, non essendo ancora entrato in vigore il decreto 174 e le sue norme attuative, all’epoca dei fatti contestati, era consentita dalla legge. Quanto al resto, so di avere agito sempre nel rispetto delle regole, giustificando puntualmente ogni spesa sostenuta. Vorrei poi far presente a Rizzo che io mi sono autosospeso dal partito per motivi politici e, contestualmente alla mia decisione, si è costituito il gruppo misto di cui oggi faccio parte. Preciso altresì che tale passaggio non ha comportato alcun aumento sulla mia busta paga".
4 11 giugno 2013
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"Non vogliamo essere un letamaio" Duro il giudizio del sindaco di Termoli, Di Brino, rispetto al progetto ventilato dal senatore Ruta di un allevamento di 12mila manze CAMPOBASSO. Ha alimentato un forte dibattito il “Progetto Gran Manze” della società Granarolo presentato in conferenza stampa dal senatore Roberto Ruta e dall'onorevole Danilo Leva. Duro il commento del sindaco di Termoli, Antonio Di Brino. “Come sindaco di una città a vocazione turistica qual è Termoli – afferma Di Brino – esprimo netta contrarietà per un progetto di questo tipo. Le notizie piuttosto dettagliate pubblicate in questi giorni ci riferiscono, infatti, che la società Granarolo avrebbe ricevuto la proposta, da diversi esponenti politici molisani, di voler realizzare su un lembo di terra individuato tra Termoli e Campomarino una nursery bovina di circa 12.000 capi, per dar vita al Progetto “Gran Manze”. Se la notizia risultasse vera e il territorio prescelto fosse davvero quello dell’area di Pantano Basso, annuncio fin da oggi la più ferma contrarietà della nostra Amministrazione comunale, la quale si opporrà con ogni mezzo e in ogni sede. Trovo l’ipotesi di questo progetto assolutamente deleteria per questo territorio, già martoriato in passato da una serie di iniziative poco lungimiranti dal punto di vista della crescita turistica e industriale. Ma si sono chiesti, i nostri parlamentari e i nostri assessori regionali, cosa significherebbe spargere su 100 ettari vicinissimi ai centri abitati e alle spiagge di Termoli e Campomarino, centinaia di tonnellate di letame? Cosa penserebbero i residenti se, aprendo le finestre di casa, respirassero olezzi per 24 ore al giorno? E i turisti sarebbero contenti di prenotare le loro vacanze in una zona
dal “profumo” poco invitante?Ma un’altra ipotesi, legata strettamente a questo progetto, crea in me un certo turbamento: in quale centrale biomasse dovrebbero essere bruciate le tonnellate di letame prodotto da questi bovini? Potrebbe essere per caso una centrale presente nel nucleo industriale di Termoli, o un’altra da realizzarsi sempre in questa zona? Ed anche in questo caso, da chi sarebbero respirati i fumi maleodoranti delle ciminiere?Non sarebbe invece il caso, per iniziative di questo genere, individuare altre zone, magari in aperta campagna, lontano dai centri abitati e dalla località turistiche? Ribadisco ancora una volta che certe proposte, prima di essere avanzate, andrebbero condivise con gli amministratori locali, in quanto l’individuazione degli obiettivi di crescita di un territorio non possono, di certo, essere stabiliti senza aver consultato chi vive, appunto, in quel territorio. Gli elementi di avversione a questa iniziativa, qualora il territorio di riferimento fosse davvero quello a ridosso di Termoli, ci sono tutti. Invito pertanto le associazioni ambientaliste e, soprattutto, gli amministratori dei paesi limitrofi, Campomarino e Portocannone in primis, a pronunciarsi, a mobilitarsi e ad incontrarsi per mettere in agenda iniziative comuni; solo unendo le forze potremo - chiude Di Brino - impedire il consumarsi di un simile scempio, dando così una risposta forte a chi pensa di potersi appropriare di questo territorio a suo piacimento, senza chiedere il permesso ai suoi residenti e senza condividere alcun progetto”.
L’intervento.
Compiere i passi necessari per uscire dalla crisi: anche le imprese devono fare la loro parte di Luigi Zappone Una delle considerazioni fatta dal governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nella relazione annuale , che più da vicino interessa il “mondo delle imprese” è quella relativa allo “aggiustamento” - come lui lo definisce - complessivo del “sistema” che concerne, anche , la specializzazione e l'organizzazione produttiva, il sistema di istruzione, le competenze. Un aggiustamento che , sicuramente abbisogna del contributo decisivo della politica, ma che deve vedere, essenzialmente, la risposta dell'intera società e, soprattutto, di tutte le forze produttive. Siamo convinti che il “mondo “ che rappresentiamo, quello delle imprese, sia chiamato a compiere, in questa fase che attraversa il Paese, uno sforzo eccezionale atto a garantire il successo della trasformazione, anche investendo risorse proprie ed aprendosi alle opportunità di crescita. Occorre altresì, procedere a degli adeguamenti delle strutture societarie delle imprese e dei relativi modelli organizzativi, bisogna puntare sull'innovazione, sulla capacità di essere presenti sui mercati più dinamici. Va anche rilevato – come ha fatto anche lo stesso Visco che alcune imprese già stanno procedendo in tal senso, ma troppo poche hanno accettato fino in fondo questa sfida. Accanto a questi “aggiustamenti” ne occorrono altri che concernono, ad esempio, la semplificazione amministrativa, quanto mai necessaria per determinare un intervento su un "quadro regolamentare ridondante"; sta di fatto
