Quotidiano - 05 Giugno 2012

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ANNO VIII - N° 130 - MARTEDÌ 05 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Michele Iorio

L'Oscar del giorno lo assegniamo al presidente della Giunta regionale, Michele Iorio, che nel corso di una conferenza stampa ha voluto significare le sue ragioni in merito a quanto decretato come commissario del post sisma nel 2002 per l'allargamento dell'area del cratere. Lo ha voluto fare unitamente a tutti i Sindaci dei Comuni inclusi nella nuova disposizione. Ha sottolineato come buona parte della provincia di Campobasso sia stata interessata dall'evento e, per questo, non poteva essere tenuta fuori.

Il Tapiro del giorno a Gianfranco Vitagliano

Il Tapiro del giorno lo torniamo ad assegnare all'assessore regionale alla Programmazione, Gianfranco Vitagliano. Dopo avere ritenuto chiusa la fase dello iorismo sul suo profilo Facebook ha sottolineato come si sente: "Né traditore né iorista". Come dire, se non è zuppa è pan bagnato. E questa volta non serve la sua abilità dialettica a cercare di ribaltare il concetto espresso. E' troppo chiaro. Ed è anche legittimo sul piano politico ma solo dopo la presentazione delle dimissioni da assessore della Giunta guidata da un certo Iorio la cui politica iorista, per Vitagliano, è finita. Visto che è delegato da uno che è finito, non è finito anche lui?

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2 05 giugno 2012

L’inchiesta. Il commissario Iorio chiamato a risarcire lo Stato di158 milioni

Ricostruzione sotto la lente

L’incontro. Il governatore ha convocato stampa e amministratori

I sindaci: condividiamo le parole del presidente CAMPOBASSO. Il commissario per la ricostruzione Iorio ha invitato anche i sindaci dei comuni terremotati alla conferenza stampa affinché anche loro si rendessero conto di come stanno realmente le cose. Presenti anche il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis ed il consigliere regionale delegato per la ricostruzione, Nico Romagnuolo. Ricordiamo che sono quattordici i comuni che fanno parte del cratere, sessantanove quelli che non ne fanno parte, pur avendo registrato danni ingenti. Una quindicina in tutto, quelli che hanno accolto l’invito del governatopre, seduti attorno al tavolo della Giunta ad ascoltare in silenzio quello che il presidente della Regione aveva da comunicare sulla controversa questione legata alla ricostruzione. Il sindaco di Montagano, Enrico Galuppo, ha ascoltato con attenzione le parole di Iorio, parole che ha detto di condividere, al termine della conferenza stampa. Sindaco, che idea si è fatta di quello che ha detto Iorio, in relazione al presunto allargamento dell’area del cratere sismico? “Noi sindaci dei 69 comuni fuori dal cratere abbiamo già espresso solidarietà al presidente, al presidente in quanto tale. Per noi non è una questione politica, sia ben chiaro. Al posto di Michele Iorio mpoteva esserci chiunque: la nostra posizione non sarebbe di certo cambiata”. Quindi cosa pensate dell’accusa di aver esteso l’area del cratere? “Secondo noi non c’è stato l’allargamento del quale si parla, perché effettivamente bisognava intervenire laddove c’erano i danni”. Danni che siete stati voi sindaci a segnalare alla struttura commissa-

riale... “Certo, non se li è mica inventati il commissario, questo nella maniera più assoluta. Le ordinanze parlano chiaro e danno la precedenza ai comuni del cratere. Insomma, c’è stata una diversificazione negli interventi e nell’assegnazione delle risorse. Noi abbiamo comunque sempre affermato che il cittadino terremotato che è rimasto fuori di casa in uno dei comuni fuori dal cratere ha lo stesso diritto di quello che invece ne fa parte”. Sindaco, qual è la situazione del suo Comune, che lo ricordiamo, è fuori dall’area del cratere? “Quando mi sono insediato, nel 2004, c’erano 36 progetti in classe A. Li abbiamo confrontati con lo staff tecnico della Regione e del Coc. Al termine di questa verifica il numero dei Peu in classe A è sceso a 21. Voglio ricordare che nel mio comune ci sono 21 famiglie che stanno fuori casa. La situazione è grave. Queste persone vivono nelle casette, hanno tutto quello che gli occorre, facciamo il possibile, ma è chiaro che dopo dieci anni queste persone vogliono tornare nelle loro case. E’ un loro sacrosanto diritto”. Sindaco, lei condivide la presa di posizione, estremamente dura, assunta dal presidente Iorio in relazione alle accuse che gli vengono mosse? “Condivido il suo atteggiamento. E’ stato attaccato ed ora si difende, tirando fuori le carte. I documenti parlano chiaro. Secondo noi l’allargamento non è stato fatto e chi si trovava a governare, in quel momento, non avrebbe potuto fare diversamente dall’interpretare la legge. Non poteva lasciare la gente senza casa”. Temete che questo clima di sospetto possa in qualche modo rallen-

Enrico Galuppo è il sindaco di Montagano Il suo comune ha ancora 21 famiglie che vivono fuori casa da dieci anni

tare, se non addirittura mettere a rischio la ricostruzione? “Siamo preoccupati. Tuttavia io credo che il presidente Iorio non si fermerà, non fa parte del suo carattere, però queste prese di posizione, probabilmente, possono creare un’accentuazione della burocrazia”. A cosa si riferisce? “Voglio dire che quando ci sono denunce, quando c’è chi attacca a testa bassa, normalmente dall’altra parte ci si protegge, legalmente, intendo. Quindi, secondo me ora la struttura, i tecnici lavoreranno con i piedi di piombo per evitare qualsiasi tipo di problema o contestazione”. Al termine della conferenza stampa il sindaco di Petrella Tifernina, Fulvio Di Lisio, ha chiesto al presidente Iorio lumi sull’Agenzia regionale di Protezione civile che deve occuparsi della ricostruzione... “Ci eravamo ripromessi di parlarne con il presidente, lo ha fatto lui per tutti, anche se forse non era quello il momento giusto. Iorio ha annunciato che la prossima settimana partiranno i primi bandi”. Ma la ricostruzione sta procedendo? “Noi stiamo andando avanti con le nostre forze, i nostri mezzi, con l’attività normale dei nostri tecnici”. Quindi, da quando si è chiuso lo stato di criticità concesso dal Governo, ufficialmente è tutto fermo perché l’Agenzia regionale non è ancora entrata in funzione? “E’ così. Ognuno si arrangia come può. Chi ha uno staff tecnico comunale lo utilizza anche per seguire la ricostruzioneva avanti, seppure tra mille difficoltà e, vista la situazione, anche con molta prudenza”. amdm


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3 05 giugno 2012

Post-sisma, Iorio attacca: Una grave speculazione di Anna Di Matteo CAMPOBASSO. “Ho la coscienza a posto e rifarei le stesse cose. Le accuse che mi vengono mosse dalla Procura di Campobasso e dalle Fiamme Gialle non sono altro che una bufala e mi difenderò nelle sedi opportune”. E’ un Michele Iorio determinato a smentire con i fatti, anzi con i documenti, le accuse che gli vengono addebitate in relazione al presunto allargamento dell’area del cratere sismico, a causa del quale il commissario per la ricostruzione avrebbe arrecato alle casse dello Stato un danno da 158 milioni di euro,somma che il presidente è chiamato a restituire. Accuse, peraltro, mosse anche all’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Si presenta ai giornalisti ed ai sindaci della provincia di Campobasso per dire la sua sull’intera vicenda. “Finora ho taciuto – dice deciso – ma ora è arrivato il momento di dire come stanno realmente le cose, perché i cittadini hanno tutto il diritto di essere messi al corrente di quanto sta accadendo. Avrei allargato l’area del cratere. Tutto ciò è falso, falso – ripete – Io non ho allargato un bel nulla. Esiste l’ordinanza dell’allora presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi, la 3253 del 2010 che disciplina la materia. Non abbiamo fatto altro che adottare quel provvedimento”. Si dice rammaricato il governatore, prova una indignazione profonda non tanto per la propria immagine ormai fatta oggetto quotidianamente di invettive di ogni genere, ma per il danno che queste notizie creano all’intero Molise. Notizie che, a giudizio del presidente, metterebbero a rischio i 384 milioni che serviranno per proseguire la ricostruzione, perché la Regione, ormai, ha perso credibilità.” Vista la si-

DI PIETRO Ora mi aspetto lo sciacallaggio politico da parte dell’onorevole In questo modo infanga il Molise I DANNI Ci siamo attenuti alle richieste giunte dai sindaci e certificate dai tecnici e dal Coc di Larino

Il presidente replica alle accuse delle Fiamme Gialle: non ho esteso l’area del cratere sismico. Una bufala tuazione non so se sia ancora il caso di assumersi la responsabilità di andare avanti”. E se la prende con Antonio Di Pietro che, dopo aver incalzato per settimane il Governo, affinché intervenisse sulla gestione della sanità in Molise, ora annuncia altre iniziative per far luce sulla ricostruzione. “Ora mi aspetto il solito sciacallaggio politico, soprattutto da parte dell’onorevole Di Pietro – denuncia Iorio – e che mi dedica un question time alla settimana. Però, a questo punto vorrei ricordare a Di Pietro che, quando era ministro alle Infrastrutture, anche lui si occupò della ricostruzione post-sisma in Molise, reperendo, giustamente, circa 180 milioni di euro per portare avanti le opere. Nell’elenco stilato all’epoca dal ministro figurano, guarda caso, anche 2 milioni 700 mila euro destinati a Montenero di Bisaccia… Perciò consiglierei a Di Pietro di tacere, invece di continuare a gettare fango sul Molise”. Iorio va avanti e, documenti alla mano, mostra le cifre, l’elenco dei comuni che hanno beneficiato delle risorse e precisa anche che la fotografia della situazione complessiva e la classificazione dei danni è stata il frutto delle segnalazioni fatte pervenire dai sindaci dei comuni colpiti, certificati dai tecnici ed elaborati dal Coc di Larino, gestito, all’epoca, da Bertolaso. E dunque se di danno, se di responsabilità si deve parlare, allora è giusto, a giudizio del commissario, che le responsabilità vadano equamente distribuite ed eventualmente perseguite. “Purtroppo in questo Paese chi fa il proprio dovere, chi si assume le responsabilità dei propri atti è oggetto di accuse assurde – denuncia – Abbiamo lavorato correttamente e certamente non in malafede e non posso essere considerato responsabile di tutto quello che accade in Molise. Qui ci troviamo di fronte ad una speculazione estremamente grave. Per attac-

care Iorio si danneggia l’intera regione. E’ questo il mio rammarico”. Una difesa decisa di tutto quello che la struttura commissariale ha fatto in questi anni. “Abbiamo avuto diecimila sfollati – ricorda il presidente della Giunta regionale – Alla luce di quanto accaduto in Emilia, se non avessimo avuto l’accortezza di far evacuare tutta quella gente, probabilmente ci sarebbero state altre vittime in seguito alle continue scosse”. E poi il capitolo scuole. “Dalle verifiche seguite immediatamente dopo il sisma, era emersa una situazione drammatica per quanto riguarda la sicurezza degli edifici scolastici. Se non avessimo provveduto e rimetterli in sesto, si sarebbe potuta verificare un’altra tragedia, come quella di San Giuliano. Insomma, io dovrei restituire 158 milioni di euro – non mi basterebbero dieci vite per farlo – solo per aver ricostruito case, chiese, scuole. Sono convinto di aver lavorato ed agito solo ed esclusivamente per il bene del Molise e farò valere le mie ragioni”, chiude il presidente della Regione, intenzionato, stavolta, ad andare fino in fondo alla vicenda per dimostrare che la ricostruzione del Molise si è svolta e si sta svolgendo all’insegna della più totale trasparenza, sfidando chiunque ad affermare il contrario.


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4 05 giugno 2012

Articolo 18 Lite tra ministri per introdurre i licenziamenti nel pubblico impiego Sulla riforma dell’articolo 18 non c’è accordo nemmeno nel governo tecnico. Il ministro per la Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi e il titolare del dicastero Lavoro, Elsa Fornero, hanno dibattuto a mezzo stampa sulla possibilità di licenziamento dei dipendenti pubblici. "Auspico parità di trattamento tra i lavoratori del settore privato e quelli del settore pubblico", afferma Fornero, ribattendo al collega, il quale aveva puntualizzato come “sul pubblico impiego, non sono previsti i licenziamenti”. Eppure, per un principi di equità, il governo aveva accelerato verso regole uguali per tutti, con licenziamenti per giusta causa, che dovrebbero diventare più morbidi: “Sono anche ministro delle pari opportunità – taglia corto Fornero – e dico che la riforma non riguarda solo uomini e donne, ma pure lavoratori pubblici e privati, lavoratori immigrati e nativi. C' è un concetto più ampio e mi parrebbe in contrasto con il mio mandato – conclude – se dicessi che le cose dovessero andare diversamente". Il problema restano le variazioni della bozza di delega sottoscritta da Stato, Regioni, enti locali e sindacati il 3 maggio. Infatti, nel testo del governo sparisce il riferimento al contratto collettivo nazionale, elemento decisivo per i sindacati, e la materia viene legata al rafforzamento dei doveri disciplinari di dipendenti e dirigenti.

