ANNO VIII - N° 159 - DOMENICA 08 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Pierpaolo Nagni
L’Oscar del giorno lo assegniamo al segretario regionale dell’Idv, Pierpaolo Nagni. In questi giorni sta cercando di rintuzzare i colpi da ogni parte proprio mentre gli altri esponenti del centrosinistra pensano a tutt’altro. Ci prova il segretario del partito dipietrista a tenere in piedi un’alleanza che barcolla a ogni piè sospinto. Almeno ha il merito di intervenire ed entrare nel merito dei problemi sul tappeto. Contrariamente a chi preferisce mare e tennis in attesa di un qualcosa da venire.
Il Tapiro del giorno a Danilo Leva
Quando togliere la zavorra diventa motivo di polemica
Il Tapiro del giorno lo diamo al segretario regionale del Pd, Danilo Leva. Proprio nel momento in cui la politica molisana torna a ravvivarsi, l’esponente di Bersani rimette insieme una direzione regionale cooptando vecchi arnesi della nomenclatura interna. Così, dopo avere imbarcato nuovamente l’ex onorevole, Roberto Ruta, questa volta mette insieme una sfilza di nomi per cercare di accontentare tutti. Evitando, però, un confronto anche aspro all’interno del suo Pd del 10 percento.
"Poco credibile", "Grillino di seconda mano", "Politica ad personam", sono solo alcune parole che Ulisse Di Giacomo ha ritenuto scagliare all'indirizzo di Michele Iorio reo di volere mandare al macero una becera politica che ha finito con l'affievolire le speranze della gente molisana e appesantirne gli apparati. Lo stesso aveva ritenuto di fare l'assessore Gianfranco Vitagliano che, dimenticando i magri risultati raggiunti nella spesa europea, aveva ritenuta chiusa la fase dello "iorismo". Due esponenti di spicco del centrodestra che devono molte fortune politiche personali al
presidente Iorio e che ora si vedono in bilico perchè lo stesso ha capito, finalmente, che non si può volare con la zavorra che sospinge verso il baso. E, così, mentre Iorio rilanciava la necessità di mantenere l'autonomia regionale, Di Giacomo sperava nel "funerale politico" del presidente. Ma cosa ha fatto il senatore a difesa di questa terra in tutti questi anni a palazzo Madama? Dov'era mentre Iorio si batteva per i soldi della ricostruzione, per l'autostrada, per gli sgravi a favore del bene comune dei molisani? Oggi parla, in riferimento all'incontro di Piana dei mulini, di "grillismo di seconda
mano". Fa male avere visto la gente tornare a parlare con il presidente senza intermediari o mura innalzate dai plauditores? Fa male aver dovuto assistere al colloquio franco e aperto con la gente abituati come sono all'autoreferenzialità e a congressi confezionati? Per fortuna il presidente ha detto basta ed è uscito da una palude melmosa che rischiava di portare a fondo tutti. In questa, restino quei partiti che vivono solo per se stessi. Chi sputa nel piatto dove ha mangiato non ha più considerazione politica. Dovrebbe politicamente parlando, vergognarsi. I.A.
TAaglio lto
2 08 luglio 2012
Se ricominciare dal basso fa male ai partiti e dintorni
La nota.
Nel centrodestra la contrapposizione dopo l’incontro del presidente alla Piana dei mulini
Quel grillino che Ulisse non ascolta CAMPOBASSO. E' stato, dunque, il senatore Ulisse Di Giacomo a tacciare Michele Iorio "di grillino di seconda mano". Sarebbe stato sufficiente ascoltarlo per capire che di antipolitica non ha nulla, potrebbe essere certamente antipartito, portatore di un’idea di democrazia diretta che rifiuta l’intermediazione dei partiti visto e considerato quanto proprio i partiti hanno fatto in Regione. Pura utopia, allora, o l’avvisaglia di un qualcosa di nuovo che sta sorgendo? Più che dileggiarlo ed etichettarlo, Ulisse Di Giacomo avrebbe dovuto ascoltarlo. Di fronte ad un Paese spossato e disperato, dove ogni giorno qualcuno non ce la fa e il suo gesto viene etichettato come “un piccolo incidente di percorso”, e dove da tempo si chiede un atto, anche solo simbolico, che elimini uno dei tanti privilegia della politica, l’immobilismo dei partiti alla disperata difesa del loro status come lo possiamo definire? In una fase come questa, con un paese allo stremo delle forze, la via d’uscita, per Michele Iorio, passa dalla capacità di fare gruppo. Ma fare gruppo significa disfarsi delle proprie arroganze, dei propri privilegi, aprirsi al dialogo e a percorsi partecipati. Il che significa da subito mettere in campo provvedimenti che ridiano fiato alle famiglie, alle imprese sane, ai giovani a una organizzazione seria della macchina regionale. Infine, ma non ultimo, se si vuole recuperare il rapporto con i molisani, le forme partito devono modificare radicalmente il loro modo di essere, aprirsi a una vera democrazia interna. Una scommessa che, però, stanno perdendo ogni giorno che passa come dimostrano le dichiarazioni di Ulisse Di Giacomo su quanto posto in essere alla Piana dei mulini.
CAMPOBASSO. Cosa insegna l'incontro che il presidente Michele Iorio ha tenuto alla Piana dei mulini? Che è arrivato il momento di cominciare o ricominciare dal basso, dalla società civile, anche perché questa gode di un primato dell'essere ed etico rispetto al resto: senza le persone, i gruppi, i popoli e le società civili, infatti, non esisterebbe una società politica mondiale. Le società civili costituiscono il tronco originante ogni vita politica. La rinascita della democrazia dal basso è come un nuovo germoglio che spunta dal tronco e non imbastardisce quando sia sorretto da processi di partecipazione diffusa, dalla creatività del sociale che alimenta istituzioni giuste ed educa alla realizzazione del bene comune.
Senza un politica democratica che rifiorisce dal basso, a partire dalla mobilitazione e dall’educazione dei soggetti della società civile, è impensabile il vigoreggiare di un’economia civile, e che possano esistere mercati liberi, trasparenti, stabili, democratici, capaci di includere tendenzialmente i più poveri, e siano orientati alla realizzazione di uno sviluppo sostenibile, del bene comune. Michele Iorio ha lanciato questo messaggio che non ha trovato, di contro, larga parte dei partiti della sua stessa coalizione pronti a raccoglierlo. E' pur vero che si tratta di un messaggio che scavalca l'esistente e, anzi, vuole andare oltre per guardare al dopo. Altrettanto vero, però, è che nessuno è disposto a fare un passo indietro, a
smetterla con un'autoreferenzialità che ha stufato tutti, ad una presenza massiccia ed opprimente ma senza risultati. Al contrario è solo grazie ad una politica che non arretra di fronte alle proprie responsabilità, e che si riforma, che è possibile creare le condizioni d’esistenza e di sviluppo di un’economia civile, ossia di un’economia e di una finanza che sono a servizio delle imprese, delle famiglie e degli enti locali. E' questa la sfida lanciata da Michele Iorio che in pochi, negli apparati di autoconservazione che sono i partiti attuali, si sono avveduti. Una sfida che, ci auspichiamo, possa portare a fare piazza pulita di stagioni elettorali e amministrative che appaiono lontane anni luce dai problemi della, veri, della gente.
L’appello. Per il consigliere del Pd dopo la visita del senatore Williams
Petraroia: “Riallacciamo i rapporti con le nostre comunità all’estero” CAMPOBASSO. "Costruire un ponte tra il Molise e gli Stati Uniti, riallacciare i rapporti con le nostre comunità all'estero e valorizzare le loro potenzialità con un ruolo strategico di collegamento con le istituzioni locali di quei paesi, l'impresa, la cultura, l'economia, il turismo, la ricerca e l'università". Così il consigliere regionale del Pd, Michele Petraroia. "Questa idea vincente può essere sperimentata costruttivamente realizzando un'intesa tra la Regione Molise e lo Stato del Connecticut, che conta il maggior numero di oriundi italiani degli Stati Uniti e vede presenti decine di
migliaia di emigranti molisani. La disponibilità del Senatore Sean Williams confermata anche nella nota allegata può dar seguito ai contatti avviati nel 2008 col Parlamento dello Stato e col Governatore del Connecticut ad Hartford, e concludersi con la stipula di un accordo interistituzionale che potrà apportare benefici e vantaggi al nostro territorio. Mi auguro che il Molise sappia alzare lo sguardo e inquadrare una simile opportunità come un'occasione da non perdere, accantonando per un attimo un dibattito asfittico, autoreferenziale e astruso".
TAaglio lto La questione. C’è chi blatera per il ritorno con l’Abruzzo e chi parla di macro area economica
3 08 luglio 2012
Autonomia regionale, perché si deve
L’indicazione. Al di là di futili campanilismi, va ricostruita l’organizzazione strutturale del territorio
di Giuseppe Di Iorio CAMPOBASSO. In queste ore, grazie all'intervento del presidente Michele Iorio, è stata rilanciata la necessità di ribadire con forza l'autonomia regionale che in molti la mettono in dubbio. Senza troppe parole, riportiamo questo scritto del 10 agosto 1917, di Nicola Maria Campolieti su La Provincia di Campobasso: “Io vedrei con orgoglio di Molisano, dopo la guerra, che ogni comune del Molise avesse tenuto esatto conto di quanti uomini furono chiamati in guerra, di quanti furono feriti, di quanti morirono, di quanti furono premiati con ricompense al valore. Su tutte le provincie risulterà certamente non ultima. E su questo fatto riposano i diritti dell’avvenire e l’educazione delle venture generazioni”. Certo, si usciva dalla Prima guerra mondiale nella quale il Molise presentava percentualmente il medagliere più consistente e, unica
regione, a non presentare alcun disertore. Proprio per questo chiedeva il riconoscimento di un sacrificio fatto. Un sacrificio, peraltro, già fatto nel 1860 per garantire alla Provincia di Benevento di costituirsi. Ancora, parlare oggi di sacrifici è pleonastico ma non vediamo, allora, il perchè dobbiamo essere a nostra volta sacrificati. E' pur vero che va ripensato il regionalismo e riorganizzata la macchina amministrativa. In parte, ci sta già pensando il governo. A noi, però, tocca riconsiderare il modello Molise, cucire un abito a misura delle
Hit Parade, trasmissione radiofonica che ebbe un largo larghissimo seguito per almeno una ventina d'anni nel nostro Paese. Una trasmissione capace di assurgere a fenomeno, fino a generare numerosi tentativi di applicazione dei propri meccanismi, per tacere dei tentativi di imitazione. Oggi, e per ogni settimana, un disco accompagnerà uno dei protagonisti di questa rubrica.
