13 ottobre 2013

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ANNO IX - N° 108 - DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno ai Carabinieri

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai Carabinieri. Nell'ultima settimana gli uomini dell'Arma di Campobasso sono riusciti a chiudere due brillanti operazioni nell'ambito della sicurezza del territorio. Un plauso, dunque, per il continuo monitoraggio e il controllo assiduo e costante a garanzia dello svolgersi pacifico della vita quotidiana. Sottolineiamo le azioni anche alla luce dei recenti cambi ai vertici del Comando che hanno portato a chiudere il cerchio su episodi di malavita e di violenza personale che rischiano di rompere gli equilibri civili.

Il Tapiro del giorno a Rosario De Matteis

Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Rosario De Matteis. Ultimamente in Provincia sembra difficile potersi muovere con una situazione politica assai confusionaria. E resa ancora più tale per l'ennesima posizione ondivaga del presidente del Consiglio, Gianluca Cefaratti sulla questione del piano di dimensionamento scolastico. Il tempo passa e proprio quest'ultimo adempimento sembra dovere slittare con effetti negativi sulla gestione della riorganizzazione scolastica. Ma non è l'unico argomento ballerino di una maggioranza sbiadita.

L’ANGOLO

DELLA

REGIONE

EDILIZIA

TARTARUGA Nel Consiglio di Termoli, a molti politici è sfuggita la capacità di intendere,in compenso continuano a sostenere un Presidente che ha mantenuto molto fortequella di volere. Tale comportamento conferma che in 250 anni siamo passatidall'esempio di volontà di Vittorio Alfieri col suo "volli, sempre volli,fortissimamente volli" alla prova di pazienza di molti termolesi col loro"polli, sempre polli, fortissimamente polli". E questo a causa di politici"folli, sempre folli, fortissimamente folli".Traduzione: VOLLI diventare Presidente del Consiglio; POLLI coloro che mihanno eletto a scrutinio segreto; FOLLI i consiglieri che s’illudono disfiduciarmi con analoga votazione segreta.

Facciolla rilancia il progetto delle Gran Manze in Basso Molise A PAG. 4

Le imprese del comparto sono ormai al collasso A PAG. 5


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2 13 ottobre 2013

Il silenzio complice di Ruta e Leva Ma il Senatore che fa? La bella statuina? L’impressione comune è che Di Pardo, attraverso compari (Di Mirco), cognati (Gianluca Pescolla destinatario di incarichi da parte dell’Asrem guidata da Angelo Percopo) e amici (Carmela Lalli, avvocato al seguito del presidente e compagna) stia mettendo le mani sulla Regione. Di fronte a un ciclopico conflitto di interessi perché restano in silenzio persone come Ruta e Leva? Perché lasciano il Molise nelle mani di Di Pardo che, chiaramente, è così potente e concupiscente perché conosce, uno per uno, tutti gli affari e affarucci di Frattura? Com’è che Danilo Leva, responsabile nazionale del dipartimento Giustizia del Pd, così rigido nei confronti di Berlusconi e delle sue incompatibilità, non dice una parola sulla premiata ditta Frattura&Di Pardo?

Interessi e conflitti: il tormento del governatore Dal presidente ai magistrati passando per il direttore generale della Regione Il Molise nelle mani dell'avvocato: Frattura yes man di Di Pardo? CAMPOBASSO. Politici, magistrati, avvocati nel ruolo di accusa e difesa in contemporanea, direttore generale della Regione. Il Molise sembra essere nelle mani di un solo uomo al comando: Salvatore Di Pardo. Lui, Di Pardo è: l’avvocato che difende Frattura imprenditore nel conflitto Biocom contro Regione Molise per la restituzione di 300mila euro dell’articolo 15 che dovevano servire a costruire una centrale a biogas a Termoli e invece la centrale non è mai stata costruita e che fine hanno fatto quei soldi pubblici non è dato sapere. E' il legale che difende la società per la costruzione di un acentrale a biomasse a Campochiaro in cui sono soci il governatore e il suo capo di gabinetto Mogavero. Di Pardo è l’avvocato che ha fatto annullare le elezioni del 2011 quando alla presidenza del Tar c’era Zaccardi, oggi capo di gabinetto del ministro Zanonato. Di Pardo è l’avvocato delle imprese edili che fanno capo al governatore Frattura e a Vincenzo Cotugno, altro consigliere regionale e cognato dell’eurodeputato del Pdl Aldo Patriciello. Ma è anche il legale della struttura sani-

taria che fa sempre capo al politico di Pozzilli. Di Pardo è l’avvocato che svolge il ruolo di consulente di fatto della Regione Molise: consiglia a Frattura cosa fare, come e quando. Si siede ai tavoli tecnici della Sanità insieme a Frattura. Però poi difende le strutture sanitarie private dalle decisioni di Frattura portando la Regione Molise in tribunale. Anzi, sembra fare di più. Mentre lo studio legale Di Pardo porta l’Asrem davanti al giudice, il cognato di Di Pardo, un tal avvocato Gianluca Pescolla difende la stessa Asrem in tribunale in un contenzioso contro 23 dipendenti della stessa azienda che chiedono l’adeguamento al fondo di produzione. Ed il cognato Pescolla non risulta avere uno studio legale svincolato da quello di Di Pardo. Ma è collaboratore di quest’ultimo, rintracciabile al numero telefonico dello studio Di Pardo. Un po’ come il caso della difesa dei giudici e dei pm che operano nel foro molisano. Coloro che devono decidere se ha ragione l’accusa o la difesa in un processo in cui l’avvocato Di Pardo potrebbe svolgere uno dei due ruoli, hanno scelto come legale in una causa di lavoro

proprio l’avvocato Di Pardo. E con essi anche gli esponenti della Procura. Ma è anche il compare del neo direttore generale della Regione Molise. Tutto ruota intorno ad un unico nome tanto da chiedersi: ma è normale tutto ciò? Secondo la deontologia professionale è concesso ad uno stesso studio legale difendere una struttura contro la quale lo stesso studio legale ha il ruolo di accusa? E’ ipotizzabile un conflitto d’interessi anche se a difendere la struttura pubblica è un collaboratore dello stesso studio legale che accusa? Se uno studio legale difende giudici civili e penali, nonché pubblici ministeri ed esponenti della Procura in una causa di lavoro nello stesso foro in cui tutti operano, c’è incompatibilità degli stessi magistrati nelle cause in cui Salvatore Di Pardo ( o suoi collaboratori) hanno cause pendenti nei diversi fori? Nel momento in cui i magistrati difesi da Di Pardo si trovano di fronte lo stesso legale Salvatore Di Pardo (o suoi collaboratori) nel ruolo di procuratore, si astengono dalle decisioni? Se si ravvisa la necessità, quali provvedimenti intende adottare il Consiglio dell’ordine degli avvocati che sicura-

mente legge i giornali? E quali provvedimenti potrebbe adottare la Procura che sicuramente legge i quotidiani locali (fermo restando che diversi esponenti della Procura sono difesi dallo stesso studio legale Di Pardo)? Cosa ne pensano il Consiglio superiore della magistratura e il ministero di Grazia e Giustizia? Insomma, quello che sta accadendo in Regione é la dimostrazione di come si possa governare senza neppure candidarsi. Basta mettere "il prestanome" giusto al posto giustio. Tanto che il presidente in carica, sembra essere al servizio dell’avvocato a cui deve tutto ciò che è, Salvatore Di Pardo. Sarà un caso che Frattura, governatore nella coalizione del centrosinistra, dall'altra parte ha ricevuto ben due bocciature all'esame di ammissione per la candidatura con Forza Italia? Ma un altro dubbio assale nel guardare il quadro complessivo: in tutti i ruoli ricoperti da Di Pardo, l'avvocato di Campobasso quali interessi tutelerà? Quelli pubblici del bene comune o delle aziende private? Ma la giostra sembra avere le ore contate. Antonio Careca

Di Mirco: dirigente no, compare sì La vicenda della nomina del nuovo Direttore Generale della Regione – già prontamente ribattezzato “Compare Generale” – si tinge di giallo. Già, perché a quanto apprendiamo dal suo stesso curriculum vitae, facilmente reperibile via internet, Pasquale Di Mirco ha assunto il grado di dirigente appena due anni fa. Il professionista “le cui attitudini manageriali” secondo Frattura “rappresentano una garanzia” fino al 14 marzo 2011 era infatti solo un Direttore “facente funzioni”, vale a dire, un semplice funzionario incaricato della direzione di un ufficio: Di Mirco conseguirà poi il grado di dirigente il 15 marzo 2011. Ma non finisce qui. Come forse qualcuno ricorderà, il bando per la compilazione dell’elenco di “soggetti idonei” alle mansioni di Direttore Generale, in una prima versione, prevedeva che i concorrenti alla selezione

fossero dirigenti da almeno 5 anni; dopo appena un mese, la Giunta si accorge che i 5 anni di dirigenza sono un traguardo troppo ambizioso e quindi consente – grazie ad una nuova delibera – la riapertura della gara riducendo gli anni necessari per partecipare a 2 (come se la Regione fosse messa così bene da potersi permettere l’inesperienza). Il curriculum di Di Mirco ha forse qualcosa a che fare con la retromarcia della Giunta? E poi, perché non fare una graduatoria degli idonei, in base ai titoli, ma ammettere tutti, dichiarare che sono tutti idonei, dal primo all’ultimo (appunto Di Mirco) e scegliere proprio Di Mirco? La legge si rispetta solo a Roma e non a Campobasso? Ah dimenticavamo, anche Danilo Leva è avvocato e, ci dicono, in buoni rapporti con Di Pardo. Dielle


