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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 127 - SABATO 21 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno ai dipendenti Asrem

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai dipendenti Asrem. Di tempo ne è occorso perchè i dipendenti del servizio sanitario pubblico molisano si accorgessero dei tagli inferti al sistema e decidessero di adottare una forma di protesta. Per questo, hanno deciso di girare con il lutto al braccio come segno, inconfondibile, dello stato di malessere in cui vivono dinanzi a quanto sta accadendo. Il rischio è che si arrivi allo smantellamento complessivo del servizio pubblico a tutto vantaggio dei privati. Sarebbe la morte dell'assistenza.

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. In questo momento di grave crisi economica e sociale, il suo assessorato avrebbe dovuto assicurare il massimo in termini di azioni e di interventi. Al contrario, continua ad intervenire su argomenti non di propria pertinenza, anche se legittimi, ma finisce con il trascurare quelli afferenti alla sua attività. Eppure proprio le politiche del lavoro e quelle del sociale avrebbero necessità di massima attenzione e, soprattutto, di una programmazione minima capace di guardare a un auspicabile dopo crisi.

Ringrazio gli elettori che mi hanno sostenuto con il loro voto. In Consiglio comunale lavorerò per il bene di Campobasso sostenendo tutte le proposte per la sua crescita. Enrico Perretta


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Il Ponte delle Stranezze 21 giugno 2014

La storia del ponte di Boiano sta assumendo aspetti paradossali. Anzi è una storia paradossale i cui protagonisti, nessuno escluso (Anas, Regione, Provincia, Comune di Boiano, Prefettura), dovrebbero spiegare il come e il perché nel terzo millennio, con le tecnologie di cui si dispone, per ristrutturare un ponte si debba chiudere al transito una strada statale che lega il Molise da Est ad Ovest, mettere in ginocchio l’economia di una regione e spendere oltre due milioni di euro. Con quella cifra il ponte potrebbe essere rifatto ex novo e con maggiori margini di sicurezza, e in un tempo strettamente limitato. Diciamo qualche mese. Solo una congenita pigrizia mentale può aver consentito invece ciò che sta accadendo: il Molise spezzato in due e per giunta in previsione di un afflusso di decine di migliaia di persone e di macchine per la venuta del Papa il 5 luglio. Ci conosceranno per ciò che siamo: una realtà marginale, parassitaria e abulica. Anas, Regione, Prefettura, Provincia e Comune di Boiano sono statati quattro giorni a discutere e confrontarsi ma a nessuno è venuto in mente di chiedere che tipo di progetto è stato redatto mai per quel tipo d’intervento al manufatto, se esistono alternative tecniche, con quale sistema i lavori sono statati aggiudicati, con quale ribasso, e quante sono state le ditte che hanno partecipato alla gara. Solo così si può avere un quadro completo della situazione, e comprendere il silenzio delle Regione, la sua remissiva accettazione dello stato di fatto, il disinteresse per il gravissimo disagio procurato ai molisani, all’economia locale, al diritto alla mobilità. L’acquiescenza di Frattura e della giunta nei confronti dell’Anas e della ditta aggiudicataria e dei loro interessi amministrativi, tecnici, economici, funzionali, non trova un appiglio logico e fa a cazzotti con la tenacia con la quale la Regione Molise persevera per la Termoli / San Vittore, giustificata dalla necessità di sviluppare i collegamenti e favorire lo sviluppo economico del territorio. Una contraddizione talmente grave e vistosa da far gridare allo scandalo. E nessuno che metta sul tavolo questi rilievi, questi aspetti, queste considerazioni. Tutti piegati al volere di un sistema politico – tecnico – economico -affaristico che alla ragionevolezza ha sostituito il prepotere, la prepotenza, la prevalenza egoistica del proprio tornaconto. Se davvero i lavori di ristrutturazione si fanno nella parte sottostante la carreggiata , perché vietare il transito? Esistono soluzioni tecniche che possono conciliare i lavori con la percorribilità della strada? Il ricorso al genio militare, signor Prefetto, avrebbe risolto sul nascere la faccenda nel modo migliore, economico e funzionale. Pigrizia mentale da vendere nelle istituzioni locali, e sottomissione a poteri anguilleschi che sfuggono a qualsiasi tentativo di assecondare l’interesse pubblico. Questa è l’amara conclusione. Ma guai a rassegnarsi; guai a darla vinta a coloro che credono di poter fare e disfare a piacimento. A questo punto è per noi un obbligo chiedere conto di questa assurda, inaccettabile situazione che s’è venuta a creare, ovvero di conoscere le caratteristiche tecniche/costruttive del progetto e le alternative possibili, l’aggiudicazione dei lavori, il ribasso effettuato, il numero delle ditte che hanno preso parte alla gara (magari, chissà che questa storia molisana non possa arrivare all'orecchio di Cantone!). Ed è un dovere per i protagonisti rispondere perché all’opinione pubblica molisana venga data la misura esatta della prevaricazione fatta a loro diritto alla mob ilità e alla sicurezza, e all’economia il danno prodotto da risarcire. La Regione Molise ancora una volta dinanzi alla insondabilità di taluni eventi, all’artata loro complicazione, preferisce fare la finta tonta. Avendo finanche la sfacciataggine di credere di rabbonire la rabbia dei molisani dicendo che avrebbe fatto il possibile per alleggerire loro i disagi, sapendo di mentire. Dardo

"Callora, La Confcommercio invita la Regione a trovare una soluzione immediata

incredibile situazione" CAMPOBASSO. La Confcommercio del Molise invita la Regione ed ogni altro organo competente a trovare una soluzione in merito all’interruzione del traffico nell’area di Bojano, che a parere del sindacato causerà grossi problemi economici per gli operatori della zona e, dunque, per tutto il Molise. “E’ incredibile che si consenta una deviazione stradale come quella di Bojano che, secondo gli annunci, sarà attiva per un anno. L’interruzione del traffico di mezzi pesanti provocherà seri danni economici. Bisogna cercare

e trovare al più presto una soluzione alternativa provvisoria. Sappiamo che in casi analoghi sono state realizzate bretelle di collegamento in tempi brevi. Che sia questa l’alternativa o meno, la Confcommercio veglierà affinché non venga inferto l’ennesimo duro colpo agli operatori commerciali della zona, giù messi alle strette dalla crisi economica che non ha mancato di farsi sentire in Molise”, ha dichiarato Tiziano Pizza, dirigente e responsabile delle relazioni esterne della Confcommercio.


