ANNO X - N° 56 - SABATO 8 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a San Martino Libera
L’oscar del giorno va ai ragazzi del gruppo politico locale San Martino Libera. Non li conosciamo direttamente, ma ci pare che abbiano una bella dose di coraggio. Sì, perché fare domande, con documenti alla mano, su come vengono gestiti i soldi pubblici in un paese dove domina il pensiero unico di Facciolla, è davvero difficile. Ma loro hanno preso i vari bilanci e, con rigore, hanno chiesto: era necessario spendere mezzo milione di euro in questo modo? Ai ragazzi va il grazie di tutti i molisani visto che il loro ex sindaco vuole gestire il Molise come ha gestito San Martino in Pensilis.
Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia
Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Petraroia. L'assessore regionale all'Istruzione dimentica di avere tale delega e scrive al ministro per lamentarsi sulla questione del riparto fondi alle scuole a seguito del Piano di dimensionamento scolastico. Ma quel Piano non è stato sospeso dal Tar per una serie di incongruenze nate proprio a livello politico? Non avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione alla stesura del documento invece di scrivere, per l'ennesima volta, ad un ministro della Repubblica? Del resto, ha già affossato l'Università.
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8 marzo 2014
A margine delle polemiche seguite alla introduzione del protocollo unico informatico
“Le voci di dentro” della Regione Molise
rompono il tabù del solidarismo:
“Anche i lavativi prendono la produttività” Il programma informatico è costato un milione e duecentomila euro. Commissionato a chi, e come, con quale procedura, sono altri aspetti da mettere a fuoco
“Le voci di dentro”, non della commedia di Eduardo De Filippo, ma le più modeste e flebili della Regione Molise, nella interpretazione analitica del Comitato Unico di Garanzia: il Cug. A sentirle, si capisce perché l’ente sia un enorme pachiderma impantanato, difficile da sollevare e da far camminare. Un ente che non coniuga da anni i verbi organizzare, innovare, e modernizzare, per cui, una volta alle prese con la sperimentazione (il protocollo unico informatico), ha perso letteralmente la tramontana. Sentiamole “le voci di dentro”: “Ora accade che alcuni dipendenti sempre pronti al lavoro hanno accettato il cambiamento e stanno tentando di comprenderne le difficoltà nel tentativo di risolverle. Ma a costoro non sta bene che altri, seppure individuati e individuabili, si defilino chiedendo aiuto a politici e direttori”. Prima bordata all’establishment, colpevole di aver tollerato per anni la fase di addormentamento delle menti e delle coscienze, appagato del ritorno che gli è venuto, gli
di Massimo Dalla Torre Eccoci nuovamente a voi, anche se ne avremmo fatto molto volentieri a meno, perché stanchi, di dover essere i grilli parlanti della situazione, ma la notizia è ghiotta e di conseguenza merita la giusta attenzione. Non so quanti di voi ricordano la commedia musicale andata in scena negli anni 70, per la precisione era il 1974, dal titolo “Aggiungi un posto a tavola”. Un musical scritto dalla coppia per eccellenza del teatro leggero italiano Garinei e Giovannini, magistralmente interpretato da Johnny Dorelli che, nelle vesti di un prete, tra una canzone e uno scherzo, invitava alla letizia e all’amicizia aberrando i conflitti e le liti. Fin qui nulla di strano, perché di musical lo scenario teatrale è pieno. La particolarità della questione che, ci ha indotto a intervenire, è che il tema conduttore che ha dato il titolo alla commedia musicale, nella seconda parte ha un ritornello alquanto singolare …se sposti un po' la seggiola stai comodo anche tu, gli amici a questo servono a stare in compagnia, sorridi al nuovo ospite non farlo andare via dividi il companatico raddoppia l'allegria… Proprio su questo refrain vorremo che si ponga l’attenzione poiché, in barba ai regola-
viene, e gli verrà, dal consenso elettorale e dalla premialità economica. Seconda bordata: “ Questo non giova certo a chi lavora e vuole lavorare; questo non giova a chi vede un appiattimento anche a livello di produttività economica: anche i lavativi prendono la produttività. Gente con le spalle coperte, che non si sa come passa le giornate di sei o nove ore. Forse per i corridoi a ciondolare, fintanto non arriva l’orario d’uscita”. Immagine plastica di una realtà cui tutti: dirigenti, politici, amministratori, hanno fatto l’occhio; condizione quotidiana assunta a paradigma di legittimità e di normalità. Vedere per credere. Tornando al protocollo unico informatico e alle paturnie che ha generato, per chi è nel ventre regionale, “Questa novità sarebbe semplice da risolvere”. Vediamo come, e perché, si dovrebbe intervenire. “Per prima cosa disponendo, senza scampo, che i dipendenti che hanno espletato funzioni al protocollo vadano in Via Genova (sede del protocollo unico informatico – ndr), ancor-
ché per essere di categoria adeguata. Quindi, affiancando a questi dipendenti i tecnici della Pubblica amministrazione digitale, avendo cura di assegnare loro la posta in arrivo e in partenza della direzione che ben conoscono. Si eviterebbero assegnazioni sbagliate; si eviterebbero rifiuti di corrispondenza. Quanto tempo perso … e il cittadino paga”. Paga un conto salatissimo, se si pensa che il programma del protocollo unico informatico gli è costato un milione e duecentomila euro. Commissionato a chi, e come, con quale procedura, sono aspetti da mettere a fuoco per capire anche le cause delle discrasie della sua messa in atto. Sempre dalle “voci di dentro” apprendiamo che “ Quei pochi lavoratori incastrati nel protocollo di Via Genova sono perennemente a telefono per rispondere alle mille domande dei colleghi e degli utenti destinate a restare, purtroppo, senza risposta”. Un programma da un milione e passa euro quindi avviato in totale anarchia, che neppure il corso di aggiornamento sfornato ad horas pare abbia rimesso in carreggiata. Inevitabilmente amara, pertanto, la conclusione: “Insomma, c’è chi passa ore per i corridoi e al bar a prendere diversi caffè e chi, invece, non riesce nemmeno a mangiare una brioche dalle 8 sulla scrivania … e sono già le 12,30!”. Le “voci di dentro”, nella interpretazione analitica del Comitato Unico di Garanzia, sono state fatte arrivare alle orecchie del direttore generale perché ponga rimedio al malessere del personale messo di fronte ad una innovazione privo di una preventiva ed adeguata preparazione (“Solitamente una pillola si dà a piccole dosi, per comprendere anche possibili reazioni. Qui s’è trattato di uno choc anafilattico!”). Accadrà? Ne dubitano soprattutto coloro che due recenti determinazioni del direttore generale Di Mirco relative all’assegnazione del personale al protocollo unico informatico, le hanno viste cadere nel vuoto. Per la prima volta, però, le voci di dentro della Regione Molise non sono più univoche, ma polifoniche. Che il cambiamento parta davvero dal basso? Dardo
…se sposti un po’ la seggio la stai comodo anche tu…
menti di partito, il neo vertice del PD, ha pensato bene di nominare in seno alla segreteria, che vede l’ufficialità in questi giorni, non 15 componenti come detta la regola ma 25. Numero che molto probabilmente fa gioco specialmente in vista della prossima tornata elettorale di maggio. Un qualcosa che c’ induce a fare qualche riflessione che, ripetiamo, non deve essere considerata assolutamente lesiva nei confronti di chi è entrato a far parte del parterre del partito di maggioranza che governa sia la nazione sia la regione. Una riflessione dettata unicamente dalla constatazione che, gli allargamenti non previsti, creano squilibri alla stabilità politica del Molise, nonostante si affermi il contrario. Un vero e proprio colpo di mano dettato, questa è realtà dei fatti, dalla necessità non più procrastinabile, di mandare all’incasso le cambiali
che, se non pagate, potrebbero andare in protesto. A questo punto ci fermiamo qui perché, se proseguissimo, rischieremo di compromettere seriamente la stabilità dell’elettorato molisano di sinistra. Per quelli che, come noi assistono attoniti a queste vicende, perché non edotti sulle “manovre” attuate dalla rinnovata compagine che fa capo al tosco Renzi, verrebbe spontaneo chiudersi naso, occhi e bocca, proprio come le tre scimmiette in modo da non sentire, vedere e aspirare i “miasmi” generati da questa “insana palude”. Invece no, perché è bene portare a conoscenza anche, di chi non presta attenzione agli artifizi, messi in opera, dai “maghi della politica locale”, qual è la trama di questa sceneggiata, anzi ci correggiamo dramma. Un qualcosa che non esitiamo a paragonare a quelli scritti dai drammaturghi tede-
schi. Un dramma, le cui vicende, nonostante le richieste di spiegazioni avanzate specialmente dall’ala pura del PD, sono mascherate da necessità di partito non più rinviabili. Necessità che, se lette con la giusta attenzione, invece generano molti dubbi e soprattutto pochissime soluzioni. Un dramma che indica che la “guerra dei casati” è palese e l’epilogo non fa intravvedere nulla di positivo. Un dramma la cui colonna sonora non è lieta come quella di “aggiungi un posto a tavola” bensì, pesante e noiosa che, al paragone la cavalcata delle valchirie con cui Wagner idolatrò gli eroi del Valhalla, il palazzo degli eroi delle saghe nordiche uccisi in battaglia e dimora del re Odino situato nel regno l’Asgard, è un motivetto bucolico che presto, molti già se lo augurano, stancherà di essere sia ascoltato sia suonato.
