2 febbraio 2014

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ANNO X - N° 27 - DOMENICA 2 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno ai cassintegrati

L'Oscar del giorno lo assegniamo ai cassintegrati. Il loro numero, purtroppo, è in continua crescita in Molise. Al di là della crisi si registra l'assoluta mancanza di una strategia industriale regionale. E' proprio la Regione, infatti, a latitare se non, a volte, a creare ulteriori situazioni di sfascio. Per questo assegniamo loro l'Oscar come un simbolico sostegno alle loro lotte per la difesa del posto di lavoro. Con la speranza che la politica regionale riesca, finalmente, a pensare agli interessi reali della gente e ai destini della Regione.

Il Tapiro del giorno a Micaela Fanelli

Il Tapiro del giorno va alla sindachessa Micaela Fanelli. Non potendo condurre una campagna elettorale per la segreteria regionale del Pd sull’alternativa delle correnti interne al partito, ritiene opportuno puntare l’antagonismo con l’altra renziana Venittelli su chi è arrivato prima al fianco del sindaco di Firenze. Cosa nasconde questo dibattito di alta politica? Forse il timore che il buon Frattura, piuttosto che puntare sulla sindachessa, si rifugi nel silenzio e faccia un favore ai sostenitori della Venittelli (Ruta, Leva, Scarabeo, Petraroia)?

PROVE DI INSABBIAMENTO 2

Nevrosi da magistrato: ma il sostituto Papa è buono o non è buono? di Emilio Izzo

Facendo seguito al precedente comunicato dal titolo “Il giudice e la badante”….. e alle successive “pantomime” da controlli identificativi nei miei confronti, ho pensato elegantemente che non valeva nemmeno la pena accanirsi difronte ad una più che palese mancanza di trasparenza giudiziaria ed a disparità di atteggiamento da parte di un procuratore che decideva di affiancare un altro giudice al sostituto Papa sul “caso questore” per motivi rimasti sconosciuti

ma che hanno determinato di fatto l’allontanamento dal caso dello stesso Papa. Pensavo che, in fin dei conti, tutto sommato, una giustizia borderline avrebbe aggiunto quel pizzico di “creatività” tanto cara agli italiani! Eppure, pensavo: forse in fondo ho torto ad occuparmi di affari più grandi di me, in fondo queste cose non si verificano quasi mai, anzi mai! Ho provato a tacere ma i fatti di queste ultime ore mi costringono a rivedere le mie riflessioni di allarmista! I fatti li avete sentiti tutti e quindi evito di scendere nei particolari, ma una domanda sorge spontanea e gradirei una ri-

sposta: perché il sostituto Papa ha concluso (giustamente) le indagini sull’ex presidente del consiglio regionale Michele Picciano e gli avrebbe inviato un avviso di garanzia per peculato ed abuso di ufficio e nessuno in questo lasso di tempo, tantomeno il procuratore D’Alterio, si è sognato di affiancargli un altro magistrato per le delicate indagini del caso?! Quindi Papa sarebbe nelle condizioni professionali e psichiche di portare avanti un caso in solitaria?! Parrebbe di sì! Ma questo sostituto è buono per Picciano, ma non per Pozzo (questore di Campobasso)?! Questi

sarebbero misteri giudiziari o certezze per dubbi inquietanti? Sarà il caso ricordare ancora una volta che una legge che sarebbe uguale per tutti, di fatto non lo è? Sarà il caso di protestare ancora una volta per impedire certe disuguaglianze o c’è la volontà di rimediare a certe “gaffe”? Vogliamo reintegrare il sostituto Papa alla sua precedente indagine o vogliamo lasciare anche solo apparire che sia in atto un atteggiamento decisionale simil schizofrenico! Mi piace ricordare in proposito il pensiero di Paolo Borsellino a proposito dei politici, che mi permetto di estendere a tutti i rappresentanti dello Stato, quando affermava che essi devono non solo essere ma “apparire onesti” o, per citare un altro magistrato, Antonino Scopelliti, “il buon giudice, nella sua solitudine, deve essere libero, onesto e coraggioso...” Dimenticavo: Michele Picciano credo di averlo salutato un paio di volte negli anni, niente di più, non ho conflitti di interessi con lui!


Frattura o Ruta: 2

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2 febbario 2014

chi governa la regione? Nicola Cavaliere inveisce in Consiglio e il presidente della Giunta non replica. Cotugno invece sbotta su come vengono trattati i consiglieri: neppure l’invito per ricevere la Kyenge CAMPOBASSO. Un presidente di Regione che non svolge il suo ruolo, consiglieri regionali che non vengono invitati a ricevere un ministro della Repubblica italiana. Immobilismo amministrativo e incompetenza politica. E’ questo il governo targato Frattura. Lo ha ben evidenziato Nicola Cavaliere (FI) che ieri in aula, parlando di gran manze, ha incentrato l’attenzione su un aspetto squisitamente politico. “A che titolo parla il senatore Ruta? Se parla a nome della Regione Molise allora doveva candidarsi a governatore”. A dirla tutta Ruta sulle 10mila manze della Granarolo ha fatto un passo indietro. Ma sai com’è? I mille pensieri dei nostri governanti portano il Consiglio a discutere di temi di attualità mesi e mesi dopo la portata degli avvenimenti.

Perché tra affari e equilibri politici non si ha il tempo di convocare consigli regionali per parlare di Molise e di molisani. Sta di fatto che in aula a difendere il senatore Ruta c’è stato il capogruppo del Pd, Francesco Totaro. Neppure non ha aperto bocca. Neppure quando qualche suo consigliere di maggioranza, Vincenzo Cotugno, ha lamentato la mancanza di galateo istituzionale per la visita del ministro Kyenge. Era piuttosto alterato il cognato di Patriciello. “Resto in aula per rispetto dei molisani ma non condivido il modo in cui viene trattato il ruolo del consigliere regionale”. Insomma, il tono di voce era piuttosto alterato salvo poi cercare di ammortizzare la discussione nel “non vuole essere una polemica”. Sì, perché

il presidente Niro non ha avuto alcuna intenzione di assumersi la responsabilità della poca accortezza dimostrata dall’esecutivo. “Io sono stato invitato a portare i saluti” spiega. Già, invitato da chi? Frattura pare non essere responsabile dell’accaduto. Ma allora nella sala di Palazzo Vitale chi ha organizzato l’evento? Forse Petraroia? E perché i consiglieri regionali non sono stati chiamati? Ecco, questo è il modello di Consiglio regionale che va in scena a Palazzo Moffa. E la domanda che i molisani dovrebbero porsi è: se questa è la verità (ed è dimostrabile dalle dirette video sul web), come si può sperare che il Molise cambi rotta con tutti i problemi che ha?

Il ministro dell'integrazione Kyenge in visita in regione. "Un passo decisivo"

"Il Molise ospitale per i profughi" CAMPOBASSO. In Molise il ministro dell'Integrazione Cècile Kyenge. Il programma delle visite ha visto in prima mattinata l’arrivo del rappresentante del Governo al villaggio di San Giuliano di Puglia, uno dei 18 comuni molisani candidato ad ospitare profughi, rifugiati, richiedenti asilo e migranti. Qui ad attenderlo il sindaco Luigi Barbieri che ha guidato la Kyenge nel villaggio che ha accolto per anni i residenti del Comune gravemente colpito

dal sisma del 2012. Il Ministro si è complimentato con l'amministratore per lo stato attuale delle strutture e sulla disponibilità mostrata a ad accogliere profughi per periodi però non estremamente lunghi. Dopo questo primo appuntamento, il ricevimento nella sede della Giunta regionale a Campobasso, dove ad attendere la Kyenge c'era il Presiedente della Giunta Frattura, quello del Consiglio Regionale Niro e diversi membri della Giunta e dell'Assise. Presenti poi

nel Parlamentino diversi componenti di associazioni culturali e di promozione sociale, nonché una nutrita rappresentanza di cittadini sud africani residenti in Molise. Ed è proprio sul tema dell'accoglienza che si è concentrato il convegno, in cui sono stati illustrati al Ministro i progetti di accoglienza varati dall'esecutivo molisani, attraverso i quali 18 comuni sono pronti ad ospitare al proprio interno circa 700 unità. Frattura ha in sintesi espresso la vo-

lontà di essere a disposizione del Governo in occasione di eventi particolari che necessitano di collaborazione da parte della regione in termini di ospitalità, fondamento che sarà sempre tenuto in grande considerazione dalla sua amministrazione. Dal canto suo il Ministro ha parecchio apprezzato l'impegno del Molise che nonostante sia una Regione piccola si è distinta sulla questione accoglienza in maniera concreta e tangibile.


