TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
ANNO X - N° 115 - VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Roberto Ruta
L’oscar del giorno va a Roberto Ruta. Il senatore va a Venafro per tentare di salvare il SS Rosario e si piazza davanti al sit in a favore dell’ospedale della città. Ottenendo però risultati contrari a quelli sperati. Perché da martedì prossimo il fiore all’occhiello dell’ospedale, ortopedia, sarà trasferito ad Isernia. E visto che Ruta è l'inventore di Frattura governatore, si becca l'oscar per essere l’ennesimo “trombato” dalle promesse di Frattura. Cosa racconterà Ruta ai venafrani? Votateci, votateci di nuovo?
Il Tapiro del giorno a Giancarlo Bragantini
Il tapiro va a Bregantini. Il monsignore, entusiasta di prendersi il merito della venuta di papa Francesco in Molise, ha cercato di spiazzare tutti convocando una bella conferenza stampa lo scorso 13 maggio per illustrare il programma non definitivo. Magari, viste le problematiche incontrate per ospitare il Santo Padre, sarebbe stato opportuno dialogare prima con il prefetto e con la Regione Molise per capire come muoversi su questo territorio “disastrato”. Evitando così comunicazioni e dietrofront. L’unico neo: ci avrebbe rimesso il suo ruolo di prima donna.
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6 giugno 2014
AAA: direttore generale della FinMolise Spa cercasi
Dopo la cacciata di Lorenzo Cancellario dalla schiena dritta
L’operazione tesa a trovare il personaggio adatto a ricoprire il ruolo di direttore generale della FinMolise è in corso dal 28 marzo 2014, a seguito della decisione dell’Assemblea dei soci (verbale 1/2014) di risolvere il rapporto di lavoro con Lorenzo Cancellario. Nel frattempo, di due mesi in due mesi, sta assaporando ruolo e compensi il ragioniere Roberto Fagliarone, dipendente della Società, che risulta essere in possesso dei re-
quisiti di professionalità e di competenza in materia creditizia. Il rinnovo dell’incarico temporaneo gli è venuto con la delibera della giunta regionale del 30 maggio scorso con la quale al Presidente della Regione Molise, quale rappresentante del socio unico della FinMolise Spa, è stato dato l’incarico di proporre la proroga per altri due mesi. utto in attesa che la discrezionalità politica
di cui dispone la presidenza della giunta trovi il suo preferito nella schiera della dirigenza regionale che però non mostra entusiasmo. Stando ai si dice, vorrebbe prendere due piccioni con una fava. Ovvero liberarsi anche del presidente Veneziale, nominarne al suo posto uno di maggior gradimento e flessibilità, e chiudere il cerchio con la scelta del direttore generale che nella FinMolise, per statuto, formalmente viene no-
minato dall’assemblea ordinaria, ma sostanzialmente da chi comanda a Palazzo Vitale. Spetta poi al Consiglio di amministrazione attribuire al Direttore generale poteri appropriati per svolgere tutte le funzioni deliberative ed esecutive della società, in base ad apposite direttive finalizzate a elaborare le proposte di intervento. Il Direttore generale interviene alle riunioni del consiglio di amministrazione con funzioni di relatore o consultive. Insomma è qualcuno che conta, soprattutto se ha qualità certe e capacità di esercitarle. La FinMolise, al pari della Molise Dati, è in stand –by da alcuni mesi: ossia è in attesa che la pianificazione del potere e dei poteri della Regione Molise trovi i destinatari appropriati. Gente disponibile ad assecondare ciecamente gli indirizzi programmatici ed operativi che gli vengono dati, anzi, imposti. La lezione che stanno subendo Molise Dati e FinMolise, per una presunta riottosità a sganciarsi dalla logica gestionale suggerita a suo tempo dai governi di centrodestra, al riguardo è abbastanza esemplificativa. Il progetto di “depurazione” è stato avviato ma ha bisogno di tempo e di mosse azzeccate per essere portato a termine. Finora hanno beneficiato di cariche e incarichi gli appartenenti al cerchio magico di Frattura: collaboratori dello studio d’architettura, manutengoli in esercizio presso alcune le società che fanno capo al presidente, professionisti che hanno collaborato alla sua affermazione politica. Ora gli tocca allargare il cerchio e, diffidente com’è, preferisce muoversi coi piedi di piombo. Di queste leggere e transitorie titubanze, come accenniamo, finora, per ciò che concerne la direzione generale della FinMolise, se ne sta avvantaggiando il ragioniere Roberto Fagliarone. Che ringrazia. Dardo
"Moratoria per le pale eoliche" Una proposta di legge è stata presentata dal Movimento Cinque Stelle
CAMPOBASSO. Come annunciato qualche settimana fa il MoVimento 5 Stelle Molise ha protocollato una proposta di legge regionale con la quale si intende modificare la ormai nota “legge Berardo” inserendo due semplici concetti: 1. aggiornamento del Piano Energetico Ambientale Regionale entro il 31/12/2014 2. sospensione di tutti gli iter di autorizzazione di nuovi impianti sul territorio molisano nelle more dell’approvazione del Piano stesso. E’ questa sicuramente materia delicata e che la Regione Molise ha spesso provato ad affrontare, incappando in impugnazioni dinanzi alla Corte Costituzionale o soccombendo ai ricorsi delle ditte pri-
vate. Un recente intervento della Corte di Giustizia Europea però ha definitivamente sancito massimo valore ai territori inseriti nella “Rete Natura 2000″, come peraltro già evidenziato nell’ambito della L.R. 22/2009 per le ZPS, le aree SIC e quelle IBA. Quello che continua a mancare alla nostra Regione è uno strumento di pianificazione aggiornato che, conciliando le intese previste dal Protollo di Kyoto, magari puntando maggiormente sulla riduzione dei consumi piuttosto che sulla sola produzione da fonti rinnovabili, riesca ad essere completamente integrato con un Piano Paesistico ed un Piano Agro-Energetico. Sicuramente il superamento delle eccezioni mosse dai privati in attesa di
concludere l’iter autorizzativo in corso, ad esempio per Montecilfone e San Martino in Pensilis, potrebbe portare a nuovi contenziosi, ma la politica regionale, oltre ad approvare la legge in questione, può attivarsi anche in questo senso: eliminare la dicitura “opere indifferibili ed urgenti” nel Decreto Legge 387/2003 interagendo con i rispettivi rappresentanti in Parlamento; aggiornare le linee guida regionali per le autorizzazioni di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili alle nuove disposizioni comunitarie in materia; se necessario anche affrontare un ricorso amministrativo che metta la Regione finalmente dalla parte dei cittadini che da soli non possono difendersi.
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6 giugno 2014
Manca il personale, in ospedale non si opera E da martedì Venafro perde il reparto di ortopedia: andrà a Isernia
Dalla prossima settimana sale operatorie aperte solo per le urgenze del pronto soccorso. Frattura se ne lava le mani: la sanità è commissariata, non posso fare niente. Ma il commissario non è lui?
