ANNO IX - N° 66 - SABATO 24 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno all’altra faccia del Pd
L'Oscar del giorno lo assegniamo all'altra faccia del Pd. Alcuni circoli del Partito democratico hanno messo in riga la maggioranza alla Regione che ha deciso gli aumenti degli stipendi ai consiglieri nonchè le singole spese per i gruppi. Una bella romanzina che non è dato ancora sapere se da un orecchio sia entrata e dall'altro sia uscita. All'altra faccia del Pd va, quindi, assegnato l'Oscar proprio per avere avuto la forza di rompere, almeno, lo schema che vuole che i rappresentanti nelle istituzioni non debbano rispondere più a nessuno.
Il Tapiro del giorno a Filomena Zeoli
REGIONE
L’Unimol mantiene invariate le tasse Il Tapiro del giorno lo diamo a Filomena Zeoli sindaco di Sepino. Un bel biglietto di ingresso per il pianoro di Campitello di Sepino quello che si son trovati da pagare quanti hanno scelto come meta ferragostana l'area verde a monte dell'abitato. Anche per attraversare la strada quanti si sono avventurati lungo la stessa hanno dovuto tirare fuori i soldi previsti dalla tariffa. E' pur vero che i Comuni sul rispettivo territorio oggi possono tutto ma diventa, per davvero, strano che non ci si possa più muovere per nessuno motivo.
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REGIONE
Quando il turismo è afflitto dalle gabelle A PAG. 5
CAMPOBASSO
I ridotti introiti dovuti ai parchimetri A PAG. 7
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24 agosto 2013
Tasse universitarie, Unimol dalla parte delle famiglie CAMPOBASSO. "La programmazione, determinazione e scelta della tassazione studentesca rappresenta per l’Ateneo, e senza alcun dubbio durante questa fase difficile e complicata, ma anche per il progressivo ridursi delle risorse ministeriali, una decisione essenziale, consapevole, responsabile e collegiale. Una scelta, certamente, che non può non prescindere dalla problematica situazione attuale ed in particolare da quelle delle famiglie". Così in un comunicato dell'università molisana per garantire il mantenimento dei costi di iscrizione alla luce delle difficoltà economiche delle famiglie. Tale scelta quindi, attentamente valutata, raffrontata e rapportata anche ai regolamenti tasse di altri atenei con caratteristiche e peculiarità simili all’Università del Molise, nonché espressione di aree geografiche vicine, è stata quella di prevedere, innanzitutto, il passaggio ad una progressiva gradualità dei livelli di tassazione basati su parametri reddituali chiari e comprensibili, disegnati per garantire una più equa contribuzione, confermando e ribadendo il principio del merito alla base della riduzione e esenzione delle tasse. "Ancora una volta l’Ateneo molisano ha inteso confrontarsi su tali scelte con le componenti interessate, sia quelle espressione della comunità studentesca sia con riferimento a organismi tecnici appositamente istituiti (osservatorio tasse e contributi)". E’ di pochi giorni fa, peraltro, una nota, firma del Segretario regionale della Federazione Lavoratori della Conoscenza della Cgil, Sergio Sorella, ripresa anche diversi organi di informazione, inviata al rettore Cannata ed al presidente della Regione Paolo di Laura Frattura con delle precise richieste legate al tema del diritto allo studio. In particolare le istanze rivolte a Cannata ed agli Organi di Governo di Ateneo, andavano, nell'imminenza delle operazioni di immatricolazione ed iscri-
zione al nuovo anno accademico, nella direzione di un efficace impegno di sostegno economico per garantire l’inizio o il proseguo del percorso di studi per tutti quegli studenti appartenenti a famiglie maggiormente penalizzate dalla crisi che investe anche il Molise e che in questo particolare periodo avvertono e soffrono un forte disagio socio-economico. Più dettagliatamente la richiesta era quella di prevedere una copertura economica in grado di sostenere da un lato l’esenzione dalle tasse per i figli di disoccupati e dall’altro di concedere e prevedere, per i figli di cassintegrati e di coloro i quali usufruiscono degli ammortizzatori sociali in deroga, una ampia riduzione e abbattimento della contribuzione studentesca universitaria. Il rettore Cannata esprime condivisone di intenti a
tale necessità sociale. E non solo. Ma anche con una precisa e forte risposta istituzionale che l’Università degli Studi del Molise intende dare seguito, tenendo conto delle richieste del sindacato, ma ancor più e ancor prima, sottolineando l’importanza di un segnale di speranza, attenzione e disponibilità ai giovani, agli studenti, alle famiglie. E’ con questo chiaro intento che il Rettore ha già inteso sentire e coinvolgere gli uffici amministrativi competenti per una prima fase di stesura di proposte per favorire e garantire, in questo periodo di grave difficoltà occupazionale, ai giovani l’inizio e il proseguo del percorso di studi universitario. Ovviamente poi tutte le eventuali iniziative vagliate saranno sottoposte all’attenzione degli Organi di Governo dell’Ateneo per l’approvazione definitiva.
L'intervento
Universita’: solo profumo… di annunci di Sergio Sorella Il sistema universitario pubblico italiano, già martoriato dalle sciagurate politiche del governo precedente, rischia di avere un’altra deriva per l’azione di un ministro che, in perfetta solitudine, ha evitato confronti sugli argomenti sostanziali preferendo la pratica degli annunci a mezzo stampa sulle linee guida dei suoi provvedimenti. I contenuti di tali annunci riguardano incentivi riservati ad una risicata minoranza elitaria e non sembrano volere affrontare questioni delicate che emergono anche in Mo-
lise, quali: 1) quella del diritto allo studio, con la conferma del taglio del 95% del finanziamento rispetto alla cifra del 2009 per la copertura delle borse di studio; l’aumento del 100% delle tasse studentesche: la riproposizione caotica dei prestiti d’onore; l’impossibilità, per molti studenti, di percepire l’assegno di studio che pur spetta; 2) quella che attanaglia giovani (e ormai meno giovani) precari della ricerca universitaria, con l’abolizione dell’impegno per l’Università ad assumere come professori associati quei ricercatori a
tempo determinato di tipo b che avessero conseguito l’abilitazione e la cui attività fosse stata valutata positivamente dal proprio ateneo. Ancora una volta, in perfetta sintonia con i governi precedenti, sono stati annunciati interventi su Scuola e Università senza avviare un processo di investimenti. Il metodo degli annunci solitari del Ministro è stato criticato anche dall’unico organismo di rappresentanza democratica operativo, il Consiglio Universitario Nazionale, che in una nota dei giorni scorsi denuncia la mancanza di consultazione sulle proposte di modifica della legislazione vigente.
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3 24 agosto 2013
Tornano le biomasse: coinvolti cinque comuni della provincia di Campobasso Il Movimento 5 stelle non ha nulla da dire e gli Ecodem tacciono: tutto come da programma
aziende agricole situate nel territorio della Provincia di Campobasso, specificatamente nei comuni di Gildone, Monacilioni, Sepino, Spinete e Torella del Sannio. L’importo totale dei progetti ammonta ad euro 5.004.342,12 mentre il contributo totale concesso è pari ad euro 1.664.045,64 per una potenza installata di kWe 649. Si tratta di progetti pilota che prevedono impianti di piccola taglia alimentati prevalentemente da reflui zootecnici e sottoprodotti agricoli, biomasse a costo zero, in quanto così facendo consentono all’azienda di ottenere un’integrazione al reddito e non di essere solo un costo e un possibile problema ambientale derivante dallo spargimento incontrollato di liquami ed effluenti. Un investimento che non fa proferire parola a nessuno. Tacciono i militanti del Movimento 5 stelle, tace Petraroia che armai assume la posizione di complice nei progetti, nessuna parola dagli Ecodem. Un silenzio che cozza con quanto fatto, detto e denunciato negli anni passati. La presenza di Petraroia in Giunta poteva essere rassicurante. Ma la sentinella dell’opposizione, colui che parlava e contrastava tutto e tutti, oggi sembra essere ridotta ad uno yes man. Non resta che lanciare un sos a Beppe Grillo. Già, perché al contrario di quello che dicono e fanno i suoi militanti in Molise, lui altrove ha spiegato bene alla popolazione cosa significano per il territorio e i cittadini questi progetti che, spesso e volentieri, piuttosto che rilanciare un paese sono ottimi per riempire le tasche sì, ma non della popolazione. E se così non è, assodato che si tratta di un progetto dei vecchi amici di centrodestra, si chiede agli attuali amministratori Facciolla e Frattura: perché non fare una legge che consenta ai molisani di pagare importi, per l’uso di energia, pari a zero? In fondo per le centrali diamo gratuitamente la nostra terra, la nostra aria.