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con il lutto al ‘braccio’ Clamorosa l'iniziativa di protesta adottata contro i tagli al sistema pubblico

ISERNIA. Clamorosa ed eclatante la protesta che in queste ore stanno mettendo in atto i lavoratori della sanità pubblica in diverse aree della Regione. Già da ieri era stato annunciato da Lucio Pastore del Comitato Veneziale Bene Comune che diversi operatori ad Isernia avrebbero lavorato con un un visibile segno di lutto sul camice per lanciare l’allarme sulla morte della sanità pubblica a favore di quella privata.

La protesta, naturalmente, é indirizzata al Piano Operativo redatto dal Commissario Frattura che dovrà essere nuovamente discusso in Consiglio Regionale ed a Roma al Tavolo Tecnico, probabilmente dopo il 3 di luglio, data in cui il TAR, che ha dato la sospensiva all’applicazione del Piano, entrerà nel merito della questione. Vicenda estremamente controversa, questa, che sta alimentando polemiche in lungo ed in largo con gli ammi-

nistratori di Venafro e Larino pronti a dar battaglia accanto ai Comitati nati già lo scorso anno, proprio volti a salvaguardare la sanità pubblica ed i servizi ai cittadini. Dopo la delibera giunta di martedì scorso, il Piano tornerà in IV Commissione, per poi essere nuovamente discusso dall’Assise Regionale. Intanto medici e operatori protestano al fianco dei cittadini in maniera decisa e determinata in tutto il Molise.

Piano sanitario, E' l'ora delle scelte Dinanzi ai tagli sempre più frequenti la politica non può fare altro tutti contro Da ogni dove si eleva il grido: rispettare la media nazionale per le quote alle strutture private

CAMPOBASSO. Tutti, nessuno escluso. Dal comitato a difesa del Cardarelli a quello del Veneziale, da Campobasso a Isernia, i difensori delle strutture pubbliche ribadiscono al commissario ad acta, Paolo di Laura Frattura, punti fermi nella stesura del Piano operativo. Già bocciato più volte a Roma dal tavolo tecnico, Frattura sta infatti riscrivendo le basi della sanità molisana. Ma i comitati evidentemente hanno smesso di credere alle false promesse del governatore che con l mano destra firma gli atti ufficiali in Regione che chiudono le strutture pubbliche, con la mano sinistra firma per strada atti ufficiosi a sostegno delle strutture pubbliche. Una schizofrenia unica che sta mandando in tilt la sanità regionale: della serie si taglia nel pubblico ma si cede alle richieste del privato (come avvenuto con i 40 posti letto della Fondazione Pavone del gruppo Patriciello a Salcito per un valore di 6 milioni di euro all’anno). E proprio in quest’ottica va letto il monito dei comitati che ribadiscono al commissario il rispetto di 5 punti fondamentali: La distribuzione del Posti Letto deve rispettare la media nazionale che vede assegnati alle strut-

ture private non più del 20% della quota totale; Nella ristrutturazione della rete ospedaliera pubblica, con riconversione degli ospedali periferici, devono preventivamente essere attivate tutte quelle strutture necessarie a garantire i servizi di prima assistenza al paziente; Deve essere garantito il raggiungimento del pareggio di bilancio per l’anno 2014, indispensabile per attuare la ricontrattazione del piano di rientro e la deroga al blocco delle assunzioni; Tutti i rapporti di convenzione, Università compresa, devono essere ispirati al principio di sussidiarietà tra pubblico e privato, con ciò intendendo il ricorso al privato solo in risposta alle necessità del cittadino, evitando duplicazioni, sovradimensionamenti e sperpero di denaro del contribuente; Devono essere previste e adottate tutte le misure idonee al potenziamento del servizio pubblico e al risanamento delle strutture attraverso un virtuoso processo di riorganizzazione delle relative attività. Ma il nuovo piano operativo che si profila andrà a rispettare, almeno, in parte questi dettami?

CAMPOBASSO. Che sanità rischia di restare in Molise alla luce delle posizioni del commissario e della stessa spending review? Dinanzi a questo interrogativo stiamo a ribadire il ruolo che la politica deve svolgere al cospetto della necessità di affrontare la definizione del nuovo Piano sanitario. Il richiamo al ruolo della politica, soprattutto in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo - che pretendono l’assunzione di decisioni ferme, chiare e rapide - è stato da noi volutamente fatto perchè crediamo che tocchi a questa elaborare il nuovo 'abito' della sanità molisana. E’ importante che il dibattito sulla riforma della sanità non sia un rumor di stampa ma una discussione seria, politicamente e strategicamente ponderata non sui parametri della quantità di consenso cumulabile bensì del servizio sociosanitario producibile a vantaggio dei cittadini. Con la definizione puntuale della rete ospedaliera, ma anche di ruoli e funzioni tra Azienda ospedaliera e di quelle territoriali, così da evitare inutili sovrapposizioni e sprechi; ripensamento del modello per intensità creando un necessario equilibro con i servizi da erogare sul territorio; garanzia del diritto all’assistenza dei non autosufficienti; maggiore integrazione e pari dignità tra pubblico e privato accreditato con garanzia della libertà di scelta per i cittadini; valorizzazione del rapporto con il volontariato. E' su questi temi che secondo noi il dibattito dovrà caratterizzarsi e chiudere la partita, il prima possibile, nella sede giusta ed appropriata rappresentata dal Consiglio regionale. Così come attraverso l'integrazione di strutture ospedaliere sarà possibile, addirittura, conoscere un segno più che garantirà alla Regione nuovi investimenti in termini di prestazioni e di qualità dei servizi offerti. Ed allora che la politica regionale si muova, perchè da oggi si inizia a scorgere la possibilità reale di marcare la necessaria discontinuità nella programmazione politica della sanità molisana. E’ il momento del coraggio. Il momento delle scelte. Nell’interesse della salute dei cittadini.


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Molise duale: 21 giugno 2014

Il problema vero sono gli uomini e non le circostanze avverse

patrimonialmente dotato, malamente amministrato Il Molise corre il serio rischio della realizzazione di parchi eolici a ridosso di aree archeologiche che risalgono al IV e al V secolo avanti Cristo (Altilia-Saepinum). Una prospettiva che già annovera, purtroppo, una serie di episodi e di insediamenti che preludono ad un progressivo peggioramento. Lo stesso Molise, però, avrebbe la possibilità di manifestarsi in tutta la ricchezza storica, archeologica, paesaggistica e ambientale se fosse opportunamente governato con la volontà di affermarsi puntando su quelle risorse, evitando di cedere a taluni poteri forti che, al contrario, mirano allo sfruttamento e alla dequalificazione socio-economica e ambientale per il loro arricchimento. La dualità tra il Molise che rischia di soccombere al peggio, e il Molise che potrebbe, diversamente, sviluppare correttamente e coerentemente le sue potenzialità storiche e naturali, è il vero problema politico e amministravo e programmatico da risolvere. Il problema si pone in stretta relazione con lo sblocco di 406 milioni di euro stanziati dal governo nazionale per la creazione di “Poli museali di eccellenza” nel Mezzogiorno e il finanziamento di 16 progetti pilota dislocati in Abruzzo, in Basilicata, in Campania, in Calabria, in Puglia e in Sicilia. Dall’elenco mancano, come si può vedere, il Molise e la Sardegna per le quali “si ipotizzano interventi simili per l’avvenire”, senza comunque indicare tempi e modalità. Un’occasione da recuperare. Sempre che la Regione sia in grado di intervenire e di farsi valere con gli interlocutori di Roma sottoponendo al loro giudizio il patrimonio storico, archeologico e paesaggistico di cui dispone.

