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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 144 - VENERDÌ 11 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Danilo Leva

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Danilo Leva. Il parlamentare molisano sta cercando di portare sui tavoli romani le questioni più spinose legate ai tagli che stanno interessando non pochi uffici pubblici molisani tra i quali spiccano le Poste. Una problematica che nessuno ha voluto mai seriamente seguire tanto è vero che non si sono registrati nemmeno i dovuti ricorsi così come è stato fatto in altre regioni italiane pure interessate dagli stessi provvedimenti di razionalizzazione. Almeno oggi qualcuno se ne è accorto.

Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla

Il Tapiro del giorno lo diamo a Vittorino Facciolla. L'assessore regionale all'Agricoltura non riesce proprio a tirare fuori un ragno dal buco visto e considerato che di attività proprie della sua struttura non se ne mettono in fila. Eppure proprio l'agricoltura dovrebbe essere il fiore all'occhiello di questa terra anche per i risultati, seppure ancora piccoli, raggiunti da alcune aziende molisane. La necessità di un maggiore fermento non farebbe male al settore primario molisano alle prese con una crisi che sta continuando a mordere.


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Metamorfosi di una città 11 luglio 2014

e di un presidente Campobasso gronda retorica. Effetto (lungo) di Papa Bergoglio. Surrogato di Città Santa; nuova Gerusalemme. Il campo sportivo Romagnoli è sparito dal lessico corrente avendo fatto posto alla Spianta. L’immaginazione viene in soccorso e molti, suggestionati, vi vedono le Moschee e il Muro del pianto. Però devono mettersi d’accordo. C’è chi vorrebbe il vecchio Romagnoli fosse una piazza titolata a Francesco; chi un luogo di socializzazione e chi, come il Lab di Michele Durante, “un parco con aree attrezzate per attività sportiva, giochi per i bambini e uno spazio per gli animali, ma forse anche lasciarlo ad uso sportivo non è sbagliato”. Gomena, questa, lanciata in favore della società di rugby che prima dell’arrivo del Pontefice ne faceva uso per gli allenamenti e le partite di campionato e lo rivorrebbe. Di certo, per il Lab di Michele Durante, “non un parcheggio né altro cemento”. Ma non è finita qui. Siamo appena all’inizio. Si aspettano infatti ulteriori suggerimenti e altre proposte. Devono ancora pronunciarsi politici, amministratori, costruttori, imprenditori, associazioni di categoria, sindacati, uomini di cultura, uomini della chiesa. Quel luogo ormai è visto e interpretato come riscatto di un popolo cui non è stato mai data la possibilità di indicare, di scegliere, di ottenere; catarsi della politica aggressiva, speculativa, che ha snaturato alle radici il carattere della gente e distorto la pianta urbana con milioni

di metri cubi di cemento. Aggiungervi quelli previsti per la nuova sede (una dose minimale di cemento e un’occupazione parziale dell’area sono alla base del bando internazionale d’idee che si sta rifacendo) sarebbe peccato mortale. Quel luogo fattosi ormai Spianta, irrorato dalla suggestione del Papa, si pone e si propone immaginario santuario per immaginari pellegrini. Che il vescovo Bregantini a ragion veduta ha ribadito tale, celebrando la messa di ringraziamento, non senza la intima (umana) speranza che un angolo gli venga riservato e titolato. Il presidente della giunta regionale in veste di proprietario del sito, ha assicurato :“D'ora in avanti non sarà più trascurato”. “Il vecchio stadio oggi si offre con una nuova veste foriera di grandi progetti di partecipazione e

coinvolgimento dei cittadini”. Frase sibillina da decrittare, essendo il presidente l’autore del bando internazionale d’idee per la realizzazione della nuova sede regionale. Siamo alla paranoia. Viviamo una straordinaria metamorfosi: tutti più buoni, disponibili, caritatevoli, solidali, sereni, pacificati. Il presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura rassicura che la carica straordinaria regalatagli da Papa Francesco gli consentirà di portare “a compimento il progetto di rilancio occupazionale, economico e sociale del Molise”. Alleluia! “Nessuno adesso può voltarsi più dall'altra parte e ignorare le nostre richieste”. Dixit! Nota ed annota il presidente della Regione Molise che il Santo Padre ha fatto Sua

“la necessità di stringere un patto per il lavoro, quello stesso che abbiamo invocato Noi con il riconoscimento dell'area di crisi per i nostri principali nuclei produttivi, la sola strada possibile per recuperare quota e ricostruire la speranza di futuro”. Il parallelo e la convergenza con Francesco sul tema del lavoro gli ha creato uno stato d’animo denso di sicurezza; un’autostima impressionante, una forza d’animo incredibile mai vista prima. Non gli appartengono più il tremore, l’apatia, l’incertezza, la spocchia, l’infingimento (che gli rinfacciano Gam, Ittiere e Zuccherificio e le miglia di cassaintegrati e senza lavoro). E’ un altro uomo. Un segnato dal Papa e forse da Dio. Un dono per il Molise. Dardo

Fratelli d'Italia lancia la petizione popolare e punta sulle primarie

"No alle adozioni coppie stesso sesso"

CAMPOBASSO. lunedì 14 luglio, presso la sede del Partito in Isernia, si riunirà l’Assemblea Regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, composta dai dirigenti locali, dai membri dei coordinamenti Provinciali e dai Grandi Elettori. L’occasione sarà utile per confrontarsi sulla linea politica da seguire nei prossimi importanti mesi, nonché momento di preparazione per le nuove petizioni che vedranno impegnato il partito in tutta Italia. Con lo slogan #senzatregua è stata, infatti, lanciata da Giorgia Meloni la sfida a porre quattro firme per l’Italia: per dire NO alle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso; per lanciare la sfida internazionale sul rientro dei Marò in patria;

per chiedere con forza Primarie di coalizione a tutti i livelli; per poter “Scaricare tutto” dalla dichiarazione dei redditi. "Nei prossimi giorni, chiameremo a raccolta amici e simpatizzanti per dire NO alle adozioni da parte di persone dello stesso sesso per tutelare la famiglia tradizionale e difenderla dalle “sfide della modernità”; per lanciare una sfida internazionale sul rientro in Italia dei nostri due marò ingiustamente detenuti in India da oltre due anni; per lanciare lo “scarica tutto” dalla dichiarazione dei redditi – vero ed utile strumento di rilancio dell’economia delle nostre famiglie ormai tartassate dalla crisi e, infine, per lanciare le primarie di coalizione a tutti i livelli". Così il coordinatore regionale di fratelli d'Italia, Filoteo Di Sandro. "Su quest’ultimo punto, in particolar modo, dopo

aver raccolto l’adesione del NCD e di frange di Forza Italia, sentiamo di doverci battere con vigore nella convinzione che l’unico vero e reale rilancio del centrodestra non possa prescindere dall’investitura popolare con lo strumento delle primarie. L’esempio delle amministrative Campobasso, solo per citarne uno, ci ha insegnato che è arrivato il momento di dire basta alle “operazioni di palazzo” con un ritorno sano alla politica dei partiti, radicati, partecipati e vicini alle esigenze del territorio. Il nostro impegno prosegue senza tregua, siamo a fare da baluardo all’avanzata del renzismo, forti dei nostri valori e della necessità di dare risposte concrete alle tante necessità; è una battaglia che continuiamo nel tempo".