Il leitmotiv. Il coordinatore del Pdl va canticchiando il vecchio motivo “Addio sogni di gloria” dopo la rottura con Iorio
nostre dimensioni e, per davvero, la regione potrebbe diventare un modello reale sapendo sfruttare le sue risorse, come l'acqua, e puntare decisamente sull'innovazione. Quello lanciato da Michele Iorio alla Piana dei mulini è un invito e uno sprone, una sfida e un monito a fare presto e bene. Qui non si tratta di vedere cosa non è andato anche nel recente passato. Bisogna, invece, riflettere su cosa fare per salvaguardare un'identità che non deve essere sterile campanilismo dinanzi ad un'era globalizzata. Bensì una
CAMPOBASSO. La lettera di Ulisse Di Giacomo, coordinatore regionale del Pdl, dopo l'incontro di Michele Iorio alla Piana dei mulini, sancisce il distacco definitivo tra i due esponenti politici. Del resto, il presidente della Giunta regionale voleva a tutti i costi una rottura con il passato proprio per superare l'attuale fase politica e ricaricare le pile in attesa di nuove azioni. Così, da qualche giorno, sembra proprio ascoltare il senatore del Pdl canticchiare il vecchio motivetto "Addio sogni di gloria". "Quante speranze di gloria di celebrità (raccolte in questi anni tra coordinamento regionale e scranno al Senato), ma inesorabile il tempo tracciava il cammino (con le fredde parallele con Michele Iorio) e a testa china anneghiamo nel nostro destino. Addio sogni di gloria addio castelli in aria. Guardo con sordo rancore la mia scrivania cerco a scacciare ma invano la monotonia (di non potere più essere
forza autonoma capace di ragionare, assumere decisioni, indicare la strada per il futuro. Con umiltà e non con il cappello in mano, forti di una strategia e non di clientele, capaci di un'azione e senza zavorre. Un Molise diverso, dunque, quello che deve uscire fuori dal fetido stagno di una politica bloccata dai miasmi del pettegolezzo e dell'affarismo. Un Molise riorganizzato al suo interno e pronto alla sfida politica ed economica. E se il sacrificio della Grande Guerra portava a dover spingere sulle considerazioni del giusto tri-
con Iorio)". E così si è consumato uno strappo al pari di altri che, pure, si avranno nei prossimi giorni per consentire una nuova azione politica da mettere in pista da parte del presidente Iorio. Sarebbe stato difficile, in-
buto, chiudiamo con l'aneddoto, citato dal can. Giuseppe Di Fabio nella sua opera Toponomastica di Campobasso, sul grande Antonio Cardarelli. Si vuole che un giorno il padre, dott. Urbano, che amava vestire nel costume classico molisano, si recasse a far visita al figlio presso l’Università e che il personale, vedendolo nel classico costume, volle fargli indossare dei vestiti moderni prima di introdurlo nell’aula dove il figlio teneva lezioni. Il clinico, vedendo il padre conciato con quegli abiti, disse “ questo non è mio padre”. Allora il personale gli fece indossare nuovamente i suoi vestiti e lo riaccompagnò in aula. Alla vista del padre nel suo costume antico molisano, l’illustre clinico, tra lo stupore dei giovani allievi, scese dalla cattedra, fece salirvi il padre e disse: "Ragazzi, da questo ceppo, nacqui in una fredda e lontana giornata di marzo, tra i monti di quella dolce terra che si chiama Molise!”.
fatti, potere pensare ancora di tirare avanti con un pesante fardello politico alle spalle. I cittadini chiedono altro alla politica e, questo, Michele Iorio l'ha capito. Altro che "funerale" da celebrare. "Addio sogni di gloria".
4 08 luglio 2012
TAaglio lto
Le ansie dei lavoratori dei trasporti
Trenitalia ufficializza:
Il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca tenterà una mediazione per difendere il trasporto ferroviario locale, già gravato da troppe inefficienze
meno treni al Sud CAMPOBASSO. “Non è forse l'Odissea il mito di ogni viaggio? Ogni nostro viaggio, piccolo o grande che sia, è sempre Odissea”. Così Italo Calvino ci esortava alla lettura dei grandi poemi epici greci, riuscendo pure a definire l’agonia di noi molisani, costretti a spostarci in treno da o verso la nostra regione. Come Odisseo, i pendolari di Campobasso, Isernia e Termoli affrontano stoicamente il Fato ferroviario, stoici nell’accettare lo stillicidio quotidiano di ritardi e disservizi senza fine. Adesso poi, Trenitalia conferma l’ulteriore riduzione di convogli soprattutto nel Mezzogiorno: sulla dorsale adriatica, in particolare, si contano il 44% di collegamento ferroviari in meno rispetto a qualche anno fa. Ciò ha innescato una vertenza da parte delle Regioni meridionali sul contratto Universale di servizio che coinvolge anche il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca. Sul tavolo del dicastero i dossier e le lamentele degli assessori regionali si sommano, senza trovare risposta ma solo conferme: Trenitalia sta infatti tagliando le corse per non ritoccare, ancora una volta, il costo dei biglietti verso l’alto. Ad ammetterlo è l’amministratore delegato dell’azienda, Mauro Moretti, il quale continua a ripetere lo stesso ritornello: “O si aumentano le ta-
riffe, o i contributi, oppure non si può andare avanti. Non so cosa farà l’Authority. L’unica cosa che possiamo fare noi è interrompere il servizio, cosa che comporta una denuncia. Ci denuncino pure e poi vediamo cosa succede”. Riguardo al trasporto locale, poi, la situazione diventa drammatica essendo il servizio già carente sia qualitativamente che quantitativamente. In Italia e negli ultimi due anni, solo Lombardia e Molise hanno aumentato treni o corse (rispettivamente +7,7% e + 1,6%), contro le sostanziali riduzione di Liguria (11,5%) di Campania (-11,1%) e Piemonte (-9,6%). Ma i tagli annunciati dal governo si abbatteranno presto su tutto il territorio nazionale, senza distinguo o analisi del numero dei convogli o degli abitanti. Tutto quindi dipende dal ministro Barca. È lui a dover riferire le lagnanze degli assessori regionali, tra cui Velardi, ed intercedere con il premier Mario Monti affinché la rimodulazione non sia il colpo di grazia alle ferrovie pubbliche. Il rischio, infatti, è di un continuo smottamento verso il basso del servizio locale, con un consequenziale aumento dei biglietti del 20%. Qualcosa di assurdo in realtà economicamente ed infrastrutturalmente depresse come il Molise. Paolo Palmi
In data 5 luglio 2012 le associazioni datoriali Asstra e Anav hanno inviato una lettera con la quale hanno comunicato il recesso dal Contratto nazionale dei lavoratori della Mobilità di cui al Protocollo sottoscritto a maggio 2009. La posizione delle controparti, praticamente indisponibile a qualsiasi soluzione dopo oltre due anni e mezzo di inutile trattativa, con questa ultima arrogante provocazione, rischia di vanificare qualunque tipo di percorso delineato con il documento strategico per il rilancio del settore dentro il quale, il rinnovo del Ccnl della mobilità, costituisce elemento imprescindibile per la ricerca di economie e soluzioni alla grave crisi che interessa il settore sull’intero territorio nazionale e si configura nella fattispecie indicata all'art. 13/h della L. 146/90. Per altro è risibile l'argomentazione addotta a motivazione della disdetta, poiché nessuna modifica unilaterale risulta essere stata apportata all'intesa del 30 settembre 2010 sui cosiddetti "quattro punti" del Ccnl della mobilità. L'atteggiamento irresponsabile delle controparti non lascia altra possibilità per le organizzazioni sindacali che la ripresa di azioni di lotta, giacché la grave crisi del settore e la mancata sottoscrizione dal Ccnl Tpl sta creando una tensione in categoria ormai ai limiti della sopportabilità. E' appena il caso di rimarcare che la trattativa fin qui svoltasi ha fatto registrare da parte delle aa.dd. il continuo diniego del rinnovo contrattuale, anche a fronte della tangibile disponibilità sindacale ad entrare nel merito specifico dei temi contrattuali proposti da Anav/Asstra. Le scriventi organizzazioni sindacali sono costrette pertanto a proclamare una prima azione di sciopero
Il 20 luglio scioperano gli autoferrotranvieri e gli internavigatori da oltre due anni e mezzo in attesa del rinnovo del contratto nazionale nazionale di 4 ore di tutto il personale delle aziende che applicano il contratto degli Autoferrotranvieri e Internavigatori per il 20 luglio 2012, secondo diverse modalità territoriali che saranno comunicate a livello locale con il necessario preavviso di dieci giorni. L'astensione dal lavoro sarà articolata con il rispetto della garanzia dei servizi minimi indispensabili, secondo le fasce orarie previste dagli accordi locali o dalla prassi vigente. le strutture territoriali competenti comunicheranno alle aziende le modalità di pratica attuazione dello sciopero entro il 9 luglio 2012. Durante lo sciopero a livello locale saranno organizzati sit-in e presidi di protesta. Gli eventuali scioperi locali già proclamati che fossero in contrasto con l’agitazione nazionale, saranno risolti o con la esclusione dei territori interessati dal presente sciopero o facendoli confluire nello stesso. Il segretario generale Orsa trasporti, Alessandro Trevisan Il segretario generale Confsal, Pietro Serbassi
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TAaglio lto
08 luglio 2012
In passato ha avuto un ruolo importantissimo per i cittadini e per l’emancipazione politica
Provincia di Isernia addio Santoro: nessuno si è mosso per tempo di Anna Di Matteo CAMPOBASSO. Tra le Province che finiranno sotto la scure dei tagli del Governo c’è anche Isernia, che dovrebbe essere accorpata a quella di Campobasso. Una soppressione che ormai sembra essere inevitabile, a meno che non intervengano fattori nuovi che possano indurre il Governo a cambiare rotta. Gli amministratori locali già annunciano battaglia contro un provvedimento che definiscono profondamente iniquo. Abbiamo chiesto un parere ad Enrico Santoro, ex presidente della Regione Molise, nonché ex sindaco di Isernia, personaggio di spicco della politica molisana che tanto ha dato e continua a dare alla propria terra. Cosa pensa della soppressione della Provincia? “Di questa situazione si parla da tempo, ma ora sta arrivando al capolinea. E’ evidente che l’atteggiamento che hanno avuto in molti, anche quelli che hanno la responsabilità attuale, ha lasciato un po’ a desiderare. Bisognava, in tempo utile, predisporre, immaginare qualcosa che non si chiamasse più Provincia ma che facesse rimanere Isernia il centro di interesse e guida dell’alto Molise. Se si aspettano gli eventi, così come si verificano, o si pensa che non la protesta si risolvano le cose, è chiaro che poi è difficile intervenire. Invece sarebbe stato più facile immaginare qualcosa di diverso che andasse a sostituire la Provincia ma non le sue funzioni”. E’ convinto che sia utile, oggi, l’esistenza della Provincia di Isernia?