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3 13 ottobre 2013

La Giunta nomina un altro incompatibile? Il direttore per la Salute risulta essere dipendente dell’Università Cattolica CAMPOBASSO. Due nomine di dirigenti, due casualità che non possono passare inosservate. Dalla Regione Molise si esulta per la trasparenza utilizzata nel nominare direttore generale il dottor Pasquale Di Mirco e direttore per la Salute, quindi nel settore Sanità, il dottor Antonio Lastoria. Nel primo caso, sempre per pura casualità, la Regione Molise sarà nelle mani del compare di Salvatore Di Pardo, l’avvocato che ha fatto annullare le regionali del 201 ma anche: avvocato dell’imprenditore Frattura, delle aziende sanitarie, edili ed energetiche in contenzioso con la Regione Molise (di cui è consulente occulto), e avvocato di giudici e pm del Molise. Nel secondo caso, quello del direttore della Sanità, si ipotizza l’incompatibilità della nomina. Antonio Lastoria è infatti dipendente dell’Università Cattolica, ossi ala stessa struttura che è in contenzioso con la Regione Molise perché vanterebbe 100milioni di euro (dal 2003 al 2011) per prestazioni sanitarie già effettuate. Ora, un dirigente della struttura privata che opera sul territorio molisano può ricoprire la carica di dirigente della Sanità regionale se la struttura che presso cui è assunto è in contenzioso con l’ente pubblico che lo ha assunto? In-

somma, Lastoria, quando dovrà apporre firme e predisporre documenti, quali interessi tutelerà? Quelli della Regione Molise o quelli dell’Università Cattolica? Vero è che la Cattolica di Campobasso si è trasformata in Fondazione Giovanni Paolo II, ma i contenziosi sorti con la Regione restano.Tant’è che nell’ambito di questi contenziosi troviamo, ancora una volta, il nome dell’avvocato Di Pardo. Infatti la ex Cattolica fa parte di quelle aziende sanitarie difese dall’avvocato che è anche il consulente occulto della Regione Molise. Inoltre ci sarebbe da valutare un dato tecnico a cui, probabilmente, non ci sarà risposta. Il dottor Lastoria vanta 3 anni di dirigenza. La norma nazionale, nel caso di dirigenti pubblici, parla di esperienza di 5 anni. Nel bando pubblico della Regione Molise gli anni di esperienza scendono a 3. Inoltre, il decreto Monti (come riportato a pagina2) parla chiaro: gli incarichi non possono essere conferiti a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati dalle pubbliche amministrazioni. O meglio: a soggetti che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'ente che conferisce l'incarico. Nel caso in questione la Regione Molise la Cattolica.

Bagarre nell’Udeur: interviene Patriciello L’eurodeputato del Pdl irrompe nella diatriba tra i consiglieri Lattanzio e Niro “Il Consiglio regionale, così come detta la Carta Costituzionale, è l’organo rappresentativo di ogni Regione; pertanto garantisce, tramite l’attività dei singoli Consiglieri, l’interesse pubblico. Gli stessi Consiglieri regionali, però, detengono diritti specifici inerenti la propria attività di rappresentanza delegatagli dai cittadini con l’espressione democratica del voto; il fatto che uno solo di questi ultimi lamenti scarsa considerazione o un diniego esplicito o tacito nello svolgimento delle proprie attività istituzionali non depone a favore del prosieguo dei lavori assembleari nonché mina profondamente l’immagine dell’istituzione stessa e il rapporto tra eletti ed elettori. Leggo invece in questi giorni sui quotidiani locali un disagio interno ad un gruppo consiliare che vede coinvolta la Consigliera Nunzia Lattanzio la quale ha lamentato una limitazione all’espletamento del proprio mandato che non le consente, a suo dire, di poter lavorare con la serenità e l’abnegazione che l’ha sempre contraddistinta in questi anni. A tal riguardo credo che, senza avere la presunzione di giudicare l’operato dell’intera Assemblea, le esigenze palesate quali quelle di accesso agli atti e di gestione condivisa del Gruppo consiliare di riferimento siano del tutto lecite e scevre da ogni interesse personale e privatistico considerata, altresì, la pluriannuale esperienza della stessa Consigliera nell’importante ruolo di Difensore Civico dei Minori che ha ricoperto con professionalità e diligenza. Da ex Consigliere/Assessore regionale e da attuale rappresentante delle Istituzioni europee sento il dovere di precisare quanto oggi a maggior ragione sia importante mantenere un profilo alto lasciando le contrapposizioni fuori

dalle Istituzioni; momenti di enpasse come questo devono essere superati se vogliamo che i cittadini ci diano di nuovo la giusta fiducia. In questo momento storico particolare, caratterizzato da una profonda crisi economica e di allarme sociale, bisogna prendere esempio dal nazionale e optare per un Governo che tenga conto delle immediate esigenze dei molisani. Così come l’Italia anche la nostra Regione ha bisogno di un ‘cambio di rotta’, di risollevare la propria economia; penso alla crisi che ha travolto le nostre principali aziende, Zuccherificio, Ittierre, Solagrital/Arena, Di Risio e tante altre PMI allocate nei nostri Nuclei industriali a cui andrebbe sostituita la denominazione in ‘cimitero di industrie’. Credo, per questo, nello specifico ruolo del Consiglio regionale che ha il dovere di tutelare, tramite i Consiglieri ciascuno per le proprie funzioni e specificità d’azione, quell’interesse dei cittadini di cui tanto si parla ma che spesso viene bistrattato, passando in secondo piano. Un’azione che può essere ancora di più sostenuta con l’intervento dell’Europa oggi indispensabile a reperire le necessarie risorse economiche; penso alla nuova programmazione 2014-2020 che doterà le nostre Regioni di cospicui finanziamenti a seguito della presentazione di progetti dedicati ai singoli settori. In conclusione mi auguro, da politico ma soprattutto da cittadino, che la Consigliera Lattanzio possa rivestire in pieno il ruolo che le spetta grazie anche alla supervisione super partes e da ‘buon padre di famiglia’ del Presidente del Consiglio, depositario dell’esempio di rispetto dei principi di trasparenza, buon andamento della Pubblica Amministrazione sanciti dalla Costituzione”. On. Aldo Patriciello

Conoscere per agire

Ancora violato il decreto Monti: chi paga? L’articolo 4 del decreto Monti sulla inconferibilità degli incarichi recita: “Inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni statali, regionali e locali a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati A coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico ovvero abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall'amministrazione o ente che conferisce l'incarico, non possono essere conferiti: a) gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali; b) gli incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale e locale; c) gli incarichi dirigenziali esterni, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici che siano relativi allo specifico settore o ufficio dell'amministrazione che esercita i poteri di regolazione e finanziamento. Art. 17 Nullità degli incarichi conferiti in violazione delle disposizioni del presente decreto: gli atti di conferimento di incarichi adottati in violazione delle disposizioni del presente decreto e i relativi contratti sono nulli. Art. 18 Sanzioni: 1. I componenti degli organi che abbiano conferito incarichi dichiarati nulli sono responsabili per le conseguenze economiche degli atti adottati. Sono esenti da responsabilità i componenti che erano assenti al momento della votazione, nonché i dissenzienti e gli astenuti.


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13 ottobre 2013

La mega stalla annienterà l’agricoltura di Antonio Carrelli* “La Continuano a chiamare "NURSERY" ma in realtà è una mega stalla per allevare 12000 vitelli. Dovrebbe essere collocata a San Martino in Pensilis (CB). Accordo scellerato tra regione Molise e Granarolo. Prima ci dicono di voler puntare sul BIO, ecogreen ecc. ecc. E poi ci propongono UNA VERA BOMBA che andrà ad alterare completamente l'ecosistema del basso Molise. 12.000 vitelli all'ingrasso per 30 posti di lavoro e la condanna a vita di una territorio. Il gioco ne vale la candela?? La mia preoccupazione non è la montagna di liquami che cmq potrebbero rappresentare un grande problema. Sicuramente saranno convogliati in un centrale per la produzione di metano o nei campi come ammendanti nel "PIENO RISPETTO" della normativa nitrati. Anche per i fanghi di depurazione dovevano rispettare le normative e hanno buttato su molti campi del basso Molise roba che doveva essere smaltita in appositi siti poichè altamente inquinante. Ritornando alle 12000 manze, dobbiamo credere alle parole del Sen. Ruta che ci viene a raccontare della possibilità di crescita della filiera foraggi?? sarebbe per tutti noi apicoltori e agricoltori un vero paradiso:

