ANNO VIII - N° 153 - DOMENICA 01 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Michele Scasserra
L'Oscar del giorno lo assegniamo all'assessore regionale alle Attività produttive, Michele Scasserra. Ha ritenuto fare il punto della situazione economica molisana con l'invito a tutti di guardare oltre gli stretti ambiti territoriali per assicurare respiro alle azioni delle imprese. Il punto lo ha fatto ripartendo dalla questione del tessile e puntando, maggiormente, sulle tante piccole e medie aziende che operano in Molise e che hanno necessità di poter conoscere una reale politica di strategia.
Il Tapiro del giorno a Giuseppe Giarrusso
Il Tapiro lo diamo al responsabile dell'Agenzia della Protezione civile del Molise, Giuseppe Giarrusso per i bandi di concorso pubblicati e che conterrebbero non pochi vizi formali e sostanziali. Da più parti, infatti, si invoca la sospensiva dei bandi stessi prima di eventuali impugnative. Per il massimo dirigente regionale, alla prima vera uscita dopo la costituzione dell'Agenzia, non è certamente un bel risultato quello di doversi vedere bloccati i bandi.
REGIONE
Dagli Stati generali delle Regioni del Sud le indicazioni per i giovani A PAG. 7
TRASPORTI
Treni rotti, vecchi e logori sono il segno di una ferrovia in disarmo A PAG. 2
EDILIZIA
La Giunta regionale approva la vendita di tremila case dello Iacp A PAG. 8
TAaglio lto
2 01 luglio 2012
Ferrovie, un azzardo parlarne Treni sporchi, rotti e vecchi di Giuseppe Di Iorio Parlare di ferrovie in Molise è sempre un azzardo. Eppure bisogna dare una svolta ad un problema che da anni presenta dimensioni insostenibili e aspetti di gravità inaccettabile con l'insopportabile carenza di servizi sulle linee, le soppressioni dei convogli, i treni sporchi, rotti, vecchi. Se gli studenti e i pendolari, che quotidianamente devono subire i disservizi sui convogli regionali, potessero venire in Regione a ricordare le condizioni vergognose nelle quali sono costretti a viaggiare, non lascerebbero respiro a nessuno. Qualche anno fa, era stata proprio la Regione ad aggiungersi alle altre che avevano messo mano alle proprie casse per contribuire a far circolare sulle anguste linee ferroviarie regionali l’ultimo gioiello di treno, appunto il tanto propagandato “Minuetto” di Trenitalia, firmato dal noto designer Giugiaro. Sarebbero stati risolti, così, i problemi che da sempre affliggono il principale mezzo di trasporto pubblico? Manco a dirlo. Ci sarebbe voluto ben altro che un Minuetto, per evitare di sentire la solita musica, gracchiante e stantia, proveniente da grammofoni col disco incantato. Eppure ci erano state promesse sinfonie armoniose, o marce vigorose, se questo fosse stato necessario, per giungere, finalmente, ad eliminare quella piaga di arretratezza terzomondista che tuttora contraddistingue lo stato dei trasporti pubblici in Molise. Oggi, invece, a parte gli ulteriori tagli che sono stati fatti sulle linee molisane, ci si accorge che quel treno presenta non pochi problemi e ha evidenziato gravi guasti che ne hanno pesantemente condizionato l’operatività e richiesto l’investimento di ingenti risorse
L’intervento. I dati macroeconomici della Banca d’Italia confermano una crisi irreversibile del nostro sistema produttivo, l’aumento esponenziale dei disoccupati, la progressiva diminuzione del numero delle imprese, la cancellazione di servizi pubblici essenziali e l’impoverimento dei ceti medi. Nel mentre l’Italia segna una doppia vittoria su scala europea, recupera credito e assume un ruolo di rilievo nella definizione delle misure per difendere l’euro, accelerare l’integrazione bancaria e rilanciare l’occupazione, il Molise arretra paurosamente, traballa e stenta a rimanere in piedi. In tutti i comparti produttivi, salvo rarissime eccezioni, le imprese hanno problemi di liquidità, fatturati in calo, contrazioni d’organico e perdita di competitività. Le POSTE Spa chiudono e razionalizzano 44 uffici, le Ferrovie non investono dai tempi della Venafro – Rocca d’Evandro, l’ENEL non potenzia nem-
Tantissimi i guasti registrati nelle ultime settimane con accumuli di ritardi e fermi lungo le tratte In linea ancora le vecchie automotrici Aln 665 e 668
per interventi di riparazione e manutenzione straordinari. Guasti sempre più frequenti che hanno causato disagi ai pendolari e trasbordi inopportuni su pullman. A chi non è capitato di dover fare i conti con i ritardi e i disguidi registrati nel corso delle ultime settimane. Tanto che, in più di qualche occasione, in linea sono state rimesse le vecchie automotrici 668 e 665 con tutto quanto ne è conseguito. Il paradosso sta nel fatto che, mentre le linee ferroviarie nell’800 hanno dato un contributo fondamentale all’Unità d’Italia, arrivando a collegare anche le aree più sperdute del Paese, ai nostri giorni l’utilizzazione di tali reti, così vistosamente e colpevolmente arretrata in alcune aree come il Molise sta dividendo l’Italia in due. Allora pur non interpretando il ruolo dei soliti, puntigliosi dissacratori e neanche i caustici distruttori di illusioni ferroviarie, la storiella del “Minuetto” capace di restituire ai molisani la fiducia nel trasporto ferroviario, non convince proprio. Dato che l’attenzione delle Istituzioni sul fronte “infrastrutture” negli anni è stata piuttosto tiepida e poco convincente, salvo rare eccezioni, c'è ora a necessità che qualcuno si faccia carico di tale problema, che riguarda tutti e non solo i pendolari, affrontandolo ed aprendo un confronto con le autorità responsabili. Sarebbe una significativa, piccola rivoluzione culturale, pacifica e democratica, un generoso “prendersi cura” dei problemi di questa terra. Almeno per non dover ripetere ancora una volta la storia del “Minuetto” stonato. I treni, non importa quanto siano gradevoli, ciò che importa è poterci salire sopra e poter scendere alla stazione giusta e non restare fermi, come troppo spesso accade, nelle 'rocchie'.
Nel mentre l’Italia esce dall’angolo, il Molise non regge il passo e butta la palla in tribuna meno le linee, la Telecom è irrintracciabile anche fisicamente, l’ANAS non batte chiodo e non garantisce nemmeno gli stagionali storici, 27 milioni di euro per fermare il dissesto idrogeologico sono fermi a Roma, la scuola ha cancellato centinaia di posti di lavoro, la sanità è finita su un binario morto, i collegamenti stradali vivono di annunci promozionali che si susseguono stancamente, nel trasporto pubblico locale c’è un caos inenarrabile, l’ultima pianificazione urbanistica regionale risale al Provveditorato Campano agli inizi del 1960, gli uffici pubblici scompaiono l’uno dopo l’altro, nel sociale si taglia e si esternalizza, il tessile langue, l’agroalimentare è a terra, la Fiat è un’incognita, il turismo una chimera, dell’Interporto di Termoli si sono perse le tracce e l’Università aumenta le tasse e dimi-
nuisce l’offerta didattica. Il Molise arranca, non regge l’austerità e non riesce ad andare oltre il gattopardismo di una borghesia parassitaria che occupa la politica per recarsi col cappello in mano a Roma. Non c’è un’idea progetto, pochi difendono il rispetto delle regole e sono rare le riflessioni sulla fine di un ciclo economico che sta spazzando via l’intera classe dirigente regionale perché superata nelle proposte, nell’elaborazione e nei comportamenti. La verità è che gli appalti vengono vinti, e non solo in edilizia, da imprese campane e pugliesi a costi proibitivi per le nostre aziende. Il Molise aborrisce i controlli e persiste in logiche feudali, tribali e familistiche che umiliano i talenti, marginalizzano le competenze, cooptano i servi sciocchi e promuovono la medio-
crità a simulacro della rappresentanza. La democrazia è solo declamata ma avanza dietro l’ipocrisia di facce sorridenti un fascismo che espelle il dissenso e non tollera né la libertà e tanto meno il pluralismo. Per salvarci servirebbe un salto culturale con cui prendere atto del fallimento dell’autonomia regionale e provare ad accollare il nostro fardello doloroso sulle spalle degli abruzzesi e dei marchigiani, che nutrono mille riserve al riguardo. C’è una classe dirigente non più in grado di offrici una prospettiva, naviga a vista e che ci condurrà, in modo inconsapevole, ad essere un feudo dei casalesi. E tra uno sbocco simile e l’ingresso in una Macro-Regione, preferisco la seconda ipotesi senza alcun tentennamento ! Michele Petraroia
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Pausa estiva (forse anche autunnale, se non addirittura invernale) per il post terremoto. Guarda caso, né i sindaci né le opposizioni né le forze sociali hanno finora aperto bocca. Eppure sono gli stessi soggetti che negli anni seguiti al terremoto del 31 ottobre 2002 hanno sollevato eccezioni e polemiche a non finire. Lo stallo che si annuncia per i prossimi mesi torna utile un po’ a tutti. La pausa, infatti, è determinata dalla necessità di mettere in atto, attraverso l’Agenzia regionale di Protezione civile, le iniziative occupazionali di cui all’articolo 7, comma 3, della legge regionale del 30 aprile 2012, numero 12. In termini più chiari, fare in modo che il personale che ha curato tutte le vicende e le faccende della ricostruzione, venuto meno con il venir meno del regime commissariale, torni dov’era, con un contratto a tempo determinato e passando attraverso la selezione di un bando pubblico. Al quale sottostaranno ma, si fa notare da più parti, con la implicita garanzia della norma che recita testualmente che la selezione ha il fine di “circoscrivere le esperienze professionali da valorizzare a quelle maturate dai lavoratori dipendenti a tempo determinato e dai lavoratori autonomi utilizzati presso le medesime strutture (ovvero la struttura commissariale per il post terremoto) alla data del 31 dicembre 2011”. Sul piano strettamente pratico questa garanzia non fa una grinza. Chi ha lavorato per anni intorno ad una specifica problematica tecnica e amministrativa ed ha acquisito esperienza e conoscenza dei problemi trattati e da trattare, deve pure poter avere un minimo di vantaggio rispetto a chi vuole accostarsi per la prima volta. Diversa la valutazione sotto il profilo morale. In sostanza la selezione pubblica, per titoli e colloqui, che verrà attivata ha la prevalente finalizzazione di
Hit Parade, trasmissione radiofonica che ebbe un largo larghissimo seguito per almeno una ventina d'anni nel nostro Paese. Una trasmissione capace di assurgere a fenomeno, fino a generare numerosi tentativi di applicazione dei propri meccanismi, per tacere dei tentativi di imitazione. Oggi, e per ogni settimana, un disco accompagnerà uno dei protagonisti di questa rubrica.