Rotondi, tira fuori le palle 3

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2 febbario 2013

Il popolo di Forza Italia si appella al neo commissario: non candidate Patriciello alle europee

CAMPOBASSO. Arriva l’onorevole Rotondi a Campobasso. Il neo commissario di Forza Italia si presenta in una conferenza stampa al Centrum Palace di Campobasso e, tra le novità, spicca la presenza del sindaco di Campobasso. Gino Di Bartolomeo e Rotondi sono amici di vecchia data, ma vista l’imminenza delle amministrative nel capoluogo, vista l’intenzione di big Gino di ricandidarsi nonostante il malumore sulla sua figura che non manterrebbe “unita” una coalizione, e vista la volontà dei partiti di centrodestra di dar vita a primarie civiche, mettendo da parte uomini di partito allargando così la coalizione a quanti volessero perseguire un programma comune, la presenza del fuciliere appare piuttosto sospetta. Anche se, Rotondi, nel parlare di Forza Italia, del fallimento del Pdl, e di quanti

hanno lasciato il Cavaliere di Arcore, precisa: “Forza Italia è unita nella volontà di rinnovare”. Anche a Campobasso? Ma al di là di questa sottigliezza, l’incontro pare sia andato bene. Solo in apparenza. L’assente c’era. Sempre lui. L’europarlamentare Aldo Patriciello, sempre giustificato. Rotondi, ovviamente, aggira l’ostacolo. Loda Michele Iorio, critica gli scissionisti. Silenzio assoluto sull’affaire Patriciello. Ma ci pensa Michele Iorio, a modo suo. Non parla chiaramente, Iorio, ma tra le righe l’ex governatore non le manda a dire. Chi vuol capire capisca. Cosa? Questo: dov’è finito Aldo Patriciello? Colui che, insieme all’altro eurodeputato Mastella (sempre di Forza Italia), hanno messo il centrodestra molisano in una situazione a dir poco ridicola? Iorio parla con i Big del partito ma ciò che dice è

un tarlo che corrode il cervello degli aderenti a Forza Italia. In fondo, Mastella e Patriciello, hanno appoggiato il Pd alle regionali, hanno fatto perdere la coalizione di centrodestra infischiandosene delle conseguenze disastrose che oggi il Molise sta pagando sulla propria pelle, e a maggio prossimo torneranno a chiedere i voti per se stessi a quegli stessi cittadini che loro hanno tradito lo scorso febbraio? Insomma, se Forza Italia deve ripartire in Molise alcuni aspetti vanno chiariti ab origine. Proprio con i due eurodeputati. Allora, fatti due conti ci si chiede: questi soggetti che della politica conoscono solo la salita sul carro del vincitore, da chi andranno ad elemosinare voti per salvare il proprio culo? In altre parole: il Partito Democratico, Frattura in primis, appoggerà Tonino Di Pietro alle europee di maggio, un candidato Pd, o Mastella e Patriciello (suo socio in affari)? Ma Mastella a parte, il nodo da sciogliere è quello sul politico di Venafro che dice di essere di Forza Italia, ma solo fuori regione. Perché mentre va ad inaugurare i club Forza Silvio sul territorio del suo collegio elettorale, in Molise pugnala Silvio e tutta Forza Italia. Allora Iorio, che la politica la mastica da bambino, e che forse doveva soffocare nella culla alcuni politici nati “storti”, mette le cose in chiaro con il suo politichese e dice: facciamo le tes-

Da Roma

Casini torna nel centrodestra

Intervistato da Repubblica il leader dell’Udc dice addio al sogno centrista e punta sulle preferenze ROMA. Torna nel centrodestra. Torna con Forza Italia e con il Nuovo Centrodestra. E’ questa la scelta dell’Udc di Pierferdinando Casini che, intervistato da Repubblica, ammette: “Io per costruire il centro ho rischiato, ho rotto con Berlusconi e sono passato all’opposizione. Poi ho combattuto accanto a Monti, mettendoci la faccia da solo, mentre Berlusconi e Bersani, che pure governavano con noi, si sono defilati. Ma la sera delle elezioni ci siamo accorti che il nostro terzo polo era evaporato. Anzi, l’aveva fatto Beppe Grillo”. Da qui la scelta di riposizionare il partito nel polo che ritiene più consono alle ideologie

centriste. In un polo dove la coppia gay va tutelata, ma non si può pretendere di eguagliarla alle coppie della filosofia cattolica includendone il matrimonio. Almeno non come primo problema da risolvere per far ripartire l’Italia. “A noi moderati – spiega – spetta il compito di lavorare sullo schema del Ppe” con Ncd e Fi. ”Aveva senso pensare a un terzo polo di centro, e dunque dare battaglia contro uno sbarramento cosi’ drastico, quando ancora si poteva immaginare uno schema tedesco, con socialisti, democristiani e liberali. Oggi tuttavia la partita che stiamo giocando è un’altra, quella contro un populismo anti-europeo e

anti-istituzionale, che mette a soqquadro il Parlamento e attacca in maniera dissennata il capo dello Stato”, dice Casini, secondo cui ”le forze responsabili – centrodestra e centrosinistra – sono chiamate a serrare le file”. E sulla legge elettorale non ha dubbi: “ l’unico antidoto allo sfascismo è l’accordo fra Renzi e Berlusconi per fare la riforma elettorale, quella del Senato e del Titolo V”, afferma Casini. ”Io voterò un emendamento sulle preferenze, penso che ci sia ancora spazio per migliorare la legge elettorale, ma vada come vada: meglio l’Italicum che continuare cosi”.

sere. Così vedremo chi è di Forza Italia e chi no. Vedremo se la famiglia Patriciello (che grida Forza Silvio, si candida col Pd, vota Frattura, Renzi e forse pure Micaela Fanelli candidata alla segreteria regionale del Pd), sta con i piedi dentro o con un piede in due scarpe con l’unico obiettivo di curare i suoi affari in Molise. Della serie: l’ingordigia ha un limite. Insomma, Forza Italia nasce unita ma parte monca. Riparte da problemi irrisolti e pure senza sede. Quindi: chi fa opposizione in Molise deve pensare al partito e chi prende benefici (gli eurodeputati) si godono i sacrifici altrui? E vogliamo discutere della ricandidatura di Aldo Patriciello? Se a Silvio Berlusconi è rimasto un minimo di intuito politico, l’ipotesi non dovrebbe neppure prenderla in considerazione. E allora bene fa Michele Iorio ad accogliere sì Rotondi, ma seduto in seconda fila. Perché il giochetto che le regionali sono elezioni amministrative e tutto il resto è politica, ormai non regge più. E se proprio il Cavaliere è impegnato nel centro benessere, allora ci pensasse il giovane giornalista Toti a valutare la situazione molisana. Magari con l’aiuto di Rotondi che, visto che c’è, battesse un colpo, tirasse fuori le palle e non faccia il Pilato. Perché una cosa è certa: chi è di Forza Italia non può votare Patriciello. red.pol.


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2 febbario 2013

Mentre si pensa alla linea per Sulmona, tutto tace sul da farsi sulle altre tratte

Ferrovie, il dramma molisano CAMPOBASSO. Nel lento fluire della vita molisana non è più pensabile registrare solo tagli e chiusure di strutture e apparati pubblici sul territorio. Sintomatica di questa realtà è quella che vivono ogni giorno quanti viaggiano sui treni molisani costretti, spesso, a doversi sedere a terra per viaggiare perchè l'unica carrozza di vecchie e logore Aln 668 è stracolma. O i mezzi non si mettono in moto o, peggio, restano fermi per strada. Per non parlare del binario alla stazione Termini che risulta essere il 20 b. E' lecito, allora, porsi la domanda se questa regione continua ad esistere oppure no? Se per qualcuno è stata già cancellata e quello che resta non è, ormai, che un olo-

gramma di ciò che è stato nel passato? Un sussulto d'orgoglio la classe politica nella sua interezza lo deve avere. Non può assistere in silenzio dinanzi a quello che quotidianamente accade. Nel mentre in questi giorni si parla di 'Italo', il treno di Montezemolo, noi siamo ancora a imprecare su ritardi e viaggi in piedi. La politica regionale non può ignorare quanto accade e non basta solo un ordine del giorno approvato dall'aula o una protesta verbale a salvare la faccia politica per dire "ma io mi son mosso". Occorrono prese di posizione che scaturiscono da una base di programma e progetto, che partano dalla consapevolezza che il Molise esiste ancora, che non è stato affossato ma che per mantenere

l'autonomia deve dimostrare di potere ancora garantire un futuro. Per farlo, però, deve mettere al bando le chiacchiere e ciascuna forza politica essere portatrice di un'idea sulla quale confrontarsi. Progetti e programmi capaci di sviluppare proposte e, soprattutto, azioni. Il chiacchiericcio, i ricorsi, le denunce

contribuiscono solo ad abbassare la guardia e rendere ancora più fragile un tessuto sociale e produttivo già di per sè debole. I casi delle Poste o delle Ferrovie sono solo degli esempi ma significativi della considerazione che si ha di questa terra. Alla politica tocca il compito di restituirle certezze.