SULLA, TRIFOGLIO, ERBA MEDICA ECC ECC. nella razione alimentare dei vitelli questi foraggi spesso non sono contemplati poichè sostituiti con razioni come insilati e mangimi. Pertanto, se proprio si dovrà coltivare, ci saranno campi di soia e mais con un consumo di acqua enorme, già la nursery ne assorbirebbe una mole. Ci sarà uno stravolgimento del territorio da un punto di vista agronomico ed ambientale. Anche se credo che la mangimistica sarà curata direttamente dalla granarolo che porterà qui i prodotti già pronti. La tesi politica è questa: : Granarolo = investimento = 30 posti di lavoro + indotto di 100 = TANTI VOTI. Non sono un veggente ma sapete come finirà?? PRIMO: Se la Granarolo veramente vuole, la Nursery sarà fatta ma non con i soldi suoi, con quelli nostri: della regione e dello stato. SECONDO: ora i MOlisani dormono e si sveglieranno quando avranno quasi finito di cementificare decine di ettari a paddock e non si potrà tornare più indietro. Un pò come la TAV.............. i cittadini che non vengono bene informati arrivano sempre tardi!! So che a molti di voi, Molisani compresi, non frega una emerita ceppa di questa cosa ma vi chiedo di compiere uno sforzo: diffondete questa notizia poichè qui si dorme e non si afferra del grande problema a cui si andrà incontro”. *Azienda agricola

Ruta rilancia l’arrivo di 12mila manze ma nel Basso Molise si alza la protesta

C’è sempre da imparare Sentire parlare di agricoltura da chi fino a ieri, forse, non ne conosceva nemmeno l’esistenza e che oggi lo fa solo perché ricopre un ruolo politico, anche di spessore, suona un po’ strano all’orecchio di coloro che la vivono da anni. Ascoltando, si intuisce che finalmente si è trovata una soluzione ai numerosi problemi che attanagliano l’agricoltura regionale, così legata ai concetti di provincialismo e purismo, che non ne hanno permesso una crescita negli anni e nel tempo. “Bisogna abbandonarli altrimenti non si va da nessuna parte”. E allora si scopre che se la Tintilia stenta a decollare sul mercato nazionale e internazionale o, per meglio dire al loro modo, non riesce a dare quel giusto reddito ai vitivinicoltori che hanno puntato su essa, non è colpa di una mancanza di una vera strategia di valorizzazione, promozione e marketing, ma del fatto che viene coltivata al disopra dei 200 metri o che produce poco. Si scopre che solo se la Tintilia sarà coltivata in “ogni dove” potrà essere vincente (!). Si scopre che le aziende lattiero-casearie regionali ac-

quistano circa l’80% del latte (!) da aziende extraregionali e che se questo comparto vuole essere rilanciato bisogna guardare avanti e con proposizione alla stalla della Granarolo. Non si può essere puristi e preoccuparsi della cementificazione di 100 ettari di terreno agricolo senza poi avere nessuna soluzione alternativa. Non si racconta, però, che il progetto Granarolo non prevede nessuna produzione di latte sul territorio regionale, ma solo un allevamento di manze che andranno poi a produrlo altrove dopo essere state ingravidate. Si racconta che la crisi dell’agricoltura regionale può essere letta attraverso il dato dell’aumento della superficie boschiva a discapito delle terre coltivate. Un dato sicuramente significativo, che inquadra bene la realtà odierna, ma bisognerebbe raccontare anche che si tratta soprattutto di aziende situate in situazioni particolari, marginali, dove l’agricoltura è un’arte e bisognerebbe santificare coloro che continuano a praticarla. Un agricoltura estensiva, legata a particolari colture (provinciali, ma secondo noi anche comunali) o allevamenti, legata all’ambiente, al territorio, il cui carattere di stra-

ordinarietà, inteso come fuori dall’ordinario, nel senso positivo del termine, non combacia con il senso di un’agricoltura intensiva, anzi, la prima sarebbe in forte rischio. Ed ecco che si capisce il non senso di un allargamento della coltivazione della Tintilia in “ogni dove del territorio regionale”, perché porterebbe alla perdita delle coltivazioni tipiche di questo vitigno, situate in zone marginali che non potrebbero concorrere con eventuali coltivazioni sul litorale marino. Non si capisce il senso, o forse lo si è capito troppo bene, di portare in Molise una mega stalla di 12.000 manze che non porterà nessun vantaggio a questa regione, se non ulteriore crisi nel settore lattiero-caseario con la chiusura di piccole realtà marginali che non possono competere con il grande colosso. Ed ecco che il bosco incombe, questo essere mostruoso di un verde cupo pronto a fagocitare ettari ed ettari di terreno abbandonati. Non si racconta però, che ettari ed ettari di terreno, un po’meno marginali di quelli che mangia il bosco, sono stati divorati dalle multinazionali del vento, con le pale eoliche; da quelle del sole, con i campi fotovoltaici. Non si racconta che si vogliono regalare 100 ettari di terreno fertile per un progetto che nessuno in Italia ha voluto, perché troppo provinciali e puristi. Associazione Larino Viva


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13 ottobre 2013

Edilizia, la crisi morde sempre più I ritardati pagamenti alle imprese e l'assenza di nuovi progetto mettono a rischio un settore da sempre trainante dell'economia molisana CAMPOBASSO. Cinquemila posti di lavoro persi, mentre i mancati incassi dalla pubblica amministrazione sfiorano i 30 milioni di euro. Questi i dati in negativo del comparto edile molisano. Bisogna far ripartire il settore attraverso lo sblocco dei cantieri e il pagamento dei crediti vantati dalle aziende con gli enti locali: otto milioni di euro solo per gli imprenditori iscritti all’Associazione costruttori edili del Molise. Si tenterà, a breve, di fare partire almeno le opere già cantierate. La Regione deve cominciare a pensare seriamente a investire in infrastrutture. A partire dall'autostrada del Molise. Del resto l’edilizia è il settore più indicato per la ripresa economica della nazione: è un settore anticiclico, ha un grande indotto, rappresenta una fetta importante del Pil, circa l’11% ed è il motore della green economy. Bisogna intervenire con urgenza sulle infrastrutture, anche per permettere di recuperare il gap del sud Italia rispetto al nord e della nostra nazione rispetto al resto dell’Europa. Ma la sola previsione della costruzione dell'autostrada non basta. Oggi l'Europa sta puntando sulla rete ferroviaria e il Molise risulta essere grande assente. Eppure è il tratto più corto di collegamento tra Adriatico e Tirreno. Perchè non sfruttare, allora, questo percorso e far vedere con un progetto reale e credibile che il territorio è appetibile? Anche alla luce della crisi economica che ha

coinvolto lo scenario mondiale, si profila un futuro per il nostro Paese in cui tra le linee guida da seguire vi sarà verosimilmente la necessità di programmare investimenti in infrastrutture e tecnologie e richiamare la sensibilità soprattutto delle istituzioni per pianificare, definire normative, sistemi di incentivazione e regole sempre più rivolte a favorire l'intermodalità e la crescita del trasporto ferroviario. E' anche questa una sfida che la Regione deve portare nelle sedi competenti anche scommettendoci finanziariamente di proprio. Del resto, è ancora bassissima la spesa dei fondi europei che potrebbero

trovare collocazione in tale genere di investimenti. Ecco perchè bisogna ripartire dagli investimenti in infrastrutture per sostenere la crescita economica. Occorre, dunque, riportare le infrastrutture al centro del programma per lo sviluppo della regione, tramite l’identificazione di 5 o 6 opere urgenti, che possano dare un impulso allo sviluppo ed allo stesso tempo influenzare positivamente l’immagine del nostro territorio. Altresì, è necessario chiarire e velocizzare il processo di autorizzazione per queste opere, definire un programma di finanziamento realistico, massimizzando il ricorso al settore privato, ove possibile.

Il clima molisano è tra più rigidi d’Italia e l’approvvigionamento dalle fonti energetiche il più lungo e il più costoso dopo che gli amministratori regionali di centrosinistra hanno aumentato le tasse, le imposte, i bolli e le accise sul carburante

Risparmiare per sopravvivere Migliaia di molisani con una pensione minima di poco superiore a 500 euro e i consiglieri regionali con oltre diecimila al mese Il freddo che incombe, le difficoltà di approvvigionamento di gas metano verso l’Europa e verso il nostro Paese sono combinazioni che sollecitano a prendere in seria considerazione gli accorgimenti utili per contenere il consumo di energia, quale sia la fonte. In genere sono le crisi acute che mettono in moto meccanismi virtuosi che poi, una volta passata, vengono abbandonati. La crisi che da circa 10 anni stiamo fronteggiando con alterna fortuna, non ammette deroghe o distrazioni dalla necessità di contenere al massimo il consumo energetico facendone una regola, un comportamento abituale, una convinzione. Nel Molise, in particolare, dove il clima è tra più rigidi d’Italia e l’approvvigionamento dalle fonti energetiche il più lungo e il più costoso dopo che gli amministratori regionali di centrosinistra, in piena calura estiva (sul finire di luglio), hanno fatto al popolo molisano il regalo di au-

mentare le tasse, le imposte , i bolli e le accise sul carburante. Loro si sono messi al riparo aumentandosi le indennità e gli importi retributivi esenti dalle tasse. In attesa che il popolo in sollevazione riesca a convincerli a rendersi compatibili con il clima sociale che sì è creato (migliaia di molisani con una pensione minima di poco superiore a 500 euro e i consiglieri regionali con oltre diecimila), riteniamo utile ed opportuno veicolare alcuni suggerimenti che, se applicati, danno la possibilità di consumare meno energia e, soprattutto, di spendere meno. Naturalmente i suggerimenti valgono soprattutto per i molisani in condizione di sopravvivenza, non certo per i satrapi di Palazzo Moffa. E allora, è buona regola (sempre) tarare la temperatura degli ambienti domestici e di lavoro sui 18-19 gradi; non coprire i termosifoni; quando è acceso il riscaldamento tenere le finestre chiuse; usare i paraspifferi e abbassare le