Vuoi lavorare? 3

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Firma un ricorso elettorale Alla Regione si è trovata la soluzione al problema occupazionale in Molise CAMPOBASSO. In una regione dove la disoccupazione è arrivata a livelli altissimi e dove solo nel 2013 si sono persi circa 8 mila posti di lavoro, la politica di centrosinistra sta cercando soluzioni ottimali per risolvere il problema occupazionale. Il portavoce della coalizione, Paolo di Laura Frattura, in qualità di presidente di Giunta regionale, ha dettato i criteri di selezione. Per osteggiare il clientelismo di Iorio bisogna puntare sul merito. E il merito lo si deduce dai curricula. Quindi, per i giovani che non vogliono più figurare nelle fila dei disoccupati, basterà presentare il proprio curriculum vitae et studiorum agli assessori della Regione Molise. Da quello che si apprende nelle stanze del potere, bisognerà pur dare un consiglio a questi giovani molisani: nel redigere il documento in cui si attesta la situazione personale, con tanto di titoli di studio e/o esperienze lavorative, c’è una voce che la fa da padrone. Una voce fondamentale che se non compilata determina in automatico l’esclusione della prospettiva lavorativa e la “cestinazione” della domanda di lavoro. Qual è la voce? Nipoti e firmatari di ricorsi elettorali. Questa è la base per la meritocrazia seguita dal centrosinistra. In effetti, osservando l’atteggiamento del portavoce che ha dato l’esempio a tutta la coalizione, i conti tornano. A Frattura che ha assunto nella sua segreteria politica il nipote di suo cognato nonché firmatario del ricorso che ha annullato le regionali del 2011, che è anche prestanome nella sua società Le Torri srl, risponde Vittorino Facciolla che assume la nipote sanmartinese. Ovviamente a Frattura, che è anche presidente di Giunta, spettano più posti. Quindi, sempre per seguire il metodo della meritocrazia, ecco arrivare la nomina di Mariolga Mogavero a capo dell’Ufficio di Gabinetto nonché segretaria di Giunta regionale. Ovviamente all’ingegnere in gonnella è andato il posto d’onore perché, pur lasciando vuota la casella “parenti di membri dell’esecutivo”, presenta la nomenclatura di “prima firmataria” alla voce ricorsi elettorali e, per di più, ne ha riempita un’altra di fondamentale importanza: “socia in affari”. E qui disquisire delle centrali a biomasse in odore di costruzione che legano la Mogavero al presidente della Giunta regionale sarebbe solo infierire su questioni economiche personali (si parlerebbe

di fior di quattrini in un settore non regolamentato dalla Regione e dove l’inquinamento che produce il cancro la fa da padrone) che, a quanto pare, in Molise non interessa né al centrosinistra, né al centrodestra, né ai grillini. Ovviamente nella segreteria del presidente ci sono anche altri soggetti che hanno firmato quel benedetto ricorso. Ci fermiamo qui? Neanche per sogno. I firmatari sono otto e, a parte qualche “fessacchiotto” che sta ancora aspettando, quasi tutti sono stati sistemati. Qualcuno che era rimasto fuori dal giro, chissà forse per una svista nella lettura del curriculum, è stato inserito nel mese di giugno. Dove? Nella segreteria particolare di Massimiliano Scarabeo. Perché l’assessore alle Attività produttive, che peraltro pare essere l’unico a viaggiare come un treno ben operando nel suo settore,

Regione Molise: “Di Sana e Robusta Costituzione” tra i selezionati al premio Egov-2014 di Massimo Dalla Torre

Mentre in Regione, specialmente sulla stampa locale, si continua a dare ampio spazio alla visita del Santo Padre che ha visto letteralmente un bagno di folla abbracciare il successore al soglio di Pietro, Il Premio Egov-2014 bussa alla porta e la PA risponde presente, anche se non sempre quest’ultima è all’altezza. Premio che quest’anno ha visto nuovamente la Regione Molise tra le più gettonate con l’iniziativa “La Regione Molise e’ Di Sana e Robusta Costituzione”, la quale, come ha scritto il collega Matteo Peppucci sul sito web Pionero.it parla da solo. Presentato e curato nei minimi particolari dalla Ventesima Regione dello Stivale Assessorato all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Welfare, Università, Ricerca e Cultura) nella sezione “Cultura e competenze digitali (per la PA, i cittadini e le imprese)” è rivolto agli alunni delle scuole elementari di Campobasso. Il progetto, avviato nell’anno scolastico 2013/2014 è stato in-

signito della Medaglia di Rappresentanza dal Presidente della Repubblica. Progetto che ha avvicinato i bambini di terza elementare alla conoscenza dei principi fondamentali della Carta Costituzionale che hanno vissuto un percorso digitale nello spazio e learning dell' Aula Virtuale punto innovativo dell’iniziativa. Il tutto, tramite lezioni settimanali sui principi fondamentali della Costituzione anticipando in questo modo i contenuti che saranno oggetto di studio in quinta elementare con filastrocche, disegni e filmati che hanno portato per mano sessantacinque bambini che, in questo modo, hanno appreso le basi per diventare buoni cittadini. Attiva la risposta degli scolari che, non solo hanno dimostrato interesse, ma hanno lavorato con impegno affinando le loro competenze digitali all’interno dell’aula virtuale E-lab parte integrante del sito www.sistemamolise.it. Iniziativa che sicuramente sarà selezionata il 31 luglio 2014 allorquando una giuria di esperti sceglierà i finalisti per ogni categoria e

vuole competere con il suo presidente. In affari e sistemazioni. Ricordate quando, parlando dell’azienda di famiglia Scarabeo, l’assessore ha risposto: “Ma i miei affari non sono come quelli di Frattura”? Bene, aveva ragione. Così, per evitare che la stampa parlasse troppo dei parenti del presidente o di altri colleghi dell’esecutivo, ha deciso di mettersi in regola. Valutando i curricula pervenuti e le voci principali da cui operare la selezione, ecco che a giugno 2014 la Giunta regionale approva: nella segreteria entrano una parente che prenderà servizio domani 12 luglio e… udite udite… un firmatario del ricorso elettorale. Tutti ovviamente pagati con i soldi pubblici. Se le cose stanno così, ultimata la lista di assunzioni con i firmatari dei ricorsi, rimane quella di chi ha ricevuto promesse in campagna elettorale. Ma attenzione. Il numero del bigliettino staccato nelle lunghe fila che si creavano a Piazza della Vittoria di Campobasso potrà scorrere solo dopo aver esaurito la voce “parenti degli assessori”. Per cui, cari giovani molisani, mettetevi l’anima in pace e soprattutto non abbiate reazioni nei confronti della politica. Il centrosinistra, in fondo, sta solo applicando una metodologia volta a contrastare il clientelismo di Iorio che si realizzava nel motto andreottiano: perché escludere quando si può allargare? In fondo lo strapotere di Iorio era dettato proprio da un modus operandi che il centrosinistra non riusciva a contrastare: dopo aver scelto il firmatario del suo ricorso del 2001, l’obiettivo era far lavorare il maggior numero possibile di cittadini, selezionandoli su segnalazione, a prescindere però dal colore, razza, sesso, religione e appartenenza politica. Ecco, questa seconda parte manca al centrosinistra che al momento si limita ai firmatari e ai parenti. L’unico problema è sapere quanto allargate siano le famiglie. Ma c’è qualcuno che può fare qualcosa mentre approva questo metodo di scelta: bisognerà aspettare che l’assessore al Lavoro, Michele Petraroia, decida di montare su qualche tavolo per discutere della questione. Ma abbiate speranza, con la seconda legislatura targata Pd qualcosa per i poveri mortali verrà fuori. In fondo Frattura è stato chiaro: la visita di papa Francesco gli ha dato coraggio per continuare su questa strada. Ignazio Annunziata

infine, il 18 settembre a Riccione nel corso del convegno/cerimonia del Premio Egov saranno premiati i vincitori con una targa speciale più un buono spesa del valore di 300 euro in prodotti Maggioli. Il format 2014, che come l’anno scorso sarà ospitato nell’ambito delle Giornate della Polizia Locale, si inserisce all’interno di un programma che intende dare ancora più spazio all’innovazione che concretamente viene fatta nelle e dalle Amministrazioni locali. Il giorno successivo alla premiazione si terrà, infatti, il convegno “agenda digitale locale - Nuove idee per città intelligenti e sicure” dove sarà presentato anche “Open City Platform”, che ha vinto un bando del Miur che vede la collaborazione di Maggioli, ANCI regionale di Emilia-Roma, Toscana e Marche, Istituto nazionale di fisica nucleare, Almaviva e Santer Reply. Si tratta, per il Molise non sempre considerato, perché ritenuto troppo spesso poco propositivo, di un riconoscimento altamente positivo, che mette in evidenza come nonostante le tantissime difficoltà ad operare ci sono persone come la dott.ssa Alberta De Lisio direttore dell’area terza unitamente allo staff che ha realizzato il progetto, che lavorano lontano dai riflettori ma soprattutto propongono idee che, sotto tutti i punti di vista, sono il cosiddetto “valore aggiunto”. Il quale serve a rilanciare realtà poco conosciute tenuto conto che proprio da queste realtà emergono eccellenze capaci di dare uno spunto necessario affinché la P.A. possa trarre la “linfa vitale” che permette il proseguimento del lungo cammino e non una sterile vetrina che passato l’evento torna nel dimenticatoio.


