30 maggio

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ANNO IX - N° 1 - GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Giuseppe Larivera

L'Oscar del giorno lo diamo a Giuseppe Larivera. Ha portato a riaprire il dibattito sul sistema del trasporto pubblico locale proprio mentre la politica non riesce a dare una definizione alla gara d'appalto unica che, pure, è a garanzia della qualità dei servizi e delle corse effettuate. Che, poi, è quello che si attendono gli utenti. Eppure si tratta di un'azienda molisana che potrebbe essere garante di un sistema di trasporto pubblico forte e coerente capace di seguire le indicazioni che si possono leggere dalle programmazioni più avanzate.

Il Tapiro del giorno a Paolo Di Laura Frattura

Il Tapiro del giorno lo diamo al presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura. Ancora non è possibile annotare nulla circa il suo operato come guida della Regione mentre può annoverare la possibilità di nominare il quinto assessore. Sembra l'unico obiettivo che si è posto in queste prime settimane del suo operare. Eppure, non più tardi di qualche mese fa, era stato uno dei più convinti assertori della necessità di ridurre i costi della politica. Ora, però, giunto alla presidenza, ritiene che la Giunta sia da portare a 5 assessori. Un bell'inizio.

CAMPOBASSO

Marciapiedi e strade rotte, il dramma della città capoluogo A PAG. 7

REGIONE

Maggioranza senza programma E si pensa solo a quanto avutosi nel passato A PAG. 2

ISERNIA

Brasiello vince al fotofinish evitando il pericolo ballottaggio A PAG. 9


TAaglio lto

2 30 maggio 2013

Linee programmatiche del governo di centrosinistra pretenziose e senza contraddittorio

La delusione ha pervaso il consiglio e ha fatto arrabbiare Frattura Clima tutt’altro che favorevole ad una gestione piana e scorrevole Il dibattito sulle linee programmatiche del presidente della giunta regionale non è stato mai così misero e superficiale. Gli annali dei resoconti, a rileggerli, danno la misura di quanto improbabili sono appare le dichiarazioni di Frattura ad un uditorio approssimato e tutt’altro che incline a considerare fattibili le innovazioni programmatiche e organizzative che, qua e là, nelle oltre 20 cartelle lette al consiglio, sono state esposte. Critiche a Frattura sono venute dalle minoranze, seppure addolcite da un falso fair-play, al punto da apparire più incisive e penetranti quelle di taluni consiglieri di maggioranza (Totaro e Lattanzio in particolare). Ma tutto l’insieme è da valutare con estrema cautela sulla possibilità che il confronto tra le parti possa dare un qualche contributo critico interessante in futuro. Clima tutt’altro che favorevole ad una gestione piana e scorrevole che il presidente, nel corso della replica conclusiva, ha alimentato con una serie di puntualizzazioni che hanno definito la preminenza della sua personalità “governativa” su tutte le altre. Puntualizzazioni che però hanno svelato un’evidente preoccupazione là dove il nervo scoperto di un suo eventuale conflitto d’interesse dovesse essere toccato dall’approfondimento dei dati e delle notizie date da Sergio Rizzo sul Corriere della Sera del 14 maggio scorso. Secca la riflessione di Frattura al riguardo: “ Se ci sarà una virgola sul mio conflitto d’interesse sono d’accordo a riconoscere l’errore e pronto alle dimissioni”. Il che non aiuta lui e la maggioranza a stare in piedi con la pienezza delle energie e delle volontà politiche e amministrative necessarie per dare una mano al Molise a riprendersi. Secche tutte le altre valutazioni di Frattura sui contenuti del dibattito a riprova che manca totalmente il gusto della dialettica e dell’approfondimento, a vantaggio di un decisionismo verticistico e autoreferenziale.

L’incontro. In sede regionale

Dal dibattito è venuto fuori ben poco essendo stato abborracciato e nervoso, tale da indurre il presidente Frattura ad esternare non poca delusione per l’assenza di contenuti, di proposte e suggerimenti. Dibattito al quale ha voluto dare il proprio sigillo in questi termini: “La sanità? Non autorizzerò mai il taglio riferito al personale; L’autostrada? Non mi renderò responsabile di 30 milioni di euro che dovremmo riconoscere al promotore se non si realizzasse; L’alta velocità? E’ con i collegamenti con Napoli e Roma che si realizza; L’aeroporto? Non ci sono i presupposti finanziari per tenere in piedi una simile struttura; L’ambiente? Pensavo di essere stato esaustivo, ma così evidentemente non è stato: per l’eolico ci sarà una nuova programmazione che parte dall’analisi del territorio; La macroregione? Non mi appassiona se dobbiamo decretare la chiusura amministrativa del Molise, ci siamo candidati per tenere in piedi il Molise non per chiuderlo (livore a parte di Petraroia che sta da tutt’altra parte –ndr); La vendita delle sedi regionali di Roma e Bruxelles? Sono entrambe pignorate per non aver onorato i debiti; La legge sull’editoria? Rimane un atto confermato così come avevamo preso impegno; La cittadella della salute? La sanità è pubblica e rimarrà pubblica anche se non siamo contro l’integrazione pubblico-privato; La ricostruzione post-terremoto? Sono senza parole: solo sulla verità dei fatti si costruisce, anche se su posizioni diverse (chiaro, lapalissiano, il contrasto con Peppe Giarrusso responsabile dell’Agenzia per la ricostruzione); La sede regionale a Campobasso? Dati alla mano, paghiamo 2 milioni di euro all’anno di fitti per cui ci sarà un bando di leasing in

costruendo in un area a Selvapiana (terreni privati? –ndr)”. Come dire: butto a mare le scelte concordate con l’amministrazione comunale che vanno da tutt’altra parte in direzione della valorizzazione del centro murattiano, il bando internazionale per la progettazione (la famosa roadmap) e l’area corrispondente all’ex campo sportivo Romagnoli di proprietà regionale (pagata 6 miliardi di lire al comune di Campobasso nel 1986). Improntitudine amministrativa e politica. Dardo

Zuccherificio, spiragli per il futuro aziendale L’Assessore Michele Petraroia, su richiesta delle organizzazioni sindacali di categoria, questa mattina ha incontrato il management e i lavoratori dello Zuccherificio del Molise per discutere il futuro di una delle più importanti aziende della regione. I sindacati hanno espresso alcune preoccupazioni soprattutto in relazione al bando per la vendita dell’azienda e alla situazione dei lavoratori avventizi che rischiano di fare un numero ridotto di giornate lavorative durante l’anno. L’Assessore Vittorino Facciolla ha sottolineato che l’impegno della Regione Molise potrà essere maggiormente incisivo in prospettiva futura, considerato l’imminente avvio della campagna saccarifera. “Appare evidente che quest’anno dovremo affidarci alla nuova società che gestisce lo Zuccherificio del Molise – ha precisato l’Assessore alle politiche agricole – la quale, sicuramente, dovrà operare in maniera corretta garantendo al contempo spese in economia”. “Resta inteso – ha proseguito l’Assessore regionale Facciolla – che nel prossimo PSR si potranno prevedere misure che aiutino la filiera saccarifera”. A spiegare la situazione della newco, nata lo scorso anno per salvare lo zuccherificio, è stato Bruno Feligini, procuratore speciale della nuova azienda, che ha spiegato come lo Zuccherificio, ormai prossimo al fallimento, sia stato risanato tanto che il primo anno di attività è stato chiuso in attivo.

Per quanto riguarda, invece, la questione avventizi, essa è legata alla riduzione degli ettari coltivati che, allo stato attuale, sono circa 6 mila. “Servono – ha detto il manager – anche degli accordi con le altre regioni produttrici di barbabietole in quanto forniscono allo stabilimento la gran parte della materia prima lavorata”. Bruno Feligini ha anche tenuto a precisare che la società che, da circa un anno, sta gestendo lo stabilimento ha pagato tutti gli stipendi reinvestendo gli utili nella messa in sicurezza degli impianti. Della società olandese, che ha dimostrato il proprio interesse verso lo stabilimento saccarifero di Termoli, ha parlato dettagliatamente l’amministratore delegato Alberto Alfieri. Il manager ha affermato che l’interesse è reale ma che per concretizzare l’acquisto dello stabilimento occorrerà che gli impianti continuino a funzionare: sarà, quindi, indispensabile programmare la prossima campagna saccarifera rassicurando anche gli agricoltori, considerato che, negli ultimi anni, c’è stato un calo nella produzione che è legato proprio alle incertezze del settore. “Il nostro compito – ha affermato l’Assessore regionale al Lavoro Michele Petraroia – rispettoso di tutti i soggetti che, a vario titolo, sono coinvolti nelle problematiche dello Zuccherificio, è salvaguardare un patrimonio bieticolo – saccarifero di grande rilevanza per l’economia regionale”. A breve sarà convocato anche un altro tavolo tecnico che, oltre ai rappresentanti sindacali e all’azienda, sarà allargato anche alle organizzazioni del settore agricolo, parte fondamentale della filiera.


