ANNO IX - N° 48 - VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno alle poste di via Pietrunti
Ogni tanto fa bene alla salute parlare bene di qualcosa o qualcuno. Oggi lo dobbiamo alle Poste di Via Pietrunti a Campobasso. Personale disponibile e gentile al quale dopo “l’incidente” capitato al nostro Direttore Editoriale va il merito di essere andato oltre il proprio dovere ritrovandone e conservandone l’I Phone con circa 1220 indirizzi telefonici e non. Cellulare restituito, dopo una ricerca non dovuta, al Direttore per il quale è strumento indispensabile. L’addetto allo sportello si chiama Gianluca. A lui un grazie sentito ed alle Poste l’Oscar del giorno. Ci fanno ben sperare in un futuro di apparato burocratico sempre più disponibile.
Il Tapiro del giorno a Cristiano Di Pietro
Il Tapiro del giorno lo diamo a Cristiano Di Pietro. Il consigliere regionale dell'Idv, anche se oggi ancora in quello Misto per una storia di ricorsi interni, ha detto che le Province vanno sciolte per " ridurre sensibilmente il costo dell’attuale apparato politico – istituzionale, rendendo anche più snelle le procedure decisionali". Ma quando in Consiglio regionale sono stati determinati i nuovi emolumenti mensili per i consiglieri, dov'era visto e considerato che la spesa per la Casta continua ad essere inalterata? Dovranno sciogliere anche le piccole Regioni per ridurre i costi?
REGIONE
Palliativi anche per i 12 lavoratori del Korai A PAG. 2
REGIONE
Post-sisma, frizioni sul pagamento dei lavori A PAG. 3
CAMPOBASSO
Sui costi di asili e impianti è scontro A PAG. 7
TAaglio lto
2 26 luglio 2013
12 unità lavorative non percepiscono lo stipendio da circa 4 anni nella totale indifferenza di chi amministra la società e la Regione
Per i dipendenti del Korai la Cassa integrazione, ma è un palliativo Il problema rimarrà aperto fintanto la Regione Molise non sarà in grado di aprire una nuova prospettiva di lavoro e di rendimento alla società e ai dipendenti Per i dipendenti del Korai, azienda in house della Regione Molise, si prospetta la messa in Cassa integrazione. Un modo per uscire dal tunnel della disperazione (non prendono lo stipendio da circa 4 anni!) e un modo per restare in cronaca, con un carico di risentimento e di avvilimento pienamente comprensibile, in attesa che la giunta presieduta da Paolo di Laura Frattura, riesca a tracciare un percorso risolutivo diverso da quello fallimentare in cui si trovano. Il Korai è nato per realizzare un Sistema Informativo Integrato (S.i.t.) in grado di assicurare una corretta gestione di tutti i dati che impattano sul territorio molisano. Obiettivo mancato. Per cui è entrato a far parte della rete dei centri di sviluppo del turismo locale e di educazione ambientale. Poteva essere un percorso interessante da svolgere se sostenuto con convinzione e con sufficienza di mezzi finanziari e strumentali. Ciò non è stato. Ed
anche questo percorso s’è arenato impietosamente. Resta la situazione drammatica di 12 unità lavorative che non percepiscono lo stipendio da circa 4 anni, per giunta nella totale indifferenza di chi amministra il Korai e, cosa più grave, di chi amministra la Regione. Il limite di tollerabilità è stato ampiamente superato. Il che ha suggerito al (vice)presidente della giunta regionale, Michele Petraroia, di approfondire lo stato delle cose col risultato, come abbiamo accennato, della messa in cassa integrazione. Un modo sussidiario di alleggerire la tensione e di riconoscere il diritto alla sopravvivenza fino ad ora volgarmente ignorato. L’unico, Petraroia, bisogna riconoscerlo, a muovere le acque stagnati della situazione. Ma il problema Korai rimane purtroppo aperto fintanto la Regione Molise non sarà in grado di aprire una nuova prospettiva di lavoro e di rendimento alla società e ai dipendenti.
Rivoluzione Democratica condanna la scelta di Frattura sulla Giunta
"La Regione trascura le donne" CAMPOBASSO. "Ancora una volta il consiglio regionale del Molise si caratterizza per una nefandezza; l’assenza in giunta di almeno un assessore donna, o per dovere di parità, di un assessore di genere". Lo sostiene Marilena Natilli di Rivoluzione Democratica. "Ricordiamo che, e Rivoluzione Democratica ne ha fatto sempre vessillo di rispetto e partecipazione, il pluralismo è sinonimo di evoluzione sociale, è il fulcro dei “processi di cambiamento”, quello teso alla realizzazione di una giustizia sociale reale, non concetto o enunciato astratto. Ma ahinoi, Rivoluzione Democratica, in veste di spettatrice, assiste desolata al cupo e squallido gioco dei ruoli che si svolge a palazzo Moffa, il gioco si chiama “c’era una volta … i protagonisti della storia sono sempre gli stessi, personaggio principale, antagonista, aiutante. Ma la divergenza, e qui l’elemento creativo, non
c’è il salvatore cioè l’eroe e allora, ecco l’anima del gioco, come giungere al finale della storia con: “E vissero tutti felici e contenti?” Non si sa ancora ,la partita dura da lunghi lustri. Però possiamo dire che i personaggi consultano le partite precedenti . La struttura è la stessa e il linguaggio è paludato , la strategia li rende vincenti. (la similitudine è abbozzata)" Associazioni femministe prima e la commissione per le pari opportunità hanno sempre sollecitato e proposto alla politica cose da fare come il bilancio di genere,lo statuto regionale e la legge elettorale (esprimere la doppia preferenza , donna-uomo), strumenti questi, capaci di nomare quindi garantire la presenza delle donne in politica e garantire il compimento dei principi di uguaglianza, rispetto e libertà. "Il gioco del “ C’era una volta” per chi non l’avesse riconosciutochiude Natilli - è semplicemente quello dell’oca".
Dall’assessore Pierpalo Nagni è stato fatto cenno alla possibilità, anzi, alla opportunità, di mettere a frutto le competenze acquisite dal Korai in materia di turismo e di tutela dell’ambiente. Professionalità che potrebbe essere utilizzata per dare corpo alla prevista (e mai avviata) Agenzia regionale per il turismo, quale naturale conclusione della annunciata chiusura degli Enti provinciali per il turismo e dell’azienda di soggiorno di Termoli. Soluzione a portata di mano, ancorché ragionevole e concretamente operativa. A condizione che la Regione sappia uscire dallo stato catatonico in cui si va manifestando, assumendo decisioni che muovono da condizioni di oggettiva drammaticità quale questa di 12 unità lavorative senza stipendio da circa 4 anni, in attesa di avere pochi mesi (1° luglio 2013 - 31 ottobre 2013) di Cassa integrazione. Dardo
TAaglio lto
3 26 luglio 2013
FINALMENTE.
Totaro silura il Cosib: i gettoni scendono da 400 a 30 euro a seduta Il presidente della prima Commissione presenta l’emendamento per tagliare i pagamenti al Cda CAMPOBASSO. E’ passato inosservato un emendamento che, a dirla tutta, avrebbe dovuto essere oggetto di una conferenza stampa in pompa magna da parte del proponente Francesco Totaro. L’unico, a quanto pare, ad aver avuto la sensibilità di ridurre seriamente quella che veniva considerata una vergogna: il gettone di presenza dei componenti del Cda del Cosib. Duemila euro per ogni riunione del direttivo del Consorzio industriale, che viene convocato anche a cadenza settimanale, formato da 5 componenti che percepiscono 400 euro lordi di gettone per ogni seduta eccezion fatta, ovviamente, per incarichi e consulenze esterne che fanno lievitare a livello esponenziale i costi, mentre le imprese non riescono più a far fronte alle spese e sono costrette a chiudere. Da 400 euro a seduta (e il consiglio, visti i pagamenti, si riuniva almeno una volta alla settimana tanto da intascare
almeno 1.600 euro al mese per ogni componente) il gettone di presenza scende a, udite udite, 30 euro. E il provvedimento che dovrebbe ottenere il plauso dell’intero Molise è, secondo alcuni, un gioco politico tra due rivali del centrosinistra: i sanmartinesi Totaro e Facciolla. Che quest’ultimo abbia trovato, grazie anche al tandem con Gianfranco Vitagliano, nel Consorzio industriale di Termoli il bottino per portare a Palazzo Moffa i numeri che gli hanno consentito di accedere all’assessorato è cosa mai smentita. La proposta di legge presentata da Niro e Frattura escludeva i Consorzi dai tagli da effettuare. Ma il capogruppo del Pd ha trovato l’escamotage: alla legge che parlava in generale di “organi collegiali degli enti che ricevono contributi regionali» sono state aggiunte le parole «anche economici”, fattispecie a cui sono riferibili i Consorzi. Questione politica o tecnica che sia, la vergogna è stata rimossa.