Gildone, Monacilioni, Sepino, Spinete e Torella del Sannio i territori di installazione
CAMPOBASSO. Che la Giunta Frattura, in particolare il presidente e il suo assessore preferito Facciolla, abbiano una particolare simpatia per le fonti rinnovabili di energia (biomasse, biodisel e ora biogas) non è una novità. Ma che all’interno dello stesso esecutivo ci si ritrovi un Michele Petraroia senza voce, senza arte né parte, lascia perplessi. L’assessore all’agricoltura Facciolla ha più volte parlato di rilancio dell’agricoltura. Il presidente Frattura vuole che si coltivi in Molise più barbabietola come se servisse a rilanciare lo Zuccherificio. E intanto si finan-
ziano progetti per impianti di produzione di biogas alimentati a biomasse per la generazione e vendita di energia elettrica e/o termica inerenti il Bando del Psr Molise 2007/ 2013 circa l’azione 4 'Investimenti funzionali alla produzione e alla vendita di energia da fonti rinnovabili' della Misura 3.1.1. 'Diversificazione verso attività non agricole'. Si tratta di un progetto della vecchia amministrazione regionale con la collaborazione degli assessorati retti allora da VItagliano e Fisco Perrella, oggi da Frattura e Facciolla. Delle domande ammissibili a finanziamento, sono beneficiare cinque
RIDIAMOCI SU’
Solo gli imbecilli non cambiano opinione: la ragion di vita per don Paolino Paolo di Laura Frattura, a guardarlo bene, ricorda molto un personaggio televisivo che in molti amano. Avete presente quel tipo immaginario interpretato dal Rowan Atkison? Quel tale Mr Bean, con quel vestiario formale, sempre uguale, che ad ogni sua azione provocava una disastro? Ecco è lui, proprio uguale. Nel corpo e nello spirito. Oltre alla somiglianza fisica infatti, il punto di vista disastroso è praticamente identico. Ad agni azione (amministrativa) di don Paolino corrisponde un effetto disastroso per i molisani. Ma accanto all’aspetto tragicomico del personaggio politico c’è poi quello serioso. Da questo punto di vista Frattura è molto simile a Mirabeau, l’aristocratico liberale dell’Ancien Régime famoso per la sua frase celebre: “Solo gli imbecilli
non cambiano mai opinione”. In effetti don Paolino ha fatto di questa citazione la sua ragione di vita politica. Qualunque sua frase, qualunque suo programma, viene automaticamente contradetto, smontato e modificato dall’altro suo ego. Nulla è mai uguale, tutto è in eterno movimento. Così Frattura diventa l’emblema delle annunciazioni per i mutamenti del sistema: dimezzeremo le indennità, non aumenteremo le tasse, faremo una legge sul conflitto d’interessi, premieremo il merito, non costruiremo l’autostrada, salverò gli ospedali e Venafro non chiuderà. Poi, ricordando Mirabeau, mette in pratica le sue parole: aumenta le indennità e le tasse, aumenta gli assessori in giunta, inventa i consiglieri supplenti, il
conflitto di interessi diventa un soufflè da degustare a colazione, effettua nomine secondo logica politica, costruisce l’autostrada, chiude gli ospedali a partire da Venafro. Qualcuno dice che il cambiare idea dipenda dallo spirito di adattamento che è la prima regola della sopravvivenza. Qualche altro sostiene invece che cambiare così repentinamente idea è sintomo di instabilità mentale e incoerenza con le proprie decisioni. E se invece si trattasse semplicemente di prendere coscienza che le cose dette sono uno sbaglio? Allora è facile prevedere l’andamento del governo: basterà prendere il programma del Molise di tutti, riscriverlo al contrario, e renderlo il Molise di nessuno. In fondo, solo gli imbecilli non cambiano opinione. Irene Corsini
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4 24 agosto 2013
In Molise nessOccorre una politica programmatica per uscire dalla crisiuna deroga, qualità eccellente e controlli a tappeto
Industria, settore che traballa Sanità, con Versaci risorge Cardiologia Negli ultimi 4 mesi aperta anche l’emodinamica Ora la politica risolva la questione dell’h24 CAMPOBASSO. Sono tante, troppe, le crisi industriali che in lungo e in largo attraversano tutto lo stivale, dal 2009 ad oggi oltre 30mila imprese hanno chiuso i cancelli lasciando a casa intere famiglie. Siamo ormai al quarto anno di Cassa integrazione, un ammortizzatore sociale del quale ad oggi usufruiscono circa 500mila lavoratori che, in media, hanno visto diminuire il proprio reddito di circa 4mila euro. In questi anni è venuta completamente a mancare una politica industriale di supporto da parte della Regione Molise. Bisogna rimettere in moto una efficace politica industriale finché saremo ancora in tempo: il bonus occupazione ha evidenziato ancora una volta la dicotomia tra domande presentate e sulle poche risorse disponibili. Nella ridistribuzione delle risorse sarebbe pertanto utile spostare fondi oggi appostati su progetti che non decollano, verso strumenti come il credito d’imposta per l’occupazione per gli investimenti. Dunque, un quadro decisamente preoccupante quello che si è delineato in Italia sotto tutti i punti di vista e che rende necessario e urgente, come ribadito sempre più spesso in questi mesi dalla CGIL “un disegno di poli-
tica industriale con al centro gli investimenti e l'innovazione” senza il quale “c'è solo il perdurare della recessione”. Il Governo deve cambiare rotta e indirizzarla verso lo sviluppo e la crescita, ossia verso la creazione di lavoro, che rimane la vera emergenza del paese. Al contrario tutti i provvedimenti varati fin'ora dall'esecutivo basati su tagli lineari non hanno fatto altro che colpire lavoratori, giovani e pensionati, ossia quelle persone già messe a dura prova dalla crisi economica. Per la CGIL infatti “il decreto sviluppo non è all'altezza della gravità della crisi, serve un deciso cambio di rotta, in netto contrasto con le politiche rigoriste e recessive fin qui adottate”. Nei programmi elettorali manca la voce politica industriale (o se ne parla di sfuggita) né si discute di come evitare di diventare un deserto industriali. Su questi temi il dibattito elettorale è evanescente: si parla soprattutto di IMU, di riduzione dell'Irpef (rievocando uno slogan di cinque anni fa (meno tasse per tutti), di congelamento di Iva, tagli alle spese (senza specificare quali) e di rilancio dell'economia (come?). ma non del fatto che il paese vada rafforzato con una presenza forte nel settore industriale.