Lettera aperta. Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di alcuni precari della Protezione Civile che hanno partecipato al bando per 218 posti a tempo determinato

La Protezione (in)civile del Molise Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di alcuni precari della Protezione Civile che hanno partecipato al bando per 218 posti a tempo determinato La Protezione (in)civile del Molise Siamo un gruppo di lavoratori che per necessità è stato costretto a sottoporsi ad una selezione pubblica per 218 posti a tempo determinato presso l’Agenzia di Protezione Civile della Regione Molise, con la possibilità di ottenere proroghe fino al termine della ricostruzione post-sisma 2002. Vorremmo ricordare al Consigliere delegato alla Protezione Civile e alla ricostruzione, Salvatore Ciocca, che i fondi della Delibera Cipe, sono destinati solo ed esclusivamente per la ricostruzione, mentre, sono stati distolti ed usati impropriamente per far fronte alle spese correnti di altro personale cooptato dall’Agenzia e facente parte del vecchio Servizio per la Protezione Civile. Tutto ciò è legittimo? Peraltro, sono passate alcune settimane da quando è apparso un articolo pubblicato su alcuni quotidiani regionali dal titolo: PROTEZIONE CIVILE DEL MOLISE: “SI RISERVANO I POSTI AI SOLITI AMICI DEL GIAGUARO”, in cui si fa esplicito riferimento ad una grave situazione emersa dal famoso libro work in progress, dal titolo “Il sistema Molise, un anno sotto casta!” del Consigliere Delegato alla Protezione Civile del Molise, Salvatore Ciocca, riguardante due signori: Umberto Capriglione e Desio Notardonato (quest’ultimo anche con un avviso di garanzia), che sono stati di nuovo prorogati, nonostante la palese illegittimità dei loro contratti, (pag. 45, 46, 47 e 48 del libro) ed in violazione dell’art.

97 della Costituzione e degli artt. 35 e 36 del Decreto Legislativo n. 165 del 30 marzo 2001, nonché da quanto previsto negli artt. 5 e7 della legge n. 12 del 30 aprile 2012 istitutiva dell’Agenzia di Protezione Civile.E’ utile ricordare che, in seguito alla Determinazione Direttoriale n. 22 del 21 giugno 2012, l’ex Direttore G. Giarrusso, stipulava, senza indire nessuna selezione pubblica, due contratti di lavoro a tempo determinato con il Centro Funzionale, nei confronti di Umberto Capriglione e Desio Notardonato, i cui precedenti contratti, con la Struttura Commissariale post-sisma, erano scaduti il 30 aprile 2012. Peraltro, gli stessi non hanno mai prestato attività lavorativa, né tantomeno maturato alcuna esperienza presso il Centro Funzionale. Intanto, il resto del personale postsisma, colleghi dei due “fortunati”, aspettavano di partecipare al concorsone “beffa”. Ci chiediamo: “ma quando e come hanno maturato i titoli per essere assunti attraverso chiamata diretta presso il Centro Funzionale se prima di allora facevano parte della struttura commissariale legata al terremoto del 2002? Preghiamo il consigliere Ciocca di prendere visione dei curricula dei due. Come se non bastasse, con successiva Determinazione n. 119 del 20 febbraio 2013, i medesimi, non solo non lavoravano per il Centro Funzionale, ma, erano nominati, sempre dall’ex direttore Giarrusso, responsabili d’ufficio, e precisamente Umberto Capriglione, responsabile dell’ufficio

“Gestione Tecnico Informatica, Prevenzione rischio sismico” e Desio Notardonato, responsabile dell’ufficio “Segreteria di Direzione”.Intanto, con Determinazione n. 516 del 31 ottobre 2012, venivano prorogati di un altro anno.Il fatto più sconcertante, e diremmo del tutto paradossale, si è verificato, però, con Determinazione n. 657 del 31 ottobre 2013 ad opera del neo Direttore Generale Reggente, avv. Alberta De Lisio, la quale, prorogava di nuovo i contratti dei suddetti signori, facendo finta di nulla. A questo punto ci poniamo un’altra domanda: “ma, dove si trovava il Consigliere Delegato Ciocca, che aveva denunciato con tanta verve l’illegittimità dei contratti di questi fortunati individui?”. Non solo, il Capriglione continua, ancora oggi, ad essere investito di numerosi incarichi. Infatti, con Determinazione n. 661 del 06 novembre 2013, è stato addirittura nominato responsabile ad interim dell’ufficio “Centro Funzionale”, nonchè responsabile dell’ufficio “Prevenzione, Prevenzione e Mitigazione rischi, Piani e Pianificazione d’Emergenza”.E che dire di alcuni favoritismi, per usare un eufemismo, riservati ad alcuni politicanti a tempo pieno, laureati presso Università straniere, forse neppure riconosciute in Italia, che, assunti dal lontano 2006 presso il Centro Funzionale, continuano a non lavorare, pur percependo un lauto stipendio? Avete capito di chi stiamo parlando? Certo dott.? Salvatore Colagiovanni. A nostra insaputa abbiamo anche un “Trota”

molisano! Perché il centro-sinistra continua a proteggere e a garantire copertura a siffatti personaggi?E che dire ancora dei molti sodali di Giarrusso e del suo“cerchio magico”, tanto censurati dal consigliere Ciocca e dal Presidente Frattura, che, indisturbati, continuano imperterriti ad attuare le loro malefatte presso l’Agenzia? Ovviamente nessun cenno da parte del “Palazzo” attento e scrupoloso e nessuna risposta da parte del Consigliere delegato Salvatore Ciocca, come da prassi di questo centrosinistra molisano che spesso vota, delibera e fa leggi e poi è il primo a violarle, con l’arroganza di chi crede che con il Potere si può tutto, facendo carta straccia della precisa della volontà popolare e delle leggi. Riteniamo questo comportamento incomprensibile e a dir poco vergognoso. Ai giovani molisani, quelli bravi e competenti, quelli con lauree vere e master che sono ormai disoccupati che segnale hanno dato? Uno preciso: voi non siete nessuno e non potete lavorare o collaborare con un Ente che preferisce avere solo “raccomandati” tra i propri collaboratori.Dove sono e cosa fanno gli organi preposti a far rispettare le leggi e la giustizia?Proprio per questo rivolgiamo un appello a tutti i molisani: se vogliamo cambiare le cose e se vogliamo la Meritocrazia quale requisito per lavorare, dobbiamo mandare a casa questa oligarchia che non rispetta nè leggi, nè norme, né professionalità. Soprattutto non rispetta i cittadini!


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2 febbario 2013

Esterna e si muove come fosse lui il presidente dell’esecutivo

L’attivismo di Petraroia ha aperto un fronte inatteso all’interno della giunta regionale L’interrogativo su chi sia davvero il presidente della giunta regionale si radica e si conferma ogni giorno di più Vice presidente o presidente della giunta regionale? L’interrogativo su Michele Petraroia si convalida di giorno in giorno sull’abbrivo delle iniziative che l’assessore prende e porta avanti, delle dichiarazioni che rilascia, delle teorie programmatiche che annuncia. Ne ha dette e fatte più lui di cose che il povero Frattura il quale - dicono coloro che gli stanno intorno - di politica ne mastica poco, tanto da essere letteralmente frastornato, quantunque teleguidato (dicono) dal senatore Roberto Ruta. Sta di fatto che Petraroia s’è ormai appaltato la comunicazione istituzionale, indifferente ad ogni forma di contenimento, spesso prevaricando ruoli (altri) e responsabilità (altre). Un attivismo frenetico, alimentato da una sorta di furia iconoclasta verso chi ha governato del centrodestra, e da una forma di ascetismo ideologico da guru di sinistra. Insomma, impazza a trecentosessanta gradi, investendo autorità, personaggi, istituzioni e rappresentanze locali, regionali e nazionali. Quest’ultime in bella fila, di recente, per essere edotte del fatto che il Molise boccheggia, la disoccupazione lievita a dismisura, la povertà bussa ad una

infinità di porte. Sarebbe spettato di diritto, e per dovere, al presidente della giunta assumere una iniziativa del genere e rappresentarla ai massimi livelli governativi. Ma tant’è. L’interrogativo su chi sia davvero il presidente della giunta regionale si radica e si conferma giorno dietro giorno. Non spetta certo ad un assessore regionale, se non appositamente delegato, sollecitare il confronto presso la Presidenza del Consiglio con i Ministeri del Lavoro, dello Sviluppo Economico, dell’Economia e dell’Agricoltura su temi specifici di matrice assessorile ma di portata programmatica. Soprattutto se, come sembra, leggendo l’elenco degli argomenti proposti da Petraroia da discutere a Roma, troviamo che il governo dovrebbe, secondo l’assessore, assegnare allo stabilimento Fiat di Termoli la produzione del nuovo motore. Una castroneria. Il governo sulla Fiat e sui programmi dell’industria automobilistica non mette lingua. Un merito, però, tra le non poche sfasature procedurali, comunque, l’assessore ce l’ha. L’aver predisposto schede riassuntive, di carattere analitico e statistico, sull’economia molisana, sul numero e la qualità dei disoccupati, sui cas-

saintegrati, dal chiaro sapore vincolante per chiunque chiamato a valutarle. In aggiunta a questo comparto che gli appartiene, per essere assessore alle politiche per l’occupazione, sul tavolo presidenziale e su quelli ministeriali, a Roma sono finiti la richiesta dello sblocco delle risorse per la ricostruzione post-sisma; lo sblocco dei fondi per la sanità prevedendo la stabilizzazione dei precari e superando il blocco del turn-over, e le vertenze Solagrital-Arena, dell’It Holding – Ittierre, dello Zuccherificio del Molise e del settore edilizio. Roba già posta in bella vista e discussa dal governo Iorio ai livelli possibili però aspramente criticata dall’allora Petraroia all’opposizione. Roba cui ora viene dato il crisma della novità, dell’impegno totalitario, e della originalità. Misteri della politica? No, capacità della mistificazione. Dardo