Il leitmotiv. L’aumento delle tasse universitare sembrano portare il Rettore a cantare il motivetto di Betty Curtis “Soldi, soldi, soldi”
3 01 luglio 2012
In attesa delle selezioni pubbliche, per titoli e colloqui, per la copertura di 220 posti a tempo determinato presso l’Agenzia regionale di Protezione civile
Un silenzio carico di ipocrisia e di infingimento farà da sfondo al blocco delle attività per la ricostruzione post-terremoto sistemare (a tempo determinato, per una durata di dodici mesi prorogabili automaticamente fino a un massimo di ulteriori due distinte annualità) il personale tecnico e amministrativo che ha lavorato presso i comuni e presso l’ufficio del commissario straordinario per il terremoto. Di fronte a questo obiettivo, dicevamo, in quanto direttamente interessati e coinvolti, i sindaci, le opposizioni e le forze sindacali, non hanno aperto bocca, né l’apriranno, a dispetto della stasi che per mesi verrà a determinarsi in tutte le procedure relative alla ricostruzione. Maiora premunt! Il personale da sistemare molto più della ricostruzione. Le due cose potevano essere gestite meglio e fatte in modo da non generare problemi a problemi. Ma la ragionevolezza (politica e amministrativa) non è in vendita al mercato. Pertanto, un silenzio carico di ipocrisia e di infingimento farà da sfondo ai mesi che occorreranno per la copertura presso l’Agenzia regionale per la Protezione ci-
CAMPOBASSO. E' stata la settimana delle tasse, di quelle universitarie. L'aumento previsto per l'ateneo molisano, sembra che abbia portato il Magnifico rettore, Giovanni Cannata, a canticchiare un vecchio motivetto di Betty Curtis. "Soldi, Soldi, Soldi (che entreranno per iscrizioni, frequenze ed altro) toccasana di questa quotidiana battaglia della grana (sempre più necessaria per mantenere in piedi la struttura) perchè Chi ha tanti soldi vive come un pascià (Rettore a vita e più longevo d'Italia) E a piedi caldi se ne sta (guardando gli altri). Prendi, spandi e spendi (per i progetti e gli incarichi) Non domandare da dove provengono (Dalle tasche dei familiari degli studenti) Dindi, tanti dindi Che nelle tasche fanno din-din-din (per mantenere la struttura)". Le tasse all'Unimol, però, bisogna pagarle per potere continuare i corsi di laurea o per l'iscrizione. Gli studenti hanno protestato ma, alla fine, per potere studiare hanno dovuto pa-
gare. C'è chi chiede una migliore e diversa programmazione, una strategia più complessiva per il territorio, una visione più ampia della politica universitaria per guardare al domani con minore apprensione. Per non dovere
vile di 4 posti (categoria D3) di tecnico amministrativo; di 3 posti di amministrativo contabile (categoria D3), di 8 posti di amministrativo contabile (categoria D1), di cui 7 posti a tempo pieno e un posto a tempo parziale; di 53 posti (categoria D1) di tecnico amministrativo, di cui 26 posti a tempo pieno e 27 posti a tempo parziale; di 35 posti (categoria C) di amministrativo contabile, di cui 23 posti a tempo pieno e 12 posti a tempo parziale; di 96 posti (categoria C) di tecnico amministrativo, di cui 38 posti a tempo pieno e 58 posti a tempo parziale; si 19 posti (categoria B) di amministrativo informatico e tecnico manutentivo”. Nel frattempo, i problemi della ricostruzione riposeranno in pace. I sindaci, le opposizioni e le forze sindacali, a loro volta, sulla questione post terremoto di cui si sono fatti spesso e volentieri portavoce allarmati e pensosi delle sorti delle collettività interessate, andranno in vacanza. Salvo a tornare al loro mestiere alla ripresa delle attività. Dardo
solo tirare fuori i soldi e non avere i dovuti servizi, come per le facoltà ad Isernia. L'Unimol ha necessità di guardare al domani e, per farlo, occorrono nuove politiche di raccordo anche con il territorio molisano.
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4 01 luglio 2012
Energie rinnovabili, entro il 2020 il 45% verrà prodotto in campagna Le biomasse per rilanciare occupazione ed economie locali
Entro il 2020 bisognerà ridurre del 20 per cento le emissioni inquinanti e aumentare del 20 per cento la produzione di energia alternativa. Lo impone l’Europa e, probabilmente, anche il buonsenso. I più solerti a raccogliere la sfida ambientalista sono stati gli agricoltori italiani, i quali si candidano ad un ruolo da protagonisti con una serie di progetti da realizzare nei prossimi cinque anni. Il 45 per cento dell'energia green verrà dalle campagne e dai boschi, a condizione che che questo processo venga accompagnato da politiche chiare, mirate e lungimiranti, ma soprattutto
Importiamo l'85% di quello che consumiamo, pagando 60 miliardi di euro per rifornirci di gas e petrolio finalizzate all'integrazione. Non si tratta di perseguire un dualismo inutile e sbagliato tra cibo ed energia, sottraendo terreni destinati alla coltura per piastrellarli di pannelli solari; occorre produrre cibo ed energia in modo sostenibile, come occasione di sviluppo per le imprese agricole. Questo è il messaggio lanciato dalla Cia, la Confederazione italiana agricoltori, durante la VI Conferenza, nel corso della sessione dei lavori su Le nuove opportunità: le agroenergie. “Biomasse e biogas insieme hanno i numeri e il potenziale per diventare una fonte strategica per la nuova politica energetica nazionale – ha spiegato il presidente Giuseppe Politi – ma rappresentano anche un'occasione di reddito integrativa per le aziende agricole, in grado di far crescere il Pil del settore di almeno 5 punti. Ma soprattutto puntare sulle agroenergie vorrebbe dire abbassare i costi della bolletta energetica e dei carburanti e ridurre le emissioni di anidride carbonica. Un aiuto per le imprese, ma anche un vantaggio per tutti”. L’idea non è peregrina visto che l'Italia importa l'85 per cento dell'energia che consuma. Ogni anno spendiamo 60 miliardi di euro per l'acquisto di petrolio e gas dai Paesi esteri.
L’Eurostat all’Italia: incrementare la quota prodotta con fonti alternative Nell’ambito degli obbiettivi individuati dalle politiche energetiche europee per il 2020, sono stati resi pubblici da Eurostat i dati ufficiali relativi alla produzione generata dalle FER nell’Europa a 27. Secondo l’Istituto, nel 2010, l’energia prodotta dalle rinnovabili ha coperto il 12,4% dei consumi finali europei: un risultato positivo, se teniamo conto che nel 2008 si superava di poco il 10%. Il miglior risultato è stato raggiunto dalla Svezia, dove la quota FER è arrivata al 47,9% del totale, seguita dalla Lituania con il 32,6%, dalla Finlandia con il 32,2% e dall’Austria con il 30,1%. Quattro paesi che fanno da apripista e da contraltare a Malta con il 0,4%, al Lussemburgo con il 2,8% e al Regno Unito con il 3,2%. Inoltre, tra il 2006 e il 2010 tutti i Paesi membri hanno incrementato la percentuale di energia ottenuta da rinnovabili e, in media, l’aumento riscontrato è del 38%, con miglioramenti record in Estonia, Romania, Danimarca, Svezia e Spagna. In Italia, nel 2010 è stato coperto con le FER il 10,1% del fabbisogno energetico, leggermente sotto la media europea ma con un trend molto positivo grazie ad una crescita del 75% circa tra 2006 e 2010. Dobbiamo comunque fare di più.
Gli svedesi hanno abbattuto della metà i consumi di combustibili fossili. Noi siamo ancora lontani dal target prefissato
La valorizzazione energetica delle biomasse di origine agricola e forestale può rappresentare davvero un volano di crescita. Per farlo, però, sono necessarie politiche di sviluppo per le bioenergie e, senza giri di parole, la Cia ha chiesto un piano energetico orientato ben oltre il 2020 che assicuri in modo sostenibile, dal punto di vista ambientale e rispettoso del territorio, l'energia necessaria alla crescita economica e occupazionale del nostro Paese. “L'agricoltura è pronta a fare la sua parte – si legge in una nota – in un quadro di regole e strumenti certi. Oltre a un sistema di incentivi che promuova i modelli più virtuosi, abbiamo bisogno di accesso al credito per gli investimenti nel settore agroenergetico e una semplificazione amministrativa per le autorizzazioni all'esercizio degli impianti realizzati dagli agricoltori”. Le biomasse, infatti, sono la principale fonte di energia rinnovabile in Europa e, solo in Italia, hanno fatto risparmiare all'ambiente 24 milioni di tonnellate di Co2. Si tratta dell'energia termica o elettrica derivante dall'utilizzo delle biomasse legnose, di pellet, cippato e delle potature di colture arboree, più in generale degli scarti di agricoltura e allevamento: un'energia a emissione zero. Ad oggi, oltre 20 milioni di tonnellate di biomasse legnose sono destinate ogni anno alla produzione di energia termica, con un fatturato che supera abbondantemente i 5 miliardi di euro. E il futuro è ancora più promettente perché ogni 10 mila litri di gasolio che sostituiamo con interventi di efficienza energetica e l'uso di combustibili legnosi prodotti in loco, lasciamo sul territorio 10mila Euro/anno a sostegno dell'economia locale.
Green energy in percentuale sul totale
EU27 Italia
2006 9.0 5.8
2007 9.9 5.7
2008 10.5 7.1
2009 11.7 8.9
2010 12.4 10.1
2020 20 17
Con le agroenergie potremmo risparmiare 20 miliardi di euro, riducendo di circa 240 milioni le tonnellate di Co2 nell'aria Una condizione che ci accomuna al resto d'Europa dove, nel solo 2011, i ventisette Stati membri hanno speso 488 miliardi di euro. Sfruttando al meglio le agroenergie, invece, l'Italia potrebbe diminuire la sua dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili, con un doppio vantaggio: fino a 20 miliardi di euro di risparmio in termini di costi e, soprattutto, un grande beneficio all'ambiente con 240 milioni di tonnellate in
meno di Co2 nell'aria nei prossimi dieci anni. Senza contare che gli effetti del pacchetto Ue clima-energia, e in particolare le riduzioni di emissioni di gas serra, determinerebbero un taglio dei costi sanitari stimato tra i 12 e i 26 miliardi di euro. Secondo uno studio dell’Università Bocconi, inoltre, la filiera energetica green favorirebbe l'occupazione con 250 mila posti di lavoro, di cui circa 100 mila nel settore delle biomasse.