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8 marzo 2014
L’assessore vuole applicare al Molise il modello di gestione che ha usato nel suo Comune: che Dio ci aiuti
Facciolla, 535mila euro
di spese “pazze” e i sanmartinesi liberi
di Giovanna Ruggiero Qual è la differenza tra l’assessore Facciolla e i sanmartinesi liberi? Le risposte possono essere diverse. Qualcuno potrebbe pensare alla storica lotta locale tra il carro dei giovani e quello dei giovanotti. Altri ancora potrebbero pensare ai fans e agli oppositori di Vincenzo il portaborse. In realtà la differenza risiede in chi fa le cose rispettando le regole e chi invece accusa del mancato rispetto delle regole in maniera infondata spendendo fior di quattrini. Soldi pubblici, ovviamente. Di cosa si tratta? Vediamo di capire. A maggio si vota a San Martino in Pensilis perché il sindaco Facciolla ha fatto il salto di qualità diventando consigliere (e assessore) regionale. Tra gli antagonisti del gruppo Facciolla c’è un gruppo: San Martino Libera. Il cui nome la dice lunga sulla situazione locale. Cosa fa questo gruppo che si trova in piena campagna elettorale? Hanno attaccato in paese dei manifesti con le spese del Comune gestito dall’assessore che vuole improntare la gestione regionale sul decantato modello San Martino. Così tutto il paese ha potuto leggere le cifre che vanno dal 2006 al 2013. Con tutte le evoluzioni. Com’è cresciuto il paese con Facciolla sindaco? Per la gestione degli uffici, ad esempio, mentre nel 2006 si spendevano 37.775 euro, nel 2013 la cifra è lievitata a 82.938. Un bel passo avanti anche se inferiore agli oltre 86mila euro del 2011 o agli 84mila euro del 2012. Si balza dalla sedia invece quando si arriva alla voce “gestione e manutenzione del patrimonio comunale”. Si va dalle 22.642 euro del 2006 ai 167mila 360 euro del 2013. E che dire degli spettacoli? Nel 2006 i sanmartinesi si accontentavano di poco. Appena 48mila euro. Oggi, in tempi di crisi, l’amministrazione del gruppo Facciolla arriva a spendere 179mila e 300 euro risparmiando, in ogni caso, rispetto ai circa 193mila del 2012. Di certo San Martino però è un paese in cui c’è cura del verde pubblico che costa ai cittadini la bellezza di 105.825 euro. Se si va a fare la
La ‘reazione’ dell’assssore sui social con pronta risposta documentata
somma delle varie voci, si nota come nel corso degli anni la spesa pubblica é aumentata in maniera vertiginosa prendendo soldi dalle tasche dei cittadini. In pratica la spesa pubblica dei sanmartinesi è passata dai 140 mila euro del 2006 ad oltre mezzo milione di euro del 2013. Per la precisione: 535mila 424 euro. Qual è stata la reazione? Qualcuno si è preso la briga di strappare tutti i manifesti affissi in paese. Un atto vandalico e incivile, segno di debolezza, accompagnato dallo sfogo dell’assessore regionale sul social network. “Avvisate i nostri nuovi mostri – scrive l’inventore di Vincenzo il portaborse – che prima di attaccare i manifesti, il cui contenuto è ritenuto dai sanmartinesi di disarmante disinteresse, è fatto obbligo di pagare gli oneri al Comune e farsi autorizzare”. Insomma, non solo un assessore regionale ritiene che informare i cittadini di come vengono spesi i soldi pubblici non sia cosa interessante (se riguardano la propria gestione), ma accusa il gruppo San Martino Libera di non rispettare la legge. Il diavolo però fa le pentole ma non i coperchi. Così Facciolla viene sbugiardato perché appare il versamento “pagato” per www.facebook.com/SanMartinoLibera l’affissione dei manifesti che intanto qualcuno ha rigorosamente stracciato pur di non farli leggere a tutti. Insomma: il bue dice cornuto al- lievitare il costo del bene pubblico ai sanmartinesi? l’asino visto che, a quanto pare, nella passata campagna Ma soprattutto Facciolla dovrebbe fare un favore al elettorale per le comunali lo stesso primo cittadini si Molise: vista la sordità nell’ascoltare il consiglio già dice non abbia rispettato le regole per l'affissione dei elargito da questo giornale con la richiesta delle sue disuoi manifesti . missioni da assessore regionale, quanto meno si limiPerché oltre a fare l’ennesima figuraccia come acca- tasse a svolgere semplicemente l’ordinaria duto con le Iene e i soldi dell’articolo 7 in Regione, l’as- amministrazione in Regione. sessore scivola anche sulla trasparenza degli atti e, Perché se il modello che vuole applicare al Molise è soprattutto, dell’utilizzo dei soldi pubblici. Perché piut- quello che ha utilizzato nella sua San Martino, che Dio tosto che oscurare le cifre non spiega come ha fatto a ci aiuti.
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8 marzo 2014
"Frattura e i Nuclei industriali?" L'onorevole Venitelli chiede spiegazioni al presidente della Giunta regionale
CAMPOBASSO. “Che fine hanno fatto i propositi di riunificazione dei consorzi industriali in una sola Agenzia in Molise?”. A chiederlo alla giunta Frattura è il presidente regionale del Pd, l’onorevole Laura Venittelli, che torna su di un argomento più volte in cronaca politica ma che non ha mai trovato la definizione attraverso l'approvazione di un testo di legge. “C’è imbarazzo e delusione tra gli amministratori territoriali del Pd del Basso Molise, quelli storicamente radicati nel nostro partito, per la connivenza con cui viene ancor oggi garantita la governance del Cosib a Termoli. Il tema del rilancio dello sviluppo pro-
duttivo nella nostra regione non può essere ritardato e c’è bisogno di radicali riforme. Il governo regionale deve dare impulso e si attende chiarezza sul ruolo dei Consorzi. La crisi sta spazzando via un tessuto produttivo che era il fiore all’occhiello della nostra Regione e dal Cosib questo momento di estrema delicatezza viene affrontato nell’inerzia più assoluta”. Il parlamentare molisano chiede anche su questo tema uno scatto in avanti del centrosinistra in Regione, per far sì che si volti finalmente pagina, anche al Consorzio industriale di Termoli, da troppo tempo covo di trasversalità politicamente irricevibili.
"Ludopatia, subito la legge" L'Adoc Molise torna a ribadire la necessità che la Regione si doti di una sua legislazione
CAMPOBASSO. Il mercato mondiale dei giochi, nel 2013, ha registrato una crescita del 4,9%, raggiungendo un profitto lordo pari a 317,6 miliardi di euro. Queste percentuali sono confermate anche se ci riferiamo all'Italia anzi, negli ultimi anni, le entrate totali sul gioco d'azzardo hanno consentito allo Stato italiano di incassare oltre 13,7 miliardi di euro e alle aziende del settore una somma ancora maggiore, trasformando il gioco d'azzardo in una delle principali industrie italiane.In attesa che vengano adottate misure più stringenti soprattutto contro l'offerta di gioco d'azzardo illegale e in attesa che dall'Europa giungano delle regole e direttive a tutela dei consumatori, l'Adoc, nell'ambito dei propri fini statutari, hanno ritenuto procedere, nel frattempo, a fornire una migliore informazione e più corretta educazione dei consumatori, affinché diventino sempre
più consapevoli. Saranno pubblicati sul sito dell'Adoc nazionale i report sui maggiori settori del gioco on line, a partire dai casinò on line, passando per il poker on line e per le scommesse indicando quali sono le cautele che i giocatori dovrebbero tenere per evitare di far si che il gioco si trasformi in fonte di grossi problemi, sia economici che psicologici, e quali sono i requisiti dei siti di gioco on line affinchè questi siano conformi alle norme di settore, che quindi garantiscano le tutele minime previste dalla normativa per i consumatori e soprattutto che il giocatore sia consapevole del suo gioco. Intanto, l'Adoc Molise sollecita la Regione alla definitiva approvazione della legge sul "gioco d'azzardo" e alla costituzione di un Osservatorio sul gioco e sulla ludopatia nel quale siano presenti le associazioni dei consumatori molisane.
"Sosteniamo lo sviluppo del Molise"
Una proposta è stata presentata in Consiglio regionale dai grillini
CAMPOBASSO. "Nell’attuale contesto di perdurante crisi economica, il tema centrale dell’azione di governo deve essere una ricerca costante di idee che possano favorire il rilancio produttivo e, con esso, l’occupazione". E' questo il senso di una proposta che i consiglieri del Movimento Cinque Stelle hanno presentato in Consiglio regionale. "Proprio in quest’ambito, negli anni passati la Regione Molise ha creato due società per favorire lo sviluppo e il rilancio produttivo anche attraverso la valorizzazione di nuove capacità imprenditoriali . La prima, la FinMolise, società finanziaria, interamente di proprietà della Regione, aveva lo specifico
obiettivo di favorire l’accesso al credito dell’imprenditoria locale; la seconda Sviluppo Italia Molise, costituiva l’eredità lasciata da Sviluppo Italia S.p.A. , allorché la Regione decideva di acquisire l’intero controllo della sezione regionale di quest’ultima società nazionale, con l’obiettivo di valutare e seguire nuovi progetti imprenditoriali, dall’ideazione alla realizzazione finale. La complementarietà di attività delle due società partecipate dalla porterebbe, a nostro avviso, a un netto miglioramento di efficacia e di efficienza dell’azione amministrativa qualora si procedesse a integrare le due funzioni consentendo sia ai cittadini di sviluppare le proprie idee im-
Ferrovie, disservizi insopportabili
prenditoriali sia sia al tessuto di imprese locali di accedere con semplicità ed immediatezza a quel know how finanziario ed economico utile a migliorare le proprie performance. Questa idea ci ha spinto a depositare una mozione per impegnare il Presidente della Giunta regionale a promuovere l’integrazione dei servizi delle due società in house in una unica, con un conseguente recupero di margini di efficacia ed efficienza, garantendo interventi mirati alle imprese in difficoltà, e accorciando i tempi per il reperimento delle risorse finanziarie occorrenti anche per quelle imprese che volessero ampliare la propria dimensione produttiva".