che, con il sistema vigente, le imprese soffrono anche per la mancanza di certezza del diritto, e per una insufficiente protezione dalla criminalità. Siamo sempre più convinti che, proprio in una fase di criticità come questa , vada promossa l'imprenditorialità, e dichiariamo con ancora più forza, se necessario, che bisogna sviluppare la formazione professionale al fine di coprire una intera vita lavorativa caratterizzata dalla mobilità e dal cambiamento, da tutelare con rafforzati sistemi di protezione e assicurazione, pubblici e privati, nei periodi di inattività. Anche il mondo della scuola,dovrà sostenere questo processo ,garantendo un'istruzione adeguata per qualità e quantità ma, soprattutto, favorendo ed attuando un’innovazione di percorso che veda la “preparazione pratica” (oltre a quella teorica) degli studenti in percorsi, attuati da subito ed in contemporanea agli studi, con il mondo delle imprese e del lavoro. Come da tempo andiamo dicendo e come ha sostenuto anche il governatore Visco, oltre a questi accennati aggiustamenti, vi è la necessità di “modificare” o “rimuovere” alcune norme poste in essere dal precedente Governo tecnico (leggi Fornero). Norme che, di fatto, impediscono alle imprese di procedere ad assunzioni di personale. Se si intraprenderà, da subito, tutti insieme questo percorso, possiamo sperare in una ripresa, nel medio termine, del sistema Italia. Presidente Confimpresa Molise
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5 11 giugno 2013
Ieri incontro tra i vertici di Trenitalia e i componenti della commissione regionale
Ferrovie, idee poche e investimenti zero CAMPOBASSO. Ieri confronto in commissione regionale con i vertici di Trenitalia per fare il punto della situazione sul sistema ferroviario molisano alla luce dei ritardi e delle frequenti rotture che si registrano sui mezzi. Per il responsabile regionale di Trenitalia, bisogna pensare a nuovi investimenti in termini infrastrutturali per potere assicurare un servizio di qualità. Mentre, però, di soldi per gli investimenti ce ne sono sempre meno, i cittadini-utenti sottolineano carenze e disservizi. "La situazione è peggiorata molto, qualche anno fa non era così. E dovrei pagare sessanta euro per un abbonamento a queste condizioni? " Quello di Marco è solo lo sfogo. Lo sfogo amaro di uno tra i tanti pendolari che tutte le mattine si ritrovano in stazione ad aspettare chi un treno in ritardo, chi un convoglio che non passerà mai perché magari è stato soppresso. Mattine da incubo,
quasi una routine. Tanto che quelli che arrivano al lavoro in orario sono davvero pochi. Ogni giorno sono stipati nelle carrozze e resistono, ammucchiati in piedi, cercando una coincidenza che a volte non c’è. La verità è che dall'anno scorso alta è la media di treni che viene soppressa per difficoltà nella manutenzione o per insufficienza di personale. La Divisione trasporto regionale, divisa tra Bari e Napoli, trova più conveniente sopprimere i treni, piuttosto che farli arrivare in ritardo. E chiaramente a pagare sono i clienti del servizio, appunto il popolo dei pendolari. "Al treno preferisco il trasporto su gomma — dice Lorella —. I miei amici usano addirittura l’amuchina per pulirsi in certi scompartimenti maleodoranti, io preferisco starmene pulita in corriera". I ritardi si accumulano fino a 30 o 40 minuti. O, come è accaduto mercoledì sera a Isernia, per il treno proveniente da
Napoli delle ore 19, è arrivato con oltre un'ora di ritardo. Esplode il rancore di chi pretende un buon servizio, visto che ha comprato il biglietto. E i cittadini hanno scritto alla Regione e a Trenitalia un elenco dei disagi. Per chi sceglie la seconda classe, è tutto pieno, ma nella prima non ti fanno andare. "I ritardi senza spiegazione sono quotidiani", spiega Nicola. Concorda Enrico, universitario anche lui. "Ci siamo abituati a vederli soppressi — esclama sdegnata Maria, mentre sale in carrozza — ma non ci piace questo trattamento: treni sporchi che ogni tanto si fermano nel nulla". E’ mattina. Il primo treno che parte da Campobasso o arriva a Isernia, carico di persone che fanno la sempre la stessa vita, stipati come in un treno merci che, con la bocca storta, proseguono verso la stazione di destinazione.
Il vino molisano, uno sconosciuto di Pasquale Di Lena Per fortuna la “Selezione del Sindaco 2013” riporta il Molise grazie al vino “Embratur”, una Tintilia doc 2010, che, con 86 punti prende una bella medaglia d’argento, ma la 9° edizione “Vitignoitalia” e, soprattutto, l’“Oscar del vino 2013” dell’Ais – Bibenda, che, pur nel passato è stato assegnato a vini molisani, non c’è il Molise, ciò che vuol dire che nessuno dei suoi vini è stato preso in considerazione. Non ne conosciamo le ragioni di queste due esclusioni, ma, per me, è un dolore più che una delusione visto con quanto entusiasmo da anni vado raccontando, senza bisogno di invito da parte dei produttori, i successi del vino molisano. Lo faccio perché so che la comunicazione, nell’era della conoscenza, è una priorità e che i successi sono una straordinaria opportunità di comunicazione, per di più convincente, di una immagine bella del Molise e delle sue eccellenze, non solo vino ma olio, tartufo, latticini e caseari, gastronomia, insaccati e sottoli. Convincente per il turista, soprattutto per quello che è stato definito “enogastronauta”, che il vino, quale testimone principe di un territorio, attira con i suoi profumi ed i suo sapori, i suoi ambienti e i suoi paesaggi, le ricche tradizioni. Un vuoto che rende il Molise ancora sconosciuto ai più e ciò non aiuta certo i produttori a farsi largo sul mercato, meno che mai sul mercato globale dove serve la qualità e, anche, la quantità, entrambe sostenute da una attenta strategia di marketing per essere presenti e, soprattutto, visibili.Un risultato, quello della non presenza del Molise, che rende ancora più attuale e urgente il mio perenne invito - rivolto alle istituzioni ed ai produttori- a dialogare per affermare la forza dell’unità e, insieme, definire una strategia di marketing per programmare le iniziative avvalendosi di professionalità e non di improvvisatori che, invece di spendere e far fruttare le risorse a disposizione, le sprecano inutilmente come nel passato. Un passato, per fortuna, ormai lontano che la crisi ha già cancellato facendo capire che c’è un forte bisogno di sinergie e che le bravure dei singoli devono diventare virtù del gruppo per trasformarsi in opportunità e, perché no, fortune per chi fa impresa e lavora come pure per il Molise.
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Campobasso
11 giugno 2013
La Regione non firma ancora l'accreditamento e potrebbe saltare la solidarietà per i 47 infermieri in via di licenziamento.