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5 01 luglio 2012
Il tessile occasione di sviluppo Oltre a Ittierre altre iniziative
“Viaggiamo con il freno tirato È ora di puntare a nuovi mercati” L’assessore Scasserra analizza la situazione economica e rilancia il concetto di internazionalizzazione
di Anna Maria Di Matteo CAMPOBASSO. L’allarme lanciato dalle imprese del settore tessile nel corso dell’audizione in Seconda commissione consiliare ha avuto una forte eco. Una situazione che la Regione intende affrontare per tentare di dare risposte agli operatori di un comparto che, se adeguatamente sostenuto, può rappresentare elemento di sviluppo dell’economia. L’assessore regionale alle Attività produttive, Michele Scasserra dà una sua chiave di lettura all’intera situazione, individuandone possibili cause ma anche le soluzioni. Assessore come risponde la Regione alla richiesta di aiuto lanciato dalle aziende dell’indotto Ittierre che non riescono a restituire i cinque milioni di euro erogati da Finmolise? “All’epoca la Regione ha fatto un’operazione molto importante quando i crediti vantati da queste aziende nei confronti della vecchia Ittierre sono stati anticipati da Finmolise con un piano di rientro a medio e lungo termine e con la concessione di un pre-ammortamento abbastanza importante, perché parliamo di due, tre anni, dunque molto lungo. Ciò significa che nei primi anni le aziende avrebbero pagato solo gli interessi. Ora siamo in prossimità della
scadenza del pre-ammortamento, quindi ora dovrebbero cominciare a rimborsare ratealmente le somme. La cifra dei circa cinque milioni fa paura, ma è anche vero che la somma va ripartita tra le cinquanta aziende. E’ una cifra comunque importante da restituire, cercheremo di trovare una soluzione, magari modificando l’importo della rata, rendendola più abbordabile”. Quando fu fatta l’intera operazione si era parlato dell’avvio di commesse da parte della nuova Ittierre. In realtà le cose non sono andate esattamente così… “A quanto mi risulta queste commesse ci sono state soltanto in parte, sono state ridotte e contenute rispetto alle aspettative e soprattutto sappiamo che sono date a condizioni poco remunerative. Io non criminalizzerei la Ittierre, tuttavia credo che potrebbe dare un po’ di spazio in più a queste aziende, soprattutto con produzioni più stabili, non affidando, cioè, solo commesse per i campionari. Una integrazione come quella che avevamo auspicato non è stata ancora raggiunta. La Regione deve cercare di alleviare il peso dell’incombente avvio della restituzione del prestito ma anche e soprattutto cercare di sviluppare le condizioni affinché Ittierre o altri possano dare spazio
ed opportunità a queste aziende”. Quando parla di ‘altri’ a chi si riferisce? “Mi riferisco anche ad iniziative che non voglio chiamare parallele e che stanno prendendo forma nel tessile, come quella di Arcaro. Secondo me si tratta di una iniziativa molto intelligente, che può dare nel medio termine sviluppi interessanti, perché sta cercando di portare anche queste aziende a conoscenza del fatto che per potersi presentare sul mercato devono essere un po’ più attente alla propria organizzazione, puntando a diventare molto più azienda, fare insomma quel piccolo salto di qualità che le possa mettere in rete, in modo che la rete diventi direttamente interlocutore del mercato”. Non dimentichiamo che il patron della Ittierre Bianchi qualche giorno fa ha rilasciato dichiarazioni poco lusinghiere, poco distensive nei confronti della Regione, accusandola in sostanza di non sostenere adeguatamente il settore industriale. “Io ho risposto, anche in maniera energica. Spero che Bianchi abbia fatto quella esternazione senza rifletterci troppo. Penso che imprenditori esterni, che non conoscono la nostra realtà, non possano permettersi di giudicare quali siano le priorità di questa regione. Da anni associazioni, politici si stanno impegnando affinché venga realizzata l’autostrada. Ora arriva Bianchi e dice che non serve e che i soldi destinati alla sua realizzazione vanno invece dati alle imprese. Questa è demagogia pura, anche perché quegli stanziamenti sono fatti ad hoc per le infrastrutture, quindi vincolati e non possono essere utilizzati come vogliamo”. Lei condivide la posizione di chi dice che la Regione, negli anni, non abbia sostenuto adeguatamente le imprese in generale? “Probabilmente è vero, avrebbe dovuto fare di più, probabilmente potrà fare meglio, me lo auguro ed è quello che stiamo tentando di fare insieme al presidente. Ma dire che la Regione non
sia stata vicina alle imprese del territorio, secondo me è una affermazione ingenerosa. Anzi credo che la Regione sia stata forse anche troppo vicina alle aziende per aiutarle a superare i momenti di difficoltà. Questo discorso vale per le piccole e grandi imprese, Ittierre inclusa”. Nel corso del 2011 l’economia regionale si è letteralmente fermata, con un calo sensibile delle esportazioni, soprattutto nel tessile. “Certo, ma la seconda parte dell’anno pare sia andata molto meglio. Se andiamo ad analizzare il dato complessivo delle esportazioni vediamo una sensibile ripresa dell’agroalimentare, in particolare dell’industria pastaia che però non è riuscita a compensare la forte diminuzione registrata nel tessile”. Questo cosa significa? “Significa che lavorare bene sul tessile, su Ittierre in primis, sul distretto e sull’indotto, le nostre esportazioni davvero possono decollare. Se vogliamo lo sviluppo della regione dobbiamo lavorare sulle esportazioni, sull’internazionalizzazione. L’internazionalizzazione e credito sono la chiave dello sviluppo”. In che modo? “Quando le commesse arrivano dall’estero si attivano flussi di denaro che mettono capitale in circolazione nelle nostre imprese, quindi è fondamentale cercare di attrarre le risorse finanziarie da mercati esterni, perché altrimenti continueremo ad essere vittime dall’atteggiamento di chiusura delle banche nei confronti delle imprese. Noi stiamo viaggiando con un’economia che ha anche commesse ma ha il freno a mano tirato. E’ necessario dunque puntare all’estero, ma le imprese devono essere pronte ad affrontare nuovi mercati. Facciamo questo piccolo salto: lavoriamo sulle dimensioni delle aziende, lavoriamo sulla formazione e credo che pur nella negatività della situazione si intravedono prospettive per un rilancio della nostra economia”.
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7 01 luglio 2012
La questione. In Calabria premiate le migliori idee proposte dalle intelligenze giovanili
E' un vero e proprio laboratorio di idee progettuali dove l'offerta incontra la domanda. E' questo in sintesi il messaggio lanciato nel corso degli stati generali delle Regioni del Mezzogiorno che si è svolto a Catanzaro, ai quali hanno partecipato oltre 1.200 persone, i governatori di cinque Regioni del Mezzogiorno e i rappresentanti delle università. I lavori sono stati aperti dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà. ''In questa iniziativa - ha detto Catricalà abbiamo trovato tanti amici, tra cui quelli di Italiacamp a cui va il nostro ringraziamento per aver organizzato una così importante manifestazione. Questo è il luogo dove le idee progettuali si incontrano e danno vita ad uno scambio proficuo tra offerta e domanda. Sono idee del sud e per il sud''. Italiacamp, che ha organizzato la manifestazione, ha portato alla selezione finale 16 idee progettuali realizzate in ogni singola regione del Mezzogiorno ideate da giovani che intendono intraprendere la strada imprenditoriale. Dei 16 progetti, ora, ogni presidente di Regione ne sceglierà due che saranno i vincitori e saranno inclusi in un pacchetto per il sud da portare al Governo Monti. ''Il sud è una grande risorsa - ha aggiunto Catricalà - e spetta a noi far valere le nostre ragioni''. All'inizio della manifestazione hanno dato il loro saluto di benvenuto il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, il sindaco del capoluogo, Sergio Abramo, e il presidente di Italiacamp, Fabrizio Sammarco. ''Il Mezzogiorno - ha detto Ferro - deve alzare la voce per avere il suo riscatto e questa iniziativa e' una grande opportunità''. Il sindaco Abramo ha evidenziato che ''con questa iniziativa dimostriamo come esista un Mezzogiorno unito che pensa alla sua progettualità. Da Antonio Catricalà è arrivato un grande atto di amore verso Catanzaro ed ora la nostra città diventa un grande laboratorio di idee''. Dopo i saluti e' iniziato il confronto, moderato da Lucia Annunziata, fra i cinque presidenti delle Regioni del sud presenti agli stati generali, Stefano Caldoro (Campania), Giovanni Chiodi (Abruzzo), Vito De Filippo (Basilicata), Angelo Michele Iorio (Molise) e Giuseppe Scopelliti (Calabria).
Il fatto. La manifestazione nell’ambito degli Stati generali degli enti territoriali meridionali
Innovare, punto fermo delle Regioni del Sud L’intervento.
Iorio: “I nostri giovani hanno le capacità per puntare in alto” Il Presidente Michele Iorio intervenendo agli "Stati Generali del Mezzogiorno d'Europa" ha sottolineato come i principi ispiratori di ItaliaCamp, l'innovazione sociale e la valorizzazione di una leadership collettiva per la costruzione di una rete di cittadini, istituzioni e università da porre al servizio del Paese, siano essenziali per costruire il futuro. " L'inversione di tendenza proposta dai giovani e dagli ispiratori dell'associazione - ha aggiunto consiste nella promozione di una collaborazione responsabile tra le migliori energie del Paese, per la ricerca e lo sviluppo di idee innovative di business e di policy a sostegno dell' Italia. In coerenza con questa impostazione la presenza di 700 giovani che hanno proposto, avendone avuto opportuna selezione tra molti altri (16 progetti per ciascuna delle 7 regioni del Sud), idee e progetti di business e di policy per lo sviluppo del Mezzogiorno è un passaggio fondamentale". Il presidente Iorio ha ringraziato nel suo intervento gli organizzatori dell'evento e si è congratulato con ItaliaCamp per l'operatività e il brio posto nelle loro idee e iniziative, ed ha evidenziato la freschezza, l'innovatività e la base di concretezza e realizzabilità dei progetti presentati da tutti i giovani del Mezzogiorno e segnatamente del Molise. "Aderiamo con convinzione -ha detto- alla strategia di ItaliaCamp e soprattutto evidenziamo la positività di ridare slancio e vigore ad una nuova visione di crescita e di sviluppo di un Mezzogiorno che è, una volta liberato dagli stereotipi tipici della retorica di una certa stampa del nord, una vera risorsa per il Paese, per il Mezzogiorno d'Europa e per il bacino mediterraneo".
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Questa la scheda del Molise emersa a Catanzaro Tante sono state le opere e gli interventi che hanno contribuito allo sviluppo di questa piccola regione con un territorio prevalentemente montuoso e collinare. Eppure, nonostante gli sforzi istituzionali, la mancanza di una cultura di impresa, l’assenza di risorse umane pronte a calarsi nelle vesti di promotori dell’immagine della Regione stessa e l’incapacità di svincolare risorse e finanziamenti (Fondi strutturali, POR e FAS) hanno ostacolato la possibilità di creare percorsi alternativi di crescita e di sviluppo sostenibile. Iniziare a riconoscere i propri limiti e da quelli ripartire con concreti progetti di valorizza-
zione è possibile. Ideare, creare, inventare le soluzioni per un rinnovamento territoriale è realizzabile. Quattro fasi su cui muoversi ad unisono: Interattività, Intelligenza, Innovazione, Idea. Maggiore Interattività tra privati , istituzione, enti. Sfruttare le risorse innovative per divenire cittadini di un mercato globale riconoscendo e promuovendo le ricchezze del territorio. Ideare nuovi canali per veicolare messaggi. Riuscire a definirci non solo per la storia che ha significato il nostro importante passato ma soprattutto per un oggi che ci vedrà proiettati verso un importante futuro.
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Regione
01 luglio 2012
Approvato dalla giunta regionale il piano di vendita proposto dall’Istituto Autonomo delle Case Popolari
Tremila alloggi a prezzo di mercato CAMPOBASSO. 2698 alloggi di proprietà dell’Istituto Autonomo delle Case Popolari di Campobasso invaderanno il mercato immobiliare, i cui atti di vendita dovranno essere formalizzati entro due anni dalla proposta del bando pubblico. Così ha stabilito la Giunta regionale il 16 maggio scorso a conclusione dell’esame del Piano di alienazione presentato dallo Iacpi. In sintesi stiamo dicendo di una decisione molto articolata da parte dell’Istituto che, trasferendo il patrimonio abitativo ai privati, mira a creare nuove risorse per nuovi investimenti edilizi. La giunta regionale approvando il Piano ha dato via libera alla vendita che si spera si concluda in maniera positiva. Cioè, che trovi nel mercato una risposta adeguata alle accertate e pubblicizzate necessità abitative regionali. Recenti provvedimenti del governo Iorio nel settore delle politiche sociali hanno dato ossigeno alle giovani coppie in cerca di un “tetto” potendo usufruire del contributo per l’acquisto della prima casa, così come il provvedimento per l’erogazione
Solleticata l’aspirazione a possedere una casa da parte degli italiani. Molti inquilini dello Iacp aspettano di trasformare la loro condizione di affittuari in quella più consona e rassicurante di proprietari dei contributi integrativi del canone d’affitto si dispone a sollevare da gravi difficoltà molte famiglie che rischierebbero altrimenti di trovarsi sulla strada. Gli alloggi dello Iacp saranno posti in vendita a prezzo di mercato, sulla base di una specifica stima tecnica, sulla scorta delle indicazioni contenute nella legge regionale numero 14
del 5 maggio 2005. I proventi della vendita verranno versati su un apposito conto corrente dell’Istituto (gestione speciale). Ovvero accumulati per essere successivamente destinati alla realizzazione di nuovi alloggi. Una ruota che si vuole giri sotto la spinta di una razionalizzazione del patrimonio di edilizia pubblica e in modo aderente alle ne-
La prefettura informa. .