CAMPOBASSO. Gli addetti ai lavori ne sono già a conoscenza. I cittadini no. Dalla prossima settimana i malati non potranno più essere operati negli ospedali pubblici. Dovranno aspettare il mese di settembre. Non è uno scherzo, sta succedendo davvero e sta avvenendo in Molise. I medici hanno già incontrato il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, che è anche commissario della sanità. E il buon Frattura, quasi a fare le spallucce, non ha saputo dire altro se non: spiacente, siamo commissariati, finchè non si rientra dal deficit sanitario non posso fare nulla. Ma come? Si dirà. Frattura è il commissario alla sanità, colui che può decidere senza passare per il Consiglio regionale, e non può fare niente? O non vuole fare nulla. Già. Perché il problema è che manca il personale. Gli interventi nelle sale operatorie, infatti, sono stati già ridotti. Prendiamo, ad esempio, il Cardarelli di Campobasso e il reparto di ortopedia: negli ultimi tempi le operazioni sono state ridotte da 3 a 1. Cioè, se un cittadino si rompe un femore, deve aspettare 3 settimane per subire un intervento chirurgico. E dalla prossima settimana, se Frattura continuerà a fare le spallucce, le cose potrebbero andare ancora peggio. Nelle sale operatorie mancano personale infermieristico e anestesisti. Con le ferie estive la situazione precipiterà. Quindi l’unico modo per risolvere la situazione sarebbe quello di assumere personale in più, anche andando contro la “spending review” dovuta al piano di rientro, visto che si parla di salute dei cit-
tadini. Invece si è deciso di perseguire la strada più utile da un punto di vista economico ma anche più lesiva del diritto costituzionalmente riconosciuto alla tutela della salute. Cioè chiudere le sale operatorie per gli interventi cosiddetti in elezione. Cioè: se tu, cittadino, hai un tumore al colon e devi essere operato, ma l’operazione può essere programmata,
non ti opereranno fino a settembre. E se in questi tre mesi la situazione del tumore peggiora? Cavoli tuoi. Perché le sale operatorie saranno utilizzate solo per gli interventi di urgenza. Ossia, per essere operato, devi sentirti male e andare al pronto soccorso. Hai un’ernia? Rinviato a settembre. I reparti non se la passano meglio. In vista dell’estate e delle ferie, non ci sarà personale (già carente) disponibile a coprire tutti i turni. Che fare, allora? Una soluzione ci sarebbe: Frattura potrebbe tornare sui suoi passi e rafforzare il personale. Anche a costo di prendersi una tirata di orecchie da Roma. Perché con questa situazione vengono meno i Lea, i livelli essenziali di assistenza. Chissà se l’assessore Petraroia, che sta vivendo sulla propria persona la situazione sanitaria molisana, è a conoscenza di tutto questo e avrà voglia di affrontare il suo governatore di petto. In nome del diritto alla salute che tutti i cittadini hanno. E visto che parliamo di sanità, aggiungiamo una nota a margine dell’articolo che riguarda la riorganizzazione del sistema. Ricordate le promesse di Frattura, le firme apposte per la salvezza dell’ospedale di Venafro? Da martedì prossimo si inizierà a smantellare il SS Rosario. Il reparto di ortopedia verrà trasferito al Veneziale di Isernia. Sarà la risposta al sindaco di Venafro, Antonio Sorbo, che sta passando le giornate incatenato davanti alla struttura dell’ospedale pubblico? Giovanna Ruggiero
Spariti 485mila euro, Di Giacomo porta la storia Fai in Parlamento Il senatore Ncd presenta un’interrogazione al ministro dell’Economia per far luce sull’azienda camerale che vede come protagonisti Paolo Spina e Paolo Frattura CAMPOBASSO. L’azienda speciale Fai, di cui si è scritto nei giorni scorsi sulle colonne della Gazzetta del Molise, finisce sui banchi di Palazzo Madama. A coinvolgere il ministro dell’Economia è stato il senatore del Nuovocentrodestra Ulisse Di Giacomo che ha presentato un’interrogazione parlamentare. L'Azienda Speciale FAI ( Formazione e Assistenza alle Imprese), partecipata al 100% dalla Camera di Commercio di Campobasso, è stata chiusa e posta in liquidazione alla fine del 2010 con un deficit patrimoniale accertato dalla liquidatrice, la direttrice della Camera di Commercio dr.ssa Lorella Palladino, di ben 485.000 euro ed una perdita di 139.000 nel solo anno 2010; tale bilancio di liquidazione è stato chiuso al 31 dicembre 2010; · Il bilancio chiuso dall'ultimo Presidente della Fai, Paolo Spina, parlava invece ed un deficit patrimoniale di 367.000 euro e di una perdita di 50.000 euro;· Nei bilanci antecedenti al 2010
mai nessun riferimento era stato effettuato ad una situazione di deficit talmente grave da interrompere immediatamente la continuità aziendale;· La Camera di Commercio in questi anni non ha mai deliberato, visto il gravissimo deficit patrimoniale, azioni a tutela del proprio patrimonio, nonostante un'ispezione del Ministero dell'Economia che rilevò irregolarità, un'indagine della Corte dei conti che ha portato ad una richiesta di danno erariale per illegittima erogazione ai dipendenti Fai di buoni pasto e, sembra, un'indagine della magistratura penale di cui si ha notizia certa dalla relazione annuale del procuratore della Corte dei conti della Regione Molise; La Camera di Commercio non ha mai deliberato dopo aver accertato lo stato di manifesta insolvenza la richiesta di azioni concorsuali volontarie (concordato preventivo) o di competenza del Tribunale (dichiarazione di fallimento) scegliendo invece una anomala liquida-
zione volontaria a totale carico della Camera di Commercio stessa e delle imprese che ad essa versano il diritto annuale di iscrizione La Camera di Commercio di Campobasso, a più riprese, ha prelevato propri fondi e li ha versati nella casse della Fai denominando tali prelievi come "anticipazioni". In un singolo caso ha disposto un versamento di ben 174.000 per chiudere uno scoperto di conto corrente revocato all'azienda speciale Fai, conto acceso presso la filiale Bnl di Campobasso Centro; Recentemente il 21maggio del 2013, la Camera di Commercio di Campobasso ha bonificato all'azienda speciale Fai la somma di 255.461 euro. Di tale bonifico non è data allo stato conoscere la causale e le motivazioni;· Non si capisce peraltro con quali risorse una società in liquidazione, senza attività alcuna e con uno sbilancio patrimoniale di ben 485.000 euro possa mai restituire prestiti e anticipazioni alla Camera di
Commercio; Non è dato sapere come tali anticipazioni siano state riportate nei bilanci della Camera di Commercio la cui attendibilità, alla luce di quanto esposto, andrebbe quindi attentamente verificata;· Nelle recenti elezioni per la nomina del nuovo Presidente della Camera di Commercio è stato candidato( senza raggiungere il quorum utile ) l'ultimo Presidente della FAI, Sig. Paolo Spina.· La sua elezione a Presidente camerale comporterebbe un clamoroso e insanabile conflitto di interessi derivante dai fatti sin qui riportati; Si chiede di sapere: - Se quanto sopra esposto corrisponde alla realtà dei fatti; - Se nei fatti accertati possono eventualmente ravvisarsi elementi di illegalità e di illegittimità;- Quali provvedimenti codesto Ministero intenda assumere nei confronti degli eventuali responsabili, se sono ravvisabili,, in difesa dell'interesse pubblico”.
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Sanità, il Cardarelli eccellenza d’Italia nel settore vascolare 6 giugno 2014
Lo staff del dottor Iorio sperimenta il metodo innovativa per l’aneurisma e l’ospedale pubblico di Campobasso raggiunge il primato nazionale CAMPOBASSO. L’intervento è stato fatto lo scorso 30 maggio. Un paio di giorni e il paziente è tornato a casa “per la sua gioia e… per la nostra” afferma il dottor Luca Iorio in conferenza. Già, ma perché convocare una conferenza stampa per un intervento medico riuscito? Perché per la prima volta in Italia un aneurisma dell’aorta è stato trattato senza il mezzo di contrasto. Ossia al paziente non è stato iniettata quella sostanza a base di iodio che permette di colorare, e quindi rendere maggiormente visibili, alcuni dettagli della struttura vascolare. L’utilizzo del mezzo di contrasto può essere controindicato nel caso di precedente reazione allergica ai mezzi di contrasto, insufficienza renale, grave insufficienza cardiaca e altre condizioni rare. E alcuni di questi sintomi erano presenti nel paziente interessato all’intervento. In altre parole le scelte erano due: evitare l’operazione con la conseguenza certa che il paziente peggiorasse, oppure utilizzare il metodo classico, con l’applicazione del mezzo di contrasto, sicuri però che poi il paziente sarebbe stato soggetto, vita natural durante, alla dialisi. Così, lo staff della chirurgia vascolare del Cardarelli di Campobasso, con la dottoressa Lucia Cucciolillo e il dottor Cristian Mannetta, guidato da Luca Iorio ha preso la de-
Poste in sciopero il 9 giugno Protestano i dipendenti del settore recapito del Molise
CAMPOBASSO. Dal giorno 9 giugno al giorno 8 luglio 2014 è stato indetto lo sciopero delle prestazioni straordinarie di tutto il personale del settore Recapito della Regione Molise. Lunedì 9 giugno 2014 alle ore 10,30, nei locali della UIL Molise in Via Conte Verde, 3 a Campobasso, i Segretari Regionali di categoria del settore POSTE ITALIANE di SLC CGIL Molise, Luigi De Francesco e della UIL POSTE Molise Giuseppe Contento, illustreranno agli organi di informazione le modalità di attuazione dello sciopero, le criticità derivanti dalle riorganizzazioni nei settori e le conseguenti ricadute occupazionali in Poste Italiane anche alla luce dell'imminente privatizzazione societaria.
cisione: sostituire il mezzo di contrasto con l’anidride carbonica. “Studiando sempre meglio questo sistema lo abbiamo utilizzato sul paziente”. Soddisfatto il team della vascolare del Cardarelli. “ Questo caso sarà oggetto di congressi e di riviste specialistiche nazionali – Non solo. Il reparto di chirurgia vascolare del Cardarelli si candida - a diventare il centro pilota per il trattamento nei pazienti che non possono utilizzare il mezzo di contrasto” afferma soddisfatto il dottor Iorio. “Tanti pazienti non operabili con metodica tradizionale o con metodica endovascolare in questo modo possono essere trattati”. E nel setto vascolare, precisa il medico del
Cardarelli, “la maggior parte dei pazienti sono soggetti anziani, con patologie renali, diabetiche che vengono automaticamente scartati, quindi non studiati dai centri vascolari. Con l’uso dell’anidride carbonica, invece, oggi sarà possibile salvare vite umane”. Insomma, bisogna affinare alcuni accorgimenti del protocollo utilizzato, ma i risultati, ottimi, portano il Cardarelli ad essere il centro pilota
di un metodo innovativo a livello nazionale. C’è solo un dilemma a cui nessuno ha saputo o voluto rispondere: ma il reparto di chirurgia vascolare del Cardarelli di Campobasso, che ottiene primati a livello nazionale, non è lo stesso reparto che sarà chiuso dal piano operativo ideato da Frattura? Ma se il reparto funziona così, in base a quali criteri è stato eliminato? red.cro.
