ANNO X - N° 38 - SABATO 15 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
L’Oscar del giorno ad Amodio De Angelis
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Amodio De Angelis. Il presidente della Camera di commercio di Campobasso è riuscito a sventare il piano di Frattura che prevedeva l'elezione al vertice di Unioncamere di, Pasqualino Piersimoni. Un primo scricchiolio della sicumera fratturiana e, di contro, un segnale di sostanziale determinazione della Camera di Commercio di Campobasso a sostegno di Amodio De Angelis. Un passaggio importante anche per rilanciare le capacità progettuali della Camera di Commercio del Capoluogo regionale.
Il Tapiro del giorno a Cristiano Di Pietro
Il consigliere di Progetto Molise non vuole mollare la poltrona di Iorio
Nico Romagnuolo e il calcio dell’asino di Nicandro Zurlo
Incredibile ma vero, Nico Romagnuolo fa resistenza, non vuole lasciare il suo posto in consiglio regionale al legittimo detentore, Michele Iorio. Sostiene che la sentenza di annullamento della condanna di Iorio - per prescrizione - non ha effetto
sulla legge Severino. Per cui Iorio deve restare fuori dal Consiglio mentre lui, primo dei non eletti, deve rimanere inchiodato sulla poltrona. Una interpretazione ridicola, un cavillo sicuramente suggerito dall'avvocato del diavolo. Non serve a nulla, solo a far guadagnare qualche giorno a Frattura e Niro, utile a far passare la modifica allo Statuto e varare
il quinto assessore. Poi, fatto il colpo, Iorio può rientrare.Ma Messere ha già lanciato il suo Ukaze: li denuncio tutti. Iorio ha diritto a tornare in consiglio e chi si opporrà passerà un guaio. Certo che mister nessuno, in arte Romagnuolo, ci fa la figura peggiore. L'ennesima pugnalata alle spalle di chi lo ha politicamente inventato. Il classico calcio dell'asino.
Il Tapiro del giorno lo diamo a Cristiano Di Pietro. Il consigliere regionale dell'Italia dei Valori avrebbe potuto benissimamente fare a meno di commentare il ritorno in consiglio regionale di Michele Iorio. Politicamente tutto è comprensibile ma cadute di tono su posizioni personali e attacchi che non fanno bene al dialogo e al confronto tra maggioranza ed opposizione, in un periodo difficile e di crisi come questo, non servono. Non fanno il bene della comunità amministrata e, soprattutto, rendono irrespirabile l'aria politica.
2
15 febbario 2014
TAaglio lto
Sel e il Pd: come intendersi, e su cosa, per andare avanti Chiesta la riattivazione del tavolo del centrosinistra
Per capire le intenzioni del Partito democratico, con quali poteri intende connettersi e integrarsi (e forse sporcarsi), con chi accompagnarsi negli anni che rimangono al governo regionale
Effetto D’Angelo? C’è da chiederselo all’indomani del comunicato stampa del Circolo Sel di Campobasso di “riprendere nell’immediato i lavori del tavolo del centrosinistra per convergere su un programma da portare avanti durante la campagna elettorale, da condividere con le associazioni e nel pieno coinvolgimento degli elettori”. Il riferimento prossimo sono le primarie aperte del Pd ma il messaggio va ben oltre la circostanza, che pure vale per stabilire quale poi potrà davvero essere l’intesa tra il Pd (egemone, con Micaela Fanelli, nonché
di estrazione, cultura e atteggiamenti democristiani) e Sel, targato Gigino D’Angelo, che i problemi e i personaggi di casa Pd li conosce a menadito. Conosce bene soprattutto la Fanelli e Frattura, dei quali sa di dover contenere la vocazione a considerare la politica il mezzo di soddisfacimento della loro incontenibile voglia di primeggiare e lo strumento per darsi un maggiore spessore sul piano delle rendite. Insomma un Pd completamente denudato di idealità e di solidarismo, quanto invece paludato di ridondante ostenta-
"Frattura va rimosso"
zione di uno status simbolo, nei ranghi (veri e presunti) dell’alta borghesia. Con un Pd del genere cosa possa valere e cosa possa condividere il partito di Vendola che vive di idealismi, di virtuosismi dialettici, di raffinatezze culturali a sostegno – si badi – di valori sociali conclamati (il lavoro innanzitutto, la solidarietà, la lotta alla criminalità, la lotta all’evasione), diventa un acrobatico esercizio mentale. Probabilmente, proprio perché D’Angelo conosce con chi avrà a che fare, si sarà premunito delle argomentazioni necessarie per restare a difesa di ciò che politicamente ed eticamente rappresenta nella veste di segretario regionale di un partito di sinistra. Per questo motivo, come viene sollecitato dal Circolo Sel di Campobasso, è davvero opportuno e necessario nell’immediato riprendere il tavolo del centrosinistra per capire da che parte vuole andare il Pd, con quali poteri intende connettersi e integrarsi (e forse sporcarsi), con chi accompagnarsi negli anni che rimangono al governo regionale. Al tavolo dovrebbe pertanto andarci un D’Angelo particolarmente motivato, carico di proposte che avviino un nuovo modello di gestione a Palazzo Moffa, determinato a mettere in seconda fila gli uomini e i problemi che finora hanno riguardato se stessi e le questioni più direttamente collegate alla loro affermazione politica (Niro, Di Pietro jr, Ioffredi, Parpiglia, per citarne alcuni). La presenza e l’incidenza di Sel al tavolo di centrosinistra sono legate unicamente alla capacità di imporre al governo regionale una virata verso la società civile, i problemi di sussistenza che l’affliggono, verso la ripresa degli investimenti nelle grandi opere pubbliche (l’autostrada Termoli – San Vittore prefigura occupazione per diversi anni a diverse centinaia di lavoratori), il sostegno reale all’economia in difficoltà, verso una sostanziale riduzione del costo della casta e della politica. Diversamente, D’Angelo e non D’Angelo, è destinato a fare tappezzerie e a friggere l’aria. Dardo
Per il senatore Di Giacomo la mancata promulgazione dello Statuto è atto grave
CAMPOBASSO. Il senatore Ulisse Di Giacomo ha presentato al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e per gli affari regionali e le autonomie un atto di sindacato ispettivo per la rimozione del governatore Frattura per omissione dello Statuto regionale. Il senatore Di Giacomo chiede di sapere: "quale sia il motivo per cui non si è proceduto con immediatezza, nell'ambito delle proprie competenze, alla rimozione del presidente della Giunta regionale del Molise per aver omesso l'adozione dell'atto di promulgazione dello statuto regionale ed avendo, quindi, posto
in essere una condotta palesemente contraria alla Costituzione; quale sia il motivo per cui non si è proceduto con immediatezza, nell'ambito delle proprie competenze, allo scioglimento del Consiglio regionale per aver del tutto omesso di esercitare i poteri di controllo riconosciutigli sul presidente, in considerazione della gravissima condotta da quest'ultimo posta in essere, rafforzata dalla circostanza che molti dei componenti del Consiglio regionale e soprattutto della Giunta regionale attualmente in carica erano presenti anche durante le fasi di approvazione dello statuto".
TAaglio lto
3
Partito Disastrato: 15 febbario 2013
Frattura senza limiti: tutti a votare alle primarie per Micaela Fanelli
dopo Patriciello si chiede
aiuto a CasaPound CAMPOBASSO. “Ti ricordo di votare domenica per Micaela Fanelli. Ti ringrazio per il tuo voto”. E’ questo in genere l’sms standard che arriva sui telefonini a firma di Paolo Frattura. Il presidente della Regione Molise non vuol perdere la battaglia delle primarie per la segreteria regionale. Così, dopo aver incassato l’aiuto di Aldo Patriciello, ora tocca aumentare i consensi per evitare che l’onorevole Laura Venittelli diventi segretaria del Pd Molise. Si rivolge a sinistra? Certo che no. In quella fazione politica Frattura è come la Bertè: di amici non ne ha. Quindi le iniziative sono tutte indirizzate a destra. Non solo tra i berlusconiani di Forza Italia. Stavolta spunta anche CasaPound.
A divulgare la notizia è l’ex responsabile del movimento di ispirazione fascista. Pierfrancesco Di Salvo, in una nota stampa, non solo parla di Frattura esprimendosi con “dilettantismo politico senza pari” ma lascia intendere che, pur non essendo interessato alle elezioni del Pd che avranno luogo domani, “a sfregio vado a votare la Venittelli”. Nella nota Di Salvo scrive: “Con stupore e grasse risate, alle ore 14.51 del 13 febbraio, ricevo un sms dal telefono privato del presidente della Regione dove leggo testualmente “Votiamo la Fanelli alle Primarie per la segreteria regionale del Pd, domenica 16? Un abbraccio”. Considerato che il presidente possiede il mio nu-
Laura Venittelli continua
la sua battaglia: giù le mani dal partito CAMPOBASSO. Giù le mani dal Partito democratico, dopo Aldo, Nicandro, Carmelo e Pierpaolo, arriva anche Cristiano Di Pietro, che manda sms invitando a votare la Fanelli. E' assurdo che gli altri partiti vogliano ipotecare il futuro della formazione politica più importante e radicata nel Paese e nella nostra regione". Non utilizza mezzi termini l'onorevole del Pd e candidata alla segreteria regionale Laura Venittelli per stigmatizzare l'intrusione di esponenti di altri partiti nella campagna elettorale molisana. "Rivolgo un sincero appello agli autentici democratici che hanno sostenuto con passione i momenti difficili e vissuto quelli più belli insieme a chi da sempre incarna impegno e valori del riformismo. Chiedo a tutti Voi uno scatto di reni. Per non consegnare il Pd molisano in mano a chi è gestito da autentici pupari, una lunga sequela di personaggi di dubbia appartenenza alla sinistra e alla vera democrazia, come Patriciello, Cotugno, Parpiglia, Nagni e lo stesso Di Pietro. Vogliamo un partito serio, non... junior".
mero per aver cercato di chiarirsi, senza peraltro riuscirci, dopo aver ingiustificatamente gettato fango su CasaPound nell’ottobre 2011, quando il sottoscritto ne era il responsabile, mi vedo obbligato a rendere pubblico quello che ritengo un dilettantismo politico e una mancanza di memoria storica che non ha eguali. Domani dirà di non conoscermi, che gli è partito il tasto del cellulare o che qualcuno ha mandato il messaggio al posto suo. Ma sta di fatto che, invece di pensare alle sorti della regione, il presidente ha dimostrato al sottoscritto un dilettantismo politico da primati internazionali che, a memoria, non ha pari. Non entro nel merito delle lotte per la guida di un partito, non mio, dove il capo supremo (Renzi) propone nuove riforme di voto per la guida dell’Italia che garantiscano, a suo dire, il voto popolare e poi forza i suoi per essere nominato premier senza essere eletto da nessuno, ma personalmente mi sento obbligato, moralmente e politicamente, a dire ai molisani e allo stesso che Frattura non è il mio presidente”. Insomma, fino al 2011 la Fanelli e Frattura hanno mangiato con la destra. Oggi mangiano con la sinistra attingendo voti nel piatto della destra. Insomma, come giri e come la rivolti sta pizza, è tutto un magna magna.