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"Commercio, si riveda la legge" Franco Spina segretario della Filcams Cgil torna a chiedere l'impegno della Regione

CAMPOBASSO. "La legge regionale deve essere rivista dalla politica". E' quanto auspica il segretario della Filcams Cgil, Franco Spina. "Ad oggi, purtroppo, manca ancora una convocazione da parte del presidente della II Commissione così da ridisegnare quella legge, ma il presidente Parpiglia ancora non ci convoca per discutere sul tema. Dunque, se da un lato il Papa ci ha illuminato, vorremmo capire dall’altro perché le stesse persone che oggi sono d’accordo ieri la hanno votata, quella legge. E soprattutto perché solo oggi hanno tutti definito la legge come inadeguata. Non vogliamo avvitarci, comunque, su sterili polemiche, ma ci piace solo ricordare che ai tempi della discussione sulla legge fummo contestati perché tacciati di esser contro le ipotetiche nuove assunzioni, mai avvenute. Ragioniamo seriamente sul commercio, non pensando soltanto alla scia Papale che ha il merito di aver svegliato alcune coscienze. Veniamo da una marcia del lavoro importantissima e che ha visto aggregare persone e rabbia. Anche da li bisogna ripartire". Per il segretario della Filcams, “sul tema del commercio spero sia la volta buona che si riprenda il discorso delle aperture domenicali. Un tema ormai vecchio che risale al 1997 da quando per legge fu autorizzata l’apertura delle attività nei giorni festivi. Vogliamo rimetter mano ad una legge che non tiene conto di territorio ed economia territoriale. Una legge che ha fatto si che chiudessero le piccole attività e che mettessero in difficoltà le stesse grandi distribuzioni. La legge regionale del 2010, ultima del settore, fu votata da tutte le parti politiche ed oggi quelle stesse si manifestano come contrarie. Tutti sono presi nel dire che sono d’accordo a rive-

dere il sistema, dopo le parole di Bergoglio. Noi a loro chiediamo dove erano quando fu votata quella legge. Il decreto Monti, poi, attraverso le sue liberalizzazioni ha dato il colpo finale autorizzando indiscriminatamente le aperture domenicale con il risultato che i centri commerciali e le grandi società hanno cominciato a smantellare le loro attività dove non rispondessero ai piani economici centrali. Un boomerang che ha portato a riduzioni di personale in termini di orari ed unità lavorative. Visto che oggi c’è tutta questa attenzione e visto che siamo tutti d’accordo attendiamo che la legge 20 del 2010 sia ridiscussa a livello locale e che anche le leggi nazionali vengono in qualche modo rimesse al centro dell’attenzione. Al pari della discussione in loco, dunque, attendiamo che la Regione faccia in modo di attivarsi a Roma su i tavoli preposti, altrimenti senza le modifiche alle leggi nazionali a livello locale poco si può fare concretamente. Noi siamo sempre comunque pronti, forti delle15.000 firme raccolte contro le aperture domenicali al tempo, a sederci attorno ad un tavolo. La regione deve mettere in piedi un minimo di iniziative, ragionando anche sui modelli di sviluppo complessivo, sui fondi comunitari, sui contratti d’area e sulla programmazione dei fondi 2014-2020. Evitiamo di fare come con i vecchi fondi, dove 54 milioni di euro non sono stati spesi e rimandati in europa, cosa questa che ci hanno messo alla berlina a livello nazionale.Oggi abbiamo il tempo necessario e pare anche una certa visione d’insieme unitaria. Dal commercio e dall’agroalimentare bisogna ripartire, creando filiere e condizioni di investimento favorevole. Altrimenti, stavolta, siamo fuori. Noi siamo pronti ad essere nuovamente ascoltati, da ieri”.

Poste, un tavolo di confronto

La Cisl rilancia l'argomento dei tagli sulla struttura in Molise CAMPOBASSO. Su sollecitazione della SLP CISL del Molise l’onorevole Danilo Leva chiede un confronto urgente con i Prefetti di Campobasso e Isernia. La SLPCISL del Molise è preoccupata per le ricadute nella piccola Regione dalla riorganizzazione in atto in Poste Italiane S.p.A. Non si conoscono ancora i dettagli – dichiara il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro - ma siamo preoccupati per la nostra piccola Regione. Poste italiane è una società per azioni privata ma anche pubblica, all’italiana, diciamo così. Il capitale della Spa è

detenuto al 100% dallo Stato attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. La società è posta sotto il controllo e la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico ed ha un organico di circa 140 000 dipendenti di cui 1000 in Molise. La CISL Poste molisana è angustiata sia per le ricadute occupazionali sia per i servizi ai cittadini. È necessario costituire un tavolo di lavoro composto tra Sindaci, Presidenti delle due Province Campobasso e Isernia, Regione Molise, Direttori di Filiale delle due Province Campobasso e Isernia, sindacati di categoria, presidenti delle Camere di Commercio e Università.

Area di crisi, primo passo

L'incontro si è avuto a Roma tra il ministro Guidi e la Regione CAMPOBASSO. Riconoscimento dell’area di crisi e attivazione di un pacchetto di azioni strutturate nell’ampio polo produttivo molisano che va da Campochiaro a Venafro: confronto operativo a Roma con il ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi. Nella sede del Mise, oggi pomeriggio, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e il vicepresidente, assessore al lavoro, Michele Petraroia. All’incontro anche i dirigenti ministeriali, Castano e Felici. “Un incontro dall’esito positivo. Presto sarà attivato un tavolo ministeriale presso il quale individuare tutti gli strumenti a disposizione e gli aiuti attivabili per sostenere la ripresa produttiva, economica e sociale dell’area che abbiamo individuato e proposto per il riconoscimento di area di crisi”, così Frattura e Petraroia sull’importante risultato raggiunto al Ministero. “Da parte del ministro – dichiarano il governatore e l’assessore –, disponibilità piena a lavorare per garantire continuità alle attività già presenti, aziende che hanno rappresentato il cuore pulsante dell’economia regionale, ma anche e soprattutto per favorire una discontinuità innovativa da intendere come possibilità per tutto il nostro territorio di attrarre nuovi investimenti e recuperare opportunità di lavoro e crescita. Accanto al lavoro che stiamo conducendo per la definizione di un pacchetto di azioni specifiche con nuove e competitive strategie di intervento nell’area che va da Campochiaro a Venafro, come Regione – evidenziano Frattura e Petraroia –, siamo pronti a concentrare sul possibile accordo di programma con il Ministero dello sviluppo economico le risorse a nostra disposizione così da dare quanto prima le risposte attese dai lavoratori, dalle imprese e dalle loro famiglie. L’attivazione a breve del tavolo ministeriale – concludono il presidente e il vicepresidente –, è l’atto che ci consente di sperare concretamente per la ricostruzione e il potenziamento del mondo produttivo molisano e contribuire a restituire dignità ai nostri cittadini come pochi giorni fa il Santo Padre ci chiedeva”.


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I consiglieri regionali di opposizione richiamano la maggioranza

"Non turlupinare i giovani"

CAMPOBASSO. “Bisogna agire, non parole, per dare ossigeno ai giovani molisani. Gli strumenti ci sono. Ormai da tempo”. A parlare la consigliera Angela Fusco Perrella (prima firmataria) la quale insieme a Nicola Cavaliere, Michele Iorio, Salvatore Micone, Antonio Federico, Patrizia Manzo, Giuseppe Sabusco, Nunzia Lattanzio e Filippo Monaco, ha richiesto la convocazione urgente di un Consiglio Regionale monotematico per discutere in merito alla stipula di un Patto per il lavoro in favore dei giovani per rilanciare l’occupazione e la struttura economica e sociale del Molise. “La condizione dei nostri giovani - si legge nella nota a firma dei consiglieri - è oramai sempre più preoccupante, nella fascia tra i 14-29 anni il tasso di disoccupazione è arrivato al 43,8%, dato che pone il Molise tra le regioni meno virtuose, sono 13 mila i ragazzi che non solo non lavorano, ma neanche studiano e/o sono impiegati in un percorso di formazione professionale. All’indomani della visita del Papa in Molise, il Presidente Frattura ha ripreso il messaggio del Santo Padre e ha rilanciato la necessità di stringere un Patto per il lavoro che, a questo punto, è assolutamente fondamentale per la nostra regione. Iniziativa lodevole, atta in primis a salvaguardare e a non perdere una generazione che al momento si trova fuori dal mondo lavoro e con all’orizzonte poche speranze per potervi entrare. E’ doveroso però ricordare come questo Governo regionale abbia in mano degli strumenti per rispondere a questa necessità ma stia ritardando nel metterli in esecuzione, nonostante ci siano dei fondi già assegnati. Per questo, accogliendo l’appello ad un lavoro condiviso

per mettere in atto un Patto del lavoro idoneo a risolvere le problematiche dell’occupazione giovanile molisana, riteniamo necessario un chiarimento sullo stato dell’arte dell’azioni programmate in favore dei giovani, tra le quali: Piano Garanzia Giovani 2014-2016 (fondo nazionale assegnato di € 7.500.000,00 destinato a oltre 15 mila giovani residenti in Regione); Pacchetto “Giovani”, Bonus per l’occupazione – giovani in impresa (dotazione finanziaria di € 5.533.317,14);