Asrem, i referti on-line
L'azienda sanitaria ha dato il via alla nuova strategia delle prestazioni CAMPOBASSO. L'Asrem, al fine di perseguire strategie di miglioramento della qualità dei Servizi Aziendali di Laboratorio, ottimizzando l’offerta all’utenza delle relative prestazioni, informa i cittadini molisani che dal 01/06/2014 è divenuto operativo il programma informatico che consente la visione e la stampa dei referti dai propri P.C. e l’invio del valore dell’I.N.R. attraverso un S.M.S sul proprio cellulare. Al momento dell’accettazione, al paziente verrà richiesto se voglia prendere visione o stampare il referto sul proprio P.C. senza dover far ritorno in Laboratorio per il ritiro: qualora il paziente intenda usufruire di tale servizio, verrà rilasciata una ricevuta recante una password personale e le istruzioni necessarie per poter entrare nel sito Aziendale ed effettuare tutte le operazioni necessarie fino alla stampa dei referti. I pazienti in terapia T.A.O. (terapia anticoagulante orale), su richiesta, potranno ricevere in tempo reale sul proprio telefonino o quello di altro familiare il valore dell’I.N.R. attraverso un S.M.S.: basterà comunicare, al momento dell’accettazione della richiesta, un numero telefonico di cellulare dove ricevere l’S.M.S. con il valore dell’I.N.R..
"I referti saranno resi disponibili solo una volta completi e validati da parte del Dirigente. Inoltre è volontà di questa Direzione estendere tale servizio a tutti i medici di base della Regione Molise che, su richiesta, riceveranno una password per prendere visione e stampare sul proprio P.C. tutti gli esami effettuati dai propri pazienti: per tale procedura sarà necessario il consenso del paziente che dovrà accettare di far visionare al proprio medico curante il proprio referto". Così il direttore dei laboratori, Giovanni Cuzzone. In fase iniziale tale servizio sarà garantito per i Laboratori dei P.O. di Campobasso ed Isernia/Venafro/Agnone. Appena completati i lavori sulla rete della zona di Termoli, tale servizio sarà esteso anche ai Laboratori Analisi del P.O. di Termoli/Larino. Ulteriori informazioni o chiarimenti saranno forniti dal Personale Sanitario in servizio in ogni accettazione o sala prelievo. In caso di mancato funzionamento del proprio P.C. sarà sempre possibile la stampa del referto nel Laboratorio dove è stata richiesta la prestazione. La password attribuita ad ogni paziente in prima istanza andrà conservata ed utilizzata anche per i referti successivi.
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TAaglio lto
6 giugno 2014
Col nuovo Statuto regionale le funzioni amministrative a livello locale e l’organizzazione dei servizi pubblici regionali devono passare obbligatoriamente al vaglio del Consiglio delle autonomie locali
Finalmente una scelta in direzione dei diritti dei cittadini, della trasparenza. Finalmente un limite allo strapotere della politica e dei partiti. Finalmente l’obbligo del confronto Pertanto, alla luce dell’artico 64, la proposta di programmazione per l’utilizzo dei fondi europei 2014/2020, il passaggio dell’ex Ersam da Arsiam ad Arsarp, il Piano dei trasporti e della sanità, la proposta di legge d’iniziativa della giunta concernente l’istituzione dell’Ente regionale per l’edilizia sociale devono obbligatoriamente essere vagliati dal nuovo organismo Il nuovo statuto regionale solo da poco promulgato dal presidente Frattura dopo reiterate sollecitazioni e minacce di ricorrere all’articolo 126 della costituzione italiana che lo avrebbe visto destituito dalla carica, prevede espressamente l’introduzione del Consiglio della Autonomie Locali quale organo di consultazione sulle politiche regionali concernenti il sistema e l’organizzazione delle funzioni amministrative a livello locale, e lo sviluppo socio-economico regionale. Mica da ridere! E’ composto da 4 sindaci in rappresentanza dei comuni con popolazione pari o superiore a mille abitanti; da 4 sindaci in rappresentanza dei comuni con popolazione sino a999 abitanti; da tre presidenti in rappresentanza delle unioni di comuni; dai presidenti delle Province e dai sindaci di Campobasso, Isernia e Termoli. Aspetto notevole, ancorché fortemente condizionante per gli amministratori regionali, è l’obbligo, da parte del Consiglio regionale e della Giunta regionale, a interpellare il Consiglio delle autonomie sui progetti di legge, di regolamenti e di atto a contenuto generale concernenti il conferimento di funzioni amministrative agli enti locali e l’organizzazione delle funzioni a livello locale, la programmazione generale e di settore, gli indirizzi regionali in materia di organizzazione e di gestione dei servizi pubblici, il governo del territorio a livello regionale e gli enti, le aziende e le agenzie regionali. Un bagno (obbligatorio) di democrazia partecipata. Una necessità, questa, che il legislatore regionale ha riconosciuto dopo l’orgia di decenni in cui hanno spadroneggiato il qualunquismo, l’utilitarismo e lo strumentalismo politico applicati a piacimento nella organizzazione territoriale e della pubblica amministra-
zione. Sono statati creati apparati e strutture pubblici, enti subregionali, comitati, commissioni in assenza di ragionevoli e provate necessità funzionali: un ben di dio per i partiti e i gruppi politici, e nomine “ad libitum”. Occorreva un freno alle scorribande legislative, organizzative e programmatiche degli organismi deliberanti della Regione. L’articolo 64 della nuova Carta costituzionale del Molise ha finalmente alzato una barriera contro tutte le forme di abusivismo per passare a partecipazioni e confronti democratici. Alcuni malevoli - diranno che si tratta di un appesantimento delle procedure, di un avvitamento su se stessi degli organismi regionali, con scarsa ragione e utilità. Il concetto forse è maggioritario nel Consiglio e nella giunta regionali usciti dalle consultazioni del 25 e 26 febbraio 2013. Non a caso vi siedono i cultori dell’assolutismo politico e amministrativo, dell’esercizio del potere in termini di stretta convenienza partitica e personale (affari e carriere) e non per la generalità della popolazione molisana che, come sappiamo, è alle corde, attanagliata dalla crisi economica, e piegata dalla strafottenza di chi attualmente si arroga il diritto di governarla. Non a caso il presidente Frattura ha fatto trascorrere più di un anno prima di promulgare il nuovo Statuto e mantiene vivida la riserva mentale di rimetterlo in discussione. Così com’è gli va di traverso. Altri, sinceramente democratici, ancorché minoritari, diranno: finalmente! Finalmente una scelta in direzione dei diritti dei cittadini, della trasparenza; finalmente un limite allo strapotere della politica e dei partiti; finalmente l’obbligo di un confronto ogni qualvolta c’è da conferire funzioni amministrative agli enti locali, da programmare le risorse economiche e di settore, da dare indirizzi in ma-
teria di organizzazione e di gestione dei servizi pubblici (trasporti, assistenza e sanità), di governo del territorio e di definire gli enti, le aziende e le agenzie regionali. Un deciso passo avanti sul fronte della democrazia partecipata, che molti professano e pochi mettono in pratica. La nuova Carta regionale va pertanto salutata con favore e, soprattutto, va letta, approfondita, e va fatto in modo che venga applicata. A cominciare dal momento in cui Frattura e compagni metteranno sul tavolo la proposta di programmazione per l’utilizzo dei fondi europei 2014/2020, il passaggio dell’ex Ersam da Arsiam ad Arsarp, il Piano dei trasporti e della sanità. All’ordine del giorno del consiglio regionale staziona la proposta di legge d’iniziativa della giunta concernente l’istituzione dell’Ente regionale per l’edilizia sociale. Alla luce del nuovo Statuto e segnatamente dell’artico 64, è una delle fattispecie per cui è giocoforza sottostare al parere del Consiglio delle autonomie locali che pertanto va subito deliberato e regolamentato. Fin qui, però, nessuno accenno. Anche perché il gruppo dormiente dell’opposizione di centrodestra tarda a svegliarsi Dardo
Esattorie, un problema drammatico In bilico la posizione di 68 dipendenti per l'assenza della Regione ISERNIA. La drammatica situazione, umana e professionale, dei 68 dipendenti di Esattorie Spa merita qualche riflessione, necessaria a comprendere le gravi carenze di un sistema regione totalmente incapace di risolvere i problemi reali, quelli della gente comune. La lettera aperta mandata alla nostra redazione, da uno dei lavoratori della società finita in concordato, meriterebbe di essere letta per intero. La delusione, il rancore, la disperazione di tanta gente finita in mezzo a una strada sono palpabili, si tocca con mano e mette sotto accusa un governo regionale, autodefinitosi di sinistra, ma che di sinistra non ha nulla, visto che gli mancano idee e coraggio per voltare pagina o cambiare verso,
com'è di moda dire tra i cosiddetti progressisti. La verità inoppugnabile è che a questo governo regionale è mancata qualunque volontà di risolvere una vertenza che, in un'altra realtà, sarebbe stata definita in pochi giorni. Prima l'idea di far nascere una società controllata dalla Finmolise, che raccogliesse il testimone dalla società di Marcucci, attraverso la continuità aziendale. Idea presto abortita, grazie a un parere dell'avvocatura dello Stato. Poi l'idea di fare un bando aperto ai privati con l'obbligo di assumere gli ex dipendenti di Esattorie. Progetto anche questo abortito in poco tempo. Infine la soluzione minimale di un bando aperto, sempre ai privati, in cui
dare una sorta di premialità per coloro che si impegnino ad assumere gli ex lavoratori. Intanto il tempo passa, la convenzione con l'Aci, per la riscossione del bollo auto non è stata ancora disdetatta, i comuni non sono stati coinvolti. Tutto continua ad andare avanti con approssimazione, superficialità e incompetenza. Si chiamano i lavoratori a presenziare a riunioni inconcludenti, mentre è trascorso già un anno. A fine giugno i 68 dipendenti di Esattorie saranno licenziati e finiranno in mobilità. In dodici mesi non c'è stato nessuno capace di trovare una soluzione vera per un problema inesistente. La riscossione dei tributi è un obbligo per Regione e Comuni. I soldi bisogna incassarli. Cosa costava creare
un consorzio tra Regione e Comuni, con la Regione come capofila? Un Consorzio che garantisse la continuità aziendale, ereditando le professionalità, gli archivi cartacei e i data base delle vecchie Esattorie? Bisognava solo lavorarci, magari affidandosi a qualche esperto. Problemi economici non ce n'erano e non ce ne sarebbero. Infatti l'aggio sui tributi di Regione e Comuni avrebbe potuto garantire il funzionamento della nuova organizzazione, senza alcun inconveniente. La verità è che manca la volontà politica, mancano le ide, ma mancano anche gli uomini capaci di portarle avanti. Questa è la triste realtà di una Regione capace da sempre di nominare decine di consulenti, ma incapace di risolvere problemi veri che, in un'altra realtà, sarebbero stati risolti in un battibaleno. Il Molise non ha cambiato verso, è rimasto quello di cinquanta anni fa, capace solo di attendere i soldi da Roma, ma incapace anche di spenderli.
