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ANNO IX - N° 46 - MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Pasquale Oriente

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Pasquale Oriente. Il presidente provinciale di Campobasso di Confesercenti ce la sta mettendo tutta perchè nel capoluogo regionale possa continuare ad aversi la fiera che ogni fine mese anima l'area dell'ex Romagnoli. L'amministrazione vorrebbe spostarla altrove ma l'associazione dei commercianti ritiene che, anzi, il sito vada mantenuto mentre c'è l'impegno per rendere la fiera ancora più funzionale e legata al territorio. Evidentemente quando le cose funzionano e si muovono trovano solo ostacoli.

Il Tapiro del giorno a Gino Di Bartolomeo

Il Tapiro del giorno lo diamo a Luigi Di Bartolomeo. Anche sulla questione dell'orario di chiusura della musica nei pubblici esercizi ha avuto la capacità di mettersi tutti contro. L'ordinanza firmata, infatti, senza il necessario previo confronto tra le parti in causa, al pari di quello con la sua stessa maggioranza, ha finito con il determinare uno stato di malcontento che sta mettendo in agitazione le parti. C'è chi già prepara il ricorso al Tar e chi manda per aria frasi irripetibili. Forse, sarebbe stato il caso di dare vita ad un confronto prima del provvedimento.

SINDACALE

I sindacati “Sulla Ittierre, il teatro della Regione” A PAG. 10

REGIONE

I mancati tagli alla Casta alimentano polemiche A PAG. 3

CAMPOBASSO

Cantieri fermi, la Tre Elle bussa a soldi al Comune A PAG. 7


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Critiche puntuali, circostanziate, commentate e valutate col filtro di una ideologica certamente indigesta al “vecchio” liberale di centrodestra Paolo di Laura Frattura trasformato in un improbabile interprete del riformismo democratico

Rivoluzione Democratica ha seppellito il governo regionale Paolo di Laura Frattura sarebbe un amalgama mal riuscito di Michele Iorio. Giudizio tranciante di Rivoluzione Democratica, peraltro profetica e vaticinante nel corso del confronto pre-elettorale e ad urne concluse. Situazione decisamente imbarazzante per il presidente e la giunta che presiede, per la quale ha speso inutilmente alcuni mesi per portarla a 5 assessori e per tacitare le grandi e piccole manie dei consiglieri in cerca di visibilità ed occasioni per dire la loro. Situazione imbarazzante sul piano politico, essendo Rivoluzione Democratica un’espressione reale e realistica della sinistra. Situazione dì imbarazzo per le critiche che si sono abbattute sul governo regionale, mai così puntuali, circostanziate, commentate e valutate col filtro di una ideologica certamente indigesta al “vecchio” liberale di centrodestra Paolo di Laura Frattura trasformato in un improbabile interprete del riformismo democratico. L’aborto era nelle cose. Puntuale. Impietosamente espresso dagli esponenti di Rivoluzione Democratica il cui peso politico, essendo una forza costituita, incide con qualche punto in più rispetto alle critiche che, dopo mesi di silenzio seguito alla sconfitta elettorale, ha mosso l’ex consigliere regionale Massimo Romano. Molte le coincidenze; diverso il peso specifico. Per cui Frattura, la giunta, e la maggiorana hanno ben poco di cui fregiarsi e di cui pregiarsi alla luce delle analisi che partono da sinistra essendo, peraltro l’opposizione di destra un’arma vecchia e spuntata. “Il lavoro nuovo che manca e il vecchio che si depaupera; la sanità che continua a creare debito e deperisce nell’offerta di tutela; il sistema trasporti che si impoverisce; i giovani che continuano a non avere speranze oltre l’emigrazione; il sistema burocratico regionale che si perpetua; le spese della burocrazia politica che si cristallizzano; una idea di cambiamento del metodo di governo in continuità con il moderatismo delle forze politiche che compongono la

maggioranza. Insomma, una primavera mediatica che rischia di trasformarsi nell’autunno del possibile fallimento”: questo un brano della sintesi critica di Rivoluzione Democratica dato ieri alla stampa scritta e parlata. Talmente serrato da non permettere aggiunte e commenti. Nemmeno alla cocente delusione per Solagrital, Zuccherificio, Itierre, medie imprese in fallimento per mancanza di credito; per gli inamovibili nuclei industriali incapaci di offrire soluzioni e servizi alle imprese ma eccellenti a funzionare da idrovore dei finanziamenti pubblici; per il sistema ferroviario sempre in bilico tra chiusura e potenziamento, con grave nocumento della mobilità territoriale; per il sistema culturale e il turismo improvvisati e abbandonati. E’ il ricalco delle valanghe accusatorie che hanno sommerso il centrodestra, perfettamente aderente al comportamento e alle provate incapacità del centrosinistra di andare al sodo, di assumere decisione, di scegliere e programmare. Amaramente delusa Rivoluzione Democratica che aveva chiesto “una svolta vera nella amministrazione del cosa pubblica, una svolta che partisse dal basso dei bisogni reali dei cittadini, di sperimentare nuove forme di crescita del benessere delle persone attraverso attività di promozione sociale e culturale diffusa, la promozione del volontariato inteso come partecipazione democratica, la lotta al precariato, alla discriminazione e ad ogni forma di sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici”. Parole che marcano la distanza siderale della sinistra, quella vera, dalla realtà fratturiana. Realtà fratturiana infarcita “di comunicati stampa utili a sorreggere tavoli istituzionali improduttivi, di balletti mediatici, di improbabili unità nella responsabilità di fronte alla crisi nazionale”. Che dire di più? Dardo

LA CHICCA

Incontro lampo a Jazz in Campo Li guardi, imponenti, quasi senza volerlo. Di quella presenza che taglia l'aria come le montagne. Che infatti, non si incontrano. Attorno, note sublimi di jazz. E ci viene naturale cantarci nella testa Autumn Leaves, con quella voce graffiante e dolce con cui la canta Clapton. Mentre le note dolorose della chitarra elettrica sono talmente perfette che ci rendono felici. Come Iorio e Vitagliano quando si dicono: wè. Ecco, sai che il caos di un pezzo jazz non ha regole controllabili dall'ovvietà. Il jazz è un pensiero lungo, oltre i tempi veloci dell'ordinarietà. Proprio come loro. Il destino ha voluto che nella vigilia della tanto discussa o amata Piana dei Mulini2, proprio in occasione di Jazz in Campo due vecchi amici e rivali si sarebbero reicontrati. C’è chi sussurra che non si vedevano dalle elezioni regionali scorse. Chi invece afferma che i due, Angelo Michele Iorio e Gianfranco Vitagliano, da quel

febbraio 2013 non si sono neppure più sentiti. Ed eccoli qui, in un incontro casuale. Gianfranco arriva con il suo solito passo felino. Camicetta, golf a righe sulle spalle, con un'abbronzatura non invidiata dallo stesso Iorio (a nero erano pari), volto rilassato, fisicamente in grande forma. Forse si sta dedicando allo sport. Probabilmente al ciclismo. Beh, Vitagliano si avvicina al tavolo di Iorio, lo sorprende alle spalle, lo abbraccia e si limita a dire: “Ciao Miché” contro un “Wè Gianfrà”. Sembrava si fossero visti l’ultima volta cinque minuti prima. Per il resto, neppure una parola. E allo stupore di chi tra i presenti ha sussurrato: “Azzo ma qui ci vuole una foto”, Vitagliano taglia corto con il suo solito modo di fare: “Io a quest’uomo gli voglio bene perciò mi arrabbio con lui”. Trenta secondi per i soliti convenevoli del ciao come stai, bene grazie, e poi ognuno per la sua strada.


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I tagli del centrosinistra: aumentano le tasse e mantengono al massimo il proprio compenso Fatta la legge trovato l’inganno: sarà l’ufficio di presidenza a ridurre maggiormente le indennità. Al momento i presidenti percepiranno 13.800 euro i consiglieri 11.100

I nuovi amministratori regionali sono una iattura per il Molise e per i molisani

Aumentano le tasse e ci fanno anche la morale! La casta politica ha dilapidato risorse finanziarie per pagarsi gli emolumenti, le carte di credito, e le spese pazze che sono venute a galla