La mancata inclusione del Molise nel novero delle regioni destinatarie dei “Poli museali di eccellenza” è indubbiamente un affronto politico, ma anche una omissione storica, una discriminazione culturale, nonché la dimostrazione che là dove si decide delle sorti territoriali del Paese c’è gente che ignora il valore storico documentale del rinvenimento delle prime tracce di vita in Europa (l’area paleolitica d’Isernia e l’annesso museo); l’area archeologica sannitico-romana di Altilia-Saepinum del IV secolo avanti Cristo (una delle più belle testimonianze di architettura romana giunta fino ai nostri giorni); l’area archeologica di Pietrabbondante e il teatro italico del V secolo avanti Cristo (unico al mondo con gli schienali anatomici), ancorché unico e rilevante monumento storico nazionale di epoca sannitica; l’area archeologica di San Vincenzo al Volturno, con testimonianze storico-artisti-

che dell’Alto Medioevo quali gli affreschi della cripta dell’Abate Epifanio, più unici che rari, per periodo e stato di conservazione. Realtà che da sole reggono, eccome, il titolo di un Polo museale d’eccellenza. Non fossero sufficienti questi reperti e queste emergenze, all’elenco delle peculiarità storico-culturali potrebbero essere aggiunti i reperti, le raccolte documentali e le testimonianze storiche e archeologiche sparsi tra Larino, Venafro, Trivento, Agnone, Baranello, Civitacampomarano, Gambatesa, Termoli, Frosolone, Roccavivara, Castropignano, Riccia, Sant’Elia a Pianisi collocati in un insieme ambientale e paesaggistico di assoluta suggestione e identità. Tutto quindi dipende dal grado di conoscenza e di sensibilità di chi oggi rappresenta il Molise e dovrebbe garantirne i diritti nelle strategie nazionali. Ad oggi non risulta che il

governo regionale si sia mosso nei confronti del governo nazionale per reclamare l’inclusione del Molise nel piano nazionale dei “Poli museali d’eccellenza”. Nessuna meraviglia, ma grande rammarico, questo sì. Purtroppo, di fronte abbiamo amministratori regionali che per primi non pongono attenzione alla storia del Molise, al patrimonio storico e documentale, all’ambiente, alle tradizioni e al paesaggio, avendo dato, tra l’altro, spazio alla programmazione territoriale in cui si ergono le ipotesi di forni inceneritori, di centrali a biomassa, discariche e cave estrattive a cielo aperto, parchi eolici e impianti fotovoltaici. Per cui, la vera dualità tra un Molise patrimonialmente dotato e un Molise malamente amministrato, è negli uomini e non nelle circostanze. Dardo

Lettera aperta

Commercio, si stani chi opera fuori legge di Luigi Zappone*

L’annuncio di una task force permanente per contrastare in maniera sistematica il commercio fuori dalle leggi e la contraffazione che attanagliano le imprese e tutti i commercianti perbene, sarà la soluzione al problema ? Questo, più che un articolo, vuole essere una vera e propria “LETTERA APERTA” indirizzata al Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, nonché Ministro degli Interni, On.le Angelino Alfano e, in questa ns lettera intendiamo chiedere che si adottino, al più presto, provvedimenti idonei contro l’illegalità che regna nel nostro Paese relativamente al mondo del commercio, del turismo e dei servizi. Occorrono – a nostro avviso – che le “regole” siano le stesse per tutto il “mercato” e che ci si adoperi per farle rispettare da tutti. Solo dando attuazione ad un principio del genere si potrà mirare a dare attuazione al settore trainante, quale è il commercio, costruito su un contesto economico, ma anche sociale, veramente “sano”, “legale” e “concorrenziale”. E’ il tempo in cui non ci si può nascondere più solo dietro le “promesse”; è risaputo da tutti che le imprese del commercio, del

turismo e dei servizi sono giunte allo stremo: occorre, dunque, che si faccia ogni passo per perseguire, nell’anno 2014, una “ripresa sostanziale”. Sottolineiamo, anche in questa circostanza, che il “problema dell’abusivismo e della contraffazione” sono divenuti, oramai, quelli che colpiscono in maniera sostanziosa e determinante l’economia italiana; l’abusivismo e l’illegalità sono la causa di considerevoli perdite di fatturato ( almeno 17 miliardi di euro all’anno) per i soli settori dei pubblici esercizi e della ristorazione. La situazione è davvero allarmante per cui sentiamo il dovere, in qualità di rappresentanti degli operatori dei settori interessati, di chiedere che, o attraverso la “task force” annunciata dal Ministro, o ogni altra necessaria misura, si proceda a dare attuazione alla fase “ tolleranza zero” contro ogni forma di illegalità. Non siamo i soli a chiedere provvedimenti così decisi, lo hanno chiesto e le chiedono tante altre organizzazioni settoriali, ma, soprattutto, li chiedono gli stessi operatori e le stesse imprese: lo esige il Paese. Bisognerebbe spendere qualche parola in più, anche da parte dei media, sull’ abusivismo e sulla contraffazione che, sostanzialmente, sono due facce della stessa medaglia all’interno di una più ampia categoria di “meccanismi commerciali fuori dalle regole che alte-

rano la concorrenza ed inquinano il mercato”. Noi, a livello locale ( e non solo) è da qualche tempo che andiamo evidenziando come, negli ultimi anni, il fenomeno non solo stia producendo effetti devastanti sul “commercio regolare”, ma abbia conseguenze pesanti anche sul piano della sicurezza dei cittadini e dell’immagine delle stesse città: ormai ( in molte realtà) c’è un problema di sicurezza pubblica anche in relazione alle minacce che, spesso, vengono rivolte ai commercianti da parte dei venditori irregolari. Resta da dire, infine,che anche i cittadini comuni, fruitori dei servizi ed acquirenti di prodotti illegali o contraffatti, dovrebbero svolgere il loro ruolo di “rigetto” del sistema abusivo, in quanto coscienti del fatto che l’utilizzazione di servizi svolti da abusivi può comportare rischi per la salute e la sicurezza, rivelandosi di scarsa qualità. Tutti insieme, infine, consapevoli del fatto che l’illegalità altera le regole del mercato e penalizza le imprese regolari, dobbiamo contrastare il “commercio fuori dalle leggi”. PS. Sig. Ministro, non aspettiamo risposta scritta a questa nostra “lettera aperta”…. ma attendiamo, fiduciosi, i provvedimenti annunciati. *Presidente Confimpresa