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Campobasso
6 giugno 2014
Protesta del consigliere Ciocca tutta da condividere
Riccia: la Soprintendenza vuole intonacare le secolari pietre della chiesa di Santa Maria delle Grazie
E’ storia vecchia che le Soprintendenze nel Molise, a seconda di chi vi è stato e vi è a capo, hanno agito con molta disinvoltura nell’opera di recupero e di restauro di molte preziosità storico-architettoniche del territorio. Scuole di pensiero applicate sui monumenti molisani, anche le più bizzarre. Grida ancora vendetta il cemento tra le pietre e gli archi millenari di Saepinum! Ma tant’è. Le Soprintendenze godono di molta (eccessiva) autonomia e spesso la usano in chiave sperimentale e a pagarne le conseguenze sono le comunità più deboli, tra cui il Molise. La stampa locale, quella più accorta e preparata ha svolto la sua parte di denuncia, molto meno si sono mossi gli ordini professionali, per nulla
di Massimo Dalla Torre Campobasso, si sa è la città delle contraddizioni, dei ripensamenti, delle azioni contro tendenza e di tutto quello che permette di scatenare polemiche, dibattiti, dispute ma principalmente lazzi e frizzi. Questa, con tutto il rispetto, è la sintesi che ci sentiamo di fare all’indomani dell’ennesimo dietro-front fatto dalla curia sulla visita del Santo Padre in città. Visita che, a quanto pare, non vede ancora un’univocità di pensiero, anche se le dichiarazioni ai microfoni di mons. Bregantini, ribadite in conferenza stampa non facevano presagire un nuovo stop and go. Dichiarazioni che, non solo hanno messo a repentaglio la credibilità del presule ma soprattutto degli organi di stampa che a questo punto farebbero bene a non dare più spazio alle “farlocche” che quotidianamente indicano siti diversi in cui il successore al soglio di Pietro incontrerà i fedeli che il cinque luglio arriveranno a Campobasso. Una visita che, proprio perché straordinaria, non vorremo che all’ultimo sarà cancellata, come molti in queste ore temono, causa i continui
l’opinione pubblica e le istituzioni. La storia si ripete. A Riccia si sta recuperando e restaurando una chiesa del Millecinquecento, la chiesa di Santa Maria delle Grazie dalle mura in pietra che la connotano così da secoli. Ma a quanto pare qualcuno di quelli che hanno tra le mani il potere di cambiare finanche la storia, pare avrebbe deciso che quelle pietre secolari vadano ricoperte da uno spesso manto d’intonaco. Una delle scuole di pensiero che accennavamo sopra, ecco che ha trovato il modo di manifestarsi a piacimento andando a centrare uno dei gioielli storci e architettonici di Riccia che, se non andiamo errati, ha avuto modo di lamentarsi anche per gli interventi fatti sulla torre. Questa volta però
gli uomini delle istituzioni, ma non il sindaco di Riccia, hanno aperto la bocca per protestare. Lo ha fatto il consigliere regionale di Riccia Salvatore Ciocca con eccesivo garbo, riteniamo. Lo ha fatto interessando allo “scempio” che sarebbe in procinto di essere attuato la Direzione regionale per i Beni Culturali del Molise, le Soprintendenze per i Beni Archeologici e per i Beni storici, artistici e etno - antropologici cui ha inviato una lettera invitando i destinatari a cambiare idea. La cambieranno? Alla richiesta di Ciocca uniamo anche la nostra testata giornalistica. Cambieranno idea?
Chi fabbrica e sfabbrica non sbaglia mai: ma non in questo caso
tentennamenti e le troppe primogeniture che ricordano una delle scene clou del film “sorella luna, fratello sole” il capolavoro del tosco Zeffirelli, che rivisitava, come dove essere fatto, la vita terrena di Francesco di Assisi. Scena in cui i notabili della cittadina ai piedi del Subasio litigavano su chi doveva accogliere e soprattutto dove far passare Ottone di Brunswick sceso in Italia e indicato quale salvatore del suolo italico. Scena che mostra in tutta la sua veridicità grottesca come l’apparire era ed è, perché sotto certi aspetti ci riconduce ai giorni nostri, meglio dell’essere. Situazione in cui a pochissime settimane dal grande evento è ferma a quanto pare a “caro amico” frase classica utilizzata in apertura di lettera, anche se non è più in uso scrivere missive. Un evento su cui aleggiano l’incertezza e l’insicurezza,
anche perché troppi venti contrari spirano sulla questione, cosa assurda e inaccettabile non per chi deve decidere ma per i fedeli e l’intera popolazione del capoluogo di regione della ventesima regione d’Italia che attende dopo diciannove anni dall’ultima visita l’uomo vestito di bianco. Un evento straordinario, torniamo a bomba, che sta trovando troppi intoppi e non la parola risolutiva che possa finalmente mettere fine alla querelle che tiene banco. Intoppi dovuti alla non perfetta ricettività che il capoluogo di regione ha, specialmente quando si tratta di cose di questa portata. Una non recettività che già in altre occasioni ha messo alla prova l’intero sistema, ecco il perché le visite importanti si possono contare sulle dita di una sola mano. La quale, non vorremo, visto le tantissime cose da fare e soprattutto
da sistemare, non si riduca a salutare e sventolare i fazzoletti verso l’elicottero che impossibilitato ad atterrare farà un giro sopra Campobasso e ondeggiando, con la speranza di non causare mali d’aria faccia si che il Santo Padre benedica dall’alto i fedeli che perderanno anche questa volta l’occasione, almeno che non vadano a Castelpetroso o a Isernia, per abbracciare e far sentire il calore del Molise a Francesco uomo tra gli uomini, concreto, diretto e soprattutto non avvezzo agli sfarzi. Tutte cose che purtroppo, visto lo stato dell’arte, non vorremo siano vanificate ma soprattutto diano ragione al detto: “la correzione è peggiore della stampa” soprattutto perché nella fattispecie di “correttori di bozze” ve ne sono fin troppi.