4
15 febbario 2013
A giorni il Comitato tecnico di gestione del contratto con Trenitalia si riunirà per decidere come cambiare il servizio per l’orario di giugno
TAaglio lto
Un nuovo treno da Campobasso a Roma e l’agognata soppressione della fermata di Cassino Precari Protezione, accordo bocciato Si riapre la questione legata ai 210 precari del settore. "Preoccupati per il futuro"
L’assessore regionale ai trasporti Pierpaolo Nagni e i rappresentanti di Trenitalia si cercano, si contattano, si incontrano, discutono, e sono disposti a mettere nero su bianco per migliorare la gestione del contratto di servizio in vigore e, qualora dovesse essere prorogato, quello a seguire. Entro il 21 febbraio sarà il Comitato tecnico di gestione (presidente il direttore dell’area quarta della Regione, Rodolfo Cocozza, componenti Carmosino, per la Regione, e Spedicato, per Trenitalia) a prendere in esame gli eventuali punti di contatto e a studiare come metterli in atto. Si ricorderà come siano tutt’ora ricorrenti le proteste dei viaggiatori, soprattutto dei treni per Napoli e Roma, le insoddisfazioni per la qualità del servizio e la richiesta di un sostanziale miglioramento. Si ricorderà anche la difficoltà espressa a intervenire in particolare su materiale rotabile, nelle tratte interne, cioè negli ambiti gestionali in cui il movimento dei viaggiatori è limitato a copertura dei costi di gestione. Ma c’è da tenere in considerazione che la Regione Molise interviene con un contributo sostanziale che merita di essere meglio e diversamente ripagato. Il Comitato, per quanto s’è potuto capire, affronterà diverse questioni, molte delle quali relative alla composizione del nuovo orario di giugno 2014 con ipotesi di cambiamento, rafforzamento e/o soppressioni di corse. Ad esempio, l’effettuazione di un nuovo treno da Campo-
basso a Roma e le relative modifiche d’orario per gli altri treni; l’agognata soppressione della fermata di Cassino; la soppressione dei treni R 8071 e R 80 67; la soppressione di un’ulteriore coppia di treni sulla linea Campobasso Termoli, e la variazione della composizione (il numero delle carrozze) dei treni R 22223 e R 22259. Sembrano questioni di portata limitata, ma molto dipende da come vengono viste e considerate e come, soprattutto, definite. Il cui scopo dichiarato dalla Regione è quello di razionalizzare e migliorare (anche sotto il profilo dei costi) il servizio. La soppressione della fermata di Cassino, ad esempio, potrebbe valere tantissimo sull’economia di tempo e di costi per i collegamenti con Roma; interessante poi sarà vedere dove andrebbe a inserirsi un nuovo treno per la capitale e quali spostamenti d’orario (in meglio o in peggio) determinerebbe sugli altri treni. Molto dipenderà dagli input che i rappresentanti regionali nel Comitato tecnico di gestione riusciranno a determinare sulla logica aziendale di Trenitalia e sugli elementi tecnici che si dovranno muovere e differenziare perché tutte le variazioni, integrazioni, e soppressioni si risolvano favorevolmente per l’utenza molisana. Con un elemento nient’affatto trascurabile: l’urgenza di decidere per consentire le lavorazioni e la pubblicizzazione delle modifiche. Dardo
CAMPOBASSO. Quella che sembrava una partita chiusa si è riaperta improvvisamente: il Comitato che rappresenta i 210 precari dell’Agenzia regionale di Protezione civile ha di fatto messo in discussione e poi diffidato la Regione sull’intesa siglata lunedì scorso in Prefettura davanti ai rappresentanti della giunta e ai sindacati. Una posizione ribadita al presidente della Seconda commissione consiliare Carmelo Parpiglia che aveva convocato una seduta sull’argomento, durante la quale il consigliere delegato Salvatore Ciocca e il direttore Emidio Mastronardi hanno fatto il punto della situazione e illustrato i dettagli dello stesso accordo che i lavoratori hanno bocciato. Giuseppe Colucci, presidente del Comitato, lo ha detto chiaramente: “Nell’intesa non sono chiari determinati aspetti, come i venti considerati infungibili: chi sono e con quali criteri. E poi perché loro possono lavorare durante tutto il periodo e gli altri devono sacrificarsi con la rotazione? Inoltre, ci lascia dubbiosi la verifica del contenuto di questa intesa rispetto alle norme di disoccupazione previste dall’Inps: essendo abbastanza restrittive, si possono perdere perdere facilmente i requisiti per la disoccupazione e quindi si va nell’Aspi o nella mini Aspi (l’indennità di disoccupazione erogata dall’Inps, ndr)? e noi siamo preoccupati perché bisogna garantire per tutti il sostegno economico”.
Granmanze, approvato il progetto Di Lena: "Altro che la questione e’ chiusa e la stalla non si fa più”!
CAMPOBASSO. "Il comitato ha fatto bene a non fidarsi del parole di Ruta che, dopo aver tirato il sasso ha ritirato la mano, dicendo che il progetto Granarolo non si faceva Più perché il Molise non voleva". Così il Comitato No Stalla per il Bene Comune. Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) – Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella seduta di ieri e come ultimo atto del governo Letta, ha approvato sette contratti di competenza di filiera di competenza del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, tra i quali quello “Rancho Granmanze” della Granarolo, da noi detto “Stalla” di 12.000 manze, che viene a profumare le campagne del Basso Molise, in particolare quella larinese, grazie alla messa a disposizione, da parte del Vescovo De Luca, dei terreni del Seminario di Larino in contrada Monte Arcano. "Un luogo che guarda il mare molto da vicino e che caratterizza il
paesaggio della campagna della città frentana. Paesaggio e ambiente, due straordinari valori di questo piccolo prezioso territorio, messi in discussione da questo progetto industriale che ruba solo risorse al Molise e il futuro alle nuove generazioni. Tanti soldi pubblici a disposizione, con una parte consistente destinati alla Granarolo che, lo abbiamo ripetuto più volte, non ha mai smesso di tenere in azione la sua squadra di lobbisti e di avvalersi dell’assenso del governo, che ha fatto proprio questo progetto e ciò è dimostrato dal fatto che l’ultimo pensiero di Letta e dei suoi Ministri è stato proprio quello per la Granarolo. Un risultato frutto di una cultura che guarda solo al profitto e che, con il furto di 100 ettari di terreno oggi destinato a cibo, nega uno sviluppo della nostra agricoltura e il futuro alle nuove generazioni, nel momento in cui viene meno la sostenibilità. Fac-
ciamo appello ai sindaci, agli amministratori comunali, organizzazioni sindacali e di categorie, associazioni ambientaliste e animaliste, mondo dei produttori, quello della cultura e dell’informazione, quanti si occupano e si preoccupano di questo nostro Molise e del suo domani, di unirsi a noi per informare i molisani e renderli protagonisti di quel No Stalla. Un No Stalla, che noi stiamo gridando sin dal primo momento, mentre Ruta, Leva & Co. si sono vantati di questo risultato, per dire Sì Molise, Bene comune. Facciamo appello altresì alla Regione Molise, al Consiglio ed agli organi di governo, di convocare una seduta monotematica del suo massimo organo rappresentativo per discutere la questione e decidere di rappresentare al governo la sua contrarietà all’insediamento nel Molise di un progetto che gli nega il futuro".