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21 giugno 2014

La conoscenza dei problemi aiuta molto il primo cittadino ad avere credito quando parla e, soprattutto, quando propone

Sulla elettrificazione della tratta ferroviaria Campobasso- Roccaravindola il sindaco Antonio Battista e l’assessore regionale Pierpaolo Nagni combaciano perfettamente

L’intesa potrà essere un buon viatico per ulteriori sovrapposizioni politico-programmatiche

Prima di assurgere alla guida della città, sindaco di sinistra a Palazzo san Giorgio, Antonio Battista, ha perorato intensamente l’idea di una rete ferroviaria molisana proiettata al futuro. Vogliamo credere che continuerà nella sua missione con la stessa determinazione e convinzione, avendo oggi certamente maggiore autorevolezza nell’interpretare l’esigenza di mobilità dei molisani. La conoscenza diretta dei problemi aiuta molto a dargli credito quando parla e, soprattutto, quando propone. E di proposte ne conta parecchie nel palmares di amministratore comunale oltre che di appartenente alla grande famiglia dei ferrovieri. La compostezza delle sue azioni amministrative e la puntigliosità con cui si applica nel portarle avanti, consentono di ritenere che da Palazzo san Gior-

gio i problemi della mobilità su rotaie, in particolare, saranno oggetto di particolare attenzione. Soprattutto avendo la possibilità di trovare sponda nell’assessorato regionale ai trasporti che proprio in questi giorni ha portato a buon fine alcuni aggiustamenti delle corse per Roma e Napoli ed ha aperto nuove prospettive al miglioramento strutturale della rete ferrata. Una proposta su tutte pare stia prendendo corpo e sostanza: la elettrificazione della linea Campobasso e Roccaravindola, con possibili rettifiche di tracciato e l’eliminazione di alcuni passaggi a livello. Ne ha parlato l’assessore Nagni; ne aveva parlato, anzi scritto, Antonio Battista in un documento programmatico posto all’attenzione della deputazione parlamentare e dei responsabili del Pd, con al primo punto, guarda caso, l’elettrificazione della tratta Campobasso- Roccaravindola ed una serie di altre indicazioni tra cui: il servizio ferroviario Campobasso – Bojano – Isernia – Venafro – Roma/Napoli, articolato in due sottosistemi di treni “veloci” con destinazione Roma e Napoli (ad orari cadenzati) e treni “metropolitani” fra Campobasso e Venafro; la pianificazione della strategicità della tratta Campobasso-Termoli; la pianificazione d’interventi sulla tratta Carpinone – Sulmona; il miglioramento della accessibilità ai servizi di Roma Termini; la riattivazione dell’ Officina manutenzione rotabili diesel a Campobasso. In questo ventaglio di possibili e auspicabili interventi, Battista ha considerato che, in una tratta ferroviaria ridisegnata e ammodernata, la metropolitana leggera potrebbe trovare nuovi e ancora più validi argomenti a sostegno, stante anche il diretto interessamento del presidente della giunta regionale Frattura nella ideazione e nella progettazione dell’opera. La storia delle metropolitana, per l’avvio della quale è stato speso circa un milione di euro, non può continuare a fare capolino qua e là nelle dichiarazioni, ma deve trovare un punto d’ancoraggio stabile e bene argomentato che le consenta di superare lo scetticismo che ancora permane nell’immaginario collettivo e nella classe politica afflitta da pavidità. Questa sorta di combaciamento tra l’impegno politico e programmatico dell’assessore regionale ai trasporti con il punto di vista del sindaco sulla elettrificazione della tratta ferroviaria Campobasso-Roccaravindola, potrà pertanto es-

sere un buon viatico per ulteriori sovrapposizioni politicoprogrammatiche nel corso del rinnovo del contratto con Trenitalia, con l’obiettivo di considerare la mobilità su gomma e su rotaie una delle leve per sollevare il Molise dalla condizione d’inferiorità di cui ha sofferto, e soffre, guardando il quadro dei programmi e degli interventi in favore di altre realtà italiane. Insomma, portando a casa altri miglioramenti e vantaggi, saremmo legittimati a condividere lo sbuffo d’orgoglio dell’assessore Nagni per il rispetto che viene riconosciuto al Molise avendo dimostrato, attraverso i suoi rappresentanti, e attraverso un deciso cambio di passo (noi diremmo di metodo – ndr), di essere in grado di far valere le proprie ragioni. Dardo

Ferrovie, quali le soluzioni? Il sindacato degli insegnanti cattolici denuncia l'assurda situazione CAMPOBASSO. Era stata Pendolaria, la campagna di Legambiente dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi ogni giorno si sposta in treno, a scrivere della tratta ferroviaria CampobassoRoma, considerata tra le 10 peggiori linee ferroviarie d'Italia. Legambiente ha redatto e diffuso il manifesto "Siamo tutti sullo stesso Treno" e chiesto ai sindaci dei comuni dove passano alcune delle linee pendolari più importanti d'Italia di sottoscriverlo, per reclamare attenzione e risorse da parte di governo e regioni affinché si investa in maniera prioritaria sul trasporto ferroviario pendolare.

I sindaci che sottoscriveranno il manifesto per i pendolari si impegneranno anche a essere i primi protagonisti di una riorganizzazione della mobilità all'interno dei propri Comuni, a partire dal trasporto pubblico e dalla riqualificazione delle stazioni ferroviarie e degli spazi pubblici prospicienti per farne delle aree accoglienti e sicure e facilmente accessibili, per migliorare la qualità di vita dei cittadini e diminuire traffico e inquinamento. Legambiente invita, inoltre, i primi cittadini a ripensare le scelte di pianificazione urbanistica per evitare il consumo di suolo. Al governo, l’associazione ambientali-

sta chiede invece di aumentare e dare certezze alle risorse per il servizio ferroviario pendolare, consentendo la programmazione degli investimenti per i prossimi anni. Di investire prioritariamente nelle infrastrutture nei nodi urbani, per risolvere i problemi dei treni pendolari di sovrapposizione di flussi nazionali, merci, locali. Di riprendere finalmente il progetto 1000 nuovi treni per i pendolari e permettere di avere finalmente treni moderni e adeguati alla domanda di mobilità. Di fare in modo che la nuova Autorità per i trasporti garantisca i diritti dei cittadini che prendono i mezzi pubblici e che vigili sulla traspa-

renza e le previsioni dei Contratti di servizio, nell’interesse del diritto alla mobilità dei pendolari. Alle regioni, invece, Legambiente chiede di destinare più investimenti al trasporto pubblico pendolare, a cominciare dalle principali linee pendolari, con un obiettivo di spesa pari almeno al 5% del bilancio. Di acquistare subito nuovi treni, più moderni e capienti, per garantire la riduzione dei ritardi e la vivibilità degli spostamenti. Di aprire un confronto pubblico sul Contratto di servizio, con Enti locali, associazioni e cittadini per chiarire obiettivi e collegamenti, standard, abbonamenti integrati, e aprire alle osservazioni, anche attraverso uno sportello di ascolto dei pendolari.