A quando una legge regionale che prevede un registro degli olivi secolari e monumentali? APPUNTO PER IL NUOVO ASSESSORE REGIONALE ALL’AGRICOLTURA

Quello degli olivi secolari, con Venafro, Pozzilli, Portocannone, i territori più rappresentativi di questo spettacolo del tempo, dell’ambiente e del paesaggio, è uno straordinario patrimonio Solo rispettando i nostri patriarchi e i nostri giganti, straordinari testimoni del tempo e del territorio, possiamo costruire il futuro dell’olivicoltura molisana e nazionale. È questo il messaggio che, anche in rappresentanza dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, ho voluto lanciare in occasione della bella iniziativa di Portocannone promossa e perfettamente organizzata da Giovanni Muricchio per conto della locale cooperativa olivicoltori e dell’Arsiam. E’ giunto il tempo di individuare, catalogare e organizzare questo straordinario patrimonio di olivi secolari per evitare l’estirpazione selvaggia di questi monumenti, soprattutto oggi che incalza una campagna di promozione, voluta e sostenuta dalle multinazionali spagnole, della coltivazione superintensiva dell’oliveto con due sole o tre varietà, tutte spagnole. Una campagna che mette a rischio la nostra olivicoltura, in particolare quella delle aree interne, e, ancor più, la sua ricca biodiversità con le 18 varietà autoctone registrate nel Molise e più di 500 in Italia. Olivi secolari veri e propri monumenti diffusi nella regione che, se salvaguardati, tutelati e valorizzati sono in grado di ridare dignità e vigore a una coltivazione che si estende per oltre 6 mila ettari di superficie e raccoglie, soprattutto nel Basso Molise, più di 2 milioni di piante, di cui 1/3 varietà “Gentile di Larino” che, non da oggi, fa onore al Molise con la qualità e le peculiarità del suo

olio. Dare all’olivicoltura molisana e ai suoi oli ricavati dalle 18 varietà autoctone nuove opportunità di valore aggiunto attraverso la qualità. Un valore inestimabile che è una certezza di vita nel futuro. Le città dell’olio, che con gli altri paesi del Mediterraneo, sta portando avanti la richiesta del riconoscimento del paesaggio olivicolo quale patrimonio dell’umanità, si sentono impegnate a presentare le candidature di questi paesaggi e, anche, un progetto per la difesa, tutela e valorizzazione del ricco patrimonio di olivi secolari dal Molise. C’è bisogno di una legge regionale che prevede: un “registro degli olivi secolari e monumentali” nel quale riportare gli olivi che, anche in esemplari isolati, per età, forma, dimensioni, rarità, valenza varietale, culturale, storica e geografica, sono tanta parte del patrimonio di biodiversità olivicola e, quindi, del paesaggio, dell’ambiente, testimoni importanti del territorio regionale; le forme di salvaguardia, tutela e valorizzazione di questi monumenti anche attraverso forme di incentivazioni per i possessori e i coltivatori degli stessi. C’è bisogno di predisporre un programma di iniziative teso a far conoscere e vivere questo patrimonio storico-culturale oltre che paesaggistico-ambientale. Un programma da gestire insieme con gli olivicoltori, creando un movimento che punta non solo a tutelare un patrimonio, che al-

trimenti rischia di sparire, ma a organizzare e spendere questo patrimonio per dare all’olivicoltore un’opportunità di attività e di reddito. Un valore aggiunto ottenuto con la risorsa “tempo”, un bene che, proprio nel momento in cui è poco considerato, più che mai appartiene a noi e, soprattutto, alle nuove generazioni che hanno la possibilità di viverlo più di noi che continuiamo a trattare il tempo come un prodotto qualsiasi da consumare e sprecare. I patriarchi e i giganti di Portocannone potrebbero raccontare le novità portate dai pastori nel loro andare e tornare (trac-tur) lungo i tratturi; i suoni dei diversi campanelli al collo degli animali; le speranze degli uomini dal monte al piano e viceversa; l’arrivo, secoli fa, di uomini e donne in fuga dall’altra sponda dell’Adriatico e, poi, i canti delle donne e degli uomini sulle scale al momento della raccolta; il profumo dei frantoi e, soprattutto, dei camini davanti ai quali si raccontavano storie mentre si consumavano coppette, peperoni fritti, pezzi di salsicce o di ventricina, tocchi di pampanella e pane unto. Piante senza tempo che – ci piace ripeterlo - è ricchezza produttiva, ambientale, paesaggistica, e, anche, storica e culturale, fortemente legata alle tradizioni e, come tale, testimone autorevole di un territorio e del tempo. Pasquale Di Lena


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Campobasso

2 febbraio 2014

Le cose che avrebbero dovuto far grande il Molise e non sono state.

Dica il sindaco perché è fallito l’Accordo di programma “Asse città” e a chi va data la responsabilità che condanna la città al degrado

Nel 2010 l’amministrazione comunale ha disposto di un finanziamento di 25 milioni di euro

Stranezze campobassane. Che nessuno denuncia, solleva, o cerca di approfondire. Eppure, non c’è giorno che il sindaco non ricordi, al colto e all’inclita, che le casse comunali sono vuote, per cui anche l’ordinaria amministrazione diventa un impegno astratto e le istanze sociali, economiche e culturali sono destinate ad essere cestinate. Stranezze campobassane. Nessuno che chieda conto al sindaco, però, degli atti amministrativi di rilevanza strategica che avrebbero dovuto aiutare il capoluogo ad uscire dallo stato di indeterminatezza strutturale in cui si trova, per avviarsi finalmente ad esercitare il ruolo di centro direzionale. Ci riferiamo all’Accordo di programma - “Asse città” - sottoscritto dal sindaco con Michele Iorio nel 2010 (allora presidente della giunta regionale) e novellato successivamente con protocolli d’intesa. Con quell’Accordo l’amministrazione di Palazzo san Giorgio poteva disporre di un finanziamento di 25 milioni di euro. Dote finanziaria cospicua, ragguardevole, che la Regione Molise metteva a disposizione per fare di Campobasso una città funzionale e moderna, e dei campobassani una collettività meglio assistita sul piano sociale ed economico. L’Accordo avrebbe tolto dalla bocca di Di Bartolomeo lo stucchevole ritornello “non c’ho una lira” per imporgli, al contrario, una forte azione dinamica e costruttiva, e ai campobassani, assuefatti e rassegnati al “destino cinico e baro”, finalmente uno spiraglio di luce. Più che ai campobassani, la questione sarebbe dovuta interessare maggiormente agli ordini professionali, alle forze sociali, alle associazioni di categoria dediti alle lamentazioni,

L’Hotel Roxy, pagato oltre tre milioni di euro a una ben nota ditta locale, marcisce tra l’indifferenza generale alle imprecazioni, alle rivendicazioni fine a se stesse. Stranezza nella stranezze: non risulta che costoro si siano degnati di chiedere al sindaco come mai quell’Accordo e quel finanziamento che avrebbero dato respiro all’azione amministrativa e sviluppo all’economia, non abbia avuto fortuna. Ossia, non abbia prodotto lavoro, investimenti e occupazione lasciando che la geremiade sulla crisi e del “non c’ho una lira” continuasse ad essere il sottofondo musicale di questa sorta di marcia funebre che sta accompagnando Campobasso sempre più in basso,

Progetto SAN.A. in Prefettura Presentato il nuovo Sistema Informativo Sanzionatorio Amministrativo CAMPOBASSO. Nei giorni scorsi si è svolta, presso la Prefettura di Campobasso, la presentazione della progetto “SAN.A.” - Sistema Informativo Sanzionatorio Amministrativo, una piattaforma software che il Ministero dell’Interno ha messo a disposizione delle Prefetture e delle Forze di Polizia statali e locali, per la gestione informatizzata e dematerializzata dei procedimenti amministrativi sanzionatori di competenza del Prefetto. Nell’ambito degli obiettivi posti dal Codice dell’Amministrazione Digitale, il progetto, fortemente voluto dalla Prefettura di Campobasso, costituisce uno strumento di semplificazione e di accelerazione dell’iter amministrativo per l’adozione dei provvedimenti sanzionatori, attraverso il raccordo tra i diversi soggetti istituzionali coinvolti. All’incontro hanno partecipato tutte le Forze di Polizia statali, numerose Polizie locali ed una rappresentanza degli uffici giudiziari della Corte d’appello di Campobasso. Il progetto sarà attivato nei prossimi mesi e consentirà ai cittadini di interagire in maniera sempre più trasparente con la Pubblica Amministrazione. Collegandosi al sito internet della Prefettura, essi potranno avere notizie sullo stato dei procedimenti a loro carico, depositare istanze, consultare gli atti adottati e conoscere l’esito del contenzioso.