CAMPOBASSO. Pochi minuti per aumentare le tasse ai molisani, ore ed ore di conteggi, riunione di maggioranza e sospensioni per tagliare le indennità degli eletti. Il centrosinistra ha chiuso in questo modo la pagina del Consiglio regionale. Ed ascoltare le parole del presidente Frattura che prova a destreggiarsi con il solito politichese dinanzi alle telecamere, non affievolisce lo spirito dei cittadini che ascoltano. Per solidarietà alle imprese in crisi si contrae un mutuo di 27milioni aumentando Irpef, Irap e bollo auto, per altrettanta solidarietà i consiglieri del centrosinistra (che hanno votato la loro proposta di riduzione respingendo gli emendamenti di centrodestra e Movimento 5 stelle) hanno fissato il tetto dei loro compensi: 13.800 euro per i due presidenti (di Giunta e Consiglio), 11.100 per i consiglieri. Hanno fissato il massimo salvo poi promettere “sarà l’ufficio di presidenza del Consiglio ad effettuare gli ulteriori tagli”. Parole che, nel giorno dell’approvazione di nuove tasse, suonano quasi di presa in giro in attesa che si dia realizzazione alle parole. La rabbia di chi ha seguito il Consiglio si tocca con mano soprattutto quando ci si sente raccontare “abbiamo applicato la legge”. Perché quella legge non ha imposto di fissare il tetto massimo. Ma per dirla alla Salvatore Ciocca:” chi ha la faccia come il culo li salva tutti e due”. Chi ha fatto la proposta? I due presidenti, ovviamente: Niro e Frattura con quest’ultimo che ha esortato “a non scadere nel populismo”. In pratica, i due presidenti, percepiranno 6.600 euro per l’indennità di carica, 5.500 euro per il rimborso spese (che sono esentasse), 2.700 euro per l’indennità di funzione che spetterà anche ai presidenti di Commissione (4 in totale), ai 4 assessori, ai 4 componenti dell’ufficio di Presidenza e ai 14 capigruppo. Inoltre, l’indennità di funzione, varierà in base al tasso di inflazione usufruendo della cosìdetta scala mobile, Il consigliere semplice invece, che non è capogruppo, presidente di commissione, non fa parte dell’ufficio di Presidenza, percepirà 10mila euro. Per quanto riguarda invece le tasse aumentate nella stessa seduta, l’Irpef varierà da un +0,50 a +1,10% a seconda della fascia reddituale. Il Bollo auto invece subirà un incremento dal 7 al 10% a seconda della classe ambientale e dalla potenza dell’automobile.

Aumentano le tasse, mettono pesantemente le mani nelle tasche dei cittadini e fanno pure la morale. I nuovi amministratori regionali sono una iattura per il Molise e per i molisani. Si sono fatti eleggere promettendo mari e monti per poi ridursi a gabellatori. E per sovrappiù hanno affidato a Di Pietro jr. il compito della comunicazione e della sottesa ineluttabilità della decisione, credendo che il nome possa essere un garanzia. Sicché, per i molisani aumentano l’aliquota Irpef e il bollo auto: una stangata micidiale modulata, dicono, per indorare la pillola, sull’effettiva capacità contributiva dei singoli, con scaglioni legati al reddito annuo. Chi percepisce un reddito compreso tra i 7 e i 15mila euro subirà un aumento pari allo 0,25 per cento; chi dichiara tra i 15 e 28mila euro un aumento dello 0,50 per cento; chi ha redditi tra i 28 mila e i 55 mila euro un aumento dello 0,90 per cento; chi tra i 55 e 75mila euro un aumento dell’1 per cento e, infine, chi supera i 75 mila un aumento del 2,10 per cento. Alla faccia della modulazione! E ciò per fare cassa. Per pagare le imprese e i fornitori della Regione che non sono stati pagati. Quindi la colpa non è loro. Ma di chi non ha pagato prima. Una banalità. Come la storia del governo di Roma che avrebbe puntato una pistola alla tempia degli amministratori regionali. Nel comunicato s’è potuto cogliere un sotteso sadismo nella contraddizione tra il dire “Non vogliamo aumentare le tasse” e l’averle pesantemente aumentate. Nonché una palese presa in giro là dove hanno aggiunto (dopo aver deciso) di dichiararsi aperti al confronto con chi avesse idee e proposte utili per superare gli aumenti varati. Ma si può? Perché non si sono aperti prima? Sintomi di paranoia. Impudentemente mitigata dalla possibilità “di dare una risposta celere a centinaia di imprenditori e dipendenti in difficoltà”. Con i soldi dei contribuenti, però, dopo aver dilapidato risorse finanziarie per pagarsi gli emolumenti, le carte di credito, e le spese pazze venute a galla. Dardo

Si poteva fare molto di più di Vincenzo Musacchio* Dopo oltre dodici ore di Consiglio la legge sui tagli ai costi della politica è stata approvata a maggioranza. Sostanzialmente la legge passa così come è stata prevista in prima commissione consiliare. Ora tocca all'ufficio di Presidenza del Consiglio fissare le effettive entità. Allo stato si può affermare che se la legge da un punto di vista giuridico è parzialmente accettabile - salvo l'art. 7 (quello dei portaborse) della finanziaria del 2002 che a mio avviso andava e poteva essere abrogato subito - nel merito le riserve sono tante. Un Consiglio che in prima battuta aumenta la tasse ai molisani per contrarre un mutuo e lo fa ad una velocità supersonica senza peraltro poter prevedere le alternative (una delle quali era senza dubbio prevedere tagli corposi alla casta – per casta intendo non solo i consiglieri ma anche il sottobosco regionale – il che avrebbe di certo fatto respirare l'economia della regione repressa già dalla crisi corrente) parte già con il piede sbagliato. Io sono convinto che fissando gli stipendi dei Presidenti a 6000

euro e quello di consiglieri e assessori a 4000 euro non ci sarebbe stato bisogno di aumentare le tasse ai molisani ed inoltre si sarebbe dato un ottimo esempio di reale vicinanza ai problemi della cittadinanza tutta. Ma questa è solo la mia modestissima opinione che conta poco o nulla. I parametri approvati sono, sempre a mio modesto avviso, molto alti se si considera che sono parificati a regioni molto popolose quali il Lazio ed il Piemonte. Anzi da un esame comparato dei dati rinvenibili nel sito della conferenza delle regioni, il Molise è quella dai compensi più alti se si tiene conto del rapporto compenso-popolazione. Non dimentichiamoci che la nostra regione è parificabile al più piccolo quartiere o municipio di Roma. In relazione alla mancata abrogazione dell'art. 7 sui cd. portaborse in questi giorni valuteremo il ricorso giudiziario o il ricorso ad una proposta di legge di iniziativa popolare per chiederne l'abrogazione immediata per contrasto con vari principi costituzionali e con la stessa normativa prevista dalla legge n. 174/2012. Se il Consiglio avesse voluto, inoltre, di certo avrebbe potuto eliminare la famosa in-

dicizzazione (privilegio unico nel suo genere). Sempre seguendo il consiglio, non ho capito il motivo per cui non si poteva fissare il tetto massimo giornaliero di spesa al 250 euro. Non ho capito perché non possa approvarsi l'istituto della rinuncia e la tracciabilità delle spese. Non ho capito perché chi è stato sospeso se poi è assolto debba prendere l'intero stipendio visto che di fatto non ha esercitato le funzioni. Alla fine in buona sostanza dopo attenta e meditata riflessione ho concluso che poco o nulla è cambiato rispetto a prima della approvazione di questa legge. Vedremo successivamente cosa farà l'Ufficio di Presidenza e soprattutto quali saranno gli ulteriori e prossimi tagli promessi. Una cosa è certa, e per me è la vera grave mancanza di questo Governo regionale, occorre coinvolgere di più i cittadini ed aprirsi verso i più meritevoli e i più bravi rinnovando anche e soprattutto le vecchie regole della politica precedente. Noi continueremo a vigilare e ad essere sempre e comunque al servizio dei molisani. Il futuro purtroppo credo non ci riserverà cose positive e se vogliamo combattere veramente la crisi che ci attanaglia occorre agire insieme ma ognuno deve fare la sua parte. * Presidente Commissione Regionale Anticorruzione


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"Ex Cattolica, troppi sotterfugi" Cgil e Uil chiamano in causa l'azienda per i licenziamenti CAMPOBASSO. "I lavoratori oggi pagano l’onta di non aver accettato un “accordo proposto” dalla parte datoriale. Una vera falsità che risente di una liturgia ormai nota che scarica sempre e solo a valle sacrifici e (quale paradosso) colpe". Così le segretarie di Cgil e Uil Funzione pubblica in merito alle motivazioni dei licenziamenti in atto presso la Fondazione Giovanni Paolo II. Per le due sigle sindacali è necessaria qualche precisazione. a partire dalla decisione che pur di salvaguardare posti di lavoro ed occupazione hanno garantito fino a dicembre 2012 alla Fondazione Giovanni Paolo II un accordo che prevede la cassa integrazione in deroga e l’“on the job” permettendo alla parte datoriale di ottenere un lauto contributo dal Ministero per la politiche del lavoro. "A questo punto ci si aspettava buon senso e non certo un gioco al rialzo che vuole la Fondazione che continua a minacciare licenziamenti chiedendo in cambio sempre e solo sacrifici economici ai lavora-