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Campobasso

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Primavera in festa al Parco Ungaretti Il comitato Pro Parco Ungaretti, anche quest0anno, inaugura la stagione primaverile con una festa tutta dedicata alla natura, al parco, alla sua riqualificazione, alla promozione sociale di attività per adulti e bambini, sempre sfruttando il naturale sfondo ambientale di uno dei parchi più grandi e promettenti di Campobasso. Con la solida e costante partecipazione di tante associazioni si è riusciti ad organizzare un’altra festa per chi, nell’abito di Corpus Domini, volesse trascorrere qualche ora fra i colori della natura. Oggi dalle 15, primo o dopo la passeggiata tra le bancarelle, sarà possibile sperimentare un modo nuovo e divertente di fare shopping. Fare Verde ripropone L'asta dell'usato: dalle 16 sarà possibile acquistare all'asta ed al miglior offerente, tutti gli oggetti ormai inusati che ognuno vorrà portare e regalare al parco. Il ricavato servirà ad acquistare un nuovo gioco da donare ai bambini del parco. L’associazione con Irma Trivisonno metterà a disposizione la simpatia delle sue mascotte e la bontà dello zucchero filato per un pomeriggio all'insegna del puro divertimento. L'animazione sarà contornata da tanti giochi per bambini e i piccoli balli della baby-dance. L’Enpa, sezione provinciale Campobasso, promuoverà la sua attività di volon-

tariato con uno stand informativo, presentando anche dei bellissimi cuccioli da adottare . Nell'area Bau Park, insieme ai regolari frequentatori, verranno fatti giochi e dimostrazioni con gli amici a 4 zampe educazione di base - comportamento - regole . Expo Mobili Scocca , regala un tablet... altra iniziativa totalmente gratuita ed a favore del parco...saranno raccolti fondi volontari per l'acquisto di un gioco che presto verrà montato nell'area circolare di sabbia. Per ringraziare i partecipanti, sarà estratto un fortunato vincitore premiato di-

rettamente da Topolino. L’associazione culturale Officina Sociale Campobasso prenderà parte all’evento organizzato dal “Comitato parco Ungaretti” allestendo uno spazio dedicato all’arte di strada. L’iniziativa è volta alla realizzazioni di pannelli espositivi sui quali i ragazzi potranno liberamente esprimere i propri disegni con l’utilizzo di bombolette spray. Inoltre vi sarà uno spazio dedicato alla musica rap attraverso un DJ set “Open Mic” microfono a disposizione di tutti i giovani cantanti che avranno la libertà di esprimersi liberamente con pro-

pri testi . La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. La dottoressa Angela Piscolla, proporrà delle attività ricreative e di gruppo sia per bimbi piccoli che per adolescenti , invogliandoli a discutere e riflettere sui temi delle relazioni e le comunicazioni interpersonali. Il Comitato pro parco Ungaretti, oltre alla promozione di questo evento, sarà a disposizione per presentare tutti i progetti finora avviati nel parco grazie alla libera e spontanea partecipazione di alcuni cittadini che da poco più di un anno si

sono uniti per riqualificare quest’area con l’inserimento, ad esempio, di 11 panchine fai da te, due fontane, un frutteto collettivo con oltre 40 alberi, un’altalena con scivolo e, in ultimo, un bau park per gli amici a quattro zampe. La festa di oggi sarà l’occasione per evidenziare che, laddove si volesse, sarebbe possibile instaurare una serie e concreta collaborazione tra cittadini e istituzioni per organizzare e tenere le arre verdi della città in modo dignitoso e fare in modo che possano essere utilizate e vissute da tutti.

Il tumore del colon e del retto è molto frequente ed è causato dalla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa, cioè del rivestimento interno della parete intestinale; si può prevenire o guarire se diagnosticato precocemente. Il tumore si determina attraverso la formazione iniziale dei cosiddetti polipi adenomatosi, lesioni dovute a una proliferazione cellulare alterata ma inizialmente benigne e solo nel tempo capaci di evolvere in cancro. L’invecchiamento della popolazione, le cattive abitudini alimentari e l’eccessivo consumo di alcool e tabacco sono fattori favorenti. A Campobasso presso la Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” si è svolto un corso di Chirurgia Laparoscopica “live surgery” - chirurgia in diretta - tenuto dal Prof. Camillo Cavicchioni, Chirurgo

Oncologo, Direttore del Dipartimento di Oncologia e Docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Dopo l’introduzione del Direttore Generale, dott. Gianfranco Rastelli, sono intervenuti numerosi esperti della materia. Il corso era indirizzato ai Chirurghi in formazione per approfondire la loro cultura in merito al trattamento di questo tipo di neoplasia con chirurgia mini invasiva. Gli interventi eseguiti in sala operatoria sono stati commentati in diretta, ha partecipato come moderatore il Prof. Giorgio Cutini di Ancona, uno degli esperti italiani più accreditati e pio-

niere di questa metodica terapeutica. Il confronto è servito a mettere a punto le particolarità tecniche che riguardano la radicalità di questo trattamento chirurgico. Durante l’incontro è emerso che la chirurgia laparoscopica per questo tipo di tumori rappresenta una valida alternativa rispetto alle terapie chirurgiche tradizionali previste per l’asportazione di tumori localizzati in determinate zone del colon. Nei casi in cui è appropriato l’approccio laparoscopico va esteso a tutti i pazienti che potranno giovarsi dei suoi molteplici vantaggi. Rispetto a un intervento tradizionale,

infatti, questa tecnica consente una riabilitazione in tempi brevi, con meno complicanze post-operatorie: una ferita meno estesa e una conseguente diminuzione del dolore, una riduzione dei traumi della zona intestinale e un miglior risultato estetico dovuto all’assenza di grandi cicatrici. In questo modo, poi, la degenza in ospedale è più breve. Stando agli studi e alle casistiche finora riportate le controindicazioni appaiono limitate. Con una fondamentale precisazione: la tecnica laparoscopica va eseguita da mani competenti. L’esperienza è impre-

scindibile e questo approccio, nella cura dei tumori, va usato solo nei Centri che possono offrire una esperienza ed un livello tale da garantire l’efficienza di interventi così complessi. E’ da sottolineare come la Fondazione“Giovanni Paolo II” sia l’unico centro Molisano presso il quale si praticano interventi di chirurgia laparoscopica su larga scala, disponendo di attività multidisciplinari basate sull’integrazione clinico-professionale di gastroenterologi, chirurgi oncologi medici e radioterapisti e sulla qualità dei servizi diagnostici di Anatomia Patologica e Radiologia.