Cattolica, contratti a rischio CAMPOBASSO. Rischia di saltare il contratto di solidarietà sottoscritto con il favore dei dipendenti per 47 infermieri della Cattolica del centro Giovanni Paolo II di Campobasso. Si
tratta di 47 dipendenti a rischio di licenziamento. La conservazione del loro posto di lavoro è passata per la solidarietà dei loro colleghi che si sono dovuti pronunciare sulla proposta aziendale di ridursi l'8%
dello stipendio per un anno per darlo a favore di chi rischia il licenziamento. Alla fine il referendum ha dato esito positivo. Ma proprio nella categoria degli infermieri si è registrata una minore disponibilità alla solidarietà. Infatti 149 sono stati i dipendenti delle categorie degli infermieri, dei tecnici, degli ausiliari e degli impiegati amministrativi che hanno votato a favore del contratto di solidarietà mentre contro hanno votato in 147. Sono state 4 le schede nulle. Invece dalla categoria dei medici e dei dirigenti è arrivato un sì più convinto: 40 sono stati favorevoli contro 17 contrari. Il risultato del referendum è molto importante per la dirigenza della Cattolica anche se resta sempre in primo piano la questione dell'accreditamento della struttura che ancora non viene deliberata dalla Regione. E questo passaggio rischia di mandare all'aria quanto, pure, posto in essere.
Cronaca.
Droga, arrestato un 21enne
Sabato 8 giugno il personale della Polizia di Stato, nei pressi della Stazione Ferroviaria del Capoluogo ha tratto in arresto D. L. M., di anni 21 residente a San Gennaro Vesuviano, associandolo presso la locale Casa Circondariale. Il giovane, accompagnato in auto da un amico, era giunto a Campobasso per spacciare svariati grammi di hashish che, al momento della perquisizione personale eseguita dagli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, nascondeva negli slip. L’arrestato veniva posto a disposizione del magistrato di turno.
I 196 anni della Polizia Penitenziaria A Campobasso cerimonia della fondazione. Premiato Luca Valente CAMPOBASSO. Ieri, presso la Casa Circondariale e di Reclusione di Campobasso è stata celebrata la cerimonia del 196° Anniversario della Fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria che come da disposizioni governative è avvenuta in un clima di assolutà sobrietà , alla presenza di S.E. Arcivescovo Metro-
polita Bregantini e del Provveditore dell'Amministrazione Penitenziaria della Regione Abruzzo e Molise, Bruna Brunetti . Dopo il saluto del Direttore dell'Istituto Penitenziario di Campobasso, Armanda Rossi e la locuzione concernente l'attività operativa svolta nel corso dell'anno del
Comandante del Reparto della Polizia Penitenziaria di Campobasso, Commissario Ettore Tomassi è stata consegnata la ricompensa della lode al Sovrintendente della Polizia Penitenziaria Luca Antonio Valente per le capacità operative manifestate nel corso di una brillante operazione di servizio.
Ettore Tomassi
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Campobasso
11 giugno 2013
Le autorizzazioni non assicuravano una equa distribuzione sul territorio dei presidi farmaceutici, né l’accessibilità del servizio farmaceutico ai cittadini residenti in aree scarsamente abitate
Secco no del Tar Molise a due nuove farmacie in centro Il Comune di Campobasso condannato anche alla rifusione in favore dei ricorrenti delle spese di giudizio liquidate complessivamente in 3000 euro oltre Iva Il Comune di Campobasso che s’è reso e continua a rendersi criticabile sul piano della gestione delle farmacie di proprietà, avendo ancora in sospeso la vendita di quella di Via Calabria, cui finora nessuno ha dato peso, essendo, per come è stata impostato il bando di gara, una proposta insostenibile, di recente s’è reso criticabile anche nella gestione del piano comunale delle farmacie, subendo una severa lezione (in diritto e in fatto) da parte del Tribunale Amministrativo del Molise. I giudici (Goffredo Zaccardi, presidente; Orazio Ciliberti, consigliere; Luca Monteferrante, consigliere estensore), hanno esaminato e deciso favorevolmente sul ricorso presentato dai titolari della farmacia Picca contro l’autorizzazione rilasciata dal consiglio comunale di due nuove farmacie, in quanto, in modo chiaro e inequivocabile, a parere del Tribunale non veniva garantito l’obiettivo prioritario di cui all’articolo11 del decreto legge 24 gennaio 2012, quello, cioè, di assicurare una equa distribuzione sul territorio dei presidi farmaceutici, e l’accessibilità del servizio farmaceutico anche ai cittadini residenti in aree scarsamente abitate. S’è dato il caso, infatti, che le due nuove farmacie erano state concesse per essere impiantate in zone comunali ampiamente fornite del servizio, lasciando, come ha rilevato il Tar, scoperte zone del tutto prive. Decisione censurabile, ancorché carente di motivazione e di istruttoria, per erroneità dei presupposti, per irragionevolezza nella scelta della localizzazione e del numero delle nuove sedi farmaceutiche. Sul piano giornalistico la vicenda si presta ad essere interpretata come un atto di favore ai nuovi richiedenti e non una risposta alle esigenze della collettività. Come accenniamo, i giudici del Tar hanno accolto il ricorso dei titolari della
Picca, hanno annullato le deliberazioni con cui erano state autorizzate le due nuove farmacie, e hanno condannato il Comune di Campobasso alla rifusione in favore dei ricorrenti delle spese di giudizio in 3000 euro oltre Iva. Se gli amministratori di Palazzo san Giorgio in casi come questi si mostrano distratti e approssimati, non di meno debbono prendere atto di essere assistiti da strutture tecniche e amministrative altrettanto distratte e approssimate se, come hanno rilevato i giudici amministrativi, l’istruttoria della pratica non ha tenuto in considerazione la verifica dell’attuale dislocazione delle 13 farmacie in esercizio sul territorio comunale (prendendo come punto di riferimento Palazzo san Giorgio, nel raggio di 700 metri sono localizzate ben 8 delle 13 farmacie attualmente presenti sul territorio comunale oltre a un dispensario -, mentre nell’area più esterna - quaranta volte maggiore rispetto a quella centrale – non n’è presente alcuna). L’istruttoria, inoltre, non ha tenuto conto della consistenza demografica delle varie zone, dei bacini di utenza e delle esigenze delle zone maggiormente periferiche, “con ciò disattendendo la ratio della norma che impone invece di assicurare l’equa distribuzione sul territorio del servizio farmaceutico nonché di garantire l’accessibilità del servizio anche a quei cittadini residenti in aree scarsamente abitate”. Valutando comportamenti e responsabilità in questa vicenda, fatto ancora più grave è la partecipazione dell'Asrem di Campobasso e dell'Ordine dei farmacisti della Provincia di Campobasso all'incontro-audizione dell'11 aprile 2012 tenuto a Palazzo san Giorgio, senza sollevare obiezioni. Il giudizio del Tar riguarda anche loro. Dardo