tori con la garanzia di identiche prestazioni lavorative. E così i lavoratori da quel momento, nonostante i loro sforzi e quelli delle OOSS non hanno avuto più tregua: a gennaio 2013 viene nuovamente riaperta la procedura di licenziamento collettivo. Così, dopo circa 20 giorni la Fondazione “rinnega” l’accordo. Ovvero scientemente disattende le obbligazioni assunte e senza neppure disdettare (ma non avrebbe mai potuto!) l’accordo inizia una trattativa (illegittima perché in violazione della volontà negoziale già perfezionata) pretendendo una sorta di dazio (senza mai più restituzione) di non meno di due anni sugli stipendi dei lavoratori pari all’8,88%. Nonostante lo sdegno e l’illegittimità evidente del comportamento datoriale, le Organizzazioni sindacali pur di salvaguardare i posti di lavoro hanno proposto all’azienda 4 mesi di Cig in deroga (più eventuali altri due così per un totale di sei mesi) più 4 mesi di contribuzione “dazio” di 4 mesi senza restituzione, rivedibile. Il tutto per dare ampio respiro

alla Fondazione nell’attesa dei chiarimenti e approvazione del piano sanitario regionale che prevede un aumento dei posti letto per la Fondazione. Di tutta risposta La Fondazione “annuncia” a mezzo stampa il giorno 17 scorso la decisione di procedere con il licenziamento di 45 lavoratori. E se ciò non bastasse a rendere plasticamente l’immagine di un datore di lavoro che continua a chiedere sacrifici assolutamente unilaterali, vi è che ai lavoratori non sono state pagate negli ultimi anni indennità che ammontano a circa 3milioni di euro, che la Fondazione ha un ammanco di circa 6 milioni di euro e che ai lavoratori si chiede ancora un contributo di 1,5milioni di euro. Dov’è il piano di rilancio annunciato tre anni fa? Perché non ci sono finanziatori privati interessati ai progetti della Fondazione? Il tempo è scaduto anche per la Regione Molise, però, che a tutela dei lavoratori, dei malati e dei cittadini ha oggi l’obbligo di trovare il coraggio di rivedere gli accreditamenti e l’uso che si fa dei soldi pubblici per razionalizzare il costo della spesa sanitaria e per rendere un servizio efficiente efficace e di qualità ai cittadini!"

Cooperative, la rete Coldiretti A Campobasso la presentazione dell'Uecoop. 50 le aziende presenti CAMPOBASSO. Alla presenza di oltre cinquanta presidenti di cooperative molisane, Sergio Marini, leader della rappresentanza sociale e presidente della Coldiretti Nazionale, nella veste di presidente nazionale di UE.COOP (Unione Europea delle Cooperative), ha ufficializzato che anche in Molise è attiva e pienamente operativa la struttura Regionale di UE. COOP. UEC.OOP è nata per volontà di tanta gente che crede nel ruolo della cooperazione e nei valori forti di solidarietà, sussidiarietà e sostenibilità e mette al centro delle proprie azioni la persona ed i territori, capitale umano e sociale, ricchezze naturali e culturali, risorse uniche del nostro Paese, leve competitive antiche ma moderne, durevoli ma sostenibili, sulle

quale fondare una nuova stagione di crescita che coniughi PIL e qualità della vita. In Molise, secondo i dati di Unioncamere, le cooperative hanno un’incidenza sul Valore Aggiunto totale pari al 4,3%, in linea con i valori di Mezzogiorno (4,6%) e Italia (4,7%). Promuovere la cooperazione è tra gli obbiettivi della nuova programmazione europea 2014/2020 e la nuova associazione di cooperative, attiva in Molise, potrà dare un positivo ed importante contributo per coniugare lo sviluppo economico della regione con la salvaguardia della qualità della vita dei lavoratori e dei cittadini. Ad UE.COOP, recentemente riconosciuta, con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, quale Associazione Nazionale di rappresentanza, assi-

stenza e tutela della cooperazione, hanno aderito oltre 4.000 cooperative, distribuite su tutto il territorio nazionale ed operanti in tutti i 14 settori dell’albo competente. A base dei principi ispiratori di UE.COOP vi è un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile, che alimenta una moderna forma della rappresentanza, dove alla “verticalità” dei settori si sostituisce l’”orizzontalità” dei territori. Una rappresentanza dunque capace di rivolgersi alla gente, alle comunità, di capire e aprirsi al mondo. Tra i problemi del Paese Italia vi è quello della mancanza di speranza e prospettive; uno degli obiettivi di UECOOP è proprio quello di far nascere un Paese dove star meglio insieme. In quest’ottica la proposta e il fare delle forze sociali è fondamentale, perché l’importante è mettere in campo proposte e, soprattutto, attuarle.


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Ieri la convention per fare l’analisi della situazione politica e lanciare il messaggio di Forza Italia

Piana dei Mulini: il centrodestra riparte con Iorio CAMPOBASSO. Ce n’è per tutti, per il centrosinistra in particolare. Ma la dimostrazione che il centrodestra può e deve ripartire con Michele Iorio. Lo ha dimostrato ieri chi ha partecipato a Piana dei Mulini. Il numero dei partecipanti? Non li abbiamo contati ma una cosa è certa. A parte i volti noti della politica regionale, il popolo molisano c’é. Perché l’iniziativa politica di Michele Iorio era sì rivolta agli addetti ai lavori che non possono non essere presi in considerazione, ma la chiamata alle armi era per i cittadini. E’ da qui, dal coinvolgimento delle nuove leve che deve ripartire il centrodestra per tornare al governo di questa regione “con metodi diversi”. La prima parola è rivolta proprio ai suoi amici di coalizione (Vitagliano e Di Giacomo). “C’era chi si preoccupava, nel centrodestra, sull’aver radunato le persone per stare insieme – afferma Iorio e precisa – è solo questo il motivo che mi ha portato a fare Piana dei Mulini”. Lui non si ricandiderà più alla Regione ma il suo pallino fisso, ciò che guiderà Iorio nelle sue azioni, sarà riconquistare la Regione Molise perché “non possiamo lasciarla a chi oggi governa senza avere le idee chiare”. E qui inizia la carrellata di commenti sul centrosinistra, sul governo Frattura che “più che un governo sembra un’occupazione militare dei posti di posti potere – e che scambia – lo spoil system – per una – pulizia etnica. Sono alla ricerca di tutti coloro che hanno collaborato con me”. Anche se, a dirla tutta, verrebbe quasi da chiedere: ma allora lo spoil system dovrebbe partire da Frattura stesso?! Ne ha anche per Michele Petraroia, il vice presidente della Giunta regionale che in televisione annuncia tagli alle indennità per investire soldi sui cittadini “ e poi in Consiglio le indennità aumentano”. Ce n’è anche per i grillini “molto più vicini a loro che agli partiti di opposizione”. Ne ha per tutti, ma quando si parla della sua coalizione puntualizza su chi ad oggi si erge a detentore della verità partitica, Di Giacomo, “che parla a nome del Pdl e non capisce che il popolo della libertà sono i cittadini”. Ne ha anche per Aldo Patriciello. E’ rottura netta tra i due? No, il dialogo è sempre aperto,

non si nega a nessuno, “ma con un cognato al governo con la sinistra anche lui deve decidere da che parte stare”. Il centrodestra deve ripartire dalla chiarezza dei politici del passato, ma deve guardare al futuro addestrando i giovani. Come? Per coloro che vorranno aderire a Forza Italia2 attraverso la sottoscrizione e la partecipazione al rilancio ideato da Berlusconi, per chi si sente di centrodestra ma non di Forza italia, partecipando comunque ai dibattiti che d’ora in poi si susseguiranno sul territorio molisano “in tutti i Comuni”. “Porte aperte a tutti ma ci vuole chiarezza” è il liete motive anche di Filoteo Di Sandro e alla frase “chi se n’è andato a destra può anche rimanerci” scoppia un applauso di un pubblico arrabbiato con i politici molisani. Tornando al pubblico, i numeri (in ogni caso lodevoli) che riconfermano la leadership di Iorio, contano poco. Tra i presenti si possono annoverare traditori, voltagabbana, cittadini con le idee chiare, coloro che partecipano

un po’ ovunque. Ma una cosa è certa: non siamo a ridosso di elezioni regionali, quelle Europee sono alle porte, quelle amministrative per Campobasso anche. Ora, dopo la prima sconfitta elettorale, in un fuggi fuggi generale, il centrodestra riparte con l’unico “animale politico” che ha il Molise, che siede in regìa. Senza di lui questa estate sarebbe stata politicamente piatta. Quel che serve lo ribadisce De Matteis: “Facce nuove Michè”. E proprio nel giorno di Piana dei Mulini lo stesso Silvio Berlusconi, su face book, rilancia Forza Italia2:““. In Molise il lancio è partito. giorug