L'intervento
di Filippo Poleggi*
Fino a quando i cittadini molisani potranno avere pazienza e sopportare i disservizi di Trenitalia? Ieri sera il treno per Roma delle ore 19:30 è stato bloccato per un'ora e mezza a Vinchiaturo in attesa del treno proveniente da Roma in ritardo. Gli sfortunati passeggeri sono rima-
sti in attesa e poi fatti sbarcare dal treno in attesa di un imprecisato ed improbabile servizio sostitutivo e successivamente fatti risalire, sbatacchiati da un personale disorientato perché privo di direttive e di risorse rispetto all'imprevisto. Noi insistiamo ancora una volta sulla misura che abbiamo indicato da tempo per risolvere questi ricorrenti
disagi. Riportare a Campobasso il DCO, sistema di governo della circolazione dei treni sul binario unico della rete molisana, spostato a Bari secondo una dissennata "razionalizzazione" di Ferrovie Italiane che contribuisce al disservizio e ha aumentato la spesa di soldi pubblici, cioè nostri. Fino a quando i molisani potranno sopportare la vera e propria violenza
dell'arrogante silenzio di Ferrovie Italiane che incassa il contributo pubblico e se ne frega della necessità di dare risposte? Ci chiediamo quale può essere la spiegazione di un comportamento simile, si vuole forse convincere i molisani, incentivando il disservizio, che la ferrovia è inservibile e perseguire oscuri obiettivi? Preannunziamo nuove iniziative di protesta alle quali, già da ora, chiamiamo i cittadini molisani. *Forum TPL Molise
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Rimane sospeso l’interrogativo: “Come mai non è stata utilizzata la tecnologia informatica della Molise Dati che, se non siamo fuori dal mondo, era e rimane una società in house della Regione Molise?”
Dopo la voce del Cug, sui guai del protocollo unico informato, quella della Rsu: “Le anomalie sono diverse e questa profonda innovazione dei sistemi e dell’apparato burocratico della Regione Molise trova sempre e ancora carenze” Sebbene con altro timbro e altro tono, molto più collaterale al governo regionale, anche la Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu), ha manifestato il disagio del personale per il modo e i tempi (ristretti) con cui è stato dato avvio alla introduzione del protocollo unico informatico. Dalle parole del presidente Domenico Esposito, la critica di fondo è parsa essere, come lo era stato in precedenza per il Comitato unico di garanzia (Cug), la scarsa organizzazione: in particolare, la mancata formazione/informazione del personale prima dell’installazione del programma del protocollo unico informatico, e non dopo. Il corso allestito in fretta e furia presso la sede della giunta regionale in Via Genova (Palazzo Vitale) è stato unanimemente considerato insufficiente. Anche dalla Rsu: “Riteniamo che il cambiamento debba essere ben affidato; alle riunioni formative convocate in tutta urgenza (meno di 20 ore prima) abbiamo evidenziato diverse anomalie o, se si preferisce, diversi suggerimenti da utilizzare per contribuire al pieno funzionamento di un sistema che trova varie difficoltà ad entrare in funzione con efficienza”. Strano che accada ad un sistema informatico costato un milione e 200mila euro alle casse regionali, sul quale, come abbiamo accennato in una precedente corrispondenza, sarebbe il caso indagare per conoscere come sia stato scelto, e perché. Nella circostanza del protocollo unico informatico, come in molti altri casi, viene da chiedere come mai non sia stata utilizzata la tecnologia informatica della Molise Dati che, se non siamo fuori dal mondo, era e rimane una società in house della Regione Molise. Sulle deficienze organizzative regionali, il presidente Esposito ha rilevato che il corso formativo per il personale delle sedi periferiche, si sarebbe dovuto svolgere diversamente. Dice: “E’ anacronistico che decine e decine di colleghi siano dovuti venire in missione a Campobasso, quando bastava che il solo tecnico si recasse in loco per rendere la formazione/informazione voluta”. Ancora: “Il manuale d’uso che pare sia stato inviato ai singoli dirigenti,
che avrebbero dovuto trasferirlo a tutto il personale, ci si chiede per quale ragione non è stato inviato direttamente tramite mail a tutto il personale tali sedi”. Ma come le ciliegie, una critica tira l’altra: “Nel contempo si è fatto rilevare la necessità di provvedere agli aggiornamenti dei programmi installati sui processori in uso a vari colleghi (il tecnico della Pubblica amministrazione digitale ha riferito che l’hanno segnalato … ma a noi (Rsu) risulta che sono varie le macchine sfornite di tali necessari e semplici programmi)”. Dulcis in fundo: “ Insomma, le anomalie sono diverse e questa profonda innovazione dei sistemi e dell’apparato burocratico della Regione Molise trova sempre e ancora carenze”. Come quelle del Cug, queste delle Rsu sono le più vere e chiare “voci di dentro” dell’ente. Ma ometteremmo una parte importante della comunicazione del presidente Esposito al personale (per conoscenza al presidente Frattura, all’assessore Petraroia, al direttore generale Di Mirco e al direttore del Servizio personale, Rossi) se non aggiungessimo che dopo la pillola amara
delle critiche e dei rilievi, non ci sia stato lo zuccherino. E che zuccherino! Accompagnato da un saggio pistolotto: ”S’invitano tutti i colleghi a continuare a fare il proprio dovere sempre e comunque non mollando di un passo rispetto ai propri diritti, essendo che gli uni non possono e non devono prescindere dagli altri”. Sui doveri però non possiamo certo dimenticare cosa ne pensa il Cug (“C’è chi passa ore per i corridoi e al bar a prendere diversi caffè e chi, invece, non riesce nemmeno a mangiare una brioche dalle 8 sulla scrivania … e sono già le 12,30!”), mentre prendiamo atto dei diritti: lo sblocco dei buoni pasto maturati a conguaglio dell’anno 2013 e l’attivazione delle ricariche inerenti il 2014 e la liquidazione della produttività 2013 in parallelo con la piattaforma contrattuale, tale che la liquidazione degli importi ad ognuno arrivi sulla mensilità stipendiale di aprile. Dardo
L'intervento
Guardie mediche, parliamone di Antonio Campa La Gazzetta del Molise pubblica un articolo a sostegno delle sedi di Guardia Medica che, ad ogni piano sanitario proposto, tornano in ballo per soppressione di sedi con il pretesto della "riorganizzazione". Premesso che i Medici di Guardia sono gli unici sanitari finora ad aver pagato in solido le presunte riforme ancora da definire, con 300 euro di taglio all'onorario mensile per atto d'imperio dei commissari Basso e Rosato, in merito alle sedi la convenzione per la medicina del territorio prevede un medico ogni 3500 abitanti. I furbetti del commissariamento e i loro successori, ritengono pertanto di poterne ridurre il numero per
adeguarlo alla realtà demografica del Molise basandosi sul mero dato contabile dei medici impegnati nel servizio. Si tratta di un falso storico, demografico e concettuale, già smascherato dai tribunali amministrativi. Il TAR Calabria, infatti, con sentenza confermata da quello della Campania e dal Consiglio di Stato (non impugnata in Cassazione, dunque definitiva), ha stabilito che il rapporto di un medico ogni 3500 abitanti, vale per i medici di Assistenza Primaria (ex medici di base) che riassumono in se stessi l'ambulatorio. Per le Guardie Mediche, poichè i medici operanti in ogni presidio sono quattro e più, vige invece il principio della turnazione e pertanto l'interpretazione
della legge(convenzione sanitaria) va fatta calcolando un presidio di gm ogni 3500 abitanti ( e non un medico). Se così non fosse, per lo stesso principio bisognerebbe togliere alcune sedi di Guardia Medica per riequilibrare il rapporto citato ma al tempo stesso per assurdo e paradosso bisognerebbe ampliare e di molto le sedi urbane e nei paesi più grandi. Campobasso ad esempio, serve con soli due medici di turno l'intera città più quattro comuni del circondario, per un totale di oltre 60 mila abitanti. Basandosi sul rapporto di un medico ogni 3500 utenti, l'organico medico dovrebbe salire a 18 medici per turno! A seguire Termoli Isernia ecc. Alla fine il risultato sarebbe quello di snaturare il
servizio che, come quello dei Carabinieri, ha nella diffusione sul territorio la propria peculiarità. Nei piccoli villaggi la sede di GM è l'unico baluardo di riferimento notturno, dato che molte stazioni dei Carabinieri sono citofoniche. In conclusione, una riforma che sopprima sedi di GM avrebbe come conseguenza un ricorso al TAR con notifica dei deliberati già esistenti e la revoca del provvedimento.Altre soluzioni prospettate vanno studiate e valutate in rapporto al territorio. Ad esempio il modello Toscana, con orario di ambulatorio dalle 20 a mezzanotte e altre otto ore diurne a colmare l'orario dei medici di base. Dopo la mezzanotte interverrebbe direttamente il 118. Progetto intrigante ma che non trova concordi i medici di base, timorosi di perdere pazienti a vantaggio di quelli di Guardia ma soprattutto va valutato sul piano economico, se davvero conveniente come si vuol far credere.