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Campobasso
6 giugno 2014
Papa Francesco a Campobasso Habemus programma definitivo
Un tira e molla durato due mesi (lo scorso 5 aprile c'era stata la presentazione del programma da parte della Curia vescovile di Campobasso), sul programma da seguire per la visita del Papa a Campobasso il prossimo 5 luglio, che sembra essersi risolto a trenta giorni esatti dall'arrivo del Pontefice. Non un record, beninteso. Anzi, manca poco che si vada fuori tempo massimo per mettere a punto l'ex stadio Romagnoli affinché possa ospitare la messa che Francesco celebrerà alle 10, dopo essere atterrato alle 9 all'eliporto dell'Università ed aver incontrato i rappresentanti del mondo del lavoro nell'Aula Magna dell'Università. Dopo la messa, il Papa si sposterà in Cattedrale e pranzerà alla "Casa degli Angeli Papa Francesco" che si trova vicino alla chiesa del Sacro Cuore e ceduta dal Comune alla diocesi in comodato d'uso gratuito. Alle 14:30, secondo il protocollo, il Pontefice lascerà Campobasso per recarsi a Castelpetroso per incontrare i giovani molisani e abruzzesi. In tutto questo, il vescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Maria Bregantini, si è affrettato a spiegare, nel suo messaggio alla città, che "questi due mesi non sono passati invano anzi, hanno contribuito a maturare una serie di proposte più condivise e più qualificate". E allora, si impone una domanda: perché mettere nel programma dello scorso 5 aprile che la messa di Papa Francesco si sarebbe dovuta svolgere allo stadio di contrada Selva Piana, affermando che l'impianto era idoneo ad ospitare decine di migliaia di fedeli (senza citare alcuna documentazione tecnica che lo comprovasse e che, ad oggi, non esiste, come confermato dal neo sindaco, Antonio Battista; l'unica cosa certa è, invece, la deroga della Figc che permette l'ingresso di non più di 4mila spettatori per assistere alle partite di calcio) e per giunta staccando già oltre 15mila pass ed assegnando cento posti sul prato a ciascuna parrocchia della regione? Una domanda alla quale è difficile, quanto inutile a questo punto, trovare una risposta. Sì, perché manca un mese esatto al 5 luglio e il presidente della Regione, Paolo Frattura, ha invitato tutti a "fare squadra" affinché la periferia Molise possa accogliere degnamente l'umile che gli rende visita. Adimo
La Messa del Papa all'ex Romagnoli
La celebrazione prevista alle ore 10 Poi in Cattedrale per l'incontro con i malati e pranzo con i poveri CAMPOBASSO. Per la visita del Papa a Campobasso, finalmente, si è tornati sulla scelta iniziale dell'ex Romagnoli per la celebrazione della Santa Messa. Era impensabile quel non luogo dell'area della zona industriale. Diecimila i posti a sedere più quelli in piedi. Via i graffiti dai muri di cemento e il palco disposto di fronte la vecchia tribuna coperta. Finalmente un luogo più adatto e in centro per un evento di tale portata. "Finalmente possiamo dire che il programma della visita di Papa Francesco è ufficiale. " Habemus papam", l'annuncio in Vaticano che ancora riecheggia nelle nostre menti, la stessa emozione vissuta prima il 5 aprile con l'annuncio ufficiale da parte del Vaticano ed poi in oggi che finalmente è stato trovato un accordo tra Curia e Istituzioni". Così, in conferenza stampa l'Arcivescovo Bregantini insieme al Governatore Frattura, al rettore dell'Unimol Palmieri, al sindaco di Campobasso Battista e al vice - Prefetto vicario hanno reso noti i particolari. Monsignor Bregan-
tini ha fatto ancora una volta un appello alle Diocesi perchè si attivino a stimolare l'offerta di 1 euro a persona, offerta simbolica che aiuterebbe nelle spese della manifestazione. Questo il programma: Campobasso ore 09.00 Arrivo all'eliporto dell'Unimol, appositamente predisposto, anche tramite il miglioramento e la riqualificazione arborea dell'area. Da qui il Papa passa all'Aula Magna dove incontrerà il mondo del lavoro con l'ascolto della voce della terra, nella persona di un giovane "contadino", laureato in Agraria che sta sperimentando al semina su sodo, e dell'industria, nella persona di una mamma operaria della ex Fiat. Ore 10.00/10.15 Celebrazione della santa Messa nell'area dell'ex Romagnoli, nel centro della città, in cui verranno predisposti circa 10mila posti a sedere, per permettere l'ingresso ad altre persone, che seguiranno in piedi la funzione. L'altare sarà realizzato in ferro battuto da Padre Lino e i suoi ragazzi, ai lati ci saranno la statua originale della Madonna di Cercemaggiore e il Crocifisso di Pietracatella, il più antico che si conserva in Molise, risalente al 1200 circa. Ore 12.00 circa, il Santo Padre si recherà in Cattedrale per la venerazione alle tombe dei vescovi Monsignor Bologna e Alberto Romita e abbraccerà 10 malati, un modo simbolico per abbracciarli tutti. A seguire il Santo Padre si recherà alla mensa presso la "Casa degli Angeli Papa Francesco" ubicata vicino alla chiesa del Sacro Cuore utilizzando così il dono dell'amministrazione comunale della città nell'affidare
alla diocesi in comodato gratuito la struttura, non utilizzata, di un asilo nido. Papa Francesco pranzerà con un ristretto numero di famiglie, scelte dalle diocesi. Alle ore 14.30 il Papa lascerà la città di Campobasso per recarsi in elicottero prima a Castelpetroso e poi ad Isernia. Castelpetroso. I giovani saranno accolti al Santuario in mattinata. Dopo aver presentato il PASS per entrare nell'area riservata, potranno muoversi liberamente tra il piazzale e la zona sottostante, che sarà adibita con servizi igienici e bar mobili. Alle ore 12.00, nel piazzale, si celebrerà la Santa Messa. L'altare sarà quello di pietra, posto sul luogo dove celebrò Giovanni Paolo II. Nel piazzale non ci saranno sedie. Dopo la celebrazione ... pranzo a sacco e animazione "musicale" in attesa dell'arrivo del Papa. Il Papa arriva in elicottero ed atterra nel piazzale antistante l'Hotel La Fonte dell'Astore. Dal piazzale, con la papamobile, raggiunge la Basilica attraversando l'area riservata ai giovani. Preghiera personale, visita Statua dell'Addolorata e Basilica. All'esterno il Papa incontrerà i giovani. L'animazione dell'incontro sarà a cura dei Delegati Diocesani di Pastorale Giovanile sotto la guida di Mons. Pietro Santoro. Potrebbero parlare un ragazzo e una ragazza a nome di tutti i giovani. - Intervento del PAPA. Isernia - ore 16.00 Partenza per Isernia in papamobile, dove il Papa sosterà al carcere cittadino (simbolo dei carceri di Campobasso e Larino). Poi andrà in Cattedrale dove incontrerà la città tutta.
Antenna viale Manzoni, i cittadini di Campobasso e Ferrazzano non abbassano la guardia Ripetitori Telecom alla fine di viale Manzoni, il Comitato “No all’antenna” è riuscito ad ottenere una sospensione temporanea dei lavori perché l’intervento non è conforme al progetto. Le diverse irregolarità fatte rilevare dai cittadini sono state preliminari all'atto di sospensione che però non corrisponde a una revoca. Lo scorso ottobre il Comune ha autorizzato il progetto che prevede la realizzazione al confine tra Campobasso e Ferrazzano, all’incirca all’altezza del semaforo, di una stazione radio base della Telecom Italia spa mediante palo flangiato alto trenta metri con ballatoio
sul quale verranno ancorati tre sbracci con due antenne distanziate tra loro un metro. L’iniziativa non è piaciuta affatto ai cittadini che immediatamente si sono attivati costituendo il comitato “No all’antenna” e raccogliendo tantissime firme che sono state consegnate agli amministratori come segno tangibile di una forte azione di contrasto. La delegazione è stata ricevuta dagli amministratori ed é stata visionata tutta la documentazione relativa all’installazione del ripetitore. Le carenze evidenziate hanno portato alla sospensione dei lavori ma il rischio che i vizi evidenziati pos-
sano essere sanati è molto alto quindi non c'è assolutamente ancora un lieto fine ed è per questo che l’altro ieri è stato organizzato un nuovo incontro a cui hanno partecipato cittadini di Campobasso e Ferrazzano. Nel corso della riunione fortemente voluta dal neo sindaco di Ferrazzano Antonio Cerio , hanno relazionato l’avvocato Carmine Pizzuto e l’ingegnere Aldo Pizzuto che ben hanno spiegato le problematiche connesse all'antenna Telecom ed alle strategie intraprese e da intraprendere per ottenerne il blocco definitivo. Concetti ribaditi e chiariti
anche da Giovanni Varanese e da Carlo Oriente. Presente all’incontro anche il neo consigliere di Campobasso Michele Durante. Il sindaco e l'amministrazione comunale di Ferrazzano, rappresentata dall'avvocato Federica de Rensis e dal professor Cofelice, hanno ribadito la volontà di contrastare la realizzazione dell’antenna a cui continueranno ad opporsi anche i cittadini attraverso la sottoscrizione di tutta la documentazione necessaria a centrare l’obiettivo ed evitare l'installazione di quello che considerano un "eco-mostro" dannoso per la salute e l'ambiente.