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Campobasso

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Stop alla musica, il diktat di Di Bartolomeo scatena l’ira dei gestori dei pub Niente musica dopo la mezzanotte nel centro storico. L’ordinanza del sindaco non è piaciuta ai titolari e gestori dei pub di piazza Pepe, via Ferrari e piazza Cesare Battisti. Sono infuriati e pronti a fare ricorso al Tar perché ritengono che l’ordinanza presenti anche dei vizi formali. Ciò che viene contestato non è solo forma e contenuto del provvedimento ma anche il modo con cui il sindaco ha preso una decisione così importante per l’attività svolta dagli esercizi pubblici. Come spesso accade il sindaco ha agito di sua iniziativa, spinto dalle pressioni e dalla richieste insistenti dei residenti della zona, senza consultare le parti interessate o i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria. Un diktat che, secondo i proprietari dei pub, comporterà una serie di conseguenze negative senza, tra l’altro, risolvere il problema visto il numero consistente di persone che di sera circola, chiacchiera e si sofferma lungo le strade del centro storico.Tra la musica ad altissimo volume

che si protrae fino a tarda notte e il divieto imposto dal sindaco di stoppare a mezzanotte qualsiasi forma di diffusione sonora, esiste la cosiddetta via di mezzo che, a quanto pare, non è stata proprio presa in considerazione da Di Bartolomeo. Il sindaco, ancora una volta, non ha mediato tra le parti ma è riuscito ad accontentare qualcuno, in questo caso i cittadini, e a scontentare qualcun’altro cioè gli esercenti. Dunque, ricapitolando, l’anno scorso di questi tempi la questione ruotava intorno all’orario di chiusura dei pub da posticipare o anticipare di un’ora, quest’estate, invece, è il volume della musica ad essere al centro della polemica che movimenta la tiepida estate campobassana. L’anno scorso dopo grandi tensioni tra l’amministrazione e i titolari dei pub, gli orari non vennero toccati e la decisione venne rimandata o, per meglio dire, archiviata. Quest’anno si resta in attesa di scoprire chi la spunterà. Teresa Manara

Interessato il territorio che dalla Statale 87 scende verso il Fortore

“I colori della vita” nel progetto Agro-Start Tutto nasce dalla necessità di occupare ragazzi in stato di disagio e gli immigrati arrivati nel Molise nell’ambito del programma emergenza Nord Africa Gino Di Bartolomeo

“Quartiere San Giovanni, le frottole del sindaco” Il consigliere Michele Coralbo torna a sottolineare la questione di via Marche

Michele Coralbo

“Sono trascorsi quattro anni da quando il sindaco Gino Di Bartolomeo prometteva ai residenti del quartiere San Giovanni e, in particolare a quelli di via Marche, interventi seri e mirati per risolvere i problemi di una delle zone più popolose del capoluogo. Si trattava, neanche a dirlo, delle solite promesse elettorali mai mantenute”. Michele Coralbo, consigliere comunale di Costruire Democrazia, ribadisce un concetto semplice: “Inutile impegnarsi con i cittadini e con gli elettori se non si ha chiara consapevolezza di ciò che si promette. A meno di un anno dalla fine del mandato – continua Coralbo - a poco vale scaricare ancora la responsabilità sulla precedente amministrazione; il sindaco avrà anche ereditato i corpi senza anima, così Di Bartolomeo ha definito le

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

opere incompiute di Di Fabio, ma una cosa è certa: l’amministrazione in carica non è stata in grado né di ultimarle né di modificarle”. Il consigliere di opposizione di Palazzo San Giorgio si riferisce in particolare all’annosa questione del Contratto di quartiere San Giovanni e alla realizzazione della sede del comando della polizia municipale in via Marche dove il cantiere è fermo e abbandonato. “A poco sono serviti i proclami del sindaco che in questi anni hanno solo riacceso la speranza nei cittadini creando aspettative puntualmente deluse; come non ricordare la visita la ministro Matteoli o la decisione di spostare la responsabilità del Contratto di quartiere dall’assessorato ai Lavori pubblici all’Urbanistica , da Giuseppe Cimino a Mariagrazia De Vincenzo poi scaricata per dare spazio al tecnico Nicola Gesualdo. Un tourbillon di decisioni che non ha prodotto alcun risultato, a questo punto – conclude Coralbo - tutte le dichiarazioni rilasciate dal sindaco in questi quattro anni restano vuote, parole difficili da digerire ed accettare; si aspetta con rassegnazione la fine di un ciclo amministrativo che ha incassato troppi insuccessi”.

Ci sono notizie che faticano ad emergere per essere troppo dense di contenuto e scarsamente accattivanti sotto l’aspetto cronachistico. Che però aprono spiragli sull’orizzonte dello sviluppo e dell’occupazione indipendenti dai contributi e dagli interventi pubblici. Notizie che parlano di impegno sociale, culturale e solidarietà. Noi diamo spazio con l’aggiunta di un sostanziale apprezzamento per la fatica degli ideatori e un augurio convinto di successo. Stiamo facendo riferimento al Progetto denominato “Campo-Lieto” (da Campolieto) ideato, gestito e realizzato da un Consorzio di cooperative e aziende private (azienda Giuseppe De Marco, azienda Nicola Del Vecchio, azienda “Marinera”, azienda Fratelli Matarazzo, azienda Nicola Petrucci, azienda Antonio Salvatore, azienda Giovanni Zappone, Diocesi Campobasso– Bojano, “Molise Explorer”, Aps “I colori della vita Onlus”) decise a rendere l’abbandono delle aree interne una opportunità per dare avvio, con la ruralità, all’agricoltura e al turismo, e a un tipo di sviluppo di cui hanno bisogno il Molise e il Paese. Progetto presentato ieri nel corso di una intera giornata passata tra Campolieto, San Giovanni in Galdo e Monacilioni in compagnia degli ospiti del Programma See - Progetto Agro/Start – intenti a visitare il territorio che dalla Statale 87 scende verso il Fortore; in particolare, a vistare i campi rimessi a coltura dalla cooperativa “I colori della vita” per il rilancio dell’agricoltura e dei percorsi che s’intendono realizzare per chi vuol vivere le bellezze dei paesaggi e gustare la bontà dei prodotti. Il Progetto Agro/Start verrà presentato ufficialmente sabato 27 alle ore 17.00 dal vescovo Bregantini. Tutto nasce dalla necessità di occupare ragazzi in stato di disagio e gli immigrati arrivati nel Molise nell’ambito del programma emergenza Nord Africa, ospiti in diverse comunità. I ragazzi immigrati non volendo rimanere assistiti hanno accettato la sfida e si sono prestati a darsi all’agricoltura utilizzando terreni della Curia vescovile abbandonati . A quei terreni si sono aggiunti altri della famiglia Maiuro di san Giovanni in Galdo e di Mario Ialenti. Relativamente alla creazione di un percorso paesaggistico in cui è inclusa la produzione di prodotti di nicchia, la traccia individuata collega il borgo di Campolieto con il tempio italico di San Giovanni in Galdo coprendo una distanza di 6,7 km di antiche strade e toccando tutte le aziende che hanno aderito all’iniziativa “Campo – Lieto”. Lungo il percorso si potranno scoprire punti di interesse unici.Tra questi meritano particolare attenzione le querce secolari collocate nei terreni concessi in comodato d’uso gratuito dalla Diocesi di Campobasso-Boiano all’Associazione “I Colori della Vita onlus” e i numerosi punti di osservazione panoramica. Nonché piccole casette contadine in pietra, un tempo centro della vita agricola, oramai abbandonate o in via di degrado, nascoste ai margini dei campi coltivati; piccole sorgenti, le aziende agricole, i fiori, le piante, gli animali e tanta aria pulita. Dardo

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Campobasso

24 luglio 2013

Piove sul bagnato dalle parti di Palazzo san Giorgio.

Dopo la Bonifati, anche la Tre Elle costruzioni ha bussato a denari Non di meno chiede e incassa soldi la Seac per evidenti carenze gestionali del servizio di trasporto Nell’archeologia dei lavori stradali e delle magagne tecniche e amministrative che la contrassegnano (solo qualche settimana fa abbiamo scritto della richiesta milionaria di risarcimento danni della Ditta Bonifati di Roma al Comune per la tangenziale Nord), a distanza di oltre 15 anni dall’appalto dei lavori della strada di collegamento di Campobasso all’Ospedale Cardarelli, costati 26miliardi di lire, è venuta alla luce anche la richiesta della Ditta Tre Elle (Pallante) per un risarcimento del danno di 500mila euro (per illecito arricchimento), e il pagamento della somma di 982.320,14 euro, oltre gli interessi frattanto maturati. Piove sul bagnato a Palazzo san Giorgio e l’agenda dell’avvocato Antonio Calise si va ingolfando di udienze e comparizioni dinanzi ai giudici civili, penali e amministrativi. Una vitaccia. Spesa a contestare, opporsi, rinviare e, spesso, a soccombere. Purtroppo. Con il conseguente prosciugamento delle

casse municipali e l’ingrossamento dell’elenco dei debiti fuori bilancio da porre all’esame e all’approvazione del consiglio a sua volta in crescente imbarazzo politico e amministrativo. Se non andiamo errati (e certamente non andiamo) i lavori della strada per l’Ospedale Cardarelli sono stati più volte contestati e fatti oggetto di richieste finanziarie. E più volte la Direzione dei lavori e la stazione appaltante hanno dovuto cedere. Potrebbero ripetersi qualora il giudice che

dovrà pronunciarsi sull’ultima richiesta di pagamento, e sul risarcimento dei danni, dovesse dare ragione alla Ditta Pallante e torto al Comune. Nella determina con cui l’avvocato Calise, per conto dell’Amministrazione di Palazzo san Giorgio si è costituito in giudizio, l’obiettivo che si vuole raggiungere è il rigetto della domanda della Tre Elle, in quanto “inammissibile ed infondata, con ogni relativa conseguenza in ordine alle spese di giudizio”.