Tumore del colo, l’approfondimento in fondazione Giovanni Paolo II


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Campobasso

21 giugno 2014

Gare e appalti, arriva la Centrale unica di committenza provinciale La Provincia di Campobasso si è attivata per fornire un supporto tecnico-amministrativo ai piccoli Comuni nella gestione delle procedure ad evidenza pubblica di affidamento di lavori ed estendendo tale competenza anche alle procedure di acquisizione di forniture e servizi. Si chiama Centrale unica di committenza e dal primo luglio sarà a disposizione dei Comuni per l’attuazione delle gare. Ieri mattina nella sala Giunta di Palazzo Magno il presidente della Provincia Rosario De Matteis e il dirigente Giorgio Carissimi hanno spiegato il concetto di centralizzazione delle gare e gli obiettivi della Stazione unica appaltante. L’’introduzione del concetto di centralizzazione delle gare è stato introdotto nel 2006, successivamente, nel 2010 e poi nel 2011, il

di Massimo Dalla Torre Mancano poco meno di ventiquattrore e Campobasso, anzi i Campobassani, quelli di Via Ziccardi, Porta Sant’Antonio Abate, Porta Mancina, Porta San Paolo, Ponte di Bruschio, Piazza dell’Olmo, ci scusiamo se non citiamo tutti i luoghi storici della città, si stanno preparando a suggellare nuovamente il patto con il maestro Paolo Saverio Di Zinno ideatore dei misteri. Un patto che affonda le radici nel lontano 1700, quando Campobasso racchiusa nelle sei porte al calar delle ombre, come direbbero i retori, era la fucina di artigiani sempre pronti a dare prova del loro ingegno pur di portare in alto lo stendardo della comunità. Un patto che puntualmente si rinnoverà. Un patto che permette di assistere al trionfo dei misteri veri e propri capolavori di plasticità ondeggiante, nonostante siano passati trecento anni e più tanto da ammaliare ancora una volta. Un patto che mostra come l’amore per le cose di un tempo rende viva la tradizione senza timore che quest’ultima possa passare nel dimenticatoio. Un patto fatto di rinunce e sacrifici. Un patto che lancia ancora una volta un segnale forte a quanti con scetticismo tacciano manifestazioni simili di estremo provincialismo, senza sapere che il provincialismo è l’humus della tradizione. Ecco perché i Campobassani non rinunceranno per nessun motivo alla sfilata dei misteri che nacquero dal battere il martello sul maglio di artigiani che diedero corpo ai disegni di un artista nonostante che era autore di statue

Legislatore ha previsto l’obbligo dal 31 marzo 2012, poi prorogato al 1 luglio 2014, per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, di avvalersi delle centrali uniche di committenza istituite o da istituirsi presso le unioni dei comuni per l’acquisizione di lavori, servizi o forniture. Un’ulteriore spinta alla centralizzazione degli appalti è contenuta nel d.l. dello scorso aprile che amplia la platea dei Comuni obbligati alla devoluzione degli appalti a soggetti aggregatori prevedendo la deroga unicamente per i capoluoghi di provincia nel contempo vietando l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture il rilascio del codice identificativo di gara (Cig) ai Comuni non capoluogo di provincia che procedano all’acquisizione di

lavori, beni e servizi. “La provincia – ha spiegato De Matteis – si è fatta promotrice della Centrale unica di committenza per andare incontro alle esigenze dei Comuni con l’intento di ridurre le spese per l’attuazione delle gare e, al tempo stesso, garantirne la trasparenza”. Il Consiglio provinciale ha già approvato il regolamento per il funzionamento della centrale unica ed in fase di elaborazione la convenzione che ciascun Comune dovrà sottoscrivere con l’ente di via Roma in cui saranno specificati i compiti di ciascuno. “Si tratta di una compartecipazione attiva e costruttiva – ha aggiunto Carissimi la Provincia conferma il suo ruolo di ente di supporto sul territorio ed i Comuni potranno avvalersi degli uffici dell’ente per appalti di ogni genere”.

Corpus Domini: Patto e Tradizione

sacre che si possono ammirare in molte chiese Molisane, Pugliesi e Campane. Un figlio del popolo che, nella semplicità più disarmante, volle dar vita ai contenuti di fede, interpretando i sentimenti dei suoi concittadini, che prese l’ispirazione, tra l’altro da un sommo dell’architettura quattrocentesca: Filippo Brunelleschi, almeno questo vuole la tradizione. Un’ispirazione che richiama alla mente tutta una serie di considerazioni che difficilmente possono essere capite e concepite da chi non si sente parte integrante di questa manifestazione amata e odiata nel frattempo, ma sempre viva. Un’ispirazione che la si comprende visitando il museo dedicato ai sacri ingegni che, una volta spogliati dal loro simbolismo, dialogano tra loro nel silenzio più assordante a testimoniare che la freddezza del materiale con cui sono stati costruiti sprigiona una forza che nessuno potrà contrastare. Una forza che lancia ancora una volta la sfida consapevole di vincerla, anche perché la competizione è persa in partenza. Una forza che si espande su quanti accorrono ad ammirarli; e sono sempre più. Una forza che nasce da piccoli gesti, anche quelli più scontati che potrebbero sembrare banali, a volte grotteschi senza sapere che il loro “routinario” rinnovarsi ne rafforza l’animus. Ecco la ragione per cui il patto non finirà mai di essere suggellato; anche perché se non si rispettasse più, tradirebbe la campobassanità su cui si basa e questo i campobassani quelli con la “C” maiuscola non lo permetteranno mai.