Circolazione stradale fuori dai centri abitati, pubblicato il decreto
cessità di un’utenza che non trova possibilità di accedere al mercato edilizio privato, nonostante la crisi economica in atto abbia consigliato i costruttori ad abbassare i prezzi. Lo Iacp ha giudicato utile per sé e per la politica della casa immettere una massiccia dose di abitazioni sul mercato da cui ricavare
nuove risorse per nuovi investimenti. In questa determinazione, ha trovato pienamente concorde il governo regionale che, come abbiamo accennato, ha preso in esame il Piano di vendita e lo ha giudicato positivamente anche nella parte in cui le stime tecniche (alloggio per alloggio) lo rendono particolarmente appetibile. D’altronde, è cosa nota l’aspirazione di possedere una casa da parte degli italiani. E molti inquilini aspettano di trasformare la loro condizione di affittuari in quella più consona e rassicurante di proprietari. L’occasione è alle porte. Tutto da valutare, invece, il contraccolpo sul mercato edilizio privato, con l’immissione di circa tremila alloggi e delle relative pertinenze. Le statistiche dicono che l’edilizia privata è in una fase di grave stagnazione. Al momento non si hanno reazioni significative da parte dell’Acem e dell’Associazione degli industriali del Molise. Ma non tarderanno. E dalla loro reazione si potrà capire meglio l’impatto e le sue eventuali conseguenze. Dardo
Fipe, domani si elegge il nuovo presidente La Federazione dei pubblici esercizi rinnova vertice e consiglio direttivo CAMPOBASSO. Si terranno domani nella sede della Confcommercio a Campobasso le elezioni provinciali della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), per il rinnovo del presidente e del consiglio direttivo. All’assemblea (alle ore 7 in prima convocazione e alle 10 in seconda) sarà presente anche il vice presidente nazionale della Fipe Alfredo Zini, commissario ad acta. La Confcommercio ricorda che hanno diritto al voto tutti i soci diretti che risultano in regola con i pagamenti al 31 dicembre 2011, quelli in regola con il pagamento di almeno una rata del 2010 e tutti i nuovi iscritti al 24 maggio 2012.
CAMPOBASSO. Sul sito della prefettura di Campobasso è stato pubblicato il decreto che regola la circolazione stradale fuori dai centri abitati per l’anno 2012. All’indirizzo www.prefettura.it/campobasso , oltre che nella Sezione ‘docu-
menti scaricabili - permessi di circolazione’, è consultabile il decreto che annulla e sostituisce quello precedente (n. 61241 del 28.12.2011), prevedendo la possibilità di circolare in alcune date precedentemente interessate dal divieto della circolazione che, allo scopo
di una agevole individuazione, di seguito si riportano: 6, 13 luglio e 20 luglio e 7 dicembre 2012. Inoltre, sempre a parziale modifica rispetto al precedente decreto, nella giornata di sabato 22 dicembre il divieto di circolazione è vigente dalle ore 8 alle ore 14.
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Regione
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Da non credere: un socio del Centro “Nicolino Scarano” espulso con determina comunale
Centri sociali per anziani come caserme! Piano sociale di zona: i programmi vengano rispettati
Gesto antidemocratico trasferito senza alcun pudore in un atto amministrativo che nessuno potrà più cancellare nella storia comunale a disdoro della coalizione di centrosinistra che ha governato la città dal 1994 al 2009 CAMPOBASSO. Una determina comunale da ridere. E’ la numero 106 del registro del settore Servizi sociali adottata il 5 giugno scorso, firmata da Vincenzo De Marco. Altri direbbero da piangere, ma preferiamo restare sul ridere perché … almeno fa buon sangue. Cert’è che difficilmente se ne può trovare una simile in giro per i Comuni italiani in cui, appunto, in un atto amministrativo, si determina di “procedere all’espulsione del socio M. M. (nella determina contro ogni riguardo per la legge sulla privacy il nome e il cognome sono dati per esteso) dal Centro sociale per anziani <Scarano>, ai sensi dell’articolo 17 comma 3 del regolamento dei Centri sociali per anziani approvato con delibera del consiglio comunale numero 86 del 28 dicembre 2006”. Vabbene che De Marco ha un trascorso nella sinistra estrema e che il Consiglio comunale del 2006 a Campobasso era, a maggioranza, composto da ex comunisti, ma l’assurdità di un’amministrazione democratica, che alle soglie del Terzo millennio, adotti un regolamento
per i Centri sociali per anziani in cui sia prevista la sanzione dell’espulsione, ha davvero dell’incredibile sotto molti profili: morale, civile, amministrativo, politico, culturale. I Centri nascono con l’intento di aggregare gli anziani dando loro la possibilità di utilizzare in modo coerente con l’età ciò che gli rimane dell’energia fisica e intellettuale. Nelle mani degli amministratori comunali di estrazione di sinistra a Campobasso sono diventati aggregati sociali con finalità politica. Il regolamento che li prevede e li disciplina, infatti, contiene una evidente matrice autoritaria dell’amministrazione comunale al punto da poter esercitare l’adozione di provvedimenti che vanno dalla diffida alla sospensione e, addirittura, all’espulsione del socio che si renda “colpevole” di disattendere gli indirizzi comunali. In questo modo l’amministrazione s’è garantito un ruolo di tutela, s’è riservato il controllo e la possibilità d’interferire nella vita dei Centri sociali rendendoli di fatto dipendenti dal “potere” politico. Una concezione antidemocratica
applicata nei confronti di persone che per età, e il rispetto ch’è dovuto alla canizie, dovrebbero godere della massima libertà nel disciplinarsi là dove intendono trascorrere le ore della giornata in forma aggregata. Centri sociali invece come caserme, a soddisfacimento della chiara propensione autoritaria, dirigista, conculcatrice, della cultura marxista. Un controsenso storico-culturale trasferito senza alcun pudore in un atto amministrativo (peraltro nullo in sé) che nessuno potrà più cancellare nella storia comunale, a disdoro della coalizione di centrosinistra che ha governato la città dal 1994 al 2009. A corredo del dato di cronaca va detto che il signor M.M. è stato espulso con determina dirigenziale (!) in quanto in evidente e reiterato dissenso con la presidenza del Centro sociale per anziani “Nicolino Scarano”. Il “processo” a suo carico è stato condotto dal dirigente De Marco che, a conclusione dell’istruttoria, ha firmato la “sentenza” di espulsione. Con profondo godimento di (temporaneo) “Commissario del popolo”? Dardo
di Michele Petraroia Prendo atto della risposta scritta allegata sui Piani Sociali di Zona e sulle difficoltà, i disservizi ed i ritardi nei pagamenti dei salari agli operatori, registratesi nell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso. Per ciò che attiene l’annualità 2011, resto in attesa di accoglimento dell’istanza avanzata dalle strutture preposte dell’Assessorato Regionale delle Politiche Sociali di appostare nell’assestamento di Bilancio 2012 le somme di 600 mila euro non coperte dai cofinanziamenti dei 26 comuni dell’Ambito Territoriale di Campobasso, augurandomi la necessaria disponibilità di liquidità da parte dell’Assessore alle Finanze, onde evitare il perdurare del disagio di consorzi e delle cooperative che operano per il Piano Sociale di Zona del Molise Centrale. In riferimento alla somma di 612 mila euro previste dalla Regione Molise per l’annualità 2012 in favore dell’Ambito Territoriale di Campobasso, stante la previsione di copertura a totale carico regionale, sollecito una più efficace azione di monitoraggio, prevenzione e controllo dell’Assessorato alle Politiche Sociali, sui Comuni Capofila in modo tale che i programmi vengano rispettati, le fasce più deboli non soffrano disagi aggiuntivi e gli operatori vengano retribuiti correttamente e alle previste scadenze contrattuali.
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Campobasso
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Cercemaggiore, stasera Enrico Ruggeri in concerto E domani sul palco il live degli Alla Bua Per il programma religioso il cardinale Coccoplamerio inaugurerà la statua lignea della Madonna della Libera CERCEMAGGIORE. Cominceranno domani le celebrazioni del sesto centenario del ritrovamento della statua della Madonna della Libera, ora patrona dei comuni della valle del Tammaro. Il momento più emozionante sarà quando il cardinale Coccopalmerio, dopo la concelebrazione eucari-
di Marilina Niro L’Appuntamento, domenica sera, al Centro storico di Campobasso, è da Umberto in Vico Persichillo, più famoso come Vico Italia 2006. L’Italia affronterá le furie rosse a Kiev. Dobbiamo ritrovarci per far esplodere nuovamente la miscela magica che solo l’Italia sa creare. Gioisce la Borsa, cala lo spread, SuperMario Monti batte i pugni a Bruxelles, SuperMario Balottelli sguaina i pettorali a Varsavia, la Nazionale di calcio incanta, e pare che nel week-end scenderà di nuovo il prezzo della benzina. Ma che cosa succede? I titoli dei giornali ci proiettano in un Paese sconosciuto e in un’atmosfera dimenticata: soddisfazione, orgoglio, speranza. Questa è un’Italia che se la gioca, impone il suo ritmo, smette di nascondersi. Tra i vecchi stereotipi della cultura italiana, il valore che resiste è sempre solo la Mamma, è lo sguardo della signora Silvia Balotelli mentre si avvinghia al suo bambino preferito, quella mano bianca che scende con amore sulla testa nera è il gesto che deve darci forza e coraggio. Ma che cosa succede? Monti che sovverte l’immagine dell’italiano sbruffone e inaffidabile, sostituendola con quella del negoziatore duro, leale nel rispetto
stica, inaugurerà il simbolo mariano sistemato sull'altare e già benedetto da Papa Benedetto XVI per dare inizio all'anno mariano diocesano. Per il programma civile ricordiamo il concerto di Enrico Ruggeri questa sera alle 22 e 30 e il concerto degli Alla Bua domani alle 22.
Tutti al centro storico a tifare Italia della parola data, ma inamovibile nella difesa degli interessi nazionali. Buffon che, invece di festeggiare, lascia il campo contrariato con i compagni perché nel finale qualche loro superficialità aveva rischiato di compromettere la vittoria. Forse questo Paese sta cambiando più in fretta delle statistiche, dei sondaggi e delle opinioni degli esperti? Il quotidiano spagnolo “Marca” scrive “Italia es el equipo que màs corre en esta eurocopa”, è vero l’Italia corre, vuole correre lontano, lontano dal pantano della politica, lontano dallo spread, lontano dalla riforma delle pensioni, lontano dal disastro del terremoto, i tifosi italiani hanno voglia di correre lontano, per poi tornare ad abbracciare la mamma, la famiglia, come ha fatto Balotelli, dopo il gol, con la mamma Silvia. Per questo ci troveremo tutti da Umberto, al Centro Storico di Campobasso, in Vico Persichillo. Giovedì, con la vittoria più attesa, ho visto spianarsi le rughe accentuate da vecchie sofferenze di tanti ex emigranti campobassani, oggi in pensione, che negli anni ’60, hanno provato il freddo del razzismo subdolo e strisciante nella Germania loco-
motiva d’Europa. I tedeschi sostengono che da noi non funziona niente. Però con la nazionale stanno sotto, sempre. È un risarcimento morale, oltre che una vittoria che va al di là del pallone. Ma ora dobbiamo sconfiggere la Spagna: per questo ci troveremo tutti da Umberto, al Centro Storico di Campobasso, in Vico Persichillo. Esultiamo, alla faccia della Merkel, dell’austerity, dei mercati, degli speculatori, del debito pubblico, dell’Imu, di qualunque altra cosa, anche se sei italiani su dieci non risparmiano più, anche se i prezzi delle case crollano, anche se ci vogliono togliere una settimana di ferie. Il pallone è un ammortizzatore sociale, è la variabile aleatoria che Bruno de Finetti descriveva su "Theory of Probability": quel dettaglio imponderabile che può cambiare il risultato di qualunque cosa. Qui in ballo c’è l’ottimismo, c’è la fiducia, c’è la voglia di riprendersi: tutto quello che nessuna riforma riesce a dare e che paradossalmente il calcio può regalare. Questo è l’Europeo più politico degli ultimi vent’anni. Si mescola tutto: ogni partita svela una storia che c’entra con i mercati, con lo spread, con le scelte
e i destini di un continente. Per questo ci troveremo tutti da Umberto, al Centro Storico di Campobasso, in Vico Persichillo. Giovedì, nella pausa tra il primo e il secondo tempo, Reinhold Beckmann e Mehmet Scholl, telecronisti della ARD, la principale televisione tedesca, si sono lasciati scappare qualche commento piuttosto offensivo sugli attaccanti della nostra nazionale. Mario Balotelli e Antonio Cassano? Sono due straßenköter, “cani bastardi” in area di rigore, di più, due “persone non autosufficienti”. Sono bastati 45 minuti per trasformare i due competenti commentatori della rete tedesca in tifosi sfegatati, con tanto di odio annesso per l'avversario, che al momento do-
mina la partita. A loro rispondiamo: “Si! siamo tutti bastardi. Ma noi ce la giochiamo, imponiamo il ritmo, non ci nasconderemo.” L’Italia che vogliamo è l’Italia dei centrocampisti: De Rossi, Diamanti, soprattutto Pirlo. Perché se gli attaccanti sono bloccati, si sceglie l’idea, la strategia, la creazione. Se non sfondi con la forza o con il colpo da fenomeno, aggiri tutto e provi con un altro schema. Diamo una calcio alla crisi, facciamole il cucchiaio. Per questo ci troveremo tutti da Umberto, al Centro Storico di Campobasso, in Vico Persichillo. Umberto & company hanno preparato tutto, inclusa la mitica crostata con marmellata di albicocche! Dal Centro Storico, Marilina Niro.
Jazz in Campo, domani la presentazione del cartellone CAMPODIPIETRA. Si terrà domani mattina alle 10 e 30 nel centro sociale di piazza San Martino a Campodipietra, la conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione del Festival “Jazz in Campo” che si terrà nel piccolo comune a pochi passi dal capoluogo dal 18 al 21 luglio.
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Campobasso
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I consigli del Crepef..
Caronte, attenzione ai colpi di sole e di calore CAMPOBASSO. Domani sarà una giornata di elevato allarme per le persone fragili a causa delle elevate temperature. Ricordiamo che le più a rischio sono i bambini e gli anziani, ma anche le ragazze durante il ciclo mestruale. E poi: chi svolge un'attività fisica impegnativa quando il termometro è oltre i trenta gradi e chi, infine, non fa colazione la mattina. Questo provoca una carenza di zuccheri nel sangue che, unita al caldo, rende più vulnerabili. Attenzione, dunque, ai colpi di sole e ai colpi di calore. Che differenza c'è? Lo spiega Mino Dentizzi, coordinatore del CREPeF, il comitato che in questi giorni continua la sua attività di monitoraggio dei soggetti a rischio. Il colpo di sole è legato all'esposizione diretta ai raggi solari. Comporta un aumento della temperatura corporea oltre i 38 gradi e può associarsi a scottature. Il colpo di calore, invece, si manifesta quando la temperatura esterna è molto alta e una persona non riesce efficacemente a disperdere calore. A volte il colpo di calore si sovrappone a quello di sole. I più a rischio sono i bambini, tanto più quanto più sono piccoli. I segnali che devono far pensare a un colpo di sole sono mal di testa, un senso di vertigine e inappetenza. Poi compaiono le vescicole sulla pelle che sono un segnale di ustione e, infine, aumenta la temperatura corporea. Per evitare il colpo di sole bisogna cercare di
non rimanere al sole e ripararsi in un luogo rinfrescato. Non conviene rifugiarsi sotto l'ombrellone, se si è al mare, perché i raggi filtrano e la temperatura è comunque elevata: si rischia così anche il colpo di calore. È utile la somministrazione di antipiretici per abbassare la febbre, di creme idratanti per alleviare il fastidio delle ustioni. Il colpo di calore, invece, si manifesta con sonnolenza, irritabilità e inappetenza, che sono i primi campanelli di allarme. Se non si interviene subito, la situazione può aggravarsi e portare, progressivamente, a perdita di coscienza e a scompenso cardiaco. A volte possono manifestarsi convulsioni e danni neurologici (la persona ha la voce impastata, ha difficoltà a comunicare e può poi andare incontro a convulsioni). In qualche caso la situazione può essere così grave da comportare la morte, come è successo all'undicenne di Prato. Appena ci si accorge del rischio di un colpo di calore, è necessario portare subito la persona in un ambiente fresco (non sotto una tenda, anche se all'ombra), somministrare liquidi (per combattere la disidratazione), spruzzare sul corpo acqua tiepida (non fredda, perché provocherebbe vasocostrizione e impedirebbe così la dispersione del calore) e appoggiare compresse bagnate sulla fronte e sui polsi. Se la persona è svenuta, la si fa sdraiare con le gambe leggermente sollevate e la testa a livello zero (non su un cuscino).
Giudiziaria.
Operazione Ripa, al via il processo Partirà il prossimo mercoledì il processo denominato Ripa. Le indagini hanno preso il via dopo il decesso, per overdose da oppiacei nel novembre del 2010, di Angelo Carillo e a seguito di un caso simile, fortunatamente senza conseguenze mortali, patito da un giovane di Ripalimosani. Immediate le intercettazioni telefoniche, gli appostamenti, ed i pedinamenti degli spacciatori e dei corrieri da parte degli agenti di Polizia. Il rifornimento avveniva, quasi quotidianamente, a Scampia, Napoli. I pusher acquistavano le
dosi a basso costo rivendendole con un guadagno fino al 300%. Parte dei proventi venivano utilizzati per giocare alle slot machines. Per eludere i controlli, lo stupefacenti veniva nascosto all’interno del corpo. In alcuni casi, i bussolotti di droga venivano addirittura ingeriti. Numerosi le dosi sequestrate dalla Mobile nella casa di campagna di uno degli arrestati. Tra gli acquirenti anche nomi noti. Tra questi alcuni dei ‘bad boys’, i ragazzi finiti nelle maglie della giustizia perché estorcevano soldi a coetanei minorenni.
Giudiziaria.
Peculato, la Puzone in aula mercoledì Il notaio del capoluogo rinviato a giudizio dal giudice Rinaldi lo scorso marzo CAMPOBASSO - Prenderà il via il prossimo 4 luglio il processo a carico di Fiorita Puzone, il notaio del capoluogo sul cui capo pende l’accusa di peculato aggravato e continuato. Lo scorso marzo, nel Tribunale di Campobasso, il gup Maria Rosaria Rinaldi ha deciso per il rinvio a giudizio della professionista finita nei guai nel 2010 per non aver versato all’erario, dal 2007 al 2009, circa 1 milione di euro. Somma riscossa da diversi suoi clienti per atti e rogiti. E proprio a questi ultimi l’Agenzia delle Entrate ha fatto recapitare cartelle esattoriali per tributi mai onorati. Nei mesi scorsi si è nuovamente parlato della Puzone anche perché vittima dell’usura. Da sempre si è ipotizzato che alla base dell’illecito contestato ci fossero questioni familiari ed è per questo che gli inquirenti non hanno mai mollato la presa e continuato ad indagare sulle motivazioni di tale comportamento. Dunque la scoperta. La professionista per lungo tempo ha subito minacce, a tal punto da offrire agli strozzini i propri gioielli e vestiti di lusso pur di sdebitarsi. I suoi conti infatti erano in rosso, così come appurato dagli uomini della Guardia di Finanza che non avevano escluso la presenza di un tesoretto. Una decina, gli ex clienti del notaio che si sono costituiti parte civile.
Codice bianco è il termine con cui gli operatori sanitari del Pronto Soccorso individuano tutti quei pazienti che manifestano problemi di lieve endità e che potrebbero rivolgersi al proprio medico curante. La limitata gravità delle loro condizioni li porta però ad affrontare lunghe attese al Pronto Soccorso.
AMBULATORIO CODICI BIANCHI Per dare loro una risposta più puntuale l’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e presso lo stabilimento ospedaliero di Venafro, l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’istituzione dell’ambulatorio dei codici bianchi in via sperimentale intende raggiungere più traguardi
importanti: oltre a ridurre i tempi di attesa per i casi con minore priorità e garantire una maggiore velocità per i casi urgenti, consentirà agli operatori del Pronto Soccorso di lavorare in condizioni migliori. Consentirà inoltre, di raccogliere alcune informazioni che potranno essere utili per programmare in futuro una risposta territoriale ai bisogni del cittadino. L’ambulatorio dei codici bianchi si pone quindi l’obiettivo di risolvere le numerose criticità esistenti quali:
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lunghe attese per i cittadini;
elevata pressione sul personale sanitario; disagi e difficoltà nello svolgimento di attività sui pazienti a maggiore criticità; incremento rilevante sei costi.
Durante il giorno: rivolgiti a loro con fiducia. E’ il medico di famiglia, infatti, che ti visita per primo, ti segue periodicamente, suggerisce come stare bene, ti indirizza verso gli specialisti. Non rivolgerti a lui solo per le ricette! Verifica gli orari di ricevimento e informati sugli orari di disponibilità telefonica, così potrai contattarlo anche oltre gli orari di ricevimento.
L’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e presso lo stabilimento ospedaliero di Venafro, l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’utente al quale è stato assegnato dall’infermiere del triage un codice bianco, verrà invitato a recarsi presso l’ambulatorio appositamente istituito e dove verrà preso in carico dal medico dell’ambulatorio. E’ aperto dalle 8:00 alle 20:00 dal lunedì al venerdì. CAMPOBASSO tel. 0874.409613 TERMOLI tel. 0875.7159472
ISERNIA tel. 0865.442529 VENAFRO tel. 0865.907860
Non si paga il Ticket per la visita. Durante la notte è il servizio di continuità assistenziale. E’ aperta dalle 20:00 alle 8:00, nei giorni prefestivi dalle 10:00 alle 20:00 e nei festivi tutto il giorno. Non si paga il Ticket per la visita
I più gravi passano prima indipendentemente dall’ordine di arrivo ROSSO
paziente in pericolo di vita, viene visitato immediatamente
GIALLO
paziente grave, viene visitato nel più breve tempo possibile
VERDE
paziente non grave, l’attesa può risultare molto lunga
BIANCO
Chiama il 118 e vai al Pronto Soccorso (PS) All’arrivo la gravità del tuo stato di salute viene valutata da un infermiere specializzato che ti assegna un codice-colore (triage).
il tuo stato di salute non è affatto grave e i tempi di attesa sono sicuramente lunghi e imprevedibili. Inoltre si paga il Ticket per la visita (25 euro).
Contatta il tuo medico/pediatra o rivolgiti all’ambulatorio codici bianchi o alla guardia medica.
ANNO VIII - N째 153 - DOMENICA 01 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA Redazione: via Carlomagno, 9 - Tel. 0865.414168 e-mail: lagazzettaisernia@alice.it
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Isernia
15 01 luglio 2012
Al governo servono subito 10 miliardi di euro per evitare l’aumento dell'Iva al 23%
Provincia e Prefettura addio ISERNIA. Il governo si prepara a tagliare diecimila dipendenti pubblici per racimolare i 10 miliardi di euro che mancano all’appello. È questo l'obiettivo che Mario Monti si è dato per il Consiglio dei ministri in programma nei prossimi giorni onde evitare un nuovo aumento dell'Iva dal 21 al 23% che ammazzerebbe soprattutto il Sud Italia, già a corto di risorse e posti di lavoro.La notizia allarma soprattutto i cittadini di Isernia, dove la Prefettura e la Provincia rischiano sul serio Rischiano centinaia di essere soppresse, tanto che Agostino Rocco – direttore della biblioteca provinciale – scende in difesa dei di dipendenti 52 comuni pentri “questa volta destinati davvero a pubblici presto scomparire, desertificati dalle soppressioni istituzionali decise a Roma. Prima l’amministrazione provinciale in mobilità che verrà cancellata in quanto demograficamente inprefetture, con la creazione di uffici di governo del tipo sottoprefetconsistente con i suoi circa 85mila abitanti, poi di conPer loro stipendio ture come per la Francia, con poco personale e costi ristretti. Spariseguenza la prefettura e via via tutti gli uffici statali. La all’80% e pensione ranno almeno quaranta prefetti, ma saranno anche cancellati uffici scomparsa di un apparato burocratico di tale complese strutture che danno sicurezza e lavoro a migliaia di impiegati”. sità – scrive – avrà due dirette e immediate conseforse dimezzata Per loro, con la messa in mobilità per due anni, dovrebbe esserci guenze: una nuova serie di forti disagi per i cittadini, uno stipendio ridotto all'80%, senza straordinari né tredicesime e con la pensione che per qualsiasi incombenza dovranno recarsi a Campobasso, e una mazzata di che rischia di dimezzarsi. Grazie a una mini-deroga alla riforma Fornero sulle penconseguenze disastrose per l’economia, a causa della sparizione di centinaia di posioni per favorire l'uscita dei dipendenti più anziani, alla soglia dei 60 anni, gli stasti di lavoro. Così quello che oggi è già un territorio scarsamente popolato e con tali da pensionare potrebbero essere molti di più, anche ad Isernia. infrastrutture carenti, diverrà un vero e proprio deserto appenninico, abitato solo da anziani a basso reddito. Le previsioni dicono che, con la soppressione della Provincia di Isernia, l’attuale popolazione subirà un sensibile decremento, a causa del trasferimento coatto di non meno di cinquemila persone. E cioè statali, parastatali e relativi nuclei famigliari. Appena ieri – continua Rocco – la grande stampa riportava la notizia della soppressione di una cinquantina di
I sindacati: “Se Chery è interessata alla fabbrica lo dica direttamente, senza l'ausilio di nessun intermediaro"
La letter@
Ex dipendente chiede di verificare gli atti di cessione della Ittierre Ai Commissari Straordinari. A seguito dei numerosi articoli di stampa, pubblicati nei mesi scorsi su quotidiani locali, e, nondimeno, dal riscontro del reale stato dei rapporti commerciali fra la Ittierre S.p.a. ed i propri fornitori, sembrano configurarsi preoccupanti segnali sull’andamento complessivo delle attività finanziarie ed industriali della Ittierre S.p.a. (detenuta per il 100% delle quote dalla Albisetti S.p.a.) e dunque sulla prosecuzione delle attività imprenditoriali. Si riscontrano, altresì, preoccupanti segnali relativi al mantenimento dei livelli occupazionali a seguito di un accordo sottoscritto in data 31 gennaio 2012 presso il ministero del Lavoro, che ci permettiamo di allegare in copia alla presente, nonché indicazioni provenienti dagli stessi dipendenti della Ittierre S.p.a. che segnalano casi al limite del “mobbing sul posto di lavoro”. Pertanto, in considerazione dei criteri riferibili alla cosiddetta scientia decoctionis, applicata, ad esempio, dagli stessi Commissari Straordinari negli atti di citazione in giudizio notificati al numerosi fornitori della Ittierre S.p.a. in A.S., il sottoscritto, in qualità di ex dipendente della Ittierre S.p.a., di ex dipendente di ditta fornitrice della Ittierre S.p.a. ed ora imprenditore in proprio e fornitore della stessa Società, chiede di verificare immediatamente il rispetto di tutte le condizioni imposte negli atti di cessione del “Complesso Aziendale Ittierre”, così definito nel Disciplinare della procedura stessa. Vittorio Monaco
Minaccia la moglie con un fucile da pesca
Furto in negozio, subito arrestato
ISERNIA. Dopo poche ore di latitanza, il 24enne kosovaro Sebastian Hajra, è stato individuato e multato dalla polizia provinciale di Isernia. L’uomo nel pomeriggio di mercoledì aveva puntato un fucile contro la compagna, accusandola di tradimento. La sanzione gli è stata notificata mentre era a pesca, sul fiume Volturno, nei pressi di Sesto Campano, risultando però privo della necessaria licenza e della documentazione essenziale al possesso del fucile subacqueo, prontamente sequestratogli.
Un 38enne di Isernia è stato arrestato per furto in flagranza di reato. L'uomo ha vari precedenti penali per reati contro il patrimonio ed è stato sorpreso di notte, dagli agenti della squadra Volante, all'interno di un esercizio commerciale mentre forzava il registratore di cassa. Quando sono arrivati i poliziotti l'uomo ha tentato di nascondersi, ma è stato prontamente individuato e tratto in arresto.
A Termini Imerese piace la Cina, meno il Molise ISERNIA. L’imminente incontro tra i presidenti della Dr Motor, Massimo Di Risio e della Chery International, Zhou Bi Ren, non tranquillizza gli operai di Termini Imerese. Mercoledì prossimo a Palermo i vertici delle due case automobilistiche cercheranno di concludere l’acquisizione dello stabilimento siciliano, tranquillizzando pure gli animi delle maestranze locali.A Termini Imerese aleggia un clima di sfiducia e c'é attesa per il vertice del 16 luglio prossimo al ministero dello Sviluppo economico a Roma, a cui prenderanno parte i sindacati, per discutere del rinnovo, per un altro anno, della cassa integrazione dei lavoratori e della soluzione per i 640 esodati. “Aspichiamo che Chery manifesti il suo interesse e scenda direttamente in campo prima della riunione al ministero dello Sviluppo e si impegni per questa proposta – dice il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato –. La visita dei vertici della Chery è la conferma che gli stabilimenti siciliani possono avere una nuova missione produttiva, soprattutto per i produttori dell'estremo Oriente". Stronca nettamente il piano di Massimo Di Risio, invece, il segretario provinciale della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone: "La sua ostinazione a restare ancorato a questo progetto, nonostante i problemi finanziari della Dr – attacca – rischia di rappresentare un problema" e riferendosi alla casa automobilistica cinese, aggiunge che "se Chery è interessata ad acquisire la fabbrica, lo dica direttamente, senza l'ausilio di intermediari". Per il sindacato dei metalmeccanici della Uil, infatti, "non sono né i sindacati né la Regione siciliana a dover valutare positivamente o meno il progetto della Dr motor, ma il governo. L’esecutivo gioca un ruolo fondamentale nel rilancio del polo industriale di Termini Imerese – taglia corto Vincenzo Comella – deve assumersi le proprie responsabilità. Ha detto che Dr è fuori e che si farà carico di contattare 17 case automobilistiche".
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01 luglio 2012
Petraroia: “Sulla morte dell’operaio bisogna fare chiarezza” TERMOLI. E' il consigliere regionale, Michele Petraroia, ad intervenire sulla morte dell'operaio caduto dall'impalcatura per chiedere, agli organi inquirenti, "se sussistono problemi connessi con l’inchiesta della Procura della Repubblica di Larino circa i ritardi dell’esame autoptico sulla salma dell’artigiano di San Severo morto sul lavoro in un cantiere edile di Termoli , mi limito a prenderne atto e sostenere pienamente l’azione della Magistratura perché accerti i fatti e persegua i responsabili all’interno di un sistema capestro fondato sul massimo ribasso, appalti e subappalti, che mettono a rischio la sicurezza sui cantieri come giusta-
mente denunciato dai sindacati dell’edilizia. Ma se fossero vere le indiscrezioni anticipate sulla stampa locale su impedimenti medico-legali riferiti all’organizzazione ospedaliera e all’ASREM, ci troveremmo di fronte ad un episodio non commentabile. Con l’auspicio che l’Ospedale San Timoteo e l’ASREM, chiariscano la propria estraneità ai fatti, mi auguro che in ogni caso si accelerino gli adempimenti di rito per alleviare il dolore dei familiari e non trattenerli in un’attesa disumana. Sono già provati dalla sofferenza e accentuarla per problemi burocratici non è dignitoso".
Arrestato per furto un pugliese: tre fuggono
Nelle primissime ore di ieri mattina, circa alle ore 2,25, giungeva una richiesta d’intervento alla sala operativa del Commissariato di P.S. di Termoli per il furto, in via Padova, di un furgone effettuato da quattro persone a bordo di una Mercedes di colore nero. Giunto in una zona adiacente via Padova, il personale delle Volanti rinveniva un furgoncino marca Fiat Iveco ancora in moto e con i fari accesi. Gli operatori riscontravano che il mezzo aveva il vetro lato passeggero infranto e il blocco della messa in moto completamente danneggiato. I ladri avevano però abbandonato il furgoncino non riuscendo a sbloccare il bloccasterzo, allontanandosi poi frettolosamente a bordo di una Mercedes di colore nero, cosi come segnalato al 113. Contemporaneamente, intorno alle ore 02,45 circa, giungeva altra segnalazione alla sala operativa del Commissariato con la quale si segnalava la presenza, in via Montecarlo, di quattro persone intente a forzare la saracinesca di un bar. Arrivati immediatamente sul posto, gli operatori della Volante notavano una Mercedes di colore nero con il motore acceso , con le quattro portiere e il cofano posteriore aperti e quattro persone che, frettolosamente, dopo
avere caricato la refurtiva , uscivano dal bar. Alla vista del personale della Polizia di Stato i quattro si davano immediatamente alla fuga, ignorando l’avviso di “alt polizia” rivolto al loro indirizzo. Gli agenti si ponevano subito all’inseguimento, riuscendo a bloccare uno dei fuggitivi, mentre gli altri tre riuscivano a dileguarsi in direzione della stazione ferroviaria. Dal controllo effettuato all’interno del bar, la cui saracinesca esterna era vistosamente divelta e scardinata , si accertava che i malviventi avevano scassinato cinque Slot Machine, un cambia monete e i due cassetti del registratore di cassa. Nel cofano della Mercedes veniva rinvenuto un sacco contenente 1514 euro in banconote e monete, immediatamente riconsegnati al legittimo proprietario. Gli accertamenti effettuati sulla Mercedes utilizzata, consentivano di appurare che l’auto era stata rubata, nella nottata precedente, in provincia di Chieti. All’interno della Mercedes venivano altresì rinvenuti vari attrezzi da cantiere utilizzati dai malfattori per forzare la saracinesca del bar. L’uomo fermato, di 34 anni, di nazionalità rumena, veniva tratto in arresto per il reato di furto e danneggiamento aggravato.
L’operazione. In via Pertini
Rubano due auto ma i carabinieri sventano tutto Erano da poco trascorse le 05.00, quando una pattuglia del NORM del Comando Compagnia Carabinieri di Termoli nel mentre era intenta ad effettuare un attento controllo nell’ambito delle vie di Termoli, notava in quella via Sandro Pertini alcuni giovani armeggiare all’interno del cofano motore di un’autovettura Renault Clio. Alla vista degli operanti i citati giovani si davano a precipitosa fuga per le vie circostanti e, pertanto, i militari si ponevano all’inseguimento degli stessi riuscendo a raggiungere e bloccare uno di essi, successivamente identificato in D.M., 30enne da Cerignola (FG), pregiudicato. Nella circostanza si accertava che i malfattori, avevano pochi istanti prima asportato il mezzo sempre lungo quella via Pertini e, dopo averlo spostato di un centinaio di metri dal luogo ove era parcheggiato, stavano tentando di sostituirne la centralina elettronica con una adeguatamente modificata, al fine di consentire il regolare avvio del motore. Le successive verifiche fatte sul luogo del furto consentivano di rinvenire anche un’autovettura Fiat Punto, risultata asportata la sera antecedente in Cerignola, con la quale i prevenuti si era recati nella cittadina adriatica. Al termine delle formalità di rito le due autovetture venivano restituite ai legittimi proprietari, la centralina elettronica veniva posta sotto sequestro, mentre il fermato, tratto in arresto per il reato di furto aggravato in concorso, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della Caserma di via Martiri della Resistenza, a disposizione della Procura della Repubblica frentana, in attesa del giudizio per direttissima. Inoltre, lo stesso veniva anche proposto all’Autorità Amministrativa per l’emissione del Foglio di via obbligatorio.