Michele Petraroia: “Sulle emergenze economiche e sul lavoro si dialoghi, abbassando i toni per il bene del Molise”

Amministrare oltre la contrapposizione

CAMPOBASSO. Gli inglesi, in ossequio al pragmatismo che li contraddistingue, annoverano in un pur scarno dizionario ben due termini distinti per definire la politica: policy, ovvero ciò che un partito prospetta in astratto e politics, cioè l’azione pratica dei soggetti che amministrano o governano la res publica. Il politico sbraita, urla, emulsiona la rabbia della piazza; l’amministratore dà vita all'organo cui è affidata la gestione e la direzione dell'Ente. Se le due prerogative si combinano, fino a fondersi, la funzionalità del sistema è a rischio. “In un contesto (economico, ndr) come quello odierno – attacca Michele Petraroia – aperto ad ogni ulteriore peggioramento, il vaso di coccio molisano oscilla tra un vuoto di classe dirigente, una fase istituzionale incerta e una crisi di valori che porta a diatribe personalistiche, contrasti di potere e veementi scambi d'accusa nel ristretto nucleo delle famiglie che dominano la regione da sempre”. Tra i tanti mali nostrani, scontiamo pure l’incapacità o

La replica. di Filippo Monaco* Sig. Direttore, a seguito dell’articolo apparso ieri sul giornale da Lei diretto, firmato da qualcuno che si nasconde dietro il nome illustre di Cirano, tengo a precisare che le teorie politiche in esso espresse sono tanto divertenti quanto prive di fondamento. Teorie sulle quali ho finora taciuto perché non mi sembrava opportuno stroncare un simile esercizio di fantasia, certo che prima o poi il buonsenso avrebbe prevalso e la correttezza professionale avrebbe portato qualcuno ad accertarsi delle fonti di quelle che si fanno passare per notizie. Oggi non posso più tacere perché in quell’articolo si è messo in discussione

Con il tifo da stadio, le urla e il discredito degli untori, non si va molto lontano Serve collaborazione la non volontà “di fare sintesi sulle principali emergenze del territorio – continua il consigliere del Pd – e ogni argomento viene utilizzato per spaccare e dividere in un cupido dissolvi, degno del peggior muoia Sansone con tutti i filistei. La classe dirigente locale scherza col fuoco, ignorando i pericoli di (…) una questione morale che non tocca solo i partiti, ma suggerisce un degrado etico generalizzato nella società che non ri-

sparmia nessun ambito, settore o territorio, da Nord a Sud”. Condizione di generalizzato disagio, suggerisce l’ex Cgil, implicano risposte adeguate, condivise; impongono oltretutto l’abbandono della logica delle fazioni e delle trincee partitiche a fronte di una più utile assunzione collettiva dell’onere dell’amministrazione. “Se fino ad ottobre governerà il centrodestra – continua Petraroia – e se da

Nessun litigio tra me e Candido Paglione qualcosa che vale molto più dei voli pindarici di un qualsiasi articolista o delle fantasie politiche che possono prendere il sopravvento in momenti di confusione come quello attuale, vale a dire la mia profonda amicizia con Candido Paglione. Un’amicizia lunga una vita che non sarà certo la politica a poter rovinare. L’unica verità, almeno per quello che mi riguarda, contenuta nell’articolo di Cirano riguarda l’incontro che io e Paglione abbiamo avuto nel nostro paese natale, Capracotta, ma anche questa non mi sembra poi una gran notizia. Ci in-

contriamo quasi tutte le volte che torno al paese e di diverso, ora, c’è solo che Candido è il segretario regionale del partito di cui io sono l’unico eletto in Regione, una ragione in più per incontrarsi, non Le pare? Mi auguro che anche Lei abbia il piacere di vivere un rapporto di amicizia sincero e duraturo come quello che mi lega a Candido Paglione, e se così è capirà la mia amarezza nel leggere certe fandonie e proverà lo stesso sdegno che ho provato io. La invito formalmente a ritrattare quanto asserito in quello scritto privo di qualsiasi fondamento o mi vedrò co-

novembre in poi gli subentrerà il centrosinistra, è opportuno che su materie di assoluto rilievo per l'economia regionale si faccia quadrato nell'esclusivo interesse del mondo del lavoro e delle imprese locali. Con il tifo da stadio, il discredito, le urla degli untori e le faziosità non si andrà lontano. Si prenda esempio – ammonisce – dalla classe dirigente del dopoguerra o di quella degli anni settanta, che pur in clima da guerra fredda, che era una cosa seria, o nel pieno dello scontro politico nazionale più duro, seppe ritrovarsi sulle principali direttrici della nostra modernizzazione”. Insomma, se passaggio del testimone istituzionale deve essere, avvenga senza contraccolpi, con spirito collaborativo e responsabilità. Peccato che né Iorio ne altri accettino la paternale, troppo anglosassone per smuovere le coscienze dei politici molisani. Di maggioranza e di minoranza, ovvio.

stretto a prendere le vie giudiziarie. Per il futuro, se mai vorrete parlare delle mie scelte politiche, vi invito ad accertarvi della verità prima di pubblicare l’articolo. Ribadisco che finora non ho ritenuto doveroso fare questo richiamo perché anche ai ragazzi che scrivono il giornalino di scuola si insegna la regola basilare della correttezza e veridicità delle fonti. Certo di un rapido riscontro e di poter leggere nell’immediato futuro sul suo giornale una smentita o un articolo con cui riesca a ripristinare un po’ di verità e di logica, porgo distinti saluti. Consigliere regionale di Sinistra ecologia e libertà


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5 05 giugno 2012

La situazione. Nonostante il piano industriale, c’è chi continua a chiedere il commissariamento

CAMPOBASSO. Le voci alzatesi ultimamente sulla Solagrital, fanno rischiare l'azienda avicola bojanese. Ma chi ha interesse a fare commissariare la Solagrital? Chi starebbe spingendo sul sistema cooperativistico per arrivare a questo risultato deleterio per la stessa azienda? E perchè proprio in questo momento dove sono stati approntati i piano industriale e sociale? Sono punti interrogativi pesanti, in queste ore, proprio mentre il management aziendale si appresta a mettere in pratica la nuova programmazione tendente a chiudere definitivamente con il passato e aprire uno spiraglio per il futuro. Possibile che ci sia a livello politico e, finanche, in qualche parte sindacale che per giochi esclusivamente di bassa bottega ci sia chi pensi al commissario? Ci si rende conto che un'eventualità del genere porterebbe, per davvero, al drastico ridimensionamento del personale fino a ridurre al lumicino le speranze di salvataggio dell'azienda? E perchè proprio ora che la situazione, pare, essersi messa per il verso giusto con l'accordo trovato al tavolo tecnico del 18 scorso? E giù di nuovi interrogativi pesanti. La Solagrital, in questo momento, non ha bisogno di chi spinge per il possibile com-

Il fatto. L’azienda avicola sta cercando di uscire dal momento di crisi ma ha necessità di fiducia

Solagrital, si continua a giocare contro la ripresa missariamento bensì avrebbe la necessità di vedere forze politiche e sindacali tese a sostenere le ragioni del piano industriale e sostenere, altresì, l'azienda molisana per superare il guado. In questo momento particolarmente difficile per l'occupazione e l'economia in genere non dovrebbero girare i becchini, nel senso di affossatori, ma uomini capaci di programmare e di sostenere un'idea di sviluppo. Con il raggiungimento dell’obiettivo generale di risanamento e di rilancio della produzione attraverso uno specifico piano, puntando a una serie diversificata di azioni che se attuate in maniera coordinata, potranno concorrere ad ottenere molti dei risultati attesi ed auspicati dagli amministratori dell'azienda. Su queste azioni bisognerebbe concentrare gli sforzi di tutte le parti in causa e protendere verso un consolidamento qualitativo della produzione, un incremento della visibilità della produzione regionale e ancora verso una stabile certificazione

di garanzia della qualità nei confronti del consumatore. Puntare, altresì, su un Osservatorio economico dello sviluppo agroalimentare teso alla filiera avicola che proprio in Molise vede numeri di fatturato secondi solo all'Emilia Romagna. Pensare a eventuali o possibili commissari per fare uno sgambetto politico e non guardare in faccia la realtà appare roba da folli.

La replica. Dopo le polemiche apparse sulla stampa

Di Sandro: “La Pet Tc anche al Cardarelli” CAMPOBASSO. “In ragione della necessità di prevedere il contenimento dei costi e a garanzia del fabbisogno di cure accertato, la PET-TC, oltre ad essere assicurata presso il Cardarelli di Campobasso, è operativa anche presso la Neuromed di Pozzilli a salvaguardia non solo delle esigenze dei pazienti regionali ma anche della considerevole utenza extraregionale”. Così l'assessore regionale alla Sanità, Filoteo Di Sandro, a seguito di alcuni articoli di stampa che facevano seguito alla pubblicazione del Decreto del Commissario ad acta n. 10 del 21 maggio 2012, che ridefinisce il fabbisogno sanitario per il prossimo anno. "Tali previsioni sono giustificate - aggiunge Di Sandro - in ragione di una politica di contenimento dei costi e di garanzia dell’appropriatezza delle cure, per queste ragioni il decreto ribadisce, l’impossibilità di procedere ad ulteriori autorizzazioni di strutture private alla prestazione di alcuni servizi della “Diagnostica per immagini”.

Camera Commercio, un nuovo Statuto per favorire l’azione CAMPOBASSO. Il Consiglio della Camera di Commercio di Campobasso ha approvato il nuovo Statuto. Il documento, che regola le attività dell’Ente camerale, è stato reso più snello, riducendo a 54 articoli gli originari 56 ed ha incentrato la propria attenzione sul rispetto delle pari opportunità. L’articolo 10, infatti, stabilisce che, nell’indicazione dei candidati al Consiglio Camerale, le associazioni economiche, chiamate a designare più di 2 rappresentanti, devono indicare almeno una persona di genere diverso. Allo stesso modo, quando gli organi camerali devono designare più di 2 componenti di un altro organismo, almeno uno deve essere di genere diverso. Il nuovo Statuto prevede anche l’istituzione di una Consulta degli Ordini Professionali e delle Professioni, chiamando a farne parte i presidenti provinciali degli Ordini e i rappresentanti delle associazioni maggiormente rappresentative delle categorie di professioni. All’interno del Consiglio camerale sarà designato un rappresentante della Consulta. Il Consiglio camerale si arricchisce quindi del rilevante contributo di una realtà qualificata come quella dei liberi professionisti che precedentemente, pur avendo una funzioni di raccordo tra mondo imprenditoriale e sistema camerale, non avevano un ruolo istituzionale all’interno dell’ente camerale. Nella stessa seduta il Consiglio camerale ha proceduto ad integrare due componenti del Consiglio nella Giunta camerale. Edoardo Falcione è stato eletto componente di Giunta in rappresentanza del Settore Industria, mentre Guido Di Ninno è stato eletto quale rappresentante dell’Artigianato. Il Presidente della Camera di Commercio di Campobasso, Amodio De Angelis, ha espresso così la sua soddisfazione: “Il nuovo strumento ci permetterà di lavorare in maniera ancora più efficiente, grazie anche all’entusiasmo che caratterizzerà i nuovi eletti, a cui vanno i migliori auguri da parte dell’intero consiglio”.



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7 05 giugno 2012

La questione. La Cgil ieri ha indetto una giornata di sciopero contro i tagli

Il fatto. A rischio chiusura 32 sportelli dopo quelli già ridotti lo scorso anno

La situazione. In regione non sono più presenti servizi che operano in altre parti

Poste, Molise ridotto a francobollo CAMPOBASSO. Non pochi i disservizi che sono stati registrati ieri nel servizio delle Poste in Molise per lo sciopero di 24 ore proclamato dalla Cgil in segno di protesta contro gli ulteriori tagli previsti per il comparto regionale. Si parla, infatti, della chiusura di 32 sportelli sul territorio che andrà ad affiancare l'eccezione che avviene nell'organizzazione delle poste del Molise, unica regione in Italia con due riferimenti direzionali diversi e lontani tra loro centinaia di chilometri: Bari, per il riferimento delle risorse umane e Roma, per l'organizzazione del servizio postale. Tale circostanza crea una sovrapposizione ed una confusione gestionale, in quanto, appare chiaro che colui che gestisce le risorse umane (Bari) non può organizzare il lavoro di quelle risorse (Roma) e viceversa colui che organizza il lavoro non può gestire quelle risorse. Il Molise, poi, è l'unica regione in tutta Italia ad avere l'organizzazione direzionale spezzettata in tre direzioni diverse, situate a loro volta in tre regioni diverse, ovvero, l'area logistica

territoriale centro con sede in Roma; il responsabile umane risorse con sede in Bari; il recapito area manageriale 4 con sede a Pescara. Quando sarebbe più logico e meno dispendioso, che le stesse dipendessero da una sola struttura regionale capace di racchiudere le tre direzioni. Il Molise, ancora, è stata l'unica regione d'Italia a non aver avuto la trasformazione dell'ex CPO (centro

L’opposizione a De Matteis: “Perchè sono stati bloccati 20 milioni per la viabilità?” CAMPOBASSO. "E' possibile bloccare 20 milioni di euro destinati alle Opere pubbliche per una serie di inadempienze dell'amministrazione provinciale?". Sono i consiglieri di opposizione alla Provincia di Campobasso a chiedere all'assessore competente di fare luce sulle motivazioni di un ritardo di un anno trascorso e di un ulteriore periodo di circa sei mesi che trascorrerà, riguardo l'avvio di circa 20 milioni di euro di lavori destinati alla riqualificazione delle strade. "E' un ritardo notevolissimo - denuncia il consigliere di minoranza Antonio Cerio - E' il caso che la Provincia prenda subito provvedimenti perché le imprese sono in difficoltà. Ancora non si è registrato l'affidamento dei nuovi lavori. Ne abbiamo già parlato in Commissione. Si velocizzino queste operazioni per ridare ossigeno alle imprese e offrire risposte al territorio". Nello specifico, l'opposizione sottolinea che le delibere 43 e 48 del corrente anno riprogrammano le opere che l'Amministrazione provinciale aveva già deliberato precedentemente, e che dalle stesse delibere non si riscontrano le motivazioni che richiedono una tale riprogrammazione. Il centrosinistra evidenzia, poi, che tali atti spostano il termine iniziale per l'avvio dei lavori da febbraio e marzo 2012 a dicembre 2012, ma che tale spostamento dei termini, pervenendo con ritardo rispetto al termine stabilito in precedenza, risulta a "sanatoria" e che, pertanto, nel frattempo l'attività amministrativa dell'Ente sarebbe inefficace. "La crisi in atto - chiudono i consiglieri del centrosinistra - rende necessario un approccio completamente opposto da parte dell'Amministrazione provinciale, ovverosia di accelerazione e non di ritardo dei lavori".