5
TAaglio lto
15 febbario 2013
La riunione del 13 febbraio è andata deserta per l’assenza dei rappresentanti di Campobasso
Boccone di traverso per il presidente Frattura il rinvio della presidenza dell’Unioncamere Molise Un primo scricchiolio della sicumera fratturiana e, di contro, un segnale di sostanziale determinazione della Camera di Commercio di Campobasso a sostegno di Amodio De Angelis Gli è andata a buca al presidente Frattura la nomina di Pasqualino Piersimoni alla presidenza dell’Unione delle Camere di Commercio di Campobasso e Isernia. Veniva data per certa, ma certa non è stata per la rappresentanza isernina presentatasi compatta all’appuntamento del 13 febbraio. Non sono andati, invece, i rappresentanti della Camera di Commercio di Campobasso, mossi in tal senso, sul rush finale, da un comprensibile e apprezzabile moto d’orgoglio che ha trovato la giusta motivazione nel fatto che deve toccare alla nuova giunta camerale del capoluogo regionale (da eleggersi da qui a qualche mese) di affrontare la questione e risolverla. Risolverla, come è stata sempre risolta, a favore della presidenza della Camera di Commercio di Campobasso che, va detto e ribadito, prevale in tutto e per tutto, in termini analitici, statistici, economici e di rappresentatività, sulla consorella isernina. Che, per quanto viene detto, nel progetto di riforma del settore, è destinata a scomparire. Il colpo valeva quindi doppio ma, come diciamo, non è riuscito, lasciando la bocca amara al presidente della giunta regionale che già pregustava il boccone, e si disponeva a collocare la tessera Piersimoni al posto giusto nella composizione del quadro di potere che sta realizzando per avere il dominio assoluto sul territorio e nelle attività economiche. Quindi, un primo scricchiolio della sicumera fratturiana. E, di contro, un segnale di sostanziale determinazione del presidente della Camera di Commercio di Campobasso, Amodio De Angelis, che qualcuno voleva fosse rassegnato alla strategia d’attacco del gruppo isernino
nia che si sono guadagnati meriti e compensi aiutando Frattura a sconfiggere Michele Iorio. Ad Amodio gli è capitato di reggere la Camera di Commercio di Campobasso in virtù del passaggio di Frattura in politica e alla presidenza della giunta regionale. La surrogazione gli è valso, come diciamo, l’apprezzamento della giunta e del consiglio camerali. Non a caso, infatti, all’idea di dover soccombere alle mire isernine per la presidenza dell’Unioncamere, gli sono stati vicini. E probabilmente lo saranno ancora nel momento in cui (tra qualche mese) si dovranno rinnovare gli organismi di vertice dell’ente e, successivamente, di nuovo in ballo la presidenza di Unioncamere Molise. Dardo
alla presidenza dell’Unioncamere Molise. Aver mandato all’aria il progetto dei pentri s’è rivelata una mossa abile, che lo rafforza nella considerazione che s’è guadagnato pilotando l’ente camerale senza squilli di tromba ma con oggettiva saggezza amministrativa, e una accorta politica di coesione tra le varie rappresentanze settoriali. Amodio è espressione del settore agricolo, destinato ad essere sempre secondo nella corsa alla presidenza, alle spalle dei rappresentanti degli industriali. Doveva verificarsi anche per l’attribuzione della presidenza dell’Unioncamere Molise con Piersimoni che, come si sa, è figura degli industriali in provincia d’Iser-
Firenze batte Livorno due a zero di Massimo Dalla Torre
“O Tosco che per la città del foco vivo ten vai così parlando onesto, piacciati di restare in questo loco. La tua loquela ti fa manifesto di quella nobil patria natio, a la qual forse fui troppo molesto”... Questa è la chiosa che ci sentiamo di fare alla notizia che vede Matteo Renzi, spumeggiante, arguto, sfrontato ma anche profondo come sanno essere i toscani, fra qualche ora salire al colle dove il Presidente della Repubblica con molta probabilità gli affiderà l’incarico per formare il nuovo governo dopo l’ammaina bandiera di Letta, altro toscano, livornese amico di Marcello Lippi ex trainer della nazionale italiana ed estremo difensore della cultura del “cacciucco”, che ha dovuto cedere agli assalti del sindaco della “augusta Florentia”.Atto che, di fatto, ha aperto ufficialmente la crisi di governo dopo che l’assemblea del PD con 136 voti ha decretato la fine dell’era Lettiana, dove le incongruenze e soprattutto forze avverse inspiegabilmente hanno fatto “comunella” per gabbare l’Italia e gli Italiani. Cronaca di una morte annunciata che vede il giovane sindaco della città gigliata che, da sempre, la storia lo insegna, ha fatto la differenza sotto l’egida del “nuovo”. Un nuovo che ha glissato le accuse, che gli sono state lanciate dagli altri esponenti della sinistra, tanto lui la candidatura a Palazzo Chigi se l’è presa sbattendo i piedi e facendo i capricci che, in questi casi, pur di ottenere quello che si vuole, sono l’unica arma efficace contro chi vuole a tutti i costi escluderti perché ti giudica troppo piccolo per partecipare alle cose dei grandi. Un trentasettenne che, non disegna di utilizzare le battute di Maurizio Crozza quando incontra i suoi simpatizzanti in cui il comico che apre le copertine di Ballarò, lo imita e lo dileggia, ma si sa questo è lo scotto che si paga se si vuol far parte di quelli che contano. Un trentasettenne che si compiace della presenza nelle sale dove arringa la folla anche dei bambini, lui ne ha tre, come il suo predecessore. I quali,
forse preferirebbero guardare in TV Peppa Pig, cartone demenziale che ammalia galvanizzando l’attenzione dei più piccoli, al posto di “sorbettarsi” un sermone dove la “C” aspirata domina. Un trentasettenne che, al punto in cui si è arrivati, non può più tirarsi indietro, anche se molti in queste ore si domandano: lo sa che una vola avuto l’incarico e formato il Governo dovrà vedersela con chi mastica di politica da sempre? e soprattutto lo sa che se vuole governare deve scendere a compromessi con le eminenze grigie che da anni danno ordini nel Transatlantico? Domande che non turbano “il Matteo”, come lo chiamano i suoi concittadini, tant’è che ha tirato dritto lungo la strada che lo ha portato nel giro di pochi mesi da Piazza della Signoria, gioiello del rinascimento italiano, alla Piazza dove troneggia la colonna che racconta le gesta dei signori del Tevere, utilizzando la innovativa Smart status simbol dei rampanti; la bicicletta, altra sua passione, come per Letta, per ora è parcheggiata nel sottoscala della sua elegante abitazione fiorentina. Un giovanotto che, visto l’epilogo della vicenda governativa, non disegna di calpestare la volontà degli elettori che, ancora una volta, sono stati gabbati dalla parlantina veloce di chi si appresta a governare un Paese che è letteralmente allo sbando. Forse questa è la chiave di lettura targata FI. Una chiave che si presenta vestita casual. Una chiave che, con la schiettezza dei concittadini di Dante, permette al primo cittadino della repubblica un tempo governata dai Medici di ripetere un refrain che, a dir la verità ha stancato: del diman non c’è certezza… e gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare parafrasando due simboli della terra della libertà il Magnifico e Gino Bartali, meglio conosciuto come Ginettaccio. Un novello fustigatore “delle anime prave” che non teme di ammettere che si è giunti alla “stagion dei fichi” che però, visto i risultati deludenti, sono appassiti, immangiabili e difficilmente da digerire; ma si sa, la politica, e soprattutto i politici, sono questi.
L'intervento.
Scuola, quel mancato dimensionamento
La segnalazione pervenuta dall’Assessore all’Istruzione della regione Molise sintetizza chiaramente e drammaticamente la situazione della scuola molisana. Il Molise è l’unica regione in Italia a non aver provveduto al Dimensionamento della rete scolastica secondo i parametri espressi dal Governo a causa di veti incrociati, di ripicche politiche, di gretti campanilismi e di interessi personali. Il grido d’allarme dell’assessore è pienamente condivisibile. La Uil scuola è sempre stata molto attenta al problema del dimensionamento scolastico, perchè esso interessa la scuola molisana tutta, in tutte le sue componenti di Dirigenti scolastici, personale Ata, docenti e alunni, con evidenti ricadute sul territorio. Nei nostri precedenti interventi abbiamo anche evidenziato delle situazioni non sempre convincenti, ma tutto è perfettibile e riconosciamo che è difficile rimanere nei parametri previsti dalla legge (da 82 a 54 scuole autonome) senza dover fare delle scelte drastiche e ineludibili. Il dimensionamento della rete scolastica molisana può aver lasciato l’amaro in bocca a qualcuno, ma era un impegno che andava rispettato e portato a compimento per il bene stesso della scuola molisana, tanto più che tale dimensionamento è stato approvato con larga maggioranza in Consiglio regionale e ha coinvolto in un confronto aperto e sereno sia le parti sociali, sia le amministrazioni locali, sia i Dirigenti scolastici, e non solo. I ricorsi presentati dalla provincia di Campobasso e dal comune del capoluogo denotano un completo disinteresse per i problemi della scuola molisana e sono il segnale dell’apertura della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Campobasso. Non sappiamo chi uscirà vincitore dai ricorsi, sappiamo con sicurezza che, comunque vada, perderanno la Scuola, gli alunni ed i cittadini del Molise. Già abbiamo vissuto una drammatica esperienza della confusione amministrativa e gestionale di un piano approvato e poi annullato dalla sentenza (mancate graduatorie, bilanci rifatti fino a sette volte, trasferimenti di personale annullati, ecc.), meccanismi difficilmente comprensibili per chi non vive nella scuola. La Scuola, perché possa funzionare efficacemente e possa garantire la qualità dell’offerta formativa, ha bisogno di avere un futuro non affidato alle sentenze dei giudici, ma alla responsabilità degli amministratori. Anche a causa del limitato numero di alunni, il sistema scolastico molisano, non può essere costituito da 82 autonomie, di cui circa la metà sottodimensionate, senza Dirigenza, senza DSGA e con uno sparuto numero di Assistenti Amministrativi. Ora c’è assolutamente bisogno del dimensionamento della rete scolastica e va bene quello deliberato, nonostante le tante riserve da noi poste ai tavoli. Uil Scuola
6
Campobasso
15 febbraio 2014
Distretto produttivo “Bojano-Isernia-Venafro”, la Provincia chiede il riconoscimento dell’area di crisi Gam, Ittierre e aziende meccaniche, il declino economico del Molise non si arresta e la situazione peggiora di giorno in giorno con gravi conseguenze sotto il profilo sociale dovute alla perdita di centinaia di posti di lavoro. La questione, ieri mattina, è stata sottoposta all’attenzione del Consiglio provinciale da Carlo Perrella che ha presentato una proposta di deliberazione, approvata all’unanimità dai colleghi, per chiedere al Governo nazionale e in particolare al ministero dello Sviluppo economico di aprire un tavolo istituzionale per il riconoscimento dell’area di crisi del distretto produttivo “Bojano-Isernia- Venafro”. “E’ necessario e urgente – ha detto il consigliere di maggioranza Perrella illustrando il dispositivo – individuare un percorso teso alla reindustrializzazione del territorio e al reimpiego delle unità lavorative espulse dalle filiere in difficoltà con particolare riferimento, per la zona di Bojano, a quella avicola”. Il Comune di Bojano ha già provveduto a ridurre i costi di somministrazione dell’acqua per le attività industriali e anche alla rivisitazione dei valori venali per le aree fabbricabili ma tali misure non sono sufficienti. Per Perrella è necessario aprire un confronto con le altre istituzioni, con le parti sociali e con le associazioni cooperative per elaborare una proposta da sottoporre alla Regione e al Governo. Fondamentale il ruolo sociale che la Provincia dovrebbe assumere in questa fase di elaborazione delle misure da adottare per promuovere iniziative volte a invertire il trend del Molise anche perché, stando alla nota dell’assessore regionale Michele Petraroia con il verbale di riunione del 30 gennaio dell’Unità di crisi del ministero dello Sviluppo, il Go-
verno ha già riconosciuto la sussistenza dei presupposti per attivare la procedura sull’area di crisi. Petraroia precisa però che “le due opzioni tecniche su cui avviare il confronto con le parti sociali in Molise attengono o all’ipotesi della sola area di Pettoranello del Molise legata alla crisi Ittierre oppure all’ipotesi di un accordo di programma che coinvolge anche la filiera avicola e l’indotto metalmeccanico riproponendo il territorio già inserito nel Contratto d’area “Molise interno” che si estende da Sesto Campano a Trivento e da Guardiaregia- Campochiaro a Venafro; le strutture regionali – conclude Petraroia nella nota – già impegnate nelle istruttorie preliminari sul riconoscimento dell’area di
Flash Mob in piazza In occasione di San Valentino manifestazione anche a Campobasso CAMPOBASSO. Ad un anno dal successo di “One billion rising”, in cui più di un miliardo di persone ha danzato e manifestato contro la violenza sulle donne, Eve Ensler, sempre nel giorno di S. Valentino, sempre con e per le donne, propone l’”One billion rising for justice”. Ancora una volta, dunque, dopo quella che è stata definita la più grande manifestazione di massa dell’umanità, Eve, scrittrice statunitense, fondatrice del “V-Day” (S. Valentine’s day, ndr.) ed autrice de “I monologhi della vagina”, unisce giovani e meno giovani, uomini e donne, attivisti ed associazioni di 189 Paesi nel mondo, per urlare un fermo “no” contro la violenza perpetrata a danno del gentil sesso. Lo fa nei luoghi in cui scorre la vita sociale o che hanno a che fare con la giustizia, fino ai semplici spazi pubblici che non garantiscono la sicurezza della donna come dovrebbero: tribunali, stazioni di polizia, sedi di governo e amministrative, strade e piazze principali. Anche Campobasso ha risposto entusiasta all’iniziativa, azione globale che non ha organizzazione, politica o partitica, d’apparte-
nenza, e Piazza Vittorio Emanuele si è colorata del nero e del rosso indossati dai partecipanti ad un flash mob che ha sfidato il freddo di una fine giornata di metà febbraio, esprimendo l’importanza del coraggio della denuncia. “Posso vedere il mondo che condividiamo sicuro e libero da ogni oppressione; mai più stupri, incesti od abusi, le donne non sono una proprietà”: è, questo, il senso dell’evento, autogestito da quanti, numerosissimi, hanno voluto prestare la propria voce chiedendo “giustizia” e fine dell’impunità. Sì, giustizia. Un sostantivo che, in questo delicato contesto, si declina in vari modi, e tutti si tingono di un messaggio di collaborazione e solidarietà. “Giustizia per le donne maltrattate e uccise – spiega il Coordinamento One Billion Rising Campobasso -, giustizia per quelle che iniziano ora il loro percorso fuori dal silenzio, giustizia di un’ idea inappellabile e inoppugnabile secondo cui qualsiasi bambina, adolescente, amica abbia il diritto di vivere al riparo dalla violenza e dall’abuso”.