Formula classica che aiuta a rincuorare gli amministratori. Ma spesso disattesa nella sostanza. Prova “giudiziaria” di situazioni che, con una maggiore attenzione e un maggior senso di responsabilità, potevano essere evitate. Purtroppo non è così nelle cose. La reiterazione di atteggiamenti non proprio ortodossi da parte dei servizi e delle strutture comunali continua a procurare vantaggi alle ditte appaltatrici. Come non ricordare ancora la Tre Elle e la richiesta del paga-

mento degli stati di avanzamento (è un eufemismo, visto che i lavori sono fermi da circa tre anni! – ndr) relativi al sottoposso di Via Mazzini? Anche qui giocano diversi fattori e tutti convergono, purtroppo, su (presunte, in quanto non accertate) inadempienze del Comune. E che dire, sul versante del trasporto pubblico urbano, dei soldi che incassa la Seac per errori dei servizi municipali? La Seac sta attingendo a piene mani, sebbene a distanza di anni, sulla scorta di sentenze passate in giudicato. E’ di qualche settimana fa, inoltre, la determina con la quale è stato disposto, senza più tergiversazioni, al fine di evitare l’esposizione dell’Ente ad ulteriori procedimenti giurisdizionali con aggravio delle spese, il pagamento alla Seac di 1.250.325,40 euro disposto dalla Cassazione il 28 dicembre 2011. Aggravi, ritardi, sentenze: il substrato di una pubblica amministrazione in chiaro affanno. Dardo

“Licenziati gli infermieri ed anche i pazienti” CAMPOBASSO. Siamo allo sfascio totale. Mentre in Consiglio regionale i consiglieri lasciano immutati i costi dei loro emolumenti mensili, oggi 23 Luglio 2013 sono stati dimessi dalla Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso pazienti provenienti dalla regione e fuori regione dal reparto Chirurgia Oncologica che in giornata dovevano essere sottoposti ad interventi chirurgici per la chiusura della sala operatoria. Già ieri 22 Luglio 2013 altri interventi erano stati rinviati.

E' solo l'ultimo tassello di una corsa allo sfascio che dovrebbe preoccupare la politica che, pare, non interessarsi ai problemi. Se non con le solite elucubrazioni e accuse al passato. Mentre tutti conoscono già i nuovi tagli che si prospettano. Dopo avere mandato in serie B gli ospedali pubblici, oggi si amputano quelli privati: ex Cattolica e Neuromed. Nel frattempo ci sarà tempo e spazio per morire di malasanità grazie a questo spezzatino.

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A Campobasso scoppia il caso dei dimessi alla Fondazione Giovanni Paolo II

CAMPOBASSO-NAPOLI

CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA



ANNO IX - N° 46 - MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA L’Oscar del giorno all’Associazione Insieme

L'Oscar del giorno lo assegniamo all'associazione Insieme. L'ospedale di Agnone, con il nuovo Piano operativo è destinato, in pratica, a chiudere nonostante le promesse che sono state fatte nel corso dell'ultima tornata elettorale. L'associazione Insieme, che si è sempre battuta perchè la struttura del San Francesco Caracciolo restasse in vita, alla luce dei nuovi piani ha scritto al Comune perchè non resti in silenzio. Come dire, non è la parte politica che determina i tagli a determinare il silenzio o l'assenso. L'ospedale deve restare, questo il monito.

Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. Il presidente della Regione non riesce a dare un'indicazione programmatica reale alla questione Ittierre. Ancora questa volta è toccato ai sindacati 'bacchettare' il presidente della Giunta e l'assessore alle Attività produttive perchè non entrino in sterili polemiche che, tra l'altro, non rendono giustizia alla stessa amministrazione, ma pensino, piuttosto, a dare certezze a quanti lavorano direttamente ed indirettamente con il colosso tessile molisano. Come dire, "smettiamola con il teatro dell'assurdo".

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it



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Isernia

24 luglio 2013

“Scarabeo e Frattura, il teatro dell’assurdo” I sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl denunciano l'operato della Regione sulla Ittierre ISERNIA. Botta e risposta sulla questione della Ittierre tra la Regione, nel caso il presidente Frattura e l'assessore Scarabeo e i sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl, segretari Zambianchi e Di Trocchio. "Leggiamo con rammarico sulla stampa locale, la dura presa di posizione del Presidente della Regione Molise e dell’Assessore Scarabeo in cui si dichiara che “è andato in scena il teatro dell’assurdo” a riguardo della vertenza Ittierre. E’ assolutamente vero che è andato in scena il teatro dell’assurdo e di ciò va reso merito al Presidente Frattura ed all’Assessore Scarabeo. Evidentemente, sono stati individuati male gli attori che non sono certamente i firmatari di questo comunicato stampa. Basterebbe andare sul link http://www.youtube.com/watch?v =1Ayl5Tm2RNc per verificare che quanto dichiarato dall’Onorevole Ruta non è rispondente all’accordo “faticosamente raggiunto” e quindi comprendere la fondatezza dei dubbi sintetizzati nel comunicato stampa di ieri. Forse per il Presidente e per l’Assessore le idee confuse le ave-

vano anche i 200 lavoratori che spontaneamente hanno manifestato sabato u.s. dinanzi la sede Pentra dell’Assessore Scarabeo? I nostri amministratori pensano che anche loro volevano inscenare un teatrino dell’assurdo? O piuttosto come noi sappiamo, avevano anche loro come noi, giudicato incongruente rispetto all’accordo, le dichiarazioni dell’Onorevole Ruta? O, come da noi puntualmente verificato, i lavoratori non avevano ricevuto ri-

Scuole, in pericolo quelle piccole ISERNIA. Si e' svolto a Roma al Ministero della Pubblica Istruzione in Viale Trastevere un primo confronto politico tra gli Assessori Regionali al ramo ed il Sottosegretario Gabriele Toccafondi sul diritto allo studio, sul dimensionamento scolastico, sulla funzionalità dei Centri Permanenti di formazione per gli adulti e sui percorsi triennali d'apprendimento legati al conseguimento dell'obbligo formativo a 16 anni. Dopo l'introduzione del Sottosegretario alla Pubblica Istruzione e la relazione della Coordinatrice della Conferenza Stato-Regioni Stella Targetti, si sono registrati una serie di approfondimenti tecnici, amministrativi, finanziari e gestionali, sulla situazione in cui versa la scuola italiana alle prese con persistenti carenze d'organico, incertezze di quadro programmatorio e inadeguatezze di stanziamenti economici. Intervenendo ai lavori il Vice-Presidente della Giunta Regionale, Michele Petraroia, ha evidenziato le problematicità aggiuntive di un territorio interno e svantaggiato in cui il diritto allo studio si scontra con difficoltà materiali inerenti i servizi basilari delle strutture, del trasporti degli alunni , del servizio mensa che si inseriscono in un contesto di polverizzazione della popolazione e di tagli persistenti agli organici e ai trasferimenti di fondi. I comuni vivono una situazione finanziaria problematica e la crisi di liquidità delle regioni e degli altri livelli istituzionali, non agevola nemmeno il rimborso dell'acquisto dei libri scolastici. Occorre pertanto che lo Stato, il Parlamento, il Governo ed il Ministero della Pubblica Istruzione, non si sottraggano alle proprie responsabilità, e assicurino l'effettiva, solidale ed equa esigibilità del diritto a apprendere, formarsi, conoscere e studiare di tutti i cittadini italiani in modo uniforme. Organizzare il sistema scolastico in un grande centro urbano come Roma e Milano , e' cosa diversa di un'area interna con una popolazione frammentata. Scaricare sulle regioni obblighi e oneri senza attribuire competenze, risorse adeguate e strumenti essenziali, e' un modo come un altro per segnare una discriminazione di fatto tra realtà urbane e territori svantaggiati.