CAMPOBASSO. Una luce nel buio della Sanità molisana in crisi di identità per colpa del commissariamento e del piano che distruggerebbe il settore. Grazie al professor Francesco Versaci, primario di Cardiologia, il reparto è tornato a nuova vita al Cardarelli, capace insieme all’equipe di far risorgere il reparto. Il servizio e i macchinari erano bloccati da quasi dodici anni, da quando alla guida del reparto c'era il dottor De Curtis, una splendida meteora nel panorama della sanità molisana, e oggi sono tornati perfettamente di qualità e in funzione. Il reparto ci ripropone un servizio essenziale insieme al suo team di collaudati ed esperti cardiologi emodinamici. I pianificatori venuti dall’esterno, i commissari che costano un occhio, non hanno mostrato larghezza di vedute né intuizioni efficaci. Si sono limitati a tagliare i costi e a ridurre i servizi. E i cittadini ne pagano le conseguenze. A Cardiologia di Campobasso la mortalità dei pazienti per infarto miocardico è stato del 2,8% nel 2012. Inoltre si sono scoperte risorse preesistenti al Cardarelli che mai nessuno aveva utilizzato. Così, tramite il dottor Magri, si evidenzia che “solo 4 mesi fa ci hanno dato finalmente la possibilità di riaprire la nostra sala di emodinamica per poter trattare al meglio i pazienti affetti da Infarto miocardico”. Tecnologia preclusa che oggi viene utilizzata. C’è solo un neo che però spetta alla politica risolvere: l’h24. Perché non è possibile che un reparto salva vita non possa operare 24 ore su 24. Non fosse altro perché a volte il cuore, per fermarsi, non aspetta l’alba del giorno dopo.
L'intervento
Quale modello di sviluppo per il Molise? di Giuseppe Di Iorio CAMPOBASSO. La possibilità, seppure forzata, di rivedere l'ossatura della Regione, deve essere il momento più importante per la politica molisana. Un momento solenne nel quale tutte le forze politiche dovranno dire la loro su come intendono salvaguardare il Molise e, anzi, proiettarlo verso il futuro. Si chiede per primo alla politica regionale e poi alla politica nazionale che gli sforzi e gli impegni di ogni singolo cittadino vengano ripagati in modo trasparente, per un progetto di nuovo sviluppo e di nuova coesione sociale. Pensiamo che sia importante vedere il modello di sviluppo di cui tutti parlano ma che nessuno ancora ci ha mostrato nei fatti. Un modello di sviluppo basato sul turi-
smo diffuso, sull’economia verde, su un sistema di produzione e commercializzazione agroalimentare concreto e presente in tutti gli spazi rurali con un sistema a filiera. Pensiamo che il Molise debba recuperare un proprio patto con l’Unione Europea che consideri i vincoli strutturali alla luce delle caratteristiche della nostra economia. Pensiamo sia finalmente il tempo di mettere ordine alla nostra macchina burocratica semplificandola e portandola più vicina ai cittadini, con risorse vere. Ribadiamo la necessità di un nuovo modello di orientamento, formazione e riqualificazione dei lavoratori che si metta in relazione stretta con i tanti cassintegrati, i lavoratori in mobilità. Ci si faccia promotori, senza ripetere gli errori del passato, di una nuova epoca dell’economia sociale e civile in Molise
che recuperi il ruolo del Terzo Settore rilanciandolo come asse portante della società molisana. Non è giusto che oggi non abbia ancora la capacità di conoscere almeno una strada di sviluppo per i nuovi poveri, per i giovani ed i futuri lavoratori. Viviamo una situazione regionale difficile e siamo preoccupati perché non vediamo delinearsi all’orizzonte un modo per uscire dalla crisi a testa alta e non con dei cadaveri alle spalle. La classe politica deve essere in grado di proporre un progetto, riaprire i tavoli per le occasioni di confronto, coi mondi vicini come quello del lavoro, per un disegno credibile per la nostra terra. La politica, moralmente, deve porsi il problema di tutto questo. Il tempo dell'autoreferenzialità è terminato. Occorrono, ora, i fatti.
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24 agosto 2013
Il comune di Sepino chiede un pedaggio per accedere al Pianoro. Solo il tribunale amministrativo potrà fare chiarezza
Aiuto! I gabellieri son tornati (e non siamo al Medioevo) Far soldi da parte delle amministrazioni locali in crisi, sta alimentando una fantasiosa varietà di soluzioni; alcune intelligenti, che danno piacere ad essere assecondate; altre decisamente irritanti, il cui effetto pratico è quello di disincentivare il turismo e il godimento della natura La sensazione è strana, e per taluni aspetti ridicola se, al momento di essere fermati da solerti addetti alla gabella in agro di Sepino a conclusione di lungi tornati, diretti al Campitello omonimo, alla mente tornano le immagini del film “Ricomincio da tre” di Massimo Troisi. Un salto indietro di secoli, peraltro in un ambiente naturale che concilia immagini e sensazioni di stampo medievale, per accedere su strada pubblica, realizzata con soldi pubblici, in una radura oltre i mille metri, nel cuore del Matese, e per andare oltre, in territorio di Guarda regia se diretti all’agriturismo “Il Rifugio del Massaro”. Pagare la gabella di 5 euro, che non si sa da dove abbia preso spunto, su quali basi giuridiche amministrative poggi e si faccia valere, pagarli per una scelta di libertà, per un diritto costituzionale insito nella libertà di movimento, è davvero una sensazione strana. La strada che porta a Campitello di Sepino è pubblica, anche se per un lungo tratto sterrata e poco confortevole. L’arrivo al pianoro ripaga la fatica e (diciamolo) anche l’assurdità del pedaggio.
Che probabilmente potrebbe essere applicato a coloro che fanno sosta al pianoro, piantano tenda e fanno pic-nic utilizzando le panche, gli arredi, i servizi e i barbecue realizzati dall’amministrazione comunale (peraltro con fondi pubblici). Ma per coloro che sono diretti al Rifugio del Massaro la gabella è un obbrobrio amministrativo e (probabilmente) un abuso. Il Comune di Sepino che incassa la gabella, ripetiamo,volendo, potrebbe organizzare una vigilanza ad hoc sul pianoro per esigere la gabella come contropartita dell’uso delle panche, degli arredi e del barbecue da parte di chi ne fa uso. Ma per coloro che sono diretti al Rifugio, peraltro in territorio di Guardiaregia, pretendere la gabella per il solo uso di una strada pubblica (l’unica esistente) appare una straordinaria forzatura che solo il tribunale amministrativo potrà fare chiarezza, qualora si renda solerte nell’entrare nel merito del ricorso curato dall’avvocato Massimo Romano, il già consigliere regionale e leader di Costruire Democrazia. Ma al di là degli aspetti am-
ministrativi e giuridici resta la sensazione di trovarsi di fronte ai dei gabellieri, peraltro senza una divisa che li metta al riparo da contestazioni (talune violente), che non danno spiegazione alcuna. Sono gabellieri e si comportano per tali. Il soggetto per cui lavorano è l’amministrazione comunale di Sepino interpretata (nella circostanza) in chiave fin troppo marcatamente vessatoria, di stampo medievale. Il rimando storico, data la natura del luogo, la permanenza di mandrie e di greggi, è del tutto spontanea quanto anacronistica. Far soldi da parte delle amministrazioni locali in crisi, sta alimentando una fantasiosa varietà di soluzioni; alcune intelligenti, che danno piacere addirittura ad essere assecondate; altre decisamente irritanti il cui effetto pratico è quello di disincentivare il turismo, il godimento della natura, il piacere del convivio che sono gli ingredienti in più che l’ospite trova sedendo ai tavoli del rifugio gestito con acume e notevole senso dell’ospitalità da