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3 30 maggio 2013

Il fatto. Nel 2012 si plaudiva alla riduzione a quattro

Il centrosinistra punta al quinto assessore dimenticando il passato CAMPOBASSO. Dopo la bocciatura della mozione del centrodestra in Consiglio regionale, che chiedeva il mantenimento della legge approvata dalla stessa assise il 1 ottobre 2012 con la quale si procedeva alla riduzione dei consiglieri da 30 a 20 e a prevedere 4 assessorati, si è data via libera alla manovra che il centrosinistra sta pervicacemente portando avanti di aumentare a cinque gli assessorati. Questo, per consentire l'entrata in Giunta di Vincenzo Cotugno, di Rialzati Molise, rimasto fuori dopo la decisione del presidente Frattura di garantire all'Udeur di Vincenzo Niro di avere la presidenza del Consiglio sottraendo, di fatto, un posto proprio all'esponente di Patriciello. Eppure erano stati anche i consiglieri del centrosinistra, ad ottobre 2012, a sottolineare la necessità dei tagli. Così, Vincenzo Niro: "E al di là del dovere giuridicamente imposto dalla normativa statale a tutte le Regioni, la proposta in discussione non può che trovarci assolutamente concordi nel rispondere sì ad un dovere ma anche per dare corso ad una nostra precisa volontà di concorrere a quel piano generale di ristrutturazione politico-istituzionale che sta interessando l’intera impalcatura statale italiana nell’ottica, nell’obiettivo primario, di giungere al contenimento della

spesa pubblica". Sulla stessa linea il Pd con Danilo Leva. " Dobbiamo ridurre il numero degli Assessori e dobbiamo ridurre anche i costi della politica, con grande serenità dobbiamo fare quello e quello, ridurre il numero dei Consiglieri e ridurre allo stesso tempo i costi della politica. Lo dobbiamo fare con serietà, con immediatezza e con senso di responsabilità perché questa è una fase che poi riguarda tutti". E duro anche Cristiano Di Pietro dell'Italia dei valori: "Oggi con lo scandalo scoppiato nelle vari Regioni di “Batman” e “Superman”, come li chiamano i giornalisti, noi dobbiamo dare l’esempio che siamo dei “Robin Hood”, uso anche io un termine giornalistico, dobbiamo iniziare un percorso che ci porti a cambiare drasticamente l’architettura della nostra Regione". Oggi, però, tutti pronti a dimenticare la bontà pre elettorale delle loro dichiarazioni e pensare, invece, allegramente a portare il numero degli assessori regionali a cinque. Una brutta pagina della storia politica molisana.

Alle ortiche i tagli dovuti per contrarre le spese della politica CAMPOBASSO. "Come mai le opinioni di oggi sono così distanti da quelle di ieri? Cosa è cambiato rispetto ad allora? Non c’è più la necessità, come tuonava nella scorsa legislatura il vicepresidente Petraroia, di ‘lanciare un segnale forte e concreto ai molisani’? L’austerità e la sobrietà della politica e delle Istituzioni non sono più valori da difendere a tutti i costi, anche a colpi di referendum?”. Così Nicola Cavaliere consigliere regionale del Pdl in merito alla retromarcia fatta dal centrosinistra sulla questione del numero degli assessori che saliranno a cinque.“L’allargamento della Giunta è diventato improvvisamente un semplice dettaglio tecnico, un sacrificio economico che il Molise e i molisani possono e devono sostenere per un presunto bene comune. E’ bastata

un’elezione, sono bastate solo poche settimane a trasformare l’intransigenza di un centrosinistra perennemente sulle barricate in un centrosinistra da salotto, capace di chiudere gli occhi davanti a quello che solo un anno prima sarebbe stato definito come un incredibile scandalo”. “Tutto ciò fa purtroppo parte di un doppiopesismo tipico di una cultura politica che spesso modifica la verità secondo le convenienze”. “Ma noi - conclude Cavaliere - non vogliamo certo emulare il centrosinistra e cambiare abito al cambio di stagione. Eravamo, siamo e saremo responsabili e concreti, ponendo l’interesse del Molise al di sopra di qualsiasi speculazione politica in stile lite di condominio. Per questo chiedo, con il massimo della serenità, al Presidente Frattura di fermarsi un attimo a riflettere. Prima che talune scelte della maggioranza mettano in seria difficoltà l’immagine e il futuro della nostra Regione”.


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4 30 maggio 2013

Il fatto. Il sistema delle Poste presenta non pochi buchi sul territorio regionale La denuncia della Cisl

E’Tempo di agire! CAMPOBASSO. La questione Poste resta sempre in alto mare. "Da parte della dirigenza, purtroppo, non s’intravede alcuna volontà di voler affrontare tali criticità per avviarle a soluzione". Lo sostiene la Cisl che da tempo sottolinea le difficoltà del sistema. "Nonostante la constatazione dello stato di graduale disagio in cui versano i Servizi di Sportelleria e Recapito e il preoccupante, progressivo, scadimento della qualità del servizio nell’intero territorio regionale che avvalora una situazione ormai strutturalmente di emergenza in fase di assoluta, irreversibile deriva. E soprattutto per alcune materie (mancata corresponsione d’indennità, missioni, uso del mezzo proprio, straordinari e non anche per il malvezzo ormai consolidato nelle modalità di erogazione o di non erogazione delle ferie — d’ufficio, 3/4 giorni al mese, estive, pregresse, ecc. -) saremo

costretti – afferma Antonio D’Alessandro -.Su investimenti mancati e mai programmati, bloccati per strumenti di lavoro, infrastrutture, Formazione, Ambiente Sicurezza, e di qualunque altra attività oltre alla razionalizzazione, che rappresentano solamente un goffo e maldestro tentativo di nascondere le difficoltà. Forse, nello sforzo di compensare, continua a risparmiare su diritti e tutele dei lavoratori. Infatti, la nostra dirigenza sul Territorio, ormai stanca e con evidente incapacità di predisporre progetti e azioni tese al rilancio e allo sviluppo delle Poste in Molise, - insiste Antonio D’Alessandro , con troppa disattenzione continua a riservare un distacco con i lavoratori. Il graduale esaurimento della spinta propulsiva dei servizi finanziari e l’assenza d’innovazioni di prodotto, per far fronte alle forti propulsioni competitive

che provengono dal Mercato, sommata agli effetti inconfutabili di una crisi economica che ancora non ha esaurito il suo corso e continua a scaricare sul lavoro, sulle imprese e sui cittadi ni, seri problemi. Le considerazioni e le analisi della Cisl – precisa Antonio D’Alessandro -, si pongono al centro del più ampio dibattito istituzionale sulle questioni della riforma delle politiche sociali (sistema pensionistico, cuneo fiscale e quoziente familiare, ammortizzatori) per risolvere le tensioni che si scaricano PIL. Purtroppo, nonostante varie occasioni il Sindacato SLP-CISL ha segnalalo uno stato di allarme che vede i lavoratori molisani “avvitati su se stessi” stressati e stremati da ritmi lavorativi forsennati e da un continuo, insopportabile, pressing commerciale finalizza to al raggiungimento degli obiettivi (annuali, quadri-

mestrali, a campagna, a gara fra Filiali e di Filiale, D-day e chi più ne ha più ne metta), KPI per Ferie e tempi di attesa (minimi e massimi) della clientela. A tutto ciò si sommano le difficili condizioni di lavoro degli operatori della Sportelleria (compresi i Quadri, DUP, Commerciali) per effetto delle ormai insostenibili carenze di personale a causa della mancata copertura del turn over (esodi, pensionamenti, passaggi ad altri settori: Commerciali e Responsabili DUP, Monoperatori, cluster B, A2 ecc). Neanche alla presenza di un quadro così desolante – chiude Antonio D’Alessandro - si nota un risveglio da quel torpore in cui sembra avvolto la nostra Dirigenza aziendale che, oltre a rimanere assente, sorda e distratta evidenzia una sorta di atteggiamento arrogante senza rendersi conto della qualità offerta alla clientela molisana.

La manifestazione. Sono le derrate alimentari a tenere deste le cronache

La Coldiretti è preoccupata per i prodotti a basso costo Timori anche dopo il blitz della Finanza in un caseificio in provincia di Isernia CAMPOBASSO. Ci saranno anche i vertici dei dirigenti della Coldiretti Molise, oggi a Bruxelles, per la presentazione del primo Dossier sui prodotti alimentari a basso costo, “I rischi dei cibi low cost”, dai quali l’Europa ci deve difendere. Alla manifestazione, che si terrà in occasione del Forum internazionale “Più Europa, più politica agricola”, sull’importanza di valorizzare l’agricoltura europea per garantire la sicurezza ambientale e alimentare dei cittadini, in vista della riforma della Politica Agricola Comune (PAC), parteciperanno i Presidenti Coldiretti Regionale e provinciale di Isernia, Vittorio Sallustio e Giovanni Monaco, ed il Direttore Regionale, Roberto Scano. Con un aumento record del 9 per cento nell’ultimo anno – evidenziano i Dirigenti della Coldiretti Molise - ci sono oltre sei famiglie italiane su dieci (62,3 per cento) che hanno tagliato quantità e qualità degli alimenti, privilegiando nell’acquisto prodotti offerti spesso a prezzi troppo bassi per es-

sere sinceri, che rischiano di avere un impatto sulla salute. Di fronte ad una escalation di truffe ed inganni sul cibo favorita dalla crisi, Coldiretti sostiene che è importante investire sull’agricoltura europea, anche per assicurare cibo in quantità e qualità adeguata alle esigenze dei cittadini. L’obiettivo del Dossier “I rischi del cibo low cost” è quello di far conoscere quali sono i trucchi che consentono di produrre cibo a prezzi stracciati, ma soprattutto quali rischi si corrono e come difendersi nell’acquisto delle diverse tipologie di alimenti che finiscono nel piatto, con la mappa dei pericoli nel piatto e numerosi esempi concreti di prodotti che saranno esposti ed illustrati per l’occasione con il supporto di esperti. E’ di questi giorni, ricordano ancora i Dirigenti Coldiretti Molise, il blitz della Guardia Forestale in Provincia di Isernia, che ha individuato un caseificio che spacciava per prodotto made in italy le mozzarelle fatte con latte

tedesco. Nel pieno delle trattative per il rinnovo della Politica Agricola Comunitaria (PAC), la Coldiretti Molise ribadisce la determinazione a difendere i diritti degli agricoltori Molisani ed Italiani, insieme a quelli di tutti i consumatori.