Il parere dell’ex presidente della Regione sulla decisione assunta dal Governo di accorpare l’ente di via Berta a quello di Campobasso “Quando l’abbiamo istituita, nel 1970 non solo era utile, ma era essenziale per la vita di Isernia, dell’alto Molise e della regione. In un mio discorso pronunciato alla presenza di Aldo Moro, sostenni che una Regione con una sola Provincia non potesse esistere, visto che si stava avviando l’organizzazione e l’iter per le Regioni a statuto ordinario. Era quindi obbligatorio fare la seconda Provincia”. Dunque se ne avvertiva l’esigenza? “Sì, certo, perché allora svolgeva una serie di compiti che interessavano, e molto, i cittadini e l’alto Molise. Non eravamo ancora, all’epoca avanti con l’informatizzazione, non c’erano collegamenti rapidi. Insomma c’erano una serie di condizioni che richiedevano necessariamente questo avvicinamento della struttura provinciale alle zone interne della regione. Ma soprattutto, la cosa più importante era avvicinare il popolo alla istituzione, dare una emancipazione politica. Da sindaco di Isernia avevo istituito all’interno del Comune, l’Ufficio per i sindaci della zona, anticipando, di fatto, l’istituzione della Provincia. Bisognava immaginare qualcosa di simile, cioè Isernia doveva rimanere il centro dell’alto Molise. Ma tutto questo andata fatto da tempo”. Oggi qual è la situazione? “Oggi c’è un individualismo tale da
far paura, di fronte alla partecipazione che c’era allora. Solo quando il problema della Provincia è diventato un problema del popolo si è realizzata. La sua istituzione ha avuto un iter molto travagliato. Nel 1956 fu approvata da uno dei rami del Parlamento ma poi non se ne fece nulla, successivamente furono presentate altre proposte ma non se ne fece mai niente fino a quando è diventato un movimento di popolo. Se una istanza non è movimento di popolo non va in porto. Oggi si è verificata, pari pari la stessa condizione. Gente che parte e va a Roma. Ma con chi ha parlato? Chi ha coinvolto? Sono cose assurde…” La conseguenza più immediata della soppressione della Provincia di Isernia quale sarebbe? “Non mi pronuncio molto su queste cose, perché il Governo dei tecnici è diventato Governo di gente che sta vedendo come superare, di giorno in giorno il momento. Non si riesce a capire come intendono muoversi. Dalle ultime notizie, un dato di fatto è comunque certo: con la istituzione delle città metropolitane e con la situazione economica che si profila molte Province saranno
Oggi è del tutto inutile andare a protestare a Roma: una istanza va in porto se è movimento di popolo Si doveva pensare ad un organismo che facesse di Isernia il centro guida per tutto l’alto Molise
soppresse. C’è chi sostiene, sbagliando, la necessità di procedere con una legge costituzionale, ma non è così. Credo che in una Regione debba rimanere almeno una Provincia e quindi l’ipotesi dell’accorpamento mi pare quella più probabile ed anche la più semplice da attuare per il Governo. Se poi si va oltre, modificando qualcosa di più, allora le cose cambiano”. Si riferisce all’ipotesi di un accorpamento tra Regioni? “Sì, alla possibilità di rivedere anche la definizione delle Regioni. Il Molise è un po’ anomala, per dimensioni. Ma non credo si possa arrivare a questo, anche perché in quel caso sì che ci vorrebbero leggi regionali o referendum tra le regioni interessate. E’ una via poco percorribile. Ma quella dell’accorpamento non è difficile da realizzare. Con un decreto il Governo risolve immediatamente il problema”. Insomma ormai non c’è più nulla da fare, secondo lei? “Ci si doveva muovere molto tempo prima. La Regione dovrebbe prendere il coraggio, immediato, di fare delle deleghe. Il tema delle deleghe è importantissimo ed in qualche modo potrebbe rappresentare uno strumento efficace. Ma non credo ci siano più i tempi per poter intervenire”.
TAaglio lto
7 08 luglio 2012
Memorandum per il presidente del consiglio regionale Mario Pietracupa e per il presidente della giunta regionale Michele Iorio
Ammortizzatori sociali, libri di testo e reddito minimo di cittadinanza
non possono attendere oltre i comodi del consiglio regionale Un sacco di provvedimenti regionali di interesse sociale sono rimasti appesi e aspettano di essere adottati dal consiglio regionale per esplicare il loro contenuto. Appesi, perché non trovano la necessaria copertura finanziaria. Che possono trovarla solo e se il consiglio regionale provvederà all’assestamento del bilancio 2012. Ma al momento, anche in prossimità della pronuncia del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dall’opposizione sull’ammissibilità o meno di alcune liste di sostegno alla candidatura e all’elezione di Michele Iorio, e per via dei malesseri che si sono manifestati all’interno del Pdl, sono altri i problemi che angustiano la presidenza e l’esecutivo regionali. Cionondimeno uno spazio deve essere trovato nell’agenda dell’assemblea di via IV novembre per dare risposte alle famiglie che aspettano di utilizzare gli ammortizzatori sociali in deroga approvati a metà gennaio 2012 con una postilla della giunta regionale secondo la quale l’esecutivo s’impegnava ad “individuare misure urgenti ed efficaci di sostegno al reddito per i lavoratori ultracinquantacinquenni collocati in mobilità in deroga fino al 31 dicembre 2011 e ri-
masti privi di reddito dal 1° gennaio 2012” . Attesa anche per i 7.026 aventi diritto al rimborso delle spese sostenute per l'acquisto dei libri scolastici degli alunni della scuola dell'obbligo e della scuola superiore; attesa, inoltre, lo ribadiamo ancora una volta, delle famiglie che sono nella condizione socio-economica molto prossima alla povertà assoluta, per il cosiddetto
L’intervento. di Sergio Sorella* Ancora una vittoria dell’ufficio legale della FLC Cgil Molise sull’ormai annosa questione della restituzione dei contributi previdenziali sospesi in occasione del sisma del 2002. Ripercorriamo brevemente i termini della vicenda. Con una Circolare, palesemente illegittima, l’INPDAP ha stabilito che la restituzione dei contributi sospesi nella provincia di Campobasso per il terremoto del 2002 doveva avvenire a tappe forzate entro il 2015 e non più con la rateizzazione disciplinata in precedenza da atti governativi. Ciò ha determinato una decurtazione nella busta paga di 150-250 euro mensili per ogni lavoratore del pubblico impiego, in
reddito minimo di cittadinanza introdotto all’unanimità nella Legge finanziaria regionale 2012 all’art. 49, quale misura per dare loro, in un momento storico contraddistinto da gravi difficoltà economiche e da forti tensioni sociali, un contributo economico mensile. Tre situazioni delicate; tre esigenze esistenziali. Il consiglio regio-
Contributi previdenziali sospesi, la vittoria della Flc Cgil base alla propria posizione stipendiale. Un atto illegittimo ed inaccettabile collocato in un periodo di crisi profonda, di impoverimento delle retribuzioni per il blocco pluriennale dei contratti e per l’aumento del carico tributario a carico dei lavoratori dipendenti. La FLC CGIL Molise, dopo aver chiesto ai politici regionali ed al governo nazionale di intervenire per evitare questi soprusi, vista l’inadeguatezza delle risposte ottenute, ha attivato il proprio Ufficio legale ed ha presentato numerosi ricorsi, sin dal mese di aprile 2012, ottenendo delle favorevoli ordinanze di sospensiva (ex art.700) dal Giudice del La-
voro monocratico di Campobasso che ha disposto il recupero dei contributi previdenziali sulla base della precedente rateizzazione. Tuttavia, il MIUR ha proposto reclamo avverso tali decisioni ed, in data 28.06.2012 il Tribunale di Campobasso, in composizione collegiale, ha respinto tali reclami confermando le ordinanze impugnate. In questi giorni, considerato anche il consolidarsi della giurisprudenza, provvederemo al deposito di altri 150 ricorsi da parte di lavoratori e pensionati che si sono rivolti alla FLC CGIL per ottenere giustizia.
nale non può non tenerne conto. Ben la di là della quanto mai opportuna proposta del consigliere regionale Michele Petraroia di andare rapidamente all’assestamento di bilancio. Non è certo la sensibilità dell’oppositore a dare maggiore spessore alle questioni appena sopra descritte, quanto la volontà e la determinazione di chi governa, tanto più che volontà e determinazione sono state alla base della decisione del governo Iorio di andare incontro ai lavoratori ultracinquantacinquenni collocati in mobilità, alle famiglie che hanno diritto al rimborso delle spese per l’acquisto dei libri scolastici e, soprattutto, alle famiglie in difficoltà da inserire nell’elenco dei destinatari del reddito minimo di cittadinanza. Ciò che non si capisce è perché mai una maggioranza consiliare in grado di affrontare seriamente questioni di estrema delicatezza sociale ed economica poi si perda nei meandri della vacuità, dando modo all’opposizione di farsi protagonista. La politica è apprezzabile nella capacità di scegliere e programmare, ma in termini assoluti lo è solo se riesce a concretizzare ciò che promette. A.Cu.
Va ricordato che le ordinanze ottenute assumono validità solo per i ricorrenti. Sarebbe auspicabile una presa di coscienza da parte dell’Amministrazione Pubblica, che, invece di resistere inutilmente in giudizio, dovrebbe estendere l’applicazione del principio a tutti i lavoratori interessati, senza continuare ad incentivare il contenzioso, con costi che ricadono su tutta la collettività. In ogni caso, tutti i lavoratori della scuola che non l'abbiano ancora fatto, potranno rivolgersi presso le nostre sedi per presentare il ricorso ed ottenere, visti i pronunciamenti richiamati, il giusto riconoscimento dei loro diritti. *Segretario regionale FLC Cgil Molise
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Campobasso
08 luglio 2012
A Campobasso ville, villini, residenze signorili e dimore di pregio catastalmente classificate come case popolari
C’è di peggio: case fantasma ai rilievi aerofotogrammetrici
Con l’introduzione dell’Imu è venuto fuori l’esistenza di un caos indescrivibile nella classificazione catastale e negli accatastamenti La cerimonia.