Ieri mattina 20 aziende hanno tentato di parlare con Frattura per avere chiarimentiaaa
Lavori post sisma, dove sono i 15milioni? Ora il presidente promette: nei prossimi giorni ne paghiamo 5. Entro la fine di agosto si completerà, forse CAMPOBASSO. E’ stata una lunga mattinata quella che hanno trascorso i rappresentanti di 20 imprese edili interessate alla ricostruzione. Loro i lavori li hanno fatti e stanno proseguendo, ma di pagamenti non si vede neppure l’ombra. Arrivano a via Genova verso le 9.30. Chiedono di essere ricevuti dal presidente che, gli avevano assicurato nei giorni scorsi, li avrebbe ricevuti. Durante l’attesa scende il capo della segreteria di Frattura, Tiziana Pietrangelo, e comunica per buona pace di tutti: il presidente non c’è. Tanto per cambiare, avranno pensato. La notizia di un loro tentativo di dialogo raggiunge gli organi di stamopa. Qualcuno si presenta a via Genova con le telecamere ed ecco che, magicamente, il presidente Frattura si materializza con il suo capo di Gabinetto Mogavero. Finalmente le imprese che da tempo hanno chiesto un incontro con il presidente riescono a guardarlo negli occhi e chiedere: dove sono i 15milioni per pagare i lavori della ricostruzione? Domanda che incalza e deriva dalla situazione economica: si continua a lavorare ma i crediti non vengono riscossi. Continuare così per le imprese ormai al collasso è impossibile. A questo, raccontano gli imprenditori davanti a via Genova, si aggiunge “la presa in giro dell’aumento delle tasse” approvata dal centrosinistra lunedì scorso. Insomma, Frattura e la sua coalizione aumentano le tasse per pagare i debiti della pubblica amministrazione per salvare le imprese ma quegli aumenti devono essere pagati dagli stessi soggetti che hanno il cappio il collo. Un ginepraio di aporie da cui non se ne viene fuori. Intanto, dopo l materializzazione, il presidente se l’è cavata abbastanza bene, riuscendo ad addolcire i toni con quel “Tra qualche giorno verranno pagati 5 milioni”. Si ma i fondi per cui si è tanto esultato? Sembra ci sia stato un problema di confusione tra Fas e Apq. Iò resto della cifra, forse, sarà liquidata per la fine di agosto. Gli imprenditori sono partiti pronti ad organizzare un amnifestazione e tornano a casa con un asperanza nel cuore.
IN BREVE_____________________________________ Indagini sui gruppi, al via gli interrogatori in Procura Il primo ad essere ascoltato dalla Procura di Campobasso nell’ambito delle indagini sui gruppi consiliari è stato il segretario del Pd Danilo Leva. Per gli anni di riferimento Leva era capogruppo dei Ds. Indagini quindi relative al periodo che va dal 2009 al 2011 e che riguarda tutti i consiglieri regionali del periodo. E alla quale lavorano Procura e Guardia di Finanza. Il sostituto procuratore Nicola D’Angelo, sulla base dei documenti acquisiti dalle Fiamme Gialle, dovrà infatti ora decidere per chi chiedere eventualmente il rinvio a giudizio e per chi invece sollecitare l’archiviazione. I reati ipotizzati, come ha rivelato nei giorni scorsi il comandante regionale della Gdf, il generale Fernando Verdolotti, sono l’appropriazione indebita e
il peculato. Centinaia le fatture e le ricevute passate al setaccio. Don Paolino, ci sei o ci fai? “Daremo priorità alle attività che rivitalizzino l’economia dei nostri comuni colpiti dal terremoto. Insieme proviamo a cambiare passo con un atteggiamento serio e costruttivo. Siamo chiamati tutti a sacrifici che possiamo affrontare con serenità se intendiamo i sacrifici come il metodo necessario per risolvere i problemi della nostra comunità”. A sentire le parole del presidente Frattura sembra quasi di ascoltare papa Francesco. La differenza? Don Paolino ha proposto e ottenuto dal Consiglio quel che voleva: l’aumento di Irap, Irpef e bollo auto. A parte che tutti sanno governare facendo ricadere la mannaia sulla testa della popolazione, a parte che a Roma il suo stesso governo sta quanto-
meno fingendo di abbassare le tasse (certo, grazie alle imposizioni del Pdl sul Pd), a parte che questo modo di parlare, seguito da fatti totalmente opposti, sa di presa in giro, vien da chiedersi: ma don Paolino ci è o ci fa? Ruta dove sono le 12mila manze per ribaltare il Molise? L’accordo si doveva chiudere alla metà di luglio ma siamo quasi alla fine del mese e sul progetto Granmanze tutto tace. Qualcuno dice che la stalla non sarà più una, ma si tratterebbe di una decina. A dire il vero trapelano anche indiscrezioni sui titolari dei terreni che, se confermate, in caso di accordo daranno da discutere. In attesa di sapere a quale autogrill si sono fermate a prendere un caffè le 12mila manze, ribadiamo la domanda al senatore del Pd: è lecito chiedere di conoscere il progetto?
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TAaglio lto
26 luglio 2013
Da una indagine della Coldiretti delle specialità alimentari italiane che seguono le regole della tradizione da almeno 25 anni
Il Molise ha confermato le sue 159 “bandiere del gusto”
Salgono a 4698 le “Bandiere del Gusto” 2013, l’elenco, secondo una indagine della Coldiretti, delle specialità alimentari italiane, cioè i prodotti attenuti seguendo le regole della tradizione tramandate da almeno 25 anni. Uno sbalzo di ben 92 gradini in gran parte dovuti alla Emilia-Romagna (+50) e alla Campania (+23) che dal 5° posto dello scorso anno, è passata al secondo. A tenere ben saldo il comando è la Toscana (463), con il 10% di tutte le specialità italiane, seguita appunto dalla Campania (387), dal Lazio (384), dal Veneto(371), dal Piemonte (341), dalla Liguria (295), dalla Calabria (269), dalla Lombardia (246), dalla Sicilia (234), dalla Puglia (232), dalla Sardegna (181) e dal Molise che, con 159 specialità, lo stesso numero dello
scorso anno, precede le rimanenti sette delle venti regioni italiane, a dimostrazione della bontà del suo territorio con la ricchezza della sua agricoltura e delle sue tradizioni. Per completare l’elenco, ricordiamo, il Friuli-Venezia Giulia (153), le Marche (150), l’Abruzzo (147), le Provincie di Trento (109) e Bolzano (92), la Basilicata (77), l’Umbria (59) e la Val d’Aosta (32). E’ questo ricco patrimonio legato all’origine del territorio che spiega il primato dell’Italia in Europa nel campo delle denominazioni di origine con le Dop e gli Igp, per un totale di 252 denominazioni, di gran lunga davanti alla Francia con 200 (17,2% del totale); alla Spagna, con 164 prodotti registrati (14,1%) e poi al Portogallo (118), alla Grecia (99), alla Germania (91) e,
a seguire, il Regno Unito (47), la Polonia (36), la Repubblica Ceca (32), la Slovenia (16), l’Austria (14) e il Belgio (13). Tutti insieme questi dodici paesi coprono il 93,7% del paniere europeo di prodotti iscritti nel Registro comunitario delle denominazioni d'origine. Le aziende più numerose sono quelle dei formaggi, circa il 40%, seguite da quelle olivicole e poi da quelle che producono ortofrutta. Le aziende di trasformazione e di stoccaggio superano le 6.500 unità. Per quanto riguarda i prodotti, il primato dei riconoscimenti spetta agli ortofrutticoli e ai cereali, freschi e trasformati (100); a seguire i formaggi (45); gli oli extravergine di oliva (43) e i prodotti a base di carne (37). Pasquale Dilena
“Errare Umano est” di Massimo Dalla Torre Mentre a Roma Dennis Verdini, alias il tagliatore di teste del partito degli azzurri, chiamava a raccolta per un confronto diretto Iorio, Patriciello, Di Giacomo e la De Camillis; incontro blindatissimo per la delicatezza degli argomenti trattati che vedono mare forza nove nel partito del cavaliere di Arcore che, annunciava per bocca di Alessio Zanon una sua visita settembrina nel Molise, gli echi di Piana dei Mulini non si sono spenti. Echi accompagnati da richieste di puntualizzazioni e da distingui che la dicono lunga su come in casa destra i tumulti sono ancora in corso. Levata di scudi da parte di chi è stato annoverato tra gli assenti eccellenti mentre sono arrivati all’ultimo momento e di conseguenza non immortalati dagli obiettivi. Collocazioni non volute dai cronisti che, nella confusione e nella concitazione dell’avvenimento, ma so-
prattutto perché intenti a registrare l’intervento di Michele Iorio, senza volerlo, di questo facciamo pubblica ammenda, hanno erroneamente classificato alcuni amministratori ed ex amministratori tra i non più simpatizzanti del capo indiscusso della destra molisana. Collocazioni che hanno scatenato, risentimenti ma soprattutto la richiesta di chiarificazione sulle paternità che avrebbe permesso l’ascesa ai posti di vertice dei vari enti che costituiscono l’apparato del sistema regionale. Collocazioni nella lista degli assenti che, invece non sono tali - leggasi tra le sviste più eclatanti: Antonio Chieffo, Quintino Pallante, Nicola Cefaratti ed altri che sono sfuggiti all’occhio del cronista. Collocazioni errate che fanno riflettere come il riconoscimento di un lavoro fatto in sordina non deve essere scambiato per “defilatura” specialmente in questi momenti in cui il nostro Paese e di conseguenza il Molise non è tranquillo, anche perché se si
vuole il bene della collettività è bene stare fuori dalla mischia. Ecco perché ci teniamo a stemperare il clima arroventato non dall’arrivo delle alte temperature estive ma dalle accuse di bojardismo. Ecco perché da operatori dell’informazione regionale, maltrattati, messi alla gogna quotidianamente e spesso indesiderati siamo ben lieti di correggere i nostri errori. I quali, non sono voluti assolutamente, perché il nostro operato non consiste nel demolire l’immagine di questo o di quel politico, ma di dare al lettore, il resoconto dei fatti nel modo più obiettivo possibile; se poi incappiamo in qualche “scivolone” non dateci addosso anche perché Sant’ Agostino nei Sermones diceva: Humanum fuit errare, diabolicum est per animositatem in errore manere (commettere errori è umano, ma perseverare nell'errore è diabolico) oppure Cicerone (Filippiche XII. 5): Cuiusvis hominis est errare: nullius nisi insipientis, in errore perseverare (è cosa comune l'errare; è solo dell'ignorante perseverare nell'errore) mentre più sfumato Livio (Storie, VIII, 35): Venia dignus est humanus error ("ogni errore umano merita perdono").