tapparelle per evitare la dispersione del calore; spegnere il riscaldamento quando in casa o sul posto di lavoro non c’è nessuno; controllare sistematicamente la funzionalità della caldaia. Altra buona abitudine per risparmiare gas in cucina è collocare pentole e padelle sulla piastra di dimensioni proporzionata al loro diametro; coprire le pentole e le padelle durante la cottura del cibo; spegnere la piastra un po’ prima della fine della cottura, al fine di sfruttare il calore residuo; utilizzare possibilmente pentole a pressione. Inoltre si risparmia energia per scaldare l’acqua preferendo la doccia al bagno e installando pannelli solari. I consumi per l’illuminazione si possono ridurre non tendendo accese le lampadine quando non serve e sostituendo quelle a incandescenza con le a basso consumo. Si risparmia energia tenendo la temperatura del frigorifero sopra i 3 gradi, sbrinandolo regolarmente e te-

nendo pulite le serpentine; non mettendoci dentro cibi caldi e non riempiendolo troppo. Risparmia energia chi avvia la lavatrice solo a pieno carico; pulisce il filtro regolarmente e non lava a temperatura superiore ai 60 gradi. E’ bene sapere che la lavastoviglie deve funzionare solo a pieno carico e va spenta quando parte l’asciugatura: basta aprire lo sportello. I cicli di lavaggio vanno fatti a basse temperature. Buona regola per l’uso corretto del forno è non aprirlo frequentemente durante la cottura; spegnerlo poco prima della fine della cottura per sfruttare il calore residuo; effettuare il preriscaldamento solo quando è necessario evitando la funzione grill. I forni a microonde consumano circa la metà dei forni elettrici tradizionali, non hanno bisogno di essere preriscaldati e conservano intatte le proprietà nutritive dei cibi. Infine si risparmia sui consumi quando il televisore, il lettore cd, il videoregistratore e il computer si tengono spenti usando il pulsante principale dell’apparecchio, non lasciando accesa la


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Campobasso

13 ottobre 2013

Il fenomeno del lavoro nero non cessa di aumentare in Molise

Il sommerso ci sommerge Economia drogata, basata da un lato sulla falsificazione delle regole del mercato, della concorrenza e dei diritti dei lavoratori, e dall’altro sulla sopravvivenza di attività altrimenti destinate a scomparire

Non ci facciamo mancare nulla. Nemmeno il primato dei lavoratori in nero. Anzi, siccome eravamo la regione italiana meno interessata dal fenomeno, abbiamo fatto di tutto per recuperare il terreno perduto e in pochi anni abbiano colmato il gap. Il primo allarme è venuto dall’Associazione degli industriali: “La crescita del sommerso è avvenuta in tutti i settori di attività economica, ad eccezione dell’agricoltura. Il picco viene toccato dai servizi che praticamente, dal 1995 al 2001, hanno raddoppiato il numero di posizioni irregolari, nonché nel settore delle costruzioni (+ 53,8)”. Il feno-

meno, una volta circoscritto (prevalentemente) al settore dell’industria, ora s’è allargato ai servizi (domestici e alla persona), alle attività “tradizionalmente ad alta intensità di irregolarità” (bar, ristoranti, piccoli esercizi commerciali eccetera), fino a sconfinare nei servizi a più elevato contenuto professionale quali la intermediazione immobiliare, la consulenza alle imprese, i servizi informatici e nell’agricoltura. Siamo, si può dire, sommersi … dal sommerso. Il che contraddice in termini concreti le azioni di contrasto per contenere il fenomeno e renderlo meno invasivo.

Noi molisani d’altronde ci siamo specializzati nel tenere basso il livello di allarme facendo abile uso di sistemi surrettizi, ma è un giochetto che alla lunga mostra la corda. Stante le nostre proporzioni economiche sarebbe dovuto essere agevole mettere in atto le politiche di emersione del lavoro nero, ovvero applicare puntualmente la legge 383 del 2001 (Bossi-Fini) sull’immigrazione. Invece abbiamo che il saldo tra l’emerso e il sommerso rimane ancora a vantaggio di quest’ultimo. Il dato deplorevole è che nel sommerso c’è una significativa componente indigena, in gran parte studenti. Gente che

ha sperimentato e sperimenta il doppio binario: scuola e lavoro (sommerso). Lo aveva rilevato (e rivelato) tempo fa l’indagine dell’Associazione Industriali del Molise in collaborazione con l’Università, i Centri per l’impiego, la Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare, l’Agenzia Molise Lavoro e Cosmo Servizi. D’allora niente è cambiato. Il sommerso lievita e si espande. Aggravato dalla coscienza dei giovani dei propri diritti di “lavoratori” non tutelati, ma disposti ad accettare nuovamente collaborazioni di tipo “informale”. Una mentalità pericolosa, che

andrebbe contrastata all’origine. Una mentalità che alimenta l’irregolarità nel lavoro, l’evasione diffusa e l’utilizzo improprio degli strumenti di flessibilità (doppie buste paga, fuori busta, utilizzo improprio dei contratti a progetto eccetera). Una mentalità che contribuisce in maniera massiccia e preoccupante a realizzare un’economia drogata, basata da un lato sulla falsificazione delle regole del mercato, della concorrenza e dei diritti dei lavoratori e, dall’altro, sulla sopravvivenza di attività altrimenti destinate a scomparire. Tolte la quali, però, diciamolo, per il Molise sarebbe la fine.

Il 16 ottobre Jelsi incontra Papa Francesco “Frammenti di lettura” in Biblioteca in ricordo di Padre Giuseppe Tedeschi In Biblioteca “P.Albino” dal 14 al 31 Ottobre, porta una amico Domani pomeriggio (alle 16,30) presso la Curia Arcivescovile in via Mazzini a Campobasso si terrà la cerimonia di presentazione dell’udienza papale che coinvolgerà l’intera comunità jelsese mercoledì 16 ottobre. Un evento storico per la comunità che si recherà a salutare Papa Bergoglio nel ricordo di Padre Giuseppe Tedeschi, sacerdote jelsese ucciso in Argentina per mano degli squadroni militari della dittatura il 2 febbraio 1976. Oltre 300 persone partiranno da Jelsi con 4 pullman e avranno l’opportunità di salutare il papa compresi gli alunni della scuola intitolata a Padre José che porteranno in dono a Sua Santità disegni e oggetti da loro realizzati. Coinvolti dal comitato promotore l’amministrazione comunale, la parrocchia, il comitato di Sant’Anna, la proloco e l’Istituto comprensivo di Jels,i oltre

all’Associazione Tedeschi grazie ai cui volontari è stato possibile creare il legame con l’ambasciatore della Repubblica Argentina presso la Santa Sede, Juan Pablo Cafiero, che dopo essere stato in visita lo scorso 8 e 9 febbraio a Jelsi, ha spinto affinché la comunità jelsese fosse ricevuta da Papa Francesco. Una delegazione composta da Michele Petraroia, socio fondatore dell’Associazione Tedeschi, dal Sindaco di Jelsi Salvatore D’Amico, da Filippo Tedeschi, fratello di Padre Giuseppe, da Maria Antonietta Santella, collaboratrice nella favela di Villa Itatì di Padre Tedeschi, dalla preside Annamaria Pelle e da Feliciano Antedomenico, presidente del comitato di Sant’Anna avranno l’onore insieme a S. E. Cafiero di porgere un saluto a Papa Francesco, in Piazza San Pietro il 16 ottobre prossimo.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

CAMPOBASSO. Porta un amico in biblioteca è un'azione di mobilitazione per far conoscere le biblioteche pubbliche e private. Solo il 15% della popolazione entra in biblioteca. L’obiettivo è quello di portare il restante 85% a conoscere le potenzialità delle biblioteche dei propri comuni, quartieri, rioni. Tutti gli utenti sono invitati ad accompagnare un amico, che non è solito frequentare la biblioteca e fargli fare la tessera per prendere in prestito dei libri. “Porta una amico in Biblioteca” torna alla Biblioteca Albino, dal 14 al 31 Ottobre, con una veste tutta nuova attraverso la quale vogliamo provare a

far conoscere, a quanta più gente possibile, sia il piacere di scegliere un libro da leggere, sia la biblioteca stessa. L’iniziativa è intitolata "FRAMMENTI DI LETTURA". Il personale della Albino ha selezionato cento titoli suddivisi in dieci categorie, gli utenti dovranno solo scegliere il libro che più li attira, leggerlo e lasciare un commento, una frase, una emozione che quel libro gli ha suggerito. La Biblioteca le raccoglierà e le condividerà selezionandone cinque. Le cinque frasi più significative saranno premiate … naturalmente con un libro.

Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Campobasso

13 ottobre 2013

Lettura consumi idrici e bollette sballate, il Comune prova a “rivedere” il servizio Consumi idrici e letture sballate. Sia quest’anno che l’anno scorso i cittadini hanno avuto molti problemi con il pagamento delle bollette dell’acqua a causa di dati sui consumi inesatti, somme fatturate confuse e spesso non reali. Il servizio non proprio eccellente provoca disagi sia agli utenti che al Comune che registra entrate diverse rispetto a quelle previste. Sarà questo il motivo che ha spinto l’amministrazione comunale a voler acquisire manifestazioni d’interesse per valutare possibili soluzioni per rendere più efficiente il servizio di rilevazione dei consumi idrici con annessa riscossione dei canoni. Non si tratta né di una gara, né di un concorso, il Comune intende solo individuare e valutare gli operatori economici potenzialmente interessati al servizio che consiste nella rilevazione dei consumi idrici, verifica degli intestatari, delle utenze e della destinazione d’uso della fornitura, rilevazione delle fonti di prelievo di acqua diverse dalla rete idrica comunale, verifica dello stato

dei contatori e loro piombatura, segnalazione di utenze abusive o irregolari, rilevazione di perdite in atto. Il bacino di utenza è costituito, allo stato attuale, da 29.147 contatori attivi dislocati sull’intero territorio comunale con una popolazione residente al primo gennaio 2013, di 48.747 abitanti,

cui vanno aggiunti i domiciliati per motivi di lavoro o di studio quantificabili in circa 10mila unità. Saranno ammessi a manifestare interesse per il servizio gli operatori costituiti da imprese singole, imprese riunite o consorziate, Cooperative e loro consorziati. Alla manifestazione d’inte-

Una manovra per la vita di nuovo in piazza CAMPOBASSO. La S.I.M.E.U.P. (Società Italiana di medicina di Emergenza e Urgenza pediatrica) organizza per oggii la 3° edizione della manifestazione “UNA MANOVRA PER LA VITA”. L’evento si svolgerà in contemporanea in numerose piazze d’Italia e sarà organizzato, a Campobasso, dalla sezione regionale della società, in Corso Vittorio Emanuele dalle ore 10 alle ore 13. Il titolo “Una manovra per la vita” si riferisce alle manovre da praticare in caso di ostruzione

delle vie aeree da corpo estraneo. Si tratta di una manovra salva-vita che viene illustrata ai cittadini e che dovrebbe far parte del bagaglio culturale di quanti si occupano a vario titolo della cura della salute del bambino. Il corso sulle manovre di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo crea e rinforza l’interesse per i corsi di primo soccorso e fa da stimolo per conoscere cosa fare e come muoversi correttamente in caso di emergenza. La diffusione della cultura

della prevenzione ne riceve un forte impulso, così come l’opportunità di sapere e saper fare. La manifestazione non ha fini di lucro, è gratuita e prevede la partecipazione di tutti, perché sapere cosa fare può salvare una vita. Con l’occasione si ringraziano coloro che hanno aderito e sostenuto l’iniziativa: il Comune di Campobasso, il pastificio “La Molisana”, i Vigili del Fuoco, i volontari di “Molise Emergenza”, l’ Acesvo, i pediatri di famiglia e ospedalieri, gli infermieri, gli amici.

resse deve essere allegata una sintetica relazione descrittiva dell’intervento proposto che evidenzi in particolare le modalità di intervento e le soluzioni adottate per l’acquisizione dei dati, il controllo ed il trasferimento sul gestionale in uso presso il Comune. Le proposte che perverranno

entro il 30 ottobre 2013 verranno vagliate tenendo conto di alcuni parametri di valutazione e cioè: tempi di rilevazione, riduzione delle percentuali di errore, modalità di fornitura dei dati, sistemi di controllo sulle anomalie, gestione delle autoletture e sistemi di rilevazione avanzati.

Trasparenza e lotta alla corruzione, la Provincia accetta suggerimenti per elaborare i Piani Il responsabile della trasparenza, Pellegrino Amore, ed il responsabile della prevenzione della corruzione, Matteo Iacovelli, rendono noto che la Provincia di Campobasso sta predisponendo il piano triennale della prevenzione della corruzione (Ptcp) e il programma triennale della trasparenza ed integrità (Ptti) nonché i documenti connessi tra i quali il codice di comportamento dei

dipendenti pubblici. Ai sensi della legge n.190/2012 possono essere formulati suggerimenti che saranno valutati in sede di elaborazione dei piani. I suggerimenti dovranno pervenire entro il 31 ottobre all'indirizzo di posta elettronica certificata provincia.campobasso@legalmail.it oppure all' indirizzo mail urp@provincia.campobasso.it



ANNO IX - N째 108 - DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

13 ottobre 2013

“Università, e la strada per Pesche?” Gli studenti chiedono lumi sul collaudo della stessa ISERNIA. "Due anni fa è stata aperta al transito la nuova strada che collega Isernia alla sede universitaria di Pesche. Strada inaugurata con tanto di taglio del nastro ma ad oggi nonostante le nostre ripetute e documentate segnalazioni la stessa risulta ancora priva di collaudo e quindi inagibile". E' la domanda che pongono al sindaco Brasiello gli studenti del Collettivo 2Kappa8. "Motivo fondamentale della costruzione di quest’ultima è stato quello di offrire un adeguato collegamento all’Università Degli Studi Del Molise, appoggio proclamato e mai realmente offerto poiché la navetta dell’Università è costretta a percorre ancora oggi la vecchia strada, decisamente più lunga. Accanto a questa strada era stato destinato anche uno spazio per la pista ciclabile, tutt’ora non asfaltato e abbandonato a se stesso e inoltre il servizio, ormai attivo nella città di Isernia, del Bike Sharing ha attive tutte le postazioni, tranne quella che si trova all’entrata della

sede di Pesche. Come se non bastasse la navetta dell’università dall’inizio del nuovo anno accademico ha effettuato solo la metà delle corse nella prima giornata e poi è rimasta parcheggiata nel posteggio antistante la sede perché “rotta” e a quanto pare non ci sono i fondi per ripararla, visto che sta ferma lì ormai da giorni. In qualità di studenti ci sentiamo per l’ennesima volta colpiti da un sistema che non mira all’ottimizzazione dell’università a favore dei suoi fruitori (appunto gli studenti). Chiediamo alle autorità competenti, comune, provincia e regione, di risolvere quanto prima la situazione di una strada inaugurata senza collaudo e percorsa, in modo abusivo e rischioso, da numerose auto ogni giorno. Inoltre chiediamo pubblicamente all’università nella figura del magnifico Rettore, di spiegare la volontà dell’ateneo in merito alla situazione della navetta".

Il presidente Luigi Mazzuto torna sulla questione soppressione.

“Le Province non vanno chiuse” ISERNIA. Sulla questione Province, il presidente Luigi Mazzuto proprio non ci sta per i tagli. "Lo Stato italiano – ha spiegato Mazzuto - ha disatteso la Carta europea delle autonomie locali. Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, infatti, ha rilevato con rammarico che il principio dell’elezione diretta degli organi provinciale è rimesso in discussione con l’introduzione di elezioni indirette per le Province. Non vengono, dunque, rispettati i principi democratici. È stato, inoltre, evidenziato che esiste un’inadeguatezza delle risorse finanziarie di cui possono disporre liberamente gli enti locali nell’esercizio delle loro competenze e il fatto che tali risorse non siano sempre proporzionate alle competenze previste dalla legge. Il che significa, quindi, che le misure di austerità vanno a incidere direttamente sui servizi erogati. L’altra censura – ha sottolineato il Presidente - riguarda il fatto che soltanto le Regioni, e non anche le Province e i Comuni, hanno il diritto di presentare ricorso alla corte Costituzionale. È stato, quindi, raccomandato alla Commissione europea di intervenire direttamente sul Governo italiano su queste problematiche”. Il Presidente ha, poi, sottolineato come la Carta europea delle autonomie locali promuove il ruolo delle Province in quanto contribuiscono alla crescita dell’Europa. Ha, inoltre, messo in evidenza il controsenso della riforma delle Province che il Governo vuole attuare, partendo dal mancato svolgimento delle prossime elezioni. “Se le Province riandranno al voto – ha detto in proposito Mazzuto - i costi per gli apparati politici di questi enti si aggireranno complessivamente sui 38milioni di euro. Invece, con la proposta di riforma attuale che prevede di riassegnare ad altri enti i servizi delle Province, lo Stato spenderà 2 miliardi di euro. E questa è davvero una cosa incredibile. Non mettere in evidenza i costi di questa riforma è stato un vero e proprio ‘gioco a nascondino’ da parte del Governo. Noi – ha concluso Mazzuto - vogliamo difendere il nostro diritto ad esistere e, soprattutto, continuare a fornire ai cittadini tutti i servizi che ci sono stati affidati. Alla luce di tutto ciò, invito tutti i parlamentari molisani a intervenire a sostegno delle Province e dell’importante ruolo che svolgono”.

Si chiude oggi la 40esima edizione della manifestazione.