ORARI AUTOBUS
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A fil di voce 9
Per fortuna che il Padreterno… L’acquazzone frammisto a grandine, piccola, fredda e rotonda ha devastato la città. Anche per colpa dell’incuria: i tombini mai puliti sono scoppiati; le cunette sono state ostruite dalle erbacce e dal terriccio; le strade già forate e mal rattoppate hanno fatto in fretta a spellarsi per l’impeto del fiume gonfiatosi all’improvviso. Ora si litiga: il dottor sindaco vuole i soldi dalla Regione: Frattura anziché rispondere “obbedisco” come avrebbe imposto la sua campobassanità e il suo ruolo terzo di governatore, ha alzato momentaneamente le spalle. Come a voler dire: vedremo. I soldi hanno obbligato la massima autorità politica molisana a fare “l’indiano”. Anche se non sarà facile dover fare i conti con il dottor sindaco, il quale quando c’è da alzare la voce trova pochi concorrenti che lo possano contrastare. In una primavera mai così avara di belle giornate il Corpus Domini, fortunatamente, è riuscito a ritagliarsi un siparietto assolato, persino a puntino per quel che riguarda la temperatura: giusta per i figuranti che sono saliti sugli “ingegni” in lega leggera ed elastica e per il folto pubblico che ha seguito, numeroso come sempre, la lunga e colorita sfilata. Provate a immaginare cosa sarebbe stato se il temporale di giovedì pomeriggio il Padreterno l’avesse anticipato di qualche giorno, “regalandocelo” intorno alle 13, quando cioè la città aveva raggiunto il top di presenze. La sagra paesana sarebbe stata squassata, i palloncini e le ambulanze, gli extracominutari con chincaglieria fintoafrica e pelletteria contraffatta: tutti a fuggire. Dove non si sa, visto che per strada c’erano decine di migliaia di persone. Non certo le centomila come hanno dichiarato pomposamente gli organizzatori, per dare più luce alla loro impresa. Già nel 2002 ci fu un indesiderato fuori programma. I misteri erano fermi per il corso per riprendere la marcia sino alla rimessa di via Trento quando scoppiò un temporale improvviso che bagnò come pulcini i piccoli figuranti arrampicati sui rami più lontani. Ci fu un fuggi fuggi generale, neanche la benedizione fu possibile impartire. E non c’era la grandine con cui fare i conti. Giovedì pomeriggio, invece, la grandine s’è scatenata rabbiosa come una nevicata fuori stagione. Fosse caduta domenica sarebbe scoppiata la canea di urla e di pianti. (pi.pò.)
Pneumologia trasferita in via Toscana CAMPOBASSO. A seguito della chiusura dell'ambulatorio Antitubercolare in via Garibaldi a Campobasso, l'unità operativa di pneumologia, diretta dal Dott. Michele Martino, si è trasferita in Via Toscana 87 adiacente il centro di Alzheimer. L'unità offre gli stessi servizi di assistenza sanitaria con la competenza e cordialità che la contraddistingue.
CAMPOBASSO-NAPOLI
CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
ANNO IX - N° 10 - MARTEDÌ 11 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA L’Oscar del giorno a Luigi Mazzuto
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Luigi Mazzuto. Sulla questione politica dell'ente di via Berta ha minacciato finanche le dimissioni da presidente. Certo, qualcuno si è pure sfregato le mani pensando già alla fine anticipata della consiliatura. Ma il coordinatore provinciale del Pdl ha ripetuto la formula del "o si torna d'accordo o tutti a casa", con la speranza di potere ricompattare i malpancisti così come fatto in precedenza. Anche se la confusione politica continua a mantenersi alta anche dopo gli scivolamenti per le Regionali e le Comunali.
Il Tapiro del giorno alla Telecom
Il Tapiro del giorno lo diamo alla Telecom. Troppe le disfunzioni e i disguidi che si stanno registrando soprattutto nella gestione della rete. Interruzioni sempre più frequenti della rete Internet e delle connessioni che stanno mettendo in difficoltà gli utenti. Non è la prima volta che si verificano di queste situazioni e da qui le denunce che sono state registrate nel corso delle ultime settimane. Segno evidente dell'assenza di qualsiasi nuovo investimento in regione che rischia di restare ai margini dell'infrastrutturazione.
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Isernia
11 giugno 2013
Lasciare o continuare. Mazzuto al bivio Il presidente della Provincia di Isernia minaccia le dimissioni per richiamare la sua maggioranza al dovere ISERNIA. La rivisitazione della Giunta provinciale a Isernia potrebbe portare ad un nuovo scontro interno alla maggioranza. Tutto questo mentre il presidente Luigi Mazzuto ha minacciato le dimissioni qualora non si dovesse giungere ad una soluzione della questione. Ma in piedi ci sono le polemiche dovute a quanto accaduto nel corso dell'ultima tornata elettorale per le regionali che ha visto alcuni consiglieri appoggiare il candidato presidente del centrosinistra, Frattura. Ora nel centrodestra si chiede che si faccia chiarezza anche per quanto
accaduto, di recente, con le Comunali in diversi centri della provincia. Del resto, Mazzuto è anche il coordinatore provinciale del Pdl e, dunque, ha la duplice veste di rappresentante istituzionale e politico. Da qui la richiesta di un rimpasto capace di rimettere in ordine le cose in attesa che possa essere riformulata una coalizione che presenta non pochi problemi interni. Mazzuto ha minacciato le dimissioni così come fatto qualche anno addietro che, poi, portarono a ricompattare i gruppi che sostengono la maggioranza. Questa volta, però, il discorso è diverso
perchè ben più gravi sono le posizioni che si registrano in campo a seguito anche delle recenti competizioni elettorali. Di questo è conscio lo stesso Mazzuto anche perchè sono cambiati completamente gli scenari politici che lo hanno portato alla guida della Provincia. Così, ora, è costretto a rifare la conta per valutare se c'è ancora una maggioranza oppure no. Di conseguenza tirare le somme e valutare se cambiare, in parte, la squadra degli assessori e continuare fino alla scadenza oppure è preferibile chiudere anticipatamente l'esperienza in via Berta.