Passaggio del martelletto al Rotary Club di Campobasso
CAMPOBASSO. Un’altra magagna dell’amministrazione comunale è venuta alla luce (ma è vecchia almeno di 30 anni) non appena i cittadini del capoluogo sono stati chiamati a versare la prima rata dell’Imu, l’Imposta municipale unica. Accade che ville, villini, residenze signorili e dimore di pregio catastalmente sono classificate come case popolari, o poco al di sopra, comunque in categorie improprie, e per questo indebitamente avvantaggiate. Storia vecchia: difetto di accatastamento, capacità di sottrarsi ai rilievi territoriali, e furbizia ostentata nel fregare il prossimo: storia di una città capoluogo vissuta, interpretata, e amministrata con sistemi arcaici e tendenzialmente clientelari. Fosse solo questo! C’è anche di peggio. Risulta, tranne che ai tecnici e agli uffici comunali, che in prossimità delle Casermette (area di valore strategico e militare, pertanto esclusa dai rilievi aerofotogrammetrici) vi siano alcune abitazioni (diciamo ville e villette) che per essere prossime all’impianto militare non sono state rilevate dall’alto, quindi risultano estranee alla mappa commissionata alcuni anni fa dal comune allo scopo (poco servito) di avere finalmente una fotografia, la più aderente possibile, di come si sia sviluppato e come sia cresciuto urbanisticamente il territorio. Villette e costruzioni sostanzialmente fantasma, quelle adiacenti alle Casermette, e per questo sottratte a tutte le imposte e i tributi. Di casi analoghi si dice che ce ne siano a centinaia diffusi a macchia di leopardo in periferia e nelle contrade. Qualcuno del mestiere az-
zarda che ci siano casi anche nel bel mezzo del centro urbano. Evasione. Che non fa onore a chi se ne sta avvantaggiando e agli uffici comunali che hanno rilasciato l’autorizzazione a costruire, che hanno fatto (crediamo) gli allacci di acqua, luce e gas dimenticando poi di verificare ciò che sarebbe dovuto essere verificato: l’accatastamento e il pagamento delle imposte e dei tributi comunali (bolletta dell’acqua e tassa sulla raccolta dei rifiuti soldi urbani). Evasione. Favorita dalla inefficienza del sistema di controllo degli uffici comunali e dalla furbizia e abilità di chi ne sa approfittare. A lungo andare tutto ciò ha generato il progressivo impoverimento delle entrate municipali e il progressivo ulteriore allentamento dei controlli. Con l’introduzione dell’Imu, come abbiamo accennato all’inizio, è venuto fuori l’esistenza di un caos indescrivibile nella classificazione catastale, motivo per cui il povero pensionato proprietario di una casa popolare, o di tipo popolare, paga l’Imu come il ricco professionista, il commerciante, il bravo artigiano che hanno la fortuna di starsene in ville e villette, con giardino e garage. Una stortura sociale, uno sberleffo al buonsenso comune, una ingiustizia, tra le tante, che l’amministrazione comunale dimostra di non saper affrontare e risolvere. L’eclatanza generata dall’Imu probabilmente metterà in moto una tale serie di ricorsi che, giocoforza, costringerà Palazzo san Giorgio ad uscire dall’anonimato. E, se del caso, a smascherare i furbi che evadono. Di cose da fare, oltre che piangere miseria, ce ne sono a bizzeffe. Dardo
Si è appena conclusa l’annuale cerimonia del ‘Cambio del Martelletto’ del Rotary Club di Campobasso. Dopo un intenso anno di attività il dottor Luigi Di Marzio, presidente uscente, ha ceduto le redini dell’associazione a Giuliano Camposarcuno che resterà in carica fino al 30 giugno 2013. Le consuete relazioni finali e programmatiche dei due dirigenti del club hanno fatto da cornice ad una splendida serata che ha registrato la partecipazione di numerosi ospiti giunti da tutto il Molise. I soci del Rotary Club Campobasso hanno ringraziato con grande affetto Luigi Di Marzio e tutto il consiglio direttivo per l’impegno profuso e per l’attività svolta nel corso dell’anno 2011/2012. Il direttivo 2012/2013 sarà composto da Luigi Sansone, Alessandra Aufiero, Cesare Bitonti, Stefano Gentileschi, Maurizio Nerilli e Gianni Palange, oltre al presidente uscente ed al presidente designato Mimma Leonora Bollella; gli incarichi di prefetto del club e di delegato alla gestione dei rapporti con il club rotaract sono stati assegnati, rispettivamente, ai past president Erennio Ciotoli e Lucio De Angelis. Il neo-presidente Camposarcuno ha garantito l’impegno di tutti nelle azioni a favore della comunità locale e degli obiettivi del Rotary International, tra cui la ormai vicinissima definitiva eradicazione della poliomielite dall’intero pianeta. Durante l’evento vi è stato anche il passaggio delle consegne del Rotaract Club di Campobasso tra Gianluigi Guida e Silvia Sticca.
Campobasso
9 08 luglio 2012
Per evitare il tracollo finanziario occorrerebbe una coraggiosa e radicale riorganizzazione dei servizi comunali
Tributi, ultima spes CAMPOBASSO. Si parla sempre meno di federalismo fiscale mentre sarebbe opportuno tenerne conto e muoversi in mondo tale da utilizzarne gli aspetti pratici. Un comune alle soglie del dissesto, qual è il comune di Campobasso, dovrebbe pertanto essere il primo ad avvertire la necessità di tenere sotto controllo tutti i meccanismi che presiedono al reperimento delle risorse. Ma se il dissesto è alle porte, vuol dire che il controllo delle entrate e i meccanismi che dovrebbero garantirle nella misura massima possibile non funzionano. E’ un dato di fatto: il servizio tributi di Palazzo san Giorgio è dimensionato in mondo insufficiente e nessuno muove un dito per cambiare lo stato delle cose. Soprattutto ora, con l’introduzione dell’Imu e con il servizio di riscossione dei tributi (acqua e rifiuti solidi urbani) passato direttamente a carico della struttura comunale dopo la traumatica e ancora aperta questione con il vecchio concessionario , si dovrebbero adottare gli accorgimenti organizzativi e funzionali che possano rendere il servizio l’asse portante dell’economia municipale. Se non si capiscono cose elementari come queste, c’è poco da sperare che gli amministratori in carica e la dirigenza che li accompagna, siano in grado e in condizione di operare in maniera incisiva per evitare il tracollo finanziario. Della rappresentazione politica e amministrativa e gestionale in essere a Palazzo san Giorgio, manca un regista che sia tale, ovvero dotato della professionalità e dell’autorevolezza necessarie per coordinare lo staff dirigenziale e per elaborare proposte operative. Qualcuno lo ha detto al primo cittadino, il quale la preoccupazione di essere il sindaco di un Comune sull’orlo del dissesto finanziario la vive con molta tensione. Qualcuno glielo ha detto: di muoversi e di muoversi in fretta in direzione di una nuova e meglio ragionata organizzazione dei servizi. Qualch’altro gli ha fatto notare che a Palazzo san Giorgio c’è gente che passa le ore a muoversi da un capo all’altro del corridoio, mentre potrebbe essere chiamata a dare prestazioni adeguate al livello di appartenenza (diplomati
Integrazione Cattolica-Cardarelli, il presidente dipana i dubbi Giovedì il dottor Cicchetti terrà una conferenza stampa sul ruolo della fondazione Giovanni Poalo II in regione CAMPOBASSO. Qual è e quale sarà il ruolo della Fondazione per il Molise? Quali sono le reali prospettive per i prossimi anni? Qual è la posizione della Fondazione in merito all’integrazione con il Cardarelli? A queste ed altre domande risponderà il dottor Antonio Cicchetti, presidente della Fondazione di ricerca e cura "Giovanni Paolo II", giovedì 12 luglio 2012, dalle ore 11 nella sala presidenza della Cattolica di Campobasso. L’incontro si svolgerà in maniera colloquiale e non nella classica forma della conferenza stampa, in quanto il proposito di Cicchetti è quello di esplicitare in maniera il più possibile completa ed esaustiva tutti gli argomenti relativi alla presenza della Fondazione sul territorio e cercare di eliminare dubbi e incomprensioni in merito al ruolo della stessa. Sarà disponibile anche a fornire tutte le risposte in merito alla recente vicenda dell’ipotesi di integrazione avanzata dalla Asrem.
e laureti). A quanto pare, neanche queste oggettive sollecitazioni, almeno finora, hanno prodotto effetto. Una sorta di perniciosa astenia pare si sia impossessata della volontà del primo cittadino, della giunta e del consiglio, e la rassegnazione al peggio appare il viatico verso la fine del mandato. Tutto ciò mentre sul territorio cittadino fioriscono e si sviluppano sistemi plurimi di evasione (allaccio alla rete idrica e alla rete fognante in maggioranza, ma non solo: lavori edilizi, sistemazioni interne, scassi, riparazioni eccetera eccetera la fanno franca per carenza di controllo) che, se debitamente individuati e sanzionati, potrebbero dare un apporto consistente al capitolo delle entrate. Problemi di organizzazione dei servizi, quindi, e di controllo del territorio in materia di edilizia, di commercio, di pubblicità, di sicurezza stradale, di mobilità, di ambiente. Occorrerebbe una taskforce, un nucleo addestrato di vigili urbani e di personale tecnico e amministrativo che partendo da uno dei controlli tra i tanti che gli competono, incrociando i dati, sia capace di risalire alla piena e completa verifica di tutti i tributi i dovuti. Altro che il continuo, stucchevole, lamento greco e la storia dei debiti pregressi, le colpe del centrosinistra, le difficoltà finanziarie ricevute in eredità. Diamo tutto per vero e per scontato, ma di grazia cosa è stato fatto, deciso, realizzato, per raddrizzate la barca comunale? Assolutamente nulla. Ed è qui, in questo contesto di inefficienza generalizzata, in cui la responsabilità politica della maggioranza e la responsabilità gestionale della dirigenza si saldano intimamente nella loro inefficacia e diventano il substrato su cui si vanno consumando le ultime, residue speranze di ripresa, che svanisce la possibilità di farcela ad uscire dal pantano. Volendo cambiare marcia e registro, tra le prime azioni da compiere e le prime volontà da realizzare, la priorità va data alla riorganizzazione e al potenziamento del settore tributi: il vero, unico, collettore delle risorse reperibili e il vero, unico, strumento di salvezza di un’amministrazione boccheggiante. Mettendo mano ad una profonda, coraggiosa, e inappellabile riorganizzazione dei servizi e dei carichi di lavoro. Dardo
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Campobasso
08 luglio 2012
Ragazzi diabetici in vacanza-studio:“Grazie presidente” CAMPOBASSO. Pasquale Guarracino e tutti i membri della Associazione giovani diabetici molisani esprimono soddisfazione e gratitudine al presidente Agdm, Carmine Venditti, per essere riuscito ad organizzare anche quest'anno il campus estivo per i bambini ed i ragazzi diabetici molisani, “che si è svolto anche stavolta nel migliore dei modi – spiega Guarracino - fornendo ai ragazzi nozioni fondamentali per vivere una vita normale. Grazie all'impegno del presidente Venditti, i giovani diabetici molisani sono tornati ieri divertiti e con un notevole bagaglio di esperienza. Grandi cose si prospettano per questa associazione, che, sotto l'attuale guida, risulterà di sicuro la punta di diamante dell'associazionismo molisano, con interventi sempre più incisivi, con manifestazioni e convegni di settore, con una diabetologia pediatrica che, da qui a un po', sarà uno dei fiori all'occhiello della pediatria molisana, in un settore che coinvolge numerosi ragazzi e le loro famiglie”.