Il difficile accesso al credito In Molise sempre più difficile il rapporto tra utenti e banche CAMPOBASSO. Per le banche, è una legenda metropolitana. Per gli imprenditori, soprattutto del Sud e, in particolare in Molise, un incubo. Parliamo di accesso al credito. Un tema che in Italia riveste un ruolo importantissimo nei processi di sviluppo locale. Non a caso, lunedì scorso, è stata l'associazione delle Reti delle imprese a rilanciare la questione e la problematicità per le aziende. "Il Paese, infatti, è caratterizzato da un sistema di banking market e da una struttura produttiva composta per lo più da Pmi con scarse possibilità di ricorso ai mercati finanziari" come si legge in uno studio sul credito realizzato dall’università Magna Grecia di Catanzaro. In altre parole, per finanziare la crescita economica in Italia, in
mancanza di un sistema finanziario sviluppato, non si può che ricorrere al credito bancario. Recentissime indagini di Unioncamere e di Confcommercio sono giunte alla stessa conclusione: se il 48,7% delle piccole imprese italiane (con un massimo quindi di 249 addetti) ha riscontrato difficoltà di accesso al credito dovute alla crisi economica, molto più problematica è la situazione in Molise dove la quota supera il 55%. "Il problema potrebbe presentarsi in maniera molto più accentuata al termine della fase più profonda della crisi, quando sarà importante presentarsi sul mercato per riottenere le quote perdute" si legge nell’indagine Unioncamere che prosegue: "La mancanza di investimenti e di innovazioni potrebbe causare allora la scom-
Antonio Palladino. Dicevamo, sarà il Tar a dirimere la vicenda e i suoi aspetti contraddittori. Ma prima del giudizio del tribunale amministrativo c’è quello dell’opinione pubblica che ha sperimentato la bizzarria della gabella, cui si vorrebbe dare la dignità di una saggia soluzione amministrativa. Giudizio di condanna emesso senza appello, ad una formula estroversa di minare le fragili basi del fare turismo in Molise e, peggio, ancora, delle attività turistiche imprenditoriali a 1400 metri sul livello del mare, nel cuore del Matese, dopo aver messo a dura prova gomme ed ammortizzatori, e la pazienza per l’ilare presenza di gabellieri lungo il percorso. Una sconvenienza che va affrontata e risolta per non compromettere oltre il buon nome del Molise e dei molisani. Dardo
parsa di una quota consistente del tessuto produttivo italiano, soprattutto al Sud". In base ai dati, inoltre, il tasso medio in Italia per i prestiti concessi a breve termine è pari al 6,43%, ma lungo lo Stivale si riscontrano notevoli discordanze: mentre le città del Centro-Nord possono beneficiare di tassi intorno al 5%, in Molise si arrivano a pagare prestiti a breve termine con tassi fino al 9%. A Trento spetta la maglia rosa quale città con il tasso di interesse più basso d’Italia (5,4% per una durata di 18 mesi), a Campobasso si arriva a pagare per la stessa durata tassi superiori al 8,3%, quasi 4 punti in più. La debolezza del sistema imprenditoriale molisano e l’elevata consistenza delle sofferenze, vengono solitamente indicate come le cause che determinano il divario nell’accessibilità del credito. Ma anche con questi tassi non competitivi, il credito è stato ristretto. Per questo le associazioni imprenditoriali hanno rivolto un appello al governo perchè smuova le banche affinchè allentino la stretta sul credito. Il timore, infatti, è che si arrivi ad un'asfissia creditizia.
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Campobasso
24 agosto 2013
Toro, vietato giocare a pallone: opposizione alla carica Toro, estate 2013. I bambini che stavano giocando con il pallone sul piazzale pubblico di via Pozzillo, nella mattinata del 19 agosto, hanno ricevuto la visita del vigile urbano, che ha impedito loro di continuare a giocare. Il segnale stradale prontamente installato parla chiaro “Vietato giocare a pallone”. Il movimento politico “Primavera Torese” interviene sull’introduzione del singolare divieto che sta animando l’agosto torese. “È accaduto che il vicesindaco, firmando un’ordinanza emessa “a seguito di varie sollecitazioni da parte di alcuni cittadini che hanno richiesto interventi a tutela della tranquillità nelle zone del centro abitato, in particolare nel piazzale sovrastante i parcheggi comunali in via Pozzillo”, ha disposto il divieto di giocare a pallone in questo piazzale. E fin qui si può essere d’accordo o meno con il provvedimento (noi non lo siamo), ma c’è un senso. Quello che non si comprende è perché tale divieto si applica – riportiamo testualmente dall’ordinanza ad “eccezione dei ragazzi con età compresa da 0 a 12 anni, tenendo comportamenti che possono arrecare danno ai beni pubblici o di privati e molestare le persone che sostano in detti spazi”. Ci chiediamo, perché i ragazzi under 12 possono continuare a giocare, pur “tenendo comportamenti” dannosi e molesti e gli over 12 no? E perché per il cartello, invece, il divieto vale per tutti? E come si giustifica questo limite artificioso dei dodici anni? Ammesso che la tranquillità della zona – com’è riportato nell’ordinanza che accoglie le lamentele di alcuni cittadini sia davvero “minata da parte di
ragazzi che con il gioco del pallone stanno arrecando danni a cose, a edifici pubblici e privati e molestia alle persone che sostano in detta zona per trascorrere in serenità una parte della loro giornata”, che facciamo? Facciamo finta di essere capitati nel paese dei ragazzacci che, nel mentre giocano a pallone, recano danni a cose, a persone e addirittura ad edifici pubblici e privati che assolutamente non sono contigui al parcheggio? Ma ammesso pure, facciamo finta che a tredici anni si mina e si fanno danni, a dodici no, pur scrivendo di sì? Brutta bestia l’incoerenza. Ma andiamo avanti. Sarà pur vero che il piazzale è popolato da gente di tutte le età e sarà pur vero che non è un campo da calcetto. Sarà altrettanto vero quello che avrebbe contestualmente dichiarato il vice-sindaco, cioè che nell’area sarà realizzato un parco gio-
chi per i bambini (cosa che non abbiamo potuto accertare, in quanto alla nostra richiesta di accesso al progetto in questione, ci è stato risposto: Tornate dopo il 26, l’ingegnere è in ferie!) . Nell’attesa, prima che il parco sia realizzato, che facciamo? Da oggi in poi, dobbiamo aspettarci che il vigile urbano chieda la carta di identità ai bambini che giocano col pallone “sui parcheggi”? E cosa dobbiamo aspettarci, che i bambini fino ai 12 anni giochino e che i loro amici di 13 o 14 anni li stiano a guardare? Non è questa una discriminazione bella e buona? E i ragazzi over 12, dove andranno a giocare, visto che il paese è completamente sprovvisto di spazi verdi e di strutture adeguate a parte il remoto campo da tennis, e l’ancor più remoto campo sportivo (per altro chiuso), dove, fatti i debiti scongiuri, in caso di incidenti
o malori non ci sarebbe anima viva a soccorrerli? Non sappiamo se queste domande se le siano poste i nostri amministratori di maggioranza, o abbiano dovuto dare ascolto solo a quei cittadini che, a ragione, o a torto, non hanno più la pazienza di vedere e sentire i nostri ragazzi giocare in un piazzale pubblico, che per altro – lo ripetiamo non confina direttamente con edifici pubblici né privati. Da parte nostra, il consiglio che da buoni amministratori ci sentiamo di dare ai “colleghi” della maggioranza, è quello del dialogo, parola che forse essi conoscono poco. Cosa sarebbe costato organizzare una riunione allargata ai genitori di bambini e ragazzi di ogni età, e ai cittadini che hanno avanzato le lamentele, e trovare quindi una soluzione condivisa, magari mediando tra le parti? Ma forse chiediamo troppa. Ricordate, cari colleghi amministratori, che la ‘cosa’ pubblica si amministra con i cittadini, non chiudendosi dentro quattro mura e prendendo decisioni a dir poco impopolari e forse anche un po’ dispotiche! Dal canto nostro, non possiamo far altro che opporci a un’ordinanza pasticciata e ingiusta, consigliando di revocarla, o di modificarla a vantaggio di tutte le anime (ormai sempre meno numerose), che popolano il nostro amato paese. Basterebbe, magari, prevedere una regolamentazione degli orari che possa tener conto delle esigenze di tutti evitando una proibizione assoluta ed assurda ai danni di chi, pur avendo più di dodici anni, è pur sempre un ragazzo. Cerchiamo di rivitalizzare il nostro paese dove di quiete ce n’è fin troppa”.