LUTTO
Si è spenta prematuramente la professoressa Gabriella Pensa. Aveva la musica nel sangue tanto da farvici appassionare i suoi ragazzi nelle ore di insegnamento al quale ha sempre dato tutto il suo impegno e la dedizione possibile. Era impegnata anche a sostenere i bambini con problemi di dislessia aiutati proprio grazie alla musica. Le esperienze maturate e il perchè della validità terapeutica della musica per questa patologia le esprimeva su di un apposito sito di Facebook "Bimbi al centro". Le ore trascorse nell'amorosa cura erano di pieno volontariato. La morte l'ha sorpresa prematuramente e lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia, tra i colleghi e tra i suoi bambini. Il funerale si svolgerà oggi pomeriggio alle ore 16,30 nella Chiesa della Nuova Comunità di Ferrazzano.
TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
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6 giugno 2014
Isernia
Ritrovato morto nel bosco
Tragedia sulle montagne di Roccamandoldi. Dubbi sulla morte di un 51enne ROCCAMANDOLFI. Tragedia sulle montagne di Roccamandolfi in provincia di Isernia dove è stato ritrovato il cadavere di un uomo. Nelle prime ore della notte il Servizio Regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) è stato allertato dalla Prefettura di Campobasso e dai Carabinieri della Stazione di Bojano, in qualità di autorità giudiziaria di competenza, per la ricerca di una persona dispersa in agro di San Massimo. A causa dell’ambiente particolarmente ostile, i tecnici del Cnsas sono immediatamente intervenuti sul posto, nel territorio boschivo tra San Massimo e Campitello Matese. Quello che sembrava essere un intervento di ricerca per persona dispersa si è però tramutato, nelle prime ore dell’alba, in un recupero di persona deceduta. La vittima, il 51enne di San Massimo Liberato Iannitelli, lavoratore in un’azienda agricola e boschiva, è
stata trovata senza vita lungo un sentiero difficilmente praticabile. I tecnici del Cnsas hanno accompagnato il medico legale sopraggiunto da Campobasso per i rilievi preliminari sulla salma e subito dopo hanno recuperato il corpo posizionandolo su una barella in dotazione al Soccorso Alpino. Per prelevare la salma dal luogo del recupero i tecnici del Cnsas hanno dovuto, a causa dell’ambiente particolare impervio, assicurare la barella con corde e tecniche alpinistiche, fino al raggiungimento di una zona accessibile, dove il corpo dello sfortunato 51enne è stato affidato all’autorità giudiziaria di competenza. Sono tuttora in corso accertamenti per appurare la causa effetiva del decesso. Sul posto sono intervenuti, oltre i tecnici del Soccorso Alpino, i Carabinieri della Stazione di Bojano ed i Vigili del Fuoco di Campobasso.
Colle Mingone racconta Che fine hanno fatto le Acli? l’emigrazione
Ad Agnone è l'ultima curva nella quale si scorge il centro abitato AGNONE. Si è conclusa con successo e tantissima commozione la prima edizione di ciò che è stato definito l’evento “Agnone Ex-
treme Point” cioè la manifestazione in onore degli emigrati agnonesi proprio sul luogo dove hanno dato l’estremo sguardo al loro
paese natìo lasciandolo per emigrare altrove. Tale luogo è la Curva Mingone dove la strada, svoltando a destra, fa scomparire definitivamente Agnone dagli occhi, ma non dal cuore. Grandi pensatori e scrittori hanno più volte ripetuto che si può essere “universali” soprattutto parlando del proprio paese. Quindi, ogni paese del mondo ha una propria “Curva Mingone” che allontana dal proprio sguardo le tanto amate mura domestiche. Così, l’Università delle Generazioni e il Cenacolo Culturale francescano “Camillo Carlomagno” hanno voluto “universalizzare” tutte le “Curve Mingone” del mondo e, quindi, tutti coloro che sono stati costretti a lasciare la propria terra per cercare riparo e libertà (se esuli), lavoro (se disoccupati) in altre terre lontane e spesso inospitali, con un devoto pensiero anche ai tanti immigrati presenti oggi in Alto Molise.
C’erano una volta le Acli (Associazioni cristiani lavoratori italiani) nel Molise! Mi viene spontanea questa riflessione mentre a Isernia il movimento organizza una tre giorni di celebrazioni in pompa magna, il che significa anche che non sarà a costo zero! Ma qual è lo stato di salute e la presenza del movimento in regione? Nel capoluogo molisano, dopo la scomparsa del padre nobile Luciano Graziano, il movimento è gestito da una famiglia e le cariche si passano di padre in figlio e familiari! La responsabilità del patronato in regione è di Nicola Cavaliere, consigliere regionale. Ma lo stipendio a Cavaliere lo dà solo la Regione o anche il patronato? E se così fosse, le Acli consentono il doppio incarico? E veniamo ad Isernia, dove la sede è commissariata da circa quattro anni. Nel settembre del 2010, infatti, dovendosi scegliere il successore alla guida della Acli del compianto Lucio Di Iorio, non ci fu accordo e due esponenti nazionali del movimento si guardarono bene dal tentare la ricomposizione dei dissidi, favorendo così la nomina del commissario Pasquale Orlando, che avvenne nel novembre del 2010 e all’indomani dell’insediamento dello stesso, si celebrò il congresso regionale con la nomina piovuta dall’alto di Sabrina Simone a presidente, abruzzese di nascita e di residenza e con impegno lavorativo a Roma. Il congresso nazionale delle Acli del gennaio 2013 segnò il cambio di equilibri al vertice e il commissario Acli della provincia di Isernia, residente nel beneventano, fu sostituito dall’avellinese Alfredo Cucciniello, tuttora reggente. Cosa è successo in questi quattro anni? I circoli da 14 sono scesi a 2. Il commissario ha pieni poteri anche per quanto riguarda la gestione amministrativa di tutto il movimento. L’associazione che raggruppa i pensionati, il Fap, porta nelle casse della sede isernina circa 50mila euro all’anno, come riferitoci da un’ex dirigente del movimento. Come vengono utilizzati questi soldi? Ha senso parlare di Acli ad Isernia quando nessuno della provincia è parte attiva nel movimento? Le ingenti somme che entrano attraverso le molteplici attività, tipo il patronato e il Caf, come vengono utilizzate? Ci sono dei controlli? Possibile che per il settore terra la responsabilità della gestione venga affidata a un beneventano, che probabilmente con la terra nulla ha a vedere, gestendo, al contrario, attività commerciali? Quale legame hanno i vari Pasquale Orlando,Alfredo Cucciniello ed Enzo Scialò con il nostro territorio? Perché tante persone per bene, che rispettano davvero i dettami del Vangelo, quei dettami dei quali le Acli si fanno vanto, si tengono alla larga? Proprio in provincia di Isernia, alle tante criticità delle nostre famiglie, si aggiungono quelle dei profughi in continuo aumento. Cosa pensa di fare il movimento aclista in questa direzione? Non è mai troppo tardi. Michele D’Alessio.
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Isernia
6 giugno 2014
Trigno, divieto d’uso delle acque Il campanello d'allarme per la presenza di salmonella lungo il fiume ISERNIA. Divieto di uso delle acque del Trigno per le attività umane. A quanto pare, ci risiamo: le condizioni del fiume che nasce in provincia di Isernia e che marca il confine tra Abruzzo e Molise destano nuovamente preoccupazione. Questa volta il campanello d'allarme riguarda la presenza di salmonelle nelle acque. L'Arta di Chieti (con gli addetti della sede di San Salvo) ne ha riscontrato la presenza in più del 50% dei campionamenti effettuati lungo il corso del fiume nelle stazioni di Schiavi d'Abruzzo, San Giovanni Lipioni, Tufillo e Lentella. La contaminazione è particolarmente alta nel territorio di Tufillo, dove la presenza della salmonella è stata riscontrata in 4 campioni su 4; a Schiavi e San Giovanni Lipioni in 2 su 4 e a Lentella in 1 su 4. I Comuni della vallata (Schiavi d'Abruzzo, Castelguidone, San Giovanni Lipioni, Celenza sul Trigno, Dogliola, Torrebruna, Palmoli, Carunchio, Tufillo, Fresagrandinaria, Lentella, Cupello e San Salvo) hanno per questo emesso un'ordinanza per vietare (fino a nuova comunicazione) l'uso a scopo irriguo delle acque, lo svolgimento attività ludiche
nel fiume e la pratica della pesca (con l'eccezione del no-killing). Se c'è un pericolo serio derivante dalla contaminazione delle acque, non possono non destare qualche dubbio i tempi inter-
Fornelli, si insedia la nuova Giunta
corsi tra rilievi e ordinanze. Gli esami sui campioni prelevati si riferiscono infatti al periodo settembre-dicembre 2013. All'inizio di maggio l'Arta ha inoltrato i dati analitici alla Asl Chieti-Vasto.