L’associazione e il sindacalista Guarracino si complimentano con Carmine Venditti per la buona riuscita del campus
Molise NaTzione, risate dalla rete Molise NaTzione è una divertentissima pagina Facebook nata meno di un anno fa da molisani doc bravi a prendere in giro corregionali, politici e usanze locali. L’assunzione costante di vino e caciocavallo ha reso questi spregiudicati internauti molto apprezzati dalla rete che partecipa con commenti e nuove trovate alla pagina. Ve ne proponiamo alcune.
Il gonfalone in tempi moderni... Còla di Monforte conte di Campobasso. Condottiero (n. 1422 circa m. 1478); figlio del conte di Campobasso, A. Gambatesa
MOTA Natzionale: per la primavera-estate 2012, per la DONNA torna di moda la "bandana", con una rivisitazione un po' retrò. E per gli appuntamenti mondani, gli aperitivi all'aperto e le feste, la bevanda più fashion sarà il VINO, da servire in comodi bottiglioni pagliati da 2 litri.
Per la pubblicità su questo giornale e su Quick Reporter la news in diretta Telefonare allo 0874 413631 E-mail: commerciale@lagazzettadelmolise.it
La prefettura informa.
CAMBAGNA 2012 - No all'abbandono di animali domestici naTzionali.
Campagna antincendio, lunedì la firma della convenzione CAMPOBASSO. Il prefetto di Campobasso, Stefano Trotta, sottoscriverà domani pomeriggio presso il Palazzo del Governo, la convenzione tra il Ministero dell’Interno -Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e l’Agenzia Regionale di Protezione Civile che regola il concorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – Comandi Provinciali di Campobasso e di Isernia – nelle attività di prevenzione e di spegnimento degli incendi boschivi e di interfaccia, durante la corrente stagione estiva. Per l’anno 2012 l’attività di collaborazione avrà inizio l’11 luglio e terminerà il 20 settembre
Campobasso
11 08 luglio 2012
In Molise e Basilicata sono partiti il 2 luglio e durante la settimana anche le altre regioni si sono adeguate. Ma restano poche le persone che possono permettersi di acquistare
Saldi, negozi poco affollati nonostante i forti sconti CAMPOBASSO. Sono partiti in tutte le città italiane i saldi di fine stagione. Campobasso, nonostante la crisi, non si lascia scappare l’occasione di un buon affare e sebbene di fila davanti alle vetrine non se ne vede nemmeno una, per le vie del centro le donne vanno avanti e indietro con le loro buste rigide. Una, due, nella migliore delle ipotesi. Purtroppo salvare l’economia è una missione troppo difficile di questi tempi. E fatta eccezione per chi ha vecchie zie zitelle pronte a foraggiare lo shopping, i saldi, va detto, sono partiti decisamente in sordina. E tali resteranno, almeno fino a quando i prezzi non caleranno ulteriormente. I soli che possono permettersi una borsa firmata al 20% in meno sono i turisti stranieri che purtroppo non affollano il nostro capoluogo. Tutti gli altri aspettano i favolosi sconti al 70%, a meno che il prezzo base non sia accessibile di partenza. Il Codacons: l'abbigliamento tra i settori più colpiti dalla crisi Secondo un'indagine Coldiretti-Swg con risposte multiple, con la crisi più di un italiano su due (il 51%) ha ridotto, rinunciato o rimandato, l'acquisto dell'abbigliamento che si classifica tra i beni più colpiti dall'andamento economico sfavorevole. Secondo il Codacons, che sta monitorando l'andamento degli acquisti nel giorno di apertura, i saldi estivi sono partiti con il piede sbagliato: vendite in calo dal 15 al 25 per cento. Verso il 12% del fatturato annuo di abbigliamento e accessori Secondo le stime dell'ufficio studi di Confcommercio, in occasione dei saldi estivi ogni famiglia spenderà in media 248 euro per portare a casa capi d'abbigliamento e accessori (circa 100 euro a testa), per un valore complessivo di 3,7 miliardi, pari al 12% del fatturato annuo del settore. Una boccata d'ossigeno, che, stando alle attese degli operatori, potrebbe dare avvio a una fase di ripresa dei consumi, anche
sulla spinta del rinvio, previsto dalla spending review (Dl 95/2012, in vigore da oggi), dell'aumento di due punti percentuali dell'Iva. Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio, preferisce però non correre troppo: i consumi nel settore moda, spiega, non sembrano poter crescere neppure con i saldi: si stima un calo del 9%, passando da uno scontrino medio di 114 euro a persona del 2011 a una spesa media di 103 euro nei saldi estivi 2012. “È una grande occasione per tutti – osserva Roberto Manzoni, presidente della Fismo-Confesercenti – per i consumatori che troveranno prodotti di qualità con sconti superiori agli anni passati, fino ad andare oltre il 50%, e un maggiore assortimento, e per le imprese dopo il pesante calo di mercato, attorno al 20%, che si è aggiunto all'aggravio dei costi e delle mazzate fiscali a cominciare dall'Imu”. Vendite in calo dal 15 al 25% Nel giorno di apertura dei saldi, rileva il Codacons, si é registrata una diminuzione del numero di persone a caccia d'affari nelle vie dello shopping e nei centri commerciali: le riduzioni nelle vendite rispetto agli sconti estivi del 2011 si aggirano attorno al 15%, con picchi del 25% specie nei piccoli negozi, mentre cali più contenuti e compresi tra il 5 e l'8% si stanno registrando presso centri commerciali e outlet. Gli unici negozi che segnano acquisti in linea con lo scorso anno sono invece le boutique d'alta moda. Coldiretti: il 16% degli italiani taglia la spesa di generi alimentari Se l'abbigliamento, sottolinea la Coldiretti, è il settore più colpito dalla crisi, sul lato opposto
della classifica si posizionano i generi alimentari: il 16% degli italiani dichiara di aver ridotto la spesa o rimandato gli acquisti. Il 9% dichiara di aver tagliato le spese per i figli. Altre rinunce importanti, precisa la Coldiretti, per il 50% degli italiani riguardano le vacanze, per il 47% il tempo libero, per il 34% gli acquisti tecnologici, il 30% per auto e moto, mentre un italiano su tre (33%) ha ridotto, rinunciato o rimandato anche le attività culturali.
Codice bianco è il termine con cui gli operatori sanitari del Pronto Soccorso individuano tutti quei pazienti che manifestano problemi di lieve endità e che potrebbero rivolgersi al proprio medico curante. La limitata gravità delle loro condizioni li porta però ad affrontare lunghe attese al Pronto Soccorso.
AMBULATORIO CODICI BIANCHI Per dare loro una risposta più puntuale l’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e presso lo stabilimento ospedaliero di Venafro, l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’istituzione dell’ambulatorio dei codici bianchi in via sperimentale intende raggiungere più traguardi
importanti: oltre a ridurre i tempi di attesa per i casi con minore priorità e garantire una maggiore velocità per i casi urgenti, consentirà agli operatori del Pronto Soccorso di lavorare in condizioni migliori. Consentirà inoltre, di raccogliere alcune informazioni che potranno essere utili per programmare in futuro una risposta territoriale ai bisogni del cittadino. L’ambulatorio dei codici bianchi si pone quindi l’obiettivo di risolvere le numerose criticità esistenti quali:
. . . .
lunghe attese per i cittadini;
elevata pressione sul personale sanitario; disagi e difficoltà nello svolgimento di attività sui pazienti a maggiore criticità; incremento rilevante sei costi.
Durante il giorno: rivolgiti a loro con fiducia. E’ il medico di famiglia, infatti, che ti visita per primo, ti segue periodicamente, suggerisce come stare bene, ti indirizza verso gli specialisti. Non rivolgerti a lui solo per le ricette! Verifica gli orari di ricevimento e informati sugli orari di disponibilità telefonica, così potrai contattarlo anche oltre gli orari di ricevimento.
L’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e presso lo stabilimento ospedaliero di Venafro, l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’utente al quale è stato assegnato dall’infermiere del triage un codice bianco, verrà invitato a recarsi presso l’ambulatorio appositamente istituito e dove verrà preso in carico dal medico dell’ambulatorio. E’ aperto dalle 8:00 alle 20:00 dal lunedì al venerdì. CAMPOBASSO tel. 0874.409613 TERMOLI tel. 0875.7159472
ISERNIA tel. 0865.442529 VENAFRO tel. 0865.907860
Non si paga il Ticket per la visita. Durante la notte è il servizio di continuità assistenziale. E’ aperta dalle 20:00 alle 8:00, nei giorni prefestivi dalle 10:00 alle 20:00 e nei festivi tutto il giorno. Non si paga il Ticket per la visita
I più gravi passano prima indipendentemente dall’ordine di arrivo ROSSO
paziente in pericolo di vita, viene visitato immediatamente
GIALLO
paziente grave, viene visitato nel più breve tempo possibile
VERDE
paziente non grave, l’attesa può risultare molto lunga
BIANCO
Chiama il 118 e vai al Pronto Soccorso (PS) All’arrivo la gravità del tuo stato di salute viene valutata da un infermiere specializzato che ti assegna un codice-colore (triage).
il tuo stato di salute non è affatto grave e i tempi di attesa sono sicuramente lunghi e imprevedibili.
Contatta il tuo medico/pediatra o rivolgiti all’ambulatorio codici bianchi o alla guardia medica.