Quartiere San Lorenzo, il comitato Fareassieme lavora per realizzare il centro polifunzionale Il 9 agosto il direttivo del comitato “Fareassieme Rione San Lorenzo”, composto dal presidente Lilia Zappone (associazione Promosam), da Giampietro Petrone (associazione Utenti), da Carmela Baranello (associazione Familiari), da Patrizia Russo (cooperativa Laboratorio Aperto), da Peppe Di Fabio e Vittorio Abiuso (cittadini volontari) e dal direttore del Centro di salute mentale di
Campobasso Franco Veltro, è stato ricevuto dal presidente della Giunta regionale Paolo di Laura Frattura. Nel corso dell’incontro che si è tenuto in via Genova, il comitato Fareassieme ha spiegato l’esigenza di sistemare in via Pietravalle, adiacente via San Lorenzo, i locali di circa 600 metriquadrati sottostanti lo stabile del Centro di salute mentale di Campobasso, così da poter creare uno spazio attrezzato per l’integra-
zione socio-sanitaria che coinvolga sia il quartiere San Lorenzo sia la città. Il centro polifunzionale è stato concepito con al suo interno una palestra, uno spazio teatrale di 70 posti, un ampio luogo dedicato alla socializzazione degli utenti, alcune botteghe: di cui una di piccolo artigianato, una della filiera corta, dei prodotti alimentari e di un ufficio di prossimità per la promozione della salute, per l’ascolto e la diffusione di
informazioni utili per i diritti di cittadinanza. Inoltre attorno alla struttura si svilupperà un ampio giardino con “verde attrezzato” e studiato, fruibile per i cittadini del quartiere e di tutta la città. L’iniziativa ha preso vita nei mesi scorsi riscontrando l’interesse di diverse decine di membri (più di una quarantina) tra residenti, operatori, semplici curiosi, associazioni, istituti scolastici, parrocchia, cooperative, pro-
fessionisti e gestori di attività commerciali della zona. L’idea è innovativa e può rappresentare un progetto pilota per Campobasso e per l’intera regione, tanto da suscitare l’interesse e l’apprezzamento del presidente Frattura. Quest’ultimo si è impegnato a rintracciare, nel bilancio regionale, le risorse necessarie alla realizzazione del centro polifunzionale. Entro un anno è previsto il completamento dei lavori.
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Campobasso
24 agosto 2013
Il caso limite della gestione dei parcheggi a pagamento.
Il mancato rispetto dei contratti d’appalto un tempo configurava il reato di omissione di atti d’ufficio Il mondo e la pubblica amministrazione cambiano: in peggio
In tempi meno provvisori, meno sciatti, amministrativamente parlando, di questi che viviamo, il mancato rispetto del contratto d’appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento del capoluogo sarebbe finito certamente nelle maglie della giustizia penale, con l’ipotesi di reato di omissione di atti d’ufficio. Far rispettare pedissequamente il contratto, punto per punto, ed applicare eventuali penali in caso di inadempienza, è compito inalienabile dell’amministrazione che ha funto da stazione appaltante. L’amministrazione comunale di Campobasso da diversi anni ha assunto il carattere di un isola amministrativa a se stante; il rispetto dei contratti d’appalto, le verifiche, i controlli sono poco meno di un’opzione. Il risultato di questo comportamento è racchiuso nella qualità e nell’efficienza dei servizi pubblici che l’amministrazione comunale ha esternalizzato: dal trasporto urbano alla depurazione delle acque, dalla gestione del camposanto a quello dei parcheggi, alla gestione della rete elettrica e via dicendo. Servizi difettosi, imprecisi, rapsodici, rabberciati, che all’erario municipale costano un cifra. Ossia, alle tasche dei cittadini che pagano
A 11 anni dal terremoto del 31 ottobre 2002 la Chiesa Madre Santissimo Salvatore di Toro riapre al culto dopo i lavori di ristrutturazione post –sisma. Ad annunciarlo è il parroco, fra Giancarlo Li Quadri Cassini: “la cittadina è pronta a vivere questo evento, in modo particolare i piccoli adolescenti che non hanno mai visto questa chiesa, simbolo di aggregazione sociale, culturale e spirituale per tutto il popolo.” La chiesa è stata per secoli punto di riferimento per tutta la comunità. “Fa parte di quei segni di speranza! – come ha detto l’Arcivescovo di Campobasso, monsignor Bregantini- ogni chiesa che riapre è un segno di luce e di speranza. Ricordiamo infatti la riapertura della chiesa di Spi-
le tasse, non certo a chi l’evade (e sono in tanti). Naturalmente, di questo andazzo ne godono a piacimento, e con sostanziale soddisfazione finanziaria, i titolari delle concessioni pluriennali ( vedasi rete elettrica, depurazione delle acque luride, parcheggio e cimitero). Non c’è un verbale che uno, a seguito di un controllo, che possa testimoniare in maniera inoppugnabile che da parte del Comune venga sistematicamente effettuata la verifica del rispetto dei
capitolati. “Manca il personale”; “Non disponiamo di mezzi sufficienti”: sono le giustificazioni di prammatica. Oltre che prive di senso. Tornando ai parcheggi a pagamento, la ditta aggiudicataria nel giro di qualche mese dall’aggiudicazione avrebbe dovuto modernizzare e rivoluzionare il servizio con nuovi sistemi per l’emissione dei ticket, con un personale meglio addestrato e meglio equipaggiato, con la inappuntabile manutenzione delle strisce blu, e tante altre piccole (e grandi) soluzioni in nbase alle quali ha potuto prevalere sulla concorrenza. A distanza di circa due anni (anzi più) la situazione è identica a quella per cui era stato ritenuto utile e necessario affidare ad una ditta specializzata il servizio. Una sola cosa è cambiata: la certezza per il comune di incassare il minimo garantito: poco più di 200mila euro,
sufficiente agli amministratori comunali e ai dirigenti per non intervenire a mettere le cose in chiaro, ad applicare le penali previste e a denunciare le inadempienze come una chiara omissione di atti d’ufficio. I 200mila euro poco più – ha commentato il sindaco Di Bartolomeo – sono più di quanto il comune incassava dalla gestione dei parcheggi da parte della Sea. Sarà. Ma il minimo garantito avrebbe un suo specifico valore economico se a carico della ditta di Perugia venuta ad incassare gli euro dei molisani, fossero stati posti in atto tutti i provvedimenti previsti dal contratto d’appalto: dal primo all’ultimo. Siccome così non è stato e, purtroppo, non è, lo stato delle cose è un sostanziale, quanto ingiustificato, vantaggio concesso alla ditta aggiudicataria. Come sia possibile che accada ciò che sta accadendo, è un mistero. Per niente buffo, però. La decisione di esternalizzare i servizi fa capo alla insipienza (per la maggioranza dei casi) degli amministratori; la responsabilità dei mancati controlli dei contratti e dei capitolati d’appalto, alla dirigenza e, soprattutto, alla segreteria generale di Palazzo san Giorgio. Dardo
Toro, riapre la chiesa Santissimo Salvatore dopo i lavori di ristrutturazione post sisma nete, di San Massimo, di Castellino, del campanile della Cattedrale di Campobasso e di quello di Montagano, della chiesa di Limosano, della chiesa della Madonna del Carmine di Montagano e tante altre chiese che vedranno a breve la stessa luce. Per la comunità di Toro sarà la quarta lapide che viene posta dopo la ricostruzione degli eventi sismici che si sono susseguiti nel corso della storia: 1805, 1913, 1980,2002. E’ significativo ricostruire e rinsaldare nel popolo la speranza attraverso i siti che ne hanno fortificato la fede nei secoli. Nonostante le tante
prove cui la natura sottopone l’uomo, egli, nella sua tenacia e nella sua fede radicata alla terra, riesce a ricostruire con uno slancio che lo progetta verso il futuro, radicato nella propria storia. E’ importante che questo evento religioso e spirituale si collochi nell’anno della fede: mediante la bellezza delle opere architettoniche il cristiano riesce ancor meglio a vivere in una dimensione salvifica. La bellezza, come ci ricordano i teologi, è mezzo per arrivare alla salvezza. Il ringraziamento va a tutti coloro che hanno fattivamente contribuito a finanziare le opere,
dal Governo precedente a quello attuale, al comune di Toro, alla comunità dei frati minori di Toro e di San Giovanni Battista a Campobasso.” La celebrazione si terrà oggi alle 18 con partenza dal convento di Toro insieme a tutte le autorità presenti: il presidente della giunta regionale del Molise Paolo di Laura Frattura, il presidente della Provincia di Campobasso Rosario de Matteis, il sindaco di Serracapriola, Marco Camporeale, con cui Toro è gemellata. Dal Convento Il corteo procederà verso il centro Caritas che in questi anni fungeva come chiesa
parrocchiale per prendere le statue di San Mercurio, patrono di Toro e sant’Emidio, per dirigersi verso la chiesa Madre. Prima della celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano, dinanzi alla chiesa interverranno l’architetto Giuliano Sammartino direttore dei lavori, fra Roberto Nesta, delegato del Ministro provinciale dei Frati minori di Puglia e Molise e il sindaco di Toro Angelo Simonelli. All’interno della celebrazione eucaristica si svolgerà il sacro rito della Dedicazione della Chiesa e del nuovo altare.