“Assurdo nominare 5 assessori”
Domani assemblea dei produttori per dare concretezza al progetto di valorizzazione.
I componenti la lista Venafro che vorrei denunciano l'idea formulata dal sindaco per la Giunta
Olio di Venafro, la svolta
VENAFRO."Riteniamo sia doverosa una breve e puntuale precisazione prima del Consiglio Comunale convocato per il prossimo venerdì". Inizia in questa maniera il documento dei consiglieri eletti per l'opposizione, Venafro che vorrei, indirizzata al sindaco Sorbo. "Valuteremo sul campo le soluzioni che l'amministrazione comunale intenderà adottare ma intanto vogliamo fin da subito precisare che non condividiamo la scelta, del Sindaco di Venafro, di ricorrere per la costituzione della Giunta a ben cinque assessori; speriamo che non sia solo l'inizio di una serie di lottizzazioni. Nel ribadire che, per quanto ci riguarda, rinunceremo ad ogni compenso e rimborso previsto per i Consiglieri comunali auspichiamo che sia il Sindaco che gli Assessori facciano
altrettanto. È noto, infatti, che il sig. Sindaco è stato in passato, quando rivestiva il ruolo di oppositore ad oltranza, il primo a censurare il ricorso inopportuno ad un numero eccessivo di Assessori osservando, sempre con puntualità, che il bilancio comunale mal sopportava gli oneri collegati alle indennità di carica; per non parlare poi delle feroci critiche al ricorso a contratti e consulenze esterne!!! Ebbene noi condividiamo questo suo pensiero (visto come è facile trovarsi in sintonia?) e auspichiamo che il Sig. Sindaco tenga fede alle premesse di una militanza storica che lo ha visto sempre paladino, naturalmente teorico, dell'utilizzo parsimonioso delle pubbliche risorse. Siamo sicuri che anche i cittadini apprezzeranno tale impostazione, sopra-
tutto se le economie che ne deriveranno verranno destinate al sociale e ai meno abbienti. Per quanto ci riguarda, per espletare al meglio il nostro ruolo di “minoranza”, che diventerà opposizione solo se non verranno rispettate le premesse e le promesse, costituiremo due gruppi in Consiglio comunale. Questa scelta, naturalmente a costo zero, rafforzerà ancora di più il legame tra gli eletti che procederanno in sintonia pur nel rispetto dell'autonomia individuale che va sempre salvaguardata. Nessuno di noi, infatti, chiude la nota di Venafro che vorrei - risponde ad altri se non alla propria coscienza che sarà appagata dallo svolgimento corretto e severo del ruolo assegnatoci dai cittadini nell'interesse della comunità" .
VENAFRO. Domani alle ore 18 presso l'antico Palazzo Del PRETE di Venafro si svolgerà l'Assemblea convocata, dal PARCO Regionale dell'OLIVO, per presentare a cura del Manager Giovanni VENUTO, l'iter e la strategia necessaria per concretizzare l'ingresso del più famoso OLIO Italiano nel mercato Globale. I piu' felici di tutti saranno certamente gli antichi ORAZIO e LICINIO, i primi estimatori dell'Oro liquido, che da Millenni viene estratto dagli Olivi unici presenti in questo Territorio della Provincia di Isernia, dove la qualità delle Olive AURINE, dona al prodotto una particolarità difficilmente copiabile. Il percorso per giungere alla data su detta è stato lungo e difficile, ma la determinazione del Presidente Pesino e di Venuto è stata costante e precisa, nell'interesse di tutta un'area abitativa che ha bisogno di lavoro e di iniziative che possano portare sviluppo ad una Economia che sta soffrendo da molto tempo. All'incontro sono stati invitati tutti coloro che vivono ed operano nell'intero territorio di VENAFRO, POZZILLI e Sesto CAMPANO, compreso tutte le Frazioni. In questa Assemblea operativa non ci sarà spazio per saluti e/o interventi vari, perché il tempo corre ed ora occorrerà solo lavorare duramente; ciò non toglie che alla nascita della prima pietra di questa nuova realtà, sarà dato ampio tempo a disposizione per interventi ed iniziative di tutte le istituzioni Locali, Regionali e Nazionali che desidereranno intervenire a sostegno di questo nuovo progetto.
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Termoli
11 giugno 2013 Le verifiche saranno portate avanti per conoscere la realtà dei fatti.
Falsi invalidi, si indaga sui medici LARINO. Non si fermerà di certo ai soli 4 ciechi immaginari l’inchiesta sui falsi invalidi che in settimana ha visto l’applicazione di misure cautelari reali quali sequestri e blocco delle pensioni a carico delle persone, due uomini e due donne, che si sono rese protagoniste di una clamorosa truffa ai danni dello Stato. A farlo intendere lo stesso procuratore capo della Repubblica di Larino, Ludovico Vaccaro, che ha dichiarato che ora si andranno a verificare con i carabinieri del Nas le varie certificazioni mediche alla base della truffa perpetrata dai falsi invalidi. Le indagini si concentreranno sui certificati rilasciati da medici sulla base delle sole dichiarazioni dei pazienti, senza verificare la patologia riferita dagli stessi, e su quella degli specialisti a cui gli stessi hanno rinviato l’esame diagno-
Brevi di cronaca. TERMOLI – Stava rientrando a casa quando una donna di 70 anni è stata scippata della borsetta. L’anziana era appena entrata nell’androne di un palazzo di via maratona, quando è stata affrontata da una persona che le ha sottratto la borsetta facendola cadere a terra. Poi si è dileguato con il bottino 50 euro, e pare che ad attenderlo ci fosse un complice. La donna è stata soccorsa e ha tto ricorso alle cure dei medici del Pronto Soccorso del San Timoteo ma per fortuna non ha riportato gravi lesioni.
stico. Oltre alle 4 persone già indagate per truffa aggravata e falso per induzione sono al vaglio altri nominativi, proprio tra medici di base e specialisti. Infine, toccherà alle commis-
CAMPOMARINO – E’ in gravi condizioni un giovane 22enne nativo di Torremaggiore (FG) che presta servizio come bagnino in un lido di Campomarino. Domenica pomeriggio si è tuffato in acqua eseguendo una capriola ed ha sbattuto violentemente la testa e schiena sul fondale procurandosi un trauma alla spina dorsale con momentaneo paralisi degli arti superiori. Dopo un primo ricovero al Pronto soccoraso di Termoli è stato trasferito nell’ospedale Neuromed di Pozzilli dove si trova ricoverato.
sioni che hanno validato l’assegnazione dei benefici rivelatisi veri e propri abusi. Tuttavia, quanto emerso è solo la punta dell’iceberg del pianeta invalidi in Molise.