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Termoli

21 giugno 2014

Il maggiore dei carabinieri Fabio Muscatelli e il maresciallo Pietro Iorio rinviati a giudizio LARINO – Al termine dell’udienza preliminare in Camera di Consiglio, tenutasi fino a tarda sera di giovedì, il Giudice ha rinviato a giudizio il Maggiore dei carabinieri Fabio Muscatelli con varie accuse e tra queste: violenza o minaccia a pubblico ufficiale, sequestro di persona, Violenza privata, interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità. Con l’accusa di arresto illegale con le circostanze aggravanti, insieme a Muscatelli è stato rinviato a giudizio anche il Maresciallo Pietro Iorio; non luogo a procedere invece per il terzo indagato, il Maresciallo Massimo Pacucci. I fatti fanno riferimento al dicembre del 2007 quando venne arrestato dai carabinieri della Compagnia di Termoli, a quel tempo comandata dal Capitano Fabio Mu-

Black Hole, il fatto non sussiste: assolti il generale Meluccio e il colonnello Nuzzi LARINO – Il tribunale di Larino nelle scorse settimane ha assolto l’ex comandante regionale dei Carabinieri, il Generale Ermanno Meluccio e l’ex comandante provinciale, il Colonnello Saverio Nuzzi, dalle accuse di favoreggiamento e violenza privata. I due alti ufficiali erano stati denunciati dall’allora comandante la Compagnia carabinieri di Termoli,

il Capitano Fabio Muscatelli, per fatti legati all’inchiesta Black Hole avvenuti tra gli anni 2007 e il 2008. Per entrambi gli indagati le accuse ipotizzate erano di aver agito per far sottrarre al Capitano Muscatelli le indagini inerenti a Blach Hole e di aver favorito alcuni indagati, tra questi il colonnello Maurizio Coppola,

comandante provinciale dell’Arma a Campobasso (lasciò l’incarico proprio per il suo arresto perché coinvolto nella vicenda) prima del Colonnello Nuzzi. Meluccio e Nuzzi, entrambi difesi dall’avvocato Arturo Messere, sono stati assolti da tutte le accuse con formula piena, perché il fatto non sussiste.

TERMOLI - Questa sera dalle 21 si conclude la “Giornata Mondiale del Rifugiato”. La diocesi di Termoli – Larino che ha curato il progetto “Rifugio Sicuro”, che si occupa di

fornire vitto e alloggio ai rifugiati e al reinserimento nella società e all’accoglienza integrata, per le manifestazioni che si concludono questa sera ha programmato una

parata musicale con partenza in piazza Vittorio Veneto e uno spettacolo musicale organizzato dalla “Specimen”, associazione artistica e culturale di Lecce.

In piazza la giornata mondiale del rifugiato Inaugurazione mostra Forme dal Fuoco

TERMOLI – Verrà inaugurata questa sera alle 19, presso l’Officina Solare Gallery, la mostra collettiva Forme dal Fuoco degli artisti Massimo Antonelli, Nino Barone, Michele Carafa e Cleofino Casolino, curata da Gioia Cativa. L’esposizione resterà aperta, con ingresso gratuito, tutti i giorni fino al 3 luglio dalle 19 alle 21.

scatelli ora in servizio a Roma con il grado di Maggiore, Giovanni De Rosa dirigente dell’U.N.E.P. del Tribunale di Larino, sezione distaccata di Termoli, perché non volle ricevere per la successiva notifica ai destinatari. 316 ingiunzioni di pagamento di tributi presentate da Carmela Cravero per conto dell’amministrazione comunale di Termoli: De Rosa poi venne assolto con formula piena dal giudice monocratico del Tribunale di Termoli, la dottoressa Mastronardi “perché il fatto non sussiste”, accogliendo la tesi dei difensori del funzionario, D’Errico e Sassi, i quali dimostrarono l’infondatezza dell’accusa perché De Rosa “non aveva l’obbligo giuridico di prendere in consegna le ingiunzioni di pagamento”; parti offese di quella vicenda anche altri due colleghi del De Rosa, Annalisa D’Amico (Funzionario dello

stesso U.N.E.P.) e Luca Grittano (Ufficiale Giudiziario in servizio sempre presso lo stesso Ufficio) che si sono costituiti parte civile. Di conseguenza De Rosa denunciò il comportamento del Capitano Muscatelli ed il Pubblico Ministero del Tribunale frentano chiese il rinvio a giudizio per il Capitano Fabio Muscatelli, per i graduati Massimo Pacucci e Pietro Iorio. Il GUP Maria Paola Vezzi fissò l’udienza preliminare in Camera di Consiglio che si è tenuta giovedì scorso presso il Tribunale di Larino e al termine accolto gran parte dei capi d’accusa ipotizzati dal Pubblico Ministero nei confronti del Muscatelli e, in un solo caso anche per il Maresciallo Iorio. Anche Giovanni De Rosa si è costituito parte civile. La prima udienza è stata fissata per il prossimo mese di Ottobre.

Finanza sequestra piantine di marijuana

LARINO – Coltivava piantine di marijuana ma è stato scoperto dalla Guardia di finanza. Gli uomini delle Fiamme Gialle di Larino hanno scoperto e posto sotto sequestro in un immobile del centro frentano 7 piantine di marijuana di altezza tra i 20 e i 40 centimetri. La coltivazione era nella di-

sponibilità di un giovane del luogo che i militari hanno denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di “produzione, traffico, detenzione illecita di sostanze stupefacenti”. Il giovane è risultato già noto alle Forze dell’Ordine, nonché gravato di specifici analoghi precedenti.

TERMOLI – Sul riordino del Piano sanitario continuano gli incontri e oggi un nuovo appuntamento è stato organizzato dal Comitato San Timoteo. Alle 17,30, in via Pepe 16, si terrà un incontro con i componenti dei comitati e delle associazioni del basso Molise per discutere della programmazione sanitaria e in particolare della

proposta integrativa del piano operativo 2013-2015. Sono stati invitati alla discussione parlamentari e rappresentanti della Regione originari o residenti in Basso Molise ”al fine di individuare le migliori soluzioni e ogni forma di collaborazione capaci di tutelare il diritto alla salute anche per i cittadini di questo territorio”.

Confronto sul piano sanitario regionale

Avis e “Sangue sicuro per salvare le madri”

TERMOLI – Ennesima importante iniziativa dell’Avis nazionale è "Sangue sicuro per salvare le madri", che si pone l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sull'importanza di garantire sempre e ovunque l'accesso al sangue e ai suoi componenti per prevenire i decessi materni. Fenomeno quest’ultimo diffuso soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, spe-

cialmente nell'Africa Subsahariana (dove si registra il 50% dei casi) e nel Sud-est asiatico (un terzo dei decessi) e che riguarda in particolare le adolescenti al di sotto dei 15 anni. Al proposito l’Avis di Termoli sarà la prima a portare il suo messaggio di solidarietà.Il prossimo 28 luglio a Termoli ci sarà un gemellaggio tra la Ucavodobes della Repubblica del Camerun con il suo

Presidente Wilfried Oliver Olomo, con l'M.B.D.A.della Repubblica di Malta ed il suo Presidente Philip Michael Chircop, con il supporto l'Avis Regionale Calabria nella persona del suo Presidente Rocco Chiriano, il tutto sotto la tutela ed alto Patrocinio di Gianfranco Massaro, Presidente della F.I.O.D.S. (Federazione Internazionale Organizzazioni Donatori Sangue).