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Campobasso
8 marzo 2014
Dopo anni di sterili discussioni, sia pertanto la gente, che per lavoro o per altre ragioni vive e frequenta la Piazza, a dire cosa è opportuno fare
Una indagine viso a viso con la gente, del consigliere Michele Ambrosio, dovrebbe decidere se tenere Piazza prefettura aperta al traffico o chiusa Di apertura al traffico, di dare ossigeno al commercio se n’è parlato a più riprese, con più argomentazioni, inutilmente nelle commissioni consiliari di Palazzo san Giorgio L’apertura al traffico di Piazza prefettura è uno degli argomenti preferiti alla vigilia delle elezioni per risvegliare ciò che rimane dell’interesse dei commercianti al proprio destino e dei cittadini alla qualità della vita. Per questo torna ad essere argomento “popolare” adattabile alla circostanza. In questo caso a una città che esce da cinque anni di immobilismo amministrativo e vedrebbe con sollievo un qualsiasi cambiamento, quant’anche limitatamente alla circolazione delle macchine e delle persone. Di apertura al traffico, di dare ossigeno al commercio se n’è parlato a più riprese, con più argomentazioni, nelle commissioni consiliari di Palazzo san Giorgio. Soprattutto per giustificarne la convocazione e il gettone di presenza dei consiglieri. Difatti, se n’è solo e sempre parlato, senza approdare ad alcuna decisione. A rompere lo schema, ha provveduto il consigliere “eterodosso” Michele Ambrosio, andando a porre direttamente ai passanti e ai commercianti se vogliono l’apertura al traffico di Piazza prefettura . Un’indagine diretta, dicevamo, svolta nella forma più semplice possibile: foglietto con la domanda alla mano, e richie-
sta di sottoscrizione. I dati raccolti sono in fase di conteggio finale, ma tutto lascia prevedere che la maggioranza sarà favorevole alla riapertura. La convinzione è che potendo accedere con le quattro ruote ai negozi, la gente sarebbe invogliata a spendere. Comunque, sul punto
Campobasso. Corso di preparazione per allestimento e guida alla mostra di arte sacra. Il Centro Culturale di Campobasso in collaborazione con l’Arcidiocesi di Campobasso - Bojano, presenterà una mostra sulla figura di San Pietro dal titolo “Ti chiamerai Pietra” dal 23 al 30 Marzo 2014 presso i locali ex Circolo Sannitico sito nella piazzetta Villa Flora a Campobasso. L’esposizione ha carattere didattico –divulgativo e propone la figura di Pietro sul quale Cristo fonda la Sua Chiesa. Essa rientra in un pro-
(apertura sì - apertura no) i pareri sono discordanti e inconciliabili da sempre. In questi casi, molto dipende dalla volontà politica di chi amministra. L’amministrazione comunale di Campobasso ha dimostrato di non avere le idee chiare se, come sappiamo, sul Corso prin-
cipale si può circolare in alcune ore del giorno e in altre no; a Piazza prefettura possono accedere alcune macchine ed altre no. Sia pertanto la gente che per lavoro o per altre ragioni vive e frequenta la Piazza a dire cosa è opportuno fare. La maniera più “democratica” per decidere
in un senso o nell’altro. Interprete di questa esigenza di democrazia diretta rispetto all’indecisionismo amministrativo, è il consigliere Ambrosio, tra gli amministratori certamente il più aperto al sociale. Non è però la riapertura al traffico di Piazza Prefettura a qualificarlo tale, quanto la sua vocazione ad essere l’orecchio sensibile dell’umore della gente in seno al consiglio di Palazzo san Giorgio. Spesso, purtroppo per lui (politicamente) e per la collettività (sostanzialmente), le sue intuizioni, le sue aperture, le sue sortite di natura socioculturale sono in anticipo rispetto ai tempi. Per la prima volta, forse, per la riapertura al traffico di Piazza prefettura, gli capita di essere temporalmente in coda. La storia si trascina infatti da anni seguendo un diagramma impazzito. A risolverla (democraticamente e una volta per tutte) dovrebbe essere l’esito dell’indagine svolta tra i cittadini e i commercianti. Se il volere popolare conta ancora qualcosa, non dovrebbe essere lontano il tempo (diciamo una settimana?) per riavere il transito a Piazza Prefettura e, per sovrappiù, in Via Ferrari. Dardo
Arte Sacra, la mostra L'Arcidiocesi di Campobasso ha organizzato l'evento sulla figura di San Pietro gramma più ampio che la diocesi sta svolgendo sulla figura di Pietro a partire dalla lectio “Pietro, la Fede e le Lacrime” di mons. Bregantini, scritta per l’anno pastorale 2013- 2014. La mostra curata dalla fraternità sacerdotale S. Carlo Borromeo di Roma , si compone di 52 pannelli. Essa si rivolge a
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
chiunque voglia fare l’esperienza di “rivivere” la fede alla luce dell’arte. Tutti sono invitati a partecipare impegnandosi direttamente nell’organizzazione della mostra dando la propria disponibilità come guida. A tal fine è stato organizzato un breve corso di formazione che si terrà sabato 8 marzo dalle ore 18,30 alle ore
20,00 presso i locali della Diocesi in Via Mazzini, 80 a Campobasso. il corso di preparazione sarà tenuto da due sacerdoti della Fraternità San Carlo Borromeo di Roma. La mostra sarà aperta tutti i giorni al mattino dalle ore 10,00 alle 13,00, il pomeriggio dalle ore 16,30 alle ore 20,00.
Dove acquistare il libro
CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
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Campobasso
8 marzo 2014
VERSO IL VOTO.
Primarie centrosinistra, slitta al 18 la presentazione delle candidature E’ slittato al 18 marzo il termine ultimo per la presentazione delle candidature alle primarie, le pre elezioni che si terranno il 30 marzo e che affidano ai cittadini il compito di scegliere il candidato sindaco che rappresenterà la coalizione di centrosinistra alle amministrative di maggio. Spostando la data, in un primo momento fissata al 12 marzo, si è voluto dare ai competitors qualche giorno in più per raccogliere le firme necessarie per la presentazione della candidatura ma, contemporaneamente, è stato ridotto parecchio il tempo a disposizione per la campagna elettorale che durerà solo undici giorni, dal 18 al 30 marzo. Una scelta non affatto casuale, molto probabilmente presa dai vertici della coalizione per avere un maggiore margine di movimento e, quindi, più tempo a disposizione per chiudere le trattative in corso e sciogliere definitivamente dei nodi che ancora potrebbero ribaltare la situazione come, ad esempio, la candidatura di Pierpaolo Nagni. Se infatti il Governatore Paolo di Laura Frattura dovesse decidere di sostituire l’attuale assessore regionale in quota Idv con Cristiano Di Pietro allora ci sono buone possibilità che Nagni diventi il candidato sindaco del centrosinistra senza passare per le primarie. Fin quando non si conoscerà l’assetto del nuovo Esecutivo regionale “l’opzione Nagni” resta sospesa ma non può essere scartata ed anche la decisione si far slittare i termini per la presentazione delle firme la dice lunga sulle manovre in corso. Di certo l’imposizione di Nagni creerebbe scompiglio tra i partiti e soprattutto tra gli aspiranti candidati che, non solo stanno met-
tendo a punto la documentazione per partecipare alle primarie ma, stanno anche organizzando iniziative e incontri in vista del voto di domenica 30 marzo. Procede a pieno ritmo la campagna elettorale di Bibiana Chierchia che domani mattina dalle 11 alle 13 sarà in piazza Municipio per confrontarsi con tutti i cittadini sulle sue e sulle loro idee per un nuovo capoluogo. E’ pienamente confermata la partecipazione alle primarie dell’esponente del Pd e Capogruppo al Comune Antonio Battista mentre invece pare che il collega e amico Augusto Massa stia in fase di ripensamento e, anche se il senatore ancora non si sbottona, sembrerebbe seriamente intenzionato a fare un passo indietro evitando di presentare la propria candidatura alle primarie di coalizione, sempre se si terranno davvero. Teresa Manara
Furto da 60mila euro in una gioielleria Due donne sono entrate nel negozio ed hanno portato via un rotolo di preziosi CAMPOBASSO. Alle ore 12.00: furto con destrezza in una gioielleria del capoluogo. Due donne, ben vestite e dall’aspetto curato, sono entrate nel negozio di un orefice sito in via Isernia e, approfittando della gentilezza e della disponibilità del titolare, hanno chiesto di poter visionare alcuni gioielli e preziosi in oro. Ma abilmente, le due donne riescono ad arraffare e ad occultare un rotolo pieno di bracciali per poi andare via. Il titolare scoprirà l’assenza del rotolo in questione solo dopo che le due donne hanno lasciato il negozio facendo perdere le loro tracce. Il fatto risale a ieri mattina, 7 marzo, intorno alle 10.30. Avviate immediatamente le indagini portate avanti dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato. Il bottino ammonta a circa 60.000 euro.
La giunta comunale s’è frantumata: Nicola Gesualdo s’è dimesso e potrebbe seguire Nicola Cefaratti L’assessore all’urbanistica Nicola Gesualdo è uscito dall’equivoco su cui è rimasto in bilico nelle ultime settimane, perché indeciso se dimettersi o farsi dimettere (dal sindaco Di Bartolomeo). Ha scelto saggiamente di dimettersi, dandosi la possibilità di spiegare le motivazioni con una lettera al primo cittadino. In linea con il suo carattere sostanzialmente riflessivo e pacifico, non ha fatto ricorso a speculazioni politiche, non ha, cioè, forzato la mano sugli atteggiamenti strumentalmente ostili che gli sono stati opposti dall’interno della maggioranza e dall’opposizione, preferendo rimanere legato ai problemi che ha tentato invano di risolvere e sui Nicola quali la responsabilità va riparGesualdo tita su un arco ampio e variegato. Un atteggiamento apprezzabile, in un contesto in cui guazzano mestatori, speculatori e demagoghi di ogni risma. L’urbanistica a Campobasso è materia per spregiudicati, da anni appaltata a un ristretto circolo composto da tecnici, avvocati, e imprenditori: una cupola. Collaudata. Volendo (ma nessuno vuole), attraverso i sistemi che pone in atto per gestire il territorio, per stabilire le varianti, per decidere dei volumi, per giustificare gli abusi, per coprire le responsabilità, sarebbe facilmente individuabile. Ma questo esercizio di scoperchiamento prevede notevoli e complicati ostacoli tecnici e amministrativi da superare, e una sorta di gimkana da compiere tra cavilli, eccezioni, imbrigliamenti, senza peraltro escludere che arrivino suggerimenti più o meno velati a stare lontani. La cupola mantiene da sempre un predominio sul volere politico degli amministratori, indipendentemente dal colore politico, di volta in volta costretti ad arrampicarsi sugli specchi per giustificare l’impossibilità a varare un nuovo Piano regolatore generale, a realizzare un regolamento edilizio congruente, e a limitare l’invadenza dei commissari ad acta ai quali deve essere imputata la maggiore responsabilità della confusione