A Roma si è discusso sul dimensionamento scolastico

scontri sull’incontro avvenuto venerdì u.s. tra il Presidente Bianchi e l’Assessore Scarabeo? Noi siamo assolutamente consapevoli (speriamo anche voi) della gravità del momento per Ittierre e non “vogliamo far divertire la platea con una esilarante prova teatrale” così come riportato dai giornali. Ci saremmo aspettati che il Presidente Frattura e l’Assessore Scarabeo avessero usato un linguaggio più istituzionale e meno polemico e che ci avessero

girato il loro comunicato stampa come noi abbiamo girato il nostro a loro, ma c’è sempre tempo per imparare come si conducono le corrette relazioni. Vogliamo anche rassicurare il Presidente Frattura e l’Assessore Scarabeo che abbiamo capito perfettamente cosa abbiamo firmato in regione insieme ai fasonisti e che le nostre domande erano e sono mirate a difendere questi ultimi, insieme ai lavoratori. Rammentiamo al Presidente e all’Asses-

sore che i lavoratori sono senza stipendio e ancora senza le soluzioni immediate attese e sottoscritte, pertanto, noi non possiamo permetterci “distrazioni teatrali”, pensate di poterlo fare voi, magari in maniera esilarante, come sottolineate nel vostro comunicato stampa? Certamente sarebbe opportuno, per il bene di tutti e per una corretta comunicazione, che il Presidente Frattura e l’Assessore Scarabeo si coordinassero con l’Onorevole Ruta, in modo che nessuno possa dichiarare che i fasonisti verranno tutti garantiti. L’accordo firmato in regione tutela i crediti dei soli fasonisti molisani e le risorse che avanzeranno sono, fino all’ultimo euro, da destinare ai lavoratori dell’Ittierre! Nel ringraziare il Presidente Frattura e l’Assessore Scarabeo chiudono Zambianchi e Di Trocchio - per averci dato l’opportunità di fare chiarezza, auspichiamo che eventuali altri incontri ci vedano presenti in modo da evitare le fughe di notizie che creano spiacevoli dubbi ed equivoci".

“Caracciolo, il Comune non dorma” L'Associazione 'Insieme' torna a chiedere l'intervento dell'Amministrazione AGNONE. Sulla questione dell'ospedale di Agnone l'associazione "Insieme" torna a chiedere al Comune di impegnarsi a difesa del nosocomio. “Al solo fine di porre le necessarie delucidazioni e senza, per questo, voler dar vita ad inutili polemiche, l’associazione politico – culturale “Insieme” precisa quanto segue: Con estrema meraviglia si apprende che le proprie legittime richieste, volte a conoscere le azioni che si intendono intraprendere a salvaguardia dell’Ospedale di Agnone, vengano viste dal Vicesindaco di Agnone quali: “vecchi” giochi politici che hanno “solo lo scopo di riprendere potere nelle cittadinanza”, ignorando che tali richieste nascono da un profondo senso civico che dovrebbe accomunare tutti i cittadini per la salvaguardia del proprio territorio. “Insieme”, infatti, si sente ancora parte integrante di quel tavolo di intesa a difesa della Sanità Molisana, a cui ha voluto far parte, senza esserne stata invitata. Proprio per tali ragioni, ancora con più fermezza di prima, chiede lumi alla Amministrazione comunale. Amministrazione che dovrebbe avere l’onestà intellet-

tuale di riferire alla cittadinanza che, ad oggi, nessun nuovo ricorso è stato presentato e di spiegare come mai, nonostante la diffida inviata alle competenti Autorità per dar seguito alla sospensiva concessa (a suo tempo) dal TAR, il presidio ospedaliero “San Francesco Caracciolo” continua a subire tagli su tagli. E’ avvilente constatare come, piuttosto che fornire risposte concrete, il

Vicesindaco di Agnone (mai interpellato ma che interviene ad ogni rintocco di campana, al posto dell’assessore al ramo delegato), preferisca gettare del fumo ed accendere inutili e fuorvianti diatribe e comunicare che, del nostro delicato futuro, non se ne discuta pubblicamente bensì in una riunione politica del proprio partito. Associazione Politico Culturale Insieme”


Termoli

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Ambiente: effettuata la disinfezione delle isole ecologiche del porto TERMOLI – L’assessorato all’Ambiente ha provveduto nei giorni scorsi a far effettuare la pulizia e la disinfezione delle isole ecologiche del porto, con il conseguente posizionamento delle esche per la derattizzazione. “Le operazioni di disinfezione di alcune aree portuali – afferma l’assessore all’Ambiente Augusta Di Giorgi – rientrano in una serie di attività programmate con la Teramo Ambiente, dedicate alla pulizia e all’eventuale ripristino delle normali condizioni igieniche di alcune zone cittadine; nei giorni scorsi, quindi, sono state eseguite le operazioni di pulizia e derattizzazione delle isole ecologiche del porto. A tale proposito informo che è stato richiesto alla Regione Molise l’intervento per la riparazione dell’isola ecologica posizionata nei pressi delle biglietterie. La scorsa settimana inoltre ho presenziato, a partire dalle prime ore del mattino, alle attività di ripulitura di Piazza Sant’Antonio, specie nell’angolo atti-

Per spegnere incendio un uomo resta intossicato

guo alle mura del seminario che affaccia su Pozzo Dolce; anche qui la Teramo Ambiente è intervenuta con un’idropulitrice per eliminare i residui dei bagordi notturni accumulatisi negli ultimi giorni. Comunico, oltre a ciò, alla cittadinanza che a breve è prevista anche la pulizia delle aree interne al

Capitaneria di porto: giorno del ricordo e della memoria TERMOLI - Nel pomeriggio di ieri è stata officiata da padre Luigi Russo, presso il Santuario della “Madonna della Vittoria” una Santa Messa, durante la quale sono state ricordate le vittime del servizio, il cui estremo sacrificio costituisce patrimonio e simbolo dello spirito che anima gli uomini e le donne della Guardia costiera. La cerimonia è stata tenuta in vicinanza del 148°anniversario della costituzione del Corpo delle Capitanerie di porto ed è stata in particolare dedicata al ricordo ed alla memoria dei colleghi scomparsi in servizio, da ultimo a seguito della disgrazia occorsa nel porto di Genova, e vede tale iniziativa svolgersi contemporaneamente in tutto il paese dove tutta la Guardia costiera si raccoglie in preghiera per il rinnovamento del proprio impegno quotidiano cosciente delle difficoltà che lo stesso comporta.

Abuso su minori: Vatma organizza una serie di seminari TERMOLI – Si terranno nel mese di settembre una serie di seminari nelle scuole molisane organizzati dall’equipe del centro di Valutazione, Ascolto e Trattamento dei Minori vittime d’Abuso di Termoli. Saranno affrontati gli aspetti psico-comportamentali a cui prestare attenzione in caso di vittime di abuso, gli obblighi di legge per le procedure di segnalazione e gli aspetti giudiziari, in collaborazione con un consulente legale. “Un insegnante o chiunque si trovi a svolgere una attività di pubblico servizio – illustra il dottor Nicola Malorni, responsabile del centro Vatma , ha l’obbligo di segnalare alle autorità il sospetto di probabili abusi sia sessuali, fisici, psicologici, o bambini trascurati e costretti a loro volta ad assistere a scene di violenza . Il seminario vuole anche essere uno strumento per insegnare a comprendere e riconoscere le richieste di aiuto”. Il centro Vatma ha sede nei locali della Asl di Termoli ed è lo stesso Malorni ha spiegare il perché di questa realtà.“In Molise mancava un centro di elevata specializzazione che offrisse una attività di valutazione e trattamento psico-terapeutico sia per i minori che subiscono abusi, sia per le loro famiglie, che fosse quindi in grado di seguire la complessità del fenomeno. Il centro Vatma segue le direttive della “Convenzione di Lanzarote” ratificata nella legge 172 del 2012”. L’equipe multi professionale del centro è formata da due psicoterapeuti di cui uno specializzato in problematiche dell’infanzia e uno della famiglia, uno psicodiagnosta, un neuro psichiatra ed un Assistente Sociale. Attualmente il centro sta seguendo un numero nutrito di casi, alcuni dietro segnalazione dei servizi sociali, altri su richiesta delle forze dell’ordine oppure dietro autorità del Tribunale per i Minorenni”.

Borgo Antico, attraverso un’opera di igienizzazione con lavaggio antibatterico. Continuo purtroppo a rilevare – conclude Di Giorgi – che la buona volontà dell’Amministrazione non basta a fronteggiare l’inciviltà di quei pochi cittadini che non amano il loro luogo natìo”.

TERMOLI – Attimi di paura ieri mattina in un uliveto a Difesa Grande andato a fuoco. Le fiamme si sono sprigionate improvvisamente intorno alle 11 e il proprietario, un 53enne termolese, si è subito portato sul posto per vercare di domare le fiamme. Nel tentativo ha respirato a lungo il fumo accusando un malessere ed ha dovuto far ricorso alle cure dei medici del Pronto Soccorso dell’ospedale San Timoteo. Per avere la meglio sull’incendio sono intervenute squadre di Vigili del Fuoco e Guardia Forestale che hanno dovuto lavorare per circa un’ora.

Ancora in coma il giovane romeno folgorato in una cabina Enel TERMOLI – Si è stabilizzato lo stato comatoso per il 29enne romeno rimasto folgorato da una scarica elettrica in una cabina Enel. Dopo 12 giorni di ricovero nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Timoteo con prognosi riservata, i medici sono dovuti intervenire chirurgicamente ed amputato uno dei piedi. La vicenda avvenne la sera dell’11 luglio in contrada Marinelle dove il giovane venne raggiunto da una scarica elettrica di 20mila

wolt che gli attraverso il corpo dopo essere entrata da una mano e fuoriuscita dal piede che è stato amputato perché carbonizzato. Dopo l’accaduto sul posto intervennero i Vigili del Fuoco che ddopo aver gatto disinserire la corrente elettrica hanno recuperato il corpo del giovane che da quella sera è ricoverato al San Timoteo continuamente monitorato dai medici. Al suo capezzale si danno il cambio la mamma ed un fratello.