Una mozione sull’argomento è stata presentata per la discussione in Consiglio

postale operativo) in CP (centro prioritario), così come è avvenuto in tutte le altre regioni. Non è stata mai attivata una qualsiasi direzione di servizi innovativi così come è stato per molti capoluoghi di regione e di provincia, ad esempio a Benevento è stato attivato il servizio «SEGUIMI» nazionale. Tali riorganizzazioni contrastano anche con le esigenze del Molise che ha

bisogno, al contrario, di organizzare ed indirizzare le proprie risorse umane ed economiche verso le necessità specifiche della realtà locale, che non possono essere valutate da altre entità regionali (Puglia, Lazio ed Abruzzo). Ancora, Campobasso, pur essendo capoluogo di regione, è stato depennato dall'elenco dei centri prioritari al contrario di altre piccole regioni come, ad esempio, la Basilicata, la ricaduta negativa è evidente, saranno cancellati altri servizi ed altre risorse umane e la lavorazione del prodotto postale (prioritario, j+1 e raccomandate veloci) sarà demandato anch'esso al CMP di Pescara, con i conseguenti disservizi che inevitabilmente ne scaturiranno. Infine, sono state destinate fuori del territorio regionale tutte le scelte di programmazione e di organizzazione dei servizi essenziali; basti pensare alla Ram 4 che gestisce i servizi di recapito, quasi tutti molisani, che è stata tolta al Molise e ceduta a Pescara. Un sistema, quindi, che avrebbe necessità di trovare una più accorta classe politica chiamata a porre un freno a questa deriva.

Il caso. Sulla questione l’Idv interroga l’assessore alla Sanità

Di Pietro: “Lavoratori Dec, nessuno dà una risposta” CAMPOBASSO. L’Italia dei Valori è tornata ad interessarsi alla questione dei lavoratori Dec. Questa volta attraverso un’interrogazione regionale a firma del consigliere Cristiano Di Pietro il quale ha chiesto di sapere dal presidente della Giunta, con delega alle Politiche del lavoro e dall’assessore alla sanità, quali risposte la Regione Molise intenda fornire in merito alla mancata retribuzione dei lavoratori dell’azienda. "La Dec si occupa, all’interno della Fondazione Giovanni Paolo II, dei servizi di pulizia e manutenzione, ma anche di trasporto sangue, servizio bar, foresteria, guardiania e centralino. Vale la pena di ricordare che la società in questione è la prima impresa di costruzione e manutenzione del Mezzogiorno con un fatturato - dati de “IlSole24ore” - che supera i 350 milioni di euro; la Dec Spa fa capo ai fratelli Daniele e Gerardo De Gennaro, arrestati per

frode e corruzione per alcuni parcheggi sotterranei a Bari, costruttori con la società Adinvest, la Cattolica di Campobasso ora Fondazione Giovanni Paolo II. Nonostante i dati di bilancio, però, i dipendenti, da tempo, lamentano ritardi nei pagamenti delle spettanze e da febbraio non ricevono lo stipendio". Per questo il consigliere Di Pietro ha inteso interessare il Presidente della Giunta regionale e l’assessore alla sanità affinchè, per quanto di loro competenza, mettano in atto azioni indirizzate alla risoluzione della vicenda. “L’Italia dei Valori – ha dichiarato Di Pietro sia a livello nazionale che regionale sta portando avanti il suo impegno per poter dare una risposta esaustiva ai lavoratori Dec che stanno affrontando un momento di profondo disagio. Molti di loro – ha concluso - non hanno altre risorse per garantire ai propri figli una degna esistenza”


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Campobasso

05 giugno 2012

Il primo cittadino, criticato dalla gente in piazza Prefettura, continua a scaricare le sue responsabilità sui consiglieri che non hanno partecipato all’organizzazione del Corpus Domini

Nel centrosinistra parla solo Coralbo: gli slogan del sindaco nascondono quello che non è capace di fare

di Assunta Domeneghetti CAMPOBASSO. Una pioggia di fischi ha accolto il sindaco, Gino Di Bartolomeo, domenica sera in piazza Prefettura quando ha portato il suo saluto all’associazione che ha organizzato, dopo tre anni di assenza, la rievocazione dei Crociati e Trinitari. La manifestazione, che a detta del primo cittadino “è la risposta più bella da spedire a tutti i gufi che hanno detto che quest’anno non si faceva nulla”, ha poco a che vedere con le critiche che copiose stanno piombando addosso al fuciliere. Lui finge di non vederle e si difende come può scaricando le responsabilità su quei consiglieri che del cartellone non conoscono nemmeno tutti i dettagli. Evidentemente perché con la sua organizzazione c’entrano poco o nulla. Uno di questi, tirato continuamente per la giacca dal primo cittadino, è l’ex fedelissimo Salvatore Colagiovanni. Che tanto per cominciare ha già fatto sapere che sul balcone del Municipio domenica non ci sarà “per impegni personali”. La posizione di Colagiovanni è com-

chele Coralbo (Costruire Democrazia), ad esempio, che ieri ha detto: “L’appuntamento del Corpus Domini rappresenta o dovrebbe rappresentare il giro di boa tra la programmazione culturale invernale, che si avvia a conclusione, e la programmazione culturale estiva, che invece da questa data scandisce il suo avvio e il suo percorso. Purtroppo questa amministrazione è riuscita in pochi anni a distruggere tutto quanto si era costruito intorno a questo appuntamento, e credo che al di là del balletto dei numeri, degli slogan inneggianti la sobrietà, o di qualsiasi altro discorso di carattere populista, oggi come non mai, in questo momento di profonda crisi, la città paga ancora una volta tutta l’incapacità amministrativa di questo governo. Se si osserva e si pensa a tutto questo, oggi danno ancora più fastidio quei proclami del nostro sindaco che in tutte le occasioni si affanna ad annunciare la candidatura della marcia dei misteri a patrimonio delle tradizioni italiane presso l’Unesco. Quelle frasi non appaiono più degli obiettivi, ma un’astuta mossa per nascondere ciò che non i è capaci di fare”.

Crociati e Trinitari, pioggia di fischi per Di Bartolomeo prensibile: il fuciliere sta giocando ‘sporco’, cosicché se Corpus Domini dovesse rivelarsi un flop, potrà sempre dire “hanno fatto tutto loro”. E per ‘loro’ intende anche il più taciturno Alessandro Pascale e i vari Stafano Ramundo e Alberto Tramontano che invece un ruolo attivo lo hanno avuto eccome. “Ho condiviso solo in parte il percorso. Ero d’accordo che

Nella sala della Costituzione

Diario Cinque, oggi la presentazione CAMPOBASSO. Oggi pomeriggio alle 17 e 30 nella sala della Costituzione della Provincia di Campobasso, sarà presentato il libro ‘Diario Cinque 2003-2007’ a cura di Vincenzo Manocchio. Si tratta di una rassegna stampa edita da Habacus edithore. Alla presentazione interverranno, oltre al presidente di palazzo Magno, Rosario De Matteis, anche il presidente del Consiglio regionale, Mario Pietracupa, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, Antonio Lupo, l’autore del testo, Andrea Silvaroli, la consigliera di Parità della Regione Molise, Giuditta Lembo e l’editore Vincenzo Manocchio.

per questa festa dovessimo spendere pochi soldi – ha spiegato Colagiovanni - ma da qui a ringraziarmi mi sembra eccessivo. Non so nemmeno chi si esibirà l’ultima sera”. Oltre a Pascale, comunque, a starsene buono, buono è anche centrosinistra. Dall’opposizione tutto tace, probabilmente fino a lunedì, quando tutti si toglieranno i sassolini dalle scarpe. Ma c’è anche chi non può aspettare. Il consigliere Mi-

Colagiovanni: “Inadeguato ringraziarmi, io non ho fatto quasi niente”

Quando il Molise funziona: la fondazione Cultura Il 2 giugno sono stato ad ascoltare un concerto, ma non solo. Ero molto prevenuto perché avevo provato, qualche tempo fa, ad assistere al concerto di Uto Ughi all’Auditorium di Isernia ma, tra prenotati ed autorità, non ero riuscito a trovare posto. Con grande soddisfazione e meraviglia, sabato 2 giugno, sono rientrato nel palazzo dell’ex Gil di Campobasso accolto da un gentilissimo staff di persone e l’impressione, da subito, è stata molto favorevole. Mi sono trovato in un luogo speciale e, per più di due ore, mi sono sentito in Europa. Una grande piazza al centro del palazzo mi invitava a guardare la bellissima riqualificazione del luogo che frequentavo da ragazzo. Poi sono stato invitato a visitare una mostra, allestita per l’occasione, e mera-

viglia delle meraviglie ho constatato che la vecchia e storica palestra della Gil è stata trasformata in un significativo spazio aperto dove, mi hanno spiegato, troveranno spazio un infopoint, biblioteca ed esposizioni ed attività culturali. Tutto intorno si sentiva musica e la gente numerosa che parlava, ricordava e plaudiva alla riapertura. Poi sono stato accompagnato all’auditorium, che per me resterà sempre il Cinema Odeon. Ho chiesto del responsabile per complimentarmi con lui. Ed è subito arrivato. Sandro Arco, una persona squisita che mi ha raccontato con passione dei tanti progetti e delle attività che intende svolgere all’interno della struttura. Mi ha parlato della Fondazione, del grande sforzo che il Consiglio di amministrazione sta facendo e

della importante azione strategica del Presidente Iorio nella ristrutturazione complessiva e nella destinazione degli spazi. L’impressione che ho avuto è stata di grande professionalità e qualità delle persone, finalmente. Se questo è la Fondazione Cultura ritengo sia una scelta azzeccata, azzeccatissima. Poi mi sono accomodato, quando una voce in diffusione sull’intero stabile ha dato la terza chiamata, per ascoltare l’Orchestra Stabile del Molise. Un misuratissimo ed intelligente saluto dai contenuti importanti del Direttore della Fondazione e parte il concerto. Alla fine sono uscito, ho salutato e sono andato a dormire contento, perché sono stato bene e mi sono ri-sentito orgoglioso della mia regione. Giovanni


Campobasso

9 05 giugno 2012

L’allegoria. La situazione in essere in Comune ci è parsa una sorta di girone dantesco Il nostro giornale satirico ha voluto dare questa libera interpretazione

CAMPOBASSO. "Pensa lettor", la situazione politica e amministrativa a palazzo San Giorgio sembra assumere, per davvero, i caratteri tipici dell'Inferno di Dante Alighieri. Ti sarai reso conto in questi mesi dell'immobilismo politico della Giunta comunale; del gridare costante e continuo "non abbiamo i soldi nemmeno per un gelato" da parte del Sindaco; delle rotture interne alla maggioranza alle quali, però, non ha fatto seguito alcuna posizione di distanza; di chi dice di votare ancora i provvedimenti ma vorrebbe in cambio un assessorato; dell'io avrei saputo fare meglio professato dalle opposizioni. Una bolgia, in pratica, che non ha fatto il bene della città. Un'immagine non propriamente felice per un Capoluogo di Regione. Così, scomodando padre Dante, abbiamo voluto ripercorrere con il Sommo poeta le tappe della sua discesa letteraria all'Inferno. Come cittadini che si trovano "nel bel mezzo del cammin immersi in una selva oscura". Ci si imbatte, così, ben presto nel traghetattore Caronte, il sindaco della città Gino Di Bartolomeo, che sembra ripetere quel dantesco "Per me si va nella città dolente", nel presentare un Capoluogo che ha perso molto in questi ultimi anni e non si riconosce nemmeno più nelle sue tradizioni. Certo, ci sono stati consiglieri di maggioranza che hanno contestato l'assenza di qualsivoglia azione programmatica da parte della Giunta. Ma senza avere tratto alcuna considerazione successiva, senza nessun passaggio capace di indicare un nuovo percorso. E sempre il Sommo poeta a descrivere la scena "Un coro di angeli che non furon ribelli nè pur fedeli" ma fecero parte a sè. Quelli che Dante inserisce nel cerchio degli Ignavi, cioè di coloro che non prendono una posizione distinta rispetto a quanto, pure, hanno detto di volersi allontanare. Immediatamente dopo ci sono i consiglieri dei gruppi di opposizione. "Figlio, or vedi l'anime di

Una città priva di prospettive e di programmi offre diversi spunti Da chi contesta la Giunta, ma non esce dalla coalizione, a chi va bene tutto, a un’opposizione senza idee

color cui vince l'ira", per avere perso le elezioni e la guida dell'amministrazione. Così a ogni piè pari il ritornello che loro certi errori non li hanno fatti e avrebbero bene amministrato. E', davvero, il girone degli Iracondi. Ma Gino non è solo, ha ancora una pattuglia di quelli che Dante definisce Adulatori, pronti a balzare a difesa del Sindaco contro tutto e tutti. A seguire gli assessori che il Sommo poeta mette nel cerchio degli Indovini per i tanti problemi in agenda lasciati alla magia di un provvedimento

difficile da trovare. "Di retro guarda, e fa ritroso calle", come dire che si guarda dietro e si torna indietro sulla via. E a chiudere sono coloro "che dicono no pronti a dire ita ( sì)", che aspirano ad un assessorato e, di tanto in tanto, bussano alla posta del Sindaco per chiedere l'allargamento dell'esecutivo altrimenti pronti a far mancare i voti in aula. "Pensa lettor" che cosa si ha nella sala "consiliar". Ma, finalmente, "venimmo al piè d'un nobile Castello. E quindi uscimmo a riveder le stelle".