urbanistica venutasi a creare con il famigerato ex articolo 51, le riclassificazioni, e le perimetrazioni delle zone di recupero, eccetera eccetera. Alla cupola appartiene la gestione e l’adeguamento del Piano casa nella direzione di sempre maggiori volumi e violazioni. Gesualdo, chiamando il sindaco, la giunta, e il consiglio a trattare a cielo aperto delle questioni urbanistiche in contraddizione con il programma elettorale sul quale Di Bartolomeo e il centrodestra hanno raccolto il consenso popolare per governare la città, ha fatto emergere le titubanze, le insufficienze conoscitive della gran parte dei consiglieri, e la loro sudditanza politica e psicologica alle strategie e alla convenienze degli amministratori regionali. Non si può ignorare che a Palazzo san Giorgio siedono, e si ripropongono, anche cambiando casacca, diversi consiglieri con contratti (co.co.co e simili) di lavoro, privi di autonomia di giudizio. Gesualdo in parte ha messo a nudo queste contraddizioni ricordando a se steso e al sindaco di aver provato, con estrema lealtà e determinazione, a creare rapporti collaborativi con iniziative volte a migliorare l’assetto e la pianificazione del territorio, nonché la gestione delle attività delegate, in linea con gli obiettivi del programma di governo presentato all’inizio del mandato elettorale. Purtroppo, dice Gesualdo, il suo impegno s’è infranto contro un vero e proprio muro di gomma: basti pensare alla condizione politica sfavorevole della commissione urbanistica, alle numerose sedute consiliari andate deserte e ad alcuni provvedimenti della giunta adottatati in persistente fase emergenziale. La logica di rimandare a domani i problemi di oggi – dice ancora Gesualdo al sindaco – o di cadenzare l’attività amministrativa con gli appuntamenti elettorali, non gli appartiene. Da qui le dimissioni e un gesto di chiarezza e “nobilità” politica e amministrativa. Dardo
ANNO X - N째 56 - SABATO 8 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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Isernia
8 marzo 2014
“Ittierre, la Regione dia 12 milioni” Così i parlamentari Ruta e Leva che ritengono così rilanciare l'azienda CAMPOBASSO. Partiamo da una premessa: la Regione, ossia Molise e i molisani devono dare alla nuova gestione Ittierre 12milioni di euro, che ha una posizione debitoria complessiva di circa 90 milioni di euro. La vecchia Ittierre invece, quella di Perna, è riuscita ad accumulare circa 700 milioni di euro. La nuova Ittierre ha anche attività oltre alle passività, per cui facendo un bilancio ha 30 -40 milioni di euro di debiti", inizia con questa premessa l'incontro con la stampa il senatore Roberto Ruta affiancato dal deputato Danilo Leva sulla vertenza Ittierre. " Chi ha le fideiussioni? La struttura Commissariale. C'è da dire ancora che il creditore principale non ha beni e sostanze per far fronte al debito e quindi la Struttura Commissariale va a chiedere i soldi alla Regione, che deve dare 12 milioni di euro alla gestione della nuova Ittierre, lo ribadisco, a prescindere da qualsiasi mossa, azione o missione che si possa fare. Da questo presupposto siamo partiti, dobbiamo dare 12 milioni di euro a qualcosa che su territorio non esiste più, come dire a fondo perduto". Poi il senatore passa ad illustrate, a sommi capi, la proposta che i deputati Leva e Venittelli hanno ragionato con dipendenti, Mise, Ikf, e a quanto pare due nuovi soci. " Sapete che la Ikf ha dato disponibilità per il fitto del ramo d'azienda, a questo punto siamo intervenuti con una proposta. Noi proponiamo,
dopo aver parlato con gli amministratori di Ikf con gli amministratori della nuova Ittierre, con la struttura Commissariale e con la Regione, non il fitto ma l'acquisto del ramo d'azienda. Significa che il giudice deve fare una perizia per verificare il valore del ramo d'azienda, posto il valore del ramo d'azienda si può creare una compagine societaria aperta, a Ikf, disponibile anche all'acquisto, come socio principale, con la creazione di più cooperative, una di produzione, una di gestione del magazzino, una di trasporto e una di logistica. Ciascuna cooperativa di lavoratori entrerebbe con una piccola quota nel capitale sociale, la Regione che entra nel capitale sociale per un biennio, ma non quote gestionali, al massimo per un trien-
nio, con patti para - sociali che prevedono la progressiva eliminazione della quota delle partecipazioni della Regione, e ancora con la partecipazione di almeno due nuovi soci, uno molisano e uno non, che hanno già dato la disponibilità a questo tipo di proposta. Tutto questo con la benedizione del MISE, che è disposto ad aprire le porte ad una rinegoziazione dei 12mila euro. " Ma c'è di più, anche il mondo della Moda non è esente a questa proposta, due sono i marchi con cui abbiamo avuto dei colloqui, di cui non posso oggi fare il nome, che sono disponibili, concretamente e non a parole, a mettere a disposizione i marchi e far lavorare questa struttura". "Questa proposta è la soluzione allo smantellamento, - conclude il depu-
Rifiuti illegali, denunciati Sono stati i Carabinieri di Rionero Sannitico a bloccare un mezzo con 10 quintali di scarti illegali RIONERO SANNITICO. Blitz dei Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia, contro il fenomeno dello smaltimento illecito di rifiuti pericolosi per la salute pubblica e più in generale contro l’inquinamento ambientale che deturpa le bellezze naturali del territorio molisano.
Nelle ultime ore una pattuglia di militari della Stazione di Rionero Sannitico, ricadente nel territorio di competenza della Compagnia di Isernia, ha intercettato lungo la strada statale che lambisce il piccolo centro montano, un furgone Ford Transit, che trasportava circa dieci quintali di rifiuti speciali. I responsabili, due cittadini di origine rumena, un 44enne ed un 21enne, entrambi domiciliati a Villa Literno nel casertano, con vari precedenti di reato, sprovvisti di autorizzazione relativa alla gestione, allo smaltimento e al trasporto dei rifiuti, sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria. Sulla provenienza e la destinazione del mezzo con il relativo carico, finiti sotto sequestro, sono ora in corso
ulteriori indagini. Nell’ottobre scorso furono i militari del Nucleo Investigativo di Isernia a scoprire e a sottoporre a sequestro un’area adibita a discarica abusiva di circa mille metri quadri, nei pressi di una zona boschiva della periferia cittadina, dove erano stati sversati oltre venti quintali di rifiuti speciali alcuni dei quali anche di natura pericolosa, mentre nello scorso mese di febbraio a Poggio Sannita, tre persone del posto furono denunciate per smaltimento illecito di rifiuti speciali, in quanto furono sorpresi mentre da un camion sversavano circa dieci quintali di materiali inquinanti all’interno di un terreno. Anche in quest’ultima circostanza sia il mezzo utilizzato che i rifiuti furono sottoposti a sequestro. Tali operazioni a dimostrazione della particolare attenzione da parte dei Carabinieri impegnati quotidianamente anche per contrastare i reati di criminalità ambientale con particolare riferimento alle zone protette da severi vincoli paesaggistici come quelle della provincia Pentra.
tato Leva - a fronte del concordato tra il Ministero e la Regione possiamo costruire un Distretto del tessile, dove ci giocheremo una partita importante. Era nostro dovere intervenire e mi auguro che questa proposta venga presa seriamente in considerazione, alla morte sociale dove ci stiamo incamminando abbiamo il dovere di reagire così come la politica ha il dovere di farlo dando soprattutto una prospettiva per il futuro".
Camion nel fiume, illeso l'autista L'incidente l'altra notte sulla Statale verso Colli a Volturno sul fiume Volturno ISERNIA. L'altra notte sulla SS 158, nel Comune di Colli a Volturno, un autoarticolato, in prossimità di un viadotto, ha sfondato le barriere di protezione precipitando per circa 15 metri, impattando sull'argine del fiume Volturno. Dopo pochi minuti dall'evento sul posto i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Isernia, Carabinieri, personale sanitario del 118 e ANAS. Per poter raggiungere il mezzo, è stato necessario l'intervento del nucleo VF SAF (speleo alpino fluviali), al fine di poter calare gli operatori dal viadotto. Nella Cabina distrutta non vi era traccia dell'autista, ed è iniziata una rapida perlustrazione del sito e "sotto" il mezzo alla ricerca del disperso. Quest'ultimo miracolosamente illeso si era addentrato nella boscaglia e riusciva a raggiungere autonomamente la strada, è stato affidato alle cure del personale sanitario, poiché in evidente stato di alterazione.
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Termoli
8 marzo 2014
Primarie, il coordinamento regionale e provinciale IdV punta su Antonio D’Ambrosio TERMOLI – I Coordinamenti regionale e provinciale dell’Italia dei Valori, riunitisi presso la sede del partito di Via Gorizia a Campobasso, hanno ufficializzato il loro appoggio ad Antonio D’ambrosio in qualità di candidato alle primarie di coalizione di centrosinistra per il Comune di Termoli. Lo hanno fatto attraverso una deliberazione discussa e votata all’unanimità che segue
alle dichiarazioni già rilasciate in merito dal segretario regionale Cristiano Di Pietro. “Tenuto conto della volontà dei partiti e dei movimenti appartenenti all’area del centrosinistra di scegliere il proprio candidato Sindaco attraverso lo strumento delle primarie – si legge nel testo del documento - e tenuto conto delle dichiarazioni di disponibilità a candidarsi da parte
di Antonio D’ambrosio che rappresenta elevati valori amministrativi, politici e culturali, il Coordinamento regionale e il Coordinamento provinciale di Campobasso IdV deliberano di appoggiare la candidatura dell’avv. D’ambrosio alle primarie della coalizione di centrosinistra e di chiederne la più ampia condivisione a tutti i partiti e i movimenti che la compongono”.
Fiat-Chrysler, presentato Elezioni amministrative, PRC pronto al confronto il mini Suv Jeep Renegade GINEVRA - È stata presentata la nuova Jeep Renegade 2015, il fuoristrada “small” della casa statunitense, assemblata nello stabilimento Sata di Melfi, mentre i motori a benzina sono realizzati, a seconda delle tipologie e cilindrate, nello stabilimento di Termoli. Compatta, robusta, tecnologica, prodiga di comfort e dalle linee ricercate, la nuova Jeep Renegade 2015 è un evento storico per la storia industriale italiana e americana, perché è la prima volta che un’autovettura griffata dal marchio di fuoristrada è prodotta al di fuori dei confini Usa. Il nuovo modello, definito small Suv (Sport utility vehicle), o mini Suv, darà nuova linfa alle fabbriche italiane visto che secondo le previsioni del gruppo, saranno realizzati circa 350 mila autovetture l’anno, di cui oltre la metà della mini Jeep, auto destinata a riscuotere successo in mezzo mondo.