Info point Publisystem: Confesercenti provinciale di Campobasso aderisce all’iniziativa serie di seminari TERMOLI - La Confesercenti Provinciale di Campobasso ha aderito al progetto degli Info Point organizzati a Termoli dalla cooperativa di servizi turistici Publisystem Editor Promotouring in collaborazione con la Turismol. Dai primi di Luglio è infatti attivo un Info Point in piazza Duomo e ben 3 Info Point diffusi nei punti di maggior presenza turistica della città: l'imbarco delle Isole Tremiti, i lungomare Nord e Sud. "Un'iniziativa lodevole - afferma il Presidente della Confesercenti di Campobasso Pasquale Oriente - soprattutto perchè nasce spontaneamente da operatori del settore che hanno deciso di offrire un servizio alla città ed ai turisti caratterizzato da efficienza, alta professionalità e qualità.

Tutto questo senza gravare sui bilanci pubblici. Non è poco se si pensa alle difficoltà in cui versano le amministrazioni e al rischio di non poter garantire, per mancanza di fondi ed a volte anche per la farraginosità dei meccanismi e dell'organizzazione, alcuni servizi essenziali, tra i quali l'accoglienza turistica e la promozione del territorio. Nel visitare la sede di Piazza Duomo – continua Oriente - ho avuto modo di apprezzare la preparazione delle operatrici Turismol, il gradevole allestimento e l'ampio spazio dedicato non solo alla città di Termoli, ma anche all'entroterra. Un collegamento fondamentale per valorizzare l'intera Regione Molise, le sue bellezza archeologiche, paesaggistiche ed artigia-

nali. Molto interessante, a tal proposito, la proiezione continua di video dedicati al Molise e l'esposizione di prodotti tipici artigianali e gastronomici. Colgo l'occasione, in qualità di Presidente Provinciale della Confesercenti, per sottolineare la bontà dell'iniziativa e l'importanza che può rivestire per lo sviluppo della Regione e delle nostre aziende. Invito pertanto i produttori di artigianato locale o di enogastronomia a contattare l'organizzazione degli Info Point Publisystem o la nostra sede Confesercenti di Campobasso per accordarsi sull'invio di un campione del proprio prodotto da esporre nella sede di Piazza Duomo, per un servizio totalmente gratuito”.


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Termoli

24 luglio 2013

Venerdì assemblea di federazione del Pd basso Molise LARINO - La segreteria del Pd – Basso Molise esprime soddisfazione per l’importante risultato ottenuto nelle ultime elezioni amministrative, congratulandosi con il segretario Michele Palmieri, il componente del circolo di Colletorto Carlo De Simone e con tutti gli eletti del Pd. “L’esito del voto costituisce in maniera inequivocabile il segno della volontà dei cittadini molisani di voltare completamente

pagina affidandosi ad un progetto politico di rinnovamento fondato su valori centrali e fondamentali quali il “lavoro” e “l’equità”. Tale risultato dunque – continua la nota -, non può che essere da stimolo per continuare ad operare fattivamente evitando di arrestare il percorso politico intrapreso insieme ai circoli cittadini e per fornire una guida autorevole e sicuramente competente nel dare una pro-

spettiva all’intero territorio di riferimento. Per tali motivi, ci prepariamo alla prossima sfida congressuale confermando la disponibilità ad una ampia convergenza e condivisione di idee, analisi e proposte purché vi sia un ampia discussione e confronto sui contenuti politici che saranno oggetto di riflessione e valutazione, nella prossima Assemblea di Federazione convocata per il giorno 26 luglio nella sede del circolo Pd di Larino”.

Bimba investita da autovettura, ricoverata al San Timoteo

Tutto pronto per la festività del patrono Sant’Adamo

CAMPOMARINO – Una bambina di 6 anni, M. M. originaria della Puglia e in vacanza a Campomarino con la famiglia, si trova ricoverata nell’ospedale San Timoteo di Termoli a seguito delle ferite riportate dopo essere stata investita da un’autovettura. La biccola era in sella alla sua bicicletta e percorreva via Sturzo, centralissima strada del lido, e precedeva di qualche metro la madre quando è stata investita da una macchima che l’ha trascinata per qualche metro prima di arrestarsi. La bambina è stata immediatamente soccorsa da alcuni passanti e trasportata con un’autovettura al Pronto Soccorso del San Timoteo dove è stata sottoposta a vari accertamenti. Nell’impatto con il mezzo avrebbe riportato lesioni interne ma non è in pericolo di vita.

GUGLIONESI – Tutto pronto nel centro bassomolisano per i festeggiamenti in onore del patrono Sant’Adamo Abate, che si terranno dal 26 al 28 luglio, organizzati dalla parrocchia di Santa Maria Maggiore, dall’amministrazione comunale e dal comitato feste. Si inizia venerdì alle 18 con il convegno “Sapere Aude”sulla vita e le opere di Corrado Gizzi e al termine visita al polo civico culturale per l’esposizione di opere dedicate alla cultura del professor Gizzi; alle 22 concerto jazz con “Cinzia Gizzi Trio. Sabato, nell’ambito della rievocazione della

Presentata la XVIII edizione del San Gia...zz festival

prima traslazione della reliquie di Sant’Adamo Abate, alle 7 ci sarà l’esposizione del quadro di Sant’Adamo alla fonte omonima; alle 11,30 matinée bandistico Gran concerto città di Lauro diretto dal Maestro Giuseppe Carrannante; alle 18 partenza dal Municipio del corteo processionale, a cui seguirà l’accoglienza a fuori porta del carro trionfale di Sant’Adamo; alle 18,30 intronizzazione della statua del Patrono e Santa messa; alle 19,45 ricevimento della cittadinanza in Municipio e alle 21,15 spettacolo musicale con Tutti in una notte in

SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – Anche quest’anno si terrà il San Gia…zz. Il Direttore Artistico Francesco Rosati, con le difficoltà economiche legate alla crisi è riuscito a non far morire la manifestazione ideata tanti anni fa da Nicola Pettola scomparso prematuramente nel dicembre del 2009. Saranno tre igruppi, tra i più quotati nel mondo del jazz, ad esibirsi nella cittadina del litorale. Si tratta del Dany Noel Quartet che si esibirà l'11 di agosto, di Igor Palmieri Quintet la sera del 12 e Nathanel Peterson Band che chiuderà il festival nella serata di martedì 13 agosto. I gruppi si esibiranno al Largo del Tempio, la piazzetta antistante la chiesa di S.Giacomo e l’ingresso è gratuito. è gratuito. Prima e durante i concerti, nella stessa piazza, è possibile gustare alcuni dei prodotti tipici locali r brtr frl buon vino.

Pronto il cartellone per la festa patronale SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – E’ stato approntato il cartellone degli appuntamenti religiosi e ricreativi per i festeggiamenti del Santo patrono che si terranno il 7 agosto. Dopo la funzione religiosa in programma alle 19, alle 21 ci sarà il concerto della Giullari cover band Nomadi e a seguire l’esibizione di Alberto Bertoli. L’8 agosto, nelle prime ore del mattino, ci sarà lo spettacolo pirotecnico e alle 9.30 la banda Francavilla Fontana farà il giro del paese per poi esibirsi in piazza Roma alle 12. Alle 18,30 sarà celebrata la Santa messa e processione per le vie del paese e in serata, alle 21,30, ci sarà l’appuntamento musicale con il concerto della banda Francavilla Fontana e la sagra del prosciutto con stand gastronomici. Il 9 agosto, alle 18,30, si terrà la Santa messa e la processione mentre in serata l’esibizione di Vincenzo Olivieri e sagra del prosciutto con stand gastronomici; alla mezzanotte la chiusura dei festeggiamenti con lo spettacolo dei fuochi pirotecnici.

concerto. Domenica 28 luglio nella chiesa di Santa Maria Maggiore Sante messe alle 8, 9,30 e 17,30; alle 12 matinée bandistico; alle 18,15 solenne processione e benedizione della città; alle 21,15 gran concerto bandistico Città di Francavilla Fontana diretto dal Maestro Ermir Krentja. In merito al ricordo del professor Corrado Gizzi l’assessore alla Cultura, Antonio Lucarelli ha affermato: “Mi sembra un’ottima scelta e coerente con quello che S. Adamo ha rappresentato per i Guglionesani quando, nel lontano 1102, decisero di ricordarlo per sempre: non solo un Santo ma anche chi, da benedettino qual’era, ha trasferito le sue conoscenze agli agricoltori dell’epoca. Ecco allora che il ricordo dell’illustre concittadino Corrado, quest’anno, e, negli anni prossimi, di altri, secondo un criterio che, mi auguro, fissato assieme ad una Associazione che si costituisca da subito, tenga conto anche della possibilità di rendere omaggio a personalità viventi. La necessità della Associazione penso che sia importante per evitare, come purtroppo è capitato quest’anno, che lodevoli iniziative, come quella dedicata da tre anni a Manente, subiscano interruzioni”.