ANNO IX - N째 65 - SABATO 24 AGOSTO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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Isernia
24 agosto 2013
Il chiarimento della direzione regionale dopo l'arresto dell'uomo a Pozzilli.
“Il piromane non era un Vigile del Fuoco” ISERNIA. In merito all’operazione “FLASH FIRE” condotta dal Corpo Forestale dello Stato che ha portato all’arresto di un presunto piromane di 50 anni, la FPCGIL Vigili del Fuoco Molise ribadisce che la persona inchiodata, dalle telecamere della Forestale, mentre innescava un incendio NON E’ UN VIGIL E DEL FUOCO EFFETTIVO, ma solo un Vigile Volontario, iscritto nelle liste dei Vigili del Fuoco Volontari secondo criteri ministeriali e che svolge attività lavorativa, saltuariamente, per un periodo di 20 giorni, seguendo una rotazione tra tutti i vigili volontari del Comando di Isernia. Inoltre, si fa presente che, attualmente, l’indagato non aveva un rapporto lavorativo con i Vigili del Fuoco e pertanto non deve essere considerato come tale. Naturalmente sono state avviate, da parte del Comando di Isernia, tutte le
Sezioni Alpine, il raduno Sud, Centro e Isole a Isernia ISERNIA. Si terrà a Isernia, nei giorni 13, 14 e 15 settembre, il XIV Raduno nazionale dell’Associazione Alpini, organizzato dalla Sezione Molise. Parteciperanno gruppi provenienti da Abruzzo, Marche, Sicilia e Sardegna, oltre alle rappresentanze di Bari, Firenze, Latina, Massa Carrara, Napoli, Pisa, Livorno, Lucca e Roma. Un mare di cappelli pennati si riverserà nelle strade e nelle piazze di Isernia, con due momenti di “ammassamento”. Il primo è previsto alle 16:30 di sabato 14 settembre, in piazza della Repubblica; il se-condo, alle ore 10 del giorno seguente in piazza Giustino D’Uva. Gli Alpini sono il più antico corpo di fanteria da montagna attivo nel mondo, una organizzazione militare che ha quasi un secolo e mezzo di storia e che, nei decenni, ha visto tra le proprie schiere an¬che tanti molisani e tanti isernini.
procedure del caso nei confronti del cinquantenne e il grave episodio è stato condannato duramente anche dai Vigili Volontari di tutta la regione.
Pertanto si vuole ribadire l’importanza del ruolo dei Vigili del Fuoco sempre a fianco dei cittadini, durante le emergenze di qualsiasi natura e sempre impe-
gnati durante le attività istituzionali a fornire alla popolazione di oggi e a quella del futuro, i bambini, informazioni per prevenire le possibili situazioni di pericolo
e intervenire per affrontare le eventuali emergenze inculcando la cultura del FUOCO, nonchè le cause e il rispetto per la natura e i beni. Quindi è doveroso, da parte della FP-CGIL Vigili del Fuoco Molise, chiarire questo aspetto considerando la cattiva e immeritata pubblicità che ha subito il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in questi ultimi giorni, sia a livello locale che nazionale. Ci si congratula, inoltre, con il Corpo Forestale dello Stato per la brillante operazione svolta e confidiamo sempre più in una proficua collaborazione tra i due Corpi. Infine, si invita la Direzione Regionale Vigili del Fuoco Molise e il Comando Provinciale di Isernia a conferire un elogio ai tre cittadini che prontamente hanno cercato di spegnere l’incendio e chiamato il 115.
L'intervento.