TAaglio lto
5 26 luglio 2013
Il sindacato chiede alla Giunta Frattura di rivedere la decisione e accusa il governo di mancanza di dialogo
Aumento tasse, le due righe della Cgil. Meglio del silenzio CAMPOBASSO. Quattro righe, di numero. E’ quanto ha da dire il primo sindacato d’ Italia sull’aumento delle tasse. Eppure quelle poche parole sono una sorpresa visto che i molisani ormai si sono abituati, in 5 mesi di governo di centrosinistra, ad ascoltare il silenzio assenso di quanti al contrario dovrebbero proteggerli. Stavolta, evidentemente, il neo segretario della Cgil Sandro Del Fattore non ha potuto fare a meno di intervenire. Tanto per salvare le apparenze. Frattura capirà. In fondo si tratta sempre di un sindacato che resta perennemente in silenzio, come sta facendo su molte vertenze lavorative (si ricorderanno gli interventi fino a 5 mesi fa?), rischia grosso a livello di iscritti. In ogni caso, in queste due righe, la Cgil cerca di andarci cauta sull’aumento delle tasse deciso dalla Giunta regionale e approvato dal Consiglio. “In una fase di crisi così acuta per il Paese e per la regione, la scelta di aumentare, dal primo gennaio 2014 l’Irpef e il bollo auto, rende ancora più difficile la condizione dei cittadini. Sarebbe bene che la Giunta regionale rivedesse la decisione presa, e che su questioni che riguardano la vita concreta di lavoratori, pensionati, precari, disoccupati, convocasse le parti sociali” si legge in una nota. Evviva, si dirà. Due righe ma in un sol colpo il sindacato rosso mette in evidenza due pecche del Molise di tutti: la mannaia che il centrosinistra abbatte sui cittadini e il fatto che questo governo è chiuso. Non c’è dialogo preventivo prima di mettere in campo provvedimenti. Tant’è che anche la Cgil comincia ad accorgersene. Non resta che attendere note leggermente più articolate, magari meno somiglianti a posizioni fatiscenti, e un maggiore intervento a sostegno di chi quel sindacato lo mantiene in piedi. Perché nonostante la presenza del collega sindacalista nell’esecutivo in qualità di vice presidente della Giunta, una cosa è certa: andare a braccetto con la classe politica non porterà benefici a nessuno. Per il momento però la sospensione del silenzio è un gesto apprezzabile.
La sua fortuna politica, il trampolino di lancio per Palazzo Moffa, li ha trovati poggiando le terga sugli scanni del consiglio provinciale di Campobasso
Di Pietro jr è favorevole all’abolizione delle Province Di Pietro jr, che la fortuna politica, il trampolino di lancio per Palazzo Moffa, li ha trovati poggiando le terga sugli scanni del consiglio provinciale di Campobasso, è fortemente favorevole all’abolizione delle Province. Siccome di questa ipotesi si discute da alcuni anni, non ci risulta che da consigliere provinciale si sia espresso nella maniera manichea con cui si esprime (contro le amministrazioni provinciali) da consigliere regionale. Quello dell’adattamento, di cui Di Pietro jr non manca occasione di manifestare, è un suo pregio indiscusso, in uno con il pedissequo (e per questo sospetto) ossequio alla figura del presidente Frattura al quale, udite udite, attribuisce il merito di ridurre i costi della politica! Ci chiediamo se Di Pietro Jr abbia partecipato ai lavori consiliari in cui è stato discusso il taglio degli emolumenti alla casta, e alla decisione di mantenere inalterate le retribuzioni (scandalo) di cui egli, i colleghi, il presidente e gli assessori sono destinatari. Da quando si sono insediati al governo del Molise non passa giorno che non usino la mistificazione come condimento del loro dolce non far niente. Tornando alle Province e al confronto sul tema avuto da Frattura nel corso della Conferenza Stato-Regioni, Di Pietro jr è dell’avviso di chiuderle, “superando una gerarchia amministrativa obsoleta e costosa. Meglio sarebbe creare associazioni o consorzi di coordinamento dei sindaci, dove i primi cittadini potrebbero eleggere in totale autonomia un Presidente reggente. Si tratta di una proposta che ha il merito, indubbio, di ridurre sensibilmente il costo dell’attuale apparato politico – istituzionale, rendendo anche più snelle le procedure decisionali”. Lo avvisiamo, però, che sta prendendo piede anche l’idea di sopprimere le piccole regioni. In tal caso gli sarà necessario fare un salto in parlamento.
Il settore è in forte crisi e occorrono interventi urgenti
Edilizia, persi 3mila posti di lavoro CAMPOBASSO. L'edilizia è in forte difficoltà in Molise. La denuncia è dell'Ance a firma del segretario Eduardo Falcione. "Nel Molise numeri da brivido: in 3 anni l'edilizia ha perso oltre 3 mila posti di lavoro; da 5 milioni e 800.000 ore lavorate si è passati a 2 milioni; le imprese che non sono più iscritte agli enti bilaterali ammontano a circa 300; quelle che sono arrivate negli anni a dare lavoro anche a 400 operai ora impiegano poche unità o sono fallite". Per questo, sostiene l'Ance, c'è la necessità di rivedere le politiche per il territorio e delle infrastrutture. "Di fronte a uno scenario come quello descritto sono dunque necessarie misure in grado di invertire le tendenze in atto per dare risposte alla domanda sia abitativa che infrastrutturale e stimolare la crescita del Paese. Diversamente dall'Italia, ad esempio, Germania e Francia hanno adottato, già dal 2009, misure di medio termine in grado di garantire una pianificazione degli investimenti, privati e pubblici e di assicurare in tal modo più concrete prospettive di crescita del settore. Si tratta di politiche rivolte, in particolare, al mercato residenziale che determinano importanti effetti non solo economici, ma anche sociali, soprattutto attraverso gli interventi rivolti al miglioramento della qualità abitativa e al contenimento energetico degli edifici". Per il presidente dell'Ance Molise, Edoardo FALCIONE, l'occasione di UrbanPro di Confcommercio, si tratta di un'occasione importante. "Le città - dichiara - sono il motore di sviluppo di tutto. Ma sono anche vetuste. Circa 24mila scuole sono a rischio e assistiamo allo svuotamento per problemi economici. Noi dobbiamo creare nuovi spazi e servizi. Proponiamo di snellire i tempi burocratici, visto che in Italia ci vogliono 15 anni per posare la prima pietra contro i 4-5 dell'Europa e i 2-3 degli Stati Uniti, migliorare gli incentivi fiscali prendendo a esempio Francia e Germania, dove vengono agevolate le coppie che comprano alloggi ristrutturati, mentre il nostro 55% per sei mesi non serve a nessuno. Per le risorse puntiamo ai fondi europei e ad incentivi di carattere fiscale".
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Campobasso
26 luglio 2013
Convocato dal presidente Sabusco il 29 luglio in prima convocazione e il 1 agosto in seconda.