A Macchia il vino pentro MACCHIA D'ISERNIA. Seconda giornata oggi a Macchia d’Isernia per gustarvi una Frizzante giornata cogliendo le diverse opportunità offerte dal calendario della 40° Mostra Mercato del Vino Pentro che è stata organizzata dai giovani della Proloco Macchia guidata da Cosmo Martino e dai giovani e meno giovani dell’Amministrazione comunale con l’apporto di tanti altri volontari. Le novità sono tante, prima fra tutte l’aver voluto, fortemente, che la manifestazione non avesse le caratteristiche della Sagra ma quelle di un evento capace di porsi obiettivi seri di sviluppo della nostra realtà territoriale. Infatti, l’organizzazione della manifestazione è partita da un confronto con coloro che sono i veri

protagonisti del settore vinicolo della nostra regione, le Cantine molisane ma anche con altre cantine dei territori limitrofi, e con coloro che le sostengono nella fase di promozione del prodotto come le Camere di Commercio regionali. Il confronto si è allargato ad Enti diversi ma coinvolti, in vario modo, sul tema del vino e di come tale settore possa divenire trainante per l’intera economia del territorio molisano nonché delle nuove opportunità offerte dalle nuove programmazioni finanziarie anche per i giovani; il patrocinio è infatti della Regione Molise, della Provincia, la Camera di Commercio di Isernia, l’UnionCamere Molise. Da questo confronto è scaturito il programma della manifestazione che si svolgerà da sabato pomeriggio al pomeriggio inoltrato di domenica attraverso un percorso non solo enogastronomico ma anche culturale in cui si svolgeranno CONFRONTI tra vini, arte e sapori, tra vini e musica, tra riflessioni sulle problematiche del settore e proposte tese alla valorizzazione dei nostri vini e dei nostri prodotti gastronomici. Dalle 10.30 circa, sarà la volta dei bambini che potranno divertirsi con i gonfiabili in piazza mentre i grandi potranno godersi bei momenti di Confronto tra vino e musica e vini e sapori dei nostri prodotti culinari, in un angolo incantevole del paese potrete godervi momenti di piacere con Aperitivi in musica a cura di giovani cuochi macchiaroli.

La Liberazione partì dal Molise 70° anniversario della fondazione del C.I.L. Oggi a Scapoli verrà ricordato il 70° anniversario della formazione del C.I.L. (Corpo Italiano di Liberazione) che partì dal Molise il 13 ottobre 1943 per arrivare fino a Milano a Piazzale Loreto il 25 aprile del 1945. In pochi sanno che la Resistenza e la lotta armata contro il Nazi-Fascismo si avviò sulle Mainarde ed ebbe nell’autunno – inverno del 1943-44 il suo apice, vedendo contrapposti lungo la Linea Gustav, da una parte i tedeschi ed i fascisti, e dall’altra parte le truppe alleate (Stati Uniti, Canada, Polonia, Marocco, ecc.). E al fianco degli alleati cominciò a battersi il nuovo Esercito Italiano costituito da alcuni reggimenti degli alpini, da

militari e civili arruolati per liberare il paese dalla dittatura fascista. L’Anpi ricorderà nella prossima primavera con un evento nazionale la conquista di Monte Marrone da parte degli alpini piemontesi, ricordato da un monumento nazionale al CIL, visitato dall’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Aldo Moro, e dall’allora Ministro della Difesa, Giovanni Spadolini. Uno dei rari testimoni di quella vicenda, lo storico Natalino Paone, ricorderà quei momenti di 70 anni fa e dopo interventi di vari dirigenti e amministratori concluderà i lavori il Vice Presidente della Giunta Regionale, Michele Petraroia.


12 13 ottobre 2013

Termoli

Consiglio comunale infuocato, opposizione abbandona l’aula TERMOLI - Consiglio comunale infuocato venerdì sera dove sono volate parole pesanti da parte dell’opposizione consiliare, con conseguente abbandono dell’aula, e replica del sindaco che riportiamo a parte. Il contendere la richiesta, posta all’ordine del giorno comn voto segreto e non palese, la revoca del presidente del Consiglio, Alberto Montano, chiesto dalla minoranza per “violazione sistematica delle norme”.

Tre esponenti della maggioranza, dopo la richiesta, lasciano l’aula: si tratta dei Consiglieri di Fratelli d’Italia Fabrizio, Ciarniello e Sprocatti. Sono attimi di tensione e il consigliere di minoranza Russo invita Montano a lasciare la presidenza del Consiglio. Russo rincara la dose ed invita il primo cittadino a far esprimere il Consiglio a voto segreto altrimenti “evidentemente non ha la maggioranza”. Sul diniego di Di Brino

la minoranza abbandona l’aula gridando all’indirizzo del Sindaco un “dimettiti, non hai più i numeri, non hai più la maggioranza”. Di Brino non ci sta e replica per le rime: “Vergognatevi voi! Io in tre anni ho fatto quello che nessuno di voi ha saputo fare”. Dunque in aula restano solo i rappresentanti di maggioranza che con voto palese, con 14 a favore della non revoca di Montano, e due astenuti, Perricone e Di Giovine, pongono fine alla “tenzone”. Ma la questione della decadenza potrebbe non essere terminata perché dall’opposizione parte un nuovo attacco: “Montano ha violato tutte le regole di etica e imparzialità e di fatto ha votato per se stesso. Una vergogna. Saremo fermi su questo punto, proporremo istanza di revoca del presidente a oltranza fintanto che si procederà al voto a scrutinio segreto. Non ci fermeremo”.

Bando servizio civile, opposizione chiede: “Perché non ancora pubblicato?” TERMOLI – Ancora una grana per l’amministrazione comunale rea di non aver ancora pubblicato il bando per il reclutamento dei volontari del servizio civile. Ne chiedono i motivi i Consiglieri di opposizione e in che modo si porrà rimedio alla defezione. “Il 4 ottobre 2013 – scivono i Consiglieri della minoranza, primo firmatario Paolo Marinucci - c’è stata la pubblicazione sul sito del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, del nuovo bando di selezione per 15.466 volontari del Servizio civile, di cui 502 all’estero, da impiegare nei 1.785 progetti, presentati dagli Enti, che riguardano i settori dell’educazione, del patrimonio artistico e culturale, dell’ambiente, della protezione civile e dell’assistenza alle fasce più deboli. Il Comune di Termoli all’interno del bando per la selezione di 55 volontari da impiegare in progetti di Servizio civile nazionale nella regione Molise risulta aggiudicatario di 3 volontari su due progetti. La mancata pubblicazione delle informazioni sui progetti inseriti nei bandi viola il principio di pubblicità e trasparenza e comporta l’applicazione della sanzione disciplinare della diffida per iscritto, salvo la possibilità di ulteriori e più gravi sanzioni per la reiterazione della violazione sul "Prontuario contenente le disposizioni per lo svolgimento delle funzioni di controllo e verifica sull’attuazione dei progetti di servizio civile na-

zionale. Doveri degli enti di servizio civile e infrazioni punibili con le sanzioni amministrative previste. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per le ore 14 del 4 novembre 2013 e quindi sono trascorsi già sei dei trenta giorni a disposizione degli

aspiranti volontari. Ad oggi – conclude la nota - l’amministrazione Comunale di Termoli non ha comunicato né a mezzo stampa né sul proprio sito internet l’avviso del bando, la scheda progettuale e le modalità per la presentazione delle domande”.

Prevenzione tumore al seno, inizia edizione di Nastro Rosa TERMOLI - Diverse saranno le iniziative messe in campo nella provincia di Campobasso. Dai Monumenti rosa (a Termoli sabato 12 ottobre, ormai simbolo dell’ottobre rosa, si illuminerà di questo colore) ai punti informativi della Lilt (negli Atri degli ospedali di Termoli e di Larino, negli stessi orari degli ambulatori, saranno attivi dei punti informativi dove i volontari della Lilt distribuiranno opuscoli informativi sulla prevenzione oncologica e i nastri rosa, simbolo dell’evento, forniranno informazioni sulle attività della Ns Associazione, raccoglieranno fondi per le suddette attività e

iscrizioni per i Corsi di Disassuefazione al fumo), agli ambulatori aperti (per visite senologiche gratuite previa prenotazione da eseguire tramite la Segreteria Lilt al numero 0875 714008 dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12.Tale iniziativa si riesce a realizzare grazie alla dedizione e abnegazione di medici, infermieri e semplici volontari e alla collaborazione tra la Lilt Campobasso e l’Asrem. I giorni e gli orari degli ambulatori senologici e dei punti informativi sono i seguenti: domenica 13 ottobre dalle 9 alle 13 – ospedale San Timoteo – ambulatorio senologico.