crisi metteranno a disposizione delle rappresentanze economiche e produttive il lavoro avviato con l’obiettivo di agevolare un percorso condiviso sull’attivazione di uno strumento di politica industriale finalizzato al riassorbimento dei lavoratori espulsi dalle filiere in crisi del tessile, dell’alimentare e del settore metalmecca-
nico”. Il Consiglio provinciale, quindi, ha deciso di accogliere la proposta di Perrella e di attivarsi, attraverso il presidente Rosario De Matteis, per avviare il confronto con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento dell’area di crisi del distretto “Bojano- Isernia - Venafro”. Teresa Manara
L’Artigianato sbarca nel Regno Unito Uno spiraglio per il settore che ha conosciuto una profonda crisi Campobasso. L’artigianato molisano si sta affermando sempre più come realtà economico produttiva della nostra regione. E si sta imponendo non solo a livello regionale, ma anche a livello nazionale ed internazionale. Dopo il recente successo riscontrato in occasione dell’Artigiano in Fiera, svoltasi lo scorso mese di dicembre a Milano, le aziende artigiane molisane hanno avuto la possibilità, la scorsa settimana, di esporre e vendere le proprie pregiate produzioni nell’ambito della Spring Fair a Birmingham. Si tratta della più importante vetrina dell’artigianato organizzata nel Regno Unito, che ha richiamato un selezionato pubblico di buyers, galleristi, titolari di attività commerciali di nicchia, molto attenti alle particolarità artigianali proposte dagli espositori. Il Molise si è presentato con le seguenti 5 aziende nuove esportatrici: Crezioni Marigiò, produttrice di borse e accessori di moda in pelle, bigiotteria, Rossella Di Niro, produttrice di bigiotteria, DECO produttrice di oggetti in ceramica, Antica Stamperia Aurora, produttrice di stampe e cartoleria d’epoca, timbri, e Concetta Miozzi, produttrice di oggetti in vetro realizzati con la tecnica della vetro fusione. Per tutte la partecipazione alla fiera si è rivelata molto interessante, non solo per l’esperienza internazionale maturata, ma anche per i contatti intrapresi, alcuni di
elevato spessore. Oltre che da operatori del Regno Unito, le produzioni delle aziende molisane sono state particolarmente apprezzate da buyers ed acquirenti provenienti dagli USA, Nigeria, Libano. “L’iniziativa – ha spiegato il Presidente Vicario Amodio De Angelis – è stata realizzata dall’Unioncamere Molise in collaborazione con la Camera di Commercio di Campobasso con l’obiettivo di favorire il processo di internazionalizzazione delle imprese artigiane molisane cosiddette “matricole” o nuove esportatrici, ovvero di quelle imprese che oggi non sono ancora presenti sui mercati esteri. Si è scelto di farle partecipare alla Fiera Spring Fair di Birmingham in quanto il mercato inglese è molto attento alle produzioni artigianali italiane di nicchia. La fiera, inoltre, è molto frequentata da operatori del settore provenienti da tutto il mondo e questo fattore ha contribuito a dare il giusto risalto internazionale alle produzioni portate in fiera dalle nostre 5 aziende. Ora spetterà alle stesse aziende – ha concluso il Presidente Vicario De Angelis – saper alimentare tali contatti e portare a compimento le trattative avviate in fiera. Ma sarà una operazione questa sulla quale il sistema camerale continuerà a dare il necessario supporto alle aziende, assicurando tutta l’assistenza necessaria a condurre in porto le trattative stesse”.
7
Campobasso
15 febbraio 2014
Il binomio pubblico-privato non ha trovato ragion d’essere
Il recupero e la ristrutturazione del mercato coperto avrebbe dato una sterzata alla vita sociale, economica e culturale del centro urbano Tutto era pronto per la ristrutturazione del mercato coperto di via Monforte. Ora tutto è (quasi ) pronto per annullare il progetto e gli impegni presi. Il “quasi” sta ad indicare che tra l’amministrazione comunale e l’erede del compianto Mario Di Biase, il figlio Antonio, non tutti i nodi sono stati sciolti. Quantunque siano nodi da sciogliere. Crediamo che l’amministrazione di Campobasso facendo parte dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, sappia che lo slogan lanciato nel corso di una delle ultime assemblee è: “L’Italia riparte dalle città”. Molte città italiane infatti (prendiamo Salerno) si sono date questo carico e lo stanno onorando migliorando la propria organizzazione territoriale e la qualità della vita dei propri cittadini, dando prevalenza ai progetti (pubblici-privati) che puntano a conquistare anche il primato del bello “come valore Morale”, per dirla con il vescovo di Campobasso Bregantini. Il progetto di Mario Di Biase, l’imprenditore “in” dì Campobasso che aveva ideato l’intervento sul vecchio mercato coperto per farne una struttura polivalente, puntava decisamente a dare una sterzata alla vita sociale, economica e culturale del centro murattiano, ovvero la parte del territorio che ha pagato con un progressivo arretramento l’espansione dei nuovi quartieri e l’ingresso nella realtà commerciale dei super e degli ipermercati. Per rimettere in moto i meccanismi socio-economici e culturali inceppati, dopo aver rivitalizzato Via Gazzani con una costruzione per abitazioni e locali commerciali, dopo aver creato un
L’intervento. di Sergio Sorella* I mezzi di comunicazione hanno dato informazione circa i ricorsi al TAR presentati da alcuni sul piano del dimensionamento scolastico in regione approvato lo scorso dicembre. Se il TAR dovesse decidere la sospensione di detto piano si rischia di compromettere ulteriormente il funzionamento delle scuole ed il precario equilibrio raggiunto. In questi anni la FLC CGIL Molise ha più volte sostenuto che la legge nazionale sul dimensionamento andava cambiata. Non è possibile avere 54 istituzioni scolastiche in una regione con 13 comuni e 422 plessi nei quali si insegna ai bambini ed ai ragazzi. La FLC CGIL Molise ha fatto proposte di merito relative alla necessità di avere una legge regionale sull’istruzione, alla costituzione dei poli scolatici ed all’organizzazione dell’offerta formativa territoriale. La regione su questo ha nicchiato.