10 05 giugno 2012

Campobasso

Giudizio abbreviato ieri nel Tribunale di Campobasso

Usura ed estorsione, condannati tre rom Due anni ed otto mesi di reclusione per Di Rosa Guerino, assistito dall'avvocato Carmine Verde, tre anni per Di Rosa Domenico, difeso dal legale Giuseppe Fazio, tre anni e sei mesi per Ciarella Antonio, rappresentato dall'avvocato Nicolino Cristofaro. Si è concluso così il primo grado del processo a carico dei tre rom accusati di usura ed estorsione. Ieri, nel palazzo di Giustizia di viale Elena, la decisione del giudice Maria Rosaria Rinaldi che ha inoltre disposto un congruo risarcimento del danno per le vittime dell’usura, disponendo delle provvisionali dai 6mila ai 12mila euro. Al termine della requisitoria, il pubblico ministero Rossana Venditti, aveva chiesto per gli imputati rispettivamente 2 anni e 10 mesi, 3 anni e 3 anni ed otto mesi di reclusione. I tre rom del capoluogo furono arrestati lo scorso 25 febbraio. Con intimidazioni continue e minacce di morte attanagliavano le loro vittime in una morsa agghiacciante e subdola. A rivolgersi agli usurai erano cittadini in preda a gravi difficoltà economiche. Chiedevano piccoli e grandi prestiti, che i malviventi poi pretendevano indietro a tassi di interesse altissimi, tal-

volta vicini al 400%. In quei casi, impossibile per i clienti far fronte agli esborsi. Le somme lievitavano in pochi mesi e per spingere la restituzione immediata del denaro i rom arrivavano ad ossessionare i malcapitati, facendo anche capolino nei luoghi solitamente frequentati dalle vittime. Ma dopo mesi di pressioni, qualcuno ha deciso di denunciare le angherie subite rivolgendosi alla Questura di Campobasso. Immediata la partenza delle indagini: appostamenti, intercettazioni e pedinamenti per ricostruire un quadro torbido. In breve tempo, le autorità hanno appurato come diverse persone, talvolta costrette addirittura a denunciare falsi sinistri alle compagnie assicurative per girare agli infidi creditori le somme del risarcimento, fossero entrate nella rete degli strozzini che continuavano imperterriti nella loro attività minatoria pur essendo già stati raggiunti in precedenza da avvisi di garanzia. Gli elementi raccolti dagli agenti della Mobile, dunque, furono sufficienti ad indurre il gip del Tribunale di Campobasso, Teresina Pepe, ad emettere le ordinanze di custodia cautelare in carcere per i tre usurai.

Biblioteca Albino, il primo ebook dedicato ai disegni di Paolo Saverio Di Zinno CAMPOBASSO. In occasione del Corpus Domini la biblioteca Albino presenta il primo e-book prodotto completamente ‘in casa’ e dedicato ai disegni di Paolo Saverio Di Zinno contenuti nella raccolta Eliseo. I contenuti sono quelli già approntati dalla Biblioteca Albino per la realizzazione di un cd-rom della collana biblioteca virtuale e per il progetto Simbad. La pubblicazione in ePub, soprattutto, permetterà un’ampia e amichevole fruizione dei contenuti tramite dispositivi mobili come tablet e smartphone di ultima generazione, in particolare iPad e iPhone. Per scaricare il file in ePub basta cliccare sull'apposito banner posto in alto al centro dell'home page del sito web della Biblioteca Provinciale Pasquale Albino di Campobasso. La caratteristica insita in queste produzioni digitali è la fluidità e la possibilità di ‘rimettervi’ mano continuamente, praticamente in tempo reale, riuscendo così a migliorare contenuti e fruizione senza particolari intoppi temporali. Il primo prodotto ePub della Biblioteca Albino non si pone altri obiettivi se non quello di rappresentare semplicemente un importante punto di partenza verso una dimensione multimediale ancora più open source, in linea con il servizio che una biblioteca pubblica deve garantire indistintamente ad ogni cittadino. Questo, insomma, è un primo step operativo che era importante condividere con tutti gli utenti della biblioteca, nella convinzione che proprio con la massima trasparenza delle procedure tecnologiche alle quali insieme operatori e fruitori culturali si affacciano, si può rendere effettivo anche quel processo di formazione che richiede per tutti continui aggiornamenti e innovazioni.

Oggi l’inaugurazione di due mostre al circolo Sannitico Apriranno i battenti “Obiettivo dell’anima” e “Il sacro e il suo doppio” CAMPOBASSO – Saranno inaugurate oggi alle 16:30, nei locali del circolo Sannitico in piazza Prefettura, due mostre di artisti locali “Obiettivo dell’anima” di Frank Monaco e “Il sacro e il suo doppio” dai disegni di Paolo Saverio Di Zinno di Giuseppe Terrigno ed Ernesto Saquella. Saranno presenti, oltre al presidente della Provicia, Rosario De Matteis, l’assessore provinciale alla Promozione turistica, Alberto Tramontano, il sindaco di Campobasso Luigi Di Bartolomeo e l’amministrazione comunale di Campobasso. L’evento è compreso nel cartellone dei festeggiamenti del Corpus Domini.

Rissa tra rom dopo una ‘fuitina’, ascoltato un testimone E’ stato il sostituto commissario di polizia Mario Oriente ad essere ascoltato ieri, nel Tribunale di Campobasso durante il processo che vede coinvolti una ventina di rom del capoluogo. Ha riferito alcuni particolari relativi l’intervento degli agenti nella sera in cui sono avvenuti i fatti. Una testimonianza breve che non ha fornito comunque elementi rilevanti rispetto quanto già appreso. Il giudice Scarlato ha dunque fissato la prossima udienza al 16 luglio, quando dovranno essere ascoltate due delle parti offese. Decine le persone che, assistite dagli avvocati Fazio, Santoro, Piunno, Baranello, e Verde, nel 2005, avrebbero partecipato ad una mega rissa in città. Era il 19 ottobre quando in tre punti di Campobasso, via Sant’Antonio, via Marche e via Gramsci due fazioni di rom si scontrarono. Una azzuffata scaturita dalla cosiddetta ‘fuitina’ di due giovani: una minorenne ed il suo fidanzatino. Non vedendo rientrare la propria figlia a casa, i genitori della ragazza si rivolsero alle Forze dell’Ordine per denunciarne la scomparsa, apprendendo solo dopo che la 16enne si era allontanata con l’amato. Di lì la lite tra i due gruppi, quello della minorenne e quello del giovane. Da quanto ricostruito, la rissa tra i rom bloccò addirittura il traffico di una strada.


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Campobasso

05 giugno 2012

Nuovo allarme bomba in centro, torna la paura Frigo portatile sospetto rinvenuto davanti alla sede della Bnl: intervengono le autorità CAMPOBASSO. In principio fu la filiale di Equitalia, poi venne il turno di una scuola. Ieri mattina, invece, ad essere ‘sedotta e (rapidamente) abbandonata’ dall’inquieto spettro di possibili attentatori è

stata la sede della Bnl in viale Elena, nei cui pressi è stato rinvenuto un frigo portatile alquanto sospetto. La presenza dell’oggetto, lasciato proprio dinanzi ad una delle entrate della banca, ha

fatto tornare nuovamente l’allerta ai livelli di massima, anche sulla scia dei recenti e purtroppo tragici fatti balzati in testa alle cronache nazionali. Sul posto, tra gli sguardi spaventati dei passanti, sono in-

tervenuti subito Polizia e Carabinieri: immediata la procedura di evacuazione, che ha fatto riversare in strada funzionari della filiale e clienti, mentre la zona è stata subito transennata dalle forze dell’or-

dine. Per fortuna, i tempestivi accertamenti condotti hanno permesso di appurare che nel frigo non ci fosse nulla di pericoloso e l’allarme è rientrato nel giro di qualche minuto.

Blitz dei carabinieri: nei guai anche un agente della Polizia penitenziaria CAMPOBASSO. La disperazione di una madre ed il suo allarmato appello alle forze dell’ordine. E’ partita da qui l’operazione ‘Grido di aiuto’, da quelle poche righe scritte nel tentativo di strappare l’amato figlio ai tentacoli della droga. A raccogliere l’istanza della donna – che aveva sorpreso il ragazzo con un discreto quantitativo di hashish - sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Campobasso, che dopo un anno di indagini serrate hanno finalmente stretto il cerchio, giungendo così all’attesa svolta. Seguendo i movimenti del giovane, gli inquirenti sono riusciti abilmente a ricostruire l’intero scenario investigativo e individuare così la più complessa dinamica degli illeciti in questione. Sotto la lente delle autorità, tra i 28 indagati, anche una coppia di fidanzati, che stando a quanto

Spaccio, in manette pusher insospettabili emerso avrebbe avuto parte integrante nello smercio di stupefacenti insieme ad altri soggetti – per la maggior parte incensurati

– del campobassano e non solo. Il blitz decisivo, scattato alle prime luci dell’alba di ieri, ha reso esecutive le nove ordinanze

di custodia cautelare emesse a carico di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di un vasto traffico di stupefacenti. Cocaina, hashish ed eroina portate nell’hinterland provinciale direttamente dal napoletano: nei guai nove persone, diversi gli insospettabili, tra i quali anche un agente di Polizia penitenziaria in servizio a Larino. Quattro di loro sono finite dietro le sbarre, altre quattro ai domiciliari, mentre su una soltanto grava l’obbligo di dimora: queste le disposizioni dei provvedimenti firmati dal gip Pepe su richiesta del pm Fabio Papa.

Operazione Grido di aiuto: nove arresti e oltre due chili di droga sequestrati Nel corso delle perquisizioni condotte ieri è stata tratta in arresto anche un’altra persona, nella cui abitazione i militari hanno rinvenuto circa 93 grammi di hashish e 21 di ecstasy. Un’operazione – in cui sono stati impegnati oltre sessanta militari tra Nucleo operativo e radiomobile e Unità cinofile – che ha permesso di sequestrare oltre due chili e mezzo di droga e infliggere così un altro duro colpo al traffico di stupefacenti sul territorio locale.


Si chiamano codici bianchi. E’ il termine con cui gli operatori sanitari del Pronto Soccorso individuano tutti quei pazienti che manifestano problemi di lieve urgenza. La limitata gravità delle loro condizioni li porta però ad affrontare lunghe attese, specialmente nelle fasce orarie e nei giorni di maggiori afflusso al Pronto Soccorso. Il Codice Bianco individua il paziente che non necessita del pronto soccorso e può rivolgersi al proprio medico curante.

AMBULATORIO CODICI BIANCHI Per dare loro una risposta più puntuale l’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’ambulatorio dei codici bianchi è rivolto ai pazienti che accedono impropriamente al Pronto Soccorso in quanto la patologia non riveste alcun carattere d’urgenza e potrebbe essere affrontata a li-

vello territoriale (assistenza primaria o specialistica), cioè dal proprio Medico di Medicina Generale (MMG), dal Pediatra (PLS) o dagli specialisti che ricevono su appuntamento. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. L’ambulatorio dei codici bianchi ha lo scopo di risolvere numerosi problemi del Pronto Soccorso quali: 1. problemi di spazio, ovvero evitare un sovraffollamento in sala d’attesa e nei corridoi interni; 2. problemi di tempo, soprattutto per quanto riguarda l’attività medica ambulatoriale di visita, la compilazione delle cartelle cliniche, le informazioni e spiegazioni a persone prive di patologie severe ed ai loro parenti; 3. spreco di risorse, professionali medico infermieristiche e specialistiche e di servizi, quali il Laboratorio di analisi e la Radiologia, che devono essere programmate sulle reali urgenze.

Durante il giorno: rivolgiti a loro con fiducia. E’ il medico di famiglia, infatti, che ti visita per primo, ti segue periodicamente, suggerisce come stare bene, ti indirizza verso gli specialisti: non rivolgerti a lui solo per le ricette! Verifica gli orari di ricevimento e informati se ha aderito al programma di disponibilità telefonica: così potrai contattarlo anche oltre gli orari di ricevimento.