Consiglio comunale decisamente estivo. Convocato dal presidente Sabusco in prima convocazione il 29 luglio e, in seconda, il primo agosto. Decisamente estivo per la leggerezza degli argomenti all’ordine del giorno qua e là interrotta da una interrogazione o da una mozione di un qualche spessore amministrativo. Segnaliamo la mozione dei consiglieri Maio, Massa e Battista in merito a ” al bando di leasing in costruendo per un immobile di proprietà della Regione che accorpi tutti i servizi a Selvapiana, su terreni di proprietà regionale, senza alcun coinvolgimento di interessi privati”. L’argomento meriterebbe una convocazione ad hoc, ma sulla sede regionale il Comune di Campobasso non è stato mai grado di esprimersi compiutamente e convintamente, né di pretendere che la Regione risolva i suoi problemi di agibilità e funzionalità in modo da liberare la città dal cappio degli uffici disseminati in ogni dove sul territorio
Consiglio comunale estivo e argomenti “acqua fresca” cittadino provocando seri problemi di mobilità e di accessibilità all’utenza. Un Comune sottomesso e, peggio
Una villetta nel degrado Dura presa di posizione del gruppo Partecipazione e Rinnovamento CAMPOBASSO. Valorizzare il patrimonio culturale a disposizione per ampliare e far crescere il tessuto economico-sociale molisano. Questo è l’obiettivo della Camera di Commercio di Campobasso che ha sottoscritto una convezione con la Provincia di Campobasso per l’attivazione di un servizio di consultazione e prestito di materiale librario. L’Ente di Piazza della Vittoria ha nello specifico messo a disposizione della Provincia, nei locali della Biblioteca provinciale “Albino”, tutto il suo patrimonio in termini di volumi e pubblicazioni al fine di fornire ai cittadini, attraverso un bene comune, uno strumento fondamentale per la crescita del territorio. La convenzione, presentata ieri mattina presso la Camera di Commercio di Campobasso, ha visto da un lato, la Provincia impegnarsi, tramite la Biblioteca “Albino”, alla conservazione e gestione del patrimonio librario camerale e dall’altro l’Ente Camerale, attraverso la convenzione, è entrata a far parte del Polo Sbn Unix c/s della Provincia. Inoltre, la Camera di Commercio, ha assegnato con propri fondi, attraverso borse di studio a giovani che, nell’ambito dell’iniziativa, hanno operato con la direzione e il personale della Biblioteca, attraverso un percorso finalizzato all’acquisizione di competenze relative al censimento, alla catalogazione, alla conservazione e gestione di archivi e patrimoni bibliotecari. Presenti all’incontro in Piazza della Vittoria, il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, il direttore della Biblioteca “Albino”, Vincenzo Lombardi e il padrone di casa, Amodio De Angelis. Proprio quest’ultimo, con l’ironia che lo contraddistingue si è chiesto: “A chi daremo il nostro patrimonio culturale quando le Province verranno soppresse?”.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
ancora, rassegnato. I cui amministratori sulla questione della sede, ch’è notevole per ciò che rappresenta urbanisticamente,
architettonicamente ed comicamente, hanno sempre anteposto la logica e la convenienza dei partiti di appartenenza a discapito dell’interresse collettivo. Ciò è storicamente comprovato. Il cui risultato è racchiuso nella realtà di una Regione Molise che dilapida 3 milioni di euro all’anno per i fitti passivi, felice di arricchire da 50 anni i locatari, alcuni storici, altri di recente acquisizione, tutti rigorosamente includibili nella lista dei grandi elettori. Una situazione che si perpetua e si avvilisce ancora una volta in una mozione senza sbocco. Tolta questa e l’interrogazione del consigliere Tiberio sull’“ipotesi di assunzioni al Comune di Campobasso diffuse attraverso gli organi di
informazione”, il resto è acqua fresca. Tre riconoscimenti di debiti fuori bilancio, la nomina del collegio dei revisori dei Conti, la surroga del consigliere Neri in seno alle commissioni “Finanze e bilancio”, “Lavori Pubblici” e “Statuto e regolamenti”, l’approvazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile, l’approvazione del “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2013-2015” e l’adozione della variante parziale al Piano regolatore generale per la riclassificazione urbanistica di aree ricadenti in zona di verde pubblico in Contrada S. Vito. La fatica e la produzione di 40 consiglieri, un sindaco e sei assessori. Di una città capoluogo di regione. Dardo
Camera di Commercio e Provincia insieme per valorizzare la cultura Nasce il nuovo servizio di consultazione e prestito dei volumi presso la Biblioteca “Albino” CAMPOBASSO. Valorizzare il patrimonio culturale a disposizione per ampliare e far crescere il tessuto economico-sociale molisano. Questo è l’obiettivo della Camera di Commercio di Campobasso che ha sottoscritto una convezione con la Provincia di Campobasso per l’attivazione di un servizio di consultazione e prestito di materiale librario. L’Ente di Piazza della Vittoria ha nello specifico messo a disposizione della Provincia, nei locali della Biblioteca provinciale “Albino”, tutto il suo patrimonio in termini di volumi e pubblicazioni al fine di fornire ai cittadini, attraverso un bene comune, uno strumento fondamentale per la crescita del territorio. La convenzione, presentata ieri mattina presso la Camera di Commercio di Campobasso, ha visto da un lato, la Provincia impegnarsi, tramite la Biblioteca “Albino”, alla con-
servazione e gestione del patrimonio librario camerale e dall’altro l’Ente Camerale, attraverso la convenzione, è entrata a far parte del Polo Sbn Unix c/s della Provincia. Inoltre, la Camera di Commercio, ha assegnato con propri fondi, attraverso borse di studio a giovani che, nell’ambito dell’iniziativa, hanno operato con la direzione e il personale della Biblioteca, attraverso un percorso finalizzato all’acquisizione di competenze relative al
censimento, alla catalogazione, alla conservazione e gestione di archivi e patrimoni bibliotecari. Presenti all’incontro in Piazza della Vittoria, il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, il direttore della Biblioteca “Albino”, Vincenzo Lombardi e il padrone di casa, Amodio De Angelis. Proprio quest’ultimo, con l’ironia che lo contraddistingue si è chiesto: “A chi daremo il nostro patrimonio culturale quando le Province verranno soppresse?”.
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Campobasso
7 26 luglio 2013
gravi contraddizioni della politica comunale sui servizi a domanda individuale.
Impianti sportivi gratis, asili nido e mensa scolastica a pagamento Purtroppo il concetto di equità e di equilibrio non è in vendita al supermercato! C’è un buco nel bilancio comunale che nessuno riesce a restringere e/o a turare. Sarà anche vero che le voci che lo compongono hanno un riflesso sociale (Asili nido; Mensa scolastica; Mercati comunali; Piscina comunale; Palestra polisportiva; Campi di calcio; Palestre comunali; Bocciodromo e Pattinodromo) per cui diventa particolarmente impopolare intervenire, ma è altrettanto vero che non è ammissibile (per legge) che ci siano impianti sportivi dalla cui utilizzazione l’amministrazione non ricavi niente, neanche un euro. E’ il caso del bocciodromo e del pattinodromo. Ma anche gli altri impianti godono di franchigie inappropriate. E a dire che nelle relazioni redatte dall’Ufficio ragioneria è stata richiamata a più riprese l’attenzione degli amministratori “sulla necessità di intervenire sulle politiche tariffarie in maniera tale da garantire un livello adeguato di copertura dei servizi in argomento, notevolmente basso, se non addirittura irrisorio, come nel caso degli impianti sportivi”. Come non detto, e non scritto. Le tariffe per i servizi a domanda individuale, tra cui gli impianti sportivi, non si muovono di un millimetro, e se si muovono, decrescono, e cosi facendo abbassano ogni anno di più il tasso della copertura dei servizi stessi. Un paradosso amministrativo e la palese disattesa di un obbligo di legge. Per cui il buco c’era, c’è, e ci sarà.Ancora dalla relazione del responsabile dell’Ufficio competente si legge:“ Ove l’intervento non fosse tale da garantire un significativo grado di copertura, ritengo indispensabile una completa revisione delle modalità di affidamento e/o di gestione degli impianti in parola, disponendo quantomeno affinché le utenze vengano poste a carico dei soggetti che li utilizzano in comodato gratuito o con il pagamento di cifre irrisorie, ciò al fine di assicurare livelli di economicità soddisfacenti, in ossequio ai concetti di efficacia ed efficienza dell’agire amministrativo”. Più
“I residenti del centro storico sono esauriti, le famiglie non riescono a dormire a causa della musica assordante che proviene da alcuni locali, l’unica cosa da fare era intervenire in maniera incisiva così come ha fatto Di Bartolomeo”. E’ l’assessore al Commercio Giuseppe Cimino a commentare l’ordinanza emanata dal sindaco con cui si vieta, allo scoccare della mezzanotte, qualsiasi intrattenimento musicale o diffusione sonora nei pub che si trovano nel centro storico, in piazza Pepe, in via Ferrari e in piazza Cesare Battisti. Cimino non ha dubbi: “Il sindaco ha agito nel modo più giusto accogliendo le richieste di famiglie che, vi assicuro, sono esasperate”. L’assessore parla a ragion veduta perché dopo aver ricevuto, come il sindaco, numerose lamentele da parte dei cittadini, ha voluto verificare di persona, a tarda notte, l’effettiva situazione del centro storico. In compagnia di due vigili urbani Cimino ha effettuato una sorta di sopralluogo lungo le vie della movida campobassana e, in effetti, si è reso conto che i residenti della zona non esagerano, la musica che pro-