Piano integrato “Giovani Molise 2011-2013”. Durante il consiglio monotematico - continuano - si potrà verificare anche la situazione dei strumenti attivati dalle precedenti amministrazione regionali, come: bonus assunzionali, auto impiego per lavoratori svantaggiati, le attività di Welfare to Work, apprendistato, formazione continua, borse di studio e borse lavoro, percorsi formativi rientranti nel programma Lifelong Learning Programme e i progetti Start Up e Spin Off di impresa innovativa”.

Il consigliere Monaco chiede l'attivazione subito del Tavolo di coordinamento

Centri antiviolenza, “Amministrazione lumaca" “La gatta frettolosa fa i gattini ciechi recita un detto popolare. E, se penso a questa affermazione e la accomuno ad alcune situazioni che riguardano il nostro Molise, mi verrebbe proprio da dire che dovremmo avere tutti una vista bionica!” è sarcastico il commento del vicepresidente del consiglio regionale Filippo Monaco sviscerando la questione dei Centri Antiviolenza regionali. “Abbiamo una legge regionale che è in piedi dall’ottobre del 2013 che sancisce l’attivazione e l’istituzione dei Centri Antiviolenza al fine di prevenire e contrastare ogni forma di violenza di genere ed è praticamente da otto mesi che non si riesce a rendere efficace tale disposto normativo. Ora, io capisco che la fretta è cattiva consigliera, ma credo che adesso siano stati superati tutti i limiti temporali possibili. Un Tavolo di coordinamento che viene rimbal-

zato dalla Giunta all’Assessorato ed anche al contrario; fondi ministeriali che escludono il Molise dai finanziamenti; ed a nulla servono le sollecitazioni di altri colleghi o della consigliera di Parità Regionale: tutto resta immobile e fermo ed io mi chiedo “Perché?” “Per questo motivo ho inteso rivolgere le mie considerazioni direttamente agli organi amministrativi competenti, inviando quindi una interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore alle Politiche Sociali, perché una volta per tutte abbiamo il diritto di sapere perché le leggi vengono approvate e poi restano null’altro che parole nere su fogli bianchi. Gli impegni che si prendono vanno rispettati, specie se parliamo di un tema assai sensibile e sempre più alla ribalta delle cronache come la violenza perpetrata ai danni delle donne”.

“Nella mia interrogazione chiedo dunque a Frattura e a Petraroia di spiegarmi come mai, a distanza di ulteriori quattro mesi dalla sollecitazione dei consiglieri Ioffredi e Ciocca, ancora non viene istituito il Tavolo di Coordinamento di cui all’art.9 della l.r. 15/2013; quali sono i centri antiviolenza già esistenti sul territorio della Regione Molise e, tra questi, quali rientrano nella Rete Nazionale Antiviolenza – quelli che, in pratica, rientrano direttamente nel quadro di finanziamento da parte del governo centrale; come mai il Dipartimento per le Pari Opportunità, nella proposta di riparto dei fondi contro la violenza sulle donne trasmessa alla Conferenza della Regioni, non ha inserito il Molise nel suddetto piano di riparto e, se possibile, sapere chi ha partecipato ai lavori del Dipartimento, conoscere, in pratica, chi ha avallato i nostri diritti in sede nazionale”.


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Campobasso

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Ex Romagnoli, Battista in cerca di una soluzione che accontenti cittadini e sportivi Come già evidenziato e dibattuto nel corso dei diversi incontri tenutisi per organizzare la visita del Santo Padre a Campobasso, “la caduta ” della recinzione del rettangolo di gioco del vecchio Romagnoli ha svelato una prospettiva dell’area decisamente nuova, sconosciuta, bella e di fascino. La conferma di tale nuova prospettiva – spiega il sindaco Antonio Battista arriva anche dalle diverse segnalazioni indirizzate all’Amministrazione comunale, da Associazioni operanti nel territorio e dai cittadini che condividono quello che risulta essere ormai uno stato d’animo generalizzato. Ovviamente a generare questo diverso punto di vista ha contribuito, tra l’altro, la cura complessiva di cui l’area è stata oggetto, con la rimozione di erbacce e rovi presenti lungo tutto il perimetro dello stadio e certamente l’assenza delle auto in parcheggio. Del resto, quando nei mesi scorsi si è discusso della destinazione dell’area dell’ex Romagnoli, si immaginava, allora, quanto appare a tutti oggi palese: uno spazio incredibilmente strategico che non deve essere oggetto di interventi di cementificazione sconsiderata. La condivisione da parte di tutti della la possibilità di “liberalizzare” l’utilizzo dell’ex Campo Sportivo della città, di mantenerlo privo di barriere che ne riducono negativamente l’insieme, di renderlo fruibile ai cittadini, comporta l’op-

portunità del coinvolgimento dei responsabili delle attività sportive, come il rugby, che ancora si esercitano nell’impianto, per individuare soluzioni alternative, compresa la possibilità della costruzione di un nuovo campo sportivo dedicato a queste discipline. Ne consegue che l’impegno politico è rivolto

Papa in Molise, messa di ringraziamento Campobasso. La Visita del Santo Padre in Molise, lo scorso 5 luglio 2014, ha consegnato a tutto il popolo ed il popolo di Dio un seme di Speranza che va ora alimentato e guidato. In segno di gratitudine sarà celebrata una Santa Messa di Ringraziamento presieduta dall’Arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. monsignor GianCarlo Bregantini, questa sera alle 20, sul luogo dove papa Francesco ha presieduto la Celebrazione Eucaristica sabato 5 luglio nell’area dell’Ex-Romagnoli a Campobasso. Tutti i fedeli, le istituzioni ecclesiali e civili sono invitati a condividere questo momento straordinario e di ringraziamento che sta vivendo l’intera regione Molise per far risuonare l’eco dei messaggi affidati dal Papa al popolo molisano.

a scongiurare la ricollocazione della recinzione e/o comunque a ridurre il tempo che essa eventualmente resti installata. Sulla questione è stata riscontrata la notevole sensibilità del Presidente della Regione Molise, Paolo Frattura. In tal senso l’Amministrazione comunale sta già lavorando per contemperare l’esigenza

dinanzi prospettata, vale a dire la fruizione da parte dei cittadini di uno spazio nel centro della città, con l’altrettanto valida esigenza di garantire, ad un nutrito gruppo di ragazzi e di giovani, circa 550, oltre alle presenze per le attività scolastiche, uno spazio vitale per la propria disciplina sportiva”.