Isernia, città d’acqua e di torri La città di Isernia secondo alcuni studiosi deriva il suo nome da un’antica parola indoeuropea che indicava “ricchezza d’acqua”; era anche cinta da antiche mura o torri; Isernia era anche la città dei giardini pensili. Se tutto ciò fosse stato conservato come in altre realtà, il centro storico sarebbe di gran pregio (basti vedere le rappresentazioni del secolo XVII). Tutto distrutto dall’ignoranza, dall’incuria, dalla inciviltà, sino agli ultimi demenziali scempi cementificatori delle cricche borghesi. Così, delle antiche mura e torri non è rimasto quasi nulla e su quel che resta v’è anche una frana rimasta abbandonata; dei giardini pensili non v’è più traccia. Così gli abitanti della “città dell’acqua” da tempo non possono più bere dal rubinetto comprando le bottiglie al supermercato; e subisce l’ormai cronico inquinamento dei fiumi che la circondano. Proprio in questi giorni è riemerso con forza l’inquinamento del Carpino e del Sordo conseguente a scarichi industriali sicuramente abusivi ed illeciti. Ricordiamo in particolare il fiume di denaro pubblico speso per il depuratore sito in Carpinone che doveva servire anche ad evitare tali danni ambientali e che invece è servito come smaltimento illecito di rifiuti tossici anche di imprese del Nord per poi rimanere abbandonato in stato di nocivo degrado, come emerso nell’inchieste da noi sollevate, ancorché rimaste senza nessun
seguito né giudiziario né di risarcimento erariale. Gli apparati borghesi, politici e giudiziari, non intervengono; anzi li vediamo più impegnati a reprimere chi solleva tali problematiche, nel legittimo esercizio della libertà di proporre una nuova idea di società, libera dai crimini della legge del profitto e del capitale. Rilanciamo perciò la proposta di un’inchiesta popolare per individuare i capitalisti piccoli o medi o grandi responsabili degli scarichi inquinanti e chiedere loro il risarcimento anche sotto forma di danno erariale che, anche nell’ambito della programmazione degli oltre 11 milioni di euro derivanti dai fondi PISU, possono contribuire ad un URGENTE progetto di bonifica e riqualificazione (ad esempio verso un parco fluviale), sul Carpino e sul Sordo, anche per un sano turismo ambientale, volto al contestuale recupero di una vocazione agricola “a Km zero” e biologica, con gestione pubblica socializzata. Occorrerebbe più in prospettiva rivendicare anche la nazionalizzazione o regionalizzazione senza indennizzo delle aziende che inquinano sotto il controllo dei lavoratori e della comunità locale. E che dire della frana sulle vecchie mura di cinta del centro storico rimasta senza riparazione e che rischia di peggiorare, del cantiere interrotto di C.da Le Piane, divenuto ormai una sorta di “discarica abusiva” di materiale di risulta, con annessa pala
meccanica ivi abbandonata ed interruzione viaria. Di certo siamo alle solite assurdità: se un comune appalta dei lavori è perché ha già i fondi. Dunque o i fondi sono spariti in modo illegittimo o vuol dire che si è proceduto senza alcuna seria e razionale pianificazione amministrativa o peggio ancora a tentoni secondo gli input dei clientes. Anche tali ultimi due misfatti danno la cifra del degrado in cui è caduta la città, dopo l’ultimo disastroso decennio della giunta di destra, la peggiore che Isernia abbia mai avuto dal dopoguerra ad oggi. Nondimeno chiediamo che il sindaco Brasiello si attivi con urgenza per iniziare l’iter di rimozione dei suddetti degradi. Ribadiamo la nostra rivendicazione di pubblicare in tempo reale sul sito comunale, per ogni appalto, tutti gli avanzamenti dei lavori ed i costi dettagliati, in modo che la popolazione possa controllare tutto quanto ora è appannaggio esclusivo dei segreti di palazzo. Invece di sperperare centinaia di milioni di euro per mega opere dannose per l’ambiente, utili solo ai comitati d’affari ed alle speculazioni della borghesia palazzinara e del cemento, chiediamo che si faccia un piano di queste piccole e medie opere, con gestione pubblica e controllata dalla popolazione, che danno più occupazione e sono realmente utili alla collettività. Il Coordinatore PCL Tiziano Di Clemente
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Termoli
24 agosto 2013
Questa sera al porto la tradizionale Sagra del Pesce TERMOLI – Ci siamo. Questa sera il piazzale di riva del porto accoglierà i consumatori per la rituale “Sagra del Pesce”. Le friggitrici saranno accese alla presenza del Vescovo e delle autorità cittadine e poi il via alla degustazione. Pesce in abbondanza grazie alla deroga che il Ministero ha concesso a tre pescherecci che nelle due battute hanno catturato oltre 10 quintale di prodotto tra triglie, cicale, seppie calamari gallinelle e polipi. Gli stessi pescatori, e i loro familiari, hanno provveduto alla pulizia del pesce che questa sera sarà infarinato, fritto e degustato. Quella della Sagra del Pesce è un appuntamento molto sentito e atteso dai termolesi ma anche dai residenti dei centri limitrofi e dai turiti. Proprio per questi ultimi rappresenta una novità assoluta e che sarà da richiamo per il prossimo anno per la presenza di altri vacanzieri. La Sagra avrà inizio dalle 19 e ogni portata di frittura ha il costo di 5 Euro e si gusterà in compagnia della musica del gruppo “Lamada” che si esibirà per il pubblico a partire dalle ore 21. In chiusura di serata, alle 24, co sarà lo spettacolo pirotecnico a cura dell’Assessorato al Turismo del Comune di Termoli.
Nessuno reclama il corpo dell’uomo trovato cadavere alla foce del fiume Saccione
TERMOLI - Continuano le indagini da parte delle forze dell’ordine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Larino, per risalire all’identità dell’uomo trovato cadavere circa due mesi fa alla foce del fiume Saccione in territorio di Campomarino. Sono passati per l’esattezza 52 giorni da quel 6 luglio quando intorno alle 20 quando una persona che passeggiava lungo la spiaggia ha notato sulla riva il corpo di un uomo senza vita. Si presentava legato con alla fune appesi tre dischi di metallo del peso complessivo di 15 chili. Si è pensato immediatamente ad un omicidio visto che se l’uomo voleva suicidarsi non si spiega l’imbragatura intorno al
corpo. Anche per questo motivo la Procura di Larino aprì un fascicolo per omicidio che continua a restare tale: l’autopsia eseguita a suo tempo confermò che la causa del decesso avvenne per annegamento. Da allora a nulla sono valsi i vari appelli e la pubblicazione degli abiti che l’uomo indossava al momento del ritrovamento: nessuno lo ha cercato o richiesto il corpo. Questo dato conferma la tesi della Procura e degli investigatori che possa essersi trattato di un regolamento di conti da parte della malavita. In attesa di sviluppi il cadavere resta al momento seppellito nel Cimitero di Campomarino.
Gli altri appuntamenti della serata TERMOLI - Alle ore 21, presso il Teatro Verde nel Parco comunale “G. La Penna”, si terrà il Musical teatrale “Forza venite gente”, incentrato sulla vita di San Francesco d'Assisi, curato dall’Associazione Teatroper nella nuova versione riscritta dall’autore Michele Paulicelli che sarà accompagnato dalla sua band. Lo spettacolo, ricco di fantasia, vedrà esibirsi sul palcoscenico i ‘personaggi’ del Cantico delle Creature, la Luna, il Sole, l’Angelo, gli Uccelli e persino Sorella Morte, che animeranno la scena raccontando la vita di Francesco d’Assisi. Venti artisti, tra ballerini cantanti e attori, interpreteranno molteplici ruoli indossando 125 costumi. Il costo del biglietto è di 11 euro a persona, con disponibilità in prevendita presso l’Info Point presente nella Torretta Belvedere dedicata all’artista e poeta termolese “Carlo Cappella”; Alle ore 21, presso la Scalinata del Folklore, si terrà il saggio di danza dell’Associazione “Emozioni Latine” di Termoli; Fino al 12 settembre, dalle ore 19, presso lo Spazio “Officina Solare”, in Via Marconi n. 2, si terrà la mostra personale dell’artista Antonio Marcovicchio, intitolata: “Geometrie controluce”.
Remid, Incontri con la città TERMOLI – Il Movimento Civico LiberaTermoli ieri sera, presso lo stabilimento “Le Dune” sul lungomare nord, ha tenuto il secondo incontro di una serie un incontro Si ricorda che stasera, venerdì 23 agosto alle ore 18.30, presso lo Stabilimento "Le Dune" sul lungomare nord ci sarà il secondo incontro della serie "Quale Termoli?" e si è parlato di "Termoli a misura di bambino". “Abbiamo pensato di dare vita a questi momenti di condivisione con la città – dicono dal Movimento - per parlare e conoscere maggiormente le idee e le proposte – oltre che i disagi – che viviamo nei vostri quartieri. Partiamo con dei temi di carattere generale per poi insieme costruire un percorso più dettagliato. Siete tutti invitati a partecipare. Per info e notizie potete contattarci tramite la mail:liberatermoli@gmail.com!. Altri temi ed incontri programmati sono: Servizi comunali – dalla raccolta differenziata agli asili nido, venerdì 6 settembre alle 18,30 nella Galleria Civica; Turismo, quali opportunità?, venerdì 27 settembre alle 18,30 presso il Porto turistico “Marina di S. Pietro”; La vita del centro città, venerdì 11 ottobre alle 18,30 presso l’Officina Solare “Gallery” in via Marconi; Culturando – dove siamo e dove vogliamo andare, veneredì 8 novembre alle 18,30 nei locali dell’ex mercato coperto do via Cina. Inoltre sono previsti, con programma ancora da defnire, assemblee rionali sul tema “Quartieri dormitorio o luoghi da vivere?”.