chiaro di così si muore. Ma alle orecchie degli amministratori quelle parole suonano male. Difatti i servizi a domanda individuale costano un occhio della testa alle casse comunali, senza un ritorno economico adeguato, e rischiano di pesare sempre di più sulle risorse comuni, in assenza di una inversione di marcia. Inversione peraltro indicata e sollecitata da chi deve far quadrare i conti e, possibilmente, rispettare le leggi. Anche il collegio dei revisori dei conti, di cui ha fatto parte l'attuale assessore al bilancio, ha detto la sua sulla questione, ritenendo eccessivo divario tra i proventi e i costi degli impianti sportivi. Non di meno, sulla necessità di un’attenta ana-
lisi costi-benefici dei servizi individuali, in particolare degli impianti sportivi il cui tasso di copertura è particolarmente esiguo, s’è espressa la sezione molisana della Corte dei conti. Ebbene, nonostante questi rilievi e queste raccomandazioni, i costi aumentano (1.777.213,32 euro) e i benefici diminuiscono (418.301 euro), con un saldo negativo per le casse comunali di circa 1.350.000 euro a carico del cittadino. Non è un bell’amministrare. Ma tant’è. C’è una componente clientelare in questa faccenda che condiziona pesantemente i comportamenti e l’applicazione delle regole. Riteniamo pertanto opportuno trascrivere qualche esempio di impianti sportivi che non danno un becco di un quattrino. Sono le palestre comunali e il campo Coni, la cui tenuta in esercizio costa 242.676,19 euro; il bocciodromo, la cui tenuta in esercizio costa 14.038,38 euro. Il costo del servizio del palazzetto dello sport è di 295.652,83 euro e il ricavo di appena 5.000 euro (pari all’1,69 per cento). Non fanno eccezione di campi di calcio con 200.331,96 di costo e con 3.500 di ricavo (pari all’ 1,75 per cento). La piscina, data in gestione, porta alle casse del Comune la miseria di mille euro. Inoltre, il costo dei mercati è di 152.027,27 euro e il ricavo di 47.500 euro, pari al 31,24 per cento; il costo degli asili nido è di 223.220,86 euro e il ricavo di 54.750 euro, pari al 24,53 per cento; il costo della mensa scolastica è di 649.265,84 e il ricavo di 306.551 euro, pari al 47, 22 per cento. Basterebbe far pagare agli utenti degli impianti sportivi il dovuto per abbassare il costo degli asili nido e della mensa scolastica. Purtroppo il concetto di equità e di equilibrio non è in vendita al supermercato! E il coraggio se uno non c'è l'ha, non se lo può dare. In questo caso il coraggio di aumentare le tariffe degli impianti sportivi e, soprattutto, farle pagare! Dardo
Musica assordante nel centro storico, Cimino dalla parte dei residenti L’assessore al Commercio sostiene la scelta di Di Bartolomeo di spegnere gli impianti sonori a mezzanotte, il consigliere Durante critica i modi del sindaco: non guida, impone viene da alcuni locali è davvero troppo alta. “L’invito dei vigili ad abbassare il volume dell’amplificazione è stato accolto immediatamente dai proprietari del pub in questione – racconta l’assessore - ma la quiete è durata troppo poco e appena ci siamo allontanati, tutto è tornato come prima”.A quanto pare, quindi, tra i titolari dei pub c’è qualcuno che pensa di essere più furbo degli altri e comportandosi in maniera scorretta è riuscito a penalizzare tutti. Diversa la posizione del capogruppo di Costruire Democrazia Michele Durante che critica il modo in cui il sindaco ha preso una
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decisione che reputa violenta e tardiva.“Dopo quattro anni e mezzo Di Bartolomeo scopre di avere un problema nel centro storico e come lo risolve? Con un atto volgare”. Durante usa un aggettivo forte per definire l’ordinanza del sindaco che non rappresenta il culmine di un’attività amministrativa ma è la solita decisione imposta. “Non è questo il modo di gestire la città, sono convinto che se l’amministrazione avesse voluto, avrebbe potuto trovare un punto d’incontro con gli esercenti e i residenti per definire le azioni da mettere in campo nel centro storico e invece, ad un
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tratto, ecco che spunta l’ordinanza del sindaco; l’amministrazione deve guidare i cittadini e non imporre decisioni che non derivano dalla discussione e dal confronto ma dipendono dall’umore del sindaco; ne deduco – conclude il consigliere d’opposizione - che anche le decisioni assunte nel corso del Consiglio comunale monotematico sul centro storico a cui, tra l’altro, i gestori del pub non sono stati invitati, restano parole inutili se poi si traducono in atti senza criterio che generano ulteriori ed enormi contenziosi”. Teresa Manara
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ANNO IX - N° 48 - VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA L’Oscar del giorno a Luigi Brasiello
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Luigi Brasiello. Il sindaco di Isernia ha presentato la prima edizione del premio Paci che richiama l'Auditorium come un punto preciso di riferimento per la città. Forse, avrebbe potuto fare a meno di sottolineare come la vicinanza con la Regione possa essere un momento positivo. La cultura, al di là della vicinanza politica, non dovrebbe avere padrini di sorta. Ad ogni buon conto, il rilancio delle attività attraverso l'Auditorium può essere garante per la chiusura dei lavori della struttura.
Il Tapiro del giorno a Cosmo Galasso Il Tapiro del giorno lo diamo a Cosmo Galasso. L'assessore eletto con il centrosinistra ma sempre militante nel fronte opposto, alla conferenza stampa del Paci ha cercato di dare una giustificazione a quello che dovrà essere l'Auditorium per Isernia e per il Molise. Ad onor del vero non è stato assai chiaro nel suo intervento soprattutto nella parte dedicata all'ultimazione della struttura e al suo uso programmatico negli anni a venire. Sarebbe il caso che la prossima volta esplicasse meglio concetti di programmi.
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Isernia
26 luglio 2013
Veneziale, troppi ricoveri ISERNIA. Tagli alla sanità, a risentirne in maniera indiretta è l’ospedale Veneziale di Isernia. Presso la struttura ospedaliera del capoluogo di provincia lo stato di difficoltà non riguarda più solamente il reparto di Pronto soccorso, per il quale già in passato il responsabile, dottor Lucio Pastore, aveva segnalato una situazione non certo ottimale, causata dalla carenza di personale medico e paramedico. Una situazione resa più difficile dal fatto che l’intera utenza della provincia di Isernia si rivolge ora al pronto soccorso del Veneziale in seguito al depotenziamento dei servizi di emergenzaurgenza presso le strutture di Venafro e Agnone. Ma ora lo stato di affaticamento relativamente alla funzionalità dei reparti pare inizi a riguardare anche altre unità operative dell’ospedale Veneziale. Come quella di diabetologia, che attualmente sarebbe in via di soppressione, e quella della radiologia, dove la carenza di personale medico e tecnico ha rischiato di condurre alla chiusura del reparto agli esterni con la possibilità di effettuare gli esami riservata solo ai pazienti interni e alle emergenze. Fortunatamente il primario del reparto, dottor Gianni Di Pilla, è riuscito a scongiurare tale ipotesi e a risolvere la questione grazie alla collaborazione offerta da un medico radiologo in servizio
ISERNIA. Si è svolta ieri mattina, nella Sala Museo "Raucci" del Comune di Isernia, la conferenza stampa di presentazione del PACI (Premio Auditorium della Città di Isernia), organizzato dall'associazione SM'ART col patrocinio del Comune e della Pro¬vincia di Isernia. Il Premio è rivolto agli artisti che si cimentano nelle discipline figura¬tive (pittura, scultura, foto¬grafia) e nella poesia. L'incontro con la stampa è stato aperto dal sindaco Luigi Brasiello che ha elogiato la SM'ART per l'idea del PACI, auspicando che l'iniziativa possa ri¬petersi in futuro e diventare un preciso appuntamento annuale. «Questo premio – ha affermato Brasiello – è intitolato al nostro
La struttura non riesce a garantire tutti i servizi dopo i tagli
a Venafro, che ha fornito volontariamente la propria disponibilità a prestare servizio fino a quando durerà lo stato di carenza del personale presso il reparto di radiologia pentro. Disagi e disfunzioni sono inoltre stati segnalati anche per quel che concerne lo sportello dei ticket e delle prenotazioni,
dove in seguito alla conclusione del periodo di gestione affidato ad una società esterna i collaboratori hanno cessato la propria attività. Ora è il personale interno del Veneziale ad occuparsi di ticket e prenotazioni, evenienza che porterebbe a rallentamenti e disagi per gli utenti.
Cultura, il premio Auditorium La presentazione ieri a Isernia. "La struttura baluardo delle tradizioni" auditorium, una struttura che desideriamo divenga l'autentico Palazzo della Cultura della città, giacché proprio la cultura può rappresentare un fondamentale volano di sviluppo per il nostro territorio. È intenzione dell'amministrazione comu¬nale, quindi, fare in mdo che l'auditorium sia completato o quanto meno reso più fruibile in tutti i suoi spazi. A tal
fine, confido nei buoni rapporti con la Regione Molise, non escludendo la possibilità di finanziamenti attraverso specifici bandi europei». Per l'associazione SM'ART hanno preso la parola Antonio Pallotta e Gioia Cativa che hanno ringraziato il Comune e la Provincia per aver patrocinato il premio, e hanno ricordato l'azione svolta in tal senso da Sara Ferri e
I tagli ai servizi ospedalieri di Agnone e Venafro, insomma, oltre al mancato turn over del personale che lascia il servizio per limiti d’età, stanno facendo sì che l’ospedale isernino si trovi ad affrontare un quantitativo di pazienti maggiorato potendo contare con un organico ridotto.
dall'assessore provinciale Filomena Calenda. «Il PACI – hanno detto – si terrà dal 7 al 29 settembre, è aperto a tutti coloro che intendano parteci¬pare al concorso e prevede tre premi da assegnare sia sulla base d'una vo¬tazione popolare online (community vote) che a seguito della valutazione d'una giuria di esperti». In rappresentanza del Comune sono infine intervenuti l'assessore Cosmo Galasso e la presidente della prima commissione consiliare Bice Antonelli. Entrambi hanno evidenziato il delicato ruolo che l'auditorium dovrà svolgere nella valorizzazione, anche a livello nazionale, delle peculiarità culturali di Isernia e del Molise.