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di Giuseppe Saluppo

verso la precarietà. A beneficio dei distratti e dalla memoria corta, quei 25 milioni di euro assegnati all’amministrazione comunale di Campobasso riguardavano l’ipotesi della sede regionale sul Romagnoli (“utilizzando anche sistemi finanziari e urbanistici innovativi”); la ricucitura dell’ingresso (lato Porta Napoli) della città; la riqualificazione di Piazza Savoia e delle intersezioni con Via Monsignor Bologna,Via Gazzani e Viale Manzoni; la galleria che avrebbe dovuto collegare il terminal delle autocorriere a Via Insorti d’Ungheria; un fabbri-

cato direzionale sull’area dell’ex Mattatoio in Via Garibaldi; la riqualificazione ambientale del torrente Scarafone e tutta una serie di aggiustamenti urbanistici e territoriali nell’ambito di Selvapiana. In sostanza: il miglioramento della viabilità, la qualificazione urbana, e il risanamento ambientale. A tutto ciò, però, deve essere aggiunto l’acquisto dell’ex Hotel Roxy da parte della Regione Molise, pagato oltre tre milioni di euro a una ben nota ditta locale e lasciato marcire tra l’indifferenza generale, quasi che i tre milioni non siano soldi della collettività e l’affare fatto dal privato rientri di diritto nella politica degli sprechi. Accordo di programma sottoscritto; milioni stanziati; tempistica definita; progetti ed opere realizzate zero. Un motivo e un colpevole devono pur esserci. Campobasso boccheggia, disfatta, appassita, violata nelle sue storiche prerogative di centro direzionale, di città ordinata, composta, razionale, con una borghesia colta e appassionata, e la vocazione a rendersi accogliente. Purtroppo ha ceduto impietosamente il passo al disordine, alla scomposizione territoriale, alla irrazionalità, e la borghesia colta e appassionata è stata sommersa dal magma dei parvenu e del loro implicito impulso al qualunquismo economico. Città, brutta a vedersi, e male a viverci. Le opere contenute e previste dall’Accordo di programma avrebbero dovuto (e potuto) invertire la tendenza. Ma qualcosa e qualcuno (chi?) hanno impedito che avvenisse. La città e i cittadini hanno diritto a sapere. Per rompere il tabù delle mistificazioni e degli infingimenti. Dardo

Persone “socialmente fragili”, pubblicato il bando per l’assegnazione di 35 borse lavoro Il Comune di Campobasso ha pubblica l’avviso per l’assegnazione di 35 borse lavoro per la realizzazione del progetto per l’integrazione e il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati ad elevata emarginazione sociale. Il modello di domanda per la richiesta di borse lavoro può essere ritirato presso l’Uoc Sert di Campobasso in via Petrella dalle 9 alle 12 da lunedì al venerdì oppure è scaricabile dal sito del Comune. Le domande dovranno essere consegnate esclusivamente al Sert di Campobasso in plico chiuso con apposta la seguente dici-

tura “contiene domanda bando borse lavoro entro e non oltre il trentesimo giorno dalla pubblicazione dell’avviso cioè il primo marzo. Le Borse Lavoro si configurano come una tipologia di intervento essenziale per il nuovo sistema sociale locale di servizio che hanno la finalità di “attivare” la persona all’interno di un percorso di autonomia che partendo dalla valorizzazione delle proprie risorse personali, preveda un insieme di azioni, formazione e aggiornamento con una progressiva acquisizione-riaquisizione delle capacità e autonomie personali.

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La finalità di questo intervento è rappresentata dall’intento di migliorare l’occupabilità di soggetti socialmente più fragili formulando, in contrapposizione ad un modello di “assistenza passiva”, nuove modalità di prevenzione ed intervento sul disagio all’interno delle quali l’avvicinamento al lavoro assume un ruolo centrale. Per le tali ragioni l’Istituto delle “Borse lavoro” ha sempre goduto di particolare favore da parte sia del Comune di Campobasso che del Comitato dei Sindaci dell’Ats di Campobasso.

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Campobasso

2 febbraio 2014

Palazzo San Giorgio, riclassificazione urbanistica al vaglio dell’assise civica Il Consiglio comunale ci riprova a trattare le questioni urbanistiche che da mesi approdano in aula ma, per vari motivi per lo più legati alla scarsa presenza dei consiglieri in aula, non vengono mai discusse. Sarà una settimana densa di lavoro per gli amministratori che hanno due appuntamenti, martedì la seduta consiliare che l’altro ieri è slittata in seconda convocazione e venerdì di nuovo in aula, numero legale permettendo, per trattare la proposta di variante con ampliamento alla lottizzazione “Parco dei Pini”, il recupero degli insediamenti abusivi sorti nelle zone agricole e l’adozione di una serie di varianti parziali al vigente Prg. La riclassificazione urbanistica riguarda aree in zona verde pubblico di contrada San Vito, via Vico, aree ricadenti nell’ampliamento del Piano di S. Giovanni dei Gelsi. aree ricadenti in zona M2 (verde con attrezzature sportive pubbliche) in via S. An-

tonio dei Lazzari, aree ricadenti in zona Sgc (Servizi Generali Cittadini) con destinazione – Scuola di via Manzoni – via Scardocchia, aree ricadenti in zona M2 (verde con attrezzature sportive pubbliche) in via Pirandello, aree ricadenti in zona M1 (verde pubblico) in contrada Fontana Vecchia, aree ricadenti in zona Viabilità di Prg in Località Colle dell’Orso e aree ricadenti nelle previsioni in zona destinata a strada del vigente Peg. Inoltre è in programma l’approvazione definitiva di un intervento costruttivo in via De Pretis, di un intervento costruttivo mediante Piano di recupero di iniziativa privata integrato in via Pietrunto e via Roma, l’annullamento della localizzazione di un intervento costruttivo per l’edilizia economica e popolare ex art. 51 L. n. 865/71 sul medesimo lotto di terreno e l’approvazione del programma costruttivo per l’intervento di edilizia sociale in via delle Frasche.

Chiesto il dissequestro del distributore Agip finito in un'indagine delle forze dell'ordine "Nessuna interposizione fittizia con i clan camorristici" CAMPOBASSO. Gli avvocati Carmen Elisa Romano e Gianfederico Cecanese hanno presentato istanza di riesame al Tribunale penale di Napoli per chiedere il dissequestro del distributore di carburante Agip sito in Vinchiaturo sequestrato nell’ambito della vasta operazione che ha portato all’arresto di tanti affiliati ad alcuni clan camorristici Con riferimento alla situazione del loro assistito D. Vitale, i difensori hanno precisato che il medesimo “non è persona indagata per i reati per i quali si procede” ed, in particolare, hanno chiarito che “non

vi è stata alcuna operazione di interposizione fittizia riconducibile alla “gestione” del distributore da parte di clan camorristici del napoletano, atteso che l’impianto Agip e il bar pertinenziale sono stati rilevati in gestione direttamente dalla Società Eni s.p.a.” così come dimostrato da una copiosa documentazione che i legali di fiducia hanno prodotto per dimostrare, inoltre, l’estraneità del loro assistito ai fatti emersi nel corso della indagini. Tra qualche giorno si saprà se il tribunale accoglierà o meno l’istanza.

Provincia, il progetto Sprar Una serie di interventi per la protezione richiedenti Asilo e Rifugiati CAMPOBASSO. La Provincia di Campobasso ha approvato il progetto SPRAR - Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati - finanziato dal Fondo nazionale delle politiche e servizi dell’asilo del ministero dell’Interno per un importo di 1,3 ml di euro. “Esprimo grande soddisfazione – commenta De Matteis- per questo eccellente risultato ottenuto dall’Ente che rappresento. Ringrazio il mio assessore Alberto Tramontano, per l’impegno e la costanza con le quali ha seguito ogni fase dell’iniziativa progettuale. Anche grazie alla sua preziosa collaborazione abbiamo potuto raggiungere un obiettivo strategico per la nostra amministrazione. Un ringraziamento particolare alla struttura provinciale, in particolare al servizio delle politiche sociali, al neo assessore Di Labbio e a tutto il partenariato istituzio-

nale: l’Associazione dalla parte degli ultimi – ASREM – Dipartimento della Salute Mentale – CTP della Montini e i Comuni di Campobasso, Pietracatella e Ferrazzano, fattivamente insieme nel progetto. Una rete partenariale, quindi, che unisce istituzioni a vari livelli al fine di conseguire, non solo l’integrazione, ma anche l’inclusione sociale degli extracomunitari”. Il progetto, della durata di 3 anni, unico in tutto il territorio regionale, prevede l’accoglienza di 38 richiedenti asilo e rifugiati ai quali verrà offerto vitto e alloggio nonché assistenza sani-

taria, assistenza legale per il disbrigo della pratiche burocratiche necessarie all’ottenimento della protezione internazionale. Un ulteriore servizio riguarda la mediazione linguistico culturale al fine di accompagnare i cittadini stranieri all’inserimento socio economico nel territorio italiano”.