L’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. E’ aperto dalle 8:00 alle 20:00. CAMPOBASSO tel. 0874.409613 ISERNIA tel. 0865.442529 TERMOLI tel. 0875.7159472 VENAFRO tel. 0865.907860

Non si paga il Ticket per la visita. Durante la notte è il servizio di continuità assistenziale. E’ aperta dalle 20:00 alle 8:00, nei giorni prefestivi dalle 10:00 alle 20:00 e nei festivi tutto il giorno. Non si paga il Ticket per la visita

I più gravi passano prima indipendentemente dall’ordine di arrivo ROSSO

paziente in pericolo di vita, viene visitato immediatamente

GIALLO

paziente grave, viene visitato nel più breve tempo possibile

VERDE

paziente non grave, l’attesa può risultare molto lunga

BIANCO

Chiama il 118 e vai al Pronto Soccorso (PS) All’arrivo la gravità del tuo stato di salute viene valutata da un infermiere specializzato che ti assegna un codice-colore (triage).

il tuo stato di salute non è affatto grave e i tempi di attesa sono sicuramente lunghi e imprevedibili. Inoltre si

paga il Ticket per la visita (25 euro) e il ticket per ogni altra prestazione specialistica o esame diagnostico. Conviene contattare il tuo medico/pediatra o rivolgerti all’ambulatorio codici bianchi o alla guardia medica.


ANNO VIII - N° 130 - MARTEDÌ 05 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it

Redazione: via Carlomagno, 9 - Tel. 0865.414168 e-mail: lagazzettaisernia@alice.it

L’Oscar del giorno a Giovanni Cefalogli Il presidente regionale Legacoop Molise ho chiesto la revoca del bando di gara per l’appalto dei servizi sociali nel comune di Montaquila, perché l’asta al ribasso dequalifica e impoverisce i lavoratori delle cooperative impegnate nei servizi sociali. Una posizione coraggiosa che difende la centralità del welfare nella nostra regione, chiedendo un pronto intervento alle istituzioni molisane, partendo magari dal tavolo di confronto con l’assessore, chiesto invano a più riprese. Per questo gli assegniamo un meritatissimo oscar.

Il Tapiro del giorno a Antonio Grano Il sociologo calabro-molisano ha partorito l’ennesimo libro della sua prolissa carriera. Stavolta Grano tenta di “smontare, punto per punto, con 99 osservazioni critiche-propositive”, i discorsi del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Un obiettivo parecchio ambizioso e pretenzioso che, dopo la letteratura su Papa Celestino V e le pubblicazioni sull’Italia post unitaria, trova nelle riflessioni del capo dello Stato un altro motivo di critica profonda. Quasi una sfida, forse fuori luogo, al primo degli italiani che gli vale il tapiro del giorno.

ISERNIA

Oggi in città le celebrazioni per il 198° della fondazione dell’Arma dei Carabinieri A PAG. 15

ISERNIA

Domani il Console Usa, Moore, inconterà il neo sindaco Ugo De Vivo A PAG. 14

SESTO CAMPANO

La Gdf arresta due 40enni con 21 grammi di eroina nascosti nei sedili dell’auto A PAG. 14


14 05 giugno 2012

Isernia

C’è attesa per le scelte di Ugo De Vivo sulla giunta e sul presidente del Consiglio

Lunedì il giuramento

del sindaco Il sindaco Ugo De Vivo ha convocato per lunedì 11 giugno, alle ore 17, il Consiglio comunale di Isernia. Cinque gli argomenti in agenda: la convalida degli eletti alla carica di sindaco e di consigliere comunale; l’elezione del presidente dell’assemblea cittadina; il giuramento del sindaco; la comunicazione dei componenti della giunta comunale e la presentazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato; infine, l’elezione della Commissione elettorale comunale.

Schizofrenia eolica La sentenza del Consiglio di Stato del 23 maggio scorso relativa al ricorso del ministero per i Beni e le Attività Culturali avverso quanto stabilito in precedenza dal TAR Molise, favorevole agli impianti eolici di 20 osceni pali nei comuni di Santa Croce di Magliano, Rotello e San Giuliano di Puglia, dimostra, se ancora ce ne fosse stato bisogno, ancora una volta, come questi tribunali soffrano di strani sintomi. A seconda di come si sentono la mattina, alcuni, ripeto, osceni impianti si possono realizzare e altri no, pur ricorrendo sempre le medesime condizioni e cioè quelle che di fatto stabiliscono l’inattaccabilità di un territorio vocato alle bellezze paesaggistiche e, quando non bastano, a quelle archeologiche. Ed ecco, come per incanto, il Consiglio di Stato, massimo organo di giudizio amministrativo, adesso ricorda che la centrale eolica di San Giuliano e compari (autorizzata dal Tar, per intenderci quel tribunale che circa un anno fa stabilì che, a prescindere da ragioni di sorta, il territorio molisano aveva già abbondantemente dato in ordine a quanto stabilito dalla Unione Europea!) , non può essere realizzata in considerazione delle peculiarità paesaggistiche e non solo di quel territorio. Ma allora scusate, qui due sono gli aspetti che inducono lo scrivente a porsi domande inquietanti: si può o non si può, delle due una. E’ questo un territorio paesaggisticamente parlando da rispettare? Parrebbe di sì! E’ questo un territorio che ha già dato oltre ogni più disastrante aspettativa? Parrebbe di sì! E’ questo un territorio dove insistono importanti insediamenti archeologici e che ciò costituisce deterrente e negazione di centrali nei loro pressi? Parrebbe di si! O forse no! Non è stato proprio il Consiglio di Stato ad autorizzare l’impianto difronte Altilia di Sepino? Parrebbe così, o meglio

è così! E allora, diciamolo chiaro, l’atteggiamento “equivoco” delle sentenze, spiazzano non poco i cittadini e quanti in questi anni si stanno battendo per il rispetto dei luoghi e della storia. Si devastano zone incantevoli, tratturi, aree archeologiche ma, come per incanto, i giudici ci dicono che si può fare salvo poi dire il contrario come in queste ore. Certo, questi signori diranno che i casi vanno visti singolarmente, che le situazioni cambiano di volta in volta, che le sentenze vanno lette per intero, che i dispositivi ruotano intorno a fatti oggettivi, che insomma, che i giudici sono loro e noi non siamo un... Ma a chi volete che interessino situazioni diverse e carta bollata di turno se, alla fine, salvo ravvedimenti delle ultime ore, di eolico in Molise ne abbiamo più che in abbondanza, iniziando da quello drammatico di Frosolone, passando per quello inquisito di Carpinone, per quello offensivo di Capracotta e Vastogirardi, per quello sul tratturo di Lucito, per quello cittadino di per questo e quell’altro ancora?! Cari giudici, dall’alto dei vostri poteri, che vi piaccia o no, avete autorizzato la tremenda centrale di Altilia e poi avete bocciato quella di San Giuliano; provate un po’ voi a spiegare alla gente comune come, pur partendo dalle peculiarità dei luoghi, il responso cambia! Provate un po’ voi a scendere dal gradino più alto e spiegare al popolo molisano come si può devastare una regione incantevole a colpi di carta bollata! Provate un po’ voi a spiegare ai figli di questa terra che non avranno futuro ambientale, storico, culturale perché, pochi signori affaristi, aiutati da avidi uomini di potere, sostenuti da sentenze ondivaghe, hanno deciso che “il progresso” e il denaro prevalgono sulla storia dell’umanità! Emilio Izzo Segretario regionale Uilbac Molise

Consiglio provinciale

Zoom sulla viabilità nei pressi di Colli al Volturno Il presidente del consiglio provinciale di Isernia, Lauro Cicchino, ha convocato l’assise di via Berta, in seduta straordinaria e in prima convocazione, alle ore 15 del 5 giugno 2012 e, in seconda convocazione, alle ore 15 del 7 giugno 2012. All’ordine del giorno la mozione a firma del consigliere Sorbo in materia di società partecipate della provincia; la mozione a firma del consigliere Cuzzone inerente il personale dell’ente e la discussione di alcuni interventi viari riguardanti la strada statale numero 158 tra Fragnete e Colli a Volturno.

Domani, il Console degli Usa in città ISERNIA. Domani, il Console generale degli Stati Uniti d’America, Donald Moore, sarà in visita ufficiale ad Isernia dove, alle 15.30, incontrerà il sindaco De Vivo a palazzo San Francesco. Moore ha iniziato la carriera diplomatica venti anni fa quando, come primo incarico, è stato inviato a Milano. Nella seconda metà degli anni Novanta ha lavorato al Dipartimento di Stato a Washington e poi, presso l’ambasciata degli Stati Uniti a Parigi. È stato anche Console in Albania e ad Haiti.

Due quarantenni arrestati per possesso di droga

La Gdf ha rinvenuto 21 grammi di eroina nascosti nell’auto VENAFRO. Continua a dare frutti il piano di contrasto ai traffici illeciti disposto dal comando provinciale della Guardia di finanza di Isernia. Nel trascorso del fine settimana, i finanzieri del Nucleo mobile della tenenza di Venafro, hanno intercettato e bloccato l’ennesimo quantitativo di droga proveniente dalla Campania e in transito sul territorio della nostra provincia, arrestando i due corrieri responsabili dell’illecito. Più in particolare, nel tardo pomeriggio del 1 giugno, una pattuglia di finanzieri supportata da unità cinofile antidroga, in località Sesto Campano, hanno intimato l’alt ad una autovettura con a bordo due persone provenienti dal casertano, i quali, alla vista dei militari, hanno effettuato un brusco rallentamento, per poi procedere con un’andatura eccessivamente lenta ed incerta prima di giungere in prossimità del luogo del controllo. Tale anomalo comportamento ha indotto i militari delle Fiamme gialle a più approfonditi controlli nei confronti di entrambi gli occupanti dell’automezzo, sul conto dei quali, a seguito degli accertamenti effettuati tramite dalla Sala operativa del comando provinciale di Isernia, sono immediatamente emersi diversi precedenti per violazione alla legge sugli stupefacenti. Inoltre, a bordo dell’utilitaria sono stati rinvenuti due involucri, abilmente occultati nelle intercapedini dei sedili posteriori dell’autovettura, contenenti 21 grammi di eroina. I due quarantenni, originari, rispettivamente, della provincia di Pescara e di quella di Teramo, sono stati tratti in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e posti a disposizione della competente Autorità giudiziaria.


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Isernia

05 giugno 2012

Urge un tavolo di confronto con l’assessore regionale alle Politiche sociali

I lavoratori delle cooperative umiliati e sempre più mal pagati MONTAQUILA. In qualità di presidente regionale Legacoop Molise ho chiesto la revoca del bando di gara per l’appalto dei servizi sociali nel comune di Montaquila, in provincia di Isernia, perché lo stesso prevede l’aggiudicazione con la procedura al massimo ribasso su un prezzo a base d’asta inferiore al costo del lavoro. Si tratta di una procedura che, in violazione delle norme sugli appalti pubblici, mette in atto un vergognoso dumping sociale accelerando la rincorsa al ribasso delle retribuzioni dei lavoratori e della qualità dei servizi, già da tempo in atto in Molise. Il caso di Montaquila è solo la punta di un iceberg che vede il Molise come la cenerentola d’Italia per il prezzo di affidamento dei servizi sociali che, salvo rarissime eccezioni, è sempre al di sotto dei minimi contrattuali. Legacoop Molise, unitariamente con Confcooperative e Agc, ha sollevato da almeno tre anni la questione della ristrettezza di risorse assegnate alle politiche sociali; poche risorse significano prezzi di affidamento che non consentono di retribuire adeguatamente gli operatori, che non permettono nessun investimento in organizzazione di impresa, in formazione del personale e qualità dei servizi. Se da una parte è vero che i trasferimenti statali per le politiche sociali sono stati ridotti è anche vero che la classe politica molisana, in Regione e nei Comuni, non ha fatto sforzi sufficienti per riqualificare le politiche di bilancio in favore delle iniziative sociali. Basta un confronto con le Regioni limitrofe,

che hanno subite le stesse riduzioni e hanno una situazione socioeconomica simile, per dimostrare l’insufficienza delle scelte effettuate in Molise. Guardando gli ultimi bandi di gara pubblicati salta agli occhi che in Abruzzo un’ora di lavoro di un’assistente sociale vale oltre 21 euro, basta attraversare il Trigno e venire in Molise e la stessa ora di lavoro scende mediamente a 13 - 14 euro, a Montaquila se ne prevedono 10.90 da sottoporre anche al massimo ribasso. Inoltre, i tempi di pagamento dei servizi sociali al nord del Trigno non superano i 90 giorni, in Molise se va bene sono di 240 - 270 giorni. Così (…) gli amministratori affossano l’intero sistema di welfare. Adesso basta, è ora di spezzare questa spirale che mortifica le professionalità degli operatori sociali molisani e che apre la strada ad avventurieri e false cooperative, che sta distruggendo i servizi in favore dei soggetti più deboli e che genera impoverimento sociale ed economico. Per questi motivi ho rinnovato la richiesta dell’apertura di un tavolo di confronto all’assessore alle Politiche sociali, richiesta già avanzata nella passata legislatura unitariamente a Confcooperative e Agc, per aprire una discussione sui temi del finanziamento dei servizi sociali, della legalità nelle procedure di affidamento, della tutela dei lavoratori e della qualità dei servizi. Giovanni Cefalogli, presidente Legacoop