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Termoli
26 luglio 2013
Il sindaco Di Brino ringrazia la polizia municipale per l’accordo sul progetto sicurezza TERMOLI - Il sindaco Basso Antonio Di Brino intende rivolgere il proprio ringraziamento alla Polizia Municipale per il raggiunto accordo relativo alla Progetto Sicurezza 2013 e per l’attività condotta sul territorio. “Ringrazio l’intero corpo della Polizia Municipale – dichiara Di Brino – per il raggiungimento dell’accordo relativo al Progetto Sicurezza 2013; si tratta di un’intesa molto importante, che garantisce ai cittadini maggiori servizi pur contemperando le giuste esigenze economiche delle parti in trattativa. Il tavolo instaurato con la Polizia Municipale ha permesso di incanalare, infatti, le richieste iniziali su un percorso sicuramente più condivisibile ed opportuno. Il Progetto Sicurezza 2013, svolto dalla Polizia Municipale in collaborazione con gli altri corpi di polizia dello Stato presenti sul territorio, contribuisce: alla sicurezza ed incolumità dei cittadini, per preservare la comunità termolese da situazioni di potenziale pericolo, danno, calamità, fenomeni di illegalità diffusa e degrado sociale; alla convivenza civile, vivibilità, igiene, per preservare lo svolgimento delle attività dei cittadini, anche
TERMOLI - In riferimento alla nota a firma dei sindaci dei Comuni di S.Elia a Pianisi, Pietracatella, Macchia Valfortore e Monaciglioni, che segnalava la situazione di disagio venutasi a creare per i pendolari lavoratori della Fiat di Termoli a causa della soppressione della corsa da parte dell’azienda ATM, l’assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo Nagni precisa che la corsa S.Elia - Casacalenda non
nel tempo libero, nonché garantire l’aspetto urbano conforme alle regole di convivenza condivise; alla pubblica quiete ed alla tranquillità delle persone, per tutelare la tranquillità e la pace dei cittadini, anche come singoli individui degni di attenzione, sia nello svolgimento delle proprie occupazioni sia nel riposo; alla disciplina dei mestieri e delle
attività produttive, per quegli aspetti che nel loro svolgimento interferiscono con la vita degli altri; alla tutela dei turisti e dei cittadini che dai centri e territori limitrofi convergono nella città di Termoli per il fine settimana e nelle ore serali e notturne; alla pianificazione coordinata e sistematica dei servizi di prevenzione, controllo del territorio cittadino ed extraubano da attuare non solo in concomitanza della stagione turistica ma anche nel restante periodo dell’anno; all’intensificazione dei dispositivi di prevenzione e controllo del territorio mediante monitoraggio continuo delle aree potenzialmente a rischio (discariche, ecc.) finalizzati a preservare l’integrità del territorio, assunto che uno dei settori di maggior interesse da parte di eventuali sodalizi illegali provenienti dalle aree di confine regionale, è diventato sicuramente quello della raccolta, del trasferimento e dello smaltimento dei rifiuti. Rivolgo infine il mio plauso agli agenti che stanno compiendo quotidianamente il proprio dovere nell’ambito del controllo costante del territorio termolese”.
Trasporti, disagi per i lavoratori Fiat, interviene l’assessore Nagni rientra nella rete dei servizi minimi di TPL e che la tratta è stata fino ad ora effettuata a rischio di impresa, ossia in assenza di contribuzione da parte della Regione. “Vista la natura del servizio – ha
Sagra del pesce: manifestazione anticipata al 24 agosto TERMOLI – L’assessore alla Cultura, Spettacolo e Turismo Michele Cocomazzi, sentito il sindaco Di Brino, comunica che a seguito di una riunione operativa tra i vertici dell’assessorato al Turismo del Comune di Termoli, gli operatori della pesca, i rappresentanti dell’OP San Basso in qualità di organizzatori, la Capitaneria di Porto e i rappresentanti della Regione Molise, la data inizialmente prevista per lo svolgimento della Tradizionale Sagra del Pesce, annunciata per il giorno 31 agosto, è stata anticipata al giorno 24 agosto. Il 23 agosto, invece, ci sarà la “Pre Sagra”. Orari, eventi e luoghi della manifestazione sono rimasti invariati. “La scelta di anticipare la manifestazione – spiega Cocomazzi – è stata intrapresa a seguito dell’accoglimento delle istanze pervenute da parte degli operatori della pesca, i quali hanno manifestato condivisibili esigenze e strategie di mercato, dovute anche al particolare flusso turistico presente sul territorio in determinati periodi del mese di agosto”.
dichiarato l’assessore Nagni non possiamo in alcun modo imporre alla ditta di continuare il servizio. Detto questo, al fine di andare incontro il più possibile alle esigenze dell’utenza, ci riserviamo
di valutare l’esistenza delle condizioni per un eventuale inserimento della linea nel contratto di servizio. Per questo motivo – ha continuato - abbiamo chiesto alla società AtM di fornirci i dati di
traffico della corsa in questione. Nell’ottica di vagliare possibili soluzioni al problema – ha concluso l’assessore Nagni – abbiamo provveduto a convocare una riunione con i sindaci dei quattro Comuni interessati”.
L’avis termoli promuove il memorial “marco tiranno” e consegna la propria bandiera al lido la perla dell’AVIS in questo periodo siamo allertati maggiormente per le emergenze ematiche di qualche gruppo sanguigno più raro, con il Vostro aiuto che senz’altro non ci negherete vedremo di aiutare chi ha bisogno. Ebbene, è stata questa una esperienza provata qualche settimana fa al nostro nosocomio. Scattò l’emergenza, c’era carenza ematica Zero negativo, il tempo di fare alcune telefonate ai nostri donatori, alla sesta telefonata il primo chiamato era già sul lettino a donare dopo qualche giorno abbiamo risolto l’emergenza. Ed oggi siamo qui perché non potevamo essere indifferenti davanti a tanta disponibilità e prova di amore verso le persone più bisognose. Perchè questo, perché alcuni di quei donatori sono qui in mezzo a voi schivi e anonimi ma fieri e orgogliosi di aver donato per la vita e salvato una vita. Cerchiamo ogni occasione per essere in mezzo ai giovani e con i giovani oggi ci avete dato questa grande opportunità,L’AVIS di Termoli, Marco D’Angelo insieme a gurata sabato 27 luglio alle 22 nell’Officina Solare Galtutti voi sostiene lery. L’esposizione si può visitare tutti i giorni fino all’8 con immensa gioia agosto dalle 22 alle 23,30. la vostra lodevole iniziativa: qui al TERMOLI – L’Assessorato al Turismo e alla Cultura Lido La Perla il 9° del Comune di Termoli ricorda che sabato 27 luglio, torneo di Beach alle ore 21,30, presso il Teatro Verde nel Parco comuVolley dedicato a nale “G. La Penna”, andrà in scena l’esilarante commeun amico, Marco dia “300 e mezzo – La vera storia di Camill Bill Capill”, Tiranno. Senza di interpretata da Marco Papa e Matteo Laudadio, a cura Marco il mondo è dell’Associazione culturale “Madamart”.
TERMOLI - Il presidente dell’Avis Civitas Thermularum, Mario Ianieri, comunica che oggi, venerdì 26 luglio alle ore 18, la sezione cittadina nella sua attività di promozione alla solidarietà del dono e per sensibilizzare i giovani a questo bellissimo gesto della vita per la vita promuove la 9° edizione del Memorial “Marco Tiranno, torneo di Beach Volley che si terrà presso lo stabilimento balneare lido La Perla sul lungomare Cristoforo Colombo. Per l’impegno profuso e dalla solidarietà dimostrata in occasione di una emergenza ematica presso l’ospedale San Timoteo dai clienti del lido, sarà consegnato il vessillo dell’Avis affinché con la sua immagine possa essere sempre presente nei cuori di tutti coloro che vogliono fare del dono carità cristiana. “Siamo in estate – scrive il presidente avis di Termoli Mario Ianieri -, era quasi ora che arrivasse, anche se noi
NOTIZIE IN BREVE. TERMOLI – Il sindacato “Si Cobas” chiede trasparenza e rappresentanza nello stabilimento Fiat di Termoli. Il coordinatore ritiene che il sindacato “recrimina la rappresentanza all’interno della Fiat. Speriamo presto di poter rientrare in fabbrica e, perché ciò avvenga, ci impegneremo anche a livello legale. Come sindacato ci stiamo riorganizzando a livello nazionale e anche a Termoli dove si trova lo stabilimento della Fiat. TERMOLI - "Le veneri violate" di Lucia di Miceli e la mostra curata da Tommaso Evangelista che verrà inau-
diventato più povero... ma abbiamo la consapevolezza che ora Lui è insieme a Dio e agli Angeli e la Sua presenza Lassù ha reso sicuramente più ricco il Paradiso, anche se questa certezza non ci farà sentire di meno la Sua mancanza e non attenuerà di certo il nostro dolore, ed io allo stesso modo non posso trattenermi dall'offrire a voi tutti due rime che alcuni anni orsono gli dedicai dopo una partita giocata assieme ed io la persi. “Ascoltaci Signore,Oggi arriverà da te un atleta, lo riconoscerai, lo so, é così bello, forte che non ci si può sbagliare, l'abbiamo affidato al tuo angelo ma tu, tienilo vicino. E' il nostro amico Marco, Signore, nella Tua squadra lascialo giocare da capitano, e un giorno lo verremo a cercare. Da parte di Tutti coloro che ti amano. Onore a te Marco. E con tutte queste belle motivazioni vi consegniamo la bandiera dell’AVIS siate fieri e orgogliosi di portare le nostro insegne. Grazie”.