ANNO X - N째 27 - DOMENICA 2 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

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Isernia

2 febbraio 2014

“Ittierre, occorre lo sforzo di tutti” Per la parlamentare molisana Laura Venittelli ora occorre fare quadrato ISERNIA. "L’esito del tavolo tecnico sulla vertenza Ittierre apre la drammatica vicenda aziendale e occupazionale ad alcune opportunità, ma sarà necessario lo sforzo da parte di tutti per riuscire a rimettere in carreggiata una filiera tessile che era un fiore all’occhiello del mondo produttivo molisano e del sistema Paese”. L’onorevole del Pd Laura Venittelli ha seguito da vicino a Roma i lavori del tavolo tecnico ministeriale, convocato per trovare uno sbocco plausibile a una crisi d’impresa e di comparto che rischia di mettere in ginocchio fornitori, dipendenti e un intero territorio. “L’elemento di maggiore positività che abbiamo rinvenuto ieri nella capitale è l’individuazione del percorso con cui addivenire agli strumenti di tutela dei lavoratori con ulteriori ammortizzatori sociali”. Per il deputato del Pd, presente in delegazione parlamentare

insieme al collega Danilo Leva e al senatore Roberto Ruta, potrebbero schiudersi anche delle chance ulteriori dalla richiesta di riconoscimento dello stato di crisi per il triangolo molisano Bojano-IserniaVenafro, ma al di là di questa ipotesi, occorrerà instradarsi verso un rilancio dell’attività. “Fondamentale che il Tribunale di Isernia si pronunci in tempi rapidissimi sulla ri-

chiesta di concordato preventivo, per poter mettere in pratica un piano industriale credibile, dove la stessa Regione Molise, pur dichiarandosi fuori dalla responsabilità di fare impresa, che condividiamo in termini politici, dovrà impegnarsi a fondo per cercare di portare a termine il riacquisto delle quote e la cessione successiva a imprenditori che magari in cordata autorevole e

con garanzie blindate decidano di investire nell’Ittierre per far tornare a sperare tutti gli attori protagonisti del mondo tessile. Poiché è indubbio che sia indispensabile recuperare e non rottamare il knowhow del comparto, non mandare alle ortiche l’enorme professionalizzazione delle maestranze, ben venga l’ipotesi dell’accordo di programma con il placet della giunta

regionale, delle parti sociali e si includano anche gli altri enti territoriali. Più scettica sarei verso l’opzione dell’unità di crisi con un progetto di riconversione industriale”. Il parlamentare molisano parte dal presupposto che chi ha la responsabilità di governo debba dare risposte sulla crisi del lavoro in Molise, per questo potrebbe essere vitale attingere ai fondi comunitari Feg che l’Unione europea ha stanziato per fronteggiare i danni arrecati dalla globalizzazione. In portafoglio Bruxelles dovrebbe avere ancora una dote di 500 milioni di euro disponibili. “Con il ricorso e l’utilizzo dei fondi Feg si potrebbe puntare a rilanciare con l’Ittierre anche una quota parte essenziale del Made in Italy che rischierebbe una sofferenza grave proprio alla vigilia di un evento vetrina come l’Expo 2015 di Milano, città nevralgica per il sistema moda italiano”.

“Museo Paleolitico, scommessa per il futuro”

Si era perso nei boschi: ritrovato

Il ministro Kyenge in visita alla nuova struttura museale di Isernia

ISERNIA. Dalle prime ore serali del 31 gennaio 2014, non si avevano più notizie di un signore di anni 50. A preoccupare i familiari ed amici il ritrovamento della autovettura incustodita, aperta e con oggetti personali all’interno, nei pressi della SS 17 svincolo di Roccasicura. Nei pressi dell’autovettura del disperso è stato approntato un posto di coordinamento dei soccorsi (Comando Avanzato mezzo UCL - Comando VVF di Campobasso) e oltre ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri erano presenti anche gli Operatori del Soccorso Alpino e alcuni volontari. Per le ricerche, effettuate di notte e con condizioni meteo avverse i Vigili del Fuoco, oltre che con le squadre ordinarie, erano presenti con operatori TAS (Topografia applicata al soccorso) e unità cinofile (Direzione Regionale VVF del Mo-

ISERNIA. Al Museo Paleolitico La Pineta di Isernia, tappa d'obbligo ieri pomeriggio del Ministro dell Integrazione, Cécile Kyenge in occasione della sua vista istituzionale in Molise. Molise è terra di patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale di grande rilevanza che spazia dalla preistoria e dalle evidenze più note in ambito nazionale ed internazionale alla civiltà sannitica e romana, fino al periodo medievale, il tutto inserito all’interno di un paesaggio naturale spesso incontaminato e suggestivo. Per le sue peculiarità il territorio molisano si caratterizza come un modello che può e deve necessariamente investire nello sviluppo di opportunità di formazione e crescita di figure professionali che possano rendere il patrimonio culturale un bene noto e accessibile a tutti in termini di ricerca scientifica, didattica e divulgazione. Su queste basi da anni l’Ateneo molisano ha investito, in sinergia con le istituzioni del territorio, nello sviluppo di percorsi di laurea triennale e specialistica finalizzati alla preparazione e formazione di competenze che possano proporsi in loco per le conoscenze metodologiche acquisite e per la capacità di applicazione di nuove e moderne tecnologie alla ricerca scientifica, alla didattica e divulgazione dei beni culturali. La sperimentazione di un modello innovativo, che ha preso piede a partire dal 2013, ha visto la predisposizione e stesura di accordi di collaborazione tra l’Università del Molise e gli enti, quali la Regione Molise, ma soprattutto la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise per qualificare giovani operatori dei beni culturali e sviluppare modalità di intervento per la valorizzazione di contesti e di aree culturali, anche tramite visite guidate con approfondimenti didattici.

Il fatto a Roccasicura e interessato un uomo di 50 anni

lise). Alle ore 03:00 circa, del 01 febbraio 2014, il disperso, è riuscito a contattare, con mezzi di fortuna, i familiari e successivamente è giunto sul posto di ultimo avvistamento, in apparenti buoni condizioni di salute.

Microsoft premia l’Itis Mattei Prestigioso risultato ottenuto dai ragazzi dell'Istituto tecnico di Isernia ISERNIA. Si è tenuto il 17 gennaio 2014 presso la sede di Microsoft Italia a Peschiera Borromeo (Milano), l’evento finale del programma "Meet No Neet", promosso dalla Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con Microsoft Italia, Roma Capitale e molte scuole distribuite su tutto il territorio nazionale. Il progetto, rivolto a giovani studenti, ha l’obbiettivo di fornire loro strumenti innovativi e competenze necessarie

per entrare nel mondo del lavoro passando attraverso la porta dell’impegno sociale. Le parole chiave dell’evento sono state infatti competenze per la vita e innovazione sociale. I 20 progetti vincitori riceveranno un primo finanziamento attraverso la piattaforma web phyrtual.org, che darà il via ufficiale alla campagna di crowdfunding, attraverso la quale i protagonisti potranno comunicare il valore del loro progetto e

trovare i mezzi per avviare le attività volte a trasformare le loro idee innovative in soluzioni concrete. I progetti dell’ITIS E. MATTEI che sono stati premiati e che hanno avuto il finanziamento per la fase di start up sono: FAB LAB MATTEI della classe VB (docente tutor Prof. Franco Tedeschi) LA CASA MOBILE della classe IVB (docente tutor Prof. Nicola De Crescenzo)


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Termoli

2 febbraio 2014

Una sanità per tutti con il potenziamento del polo bassomolisano TERMOLI - Tanta era l’aspettativa della seduta monotematica sulla sanità del Consiglio Regionale, tenutasi lunedì scorso, vera occasione per capire le linee programmatiche, soprattutto la riorganizzazione della rete ospedaliera, che il Presidente-Commissario Frattura intende portare a compimento. Grande è la delusione avuta: nulla di nuovo si è rilevato, inutile è risultata anche la delibera assunta all’unanimità dal Consiglio Comunale di Termoli, che rimarcando le caratteristiche di Termoli e del Basso Molise, chiedeva non solo di conservare ma di integrare e potenziare le varie discipline sanitarie presenti nell’ospedale S. Timoteo. Si chiedeva, unitamente ad altri Sindaci, che nell’assegnazione dei posti letto, venisse garantito anche per

questo territorio il rapporto di 3,7 posti letto per ogni mille abitanti; riequilibrare la presenza delle strutture private convenzionate, attualmente presenti col 32 %, al valore nazionale di circa il 20%. Da quanto si è appreso dalla stampa, nulla corrisponde alle attese, si continua ad avere un forte squilibrio a favore delle strutture private che si consolida al 37,2%, a danno di quelle pubbliche. Il maggior danno continuerà a riflettersi sul nostro territorio che presenta solo ospedali pubblici, che da tempo hanno subito e continuano a subire tagli indiscriminati di posti letto e unità operative, diminuzione di personale addetto, ecc… Inoltre, si apprende che non si prevedono investimenti sul personale con nuove assunzioni (si perse-