“L’arte al femminile”, nell’Officina Solare Gallery TERMOLI – Questo pomeriggio alle 18,30 presso l’Officina solare Gallery di via Marconi sarà inaugurata una collettiva di pittura dal titolo “”L’Arte al femminile”. Le opere della mostra, curata da Tommaso Evangelista, si potrannoammirare le opere delle artiste: Enza Acciaro, Valeria Acciaro, Aliaksandra Baraukova, Enrica Caula, Mantra Cerrone, Mariagrazia Colasanto, Angela Caposiena, Lucia Di Miceli, Cecilia Falasca, Cinzia Mastropaolo, Simona Materi, Manuela Mazzini, Maya Nagy, Fabiola Mignogna, Sara Pellegrini, Mariangela Regoglioso, Rosa Socci e Cristina Valerio. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 27 marzo dalle 18,30 alle 20,30
TERMOLI - Il Partito della Rifondazione Comunista di Termoli, accogliendo con naturale sollievo la caduta della dannosa amministrazione Di Brino (comunque promossa dai soliti trasversalismi tra il centrosinistra-destra e sotto la regia dei vertici istituzionali regionali, in una sorta di inquietante parallelismo con il governo Letta), non può fare a meno di rilevare che sono sempre le medesime dinamiche ad animare il proscenio politico termolese. Proprio per questo, pensiamo che più delle vicende amministrative, nel contesto dato, sia maggiormente rilevante il fatto che le prossime elezioni europee vedranno la partecipazione della lista "L'altra Europa" in sostegno al candidato di sinistra Alexis Tsipras, leader della formazione greca di SYRIZA. Se non da una angolazione e da un azione più ampia, infatti, non è altrimenti arginabile la deriva liberista che investe il nostro Paese, determinata da governi di emanazione della BCE e del Fondo Monetario Internazionale, impegnati all'esautorazione del sistema pubblico, allo svuotamento sostanziale del sistema democratico e alla mercificazione sfrenata ed insensata di tutte le risorse e di tutti i beni comuni del nostro Paese. Pensiamo che per contrastare questa offensiva capitalistica l'unica strada praticabile e necessaria sia una lotta ed una risposta sociale e politica di respiro
Optimist, al via competizioni per il team di agonisti del Circolo Vela TERMOLI - Dopo un lungo inverno di allenamenti, la squadra agonistica Optimist del Circolo della Vela Termoli “M.Cariello” composta da Davide Dicenso, Marco Ioffredi, Luigi Aprile, Corrado De Curtis e Gianpiero Mattucci torna alle competizioni agonistiche. Il prossimo week end dell'8 e 9 marzo, presso la Lega Navale di Trani, sarà di scena la prima delle cinque tappe del Trofeo Optimist Italia Kinder + Sport, una delle manifestazioni itineranti di maggior successo dedicate alla vela giovanile, organizzate dall'Associazione Italiana Classe Optimist in collaborazione con i circoli velici FIV
coinvolti. Un evento in continua crescita tecnica e di partecipazione, che anche quest'anno conta della fondamentale partecipazione di Kinder + Sport, partner in perfetta sintonia con i valori della Classe Italiana Optimist, come crescere, socializzare, educare allo sport con uno stile di vita sano e positivo. Tra le novità di quest'anno anche l'accordo con l'azienda di abbigliamento SLAM, che già alla prima tappa di Trani presenterà e venderà nel villaggio regata allestito in prossimità del circolo, i primi capi della nuova collezione personalizzata Optimist Italia. Dal punto di vista tecnico invece da se-
gnalare che quest'anno anche i cadetti (9-11 anni) potranno fare tre prove al giorno (contro le due degli anni precedenti), così come gli juniores (12-14 anni). Per tutti, al fine della classifica generale del Circuito, si potrà scartare una delle cinque tappe. Per i giovani velisti termolesi l'appuntamento con questa prima tappa del Trofeo Optimist Italia Kinder + Sport rappresenta anche un'ottima occasione per verificare il proprio grado di preparazione anche in vista delle selezioni interzonali per i Campionati Mondiali e Europei che si terranno nell’ultimo week end di marzo.
internazionale, che rimetta al centro del sistema l'uomo e i suoi bisogni, non più il "dio denaro", che attraverso le logiche di mercato, i profitti e le speculazioni finanziarie, stanno attentando all'esistenza stessa del nostro Pianeta.A tal proposito, non possiamo immaginare a Termoli alcuna proposta politica che non sia in sintonia con questa visione e con questi obiettivi. Un sindaco, a nostro avviso, dovrebbe porsi come interprete e agente dei bisogni della gente, opponendo un netto rifiuto al patto di stabilità e a tutte quelle logiche mercantili ed economicistiche che stanno arretrando sempre più il quadro sociale e umano. Dovrebbe operare concretamente per ripubblicizzare tutti i beni comuni e tutti i servizi, operare uno scontro frontale con il Cosib (coacervo di interessi economici oltre che rischio permanente per la salute delle comunità circostanti), costruire nuovi strumenti per la partecipazione popolare e così che siano i cittadini a decidere le sorti del proprio territorio. Diversamente da queste premesse politiche, oggi un sindaco, in un contesto così minato e limitato, non avendo alcuna agibilità per decidere le sorti del proprio territorio e della propria comunità, sarebbe solo destinato a diventare mero esecutore di politiche scellerate e antisociali, poco più che un "gabelliere" per rimpinguare le casse amministrative. Pertanto, il confrontarsi con forze politiche (in primis con il Partito Democratico) che sono i più zelanti sostenitori-esecutori delle logiche e dei processi di ristrutturazione capitalistica europea in chiave iper-liberista, che hanno fatto del consociativismo con le forze più retrive e corrotte della destra il faro della loro azione politica e che stanno attentando a tutti i livelli ai principi costituzionali, allo stato sociale ed al futuro del nostro Paese, noi crediamo non porterebbe a nulla di diverso e a nulla di buono per la collettività stessa. Per questo non siamo interessati a partecipare a tavoli o a consessi che vedono queste presenze politiche e che non rappresentano in alcun modo gli interessi dei cittadini, ma sono solo mera espressione di contrattazioni trasversali e di scontri intestini per la gestione particolare del potere e della cosa pubblica. Gli stessi richiami ad improbabili "unità del centrosinistra" sono solo vuoti e retorici slogan, che non hanno senso e ragione di esistere, poiché oggi, il PD a livello nazionale è in manifesto accordo
con il centrodestra e proprio con quest'ultimo opererà per promuovere eventuali intese o accordi per il nostro territorio, allo stesso modo di come insieme hanno determinato la caduta dell'amministrazione. Questo accadrà alla fine anche per la nostra comunità. In quanto ai più svariati nomi che oggi circolano e a strumenti inaffidabili per accreditarli "democraticamente" -ad esempio le primarie- non possiamo che esprimere profondo diniego, essendo da sempre interessati ai contenuti concreti e alle proposte prima ancora che agli uomini che dovranno farsene interpreti politici. E' impensabile poi che i cittadini siano messi nella misera condizione di dover solo scegliere tra opzioni prestabilite da conciliaboli, senza alcuna possibilità propositiva e di incidere a monte nei processi reali della democrazia. Un po' come i sondaggi che spesso vengono messi nelle testate giornalistiche on-line, dove in una ipotetica rosa di nomi, non è possibile esprimere un nome diverso, se non tra quelli predeterminati oppure scegliere la non partecipazione. Questa a nostro avviso non è democrazia, non funziona così la partecipazione popolare. È per questo, e non solo, che Rifondazione Comunista sin da ora invita a confrontarsi tutte le forze politiche, le associazioni ed i movimenti sociali, locali e regionali, che vogliono porsi in alternativi a questi fallimentari modelli autoritari e liberisti, a mettersi a lavoro per costruire dal basso processi per lo sviluppo di una reale politica per l'uomo, non solo riguardo il Comune di Termoli, ma per tutta la Regione. Proprio per questo riteniamo interessante segnalare la nostra partecipazione al Forum dei movimenti di Matrice che si terrà il 7-8 marzo, ove si confronteranno fattivamente su questi e altri temi, movimenti sociali e associazioni, sensibilità individuali e collettive. Pensiamo che ogni cittadino debba essere interessato ai problemi di tutto il territorio e non solo del proprio "orticello" di vita, sentire un nostro problema tanto lo sfruttamento e l'inquinamento della nostra costa quanto quello del medio e alto Molise, poiché, in quanto molisani, abbiamo tutti diritto a vivere e godere integralmente del nostro spazio e delle nostre risorse, dai monti al mare, per lasciare alle nuove generazioni un futuro vivibile e in armonia con il mondo. Per il Circolo PRC "Ottobre" Il segretario Domenico Farina
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Termoli
8 marzo 2014
Alleanza Cooperative pronta ad impugnare “action plan” Italia ROMA - “Metteremo in atto tutte le azione possibili per fronteggiare un provvedimento che rischia di mettere in ginocchio imprese e lavoratori del settore. Stiamo già lavorando per impugnare presso le sedi preposte l’action plan per la pesca italiana, recentemente adottato dalla Commissione europea e che predispone nuovi pesanti adempimenti per i pescatori”. Lo afferma il coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative italiane, ricevuta dalla Commissione Politiche Agricole, alla presenza degli assessori regionali di settore. “Abbiamo deciso di ripercorrere la strada già intrapresa con
Al via campagna promozionale su Tremiti e Garganole bellezze pugliesi ISOLE TREMITI - I promontori, le spiagge, i trabucchi, i boschi e le pinete delle Isole Tremiti e del Gargano fatti conoscere in Europa con canali e mezzi d’informazione italiani e internazionali. È l’obiettivo di Follow your nature, la campagna promozionale del territorio lanciata dalls regione Puglia e partirà prima sulla grande stampa nazionale e poi su riviste specializzate, giornali e spazi informativi mirati internazionali. “Segui la tua natura” è il messaggio principale che accompagnerà la campagna informativa, che rappresenterà e farà rivivere attraverso immagini e parole, gli scorci, i sentieri, le distese verdi che ricoprono una delle zone più belle d’Italia.