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5 30 maggio 2013

Siamo sempre gli stessi! Ha fatto discutere l’analisi su Il Corriere della Sera Titolo basso, in prima pagina del Corriere della Sera, per i nuovi gestori della cosa pubblica regionale presentati, raccontanti e commentanti, in chiave critica, da Sergio Rizzo. Cose note ai più nel Molise, ma tenute sapientemente ai margini della cronaca locale impegnata a massacrare Michele Iorio in evidente fase calante, ancorché dedita e dedicata ai rinnovatori, ai moralisti, ai duri e puri del falso e infingardo centrosinistra by Frattura, contrabbandato quale leva per rialzare il Molise dalla polvere del malcostume (politico e amministrativo) in cui era caduto, con l’aggiunta di particolari attenzioni degli inquirenti e dei tribunali. Il più letto e diffuso quotidiano nazionale ha riequilibrato il diritto di cronaca che la stessa testata aveva largamente utilizzato per mettere alle corde Michele Iorio, dando della nuova giunta un profilo incardinato ad alcuni aspetti societari e parentelari del neogovernatore che paiono interferiscano nella planimetria regionale rendendo nulli i proclami di novità e trasparenza di cui è stata infarcita la campagna elettorale del 24 e 25 febbraio scorsi. Sul Corriere della Sera sono stati esposti eventi, fatti e circostanze che ripropongono il lato affaristico della politica, e abbassano notevolmente la soglia della morale (politica), confermando il detto che di notte tutti i gatti sono grigi. La notte molisana è lunga, e in essa si sono consumate e si consumano le peggiori nefandezze politico-

strumentali-affaristiche-parentelari fatte poi abilmente passare per quisquilie e pinzellacchere. Il Corriere della Sera ha voluto e saputo illuminare parte della notte molisana per mettere di nuovo il Molise sotto la lente d’ingrandimento, realtà regionale in cui l’ambiente è sotto attacco dei tycoon dell’eolico e del fotovoltaico, la corruzione dilaga, la pubblica amministrazione non funziona, e gli apparati politici succhiano risorse e i conti in banca si gonfiano. Un Molise in cui, per non cambiare niente, è stato fatto credere che tutto sarebbe cambiato. Le parentele, gli intrecci societari, i nomi e i prestanomi che formerebbero il substrato organizzativo del nuovo esecutivo regionale messo in bella copia da Sergio Rizzo sul Corriere della Sera del 14 maggio indurrebbero ancora una volta a ritenere che la corsa al potere ha un solo scopo: arricchire se stessi e i propri sodali. Naturalmente impoverendo il Molise, e mortificando i molisani onesti. Una corsa senza scrupoli né riguardi, soprattutto nei confronti dei cittadini e degli elettori. Corsa che questa testata ha messo in evidenza con largo anticipo rispetto all’esito delle urne elettorali. Ma era predisposto che Iorio cadesse e Frattura salisse sul proscenio politico regionale, nonostante i pesi che trascina. Dardo

Il timore. Nessun segnale dall’istituzione verso l’Unimol

Università, la Regione intervenga

CAMPOBASSO. Le piccole università, tra le quali quella del Molise, stanno soffrendo e non poco in questi anni a causa di una serie di leggi a livello nazionale che ne riduce drasticamente la possibilità di crescere sul piano qualitativo. A subire meno danni dai provvedimenti sono, come al solito, i grandi atenei con esuberanza di docenti ed elevato turnover: più semplice per loro fare fronte ai propri programmi didattici e superare questo triennio di sofferenza, mentre nelle piccole università i pochi docenti presenti non saranno in grado, per via

dell’inesistente turnover, di assicurare una didattica a norma oltre avere ben scarse prospettive di crescita programmata. Viene da chiedersi se la politica sia consapevole di ciò o se invece ci si trovi di fronte ad una cinica e dannosa scelta messa in atto per ridurre con modalità capestro il pur rilevante numero di università che, non può non constatarsi, costituiscono un sistema apparentemente a crescita indefinita per numero di sedi, di docenti ed aspiranti tali. Piuttosto problemi di significatività scientifica e didattica sarebbero forse da individuare nelle

innumerevoli, costose colonie dei megatenei (spesso funzionali, queste, solo alla proliferazione di corsi e docenti fine a se stessa); non può, invece, non darsi supporto a realtà efficienti dal punto di vista scientifico-didattico e, perché no, con appropriata dislocazione geografica, capaci di attrarre, anche se giovani, risorse e soddisfare la utenza. Ed allora c'è la necessità che l'intera classe politica molisana sappia fare quadrato intorno all'Unimol per salvaguardare una struttura universitaria che, pure, nelle sue difficoltà e nelle sue contraddizioni ha dato molto al

territorio molisano e, soprattutto, alla città di Campobasso. Ora va scongiurato il pericolo insito nelle leggi approvate che rischiano di portare ad una desertificazione culturale nel momento in cui verrebbero a mancare le piccole università come quella del Molise. Un conto è riordinare le gemmazioni territoriali, un altro è il pensare solo a tagliare. La classe politica molisana deve ritrovarsi intorno ad un programma capace di rilanciare il sistema universitario in termini di qualità e di presenza come la vollero quanti si batterono negli anni per la sua nascita.


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Campobasso

30 maggio 2013

Il punto. Nessuna risposta dal Comune sugli interrogativi posti da due avvocati

Dossi artificiali, pericolosi e fuori dalle norme stradali CAMPOBASSO. Che fine ha fatto la diffida degli avvocati Angelo Cima e Pietro Colucci, di Campobasso in merito all'illegittimità dei dossi artificiali disseminati in città? Al momento non c'è traccia di risposta da parte del Comune rispetto alla diffida sulla condizione dei manufatti stradali. Questo il testo della lettera che è stata inviata al Sindaco: "Nell’area urbana di Campobasso sono stati posizionati numerosi dossi artificiali non prefabbricati; che l’art. 179 del D.P.R. 16.12.1992, n. 495, “Regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada”, stabilisce, con riferimento all’art. 42 del D.Lgs. n. 285/92: “sulle strade dove vige un limite di velocità inferiore o uguale ai 50 Km/h si possono adottare dossi artificiali evidenziati medianti zebrature gialle o nere parallele alla direzione di marcia, di larghezza uguale sia per i segni che per gli intervalli visibili sia di giorno che di notte. I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. Ne è vietato l'impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento. I dossi di cui al comma 4, sono costituiti da elementi in rilievo prefabbricati o da ondulazioni della pavimentazione a profilo convesso. In funzione dei limiti di velocità vigenti sulla strada interessata hanno le seguenti dimensioni: a) per limiti di velocità pari od inferiori a 50 Km/h larghezza non inferiore a 60 cm e altezza non superiore a 3 cm; b) per limiti di velocità pari o inferiori a 40 Km/h larghezza non inferiore a 90 cm e altezza non superiore a 5 cm; c) per limiti di velocità pari o inferiori a 30 Km/h larghezza non inferiore a 120 cm e altezza non superiore a 7 cm. I tipi a) e b) devono essere realizzati in elementi modulari in gomma o materiale plastico, il tipo c) può essere realizzato anche in conglomerato. Nella zona interessata dai dossi devono essere adottate idonee misure per l'allontanamento delle acque. Nelle installazioni in serie la distanza tra i rallentatori di cui al comma 4, deve essere compresa tra 20 e 100 m a seconda della sezione adottata”; che non sembra, invero, che i predetti dispositivi, talvolta denominati “attraversamenti pedonali rialzati” (questi ultimi non specificamente previsti dal codice della strada) siano conformi, per mi-

sure e modalità di realizzazione, a quanto prescritto dalla norma: in particolare, non sono stati realizzati con tecniche “definitive”, utilizzando materiali a cromatura diversa, ma solo vernice, per cui le zebrature gialle e nero, solo occasionalmente oggetto della necessaria manutenzione, non sono quasi mai visibili; sono in gran parte in rovina; che sono stati collocati, in violazione del comma quinto del regolamento, anche sugli itinerari dei veicoli adibiti a mezzi di soccorso, come ad esempio presso la stazione dei Vigili del Fuoco di via Sant’Antonio dei Lazzari; che in molti casi il presegnalamento è del tutto inadeguato (come in via Nobile ed in via Herculanea, ove è indicato l’attraversamento pedonale, ma non il piano stradale rialzato); che la situazione è fonte, soprattutto nelle ore notturne, di potenziali pericoli per gli automobilisti e, soprattutto, per i motociclisti; che la direttiva ministeriale del 24 ottobre 2000 impone agli Enti proprietari delle strade di evitare che tali opere costituiscano pericolo per la circolazione. Per questo chiedevano agli amministratori di palazzo San Giorgio di verificare la rispondenza dei dossi artificiali alle disposizioni di legge, onde evitare possibili rischi per l’incolumità delle persone. Puntuale, invece, solo il silenzio.