PETACCIATO – Stava cogliendo le ciliegie da un albero in campagna a Petacciato quando è caduto dalla scala a pioli sulla quale era salito. Attore sfortunato dell’episodio un 54enne che nella caduta ha riportato un forte trauma cranico ed emorragia cerebrale. Soccorso e trasportato all’ospedale di Termoli, dopo i primi accertamenti è stato trasferito d’urgenza nel nosocomio di San Giovanni Rotondo dove è ricoverato in gravi condizioni.
Acqua, ambiente e cemento: quale idea di sviluppo per la città?
Diversamente abili: ingresso gratuito agli spettacoli del circo Martini TERMOLI - Preoccupano le contraddizioni circa le decisioni assunte dall'assise comunale di Termoli dello scorso 7 giugno che proseguono nella direzione di un'ulteriore cementificazione del centro cittadino, delle esternazioni del sindaco Di Brino, circa la sua contrarietà pregiudiziale al progetto della Granarolo e la lentezza con la quale viene considerata l'ipotesi di ri-pubblicizzazione del servizio idrico integrato la cui privatizzazione termina, dopo vent'anni, proprio il 30 giugno. La ri-pubblicizzazione frutterebbe al comune risorse ingenti che fin'ora sono state dirottate a Roma, ma non lo si considera come una ipotesi praticabile! Il piano di investimenti della Granarolo, potrebbe, se d’impatto ambientale ridotto, distribuito sul territorio basso molisano e con smaltimento dei
liquami al servizio dell'agricoltura, dare lavoro e/o riattivare una parte delle coltivazioni foraggiere, ma lo si bolla come negativo senza conoscerne i particolari! La costruzione edile, prevista nel quartiere del “Crocifisso” in un'area da sempre considerata nella volontà del comitati civici, come destinata a verde pubblico, viene modificata nella destinazione senza chiedere nulla ai cittadini! Ci chiediamo allora, ma quale idea di sviluppo c'è per la città e quale rapporto democratico ha assunto l'assise comunale nei confronti dei cittadini? Pensiamo sia arrivato il momento di “sfidare costruttivamente” la giunta comunale, il sindaco Di Brino e il presidente Montano ad un confronto pubblico in cui spiegare quale idea di sviluppo hanno per Termoli. Rivoluzione Democratica Molise
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
TERMOLI – Il consigliere comunale dell’Udc Vincenzo Aufiero ha organizzato, per conto dell’Amministrazione comunale e in collaborazione con la presidente dell’Unitalsi di Termoli, Rosa Meloscia, un’iniziativa di particolare rilevanza sociale. La proposta consiste nella
possibilità che i diversamente abili avranno, a partire fino al 16 giugno, di assistere gratuitamente ad uno degli spettacoli in programma presso il Circo Martini presente in questi giorni in Piazza Giovanni Paolo e, precisamente, alla replica delle ore 17 o a quella delle ore 21; ogni diversa-
mente abile ed ogni rispettivo accompagnatore potranno entrare gratuitamente agli spettacoli presentandosi semplicemente alla biglietteria del Circo. Lo spettacolo delle ore 21 di venerdì 14 giugno, sarà invece dedicato principalmente agli aderenti all’Unitalsi.
Festa di fine anno alla scuola dell’Infanzia di Via Cina a Termoli TERMOLI – Oggi alle 17 gli alunni della Scuola dell'Infanzia del 3° Circolo "Giovanni Paolo II" di Via Cina, presentano il saggio di fine anno dal titolo "I colori delle emozioni". Come di consueto, a conclusione del progetto didattico, anche quest'anno l'impegno e l'entusiasmo dei bambini hanno reso possibile la manifestazione. Il filo conduttore di questo viaggio alla scoperta dei sentimenti e delle emozioni vissute nel quotidiano, è stato il racconto "Sei folletti nel mio cuore".
In situazioni concrete e percorsi motivanti, i bambini si renderanno interpreti consapevoli delle proprie ed altrui emozioni, esternandole con le espressioni del volto o con particolari di esso quali la bocca, gli occhi o i gesti. L'obiettivo è quello di educarli sin da piccoli a contenere e a dominare le emozioni per evitare eccessi o paure infondate. A tale scopo i piccoli canteranno la gioia, la rabbia, la tristezza e la paura, associando agli atteggiamenti del corpo il ritmo musicale.