ANNO VIII - N째 159 - DOMENICA 08 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA Redazione: via Carlomagno, 9 - Tel. 0865.414168 e-mail: lagazzettaisernia@alice.it
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Isernia
08 luglio 2012
L’ex consigliere D’Ambrosio lamenta una gestione anomala del fondo cassa del Comune: “Il bilancio è solo virtuale”
A Isernia non tornano i conti ISERNIA. “Altro che bilancio a posto. L’ex sindaco Melogli dovrebbe spiegarci come ha agito sul fondo cassa del Comune di Isernia”. Il consigliere uscente D’Ambrosio replica piccato al primo cittadino della passata legislatura che nei giorni scorsi aveva parlato di una giacenza di Bilancio superiore agli 8 milioni di euro. I conti non tornano, appunto, e l’ex senatore Alfredo D’Ambrosio snocciola cifre e pone domande, definendo virtuale il documento contabile licenziato dalla passata amministrazione. Nel 2002, primo anno con Melogli sindaco, il fondo cassa superava i 23 milioni di euro, scesi subito a 17 nel 2006. Ancora tre anni e si scivola a 16 milioni, poi 11,7 nel 2011 e addirittura 10 quest’anno (ma sarebbero 8 i milioni legati ad interventi post terremoto). Ed arriva subito l’affondo – proprio
mentre si parla di un ritorno a palazzo San Francesco di Melogli – del già senatore: “Che fine hanno fatto 15 milioni in meno di dieci anni? Sono state forse usate per altri scopi anche le somme vincolate? In tal caso – attacca – si potrebbe delineare una distrazione di fondi, sulla quale certamente interverranno gli organi competenti. Non è che per caso tali somme sono state usate per pagare i debiti, alterando così il bilancio? E il commissario prefettizio ha fatto le verifiche del caso”? Attendiamo chiarimenti, anche perché “il testo unico degli Enti locali parla chiaro – aggiunge l’ex consigliere comunale – e dunque va rispettato, come in ogni altra parte d’Italia. Basti pensare a Venafro, dove i dirigenti in scadenza sono stati tutti rimossi dai commissari”.
La letter@
Davvero meritiamo l’ente provinciale? Ogni giorno si sente parlare di tagli e tasse, ma quando il governo prova a ridurre la spesa riducendo gli enti e le poltrone, si levano cori sdegnati e proteste rumorose. L’altro ieri il dimezzamento delle Province è stato varato dall’esecutivo Monti ed ora Isernia capitolerà per via della razionalizzazione e della nascita delle Città metropolitane: io, personalmente, sono favorevole perché le province sono enti inutili con poche funzioni facilmente dirottabili ai singoli Comuni o alle Regioni. In Molise poi, con un territorio di pochi chilometri ed una popolazione esigua, il numero di rappresentanti dei vari livelli amministrativi in rapporto ai residenti è molto alto e, se c’è anche una sola possibilità di ridurre le poltrone, va perseguita. Dispiace perdere alcuni presidi importanti come appunto via Berta o la Prefettura, ma se per difenderli dobbiamo pagare il 45% di tasse sulle nostre entrate, forse, non ne vale la pena. Siamo un paese in ginocchio e dobbiamo avere il coraggio di fare sacrifici, non solo invocabili. Isernia è pronta a farne direttamente? Paolo Palmi
Chiesto l’incidente probatorio Presto saranno ascoltati i testimoni per capire la dinamica dello scontro nel quale è spirato l’agente Giuseppe Iacovone ISERNIA. La Procura di Isernia ha chiesto l’incidente probatorio per meglio capire le cause e la dinamica dello scontro automobilistico nel quale, il 23 marzo scorso, ha perso la vita il poliziotto Giuseppe Iacovone. L’udienza sarà l’occasione per ascoltare il collega della agente morto e raccogliere le testimonianze dei tanti testimoni dell’incidente che, pare, potrebbero fornire indicazioni sul numero di targa dell’Audi nera, dileguatasi dopo il sinistro della pantera. Pare si tratti di quella di un noto professionista isernino, ma la notizia non è stata confermata dai colleghi di Iacovone, i quali comunque attendono giustizia.
I due romeni saranno processati per direttissima
Agnone, sventato un furto di rame AGNONE. Colti in flagranza di reato. I carabinieri hanno scovato due romeni intenti a caricare su un’automobile alcuni cavi e altri oggetti in rame, trafugati all’interno di un’azienda locale. I due saranno processati per direttissima.Insieme al piombo, il rame è il materiale più ambito poiché facilmente rivendibile. Nel 2011 le forze dell’ordine hanno registrato tentativi di furti dieci volte superiori a quelli del 2010, per circa 27mila chilogrammi sottratti e recuperati. Il danno economico alle imprese è incalcolabile, dovendo sommare alle spese per il ripristino della rete anche i danni per la mancata produttività.
Anche Rocchetta a Volturno sarà videosorvegliata Il territorio comunale di Rocchetta a Volturno sarà videosorvegliato grazie all’installazione di sei telecamere a circuito chiuso. Lo ha deliberato la giunta guidata dal sindaco Antonio Izzi che, per questioni di sicurezza e ordine pubblico, ha reputato necessario finanziare l’impianto. Già lo scorso febbraio l’ipotesi era stata paventata in Consiglio comunale con l’approvazione del regolamento, onde evitare di incappare in rilievi legali, soprattutto in merito al diritto alla privacy. L’impianto, spiegano dal Comune, sarà uno strumento a disposizione della Polizia locale e rappresenterebbe un gran passo in avanti nella prevenzione dei reati e, per di più, potrà tornare utile per monitorare il traffico. Infine, ammette il sindaco, si è ritenuto doveroso dotarsi di telecamere contro i crescenti atti di vandalismo registrati in paese, a danno della proprietà privata e pubblica.
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Termoli
08 luglio 2012
Zuccherificio, valida la scelta della Regione TERMOLI. Presso la sala della Giunta regionale, un incontro tra il Presidente della Regione Molise Michele Iorio e la nuova società New-Co dello Zuccherificio di Termoli, per trovare un accordo sul contratto di affitto di ramo d’azienda, in vista della ristrutturazione aziendale che partirà dopo la campagna bieticola. “Abbiamo scommesso sul futuro dello Zuccherificio di Termoli facendo una scelta responsabile - ha detto il Presidente Iorio - che mirava e mira a proteggere gli occupati dello stabilimento, a fortificare la filiera produttiva e a sviluppare il sistema economico del Basso Molise. In un momento di difficile congiuntura economico-sociale, c’è la nostra piena disponibilità,
Che tristezza "Il posseduto dal diavolo è diventato simile a un down: non capiva, aveva le movenze e i portamenti di un down". Queste parole se pronunciate da un imbecille qualunque urterebbero comunque la suscettibilità e la sensibilità di coloro che vivono quotidianamente a contatto con questi ragazzi, ma pronunciate da monsignore Andrea Gemma, vescovo esorcista, di Isernia fanno saltare letteralmente dalla sedia, nel mio caso a rotelle. “Non capiva, aveva le movenze e i portamenti di un down” Monsignore!! Non intendo mancarle di rispetto ma in questo caso se c’è chi non capisce è LEI. Come è possibile accostare un invasato ad un dolcissimo ragazzo affetto dalla sindrome di Down, li ha mai visti i ragazzi down? E’ stato mai a contatto con loro? Guardi bene questa foto, Le sembra il volto di un indemoniato? Se i seguaci di Satana hanno tutti quella espressione sarei felicissimo di finire in mezzo a loro. Sono presidente di una associazione Onlus per disabili, ho 73 anni e sinceramente sono tanti per affrontare i problemi che simile incarico comporta; mesi addietro avevo preso la decisione, sofferta, di abbandonare e mentre mi recavo in Associazione, mi son sentito chiamare: era Alberto meraviglioso ragazzo down di 4 anni che dalle braccia della mamma avrebbe,quasi, voluto volare per venire tra le mie braccia, quel grido di gioia quel pronunciare in maniera perfetta il mio nome hanno spazzato via i miei proponimenti ed ora sono ancora qui deciso ad andare avanti finchè le forze mi sorreggeranno e non abbandonerò mai questi, ripeto, meravigliosi ragazzi. Perciò egregio Monsignore prima di, mi verrebbe da scrivere bestemmiare, esprimere certi giudizi si documenti. Dante Di Cintio (Presidente Associazione “Una Mano per la Vita” – Onlus)
come Governo regionale, nel tutelare coloro che verranno coinvolti nella nuova strutturazione e nel trovare le migliori soluzioni a chi rimane indietro. I nostri obiettivi restano soprattutto la salvaguardia dei livelli occupazionali e la stabilizzazione dell'azienda nel mercato nazionale ed europeo. La nostra resta una scelta che abbiamo fatto coerentemente con i nostri principi, rafforzata dal voto a grande maggioranza del Consiglio regionale, con la consapevolezza che la chiusura di questa azienda, come alcuni volevano, avrebbe determinato un danno economico-sociale per lo stabilimento e per l’indotto ad esso collegato ma anche per tutto il sistema produttivo regionale”.
La nuova guida turistica di Termoli E' già disponibile per i turisti ed i cittadini termolesi la nuova edizione della Guida Turistica di Termoli edita dalla Publisystem. La Guida, che include anche il nuovo Programma Ufficiale delle Manifestazioni, può essere richiesta gratuitamente in oltre 300 punti di distribuzione a Termoli ed in Basso Molise. In copertina la foto di Pasquale Bianchi, vincitore del concorso "La tua foto in copertina" indetto dalla Publisystem per coinvolgere gli appasionati molisani di fotografia. Le più belle foto sono state pubblicate sul sito web della guida http://guidaturisticatermoli.myblog.it. Ai primi 3 classificati 2 biglietti omaggio per l'Italia in Miniatura di Rimini. Tantissime curiosità sono presenti nella nuova sezione dedicata alla storia di Termoli a cura della Dott.ssa Lucia Checchia tra le quali un approfondimento su uno dei più violenti tzunami della storia che colpì anche Termoli nel 1627. La sezione è arricchita da una foto del Generale Montgomery a Termoli tratta dall'archivio storico fotografico di Stefano Leone. La Guida Publisystem si avvicina al suo primo quarto di secolo giungendo quest'anno alla 24° edizione. Ha conservato la sua caratteristica fon-
Furti.
damentale. Un comodo e pratico tascabile in cui è possibile trovare tutte le informazioni turistiche necessarie. Una formula di successo che la Publisystem conserva sin dalla sua prima edizione quando, a fine anni 80, a Termoli ai turisti venivano ancora distribuite semplici fotocopie informative. Dallo scorso anno la Guida Publisystem è sbarcata sul web:"Nel corso dell'anno", afferma l'editore Massimiliano Orlando, "abbiamo ricevuto numerosissime telefonate da tutta Italia. Potenziali turisti che hanno potuto apprezzare la città collegandosi al sito della guida. In particolare i video che abbiamo prodotto in collaborazione con la Turismol e attraverso i quali è possibile essere accompagnati nella visita dei principali monumenti. Abbiamo fornito tutte le informazioni necessarie, pur essendo editori e non uffici di informazione turistica. Abbiamo potuto così constatare che a Termoli manca un punto di riferimento per il turista che non è ancora giunto in città. E' da questa necessità che quest'anno presenteremo una nuova iniziativa che contribuirà ad arricchire i servizi turistici. La presenteremo in conferenza stampa la prossima settimana".