Il sindaco Di Brino stigmatizza l’operato della minoranza e rilancia l’azione amministrativa TERMOLI - Il sindaco Basso Antonio Di Brino intende esprimere il proprio commento a seguito dei fatti accaduti nel corso del Consiglio comunale che si è tenuto nella serata di venerdi. “Non posso non stigmatizzare – dichiara Di Brino – il comportamento messo in atto nel corso delle ultime due sedute dell’Assise civica da parte dei gruppi di minoranza in Consiglio comunale. E’ evidente che si tratta di una minoranza che non avendo argomenti concreti da proporre in Consiglio, vista anche l’attività e i risultati prodotti dalla maggioranza in questi ultimi tre anni e mezzo, ritiene di poter scardinare in maniera strumentale e pretestuosa la solidità di una squadra che non solo esiste ma che, grazie proprio a questi atteggiamenti, si è andata rafforzando. Non ci è nuova, infatti, l’attività dell’opposizione di gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica, al fine di coprire quella che risulta essere la loro innata incapacità di affrontare seriamente i problemi e le questioni reali di questa città. Sicuramente il comportamento assunto da alcuni consiglieri di minoranza, Russo e Paradisi in primis, gli insulti proferiti nei nostri confronti, le urla e gli atteggiamenti chiassosi, non giovano all’immagine del Consiglio comunale e, in particolare, si riflettono negativamente anche sull’immagine della collettività termolese. Sento di dover richiamare, pertanto, l’attenzione di tutta l’opposizione sul fatto di cercare di misurare e contenere i toni di chi, troppo semplicemente, va alla ricerca di un pretesto per urlare e per agitarsi su questioni che non hanno nulla di politico, ma che invece tendono solo a trasformare pretestuosamente atti statutari e burocratici in questioni politiche, come ad esempio è accaduto nel caso della proposta di revoca del presidente del Consiglio comunale; il dato di fatto è che questa proposta della minoranza è stata sonoramente bocciata, indipendentemente dalla tipologia di voto. Questo ennesimo episodio la dice lunga sui limiti di chi già, probabilmente, immagina di potersi candidare a guidare ed amministrare questa città. Inoltre, ed in particolare, ritengo francamente che non possano essere accettate le posizioni di alcuni consiglieri, come nel caso di Antonio Russo, che si agitano ed alterano i toni del dibattito: credo infatti che proprio Russo, il quale ha cambiato cinque partiti in pochi anni, non abbia sicuramente titoli per offrire lezioni di etica e di politica a chi ha fatto della coerenza la propria ragione di vita. La minoranza stesse comunque serena e tranquilla, perché nel momento in cui io stesso dovessi registrare la mancanza dell’appoggio e del sostegno della maggioranza che, detto per inciso, non mi ha fatto mai mancare la propria fiducia, anche ed in particolare ieri sera (venerd’), sarò io stesso ad anticiparla dimettendomi.Tuttavia, mi dispiace per l’affannato Russo e per gli altri suoi compagni di cordata, ma questa è un’ipotesi ad oggi del tutto remota e non corrispondente alla realtà. E’ utile sottolineare invece alla cittadinanza che le strumentalizzazioni poste in essere in Consiglio comunale raggiungono solo l’obiettivo di tentare di rallentare l’azione amministrativa di questa maggioranza, che invece intende andare avanti speditamente; è sufficiente, infatti, camminare per le strade e i quartieri di Termoli per vedere quanti cantieri per opere pubbliche sono aperti, oltre che per rendersi conto della rinascita di una città che era in precedenza sprofondata e bloccata sia nello sviluppo che nell’azione amministrativa. Ed è ancor più utile ricordare che la responsabilità di quello che abbiamo trovato all’inizio del nostro mandato è innegabilmente opera della precedente compagine amministrativa, che ha lasciato a questa maggioranza solo macerie, insoddisfazione tra la gente, debiti e contenziosi. Da tre anni e mezzo, invece, noi stiamo proponendo azioni concrete: non passa mese, infatti, che non venga avviato un cantiere, che non si inauguri un’opera pubblica, o che non venga svolga un’azione di miglioramento della situazione finanziaria. Ricordo inoltre che, pur riducendo la pressione fiscale sui cittadini, non abbiamo ridotto i servizi, specie nell’ambito del Sociale: basti prendere in considerazione l’aumento del numero di adesioni agli asili nido o alle mense scolastiche. Non va trascurata nemmeno l’azione positiva e propositiva su tutti gli altri settori, specie su quello turistico che, nel corso di questa ultima estate, non solo ha registrato una conferma degli standard di presenze in città ma che, rispetto ad altre realtà limitrofe, li ha addirittura aumentati. Mi preme sottolineare, poi, che fin dal momento del suo insediamento, questa Amministrazione ha attuato un’azione di pacificazione nei confronti di tutte le categorie sociali riducendo drasticamente, o addirittura annullando, il numero dei contenziosi, ricucendo i rapporti con la cittadinanza e con le associazioni. Dall’altra parte, invece, noto che il comportamento retrivo, litigioso, arrogante e di protervia di quelli che oggi sono in minoranza si sta riaffacciando in maniera preoccupante su questa città; queste persone e questi politici non meritano di potersi candidare in un prossimo futuro ad amministrare Termoli. Questa città merita una classe politica tranquilla, serena e capace di pacificare. Questo è ciò che sta facendo l’attuale maggioranza, la quale sta dimostrando di essere, anche nelle sedi del Consiglio comunale ed anche a fronte della violenza verbale di alcuni componenti della minoranza, di essere matura, dimostrando serietà e restando educatamente al proprio posto, senza cadere nei tranelli messi in atto dall’opposizione e soprattutto senza assumere atteggiamenti che non ci appartengono. Rivolgo infine un ringraziamento di cuore a tutti e a ciascun singolo componente della maggioranza, assessori e consiglieri, per il comportamento tenuto, perché con il loro senso di responsabilità hanno dimostrato che all’interno del centrodestra termolese sta crescendo una nuova classe dirigente, fatta di consiglieri comunali giovani, di persone moderate e che non assumono atteggiamenti di basso profilo; si tratta di persone che hanno voglia di lavorare nell’interesse della città e che non intendono alimentare la bagarre politica ad uso e consumo di chi, al contrario, vuole solo alzare i toni del dibattito al fine di far passare tra la gente idee prive di fondamento. Tutto ciò sta differenziando positivamente questa classe politica nei confronti di quella che abbiamo visto in Consiglio; una classe politica, cioè, che sta dimostrando di saper attuare davvero un grande gioco di squadra, quello stesso gioco di squadra che ci ha permesso, che sta permettendo e che permetterà di modernizzare Termoli, sulla base di quello che ci hanno chiesto i cittadini nel corso della nostra campagna elettorale”.


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Termoli

13 ottobre 2013

Incontro Capitaneria operatori balneari TERMOLI – I vertici della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Termoli, hanno incontrato a seguito di apposita convocazione gli operatori del settore balneare marittimo, ovvero i rappresentanti delle ssociazioni Molise Sub, F.I.B.A. Confesercenti, Sindacato Italiano Balneatori Confcommercio, allo scopo di

fare un franco consuntivo sulla trascorsa stagione balneare. Agli intervenuti è stato chiesto di fornire il proprio contributo di pensiero in merito ad eventuali situazioni di criticità nonché proposte per la prossima stagione estiva. Il confronto e lo scambio di idee si è svolto in un clima fortemente collaborativo e co-

struttivo ed ha portato ad incentrarsi su alcune questioni che saranno oggetto. “ Questo modus operandi si inquadra nella policy di vicinanza e dialogo partecipativo che la Capitaneria di Porto - Guardia Costiera sta ponendo in essere con tutti i soggetti pubblici e privati portatori di interessi nell’ambito marittimo”.

Tributi speciali dovuti per servizi resi dalle Capitanerie di porto LITORALE - Le modifiche apportate in merito ai proventi che derivano dalla riscossione dei tributi speciali, hanno previsto, a proposito delle iscrizioni di unità di pesca, compresi i passaggi di proprietà, una tariffa ridotta pari a 5,17 euro. Poiché diverse imprese di pesca

Ultimo giorno della fiera di ottobre LARINO – Oggi ultimo giorno per la Fiera di Ottobre che ha riscosso un grande successo anche grazie alla clemenza del meteo dei giorni scorsi. Oggi, oltre alla visita agli stand, il programma prevede dalle 10 alle 22 sarà proposta la rivocazione storica della fiera; alle 11 il convegno dal titolo “La ricostruzione post – sisma. Il futuro e la ripresa economica della città”. Alle 16 programma ipa adriatica 2007/2013 “Istantanea sulla ricchezza delle aree interne del mediterraneo”; Dalle 17,30 alle 19 si terrà il mini corso di degustazione dell’olio di oliva extra vergine.

associate a Federpesca avevano fatto pervenire la richiesta di parere circa la non corretta applicazione del tributo pari a 62,00 euro, il sindacato ha provveduto a presentare apposito quesito al Comando Generale delle Capitanerie di Porto ribadendo che l’importo dovuto è, a

parere di Federpesca, pari a 5,17 euro. Il sindacato inoltre informa che il Comando Generale ha provveduto a scrivere a tutte le Capitanerie rammentando il valore ridotto del tributo per le unità da pesca. “Appena riceveremo risposta ufficiale – scivono dal sindacato

- provvederemo a pubblicarne copia sul nostro sito; siamo comunque certi che ormai tutte le Capitanerie ne sono state informate e pertanto le imprese dovranno corrispondere il tributo speciale nella corretta misura di euro 5,17 anziché euro 62,00.

Questione trasporti, ripristinate le corse bis Termoli–Guglionesi BASSO MOLISE - In merito alle segnalazioni di disagi legate alla questione dei trasporti su gomma e, in particolare, relativi alla tratta Termoli - Guglionesi, l’assessore regionale al ramo rende noto il ripristino delle corse bis che servono principalmente l’istituto pedagogico di Guglionesi. “Cerchiamo di fare fronte

alle esigenze dell’utenza – ha dichiarato l’assessore Nagni seppure in un quadro complicato quale è quello dei trasporti su gomma nella nostra regione. Un quadro - ha precisato che necessita di essere completamente rimodulato. Il ripristino delle corse bis in questione assicurerà a tutti gli

utenti, studenti e lavoratori, di poter raggiungere le loro sedi di destinazione senza ulteriori disagi. Ringrazio per questo l’Atm che, comprendendo la difficoltà della situazione, ha celermente attivato il ripristino delle corse”. Questi gli orari: partenza da Termoli alle ore 8,05 e rientro con partenza da Guglionesi alle ore 13.

Affidato incarico progettuale per realizzare tratto di condotta fognaria PALATA - L’Amministrazione comunale intende realizzare un tratto di condotta fognaria in Contrada Cupariello. Ma essendo sprovvista la struttura di professionalità idonee per la redazione del progetto dell'opera di che e per l'espletamento di tutte le attività connesse alla direzione dei lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione. Pertanto è stato deciso di procedere all'affidamento diretto ad un libero professionista esterno dell'incarico per la progettazione preliminare definitiva ed esecutiva. La scelta è caduta sul geometra Mario Soriano con studio tecnico a Tavenna. L’importo totale dell’amministrazione per realizzare l’opera ammonta a 32mila euro.