“RiprendiAMOci l’Ex Romagnoli”

Si terrà questa sera dalle 18 alle 19,30 un incontro libero e spontaneo, aperto a tutti , sull'area dell'Ex Romagnoli, per socializzare, ragionare e discutere sul futuro dell'area dell'ex campo sportivo. Dopo il recente grande evento della visita del Papa, tantissimi campobassani hanno potuto apprezzare la bellezza e l'enorme potenzialità di una così grande area al centro della città, che versa da decenni in stato di abbandono e degrado, eccezion fatta per la meritoria opera di manutenzione a cura delle società sportive che ne

usufruiscono. Un'area che però più volte ha rischiato, come rischia ancora, di scomparire per lasciare posto a nuovi edifici. Incontriamoci, parliamone, lanciamo una grande proposta ed un appello alle istituzioni che hanno voce in capitolo sulla vicenda, per chiedere che il destino dell'ex Romagnoli, qualunque esso debba essere, sia deciso innanzi tutto dai Campobassani attraverso processi consultivi e partecipativi. Liberi cittadini, società sportive, associazioni, movimenti e partiti politici, sono invitati tutti ad intervenire, affinchè si crei un

fronte, il più ampio e trasversale possibile, per restituire dignità e bellezza ad un importantissimo pezzo di città che non possiamo e non dobbiamo farci sfuggire di mano. Portate con voi un libro, una bicicletta, un mazzo di carte, un pallone, un telo per stendervi e magari consumare un panino o una rinfrescante anguria.... o semplicemente portate con voi degli amici con cui condividere una passeggiata o qualche momento di riscoperta di uno spazio tutto da godere da un inedito punto di vista. Ora o mai più.


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Campobasso

11 luglio 2014

Partito egemone di cui metà fa capo a Ruta, e l’altra metà a Frattura

Al Pd le migliori fette della torta: Bibiana Chierchia all’Urbanistica e Pietro Maio ai Lavori pubblici

A Bibiana Chierchia l’urbanistica; a Pietro Maio i Lavori pubblici. Nella distribuzione delle cariche assessorili, il Pd fa la parte del leone. Un Pd di cui metà fa capo a Ruta (Maio), e l’altra metà a Frattura (Chierchia). Maio avrà da vedersela col Piano triennale delle opere pubbliche, mai come in questo frangente amministrativo carico di fondi Cipe, europei, e regionali, e di progetti da sviluppare. La qualcosa lo eccita non poco, volendo dimostrare di essere un decisionista e un assessore senza fronzoli. Milioni di euro da mettere in cantiere, frutto anche della politica dell’accumulo avviata e portata avanti dal sindaco Di Bartolomeo che solo sul finire del mandato, aiutato e instradato dall’architetto Giarrusso, dirigente del settore Lavori pubblici, ha avuto la possibilità di spendere qualcosa in rotonde stradali, asfaltatura di strade e infissione di pali per la luce elettrica. Elettoralmente non gli hanno portato niente e – scherzo del destino – col nutrito pacchetto finanziario che nel corso degli anni è riuscito a formare, ha posto nelle migliori condizioni di comodo i suoi oppositori. Chierchia dovrà vedersela con la pro-

grammazione del territorio, cosa complessa, di cui, presumiamo sappia poco, e quel poco di cui conosce lo ha manifestato nel corso delle primarie del Pd, che l’hanno vista sconfitta da Battista, e nel corso della campagna elettorale, con idee elementari, finanche candide, sul futuro del territorio urbano ed extraurbano. Ma non ha motivo di scoraggiarsi. Alle spalle, facendo ella riferimento alla cordata Frattura, avrà maestri di qualità ed esperti validissimi in materia urbanistica e amministrativa, che le consentiranno un veloce apprendistato. E una volta addestrata, le sarà sufficiente passare dalla teoria alla pratica senza troppi scrupoli. Il Molise è la Regione italiana che non ha una legge urbanistica e solo di recente è stata formulata un proposta che giace in giunta a Palazzo Vitale e difficilmente verrà presa in considerazione. In assenza di leggi, infatti, prevalgono gli interessi spuri, e ciò fa comodo ai politicanti affaristi. Ne contiamo a bizzeffe. Quindi gli assessori all’urbanistica, massime quello di Campobasso, non hanno riferimenti e/o norme cui attenersi e rispettare. La devastazione del

territorio molisano n’è la conseguenza e l’effetto visivo spesso è deprimente. Pertanto l’assessore all’urbanistica di Campobasso, Bibiana Chierchia, potrà sguazzare tra il Piano casa (di matrice regionale, speculativo e favorista), i Piani di recupero, i Piani integrati, gli Accordi di programma, le Riqua-

lificazioni e le Riclassificazioni, i cavilli e la confusione programmata. Materie duttili, elastiche, manipolabili, interpretabili e, come abbiamo detto, avendo alle spalle maestri di qualità ed esperti validissimi, non le verranno meno i suggerimenti opportuni per corrispondere alla politica urbanistica

che meglio si renda utile alla politica dei suoi mandati politici. Essendo una professionista colta e sensibile, se vorrà e, soprattutto, se glielo consentiranno, potrebbe allargare il suo orizzonte amministrativo, calarsi nelle problematiche urbanistiche più moderne e avanzate, acquisirne i migliori dettami, e lavorare per una città rigenerata. Liberata dal becerume edilizio delle periferie, riqualificata nelle linee architettoniche con opportune ristrutturazioni o sostituzioni degli involucri edilizi esistenti che ne compromettono la qualità estetica e funzionale. A ben riflettere, avrebbe più di una ragione per tentare di essere una novità culturale nel novero degli assessori comunali all’urbanistica che si sono susseguiti nel tempo. Volendo, potrebbe agganciarsi ai timidi, ma coraggiosi, tentativi di mettere ordine e di trovare il bandolo della matassa, avviati dall’assessore Nicola Gesualdo. Augurandole però di non finire come lui politicamente è finito. La cappa fratturiana che le pesa addosso, il legame politico-gestionale che le verrà fatto valere , però non promettono niente di buono. Dardo

In una cerimonia svoltasi a Roma, nel salone delle conferenze dell’Hotel Quirinale, i sindaci dei Comuni di Cercepiccola (primo posto nella classifica regionale) Michele Simiele, San Giuliano del Sannio (secondo posto nella classifica regionale) Angelo Codagnone, Sepino (quarto posto nella classifica regionale) Filomena Zeoli e Cercemaggiore (quinto posto

nella classifica regionale) Vincenza Testa, sono stati premiati all’interno del Concorso “Comuni Ricicloni 2014” per aver conseguito il ”migliore indice di buona gestione dei Rifiuti Urbani” per il Molise. I quattro comuni sono componenti dell’Unione dei Comuni delle Valle del Tammaro che da oltre 7 anni svolge, per conto dei suoi Enti associati, con una popolazione com-

plessiva di circa 8 mila abitanti, su un territorio ampio e complesso, la raccolta differenziata, con il sistema Porta a Porta. Il concorso “Comuni Ricicloni” giunto al suo 21° anno, è voluto e organizzato da Lega Ambiente è Patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. “E’ questo un risultato importante e qualificante – ha detto il presidente

dell’Unione dei Comuni della Valle del Tammaro e sindaco di Cercepiccola Michele Simiele- per i nostri comuni, per il nostro territorio e per i nostri cittadini che hanno saputo lavorare insieme per raggiungere un obbiettivo rilevante di buona gestione della raccolta rifiuti, di salvaguardia del territorio e di contenimento dei costi del servizio. Siamo stati la prima Unione dei Co-

muni del Molise ad attuare la raccolta rifiuti in maniera associata, nel 2003, i primi a svolgerla con il sistema differenziato “Porta a Porta”, nel 2007, anticipando così gli obblighi normativi e la filosofia di gestione dei servizi voluti dal legislatore nazionale negli ultimi anni. Questo riconoscimento ci invoglia ad andare avanti e a fare sempre meglio”.