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Termoli
26 luglio 2013
Sisma 2002, Coldiretti Molise chiede rimborso contributi pagati al Consorzio Bonifica di Larino BASSO MOLISE - “Riteniamo che nessuna disparità di trattamento è ipotizzabile tra il contribuente che ha versato, con enormi sacrifici per non incorrere in possibili sanzioni, l’intero importo e quello che ha versato in misura del 40%, per effetto dei benefici riconosciuti in ritardo e di cui non ha goduto il primo per il sol fatto che non era a conoscenza perché decretati solo nel 2008 e nel 2009”. Parte da questo principio di legalità la rivendicazione della Coldiretti Molise, che chiede alla Regione Molise di riconoscere, attraverso il Consorzio di Bonifica Larinese, il rimborso parziale dei contributi consortili pagati dai residente “nell’area del cratere” durante l’emergenza sisma del 2002. La rivendicazione di
Coldiretti Molise deriva dal fatto che la Regione Molise ha stanziato a favore del Consorzio di Bonifica Larinese le somme per coprire lo sgravio del 60% dei contributi consortili per i residenti nell’area del cratere sismico, solo per chi non ha pagato, avvalendosi delle varie proroghe concesse, i contributi consortili nel periodo 2002/2005, mentre non prevede alcuna agevolazione per i contribuenti che, a fronte di notevoli sacrifici e per evitare pesanti sanzioni visto che le varie norme che concedevano le proroghe sono state emanate anche in maniera retroattiva, hanno pagato l’intero importo dovuto. Il confronto tra Coldiretti Molise e Regione si basa sull’interpretazione dell’art. 6 della legge n. 2 del 28 gennaio 2009, che ha
esteso alle popolazioni molisane e pugliesi colpite dell’evento sismico del 31/10/2002 i benefici di cui all’art. 3 del decreto n. 162 del 23 ottobre 2008, concessi alle popolazioni umbro-marchigiane colpite da evento calamitoso nel 1997 e che consente l’abbattimento del 60% degli oneri di natura tributaria e contributiva sospesi per tale evento. La Coldiretti Molise evidenzia che la Regione Molise ha già concesso ai contribuenti residenti o aventi sede o domicilio al 31/10/2002 nei Comuni colpiti dal sisma, il rimborso del 60% della tassa automobilistica regionale attivando l'avviso pubblico della Regione Molise del 29/06/2009, ai sensi della legge n. 2 del 28/01/2009 e della D.G.R. del Molise n. 668/2009.
Gruppo di minoranza al Comune ricorre al Tar sul piano casa GUGLIONESI – Il Piano Casa, che prevede la realizzazione di 60 alloggi sul verde agricolo, è sempre di più nell’occhio del ciclone Il gruppo consiliare di opposizione di centrosinistra "Unione democratica"ha dato mandato al legale Giuseppe Ruta per presentare ricorso al Tar Molise. “Nei prossimi giorni interesseremo i lottizzanti, le imprese costruttrici ed i membri del forum civico – scrivono i consiglieri di opposizione - per fare il punto della situazione.
Lanceremo una raccolta pubblica di fondi per affrontare le spese del ricorso. Nel frattempo stiamo preparando una richiesta di atti riguardanti le iniziative formali assunte dall’amministrazione comunale nel periodo 2008-2013 a favore dell’approvazione definitiva del Prg. Vorremmo ricordare che oltre ai costi notevoli sopportati per pagare i tecnici incaricati, all’atto dell’adozione avvenuta nel 2008 sono scattate le norme di salvaguardia. Le do-
mande: sono state rispettate? Cosa è avvenuto nel frattempo nel territorio? Quali intoppi hanno reso impossibile l’approvazione? Dalla lettura degli atti ufficiali (uniche fonti attendibili per determinare il valore dell’azione amministrativa al di là della narrazioni di comodo, sia in negativo che in positivo) cercheremo di capire casa realmente sia accaduto. Ed a chi attribuire la responsabilità di tanto clamoroso e significativo ritardo”.
Indetto il 1° Festival di Musica Live in memoria di Giampiero Paviolo GUARDIALFIERA - La Pro Loco indìce il primo Festival di Musica Live, in memoria di Giampiero Paviolo, ed invìta i Complessi Orchestrali del Molise a segnalare la propria disponibilità alla esibizione, fissata a Guardialfiera per lunedì 12 agosto. I brani della performance, saranno liberamente scelti dai singoli complessi e valutati da una Commissione di critici ed esperti di alto profilo. Ai vincitori verrà conferito il prestigioso trofeo "Giampiero Paviolo" ed offerta la possibilità di incìdere, in sala di registrazione - su un CD il proprio repertorio artistico. Attorno alla Pro Loco, per la realizzazione dell' evento, hanno unito le loro forze, in sinergìa: il Quotidiano "La Stampa", il Comune di Guardialfiera, ed il Centro.Studi Molise 2000. La domanda di partecipazione - gratuita - va inviata, mediate e-mail all'indirizzo info@prolocoguardialfiera.it entro il 1° agosto 2013. Allo spettacolo sarà presente il giornalista de "La Stampa" Paolo Festuccia della Redazione di Roma. Giampiero Paviolo ha rivestito, per la “Sezione Italia”, il grado di caporedattore de "La Stampa" di To-
rino. Giornalista di razza. Navigatore nell'oceano della vita, impagabile umorista. Da un decennio s'era naturalizzato a Guardialfiera ed, in ogni estate,
rappresentava qui il segno trasparente ed attraente di affiatamento e amicizia. Muore per infarto cardiaco, a 55 anni, la notte del 12 agosto 2012.
Successo per lo spettacolo “Profondo sud”, dall’unità d’Italia ai giorni nostri MONTENERO DI BISACCIA - "Nella sera del 17 Luglio, in piazza della Libertà a Montenero di Bisaccia, si è tenuto lo spettacolo "Profondo sud", organizzato dal sottoscritto e dal resto dell'Associazione "Amici del Tecchio". L'associazione nasce proprio con l'intento di promuovere eventi culturali, sensibilizzando all'ascolto di temi che restano sempre in "viaggio". Ed è proprio con questo termine che lo scrittore Pino Aprile, rivolgendosi al cantautore Eugenio Bennato, ha iniziato lo spettacolo raccontando la storia senza veli, dall'unità d'Italia fino ai giorni nostri, focalizzando l'attenzione sul nostro sud, e sulla pregiudizievole identità che da tempo ormai si porta dietro. Una storia ricca di omissioni, dai cervelli meridionali che hanno, nel corso dei tempi, arricchito le notevoli scoperte del nostro Paese, sino al mancato sviluppo del territorio dal punto di vista lavorativo, focalizzando la sola attenzione in termini di progresso al solo nord. Le parole di Pino Aprile sono state accompagnate dalle musiche di Eugenio Bennato, assieme al musicista Ezio Lambiase, creando una sinergia incantevole come la sola arte sa fare. La realizzazione di questo evento non sarebbe stata possibile senza il consenso e il fattivo contributo dell'amministrazione comunale di Montenero di Bisaccia, in particolar modo del Sindaco Nicola Travaglini e dell'Assessore alla cultura Giuseppe Di Pinto, ai quali va il mio ringraziamento. L'associazione "Amici del Tecchio", appena fondata, inizierà un lungo percorso di eventi, per proseguire quel "viaggio" come direbbe Pino Aprile, che è appena iniziato". Nicola Marraffino Presidente “Amici del Tecchio”
Con una lettera al Presidente della Giunta della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, all’Assessore Regionale alle politiche agricole, Vittorino Facciolla, ed al Presidente del Consorzio di Bonifica Larinese, Antonio Saracino, la più grande Organizzazione Agricola, per i contribuenti del Consorzio di Bonifica Integrale Larinese, residenti o aventi sede o domicilio al 31/10/2002 nei Comuni colpiti dal sisma, e che hanno pagato l’intero importo o più del 40% dovuto dei contributi consortili relativi agli anni di sospensione e successivo abbattimento tributario a seguito dell’evento sismico del 31/10/2002, chiede il rimborso della quota eccedente il 40% degli importi imputati nel periodo 2002/2005.
Il Comune escluso dalla graduatoria sui finanziamenti energetici CAMPOMARINO - La Giunta regionale ha approvato la graduatoria definitiva relativa al “finanziamento di progetti finalizzati a rendere energicamente più efficienti gli utilizzi degli edifici pubblici e le utenze energetiche pubbliche”. Quasi 15 milioni di euro da distribuire agli enti della Regione che abbiano presentano un progetto. “Nella graduatoria degli enti che hanno avuto parere positivo per la realizzazione del progetto – fanno notare dal locale Circolo Pd -, e che di conseguenza riceveranno il finanziamento, tra i 42 interventi non si trova il Comune di Campomarino. Ancora una volta l’Amministrazione Cammilleri si è dimostrata lontana dalla vita politica ed economica del nostro Comune, facendo credere ai nostri cittadini cose ben diverse e scambiando lucciole per lanterne, sbandierando efficienze e correttezza nelle scelte che invece, ancora una volta sono fallate”. Ma non è tutto perché dal Pd osservano che “Si preparano, di tutta fretta ed in una manciata di giorni, quattro delibere per accedere a fondi europei per gli impianti sportivi (22 milioni per tutto il territorio nazionale con oltre 8.100 comuni probabili destinatari e con tutti i problemi già evidenziati in precedenza) e poi, davanti ad un bando della Regione dove vengono stanziati quasi 15 milioni di euro per i “soli” 136 comuni ed enti del Molise, non si prova nemmeno ad abbozzare un progetto che può, per un calcolo di probabilità e di numeri, essere finanziato”. E allora dal Partito democratico chiedono quali sono le motivazioni che spingono questa Amministrazione ad assumere tali comportamenti? Chi è il regista di queste azioni contraddittorie e chi ne trae beneficio? “Una cosa è certa, con queste scelte imposte da chi amministra che non si è preoccupato di disporre la partecipazione ad un progetto importante che avrebbe reso anche un risparmio sul costo della bolletta elettrica comunale, ma che invece era interessato a far progettare impianti sportivi fantomatici da lasciare in gestione a privati per 15 anni, a pagare sono sempre i cittadini di Campomarino. In ogni occasione l’Amministrazione è sempre pronta a rimarcare l’azione di tutela e la salvaguardia del territorio, salvo poi mettere in campo provvedimenti, o meglio non provvedimenti, che vanno nella direzione opposta. Questa poteva essere l’occasione per dare un po’ di respiro alle imprese creando occupazione, seppur per un periodo limitato, per mettere in atto una azione significativa nei confronti del risparmio energetico, far capire quanto non sia obbligatorio consumare energia ma è fondamentale essere attenti a tutte quelle situazioni, gesti, accortezze che vanno in direzione opposta. L’Europa lo chiede, i nostri figli dovrebbero pretenderlo. Forse il Sindaco è diversamente affaccendato tra i molteplici compiti ed incarichi che ha ed è per questo che si preoccupa poco del Comune che amministra (?!?). Per fortuna ora, con l’approvazione dei tagli ai gettoni di presenza del Cosib forse, e dico forse, avremo qualche presenza in più in Comune rispetto ad una partecipazione al Consiglio Direttivo di quel Consorzio che, nelle condizioni attuali in cui versa è inutile e di scarso sostegno alle imprese”. E proprio su quest’ultimo provvedimento il circolo Pd plaude il ptrsidente della Regione Di Laura Frattura va il plauso del circolo cittadino del Pd di Campomarino, i cui componenti auspicano un intervento ancora più deciso con l’azzeramento degli attuali vertici e proponendo una soluzione diversa e definitiva per la ristrutturazione della normativa che riguarda, appunto, i consorzi. “A piccoli passi – conclude la nota -, ma ce la faremo a restituire dignità alla politica e non dare la sensazione, se non la certezza, di volere cambiare tutto per non cambiare nulla. Qualcosa si muove nella giusta direzione”.