Consigliere Marinicci: “Il tagliare nastri da parte del sindaco mi rimbomba in testa” TERMOLI - La cosa che mi rimbomba nella testa da un po’ di giorni è se il tagliare nastri del sindaco Di Brino è funzionale a se stesso o alla collettività. Andiamo per gradi. Se interroghiamo il dizionario sulla parola inaugurare lo stesso ci risponde con il seguente testo: ”Celebrare con solennità l'inizio di un'attività d'interesse pubblico”. Allora la domanda nasce spontanea. Perché un Sindaco inaugura una struttura pubblica il 28 dicembre 2013 quando la ditta che ha eseguito i lavori consegna la stessa soltanto il 9 gennaio 2014? Ma soprattutto come mai – nei giorni successivi l’inaugurazione – la scala si arricchisce giornalmente di nuovi accessori e protezioni? Caro Sindaco, vari cittadini le hanno posto delle domande a cui lei non ha risposto. Mi consola il fatto che non ha risposto nemmeno a noi consiglieri in maniera puntuale. Con interrogazione prot. 02347/2014 le chiedevamo le seguenti cose: Quali sono i progetti messi a disposizione della Soprintendenza ai Beni Architettonici del Molise e quali criticità; A quale norma si deve fare riferimento a suo avviso la 236/1989 o la 503/2006; Se, a suo avviso, la scala e i suoi accessori sono sicuri per chiunque la utilizzi; In che data la ditta ha fatto la consegna “parziale” dell’opera; Se non sono state rispettate le norme previste dalla normativa cosa intende fare sia nei confronti dell’opera pubblica appena inaugurata sia riguardo le responsabilità del procedimento. La sua risposta alle precedenti domande è lapidaria e incompleta. Infatti ci risponde a solo 3 domande. Precisamente alla prima dicendo che la Soprintendenza ha espresso parere in sede di conferenza di servizi. Alla quarta in cui dice che la consegna è avvenuta il 9 gennaio 2014 e alla quinta in cui ci dice che l’opera è stata realizzata nel rispetto delle norme previste in materie di lavori pubblici. Come mai non ci spiega quale norme trovano applicazione nell’opera eseguita? Come mai non si sbilancia sulla sicurezza dell’utilizzo della stessa? Forse perché l’opera è ancora oggi sotto esame e viene ritoccata per raggiungere il grado di operabilità propedeutico alla sua inaugurazione? Parliamo della scala, ma possiamo tranquillamente passare ad altro. La Piscina Comunale ad esempio. Solito taglio del nastro il 10 novembre 2013. Quindi il sindaco Di Brino inaugura la nuova opera senza tenere conto del fatto che la ditta che ha preso in gestione l’impianto ha dichiarato nel cronoprogramma che prima dell’inizio della gestione avrebbe realizzato l’impianto solare fotovoltaico. Sindaco Di Brino hai visto l’impianto? Io no. Come funziona? Il piano tariffario inserito e proposto nell’offerta tecnica è immodificabile (risposta all’interrogazione prot. 028789/2013), mentre il cronoprogramma dei lavori/investimenti da cui dovrebbero scaturire le tariffe può subire variazioni? E i cittadini chi li tutela? Per non parlare della corrispondenza tra l’ASREM, la Prefettura ed il Comune in cui vengono poste problematiche sia riguardo il fatto che non è stato richiesto il parere preventivo sul giudizio igienico-sanitario sia soprattutto cosa ancora più grave sulla verifica di agibilità che la competente Commissione comunale sembra ancor non aver emesso. Eccoci al dunque. La domanda iniziale trova una sua risposta: il taglio del nastro non è conseguente alla consegna di opere pubbliche ben realizzate, ma è finalizzato ad “accontentare” i cittadini e a portare avanti le solite iniziative populistiche tanto care al sindaco Di Brino. Come se gli abitanti di Termoli non sapessero distinguere tra l’auto compiacimento del primo cittadino e il vero sviluppo della città. Paolo Marinucci Consigliere comunale “Liberatermoli”

vera con il blocco del turn over), nelle tecnologie, ecc.., ciò produrrà la crescita dei disagi al personale in servizio, dei disservizi con inevitabili lunghe liste di attesa, ecc.. Si continua a perdere tempo come negli anni precedenti, a non voler affrontare con scelte coraggiose i veri problemi ormai non più procrastinabili, che hanno prodotto e producono ancora gravissime conseguenze socio-economiche: il perdurare delle maggiorazioni di tasse, accise, ticktes, … Ciò risulta essere una zavorra soprattutto per il Basso Molise che da sempre è a vocazione produttiva e motrice dell’intera economia regionale. Il Presidente-Commissario Frattura, non fa che confermare la volontà a demolire il sistema sanitario pubblico e di conseguenza quello del Basso Molise avendo la pre-

senza solo ed esclusivamente di strutture pubbliche! Per questo, ci associamo a quanti ritengono inaccettabile questa nuova versione di programmazione sanitaria; e torniamo ad invocare con forza un vero cambio di indirizzo con una programmazione che va a rafforzare la sanità pubblica, riportando quella privata alla funzione complementare, al fine di poter garantire servizi sanitari effi-

cienti ed efficaci per tutti i cittadini. Ancor più indispensabile è prevedere il potenziamento del polo sanitario del Basso Molise, ciò comporterà la diminuzione della mobilità passiva extraregionale, la crescita di quella attiva, a beneficio della diminuzione del deficit sanitario, ma soprattutto a migliorare i servizi ai cittadini. Vincenzo Aufiero Capogruppo UdC Comune di Termoli

L’amministrazione affida gestione strutture pubbliche alle associazioni TERMOLI – L’amministrazione comunale ha deciso di affidare la gestione di alcune strutture pubbliche alle associazioni cittadine che ne faranno richiesta: il bando per concorrere all’assegnazione sarà pubblicato a giorni. Le strutture individuate sono: La Galleria civica di di Arte contemporanea di piazza Sant’Antonio, il Museo Arcaicontemporaneo ubicato nella piazzatta mercato di San Timoteo, l’ex sede della Polizia municipale di piazza Olimpia e il nuovo auditorium di via Cina che a breve sarà inaugurato. “E’ una delle iniziative più importanti – ha detto il Sindaco -, portate avanti nell’ambito del settore del Patrimonio la cui delega da me gestita fino a ieri è stata assegnata ora ad Annibale Ciarniello. In questo modo sarà garantita la vitalità dei locali da parte delle associazioni che si aggiudicheranno la gestione”.

Rinnovato direttivo associazione “Contrade Termoli Nord” TERMOLI – Si è riuniuta l’assemblea ordinaria dell’associazione di quartiere "Contrade Termoli Nord", la ha rinnovato il consiglio direttivo che a sua volta, in una successiva riunione ha nominato gli organi dirigenziali. Sono stati eletti: Luciano Marcello Corsica, Presidente; Marco Travaglini, Vice Presidente; Giuseppe Ursitti, Tesoriere; Antonio Di Vito, Segretario. Gli altri componenti del direttivo sono i consiglieri: Anna Lucia Lozzi, Camillo Cimini, Domenico Durazzo, Luigi Di Silvio, Nicola Di Claudio, Sandro Trasatti, Stefano Pasquariello. L’associazione ha come scopo principale valorizzare le contrade a nord di Termoli, promuovere le iniziative per sensibilizzare e educare sui problemi della difesa dell’ambiente e della salute; organizzare iniziative e manifestazioni di carattere sportivo, sociale, ricreativo, culturale, religioso e quant’altro possa tendere al miglioramento dei rapporti sociali e delle condizioni di vita degli abitanti della zona.

Concerto del duo De Filippi e Luigi Stilli TERMOLI - Prende il via oggi la serie di dieci concerti in programma nel “TermoliMusica 2014” a cura dell’associazione Servizi Culturali Ondeserene del Maestro Giuseppe Nese, che si terranno nella Galleria Civica di piazza Sant’Antonio a Termoli, divisi tra le due sessioni, con repertorio che vuol soddisfare i gusti del pubblico allineandosi con le proposte concertistiche nazionali e internazionali. Questo pomeriggio alle 18, presso la Galleria Civica in Piazza S.Antonio si esibirà il duo Luigi De Filippi al violino e Luigi Stillo al pianoforte.