Materie duttili, elastiche, manipolabili, interpretabili per corrispondere alle utilità politiche dei rispettivi mandanti

Gestione dei rifiuti urbani, i migliori del Molise sono i Comuni dell’Unione della Valle del Tammaro


TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 144 - VENERDÌ 11 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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Isernia

11 luglio 2014

La Pineta, un sito da valorizzare La recente scoperta di un dente di bambino riporta all'attenzione l'area preistorica

ISERNIA. Ad annunciare la sensazionale scoperta sono stati direttamente i vertici della Direzione regionale del Beni culturali e Paesaggistici, a seguito di una campagna di scavi condotta dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici del Molise e dall’Università di Ferrara, sotto la direzione scientifica del Prof. Carlo Peretto. Presso il sito paleolitico “La Pineta”, conosciuto in tutto il mondo per la sua importanza, è stato rinvenuto il dente da latte di un bambino vissuto 600mila anni fa! Una scoperta di enorme portata scientifica, che potrebbe far balzare la città di Isernia all’onore delle cronache internazionali. Secondo gli studiosi, si tratta del resto umano più antico mai trovato in Italia. Il sensazionale ritrovamento consente di fare luce sulla variabilità di “Homo Heidelbergensis”, progenitore dell’Uomo di Neanderthal. Il bimbo visse a Isernia 600mila anni fa e mori, per cause impossibili da stabilire, in tenera età. “Il dente -si legge nella nota diffusa dalla Direzione regionale del Beni culturali e Paesaggistici- è un primo incisivo superiore sinistro da

Ittierre, c'è la Cassa integrazione

I 600 dipendenti vedranno accreditarsi le indennità degli ultimi tre mesi

latte di un bambino deceduto all’età di circa 5-6 anni e mostra caratteristiche particolari, che non si ritrovano negli altri reperti rinvenuti in Europa, seppur riconducibili ad un ampio contesto cronologico. Da questi si discosta perché più gracile e meno bombato”. L’importantissimo reperto viene attribuito, quindi, a “Homo Heidelbergensis”, antenato dell’Uomo di Neanderthal, sulla base delle sue caratteristiche, per le sue dimensioni e per la sua età cronologica. L’olotipo di Homo heidelbergenis è rappresentato dalla mandibola rin-

Venafro, troppi luoghi indecenti Sono i cittadini ad elencare tutte le cose che non funzionano in città

VENAFRO. Di luoghi in disordine, indecenti e da migliorare sotto l’aspetto visivo ed ambientale possono essercene diversi in un centro abitato per motivi vari : dall’incuria umana alla scarsa frequentazione del sito in questione. A Venafro ne risaltano agli occhi di tutti due in particolare di tali deprecabili situazioni, riconducibili tanto all’incuria dell’uomo che alla scarsa frequentazione. Il guaio è che nessuno alza un dito per ripulire, mettere in ordine e restituire decenza ai luoghi ed all’ambiente. Parliamo dell’ingresso del SS Rosario (!) e del ricovero naturale (ed abbandonato !) delle anatre adiacente il laghetto di Corso Lucenteforte. Nel primo caso è assurdo ed incomprensibile quanto in atto dinanzi al nosocomio cittadino : lenzuola bianche con scritte rosse per la recente protesta contro il depauperamento del nosocomio lì abbandonate senza provvedere a rimuoverle, aste e bandiere per analoga protesta a loro volta lasciate appese lungo l’inferriata ospedaliera, manifesti , sciarpe ed altro utilizzate per l’identico motivo ed anch’esse rimaste in pessima mostra sul portone principale della struttura ospedaliera, quasi fosse una discarica

incontrollata ! Una domanda spontanea al riguardo : i protagonisti di siffatti abbandoni, ossia coloro che hanno appena inscenato incatenamenti e sit-in di protesta, non si battevano per migliorare il SS Rosario, rilanciandone efficienza, operatività ed aspetto ? E allora ? Non c’è incongruenza, contraddizione nell’abbandono di striscioni, bandiere ect. e nell’incuria all’ingresso del nosocomio, dovuti alla leggerezza comportamentale di chi protestava e s’incatenava ? Passiamo al ricovero naturale delle anatre al laghetto di Corso Lucenteforte, che tali animali si sono ritagliato utilizzando la vecchia stradina che portava alla Palazzina Liberty, il cui accesso è sbarrato da recinzione e catenacci. Ebbene pietre, rifiuti, plastica, erbe, vegetazione varia e tant’altro contraddistinguono la stradina a disposizione di tali “povere” anatre e papere, senza che si provveda a ripulire, mettere in ordine e rendere presentabile i luoghi, nonostante la loro centralità nel contesto dello storico quartiere di Ciaraffella. Abbandoni, sporcizia, disordine ed incuria quindi nel cuore cittadino, che di sicuro non promuovono l’immagine di Venafro e di tanto i venafrani non

venuta a Mauer, in Germania, con una attribuzione cronologica di circa 600 mila anni fa. “Il ritrovamento umano a La Pineta -concludono i ricercatori- porta un arricchimento notevole al giacimento, già noto per la complessità delle archeosuperfici esplorate in questi anni, per la ricchezza dei reperti faunistici, per l’articolata produzione di reperti in selce e per le evidenze connesse con le strategie di sussistenza in un ambiente di 600.000 anni fa”. (Nella foto in basso una riproduzione bronzea di Homo Heidelbergenis).

ISERNIA. 600 dipendenti della ex Ittierre in cassa integrazione straordinaria, vedranno accreditarsi le indennità dei mesi di aprile, maggio e giugno entro 48 ore. Dopo mesi in stand-by l’Inps di Isernia ha provveduto ad erogare i bonifici relativi alle mensilità di aprile e maggio dopo l’approvazione del Ministero del Lavoro. Entro venerdì l’istituto previdenziale provvederà ad accreditare anche la mensilità di giugno. Inoltre è stata fissata al 18 luglio, presso il tribunale di Isernia, l’udienza per decidere se procedere con l’omologa del concordato preventivo.

Autovelox di Macchia, cause tutte perse

La Fiadel sottolinea le decisioni assunte dal giudice di pace per l'apparecchio sulla Statale ISERNIA. In data 24 giugno 2014 si sono svolte innanzi al Giudice di Pace di Isernia Avv. Zarone ben 14 cause riguardanti l’Autovelox di Macchia d’Isernia e la Prefettura pentra le ha perse tutte e 14. I FATTI Come è noto vi è un Autovelox lungo la Strada Statale 85 venafrana installato illegittimamente dal Comune di Macchia d’Isernia. Il predetto Comune fa uso di detta apparecchiatura per elevare a carico degli automobilisti migliaia

e migliaia di verbali da centinaia di Euro cadauno e fino ad oggi ha determinato un incasso che si aggira intorno ai 4.000.000,00 di Euro. Se qualche cittadino osa ricorrere avverso i verbali rivolgendosi al Prefetto di Isernia invocando la illegittimità dell’Autovelox ecco che la Prefettura gli da il ben servito ovvero adotta delle strane Ordinanze dalla lunghezza di circa 10 pagine con le quali respinge i ricorsi dei ricorrenti, convalida i verbali del Comune di Macchia d’Isernia ed

ingiunge il raddoppio delle sanzioni a carico dei ricorrenti. Come dire, cercano grazia e trovano giustizia. Ebbene in data 24.06.2013 si sono tenute ben 14 cause innanzi al Giudice di Pace di Isernia promosse da cittadini che si erano viste recapitare le ingiuste Ordinanze Prefettizie e si erano rivolti a questa Associazione Sindacale F.I.A.D.E.L. oppure al Comitato PRO TRIGNINA ed ecco che il Giudice, puntualmente ha accolto i nostri ricorsi ed ha annullato le ingiuste Ordinanze emesse dalla Prefettura di Isernia, sentenziando in modo chiaro ed inequivocabile che l’Autovelox è illegittimo (come abbiamo sempre sostenuto noi). Ciò nonostante ancora oggi la Prefettura di Isernia si è presentata presso il Giudice di Pace di Isernia a sostenere con tanto accanimento la legittimità di quell’Autovelox ed ancora oggi, nonostante il Giudice di Pace gli annulla puntualmente le Ordinanze Ingiunzioni continua a sostenere la legittimità di tale Autovelox. In tanti che hanno assistito all’arringa della Prefettura oggi innanzi al Giudice di Pace ci chiedevano e si chiedevano cosa c’è sotto ossia per quale motivo la Prefettura di Isernia sostiene così tanto quell’Autovelox.


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Termoli

11 luglio 2014

Indicati i nominativi dei presidenti delle commissioni consiliari TERMOLI – Dopo la nomina degli assessori e l’assegnazione delle deleghe, la nuopva amministrazione comunale prende definitivamente forma. A palazzo di città si sono riuniti i capigruppo consiliari di maggioranza i quali hanno indicato i nomi dei presidenti di Commissione. Sebastiano Di Campli del Pd alla prima Commissione che si interessa all’ordinamento istituzionale e all’organizzazione amministrativa; Oscar Scurti, Pd, alla seconda Commissione che si occupa di programmazione finanziaria e dello sviluppo

economico. Per i Popolari per l’Italia è stata indicata Maria Grazia Cocomazzi alla terza Commissione che si occupa di Urbanistica e gestione del territorio; Mario Silvio Orlando, Unione per Termoli, alla quarta Commissione con indirizzo ai Lavori pubblici; Antonio Giuditta, Idv, alla quinta Commissione che si occupa di Servizi sociali, Istruzione, Cultura e Turismo. Infine Mario Potena, lista civica “Vota per te”, alla sesta Commissione che si occupa di ambiente ed ecologia. Ora questi nominativi che ora dovranno essere approvati con il voto in Consiglio comunale.