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Termoli
11 giugno 2013
Ricostituito il gruppo IdV in consiglio comunale a Montenero MONTENERO DI BISACCIA - È stata ufficializzata nel corso dell’ultima seduta consiliare la ricostituzione del gruppo dell’Italia dei Valori al Comune. Il gruppo sarà costituito dai consiglieri IdV Antonio D’Aulerio, che ricoprirà anche il ruolo di capogruppo, Michele Borgia e Donato Benedetto. Per questi ultimi si tratta di un gradito ritorno, dopo parentesi più e meno brevi, nel partito in cui hanno militato per anni e che ha caratterizzato la carriera politica di entrambi: Borgia è stato più volte consigliere comunale, Presidente del Consiglio e assessore provinciale all’ambiente; Benedetto, affacciatosi sulla scena politica montenerese proprio nel partito del presidente Di Pietro, è stato consigliere comunale, vicesindaco e assessore comunale al bilancio. La rinascita del gruppo consiliare nasce dalla volontà di creare una fruttuosa sinergia che permetta di “fare sponda” tra
Consiglio comunale, provinciale e regionale, nel tentativo di realizzare quella “filiera istituzionale”, spesso ostentata da certa parte politica, fondamentale se si vogliono ottenere risultati concreti e in tempi accettabili. “Siamo contenti e orgogliosi –
hanno dichiarato D’Aulerio, Michele Borgia e Donato Benedetto - di aver ricostituito e preso parte al gruppo che rappresenta una fetta molto importante dell’elettorato montenerese, come dimostrato nelle ultime tornate elettorali, e, so-
Ripristino corse Petacciato–San Salvo, il plauso di Cristiano Di Pietro all’assessore Nagni MONTENERO DI BISACCIA “Esprimo soddisfazione per il ripristino delle corse tra Petacciato e San Salvo annunciato dall’assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo Nagni al quale rivolgo il mio plauso”. Questo il commento del vice presidente del Consiglio Regionale Cristiano Di Pietro rispetto alla notizia della riattivazione di ulteriori Autobus sul Basso Molise. Vale la pena ricordare che la brusca interruzione del servizio attuata a partire dallo scorso 2 maggio dall’Atm, l’azienda di trasporti che attualmente gesti-
sce il trasporto pubblico in Regione, aveva costretto l’assessore regionale al ramo a predisporre un piano di emergenza con delle corse sostitutive effettuate da altre ditte che però non riuscivano a sopperire a tutte le diverse esigenze dell’utenza. “L’assessore Nagni - ha dichiarato Cristiano Di Pietro - ha dimostrato grande impegno e sensibilità in merito a questa vicenda, non solo tamponando l’emergenza in tempi brevissimi, ma anche continuando a cercare ulteriori possibili soluzioni, ascoltando tutte le istanze pervenutegli e confrontandosi con i tanti soggetti interessati dai disagi. In particolare – ha sottolineato - il ripristino del collegamento Petacciato – San Salvo, è stato possibile grazie alla sinergia tra il consi-
gliere comunale di Petacciato Roberto Di Pardo che, su sollecitazione della RsU Cgil dell’azienda Pilkington, ha portato all’attenzione dell’istituzione regionale le difficoltà dei lavoratori. Io stesso, in qualità di consigliere regionale, ho provveduto a sollecitare l’assessore Nagni che, fin da subito si è reso disponibile al confronto con lo stesso Di Pardo al fine di andare incontro alle esigenze dei lavoratori. Oggi – ha concluso Di Pietro dopo numerose riunioni con gli utenti e dopo una fitta attività di mediazione, siamo giunti ad una risoluzione positiva del problema. Segnale, questo, di una filiera istituzionale utile e funzionale rispetto alle esigenze della cittadinanza. L’augurio è quello di non trovarci più di fronte ad ulteriori sorprese di sospensione delle corse di collegamento che rappresenterebbero decisioni unilaterali del gestore e che sarò pronto a contestare insieme agli utenti”.
Letteratura, ha preso il via “Tremiti d’Autore” ISOLE TREMITI – Ha preso il via alle Diomede “Tremiti d’Autore”, il primo dei sei appuntamenti letterari che si terranno sull’Isola di San Domino. Per l’inaugurazione ha presenziato i lavori lo scrittore Sandro Bonvissuto che ha presentato il suo libro ’Dentro’ pubblicato nella collana ’Super Coralli’ di Einaudi. Oltre a rispondere a tante domande, Bonvissuto ha dialogato a lungo con gli intervenuti
con temi di filosofia, letteratura e vita quotidiana. Lo scrittore attualmente è impegnato a stilare un’antologia di racconti che verrà pubblicata da Einaudi. I prossimi appuntamenti con “Tremiti d’Autore” prevedono: sabato 15 giugno Mauro Marcialis, sabato 22 giugno Romano De Marco, sabato 29 giugno Valentina Fitti, sabato 13 luglio Paolo Giordano, agosto (data da destinarsi) Erri De Luca.
prattutto, l’unico partito attivo in paese, che vanta l’unico circolo: “unico” non solo in termini numerici, ma specialmente per partecipazione ed entusiasmo dei propri iscritti, che offre diversi e preziosi servizi alla cittadinanza; un circolo che si è reso protagonista della storica e vittoriosa Class Action sull’acqua e che sta diventando, giorno dopo giorno, un vero e proprio punto di riferimento per i cittadini di Montenero e del Basso Molise, dal momento che ad esso appartengono la consigliera provinciale Simona Contucci, che da anni ne è alla presidenza, e il Vice Presidente del Consiglio regionale Cristiano Di Pietro. Saremo al servizio della cittadinanza – concludono i tre Consiglieri - e imposteremo il nostro mandato di consiglieri all’insegna del dialogo tra i diversi livelli istituzionali, per il bene dei Monteneresi e per il rilancio del nostro territorio”.
In breve.
Assolto l’anziano accusato di essere il kiler dei cani MONTECILFONE – Era stato arrestato nel mese di aprile del 2012 perché ritenuto dell’uccisione di cani in paese ma è stato assolto. Il 72enne, difeso dai legali Carfagna e Liguori, durante il processo è risultato estraneo ai fatti. Visto che l’uccisione di cani nel frattempo è continuata, gli avvocati dell’anziano in una nota evidenziano che il “vero responsabile non è stato evidentemente ancora trovato; speriamo solo che non venga cercato solo tra chi, come tutti gli agricoltori, usa antiparassitari e magari risulta poco simpatico al vicino di casa”. Per l’assoluzione del 72enne, come rimarcano i due avvocati, fondamentali sono state “le perizie effettuate sui pesticidi sequestrati nell’abitazione rurale dell’agricoltore, che hanno completamente scagionato quest’ultimo: i principi attivi contenuti nei pesticidi sono risultati infatti diversi da quelli trovati nei bocconcini avvelenati”.
Furto e ricettazione di rame, sette arresti FOGGIA – Anche il Molise nell’occhio del ciclone per l’operazione compiuta dai carabinieri e Guardia di Finanza della Compagnia di Foggia per debellare una organizzazione di ladri e ricettatori di cavi di rame. Sette le persone arrestate tra Torremaggiore, in provincia di Foggia, a Napoli e a Casacalenda in provincia di Campobasso. Durante le perquisizioni sono state sequestrate oltre 40 tonnellate di cavi di rame. Tutta l’operazione estata coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia che ha richiesto i provvedimenti restrittivi accolti ed emessi dal Gip dauno.
Convocato il consiglio comunale SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – Oggi alle 19 si riunisce il Consiglio comunale in sessione straordinaria.All’ordine del giorno: Lettura ed approvazione verbali seduta precedente; Realizzazione di una rotatoria spartitraffico all'incrocio di via Fortore con via Po e SP168; Trasferimento in regime di concessione di un tratto di strada provinciale denominato "T.ssa interna". Approvazione schema di convenzione da stipulare con la Provincia di Campobasso.