polo edilizio - La Città nella Città - che riassume un concetto di urbanizzazione polidirezionale mai sperimentato prima, Mario Di Biase aveva pensato di ristrutturare il vecchio mercato coperto di Via Monforte innovandolo nella funzione, più che nella struttura, con parcheggi coperti, box commerciali, multisala cinematografica, bar-ristorante panoramico con affaccio sul borgo medioevale. Allegato alla ristrutturazione, anche un percorso di riqualificazione territoriale che avrebbe interessato il mercato all’aperto di Corso Bucci, parte del centro storico (Via Marconi) e lo stesso Corso Vittorio Emanuele: un progetto di dimensione europea, rispettoso della tradizione storica campobassana in una prospet-
tiva di modernità. Un progetto da porre a base dello slogan dell’Anci <l’Italia riparte dalle Città>. Fare di Campobasso un centro direzionale al di là delle fin qui deluse, ataviche, aspirazioni, e delle comprovare inefficienze di chi l’ha amministrata. Quella idea geniale e la straordinaria volontà a realizzare di Mario Di Biase sono racchiuse in cataste di mappe, sezioni, prospetti, relazioni, stime e computi metrici e in un modellino in scala. L’amministrazione comunale s’è dichiarata incapace di sostenerne l’onore (e anche gli onori) del project-financing; l’erede Di Biase, sebbene mosso da identica passione, non ha trovato sostegni pratici e morali per continuare in sintonia con l’idea paterna. Altra oc-
casione di sviluppo urbano mancata. Con al centro il vecchio mercato coperto: simbolo architettonico degli anni Sessanta; centro commerciale primario degli anni SettantaOttanta; oggi simbolo decadente della profonda mutazione delle abitudini commerciali e del costume sociale campobassani. Sarebbe dovuta essere una soluzione per immaginare la rivitalizzazione e la ripresa in termini di vivibilita e qualità della vita delle due Campobasso: la medioevale e la murattiana. Progetto lungimirante per la capacità di ritessere attività (sociali, economiche e culturali) che erano nella tradizione e nella qualità urbana del centro murattiano, su cui già si annunciavano innesti progettuali da parte di Confcommercio ed altri obiettivi urbanistici (il masterplan) in grado di alzare il livello direzionale del capoluogo, onde sganciarlo dal pernicioso minimalismo politico-culturale dell’ultimo decennio. Il fenomeno del depauperamento commerciale del Centro urbano, il declassamento urbanistico dell’area compresa tra via Roma e viale Elena, la rarefazione di centri sociali e di aggregazione, la sclerotizzazione di intere fasce sociali generata dall’inedia culturale, è sotto gli occhi di tutti. L’Amministrazione civica e il Costruttore avrebbero voluto cambiare il senso e il destino del capoluogo. Ciò non è accaduto, e non potrà accadere, perché il binomio pubblico-privato non ha trovato ragion d’essere. L’idee camminano sulle gambe degli uomini. E gli uomini, nella fattispecie, non sono più gli stessi. Dardo
Ricorsi sul dimensionamento scolastico: Operazione da irresponsabili! Gli enti locali spesso si sono accapigliati tra di loro per garantirsi la bandierina di una istituzione scolastica da salvaguardare nella propria realtà, senza considerare gli interessi didattici e pedagogici dei propri alunni. La legge regionale sul dimensionamento ha tantissime criticità che abbiamo sottolineato in più occasioni. A partire dal numero: 55 istituzioni a fronte delle 54 autorizzate dal MIUR. Sappiamo, però, che il MEF ne vuole pagare 42. Nonostante questo, la legge regionale sul dimensionamento ha posto fine ad una precarietà evidente. Dirigenti scolastici in reggenza su più scuole, DSGA impegnati su più istituzioni, risorse del
fondo d’istituto utilizzate solo per pagare chi organizza il servizio e non per migliorare l’offerta formativa, ecc. Ora, se il TAR Molise, accogliendo i ricorsi degli enti locali, dovesse sospendere il piano di dimensionamento, si determinerebbe un caos evidente: le scuole nate dalla nuova aggregazione hanno già di codici di identificazione con i quali si faranno nei prossimi giorni le domande di trasferimento del personale, si faranno le graduatorie per chiamare i supplenti, si distribuiranno le risorse. Tutto ciò rischia di saltare e si aggiungerà ulteriore caos a quello determinato dal taglio di organici (negli ultimi anni si sono persi 1600 posti di lavoro nella
scuola molisana) e dalla drastica contrazione delle risorse a disposizione delle scuole per migliorare l’offerta formativa. E’ singolare che alcuni enti locali, avendo in passato aderito al piano di dimensionamento licenziato, scoprano di essere in disaccordo solo successivamente. La politica dovrebbe fare scelte che aiutano la soluzione dei problemi e non porre ostacoli. Chi amministra la cosa pubblica dovrebbe mostrare più senso delle istituzioni e non utilizzare anche il dimensionamento scolastico per fini che nulla hanno a che fare con la qualità dell’offerta formativa da garantire agli studenti molisani. *Segretario Flc Cgil Molise
ANNO X - N째 38 - SABATO 15 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
11
Isernia
15 febbraio 2014
L'intervento
Ittierre: cari politici molisani anche questa volta posso dire: e che vi avevo detto?! tutt’al più, secondo il sindacalista, l’azienda, a fronte di una precisa richiesta di aiuto per i dipendenti, ha messo solo: «Alcune proposte molto basse in fase di incentivazione». L’intenzione è quella di spostare la partita a Roma, perché il ministero, in base alle disposizioni della legge 223 del 1991, ha il compito di trovare una mediazione tra le parti in caso di riduzione del personale. Non solo, secondo Guarinoni in situazioni come questa: «L’istituzione può farsi promotrice di possibili soluzioni anche di tipo industriale, che chiaramente devono essere accolte e non possono essere imposte». L’idea della Cgil è quella di promuovere la cessione del marchio. «Perché non vediamo più loro come possibili interlocutori per una possibile salvezza», ha concluso Guarinoni. Un accenno è già stato formulato: «Ci hanno risposto che potranno anche valutare l’ipotesi in futuro, ma oggi non ci sono i presupposti».
di Massimo Saluppo Paris group annuncia ai sindacati che l’esperienza di Gianfranco Ferré è finita; i sindacati non ci stanno e vogliono cercare un acquirente per il marchio italiano. Come anticipato da MFF lo scorso 7 febbraio, mercoledì sera si è consumato un nuovo capitolo dell’affaire Ferré, con l’incontro tra i rappresentanti della società della famiglia Sankari e la rappresentanza sindacale dei lavoratori della Itc di Bologna (che ha incorporato anche quella della ex Gianfranco Ferré spa). Il risultato ha confermato tutti i timori possibili e immaginabili: «L’azienda ci ha detto ufficialmente che intende disinvestire completamente in Italia, che l’attività per quanto li riguarda è completamente cessata e che manterranno solamente il rapporto con le licenze che hanno già da tempo», è stato il primo commento di Roberto Guarinoni della segreteria Filctem-Cgil di Bologna. Sul tavolo
Violenza sessuale, assolti due giovani
In Appello riformata la sentenza di primo grado. Per l'avvocato Messere “riconosciuta la verità”
VENAFRO. Con l’infamante accusa di aver abusato sessualmente di una 16enne, i due giovani venafrani (G.N. e S.F.) erano stati arrestati e condannati a 8 anni e 6 mesi di carcere. Alla luce delle perizie e dei fatti nuovi intervenuti, però, la Corte d’Appello di Campobasso ha ribaltato la sentenza di primo grado, dichiarando innocenti i due ragazzi (rispettivamente assistiti dai legali Arturo Messere e Marciano Moscardino) perché “il fatto non sussiste”. La vicenda risale ad un paio di anni fa. La ragazza, che aveva trascorso una serata con i suoi due amici, il mattino seguente andò a denunciarli, dichiarando di aver subito violenza sessuale. Scattarono le manette e ne seguì un processo di primo grado che sancì la condanna dei due imputati a 8 anni e 6 mesi di carcere. Ieri l’altro, a Campobasso, l’assoluzione con formula piena ad opera dei giudici della Corte d’Appello. La versione dei fatti fornita dalla presunta vittima sarebbe stata smentita dai testimoni e dalle evidenze scientifiche.
L'intervento. di Pietro Paolo Di Perna La notizia relativa all'argomento della realizzazione del parco nell'area urbana delle Ferrovie dello Stato, ha suscitato molte perplessità, avvertite non solo da chi scrive ma anche da molti cittadini di Isernia. Isernia, da quasi un anno, è diventata la città dei paradossi e il Sindaco in carica ne è l'esempio evidente: vince le elezioni conducendo una campagna elettorale sulla base di un programma copiato parola per parola, tanto che si è avuta l'impressione che adIsernia sarebbe arrivato addirittura il mare. Nei 100 giorni dopo le elezioni, le iniziative realizzate hanno messo in luce la mancanza di serie linee programmatiche, oltre ad aver rivelato alla cittadinanza tutta che le parole espresse nel programma elettorale non erano altro che "promesse da marinaio". Consentitemi la battuta, l'amministrazione comunale "naviga a vista" e ha trasformato Isernia nella città dei paradossi, città in cui un monumento è decorato con bidoni dell'immondizia e città in cui si
Una città allo sbando preferisce costruire parchi nelle aree urbane e palazzi nelle aree verdi. Partendo dal presupposto che l'iniziativa di un parco verde è sempre lodevole, così come è stata pensata dall'amministrazione, ha suscitano, però, non poche perplessità; infatti, i circa 4,5 milioni di euro di fondi PISU, che ora verranno utilizzati, erano stati destinati dalla precedente amministrazione ad altri importanti progetti tra i quali la ristrutturazione di Palazzo d'Apollonio (al fine di ricavarne un centro culturale polifunzionale), la riqualificazione del "parco le piane" (dove era prevista la realizzazione di una pista ciclabile) e la realizzazione di un palazzetto dello sport. Tale cifra, che in questo caso sarebbe stata investita totalmente sul nostro territorio, avrebbe sicuramente dato un piccolo slancio alla nostra piccola economia. Ora, al contrario, si prospetta un impiego di questi fondi diverso e anche dannoso per la nostra comunità; il Sindaco, infatti, spedirà a Roma con il "primo
treno" più di 2 milioni di euro (in questo caso sicuramente non accumulerà ritardo, quindi, cari amici che per lavoro o studio usufruite di questa tratta, approfittatene!) direttamente nelle casse di Ferrovie dello Stato e solo la restante parte dei fondi li investirà nella nostra città. Alla luce di tutto ciò, nutro forti dubbi sulla linea intrapresa dall'amministrazione comunale che cosi facendo rinuncia ad altre innumerevoli iniziative già in essere in favore di un'unica grande ed ingestibile opera.Come si può pensare ad un parco dove anziché avere incontri ravvicinati con graziose specie animali, si corre il rischio di averli con un treno?Come si può pensare a poter gestire un parco con una superficie di più di due ettari se non si è in grado di sostenere i costi di gestione di un area meno estesa come la villa comunale? E tutti conosciamo lo stato di degrado in cui attualmente versa. Gradirei che il Sindaco, ancora
prima di iniziare questa opera, promettesse all'intera cittadinanza che, innanzitutto, non aumenterà di un solo centesimo le tasse per la gestione del parco, e, in secondo luogo, promettesse che, qualora si presentasse l'impossibilità di realizzare il futuro parco per insufficienza di fondi, non venderà parte del suolo per incentivare una cementificazione selvaggia per realizzare 1, 2 o addirittura 3 palazzine. Ho espresso tutte queste perplessità più volte al Sindaco in Consiglio Comunale ma ad oggi ancora non ho ricevuto nessuna risposta. Isernia ha perso una grande occasione per poter finanziare iniziative più concrete, dirette esclusivamente ai cittadini e alle imprese locali e soprattutto a quei cittadini che fanno parte delle categorie più deboli (giovani, anziani ecc.) in favore di un'unica e azzardata opera che non avrà nessuna ricaduta positiva sulla comunità. *Capogruppo Consiliare di Fratelli d'Italia
A Venafro “Vediamoci di venerdì” Bella iniziativa per far conoscere la città organizzata dal movimento "I Venafrani per Venafro" VENAFRO. Dopo le riuscitissime ed assai partecipate “ Passeggiate del Mercoledì “ degli anni precedenti, per il 2014 è stato ideato “ Vediamoci di Venerdì “. E’ la denominazione dei nuovi appuntamenti mensili da febbraio a maggio che il movimento “I Venafrani per Venafro” ha programmato per valorizzare e far conoscere le attrattive storiche, tradizionali ed ambientali della città perché vengano apprezzate dalla massa. “ Vediamoci di Venerdì “ saranno passeggiate nel centro storico ed incontri in posti prestabiliti sempre della Venafro antica per parlare di sentimento religioso locale, di tradizioni e personaggi del posto, di proverbi e modi di dire del
passato, nonché di verde e fiori dei giardini privati della città. Ogni incontro della durata di due ore, avrà un conduttore diverso. Questi i temi che verranno presentati e coloro che li esporranno : “Il sentimento religioso popolare e la Cattedrale di Venafro” (prof. Mario Giannini), “Tipicità, consuetudini e personaggi tra Palazzotto e Manganelle” (Ins. Maddalena Scarabeo Ottaviano), “Proverbi e modi di dire del passato” (prof. Tonino Atella), “La natura nei giardini privati della Venafro antica” (prof. Ferdinando Alterio). Gli appuntamenti, le cui date sono ancora da fissare, ci saranno ogni fine mese in orario pomeridiano. Nei prossimi giorni in programma un vertice tra i con-
duttori di “ Vediamoci di Venerdì “ per definire ufficialmente date ed orari di svolgimento degli appuntamenti. Le motivazioni della nuova iniziativa espresse da “I Venafrani per Venafro” : “Senza alcun onere finanziario, cosa importantissima dato il persistente momento di difficoltà, -spiegano dal movimento- e per il piacere di trasmettere ad altri le modeste conoscenze in nostro possesso, ci rimbocchiamo volentieri le maniche mettendoci a disposizione di quanti parteciperanno. E’ il modo giusto, riteniamo, per far apprezzare la nostra città divulgandone caratteristiche, suggestioni, tradizioni e peculiarità”.