Raccolta rifiuti, "stato di agitazione indetto da sindacato non da Rsu"

TERMOLI – Da qualche giorno gli addetti della Teramo Ambiente, società che gestisce la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani sono in stato di agitazione ma la società con una nota precisa che lo stato di agitazione è stato proclamato “da un’organizzazione sindacale firmataria di contratto e non dalle Rsu aziendali”. La stessa Teramo Ambiente sottolinea che: “ La Team Spa a partire da Novembre 2013 ha un sistema di gestione aziendale conforme agli standard BS OHSAS 18001:07 in materia di salute e sicurezza sul lavoro e viene sottoposta a verifiche semestrali da parte di un organismo di certificazione terzo accreditato”.

Quote zucchero, a Bologna il tavolo tecnico

TERMOLI - Si è tenuta a Bologna la riunione del coordinamento del tavolo tecnico nazionale del settore bieticolo – saccarifero per affrontare alcune problematiche anche in vista dell’imminente campagna saccarifera. Quattro i punti salienti discussi e che hanno trovato la condivisione dei partecipanti. Peimo punto è stato quello di interessare la Comunità Europea a prolungare al 2020 il termine della durata delle quote di produzione; chiedere all’Europa e al Governo italiano di sorvegliare sul prezzo zucchero; raggruppare una forte delegazione per andare a Roma, davanti ai Ministeri e manifestare la sofferenza del comparto saccarifero; coinvolgere tutta la filiera e le varie istituzioni dentro il coordinamento.

La cucina tipica termolese nella trasmissione Geo&Geo TERMOLI – Nuovamente alla ribalta nazionale la città adriatica molisana grazie alla trasmissione televisiva "Geo&Geo", in onda su Rai 3 dalle 18 alle 18,55 e condotta dalla giornalista Sveva Sagramola. La troupe ieri è stata in città e ha registrato alcuni piatti della cucina termolese. Il regista Costantini ha chiesto di poter filmare tutta la filiera del pesce dallo sbarco dai motopescherecci fino alla loro cottura nella cucina delle case. A preparare la "pescatrice

ripiena coi fusilli fatti in casa" e poi le "seppie arrosto con i peperoni" è stata Lucia Marinaro che, oltre ad essere una ottima cuoca, è anche una valente attrice e poetessa in vernacolo termolese. Ad accompagnare gli ospiti per il Borgo Antico il presidente dell’Archeoclub di Termoli Oscar De Lena e il socio Raffaele Bassani. La stessa associazione si è fatta carico anche dell’acquisto del pesce necessario per realizzare le ricette.

Pubbliicato nuovo saggio di don Marcello Paradiso TERMOLI - E’ uscito l’ultimo saggio filosofico - teologico di don Marcello Paradiso dal titolo Fenomenologia della fede. Indagine analitico/sintetica. Per un nuovo umanesimo, Cittadella Editrice, Assisi 2014, 234 pp, (presentazione di Maurizio Gronchi, professore alla Pontificia Università Urbaniana di Roma). E’ il secondo che il nostro presbitero dedica al tema della fede; dopo il primo “Esperienza, fede e conoscenza”, (Cittadella Editrice, Assisi 2012, 260 pp.), un impegnativo studio più strettamente storico-teologico, in questo libro l’autore passa dal fondamento al fenomeno; ovvero, dopo la ricerca sui fondamenti della fede (con riferimenti a grandi figure dell’ultimo secolo), adesso l’autore torna nell’esteso continente del credere, dal punto di vista fenomenologico. Si intende presentare la fede come fenomeno e esporre alcune sue dimensioni e dinamiche, a partire dalla grande tradizione del pensiero cristiano, ma esplorando il manifestarsi della fede nella vita del credente. Cosa è la fede? Come

possiamo definirla? Come si manifesta? Che cosa implica il credere in Gesù Signore? Quali dimensioni vengono coinvolte, non solo nell’atto di fede, ma nell’esperienza della fede, ad ampio raggio? Come tenere insieme aspetto analitico e forma sintetica del credere? La fede in Cristo può avere significato per l’uomo odierno? Sono le domande che animano lo scavo operato dall’indagine che abbiamo di fronte, in quattro sondaggi principali. La fede è adesione a Dio, risposta al suo invito, conoscenza della sua Parola,

essa si mostra nell’impegno nelle buone opere, nella preghiera, e nella contemplazione; si coniuga con la speranza e con la carità. Alla fede si è educati, di essa si fa esperienza. Nella celebrazione dei sacramenti è richiesta la sua presenza attiva. Il testo intende illustrare tutto questo, indagare molti aspetti della fede (di per sé fenomeno inesauribile), nella speranza di offrire una presentazione capace di rispondere a molti interrogativi che, intorno ad essa, l’uomo contemporaneo (non solo il credente) si pone.

Al via ottavo raduno Fiat 500

TERMOLI – Domani e domenica sono giorni particolari per gli appassionati della indimenticabile Fiat 500. Organizzato dal club “500 d’A..Amare” in collaborazione con l’Avis in piazza Sant’Antonio ci sarà l’8° raduno. Sabato dalle 18 alle 24 ci sarà l’esposizione di auto e moto d’epoca e si potrà assistere alla semifinale di calcio della Coppa del Mondo. Domenica, a partire dalle ore 8, ritrovo e iscrizioni per sole 100 autovetture e giro turistico per Termoli, Campomarino e il lido; Alle ore 17 estrazione della lotteria e premiazioni. Per informazioni si può telefonare ai nimeri: 3497559054 – 3283622520.


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Termoli

11 luglio 2014

Lettera del vescovo De Luca alla diocesi

BASSO MOLISE - Carissimi, il Signore non ha “ritirato il suo braccio” anzi, in modi diversi e a più riprese ci fa sperimentare la sua Presenza e la sua vicinanza nel cammino che, come singoli e soprattutto come Chiesa, stiamo vivendo. Voglio ricordare tre momenti nei quali il Signore ha operato illuminando, sostenendo e indicando la via. Innanzitutto l’esperienza vissuta nell’Assemblea dei Vescovi Italiani e segnatamente nell’incontro avuto in quella circostanza con Papa Francesco. Egli ci ha rimessi in vocazione, sia personalmente sia come Collegio episcopale, riproponendoci con semplicità e determinazione il primato dell’Unità come caratteristica dell’essere e dell’agire dalla CEI, già evidenziato da Paolo VI cinquant’anni fa. Il Papa nel ridefinire il nostro profilo di Pastori di una Chiesa che è, innanzitutto, comunità del Risorto, quindi suo Corpo, e promessa e anticipo del suo regno. Ci ha raccomandato tre luoghi dove la nostra esperienza di Pastori e dunque di Chiesa locale è maggiormente significativa e necessaria: la famiglia, la sala d’attesa affollata da disoccupati, e la scialuppa da calare per un abbraccio accogliente ai migranti. E’ bello vedere come la nostra Chiesa locale in ciascuno di questi “luoghi” è presente con azione definite e concrete, ma allo stesso tempo ci vediamo esortati ad impegno più fattivo e creativo e soprattutto più partecipe e condiviso. Altro mo-

mento di Grazia è stato l’incontro del Presbiterio a Matrice, il protagonismo delle Zone pastorali, il clima sereno e di preghiera, il confronto fraterno e profondo, la condivisione dell’anima e dell’azione pastorale hanno reso prezioso quel momento, e ci hanno confermato nell’impegno a camminare insieme e hanno aiutato a crescere nella consapevolezza di essere presbiterio e di vivere di conseguenza. Lo stile vissuto è quello della sinodalità. Proprio l’esperienza vissuta mi ha ispirato il contenuto dell’Omelia della Messa di ringraziamento nell’anniversario della mia ordinazione episcopale. Lì ricordavo che “la sinodalità dice che la Chiesa, come Popolo di Dio, è sempre in cammino sulla “via” che è Cristo Signore. “io sono la via… io sono la porta…”, porta sempre aperta. Racconta di una Chiesa che è in continuo “esodo” e mai arrivata, sempre nella ricerca e sempre nel rischio, (vi mando come agnelli in mezzo ai lupi.. non portate con voi né bisaccia…), che non ha altre sicurezze che nella Presenza del suo Signore e nel Vangelo..La Parola di Dio continuamente ci interpella e ci chiama ad abitare la terra, la vita degli uomini, Ce lo siamo detti più volte: l’aver celebrato il Sinodo ha rimesso a fuoco nella nostra vita e nella nostra prassi la necessità di essere Sinodo: camminare insieme con Gesù e tra noi sulla via che è Gesù stesso. Si tratta di un cammino “pericoretico”, grazie al