Al via il Corso di formazione di Base per il Volontariato LARINO - Nell’intento di sostenere le Organizzazioni di Volontariato nel compito di formare/informare i propri volontari e quanti vogliano avvicinarsi alle attività associative, il Centro di Servizio per il Volontariato "il Melograno" propone un breve percorso formativo destinato a ripensare o proporre l’agire volontario e le moti-

vazioni ad esso sottostanti. Gli incontri, di tre ore ciascuno, vedranno la realizzazione di una breve introduzione teorica ed il coinvolgimento dei presenti attraverso esercitazioni e lavoro di gruppo, per offrire a tutti i partecipanti la possibilità di riflettere e confrontarsi sulle tematiche affrontate.

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di Giuseppe Saluppo

Il Corso vedrà interessati i volontari delle Associazioni del Basso Molise afferenti al Centro di Servizio. Gli incontri si terranno il 14, 23 e 29 ottobre, dalle 15,30 alle 18, presso la Sala della Comunità in largo Pretorio. Nei giorni stabiliti saranno affrontati rispettivamente i temi: Il senso del volontariato come esercizio di cittadi-

nanza attiva, di fronte a bisogni vecchi e nuovi; Le abilità comunicative nel gruppo associativo, la gestione delle riunioni e la suddivisione delle responsabilità; La ricerca di nuovi volontari, il loro inserimento in un contesto accogliente; la responsabilizzazione di tutti nella risposta ai nuovi bisogni.

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Sport

13 ottobre 2013

Panoramica sulla 7^ d’andata del Girone F della Serie D.

Agnone e Termoli pronte al riscatto Isernia a Città Sant’Angelo per la conferma, ancora incertezze sullo stralunato Bojano che dovrà ospitare la Jesina in un clima pieno di sospetti: non c’è ancora l’allenatore e tre elementi hanno rifiutato di giocare di Mauro Palladino A pensarci bene chi sta meno peggio è proprio l’Agnone. Che pure ha messo all’incasso tre sconfitte di fila, nelle quali il proprio portiere si è dovuto chinare ben nove volte, per raccogliere la palla nel “sacco”. Chissà a chi venne in mente di chiamare “sacco” la rete, usando una incerta metafora. Ma sacco o rete poco conta: contano i gol e l’Agnone che sembrava la squadra più sveglia, improvvisamente, s’è addormentata. E, ora, come Biancaneve, spera di svegliarsi. Il calendario assegna ai giovani allenati da Urbano la Recanatese che sulla carta non sembra nulla di speciale. Ma non c’è mai da fidarsi delle acque chete: sanno rompere i ponti. Come insegna un vecchio proverbio che abbiamo imparato da ragazzi. Se c’è una cosa di cui fidarsi, invece, è il clima che si respira ad Agnone. Non sotto l’aspetto climatico, giacchè in altura ai primi soffi di vento le cose già cominciano a cambiare. Nella famiglia granata sanno chiudere bene le porte, senza far uscire gli spifferi. Perché tre sconfitte di fila ne hanno prodotti e come di mal di pancia e di turbolenze interne che in altre parti sarebbero stati messi in piazza. Ad Agnone no: c’è silenzio assoluto. Anche se i sorrisi sono un po’ appassiti. Perché, che volete, la vittoria aiuta a star bene; la sconfitta, invece, fa cambiare umore e scava le prime rughe anche sulle facce giovanili. C’è qualche problema di formazione per Urbano che dovrà confrontarsi con il medico per sapere se potrà schierare Pifano e Litterio, il capitano, prima di assegnare le maglie. C’è altresì voglia di allargare l’organico, per stessa ammissione di Maurizio Sabelli che non avendo certezze ha preferito aggregare (senza impegno) un paio di ragazzi in prova: Cartone e Masullo. Ma per il momento non c’è fretta. Al contrario della vittoria che serve subito. Già nel pomeriggio, contro la Recanatese. TERMOLI Diamine. Che si scacci il ricordo della malefica sconfitta di Isernia. E si dimentichi anche il modesto pareggio casalingo della domenica prima. Senza paure e con lo spirito di chi sa di valere più di quanto spiega la modesta classifica si vada in campo al Cannarsa per vincere. Tre punti sono il meno che ti aspetti dal Termoli che doveva fare meglio di un anno fa e che anche dopo il cambio del timone non appare certamente lo squadrone che Cesare pensava di aver costruito. Di soldi il presidente ne ha tirati fuori tanti, ma non bastano solo i soldi nel mondo del pallone in cui la palla rotola secondo i suoi capricci e basta un nulla

per cambiare la faccia a una partita e, per caduta, all’intero campionato. ISERNIA Dicono quelli che sanno leggere nelle pieghe di ciò che è accaduto a Isernia dall’estate a oggi che siano iscritti a libro paga ben 42 tesserati. Ai quali, se permettete, bisogna aggiungere anche due allenatori e tanti “strani” collaboratori. Che a vario titolo hanno qualche contratto o anche una semplice promessa di pagamento. E’ questo ciò che ha prodotto una gestione talmente sciagurata di cui non si riesce a trovarne il regista. Ora, però, c’è da giocare. Facendo leva sull’orgoglio, materia di cui l’Isernia ha mostrato di essere in possesso. Se non ne siete sicuri chiedete notizie ai termolesi che pensavano di poter fare una comoda passeggiata al Lancellotta e invece sono tornati a casa bruciati come tanti pesciolini sulla graticola. Il calendario assegna ai pentri di giocare sul campo di una società che ha fatto del settore giovatine il suo punto d’orgoglio, Negli anni lontani si segnalò in una feconda covata anche Grosso, il ragazzo con il sinistro buono che ha dato all’Italia di Lippi il quarto titolo mondiale (suo il rigore decisivo contro la Francia). Stiamo parlando dell’Angolana di Città Sant’Angelo che in prima squadra inserisce anche i minorenni. Per questo il suo rendimento a volte è convincente e altre deludente. BOJANO Più passano i giorni e meno si capisce perché mai Di Conza abbia deciso di rilevare il Bojano. Il successore di Giancola sin dai primi momenti ha dimostrato preoccupanti incertezze organizzative e soprattutto finanziarie. La vittoria in esterno, seguita dal pareggio casalingo avevano in qualche modo dato indicazioni lusinghiere che sono completamente mutate quando le sconfitte che si sono sommate sono giunte a quattro.

L’ultima, domenica scorsa, con la Vis Pesaro che ha fatto il comodo suo al Colalillo, in un impianto completamente abbandonato dai tifosi che, in verità, non sono mai stati numerosi, tranne nei giorni in cui c’era Farina ad allenare. Oggi c’è da fare i conti con la Jesina che vale in qualche modo tecnicamente la Vis Pesaro. Si spera però che l’attuale Bojano

valga più di quello di una settimana prima. Anche se sul piano tecnico non è cambiato niente: non è arrivato ancora l’allenatore, né è stata rinforzata la squadra. C’è dell’altro: tre giocatori (DeSimini, Furno e Sabatino) hanno rifiutata la convocazione. In aperto dissidio con Di Conza che sembra in ritardo con i pagamenti delle spettanze ai tesserati.

Turni facili per le due battistrada dell’Eccellenza.

Rossoblù (in esterno) e Fornelli (in casa) per la vittoria La capolista a Nuova Cliternia, l’inseguitrice con il Roccaravindola Insieme. Per vincere la sesta partita di fila. Sul campo, naturalmente. Visto che al Fornelli di vittorie gliene hanno convalidate quattro su cinque. Per colpa di una svista del segretario che ha preso un granchio. Facendo perdere la sfida di Nuova Cliternia, a tavolino. A proposito di Nuova Cliternia, ecco di nuovo in mezzo la Cliternina. Questo pomeriggio ospita l’imbattibile Campobasso che però deve stare bene attento: il campo innanzitutto è di quelli che quando è intriso d’acqua non concede molto alla tecnica. Quindi i rossoblù se vorranno prevalere ancora una volta dovranno mettersi in testa di randellare. E poi di conservare alta la concentrazione. E’ risaputa che la squadra di Farina spesso si distrae e molla gli ormeggi. Per questo sarà bene che segni subito un paio di gol, per non correre rischi. Anche in coppa, contro una formazione di Promozione, i rossoblù dopo aver fatto due reti si sono perduti a pettinarsi davanti allo specchio. Rimettendo in partita il FC Molise che ha segnato un magnifico gol con Davide Amoroso, prima di subire la mazzata finale. Sembra più affidabile il Fornelli che gioca in casa con il Roccaravindola che non dovrebbe dargli fastidio più di tanto. C’è da credere che domenica prossima a Selva Piana le due battistrada si presenteranno divise da soli due punti. E’ lì che capiremo se i rossoblù sono veramente più forti dei fornellesi che dallo scorso campionato sono diventati i più simpatici del girone. Comunque sia: le partite non vanno vinte prima di giocarle. Anche per rispetto degli avversari che affrontano oggi è il caso di ricordare al Campobasso e al Fornelli di non distrarsi. Per non commettere un grave atto di presunzione. Da segnalare che la Cliternina ha proclamato la “giornata biancorossa” ù, mettendo il biglietto a 10 euro, contro i 5 delle domeniche “normali”. Ogni mondo è paese.


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13 ottobre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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