12
Termoli
15 febbraio 2013
Sviluppo turistico ed industriale, Di Brino invita ad incontro presidente di Assindustria TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino intende replicare alle nuove dichiarazioni del presidente di Assindustria Molise Mauro Natale. "Mi piacerebbe aprire un dialogo sereno e pacato con il presidente di Assindustria Molise Mauro Natale - dichiara Di Brino - sui temi dello sviluppo turistico ed industriale nel basso Molise, al fine di poter illustrare compiutamente le scelte effettuate in questi anni dalla nostra Amministrazione comunale. In merito alla richiesta dello stato di crisi dell'area industriale di Termoli, invece, vorrei
evidenziare che la decisione è stata condivisa dall'intero Consiglio comunale e votata all'unanimità. Concludo questa breve replica, quindi, invitando il presidente Mauro Natale ad un incontro, nel corso del quale potremo conversare sull'opportunità di questo territorio di potersi avvalere di un sistema industriale e turistico armonico, nel quale l'uno non comprometta l'altro dal punto di vista ambientale, e nella consapevolezza che le scelte di sviluppo di Termoli non possono certo prescindere dalle proprie caratteristiche geografiche".
Fiat, sindacati chiedono Consulta dello sport: nuovo incontro tutela dell’impianto TERMOLI – Tutelare la continuità lavorativa della Fiat di Rivolta del Re. Questa la richiesta delle segreterie sindacali regionali della Uilm, Fim, Fismic e Ugl che si sono riunite per fare il punto sulla situazione. “All’interno dei processi produttivi – si legge nello nota sindacale si percepisce un malcontento generale a 360 gradi, manca l’armonia, manca il lavoro di gruppo, manca il dialogo, sempre responsabilità delle sole maestranze? L’essere motivato è diventato, secondo questa gestione, elemento in disuso. Eppure la politica aziendale ci risulta essere un’altra. La valorizzazione delle risorse, per questa gestione non ha trovato
più motivo di essere presa in considerazione. Nella giusta misura crediamo che le persone meritevoli vanno premiate. Non vogliamo pensare che lo stimolo a migliorarsi, per questa gestione, significhi una interpretazione negativa. Sui servizi, crediamo che il nostro stabilimento sia ormai allo sbando; bagni poco decorosi, inefficienti specialmente per le donne, spogliatoi abbandonati a loro stessi, illuminazione nelle zone di passaggio insufficienti o addirittura inesistenti (con serio rischio infortuni per le maestranze), cancelli e inferriate di protezione e recinzione privi di manutenzione perio-
Notizie in breve. TERMOLI – Il Settore Patrimonio informa che è stato pubblicato, nella sezione "Avvisi e Bandi" e "Patrimonio" del sito web istituzionale del Comune, all'interno del bando di gara per l'assegnazione di aree comunali adibite ad uso orti urbani sociali, il modello di autocertificazione. Si invitano pertanto gli interessati a prenderne visione e a scaricarne il contenuto, in quanto il modello debitamente compilato, dovrà essere inserito nella busta da presentare per la partecipazione al bando. TERMOLI – Il Settore Patrimonio informa che è stato pubblicato, nella sezione "Avvisi e Bandi" e "Patrimonio" del sito web istituzionale del Comune, all'interno del bando di gara per l'assegnazione di aree comunali adibite ad uso orti urbani sociali, il modello di autocertificazione. Si invitano pertanto gli interessati a prenderne visione e a scaricarne il contenuto, in quanto il modello debitamente compilato, dovrà essere inserito nella busta da presentare per la partecipazione al bando. TERMOLI - Il Presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis e l’assessore al lavoro Sandro Di Labbio lunedi 17 alle ore 10 terranno una conferenza stampa presso il Centro per l’Impiego di Termoli. Al centro del dibattito la questione del personale della struttura.
dica; la ruggine ha preso il sopravvento, il decoro non rientra nel vocabolario di marcia di questa gestione. Crediamo fondamentale all’interno di una impresa, il processo riorganizzativo, riteniamo l’organizzazione il giusto strumento necessario alla competitività del sistema, la nostra interpretazione, nella trasformazione, è stata sempre quella di una maggiore coesione sociale dando il giusto indirizzo sulle mansioni alle maestranze. Nella recente riorganizzazione – conclude la nota -, in questa gestione ci è parsa di leggere il contrario, ulteriore lacerazione sociale e disaffezione al sistema”.
per gestione palazzetti TERMOLI – Si sono nuovamente riuniti i rappresentanti delle associazioni presenti in seno al direttivo della Consulta dello Sport. L'incontro è stato utile per proseguire la discussione già avviata in merito alla predisposizione dei bandi relativi all'affidamento della gestione di due palazzetti dello sport. I rappresentanti delle associazioni, De Palma, Cantore e Mottola, assieme al presidente della Consulta Angelo Farina e ad Antonio Lanzone, hanno condiviso una prima importante bozza di gara, sulla base della quale si lavorerà per mettere a punto eventuali criticità.
"L'obiettivo - ha commentato Farina - è quello di accelerare i tempi, al fine di concludere l'iter di assegnazione entro l'estate e proseguire, con l'ausilio della Consulta, nei successivi affidamenti. Abbiamo poi trattato altri argomenti, tra cui quelloche interessa le strutture con convenzioni scadute, o mai stipulate, e quello della difficoltosa agibilità della pista di atletica dello stadio Cannarsa: in questo caso è stato chiesto di stimolare la struttura comunale dei Lavori Pubblici al fine di programmare le necessarie opere di manutenzione".
Porte aperte all’istituto Boccardi TERMOLI – Oggi e domenica dalle 15,30 alle 19,30 porte aperte all’Istituto Tecnico Commerciale “G. Boccardi”. Ad accogliere e ad accompagnare genitori e ragazzi saranno gli studenti e tutto il personale sarà a disposizione per mostrare l’Istituto con i suoi molteplici laboratori informatici, linguistici, di chimica e di fisica, oltre alle aule Lim, alla ricca biblioteca e alla spaziosa e attrezzatissima palestra. Il Boccardi offre anche la possibilità di conseguire la Patente Europea del Computer (ECDL) ed è inoltre, l’unica scuola del Molise autorizzata dal Ministero al rilascio del diploma Esabac, “un solo esame di stato, due diplomi”. Il diploma Esabac, oltre a fornire una approfondita formazione linguistica, dà accesso direttamente anche alle università francesi. Per sostenere l’obbligo scolastico il Consiglio d’Istituto dell’ITC Boccardi ha deliberato un contributo di 50 euro per l’acquisto
del materiale didattico, in favore di tutti gli iscritti alla prima classe per il prossimo anno scolastico 2014/15; 10 borse di studio di 100 euro cadauna, per i frequentanti la
prima classe che riporteranno la migliore media allo scrutinio finale. Il personale di segreteria sarà a disposizione delle famiglie per le procedure delle iscrizioni on line.
Al via il corso volontari Croce Rossa
TERMOLI – Inizierà martedì 18 febbraio il corso di formazione per Volontari della Croce Rossa Italiana. Il corso si terrà nella sede di Via Amalfi n.1, e inizierà dalle ore 17. Il percorso per il reclutamento e la formazione a contenuto teoricopratico della durata di 16 ore è volto all’acquisizione dell’identittà e delle conoscenze di base richieste per diventare volontari. Le iscrizioni sono aperte, per informazioni è possibile rivolgersi al numero: 333 1542090.
Derby, stadio Cannarsa vietato ai tifosi dell’Isernia
TERMOLI – Domenica allo stadio Cannbarsa si disputa il derby tra il Termoli e l’Isernia. I tifosi isernini comunque non potranno essere presenti allo stadio ed assistere all’incontro di calcio. Dopo gli incidenti tra opposte tifoserie nella gara d’andata il Prefetto di Campobasso ha emesso il provvedimento di divieto di vendita dei biglietti d’ingresso allo stadio ai residenti nella provincia di Isernia per la partita e l’eventuale annullamento dei ticket già emessi.