L’evento.

Croce Rossa, benedetto il nuovo automezzo Ieri pomeriggio, presso il Sagrato del Santuario Santa Maria del Monte a Campobasso, si è tenuta la Benedizione del nuovo automezzo acquistato dal Comitato Regionale della Croce Rossa del Molise per le esigenze dei volontari del posto. All’evento ha preso parte il Presidente Regionale CRI Molise, professoressa Maria Vitale, il Presidente Provinciale, dottor Pino Alabastro. A seguire, alle ore 18.30, presso la sala Conferenze dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, si è tenuto l’incontro studio sulla Storia della Croce Rossa Italiana, promosso dal Comitato Provinciale della Croce Rossa di Campobasso.

Il fatto. Dopo un incontro tra gli iscritti per fare il punto della situazione

Salute mentale, l’associazione chiede un Consiglio monotematico CAMPOBASSO. Si è tenuto presso i locali del Centro di Salute Mentale di Campobasso un incontro sollecitato dalle associazioni degli utenti e dei familiari. L’iniziativa, seppur organizzata a stretto giro, ha riscontrato un notevole successo, circa 100 i partecipanti. Un tema sentito e troppo spesso, anche in passato, non adeguatamente considerato se non all’interno del circuito. Sul tavolo ci sono state una serie di proposte concrete che hanno riguardato le borse lavoro per gli utenti psichiatrici, l’organizzazione del servizio a livello intercittadino, la costruzione di gruppi appartamento dedicati. In tanti hanno fatto una considerazione precisa: è in momenti storici precisi della nostra società, con la crisi di sistema che sta colpendo l’economia nazionale e regionale, che le associazioni, le cooperative ed i volontari possono far valere il loro contributo. Tutelare le persone che hanno una malattia mentale, e garantirgli almeno un accesso ad esperienze lavorative

anche saltuarie non può non essere più una priorità per tutti. Nell’incontro tra i familiari e gli utenti c’è stata ampia convergenza sul tema dei gruppi appartamento. La realizzazione di strutture psico-geriatriche è prevista in regione da ormai quasi quarant’anni, e non è più rinviabile a detta dei partecipanti. Da questo confronto è scaturita forte l’esigenza di rinvigorire e ritrovare la centralità di ruolo dell’associazionismo che, coadiuvando i servizi pubblici di psichiatria, potrà rivendicare a gran voce i diritti di persone svantaggiate che spesso sono vittime dello stigma generalizzato. Tra le altre proposte, le associazioni hanno avanzato l’ipotesi di chiedere alle istituzioni, Regione e Comune nello specifico, l’indizione di Consigli tematici sulla Salute Mentale. Inoltre è stato deciso dai partecipanti che questi incontri dovranno ripetersi con cadenza periodica, così da poter comunicare tra gli operatori della Salute Mentale e poter conoscere tutte le proposte portate avanti.


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Campobasso

30 maggio 2013

Dalla stagione invernale (neve, pioggia e ghiaccio), è emersa una città-gruviera (tutta buche, fossi e voragini)

Campobasso si va sbriciolando L’assurdo è di casa a Palazzo san Giorgio: solo 60mila euro per la manutenzione di 500 chilometri di strade comunali (urbane ed extraurbane) Strade e marciapiedi, in particolare, stanno andando in frantumi: si sbriciolano; e Campobasso aggiunge altra miseria estetica ai danni procurati da uno sviluppo edilizio caotico e da una assurda, violenta, irrazionale campagna cartellonistica che occlude alla vista le poche immagini panoramiche. Il tutto per racimolare soldi che poi finiscono nel calderone degli sprechi. L’insieme che ne viene fuori determina un ulteriore abbassamento della qualità della vita, con i pedoni e gli automobilisti e tutto il sistema della mobilità in chiara crisi di razionalità. Campobasso conta circa 500 chilometri di strade comunali (urbane ed extraurbane), molte delle quali precarie in origine, altre in evidente deterioramento, altre ancora in prossimità di deteriorarsi. Dinanzi allo spettacolo che s’è venuto a creare, abbiamo cercato di capire come mai, e perché, l’amministrazione comunale si sia votata al peggio di sé con pervicace costanza, facendo in modo che dalla stagione invernale (neve, pioggia e ghiaccio), emergesse una città-gruviera (tutta buche, fossi e voragini) e rimanga tale, in assenza di una qualsiasi attività di ordinaria manutenzione in grado di aggiustare i guasti e di riparare i danni, almeno quelli più vistosi. Eppure, alla gestione delle strade comunali sappiamo esserci uno dei tecnici più preparati ed accorti che il Comune disponga, il quale mai si sognerebbe di mettere la propria figura di tecnico e di responsabile di un pubblico servizio a rischio di reputazione, se non fosse costretto dalle circostanze e dalla (ir)responsabilità altrui. Difatti è così. Il tecnico comunale che cura la manutenzione delle strade e dei marciapiedi e delle piazze cittadini, per tenerli in ordine e a regola d’arte, dispone di uno stanziamento di appena, dicasi appena, 60mila euro.

Importo ridicolo, se rapportato al chilometraggio delle strade, alla particolarità del clima campobassano, alla intensità dei traffico che le strade devono sopportare e ai guasti che devono subire. Per quanti sforzi abbiamo fatto, non siamo riusciti ad individuare chi ha stabilito una posta di bilancio così misera per un servizio di quella vastità. Una mente di quella levatura va assolutamente segnalata alla cittadinanza. Destinare 60mila euro per tenere in esercizio strade, piazze e marciapiedi, equivale a convivere con le buche, i fossi e le voragini, e farsene una ragione. Lo abbiamo scritto in altra circostanza, in cui le condizioni oggettive di degrado della città hanno mosso critiche

e polemiche. Sarebbe il caso che gli amministratori provassero almeno un briciolo di disagio per ciò che destinano ai servizi per i cittadini e per ciò che prendono come emolumenti. Comportandosi di conseguenza. Togliendo cioè a se stessi ciò che serve ai cittadini. Lo faranno mai? Dardo

Gli eventi organizzati dalla Palladino Company

Corpus Domini deve avere anche lo spazio culturale La presenza forte di don Antonio Pizzi e l’acutezza del prof. Gianfranco De Benedittis hanno aperto la seconda edizione di Cultura in bancarella, l’iniziativa ideata dalla Palladino Company per promuovere la lettura nelle piazze molisane, nel caso specifico in Piazza Municipio a Campobasso. Il sacerdote e poeta dialettale di Fossalto è stato il primo a sedersi nel salottino all’aperto all’ombra di Palazzo San Giorgio. Ha presentato il suo ‘Ri Mistere de Corpus Domene a Campobasso’, raccolta di poesie in vernacolo che raccontano la storia e i carri della tradizione religiosa e popolare più importante di Campobasso. A quattro giorni dall’evento religioso e in prossimità della grande festa che trasforma e riempie la città, don Antonio ha lasciato parlare le sue opere, declamate da quattro lettrici: dalle sensazioni alle preghiere, dall’interpretazione dei singoli carri, alle atmosfere dell’evento religioso, uno spaccato di storia che evoca i tempi in cui il Corpus Domini era molto più di una festa popolare. Il vero significato del Corpus Domini passa soprattutto attraverso la conoscenza. Dai Misteri a ‘I castelli di Colletorto’, martedì sera si è svolta la seconda serata di Cultura in bancarella. Nelle vesti di autore - introdotto dalla Presidente

della sezione Molise dell’Istituto Nazionale di Castelli, Onorina Perrella - l’archeologo molisano Gianfranco De Benedittis il quale ha avuto parole di elogio nei confronti di chi lo ha aiutato nell’opera editoriale, nel progetto di valorizzazione del Castello di Colletorto, e verso chi ha la forza di promuovere la cultura direttamente tra la gente e cioè non in circoli elitari o convegni specifici. “Questo libro – ha detto - è il risultato di una collaborazione proficua. Senza una squadra non si realizza nulla. Sono venuto a presentare il libro in Piazza – ha proseguito - perché la cultura deve entrare nel Corpus Domini, uscire dal sottobosco e comunicare. Corpus Domini deve trovare uno spazio maggiore per la cultura. Ben vengano manifestazioni come questa”. Le due interessanti serate iniziali saranno seguite dalle altre in programma, fino a venerdì. Ecco cosa propone ancora Cultura in bancarella : Giovedì 30 maggio ore 19 Il collezionista di barbie con Roberto Colella Venerdì 31 maggio ore 19 Le bande musicali molisane dell’800 con Vincenzo Lombardi “Vierne e State”. Le stagioni del canto rituale con Franco Miranda

A fil di voce

Il flop di Gino: colpa del gelato Sarebbe bastato poco. Forse solo i soldi di un gelato. Anche da passeggio, crema e cioccolato, da consumare in piedi. Senza il comfort, del tavolino, dell’acqua minerale. E della buona compagnia. Sarebbe bastato avere quei pochi euro per soddisfare la golosità del palato, in una calda giornata di sole; o sarebbe stato meglio non cadere nel tranello di quella infelice battuta; o meglio ancora, usare un po’ di prudenza, magari quel pizzico di ottimismo che non guasta, per cambiare la storia di questa sciagurata guida della città. Invece, Gino, quel giorno, si lasciò scappare la battuta che s’è rivelata subito un clamoroso boomerang. Un boomerang che dopo aver volteggiato l’aria gli è tornato addosso. Abbassandone prima i gradimenti, per poi atterrarlo agli occhi dei campobassani che non lo amano più. E che, l’anno scorso, quando si presentò al balcone per il saluto di Corpus Domini, lo coprirono di rumorosi fischi. I “veri” problemi della città di Campobasso non sono stati i pochi soldi che sono mancati per il gelato. I problemi sono stati altri, puntualmente tutti irrisolti. Nonostante una simile disfatta, secondo alcune voci che arrivano dal Palazzo, Gino sarebbe intenzionato a sfidare l’impopolarità. Presentandosi all’appuntamento della primavera dell’anno prossimo. Quando si andrà a rinnovare l’attuale amministrazione che perderà, per decreto, anche 8 consiglieri. Che diverranno 32, al posto degli attuali 40. Più il sindaco, naturalmente. Che stando agli umori della piazza, non dovrebbe più essere Gino. (P.P.P.)