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Sport
11 giugno 2013
Comincia per la squadra rossoblù una settimana decisiva per le scadenze.
Primo atto: l’iscrizione A seguire pagamento delle spettanze ai giocatori e fideiussioni
Il presidente della Lega Pro Mario Macalli
I nostri nonni, negli anni che ci videro giovani, solevano ripetere, nelle lunghe giornate passate con le gambe dirette verso la fiamma del camino: “Chiacchiere e tacchiere di legno, il Banco di Napoli non l’impegna”. Una frase che non ha bisogno di alcuna spiegazione. Anche se i nonni ci tenevano a esplicitare meglio quel bruciante slogan. Che faceva capire in modo chiaro che quando si arriva al dunque ci vogliono i fatti. Dopo le promesse sta per giungere anche per il nuovo proprietario del Campobasso il momento di dimostrare di fare seguire i fatti alle parole. Tra pochi giorni (il 15) bisognerà fare il primo passo per la ricostruzione, pagando la tassa d’iscrizione al campionato. Una somma né forte né debole, ma che bisogna versare secondo la prassi consolidata. A seguire (questione di giorni) ecco la seconda scadenza: pagare le spettanze ai tesserati, in modo da presentare alla Covisoc la documentazione (non posticcia) per non beccare altre penalizzazioni e non correre addirittura il rischio di venire declassati.
Terzo e ultimo atto: presentazione della pesante fideiussione (30 giugno) che faccia da ombrello finanziario per l’intero arco del campionato. Come si può facilmente capire bisognerà mettere più volte mano al conto bancario di Di Palma o di qualcuno pronto a girargli cifre importanti. Non sono ammessi interventi esterni, fatte da persone terze, rispetto alla società. Per evitare l’annullamento dell’operazione, cosa già capitata al Campobasso di Berardo che si fece finanziare da un socio occulto dell’area napoletana per circa 150 milioni, convinto di aver messo a posto ogni cosa con la Lega. Che però nello spazio di poche ore rimandò il bonifico al mittente. Ed escluse la nostra squadra dal campionato. Di Palma in questi primi giorni di presidenza ha messo più volte le mani avanti: chiedendo di non giudicarlo attraverso i preconcetti. Malgrado ciò un certo pregiudizio ha serpeggiato tra i tifosi (e anche tra i giornalisti) che hanno spesso storto il muso. E che ora sono lì che attendono i fatti.
Il clamore del successo del memorial di Ururi riapre la polemica sul nome dello stadio.
Ururi, campo sportivo in sintetico, una calda giornata di giugno. Sulla tribuna, le grida dei tifosi della Nord che si sono risvegliati, dopo un lungo letargo. Della Nord, di Selva Piana, naturalmente. Arrivati nel basso Molise per ricordare il “capitano”; ovvero Michele Scorrano che è stato a ragione il vero capitano di una squadra che specie negli ultimi tempi ha cambiato troppi comandanti. Gli organizzatori hanno fatto le cose a puntino, offrendo un affettuoso tributo a Scorrano che era nato proprio a Ururi, comune di radici albanesi di cui il “capitano” è stato orgoglioso portabandiera. La Figc regionale, l’ingegner Rocco Sabelli di Agnone, Raffaele Di Risio amico indimenticabile e Telemolise si sono mossi all’unisono, per mettere in piedi un memorial degno del personaggio da ricordare. La rete televisiva di Pallante ha offerto un lusinghiero servizio, mettendo in onda le due partite conclusive, giocate di pomerig-
Oscar Tacchi
E che sia Michele Scorrano gio. In mattinata, invece, era toccato a formazioni giovanili. Un mix che è piaciuto a tutti e che sarebbe stato sicuramente apprezzato dallo stesso Scorrano che ha avuto sempre un occhio di riguardo per i giovani calciatori, attraverso i fatti, non certo le semplici simpatie: è stato lui a formare e quindi a dirigere la Primavera, società giovanile, forte di una bella scuola calcio. Il momento clou della giornata è stato quello in cui in campo si sono esibiti i rossoblù del 1983, che hanno indossato maglie blu, lanciate all’indirizzo dei tifosi, in segno di omaggio. Fumogeni, canti e bandiere hanno condito con il calore di un tempo il piccolo quanto accogliente campo di Ururi; sulla parete principale degli spogliatoi stampata una bella foto di Michele, degli anni che furono. I giovani che negli ultimi due anni hanno voltato le spalle a Capone, ma non al Campobasso, hanno rivendicato, con i loro cori, la intitolazione dello stadio di Selva Piana, al loro capitano. Riaprendo una polemica che si porta avanti da circa quattro anni, tanti quanti ci dividono
Biagetti e Maragliuolo, stanchi, dopo la partita
dall’immatura morte di Scorrano, avvenuta di domenica. Dopo una partita di calcio a 5 giocata con gli amici di sempre sul campo al coperto di Ripalimosani, di proprietà di Domenico Progna che è stato in campo per tutta la partita, dirigendo quasi da fermo, ma con qualità ancora invidiabile, la difesa della formazione principale. Su questo foglio abbiamo già preso una decisa posizione sulla querelle stadio. Senza volerne fare una telenovela pensiamo che la questione si potrebbe chiudere in poche battute, vale a dire con una dichiarazione uffi-
Donatelli e Ciappi
ciale dell’amministrazione comunale. Che ha preferito stare sulle sue, senza decidere. Facendo al massimo trapelare la notizia di una lettera scritta dall’allora sindaco Litterio alla famiglia Romagnoli, fatta passare per una delibera. Mentre la delibera è un’altra cosa. Un atto che comunque può essere superato da un altro atto analogo. Come dire: facciamo un’altra delibera con la quale –sulla base di eventi nuovi- si decida di adottare un provvedimento diverso. Non stiamo qui a forzare la mano a nessuno, il nostro compito è di riferire, non certo di decidere. Tocca ad altri fare ciò che dovrebbero fare. Ma è chiaro che il successo del memorial di Ururi suona come una vera e propria rivendicazione a favore di Scorrano. Nonostante ciò non è difficile immaginare che gli amministratori in carica faranno sfumare le calde polemiche, attraverso il loro silenzio. Ben sapendo che da qui a qualche giorno il clamore passerà e che tutto resterà come prima. (pipò)
I tifosi della Nord in formato esportazione hanno chiesto in coro l’intitolazione al “capitano”