Lotteria “Notti Mediterranee”, i biglietti vincenti ROCCAVIVARA – L’Associazione culturale musicale ricreativa “Notti Mediterranee” rende noto che sono stati estratti i biglietti vincenti della lotteria che si è tenuta a Canneto di Roccavivara. Di seguito i premi e i biglietti vincenti: 1° Week-end 3giorni e 2 notti (0380), 2° Tv 32” LCD (2665), 3° PC Tablet 10” (7335), 4° Cellulare Samsung Dual Sim (4869), 5° Navigatore Garmin Sat

(2365), 6° Fuji Fotocamera Digitale (0020), 7° Philips Telefono Dual Voip (2894), 8° Confezione 20 Litri di Olio (7869), 9° Cesto Salumi Grimaldi (5489), 10° Confezione Vino Biologico DOC (6006), 11° Kit Sigarette elettroniche Fumello (7401), 12° Cesto Frutta di Stagione (5443). Gli organizatori informano i vincitori che i premi non immediatamente disponibili per il ritiro

presso la sede dell'Associazione organizzatrice in località Madonna del Canneto, 4, dalle ore 9 alle ore 12 dal Lunedì al Venerdì, tranne i festivi, e che i premi devono essere ritirati entro il 21 Settembre 2013, previa presentazione biglietto vincente. I premi non ritirati entro la data sopracitata, saranno donati al Centro per gli Anziani di San Giovanni Lipioni (CH).


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Sport

24 luglio 2013

Ancora 48 ore e sapremo se c’è una speranza di iscriversi in D.

Il bando scade il 26

Per quella data gli aspiranti dovranno presentarsi con l’assegno di 300mila euro in Comune Ancora due giorni. E poi sapremo chi bleffa e chi fa sul serio. Ammesso che in giro ci sia qualcuno a fare sul serio. Nel senso che ha soldi da spendere. Perché senza soldi –si sanon si cantano neppure messe. Forse escluse quelle funebri. E qui, ci pare, di tutto abbiamo bisogno tranne che di un de profundis. 48 ore e poi. Come un titolo di un film di Hollywood, Gino Di Bartolomeo cerca di stanare chi c’è e chi ci fa. Carte alla mano, c’è tempo sino al 26 luglio. Questo c’è scritto nel bando per accedere in D. Ma ovviamente quelle carte da sole non bastano. Anzi, sono nulla. Il quibus, quello si che conta. E il quibus, ci par di capire, al momento, non c’è. O meglio, quello che s’è reperito può servire al massimo per iscrivere la nuova squadra all’Eccellenza. Sperando poi di trovare, strada facendo, qualcuno (o tanti) pronto a metterci di suo per andare avanti. E vincere il campionato regionale. Sognando di veder planato , prima o poi, a Selva Piana, entro l’impianto denominato Giovanni Romagnoli, un ricco presidente capace di tirarci fuori dagli impicci. LOTITO Se n’è parlato. Facendo volare i sogni. Perché di un sogno si tratta. Al momento c’è poco di concreto, malgrado le buone azioni di Adelmo Berardo che rispetto agli altri cerca sempre di andare al sodo. Certo, arrivare a Lotito, nel senso di convincerlo a metterci i soldi per farci divertire la domenica, non è facile. Sino a ora non si è andati più avanti del “vedremo, l’idea mi piace, bisognerà riparlarne”. Ma il tempo stringe , parlare non costa niente, mentre servirebbe veder girare assegni e bonifici a tanti zeri. E

Si rischia, in caso di mancato ingresso in Serie D di vedere in campo due squadre cittadine.

In Eccellenza con due Campobasso? Si spera che il buon senso prevalga e si possa trovare la strada per una fusione intelligente ed economica

Lotito potrebbe firmarne e come di assegni “pesanti”. Ma ne avrà voglia? Anche a San Benedetto del Tronto, prima che si squagliassero avevano provato a bussare alla stessa porta. Che è rimasta chiusa. Perché nessuno, benché ricco e del mestiere, è pronto a tirar fuori i soldi senza vederci un ritorno. E nel calcio il ritorno è sempre effimero. Anche con i club più titolati. I quali sono carichi di debiti, per questo richiedono interventi sempre più frequenti da parte di petrolieri e padroni del gas (russi). SOLDI Servono, per dare seguito al bando, 300 mila euro sotto forma di assegno circolare. La cui copia dovrà essere presentata da eventuali richiedenti al Segretario Generale del Comune. Chi non li ha non verrà preso i considerazione. L’unico al momento che potrebbe far fronte a questa scadenza è Claudio Lotito. Il Comitato, invece, malgrado i titanici sforzi, è ben lontano da quella cifra. In ultima analisi potrebbe spuntare magicamente anche un altro soggetto. Ma realisticamente non si profila all’orizzonte alcuna possibilità al riguardo.

E’ sottile il filo che tiene unita la città alla Serie D. Più probabile, invece, immaginare un ritorno in Eccellenza. Dove siamo stati tre volte, ecco perché ormai il blasone del Campobasso è finito in soffitta. Per non dire in un umido scantinato. Anche se non è ancora tempo di tirare la linea e fare le somme si pensa verosimilmente che l’Eccellenza sia ciò che spetta alla formazione rossoblù. Va detto che questa categoria, per mano del 1919 è già abbondantemente rappresentata in città. E ci par di ricordare che non abbia avuto grandi precedenti in fatto di interesse. Di recente, ad esempio, lo stesso 1919 si era attrezzato a vincere (senza poi riuscirci, ma mantenendosi nelle zone alte), ma il pubblico non s’è mai visto. Quindi prima di immaginare chissà quali rilevanti incassi è bene rispolverare il passato. CAMPOBASSO 1919 La domanda questo giornale se l’è già fatta più d’una volta: se dovesse essere Eccellenza, perché non ripartire dal 1919? Del resto si chiama Campobasso, s’è preso la data di affiliazione del 1919, porta le maglie rossoblù, è già conosciuto, ha disputato una decina di stagioni onorevoli: che cosa gli manca? Forse la simpatia che non è riuscito mai a conquistarsi tra la gente. Ma questo è un particolare da poco: si acquisisce vincendo e attraverso una politica tra la gente. A quanto pare, però, nessuno tra i promotori si è preso la briga di contattare Umberto Lozzi che è il factotum del 1919. Quasi ignorando la sua esistenza. Insieme si potrebbe fare di più. SINDACO Il primo cittadino di Campobasso è stato invece attento nell’incontrare nel suo ufficio proprio Umberto Lozzi e avere con lui un contatto chiaro e franco. I due non si sono fatti chissà quali promesse d’amore: si sono detti semplicemente come stanno le cose. C’è di più: Di Bartolomeo ha avuto confortevoli referenze sul 1919. Ragion per cui si presume che ne farà buon uso qualora fosse chiamato a scegliere o, quantomeno, a dare un consiglio sul da farsi. DUE AL POSTO DI UNA Mettere in campo due squadre di Eccellenza nel capoluogo sarebbe un controsenso. Significherebbe farsi concorrenza tra poveri. Dal momento che s’è capito che tanto il 1919 che la costituenda nuova società non avendo un patron di riferimento dovranno muoversi in città per farsi finanziare. Andando a dragare il fondo di un fiumiciattolo che già porta poca acqua. Meglio sarebbe unirsi, per costruire una sola società, più forte e meglio coesa.Assegnando ruoli e compiti (non è detto che l’allenatore debba essere Lozzi).Altrimenti si rischia di fare come nel basket: due società al posto di una, con risultati mediocri da ambo le parti.

L’attaccante spera di tornare a essere la macchina da gol di Ascoli.

Mirco Antenucci firma con la Ternana Il molisano di Roccavivara Mirco Antenucci è passato dallo Spezia, dove ha avuto una stagione un po’ grigia, alla Ternana, sempre in Serie B. L’attaccante dopo aver vinto il campionato con il Torino è rimasto deluso del mancato riscatto. Così la Serie A gli è sfuggita di un nulla: il suo cartellino era del Catania, con cui ha conosciuto già il massimo pal-

coscenico nazionale. Ora Antenucci, cresciuto a Vasto ove il padre lo accompagnava in auto tutti i pomeriggi per gli allenamenti, spera di disputare una stagione con i fiocchi. La Ternana è fra le formazioni che sembrano destinate a viaggiare nella pancia del gruppo. Ma niente esclude che possa diventare la sorpresa della serie cadetta.

Al nostro corregionale auguriamo di disputare un campionato con i fiocchi, contraddistinto da tanti gol. Magari come quello di Ascoli che lo consacrò goleador di razza. A Torino, invece, Ventura lo ha trasformato in punta di movimento. Facendogli perdere lo smalto sotto misura. Lo smalto che per una punta è tutto.


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24 luglio 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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