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Sport
26 luglio 2013
Sembra saltata definitivamente la trattativa con il padrone della Lazio che si ritira.
Abete sgambetta Lotito e scompare la Serie D Sfumata anche l’ipotesi di una fusione con il Bojano di Di Cunzo Per accedere in Eccellenza servono 100mila euro a fondo perduto Sembra che una società molisana si sia opposta al nostro ripescaggio Una storia lunga un’estate. A cui bisogna trovare solo il finale. Che, stando ai fatti, non è di quelli banali con la stucchevole frase:“vissero tutti felici e contenti”. I tifosi del lupo non sono affatto felici, le recenti vicende ne hanno bruciato l’anima. Prima di ricordare ciò che è capitato nella nostra città in cui tutto va nella direzione sbagliata bisogna prima di tutto riferire i fatti salienti. A Roma, tra Berardo e Lotito. Non si capisce bene come sia riuscito a tanto, ma un fatto è certo: l’ex presidente rossoblù è stato in grado di intrecciare una trattativa prima segreta e poi palese con il proprietario della Lazio e della Salernitana. Una trattativa che sembra destinata ad avere un buon finale, ma che improvvisamente si è arenata, per fallire miseramente proprio quando sembrava che filasse liscia. BERARDO Il disegno di Berardo è di ridare alla
Giancarlo Abete
città che lui ama con i fatti una squadra di D, capace di puntare subito in alto. Come quella che lui mise in campo per tre anni, arrivando due volte secondo e una volta primo. Ecco perché ha deciso di scegliere un bersaglio grosso di nome Claudio Lotito. Il quale Lotito, stando ai resoconti che prendiamo per buoni, non solo si era detto convinto di fare questo passo, ma di suo aveva aggiunto di voler portare in un solo anno la squadra rossoblù in Lega Pro. Che come tutti sappiamo dall’anno prossimo, in seguito alla riforma, avrà una sola serie che equivale alla vecchia e cara C1. Come negli anni Settanta. In cui il Campobasso di Nucciarone vi entrò a far parte per la prima volta. E’ successo, invece, nel corso dell’ultima riunione, che ci siano stati ostacoli irti messi più dai vertici del Palazzo che dai regolamenti. In pratica Abete che già aveva favorito la nostra squadra tre anni fa, permettendole di accedere in Lega Pro, col sistema del ripescaggio, abbia fatto pesare il precedente. Ricordando che nella prima occasione i nostri colori, mantenuti da Capone, erano stati agevolati: accesso al campionato malgrado
il bollo di un presunto tentativo di illecito, fatto quando Capone neppure c’era a Campobasso. La figura di Lotito anzichè spianare la strada delle diplomazia avrebbe incredibilmente ostacolato il nostro ingresso in Serie D, per il quale la nuova società avrebbe dovuto tirar fuori 300mila euro a fondo perduto. Più il dovuto per l’iscrizione e la fideiussione. E da quel momento preparare la squadra a vincere. FUSIONE BOCCIATA Così, dopo una lunga conversazione, Berardo si è dovuto rimettere mestamente in macchina, per far ritorno, da sconfitto, nella nostra città. Al presidente laziale Berardo aveva strappato il si per una fusione tra il Campobasso e il Bojano. Sicuro che il neo patron dei bifernini, Domenico Di Cunzo, non avrebbe posto ostacoli di rilievo. Ci sarebbe stato da trovare solo il sistema di liquidarlo con un indennizzo economico, da decidere. Il dirigente bifernino che con Boiano non ha nulla da spartire, essendo venuto chissà da dove, si è quasi indignato sentendosi fare, telefonicamente, la proposta di fusione da parte di Berardo. Così la trattativa è naufragata dopo una breve e dura telefonata. Che al momento dovrebbe chiudere quella parentesi. Senza escludere un riavvicinamento, utilizzando magari Di Bartolomeo come mediatore. ECCELLENZA COSTOSA Per non perdere il pallone di Campobasso è stata presa in considerazione l’ipotesi di ripar-
Claudio Lotito
tire dall’Eccellenza. Senza Lotito, naturalmente. Visto che il laziale neppure ci pensa a spendere il suo nome e il suo alto prestigio per una categoria di così modesta visibilità. Ma anche qui non sono mancate le cattive notizie. Dopo che lo stesso presidente Di Cristinzi aveva fatto intendere che un posto per una seconda squadra cittadina ci sarebbe stato nel massimo campionato regionale, ecco l’altra sgradita novità. Un comma nazionale impone alle squadre di piazze che provengono da un fallimento che desiderano iscriversi all’Eccellenza il versamento di 100mila euro a fondo perduto. La somma è di quelle che fanno vacillare anche gli anima-
tori più convinti del “comitato” che con lodevole zelo sta raccogliendo, da qualche settimana, fondi che ancora non arrivano a 20mila euro. Se per la sola tassa a fondo perduto servono cinque volte tanto tutto lascia credere che anche questa strada è da ritenersi impraticabile. 1919 Resta a questo punto il Campobasso 1919, snobbato (chissà poi perché) un po’ da tutti, raccoglitori di fondi e organi di informazione lo hanno ignorato. Non sappiamo che cosa ne vorrà fare Lozzi della sua società. Certo è che resta al momento l’unica in grado di vestire al massimo livello regionale i colori della nostra città. Anche qui però c’è da fare un discorsetto: lo stesso Lozzi, mentre l’intera città è stata presa dallo sconforto per il comportamento assurdo di Di Palma, ha cercato di far sodalizio con il vicentino nato a Oratino. Poi la trattativa è andata a mare. Ma resta il suo scarso senso di solidarietà con la sua città e con chi aveva sgualcito il suo nome e la sua storia calcistica. Insomma, siamo alla resa dei conti di una guerra tra poveri. Che comunque andrà a finire lascerà al suolo troppe vittime. P.S. Sembra che una società molisana che va per la maggiore si sia opposta al ripescaggio del Campobasso. Chiaro il suo disegno: se nel girone c’è la società di Lotito sarà difficile per tutte le pretendenti a vincere di provare a spiccare il volo.
C’è voluto un privato per tosare il prato del Romagnoli. C’è una notizia che in qualsiasi altra parte del mondo sarebbe stata una non notizia: il taglio dell’erba sul prato del Romagnoli. Sembra scontato che il proprietario o il gestore di un impianto sportivo abbia l’obbligo oltre alla sensibilità di doverlo tenere perlomeno in ordine. A Campobasso, invece, no. Anche l’anno scorso per un paio di mesi ci fu un contenzioso tra Capone e il Comune su chi avrebbe dovuto pensare al campo. Fatto è che tra i due
Se Luigi Iacampo fa il giardiniere L’ex presidente della Polesiana ha deciso di rimettere a posto le cose vinse il silenzio e il sole bollente della scorsa estate bruciò ogni fogliolina. L’acqua irrigua questa sconosciuta, fu un miracolo che una società pugliese riuscì in qualche modo, in extremis, a rimettere a posto le cose, assicurando a Imbimbo e ai suoi ragazzi di giocare su un fondo quantomeno accettabile. Fa piacere sul piano sentimentale e
romantico che un privato,Luigi Iacampo, che è stato già ai vertici del Campobasso, si sia prodigato per dare una mano alla città. Ai suoi tempi è stato anche consigliere comunale con la maglia di FI. E forse anche in ricordo di quei giorni ha voluto contribuire con il suo gesto a fare qualcosa per il capoluogo. A cui bisogna aggiungere il lode-
vole lavoro di alcuni tifosi che a titolo gratuito stanno lavorando per irrigare e fare i lavori più urgenti. Comunque sia bisogna tenerlo in ordine lo stadio. Bene di tutti che come tutto il resto andrebbe curato da un’amministrazione che non ha soldi, ma forse anche scarsa volontà di risolvere anche i problemi più modesti.
Luigi Iacampo
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26 luglio 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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