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Termoli

21 giugno 2014

Inquinamento: il sindaco ha revocato l'ordinanza che vietava l'utilizzo di acqua a scopi irrigui

MONTENERO DI BISACCIA – Il sindaco Nicola Travaglini ha revocato l'ordinanza dell'11 giugno con la quale era stato vietato l'utilizzo di acqua proveniente dagli impianti di irrigazione del Consorzio di Bonifica Trigno - Biferno per innaffiare le colture di ortaggi e frutta destinate all'immediato consumo umano. La decisione di revoca è stata presa a seguito della nota anticipata via fax dal Consorzio di Bonifica termolese, in merito all'assenza di salmonelle nel punto di prelievo indicato. I proprietari dei terreni nel territorio di Montenero di Bisaccia che utilizzano le condotte idriche del Consorzio di

Bonifica Trigno - Biferno, quindi, possono tornare ad irrigare ortaggi e frutta senza preoccupazioni. "Ho appreso con piacere la notizia dell'assenza di salmonelle dai parametri di salubrità delle acque utilizzate per l'irrigazione dei terreni di Montenero - ha affermato Travaglini - e sono quindi lieto di poter comunicare la revoca dell'ordinanza emessa nei giorni scorsi a scopo cautelativo. Mi riservo comunque di approfondire nei prossimi giorni i motivi che hanno determinato il ritardo e il cortocircuito comunicativo all'interno dei consueti canali istituzionali regionali ed interregionali".

IdV pronta ad eleggere il nuovo segretario cittadino

MONTENERO DI BISACCIA - Si apre la nuova fase congressuale dell’Italia dei Valori per il rinnovo delle cariche direttive del circolo di Montenero di Bisaccia. Nella sua ultima riunione il circolo cittadino ha infatti stabilito i vari step che porteranno all’elezione del nuovo segretario e del nuovo coordinamento locale dopo il “settennato” di Simona Contucci, attivista IdV

della prima ora e oggi consigliera provinciale. “A nome dell’intero circolo cittadino – ha dichiarato Cristiano Di Pietro - ringrazio l’amica Simona per i brillanti risultati raggiunti per l’ottimo lavoro svolto in questi anni, in particolare sul territorio di Montenero che – ha sottolineato il segretario regionale - ha espresso, attraverso i numerosi iscritti e sim-

patizzanti, la sua rappresentanza nelle istituzioni eleggendo consiglieri a livello comunale, provinciale e regionale. In vista dell’assemblea congressuale prevista per sabato 19 luglio, la presentazione delle candidature alla segreteria cittadina e delle relative mozioni dovrà pervenire entro e non oltre il termine ultimo del 5 luglio.

Servizio di salvataggio nei tratti di spiaggia libera

CAMPOMARINO – E’ in arrivo la stagione estiva e come di consuetudine il lido del ridente centro costiero sarà preso d’assalto da residenti e turisti. Come per gli anni precedenti l’amministrazione mette a disposizione un servizio di vigilanza in mare e sulla costa nord e sud 4 postazioni di salvataggio nei tratti di spiaggia libera con maggiore affluenza turistica della costa che rientra nel territorio del comunale. Il servizio è stato affidato alla So-

cietà Nazionale di Salvamento di Guardialfiera con 4 postazioni di salvataggio che saranno attive dal 1 luglio al 31 agosto dalle 8,30 alle 19,30 di tutti i giorni. Le postazioni saranno presenti una nei pressi del Lido Mambo, due tra il Lido Marechiaro e il Lido Ritz, una tra il Lido Ritz e il Lido Lucio. Il personale presterà soccorso e salvataggio alle persone in difficoltà o a rischio annegamento; vigilanza sulla qualità dell’ambiente

marino per prevenzione ed interventi prioritari sull’inquinamento costiero; diffusione della “cultura della sicurezza” della vita sul mare, con una campagna didattica espletata durante in periodo estivo nelle postazioni assegnate, presentando un manuale in grado di fornire nozioni e consigli utili; fornire informazioni precise ed affidabili in tempo reale sulle condizioni meteo-marine, favorendo l’adozione di misure di prevenzione degli incidenti.

Convocazione del consiglio dell'Unione dei Comuni BASSO MOLISE – Il prossimo 25 giugno, con inizio alle ore 18, presso la Sala conferenze del comune di Larino, in seduta ordinaria si riunirà il Consiglio dell’Unione dei comuni del Basso Biferno. All’ordine del giorno, tra gli altri punti da discutere per l’approvazione: Esame ed approvazione del rendiconto della gestione finanziaria Esercizio 2013; Approvazione del Bilancio di previsione esercizio finanziario 2014 e relativi allegati; Schema di convenzione per la gestione associata del servizio di mensa scolastica; Elezione Presidente e vice Presidente del Consiglio dell'Unione.

Pesca: attesa convo cazione tavolo Welfare per sbloccare Cigs 2013 LITORALE - Dopo oltre un anno di attesa per i pagamenti della cassa integrazione 2013 destinata ai pescatori, nei prossimi giorni presso il Welfare dovrebbe tenersi un tavolo di lavoro per cercare di sbloccare la situazione, come previsto dagli accordi siglati nel luglio scorso. Lo rende noto l’Alleanza delle Cooperative che a più riprese ha sollecitato questo incontro. “Attendiamo un segnale positivo sia nel senso dello sblocco dei pagamenti arretrati sia nel segno di un rifinanziamento senza il quale non sarà possibile comunque assicu-

rare la Cigs per il 2013 e per il 2014” sottolinea l’Alleanza che ha stimato le risorse aggiuntive, necessarie per far fronte alle situazione, in almeno 10 milioni di euro. L’Alleanza auspica che il governo tenga conto anche delle esigenze del settore, proprio adesso che si sta ridiscutendo l'intero impianto degli ammortizzatori sociali e delle politiche di sostegno all'occupazione. “Del resto il malcontento che anima le marinerie italiane rischia di esplodere in una protesta che difficilmente si potrà placare se non verranno date risposte immediate”.

BASSO MOLISE – Il presidente del Consorzio di Bonifica Trigno e Biferno, Giorgio Manes, ha comunicato che presto inizieranno i lavori per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua del bacino occidentale di contrada Ramitelli, annunciando anche che l’Agenzia regionale di Protezione Civile sta approntando il finanziamento di 300mila

euro. L’accordo di programma Quadro prevede 67 operazioni in altrettanti Comuni del Molise e tra questi quelli che interessano il Consorzio di Bonifica Trigno e Biferno e l’Integrale Larinese. “La manutenzione dei nostri fiumi – ha detto Manes - è la prima grande opera necessaria al nostro Paese”.

Al via manutenzione corsi d’acqua



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