13
Termoli
15 febbraio 2014
Pulizie, stabilizzare le lavoratrici della cooperativa LARINO- Restiamo esterrefatti dal comportamento del Sindaco e del Vice Sindaco che ancora una volta fanno finta di non conoscere. E questa la dice lunga sull’amministrazione! Non potevano non sapere, questa è la verità, ma si continua a dire di non conoscere e, puntualmente, a far finta di cadere dalle nuvole! Come se essere all’oscuro di certe situazioni fosse invece ammissibile per chi è in realtà demandato a tutelare la comunità e i cittadini tutti, per chi si professa in un certo modo solo perché di centro - sinistra (come se esserlo fosse garanzia di una maggiore assistenza o sensibilità per la comunità) ma invece nei fatti rivela interesse per ben altre faccende e non certo per le esigenze e necessità dei lavoratori. E ora che finalmente tutti sanno, ci chiediamo, cosa intendono fare? Una situazione, quella delle signore che lavorano per la cooperativa di pulizie, balzata sulle pagine di cronaca locale senza che prima nessuno dicesse una pa-
rola o spendesse un solo pensiero per la loro spiacevole e grave situazione, nonostante testimonianze documentate raccontino ben altre verità! E allora, spesso ci dicono che dobbiamo credere a delle favole….ma come è possibile continuare a credere a certe scuse?! Si può arrivare a giocare con la propria incapacità ammi-
nistrativa sulla pelle della povera gente senza essere capaci di fare il proprio dovere, di tutela e aiuto per i più deboli? Speriamo si sveglino dal torpore in cui li ha accucciati la vittoria amministrativa e si rendano conto dei danni che stanno perpetuando ma soprattutto che il più importante degli onori è la capacità di
portare a compimento gli oneri che gli spettano sedendo a Palazzo. Per quanto riguarda il piano procedurale, osserviamo come questa amministrazione continui ad usare in maniera eccessiva il sistema delle proroghe senza invece procedere a regolari gare di appalto. La proroga dei servizi dovrebbe essere l’eccezione e non la regola! Oltre infatti alle proroghe per il servizio di pulizia del Municipio e Tribunale, balzano agli occhi quelle al servizio di mensa scolastica vedi ad esempio delibera nr 122 del 18/09/2013- nr. 172 del 5/12/2013- nr. 19 del 6/2/2014 tutte delibere che prorogano continuamente il servizio! Suggeriamo dunque di operare attraverso opportune gare di appalto in modo da acquisire il DURC prima e dopo, dunque è questo il modo di procedere per evitare situazioni spiacevoli come questa. I consiglieri di minoranza Rossella Mammarella, Michele Urbano, Giulio Pontico
Primarie Pd, l’appello Esporre frutta e verdura all’esterno dei giovani democratici del negozio può comportare una condanna
BASSO MOLISE - Domenica 16 febbraio, ci saranno le primarie per la scelta del Segretario regionale del Partito Democratico, noi Giovani Democratici del basso Molise abbiamo accolto con entusiasmo la candidatura dell’Onorevole Laura Venittelli, con lei finalmente si concretizza l’opportunità di porre al centro la questione del basso Molise, territorio da troppo tempo ignorato dalla politica regionale e l’occasione di avere un nostro esponente alla guida regionale del partito. Le capacità e la determinazione di Laura sono ormai note, condividiamo con lei quell’idea di partito che oggi più che mai necessita di concretizzarsi, ci riferiamo alla coerenza, alla passione per il PD, all’idea di partito di centrosinistra fortemente legato al territorio, che ascolta ed elabora proposte concrete. Parliamo in sostanza di una politica che faccia di più e costi di meno, di una politica capace di costruire una società e un’economia dove giustizia sociale, pari opportunità per tutti e meritocrazia siano le bussole di ogni scelta, parliamo di un partito unico, non diviso in componenti, correnti e mozioni. L'unità è una condizione che dà al Pd autorevolezza, forza e capacità di incidere sui processi e contribuire a determinare il progetto di governo di questa regione, e con Laura Venittelli siamo certi che si possa ripartire in questo verso. Questo è il PD di Laura Venittelli, questo è il PD che vogliamo. Questo é il nostro PD. Guido Romano GD Guglionesi Myriam Saracino GD di San Martino in Pensilis Davide Ricucci GD Campomarino
Cisl, prenotazioni cure termali Abano Terme
BASSO MOLISE - Le segreterie della organizzazioni sindacali FNP-CISL ANTEAS - Molise anche quest’anno, pur vivendo un momento particolare della vita politica ed economica del Paese, per venire incontro alle esigenze dei propri iscritti e di quanti sono interessati, organizzano un periodo di cure termali da effettuarsi dall’8 al 21 giugno ad Abano Terme - hotel “Al Sole” (tre stelle). Il costo del soggiorno è di 38 euro al giorno a persona in camera doppia. L’importo complessivo è di 497 euro e comprende: trattamento di pensione completa con bevande ai pasti ( ½ acqua e ¼ di vino); tassa di soggiorno di 3 euro per l’intero periodo; accappatoio gratuito per coloro che effettuano la fangobalneoterapia. Il supplemento per la camera singola è di 6 euro al giorno. Per le cure la quota del ticket per l’impegnativa è di 50 euro, di 3,10 per chi è esente da ticket. Il viaggio di andata e ritorno sarà a cura delle Organizzazioni Sindacali. Per informazioni e prenotazioni, da effettuarsi entro il 30/04/2014, telefonare ai numeri: 0875/714547 - 0875714001
ROMA - Non si finisce mai di prendere atto che ai commercianti si vuole rendere “la vita” (lavorativa) sempre più difficile: l’ultima, in fatto di “persecuzione” è connessa alle modalità di “proposta” dei prodotti, per la vendita, da parte dei fruttivendoli, i quali – verosimilmente – dovranno fare a meno di esporre la frutta e la verdura in cassette poste su espositori allocati nelle strade; gli stessi operatori, infatti, rischiano una condanna penale. Questo è quanto ha stabilito la Corte di Cassazione confermando la condanna a un ammenda - di importo non precisato - a carico di un fruttivendolo che, come fanno tanti suoi 'colleghi' in tutte le città e i paesi, esponeva tre cassette di frutta in bellavista sul marciapiede all'esterno del suo negozio. Ad avviso dei supremi giudici, il commerciante in questione, con questo comportamento si è reso colpevole di aver messo in vendita merce in cattivo stato di conservazione, non perché si trattasse di prodotti avariati, ma per il solo fatto che le tre cassette di frutta, che avevano spinto un cliente a denunciarlo, "erano esposte all'aperto e, pertanto, a contatto con agenti atmosferici e gas di scarico dei veicoli in transito". La stessa Cassazione (Terza sezione penale – Sent. N. 6108) ha stabilito che detto modo di “proporre” la merce evidenzia una “responsabilità penale” e che, di conseguenza,"la messa in commercio di frutta all'aperto ed esposta agli agenti inquinanti costituisce una violazione dell'obbligo di assicurare l'idonea conservazione delle sostanze alimentari e rispettare l'osservanza di disposizioni specifiche". Ora, se ciò è vero….per chi – a nostro avviso – dovrebbe occuparsi di altro ( magistratura in genere) …. c’è da chiedersi – a questo punto - se “il reato di esposizione delle merci agli agenti inquinanti” non dovrebbe essere esteso a tutte le merci di tipo alimentare ed a tutte le tipologie di vendita all’aperto? L’estensione potrebbe essere
fatta agli ambulanti, ma anche a coloro che fanno somministrazione di panini, “porchette”,ecc, in occasione di sagre e fiere…. e poi, alle pizzerie all’aperto, ma anche ai ristoranti con tavoli all’esterno del locale…. e, perché no, alle gelaterie….! A noi, che siamo dal lato degli operatori e non “contro gli operatori”, sembra proprio che si stia sfiorando il “ridicolo” e che si voglia mettere in discussione “tutto un settore di attività” che, da tempi immemorabili,ha lavorato in un certo modo: se si vuole affrontare il “problema delle esposizioni ad agenti atmosferici inquinanti”… perché non si sono concentrate e non si concentrano le forze… sui “rifiuti tossici, velenosi, pericolosi, inquinati”, sotterrati qua e là per il nostro bel Paese, e sui quali, magari quella frutta e quelle verdure sono state coltivate? Ci sembra proprio che nel caso di specie possa essere ricordato un vecchio proverbio locale: “ questi hanno perso i piccioni e adesso vanno trovando le penne”.Non può essere sottaciuto, infine, che la condanna è avvenuta in ossequio al
disposto di cui alla legge 30 aprile 1962, n.283, relativa alla disciplina igienica della produzione e vendita di alimenti e bevande; legge che, per l’appunto, contemplava una serie di violazioni penalmente rilevanti. Non ci riteniamo depositari delle “verità assolute” ma, salvo smentite derivanti da ulteriori provvedimenti che (magari) ci sono sfuggiti, pare che la citata legge 283/1962, per effetto dell’applicazione della procedura del cosiddetto “taglia leggi (prevista dalla Legge 28.11.2005, n. 246, art.14) , deve essere considerata abrogata. Se così fosse ci sembrerebbe ancora più assurdo il provvedimento adottato dalla Cassazione.Va da se che sull’intera problematica intendiamo coinvolgere almeno i parlamentari molisani, per cercare conforto nell’azione a suffragio degli operatori commerciali dei settori interessati e per provare a “far cambiare veramente il tiro”: ma l’Europa e le normative europee non vanno seguite sempre e comunque? Luigi Zappone Presidente Confimpresa Molise
Il 15 e 16 febbraio apertura gratuita del Museo diocesano