Fermato sulla spiaggia un altro borseggiatore TERMOLI. Continua l'escalation di piccoli furti lungo la spiaggia di Termoli. Questa volta è stato un giovane foggiano di 30 anni ad essere preso con le mani nel sacco. L’episodio, solo l’ennesimo caso segnalato di furti in spiaggia a Termoli, è avvenuto nella mattinata di ieri sulla spiaggia ai piedi del muraglione del Paese Vecchio. Il giovane aveva messo messo le mani nella borsa di una bagnante nel tentativo di trovare soldi e oggetti preziosi quando un addetto alla sicurezza del lido adiacente alla spiaggia libera, l’ha notato ed è corso a bloccarlo. Vistosi scoperto, il ladro ha provato a fuggire, ma non ce l’ha fatta. E’ stato catturato e, dopo qualche minuto, consegnato ai Carabinieri.
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Termoli
08 luglio 2012
Travaglini: “Sicurezza scuole, arrivano nuovi fondi” MONTENERO DI BISACCIA. Il Sindaco Nicola Travaglini informa che la sede coordinata di Campobasso del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Campania – Molise ha fatto pervenire al Comune di Montenero di Bisaccia una nota nella quale vengono elencate le opere destinatarie di interventi urgenti sul patrimonio scolastico locale; le somme saranno impiegate nella messa in sicurezza e nella prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità dei principali edifici scolastici di Montenero. La nota, nella quale viene illustrata anche la procedura di stipula delle convenzioni, contiene l’indicazione dei dati relativi ai seguenti interventi:
48.170,00 Euro per la Scuola Media di Via Valentina; 69.000,00 Euro per la Scuola Materna Statale di Via Palermo; 82.670,00 Euro per la Scuola Elementare di Piazza della Libertà. “Questi interventi – afferma il Sindaco Travaglini – serviranno a rendere più sicure le nostre scuole e contribuiranno, ne siamo certi, a tranquillizzare gli scettici “a priori” che fino ad oggi hanno dubitato del nostro impegno che, lo ribadisco, è teso solo a perseguire obiettivi importanti per questo territorio e per l’intera cittadinanza”. Nei prossimi giorni saranno attivate le procedure che porteranno alla stipula di un’apposita convenzione.
“Sulla Smi sbaglia l’assessore” Il segretario dell’Idv Nagni replica a Scasserra
Non comprendiamo le ragioni della scomposta reazione dell’assessore regionale alle attività produttive di fronte alla recente iniziativa parlamentare dell’on. Di Pietro sulla questione relativa alla Smi di Mafalda. Allo stesso tempo ci dispiace apprendere dai locali organi di informazione che Michele Scasserra , utilizzando toni non in linea con il suo stile, accusi il Presidente dell’Italia dei Valori di fare sterili proclami a mezzo stampa e di essere interessato più al fenomeno mediatico che al reale interesse della comunità. L’assessore dovrebbe essere contento dell’interessamento del presidente IdV alle faccende di casa nostra. Crediamo che il fatto che Di Pietro, attraverso una sua interrogazione, abbia portato un caso regionale, quello della Smi s.r.l. , all’attenzione del ministro Fornero sollecitando un intervento del governo nazionale in favore dei lavoratori e dell’azienda, non possa essere recepito dall’assessore al ramo, come un intervento sterile ma piuttosto come un rafforzamento della sua azione, una spinta in più per il raggiungimento di un obiettivo. Certo è che ogni qualvolta l’on. Di Pietro interviene in parlamento sulla casistica molisana, i vertici regionali si rimettono in moto per ricercare soluzioni. È un dato, questo, che già da solo serve a renderci orgogliosi del lavoro che puntigliosamente sta portando avanti l’Italia dei Valori a livello nazionale e regionale. Un dato che ci spinge a continuare su questa strada e a raddoppiare gli sforzi. Detto questo, a Michele Scasserra, del quale abbiamo apprezzato fino ad ora la diversità nell’affrontare i problemi della regione, la franchezza nel riconoscere la difficoltà del suo ruolo e la volontà a volersi rimboccare le maniche, diciamo che se anche lui decidesse di allinearsi al sistema e di perdere la sua autonomia intellettuale che, ancora oggi, lo rende diverso da tanti suoi colleghi di coalizione, ne saremmo davvero dispiaciuti. Vorremmo continuare, infatti, a conservare di lui una diversa opinione.. Pierpaolo Nagni, segretario regionale IdV
Il tribunale di Termoli non va soppresso “Reagiamo”
Solidarietà.
Il Melograno ospita dieci ragazzi di Finale Emilia
Ospiti de "il Melograno" da lunedì 9 a sabato 21, 10 ragazzi provenienti dalla tendopoli di Finale Emilia, vivranno un periodo di vacanza lontani dal terremoto e dalle sue tragiche conseguenze. All'interno di un progetto destinato ad aprire i giovani molisani all'accoglienza ed alla solidarietà, i ragazzi trascorreranno le giornate tra mare, gite, attività sportive e ludiche che "il Melograno" ha predisposto per loro. Grazie ad una rete di solidarietà tra famiglie della comunità che ruota attorno all'associazione, ai giovani emiliani sarà offerta ospitalità da ragazzi della loro età e con questi condivideranno le tante opportunità di conoscenza e divertimento predisposte per loro. Tra questi, una giornata alle isole Tremiti, una all'Aqualand del Vasto, una in Abruzzo tra Grotte di Stiffe e Laboratori del Gran Sasso.
TERMOLI. Fra le tante misure contenute nel maxi emendamento alla manovra fiscale, depositato dal Governo nei giorni scorsi, ve ne è una che riguarda l’organizzazione giudiziaria. Prevede la delega al governo per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie e per la soppressione di alcuni tribunali piccoli che non hanno migliorato il servizio giustizia e che anzi molto spesso sono stati fonti di disservizi per i cittadini. Tra questi vi è la sede distaccata di Termoli perchè il tribunale di Larino sarebbe salvo. ''Non e' ancora tutto perduto ed e' arrivato il momento della battaglia''. A parlare e' il penalista termolese Domenico Bruno, membro del Coordinamento nazionale dei Tribunali minori impegnato da mesi nella tutela del palazzo di giustizia di Termoli, sede distaccata di Larino ed inserita nell'elenco dei 220 tribunali da sopprimere. Per Bruno è importante alzare il tono della voce per difendere il presidio giudiziario della città.
ANNO VIII - N° 159 - DOMENICA 08 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
SPORT
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Pallacanestro giovanile, impegno a Bormio per l’under 14 della Nuova Cestistica Cb
Tiro a volo, questo pomeriggio si terrà il trofeo ‘Domenico Mitro’
E’ tempo di partire e di scrivere una bella pagina di pallacanestro. E’ questo l’obiettivo primario dell’Under 14 della Nuova Cestistica Campobasso che sarà impegnata nelle fasi nazionali del Campionato Italiano dal 15 a 22 luglio. La destinazione sarà Bormio, dove, tra una partita ed un’altra, si potrà guardare da vicino anche la Nazionale Italiana. E’ chiaramente motivo di vanto per il tecnico Leo Di Marzio e per i suoi allievi essere arrivati a questo appuntamento. Le parole dell’allenatore campobassano, raccolte da Francesco Brunale, sono chiaramente di enorme soddisfazione: “Ovviamente è una soddisfazione immensa per noi, visto che siamo la prima società molisana che partecipa ad una fase nazionale. E’ ovvio che siamo stati un po’ facilitati, nel senso che non è stato inserito lo spareggio che il Molise avrebbe dovuto fare con un altro team di un’altra regione. A PAG. 21
Si svolgerà questa mattina, a partire dalle ore 09,30, presso il Tiro a Volo “MOFFA” il secondo TROFEO “DOMENICO MITRO”. La gara di tiro al piattello, specialità fossa olimpica, vedrà la partecipazione di tiratori provenienti da diverse regioni del centrosud. Il montepremi della manifestazione è più che raddoppiato rispetto alla scorsa edizione, per cui si stima una partecipazione di livello, oltre 60 tiratori. La scorsa edizione furono 48 i partecipanti. Si contano all’interno delle batterie extra-regionali diversi atleti professionisti che si daranno battaglia per aggiudicarsi il Trofeo. Saranno presenti i nostri portacolori, i campioni regionali Massimo Basile e Massimo Mazzeo, allievi del mai dimenticato Domenico Mitro, rispettivamente vincitori del campionato regionale di SECONDA e TERZA categoria. A PAG. 22
20 08 luglio 2012
Sport
Tiro a volo
Oggi il trofeo “Domenico Mitro” Si svolgerà questa mattina, a partire dalle ore 09,30, presso il Tiro a Volo “MOFFA” il secondo TROFEO “DOMENICO MITRO”. La gara di tiro al piattello, specialità fossa olimpica, vedrà la partecipazione di tiratori provenienti da diverse regioni del centrosud. Il montepremi della manifestazione è più che raddoppiato rispetto alla scorsa edizione, per cui si stima una partecipazione di livello, oltre 60 tiratori. La scorsa edizione furono 48 i partecipanti. Si contano all’interno delle batterie extra-regionali diversi atleti professionisti che si daranno battaglia per aggiudicarsi il Trofeo. Saranno presenti i nostri portacolori, i campioni regionali Massimo Basile e Massimo Mazzeo, allievi del mai dimenticato Domenico Mitro, rispettivamente vincitori del campionato regionale di SECONDA e TERZA categoria. I due tesserati del TAV MOFFA daranno il massimo per far rimanere il TROFEO in regione. La premiazione è prevista per le 18.30 circa.
Karate
Al termolese Cannarsa conferita la cintura nera 6°dan E' stata conferita la cintura nera 6° dan di karate ACSI, uno dei massimi gradi a livello nazionale, al M° Renato Cannarsa di Termoli uno dei decani del karate italiano residente nella nostra Regione. Il conferimento, è avvenuto su iniziativa del dott. Lorenzo Lommano che con provvedimento "motu proprio" ha ritenuto legittimo premiare il M° Cannarsa che da oltre 40 ha da sempre manifestato e continua imperterrito a manifestare un grande attaccamento ed un morboso amore per il karate. Ho ritenuto opportuno conferire il grado di cintura nera 6° al M° Cannarsa ha detto Lommano - perchè con i miei collaboratori abbiamo deciso all'unanimità di consentire al noto maestro termolese di potersi fregiare legittimamente di un grado che gli spettava di diritto, ma ho anche voluto premiare un caro amico che in ogni occasione o appuntamento importante dove c'è il karate, è sempre presente e mi è sempre vicino. La premiazione di Cannarsa - ha ancora detto Lommano - è avvenuta a Capracotta davanti al vertice del karate ACSI nazionale dove primeggiavano i maestri Del Viscio, Trezza, D'Angona, Conforti oltre all'arbitro nazionale Di Lemme e comunque, davanti a centinaia di atleti. Da parte sua, il M° Cannarsa, apparso visibilmente commosso per il gesto volutogli assegnare dal presidente Lommano, ha dichiarato di essere particolarmente onorato e felice per l'ambito premio ed ha voluto ringraziare personalmente uno ad uno tutti i tecnici presenti.