ANNO IX - N° 1 - GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Giacomo D’Apollonio

L'Oscar del giorno lo diamo a Giacomo D'Apollonio candidato a sindaco del centrodestra. In poco più di un mese è riuscito a recuperare l'impossibile sul candidato della coalizione avversaria con tenacia e mantenendo una linearità e una pacatezza nei suoi interventi che hanno finito con il conquistare non pochi consensi. Certo, ha dovuto lottare anche sulle macerie della sua stessa coalizione e, alla fine, è stato credibile e apprezzato dagli elettori che, per poco, non lo hanno portato al ballottaggio dal quale, ne siamo certi, sarebbe uscito vittorioso.

Il Tapiro del giorno a Luigi Brasiello

Il Tapiro del giorno lo diamo al nuovo sindaco di Isernia, Luigi Brasiello. Era partito al comando di una corazzata che sembrava potesse distruggere il potenziale elettorale degli altri due sfidanti. Così non è stato ed, anzi, solo per un filo di schede e a notte fonda ha potuto incamerare l'intera posta in palio. Una vittoria a metà, dunque che la dice lunga sulle certezze e aspettative degli elettori. Ora bisognerà valutare il suo operato in una città che ha tanto bisogno di una nuova e urgente fase progettuale.



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Isernia

30 maggio 2013

Il fatto. Il centrosinistra puntava ad un risultato forte mentre ha rischiato il ballottaggio

Brasiello sul filo di lana che ‘perde’ la vittoria a mani larghe ISERNIA. Una vittoria maturata sul filo di lana quella di Luigi Brasiello che, pure, alla vigilia sembrava dovesse essere il mattatore delle elezioni comunali di Isernia. Un centrodestra dilaniato dalle polemiche a seguito del risultato elettorale delle regionali, ha visto nascere la candidatura di D'Apollonio solo all'ultimissimo minuto. Eppure, è stato proprio D'Apollonio, con una campagna elettorale serrata ma dai toni pacati, a recuperare quanto era possibile ottenere nel breve volgere di un tempo che è andato facendo sempre più corto. Nonostante

tutto è riuscito a portare il centrosinistra ad attendere l'ultima scheda prima di potere tirare un respiro di sollievo. Il ballottaggio, infatti, era stato già giudicato pericoloso per il candidato del centrosinistra che avrebbe, pure, potuto rimetterci le 'penne'. Oggi, in ogni caso, Brasiello è il nuovo sindaco di una città che ha la necessità di vedere un impegno amministrativo forte e, soprattutto, capace di idee e progettualità. Una città ridotta all'osso, con ampie punte di degrado sociale ed economico che non può più permettersi il lusso di conoscere altre distrazioni. Il

centrosinistra, nelle passate edizioni, non ha dato grandi prove di amministrazione e si spera che anche quella uscita dalle urne non si incanali sul 'copiato' di quelle che l'hanno preceduta. Discorso diverso, invece, a Venafro dopo Antonio Sorbo, alla guida di una pattuglia eterogena, è riuscito a sbarazzarsi di Mario Pietracupa e delle due famiglie politiche che c'erano alle spalle: quelle dei Patriciello e degli Scarabeo. Si tratta, ora, di mettere in pratica fin da subito quanto disegnato nel programma presentato agli elettori e di avviare una

Il nuovo Consiglio comunale di palazzo San Francesco

ISERNIA. Questa la composizione del nuovo Consiglio comunale. Alla maggioranza sono stati attribuiti 20 seggi, oltre a quello del sindaco, eletto con 6.904 voti, pari al 50,54%. Entrano in Consiglio: Lista n. 1 Psi/Sel 581 Bice Antonelli 155; Lista n. 2 Uniti per Isernia 639 Franco Capone 201, Mariella Di Sanza 134; Lista n. 3 Partito democratico 2172 Luciano Sposato 301, Marco Amendola 283, Giuseppina Melaragno 266, Francesca Scarabeo 255, Ovidio Bontempo 202, Edmondo Angelaccio 179 ; Lista n. 4 Isernia di tutti 2258 Roberto Di Baggio 529, Maria Teresa D’Achille 391 , Linda Dall’Olio 304 , Andrea Galasso 230, Ugo Antenucci 226, Davide Avicolli 198, Michele Mezzanotte Pallotta 147; Lista n. 5 Polo di centro (Udc) 802 Domenico Di Baggio 272 , Cesare Pietrangelo 241; Lista n. 6 Udeur 811 Cosmo Galasso 201, Remo Castiello

132; Lista 7 241. Alla minoranza vanno 12 seggi. Giacomo D’Apollonio , candidato sindaco ha ottenuto 5867 voti, pari al 42,95% . Entra in Consiglio in quota Pdl . Lista n. 8 Isernia in Comune 1203 Angelo Cutone 186, Antonio Lombardozzi 152, Sonia De Toma 125; Lista n. 9 Fratelli d’Italia 850; Pietropaolo Di Perna 234, Eugenio Kniahynicki 176; Lista n. 10 Grande Sud 703 Gianni Fantozzi 265 ; Lista n. 11 Popolo della libertà 1583 Raimondo Fabrizio 415, Filomena Calenda 250, Stefano Testa 228 ; Lista n. 12 Progetto Molise 1056 Domenico Chiacchiari 220, Emanuela Guglielmi 189 ; Celestino Caranci candidato sindaco ha totalizzato 889 voti, pari al 6,51% (non entra in Consiglio) Lista n. 13 Isernia Bene Comune 364 . Le schede nulle sono state 310, le bianche 64 per un totale votanti pari a 13.660

nuova fase amministrativa capace di dare risposte concrete alla gente di Venafro stufa di giochetti e sotterfugi.

Luigi Brasiello nuoco sindaco di Isernia

La nota. Per il coordinatore regionale

“Fratelli d’Italia, rivelazione della politica cittadina” Isernia ha da qualche ora il nuovo sindaco, Luigi Brasiello sostenuto dal centro sinistra, che, per una manciata di voti è riuscito ad evitare il ballottaggio. Certa, ormai, anche la composizione del nuovo Consiglio Comunale che vede assegnati 20 seggi alla maggioranza di centrosinistra, ed 11 alla coalizione di centrodestra guidata da Giacomo D’Apollonio. Fratelli d’Italia si conferma una solida realtà all’interno del centrodestra, raggiungendo percentuali del 6,40% - tra le più alte d’Italia, ed eleggendo 2 consiglieri Pietro Paolo Di Perna ed Eugenio Kniahynicki. Si conferma il trend di crescita positivo registrato dal partito in tutte le competizioni amministrative cui ha partecipato. "Così come già successo in occasione delle scorse politiche - queste le considerazioni del Coordinatore regionale Di Sandro Fratelli d’Italia registra, anche nel capoluogo pentro, percentuali tra le più alte a livello nazionale. In un momento in cui prevale la diffidenza degli elettori verso i partiti a favore delle liste civiche o dei movimenti, raccogliamo un buon consenso attorno al nostro gruppo. Merito della squadra di candidati che si è spesa, in questi giorni di campagna elettorale, per portare avanti la propria battaglia per l’affermazione di un nuovo centrodestra, pulito, rinnovato, trasparente e vicino alle esigenze della cittadinanza. Merito del candidato Sindaco, d’Apollonio, che ha saputo farsi portatore di quell’idea di serietà e professionalità necessarie per affrontare con la giusta motivazione una sfida che, in partenza, appariva ardua. Giacomo d’Apollonio ha rappresentato, infatti, un valore aggiunto per il centrodestra isernino, raccogliendo un numero di consensi superiore a quello delle liste ed incarnando quei valori che costituiscono i cardini della nostra battaglia politica. Merito, soprattutto, dei tanti elettori che con le proprie preferenze hanno dimostrato di voler dare fiducia al nostro progetto. Tanti i volti nuovi di Fratelli d’Italia e, proprio tra loro, si ritrovano i due neoeletti consiglieri Pietro Paolo Di Perna ed Eugenio Kniahynicki; due giovanissimi che da anni sono attivamente impegnati in politica e che, ne sono certo, sapranno rappresentarci al meglio. Porteremo avanti un’opposizione seria e responsabile, saremo sempre pronti a valutare proposte e programmi della nuova maggioranza e, quando possibile, anche ad integrarli con idee che possano creare vantaggio per la cittadinanza. Di una cosa possono stare tranquilli i nostri elettori: saremo sempre dalla stessa parte, pronti a continuare la nostra battaglia per rifondare il centrodestra nei valori e nelle idee; siamo pronti a batterci per difendere quello in cui crediamo perché il futuro della buona politica passa attraverso il recupero di un rapporto di fiducia e rispetto con l’elettorato".


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Termoli

30 maggio 2013

La denuncia. Sotto accusa l’amministrazione comunale A puntare l’indice il capogruppo Pd Cordisco

CAMPOMARINO. Siamo al quarto anno di questa Amministrazione e nulla è cambiato. I problemi sono sempre gli stessi, il loro programma elettorale rispetto al quale, forse, avevano ottenuto la fiducia di chi li ha votati è rimasto disatteso. Per quanto riguarda il turismo, tema importante per la nostra realtà e per chi ha deciso di investire ed impegnarsi in questo campo, sono quattro anni che assistiamo al nulla, tutto è fermo, i dati riferiti alle presenze ed al gradimento sono tutti in discesa. Certo uno potrebbe obiettare che abbiamo preso la Bandiera Blu che mancava da anni dalle nostre spiagge, vero, ma non basta. Si può parlare di quanto sta accadendo nel settore dei servizi spiaggia, gli ennesimi sequestri della Capitaneria di Porto a molte delle strutture agenti sul litorale campomarinese sono notizie di questi giorni. Non entro nel merito dei sequestri, in quanto sono in corso i provvedimenti e saranno le Autorità competenti a verificare le autorizzazioni, ma quello che mi preme evidenziare e la mancanza assoluta da parte dell’Amministrazione di una azione di trasparenza, coinvolgimento e partecipazione con i soggetti preposti a svolgere queste attività, che servono per rendere vivo il turismo, a creare occupazione ma anche quale fonte di reddito alla nostra popolazione. Da sempre, sono tanti i ragazzi che nel periodo estivo hanno la possibilità di guadagnare qualcosa lavorando in queste strutture e oggi più che mai, vista la crisi economica perdurante, sarebbe importante. Sono quattro anni che si va avanti, con il bando per la concessione temporanea di aree demaniali per attività turistiche ricettive per le associazioni e sono quattro anni che partono le denunce e i controlli della Capitaneria che finiscono in sequestri. Ora forse siamo all’epilogo! La stagione balneare 2013 deve ancora partire e già siamo su tutti i giornali con pantomime di ogni tipo, accuse di una parte verso l’altra e con i sequestri in atto e le denunce tra i titolari dei lidi e gli assegnatari delle concessioni temporanee fioccano a iosa. E in tutto questo l’Amministra-

“Campomarino, un centro abbandonato al destino Una triste vicenda” La petizione.

Campomarino lido e Campomarino paese

“Non lasciateci a piedi e senza autobus per andare a lavorare”

zione che fa? E’ assente. Possibile che il Sindaco quale parte politica non riesca a dipanare questa matassa? Possibile che il Responsabile non intervenga per trovare una soluzione che soddisfi le due parti e magari se avesse predisposto un bando 2013 che avesse tenuto conto delle note vicende dello scorso anno sarebbe stato meglio. Quanto accade danneggia la già compromessa immagine del paese, ma ne va anche della coesione sociale e lavarsene le mani non giova a nessuno. Bisogna intervenire una volta per tutte con coraggio, assumendo se del caso anche posizioni difficili alla ricerca di soluzioni che non lasciano libere interpretazioni, non è più tempo d giocare con le persone. Si deve mettere mano in via definitiva, coinvolgendo tutti, al piano spiaggia e pensare concretamente ad uno sviluppo turistico del territorio. Le belle frasi che componevano il programma di “Noi Campomarino”: “obiettivo primario di Noi Campomarino è quello di favorire la crescita della comunità locale. Il turismo balneare rappresenta la maggiore fonte di ricchezza di Campomarino, per cui è necessario porre particolare attenzione al suo sviluppo e alla razionalizzazione delle richieste, favorendo i flussi turistici curando la ricettività e l’ospitalità, sostenendo i processi di aggregazione tra le imprese” si sono rivelate in questi quattro lunghi anni tutte balle, se c’è stato qualcosa lo si deve solo al sacrificio degli imprenditori che anche con la crisi hanno continuato a lavorare ed investire sul nostro territorio, da parte dell’Amministrazione non vi è stato nessun aiuto concreto, non si è visto arrivare nulla. E le denunce, le polemiche, sono frutto di un al-

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

lontanamento dai problemi, di un distacco netto, per non assumersi la responsabilità di fare scelte chiare e condivise. L’unico intervento “turistico” che interessa, forse perché ci stiamo avvicinando alle elezioni, è fare un bando per la gestione dei parcheggi al lido per cinque anni. Si 5 lunghi anni che imbracano anche la prossima amministrazione, qualunque essa sarà. Mi domando perché non farlo solo per un anno e lasciare a chi verrà la possibilità di decidere se dare la gestione dei parcheggi in appalto ad una ditta esterna o gestirla direttamente magari facendo una cooperativa di ragazzi del nostro paese? Poi si potrebbe parlare del mercatino serale, altro buco nell’acqua, e della programmazione dell’estate 2013 per la quale, pur essendo di fatto alle porte di giungo, ancora non sappiamo nulla. Ma questa è la prossima puntata! Vincenzo Cordisco Consigliere Comunale e Capogruppo PD

PETACCIATO. Tre moduli zeppi di firma da parte di dipendenti esasperati per i disagi che dal 2 maggio li vedono affrontare per andare al lavoro. Ben 48 sottoscrizioni dalla sola cittadina di Petacciato, indirizzate al governatore Frattura, all’assessore ai Trasporti Pierpaolo Nagni, alla direzione della Mobilità di via Elena e al prefetto di Campobasso. “La soppressione delle corse tra Petacciato e il nuPetacciato cleo industriale di San Salvo comporta gravi disagi a tutti noi lavoratori per raggiungere il proprio posto di lavoro. Ci sono lavoratori che non sono in possesso della patente di guida, come ci sono lavoratori che non sono in possesso di altri mezzi per poter raggiungere la destinazione”. Una protesta che a quasi un mese dall’entrata in vigore dei tagli Atm non riesce ancora ad approdare in una soluzione pratica. “Vi segnaliamo la necessità di ripristinare immediatamente il servizio di trasporto pubblico, che è al servizio di lavoratori dipendenti della Pilkington, della Bravo, della Primo, del Conad, della Denso, della Cill e della Flovetro”.

Il fatto. La comunicazione dopo l’incontro tra le parti

Fiat, a fine giugno la terza fase di cassa integrazione TERMOLI. Ennesima riunione tra la dirigenza aziendale della Fiat Powertrain Technologies di Termoli e la rsa di stabilimento ed ennesima comunicazione di cassa integrazione. Per la terza volta nel prossimo mese di giugno, dopo le fermate all’inizio e alla metà, anche nell’ultima settimana ci

saranno centinaia e centinaia di operai costretti a rimanere a casa. Dal 24 al 28 giugno prossimi, il reparto M40 si fermerà completamente, evidente sfogo negativo dell’impasse in cui è incappato anche il vicino stabilimento Sevel che produce i furgoni Ducato.

Per due soli giorni, invece, dal 24 al 25 giugno si fermeranno anche i dipendenti addetti sulle linee dei motori 8 e 16 valvole e del cambio C510. La motivazione addotta dall’azienda per questo ciclo è il calo delle vendite nel mercato occidentale, ormai inarrestabile da quasi tre anni.

Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Termoli

30 maggio 2013

La questione. Il Comitato Frentano torna sul riordino previsto per il Vietri A chi volesse leggere un visionario libro di fantascienza, l’Associazione “Comitato Civico Frentano” consiglia il Piano Sanitario dei commissari Basso e Rosato. D’altro canto non poteva essere diversa l’opera di due presunti tecnici che a guardarli sembrano prodotti in serie: viene il dubbio che non siano umani. A scorrere una dopo l’altra le pagine di una farraginosa descrizione di quella che dovrebbe essere l’organizzazione del nostro sistema sanitario regionale, la mente corre subito all’ipotesi che in Molise siano atterrati i Marziani il cui linguaggio spazia dalle “piattaforme informatiche e tecnologiche, alla telemedicina, agli elicotteri per poi addentrarsi in primary health care, livello di policy e livello tattico ed operativo, azione di advocacy, sistema Hub & Spoke e per rendere l’atmosfera sempre più enigmatica si passa alle sigle più criptiche quali UTAP, PTA, PPI, LUL, PRGLA … e perché mai non aggiungere anche CIP e CIOP? Se si resta sconvolti dall’approccio, lo shock è totale quando si parla degli investimenti necessari per realizzare “Fantasylandia”: €. 236.100.000,00 (che, come da prassi italiana, sono destinati a raddoppiare). L’Associazione “Comitato Civico Frentano” con linguaggio terreno più modestamente chiede: di attivare il posto di terapia intensiva previsto dal Decreto Commissariale 8/2012, reso definitivo con sentenza del TAR Molise; di dotare l’Ospedale “G. Vietri” di un nuovo apparecchio per effettuare le radiografie Ortopanoramiche (quello attualmente in dotazione è irrimediabilmente rotto); di assegnare al suddetto nosocomio un altro medico radiologo poiché da oltre un anno sono solo due i medici che assicurano il servizio e, facendo i salti mortali, nell’anno 2012 hanno eseguito ben 21.000 esami diagnostici: un bel contributo nel “governo delle liste di attesa”, no? L’Associazione invita, inoltre, a restituire al Basso-Molise la dotazione di n. 32 posti letto di Medicina Generale scippati al presidio di Larino in seguito all’illegittimo accorpamento al Cardarelli di Campobasso. Per ovviare al disastro creato con la soppressione del reparto di Medicina presso l’ospedale frentano, si è reso necessario istituire 4 posti di Osservazione Breve a ge-

“Solo fantasia sanitaria il piano di Basso e Rosato” stire i quali, però, vi sono solo due medici che, chiamati a svolgere anche altre mansioni, operano oltre il limite delle proprie possibilità. Poiché, infine, i commissari scrivono: “Tra i servizi sanitari che si occupano della salute delle donne e dei bambini un posto di particolare importanza è ricoperto dai consultori; si tratta di strutture di prevenzione gratuita, ad accesso libero (cioè senza la prescrizione del medico curante), con un organico formato da un’equipe multidisciplinare e multiprofessionale composta da ginecologo, ostetrica, pediatra, assistente sanitaria, psicologo e assistente sociale.” l’Associazione chiede: -Come mai il consultorio di Larino non ha l’organico previsto?Se i commissari ad acta fossero entrati in un ospedale invece di fare un semplicistico copia e incolla di concetti astratti, forse avrebbero potuto comprendere quelle che sono le reali esigenze della popolazione molisana. In particolare avrebbero potuto constatare che già non sono sufficienti i circa 260 posti letto (a fronte degli almeno 370 calcolati secondo i parametri del Piano Sanitario Nazionale per numero di abitanti ) di cui dispongono attualmente i presidi del Basso-Molise, figurarsi quello che potrà accadere con la riduzione a 174 posti prevista dal nuovo Piano. L’Associazione respinge questa ipotesi con sdegno, invita i Sindaci del territorio a mobilitarsi per assicurare un’assistenza dignitosa ai cittadini da essi rappresentati e rivolge, quindi, un accorato appello al Presidente della Regione, Paolo Di Laura Frattura, ad impedire l’ulte-

riore dissesto della sanità del Molise con l’applicazione di un Piano Sanitario che non è minimamente diretto a tutelare la salute dei cittadini, bensì si prospetta come l’ennesimo atto finalizzato allo sperpero di denaro pubblico. Tutti ricordano le sue parole, Presidente, all’indomani della sua elezione: “Lavorerò affinché nessun cittadino resti deluso”. Pur non dimentichi di chi ci ha trascinati in questo baratro, l’applicazione di un provvedimento come quello voluto dai commissari Basso e Rosato, non sarebbe una mera delusione quanto un’infamia nei riguardi degli abitanti del Basso-Molise. Da oggi, comunque, l’Associazione “Comitato Civico Frentano” non sarà più sola nella difesa dell’ospedale “Vietri” poiché Larino ha una nuova Amministrazione Comunale, della quale farà parte anche il Vice Presidente Michele Palmieri, che si batterà in prima linea per la salvezza del presidio sanitario frentano, così come assicurato anche dal neo-Sindaco Vincenzo Notarangelo. Potrebbe definirsi un miracolo di San Pardo, Patrono della città, il voto dei cittadini di Larino i quali hanno premiato in primo luogo, con una valanga di preferenze, proprio coloro i quali si sono impegnati a tutelare il Bene Comune: Michele Palmieri, contro la chiusura dell'ospedale cittadino, Assunta D’Ermes, contro il degrado del Centro Storico. I Larinesi hanno finalmente raggiunto la maturità! Al lavoro, dunque, per una Larino migliore. Associazione “Comitato Civico Frentano

La presentazione.

L’Italia della Uno bianca, per conoscere la storia del Paese MONTENERO DI BISACCIA. L’Amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare alla presentazione del libro “L’Italia della Uno bianca – Una storia politica e di mafia ancora tutta da raccontare”, scritto dal magistrato Giovanni Spinosa. L’evento si terrà domani alle ore 18,30 presso la Sala Polivalente in Piazza della Libertà. Il programma prevede, dopo i saluti del sindaco Nicola Travaglini, l’intervento introduttivo del dott. Roberto Veneziano, magistrato presso il tribunale di Teramo; a seguire ci sarà l’intervento dell’avv. Domenico Porfido, presidente del Consiglio comunale di Montenero di Bisaccia ed infine l’intervento dell’autore del libro e presidente del Tribunale di Teramo, il magistrato Giovanni Spinosa. Modera l’incontro l’avv. Teresio Di Pietro. “Si tratta di un’iniziativa di grande prestigio per la nostra cittadina – dichiara il sindaco Travaglini – che nasce dalla volontà di valorizzare la cultura anche nelle sue accezioni di ricerca e di inchiesta, con il fine di porsi domande e di accendere i riflettori su quella che è sempre apparsa come una delle pagine più oscure della storia italiana. Per noi è davvero un grande piacere poter ospitare nella “sua” Montenero il dott. Giovanni Spinosa – continua Travaglini – perché è proprio nel nostro paese che l’attuale presidente del Tribunale di Teramo ha trascorso gli anni della sua infanzia. Una sorta di ritorno alle origini, quindi, per un magistrato di grande acume investigativo e di grande cultura. La presentazione di questo libro darà l’occasione ai nostri concittadini di poter ascoltare dalla voce dell’autore i motivi che l’hanno spinto a scrivere di una vicenda così intricata”.

La denuncia. I cittadini tornano sulla questione e chiamano in causa l’amministrazione comunale TERMOLI. Da un angolo di giungla urbana, con la vegetazione alta anche più di un metro e mezzo a un'area attrezzata al servizio di un quartiere in espansione. Un sogno, una chimera? Forse, ma intanto la volontà di sottrarre all'incuria e all'abbandono più di un ettaro di terreno ceduto come area a standard dai costruttori ha portato ieri sera in via dei Pruni il sindaco Di Brino, il consigliere comunale Francesco Rinaldi, un tecnico e i titolari di due ditte, la Dr Multiservice e la Zitti per il movimento terra. Lo sfalcio del-

Via dei Pruni, un angolo di Termoli abbandonato all’incuria e al degrado l'erba, almeno nei punti meno impervi, vista la differente pendenza del terreno, che obbligherà una ruspa a livellarlo, è stato fatto ieri mattina. Nei prossimi giorni verranno rimosse le montagnole di inerti che qualche scellerato ha abbandonato sulla strada di Prg

che attende l'asfalto, c'è anche l'ennesima gru da spostare (ma costano così poco che ad ogni palazzo si abbandonano?) e altra vegetazione da decespugliare. L'obiettivo e affidarla in gestione al quartiere, visto che è stata anche pro-

mossa una petizione, con l'idea di farne orti sociali e campi sportivi, forse calcetto e bocce. Ma questo sarà di là da venire, adesso occorre completare... la bonifica dalle erbacce e dal materiale di risulta, compresi alcuni pneumatici, lasciati impunemente come fosse una discarica.


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Sport

30 maggio 2013

Dopo una lunga trattativa tra Capone e Di Palma si aprono nuovi orizzonti.

Campobasso, cambiare si può E’ appena spuntato anche un socio di minoranza che potrebbe dare forza all’operazione “Rossoblu, azzurro nelle vene” cantava, negli anni giovanili, l’attuale assessore regionale Pierpaolo Nagni, ospite in tv, in una rubrica sportiva. Sono lontani quei giorni di allegria, in cui anche paciosi giovanotti si inventavano cantanti e autori, per magnificare le doti della squadra rossoblu. Oggi siamo arrivati a un punto di non ritorno: o si scavalca il muro o si rischia una caduta, a muso per terra. Uscendo di metafora: se in tempi brevissimi non ci sarà il cambio al vertice, potrebbe determinarsi la quarta caduta della società con i colori rossoblu. La cronaca di questi ultimi giorni parla di Giulio Di Palma intenzionato, come non mai, a rilevare (per conto di chi?) l’intero club di Ferruccio Capone. Notizie dell’ultimo momento ri-

feriscono di una concreta possibilità di assistere all’ingresso anche di un socio di minoranza, nella persona di Nick Giancola, il cui nome venne a galla già nel 2010, quando si parlò, anche in quella occasione, di cordate. L’italo-americano si vestì dei panni di faccendiere, pronto a spendersi per conto di altri. Che, al momento di chiudere la trattativa, si tirarono indietro. A segnalare a Di Palma l’interessamento da parte di questo soggetto è stato lo stesso Capone che spinge, come non mai, per poter chiudere l’operazione. In modo da uscire, con la schiena dritta, da questa lunga, tortuosa e spesso spinosa avventura molisana. Resta difficile pensare di poter mettere insieme due soggetti che neppure si conoscono e per i quali, per quello che si è saputo, agiscono solo dei presta-

Capone e Di Palma

nome. In effetti nessuno è riuscito a scoprire chi si celi dietro a Di Palma. E ora c’è da fare lo 007 per appurare per conto di

La manifestazione. Bel successo di partecipanti alla 3^ Marcia dei Misteri e alla prova agonistica che l’ha preceduta

Ma la Su e giù è un’altra cosa

Premessa: tra Polisportiva e Virtus c’è rivalità, ma i rapporti sono cordiali, persino amicali. Quindi sbaglia chi va alla ricerca di venature polemiche, per guastare gli umori tra le due gloriose società del capoluogo che fanno dell’atletica il loro pranzo giornaliero. Per carità, non cominciamo a far confusione: la Su e giù è un’altra cosa. Per favore, quindi, non proviamo neppure per scherzi a fare audaci accostamenti. Il riferimento è solo casuale alla Marcia dei Misteri, giunta alla terza edizione e che ha riscosso, indiscutibilmente, un lusinghiero successo. Malgrado il “freschetto” si sono portati ai nastri di partenza 900 persone, tra uomini e donne. Un

La Polisportiva Molise non intende imitare la Virtus, cerca solo il suo spazio numero che va tenuto in considerazione, ricordando la pigrizia dei campobassani che preferiscono passeggiare per il corso anziché mettersi in pantaloncini e canotta per poi correre. O, come nel caso, preso in esame, a marciare. Perché la prova, come del resto la Su e giù, non è competitiva. Quindi poco conta sapere chi arriva primo. Mentre c’è stata e come la classifica per l’altra prova, quella sì a livello agonistico, sulla distanza dei 9 chilometri, a cui hanno preso parte circa 350 tesserati. Ove ha vinto. Come imponeva il pronostico, il disincantato Ivan Di Mario della Poli-

sportiva Molise che ha preceduto il compagno di squadra Felice Dell’Aquila, un foggiano che corre per il club campobassano del presidente Franco De Lellis. Va ricordato, tanto per non fare gli smemorati, che per le ragazze la più brava è stata Adriana Di Pardo, sorella del più famoso Luciano. Come a dire: buon sangue non mente. Bisogna anche sottolineare che Ivan Di Mario di recente ha portato a casa due titoli nazionali, il primo indoor e l’altro con la campestre. Ma, per carità, non creiamo concorrenza tra la Su e giù che è arrivata quasi a 50 edizioni e una marcia che sta prendendo piede, ma deve fare ancora tanta strada, per mettersi nel solco della Virtus, alle cui spalle ha una storia nota a tutti. (P.P.P.)

chi sta agendo anche Nick Giancola. Che malgrado il nome campobassano spese il nome di arabi e di nord-americani.

Va spiegato che Di Palma ha sempre dichiarato di essere disposto a valutare qualsiasi situazione, anche quella della partnership. Purchè nelle sue mani o di chi egli rappresenta, ci sia la maggioranza del 51 per cento. Se la cosa andrà bene anche agli uomini di Giancola è probabile che l’operazione possa andare in porto. Con l’intento di rispettare immediatamente tutte le scadenze, a incominciare dalle ultime spettanze che reclamano i calciatori e gli altri tesserati. Che sono andati avanti con alto senso d’attaccamento ai colori sociali, senza pensare al “vile” denaro. Che però ora pretendono. Perché senza soldi non si cantano messe. Figuratevi se si può pensare di segnare anche i gol. (PPP)

Tonino Bussone, uomo per tutte le stagioni Passano gli anni, ma Tonino sembra non voler arretrare di un solo passo. Anzi, se ben si guardano i propri impegni sportivi, ogni anno chiede di alzare l’asticella. Come conferma il successo che sta riscuotendo la Marcia dei Misteri, giunta alla terza edizione. Che ha portato i partecipanti quasi a quota mille. Ci si chiede in città dove trovi Bussone le energie per fare tutto quello che fa: è lui l’anima della Molise, senza nulla togliere ai vertici societari che sono lì ad aprirgli l’ombrello. Tra i quali si è fatto le ossa l’avvocato Jacovelli che è diventato “adulto” a tempo di primato, per raggiungere il soglio di presidente della Fidal regionale. Bussone merita elogi sperticati. E con lui tutti i giovani e meno giovani che gareggiano per la società di cui egli è tecnico, dirigente, portaborse e via discorrendo. L’unica cosa, in tutti questi anni, che Tonino non ha mai fatto è l’autista. Pochi sanno che a forza di scegliere di andare a piedi non ha trovato il tempo di prendersi la patente. (p.p.p.)

Le Acli ricordano Rauso e Toti Passano gli anni, ma Tonino sembra non voler arretrare di un solo passo. Anzi, se ben si guardano i propri impegni sportivi, ogni anno chiede di alzare l’asticella. Come conferma il successo che sta riscuotendo la Marcia dei Misteri, giunta alla terza edizione. Che ha portato i partecipanti quasi a quota mille. Ci si chiede in città dove trovi Bussone le energie per fare tutto quello che fa: è lui l’anima della Molise, senza nulla togliere ai vertici societari che sono lì ad aprirgli l’ombrello. Tra i quali si è fatto le ossa l’avvocato Jacovelli che è diventato “adulto” a tempo di primato, per raggiungere il soglio di presidente della Fidal regionale. Bussone merita elogi sperticati. E con lui tutti i giovani e meno giovani che gareggiano per la società di cui egli è tecnico, dirigente, portaborse e via discorrendo. L’unica cosa, in tutti questi anni, che Tonino non ha mai fatto è l’autista. Pochi sanno che a forza di scegliere di andare a piedi non ha trovato il tempo di prendersi la patente. (p.p.p.)


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Spettacolo

30 maggio 2013

Il successo di Herbert Ballerina Il campobassano Luigi Luciano, è il ‘maestro’ nello “Zoo” di Radio 105” e co-autore in “Mario” con Marcello Macchia, serie in onda su Mtv di Charles N. Papa MILANO - Come fare dell’ovvio comicità. Il campobassano Luigi Luciano, meglio conosciuto come Herbert Ballerina, è la star dello “Zoo di 105” con Marco Mazzoli, Maccio Capatonda e Ivo Avido. Ora anche in “Mario” su Mtv, mini serie di Marcello Macchia (Capatonda) con il quale lavora ormai dal 2007, da quando, protagonisti di mini trailer sul web, vennero scoperti dalla Gialappa’s e inseriti in “Mai dire gol” e “Mai dire tv”. La sua ascesa nel mondo della radio e della tv parte dal 2007, dopo la laurea al Dams di Bologna. Nel 2011 viene scelto da Marco Mazzoli per lo Zoo e ad oggi, è il ‘maestro’ del programma radiofonico. La gran popolarità la raggiunge con Checco Zalone sempre nel 2011 in “Che bella giornata” dove interpreta Giovanni. Il film sarà campione d’incassi con un impressionante totale di euro 43.474.000 (il record era

di Benigni con “La via è bella” poco sopra i 30 milioni). Oggi l’attore molisano si divide tra radio e tv con gran successo, le sue battute sono il sale dello “Zoo” e linfa creativa per Capatonda. Con lui nel cast radio e tv, il Molise ha un pò di notorietà, forse negativa, ma viene fuori. Le previsioni meteo di “Mario” non lo prendono neanche in considerazione (il Molise), tanto che la nostra regione è l’unica nera, della quale ‘non si sa nulla’. Luigi Luciano torna poco nel capoluogo, ma ha qui molti amici, molti fan e la famiglia che gestisce un negozio in via Nobile. La faccia da bravo ragazzo, la ‘calata’ molisana, tratti caratteristici non solo della persona, ma anche del personaggio. Battute tipo “La giacca preferita da Gesù?Il chiodo” o “Perchè Brunetta deve mangiare ogni ora? Sennò se gli viene l’acquolina annega” sono oggi nella storia dell’etere.

Foto. Le opere più belle

La nuova edizione di “Misteri a Campobasso” CAMPOBASSO - Torna, per il dodicesimo anno, il concorso fotografico “Misteri a Campobasso”, organizzato dall’associazione fotografica “Sei torri - Tommaso Brasiliano”. Due le sezioni: “Il sacro e il profano nei Misteri”, “Oltre i Misteri: i momenti della festa”. Le iscrizioni si effettuano presso i locali “Il diavolo dei Misteri” in piazza Pepe, sabato 1 e domenica 2 giugno. Tutte le informazioni al 3474509745 oppure www.acfseitorri.it.

In gara quattro band molisane a piazzetta Palombo

L’accesso alla finale di ottobre a Roma per il concorso “MarteLive”. Sabato 1° giugno il contest regionale. CAMPOBASSO - Tra gli appuntamenti musicali che si rivolgono a band emergenti, nel capoluogo sabato 1° giugno, in piazzetta Palombo “Un palco per tutti Molise” è il contest regionale per l’am-

missione alla finale di “MarteLive” in programma ad ottobre a Roma. In gara quattro band selezionate alle semifinali di aprile al pub Ragnarok. Sul palco saliranno: Sonic Flowers, Fadà, Fabio

Iacobucci, Nancy & Neprune. la hiuria che selezionerà chi rappresenterà il Molise a “MarteLive” è composta da Teresa mariano, Letizia Bognanni, Cristiana Santella, Daniele Marinelli.

“Soul beat festival” RIPALIMOSANI - La prima edizione del “Soul beat festival” ha già annoverato due perle: il Trio Valore e Richard Dorfmeister. Il prossimo appuntamento è fissato peer sabato 1° giugno con il live di Shaolin Temple Defender da Bordeaux.



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