LARINO - Il Museo diocesano aderisce al progetto “Giornate dei Musei Ecclesiastici” inaugurate nel 2013 e fissate quest’anno al 15 e 16 febbraio. L’iniziativa è promossa da AMEI – Associazione Musei Ecclesiastici italiani – che, sulla scorta della più che positiva esperienza dello scorso anno, ha deciso di rinnovare anche per il 2014, la Giornata dei Musei Ecclesiastici, scegliendo la ricorrenza del Beato Angelico, che l’Associazione ha assunto come simbolo tutelare e che è il patrono degli artisti. Nel contesto del Museo Diocesano diu Larino, oltre alle opere esposte, è allestita una mostra documentaria, curata dal Direttore dell’Archivio storico, Giuseppe Mammarella, sul Seminario di Larino, in occasione del 450° di fondazione del Seminario vescovile, primo della cristianità, fondato il 26 gennaio 1564. L'iniziativa è promossa dalla Commissione per la valorizzazione dei Beni Culturali Ecclesiastici del Centro pastorale per la promozione della cultura e del dialogo. Il museo si può visitare gratuitamente dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
14
Spettacolo
15 febbraio 2014
Terenzio Frappè docet La Incas presenta “Non capisce un gà”, web series con Francesco Vitale di Charles N. Papa CAMPOBASSO - La INCAS (Istituto Nazionale di Cinema Arte Spettacolo) ha presentato il 9 febbraio, il primo dei due episodi prodotti, sino ad ora, di una web series dal titolo “Non capisce un gà” con Francesco Vitale, talentuoso attore molisano, che qui si cimenta in un doppio ruolo. Ne parliamo con Roberto Faccenda(produttore), William Mussini (regista) e Francesco Vitale della Incas. Come nasce questa web series? (William Mussini) “L’idea della web serie “Non capisci un ga’” lezioni di vita di Terenzio Frappè, è nata in una delle numerose serate fra amici messe su da Francesco Vitale. Tra i variegati personaggi che Francesco alterna nelle sue performance, il personaggio che poi ho chiamato Terenzio Frappè, è decisamente uno dei suoi cavalli da battaglia. Valeva la pena dare il giusto spazio sul web ad un personaggio così divertente ed originale”. La scelta di Francesco Vitale? (William Mussini)“Vitale ha dalla sua una riconosciuta ed apprezzata capacità imitatoria, unita ad una altrettanto valida capacità di caratterizzazione dei personaggi (reali) incontrati nel quotidiano. A mio parere, come i migliori imitatori, Francesco riesce a dare personalità e forma ai diversi personaggi non limitandosi ad imitarne i gesti, la voce ed il comportamento, ma arricchendoli attraverso una geniale reinterpretazione della loro psicologia esasperandone le caratteristiche comiche”. Chi scrive i testi e come nascono? (William Mussini) “I testi come l’ideazione degli episodi sono di mia competenza ma sia Francesco che Roberto contribuiscono a perfezionarne i contenuti. Siamo tutti molto liberi nel proporre idee e in ogni caso, cerchiamo la massima condivisione per ottenere sempre il miglior risultato possibile”. Che previsioni sulla durata della serie? (Roberto Faccenda) “Non ci siamo ad oggi posti un limite, diciamo pure che tutto sarà condizionato dall’eventuale riscontro positivo della serie. Se dovesse risultare una idea vincente in quanto condivisa in maniera virale sul web, allora potremmo immaginare un’evoluzione del personaggio e delle situazioni raccontate nelle diverse puntate, aprendoci a discorsi extraweb con produzioni televisive e magari, lo speriamo tanto, cinematografiche”. Quale il riscontro sino ad ora su You Tube? (Roberto Faccenda) “Positivo se consideriamo
il numero di iscritti al canale you tube della serie, e il discreto numero di visualizzazioni complessive ottenute in poco tempo. E’ naturalmente prematuro ad una settimana dalla pubblicazione della prima puntata, capire quanto sia piaciuto o meno il progetto. Dai primi commenti e dal passa parola possiamo comunque dire che chi ha visto i trailers e le prime due puntate si è divertito molto”. Incas spazia dal teatro al cinema alla tv, quale la scelta vincente? (Francesco Vitale) “Tutto ciò che abbiamo fatto sin’ora e che ci proponiamo di fare in futuro, a prescindere dal settore di appartenenza, è stato e sarà per noi motivo di soddisfazione. In questo momento storico il solo fatto di riuscire a realizzare progetti culturali è già di per sè un’impresa degna di approvazione. La scelta che definiremo vincente nei rispettivi ambiti, potrebbe essere naturalmente quella che riuscirà a far conoscere il nostro lavoro anche a livello nazionale”. Tra le collaborazioni, quella con Angelo Pisani (Pali&Dispari) per il corso d'attore, si ripeterà? (Roberto Faccenda) “Stiamo lavorando al prossimo laboratorio di recitazione comica proprio in questi giorni. Appena avremo certezze riguardo i tempi ed i luoghi preposti, iniziermo la promozione dell’evento su scala regionale. Il rapporto con Angelo Pisani è ben saldo e fondato su stima reciproca, siamo sicuri ci porterà a nuove e molteplici collaborazioni”. Il corto 'Il viaggio' ha terminato la sua corsa? siete soddisfatti del suo percorso? (Roberto Faccenda) “Il progetto “Il viaggio” non è terminato con la realizzazione del cortometraggio. Stiamo lavorando in collaborazione con gli ideatori Maurizio Santilli ed Alfredo Arciero, affichè si possa giungere al traguardo di un lungometraggio. Sono molteplici le difficoltà che andiamo ad affrontare in qualità di produttori, soprattutto di carattere economico, siamo comunque fiduciosi che possa giungere anche un aiuto considerevole da Istituzioni e privati, considerando il potenziale beneficio che un film tutto molisano può apportare al nostro territorio”. Quando la prossima puntata di “Non capisce un gà" e che cadenza avrà l'appuntamento sul web? (Roberto Faccenda) “Le puntate saranno pubblicate ogni domenica intorno alle ore 15:00. Il canale you tube è “Non capisci un ga” e anche su Facebook attraverso l’evento dedicato aggiorneremo amici ed utenti con periodici approfondimenti”.
Il Re della house CAMPOBASSO - La musica house nasce negli anni ‘70 e locali come lo Studio54 di NY, ne sono il primo veicolo divulgativo. Tra i primi dj che si cimentano con queste nuove sonorità, Kenny Carpenter è uno dei pionieri. Averlo in consolle nel capoluogo, è sicuramente di gran prestigio. Sarà lui l’ospite di questa sera al Move club. In pre serata, live di Simone Sala (pianoforte) e Ilaria Bucci (voce).
Il trio Suona Napoli nel mini tour invernale Tre date per il trio Suona Napoli, formato da Alessia D’Alessandro, Enrico Varriano e Michele Mucci. Dopo la serata di ieri alla Cioccolateria Pertenope nel capoluogo, oggi live al taetro Alfieri di Fossalto e domani al dopolavoro ferroviario di Isernia. Chitarra, mandolino e voce per viaggaiare nelle sonorità napoletane di tutti itempi.
Appuntamenti CAMPOBASSO - Oggi da Aciniello (Fossato cupo), cena spettacolo con Mariano Bruno da “Made in sud” (Rai2). CAMPOBASSO - Dalle 19.30 questa sera, aperitivo in musica al Plaza Cafè. Play Mario Tallari. CAMPOBASSO - Al Libertine caffè boutique, selezioni musicali di A-Tweed. CAMPOBASSO - Il Caffè Mar-
coni presenta Mr.Frangetta sound. ISERNIA - Al Roof club guest Fabio Broox e Violahaiti. CAMPOBASSO - L’Alexander club presenta il “Single party”. Due piste e parcheggio riservato. BOJANO - Al Cat Woman (ss17) serata latina e “Single party”. Play Tony B. ISERNIA - Oggi all’auditoroium in scena il musical “Peter Pan”.
15
Annunci a pagamento
15 febbario 2013
Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
A CAMPOBASSO E’ ARRIVATA LA REGINA DEL PIACERE, PROVOCANTE BRUNA, PICCANTISSIMA SUDAMERICANA, SENSUALISSIMA, FISICO STATUARIO,BELLEZZA ESPLOSIVA, 6^ MISURA NATURALE, AMANTE DEI PRELIMINARI ...FACCIO TUTTO QUELLO CHE VUOI...SONO L’UNICA CHE TI FARA’ DIVERTIRE ANCHE GIOCHI PARTICOLARI, AMBIENTE RISERVATO ANCHE LA DOMENICA DALLE 8 ALLE 23. TEL. 327.1743420 A CAMPOBASSO PRIMISSIMA VOLTA BELLISSIMA BAMBOLINA BIONDA, STREPITOSA, SNELLA, FISICO MOZZAFIATO, FONDOSCHIENA DA URLO, 6^MISURA NATURALE, GIOVANISSIMA,
DOLCE, COCCOLONA, BRAVISSIMA, PICCANTISSIMA, BACI VERI, AMANTE DEI PRELIMINARI AL NATURALE…COMPLETISSIMA 389.5659454 A CAMPOBASSO affascinante Vanessa, vera bambolina splendida, sensualissima, bella, vieni da me, ci divertiremo alla grande… con me troverai tutto quello che cerchi, soddisferò ogni tuo desiderio 327.6980959 A CAMPOBASSO BELLA SIGNORA SPAGNOLA, 47 ANNI, DONNA RAFFINATA E COCCOLONA, COMPLETISSIMA E DISPONIBILISSIMA PER GIOCHI PARTICOLARI, TI ASPETTA TUTTI I GIORNI ANCHE LA DOMENICA IN AMBIENTE RISERVATO E
Meteo Campobasso
Mattino Pomeriggio
A CAMPOBASSO NATALY, bellezza mulatta, prima volta in città. Fisico prorompente, 7^ misura naturale, pronta a farti divertire con lunghi preliminari al naturale. Vieni a trovarmi ti farò divertire e conoscere l’essenza del piacere. Tutti i giorni chiama il 329.4014892 A CAMPOBASSO PRIMISSIMA VOLTA STREPITOSA BAMBOLINA, SUPERSEXY CON FISICO MOZZAFIATO, UNA BOMBA DEL PIACERE INFINITO. 5^NATURALE, AMANTE DEI PRELIMINARI, COMPLETISSIMA, ANCHE LATO B. IO INIZIO DOVE LE ALTRE FINISCONO!!! TI FARO’ VO-
PARADISO
A ISERNIA SUPER NOVITA’ GIULIA, BELLISSIMA BAMBOLA 19ENNE, ALTA E SNELLA UNA BOMBA SEXY, MASSAGGIO PROSTATICO E SOTTO LA DOCCIA. TI ASPETTO 389.4765728 A CAMPOMARINO ALESSANDRA, PRIMA VOLTA IN CITTA’, BELLISSIMA VENEZUELANA, AMANTE DEI LUNGHI PRELIMINARI AL NATURALE, PRONTA A TUTTO, TI FARO’ TOCCARE IL CIELO CON UN DITO! MERAVIGLIOSA E SENSUALE, TI MANDERO’ IN ESTASI, AMO FARE TUTTO SENZA TABU’ E SENZA FRETTA, TUTTI I GIORNI, CHIAMAMI NON TI PENTIRAI 389.4654378
PER TARIFFE E MODALITA’ DI PAGAMENTO CHIAMARE IL NUMERO
0874.698012
VERRANNO ACCETTATI SOLO GLI ANNUNCI PRESENTATI
CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO.
Sera Notte Isernia
Termoli
TRANQUILLO. CHIAMA IL LARE IN 333.5042781 346.5939277
Mattino
Mattino
Pomeriggio
Pomeriggio
Sera
Sera
Notte
Notte
ROTOSTAMPA MOLISE SI RISERVA
DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEE ALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI