ANNO VIII - N° 248 - DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.438918 - Fax 0874.318087 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Lucio De Bernardo
L'Oscar del giorno lo assegniamo al consigliere regionale Lucio De Bernardo. In qualità anche di presidente della quarta commissione ha più sollevato la questione del Piano sanitario e la necessità di una sua adozione da parte del Consiglio regionale. Anche per mettere sul piatto della bilancia con i commissari ad acta un documento di programmazione frutto del lavoro della commissione stessa. La sua, però, è stata una voce non raccolta per tempo da consiglieri distratti e più attirati dalla decisione del Consiglio di stato che dall'assicurare ai cittadini una risposta da contrapporre ai tecnici governativi.
Il Tapiro del giorno a Filoteo Di Sandro
ALLE PAG. 2 e 3
REGIONE
Il Tapiro del giorno lo diamo all'assessore regionale alla Sanità Filoteo Di Sandro. Avremmo atteso dall'esponente di Giunta un intervento rapido, duro e preciso su quanto posto in essere nelle ultime ore dai commissari ma anche sul tentativo, non più celato, di prolungare i tempi del Piano di rientro per potere meglio giocare la partita dei tagli a strutture e servizi. La politica, proprio in queste ore, dovrebbe avere il coraggio di fare quadrato, come fatto in Puglia, per evitare la mortificazione ad una regione che già sconta ataviche arretratezze.
Per le nuove elezioni il numero dei consiglieri da eleggere sarà di 20 A PAG. 4
336 pagine € 19,90
di Giuseppe Saluppo
REGIONE
L’autonomia è da difendere per evitare pericolosi ritorni al passato A PAG. 7
ECONOMIA
I tagli non fatti agli apparati mettono in crisi l’intero sistema A PAG. 5
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TAaglio lto
2 04 novembre 2012
La politica molisana è stata completamente espropriata di tutte le sue funzioni
De Bernardo: “Percopo ha solo seguito le indicazioni dei decreti commissariali” Il presidente della Quarta Commissione consiliare regionale critica l’atteggiamento assunto dai due tecnici inviati dal ministero per approvare il piano sanitario
di Anna Maria D Matteo CAMPOBASSO. La politica molisana è stata tagliata fuori totalmente da ogni decisione che riguardi la sanità. I commissari inviati dal ministero per approvare il piano sanitario, subito dopo la sentenza definitiva del Consiglio di Stato sull’annullamento delle elezioni, hanno impresso una forte accelerazione sulle procedure legate al riordino del sistema, partendo dai vertici dell’Asrem, i primi a ‘cadere’ sotto la mannaia dei tagli. Per molti mesi la Quarta commissione consiliare regionale ha lavorato per elaborare una serie di proposte integrative al redigendo piano sanitario. Un lavoro che doveva essere iscritto all’ordine del giorno della seduta di martedì del Consiglio ma che non è stato inserito tra gli argomenti da affrontare. Ne abbiamo chiesto il perché al presidente della stessa Commissione, Lucio De Bernardo. Consigliere, come mai il confronto sulla sanità non è stato inserito tra gli argomenti in agenda del Consiglio di martedì prossimo? “Lunedì si svolgerà la riunione dei capigruppo allargata a tutti i consiglieri per stabilire insieme un percorso da seguire fino alle elezioni. Al momento il presidente Pietracupa ha preferito inserire solo tre proposte di legge. L’argomento
sanità lo abbiamo momentaneamente accantonato in attesa di decidere come muoverci”. Cosa pensa dei provvedimenti adottati in queste ultime ora dai commissari, in particolare dell’annunciata rimozione del direttore generale dell’Asrem Percopo? “Io ho assistito alla conferenza stampa del direttore generale. Credo che Percopo e tutta la direzione generale abbiano intrapreso un percorso virtuoso che porterà, come ha più volte annunciato, al pareggio di bilancio. Credo quindi che la documentazione in possesso dei commissari non sia esatta. Percopo avrà trenta giorni di tempo per dirimere la questione e non credo si possa rimuovere un direttore generale in questa maniera. Se proprio andava rimosso, probabilmente avrebbero dovuto farlo molto tempo prima. Percopo si è mosso senza avere un piano sanitario, dietro imposizione dei decreti commissariali. Gli contestano la rottamazione, ma a me risulta che su questo punto c’era un decreto della Mastrobuono (ex com-
missario, ndr) che la direzione generale non ha fatto altro che applicare”. Sul tema sanità in Molise si registra un silenzio assordante della politica locale, mentre due parlamentari pugliesi, uno del Pd, l’altro del Pdl, hanno aspramente contestato il governo per il sistema commissariale della sanità attuato ai danni delle Regioni. Qui, invece, nessuno si pronuncia. “Sono stato l’unico ad andare contro i pareri di tutti, portando avanti il discorso della proposte integrative al piano sanitario. Mi aspettavo che anche l’opposizione facesse fronte comune attorno a questo tema. L’unico segnale, se così possiamo chiamarlo, del Consiglio regionale è stata la mozione approvata all’unanimità che dava mandato al presidente della Regione Iorio, attraverso il ministro competente, di aprire un dialogo con i commissari. Ma su questo aspetto non abbiamo avuto notizie. Credo che il governatore debba relazionare all’Aula. Sono molto amareggiato del fatto che il Consiglio non abbia preso posizione. Io l’ho fatto in diverse occasioni, non ultima, in favore dei vertici dell’Asrem in funzione del bene comune, che è quello della sanità”. Quello della sanità è argomento spinoso ed adesso, in piena campagna elettorale saranno in pochi ad avventurarsi su un terreno particolarmente insidioso. “Quello che pensavo l’ho sottoscritto e l’ho portato avanti. Chiaramente è il frutto di un lavoro collettivo”. Lei continua ad essere convinto che la politica, il Consiglio siano stati
espropriati delle loro funzioni in materia di programmazione sanitaria? “Assolutamente sì”. Cercherete un punto di contatto con i due commissari? “Istituzionalmente quello che andava fatto l’ho fatto. Ho concluso il lavoro, l’ho trasmesso al presidente del Consiglio che l’ha inserito come punto all’ordine del giorno dei lavori, è stata approvata una mozione a firma di tutti i consiglieri per una mediazione del presidente ed io credo che a questo punto il presidente debba relazionare su quanto è accaduto successivamente alla proposta di piano sanitario”. I commissari sembrano voler accelerare i tempi per l’approvazione del piano sanitario, avendo anche chiaro il quadro, per quanto riguarda la vicenda dei ricorsi elettorali. “Documenti riferiti all’impostazione del piano non si conoscono. Non ne sono a conoscenza io, ma neppure l’assessore, da quello che mi è stato detto. C’è stato solo un tentativo sulle linee guida per la stesura dell’atto aziendale mai notificate al direttore generale Asrem, perché è un controsenso fare l’atto aziendale rispetto al piano sanitario”. Tornando al Consiglio, lunedì conferenza dei capigruppo per decidere come procedere In realtà malgrado le rassicurazioni del presidente Pietracupa c’è comunque cautela tra i consiglieri su come muoversi. “Infatti. Per questo è necessaria una condivisione la più ampia possibile, in modo da evitare fughe in avanti che poi potrebbero essere smentite”.
Sono stato l’unico a prendere posizione. Sono amareggiato del fatto che il Consiglio non si sia espresso Lunedì la conferenza del capigruppo, insieme a tutti i consiglieri, deciderà come procedere fino alle elezioni
TAaglio lto
3 04 novembre 2012
Sanità, i commissari giocano a mettere le mani sul sistema CAMPOBASSO. Non si può decentemente chiedere al marinaio di scendere in mare senza bussola, in particolare quando il cielo è coperto e non ci si può orientare con le stelle. Ma cosa capita quando si pensa che la bussola funzioni, mentre invece è magnetizzata e falsificata da un pezzo invisibile di calamita che gli sta al di sotto? Ecco, questa è una metafora abbastanza precisa della nostra situazione di oggi alla luce del procedimento di rimozione avviato nei confronti dei vertici dell'Asrem Molise. E' evidente che la decisione politica democratica – tutta la decisione politica democratica, di sinistra, centro e destra – è stata svuotata e siamo di fronte a una dittatura commissariale. Dove porta? Basta leggere gli ultimi interventi in materia sanitaria del governo per rendersene conto. Qui in gioco non è Percopo o Iorio ma il sistema sanitario pubblico. Perchè non è affatto chiaro, ma anzi è oscuro, il modo in cui questo commissariamento dittatoriale di economisti può portare al risanamento in sanità. Anche perchè, dopo la sequela di commissari che si sono avuti nessuna proposta o abbozzo di Piano è stato mai redatto. E su che basi si propone la rimozione dei vertici dell'Asrem che, pure, hanno portato al pareggio di bilancio? Si vuole, invece, perpetuare il Piano di rientro per garantire il commissariamento a vita del sistema molisano tanto è lo stesso che paga lautamente i commissari? E dinanzi a tale situazione la politica molisana che fa? Il Consiglio regionale dov'è? In questa situazione, il mantenimento della dicotomia Destra/Sinistra non è più soltanto un errore teorico. E’ potenzialmente un crimine politico perpetrato nei confronti dei molisani e delle loro speranze di avere ancora una sanità pubblica lodevole. Fino a che regna la pagliaccesca simulazione delle parti a livello di Consiglio regionale le cose saranno sempre come quegli incontri americani di catch in cui è sempre e solo tutta scena per i babbioni spettatori.
IL FATTO
IL CASO
L’avvio delle procedure di licenziamento di Perpoco un preoccupante segnale
La politica è stata esautorata ma è rimasta in silenzio Una vergogna La postilla
I consiglieri tacciono? Allora stiano a casa
Il silenzio. Neppure una parola sull’operato dei due tecnici che di fatto stanno annientando il sistema regionale
E l’assessore Di Sandro diventa un… fantasma CAMPOBASSO. Né una parola, né un commento. Nulla, il silenzio assoluto. L’assessore alla Sanità, Filoteo Di Sandro preferisce tacere mentre la sanità molisana viene stritolata ed annientata dai commissari. Certo, in questa fase Di Sandro ha ben poco da fare, anzi nulla, visto che sono il duo Rosato-Basso a fare tutto, a decidere. Ma spendere una parola, assumere una posizione su quanto sta accadendo non risulterebbe certo cosa sgradita. Rappresenterebbe il segnale che la Regione c’è. Ancora. Invece Di Sandro preferisce vestire
i panni dell’assessore ombra, peggio ancora del fantasma, perché non si vede, né si sente. Non c’è quindi da stupirsi se i due tecnici inviati dal ministero fanno il bello e cattivo tempo sulla pelle dei molisani. Sanno benissimo che la politica, il Consiglio regionale sono ormai inermi, non hanno più la forza e soprattutto il coraggio di reagire contro quello che ha assunto tutte le caratteristiche di un vero e proprio sopruso. Resta da chiedersi chi difenderà gli interessi dei cittadini che non chiedono altro che venga tutelato il loro sacrosanto diritto di potersi curare.
CAMPOBASSO. 21 miliardi di euro di tagli lineari solo nella recente disposizione conosciuta come "spending rewiew,"senza contare tutti i tagli intervenuti dal 2009 in poi, minano alla radice un sistema universalistico che tra l'altro rappresenta ancora, grazie al servizio fornito, un importante fattore di coesione sociale. L'occasione è altresì data dal particolare momento che sta attraversando il Servizio sanitario regionale molisano. I tagli non sono "effetti speciali" delle manovre che il governo ha intrapreso per "mettere in sicurezza" il Paese; sono effettivi e si ripercuotono direttamente anche sui cittadini molisani in termini di perdita di qualità e quantità delle cure. A tutto questo si somma il progressivo sgretolamento della Sanità per effetto delle non scelte operate dagli stessi Commissari e dal Consiglio regionale che non è riuscito ad approvare nemmeno le proposte di indirizzo del Piano sanitario. Inoltre, in questi anni, mentre il numero dei medici si è progressivamente ridotto e sono peggiorate le condizioni di lavoro è parimenti cresciuta la complessità delle prestazioni erogate. Possibile che una classe politica di tutti i colori non si sia accorta che in questo stato di cose a saltare è la salvaguardia del diritto alle cure ed il diritto di curare? Possibile che l'autoreferenzialità stia portando a questo risultato? E se è vero questo, come purtroppo lo è, non sarebbe ora di sloggiare?
TAaglio lto
4 04 novembre 2012
La questione. Non sembrano esserci più incertezze sulla composizione del nuovo Consiglio
In Molise si voterà per eleggere 20 consiglieri
La norma non potrà essere aggirata dalla tre Regioni che si accingono ad andare alle urne. L'emendamento dei relatori stabilisce che le misure del decreto "si applicano anche alle Regioni nelle quali, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il presidente della regione abbia presentato le dimissioni ovvero si debbano svolgere le consultazioni elettorali entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto". Le tre Regioni dovranno adottare le disposizioni del decreto "entro tre mesi dalla data della prima riunione del nuovo consiglio regionale ovvero, qualora occorra procedere a modifiche statutarie, entro sei mesi". Resta il problema del ta-
glio dei consiglieri in base alla popolazione residente: la Lombardia lo ha effettuato già e quindi dalle urne uscirà il numero prescritto già ora di nuovi consiglieri (80); invece Lazio e Molise non hanno proceduto alla sforbiciata attraverso lo Statuto e quindi teoricamente se non si interviene verrebbero eletti più consiglieri di quanto stabilisce il decreto (50 per il Lazio e 20 per il Molise). Ebbene l'emendamento dei Relatori dice esplicitamente che se le due Regioni non provvederanno nelle more, le elezioni sono comunque indette per il numero già ridotto di Consiglieri.
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L’oceano che divide la miseria etica da quella economica Report in cui rivendicava una autonomia della moglie di tipo politico e intellettivo, quando invece la domanda era prettamente su un argomento finanziario e decisamente parentale. Il lascito testamentario era sicuramente stato fatto per ridare lustro alla politica a mezzo di un uomo di legge che aveva fatto giustizia e invece anche in questo caso, abbiamo assistito all’imbarazzo di un uomo che ha aggiunto l’ennesimo mattone a suo esclusivo beneficio. Tutto lecito, per carità, da un punto di vista legale, ma la gente è davvero stufa di ascoltare queste storie di arricchimento facile, legale o illegale, in un contesto sociale di una base imponibile di povertà troppo ampia per poter giustificare gli errori dei bulimici della ricchezza, dove ormai la sproporzione tra la miseria etica e la miseria economica è diventato un oceano. Le aziende falliscono, gli operai peri-
scono e insieme a loro anche il pane guadagnato con il lavoro, perché mentre i salari, la liqudazione e ogni spettanza di pochissima entità, giace pignorata nei tribunali, vengono nominati schiere di Dotti, Consulenti, Commissari e chi più ne ha, più ne metta, che fanno la loro fortuna finanziaria proprio sui disastri fallimentari e su quelli delle famiglie. Ma quando si fa una legge che tronchi definitivamente questi compensi ai sapienti del nulla che si tramandano di padre in figlio e nipote e pronipote la scienza infusa del guadagnare facile !!! Ci perdonino tutti gli onesti ricchissimi di questo mondo, ma la gente non vuole faville e luccichii, Gli operai della FIOM, licenziati ingiustamente, rivogliono il bassissimo salario sudato con il lavoro vero, che probabilmente è l’equivalente di un paio di calzini di Marchionne!!
Gli operai delle fabbriche fallite o insolventi, non vogliono la miseria di nessuno, ma pretendono i loro soldi, sudati con tanti anni di lavoro !! Gli esodati vogliono che sia rispettata anche la loro legge in base alla quale si sono tolti di mezzo per fare spazio ad altri lavoratori e NON A UNA TRUFFA VERGOGNOSA !! E tutte le altre persone, quelle che non hanno le nozioni inutili del master in economia in base al quale abbiamo imparato la nozione di SPREAD ….e quindi sappiamo finalmente che siamo in crisi….VORREBBERO ESSERE LASCIATE UN PO’ IN PACE, dal fisco, dai tecnici, dai politici e da una informazione pettegola….che conta le case a chi le ha …..e dimentica quelli che la casa non ce l’hanno e non la potranno mai avere !! Donatella Petrino
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La politica di nuovo si azzuffa su chi è più colpevole o innocente di un altro, per cui tutti addosso a Di Pietro colto in panne da report, Grillo cerca di rialzarlo ad una morale più alta degli altri, Travaglio ne sottolinea le sorti gloriose e meravigliose e di nuovo il balzello che tutti sono uguali o che tutti sono disugualmente indegni. E’ indubbio che gli errori o le gabulle commesse da Di Pietro non sono assolutamente paragonabili ai reati per i quali dovrebbe rispondere, bontà sua, Berlusconi o altri politici, le cui nefandezze sono note a tutti. La gente però in questa fase di grande disamore e di grande sconforto morale e soprattutto economico, non ce la fa davvero più a sentire parlare e a giustificare tutti questi grandi beneficiari di ogni privilegio, che si accaparrano soldi e cose, così come un cane randagio azzanna qualche vivere. E’ stato davvero sconfortante e di cattivissimo gusto, ascoltare Di Pietro nella intervista di
La decisione è stata assunta dalla commissione parlamentare in relazione al decreto sui costi della politica
L E T T E R E
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L E T T E R E
CAMPOBASSO. Anche Lazio, Lombardia e Molise, le tre regioni che andranno presto alle urne dovranno tagliare le indennità dei consiglieri e degli assessori non appena si insedieranno i nuovi organismi, così come le altre Regioni dovranno fare entro il 23 dicembre. Lo prevede un emendamento dei relatori al decreto sui Costi della Politica, approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera. Se Lazio e Molise non procederanno al taglio dei consiglieri prima delle urne, lo farà il governo. Il decreto lunedì arriva all'esame dell'aula e prevede che le Regioni perdano l'80% dei trasferimenti ordinari statali e che ai consiglieri e agli assessori sia dimezzato lo stipendio se non adeguano gli statuti regionali ai tagli imposti dal decreto, che riguardano per esempio i bilanci dei gruppi consiliari, le indennità degli stessi consiglieri e assessori, e il numero dei consiglieri in rapporto alla popolazione della Regione. Le Regioni dovranno adeguarsi entro il 23 dicembre pena la tagliola dei fondi.
Il fatto. Bisognerà adeguare anche gli stipendi per evitare il taglio dei trasferimenti statali
TAaglio lto
5 04 novembre 2012
Così doveva essere un nuovo e migliore Molise (e non è stato) Cosa sarebbe il Molise se gli accordi stilati, le promesse fatte, la disponibilità delle risorse economiche e finanziarie fossero stati debitamente onorati? Non osiamo rispondere, lasciando che lo facciano, se ne hanno voglia, coloro che gli accordi li hanno stilati, le promesse le hanno fatte, e le risorse economiche e finanziarie le hanno avuto per le mani. Siamo certi: costoro hanno voglia di tutto, tranne di dar conto del proprio operato alla pubblica opinione. Noi però abbiamo ancora nelle orecchie il tuono assordante che aveva preannunciato e aveva fatto seguito alla riunione degli Stati generali dell’economia del Molise in quel di Selvapiana qualche anno fa (due-tre anni fa). Non era accaduto prima che i protagonisti delle istituzioni, dell’economia, le forze sociali e i presidi culturali stringessero un Patto, per cui l’evento è stato considerato “storico”. Anche per la portata degli obiettivi concordati e sottoscritti. Li ricordiamo agli smemorati, ai distratti, agli agnostici, a coloro che lasciano scorre tutto come acqua sul vetro, senza mai voltarsi indietro. Gli obiettivi del Patto erano: “Riduzione delle spese per il funzionamento della pubblica amministrazione; ottimizzazione dei servizi in relazione ai costi, in un sistema che procede verso il federalismo fiscale; revisione dell’architettura istituzionale ed amministrativoburocratica degli enti pubblici; cancellazione delle duplicazioni a tutti i livelli (politico, amministrativo, tecnico); dismissione adeguata delle partecipazioni acquisite dalla Regione; creazione di un solo Consorzio Industriale a livello regionale; assicurazione dei finanziamenti per lo sviluppo necessari per colmare il gap competitivo che caratterizza il Molise sul piano territoriale e su quello demografico (particolare accento al tema dei fondi per le aree sottoutilizzate - Fas; mantenimento di un livello di contribuzione fiscale capace di implementare il dinamismo economico e di rafforzare l’occupazione, determinando condizioni di attrattività”. Non mancava nulla. I sottoscrittori del Patto peraltro erano riconducibili ed equivalenti al meglio della politica, dell’economia e dell’attività scientifico- culturale del Molise (Michele Iorio, Gianfranco Vitagliano, Michele Scasserra, Paolo di Laura Frattura e Giovanni Cannata, nonché i rappresentanti delle singole componenti del partenariato economico (tranne la Cgil e la Uil). Da un consesso di questa levatura non poteva che scaturire una successione di chiose, più e più volte: sulla irrinunciabilità degli obiettivi individuati e sottoscritti “onde mantenere la realtà istituzionale e i servizi della Regione Molise costituzionalmente garantiti”, sulla “necessità di convergere verso il pareggio di bilancio della spesa sanitaria”, sulla “applicazione progressiva e il non appesantimento del carico fiscale, insostenibile e iniquo per le imprese e i lavoratori”. E un grande, magnifico, auspicio: “Se tutto ciò funzionerà potremmo dare un contributo significativo alla riduzione delle cause di marginalità ed esclusione e favorire l’integrazione e la coesione sociale e territoriale del Molise”. Purtroppo non ha funzionato. Con l’aggravante di non aver mai detto le cause di questo flop sesquipedale. Ma il caso vuole che i protagonisti siano tutti bellamente in carica pronti a darci una nuova versione di come “raggiungere la riduzione delle cause di marginalità e favorire l’integrazione e la coesione sociale e territoriale del Molise”. Appuntamento alla prossima fregatura. Dardo
Appena tre anni fa la convocazione degli Stati generali dell’economia
Il fatto. Il quadro era stato fornito da Unioncamere
Disoccupazione in crescita, preoccupanti i dati CAMPOBASSO. A proposito della situazione economica molisana, il primo quadro era già emerso nel corso della presentazione dei dati di Unioncamere Molise. Per nulla rassicurante, segnale anche più significativo, il dato relativo all’occupazione in Molise: il relativo indice medio annuale fa segnare in regione, tra il 2010 e il 2011, un calo che sfiora l’1 per cento, laddove a livello nazionale si registra un pur modesto aumento (+ 0,41%). Ma il vero dato sconfortante sta nel trend che da qualche anno ha preso piede nella nostra regione: nel complesso in Molise, tra il 2008 e il 2011, si sono perduti ben 7mila posti di lavoro. Un risultato negativo per sei punti percen-
Note positive vengono solo dagli investimenti nell’economia verde
tuali che non solo spicca rispetto al dato nazionale (- 1,87%), ma risulta persino peggiore nel confronto con la circoscrizione di appartenenza (Sud e Isole) che è anche quella che fa segnare il risultato più basso (- 4,10%) tra tutte le aree geografiche del Paese. Crescono, di conseguenza, in Molise di ben 2mila unità, tra il 2010 e il 2011, le persone in cerca di occupazione portando a un considerevole aumento del dato relativo ai disoccupati (+ 18,64%) che rimane invece stabile sul piano nazionale (+ 0,26%) e aumenta appena del 2,05% nel Mezzogiorno. Gli unici dati confortanti provengono dalla cosiddetta ‘green economy’, ovvero da quella economia attenta alla componente della sostenibilità ambientale: il Molise figura, difatti, tra le prime posizioni nella graduatoria delle regioni per investimenti o innovazioni in prodotti a tecnologia ‘green’. Con il Consiglio regionale in fase di sospensione diventa difficile anche analizzare questi dati e trovare soluzioni opportune.
TAaglio lto
7 04 novembre 2012
Autonomia da difendere, l’identità posta da Iorio di Giuseppe Di Iorio CAMPOBASSO. Era stato proprio il presidente della Regione, Michele Iorio, fin dal suo incontro alla Piana dei Mulini a mettere in guardia tutti sulle intenzioni di molti di far 'sparire' il Molise come entità istituzionale autonoma. Gli ultimi accadimenti danno pienamente ragione a questo mettere le mani in avanti. Il ragionamento posto da Michele Iorio poggiava sui benefici immensi avuti dalla Regione nel suo sviluppo. "Siamo passati da una delle zone più arretrate d’Italia, e dunque territorio di confine e marginale dell’Abruzzo - aveva avuto modo di dire più volte ad una regione, che pur con varie criticità è cresciuta, ha creato benessere, ha trasformato radicalmente il suo assetto economico-sociale, garantendo ai propri cittadini servizi e qualità della vita. Credo - aveva ribadito in più occasioni il presidente - siano quindi da rigettare con forza le idee antistoriche di fusioni o ricongiunzioni con regioni limitrofe. Del resto, se altri territori delle regioni confinanti hanno mostrato interesse per un passaggio al Molise, denunciando poca attenzione e marginalità rispetto alle regioni di appartenenza, evidentemente il valore della nostra autonomia e della possibilità che abbiamo di costruire il nostro futuro senza essere zona marginale di realtà più grandi, è ritenuto importante tanto da volerne condividere i benefici. In quest’ottica possiamo immaginare un percorso che possa vedere impegnati anche i nostri Parlamentari e quindi lo Stato cen-
Il presidente della Regione è stato uno dei pochi a sollecitare la politica molisana a farsi interprete delle necessità di mantenere saldi i principi trale per dare la possibilità ai vari comuni limitrofi di poter disegnare il loro futuro con noi in un’ottica che veda a medio
L’intervento.
di Michele Petraroia* Come volevasi dimostrare la proposta della Conferenza delle Autonomie Locali del Molise, passata a maggioranza in Consiglio Regionale, non è stata presa nemmeno in considerazione dal Governo, che ha adottato il Decreto Legge sul riordino delle Province cancellando, accorpando o trasformando 35 amministrazioni provinciali. Ormai i vincoli della finanza pubblica impongono decisioni drastiche che sono state rinviate per decenni ed i Tecnocrati che si guardano bene dall’intaccare i veri centri di potere ministeriali, o le indennità milionarie dei
termine la costruzione di più vaste aree omogenee sia per cultura, che per economia e quindi per comunanza di inte-
ressi strategici e di prospettive di sviluppo”. Alla luce degli attacchi posti nelle ultime ore, si tratta di un ragionamento che dovrebbe trovare ampio spazio nell'agenda politica. Possibile che quanti si fregiano dell'autoreferenziale titolo di consigliere regionale non abbiano inteso dire la loro su questa vicenda? E’ chiaro che la volontà espressa di mantenere il senso della piena autonomia regionale non può non contemplare anche il passaggio per fasi progettuali con altre realtà regionali. “Come pure siamo molto interessati - aveva aggiunto
Più che necessario diventa il riordino istituzionale grandi burocrati di Stato, si esercitano nella sola arte dei tagli in tutti i settori e con particolare accanimento verso le fasce sociali più deboli. Una simile consapevolezza avrebbe dovuto indurre il Consiglio Regionale ad assumere la proposta di riassetto che avevo formalizzato con uno specifico emendamento con una sola provincia, 17 Unioni di Comuni e la soppressione di Enti Sub-Regionali, IACP, EPT, ARSIAM, Consorzi di Bonifica e Comunità Montane. In tal modo si sarebbe evitata una pessima figura col Governo e ci si sarebbe posti alla testa di un disegno di
riordino che consentisse i risparmi senza ledere gli interessi dei cittadini ed i più elementari principi della democrazia. Con un progetto di riforma seria, il Molise avrebbe avuto titolo e credito per sollecitare con maggiore determinazione alcuni cambiamenti al Decreto Legge evitando di affidarsi solo al “Miracolo” della bocciatura del provvedimento in sede di Corte Costituzionale. Mazzuto e chi per lui è convinto di sconfiggere un Governo composto da magistrati del Consiglio di Stato in distacco, accademici, giuristi e super-burocrati, sul terreno dello scontro giudiziario ? Formulo i mi-
sempre Iorio - ad ipotesi di collaborazione e di lavoro comune con la altre regioni per realizzare iniziative e progettualità di interesse reciproco e di ampi orizzonti”. Nell’agenda, però, la strategia programmatica e progettuale deve riguardare, proprio, il mantenimento della piena autonomia per non finire in ‘bocche’ voraci che finirebbero per inghiottire quanto faticosamente creato nel corso di questi anni e cancellerebbero la nostra identità di popolo che è alla base del riconoscimento avuto nel 1963 dell'autonomia regionale.
gliori auguri in vista dell’imminente pronuncia della Consulta ma nutro i miei dubbi in proposito. In tutti i casi, pur in un quadro così incerto e confuso, il Molise deve riprendere la proposta frettolosamente accantonata delle 17 Unioni di Comuni e unirsi in una voce sola per chiedere due modifiche essenziali al Decreto. La prima è che gli Uffici Statali a cominciare da Tribunali e Forze dell’Ordine non si toccano. La seconda è che gli Organi della Provincia devono essere eletti direttamente dai cittadini e messi in condizione di funzionare con mezzi, poteri e risorse adeguate. *Consigliere regionale Pd
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Campobasso
04 novembre 2012
Nel testo della legge anticorruzione un capitolo riguarda finalmente i pubblici dipendenti. Condannati con sentenza passata in giudicato per un reato di corruzione, dovranno rispondere anche del danno erariale e d’immagine procurato all’amministrazione
Dirigenti e impiegati costretti a scuola di etica e legalità Nel testo della legge anticorruzione approvata al senato c’è un capitolo che merita di essere estrapolato per un commento e per una valutazione. Ci riferiamo alla parte della legge che si occupa delle azioni preventive da mettere in atto per contenere la dilagante corruttela nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Si era sempre pensato, e detto, della necessità di rendere trasparente l’operato degli apparati burocratici nei quali spesso finivano (e finiscono) per incagliarsi i diritti dei cittadini. Soprattutto i diritti degli operatoci economici per i quali la tempestività delle procedure e delle decisioni è una questione vitale. Si era sempre pensato e detto; finalmente un governo esce dalle intenzioni e si propone di agire. Nella legge per la prima volta nella storia del Paese sono state inserite regole comportamentali a carico dei dirigenti, degli impiegati e delle imprese che hanno rapporti con la Pubblica Amministrazione. Niente di trascendentale. Solo
una migliore applicazione del buonsenso comune e delle esperienze (altrimenti a che servono!). Vedremo pertanto un’assidua rotazione dei dirigenti in modo che nessuno si pietrifichi sulla poltrona che gli viene data, ma vada a sperimentare nuove conoscenze e a fare nuove esperienze, evitando di avere il tempo e il modo di rendere la propria professionalità un modello comportamentale, il più delle volte ostacolo all’efficienza e alla tempestività delle operazioni. Previsto anche un meccanismo per monitorare periodicamente il rispetto dei tempi delle procedure tecniche e amministrative. I ritardi, se ci saranno, dovranno essere ampiamente giustificati. Ciò dovrebbe evitare che la lentezza, i ritardi, appunto, gli incagliamenti delle pratiche e delle procedure diventino un sistema a carico del cittadino e degli operatori economici costretti a rimuoverli con regalie e dazioni. Molta parte della corruzione risiede in questi “artifici” che la legge, come diciamo, si propone di colpire. Anche in
modo duro. Tra le sanzioni cosiddette accessorie è stato previsto che i dirigenti e gli impiegati condannati con sentenza passata in giudicato per un reato di corruzione, dovranno rispondere di danno erariale e d’immagine recato all’amministrazione. Ciò in aggiunta, è chiaro, alla sospensione dal servizio e dallo stipendio. C’è di che preoccuparsi. Il deterrente è notevolmente incisivo. Prima di cadere nella tentazione della corruzione, c’è più di un motivo per resistere da parte del pubblico impiegato. Il danno erariale e d’immagine è un pegno che può assumere proporzioni rilevanti. Ha fatto scalpore recentemente in cronaca la condanna degli arbitri coinvolti nel processo di “Calciopoli”, al pagamento di somme per milioni di euro, per aver compromesso, con il loro comportamento, l’immagine della Federazione italiana gioco calcio (Figc). Ma una buona legge per essere tale non può limitarsi all’inasprimento delle sanzioni. Deve in qualche misura contenere soluzioni migliorative
delle condizioni che possono aiutare a fornire un servizio migliore e più qualificato. E’ il caso della legge anticorruzione là dove si occupa della Scuola superiore della pubblica amministrazione. C’è sempre stata, ma è andata via via perdendo di ruolo e di significato. Torna in auge con corsi di formazione sui temi che riguardano l’etica e la legalità: che se fossero la polena di ogni dipendente pubblico saremmo a parlare di un’Italia virtuosa e impareggiabile. Ai corsi sono chiamati a partecipare soprattutto gli elementi che nella loro funzione di lavoro sono alle prese con realtà e ambienti in cui il rischio che vengano commessi reati di corruzione è più elevato. Tra sanzioni e correzioni; tra corsi di formazione e infusioni di etica qualcosa alfine dovrebbe cambiare nell’ambito delle Pubblica amministrazione perché da casta scenda al livello che le compete: strumento e servizio a favore del cittadino e della collettività. Dardo
Bojano, il Comune rinuncia alle ‘scartoffie’ BOJANO. E’ realtà la nuova operatività gestionale al Comune di Bojano. Un cambiamento fortemente voluto dall’amministrazione che ha sposato in pieno la volontà del primo cittadino di rinnovarsi, attivando un controllo gestionale in tempo reale ed in linea con il Cad, il nuovo codice dell’amministrazione digitale. In pratica il Comune ha scelto la via dell’informatizzazione e dell’interazione più immediata con i cittadini, in modo da risparmiare euro preziosi in conseguenza del fatto che rinuncerà definitivamente ai pesanti costi di gestione delle cosiddette ‘scartoffie’. La stima dei risparmi
Palazzo Colagrosso si modernizza attivando un controllo gestionale in tempo reale ed in linea con il nuovo codice dell’amministrazione digitale si aggira attorno al 30% nel primo anno e al 50% entro un triennio, con la stabilizzazione e la fissazione della spesa storica da quel momento in poi. “L’approccio – fanno sapere dal Comune – sarà graduale, in modo da permettere ai dipendenti di metabolizzare questa ‘metamorfosi’partendo da una singola area per digitalizzare l’intero ente”. Per assicurare un impatto minimo sull’operatività ed organizzazione all’interno dell’ente, ed evitare uno stravol-
gimento dei ruoli che avrebbe potuto compromettere la riuscita del progetto, è stato identificato un primo ambito di sperimentazione su cui procedere nell’attività di utilizzo ottimale delle procedure finanziaria –economica del personale – anagrafe – elettorale – protocollo documentale digitale, per poi estenderlo agli altri software integrati ed interessanti tutti gli altri settori del Comune sino a raggiungere una integrazione totale in unica banca dati
interrogabile, a vari livelli di privilegio, da qualsiasi luogo anche esterno alla sede dell’ente in piena autonomia per il livello di sicurezza e nel rispetto di gestione autorizzato per la propria responsabilità e ruolo nell’istituzione. La rivoluzione investirà anche consiglieri e assessori giacché è in atto una rivisitazione dei regolamenti consiliari e delle commissioni che porterà ad avvisi senza notifica fisica per i lavori
degli amministratori che saranno tenuti a collegarsi con la bacheca (posta già sul sito istituzionale e intitolata agenda del consigliere) che li informerà personalmente dei lavori a cui il consigliere dovrà presiedere (commissioni, riunioni capi gruppo e convocazioni consiliari). Sono stati individuati i soggetti da coinvolgere in termini di ruoli, responsabilità e relativa formazione per le varie tipologie d’utenza.
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Campobasso
04 novembre 2012
L’equivoco della partecipazione allo Zuccherificio, alla Solagrital e alla Gam.
L’Ersam è tutto, tranne un ente in liquidazione No ai costi presunti in bolletta, Adoc: l’Antitrust ha ragione L’associazione dei consumatori del Molise si unisce alla richiesta fatta a governo e parlamento affinché le aziende energetiche controllino i contatori evitando che gli utenti paghino più di quanto hanno consumato
Dal 2004 l’Ente regionale per lo sviluppo agricolo del Molise (Ersam) è un ente in liquidazione, nelle mani di un commissario liquidatore. Ce ne deve essere di roba da liquidare e di nodi da sciogliere se il processo di liquidazione dura da tanto tempo e non accenna a finire! Dall’Ersam (in liquidazione) è nata l’Arsiam, l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura nel Molise. Il passaggio da Ente ad Agenzia ha fatto sì che solo una parte delle competenze siano state trasferire; altre, invece, come abbiamo fatto cenno, appartengono alle cose da liquidare e ai nodi da sciogliere. La curiosità ci ha spinto a conoscere quali sono le cose da liquidare e quali sono i nodi da sciogliere. Le cose sono innumerevoli (beni, servizi, debiti, pendenze giudiziarie eccetera); i nodi altrettanto, e tutti collegati alla partecipazione azionaria dell’Ersam allo Zuccherificio del Molise, alla Solagrital, alla Gam, all’Oleificio di Larino, al Consorzio industriale di Termoli, per citare le sigle più note. Non ci vuole molto a comprendere che la faccenda è tutt’altro che semplice e piana. Le sigle di cui sopra costituiscono lo zoccolo duro della politica industriale della Regione Molise, di cui l’Ersam nella circostanza è il braccio operativo. E niente lascia prevedere che da questo groviglio di cointeressenze ne possa uscire agevolmente. Tutt’altro, visto che la partecipazione alla Gam come socio di
Nei ranghi alti della politica regionale nessuno ha inteso affrontare alle radici la questione per capire cosa ci sia davvero da liquidare, liquidandola, e cosa invece lo impedisce riferimento comporterà una lunga e complessa gestione dei problemi della Solagrital e come collocarla sul mercato. Gestione anche delle problematiche industriali legate alla Zuccherificio e all’Oleificio e al Consorzio di Termoli. Gestione, quindi, non solo liquidazione. Che se pure dovesse arrivare, non è errato immaginarla da qui ad un bel numero di anni. D’altronde ne sono già passati 8 e non siamo nemmeno a metà del cammino. La stranezza è nell’equivoco dei termini (gestione liquidazione) e nel fatto che nessuno nei ranghi alti della politica regionale abbia fin qui inteso affrontare alle radici la questione per capire cosa ci sia davvero da liquidare (iquidandola) e cosa invece contiene, comporta, e determina la partecipazione dell’Ersam (in liquidazione!) alle maggiori società a prevalente, se non a totale, capitale pubblico (Solagrital), in stato di conclamata difficoltà. Un equivoco che sta rendendo ulteriormente complicata e complessa la vita al
commissario liquidatore, col rischio, per lui, di vedersi coinvolto e chiamato in causa, suo malgrado, dalle complicazioni delle società partecipate sopra indicate a stare sul mercato. La solitudine dei commissari liquidatori è proverbiale. E’ tutta racchiusa nella carica e nel novero delle responsabilità che gli competono. Crediamo pertanto che l’attenzione posta sul destino dell’Ersam valga a togliere il commissario dall’isolamento in cui si trova dal 2004 e a dargli un punto d’appoggio in questa sua lunga e travagliata attraversata politico-amministrativa dal cui esito, diciamolo, dipende il destino delle società partecipate, dei capitali investiti, e delle maestranze occupate. Un Ersam pienamente coinvolto in fatti gestionali, al quale sarà oggettivamente difficoltoso dare spazio alle pratiche della liquidazione. A proposito di liquidazioni, è il caso di richiamare anche l’attenzione sui tempi lunghi con cui si vanno liquidando le 10 Comunità montane. E domandarsi perché. Dardo
CAMPOBASSO. “Occorre che le bollette siano stabilmente basate sui consumi reali e non su quelli presunti: si tratta della pre-condizione necessaria per indurre i consumatori finali a una maggiore sensibilità verso offerte concorrenziali”. E’ quanto scrive l'Antitrust nella segnalazione a governo e parlamento. Segnalazione ripresa oggi dall’Adoc del Molise che dice: “E’ indispensabile che l'Antitrust imponga alle aziende energetiche il controllo diretto dei contatori e dei consumi energetici reali affinché le famiglie, i consumatori e, soprattutto, le fasce più deboli del nostro paese non paghino più di quanto abbiano effettivamente consumato. Non è più tollerabile che le bollette vengano calcolate in base ai consumi presunti e non su quelli reali, un meccanismo illusorio che continua a danneggiare tutti i consumatori. Inoltre, siamo totalmente contrari all'introduzione di una blacklist da parte dell'Autorità dell'Energia che registri i consumatori morosi. Come Adoc, riteniamo necessario che il governo e il parlamento accolgano favorevolmente la segnalazione del presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella in modo tale che ogni consumatore paghi in relazione a quanto realmente consumato”.
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Campobasso
04 novembre 2012
Studenti molisani in fuga al nord Secondo gli studi dell’Ipe il tasso di uscita sarebbe del 60% CAMPOBASSO. Via da Molise per studiare nelle grandi università del Nord. E’ toccato al 60% dei giovani molisani nell’anno accademico 2010/2011 migrare negli atenei che da Roma vanno verso il nord, affrontando il triste esodo degli studenti meridionali tracciato dall’Ufficio studi dell’Istituto per ricerche e attività educative (Ipe), che ha studiato i flussi migratori degli studenti universitari in Italia sulla base dei dati forniti dal ministero dell’Istruzione. Questo è il contenuto del ”Migrazioni intellettuali e Mezzogiorno d’Italia”, a cura di Serena Affuso e Gaetano Vecchione, che delinea un quadro davvero impietoso: uno studente su cinque scappa dal Mezzogiorno, in media 24mila ragazzi ogni anno, dopo il diploma, decidono di iscriversi in un ateneo del Centro-Nord. E non solo: dalla ricerca emerge che i migliori laureati, circa 18mila all’anno secondo i dati Svimez, trovano lavoro e si trasferiscono al Centro-Nord. Una “fuga di cervelli” all’interno dei confini italiani, una continua emorragia per un Me-
ridione evidentemente percepito come povero di prospettive. I numeri sono chiari: il Sud perde il 20% della sua popolazione universitaria potenziale ogni anno ed è d’altro verso del tutto incapace di attrarre studenti dalle regioni centro-settentrionali, che migrano al Sud in meno del 2%. Se si guarda alle regione maggiori (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna), hanno attirato meno del 10% di immatricolati da fuori, nell’anno accademico
2010-11, mentre presentano tassi di uscita elevatissimi: 40% per la Calabria e più del il 30% per la Puglia, ad esempio. E ancora: più del 30% per l’Abruzzo, con punte del 60% per il Molise e del 70% per la Basilicata. Eclatante anche il caso della Campania, dove v’è una lunga tradizione di studi universitari: eppure “regala” circa 5mila studenti agli atenei del Centro-Nord e ne attrae invece poco più di 800, perlopiù residenti in regioni limitrofe come Basilicata, Lazio e Calabria.
Cosa dirà il Ministro Profumo a Campobasso sulla prevista fusione degli atenei del Sud? CAMPOBASSO. L’arrivo del Ministro Profumo a Campobasso, previsto mercoledì prossimo, nell’ambito di un convegno sul tema "Smart Cities e Smart Communities", potrebbe rappresentare un momento di riflessione comune riguardante le problematiche emerse nella scorsa metà dello scorso ottobre sulla prosecuzione del progetto federativo tra le Università del Sud, al quale aderisce anche l’ateneo molisano. La contrarietà del ministro è cosa ormai conclamata, scatenando interventi veementi di protesta in Puglia e Basilicata da parte di diversi esponenti politici, mentre solo nel Molise c’è stato il silenzio. Esisterebbe (neppure troppo sotterraneo) un braccio di ferro del ministro Profumo con i sei rettori del Sud che avrebbe come posta in gioco l’ultima ripartizione dei fondi ministeriali per il funzionamento delle università, vale a dire 5milioni di euro, a livello nazionale, da distribuire per eventuali progetti di federazione e fusione. Il disegno di Profumo guarderebbe alla fusione tout court degli atenei di Bari, di Foggia, del Salento, Basilicata e Molise che implicherebbe, secondo le critiche espresse, la perdita di ogni autonomia. Da parte degli atenei si vuole proseguire sulla strada della federazione che, fino ad oggi, avrebbe consentito di non appiattire né snaturare le specifiche identità culturali e territoriali dei singoli atenei coinvolti e che mira a creare sinergie per affrontare le molteplici difficoltà presenti nel sistema universitario attuale e avvertite con maggiore sensibilità nelle regioni meridionali, soprattutto nel caso di università giovani e con un numero di studenti relativamente ridotto come quelle coinvolte nell’iniziativa.
L’iniziativa del centro studi ‘Amici di Gramsci’.
Dal moderno Principe al ruolo attuale dei partiti Per la pubblicità su questo giornale e su Quick Reporter la news in diretta Telefonare allo 0874 438918 E-mail: commerciale@lagazzettadelmolise.it
CAMPOBASSO. Dopo l’annullamento delle elezioni regionali, il centro studi ‘Amici di Gramsci’ di Campobasso chiama a raccolta segretari e rappresentanti di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Sinistra, Ecologia e Libertà, Partito Democratico e Italia dei Valori per il primo momento di confronto sul ruolo stesso dei partiti in Ita-
lia e in Molise. L’incontro-dibattito, in programma domani alle 18 nella sala dell’Incubatore sociale di via Monsignor Bologna, sarà introdotto dal segretario del circolo ‘Peppino Impastato’ del Prc di Campobasso, Paolo Di Lella, a cui seguiranno le comunicazioni dei partiti invitati dal fondatore del centro studi, Angelo di Toro.
Punto di partenza delle loro riflessioni sarà, chiaramente, la lettura gramsciana del Principe di Machiavelli e la visione del “partito nuovo” che il grande sardo intendeva come soggetto che, pur non rinunciando ai suoi ideali, fosse capace di battersi per i propri convincimenti e programmi senza ignorare le ragioni degli altri.
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Campobasso
04 novembre 2012
Auto ‘impazzita’ finisce la sua corsa sul marciapiede Rocambolesco incidente all’incrocio tra via Pirandello e via Ungaretti
CAMPOBASSO. Rocambolesco incidente ieri mattina attorno alle 13, all’incrocio tra via Pirandello e via Ungaretti. Stando al racconto di alcuni testimoni, sembra che la
CAMPODIPIETRA. Negli ultimi giorni a Campodipietra si sono registrati due decessi per tumore. Altre persone hanno contratto la malattia e sono attualmente in terapia e, più in generale, negli ultimi anni la comunità ha notato l’aumento dell’incidenza delle patologie cancerogene. I residenti sono preoccupati al punto da chiedere l’intervento del consigliere regionale, Petraroia, che ha fatto presente la situazione all’Ordine dei Medici, all’associazione Isde – Medici per l’ambiente e agli Ecodem. L’ex sindacalista vorrebbe un incontro informativo con la cittadinanza sul rapporto tra tutela della salute, patologie tumorali, ambiente e territorio. “Non nascondo che la conoscenza diretta delle persone
Renault blu abbia tamponato, lungo la discesa di via Pirandello, la Panda gialla che dopo essersi girata su se stessa si è fermata sul ciglio dello spartitraffico. L’uomo sulla Fiat è stato trasportato
in ospedale dall’ambulanza per alcuni controlli, anche se le sue iniziali condizioni di salute non desterebbero preoccupazione. Molto peggio è andata all’altra guidatrice che, forse per un guasto ai
freni, non è riuscita a fermarsi nemmeno dopo aver urtato la Panda. La sua corsa è terminata sul marciapiede di fronte. Per rimuovere il mezzo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco
Troppi tumori a Campodipietra, Petraroia chiede un incontro Il consigliere regionale del Pd, sollecitato dai tanti residenti preoccupati, ha investito l’Ordine dei medici, l’Isde e gli Ecodem per organizzare un tavolo sul rapporto salute-ambiente scomparse – ha scritto ieri Petraroia mi coinvolge emotivamente col rischio di avanzare un’istanza sull’onda dell’incredulità più che dell’attendibilità scientifica. Ma non sarà difficile per l’Ordine dei Medici acquisire la casistica e tenere una riunione eminentemente illustrativa in cui tranquillizzare le persone ed informarle in termini più
ampi sui rischi connessi all’ambiente in cui si vive, all’alimentazione, ai fattori patogeni e alle precauzioni che si possono adottare con determinati stili di vita. La prevenzione è lo strumento più efficace di tutela, e rendere edotti i cittadini sugli accorgimenti sanitari, alimentari ed ambientali, da seguire è comunque utile. Sono noti i ri-
tardi nell’avvio dei tre registri dei tumori che ci precludono una conoscenza analitica sulle principali cause scatenanti del male incurabile, così come l’assenza di fondi adeguati nel bilancio regionale non consente di bonificare i siti in cui c’è amianto come quello del capannone ex-Fasolino in agro di Campodipietra”.
che con un gancio hanno tirato via l’auto dal piazzale del condominio. Il traffico ha subito qualche rallentamento ma anche per la donna non dovrebbero esserci conseguenze gravi di salute.
ANNO VIII - N° 248 - DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Un turismo dal profumo del tartufo bianco
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Isernia
04 novembre 2012
La manifestazione. Il prezioso tubero serve per riscoprire anche la Transiberiana molisana
San Pietro Avellana tra tartufi e turismo ecosostenibile ISERNIA. Il treno speciale, organizzato dall’associazione Trans.Ita, in occasione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Pietro Avellana, dimostra come sia possibile coniugare turismo, eco sostenibilità e agroalimentare. Un nuovo sforzo del gruppo organizzativo per far tornare a vivere la Transiberiana d’Italia e dimostrare che il turismo su rotaie funziona. Il convoglio di oggi, come sottolineato dal presidente di Trans.Ita, Francesco Tufano, ha visto ancora una volta il tutto esaurito. Per questo, si è pensato di programmare un atro treno, l’ultimo del 2012, da collegare ai mercatini di Natale. "Quando ho lanciato l'idea di fare quest'ultimo treno – spiega Tufano - ho trovato tutti i miei collaboratori entusiasti, ma tutti che si ponevano la stessa domanda: "qui non si è mai sentito un Comune che organizza i Mercatini di Natale". Ebbene è proprio questo il nostro scopo: invogliare i Comuni ad organizzare tale evento e noi faremo fermare il treno e porteremo i turisti nelle stazioni di quei centri che vorranno partecipare". Sul treno del
treno, ma come integrazione, per un sistema più capillare. A San Pietro Avellana, la meta del tartufo, i turisti troveranno un trenino su ruote che li accompagnerà alla mostra mercato. I bambini potranno osservare come i cani trovano il tubero e le modalità in cui viene trasformato. Un ristorante della zona, inoltre, ha stipulato una convenzione per preparare un pranzo a base di tartufo, a prezzo bloccato. Il treno proseguirà, per chi vorrà continuare il viaggio fino a Roccaraso e da quella
località farà ritorno nel pomeriggio per Isernia. Un’altra grande giornata per l'Assomab e per i Comuni ad esso consorziati, che vedono sempre più rinascere la loro amata ferrovia. Grazie alla collaborazione di alcuni sindaci (Davide Apollonio, Francesco Lombardi e Antonio Cinocca, rispettivamente primi cittadini di Vastogirardi, San Pietro Avellana e Carovilli), l’attivissima associazione Le Rotaie Molise e l’associazione Europea Ferrovieri, è stato possibile evitare lo smantellamento della linea Sulmona-Carpinone.
Il caso. Una serie di furti del sodalizio criminale Tartufo Bianco ci sono animatori ad accompagnare i viaggiatori per tutta la giornata, clown per i bambini, musicisti armati di chitarra e del “du’botte”. Inoltre, verrà offerto dall’amministrazione comunale di Cerro al Volturno, il pane con olio e pomodoro. Il pane è del panificio “Ventura” del paese, mentre l’olio proviene dall’oleificio del Fratelli Iannotta di Castel San Vincenzo. Il convoglio fa
tappa in tutte le stazioni, con partenza da Campobasso e arrivo a Roccaraso. A Pescolanciano, la fermata di un’ora. La ProLoco del paesino, infatti, offre la colazione nel Castello, aperto per l’occasione. Per agevolare i turisti, a disposizione un autobus offerto dalla ditta Di Rienzo di Cerreto di Vastogirardi, a dimostrazione che i trasporti su gomma non devono essere intesi come alternativi al
Il fatto. Ricostruzione storica di Cesidio Delle Donne
A Sant’Angelo del Pesco il ricordo dei caduti in guerra SANT'ANGELO DEL PESCO. In occasione de 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale, a Sant'Angelo del Pesco cerimonia di commemorazione dei caduti in guerra. Particolare l'attenzione, poi, per ricordare la fine della “Grande Guerra”, evento epocale che permise la nascita di un genuino sentimento di Unità della Nazione, che fu cementata da allora non solo dagli stessi confini e da una comune bandiera, bensì – e ancor più - dagli stessi martiri, quei giovani che dettero la loro vita per la Patria, contribuendo in modo determinante alla costruzione dello Stato Italiano. "L’opuscolo è stato realizzato per non lasciare posto al silenzio e all’oblio che potrebbero avvolgere le storie individuali che meritano di essere raccontate. Un’occasione di riflessione per approfondire ciò che non è più memoria, ma storia”. Così il collega
giornalista Cesidio Delle Donne a conclusione del suo lavoro "Gratitudine" in memoria dei Santangiolesi Caduti nella Grande Guerra. D’Abruzzo Giuseppe, De Palatis Giuseppe, Borrelli Antonio, D’Abruzzo Sabatino, De Francesco Alfonso, Di Lucente Lorenzo, Di Nucci Giuseppe, Di Saia Mariano, Mariani Nicola, Mariani Nunzio, Malocchi Giuseppe, Nucci Nicola: sono questi dodici i caduti di Sant’Angelo del Pesco nella Grande Guerra del 1915-18. Quelle vite Cesidio Delle Donne ha voluto ricordare e onorare, in modo da poter ispirare le azioni quotidiane con gli stessi ideali di unità, di solidarietà e di sacrificio volti al bene comune, contribuendo a consolidare il nostro Paese nella pace e nella democrazia. Oggi tutto questo rivive con la commemorazione ufficiale voluta dall'amministrazione comunale.
Operazione Fratello Sole, notificati i sei arresti Si tratta di marocchini ISERNIA. Sono stati notificati i 6 arresti a uomini di nazionalità marocchina, tra i 27 e 32 anni, fermati nell’ambito dell’operazione Fratello Sole, conclusa il 15 ottobre 2012. Dopo un passaggio di competenze tra Isernia e Foggia, con i colpi che erano stati messi a segno nel Reatino, ma anche in Puglia, Basilicata, Molise e Abruzzo, una squadra dei carabinieri del Reparto Operativo di Rieti si è portata a Isernia e, dopo aver ritirato i provvedimenti, è andata al carcere di Foggia, notificandoli agli indagati. L'operazione condotta lo scorso 15 ottobre, si era conclusa con 9 arresti e l’indagine era stata condotta dal Comando Provinciale di Rieti in collaborazione con il Comando provinciale di Foggia, avviata nell’agosto scorso e volta a disarticolare un sodalizio criminale di matrice magrebina, responsabile di numerosi reati contro il patrimonio perpetrati nelle province di Rieti, Isernia, Teramo, Potenza, Barletta, Andria,Trani e Foggia.
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Termoli
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La questione. A preoccupare è anche la Fiat per il calo delle vendite delle auto Il Cosib di Termoli TERMOLI. In un momento di grave crisi delle imprese produttive, il Consorzio industriale di Termoli rilancia la sua azione nell'area con il Piano strategico nel tentativo di superare gli aspetti negativi che sono dovuti alla contingenza, al momento di crisi. "Oggi registriamo una grande difficoltà - sostiene il presidente del Cosib Mascio - e lo notiamo anche dal calo dei ricavi e dei fatturati delle imprese, però dove anche dire che il Consorzio industriale di Termoli, nonostante tutto, è quello che regge meglio. Chiaramente noi dobbiamo far sì che il progetto di messa in sicurezza del fiume Biferno, con l’innalzamento degli argini, e le ulteriori autorizzazioni che il comune di Termoli potrebbe dare consenta l’atterraggio di nuovi insediamenti, perché ci sono domande, e noi abbiamo l’obbligo di dare una risposta e favorire i nuovi approdi, anche perché un nuovo slancio occupazionale non può che derivare da subito dalla presenza di questi nuovi insediamenti”. Ma non manca nemmeno la problematica legata al calo
Dal Cosib la strategia per rilanciare le attività delle vendite delle auto che rischia di coinvolgere, in negativo, la stessa Fiat. “Noi abbiamo continui rapporti con
la Fiat e stiamo monitorando la situazione. Anzi, mi sento di tranquillizzare tutti, perché la Fiat non avrà problemi
a Termoli nel medio-lungo termine, soprattutto perché si occupa in prevalenza di motori, tipologia di produzione
che è l’ultimo anello della catena che subisce le difficoltà originate dal calo del mercato dell’auto".
L’appello. Il comitato scrive alle istituzioni
La Lilt prolunga I dipendenti della società Guala anche a novembre “Speriamo in una nuova occupazione” le azioni di prevenzione TERMOLI. I 18 lavoratori della società “GUALA Closures SpA” di Termoli collocati con Verbale d’Accordo del 4.05.2012 in Cassa Integrazione Straordinaria per crisi aziendale per il periodo 2 luglio 2012 – 1 luglio 2013, si sono costituiti in un Comitato per denunciare la loro situazione. "Come Comitato chiediamo di essere ricevuti in sede istituzionale per esaminare possibili misure in nostro favore riferite a percorso di riqualificazione e di riorientamento professionale, a possibili ipotesi di reimpiego in altre attività o imprese produttive, a verificare possibilità di auto impiego incentivato o altre e diverse ipotesi che non facciano trascorrere vanamente il periodo dei 12 mesi in cui siamo collocati in CIGS a zero ore. Nel corso di un recente incontro con l’Arcivescovo di Campobasso, Mons. GianCarlo Maria Bregantini, responsabile nazionale della C.E.I. per la pastorale sociale e
lavoro, siamo stati incoraggiati ad avere fiducia ed a non rimanere inoperosi. Per questa ragione chiediamo di essere presi in considerazione, non escludendo anche ipotesi di
potenziamento produttivo dello stabilimento GUALA SpA di Termoli che consentirebbe un reintegro al lavoro con superamento delle transitorie difficoltà aziendali".
Montenero commemorerà martedì i caduti in guerra MONTENERO DI BISACCIA. L'Amministrazione comunale, unitamente all'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, commemorerà i Caduti di tutte le Guerre in una manifestazione pubblica che si terrà Martedì 6 Novembre. La cerimonia, posticipata di due giorni per dare l’occasione a tutti gli alunni di partecipare, si svolgerà dinanzi al Monumento ai Caduti in Piazza della Libertà con la partecipazione delle scolaresche, delle Forze dell'Ordine, delle Associazioni dei militari in congedo, della Protezione Civile e dei centri anziani comunali, secondo il seguente programma: Ore 10.00: Raduno in Piazza Giovanni XXIII – Incontro con i combattenti e reduci presso la locale sezione; Ore 10,30: Santa Messa; Ore 11,30: Deposizione corona al Monumento ai Caduti ed alza bandiera. A Seguire ci saranno gli interventi celebrativi delle autorità, oltre a poesie, canti e musiche commemorative ad opera degli alunni delle scuole elementari e medie inferiori.
TERMOLI. Continueranno anche nel mese di novembre le iniziative di prevenzione dei tumori al seno e al collo dell’Utero promosse con successo dalla Lilt con la campagna di sensibilizzazione “ottobre rosa”. Grazie alla collaborazione dei componenti e dei volontari della sezione, anche quest’anno sono stati raggiunti ottimi risultati di partecipazione alle visite senologiche gratuite, eseguite nel mese di ottobre (sono state oltre 100) negli ospedali di Termoli, Larino e Campobasso. L’impegno della Sezione ha consentito di incrementare l’opera di sensibilizzazione e di informazione per la prevenzione oncologica coi Punti Informativi associati alle visite e ad altre manifestazioni che hanno visto illuminati di rosa la Torretta Belvedere e l’ingresso della Fiat a Termoli. “La prevenzione va in fabbrica” è lo slogan scelto per il progetto di sensibilizzazione
e informazione delle malattie tumorali “Screening: come dare del “tu” alla salute, promosso dalla Lilt di Campobasso in collaborazione con la Direzione della Fiat di Termoli, il Comitato Quadri e Capi Fiat, le Rappresentanze Sindacali Aziendali, l’associazione Ugaf Seniores Fiat, i responsabili degli Screening dell’Asrem e la Regione Molise. Così, dopo il successo di ottobre, a novembre volontari saranno presenti sui turni lavorativi, all’interno della “Fabbrica Fiat” per avvicinare sul posto di lavoro i circa 3000 dipendenti e per eseguire direttamente in fabbrica , su richiesta delle lavoratrici, il pap test e la Mammografia, nell’ambito dei corrispondenti Screening Regionali per la prevenzione dei Tumori della Mammella e del Collo dell’Utero. L’intento è quello di dare un contributo all’iniziativa promossa dalla sede centrale e dalla sezione provinciale di Milano.
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Speciale
04 novembre 2012
La fine della Grande guerra in Molise “L’esercito italiano ha varcato il fiume sacro alla salvezza della Patria e sta luminosamente riscattando l’ora di oblio, che costò l’onta di Caporetto”, scriveva Il Popolo Molisano il 1° novembre 1918. Il 4 novembre l’Austria chiedeva l’armistizio. Manifestazioni di giubilo si svolsero in tutti i centri molisani, con discorsi, sfilate, processioni di ringraziamento e fanfare. La guerra, sentita da pochi all’inizio e dai più al termine, era finita. “O popoli. Italia qui giunse vendicando il suo nome e il suo diritto”, titolava Il Popolo Molisano. E La Riscossa: “L’Italia ha vinto la sua guerra di redenzione per virtù del suo popolo”. Un po’ la sintesi ed il coronamento di tutta la battaglia interventista. La fredda risposta delle amministrazioni però provocò un’amarissima delusione. Il Popolo Molisano così sintetizzava: “I combattenti si proporranno di smascherare i disfattisti più o meno ipocriti, i trafficanti del giolittismo più o meno travestiti, gli ammiratori della demagogia antipatriottica più o meno spudorati. Solo chi ha vissuto le tremende giornate della trincea e si è illuminato di eroismo nell’ardore d’assalto ed ha avuto le carni dilaniate dalle armi nemiche può esporre le esigenze, reclamare la soddisfazione dei diritti dei cittadini che furono soldati”. Un prolungamento del discorso interventista rinvigoritosi fino a farsi incandescente, nell’ultimo periodo di guerra. La vera Italia era quella delle trincee e di Vittorio Veneto. L’altra, quella ufficiale, restava l’Italia giolittiana e caporettista. Lo sviluppo delle vicende portava alla piena consapevolezza del ruolo dei singoli nella nuova società che sarebbe dovuta venire. Se, però, il ceto intellettuale e piccolo borghese era stato mediatore tra la borghesia e le classi subalterne ora finiva con il diventare il punto di riferimento di queste ultime facendo leva sul senso di gerarchia. Il nuovo doveva essere sorretto dalla fede per quell’Italia che avevano conosciuto e che così veniva riassunta da Il Popolo Molisano: “Noi ci sforzeremo di mantenere sempre viva in ogni anima molisana la lampada della devozione più assoluta ai destini della Patria, alimentandola con la più calda fede erogante dal cuore della nostra generosa regione”. In occasione del genetliaco del re il Molise festeggiava la vittoria. Il 19 novembre 1919 si riunivano il Consiglio
Il tributo di sangue della regione 5.245 morti, 2.312 feriti 4 medaglie d’oro 308 d’argento e 450 di bronzo provinciale e quello comunale di Campobasso. Nel pomeriggio un lungo corteo si formò per le strade della città. “O molisani che tanto sangue e tante opere dalle trincee ai solchi della nostra terra avete dato alla guerra – disse l’onorevole Pietravalle - quale canto di poeta, quale eloquenza di tribuno potrebbe riassumere la grandiosità della solenne ora?”. Così in tutti i comuni della provincia si ebbero manifestazioni di giubilo mentre la sezione Invalidi e mutilati di guerra inviava un telegramma al presidente del Consiglio Orlando contro i paventati provvedimenti di amnistia per i disertori. “Nessuna pietà per quelli che, oltraggiando la razza, rinnegarono il versato sangue fraterno. Nessuna misericordia ai pugnalatori della Patria in armi”. Con queste premesse aveva inizio il dopoguerra. “Un periodo di transizione e di gestazione. Il domani dipenderà da quello che nascerà da tale gestazione”, così Alberto Florio sulle colonne de Il Popolo Molisano. Le vicende della guerra erano state drammatiche e dolorose. Su oltre 46mila sol-
dati arruolati, i morti furono 5.245, i feriti 22.000, i mutilati 2.312. Gli orfani di guerra risultavano 4.020. Il medagliere vedeva l’assegnazione di un ordine militare Savoia, 4 medaglie d’oro, 308 d’argento e 450 di bronzo. Già il 10 agosto 1917, Nicola Maria Campolieti aveva scritto su La Provincia di Campobasso: “Io vedrei con orgoglio di Molisano, dopo la guerra, che ogni comune del Molise avesse tenuto esatto conto di quanti uomini furono chiamati in guerra, di quanti furono feriti, di quanti morirono, di quanti furono premiati con ricompense al valore. Su tutte le provincie risulterà certamente non ultima. E su questo fatto riposano i diritti dell’avvenire e l’educazione delle venture generazioni”.
L’avvocato Alberto Pistilli Sipio. Nelle foto della pagina accanto, la traslazione delle casse dei militari caduti in guerra
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Speciale
04 novembre 2012
4 NOVEMBRE
FESTA DELL’UNITÀ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE
Il ricordo dei caduti per costruire il futuro Esattamente 94 anni fa si concludeva vittoriosamente la prima guerra mondiale, giungendo così a definitivo compimento l'opera di unificazione territoriale dell'Italia. A tutti noi la famosissima “canzone del Piave” ricorda che la guerra contro l'Austria-Ungheria iniziò il 24 maggio 1915. L'Esercito Italiano, inferiore per numero di uomini e mezzi, con fede incrollabile e costante tenacia, la condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi. Alla gigantesca battaglia ingaggiata il 24 ottobre 1918, presero parte 51 Divisioni Italiane, 3 Britanniche, 2 Francesi, 1 Cecoslovacca e 1 reggimento Americano, contro 733 Divisioni AustroUngariche. Per questo ricordiamo, con le giovani generazioni, che 4 anni di guerra costarono all'Italia 600mila morti e 900mila feriti. La forza d'animo ed il coraggio dei nostri fanti seppero rovesciare la disfatta di Caporetto. Infatti, dopo una valorosa resistenza sulla linea del Piave, rilanciarono l'offensiva finale e costrinsero gli avversari alla resa. In qualità di Cappellano Militare del Presidio, visito spesso, prego e celebro nel luogo sacro del Sacrario del Castel Monforte così caro a tutti noi ed in modo particolarissimo a tutte le associazioni combattentistiche e
Monsignor Gabriele Teti rievoca i fatti di 94 anni fa per non dimenticare il sacrificio dei tanti soldati caduti per la Patria
d’arma, con la lodevole attività dell’Associazione Nazionale Alpini, che cura la pulizia dell’area e il ricordo di ogni caduto, con la deposizione di un fiore vicino ad ogni albero del viale. Il Sacrario dei Caduti nel Castello Monforte è stato realizzato nel 1937 e la sera del 16 maggio di quell'anno trovarono in esso definitiva sepoltura le salme dei caduti della IV guerra d’Indipendenza che, rientrate dai Cimiteri di guerra, erano state temporaneamente tumulate nei loculi di proprietà comunale nel cimitero cittadino. Il Sindaco di Campobasso nel 1921 dichiarò che i caduti sarebbero stati assunti sulla cima del Colle, vicino al tempio consacrato alla Madre del Signore, nelle mura del Castello che è il simbolo della Città. E lo stesso Consiglio Comunale deliberò in tale anno in senso conforme alle dichiarazioni del Sindaco. Il trascorrere del tempo
rese sofferta l'attesa dei familiari dei caduti intenti a veder realizzato, in via definitiva, quanto deliberato e promesso; essi, si sono sentiti veramente paghi e riconoscenti allorchè la sera del 16 maggio 1937 le salme dei Caduti furono trasferite fin sulla cima del Colle accompagnate dalla presenza, dalla riconoscenza e dall'amore di tutta la popolazione di Campobasso. Alle salme dei caduti della Guerra 191518 si sono aggiunte poi, quelle dei caduti della Guerra 1940-45 e delle Guerre Coloniali precedenti. Sarebbe opportuno ricordare qualche episodio della vita da combattente di questi militari: del finanziere, dell'alpino e del marinaio, dell’aviere e del carabiniere ma, forse, è meglio ricordare soltanto che con il loro sacrificio essi sono saliti al cielo da eroi, paghi di aver dato la propria vita alla grande Madre Italia. E’ doveroso infine ricordare, accanto ai nostri eroi caduti in guerra, gli eroi caduti nelle missioni di pace, i caduti di Nassiria, i 52 caduti in Afganistan; i nostri giovani campobassani, il Tenente Giulio Ruzzi e il carissimo parà Alessandro Di Lisio, il nostro Finanziere Antonio Zara caduto vittima del dovere all’aeroporto di Fiumicino il 17 dicembre 1973 e tutti i giovani molisani appartenenti alle Forze di Polizia che hanno donato la vita per garantirci l’ordine e la sicurezza. Un ricordo particolare al giovane V.B. Salvo D’Acquisto MOVM, Servo di Dio, del quale processo di beatificazione ho avuto, dal nostro amatissimo Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Vincenzo Pelvi, l’alto incarico e l’onore di esserne il Postulatore. Per questo celebriamo, oggi, la memoria dei prodi militari che per la libertà e l'unità della Patria, con imperterrita anima d'Apostoli, con invitto cuore di soldati, cospirando, combattendo, caddero col nome d'Italia sulle labbra, con la fede d'Italia nel cuore ! Mons. Gabriele Teti Cappellano militare
ANNO VIII - N° 248 - DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Serie D: l’Isernia riceve la Jesina, il Termoli a Pesaro, l’Agnone in casa dell’Amiternina
Torball, serie B: “I Guerrieri della Luce” si preparano al debutto stagionale
Per il Termoli la trasferta di Pesaro rappresenta un banco di prova importante. I giallorossi, reduci da tre vittorie di fila, sono a caccia di continuità. La partita odierna non sarà però affatto facile come conferma anche il tecnico Domenico Giacomarro: "Dobbiamo sempre cercare di dare il massimo. Sarà una partita difficile perché, tranne domenica scorsa che ha subito due gol, la Vis Pesaro ha la miglior difesa con cinque reti subite. Penso che sia una squadra importante da prendere con tutti i crismi del caso anche se ha giovani importanti per arrivare in alto. Però bisogna lottare e dare il massimo per ottenere buoni risultati". Dopo la Vis Pesaro ci sarà la Sambenedettese, altro difficilissimo banco di prova, e la partita verrà trasmessa dalle telecamere di Rai Sport in anticipo al sabato con fischio d’inizio alle ore 14.00. Per la gara di oggi il tecnico dei molisani dovrà fare a meno di Caravaglio, squalificato, un’assenza anche nelle fila avversarie dove mancherà Santini fermato per un turno. A pag. 21
A poco meno di un mese dall’inizio delle ostilità sportive la compagine de I Guerrieri della Luce di Campobasso sta affinando la preparazione tecnico-tattica sotto la guida attenta dell’allenatrice Mariella Procaccini. Il torneo di serie B di torball maschile prenderà il via nel week-end del 24 e 25 novembre. I molisani sono stati inseriti nel girone del centro Italia. La prima giornata si terrà in quel di Latina presso l’ istituto superiore Einaudi in piazza “A. Manuzio”, con fischio d’inizio previsto per le ore 15.00 di sabato 24 novembre e riprenderanno alle ore 08.30 di domenica 25 novembre. Ma gli impegni per Giuseppe Celli e compagni non finiscono qui! I Guerrieri della Luce, infatti, dopo il debutto in campionato saranno in prima fila anche nella comeptizione della coppa Italia. A differenza del campionato i ragazzi di mister Procaccini sono stati inseriti nel girone dell’Italia del nord con Latina, Ciociaria, Augusta, Nuova Realtà Campana e Perugia. A pag. 22
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Sport
04 novembre 2012
Seconda divisione - girone B Iuliano recupera: restano i dubbi a centrocampo. Dopo la nostra denuncia riapre oggi il bar dello stadio
Lupi, una vittoria per evitare l’ennesima rivoluzione Al Selva Piana arriva il Lamezia per uno scontro diretto di fondamentale importanza L’ANTICIPO
I CONVOCATI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18.
Iuliano Cattenari Boi Candrina Modica Marino Minadeo Esposito Fassari Colatoni Mazza D’Allocco Curcio Grillo Di Bartolomeo Sciarra Bussi Morante
La Salernitana agguanta il pari al 90°
Candrina dovrebbe essere riproposto sulla corsia di destra
Tanti dubbi di formazione assillano la mente di mister Imbimbo alla vigilia della gara più delicata di quest’avvio di stagione. Un match, come ribadito più volte in settimana, che segnerà inevitabilmente una svolta nella stagione rossoblù, in un senso o nell’altro. Il doppio turno casalingo (domenica prossima al Selva Piana arriverà il Martina Franca) dovrà essere sfruttato nel migliore dei modi dal Campobasso che al momento è sul fondo della classifica. Un passo falso quest’oggi potrebbe dare il via all’ennesima rivoluzione della tormentata gestione Capone. L’avversario di turno è una diretta concorrente per la salvezza e la Vigor Lamezia è l’unica squadra del girone B ad essere ancora a secco di vittorie dopo nove giornate di campionato. Si tratta, quindi, di un match tra due squadre
in pena in crisi, alla disperata ricerca di una vittoria. I molisani non arrivano nelle migliori condizioni a quest’importante appuntamento. Sia da un punto di vista mentale, sia delle assenze. Mancheranno quest’oggi lo squalificato Rais e gli infortunati Forgione e Konate. Iuliano sembra aver recuperato e dovrebbe occupare regolarmente il suo posto tra i pali. I dubbi maggiori del trainer sono a centrocampo, vista la concomitante assenza di Forgione e Rais. Nell’amichevole del giovedì è stato provato Marino davanti alla difesa, soluzione che non ha convinto. Per questo mister Imbimbo dovrebbe effettuare scelte più equilibrate, mettendo ogni pedina al proprio posto. I tre centrali di difesa dovrebbero essere Minadeo, Marino e Boi, mentre sulle corsie laterali potrebbero agire Candrina ed
COSI’ IN CAMPO AL SELVA PIANA ALLE 14.30 3-5-2
3 ESPOSITO 4 BOI
1 IULIANO
10 DI BARTOLOMEO
5 MINADEO
8 D’ALLOCCO
6 MARINO
9 BUSSI 11 MORANTE
7 MAZZA 2 CANDRINA
ALLENATORE: Imbimbo
SQUALIFICATI: Rais
INDISPONIBILI: Konate e Forgione ARBITRO: Todaro di Palermo ASSISTENTI: Pagnotta di Nocera Inf. e Pollaci di Palermo
Esposito. La mediana dovrebbe essere occupata da D’Allocco, Mazza e Di Bartolomeo, in attacco la coppia Morante-Bussi. Potrebbe trovare un posto in squadra anche Santaguida, ma tutti i dubbi i dubbi di formazione saranno sciolti solo poco prima l’inizio del match. In una gara fondamentale come quella odierna sarebbe necessario l’apporto del pubblico, ma il Selva Piana si presenterà nuovamente deserto. Infine segnaliamo che questo pomeriggio tornerà ad essere aperto il bar dello stadio gestito da Fernando Palange. Dopo la nostra denuncia effettuata in settimana, l’amministrazione comunale ha concesso l’autorizzazione per la riapertura del bar. Un segnale confortante e una saggia decisione. rs
BERRETTI
I rossoblù si impongono sull’Aprilia Torna al successo la Berretti del Campobasso che nel pomeriggio di ieri ha superato l’Aprilia nella 7^ giornata di campionato. I molisani si sono imposti per 1-0 grazie alla rete di Iovine realizzata durante la prima frazione di gioco. Una vittoria importante per la formazione di mister Rienzo che in tal modo si porta a quota 7 in classifica generale. Un successo che da fiducia ai lupetti visto che l’Aprilia stazionava nelel zone alte della graduatoria. sr
Pontedera-Salernitana 2-2 Pontedera: Leone, Gonnelli, Vettori, Capitanio; Ortolan, Esposito, Caponi, Carfora, Regoli; Arrighini (85’ Fedi), Grassi. A disposizione: Bibba, Cherillo, Di Nola, Firenze, Gregorio, Orsini. All. Indiani Salernitana: Iannarilli, Luciani, Molinari, Rinaldi, Chirieletti; Montervino, Perpetuini, Mancini (83’Adeleke); Ricci (66’ Guazzo), Ginestra, Gustavo (80’ Vetraino). A disposizione: Garino, Tuia, Capua, Zampa. All.: Perrone Arbitro: Pezzuto di Lecce (assistenti Allegra e Rizzo). Marcatori: 19’ e 55' Arrighini (P), 49' Ginestra (S), 90’Rinaldi (S). Si è disputato nel pomeriggio di ieri l’anticipo della 10^ giornata tra Pontedera e Salernitana. Un match rocambolesco che ha visto i campani agguantare il pari al 90°. La squadra di Perrone dopo esser andata in svantaggio nella prima frazione di gioco nello scontro diretto contro il Pontedera riesce a pareggiare i conti e portare a casa un punto che vale oro. Al vantaggio iniziale di Arrighini al 18’ della prima frazione di gioco replica il ‘cobra’Ginestra che di testa fa 1-1. La gioia del gol, però, dura troppo poco. Al 10’ infatti Arrighini beffa in velocità Molinari e deposita la palla in fondo al sacco. Il Pontedera potrebbe addirittura chiudere i conti, ma Iannarilli è bravo a negare la gioia del gol a Carfora in più di una circostanza. Perrone lancia nella mischia Guazzo, Vettraino ed Adeleke e allo scadere raccoglie i frutti sperati: al 45’ il nigeriano batte dalla bandierina, la palla rimbalza su Perpetuini ed arriva sui piedi di Rinaldi che fa 22. (Resport.it)
10^ GIORNATA
CLASSIFICA
APRILIA - POGGIBONSI BORGO A B. - L’AQUILA CAMPOBASSO - V. LAMEZIA CHIETI - TERAMO FOLIGNO - AVERSA N. FONDI - GAVORRANO MARTINA F. - HINTERREGGIO MELFI - ARZANESE PONTEDERA - SALERNITANA 2-2
APRILIA PONTEDERA POGGIBONSI SALERNITANA CHIETI (-1) MARTINA FRANCA L’AQUILA GAVORRANO TERAMO ARZANESE AVERSA NORMANNA MELFI BORGO A B. FOLIGNO VIGOR LAMEZIA FONDI HINTERREGGIO CAMPOBASSO (-2)
PROSSIMO TURNO 11 novembre - ORE 14.30 ARZANESE - FOLIGNO AVERSA N. - TERAMO CAMPOBASSO - MARTINA F. GAVORRANO - POGGIBONSI HINTERREGGIO - CHIETI L’AQUILA - MELFI PONTEDERA - BORGO A B. SALERNITANA - APRILIA VIGOR LAMEZIA - FONDI
23 21 18 18 15 15 13 12 11 11 10 8 7 7 6 6 6 5
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Sport
04 novembre 2012
Calcio serie D
Il Termoli a caccia del poker nella insidiosa trasferta di Pesaro La prossima gara interna con la Sambenedettese verrà trasmessa in diretta sabato su Rai Sport 1
La squadra giallorossa è reduce da tre vittorie consecutive, nelle scorse ore è arrivata la firma dell’attaccante Fabio Di Vito
Per il Termoli la trasferta di Pesaro rappresenta un banco di prova importante. I giallorossi, reduci da tre vittorie di fila, sono a caccia di continuità. La partita odierna non sarà però affatto facile come conferma anche il tecnico Domenico Giacomarro: "Dobbiamo sempre cercare di dare il massimo. Sarà una partita difficile perché, tranne domenica scorsa che ha subito due gol, la Vis Pesaro ha la miglior difesa con cinque reti subite. Penso che sia una squadra importante da prendere con tutti i crismi del caso anche se ha giovani importanti per arrivare in alto. Però bisogna lottare e dare il massimo per ottenere buoni risultati". Dopo la Vis Pesaro ci sarà la Sambenedettese, altro difficilissimo banco di prova, e la partita verrà trasmessa dalle telecamere di Rai Sport in anticipo al sabato con fischio d’inizio alle ore 14.00. Per la gara di oggi il tecnico dei molisani dovrà fare a meno di Caravaglio, squalificato, un’assenza anche nelle fila avversarie dove mancherà Santini fermato per un turno. L’undici giallorosso che scenderà in campo a Pesaro dovrebbe essere lo stesso visto all’opera nell’ultimo turno. L´EX – Il capitano del Termoli Marcello Corazzini ha giocato 34 gare con la maglia biancorossa nella stagione di Serie C2 1999/2000, quando la Vis Pesaro venne promossa in Serie C1 dopo aver vinto i play-off contro il Rimini. MERCATO, ARRIVA DI VITO- Una freccia in più per il reparto offensivo giallorosso. Il diesse Pino De Filippis si è assicurato le prestazioni del calciatore Fabio Di Vito. L´esterno sinistro d´attacco, classe ´83, termolese, che già da alcuni mesi sta svolgendo la preparazione con la rosa giallorossa, ha giocato nella scorsa stagione nell´Atletico Trivento in Serie D e prima ancora in forza all’Agnonese. Inoltre ha indossato nella sua carriera le maglie, tra le altre, di Chieti per tre stagioni in C1 e Cavese in C2. A dirigere la gara in terra marchigiana è stato designato Leonard Liguori della sezione di Bergamo. ANPA
L’Agnonese in casa dell’Amiternina L’Olympia Agnonese è intenzionata a cavalcare l’onda positiva. Dopo due vittorie consecutive la squadra di Urbano è a caccia di continuità, obiettivo valido anche per la prossima avversaria l’Amiternina. Gli abruzzesi di Angelone infatti, dopo il successo convincente di Jesi, hanno dimostrato che il periodo negativo degli aquilani (due sconfitte di fila, rimediate contro Astrea e San Cesareo) è
definitivamente alle spalle. In casa alto molisana, nonostante il secondo posto in classifica (che potrebbe diventare primo qualora il Celano dovesse ottenere la vittoria a tavolino sulla Sambenedettese), si continua a volare basso ma con la consapevolezza che il campionato può continuare a regalare soddisfazioni ai granata. Per la trasferta odierna il tecnico Corrado Urbano recupera il jolly
Litterio che però potrebbe non far parte dell’undici titolare. L’unico indisponibile è capitan Orlando, dimesso in settimana dall’ospedale dopo essere stato colpito da flebite. L’undici titolare dovrebbe quindi essere lo stesso che domenica scorsa ha superato il San Nicolò. A dirigere il confronto sarà Francesco Cenami della sezione di Rieti. PA
9^ GIORNATA
CLASSIFICA
AMITERNINA- O. AGNONESE CITTA’ DI MARINO- CIVITANOVESE FIDENE- CELANO ISERNIA- JESINA RECANATESE- MACERATESE RC. ANGOLANA- SAN CESAREO SAMBENEDETTESE- ANCONA SAN NICOLO’- ASTREA VIS PESARO- TERMOLI
SAN CESAREO
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SAMBENEDETTESE
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O. AGNONESE
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PROSSIMO TURNO 11 novembre - ORE 14.30 ANCONA- AMITERNINA ASTREA-VIS PESARO CELANO-ISERNIA CITTÀ DI MARINO- FIDENE CIVITANOVESE-RECANATESE JESINA-ANGOLANA MACERATESE- SAN NICOLÒ O. AGNONESE- SAN CESAREO TERMOLI- SAMB. SABATO
ANCONA
17
VIS PESARO
17
ASTREA
17
MACERATESE
16
TERMOLI
15
JESINA
13
ISERNIA
12
AMITERNINA
11
R.C. ANGOLANA
10
CIVITANOVESE
7
RECANATESE
7
FIDENE
7
SAN NICOLÒ
5
CELANO
4
CITTÀ DI MARINO
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L’Isernia riceve la Jesina
Dopo la battuta d’arresto di Macerata l’Isernia vuol riprendere la sua marcia positiva. La squadra di Francesco Farina questo pomeriggio ospiterà al Lancellotta la Jesina, avversaria ostica che di certo non renderà la vita facile al team pentro. La squadra marchigiana guidata dal tecnico Amaolo si trova al momento a metà classifica con tredici punti all’attivo, uno in più rispetto ai molisani, ed è reduce da due sconfitte consecutive, entrambe maturate con il risultato di 3-2: la prima in casa domenica scorsa contro l’Amiternina e la seconda precedentemente contro la Sambenedettese. Insomma per la Jesina non è un momento facile e sicuramente la partita d’Isernia rappresenta un banco di prova importante come del resto lo è per i pentri che vogliono tornare a far punti per restare in una posizione di classifica tranquilla. Isernia-Iesina, che sarà arbitrata da Federico Sassoli della sezione di Arezzo, si giocherà senza la presenza della tifoseria ospite: infatti il prefetto di Isernia ha deciso di accogliere le determinazioni del Casms del 24 ottobre scorso che inserivano anche la partita Isernia-Jesina tra quelle "connotate da alti profili di rischio" e pertanto ha disposto il divieto di vendita dei biglietti a tutti i residenti nella provincia di Ancona. AP
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Sport
04 novembre 2012
Torball serie B I guerrieri con l'allenatrice Procaccini e la presidente del Cip Perrella
A poco meno di un mese dall’inizio delle ostilità sportive la compagine de I Guerrieri della Luce di Campobasso sta affinando la preparazione tecnico-tattica sotto la guida attenta dell’allenatrice Mariella Procaccini. Il torneo di serie B di torball maschile prenderà il via nel week-end del 24 e 25 novembre. I molisani sono stati inseriti nel girone del centro Italia. La prima giornata si terrà in quel di Latina presso l’ istituto superiore Einaudi in piazza “A. Manuzio”, con fischio d’inizio previsto per le ore 15.00 di sabato 24 novembre e riprenderanno alle ore 08.30 di domenica 25 novembre. Ma gli impegni per Giuseppe Celli e compagni non finiscono qui! I Guerrieri della Luce, infatti, dopo il debutto in campionato saranno in prima fila anche nella comeptizione della coppa Italia. A differenza del campionato i ragazzi di mister Procaccini sono stati in-
Il campionato prenderà il via il prossimo 24 novembre ma i ragazzi guidati dal tecnico Procaccini saranno impegnati anche in coppa Italia ad inizio dicembre
I Guerrieri della Luce pronti al debutto seriti nel girone dell’Italia del nord con Latina, Ciociaria, Augusta, Nuova Realtà Campana e Perugia. Il fischio d’inizio della manifestazione
è fissato per il week-end del 01e del 02 dicembre sempre in quel di Latina. Nello stesso giorno a Trento, sempre per la coppa Italia, si scontre-
L’iniziativa.
cederanno alla seconda fase le prime tre classificate di ogni girone. La fase finale sarà composta da sei squadre.
Arti marziali.
Lo sport per tutti, a scuola con il Cip Molise Dare un sostegno ai progetti mirati al pieno coinvolgimento degli studenti con disabilità che frequentano la scuola secondaria di primo e secondo grado nell’attività motoria e sportiva. E’ questo lo scopo primario del concorso denominato “Lo sport per tutti a scuola” indetto dal Comi-
ranno le seguenti squadre: Trento, Colosimo, Bergamo, L’Aquilone e Ascoli. Dopo questa prima fase a girone all’italiana di sola andata, ac-
tato Italiano Paralimpico. Il progetto mira, pertanto, ad incentivare ed implementare nella scuola la realizzazione di azioni significative destinate ad alunni disabili, che consentano di ampliare le opportunità di apprendere attraverso il corpo, di sviluppare globalmente la personalità sul piano psico-motorio, di avvicinarsi alla pratica sportiva e di competere. L’ adesione gratuita, inoltre, consentirà di partecipare alle iniziative promosse dal comitato regionale del CIP Molise. Si potrà prendere visione completa del bando sul sito www.comitatoparalimpico.it. A supporto della campagna informativa svolta dal Cip Molise ci sarà anche l’ufficio regionale scolastico che invierà tramite email il bando completo a tutte le scuole della regione.
Oggi il primo corso di giudici di gara La Tullio Academy, Scuola di arti marziali, cultura e discipline orientali, ha organizzato per oggi il primo Corso di Giudici di gara per il settore Sanda e Kickboxing a Casalbordino. Il corso, di carattere nazionale, patrocinato dal comune di Casalbordino ed in collaborazione dell’ AMI (Arti Marziali Italia), è il primo appuntamento mirato a “formare” le varie figure necessarie allo svolgimento delle gare di Sanda e Kickboxing. Il programma della giornata prevede oltre alla parte teorica anche quella pratica, nella quale il corsista è seguito personalmente dai maestri Rocco Sergio Tullio (Presidente Tullio Academy) e Silvio Matelicani (Presidente AMI). Il maestro Tullio, organizzatore dichiara: “Il nostro intento è quello di avere un corpo arbitrale all’ interno dell’Associazione che potrà essere impiegato oltre che nella nostra gara FU JOW che ricordo, già alla seconda edizione è diventata un punto di riferimento dell’intero panorama marziale, anche in altri eventi del settore e nelle varie specialità. Infatti il corso ha previsto la formazione di ben tre figure arbitrali e
cioè Direttori di gara, Giudici di pedana e Giudici centrali. Potrei affermare che è un caso forse unico in Italia tra tutte le scuole e federazioni di queste discipline. Naturalmente la formazione continuerà costantemente con applicazioni sul campo, tanto che gli aspiranti faranno subito un affiancamento a giudici di gara di provata esperienza fra una settimana ad una gara organizzata dall’AMI”.
Il maestro Rocco Sergio Tullio
Oroscopo Ariete 21 mar - 20 apr
Toro 21 apr - 20 mag
Gemelli 21 mag - 21 giu
Cancro 22 giu - 22 lug
Leone 23 lug - 23 ago
Vergine 24 ago - 22 set
Bilancia 23 set - 22 ott
Scorpione 23 ott - 22 nov
Sagittario 23 nov - 21 dic
Capricorno 22 dic - 20 gen
Acquario 21 gen - 19 feb
Pesci 20 feb - 20 mar
Ariete - Una splendida volta celeste offre occasioni per sentirvi appagati e felici: garantisce curiosità amorose e intensità di sentimenti. Dimostrate al vostro lui, o alla vostra lei, cosa siete capaci di fare. Non servono giochi da prestigiatore per stupire! Al lavoro domani vi farete notare per la vostra indiscussa abilità e per i traguardi che riuscirete a raggiungere. Toro - Privilegiando la chiarezza in ogni circostanza avete di certo un saldo metro di giudizio per valutazioni in prospettiva. Attivatevi con impegno per avviare quei cambiamenti resi necessari dagli ultimi eventi. Confusione e incertezze su tutti i fronti, non ultimo quello del cuore: invece di accusare ingiustamente il partner, provate a fare due conti con la vostra affidabilità. Gemelli - In questa giornata sarete un po' impacciati nelle relazioni personali. Sicuramente qualcuno vorrà approfondire certi argomenti che vi riguardano ma non avrete la prontezza di captare questa opportunità per farvi conoscere meglio. Insomma, un po' di imprevisti ai quali potrete sicuramente rimediare proponendo un altro incontro. Cancro - Fate buon viso a cattivo gioco, anche se questo significherà dovervi sobbarcare impegni non programmati o che non sono di vostra competenza; tuttavia, ciò vi comporterà una piccola gratifica di soddisfazione personale. Moderazione nel cibo e ritmi regolari sono le chiavi del benessere. Cercate inoltre di non perdere troppe ore di sonno, riposate di più. Leone - Pianeti amici rendono piacevole questo giorno per la maggior parte di voi: vi sentite forti, energici e la vostra intraprendenza salirà alle stelle! Affari molto interessanti potranno concludere quanti di voi hanno un'attività autonoma. Tutto bene se siete felicemente in coppia. Incontri emozionanti, importanti per il vostro futuro, se siete single, se avete il cuore libero.
AGENDA
Scorpione - Non è il momento di sfidare la sorte, di lanciarvi in cose che non vi convincono, di fare prove di forza con il partner: rimandate le decisioni a momenti più facili. Visti alcuni transiti planetari, optate per una domenica tranquilla, lontano dai rumori, dai problemi e dalle facce di sempre. La buona cucina tradizionale, il relax e le giuste ore di sonno vi faranno ritrovare il sorriso. Sagittario - Vi sentite un po' strani, per via di un cielo poco armonico: tutto sta succedendo all'improvviso dentro e fuori di voi. Non fatevi impressionare dall'instabilità di questo momento e approfittate per mettere a punto i progetti che premono maggiormente. Combattete con ogni mezzo lo stress, ritagliandovi del tempo da dedicare a voi stessi, dormendo qualche ora di più. Capricorno - Configurazioni planetarie di rilevante importanza pongono il vostro segno zodiacale in primo piano. Giorno positivo, soprattutto se saprete sfruttare con intelligenza la vostra naturale intraprendenza. I risultati che otterrete saranno certo molto confortanti, in particolare se riuscirete a non rimandare a domani quello che potreste realizzare subito. Acquario - Un bellissimo cielo vi catapulta in una giornata straordinaria, sia per quanto riguarda la forma fisica che le occasioni di successo che potrete conseguire in ogni settore, a cominciare da quello sociale. Sarete così più considerati, felici e contenti, anche in amore! Siete single? Avete il cuore libero? La vostra sensibilità potrà condurvi alla scelta delle persone più "giuste". Pesci - Quattro pianeti si oppongono al vostro segno: vi rendono confusi, inquieti. Di conseguenza, non è facile dare il massimo, c'è l'impressione che ci siano tante cose più interessanti da fare. Dovete portare avanti i vostri doveri anche durante questi attacchi di apatia, di noia. Attenzione al denaro in uscita e anche a come maneggiate oggetti taglienti.
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Vergine - Forma fisica non proprio perfetta: non assumetevi nuovi impegni, cercate di non affaticarvi. Idee e progetti che non decollano, incontri e appuntamenti mancati potrebbero mettervi in ansia. Se non praticate abitualmente uno sport, camminate a piedi o pedalate in bicicletta nel parco più vicino. Cercate di non coltivare dubbi e apritevi con fiducia a chi vi vuole bene. Bilancia - Spazzando via quel senso d'instabilità dei giorni scorsi, la Luna amica in Gemelli, vi mette subito a vostro agio. La disponibilità con cui vi relazionerete agli altri renderà questa giornata costruttiva da tutti i punti di vista! Se la persona amata non si sente al centro dei vostri interessi, provate a rassicurarla, con slanci romantici e gesti d'inequivocabile chiarezza.
ORARI
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VENAFRO-ISERNIA-BOIANO-CAMPOBASSO TERMOLI-RIMINI-FORLI’-IMOLA-BOLOGNA IL SERVIZIO È SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDÌ - MERCOLEDÌ - VENERDÌ
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CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
TRENI CAMPOBASSO-TERMOLI Partenza Arrivo 06:00 07:42 06:48 08:34 09:40 11:15 12:20 14:11 14:15 15:50 17:18 19:08 17:40 19:30 18:30 20:12 21:00 23:00
TERMOLI-CAMPOBASSO Partenza Arrivo 05:49 07:38 06:49 08:24 12:17 13:58 13:17 15:00 15:00 16:39 16:17 17:53 17:30 19:21 18:40 20:30 20:48 22:38
CAMPOBASSO-ISERNIANAPOLI Partenza IS Arrivo 05:17 06:07 07:53 06:28 07:33 09:22 13:16 14:13 16:13 14:15 17:25 18:00 19:04 21:00
NAPOLI-ISERNIACAMPOBASSO Partenza IS Arrivo 04:56 07:35 08:35 05:20 07:55 08:35 12:11 14:09 15:20 12:43 16:01 14:10 15:57 16:58 14:29 17:30 17:11 19:02 20:00 19:30 21:28 22:25
CAMPOBASSO-ISERNIAROMA TERMINI Partenza IS Arrivo 05:52 06:47 08:53 07:15 08:19 10:14 08:33 09:35 11:40 14:20 15:15 17:19 17:01 17:55 19:54 19:30 20:39 22:54
ROMA TERMINI-ISERNIACAMPOBASSO Partenza IS Arrivo 06:15 08:17 09:15 09:15 11:16 12:13 14:08 16:21 17:26 14:40 17:52 19:00 17:08 19:43 20:44 19:02 21:09 22:00 20:08 22:03 22:55
CAMPOBASSO-TERMOLI 4,35 - 6,15 (festivo) - 6,30 - 7,00 - 7,45 - 8,05 (anche festivo) 11,00 (anche festivo) - 12,35 (anche festivo) - 13,45 - 14,10 (anche festivo) - 14,15 - 16,00 - 17,10 (festivo) - 17,20 - 18,05 - 19,55 20,35 (anche festivo)
TERMOLI-CAMPOBASSO 6,05 - 6,10 (festivo) - 6,30 - 6,50 - 7,45 - 8,15 - 8,30 (festivo) - 10,00 12,40 - 13,45 - 14,00 (anche festivo) - 14,10 - 16,05 (anche festivo) 16,20 - 17,10 - 18,40 (anche festivo) - 19,40 - 20,00 - 22,05 (festivo) 22,10 (anche festivo)
NON SI EFFETTUA ALCUN SERVIZIO NEI GIORNI: CAPODANNO- PASQUA - 1° MAGGIO E NATALE
& Blob edizioni presentano
IL MOLISE NEL VENTENNIO FASCISTA di Giuseppe Saluppo la prima organica ricostruzione della storia della nostra regione durante il periodo fascista “Una ricostruzione piana, organica, completa, ricca di notizie inedite che ci consentono di entrare nel vivo di storiche decisioni politiche che hanno avuto effe i dire i non solo sul destino della nostra gente ma anche dell’Italia intera”. Dalla prefazione di mons. Gabriele Teti
336 pagine € 19,90
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