La comunicazione di quest'ultima ai comuni su citati (e al Consorzio di bonifica, alla Regione Abruzzo e al presidente della Provincia) è stata fatta il 9 maggio. Da qui sono poi partite le ordinanze.
Provincia, ancora senza stipendi
Ai nastri di partenza l'amministrazione I dipendenti dell'ente di via Berta continuano a restare all'asciutto guidata da Giovanni Tedeschi ISERNIA. Gli stipendi sarebbero banca tesoriera, del Lavoro e del E chissà quando arriveranno. Indovuti arrivare martedì della settimana scorsa, ma, a tutt'oggi, ancora non se ne parla neanche. La situazione dei circa duecento dipendenti dell'amministrazione provinciale di Isernia è angosciante. La certezza del posto fisso e dello stipendio il 27 di ogni mese è venuta meno. Le casse di via Berta, al momento sono vuote, e presso la
FORNELLI. Ai nastri di partenza i nuovi cinque anni di vita amministrativa del primo cittadino Giovanni Tedeschi e dei componenti della lista vincitrice della competizione elettorale “Crescere Liberi”. Si parte sabato 7 giugno alle ore 17:30 in prima convocazione. Infatti, il sindaco Tedeschi ha provveduto in queste ultime ore alla convocazione dell’assise civica che si svolgerà all’interno dell’edificio scolastico di via Lazio in località Bivio. All’ordine del giorno diversi argomenti. Dopo l’esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità del sindaco e dei consiglieri comunali eletti si passerà alle nome dei componenti della giunta e al giuramento ufficiale del primo cittadino. Importante sarà anche l’annuncio del nuovo presidente del Consiglio comunale, carica istituita dall’amministrazione Tedeschi già nel quinquennio amministrativo appena concluso. Gli ultimi due argomenti della serata di insediamento riguarderanno la nomina della commissione elettorale comunale e quella dei componenti comunali in seno all’Unione dei Comuni Alto Volturno.
piccolo risparmio di Benevento, sono stati pignorati circa tre milioni, chiesti dall'impresa Maltauro in virtù di un contenzioso con la provincia risalente a una ventina di anni fa. I fondi promessi dallo stato, come l'ultima rata dei trasferimenti 2013, o le somme dovute come mancati trasferimenti degli anni precedenti, non arrivano da Roma.
somma il piatto piange e la provincia di Isernia si avvia a un tristissimo tramonto, giustiziata prima dalla riforma delle province, che di fatto l'ha azzerata, e poi dalla perenne carenza di fondi. I sindacati, sollecitati dal personale, cominciano solo adesso a capire che si tratta di un'emergenza seria che presto potrebbe travolgere anche loro.
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Termoli
6 giugno 2014
Amministrative, portavoce nazionale PD con Sbrocca TERMOLI - Ultime ore di campagna elettorale in vista del ballottaggio di domenica per la scelta del sindaco della città tra Angelo Sbrocca del centrosinistra e Michele Marone del centrodestra. E proprio per la campagna elettorale di Sbrocca è stato in città il portavoce della segreteria nazionale del PD Lorenzo Guerini. Durante l’incontro nella Galleria civica Guerini è stato molto deciso: “Il raccordo con il governo nazionale è importante, decisivo, per garantire i servizi alle persone. Stiamo lavorando per migliorare le condizioni normative, i Comuni devono interpretare questa fase e fare da rete con i piani di zona”. In riferimento all’attualità locale e alla candidatura di Angelo Sbrocca ha detto di essere sicuro della sua vittoria. “Con lui, che ha tutte le competenze e capacità,
Termoli cambierà verso. La sfida del sindaco non è basata solo sulla creazione di infrastrutture, ma sull’obiettivo di costruire una
Amministrative, ultime battute anche per il candidato Marone TERMOLI – Anche per il candidato del centrodestra Michele Marone sono gli ultimi sprazzi di campagna elettorale e tra i progetti illustrati e da compiere in caso di sua vittoria c’è quello culturale artistico su Benito Jacovitti, “per dare il giusto riconoscimento a un figlio di Termoli, uno dei massimi disegnatori internazionali di fumetti e storie illustrate”. Nel progetto è inserito anche la realizzazione di un grande parco tematico e acquatico che potrebbe sorgere nella zona di Rio Vivo Marinelle. E nel programma di Marone è presente anche il “Piano di sicurezza urbana” per una città alle prese con furti, aggressioni, vandalismo, e degrado. In caso di vittoria, Marone ha intenzione di coinvolgere le varie istituzioni perché ritiene che “Non si tratta solo di prevenzione e sensibilizzazione ma anche di aumentare uomini e mezzi”. Sempre nel suo progetto sono programmati il potenziamento del sistema di videosorveglianza nei punti ancora scoperti, il coinvolgimento dei cittadini attraverso varie iniziative quali: incontri periodici gratuiti di autodifesa per categorie considerate sensibili, dai giovani agli anziani, riunioni sulla sicurezza, coinvolgimento della vigilanza privata e delle associazioni, senza tralasciare l’istituzione di un ufficio di riferimento, a costo zero, dove la gente possa indirizzare le proprie lamentele e serva anche da osservatorio dei fenomeni di degrado urbano.
comunità vera, che si occupi delle persone in difficoltà. Questa città conta tanto per il Pd, ha una vocazione turistica importante, da qui
può ripartire un messaggio di speranza”. Deciso anche l’intervento del segretario regionale molisano del Pd Micaela Fanelli la quale ha
rimarcato “ la vicinanza nazionale di Matteo Renzi a Termoli e ad Angelo Sbrocca, e l’impegno forte verso questa città. Siamo certi che Sbrocca sarà sindaco – ha concluso Fanelli -. grazie alla forza che parte dal basso e che caratterizzerà il successo del nostro candidato sindaco”. Il candidato Sbrocca ha detto senza mezze parole ha detto che in un momento di crisi come l’attuale “dobbiamo rivolgerci ai bisogni dei cittadini che chiedono aiuto, il Comune ha l’obbligo di dare aiuto”. Infine parlandio del governo nazionale ha ricordato che: Il nostro Comune non ha mai attuato nessun tipo di raccordo con le tante associazioni e cooperative no profit, noi cominceremo proprio da qui, voglio realizzare un coordinamento per lavorare insieme”.
TERMOLI – Il Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, ieri mattina è stato in visita istituzionale alla Capitaneria di Porto . Ad accogliere il rappresentante dello Stato il comandante Antonio Nasti, il vice Nicola Albino e il personale della Guardia Costiera. Un incontro
cordiale e ricco di spunti anche il il futuro. Durante la visita al Prefetto sono state illustrate tutte le attività sia all’interno che esterno della caserma e poi il rappresentante di Governo ha avuto l’opportunità di uscire in mare a bordo di una Motovedetta. Prima dei saluti finali si è anche par-
lato di un progetto che presto prenderà il via: un Osservatorio del mare che dovrebbe far capo alla Prefettura e verrà affiancato all’osservatorio della strada in modo tale da disporre di un quadro unico sulla sicurezza via terra e via mare in Molise.
Il prefetto di Campobasso in visita alla Capitaneria Porto, ormeggi insicuri: protesta degli isolani
ISOLE TREMITI – Far ritardare gli attracchi e le partenze dei traghetti dal porticciolo di San Domino. Questa l’atto che potrebbe essere messa in atto nei prossimi giorni da pescatori e barcaioli delle Diomede, in segno di protesta per la mancanza di ormeggi sicuri nella piccola area portuale. Un anno fa la Capitaneria di Porto di Termoli sequestrò oltre cento
gavitelli abusivi e non sicuri. Ora, visto che non ci sarebbe stato nessun intervento da parte da partre delle istituzioni, i residenti avrebbero intenzione di mettere in atto la singolare protesta. “Chiediamo semplicemente degli ormeggi sicuri . dicono i residenti -, ne abbiamo tutto il diritto. Basta false promesse mettiamo in sicurezza le nostre imbarcazioni”.
Pastorini presenta il suo libro “In uno sguardo” Riaperto il negozio “Frutta del Paradiso”
TERMOLI – Grande attesa per questa sera alle 21,30, presso l’hotel Martur, dove Marcello Pastorini presenterà, con la collaborazione dei Cantori della memoria e l’Ecomuseo Itinerari Frentani, il suo libro "In uno sguardo": storie, filastrocche, poesie e racconti che traggono
spunto da elementi culturali custodi della identità sociale locale, di valori e valore di un territorio che una politica cieca ha consegnato alla povertà e alla disperazione. L’appuntamento è organizzato dall’Associazione italiani arbitri (Aia) sezione "Daniele Rettino".
TERMOLI - Ha riaperto i battenti il negozio “Frutta del Paradiso”, all’angolo tra via Molise e via Martiri della Resistenza, fatto chiudere due settimane fa per la mancanza di alcune autorizzazioni al com-
mercio. Erano stati i carabinieri del Nas a chiederne la chiusura dopo un controllo che aveva evidenziato alcune irregolarità. Ora i gestori del negozio di
frutta, gli egiziani Ali, Mustafa e Mohamed hanno riaperto ma precisano che, contrariamente a prima della chiusura forzata, resteranno aperti solo di giorno e non anche nelle ore notturne.