Hic est busilis Chi sarà, cosa farà e chi sarà l'interlocutore del nuovo Commissario della sanità molisana? Un giovane studente di Teologia, nel trascrivere la frase "in diebus illis" ( in quei giorni ), dettata dal suo Maestro, sbagliò la divisione In parole e gli venne " in die busillis ", dove l'ipotetico genitivo " busillis " non rappresenta in realtà alcun termine della lingua latina. Il Maestro, dopo aver esperito numerose cervellotiche interpretazioni, si rese conto del sillabatico equivoco che "busillis" non era parola ad uso convenzionale, talchè da allora la "stessa" viene adoperata, dottamente, per indicare un quesito che non ha alcuna soluzione. Al momento,il" busillis"se lo pone la Regione Molise. Durante l'ultima interrogazione, alla Camera dei Deputati, Antonio Di Pietro ha interrogato per l'ennesima volta il Ministro della Salute Renato Balduzzi sulle perseveranti, annose, assurde vicende sanitarie della Regione Molise, circa il Piano di Rientro e sulle doverose dimissioni del Commissario alla Sanità. A mezzo risposta scritta, Balduzzi comunicava che, da subito, sarebbe stato nominato un nuovo Commissario "ad acta" collocando, di fatto: Sergio Florio, Isabella Mastrobuono, Mario Morlacco, Bruno Rosato e collaboratori, inopinatamente nell'odioso dimenticatoio della sanità. Tutti rigorosamente non molisani, pagati con soldi molisani. Ma diciamocelo francamente: nella Regione Molise tra condannati, indagati, rinviati a giudizio, sentenze TAR, ricorsi al Consiglio di Stato, dimissioni, tasse, terremoti,alluvioni, emigrazione, precaria natalità, strisciante intolleranza alle Istituzioni, in

questo particolare momento storico, si sentiva tanto l'urgente bisogno di nominare un nuovo Commissario alla Sanità?Il nuovo "inviato ministeriale" chi sarà, cosa farà, da dove inizierà, a chi relazionerà il suo futuro lavoro burocratico – amministrativo e chi sarà il suo interlocutore? Ci vorrebbero (…) entità al di sopra della condizione umana che, una volta per tutte, con la magica, timorosa, lucente spada potessero ramazzare, in lungo ed in largo, questa scompaginata e tormentata Terra molisana; distribuendo e mettendo un commisurato ordine, nel rispetto delle regole legislative; con equità in tutti i settori. Sarà utopia, dissennatezza,un miracolo, chissà. Certo è che talvolta ai miracoli sconvolgenti si può dare credito. Di siffatti miracoli, nel Molise, se ne sono materializzati due: sua Eccellenza Giancarlo Bregantini, l'Arcivescovado di Campobasso e Stefano Trotta, Prefetto di Campobasso. Due personalità, seppure non molisane, ma di alto valore che non fanno giammai mancare la loro corroborante, decisa, tenace, concreta opera etico - morale – religiosa (l'uno) e tecnocratico – istituzionale (l'altro). Scriveva Alessandro Manzoni: "L'operare senza regole è il più faticoso e difficile mestiere di questo mondo". Nel Molise, non è stato mai tanto necessario, come in questo particolare momento storico, il dover rispettare ed osservare le Regole. Nell'interesse supremo di tutti. Vincenzo Scarabeo

L’invito degli ambientalisti: “Il Parco del Matese nel nome dei terremotati emiliani”

Legambiente a Santa Maria del Molise Sì al parco. Sventola lungo il campanile del centro storico di S. Angelo in Grotte, Borgo di S. Maria del Molise, lo striscione itinerante di Legambiente Molise. Simbolo dell’adesione della comunità locale e del sostegno di Legambiente alla costituzione del Parco del Matese. Domenica, in occasione della manifestazione Voler bene all’Italia, dedicata alle popolazioni colpite dal terremoto, si è discusso dell’importanza della valorizzazione artistica ed ambientale del territorio ai piedi del Matese, nell’intento di portare a termine il progetto del recupero del gambero di fiume, degli ottocento metri di Tratturo che attraversano l’area, dello sviluppo del Parco fluviale dei Mulini. “L’idea è di realizzare un collegamento – ha spiegato il consigliere comunale Vincenzo Giancola, tra gli organizzatori dell’appuntamento – tra la zona protetta di Montagnola, a nord, con il Parco del Matese a sud. Come Comune siamo assolutamente favorevoli ad entrare nel Parco. Inoltre – ha continuato – ci piacerebbe aderire alla proposta dei gemellaggi di Legambiente con uno dei paesi vittime del sisma o ospitare a S. Maria del Molise famiglie che hanno perso le loro abitazioni”. L’idea sarà presto discussa in municipio. "I piccoli Comuni sono la caratteristica e il punto di forza dell'Alto Molise. Non solo disegnano il paesaggio – ha aggiunto Daniela Sciarra, presidente di Piccoli borghi per il circolo della provincia di Isernia – tenendo in vita le bellezze naturalistiche e culturali, ma sono il motore dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale del territorio. Puntare sui piccoli comuni infatti vuol dire puntare sui punti di forza della Regione".

Grano contro Napolitano Il duello a colpi di libri tra il sociologo e il presidente ISERNIA. Con il libro Il male oscuro dell’Italia unita e separata, Antonio Grano replica al testo pubblicato da Rizzoli “Una e indivisibile – Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia” del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il sociologo calabro-molisano intende “smontare”, punto per punto, con 99 osservazioni critiche-propositive, quanto asserisce il capo dello Stato nei suoi discorsi. Un obiettivo ambizioso quello che si prefigge lo studioso di Papa Celestino V, giunto ormai alla sua 25esima pubblicazione.

198° della fondazione dell’Arma dei Carabinieri Oggi, con inizio alle ore 10.30, nella piazza Achille Palmerini del quartiere San Lazzaro di Isernia, il comando provinciale dei Carabinieri celebrerà il 198° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri.


16 05 giugno 2012

Termoli

Il polo remico diventa realtà Termoli. Polo remico veliero, in un anno il progetto potrebbe diventare realtà. Lo hanno annunciato con una conferenza stampa l’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Sabella ed il sindaco Antonio Di Brino che ieri mattina hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare l’iniziativa che gode di un iter fin troppo lungo ed articolato. Messa da parte la burocrazia sembra che l’iniziativa debba adesso avere scadenza breve. Si tratta di un progetto che rappresenterà un punto fermo per lo sport ma anche per il turismo della città adriatica. Una struttura che a Rio vivo rappresenterà un punto di riferimento per gli sport acquatici e per tutti gli appassionati. Adesso ci sono anche i finanziamenti e a breve dovrebbero partire i lavori. Nella struttura ci sarà un’area riservata alla preparazione tecnica degli atleti ma anche

una zona destinata alle attività ricettive ed al ricevimento. Tra le tante novità, tra le altre cose, spiccano anche una sauna e un campo di beach volley con tribuna. L’investimento ammonta a un milione e trecento mila euro. Un nuovo impianto che darà lustro alla Termoli sportiva sempre in crisi in quanto ad impiantistica sportiva. Un chiaro segno di rilancio per gli sport acquatici molto praticati in città. Ma il nuovo polo remico veliero si prefigge di attirare l’attenzione di tutti gli appassionati del centro sud al fine di diventare “teatro” di tantissime competizioni sportive che porteranno innumerevoli atleti in città. Un volano concreto anche per gli operatori turistici che dovranno stare al passo con quanto avviene nelle altre grandi città quando si organizzano competizioni e tornei di caratura non solo nazionale.

Momentive, la Rsu commenta l’ultimo licenziamento Termoli. Un ingegnere chimico dopo un anno di lavoro è stato licenziato dalla Momentive SpA di Termoli, ufficialmente perchè non ha soddisfatto le aspettative aziendali (cosa molto opinabile perchè non è stato mai contestato per la sua performance e molto stimato dal gruppo di lavoro che lui ha coordinato), ma in realtà la vera motivazione del licenziamento è stata la balbuzie che solo in alcune situazioni era appena percettibile. Un anno fa quando fù assunto egli stesso evidenziò alla direzione il suo problema e fù il capo del personale ad informare la RSU dell'assunzione di un nuovo inegnere con un piccolo handicap che non era assolutamente un problema per il ruolo che doveva ricoprire (ingegnere di processo), cosa che ha ben svolto fino all'ultimo giorno di lavoro (31/05/12) pur sapendo di non essere riconfermato. La Rsu venuta a conoscenza (inizio di maggio) per via informale della non conferma dell'ingegnere in questione ha subito richiesto un incontro con la direzione e, nel corso del quale, i dirigenti aziendali hanno dichiarato di non riconfermarlo a causa della sua

balbuzie. La RSU ha subito evidenziato la gravità della decisione aziendale affermando di essere al fianco del dipendente in un eventuale contenzioso. Dopo qualche settimana (metà maggio) in un incontro ufficiale la direzione, dopo aver riflettuto sulla sconsideratezza della affermazione resa in precedenza alla presenza della RSU, ha cambiato posizione,dicendo di non riconfermare l' ing. di processo per motivi legati alla sua performance, cosa molto inverosimile e non più per causa della balbuzie. Va evidenziato che mai in precedenza è stato licenziato un ingegnere per non aver svolto positivamente il suo lavoro e che il dipendente in questione non è stato, dal nostro punto di vista, da meno dei suoi predecessori, anzi.......!!! Evidenziamo, inoltre, che con molta enfasi l'azienda ha pubblicizzato poche settimane fa su tutti gli organi di stampa, la realizzazione dei parcheggi "rosa" per le donne proprie dipendenti e per aver diffuso la foto di un nido di tortora nell'impianto di produzione a dimostrazione dell salubrità dell'ambiente di lavoro e poi fa queste grosse discriminazioni.

Il ricordo di Michele Colarelli Termoli. Un battito d’ali, un soffio d’aria calda ed è così che sarà ricordato Michele Colarelli (conosciuto come Lino). Un artista termolese trapiantato a Roma dove ha avuto un eccellente carriera come scenografo diventando in breve tempo un punto di riferimento in una delle televisioni locali della capitale. Ma il suo amore vero per l’arte non si è mai fermato. Disegnava, dipingeva e spesso creava opere uniche nel loro genere. Una mano ferma, un pensiero grande, un stile inimitabile: ecco che così i capolavori di Lino Colarelli diventano gemme preziose di chi, come lui, l’arte la vede scorrere nel sangue. Una vita vissuta tra colori, immagini e pennelli mentre dall’altra parte dello schermo una telecamere mostrava quello che il suo occhio attento stava guardando. Poi il silenzio. Lino Colarelli si è spento all’improvviso giovedì 31 maggio 2012 a Frascati. La salma farà rientro a Termoli oggi per salutare per l’ultima volta la sua vera famiglia. I funerali si terranno alle 16 nella chiesa di Sant’Antonio. Artista fino alla fine, spegnendosi velocemente nel silenzio e nello stupore di chi lo aveva conosciuto. Una straordinaria uscita di scena per un maestro dell’arte.

Il turismo stimola il dibattito, replica di Cocomazzi a Monaco Termoli. Si potrebbe dire finalmente che sul turismo si è aperto un vero e proprio dibattito. Il botta e risposta innescato dal consigliere regionale di Sel Filippo Monaco ha subito centrato la replica e la curiosità dell’assessore comunale al turismo Michele Cocomazzi che non le ha mandate certamente a dire. E’ la seconda puntata di un dibattito che annuncia molti affondi e colpi di scena. “Commiserazione, questo è il sentimento che mi pervade nello sforzo – inutile- di tentare un’ analisi alle farneticanti affermazioni di Filippo Monaco riguardanti la cultura ed il turismo della nostra città. – ha affermato Michele Cocomazzi -E’ davvero compassionevole la sufficienza dell’esponente di Sel nell’affrontare temi di assoluta rilevanza senza cognizione di causa, con asserzioni incoerenti, infondate, offensive- ma su quest’ultimo aspetto il buon Monaco ci ha ormai abituato da tempovomitando considerazioni inconsulte, disordinate e senza un filo logico, perché di logico e di riflessione coerente, con i fatti, nel porsi di Filippo Monaco vi è assoluta distanza e contrapposizione. Nell’increscioso tentativo di porre chiarezza in un discorso ed in una critica fuorviata e subdola, vorrei capire come si fa a giudicare una pianificazione dell’estate e del suo cartellone degli eventi “tardiva” - ed “improvvisata in pochi giorni”. Che ne sa Filippo Monaco di tutto un lavoro, ormai di mesi, che si cela dietro un cartellone di eventi, con l’incameramento innumerevole di proposte, pianificazioni, dislocazioni temporali e logistiche sul calendario e nei siti della città, l’attenzione alla non sovrapposizione, al coinvolgimento massimo delle realtà locali, al piano di investimenti fattibile nel rispetto delle risorse ridotte all’osso a causa dell’odierna contingenza economica e che tali sono e che purtroppo non lievitano di notte!? Perché offendere le persone nel dichiararle disattente alla cultura, anzi giudicandole prive di interesse ed incompetenti? Vogliamo ricordare il famigerato “Festival delle Nuvole” dell’allora assessore al Turismo Filippo Monaco, vettore di un investimento economico sconsiderato posto sulle spalle dei contribuenti, e foriero di eventi artistici lontani, anzi irrispettosi delle tradizioni della nostra città e che segnarono il declino della sua attività amministrativa? Ma la cosa che più sconvolge è la classica critica- sterile- alla gestione di un’estate turistica. Possibile che puntualmente e senza argomentazioni fondate si torni ad additare una stagione estiva invece di considerare che Termoli è ormai spinta verso un progetto di destagionalizzazione della cultura e del turismo con un impegno politico che presto vedrà venire alla luce un progetto strategico sul turismo su base annuale e non stagionale? Caro Filippo, checché tu sia impegnato a farneticare - probabilmente spinto a ciò dall’ansia di affilare i coltelli per la prossima paventata campagna elettorale - questa Amministrazione è impegnata su progetti a lungo termine tesi a ribaltare l’impostazione tradizionale di un turismo ed una cultura rinchiusa negli steccati temporali momentanei di un’estate. Forse ti sfuggono tutte le iniziative finora poste in campo, ma siccome questa non deve apparire come una difesa ma la semplice denuncia aperta di una scomposta ed irriguardosa analisi senza capo e né coda, ti invito a meglio seguire le mie e nostre iniziative in campo culturale”.