Al “Sacro Cuore” incontro sulla repressione TERMOLI - In via Argentina, a Termoli, presso la sala della parrocchia del Sacro Cuore, alle 17,30 di oggi, si svolgerà l'incontro "Gente comune, cioè ribelli: movimenti e pratiche sociali". All'incontro, inizialmente programmato all'interno di Libera Festa (la tre giorni organizzata a Montecilfone dall'Osservatorio sulla Repressione) e poi rinviato causa maltempo, parteciperanno Italo Di Sabato (Osservatorio Repressione), Renato Di Nicola (Forum Italiano dei Movimento per l'Acqua), Marco Trotta (giornalista).
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Termoli
24 agosto 2013
Tamponamento sulla statale 16: gravi le condizioni di un anziano Tavola rotonda sull’olio extravergine del Molise
CAMPOMARINO – E’ ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo un anziano originario di San Severo rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto ieri mattina. L’uomo era alla guida di una Matiz e stava percorrendo la statale 16 in territorio di Campomarino quando, per cause in via di accertamento, ha violentemente tamponato un autoarticolato. L’impatto è stato violento e l’anziano pugliese è stato catapultato in avanti sbattendo il torace contro il volante per poi perdere cono-
scenza. Immediatamente soccorso dai medici del 118 e volontari della Misericordia, è stato trasportato al Pronto Soccorso del San Timoteo di Termoli. Le sue condizioni sono apparse subito abbastanza serie e gli esami eseguiti immediatamente lo hanno confermato: fratture cervicali multiple, fratture costali e dello sterno. Vista la gravità delle ferite è stato disposto il suo trasferimento d’urgenza nella Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo dove è ricoverato con prognosi riservata. Gravi le condizioni di un anziano
SAN MARTINO IN PENSILIS – Domani alle 17,30, presso il Loggiato del Palazzo Baronale di San Martino in Pensilis, si terrà una tavola rotonda sul tema: valorizzare il “Made in Molise”’ con particolare riferimento all’olio extravergine d’oliva. Un incontro organizzato dall’associazione “MolisExtra” con il patrocinio del comune di San Martino in Pensilis e della Regione Molise, a cui prenderanno parte, tra gli altri, l’assessore regionale alle Politiche Agri-
cole, Vittorino Facciolla, il sindaco di San Martino, Massimo Caravatta, il Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato, Rosaria Patrone, ed il Capitano dei Carabinieri Tutela della Salute, Antonio Forciniti. L’incontro sarà l’occasione per gettare le basi e rifletter sul valore aggiunto che l’agroalimentare di qualità molisano può rappresentare nell’organizzazione delle future strategie di comunicazione dell’offerta turistica regionale.
Richiesta di ammissione al servizio di “Trasporto scolastico” CAMPOMARINO – L’amministrazione comunale ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il modulo per formulare la richiesta di ammissione al servizio di “Trasporto scolastico”. Possono essere esaminate solo domande di ammissione al servizio per gli alunni di scuole dell’infanzia statali e comunali, di scuole primarie statali e di scuole secondarie di 1° grado statali di Campomarino, abitanti nel territorio comunale. L’ammissione al servizio è subordinata alla compatibilità della richiesta con i percorsi stradali definiti, per ciascun anno scolastico, in modo da soddisfare il maggior numero possibile di domande e tenendo conto di aspetti logistici e temporali. Non sarà concesso il servizio a utenti che risultano inadempienti nei pagamenti. In caso di ammissione al
servizio saranno comunicati al richiedente l’orario e il luogo della fermata. Il servizio viene concesso per l’intero anno scolastico dietro pagamento di un ticket forfetario di €.15,00 con le seguenti esclusioni: bambini
della Scuola Materna; alunni/studenti residenti in Ramitelli/Madonna Grande, Cocciolete, C.da Buccaro, C.da Cianaluca, Campomarino Lido, C.da Colle delle Lame e via Li causi; minori appartenenti ad un
nucleo familiare che versa in particolari situazioni di disagio economico-sociale segnalato dal competente Servizio Sociale del Comune. Con la sottoscrizione della domanda il richiedente si impegna a: garantire la sua presenza o quella di altro soggetto maggiorenne autorizzato, alla fermata e nell’orario di servizio comunicato. Il ripetersi della mancata osservanza di tale obbligo potrà comportare la sospensione del servizio; effettuare i pagamenti delle quote dovute, mensilmente, entro lo stesso mese di erogazione del servizio; con le seguenti modalità: versamento su c/c postale n. 11109659 intestato al Comune di Campomarino - Servizio di Tesoreria, con la seguente causale: ticket forfettario per trasporto scolastico; pagamento in contanti all’Economo del Comune di Campomarino.
Notizie in Breve.
Questa sera la pedalata in famiglia
TERMOLI - "Geometrie Controluce" è il titolo della mostra personale di pittura dell’artista Antonio Marcovicchio che espone nella sede dell’Officina Solare Gallery in via Marconi. La prsonale, curata da Tommaso Evangelista, verrà inaugurata questa sera alle 19. La personale resterà aperta fino al 12 settembre e si può visitare tutti i giorni gratuitamente dalle 21,30 alle 23,30. CAMPOMARINO – L’amministrazione comunale rende noto che oggi al Lido dalle ore 17,30 sarà operativo il divieto di circolazione in Via De Gasperi (altezza del Punto Panda),Via Kennedy ,Via Delle Rose,Via Einaudi,Via Vanoni,Via B.Croce,Via Crispi per consentire lo svolgimento di una passeggiata ciclistica collettiva non agonistica. Il divieto sarà vigente fino al termine della manifestazione.
PETACCIATO – Una serata dedicata alle famiglie e ai bambini. Questo lo scopo della “Pedalata in famiglia” che si terrà questa sera organizzata dal Gruppo Sportivo Pedale Petacciatese, i 4 Elementi, la Protezione Civile di Petacciato e la Bottega delle Simpatiche Canaglie. Per permettere la buona riuscita della manifestazione e salvaguardare l’incolumità fisica dei partecipanti, bambini, genitori e parenti, le strade interessate
saranno chiuse al traffico e controllate dai volontari della Protezione Civile. Gli organizzatori ricordano che l’iscrizione è obbligatoria e gratuita è da diritto al pettorale numerato, il cappellino ricordo della Pedalata, il sacchetto "Ristoro" e due arrosticini da ritirare in serata alla Sagra. Il raduno è fissatoalle 18 con partenza 30 minuti dopo, alle sosta e ristoro in Piazza Padre Pio da dove la carovana ripartirà intorno alle 19,15 per arrivare alle 19,45 in
Piazza Belgioioso. All’arrivo della “tappa” i piccoli partecipanti potranno giocare e divertirsi con la Baby Dance che realizzerà Davide Pinto. Alle 21 prenderà il via la Sagra per degustare pesce fritto, pasta e ceci con le seppie, il tutto accompagnato con la musica del Dj Luciano. Durante la manifestazione potranno essere acquistati i biglietti della lotteria con in palio tre biciclette la cui estrazione è prevista per le ore 24, in chiusura della manifestazione.
Il ristorante-pizzeria più esclusivo nel salotto buono della Campobasso murattiana. Ecco il miglior modo per valorizzare la più prestigiosa piazza cittadina, crocevia di interessi, storia e vita: un gioiello incastonato all'interno del teatro Savoia. Il ristorante Savoia riesce a coniugare perfettamente una raffinatezza e una cucina dallo stile sopraffino a prezzi decisamente normali e alla portata di tutti. Aperto a pranzo e cena dà la possibilità a chiunque di gustare prodotti di prima qualità legati alla stagione anche solo per un pasto veloce con menù fisso personalizzabile. Al suo interno, poi, le ambientazioni stagionali delle sale donano al ristorante Savoia un'atmosfera indimenticabile