Al via "InArte": mostre, letture e concorsi CAMPOMARINO – Da oggi e fino al 22 marzo, Palazzo Norante in corso Skanderbeg, ospita la mostra collettiva d’arte contemporanea InArte, dall’Assessore alla Cultura del comune di Campomarino, Giuseppina Occhionero, e Maria Assunta Fazzano, ideatrice e curatrice. Cinque gli artisti “locali” che espongono: Franco Carafa, Gianluigi De Curtis, Barbara De Marco, Antonio Norante, Rosa Vaccarella, e un “ospite” dell’Abruzzo, Fabio Malfagia. Il calendario della manifestazione prevede: oggi 8 marzo alle 18,30 l’inaugurazione della mostra InArt; alle 19 Golosità InArte: concorso che premia la torta più “In”; giovedì 13 marzo alle ore 18 prosa InArte, presentazione del libro di Maria Assunta Prezioso “Segovia e gli altri”, con letture di Annamaria Graziani accompagnata dalla chitarra di Alessandro Petrecca; sabato 15 marzo alle 21 note InArte, spettacolo musicale del gruppo “La Cantina Sociale” electroacustic cover trio, con pezzi dei Coldplay, Johnny Cash, Pink Floyd, Tracy Chapman, Rem, U2; venerdì 21 marzo alle 18,30 poesia InArte, Giornata Mondiale della Poesia patrocinata dall’Unesco, con la presentazione del recentissimo libro di poesie di Virginia Macchiaroli Mucciaccio, dal titolo “Tra buio e luce”.
il regolamento sui controlli e lavorare per impedire l’entrata in vigore di un piano di azione che prevede il ritiro della licenza di pesca se si commettono due infrazioni gravi. Una scelta che creerà ulteriore disoccupazione a causa di sanzioni vessatorie e assolutamente sproporzionate”. L’incontro con gli assessori regionali è servito anche per fare una panoramica a tutto tondo sulle priorità del comparto. “E’ stato un momento utile di confronto per rilanciare le nostre istanze e lamentare la necessità della ripresa di un dialogo con le istituzioni e l’amministrazione, fermo ormai da troppo tempo”.
Eolico: sistema opaco che danneggia la popolazione! BASSO MOLISE - Con delibera n. 62 del 21 febbraio la regione Molise unanime di rilascia giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto presentato dalla Società Gamma Wind Srl (Gruppo C&C Energy srl) con sede legale a Matinella in Albanella (Sa) relativo ai lavori di realizzazione di un impianto per la produzione elettrica da fonte eolica con potenza 22 Mw in localià "Mauro" a Montecilfone (CB) con opere di connessione alla RTN ricadenti nei comuni di Montecilfone (CB) e Palata (CB) subordinatamente al rispetto delle prescrizioni contenute nel rapporto sull'impatto ambientale. Perché diciamo NO all’eolico selvaggio? Perché il sistema è opaco e danneggia gravemente la popolazione. Iniziamo dalla opacità: il sistema economico volto all’installazione delle pale eolico non mira, nel modo in cui è attivato in Molise ed in generale nel sud, a produrre energia elettrica, ma solo ad ottenere certificati ambientali che consentono alle grandi multinazionali di inquinare in altre parti del mondo. Questo è facilmente desumibile dal fatto che solo alcuni pali sono collegati alla rete di distribuzione dell’energia elettrica. Ma se non producono corrente elettrica e se per produrre gli stessi benefici all’ambiente sarebbe sufficiente piantare le piante o utilizzare i pannelli solari o fotovoltaici sui tetti delle abitazioni, a che servono le pale eoliche? Forse la risposta si trova nelle fondazioni profonde fino a 30 mt e spesso riempite di notte fuori da occhi indiscreti. I racconti di vari testimoni di giustizia non escludono anche l’ulteriore guadagno del traffico illecito di rifiuti tossici e nocivi dietro gli affari dell’eolico. Veniamo ai danni alla popolazione. A Ripabottoni, tanto per non andare molto
lontano, alcuni residenti hanno denunciato una nota società di installazione di pali eolici per danni causati sotto forma di instabilità conclamata al sistema nervoso ed hanno ottenuto risarcimenti ingenti in denaro. Cosa accade? Gli infrasuoni generati dal movimento delle pale, destabilizzano a tal punto da procurare stati gravi di insonnia e perdita di equilibrio, ma anche sterilità. Ricordiamo poi che il Tar Molise, il 24 marzo 2011, ha emesso le Sentenze di merito n. 132/2011, n.133/2011 e n. 134/2011, con cui ha respinto i ricorsi della Ditta Essebiesse Power srl e dei Comuni di Cercepiccola, S. Giuliano del Sannio e Cercemaggiore. Nelle Sentenze il TAR riconosce al Molise di aver già ampiamente superato le percentuali di produzioni di energia da fonti rinnovabili richieste dall’Unione Europea e di aver già sopportato un impatto ambientale notevole. L'art. 3 comma 2 della legge regionale 22/20019 relativa alla "Nuova disciplina degli insediamenti degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio della
Regione Molise" dice che è consentita l'installazione di impianti fotovoltaici a terra fino al raggiungimento della potenza complessiva, sull'intero territorio regionale, di 500 Mw. Perchè la Regione agisce dimenticandosi la sentenza del Tar Molise del 2011? Se abbiamo ampiamente superato le percentuali previste dal protocollo di Kyoto perchè i nostri amministratori deliberano a favore di nuovi impianti fotovoltaici? La Società Gamma Wind Srl (Gruppo C&C Energy srl) con sede legale a Matinella in Albanella (Salerno), è quasi tutta di proprietà di altra società Wind Friend srl a sua volta della C & C Energy srl e della PLC System srl al 50% cadauno. Ma la particolarità è che sia la Gamma Wind che la Wind Friend sono inattive. Come è stato possibile affidare, da parte della regione Molise, a imprese inattive, installazioni così opache e a grave rischio per la salute umana? Comitato “No stalla, Sì Molise Bene Comune” in collaborazione con l'Associazione Italiana Insegnanti di geografia
Giancarlo Prosperi presenta il suo libro LARINO - “L’affettività: risorsa umana nel processo educativo” è il titolo del libro di Giancarlo Prosperi che questa mattina alle 9,30 presenterà nell’aula magna dell’Istituto “San Pardo”. L’incontro culturale sarà aperto con i saluti del dirigente scolastico Paolo Santella, e poi sarà la volta dei relatori: Giorgina Di Ioia, pedagogista clinico, docente e referente regionale Uniped; Domenico Esposito, presidente
Associazione Molisana Polizia Locale Rappresentante Osservatorio Regionale di Promozione Sociale; Angela Battista, pedagogista, counselor sistemico-relazionale. La presentazione del libro è stata organizzata con il patrocinio dell’Istituto Tecnico Agrario e per Geometri “San Pardo” e dell’Uniped (Unione Italiana Pedagogia). “L’Istituto Tecnico “San Pardo” – ha detto il professor Romano - offre ogni anno molte-
plici opportunità formative all’intero territorio, sia in ambito tecnico che nel settore pedagogico. In quest’ultimo caso abbiamo voluto fortemente porre in evidenza l’importanza del tema, affrontato egregiamente dall’autore nel testo, nel percorso educativo offrendo proficui spunti di riflessione e di confronto soprattutto ai professionisti della didattica che assisteranno all’incontro”.
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Spettacolo
8 marzo 2014
Storie di vita reale Il 31 marzo Carmine Aceto pubblica “Le cose sbagliate”
di Charles N. Papa
CAMPOBASSO - Ognuno di noi ha cose non dette o non fatte, nell’arco della vita. Ogni avvenimento, ha una sua collocazione nei tiretti dell’esistenza terrena. Carmine Aceto il 31 marzo pubblica il nuovo romanzo “Le cose sbagliate”. Un romanzo pieno di vita reale, ma con il denominatore comune che è l’amore, quello che fa tornare sempre tutto a bomba. Il romanzo uscirà come e -book ed in seguito cartaceo, ma è lo stesso autore a spiegare meglio l’evoluzione del lavoro: “L'idea del progetto iniziale di Le cose sbagliate, promossa dalla casa editrice di Faenza, Alkemia Books, è stata , di comune accordo con me, principalmente di puntare sulla distribuzione dell'edizione digitale, ovvero l'ebook, attraverso la rete e tutti i maggiori store online. Le cose sbagliate come romanzo esce ufficialmente il 31 marzo, ma la sua vita sul web è oramai iniziata sin da agosto 2013. Ma la parte che mi è piaciuta di più è stata la condivisione in anteprima del romanzo, quando era in una prima fase di editing, con un gruppo di lettori che si è prestato per certi versi ad una spietata lettura e analisi del testo. L’idea stessa di distribuzione di contenuti digitali con un ebook non può solo essere vincolata al momento della scelta del mezzo e del tipo di canale per smerciare il prodotto. Se si decide di puntare su un formato digitale come strumento di contenuti letterari, lo si deve veicolare e accompagnare in un processo vitale che spazi in
contesti informativi e anche promozionali diversi da quelli convenzionali. Il romanzo uscirà, sempre dal 31 marzo, anche in cartaceo, ma anche in questo caso con una politica di distribuzione lontana dalle abitudini mainstream e invece più vicina alla gente, ai lettori, attraverso incontri e presentazioni dirette, in giro, a dimostrazione che la contrapposizione tra cartaceo e digitale è in Italia fin tropo strumentale e strumentalizzata da chi ha ragioni, necessità e piaceri nel far sì che tutto resti immobile, ma la vera sconfitta in questo campo è non guardare non tanto al presente, quanto al futuro, dimostrandosi capaci di immaginare scenari più aperti e complessi di quelli ai quali solo chi ha già dei vantaggi di mercato può appigliarsi. Quando qualcuno viene a sapere che stai scrivendo una storia la prima cosa che ti chiede è:“Di che parla il tuo libro?”. Una domanda che mi trova impreparato per “costituzione”, intendo dire che proprio per come
Teatro CAMPOBASSO - Al via oggi la rassegna “Off” all’auditorium del Liceo classico.Il primo spettacolo presenato dalla Incas è “Equità, ad ognuno il suo debito”. Scritto e diretto da Palma Spina, lo spettacolo è interpretato dalla stessa autrice con Marco Caldoro. Il cartellone precede quattro spettcoli, tutte produzioni molisane.