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Termoli
6 giugno 2014
Internazionalizzazione, proficuo incontro Lega Pesca repubblica indonesiana ROMA - Proseguono con l'avvio di un proficuo confronto con il governo della Repubblica Indonesia le attività di internazionalizzazione intraprese da Lega Pesca, con il supporto della Ong. Halieus. Nell'ambito della visita di lavoro in Italia di rappresentanti del
Consiglio Regionale dell'Indonesia, competente per legislazione e investimenti del settore pesca, avvenuta sotto gli auspici del viceambasciatore Priyo Iswanto, il presidente nazionale dell'Associazione, Ettore Ianì, ha ricevuto a Roma, presso la sede di Lega-
coop, il ministro indonesiamo consigliere per gli affari politici, Agus Prihatin Saptono, alla guida di una nutrita delegazione di consiglieri dei principali distretti ittici (Maluku Settentrionale Yogyakarta Bangka Belitung Kalimatan Occidentale Bali Sulawesi Meridionale Papua Java Centrale Jakarta). Per Lega Pesca, hanno partecipato all'incontro, illustrando le attività dell'Associazione e delle sue diverse strutture nazionali ed internazionali, il Direttore, Antonio Angotti, Francesca Ottolenghi, responsabile relazioni internazionali, Elena Ghezzi, area legislativa, Flavia Binda, Consorzio mediterraneo, area sicurezza alimentare, Paolo Guerriero, direttore della Associazione di organizzazioni di produttori Italiana Produttori Ittici, Federico Zacchia, project officer Halieus Ong. Esprimendo apprezzamento per l'elevata specializzazione
Tributi comunali anno 2014
SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI - Dal 1° gennaio 2014 è in vigore l’Imposta unica comunale (IUC) basata sui presupposti impositivi costituiti dall’Imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, e da una componente riferita ai servizi, a sua volta articolata nel Tributo per i servizi indivisibili (TASI) e nella Tassa sui rifiuti (TARI) destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’IMU è dovuta dal possessore di immobili, esclusa l’abitazione principale ad eccezione degli immobili di lusso, mentre la TASI è posta a carico sia del possessore, sia dell’utilizzatore dell’immobile. La TARI, che insieme con la TASI sostituisce dal 1° gennaio 2014 il tributo comunale sui rifiuti
e sui servizi, è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali e aree scoperte. La disciplina della IUC sarà integrata dalle norme di un apposito regolamento che il Comune dovrà approvare per definire nel dettaglio alcuni aspetti di rilievo relativi all’applicazione delle singole componenti del tributo unitamente all’approvazione delle aliquote da applicare ai fini delle determinazione delle imposte. Il versamento dell’IMU 2014 è da effettuarsi entro il prossimo 16 giugno applicando le aliquota stabilite con delibera di Consiglio comunale che è del 9,60 per mille. Inoltre l’amministrazione comunale comunica ai residenti che la scadenza della prima rata TASI è rinviata a settembre 2014.
Oggi il convegno sul progetto “Cocoable” LARINO – Questa mattina alle 10,30 nell’aula magna dell’istituto tecnico Agrario "San Pardo" ci sarà il convegno di presentazione del progetto "Cocoabe". Durante i lavori verrà illustrato il progetto comunitario ’Leonardo da Vinci’ promosso dal-
delle diverse attività di supporto, trasferimento di know how, formazione e promozione degli investimenti di Lega Pesca, il ministro indonesiano Agus Prihatin Saptono ha manifestato interesse ad avvalersi del contributo dell'associazione per l'elaborazione di una nuova legge nazionale per lo sviluppo dell'economia ittica. Di rilievo anche le possibilità di investimento di imprese italiane per la cattura e l'importazione di tonno, risorsa abbondante in particolare nelle regioni di Maluku e Papua (Indonesia Est). Si è convenuto di tradurre gli impegni comuni di questa collaborazione in un protocollo di intesa tra il Governo e l'Associazione. Un primo incontro di approfondimento sarà condotto il prossimo 9 giugno a Roma, in occasione della riunione biennale del COFI Commissione Pesca della FAO. Lega Pesca è molto interessata a contri-
buire allo sviluppo responsabile e sostenibile della pesca e dell'acquacoltura, con particolare attenzione alla pesca artigianale, per migliorare la gestione delle risorse naturali e biologiche e delle attività produttive in linea con gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile delle comunità locali. L'incontro costituisce lo sviluppo di rapporti avviati a Bali nel 2005 in occasione della riunione della World Aquacolture Society. L'Indonesia è tra i primi 5 Paesi produttori al mondo di prodotti ittici. La produzione totale supera i 5,6 milioni di tonnellate, per un valore di oltre 5,7 miliardi di dollari, in cui ammonta a 1,6 miliardi di dollari il valore delle esportazioni ( FAO, 2004). La filiera ittica gioca un ruolo fondamentale per l'occupazione, dando lavoro a più di 6 milioni di addetti diretti (3,8 milioni di pescatori e 2.2 milioni di acquacoltori).
Convocazione consiglio comunale straordinario
MAFALDA – Oggi alle 20,30 in prima e sabato in seconda convocazione alla stessa ora si riunisce in seduta straordinaria il Consiglio comunale. All’ordine del giorno 4 argomenti da trattare: Elezioni amministrative, esame della condizione degli eletti alla carica di Sindaco e Consigliere comu-
nale ed eventuali dichiarazioni di ineleggibilità e incompatibilità; Giuramento del Sindaco; Comunicazione delle nomine dei componenti la Giunta, vicesindaco e presentazione delle linee programmatiche. Ultimo argomento in agenda la rideterminazione degli oneri per Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali.
Attesa per la corsa dei carri trainati da buoi
l’Assessorato alle Politiche Agricole e Tutela dell’Ambiente della Regione Molise ed inserito nell’ambito del programma per l’Apprendimento Permanente Llp - Lifelong Learning, che coinvolge ben 60 studenti delle classi IV dei tre Istituti Agrari della Regione Molise.
PORTOCANNONE – E’ tutto pronto nel centro basso molisano per la carrese che si terrà il 9 giugno. Dopo Ururi e San martino in Pensilis, questa è l’ultima corsa competitiva dei carri trainati da buoi per il 2014. Tre i carri in gara: i Xhuventjelvet, di colore arancione, i Giovani, di colore biancoceleste e i Giovanotti con il tradizionale e storico giallorosso. In attesa della competizione questa sera alle 21,30, nella chiesa Madre, sarà celebrata la Messa
dei carristi. Poi si passa alla competizione di lunedì quando, alle 11,30, ci sarà l’estrazione pubblica che assegnerà l’ordine di partenza da contrada Vallone Canne che sarà data alle 16. La corsa dei carri trainati da buoi è un’antichissima tradizione che si ripete ogni anno il lunedì dopo la domenica di Pentecoste in onore della B. V. Maria SS. Di Costantinopoli Patrona del paese. A contendersi la vittoria – che darà l’onore al vincitore il giorno suc-
cessivo alla gara di portare in processione il quadro raffigurante la B. V. Maria SS. Di Costantinopoli, il carro dei Giovani, il carro dei Giovanotti e il carro dei Xhuventjelvet. Il tracciato della gara è lungo tre chilometri e ottocento metri, e la distanza alla partenza tra i carri è di venticinque metri. La vittoria andrà al carro che taglia per primo il traguardo attraversando il portale di Borgo Costantinopoli, nel rispetto delle norme stabilite dallo statuto.
Sostenere le donne nel commercio, bando della Fidapa TERMOLI - La Fidapa-Bpw Italy ha indetto un bando per sostenere le donne che vogliano intraprendere una nuova impresa «che abbia come scopo lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un bene o di un servizio basato sulla valorizzazione economica dei risultati della ricerca o che impieghi nella propria attività un forte tasso d’innovazione”. Scopo dell’iniziativa è quello di stimolare una crescita dell’imprenditoria femminile, fornendo supporto alle giovani
donne che intendano intraprendere il cammino e che per propria formazione o esperienza professionale si trovino in condizione di “svantaggio” nella creazione e nell’avvio di un’attività d’impresa. Il bando, pubblicato sul sito della Fidapa-Bpw Italy www.fidapa.com scade il prossimo 30 giugno e per il Basso Molise gestisce il bando la sezione Fidapa Bpw - Italy di Termoli a cui vanno inviati i progetti entro il termine stabilito. Rutta la documentazione dovrà essere inviata via e-
mail alla Presidente della locale sezione, annamariaelvira.musacchio@gmail.com, o per posta a Anna Musacchio, via Como, 2, 86039 Termoli. Le proposte ritenute meritevoli da una prima commissione di sezione saranno accompagnate ed inviate con un giudizio sintetico al distretto di competenza, che individuerà il miglior progetto, al quale sarà corrisposto un premio del valore di cinquemila euro.