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Termoli

2 febbraio 2014

Due donne arrestata dai carabinieri per furto aggravato in concorso MONTENERO DI BISACCIA - I Carabinieri della locale Stazione, con la collaborazione dei colleghi della Stazione di Mafalda e Casalbordino (CH) hanno dato esecuzione, sempre a Casalbordino, a due misure della custodia cautelare in carcere a carico di due donne del centro abruzzese per un furto perpetrato a Montenero di Bisaccia nello scorso mese di settembre. Era il pomeriggio del 5 settembre 2013 quando, in un supermercato del centro molisano, una signora della zona mentre faceva la spesa fu avvicinata da due donne con la scusa di chiederle consigli su alcuni prodotti da acquistare. La signora solo successivamente si accorse che dalla propria borsa, poggiata all’interno del carrello, era scomparso un borsello contenente circa 1.000 euro. Subito dopo la richiesta e l’intervento dei Carabinieri con il sospetto che il borsello potesse essere stato rubato dalle due donne

che però avevano fatto perdere le proprie tracce dopo aver raggirato la malcapitata. Scattarono così le indagini e, grazie alle immagini della video sorveglianza, ci fu la conferma sui sospetti e quindi accertare come il

portafogli fosse stato asportato proprio dalle due sconosciute. La svolta definitiva vi è stata nel mese di ottobre quando le due donne furono bloccate e denunciate in stato di libertà dai militari del Nucleo Operativo e Radiomo-

Riorganizzazione sanitaria, Larinascita: “Serve gesto politico forte” LARINO - E’ stato un incontro utile quello che si è tenuto nella sala conferenze del palazzo municipale incentrato sul tema sanità e nel quale l’amministrazione comunale ha inteso partecipare il contenuto di un documento che verrà sottoposto al voto del consiglio comunale. A mezzo tale atto, è stata espressa una richiesta di modifica del provvedimento n. 1455 del 23 dicembre 2013 tesa a far riconoscere l'ospedale Vietri di Larino come presidio ospedaliero di essenziale ed insostituibile servizio del territorio, ipotizzandone una possibile integrazione funzionale con l’ospedale San Timoteo si Termoli, soluzione capace di coniugare sicurezza, efficienza, efficacia ed economicità dell’assistenza, mettendone a centro il paziente ed il livello del suo bisogno di cure. Scendendo nel merito del documento illustrato e oggetto di discussione, secondo il movimento LARINascita è sicuramente da con-

dividere la complementarietà tra i due nosocomi dell’area basso molisana che darebbe vita ad un unico presidio ospedaliero di Termoli-Larino, tuttavia, seppure la fase acuta dovesse svolgersi per la quasi totalità nello stabilimento termolese e la fase post-acuta presso l’ospedale Vietri, sarebbe opportuno che i reparti distribuiti tra le due strutture siano in grado di offrire le capacità e l’efficienza per poter erogare servizi assistenziali essenziali e nel contempo, sarebbe conveniente salvaguardare le specialità ed eccellenze dell’offerta sanitaria regionale già erogate dal presidio frentano e che tutt’oggi risultano “trainanti” soprattutto in termini di mobilità attiva. Altro punto sul quale il movimento LARINascita si è soffermato durante il dibattito è stato quello di ribadire che la riorganizzazione sanitaria approntata prevede un riconoscimento economico per

All’Ovidio seminario di educazione stradale LARINO - “Dall’incontro allo scontro” è stato il tema di un seminario di Educazione Stradale che si è tenuto ieri mattina nell’Aula magna del Liceo d’Ovidio, organizzato dall’Istituto scolastico e dal Rotary Club frentrano. Dopo i saluti agli studenti da parte del Dirigente Scolastico Paolo Antonio Santella e del presidente Rotary Eduardo Veneziani, La lezione teorico – pratica è stata tenuta da Salvatore Augelli, Ispettore Capo del distaccamento Polizia Stradale di Larino.

le tante strutture sanitarie private che gravano sul fondo regionale eccessivo e sproporzionato rispetto a quello destinato alla sanità pubblica. Secondo quanto espresso dal movimento LARINascita nel corso del dibattito, bisogna affrontare la tematica soprattutto in chiave politica avvalorando la proposta con forti atti di contrapposizione al governo regionale al fine di contrastare le grosse influenze dei privati che sfruttano la politica per agevolare i propri interessi economici. Il movimento LARINascita è pronto ad offrire il proprio contributo fattivo qualora vi sia innanzitutto una più decisa e manifesta volontà dell'amministrazione comunale di contrapporsi alla penalizzante riorganizzazione sanitaria, opposizione che non può essere affidata esclusivamente ai comitati, ai movimenti e alle associazioni presenti sul territorio.

bile della Compagnia di Termoli per un tentato furto in un centro commerciale perpetrato, tra l’altro, con le stesse modalità. Le foto segnaletiche di quell’episodio non sono passate inosservate ai militari della Stazione Carabinieri di Montenero di Bisaccia che sono riusciti, con una attenta comparazione, a dare un nome alle due donne del video dimostrando che, anche in questo caso, le autrici fossero D.R.M. 28 anni nativa di Campobasso e R.M.L. 37 anni nativa di Foggia, entrambe residenti a Casalbordino. Il Gip del Tribunale di Larino, Rinaldo D’Alonzo, ha così concordato in pieno con la richiesta cautelare della Procura della Repubblica frentana avallando le indagini e disponendo la custodia in carcere per entrambe le donne con l’accusa di furto aggravato in concorso. Le due sono state rinchiuse nel carcere femminile di Chieti.

Furto in tabaccheria, bottino ammonta a migliaia di euro CAMPOMARINO – Un furto per diverse migliaia di euro è stata compiuto da ignoti nella notte tra venerdì e ieri all’interno del Bar Tabaccheria di Piazza Vittorio Veneto. Il furto è stato scoperto ieri mattina dai titolari dell’attività commerciale che immediatamente hanno fatto intervenire i Carabinieri. Dai primi accertamenti i ladri hanno sfondato dall’esterno un muro che divide il Bar Tabaccheria da un altro locale e, una volta all’interno hanno asportato stecche di sigarette, biglietti di Gratta e vinci, schede telefoniche e contanti lasciati nella cassa per un ammontare complessivo di circa 15.mila euro, per poi allontanarsi senza apparentemente lasciare tracce. Comunque i militari dell’Arma hanno eseguito rilievi all’interno ed esterno del locale nel tentativo di rilevare tracce utili all’identificazione dei ladri.

Incontro su territorio e tradizioni ACQUAVIVA COLLECROCE – Questo pomeriggio alle 17,30 presso la casa di riposto “Cardinale F. Šeper” ci sarà l’incontro sul tema “Territorio e tradizioni: I prodotti tipici di Acquaviva Collecroce con riconoscimento Deco” organizzato dal Comune e dello Sportello Linguistico Croato. I lavori saranno aperti dal sindaco Enrico Fagnani e poi si passerà a presentare il marchio Deco di Acquaviva Collecroce. Sono programmati gli interventi del professor Giovanni Piccoli, esperto e appassionato di cultura locale, e imprenditori molisani (quali l’azienda agricola Cianfagna di Acquaviva Colle-

croce e la signora Maria Rosaria Cianfagna di Civitacampomarano). Durante l’incontro sarà proiettato anche il cortometraggio “Kuhamo skupa - Cuciniamo insieme” a cura dello Sportello Linguistico Croato in craotomolisano e in italiano, realizzato nell’ambito del progetto “Povidami na fat - Raccontami una storia”, con la regia di Simone D’angelo, la collaborazione della Pro Loco “Živa Voda Kru ” e la partecipazione dei bambini della scuola dell’infanzia e della scuola elementare di Acquaviva Collecroce. Al termine dell’incontro è prevista una degustazione a base dei prodotti presentati.

Presentazione del libro “L’opera di Enzo Puchetti scultore” di Napoleone Stelluti LARINO - Mercoledì 5 febbraio alle ore 11 nella Sala conferenze del Palazzo Ducale verrà presentato il libro di Napoleone Stelluti dedicato allo scultore Enzo Puchetti. L’autore nella sua qualità di studioso di storia locale di Larino, già Ispettore Onorario ai Beni Archeologici, ex dipendente del Comune di Larino in pensione, al suo attivo con diverse pubblicazioni sul centro frentano, ha dato alle stampe presso la Litografia Rossi di

Larino, di un altro volume che raccoglie tutte le opere dello scultore Enzo Puchetti nativo di Campobasso da padre larinese e madre di Casacalenda. Il volume in brussura di 250 pagine e ricco di moltissime illustrazioni, documenta l’intera opera di questo artista che ha operato nel ventennio fascista realizzando diversi Monumenti ai Caduti della Provincia di Campobasso e, precisamente Bojano, Bonefro, Campobasso, Larino, Riccia, Ripa-

bottoni, Rotello, Termoli, Trivento. Altre opere sparse nell’area campana fra cui Pozzuoli e Nola. Interverranno alla presentazione del libro, oltre all’autore, il Dr.Antonio Picariello Critico d’Arte quale moderatore, il Prof.Lorenzo Canova dell’Università degli studi del Molise docente di Storia dell’arte contemporanea, ed infine il Dr.Daniele Ferrara Soprintendente ai Beni Storici e Artistici del Molise che ha redatto la prefazione.



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2 febbario 2013

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