A Termoli si sono svolti icorsi di aggiornamento Si sono tenuti a nei giorni scorsi a Termoli i corsi di formazione per tecnici sportivi, corsi arbitrali e corsi per l’acquisizione dei gradi di cintura nera I,II e III Dan.I corsi sono stati incentrati sulla ricerca, individuazione e sviluppo delle arti marziali. Il tutto è stato organizzato e voluto dal maestro Salvatore De Gregorio e dai suoi collaboratori, dal dipartimento di sport del CONI Molise ( Scuola dello Sport ) e dalla Federazione Italiana Kungfu FIWuK . Si tratta forse del più serio tentativo di progettare il futuro, prossimo e remoto, delle Arti Marziali nel Molise. Questo il suo commento: “Qualcosa che non è stato mai fatto e che mi auguro sinceramente produca, magari solo in parte, gli effetti sperati La base di partenza dei corsi è forse una piccola ipocrisia, che contiene anche tanta verità, ovvero che gli scenari geopolitici sportivi sono in cambiamento e se non ci si muove per tempo, lo sport, in particolare le Arti Marziali, rischia di non essere
più competitivo. La piccola ipocrisia è lasciar credere che abbiamo qualche anno di tempo e che attualmente siamo ancora nel gotha mondiale. Ma la sostanza c’è tutta. Bisogna investire sui giovani, sulla pratica e sulla selezione del talento, per riuscire a competere ancora in tutti gli eventi, in particolare quelli internazionali”. Nel corso degli aggiornamenti si è parlato della convocazione raduno atleti nazionali per la selezione dei rappresentanti azzurri partecipanti ai 5TH I.W.U.F. WORLD TRADITIONAL WUSHU CAMPIONSHIPS, della convocazione raduno atleti nazionali per la selezione dei rappresentanti azzurri partecipanti ai 4TH I.W.U.F. WORLD JUNIOR WUSHU KUNG FU.Bisogna ricordare che per questa categoria sono stati convocati sei atleti in tutta Italia tra cui Franco Pipoli, Nicola Pipoli dell'A.N.K.D. e Stefano Franchi della Tifernus Dragon per la selezione dei prossimi Mondiali a Macao in Cina.
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Sport
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Basket giovanile
Impegno a Bormio per l'Under 14 della Nuova Cestistica Campobasso E’ tempo di partire e di scrivere una bella pagina di pallacanestro. E’ questo l’obiettivo primario dell’Under 14 della Nuova Cestistica Campobasso che sarà impegnata nelle fasi nazionali del Campionato Italiano dal 15 a 22 luglio. La destinazione sarà Bormio, dove, tra una partita ed un’altra, si potrà guardare da vicino anche la Nazionale Italiana. E’ chiaramente motivo di vanto per il tecnico Leo Di Marzio e per i suoi allievi essere arrivati a questo appuntamento. Le parole dell’allenatore campobassano, raccolte da Francesco Brunale, sono chiaramente di enorme soddisfazione: “Ovviamente è una soddisfazione immensa per noi, visto che siamo la prima società molisana che partecipa ad una fase nazionale. E’ ovvio che siamo stati un po’ facilitati, nel senso che non è stato inserito lo spareggio che il Molise avrebbe dovuto fare con un altro team di un’altra regione. In questo “progetto pilota under 14” non vi è questo spareggio con formazioni che non sono molisane, tanto che a Bormio sono rappresentate tutte le regioni d’Italia con la sola Lombardia che ha ben due squadre che sono Milano 1 e Milano 2. Ci andremo a confrontare con tante realtà, sapendo che il livello è assolutamente alto. La speranza è quella di ben figurare e di essere competitivi”. Come procedono gli allenamenti in una fase dell’anno che non è proprio consona (siamo in piena estate) per questo tipo di attività? “Noi ci stiamo ancora allenando. I ragazzi stanno
dimostrando grande disponibilità e sacrificio. Lavoreremo sino a prima di partire. Una parte di ragazzi sta facendo il camp a Termoli, mentre un’altra parte sta lavorando con me. Siamo sicuramente contentissimi e coscienti della grande opportunità di giocare una fase nazionale, visto che una regione come la nostra difficilmente riesce ad essere competitiva con le prime delle altre regioni”. E’ uno dei tecnici più rinomati della nostra regione a livello giovanile. A questo proposito che cosa ci può dire sul livello del basket giovanile in casa della Nuova Cestistica? “E’ chiaro che dobbiamo crescere di numero. A livello di categorie superiori si paga il fatto che i ragazzi tendono a smettere. L’obiettivo è crescere soprattutto con il minibasket per avere dei gruppi competitivi e numerosi. Lavorando sui numeri e su un gruppo di tanti ragazzi della stessa età si può fare bene. Ora i numeri di partecipazione sono molto risicati e quindi è difficile costruire dei gruppi competitivi. Faccio, comunque, i complimenti a Mario Greco ed agli altri tecnici che stanno lavorando benissimo con il minibasket. Il mio gruppo sta lavorando altrettanto bene e può dare i suoi frutti con il passare del tempo”.
Per chiudere, che cosa si augura per la sua under 14? “Spero che vada avanti e che faccia delle esperienze diverse rispetto alla realtà molisana. Ricordo che il campionato regionale under 14 molisano è composto da sole 4 squadre. In altre regioni vi sono almeno 6 gironi con otto squadre per uno. Questo fa capire che rispetto ad un’altra regione, la nostra crescita è dura. Bisogna inserire questo gruppo in un campionato competitivo. Vorrei portare questo gruppo fuori regione per crescere”.
Golf
Una domenica particolare per il club isernino
Golf, vino e degustazioni all’Isernia Golf Club, che si appresta a vivere una giornata all’insegna dello sport e del buon vivere. Oggi, a partire dalle ore 17, verrà disputato il “Cantine Cieri” Golf Trophy torneo Pitch&Putt nella classica formula medal, giocato al minor numero dei colpi, defalcati del punteggio derivante dall’handicap. Previsto anche lo special prize denominato “Nearest to the pin”, attribuito al giocatore che piazzerà il primo colpo più vicino alla buca. Il torneo è organizzato in collaborazione con le Cantine Cieri di Ter-
moli, azienda vinicola di grande tradizione, nata nel 1938 ed in forte espansione commerciale, nonchè con il Ristorante “Parco degli Ulivi” di Fornelli (IS), che proporranno assaggi e degustazioni ai partecipanti alla gara e a tutti coloro che saranno presenti. Per informazioni sul torneo, corsi di avvicinamento al Golf e altre notizie generali, è possibile rivolgersi ai seguenti contatti del Club: telefono 0865.490095 oppure ai contatti internet: info@iserniagolfclub.com ; www.iserniag olfclub.com http://www.facebook.com/Isernia.Golf.Club
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Sport
08 luglio 2012
Basket serie C regionale Il presupposto per l’intera annata gialloblù sarà sicuramente la decisione di assemblare un collettivo fondato intorno ad un nucleo di giovani
Si provvederà comunque al completamento dell’organico con l’inserimento mirato di alcuni “over” nei ruoli chiave
Il Maccabi Ripalimosani punta sulla linea verde La società ha provveduto all’iscrizione ed ora si tuffa sul mercato: il primo nodo da sciogliere riguarda la scelta del nuovo allenatore Neanche il tempo di celebrare Vasto quale regina del torneo di C regionale 2011/22012 che c’è già chi cerca di rimboccarsi le maniche per definire le linee guida sulle quali costruire la prossima stagione agonistica. È quello che accade in casa Maccabi, dove il presupposto imprescindibile intorno al quale verterà l’intera annata gialloblù sarà sicuramente la decisione di assemblare un collettivo fondato in maniera predominante intorno ad un nucleo di giovani. La spina dorsale del Maccabi targato 2012-2013 saranno quei ragazzi che già da qualche anno fanno parte in maniera stabile del roster della prima squadra o da coloro che hanno avuto modo di affacciarvisi gradualmente prendendo parte agli allenamenti. La scelta di mettere a frutto quello che si è seminato nel corso di questi anni, sia nei tanti campionati giovanili disputati dal sodalizio ripese con ottimi risultati, sia tramite il conseguente avvicinamento dei ragazzi stessi alla prima squadra pare quanto mai opportuna e sicuramente in linea con il difficile momento economico avvertito su
scala molto più generale che, inevitabilmente, richiedendo una dovuta sobrietà negli investimenti, non permetterà ai team di reperire facilmente quelle risorse tali da garantire importanti budget da spendere sul mercato o per la gestione dell’intera stagione. Non solo “cantera” gialloblù comunque: infatti, la dirigenza sonderà il territorio molisano nel suo complesso alla ricerca di nuovi prospetti che potrebbero rivelarsi pronti alla sfida di un campionato over interregionale o di ragazzi appartenenti ai settori giovanili di team di categoria superiore che non troverebbero un minutaggio adeguato nelle rispettive prime squadre. Certamente si provvederà al completamento dell’organico con l’inserimento mirato di alcuni “over” nei ruoli chiave da valutare non solo da un punto di vista tecnico-tattico, ma soprattutto sul piano umano e personale, rispettando quindi il requisito della funzionalità degli stessi al processo di crescita e valorizzazione dei ragazzi. Quindi un Maccabi “open door” ai giovani che vuole assurgere a punto
Un’azione di gioco del basket Ripa (foto d’archivio)
di riferimento per quei talenti in erba che vogliono intraprendere o proseguire un percorso di accrescimento sportivo e personale mediante l’inserimento in un contesto omogeneo e con la prospettiva di confrontarsi con importanti realtà al di fuori della propria regione in un campionato che, soprattutto negli ultimi anni, si è dimostrato ampiamente competitivo. Dal punto di vista della guida tecnica la società sta vagliando alcune opzioni, in particolar modo ha sul proprio taccuino il profilo di due allena-
tori capaci di sostenere l'ambizioso progetto ripese e, soprattutto, in grado di valorizzare al massimo i giovani; scelta che tutta la dirigenza ha appoggiato all'unanimità e con grande entusiasmo. Intanto, il responsabile tecnico del settore giovanile Gianluca Cannavina sta conducendo un prezioso lavoro con sedute individuali di allenamento con lo scopo di migliorare la tecnica e colmare le lacune dei ragazzi e prepararli, così, ad affrontare la difficile e stimolante stagione che li attende.
Il responsabile tecnico del settore giovanile Gianluca Cannavina sta conducendo un prezioso lavoro con sedute individuali di allenamento con lo scopo di migliorare la tecnica dei ragazzi