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Termoli
01 luglio 2012
Porfido replica alle congetture dell’Idv sulle riprese video in consiglio comunale
MONTENERO DI BISACCIA. Il Presidente del Consiglio comunale Domenico Porfido replica alle accuse di censura lanciate dal consigliere dell’Italia dei Valori Antonio D’Aulerio. “L'episodio relativo alle riprese del Consiglio comunale del 27 Giugno, è di una semplicità estrema e non ci sono retropensieri che tengano. Durante lo svolgimento della seduta che è stata anche caratterizzata da correttezza e franco dibattito sugli argomenti importantissimi in trattazione, come il rendiconto di gestione e il bilancio di previsione, ho notato un soggetto da me non conosciuto che stava effettuando riprese con una piccola videocamera in un angolo della sala consiliare; solo in seguito all’articolo pubblicato ieri ho appreso che il soggetto in questione era amico del consigliere D’Aulerio il quale, in sede di Consiglio, non ha provato neppure a chiarire cosa stesse accadendo, facendo finta di non conoscere tale Massimiliano Monaco. Quest’ultimo, poi, non si è presentato neppure dopo essere stato richiamato dal sottoscritto al rispetto delle regole. L'art. 44 del regolamento comunale - approvato all'unanimità da questo Consiglio all'inizio del corrente mandato - prevede che è il presidente del consiglio a disporre o autorizzare la ripresa con qualsiasi mezzo; quindi per poter effettuare riprese durante il Consiglio comunale occorre l'autorizzazione preventiva del Presidente del Consiglio stesso, il quale la concede solo dopo aver informato i consiglieri stessi. Per tale ragione, non avendo mai ricevuto richie-
ste in tal senso e, quindi, non avendo potuto autorizzare una cosa non chiesta, cioè le riprese in questione, ho semplicemente comunicato al soggetto che aveva la telecamera di cessare l'operazione, nel rispetto del regolamento. Inoltre, voglio segnalare che non ho problemi ad autorizzare riprese, meglio se dell'intero Consiglio e non esclusivamente per interventi di singoli consiglieri estrapolati ed avulsi dall'intero dibattito; anzi, dalla prossima seduta sarò io stesso a promuovere le riprese di tutto il Consiglio e sarà mia cura prevedere la messa in rete. E' scorretto da parte dell'IDV e del consigliere D'Aulerio tacere in Consiglio, dove egli per primo ha fatto finta di non sapere cosa stesse accadendo, lasciando l'amico cameraman in evidente imbarazzo, per poi parlare attraverso comunicati stampa mostrando di non gradire le regole se non quando debbono rispettarle gli altri. Il sottoscritto, nel corso dell’ultima assise civica, ha richiamato anche Sindaco e assessori per consentire allo stesso D’Aulerio di terminare il suo intervento, a dimostrazione che il mio ruolo in quell'aula è a garanzia di tutti e non solo di una parte politica. Dopo essere stato tirato in ballo dal collega D’Aulerio posso dire che ogni consigliere dovrebbe venire in aula assolutamente preparato sugli argomenti in trattazione e, soprattutto, dovrebbe avere una conoscenza puntuale e approfondita dello statuto e del regolamento consiliare. Se l'art.44 fosse stato solo letto dal cons. D'Aulerio e dall’IdV, lo stesso avrebbe evitato queste polemiche sterili e di nessun pregio: il Consiglio comunale non è una vetrina per mettersi in mostra, ma è il luogo dove si approntano i provvedimenti che sovrintendono alla vita di una intera comunità. Ho sempre avuto una visione diversa della politica e di tutto quanto vi ruota intorno – conclude Porfido – per cui non posso che restare distante da tali modi di esibirsi”.
“1000 e una nota sotto le stelle 2012”: lunedì 2 luglio al teatro Verde l’esibizione dei giovani artisti della scuola Atena
TERMOLI. L’associazione AtenA ha il piacere di comunicare che Lunedì prossimo, 2 Luglio 2012, alle ore 21,30 al Teatro Verde (Parco Comunale) si terrà l’undicesima edizione di “1000… e una Nota Sotto le Stelle”. L’evento corrisponde alla chiusura dell’anno accademico della Scuola di Musica AtenA e per l’occasione gli allievi eseguiranno brani di ogni genere, alternandosi tra pianoforte, tastiere, chitarre, batteria, clarinetto e violino, accompagnati dalle giovani voci della scuola di canto. L’appuntamento costituirà anche l'occasione per premiare i primi diplomati che hanno frequentato il corso triennale di Pianoforte e Batteria del C.P.M. (Centro Professione Musica) presso la Scuola Atena. Il CPM è la più importante scuola d’Italia per la musica leggera, fondata e diretta da Franco MUSSIDA (PFM); dal 2008 la Scuola di Musica Atena è concessionaria dei corsi del C.P.M. Music Institute di Milano. La serata, ad ingresso gratuito, sarà presentata dall’attore Marco Caldoro.
ANNO VIII - N° 153 - DOMENICA 01 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
SPORT
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Calcio regionale, Di Cristinzi vuole il fair play finanziario
Basket, l’ex coach della Mens Sana Di Pasquale trionfa in Africa
In questo momento di profonda crisi economica globale che investe anche il mondo del calcio è necessario porre un freno alle spese di gestione. Questa la priorità su cui puntare in vista della prossima stagione sportiva e di cui il presidente della Figc Molise Piero di Cristinzi parlerà martedì prossimo nel corso di una riunione indetta con le società sportive della regione. Tanti club in questo momento sono a rischio iscrizione, i problemi economici sono alla base di quella che potrebbe essere una vera e propria “carneficina” calcistica nell’immediata stagione agonistica, a partire dall’Eccellenza dove in questi giorni si sta trattando la questione, visto che molte società tra cui Lupi Molinaro Campobasso, Larino, Turris, tanto per citarne alcune, hanno già palesato la possibilità di non iscriversi al prossimo campionato. Per questi ed altri club dunque sarà una corsa contro il tempo. A PAG. 21
Il giovane coach Alessandro Di Pasquale ha scritto una pagina storica per la pallacanestro italiana. L’ex allenatore della Mens Sana Campobasso ha fatto parlare di se in questi mesi per essere stato il primo tecnico della nostra nazione a sedere sulla panchina di una compagine africana. Di Pasquale in questi ultimi mesi, dopo aver dato l’addio al club del capoluogo nel campionato nazionale di serie B, ha accettato di guidare il Malabo Basket, la formazione della cittadina capoluogo dell'omonima isola annessa alla Guinea Equatoriale nell'Africa centrale. Un’esperienza davvero unica e particolare per il trainer beneventano che ha raccolto la sfida di confrontarsi con una nuova cultura cestistica e insegnare questa disciplina in un territorio dove ci sono tanti talenti inespressi. Il Malabo partecipato al campionato di serie A locale e anche alla Coppa dei Campioni di Basketball africana. A PAG. 21
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Sport
01 luglio 2012
Lega Pro - seconda divisione
Rispettate le nostre anticipazioni Campobasso iscritto E’ finita così come avevamo immaginato. All’indomani dell’ultima gara di campionato, del 6 maggio, e dopo la conferenza stampa in cui il patron annunciava la morte del Campobasso, su queste colonne abbiamo titolato così: “L’addio di Capone, un déjà vu.” E in effetti si è trattato di un qualcosa di già visto. Non si contano le conferenze stampa in cui il presidente ha annunciato le sue dimissioni, con le lacrime agli occhi, per poi puntualmente tornare sui propri passi. Anche agli annunci di pochi giorni fa, incontro in comune di mercoledì 27 giugno, non abbiamo creduto. Perché siamo sempre stati convinti, e siamo stati gli unici, che Ferruccio Capone avrebbe iscritto il Campobasso al prossimo campionato di Lega Pro. Per innumerevoli motivi che più volte abbiamo rimarcato. La cronaca della giornata di ieri parte dal mattino. Di buon ora il vicepresidente Gaudiano Capone si èmesso in viaggio per Firenze. Poco prima di mezzogiorno ha depositato la domanda di iscrizione all’ufficio
Curiosità
A Firenze anche per il biglietto dell’Italia
Nella mattinata di ieri Gaudiano Capone ha provveduto a depositare i documenti: la domanda è incompleta e dovrà essere integrata entro il 16 luglio preposto. Domanda orfana inizialmente della fidejussione in quanto ancora non veniva sbloccata. Durante la mattinata la Lega, considerato che molte società avevano problemi d’orario, ha prorogato la scadenza alle ore 18.00. Nel pomeriggio Gaudiano Capone ha ottenuto il rinnovo della fidejussione dalla Banca di Lanciano e Sulmona ed ha provveduto all’integrazione. La domanda d’iscrizione, tuttavia, dovrebbe essere ancora incompleta. Mancano dei documenti che dovrebbero essere consegnati a partire da lunedì. Ci sono, infatti, 16 giorni di tempo per completare gli incartamenti. Martedì 3 luglio si riunirà il Consiglio Direttivo della Lega che prenderà in visione tutte le domande di iscrizione, passandole al vaglio. Mercoledì 11 ci saranno le decisioni prese dal Consiglio Direttivo in merito a quanto è stato presen-
Così titolavamo l’8 maggio
tato: i ricorsi successivi sono da depositare entro il 16 luglio. E’ questa la data ultima per integrare la domanda di iscrizione. Successivamente, i primi di agosto, si pronuncerà la Figc che diramerà gli organici completi della Lega Pro. Tra i documenti mancati c’è sicuramente l’agibilità dello stadio. Venerdì l’assessore Cimino ha inviato alla società un documento, allegato poi alla domanda d’iscrizione, nel quale si spiega l’impossibilità di concedere l’agibilità definitiva dell’impianto in quanto ci sono dei lavori da effettuare. Ci sarà, però, la concessione temporanea dell’agibilità per le prime gare, in attesa dello svolgimento degli interventi necessari. Il dato certo al momento, a prescindere da ogni ragionamento, risiede nel fatto che il Campobasso è ufficialmente iscritto al prossimo campionato di seconda divisione. I vertici societari non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, ma sicuramente nelle prossime ore spiegheranno le motivazioni che hanno portato alla decisione di iscrivere, in extremis, il Campobasso al prossimo campionato di seconda divisione. dim
Capone jr sarà questa sera a Kiev per la finale Italia - Spagna
A Firenze Gaudiano Capone, oltre a depositare la domanda d’iscrizione del Campobasso per il prossimo torneo di seconda divisione, ha acquistato anche il biglietto per assistere alla finale degli Europei di questa sera tra Italia e Spagna. Il vicepresidente rossoblù ha approfittato della visita in Toscana per garantirsi un posto allo stadio di Kiev per l’evento finale che vedrà la squadra di Prandelli affrontare i campioni in carica. Nel pomeriggio di ieri Gaudiano Capone ha preso l’aereo che lo ha portato a Kiev. rs
Dalle altre sedi
Fuori dal professionismo Taranto, Piacenza, Triestina e Pergocrema Ce l’ha fatta l’Andria, mentre in Seconda salta il Giulianova Con una nota a firma del presidente Dario D'Agostino, è stata annunciata la mancata iscrizione al prossimo campionato di 2^ Divisione del Giulianova. Di seguito uno stralcio del comunicato: "La società Giulianova Calcio, nella persona del
Presidente Dario D’Agostino, comunica con grande amarezza che la squadra non sarà iscritta al prossimo campionato di 2^ Divisione.” Dopo settimane di preoccupazione torna a splendere il sereno in casa Andria Bat. Il segretario gene-
rale Vincenzo Greco ha depositato nella mattinata di ieri in Lega a Firenze l'iscrizione del club pugliese. Un'iscrizione possibile grazie al sostegno di alcuni noti imprenditori andriesi che hanno salvato la squadra biancoblù, permettendole di
completare l'iter burocratico per partecipare alla prossima stagione. Hanno detto addio al calcio professionistico società gloriose come Taranto, Piacenza, Triestina e Pergocrema. sr
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Sport
01 luglio 2012
Calcio regionale
Di Cristinzi punta al fair play finanziario Martedì il numero uno della Figc regionale incontrerà le società sportive, lunedì al via i termini per l’iscrizione al campionato d’Eccellenza In questo momento di profonda crisi economica globale che investe anche il mondo del calcio è necessario porre un freno alle spese di gestione. Questa la priorità su cui puntare in vista della prossima stagione sportiva e di cui il presidente della Figc Molise Piero di Cristinzi parlerà martedì prossimo nel corso di una riunione indetta con le società sportive della regione. Tanti club in questo momento sono a rischio iscrizione, i problemi economici sono alla base di quella che potrebbe essere una vera e propria “carneficina” calcistica nell’immediata stagione agonistica, a partire dall’Eccellenza dove in questi giorni si sta trattando la questione, visto che molte società tra cui Lupi Molinaro Campobasso, Larino, Turris, tanto per citarne alcune, hanno già palesato la
possibilità di non iscriversi al prossimo campionato. Per questi ed altri club dunque sarà una corsa contro il tempo. Bisognerà trovare le giuste soluzioni ai problemi che attanagliano le società di calcio molisane ed in tal senso l’incontro di martedì sarà utile per capire le reali difficoltà e dove e come intervenire per evitare che i prossimi campionati regionali vedano ai nastri di partenza un numero ridotto di squadre. Intanto la federazione ha fissato i termini per la presentazione della domanda d’iscrizione. Sul comunicato ufficiale n. 122 del 16 giugno 2012 sono contenuti tutti i dettagli. Lunedì 2 luglio al via le iscrizione nei tornei di Eccellenza e Promozione, la scadenza è fissata per il prossimo 20 luglio alle ore 13. AP
Basket.
Atletico Sessano
Roccaravindola
Bojano
Sesto Campano
Calcio Montenero
Turris S.Croce
Campobasso 1919
U.S. Fornelli
Frentana Larino
Vastogirardi
Lupi Molinaro Cb
Venafro
Maronea Calcio
Virtus M. Santangiolese
Monti Dauni
Nuoto.
Coach Di Pasquale trionfa in Africa L’ex tecnico della Mens Sana Campobasso ha vinto lo scudetto alla guida della Juventus Malabo squadra dell’isola appartenente alla Guinea Equatoriale Il giovane coach Alessandro Di Pasquale ha scritto una pagina storica per la pallacanestro italiana. L’ex allenatore della Mens Sana Campobasso ha fatto parlare di se in questi mesi per essere stato il primo tecnico della nostra nazione a sedere sulla panchina di una compagine africana. Di Pasquale in questi ultimi mesi, dopo aver dato l’addio al club del capoluogo nel campionato nazionale di serie B, ha accettato di guidare il Malabo Basket, la formazione della cittadina capoluogo dell'omonima isola annessa alla Guinea Equatoriale nell'Africa centrale. Un’esperienza davvero
Organico delle società aventi diritto all’iscrizione al Campionato di Eccellenza 2012/2013.
unica e particolare per il trainer beneventano che ha raccolto la sfida di confrontarsi con una nuova cultura cestistica e insegnare questa disciplina in un territorio dove ci sono tanti talenti inespressi. Il Malabo partecipato al campionato di serie A locale e anche alla Coppa dei Campioni di Basketball africana. La sua avventura sulla panchina della Juventus africana (sarà forse un segno del destino guardando al campionato di calcio italiano) si è conclusa con la conquista dello scudetto, avvenuta con la vittoria nella finale play off. AP
Otto atleti dell’Emmedue staccano il pass per i mondiali master La squadra di nuoto Master della società sportiva Emmedue si distingue anche alla 14° edizione dei Campionati mondiali di nuoto. Ben 8 molisani della neonata squadra di nuoto Master biancazzurra infatti, hanno ottenuto i tempi limite per poter partecipare ai Mondiali Master che si sono svolti presso lo stadio del Nuoto di Riccione dal 3 al 17 giugno. Alle gare hanno partecipato ben 13000 iscritti provenienti da 76 nazioni, tra questi erano presenti nomi leggendari del nuoto come l’americano Jim Montgomery (3 medaglie d’oro ai giochi olimpici e 7 medaglie d’oro ai mondiali), l'ucraino Oleg Lisogor, due argenti a Sindney nei 100 e 200 rana, Claudia Poll, costaricana, regina dei 200 stile libero ad Atlanta e Seoul, Ryk Neethling, oro ad Atene 2004. Gli atleti dell’m2 sono stati magistralmente allenati per l’evento mondiale dai tecnici Paolo di
Lullo, Luca Barsotti e da Elisabetta Chiarolla. La stagione della squadra Master Emmedue non finisce qui, infatti, dal 9 al 15 luglio, a Bari, si svolgeranno i campionati italiani. Bisognerà però valutare se e quanto gli atleti sentiranno la vicinanza con i campionati del mondo: i nuotatori master devono gestirsi tra impegni familiari e lavoro e nel puro spirito master, per gareggiare in giorni non festivi, usano le proprie ferie lavorative e meritano un plauso per i grandi sacrifici dettati solo ed esclusivamente dalla grande passione per il nuoto.
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Sport
01 luglio 2012
Cip Molise- Tennis in carrozzina
Buona prova dell’Urban Sport al Bnl di Roma Si sapeva sin dalla partenza che al BNL di Roma, torneo nazionale di tennis in carrozzina, i tre alfieri molisani portacolori dell’Urban Sport Campobasso avrebbero trovato i migliori interpreti italiani, ma si sperava in un sorteggio più favorevole, quantomeno per passare il primo turno di qualificazione. Ma non è andata così visto che Piero Di Santo, Paolo Paolucci e Giuseppe Maurizio hanno dovuto subito gareggiare contro le
teste di serie dell’intera kermesse. Per la cronaca ricordiamo solo che sono stati 32 i tennisti ammessi al torneo. Piero Di Santo ha incrociato la racchetta contro Marina Lauro, numero 12 al mondo, attuale campionessa italiana in carica e titolare della nazionale azzurra che parteciperà alle prossime Paralimpiadi di Londra. Nulla ha potuto il Di Santo contro lo strapotere tecnico della Lauro che ha chiuso facilmente l’incontro con un
Il migliore dei molisani, per ciò che concerne il torneo di singolo, è stato il guglionesano Giuseppe Maurizio
netto e doppio 6-0. Debutto difficile anche per Paolo Paolucci che si è trovato come avversario Luciano Grande, numero 7 del ranking italiano. Il forte tennista di Roma ha liquidato il molisano con un doppio 6-0. Il migliore dei molisani, per ciò che concerne il torneo di singolo, è stato il guglionesano Giuseppe Maurizio che, seppur sconfitto per 6-4 / 6-2, a tratti ha giocato alla pari contro Massimo Brischi di Alessandria. Per quanto riguarda il raggruppamento del doppio il duo Di Santo/Maurizio ha perso con un doppio 6-2 contro la coppia Grande/D’Imperio, mentre il duo Paolucci/Carnevale si è dovuto arrendere alla coppia Navelli/Casillo con un doppio 6-1. Il vice presidente del CIp Molise
nonché tecnico dell’Urban Sport Campobasso, pasquale Iacobucci, si è detto comunque soddisfatto della prova dei suoi ragazzi. «Non potevamo sperare in qualcosa di più visto l’elevata valenza dei nostri avversari. Per i miei ragazzi è stata comunque un’esperienza meravigliosa, sotto ogni punto di vista. Peccato per la prestazione di Giuseppe Maurizio che aveva nelle sue corde la possibilità di passare quantomeno il primo turno. Se a nostra disposizione avessimo un campo dove poterci allenare sicuramente questi ragazzi potrebbero regalare delle grandi soddisfazioni al Molise. Da settembre credo che sia opportuno apportare dei cambiamenti per il bene dei miei ragazzi e per il bene del loro futuro sportivo».
Kung Fu- Acsi.
Calcio a 5.
A Palata il Memorial Bracone per non dimenticare Anche quest’anno i soci del Movimento Giovanile Generazione Giovani affiliati all’ente Nazionale Alleanza Sportiva Italiana ( ASI) rispettivamente rappresentati da Renzo Zanapa ( Presidente del Movimento ) e Angelo Del Gesso ( Alleanza Sportiva Italiana e portavoce del movimento), hanno scaldato i motori per la seconda Edizione del Memorial Daniele Bracone Trofeo Provinciale Calcio A5 – in memoria del giovane scomparso il 22 giugno 2011. I rappresentanti del Movimento Giovanile Generazione Giovani ASI hanno così commentato: “ Quest’anno abbiamo avuto più tempo per organizzare il Memorial, infatti sarà un vero campionato di calcio A5 dove si sfideranno circa 16 squadre suddivise in 4 gironi”. L’inaugurazione c’è stata ieri. Le squadre si incontreranno tutti i sabati e le domeniche per concludere il 5 Agosto con le finali. Parteciperanno squadre composte da ragazzi di vari paesi: Palata, Acquaviva, Petacciato, Guglionesi, Guardialfiera, Pietracatella, Termoli, Mafalda. Quest’anno il memorial è dedicato a tutti i giovani scomparsi prematuramente. Daniele era conosciutissimo e chiunque ha avuto la fortuna di incontrarlo non ha potuto fare a meno di volergli bene. Noi non lo ricorderemo mai come il Daniele del 22 giugno ma come il Daniele di sempre, pieno di gioia e voglia di vivere. Questo Memorial servirà a ricordarlo per sempre soprattutto a far conoscere Daniele ai posteri, con la speranza che questo evento continui e diventi una vera consuetudine. Come detto in precedenza, il memorial è dedicato a tutti i giovani di Palata e non, perché siamo sicuri che Daniele avrebbe fatto la stessa cosa . Il fine dell’evento è che possa portare un po’ di sollievo a tutti coloro che hanno perso un proprio caro che sia un figlio, un genitore o un amico. Il ringraziamento particolare va ai genitori di Daniele a Francesca e Massimo che con grande forza ci hanno dato la possibilità, anche quest’anno, di riproporre l’evento. Non dimentichiamo tutti gli sponsor di Palata e dei comuni limitrofi per le offerte, molte delle quali verranno destinate come l’anno scorso, insieme ai genitori di Daniele, per l’adozione a distanza di Giulia, un bambina di 9 anni del Congo. Speriamo di cuore che un giorno si possa incontrarla. Si ringrazia la Provincia di Campobasso nella persona del Presidente Rosario De Matteis, la Presidenza del Consiglio Regionale, il CONI di Campobasso, il comune di Palata e l’Alleanza Sportiva Italiana, l’ente sportivo del quale Daniele faceva parte. Il ringraziamento personale dei rappresentanti del Movimento, Zanapa e Del Gesso, va a tutti i ragazzi del Movimento per il grande impegno e volontà per l’organizzazione e la buona riuscita dell’evento.
Sebastiano e Provvidenti nella commissione tecnica nazionale
Una nomina che farà il botto se è vero che alla fine la serietà paga sempre. Infatti, ci saranno anche i maestri Domenico Sebastiano e Luigi Provvidenti della Scuola di Kung Fu ACSI di Santa Croce di Magliano ad occupare un posto di prestigio in seno alla commissione tecnica nazionale ACSI del settore Kung Fu, incarico prestigiosissimo questo conferitogli e fortemente voluto dal responsabile nazionale del settore dott. Lorenzo Lommano che ha così commentato le nomine: “Due bravissimi tecnici molisani già allievi del maestro Matteo De Gregorio oggi passato con notevoli risultati alla danza sportiva, hanno dimostrato nel corso degli anni il loro particolare attaccamento al-
l'ACSI Molise presieduta da Aida Romagnuolo confermandosi nelle varie competizioni sportive come uno dei sodalizi di maggiore pregio in seno all'Ente e a livello nazionale. Adesso aspettiamo che le istituzioni facciano la loro parte e che l'amministrazione comunale di Santa Croce di Magliano comprenda che oltre al calcio nel paese ci sono anche altre benemerite discipline sportive, ci siamo noi con i nostri incarichi nazionali e soprattutto con i nostri risultati tecnici nazionali. Di questi tempi una targa di benemerenza a chi ha vinto un titolo italiano non la si nega a nessuno ed un bravo e solerte sindaco come Alberto Florio di certo non lo dimenticherà”.