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Termoli

05 giugno 2012

Fiat, ancora polemiche della Fiom per le decurtazioni Termoli. Ha fatto molto discutere l’ennesimo “episodio” della “telenovela” Fiat-Fiom. Un braccio di ferro in atto dall’estromissione e dalla riammissione, per volere del giudice di larino, del sindaco come rappresentanza in fabbrica. Eppure come la stessa Fiom ha già avuto modo di sottolineare nello scorso fine settimana “non finisce qui”. Da quanto annunciato dallo stesso sindacato nello stipendio, agli iscritti Fiom, sarebbero state decurtate 250 euro. Se si pensa a cosa possono rappresentare oggi 250 euro per un operaio il gioco è presto che fatto. Ma non si tratta neanche di questo, più che altro Fiom-Cigl ha voluto sottolineare la “discriminazione” attuata nei confronti dei propri iscritti che ha subito prodotto un “fiume” di commenti come quello del consigliere regionale Michele Petraroia. “L'estromissione di un sindacato che opera da 112 anni a tutela dei metalmeccanici italiani dalla più grande fabbrica nazionale è un elemento di impoverimento democratico, che mira a nascondere sotto i clamori del conflitto, le scelte della FIAT di spostare progressivamente il proprio baricentro produttivo verso il Nord-America. In pochi hanno letto in questi giorni la proposta di riorganizzazione societaria che unirà le macchine agricole e movimento terra di CNH con Powertrain e

Il commento di Di Sabato

altri settori, che vedrà scomparire dal nuovo logo anche il termine FIAT. Sergio Marchionne si prepara a rilevare in anticipo altre quote della Chrysler, realizza accordi con la Mazda, spazia dal Brasile a Kragujevac in Serbia, e internazionalizza l'azienda con un ruolo sempre più marginale degli stabilimenti industriali italiani. In questa chiave si inserisce la chiusura di Termini Imerese, il mancato decollo del Progetto Fabbrica Italia che prevedeva 20 miliardi di investimenti e l'assenza di scelte strategiche future per nuovi modelli da produrre a Melfi, Cassino o a Mirafiori. Al di là della nuova Panda assegnata a Pomigliano d'Arco non c'è una missione per gli altri stabilimenti e si coglie la crisi per giustificare delocalizzazioni all'estero, riduzioni di volumi aziendali, aumento della cassa integrazione e tagli occupazionali.

Termoli. Tra i tanti interventi sulla questione FiatFiom non è mancato l’intervento del segretario regionale di Rifondazione Comunista Italo Di Sabato. “La dirigenza della Fiat Powertrain di Termoli continua nell’azione discriminatoria contro i lavoratori iscritti alla Fiom-CGIL. La denuncia fatta dal segretario regionale della Fiom, Giuseppe Tarantino, in merito al taglio di stipendio di 250 euro ai lavoratori iscritti alla Fiom è di una gravità inaudita. Si chiama fascismo quella pratica che discrimina i lavoratori in base all'appartenenza o iscrizione a un sindacato. La serie infinita di discriminazioni subite dalla Fiom nelle fabbriche Fiat è senza precedenti nella storia della democrazia italiana e riporta alla memoria i reparti confino degli anni ’50 nella Fiat di Valletta. Siamo di fronte a un vero e proprio attacco alla Carta Costituzionale, assolutamente da non sottovalutare a cui bisogna dare una risposta forte. Il Prefetto di Campobasso ha il dovere di far rispettare la Costituzione e deve impedire che a qualcuno possa essere decurtato il proprio salario solo per le idee che ha o per la tessera sindacale che ha in tasca. E' un problema generale di libertà, e di violazione dei diritti costituzionali. Rifondazione Comunista del Molise nel esprime la più sincera e totale vicinanza alla Fiom ribadisce la necessità di rafforzare da subito l’opposizione alla sciagurata riforma del lavoro proposta dal governo Monti, per impedire la manomissione dell’articolo 18 e che i diritti e la dignità dei lavoratori diventino merce di scambio nel teatrino della politica”.

La FIOM firmò il primo accordo con FIAT nel 1906 e da allora ha accompagnato la crescita della società torinese per oltre un secolo, tutelando i diritti contrattuali dei lavoratori ma non ostacolando mai lo sviluppo industriale della FIAT. Aggredire la più antica e rappresentativa sigla sindacale nazionale del settore metalmeccanico, in un passaggio istituzionale che vede l'Italia priva di un Governo in grado di aprire un confronto vero con FIAT, segna la volontà del Gruppo di distaccarsi dalla periferia europea alle prese con una moneta in bilico, mettere radici negli Stati Uniti sotto l'ala protettiva del dollaro e internazionalizzarsi per sfruttare la manodopera a costi inimmaginabili per l'italia, come nel caso dei 300 euro mensili erogati agli operai di Kragujevac che costruiscono la nuova 500. Per ribaltare una simile impostazione strategica non è sufficiente l'encomiabile

resistenza difensiva della FIOM che con coraggio lotta nelle fabbriche e nei Tribunali della Repubblica per far rispettare le leggi, la Costituzione ed il Contratto Nazionale. L'episodio della decurtazione salariale apportata dalla FIAT agli iscritti FIOM nello stabilimento di Termoli è sintomatico di un clima da contenziosi legali permanenti che una qualsiasi società che persegue la produzione manifatturiera cerca di contenere, evitare o superare attraverso il dialogo ed il confronto sindacale. Se ciò non avviene, e la FIAT spinge per la radicalizzazione dello scontro, significa che persegue l'obiettivo di dimostrare l'ingovernabilità degli stabilimenti italiani, fomentando ad arte lo scontro tra sigle sindacali, e in realtà guardando alle praterie americane, alle attività finanziarie e ai paesi in via di sviluppo dove Marchionne viene osannato e riverito alla stregua di un monarca assoluto. O l'Italia apre per davvero la questione FIAT e si adopera per fare chiarezza sulle scelte del gruppo ex-torinese, altrimenti sarà uno stillicidio costante di episodi violenti come Termini Imerese, IRISBUS di Avellino, accordi separati e provocazioni contrattuali, che si inseriranno nella scia decisa da Marchionne e accelereranno la fuga dell'ex-FIAT dal nostro paese”.

Concerto 99 Posse, un gran successo Larino. Il Comitato Festeggiamenti del Maggio larinese è felice e allo stesso tempo orgoglioso del grande successo ottenuto dal concerto dei 99 Posse. Una fiumana di gente civile ha risposto al richiamo della musica. Un concerto pacifico, corretto e entusiasmante ha animato Larino la sera del 2 giugno. La nostra cittadina e le migliaia di persone accorse da diversi luoghi del Molise e dalla Regioni limitrofe ha risposto con i fatti alle accuse che nei giorni precedenti hanno rubato la scena, mediaticamente parlando, all’evento in sé. Azioni e provvedimenti mirati a creare paura e odio nei confronti di uno degli appuntamenti più importanti mai realizzati a Larino e nel Molise tutto. Un susseguirsi di ipotesi e di critiche che hanno destabilizzato il clima di festa che doveva pervadere tutti. A questo va ad unirsi il disappunto e la protesta delle decine di attività commerciali di Larino che hanno visto la loro operatività bloccata da un’ordinanza comunale priva di fondamento e democraticità vedendo il loro lavoro svolto abusivamente e “tranquillamente” da improvvisati venditori ambulanti. Ma il risultato raggiunto ne ha smascherato la natura repressiva, dimostrando la superficialità di certi luoghi comuni che hanno accompagnato la vigilia del concerto. I 99 Posse, per via del loro management, si uniscono al rifiuto dimostrato da Larino e dall’organizzazione di essere etichettati come sovversivi e anarchici e di essere stati additati come la causa e la motivazione che ha portato alla pubblicazione di certe azioni repressive. La musica unisce le culture e le persone. Chi si aspettava orde di facinorosi intenti a distruggere i simboli della cultura economica e sociale di Larino

dovrà ricredersi. Famiglie con prole al seguito, adulti e giovani hanno riempito dalle 21.30, orario di apertura del concerto, lo stadio comunale, con un flusso costante e in crescita fino all’inizio dello spettacolo affidato ai locali Curakanta, band che non ha sfigurato al cospetto di mostri sacri della musica nazionale, coinvolgendo al contrario tutti i presenti con le note del loro repertorio folk tarantolato. Quando O’Zulù, Speaker Cenzou e Jovine hanno preso in mano i microfoni e dando il via allo spettacolo dei 99Posse l’entusiasmo dei presenti ha toccato l’apice. Impeccabile sotto ogni punto di vista l’organizzazione ha saputo prevenire ogni forma di problema che poteva nascere in conseguenza di una così alta risposta partecipativa. Il tutto si è svolto nel migliore dei modi possibili. A mezzanotte, nel rispetto dei limiti di orario imposti alla musica all’aperto, il concerto è terminato con un naturale deflusso nelle strade limitrofe. L’unica nota realmente stonata è stata il vedere come tutti i presenti siano “stati costretti” a rimettersi immediatamente in viaggio per fare rientro nei propri paesi non avendo un’alternativa valida al bivaccare in strada e nelle piazze, trovando i locali e bar di Larino chiusi già dal pomeriggio in conseguenza della nota ordinanza. Ringraziando tutti per il sostegno e la vicinanza dimostrata, ci auguriamo che questo concerto possa essere per tutti un esempio per migliorarsi e vedere realmente in ogni occasione un volano di crescita per l’economia e l’immagine di Larino, per entrare nella storia come il paese dell’accoglienza e dell’offerta piuttosto che dei pregiudizi e della repressione.


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Eccellenza-play off, la Turris tenterà domani l’accesso alla finalissima

Atletica, ottime prestazioni per la Virtus al Lancellotta di Isernia

Alla vigilia in pochi avrebbero scommesso in un’impresa della Turris a Santa Maria Capua Vertere. Eppure la squadra di mister Claudio Gallicchio ha fatto tremare i polsi alla corazzata campana guidata da Roberto Carannante che in molti danno come potenziale vincitrice degli spareggi nazionali. Al cospetto di un pubblico locale numerosissimo, quasi disarmante, la compagine santacrocese non si è data affatto per vinta ed ha tirato fuori carattere e determinazione riuscendo a passare in vantaggio con la rete di Tramontana nella prima frazione di gioco. Un gol che ha spiazzato gli avversari che hanno fatto fatica a riequilibrare il risultato ( il pareggio è arrivato solo al 79’ con Di Palma) e chiudendo in proprio favore la pratica nei minuti finali con la rete del bomber ex Campobasso Russo. La qualificazione del Gladiato, che alla vigilia era quasi scontata, è ancora in bilico, e dunque tutto si deciderà domani al Ventimila di S. Croce di Magliano. A PAG. 22

Pomeriggio domenicale all’insegna dell’atletica leggera nello stadio “Lancellotta” d’Isernia, l’atletica targata Virtus ha come sempre fatto la voce grossa, con alcune prestazioni di rilievo che mantengono i loro autori nell’onda positiva che porta nuovi personali e minimi. Ed è un minimo prepotente quello ottenuto, nella categoria Jun/F, dalla “svedesina” Francesca Rossodivita, che per la prima volta affrontava l’improba distanza di 10 km nella marcia, cercando di scendere sotto la soglia dei 58’30”00: un tifo eccezionale (tutto lo stadio era in piedi per lei nei giri finali) l’ha trascinata verso la frantumazione di quel tempo, tagliando il traguardo col crono di 58’08”16. Al talento, Francesca ha unito una tenacia pazzesca, che la ripaga con una marea di complimenti e l’accesso ai Campionati Italiani che si terranno a Misano Adriatico il 15-16-17 giugno. Il tecnico Dino Mucci è soddisfatto del lavoro svolto e tutti noi speriamo che la nostra atleta si ripeta o, meglio, si superi. A PAG. 22


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Sport

05 giugno 2012

Lega Pro - seconda divisione Si allestirà, quasi sicuramente, una squadra di giovani cercando di puntare alla salvezza e nel contempo di valorizzare ragazzi che si preleveranno da altre compagini

Il presidente Ferruccio Capone

La società pensa all’iscrizione In attesa di sviluppi che non ci saranno la dirigenza del Campobasso sta lavorando per garantire quantomeno l’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro. I vertici societari stanno preparando la documentazione necessaria e si stanno organizzando per il rispetto di tutte le prescrizioni. Pertanto entro la fine di giugno, periodo che segnerà la scadenza delle iscrizioni, la società di Capone dovrebbe essere pronta per far parte del gruppone che sarà ai nastri di partenza dei prossimi tornei di Lega Pro. Questo l’obiettivo minimo, poi si deciderà come portare avanti la stagione. Anche in considerazione del campionato che si andrà ad affrontare. Sino a quando non si conosceranno tutte le squadre iscritte e l’organico completo, la Lega non potrà decidere in merito alla possibile riforma dei campionati da attuare già a partire da questa stagione. Se, infatti, le squadre in regola

In attesa di sviluppi che, probabilmente, non ci saranno, la dirigenza del Campobasso prepara gli incartamenti saranno 60, si partirà da quest’annata con la C unica e i tre gironi da 20 squadre. In caso contrario la formula resterà come quella della passata stagione. Il Campobasso dovrebbe partire con una squadra di giovanissimi, tipo la seconda parte della stagione appena conclusa, cercando di puntare alla salvezza, e nel contempo di valorizzare ragazzi che si andranno a prelevare da altre compagini. In questo modo si cercherà di rientrare con i costi attraverso il minutaggio under, i premi di preparazioni e le valorizzazioni di giovani calciatori. Le nostre supposizioni trovano conferme anche nel fatto che il direttore sportivo Gigi Molino è presente

Calciomercato.