quale ognuno è se stesso e nello stesso tempo esprime il noiChiesa, in una dinamica circolarità che dice compresenza amorevole, inabitazione dell’uno nell’altro e di ciascuno in tutti. Grazie all’esperienza vissuta nel Sinodo è la stessa prospettiva del nostro essere e vivere come chiesa che è cambiata: abbiamo imparato a guardare noi stessi e le singole realtà a partire dalla diocesi, prima che guardare la diocesi a partire da sé e dalle realtà locali. Questa è la svolta che va sempre riconquistata e vissuta nella quotidianità della nostra azione pastorale. Dopo aver fatto-Sinodo bisogna essere-Sinodo. E’ l’intera prassi della nostra chiesa che deve scaturite da un’anima-comunione che abbracci ogni pensiero e ogni iniziativa. Questo può accadere se operiamo continuamente tre sinodalizzazioni quella del pensare, quella del cuore e quella dell’impegno ad animare con il Vangelo la terra che abitiamo”. Questo è pos-

sibile nella misura in cui occorre apprendere sempre meglio ed esercitare l’arte di valutare e progettare al plurale, partendo dal noichiesa, secondo lo stile del discernimento comunitario. Ultimo e sicuramente il più importante è stato il Dono del Viaggio Apostolico di Papa Francesco in Molise. Il fatto che non siamo stati coinvolti direttamente nell’organizzazione concreta, ci permette di goderlo in modo tutto particolare e di accogliere con determinazione e diligenza le indicazioni e le piste che attraverso i gesti e la parole di Papa Francesco questo Evento Unico ha significato per il nostro Molise. Ho avuto modo di testimoniare che la venuta di Papa Francesco nella nostra terra di Molise è nello stesso tempo una carezza e una forte spinta in avanti, un energico invito all’impegno.Una carezza innanzitutto. Ci fa sentire cercati e amati, raggiunti e abbracciati dentro la nostra piccolezza, nella nostra situazione di periferia

dalle diverse sfaccettature e problematicità. Ci ricorda che è l’Amore che rende amabili, è la premura della madre che fa crescere il figlio. Non siamo piccoli e grandi, vicini e lontani, importanti e insignificanti, ma solo amati. E’ nell’esser amati la nostra grandezza e la nostra possibilità di vita.Una carezza che fa crescere, mette in cammino e fa uscire dal particolare, dalla frammentazione, dalla competizione; ribalta completamente il modo di vedere e di agire: prima il nostro, dopo il tuo e dopo il mio; è questa la rivoluzione che produce quella carezza. Di una simile rivoluzione hanno bisogno urgente le nostre comunità cristiane, le piccole popolazioni degli innumerevoli Comuni, noi Vescovi e presbiteri, gli uomini e le donne chiamate ad amministrare e a governare questa regione. Questa venuta è per innescare un movimento che parte dal cuore dei singoli e si esprime in una rinnovata cultura della vicinanza che si fa prossimità e, crescendo attraverso il dialogo, matura nel Bene Comune. Perché questo accada occorre riprendere singolarmente e insieme gli interventi che il Papa ci ha lasciato e farne oggetto di riflessione e discernimento comunitario. Occasione unica e importante sarà il prossimo convegno diocesano del 13 settembre 2014. Nel congedarmi da voi vi abbraccio nel Signore e vi auguro ogni Benedizione.

Visita del Papa in Molise, Agricoltura, non è più vietato bruciare residui di potatura la riflessione dell’onorevole Venittelli BASSO MOLISE – “Un evento indimenticabile, impresso con caratteri indelebili nella nostra mente e che rimarrà tra le pietre miliari della nostra regione”. Questa l’affermazione dell’onorevole del Pd Laura Venittelli sulla visita di Papa Francesco nel Molise. “Negli ultimi trentuno anni per tre volte un Pontefice si è recato in Molise e quanto fatto da sua santità Bergoglio ha permesso di donare un messaggio di nuova speranza per i molisani, ma non solo. Occorre meditare in maniera approfondita e senza riserve il senso delle parole enunciate da Papa Francesco, che ha dischiuso nuovi orizzonti per una società troppo schiacciata sulla frenesia e sul profitto. Recuperare angoli di serenità e vissuto familiare, tornare a identificare l’ambizione del lavoro come riscatto e dignità, impostare un programma di sviluppo sociale capace di sottrarre alla povertà e alla crisi le aree più depresse del Paese”.

BASSO MOLISE – Bruciare i residui di potatura non è più vietato. Infatti è stata nuovamente riconosciuta la legalità di bruciare i residui vegetali. “Un divieto che, iniziato nel 2013, ha creato diversi problemi di gestione agli agricoltori – sostiene la Colkdiretti -, alle prese con lo smaltimento degli scarti vegetali prodotti ordinariamente. L’attività di gestione controllata dei residui vegetali mediante combustione controllata sul luogo di produzione rappresenta una tradizionale pratica agricola volta alla mineralizzazione degli elementi contenuti nei residui organici e contribuisce al controllo indiretto delle fonti di inoculo e propagazione delle fitopatie. D’altra

parte, non è tecnicamente, né economicamente sostenibile dagli imprenditori agricoli la raccolta, la diminuzione volumetrica ed il trasporto, con mezzi idonei, fino agli impianti di biomasse o di rifiuti. La nuova disposizione – sostiene ancora Coldiretti - è importante perché riconosce la sostanziale differenza tra le attività di gestione dei rifiuti e le consuetudinarie pratiche agricole di gestione, sul luogo di produzione, di piccoli quantitativi di scarti vegetali. La nuova norma precisa che di tale materiale è consentita la combustione in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere non superiore a tre metri steri per ettaro nelle aree, periodi ed orari individuati con ap-

posita ordinanza del Sindaco competente per territorio. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. La Coldiretti Molise – conclude la nota -, nel salutare con molta soddisfazione la nuova disposizione, ottenuta dopo fortissime pressioni, sollecita le Amministrazioni Comunali ad elaborare le indispensabili ed urgenti ordinanze per disciplinare a livello locale le corrette modalità di gestione di tali attività, dichiarando la disponibilità della Coldiretti a fornire, attraverso le proprie strutture tecniche, tutta la opportuna assistenza ai Comuni”.

LARINO – L’Amministrazione comunale organizza per il 17 agosto il “Mercato dell’Artigianato e prodotti tipici” che si terrà nel Centro Storico in concomitanza con la manifestazione della ” Notte della Carrese e del Fiore di Carta” inserita nel programma dell’Estate La-

rinese. L’iniziativa ha lo scopo di promuovere e diffondere l’artigianato e l’agricoltura locale, favorendo lo sviluppo del settore commerciale. L’esposizione si terrà dalle 17 alle 24 e la partecipazione è aperta a piccoli artigiani, commercianti, produttori di prodotti

tipici locali ma sono esclusi i venditori ambulanti. Le domande di adesione dovranno pervenire a mano all’ufficio protocollo del Comune di Larino, entro il 13 agosto e dopo tale data non verranno prese in considerazione altre adesioni.

Incontro del Pd sulla Manifestazione " Mercato riforma Cosib ed Arsap dell'Artigianato e prodotti tipici" GUGLIONESI – Il Partito democratico ha organizzato un incontro sulla riforma del Consorzio unico dello sviluppo industriale che si terrà il 22 luglio alle ore 17,30 nella sala del Fanciullo. All’incontro sono previsti gli interventi dei Consiglieri comunali di opposizione dei comuni di Guglionesi, Portocannone e Campomarino, i segretari dei circoli Pd di Termoli, Guglionesi, Petacciato, Portocannone e Campomarino, l’assessore regionale del Pd Michele Petraroia, il segretario regionale Micaela Fanelli. Moderatore degli interventi Pasquale Marcantonio della segreteria regionale del Partito democratico.



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