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
io sono fatto nella vita di tutti i giorni, procedere ad una sintesi dei pensieri e delle immagini presenti in una storia mi riesce complicato. Se proprio dovessi inventarmi una frase che possa dare un senso e un indizio su ciò che Le cose sbagliate è e prova a raccontare, direi che si tratta di una storia che invita tutti ad essere se stessi fino in fondo, al punto da prendere in considerazione l’ipotesi di diventare qualcun altro. Forse non è il massimo come sinossi di un romanzo ma è il punto di vista che mi sto facendo intorno a quello che ho scritto. Perché scrivere una storia non è come pensarla. Tutta la gente che affolla Le cose sbagliate sembra avere degli obiettivi, ma averli non vuol dire automaticamente raggiungerli. Ciò che questi personaggi possono fare è intraprendere una strada, percorrerla e capire se è quella giusta o sbagliata non prima di essere arrivati alla fine. Una volta lì, potranno provare anche a cambiare. Ne Le cose sbagliate ci sono tanti mondi. Il mondo denso della biblioteca, quello ammaliante dei casinò di Las Vegas, il mondo apparente di Ginevra, quello rassicurante di Calitri. Poi c’è il mondo dei personaggi, quello interiore del quale condividiamo debolezze e desideri, frustrazioni e rivincite. Ognuno segue il proprio tracciato, ognuno corre verso sé stesso, per poi trovarsi nel medesimo punto di partenza. Le cose sbagliate riempiono la nostra vita, come quella di Sandro, Arkansas, Herman, Sara, Charles P., Lucas, Elena e Andrea, fino a diventarne il senso stesso”.
Televisione
Da ieri nuovo appuntamento su Rai3 de “I dieci comandamenti”, il programma dell’autore molisano Domenico Iannacone. La nuova edizione vede, nel ruolo di consulente, un altro molisano, Enzo Luongo, che va così a rinforzare una squadra che ha raccolto solo successi e consensi nella passata edizione.
Appuntamenti CAMPOBASSO - La discoteca Alexander oggi presenta il “Dj contest”. Competizione per disc jockey emergenti. Ospite della serata, il tronista Francesco Monte. CAMPOBASSO -Al teatro Savoia l’associazione Amici della musica presenta Yuri Bashmet e i solisti di Mosca. Ingresso ore 18.30. CAMPOBASSO - Stasera al Plaza Cafè, aperitivo in musica. Play Mario Tallari. BOJANO - Al circolo Nebbia oggi “We all have secrets”, dj set a cura di Hinobe. RICCIA - Al complesso turistico “Il casaccio” sulla ss12 Riccia-Campobasso, l’ospite della serata sarà il tronista Giovanni Conversano. CAMPOBASSO - Oggi all’antico ristorante Aciniello (Fossato cupo), la Festa delle donne con menù dedicato, burlesque, e con Soul Vibes live, Jackie Brown (dj) e Domingos Mondego (percussioni). CAMPOBASSO - Il Move club questa sera, festeggia la donna con la serata disco. In consolleMark Di Meo, resident Ciakko. Dalle 20.00 cena e musica live. CAMPOBASSO - Il Mama’s oggi, presenta l’aperitivo in musica dalle 20.00, a seguire live di Nuntereggaepiù band, tribute di Rino Gaetano. CAMPOBASSO - Live di Soul 4et (Chaira Izzi, Marco Mancini, Nicoal Corso, Alberto Romano) stasera al Cafè Prestige. A seguire set di Mr.Frangetta. ISERNIA - Live della rockblues band dei Turnaround stasera al pub L’antica fabbrica di ghiaccio. CAMPOBASSO - Al Caffè Marconi, alle 22.30 live di Blue Velvet (Ilaria Bucci, Giulio Amicone, Enzo Melillo). A seguire, selezioni di dj Helveg. JELSI - All’ Hackerkaus al Parco del cerro, la festa di oggi con dj Twin e Tony dj. ISERNIA - Il Roof club presenta l’8 marzo e i suoi dj: Diego capece, Liam Gard, Alessandro. CAMPOBASSO - In arrivo, il 22 marzo al Move club il super ospite Luca Agnelli.
Dove acquistare il libro
CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
Sport
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8 marzo 2014
Sarà l’ultima chiamata, domani, per il team di Califano La squadra di Urbano punta a uscire dalla zona playout
Isernia-Agnonese, il derby della provincia pentra vale la salvezza I biancocelesti arrivano alla gara con due soli allenamenti e senza società, i granata proveranno ad approfittarne
La locandina dell’evento
È tutto pronto per il derby tra l’Isernia e l’Olympia Agnonese. Per i biancocelesti, reduci da una settimana abbastanza travagliata, sarà l’ultimo treno per poter ambire almeno ai playout; mentre, i granata di mister Urbano hanno la chance di dare un allungo per la salvezza diretta. L’Agnonese dovrà rinunciare a Vittorio Esposito e a Di Lullo, entrambi squalificati, ma gli altomolisani a differenza dell’Isernia hanno preparato al meglio l’atteso derby. Non si può dire la stessa cosa per l’Isernia. Lunedì l’abbandono della società da parte del presidente Ciampittiello e del direttore sportivo Dino Petrangelo, che hanno lasciato il club con un comunicato stampa. Per il momento i calciatori stanno gestendo l’Isernia e gli stessi atleti, per mezzo di persone di loro fiducia, hanno indetto e gestiranno la giornata biancoceleste. Tutti dovranno acquistare il biglietto per assistere al derby: 10 euro il costo del ticket, 5 euro per donne e bambini. Con l’incasso saranno pagate le vertenze alle quali è stata condannata la società, effettuate da ex calciatori, al fine di evitare altri punti di penalizzazione, che porterebbero al collasso della classifica dei biancocelesti. La squadra di mister Califano si è allenata soltanto due volte in questa settimana, approfittando di una struttura alberghiera che ha ospitato, per una nottata, la squadra, mentre domani un noto locale di ristorazione offrirà il pranzo ai calciatori. Panico e compagni vogliono giocarsi le chance di salvezza, anche perché come ha più volte affermato il capitano, durante la settimana che sta volgendo al termine, lo scopo è quello, anche in caso di retrocessione, di ripartire con una società pulita dall’Eccellenza. Isernia-Agnonese, nonostante quando accaduto nel capoluogo pentro, sarà una partita vera, aperta a qualsiasi risultato. Entrambe le squadre non potranno fallire l’ap-
La manifestazione si terra, a partire dalle 18, presso la sala ricevimenti di Villa D’Evoli
Figc Molise, il 21 marzo la festa del calcio regionale
Il Consiglio direttivo del Comitato regionale della Figc Molise ha organizzato per venerdì 21 marzo, con inizio alle ore 18, il consueto appuntamento annuale de “La festa del calcio molisano”. La manifestazione si terrà presso la sala ricevimenti di Villa D’Evoli, l’ex Hotel Roberto, situato sulla strada statale Fossaltina. Saranno premiate le società vincitrici dei campionati e della Coppa disciplina nella stagione 2012/2013, oltre a dirigenti, giocatori e arbitri che si sono distinti nel corso della stessa annata. La festa del calcio molisano, quest’anno, coinciderà con la cerimonia di presentazione dei progetti che porteranno alla realizzazione della nuova sede del Comitato regionale della Figc Molise e del Centro Tecnico Federale. Interverranno, per l’importante evento, il presidente della Figc, Giancarlo Abete; il presidente della Lega Nazionale Dilettanti e vicepresidente vicario della Federcalcio, Carlo Tavecchio, oltre ad autorità sportive, politiche e istituzionali, nazionali e regionali.
puntamento con i tre punti e questo fattore renderà ancora più bella l’attesa partita. Il derby del ‘Lancellotta’ (domani ore 14,30) sarà diretto da Simone Degli Esposti della sezione di Bologna, che sarà coadiuvato dagli assistenti Giuseppe Di Giacinto di Teramo e Simone Piccirilli dell’Aquila.
Campobasso, si pensa solo al Portocorallo Nel campionato di Eccellenza, in questo fine settimana, è in programma una sosta. Spazio a due recupe
I lupi sono concentrati sulla sfida in Sardegna: obiettivo semifinali di Coppa Italia Sono ripresi gli allenamenti in casa Campobasso dopo il giorno di riposo concesso dall’allenatore Francesco Farina alla truppa rossoblù, all’indomani del successo in Coppa Italia contro il Portocorallo. Il torneo di Eccellenza osserva in questo weekend un turno di sosta, quanto mai salutare per i lupi in questo frangente della stagione. Il Campobasso ha già giocato 36 partite ufficiali (ne ha vinte 34) e la squadra, anche a causa degli infortuni di Cammino, Monti e Guglielmi, è ridotta al lumicino. Farina deve dosare le forze dei suoi ragazzi, anche se a Villaputzu mercoledì prossimo sicuramente scenderà in campo la migliore formazione. Il 2-0 dell’andata, maturato grazie ai gol di Lazzarini e Fazio, fa partire i rossoblù con un vantaggio importante, ma in Sardegna sarà gara vera, perché il Portocorallo punta tutto sulla
kermesse tricolore per sperare nell’approdo in serie D. Un mini turnover sarà necessario, se non indispensabile, domenica prossima, soprattutto se i ragazzi di Farina si qualificheranno per le semifinali di coppa, quando al ‘Selva Piana’ arriverà l’Alife. Nella prossima gara di campionato contro i campani sarà sicuramente capitan Minadeo a saltare la gara, perché squalificato. E sarà anche il primo Campobasso stagionale senza il suo capitano, che non ha saltato un minuto delle 36 gare ufficiali giocate sinora. Un bel traguardo all’alba dei 37 anni. La squadra si allenerà anche oggi, per poi riprendere lunedì e martedì, giorno in cui è in programma anche la partenza per Villaputzu, comune di quasi cinquemila abitanti che dista circa 70 chilometri da Cagliari. Il Portocorallo dovrà rinunciare nella gara di ritorno
contro il Campobasso agli squalificati Giuseppe Chiarelli e Omar Giovanni Porru; mentre, tra le fila dei lupi non siederà in panchina l’allenatore Francesco Farina, appiedato per un turno dal giudice sportivo. La gara si giocherà alle 14,00 e al seguito del Campobasso ci saranno almeno una trentina di tifosi, che hanno già provveduto ad acquistare il biglietto per l’aereo, per non far sentire troppo soli i lupi nell’isola sarda. Campionato di Eccellenza – Fine settimana dedicato ai recuperi nel massimo torneo regionale. In campo, questo pomeriggio alle ore 15, Sesto Campano e Vastogirardi; mentre, domani sempre alle 15, sfida tra l’Alife, prossima avversaria dei lupi, e la Cliternina. Entrambe le gare erano state rinviate la scorsa settimana, a causa dell’impraticabilità dei due campi di gioco.