Già impazza la campagna acquisti-cessioni Ufficialmente il calciomercato scatterà solamente il primo di luglio. In realtà – si legge su TuttoLegaPro.com – le trattative sono già scattate per quasi tutti i club, eccezion fatta per quelle formazioni ancora coinvolte in playoff e playout. Nello scorso weekend si è già fatto sul serio e ad aprire le danze per gli operatori di mercato ci hanno pensato le Final

Il mercato scatterà ufficialmente solo il primo luglio, ma in realtà le trattative sono già in atto

Eight Scudetto del campionato Primavera. Per osservare i migliori talenti italiani si sono mobilitati decine di direttori sportivi e flotte di procuratori. A far da sfondo alle gare tanti contatti, numerose chiaccherate e diverse trattative già imbastite. La kermesse delle finali Primavera si protrarrà sino a sabato prossimo, ma nei giorni in cui il calendario non proporrà partite – riferisce ancora TuttoLegaPro.com – gli operatori di mercato faranno rotta su Milano. Appuntamento nei saloni dell'Hotel Hilton, sede non ufficiale ma la più gettonata per incontri ed appuntamenti di mercato. (TuttoLegaPro.com) Come riferito nel pezzo di apertura a Gubbio è presente anche il ds del Campobasso Gigi Molino.

Il ds Gigi Molino

a Gubbio dove si stanno svolgendo le fasi finali del campionato Primavera. Il ds è stato visto nella hall dell’albergo che ospita la Juventus a colloquio con il responsabile del settore giovanile della società bianconera Giovanni Rossi. Si sarà parlato sicuramente della situazione di Carmine Esposito, il terzino sinistro classe ’93, che è in comproprietà tra Juventus e Campobasso, ma anche di altri giovani interessanti che possano fare al caso del Campobasso. Molino, intervistato da siti web a carattere nazionale, non ha voluto parlare di futuro, ma ha lasciato intendere di essere già al lavoro. Quasi sicuramente per il Campobasso. rs


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Sport

05 giugno 2012

Calcio Eccellenza- Play off nazionali La squadra di Gallicchio, dopo la sconfitta per 2-1 in casa del Gladiator, domani al “Ventimila” è chiamata ad una prova di orgoglio e carattere per superare il turno

Alla vigilia in pochi avrebbero scommesso in un’impresa della Turris a Santa Maria Capua Vertere. Eppure la squadra di mister Claudio Gallicchio ha fatto tremare i polsi alla corazzata campana guidata da Roberto Carannante che in molti danno come potenziale vincitrice degli spareggi nazionali. Al cospetto di un pubblico locale numerosissimo, quasi disarmante, la compagine santacrocese non si è data affatto per vinta ed ha tirato fuori carattere e determinazione riuscendo a passare in vantaggio con la rete di Tramontana nella prima frazione di gioco. Un gol che ha spiazzato gli avversari che hanno fatto fatica a riequilibrare il risultato ( il pareggio è arrivato solo al 79’ con Di

Turris, nulla è perduto Palma) e chiudendo in proprio favore la pratica nei minuti finali con la rete del bomber ex Campobasso Russo. La qualificazione del Gladiato, che alla vigilia era quasi scontata, è ancora in bilico, e dunque tutto si deciderà domani al Ventimila di S. Croce di Magliano. Il tecnico ex Trivento e Campobasso Roberto Carannante è fiducioso ma allo stesso tempo consapevole che la gara di ritorno non sarà affatto facile: “Abbiamo ottenuto questa vittoria che ci fa ben sperare. E’ un risultato meritato e penso ci sta troppo

Chi la spunterà affronterà in finale la vincente tra Rende e Città di Messina stretto, viste le tante azioni buttate al vento. Ma quando ti trovi a rincorrere dopo aver subito la rete a sorpresa degli avversari, non è semplice ragionare a mente lucida. Ovviamente nella ripresa ho vi-

sto la grande reazione della squadra, incentivata dall’ingresso di Di Palma, Bonavolontà ed Armonia che hanno dato nuovo lustro alle finalizzazioni offensive. Ora ci tocca analizzare bene le informazioni positive e negative di questa partita e concentrarci per la sfida di ritorno. La Turris Santa Croce tenterà in tutti i modi di ribaltare il punteggio ma noi ci dobbiamo far trovare pronti e non concedere nulla”. La vincitrice della semifinale play off nazionali tra Gladiator e Turris Santa Croce affronterà in finale la

vincente della sfida tra Rende e Città di Messina. I siciliani sono tornati da Rende con un ko incassato nella gara d’esordio degli spareggi-promozione. Gli uomini di Rando non hanno sfruttato a dovere la buona dose di palle-gol costruite nell’arco dei novanta minuti e hanno dovuto arrendersi al gol realizzato dai padroni di casa a otto minuti dal termine. Match giocato a viso aperto dalle due formazioni, con gli ospiti che hanno centrato il successo sfruttando al meglio un calcio piazzato da posizione laterale. ANPA

Riceviamo e pubblichiamo. Quando si è piccoli tutti gli spazi sembrano immensi. E’ la stessa sensazione che si prova quando si guardano più edifici dal basso: non si è in grado di valutarne l’altezza e le differenze. Solo allontanandosi e prendendone le distanze si ha la percezione esatta delle dimensioni. Quando poi il riferimento è l’individuo, tutto diventa più complesso. Non basta la distanza geografica, ma subentra il fattore temporale. Le considerazioni sui personaggi acquisiscono valenza solo se analizzati in un arco di tempo e di spazio sufficientemente ampio e si hanno le opportune competenze, conoscenze ed obiettività. Cadere, poi, nel tentativo di fare, a caldo, considerazioni, accostamenti e distingui serve solo a generare falsi miti e futili confronti. Qualche giorno fa, su un quotidiano del Molise, veniva pubblicato un articolo che trattava di Nicola Palladino ed

La morte non è una livella Antonello Toti, operatori del movimento sportivo giovanile, prematuramente deceduti. Il tentativo di accostarli, evidenziando pregi(?) e difetti(?) di ognuno è sembrato oltremodo inopportuno. Sono gli obiettivi che accomunano e non le caratteristiche individuali. E quelli, gli obiettivi, sono stati totalmente divergenti. Non voglio tessere le lodi di uno o dell’altro, ma, conoscendo fino in fondo Nicola, sono sicuro che mai avrebbe desiderato essere posto a paragone con chicchessia e questo non per superbia, ma per la consapevolezza che ognuno è e resta sempre se stesso e, se valutazione vuole essere fatta, la si faccia per quello che si è stati e per ciò che si è fatto, senza coinvolgere altri.

La sottolineatura, poi, di eventuali, ipotetici difetti, già in altra occasione evidenziata senza, peraltro, averne citato

alcuno, innesca il dubbio che, a sua volta, alimenta infidi sospetti. Dire e non dire, accennare e lasciare

intendere, presume la sussistenza di manchevolezze gravi di cui non si vuole o non si può fare menzione. Se, altrimenti, ci si riferiva ai piccoli nei dell’ovvio, sarebbe stato saggio soprassedere. Totò diceva che la morte è una livella, ma non è affatto vero. La differenza è fatta dal vuoto che ognuno lascia: se è lo stesso di quando si ritira un dito dall’acqua o se è una eredità da raccogliere ed una traccia da seguire. “Si può entrare tutti nella storia dello sport, un po’ meno in quella del cuore e della memoria”. Che il tempo faccia il suo corso e ai posteri l’onere della valutazione. A me il privilegio di aver condiviso tutto con Nicola, finanche i sogni. Roberto Palladino


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Sport

05 giugno 2012

Atletica

Al Lancellotta di Isernia prestazioni di rilievo per la Virtus Ed ora le attenzioni sono puntate ai Campionati Italiani del prossimo 15 giugno Pomeriggio domenicale all’insegna dell’atletica leggera nello stadio “Lancellotta” d’Isernia, l’atletica targata Virtus ha come sempre fatto la voce grossa, con alcune prestazioni di rilievo che mantengono i loro autori nell’onda positiva che porta nuovi personali e minimi. Ed è un minimo prepotente quello ottenuto, nella categoria Jun/F, dalla “svedesina” Francesca Rossodivita, che per la prima volta affrontava l’improba distanza di 10 km nella marcia, cercando di scendere

sotto la soglia dei 58’30”00: un tifo eccezionale (tutto lo stadio era in piedi per lei nei giri finali) l’ha trascinata verso la frantumazione di quel tempo, tagliando il traguardo col crono di 58’08”16. Al talento, Francesca ha unito una tenacia pazzesca, che la ripaga con una marea di complimenti e l’accesso ai Campionati Italiani che si terranno a Misano Adriatico il 15-16-17 giugno. Il tecnico Dino Mucci è soddisfatto del lavoro svolto e tutti noi speriamo che la nostra atleta si ripeta o, meglio, si superi.

Francesca Rossodivita

Altre note “intonate” le abbiamo riscontrate negli 800 Jun/M: qui Lorenzo Buonviaggio stabilisce il suo record personale con 2’08”17; il miglioramento del ragazzo è costante ed inarrestabile, arriverà sicuramente ben presto a riscontri cronometrici ben più congeniali al suo valore. Nel salto triplo categoria Cadette, la debuttante Claudia Nuozzi stupisce gli “addetti ai lavori” per la qualità dei suoi salti, il migliore dei quali (9,93 mt) le vale la prima piazza. Il sempreverde Manuel Colangelo tentava anche lui il tempo minimo nei 3000 siepi (cat. Promesse): seppur migliorandosi di oltre 12 secondi, il tempo 10’05”05 purtroppo non basta; tuttavia, la sua rimane una gran prova di forza e determinazione. Insieme a lui hanno saltato la “riviera” gli Juniores Piermarco D’Angelo e Francesco Melfi, arrivati rispettivamente primo e terzo. Numeroso il resto della compagine giallo-blu, comprendente giovani e meno giovani: i primi hanno sperimentato gare

nuove (Lorenzo Santoro, figlio d’arte, e Mario Di Donato nei 2000 piani, Marco Merlo nel triplo, mentre Alessio Mitri, Claudio Tallarino e Francesco Maddalena hanno calcato le pedane dei concorsi e il rettilineo dei 60 metri), i secondi si ritrovano in pista in gare impegnative come i 5000 (Maurizio

Paladino, Peppe Bucci e Pasquale De Lisio) o ancora gli 800 (ottima prestazione di Silvio Alberti, 2’06”64). Occhi, dunque, puntati ai Campionati Italiani del 15 giugno prossimo, dove le nostre punte di diamante combatteranno per il primo posto con gli atleti di tutt’Italia.

Vela.

Tutto pronto a Termoli per l’Endurance Day Alberto Baccari

Fise Molise.

La federazione sarà ospite domani della tv milanese “Class Horse Tv” Un invito d’eccezione per la Fise Molise. Il presidente del comitato regionale, Daniele Gagliardi, insieme al vice campione d’Europa di Raining Andrea Iannetta, a Michele Ruscitto in qualità di delegato regionale del salto a ostacoli e dal presidente dell’NBHA Molise Massimo Maio, sarà ospite domani, mercoledì 5 giugno a partire dalle ore 18.00, dell’emittente milanese “Class Horse Tv”. Class Horse TV è un canale televisivo satellitare dedicato all’equitazione nato nel 2010 da un’idea di Luca Panerai. Class Horse TV è visibile in Italia sul canale 55 di Tivù Sat e sul canale 221 di Sky; in tutta Europa e in Medio Oriente su Hotbird. Una vetrina di prestigio sul mondo equestre che ha deciso di dare risalto al comparto molisano che, in special modo negli ultimi anni, sta riscuotendo successi prestigiosi in tutte le specialità. Un nuovo attestato di stima, dunque, per il lavoro che con metodo e con scrupolo tutto lo staff direttivo e tecnico della Fise Molise sta svolgendo su tutto il territorio lo-

cale. Un’opportunità più unica che rara per far conoscere il Molise, i suoi atleti e le sue indubbie potenzialità anche e soprattutto nell’ambito del variegato mondo equestre.

Andrea Iannetta

L’Endurance Day è il modo più economico, divertente ed efficace per entrare nel mondo della vela, un vero e proprio mini corso giornaliero. Brevettato da Endurance e che ha lo scopo di fornire all’allievo le basi teoriche della vela, vivendo l’emozione di timonare per la prima volta una barca a vela. Si tratta di un corso giornaliero in cui è possibile imparare diversi aspetti della disciplina: dalla rosa dei venti, alle principali andature della barca, dai nodi fondamentali della vela, alla nomenclatura della barca, ai segreti degli skipper. L’attività sarà fruibile a Termoli dal 11 Giugno all’8 Settembre. L’Endurance Sailing Team è un’associazione sportiva riconosciuta dal CONI e affiliata all’ACSI fondata da appassionati e professionisti del settore. Presieduta dallo skipper termolese Alberto Baccari, si è da subito distinta a livello nazionale e recensita da autorevoli riviste di settore tra le più importanti e innovative scuole vela d’Italia (SoloVela n.113). Il segreto del suo successo è l’aver creato un metodo didattico innovativo, basato sulla crescita personale dell’allievo. Ogni istruttore è preparato a venire incontro a ogni esigenza, rendendo l’apprendimento una vera e propria esperienza di gioco. Per avere informazioni più dettagliate contattare Stefano Venditti 3470463400.




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