Quotidiano - 09 Giugno 2012

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ANNO VIII - N° 134 - SABATO 09 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Vincenzo Cotugno

L'Oscar del giorno lo assegniamo al presidente di Finmolise sviluppo, Vincenzo Cotugno che ha avuto la forza di portare nell'agenda della discussione politica la necessità di un intervento sulla Germania per interventi dedicati allo sviluppo. Per il rappresentante di categoria molisano si tratta di un passaggio fondamentale che deve interessare tutti i governi per rilanciare le aspettative di ripresa produttiva. Un richiamo che deve fare pensare anche l'assessorato alla Programmazione.

Il Tapiro del giorno a Ulisse Di Giacomo e Giuseppe Astore

Il Tapiro lo diamo ai due senatori molisani, Giuseppe Astore e Ulisse Di Giacomo. Sulla questione dei fondi destinati dal governo al dissesto idrogeologico, non hanno fatto sentire la loro voce mentre sono stati due loro colleghi di altre parte d'Italia a farsi portavoce delle difficoltà del Molise attraverso un'interrogazione presentata al ministro dell'Ambiente. Si tratta di 87 interventi predisposti dalla Regione che attendono di potere entrare in cantiere.

CAMPOBASSO

La obbligano ad avere un figlio in cambio della sua libertà Ieri l’udienza A PAG. 11

CAMPOBASSO

Treno off limits per i pendolari Gli ambulanti invadono il vagone con la loro merce A PAG. 11

REGIONE

Il presidente Iorio rilancia la necessità di una nuova azione politica A PAG. 3


TAaglio lto

2 09 giugno 2012

La questione. Ha parlato della fine dello ‘iorismo’, che non è uno ‘iorista’ e ieri, ‘bene Iorio, ma si cambi’

Se l’assessore alla Programmazione è politicamente confuso Pdl, primarie in autunno Silvio Berlusconi rilancia il Pdl e se stesso. Il Cavaliere, durante l’ufficio di presidenza del partito, ha condiviso i sei punti del documento preparato dal segretario Angelino Alfano che, tra le altre cose, prospetta primarie in autunno per la scelta del candidato premier.

Silvio Berlusconi: “Sceglieremo così il candidato premier”

l'appunto, lo stesso Vitagliano. Del resto, ha sempre guidato l'assessorato al Bilancio e alla Programmazione e i risultati raggiunti sono sotto gli occhi di tutti. Non a caso che è stato lo stesso Vitagliano a cercare di 'rabbattare' i dati pubblicati dalla Ragioneria dello Stato sulla spesa dei fondi europei. Molise all'ultimo ma per l'assessore dati confortanti perchè anche altre regioni non hanno fatto di meglio. Bella consolazione. Ma anche dell'assenza di piani organici di sviluppo industriale per Zuccherificio e Solagrital e di tante piccole e medie aziende. Oggi, poi, politicamente confuso, l'assessore, che, forse, ha cercato di mettere le mani in avanti per non cadere. Il presidente Iorio, a questo punto, un'analisi la dovrebbe pure fare.

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Le amnesie di Vitagliano non significa però che non si debbano ricordare fatti avvenuti. L’assessore Vitagliano, che ha dato tutto per Iorio, non può ignorare che stima e feeling sono stati reciproci. Nel 2001, alla prima elezione, il nostro fu gratificato immediatamente con deleghe assessorili prestigiose. Il suo operato non è stato sufficiente per guadagnarsi la fiducia del popolo, che alla successiva tornata elettorale lo ha clamorosamente bocciato. Il presidente Iorio, che ha dato tutto a Vitagliano, lo ha ripescato in giunta, non per la presidenza di un sub ente regionale, affidandogli di nuovo deleghe molto importanti, incurante dei mugugni di altri aspiranti. E’singolare che proprio Vitagliano parli di “Iorismo da superare”, così come

appare stupefacente la sua dichiarazione relativa all’ipotesi di un rimpasto che lo ponga fuori giunta: “In questo caso avrei diritto ad essere ascoltato perché ho avuto quattromila voti e sono stato il secondo degli eletti”. Una legittima e persino condivisibile visione etica della metodologia da adottare per nomine e incarichi. Nel caso di Vitagliano tuttavia, è più corretto parlare di conversione, dal momento che, come ricordato, lui fu ripescato in giunta con tutti gli onori a scapito di altri candidati eletti che avevano ottenuto risultati migliori e performances personali notevoli. In quel caso l’assessore non disse a Iorio “Grazie della stima, ma l’incarico tocca a chi ha avuto più consensi di me”, né ha speso una parola per personaggi del ca-

libro di Antonio Chieffo, primo degli eletti nonostante la candidatura in un partito estemporaneo e rimasto al palo per cinque anni, grazie ad presunto accordo preelettorale di Orlando col Presidente. Non si è registrato nessun commento nemmeno quando Cavaliere è stato portato sulla riva destra della fiumara politica e piazzato d’emblée in via Sauro, alla guida dell’agricoltura molisana. L’assessore Vitagliano sarebbe molto più credibile se, insieme a quanti fanno a gara nel prendere le distanze dal modus operandi di Iorio, esercitasse la sublime quanto ardua virtù dell’autocritica, invero costruttiva, credibile e per conseguenza foriera di cambiamento. Antonio Campa

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Caro direttore, viviamo in un periodo in cui i distinguo nella politica si sprecano, soprattutto tra quanti orbitano nell’empireo del Presidente della Regione e ora, per contribuire alla causa, hanno scelto la strada della critica al sistema di cui finora sono stati parte integrante e spesso privilegiata. Il più autorevole, tra quanti chiedono a Iorio un cambio di rotta, è senza dubbio l’assessore Vitagliano il quale, in una recente intervista televisiva, ha ribadito il concetto esprimendo tuttavia fedeltà alla coalizione e ricordando che “ha dato tutto se sesso” per la Giunta guidata da Michele Iorio. La verità a volte ha più facce della menzogna e Vitagliano non solo conferma l’adagio ma si mostra in qualche modo smemorato e disattento. Fare dietrologia è arte inutile e superflua, questo

Senza considerare, poi, il fatto che il termine iorismo è stato giudicato dallo stesso presidente della Regione come un qualcosa inventato dai suoi detrattori per parlare male del suo operato. Ed anche il suo delegato in Giunta, Gianfranco Vitagliano ritiene che quella parentesi va chiusa, di fatto, riconoscendolo come un sistema. Ora, addirittura, parla lui stesso di un cambio. Guarda caso proprio nel mentre lo stesso Iorio starebbe meditando di azzerare l'esecutivo e dare vita a un qualcosa di nuovo e di diverso interrompendo un ciclo assessorile per molti che ha finito, per davvero, con il dare vita a quel sistema che ha preso il nome dal presidente ma che è stato governato, ed ancora lo è, da non pochi esponenti politici tra i quali, per

L E T T E R E

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L E T T E R E

“Elezioni – si legge nel testo – aperte a tutti i cittadini, per la selezione popolare e diretta del candidato del Pdl alla guida del governo”. L’unica precondizione è “un'ampia alleanza di tutte le forze politiche di centrodestra”, ha precisato Alfano. “Per noi – continua l’ex Guardasigilli – è essenziale stare tra la gente con temi concreti, promuovere una mobilitazione territoriale, avviare iniziative sul territorio”. I sondaggi, infatti, sono inclementi, con il Movimento 5 stelle di Grillo al 20% e il Pdl in caduta libera dal 27% a poco più del 20%.

CAMPOBASSO. "Lo iorismo è finito. Io futuro presidente? Sarei capace, ma nel centrodestra non vogliono". "Dispiacerà agli speculatori e agli sciacalli! Io? Né traditore né iorista! Fatevene una ragione". "C’è bisogno di un cambiamento sostanziale. Lo penso e lo dico: così non-va-più-bene". Sono solo alcune delle dichiarazioni che l'assessore regionale alla Programmazione, Gianfranco Vitagliano, ha reso in questi ultimi giorni. Poi, ancora, è intervenuto ieri per dire "Bene Iorio, ma si cambi". Pensando, forse, di potere essere lui l'escluso e di avere il ruolo di vice presidente gestendo, di fatto, davvero tutto. Semmai con l'uscita dalla Giunta di qualche assessore un tantino 'rognoso'. Pensa a Di Sandro, Fusco o Chieffo? Perchè no di Velardi, al quale ha lasciato un bilancio per i trasporti con meno 10 milioni di euro tanto da non potere chiudere con i pagamenti alle aziende. Nell'arco di una decina di giorni il pensiero dell'assessore è apparso politicamente confuso.

Da sempre alla guida della principale struttura ma ora predica il cambiamento Ma non ha rappresentato ‘quasi’ tutto?


TAaglio lto

3 09 giugno 2012

Partiti e leader in affanno

L’unica medicina per curare i due schieramenti resta la partecipazione

CAMPOBASSO. Michele Iorio e Paolo Frattura sono ad un bivio, accomunati nella contestazione di chi, fino a poco tempo fa, ne ha sostenuto l’ascesa politica ed amministrativa. Il governatore è sempre più solo, asserragliato nella torre di comando e abbandonato dai colonnelli: su tutti Gianfranco Vitagliano, l’eterno assessore al Bilancio che ormai si sbilancia (soprattutto su Facebook) decretando la fine dello Iorismo e l’inizio di una nuova era del centrodestra molisano. Dato per certo il ritorno alle urne nella primavera del prossimo anno, in concomitanza con le consultazioni politiche, Michele Iorio potrebbe davvero abbandonare l’agone regionale per tornare a sedere tra i banchi di palazzo Madama, recuperando così l’appellativo e il rango di senatore della Repubblica e tentando la scalata al Pdl nazionale, magari facendo leva sulla reciproca stima che lo lega a Silvio Berlusconi. Tuttavia, il presidente non pare intenzionato a tirare i remi in barca, lasciando gli azzurri molisani a scazzottarsi, nel tentativo di individuare il prossimo candidato alla presidenza della Regione che, invece,

Chi succederà a Iorio necessita del battesimo di piazza per assicurarsi il consenso di tutte le liste dell’attuale maggioranza Frattura potrebbe confermarsi, invece, a dispetto dei tanti detrattori dovrà godere della sua fiducia e ricevere un’investitura chiara, oltremodo personale. I nomi sono e restano quelli di Chieffo e Scasserra, mentre l’idea Cannata – Rettore Unimol – fa già storcere il naso a qualcuno, suscitando obiezioni simili a quelle avanzate contro Vitagliano e legate, sostanzialmente, all’incapacità

di fare squadra e di dar vita ad un percorso di ricostruzione dello schieramento, con nuovi equilibri e diverse prospettive. Largo ai giovani, in altre parole, e per questo l’ex Assindustria sembrerebbe in pole position. Dirimpetto le cose vanno addirittura peggio. Il centrosinistra un capo (dell’opposizione) lo ha, ma sta facendo di tutto per screditarlo, frammentando l’offerta politica in tre diverse proposte: partitica la prima, movimentista la seconda, populista la terza. Contro l’ex Camera di commercio di Campobasso remano Massimo Romano, in aggiunta ai soliti Astore, D’Ascanio e a qualche consigliere deluso, il quale, dopo aver fatto due conti sulle possibilità di una rielezione, deciderà dove collocarsi. È questione di mero interesse personale, eppure gli effetti sull’unità della coalizione sono tangibili e drammatici. Per assurdo, le due compagini vivono difficoltà paragonabili, frizioni e distinguo magmatici, sommovimenti dettati da una grossolana rincorsa allo scranno. Non a caso, tra interviste sibilline, rinsavimenti ideologici e smarcamenti amministrativi, la campagna elettorale è già cominciata.

Perché, allora, non spegnere le polemiche ricorrendo alle primarie per l’individuazione del leader dello schieramento? Michele Iorio potrebbe (una volta certo del voto in aprile) spingere il suo pupillo senza rischiare pericolose sbandate come quella di Isernia, dove Rosa Iorio è stata bocciata in quanto sorella del governatore, ma anche perché percepita come una cooptata dal vertice. Il nome calato dall’alto. Le primarie potrebbero restituire una parvenza di democrazia ad una coalizione storicamente gestita in assenza di momenti e luoghi di confronto, sfuggendo ai soliti trasformismi ed aprendo ad un (più) sincero moto di rinnovamento. Per convesso, Paolo Frattura potrebbe sfidare ancora i vari Romano, Petraroia e D’Ascanio, chiudendo definitivamente la questione e ricompattando anche le fila di uno schieramento troppo piccolo per pensare in grande e troppo debole per affrontare la corazzata delle liste di governo, stabilmente ancorate al 56% dei consensi. Che siano proprio i gazebo la migliore medicina per curare i mali del centrodestra e del centrosinistra? afv

Il governatore pronto a firmare un Patto per il futuro del Molise CAMPOBASSO. Il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ha commentato l’esito dell’ufficio di presidenza del Popolo della libertà. “Un incontro molto positivo, in cui si è ribadito l’orgoglio del partito e la netta volontà ad andare avanti e a far sentire il proprio peso politico e istituzionale, attraverso un appoggio al Governo non scontato, ma subordinato al rispetto di alcuni punti che riteniamo imprescindibili quali: azioni concrete per lo sviluppo, la riduzione della pressione fiscale, la necessità di una riforma costituzionale e della giustizia e l’approvazione del decreto anti corruzione. In altre parole – continua il governatore – abbiamo ribadito la volontà di giungere alla fine della Legislatura, non rinunciando però in alcun modo alle nostre idee, ai nostri programmi e alle motivazioni che ci hanno reso interpreti dell’elettorato di centrodestra”. Per quanto concerne l’invito, rivoltogli da più parti, a porre in essere atti di discontinuità, lo stesso Iorio si è detto “assolutamente d’accordo ad attivare cambiamenti e modificazioni che

Poi tende una mano all’opposizione: “Accordo di non belligeranza per lo sviluppo e la difesa dei servizi fondamentali per la gente” tengano conto dell’attuale momento storico ed economico. I cittadini – ha sottolineato – hanno ragione a chiedere discontinuità. A loro mi rivolgo, e ne accetto sicuramente volentieri la richiesta muovendomi a breve per soddisfarla. Sono, invece, più restio a cogliere le richieste di alcuni politici ‘furbetti’ che, magari, nascondono dietro il termine ‘discontinuità’, velleità personali o la ricerca di nuovi e più interessanti ‘posti al sole’”. Ancora una volta il presidente esce allo scoperto, puntualizza, conferma azioni coraggiose volte a chiudere “il teatrino della politica – si legge ancora nella nota – il quale non attira più i molisani, anche perché, proprio di quelle recite a soggetto che vi si svolgono, si nutre l’antipolitica. Noi, al contrario, abbiamo bisogno di politica vera, seria e che vada realmente a raccogliere gli interessi e le necessità quotidiane dei molisani. In quest’ottica organizzerò a breve un incontro con tutti

A breve una serie di incontri: “Sia chiaro però, che discontinuità non vuol dire un posto al sole per qualche politico furbetto”

i cittadini, di qualunque forza politica, ma anche con le varie associazioni operanti sul nostro territorio, per chiedere loro l’assenso ad andare avanti e ad impegnarci con rinnovato vigore nel progetto di un Molise che cresce, che si sviluppa, che consente a tutti i suoi abitanti di avere servizi adeguati nell’ambito di un nuovo Patto per il futuro che abbia un’ampiezza di orizzonti adeguata e capace di coinvolgere più generazioni, più fasce di età, più interessi e più aree territoriali”. E al bellicoso centrosinistra targato, Iorio propone un “un accordo straordinario che prescinda dai colori politici, per affrontare al meglio le problematiche di questa regione e difenderla, opportunamente, dai tanti attacchi che le vengono dalla crisi, ma anche da chi ne mette, con provvedimenti di tagli indiscriminati, in forse il futuro”. Il presidente pensa ad una sorta di “accordo di non belligeranza sui temi dello sviluppo, della salvaguardia dell’autonomia e della garanzia dell’adeguata prestazione dei servizi fondamentali. I cittadini molisani – conclude – non possono e non debbono essere trattati come portatori di minori diritti solo perché abitanti in una piccola realtà demografica”.


TAaglio lto

4 09 giugno 2012

La questione. I senatori Ferrante e Della Seta, pur non essendo molisani, sollecitano il governo

CAMPOBASSO. Il caso è strano: a preoccuparsi del dissesto idrogeologico del Molise sono due senatori non eletti in regione. Si dicono preoccupati, in un'interrogazione presentata al ministro, dei ritardi che si stanno avendo nell'assegnazione dei fondi alla Regione. Sono stati i senatori del Pd, Francesco Ferrante e Roberto Della Seta a riprendere il discorso legato alla necessità di interventi sul dissesto idrogeologico in Molise. "Il Commissario straordinario delegato per l'attuazione degli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico in relazione all'Accordo di programma tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la Regione Molise del 2 maggio 2012 ha provveduto ad individuare e finanziare gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico da realizzarsi nel territorio del Molise, per un importo complessivo di 27.000.000 euro scrivono nell'interrogazione al ministro per l'Ambiente i due parlamentari - in considerazione delle riduzioni di bilancio intervenute nel corso del 2011, il finanziamento del Ministero è stato ridotto a 2.440.508,25 euro. Tale importo verrà integrato con 30.559.4491,74 euro a valersi sui programmi attuativi interregionali (Pain) fino ad esau-

Il fatto. Sono 87 gli interventi previsti dalla Regione e in attesa di sblocco

Dissesto idrogeologico, fermi i fondi nazionali La proposta. Dal capogruppo Pdl

Cavaliere: “Nomine, rinviarle tutte al 31 dicembre”

rimento complessivo da parte di tutte le regioni delle assegnazioni ancora disponibili sul fondo sviluppo e coesione a favore del Pain, mentre la Regione si è impegnata a cofinanziare il piano con risorse provenienti dal programma attuativo regionale (Par) per 14.000.000 euro. E' del tutto evidente - proseguono nell'interrogazione - che lo stanziamento, la definizione e l'assegnazione dei fondi, anche nell'ottica delle eventuali segnalazioni della Regione Molise, potrà permettere al Commissario straordinario di avviare e realizzare tutte le progettualità che, attraverso uno specifico protocollo di intesa, tra i Comuni, le Province e la Regione e costituirà l'elemento di riferimento per l'at-

L’intervento. Sergio Sorella* Il sistema universitario pubblico italiano, già martoriato dalle sciagurate politiche del governo precedente, rischia di avere un’altra deriva per l’azione di un ministro che, in perfetta solitudine, continua ad evitare confronti sugli argomenti sostanziali e preferisce la pratica degli annunci a mezzo stampa sulle linee guida dei suoi provvedimenti. I contenuti di tali annunci riguardano incentivi riservati ad una risicata minoranza elitaria e non sembrano volere affrontare questioni delicate che emergono anche in Molise, quali: 1) quella del diritto allo studio, con la conferma del taglio del 95% del finanziamento rispetto alla cifra del

tuazione sul territorio degli 87 interventi a suo tempo evidenziati dalla Regione". Infine, i due senatori del Pd ritengono che i ritardi accumulati non giovino alla situazione particolarmente preoccupante del Moloise. "Questo assurdo ritardochiudono nell'interrogazione Ferrante e Della Seta - è ancora più grave alla luce del fatto che il territorio molisano è per il 30,5 per cento a rischio frana, e che il fattore maggiormente responsabile dell'instabilità dei versanti è caratterizzato dalla natura litologica dei terreni, in quanto gran parte del Molise è costituito da argille, che coprono una superficie di 3.560 chilometri quadri sui 4.618 dell'intero territorio".

CAMPOBASSO. "Il particolare momento politico e amministrativo che sta attraversando il Consiglio regionale del Molise, ci impone di non procedere alle nomine e alle designazione dei pubblici incarichi di competenza regionale previsti dalla legge regionale n. 16 del 2002, entro il prossimo 30 giugno”. E' la proposta del capogruppo del Pdl, Nicola Cavaliere. Secondo il consigliere regionale “l’importanza amministrativa, gestionale e programmatica che rivestono le suddette nomine per gli enti, istituti ed aziende coinvolti e la vacatio di poteri amministrativi in cui si trova il Consiglio regionale suggeriscono di procrastinare ulteriormente la deliberazione nell’alveo del rispetto Istituzionale, normativo e politico, e di attendere che il Consiglio regionale del Molise ritrovi la pienezza dei suoi poteri e con essi un clima di serenità e costruttiva collaborazione tra le varie componenti politiche”. “E’ pacifico – conclude Cavaliere - che la proroga al 31 dicembre 2012 del termine di ricostituzione degli organi suddetti resta soggetta all’obbligo di adottare anche in tale ulteriore lasso temporale solo gli atti di ordinaria amministrazione, nonché quelli urgenti ed indifferibili con l’indicazione specifica dei motivi di urgenza ed indifferibilità”.

Università: solo Profumo... di annunci 2009 per la copertura delle borse di studio; l’aumento del 100% delle tasse studentesche: la riproposizione caotica dei prestiti d’onore; l’impossibilità, per molti studenti, di percepire l’assegno di studio che pur spetta; 2) quella che attanaglia giovani (e ormai meno giovani) precari della ricerca universitaria, con l’abolizione dell’impegno per l’Università ad assumere come professori associati quei ricercatori a tempo determinato di tipo b che avessero conseguito l’abilitazione e la cui attività fosse stata valutata positivamente dal proprio ateneo. Ancora una volta, in perfetta sinto-

nia con i governi precedenti, si annunciano interventi su Scuola e Università senza avviare un processo di investimenti. Il metodo degli annunci solitari del Ministro è criticato anche dall’unico organismo di rappresentanza democratica operativo, il Consiglio Universitario Nazionale, che in una nota dei giorni scorsi denuncia la mancanza di consultazione sulle proposte di modifica della legislazione vigente. La FLC CGIL Molise non si è limitata alla richiesta di tavoli contrattuali, ma ha avanzato proposte serie per il rilancio della Scuola e dell’Università pubblica, fondata su valori laici e co-

stituzionali. Un’Università che possa rappresentare, attraverso l’uso razionale delle risorse ed una scelta oculata degli indirizzi, un volano per la crescita culturale, civile ma anche economica del Molise. La FLC CGIL Molise ha sempre chiesto tavoli di confronto per discutere sul futuro della nostra Università avendo a cuore le scelte di tanti lavoratori e di tanti giovani che studiano nella nostra terra per provare a costruirsi condizioni di vita migliori. Rilanciare sul ruolo che deve avere una piccola Università come quella molisana significa, anche, investire sulla crescita culturale ed economica del nostro territorio. *Segretario FLC CGIL MOLISE


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TAaglio lto

09 giugno 2012

“Ambiente, lobby energetiche puntano sul Molise” CAMPOBASSO. Si dicono estremamente preoccupati i consiglieri regionali di centrosinistra Romano, Monaco e Di Donato, in relazione all’impostazione che la Regione ha dato alle politiche ambientali. Ieri mattina la conferenza stampa per lanciare il grido d’allarme contro il rischio di devastazione ambientale che il proliferare di insediamenti per la produzione di energia potrebbe arrecare al territorio regionale. Eolico, fotovoltaico, turbogas, impianti per il trattamento dei rifiuti: insediamenti letteralmente piovuti sulla testa dei cittadini senza il minimo coinvolgimento, senza la minima informazione. Le scelte che il governo regionale intende adottare, in materia di politiche ambientali, sono state fortemente criticate dai tre consiglieri regionali di opposizione che invece chiedono una inversione di rotta, una vera e propria scelta di campo: occorre puntare sul paesaggio e sul turismo sostenibile, sui beni culturali ed archeologici, perché la politica regionale, così come

è stata impostata, è in netto ed evidente contrasto con la vocazione paesaggistica e turistica del territorio molisano. Il consigliere di Costruire democrazia Massimo Romano ha auspicato il coinvolgimento dei cittadini, degli amministratori nelle scelte che dovranno essere assunte sul nostro territorio, mentre Felice Di Donato (Aletrnativ@) ha denunciato la scarsa attenzione che fino ad oggi il dibattito politico ha riservato ai temi legati all’ambiente. Filippo Monaco, esponente di Sel, ha invece puntato l’attenzione sul futuro dello Zuccherificio. “L’ipotesi spezzatino prospettata dalla Giunta regionale ci preoccupa molto – ha denunciato – In sostanza si prevede una riconversione di tipo energetico, abbiamo chiesto più volte il piano industriale ma non ci è stato mai consegnato ed anzi ci sono state fornite rassicurazioni alle quali, ovviamente non crediamo. Su tutta la vicenda c’è poca chiarezza”, ha chiuso Filippo Monaco. E’ una situazione estremamente pre-

I consiglieri Monaco, Romano e Di Donato lanciano l’allarme e invitano tutti a tenere alta l’attenzione contro i tentativi di speculazione occupante quella che i tre consiglieri regionali di centrosinistra hanno prospettato, lo sviluppo turistico ed ambientale potrebbe essere gravemente compromesso dalle lobby energetiche e dei rifiuti che hanno puntato i loro

interessi proprio sul Molise. “Per quanto ci riguarda – hanno annunciato i tre esponenti del centrosinistra – saremo dalla parte ed al fianco di tutti quei cittadini che vorranno esercitare i propri diritti costituzionali in difesa dell’ambiente, svolgendo dall’interno delle istituzioni quelle doverose iniziative ed attività di controllo e di accesso agli atti nell’interesse pubblico. Occorre che la politica abbia il coraggio di contrastare gli interessi, pur legittimi, di gruppi imprenditoriali che perseguono, come tali, interessi privati troppo spesso in conflitto con quelli pubblici, che vanno tutelati proprio dalla politica”. Dunque l’appello a tenere alta l’attenzione su questioni importanti come la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente, un vero e proprio il risveglio delle coscienze, che sembrano essere assopite. E’ il momento di pretendere di partecipare alle scelte sul futuro del Molise e delle nuove generazioni.

L’INTERVENTO

Vincenzo Cotugno* Come ogni anno, in occasione dell’Assemblea Ordinaria dei partecipanti che si è celebrata a Roma la scorsa settimana, il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha dato lettura delle Considerazioni finali sullo stato dell’economia e della finanza italiane. Ne è emerso un quadro a tratti fosco, laddove il Governatore ha snocciolato i numeri e le cifre che misurano oramai una consolidata recessione, ma anche incoraggiante se si pensa alle misure intraprese dal governo e dalle istituzioni centrali monetarie e finanziarie europee e internazionali. Misure che, tuttavia, ha avvertito il Governatore Visco, non possono limitarsi a un orizzonte nazionalistico di breve periodo, ma che vanno proiettate con audacia e determinazione su una prospettiva europea di lungo termine. Il problema in effetti è questo: “Se si guardasse all’area dell’euro come a un’entità unitaria – ha dichiarato Visco - nella forma ad esempio di uno Stato federale, non emergerebbero allarmi sulla tenuta del suo impianto monetario e finanziario … Ma una unione politica in Europa ancora non c’è. Questo rende alla lunga l’unione monetaria più difficile da sostenere … Si devono rammentare le ragioni originarie fondamentali del progetto europeo, anche in sfere che trascendono l’agire economico ... L’unione monetaria europea – ha concluso il Governatore – ha

La Germania deve fare un passo indietro o in Europa sarà il caos suggellato in questi anni l’integrazione economica, rilanciandola. I paesi tradizionalmente più virtuosi hanno dato al resto dell’area un contributo speciale ... (e) hanno beneficiato di una valuta forte ma non sopravvalutata, dell’assenza di svalutazioni competitive, di un mercato più ampio di quello nazionale, di facile accesso”. Un’analisi ragionevole, che non può che essere condivisa e che punta il dito verso criticità specifiche: un’Unione Europea troppo debole e una Germania troppo forte. Nell’infuriare della crisi, mentre la Federal Reserve americana stampava moneta e sosteneva le politiche espansive promosse dall’amministrazione Obama, in Europa la BCE ha potuto fare ben poco, non essendo prestatrice di ultima istanza, così rivelando in modo lampante quanto l’unione dell’euro-zona sia solo apparente. A ciò si sono aggiunte le politiche di risanamento pretese dall’asse franco-tedesco, risolte in manovre finanziarie sui debiti che hanno prodotto un effetto depressivo causato dall’aumento delle tasse e da una brusca contrazione della spesa pubblica. Manovre che nel breve periodo si sono rivelate pressoché inutili in quanto la caduta costante dei PIL nazionali dei paesi europei e l’aumento dei tassi di interesse sui debiti sovrani hanno eroso la potenzialità correttiva di tali manovre e

di fatti annullato il loro impatto sulla crisi. Il risultato è stato devastante. Le economie dei paesi deboli (Grecia, Spagna, Irlanda e Italia) sono sprofondate in una recessione senza precedenti, aggravata da una pesante crisi di fiducia verso le istituzioni politiche nazionali ed europee. In breve tempo, popolazioni abituate a condizioni di agiatezza e di prosperità si sono ritrovate a combattere lo spauracchio della povertà, con tassi di disoccupazione giovanile che ormai superano il 35%. Nel frattempo, le economie più forti, Germania in primis, temendo di perdere la posizione di vantaggio goduta per anni, si sono arroccate in una difesa a dir poco ottusa del sistema economico-finanziario sul quale poggia l’Euro, le cui fondamenta tuttavia si sono a tal punto indebolite in questi anni di crisi da far temere un crollo imminente della moneta unica. Del che certo la Germania non si gioverebbe. Con ogni evidenza si tratta di uno scenario che precede forti tensioni sociali, le cui avvisaglie sono già percepibili (anche in Italia) e i cui esiti sono del tutto imprevedibili. Tensioni che l’Europa ha già conosciuto all’indomani della prima guerra mondiale e che si sono espresse attraverso la forma politica dei totalitarismi. Un’esperienza tragica, culminata negli orrori della seconda guerra mondiale, che in questo drammatico frangente deve esserci di monito.

A quella tragedia l’Europa ha saputo reagire con vigore e lungimiranza, creando i presupposti per una lunga e duratura convivenza pacifica tra i suoi popoli. Ma quell’Europa fece della solidarietà e della ragionevolezza i cardini su cui fondare la propria ragion d’essere, come dimostrò l’Accordo sul debito firmato a Londra nel 1953 quando tutte le nazioni vincitrici (e fra esse la Grecia) accettarono di ridurre il debito tedesco nei loro confronti del 50% e rinunciarono a ogni riparazione di guerra sollevando così i tedeschi da un indebitamento spaventoso che avrebbe impedito alla Germania di divenire la potenza economica che oggi conosciamo. Allora, i paesi europei scommisero su un progetto ambizioso, l’Unione, e in nome di quel progetto ciascuno fece un passo in dietro rinunciando a somme da capogiro per aiutare la Germania. Oggi si propone lo schema inverso. Se la Germania non farà un passo in dietro rinunciando a un poco del benessere accumulato in questi anni, sarà la fine dell’Euro, dell’Unione Europea e della stessa ricchezza tedesca. Consapevoli di ciò, non possiamo che auspicare un cambio radicale nella politica tedesca e sperare che quanto prima l’Europa diventi una federazione di Stati davvero compiuta. *Il Presidente Finmolise sviluppo



TAaglio lto

7 09 giugno 2012

Il caso. Cantieri fermi e ricorsi giudiziari sono dovuti spesso all’assenza di linee organiche dettate dalla Regione

CAMPOBASSO. La materia delle opere pubbliche è stata interessata negli ultimi anni da profonde e radicali modificazioni, sia a livello comunitario che a livello nazionale, che hanno determinato una totale innovazione della disciplina di settore. Da qui, ora, la necessità di un'organica proposta di legge in materia anche in Molise. a sollecitarlo erano state, nei mesi passati, anche le associazioni di categoria per restituire vitalità al settore. Numerosi sono stati infatti gli interventi normativi attraverso i quali si è operato il ridisegno delle procedure finalizzate all’affidamento degli appalti pubblici, onde consentire di operare nell’ambito di regole certe, trasparenti e garanti dell’effettiva concorrenza fra imprese. L’attuazione dell’articolo 117 della Costituzione rappresenta un’occasione notevole per definire un quadro normativo regionale

L’indicazione. Semplificazione e snellimento delle procedure dovrebbero garantire una migliore programmazione

Edilizia, quella legge di riordino che manca Da tempo le associazioni di categoria reclamano l’approvazione di norme per garantire trasparenza esaustivo e coerente con le direttive comunitarie, con le norme costituzionali e con quelle della legislazione statale che continuano ad essere applicabili. Dal punto di vista della tecnica normativa, oggi, l’intendimento sarebbe quello di organizzare l’ordinamento normativo regionale in materia, analogamente a quanto avviene in sede nazionale, mediante una legge che enunci principi e che rinvii a disposi-

Lavoro. Antonello Miccoli* Nel mese di novembre la Cgil aveva sollecitato l'intero Consiglio Regionale affinché venissero affrontate in modo concreto e celere le difficoltà dei cittadini espulsi dal mondo del lavoro: uomini e donne che, non reinserite in alcuna attività produttiva, risultavano essere a forte rischio di esclusione sociale. Con lo stesso tenore avevamo più volte richiesto alla Giunta Regionale di avviare progetti in grado di affrontare la problematica di quanti, terminata la mobilità in deroga, si ritrovavano senza reddito e senza lavoro. Oggi la difficoltà di quelle famiglie si sta trasformando in disperazione: non di rado siamo costretti a dirottare la soddisfazione dei bisogni più elementari

zioni regolamentari per il completamento della disciplina. In termini generali, pertanto, l’obiettivo cui dovrebbe tendere la legge regionale sui lavori pubblici è quello di creare un quadro normativo di riferimento stabile, definito e completo, nel rispetto delle peculiarità proprie delle Regioni e nell’ottica di un auspicabile contesto di maggior autonomia e responsabilità degli enti locali e della valorizzazione e

della crescita di tutti gli attori, pubblici e privati, coinvolti nel processo di realizzazione di un’opera pubblica. Parallelamente a questo, l’obiettivo più rilevante che una nuova legge dovrebbe prefiggersi è quella di conseguire una più rapida conclusione delle opere attraverso forme di semplificazione e snellimento procedurale, che si rendono necessarie in quanto alcune procedure appaiono troppo onerose quando sono riferite alla maggior parte dei lavori che vengono realizzati dagli enti locali e che sono di entità tale da non giustificare, in termini di costi-benefici, l’attivazione di tutti gli adempimenti attualmente previsti dalla disciplina statale.

Tali forme di snellimento e semplificazione passano attraverso la previsione di un sistema di programmazione delle opere più flessibile di quello sancito dalla legge 109/94, di procedure di affidamento semplificate per le attività tecniche ed i lavori di minore importo, di semplificazione delle forme contrattuali, della conferenza di servizi per la valutazione dei progetti in un unico momento da parte di tutti i soggetti che devono esprimersi a riguardo, di procedure contributive meno rigide di quelle attualmente in vigore e di tutte le altre che dovranno esser più puntualmente definite nella relazione ai singoli articoli della proposta.

Il dramma dei cittadini senza reddito verso Organizzazioni come la Caritas. La politica nella sua complessità non ha saputo rispondere al grido di sofferenza di tutti coloro che stanno scivolando sempre di più verso gravi forme di marginalità sociale. Lo stesso Ordine del Giorno che, approvato in occasione della votazione della legge finanziaria 2012, impegnava la Giunta ad assumere urgenti iniziative onde sostenere i lavoratori con più di 55 anni ai quali era scaduta la proroga della mobilità, non ha avuto e non avrà , almeno nel breve periodo, alcun seguito. Le nostre rimostranza hanno trovato ascolto solo presso la Prefettura: un disinteresse che lascia perplessi rispetto alla capacità di costruire un progetto politico rivolto ai più bisognosi.

Va inoltre sottolineato come il finanziamento della Cig e della Mobilità in deroga, nella misura di 10 milioni di euro garantiti dal Ministero del Lavoro fino e solo a dicembre 2012, non saranno destinati a chi ha già usufruito della deroga per due annualità, secondo quanto stabilito nell'Accordo Stato Regioni. Da qui l'emarginazione di molti che, a quasi sessantanni, non sanno più che fare: cercano lavoro, ma vengono considerati troppo anziani, provano a fare domanda di pensione, ma anche a fronte di 38/40 anni di contributi, la nuova normativa non consente di conseguire l'agognato assegno previdenziale. La Regione Molise, anche in considerazione della riforma del mercato del lavoro che ridisegnerà completamente l'assetto degli ammortizzatori sociali,

deve da subito progettare un nuovo programma di sostegno: un'elaborazione progettuale che sostenga, con forza e determinazione, tutti coloro che cercano di reinserirsi nel complesso ed articolato universo produttivo. Nel frattempo sarebbe già un passo in avanti se il Presidente della Giunta ricevesse, come più volte richiesto, una delegazione di CITTADINI che da oltre un anno attendono di essere ascoltati. La tutela della dignità degli uomini dovrebbe avere la precedenza su ogni altro interesse e preoccupazione, poiché quando questo non avviene la politica perde il valore più grande: la capacità di inchinarsi sugli ultimi e su chi non ha voce. *Segretario Confederale Cgil


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Campobasso

09 giugno 2012

Borsa lavoro, pubblicato l’avviso per le fasce deboli Il bando del Comune, finanziato dalla Regione, mira ad inserire nel mondo del lavoro i soggetti svantaggiati CAMPOBASSO. Dopo aver ottenuto 113mila euro di finanziamento dalla Regione Molise, il Comune di Campobasso ha finalmente pubblicato l’avviso pubblico per l’assegnazione di 42 borse lavoro per l’integrazione e il reinserimento dei soggetti svantaggiati. Il progetto di palazzo San Giorgio mira a favorire l’apprendimento di specifiche mansioni per le cosiddette fasce deboli attraverso percorsi di formazione. Favoriti saranno i disoccupati indigenti, disabili ragazze madre; tossicodipendenti ed ex detenuti. I moduli per la domanda di partecipazione all’avviso pubblico possono essere ritirati presso lo sportello del settore politiche sociali del Comune di Campobasso sito in via Cavour n. 5 - piano terra nei giorni di lunedì – mercoledì e venerdì dalle ore 10,30 alle ore 12,30 e nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 16,00 alle ore 17,30 e

CAMPOBASSO. Il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis e l’assessore alle Politiche del lavoro, Salvatore Micone comunicano che con l’obiettivo di favorire il reinserimento lavorativo di particolari categorie svantaggiate, la Regione Molise ha emanato un avviso pubblico alle imprese promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e realizzato, con l’assistenza tecnica di Italia Lavoro SpA, in collaborazione con i Centri per l’impiego di Campobasso, Termoli ed Isernia. Il predetto avviso prevede la concessione di bonus assunzionali, nella forma di sovvenzione diretta in danaro dell’importo di 5mila o 2mila euro in favore delle aziende che procedano all’assunzione delle seguenti categorie di lavoratori entro il 30 giugno: lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga (cassa integrazione in deroga e mobilità in deroga); lavoratori con diritto di

presso l’Urp (ufficio relazione con il pubblico) – piazza Vittorio Emanuele n°29 nei giorni di lunedì – mercoledì e venerdì dalle ore 09,30 alle ore 12,30 e nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 16,30 alle ore 18,00. Le domande dovranno per-

venire al protocollo comunale a mezzo Raccomandata A/R o tramite consegna a mano, in plico chiuso con apposta la seguente dicitura “contiene domanda bando borse lavoro”, entro e non oltre il trentesimo giorno dalla pubblicazione del presente avviso pubblico. Tutte

le domande comunque dovranno pervenire al protocollo dell’ente, a pena di esclusione entro il termine sopraindicato. Le domande presentate o pervenute dopo la scadenza di cui sopra sono escluse dal concorso, intendendosi valide le sole domande pervenute per

Bonus per le aziende che assumono permanenza nell’Azione di Sistema Welfare to Work fino al 30 giugno 2012; giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni con precedenti lavorativi, anche atipici; donne di età compresa tra i 35 ed i 55 anni con precedenti lavorativi, anche atipici; lavoratori già titolari di attività di lavoro autonomo o di impresa cessate in data successiva al 31.12.2009; lavoratori occupati in unità produttive ubicate fuori dal territorio regionale che hanno fatto rientro in Molise a seguito di licenziamento collettivo o per giustificato motivo oggettivo in data successiva al 31.12.2009. Possono inoltre richiedere il bonus le aziende che abbiano effettuato assunzioni o trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro

instaurati con soggetti percettori o ex percettori di ammortizzatori in deroga con diritto alla permanenza nell’Azione di Sistema Welfare to Work, a partire dal 1° luglio 2011. “Stiamo lavorando – commenta l’assessore Provinciale Salvatore Micone - per realizzare interventi a sostegno dell’occupazione a seguito della crisi economica in atto in cui versa un considerevole numero di aziende. Il nostro obiettivo è quello di sostenere i tanti lavoratori che sono a rischio disoccupazione, i giovani che si affacciano al mondo del lavoro e le donne. I Centri per l’Impiego di Campobasso, Termoli ed Isernia forniscono adeguate forme di assistenza in favore delle aziende che intendano usufruire dei predetti incentivi.”.

posta con data di partenza nei termini, quale risulta dal timbro postale. Il bando, il modello di domanda e lo schema dell’informativa sono consultabili sul sito internet del comune di Campobasso all’indirizzo http;//www.comune.campobasso.it. Tutte le domande pervenute saranno esaminate da un commissione chiamata ad assegnare il punteggio in base ai requisiti. I beneficiari della vorsa lavoro saranno inseriti nei seguenti ambiti formativo lavorativo: servizio del verde pubblico; manutenzione stradale; Segnaletica stradale; impiantistica sportiva e Csa anziani; asilo nido; canile comunale e servizi alla persona. Ogni progetto di Borsa lavoro avrà la durata di mesi 6 non rinnovabili alla scadenza e senza vincoli di subordinazione con il datore di lavoro. Il rimborso è di 500 euro al mese.

Fino a 5mila euro di sovvenzione per le imprese che contrattualizzano particolari categorie di lavoratori entro la fine mese L’assessore Micone: i nostri Centri per l’Impiego a disposizione


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Campobasso

09 giugno 2012

Corpus Domini tra posto fisso e multiculturalità Il capoluogo si confronta per tre giorni l’anno con un diverso modo di vivere CAMPOBASSO. Odore di kebab e patate fritte. Adolescenti alla moda con magliette fluo. Camicioni colorati e donne con le treccine che vanno avanti e indietro con le loro bacinelle. Ogni anno Campobasso riscopre la sua multiculturalità. Per tre giorni l’anno, fingendo di essere un po’ meno provinciale nel lungo fine settimana in cui ci si dimentica anche della crisi. In città, durante i festeggiamenti di Corpus Domini, il clima è più vivace. Merito dell’invadenza degli ambu-

lanti napoletani che hanno rubato (e riadattato) quel certo modo di fare ai fratelli africani. Merito di quella voglia delle signore del capoluogo che trascinano alle bancarelle fidanzati e mariti stracarichi di fiori arancio coordinati alla tenda del soggiorno. Il volto della città è oggi meno cupo. La delusione per la politica del ‘non fare’ passa inosservata tra frivolezze spinte e cianfrusaglie a buon mercato. Del resto un giro alle bancarelle non si nega a nessuno. Anche se fa caldo, anche se i bambini strillano tenendo per mano le mamme sui tacchi alti. Corpus Domini, signori, è la sagra principe di questa città da cui tutti scappano ‘perché non c’è mai niente da fare’ e dove si torna, carichi di nostalgia, a vedere la sfilata dei Misteri. Corpus Domini è in fondo solo una scusa per divertirsi senza sforzo e compatire chi dorme a terra. Rafforzando la sicurezza tra coloro che un posto fisso ce l’hano. E l’orgoglio di chi multiculturale si sente per 12 mesi l’anno. AD

Riceviamo e pubblichiamo.

Di Bartolomeo: chi poco sa presto parla, in questo caso con gratuita cattiveria CAMPOBASSO. Riceviamo e pubblichiamo la risposta del sindaco, Gino Di Bartolomeo, alla nota inviata dal coordinatore provinciale di Generazione Futuro, Marco Saluppo. “Le esternazioni del Sig.Saluppo, coordinatore provinciale di Generazione Futuro, pubblicate nei giorni scorsi dalla stampa locale, hanno spinto tanti consiglieri comunali di maggioranza a chiedermi di inviare agli organi di informazione, questa nota che in verità mi sarei risparmiato di scrivere viste le tante cose serie che quotidianamente affrontiamo e che necessitano di tutto il tempo a nostra disposizione. Prima di fare, per davvero, dello spicciolo o sciocco populismo, così come fa’ il sig. Saluppo, bisognerebbe studiare come si compone un bilancio di un ente locale come il Comune e come funziona ad esempio il meccanismo tra entrate ed uscite su capitoli diversi. E’ segno di ignoranza (nel senso letterale della parola) affermare che somme incassate derivanti da voci complesse possano essere impiegate a piacimento; è segno di ignoranza (ancora nel senso letterale della parola) e di sciocco populismo parlare di donazioni di gettoni di presenza, che ricordo ammonta a circa 30 euro e non 800 euro, così come af-

ferma con malizia il sig. Saluppo, per far fronte ai costi delle manifestazioni del Corpus Domini. Invece di “sparlare” sarebbe opportuno che il sig.Saluppo stesse in mezzo alla gente per capire, per davvero, come le persone vivono questo momento assai triste e drammatico del paese e conseguentemente la nostra amata città sta vivendo. Ma si sa i gufi non sempre si riconoscono perché si travestono continuamente. La presenza massiccia nel centro della città di bagni chimici ed il relativo costo e’ segno di grande attenzione e civilta’ nei confronti delle decine di migliaia di persone che arrivano a Campobasso e per le oltre 400 attivita’ ambulanti presenti durante la settimana del Corpus Domini. Tutto questo non pretendo che il sig. Saluppo lo capisca ma che almeno lo intuisca. Al coordinatore provinciale di una organizzazione politica che si chiama Generazione Futuro, forse sara’ sfuggito che nella serata di ieri, giovedi’ 7 giugno in Piazza Municipio c’erano oltre 3.000 persone ad applaudire , per oltre due ore l’esibizione di circa 400 ragazzi di tutte le scuole medie della citta’. Uno spettacolo costruito da quello che sarà per davvero il futuro, i nostri ragazzi. Al sig. Saluppo voglio infine dire che non si costruisce nessun futuro calugnando le persone”.

L’iniziativa.

Poste Italiane, un annullo speciale sui Misteri CAMPOBASSO – Un annullo filatelico speciale per la sfilata dei Misteri. E’ l’iniziativa di Poste Italiane che domenica allestirà un servizio filatelico a carattere temporaneo per la marcatura del francobollo sotto i portici del Comune (dalle 9 alle 14). L’iniziativa, partita da un’idea dell’associazione culturale filatelica molisana, è dedicata al Sacro Cuore di Gesù, come reca la legenda. L’amore di Dio per gli uomini è simboleggiato, in alto, da un cuore contenente le consonanti del nome ebraico di Gesù; in basso ci sono San Giuseppe e la Madonna. Completano la rappresentazione quattro angeli due dei quali sorreggono il cuore e gli altri due porgono i fiori che vanno ad incorniciarlo.

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Campobasso

09 giugno 2012

Formazione ambiente, cooperative e sindacati fanno quadrato

Lunedì si costituirà la Coop Form Molise CAMPOBASSO. Le associazioni regionali di rappresentanza del movimento cooperativo (Agci, Confcooperative e Legacoop Molise) e le organizzazioni sindacali dei lavoratori (Cgil ,Cisl, Uil del Molise) si incontreranno lunedì per costituire la Coop Form Molise, ente bilaterale regionale per la formazione e l’ambiente. L’ente dovrà svolgere diversi compiti tra cui quello di stabilire rapporti permanenti di confronto con le istituzioni

Qui centrosinistra.

L’immobilismo del sindaco non ha alibi di Antonio Battista “Certo che stupiscono, e non poco, le ultime uscite del sindaco. Con candore elettorale, ma a campagna elettorale terminata da tre anni, Di Bartolomeo propina ancora piagnistei alla nostra città. Ora si presenta con l'ennesima iniziativa di retrospettiva. Il Dvd sul passato. Dopo aver esaurito, anche perché il fatto non esiste come pure ha dichiarato l'assessore al Bilancio in Consiglio comunale, il filone della mancanza di soldi ad alibi del proprio ingiustificato immobilismo. Anziché presentare alla città, a ben tre anni dal proprio insediamento, cosa ha prodotto in questo notevole lasso di tempo, quali progetti iniziati lascerà alla prossima amministrazione affinché possa poi ultimarli, si impantana in azioni sterili che alla gente nulla portano, caricando di colpe il passato e l’opposizione di non offrire alla sua maggioranza proposte. Questo ha un solo significato, in un clima di assenza reale di ogni iniziativa politica, ovvero che ad oggi non è

in grado di presentare nulla. Come se non fosse sotto gli occhi di tutti il non governo dell'ente, la incapacità di proporre iniziative, l'assenza di programmazione, l'abbandono e la deriva di interi settori della vita amministrativa: le politiche sociali e lo sfascio del piano d'ambito, la cultura e il Corpus Domini fatto di eventi non integrati tra loro è solo l'esempio a noi più prossimo, lo sport, la non gestione del personale, i dirigenti nominati a gogo, ecc. Insomma lo sfascio. Certo non ci spiega il perché della chiusura delle scuole, degli asili, dei danni alle farmacie comunali e della loro vendita, di una città che tronca i progetti di investimento, anche di quelli privati, come il progetto di ristrutturazione del Mercato coperto che avrebbero prodotto lavoro e ricchezza. Non ci informa, nemmeno in Consiglio, il perché di una organizzazione comunale che non funziona e che vede innumerevoli atti deliberativi ritirati o sospesi dal Tar. Una amministrazione che apre un contenzioso dopo l’altro per l’assenza della politica. E’

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quella che possiede in Regione il più elevato numero di atti amministrativi annullati. atti che risultano essere approssimativi politicamente e spesso anche tecnicamente. Una amministrazione dove anche un semplice rinnovo di un contratto genera panico e/o apprensione. Ci prende in giro il sindaco quando parla di un adeguamento Istat a proposito dell'aumento Tarsu. Non esiste alcun obbligo di adeguamento Istat, piuttosto esiste la necessità di mantenere le entrate per i servizi alla persona più vicino possibile alla copertura totale del costo del servizio. Dimentica di informare che il precedente aumento Tarsu, quello del 22,70%, doveva produrre un utile alla Sea a fine 2010 di 600mila euro. Utile di cui si sono perse le tracce. L’aumento di quest’anno è del 9%, richiesto in un periodo storico molto faticoso per tutte le famiglie senza che sia partita la raccolta differenziata. Mi fermo qui per il momento. Richiamo solo l’attenzione sul fatto che ormai siamo alla metà di giungo e il Bilancio di previsione non è stato ancora presentato. Bel risultato per chi del Consiglio comunale doveva fare il perno del momento decisorio e che invece non riesce a riunire. In Consiglio giacciono argomenti non ancora discussi da ben sei mesi”.

e gli enti competenti su tutte le tematiche della formazione professionale e dell’ambiente, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; partecipare attivamente alle politiche formative delle Comunità Europea, sviluppare ricerche sui fabbisogni formativi delle imprese e dei lavoratori, progettare standard formativi e modelli formativi tipo da sperimentare sul territorio regionale, promuovere e favorire la partecipazione alla formazione professionale permanente per coloro che intendano perfezionare la propria formazione o acquisire nuove professionalità progettando moduli e tipologie dei corsi relativi. Ma an-

che promuovere interventi di sensibilizzazione, informazione e marketing per l’adesione delle aziende cooperative a Fonfcoop e collaborare con Coop Form nazionale per la realizzazione di tutte le iniziative promosse dallo stesso; favorire le pari opportunità progettando moduli formativi che valorizzino il lavoro femminile e diffondendo la realizzazione di azioni positive; promuovendo l’orientamento attraverso la progettazione di iniziative pilota, la diffusione di esperienze di orientamento, stage, visite guidate, alternanza scuola-lavoro, in collaborazione con le imprese, gli istituti secondari e le Università.

Eolico selvaggio.

Assemblea pubblica a San Giuliano di Puglia

SAN GIULIANO DI PUGLIA. Ci saranno diversi comitati contro l’eolico ed il fotovoltaico selvaggio oggi davanti alla bellissima chiesa di Sant’Elena a San Giuliano di Puglia. Un luogo simbolo della battaglia dei tanti cittadini che si ritroveranno in un’assemblea pubblica per offrire un contributo alla discussione sulle politiche territoriali, sulla tutela ambientale e sul modello di sviluppo da seguire. L’associazione PrimaPersona ritiene indispensabile sostenere questo approccio di cittadinanza attiva, di impegno diretto e di partecipazione democratica del lavoro delle popolazioni locali.


Campobasso

11 09 giugno 2012

Comprata per 2mila euro ed obbligata a partorire, ascoltati i testi del pm Ieri una nuova udienza del processo a carico di una famiglia rom di Santa Croce di Magliano Sono stati alcuni testimoni del pubblico ministero ad essere ascoltati ieri in Corte d'Assise a Campobasso nell'ambito del processo a carico di una famiglia di etnia rom residente a Santa Croce di Magliano.Una madre, Rosaria Casamonica, di 57 anni, ed i suoi due figli,Luigi ed Emilia Stefania di Silvio, di 27 e 23 anni, sono imputati per tratta di esseri umani e riduzione in schiavitu'. Vittima una ventottenne di origini bulgare. A parlare dinanzi la Corte una connazionale della giovane che ha ribadito di aver raccolto più volte,telefonicamente, lo sfogo della ragazza. Poi escussa una ispettrice della Mobile che ha ricostruito alcune dinamiche legate alle indagini e successivamente all'arresto. Un dipendente del Comune di Santa Croce ha invece raccontato delle volte in cui la Casamonica si era recata in Municipio con la 28enne per chiedere informazioni sui documenti necessari per un eventuale matrimonio tra la bulgara ed il proprio figlio. Sempre il dipendente comunale ha inoltre aggiunto che, in altre circostanza, la straniera si era presentata manifestando il bisogno di aiuto. Infine, a testimoniare, un parroco ed un membro della comunita' di Bonefro in cui la ragazza dimorava prima finire a casa della famiglia rom. I fatti risalgono alla scorsa estate quando, a seguito di mesi di indagini, la Squadra Mobile di Campobasso arrestò i tre su decisione del giudice per le indagini preliminari Giovanni Falcione. Luigi, ossessionato dal desiderio di diventare padre, avrebbe comprato una

ventottenne originaria della Bulgaria per duemila euro. La ragazza che era giunta in Italia credendo di trovare un buon lavoro, prima di essere ‘ceduta’ al di Silvio viveva costretta, dal suo ‘padrone’, a prostituirsi. Una volta ‘venduta’ fu segregata nell’abitazione del suo acquirente e fu ripetutamente violentata allo scopo di rimanere incinta, per poi lasciare all’uomo il nascituro in cambio della libertà . Continue pressioni e minacce. Nei confronti della 57enne e della figlia Emilia Stefania, inoltre, anche l’accusa di violenza, resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale, per quanto accaduto all’interno del municipio di Santa Croce di Magliano prima dell’arresto della famiglia, quando la 28enne fu attirata dai poliziotti con uno stratagemma per poter raccogliere la sua testimonianza.

La fotonotizia.

Gli ambulanti invadono il treno per Campobasso CAMPOBASSO. Ancora giornata di caos per le ferrovie in Molise, ma è l'ordinario. Singolare, invece, quanto accaduto alla stazione di Isernia. Quanti dovevano salire sul treno proveniente da Napoli e diretto a Campobasso, delle ore 14,30, hanno dovuto faticare e non poco perchè sulla porta erano stati posti scatoloni di merce di ambulanti di colore che affollavano l'unica carrozza. Così si è dovuto, prima, procedere a spostare la mercanzia e, quindi, cercare di trovare posto alla men peggio sul treno. Un'odissea fino a Campobasso.

A Toro e Campobasso

Furti sventati dall’istituto di vigilanza Tarricone security CAMPOBASSO. Sventati due furti nella notte, uno al Bar Pizzeria ‘Roma’ di Toro l’altro al concessionario di bevande ‘Varanese Italo’ a Campobasso. Determinante l’intervento dell’istituto di vigilanza Aldo Tarricone Sicurezza. La centrale operativa è stata allertata intorno all’una di notte quando è scattato l’allarme del bar facendo intervenire la pattuglia di zona per il controllo. La guardia giurata, dopo il sopralluogo, si è resa conto che era in atto un tentativo di furto ed ha allertato i carabinieri, notando il ladro che si dileguava. Poco dopo le 3 invece a Campobasso la pattuglia ha constatato che era in atto un tentativo di furto. L’intervento ha messo in fuga le quattro persone poi fermate dalla polizia. Si concretizza così, il protocollo d’intesa stipulato con le forze dell’ordine ‘Mille occhi sulla città’


Si chiamano codici bianchi. E’ il termine con cui gli operatori sanitari del Pronto Soccorso individuano tutti quei pazienti che manifestano problemi di lieve urgenza. La limitata gravità delle loro condizioni li porta però ad affrontare lunghe attese, specialmente nelle fasce orarie e nei giorni di maggiori afflusso al Pronto Soccorso. Il Codice Bianco individua il paziente che non necessita del pronto soccorso e può rivolgersi al proprio medico curante.

AMBULATORIO CODICI BIANCHI Per dare loro una risposta più puntuale l’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’ambulatorio dei codici bianchi è rivolto ai pazienti che accedono impropriamente al Pronto Soccorso in quanto la patologia non riveste alcun carattere d’urgenza e potrebbe essere affrontata a li-

vello territoriale (assistenza primaria o specialistica), cioè dal proprio Medico di Medicina Generale (MMG), dal Pediatra (PLS) o dagli specialisti che ricevono su appuntamento. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. L’ambulatorio dei codici bianchi ha lo scopo di risolvere numerosi problemi del Pronto Soccorso quali: 1. problemi di spazio, ovvero evitare un sovraffollamento in sala d’attesa e nei corridoi interni; 2. problemi di tempo, soprattutto per quanto riguarda l’attività medica ambulatoriale di visita, la compilazione delle cartelle cliniche, le informazioni e spiegazioni a persone prive di patologie severe ed ai loro parenti; 3. spreco di risorse, professionali medico infermieristiche e specialistiche e di servizi, quali il Laboratorio di analisi e la Radiologia, che devono essere programmate sulle reali urgenze.

Durante il giorno: rivolgiti a loro con fiducia. E’ il medico di famiglia, infatti, che ti visita per primo, ti segue periodicamente, suggerisce come stare bene, ti indirizza verso gli specialisti: non rivolgerti a lui solo per le ricette! Verifica gli orari di ricevimento e informati se ha aderito al programma di disponibilità telefonica: così potrai contattarlo anche oltre gli orari di ricevimento.

L’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. E’ aperto dalle 8:00 alle 20:00. CAMPOBASSO tel. 0874.409613 ISERNIA tel. 0865.442529 TERMOLI tel. 0875.7159472 VENAFRO tel. 0865.907860

Non si paga il Ticket per la visita. Durante la notte è il servizio di continuità assistenziale. E’ aperta dalle 20:00 alle 8:00, nei giorni prefestivi dalle 10:00 alle 20:00 e nei festivi tutto il giorno. Non si paga il Ticket per la visita

I più gravi passano prima indipendentemente dall’ordine di arrivo ROSSO

paziente in pericolo di vita, viene visitato immediatamente

GIALLO

paziente grave, viene visitato nel più breve tempo possibile

VERDE

paziente non grave, l’attesa può risultare molto lunga

BIANCO

Chiama il 118 e vai al Pronto Soccorso (PS) All’arrivo la gravità del tuo stato di salute viene valutata da un infermiere specializzato che ti assegna un codice-colore (triage).

il tuo stato di salute non è affatto grave e i tempi di attesa sono sicuramente lunghi e imprevedibili. Inoltre si

paga il Ticket per la visita (25 euro) e il ticket per ogni altra prestazione specialistica o esame diagnostico. Conviene contattare il tuo medico/pediatra o rivolgerti all’ambulatorio codici bianchi o alla guardia medica.


ANNO VIII - N° 134 - SABATO 09 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

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L’Oscar del giorno a Giovanni Tesone Il sindaco di Pietrabbondante torna alla carica e porta il suo comune alla ribalta nazionale grazie ad un fantasioso gemellaggio con il centro abruzzese Rosello, guidato dal famoso scrittore e regista Federico Moccia, divenuta una star grazie ai Lucchetti dell’amore. Tesone ha strappato un ok di massima a molti cittadini e amministratori, tra cui il presidente della provincia di Chieti e il consigliere del Pd Molise, Michele Petraroia. Un modo ingegnoso per attrarre turisti e innamorati, anche nella nostra regione.

Il Tapiro del giorno a Luigi Mazzuto Il Tapiro del giorno lo diamo al presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, che da qualche tempo a questa parte non riesce a trovare una linea amministrativa d'azione per rilanciare un programma di interventi per lo sviluppo del territorio. Mancano, al momento, precisi obiettivi da cogliere e, soprattutto, azioni da porre sul campo per garantire una nuova fase di sviluppo. Gli avvenimenti elettorali e congressuali di questi ultimi tempi, poi, non hanno aiutato di certo il presidente della Provincia.

ISERNIA

L’inchiesta sulla Protezione civile non è partita da una denuncia di Cutone A PAG. 14

SCAPOLI

Intitolato il largo a don Giovanni Fasoli Pietracupa: “Simbolo del bene comune” A PAG. 14

AGNONE

Stilcoop moda Petraroia non molla e chiede ancora la Cig per tutti gli addetti A PAG. 15


14 09 giugno 2012

Isernia

Pietracupa: “Simbolo dello spirito di servizio per l’interesse supremo del bene comune”

Scapoli, intitolato il largo a don Giovanni Fasoli “Scapoli ha commemorato ieri una figura importante, che per oltre quarant’anni ha diffuso nelle coscienze dei cittadini l’insegnamento della solidarietà, della condivisione e dei veri valori della vita, lontani dagli interessi di potere e materiali. Dieci anni possono essere tanti ma non per il ricordo di una persona che ha fatto così tanto per un’intera comunità”. Così il presidente del Consiglio regionale, Mario Pietracupa, presente all’intitolazione del largo, all’entrata del paese, a don Giovani Fasoli, il parroco che nel 1958 arrivò a Scapoli e che a dieci anni dalla scomparsa continua a essere ricordato dai cittadini. “L’amministrazione comunale ha interpretato il volere dei cittadini che chiedevano di voler mantenere impressa nel tempo l’opera di don Giovanni – ha continuato il Presidente Pietracupa – a testimonianza di quanto sia ancora forte e viva negli scapolesi l’immagine del parroco di Cervaro, tanto da recarsi tuttora nel paese d’origine di don Giovanni per far visita alla sua tomba. Un paese che con lo strumento della memoria intende lodare la semplicità di un uomo che ha saputo entrare nel cuore di intere generazioni, insegnando loro i valori fondamentali di vita da interpretare in ogni circostanza. Un insegnamento condiviso anche da noi rappresentanti istituzionali. Don Giovanni Fasoli ha sempre sottolineato il reale sentimento che dovrebbe muovere la nostra attività: lo spirito di servizio, perché è per il cittadino che noi operiamo, per l’interesse supremo del bene comune e –ha concluso – della tutela del nostro territorio”.

Riapre l’area camping di Castel San Vincenzo L’amministrazione: “Nel nostro sistema turistico il servizio può assumere un ruolo fondamentale” Con la stagione estiva, torna ad essere pienamente operativa anche l’area camping del lago di Castel San Vincenzo. L’amministrazione comunale ha infatti provveduto ad affidarla in gestione per il periodo che va dal 1 giugno all’inizio di settembre, così da poter accogliere al meglio il maggior numero di amanti del turismo in plein air. “Abbiamo un sistema turistico – dice il sindaco Domenico Di Cicco – nel quale l’area camping può assumere un ruolo fondamentale, in quanto le peculiarità della struttura ed il contesto ambientale nel quale questa è stata realizzata rappresentano i suoi due maggiori punti di forza. Per la nostra località il turismo, nelle sue diverse sfaccettature (ambientale, culturale, storico ed archeologico) può rappresentare un importante strumento di sviluppo economico e la nostra area camping, che sorge a ridosso del lago, assieme al sito archeologico di San Vincenzo al Volturno può essere il fulcro attorno al quale

realizzare un concreto programma di sviluppo. Certo, ci sono ancora alcune cose da mettere a punto – continua il primo cittadino – e da definire meglio, soprattutto per ciò che concerne il miglioramento della fruibilità di una parte dell’area camping, ma contiamo di raggiungere un buono standard qualitativo entro breve tempo, magari con l’aiuto di privati che abbiamo dimestichezza nel settore ed intendano investirvi”. Dello stesso avviso il vicesindaco di Castel San Vicenzo, Lino Notardonato, che al pari del primo cittadino ravvisa la necessità di puntare con forza sul turismo ambientale “dal quale – dice – si possono trarre importanti risorse economiche, generando inoltre occasioni di lavoro per i più giovani. La nostra area camping è uno degli strumenti sui quali dobbiamo puntare con decisione – conclude Notardonato – per poter creare opportunità di lavoro e rafforzare così il nostro sistema economico”.

Nessuna denuncia penale da parte del consigliere Cutone La richiesta di documenti sulla Protezione civile di Isernia era un semplice atto di controllo e vigilanza politica ISERNIA. Mi corre l’obbligo smentire quanto pubblicato sui quotidiani locali negli ultimi giorni, circa una mio denuncia depositata presso la locale Procura della Repubblica nei confronti del gruppo volontario della Protezione civile di Isernia. Preciso che nella passata amministrazione, io ed altri consiglieri, esercitando il nostro ruolo, non abbiamo fatto altro che visionare ed estrarre copia degli atti attinenti il V settore del Comune di Isernia ed in particolare quelli riferiti al gruppo volontario di protezione civile. Si ricorda che qualche mese fa, in una conferenza stampa tenuta dal sottoscritto, unitamente ad altri consiglieri comunali in seno al Consiglio comunale, si era già chiarito di voler visionare detta documentazione nel rispetto del nostro ruolo di consiglieri, al fine di vigilare sul buon andamento dell’amministrazione cosa tra l’altro effettuata anche per gli altri settori del comune di Isernia. Si ribadisce, pertanto, che non risulta a verità la circostanza che lo scrivente abbia inoltrato una denuncia nei confronti del gruppo volontario della Protezione civile. Il consigliere comunaleAngelo Cutone

Forli del Sannio, è l’ora dei chiarimenti sull’Imu Con l’approssimarsi della scadenza della prima rata per il versamento dell’Imu, l’imposta municipale unica, l’amministrazione comunale di Forli del Sannio ha promosso un incontro con la cittadinanza, che si terrà oggi nella sala consiliare del Comune, alle ore 18, al fine di chiarire tutti i dubbi relativi al calcolo ed all’eventuale pagamento di tale imposta.


Isernia

15 09 giugno 2012

Il Guerriero sannita in ginocchio L’appello a Monsignor Bregantini: “Riaccolga don Vincenzo Chiodi e lasciamolo vivere in pace con la sua chiesa e con il suo vescovo”

di Giovanni Muccio Eccellenza Reverendissima Monsignor Giancarlo Bregantini, sono profondamente addolorato sia come Guerriero Sannita e sia come cristiano, non avendo ricevuto un minimo cenno di risposta, alle mie richieste scritta e verbale, per un eventuale incontro riguardante la vicenda don Vincenzo Chiodi. Reverendissima, il coraggio e l’impegno del Guerriero Sannita contro i poteri forti a favore degli ultimi, involontariamente lo devo anche a Lei, si è così, la prima volta che scesi in politica candidandomi Sindaco a Campobasso, durante la campagna elettorale la incontrai casualmente, ero in compagnia di mia figlia e Lei avvicinandosi al sottoscritto e rivolgendosi a Lei, gli disse: “Vai fiero di tuo padre è un uomo coraggioso”. Queste poche parole, hanno segnato nel mio profondo animo, la forza di andare avanti sempre con maggiore coraggio. Reverendissima, il Guerriero Sannita è stato l’unico Movimento che ha difeso la Chiesa, dagli attacchi che gli provenivano nei confronti di Don Felix, per il suo allontanamento dalla parrocchia di Cercemaggiore. Reverendissima, il Guerriero Sannita Le è stato vicino nella sua

battaglia contro la tossicodipendenza, partecipando anche alla fiaccolata per sensibilizzare tutti, verso un problema di una gravità che riguarda la società molisana. Reverendissima, nel mio cammino a difesa degli ultimi, ho incontrato casualmente Don Vincenzo, un prete di grande fede che ama la Sua Chiesa, il Suo Vescovo e la povera gente, chi lo conosce rimane attratto dal suo modo semplice e buono. Don Vincenzo che con la sua presentazione alle elezioni comunali di Isernia ha voluto porre allaattenzione di tutte le forze politiche e dell'opinione pubblica le sofferenze in cui si trovano tantissime famiglie isernine, elevando il concetto di “carità e solidarietà” al massimo possibile che è quello del diritto. Reverendissima, non voglio entrare nelle limitazioni precedenti e susseguenti alla candidatura di Don Vincenzo, ma mi preme sottolineare che questo prete anziano di 78 anni, umile e buono, si sente in pace con il Signore Dio Nostro e vorrebbe sentirsi in pace anche con la Chiesa che ha servito per tutta la Sua vita e con il Suo Vescovo che ogni giorno lo tiene in mente nelle sue preghiere. Reverendissima, Io umile Guerriero voglio augurarmi che don Vincenzo, un giorno possa incontrarsi con il Signore Dio nostro dalla propria abitazione, ogni pensiero ed attuazione di ulteriori provvedimenti negativi messi in atto da chiunque, nei confronti di don Vincenzo è a mio modesto parere un peccato mortale, non se lo merita!Reverendissima, quei pochi casi in cui un prete si è candidato, è stato sospeso successivamente alla sua elezione e reintegrato non appena ha terminato il suo mandato politico. Reverendissima, non devo insegnarle nulla, voglio ricordarle solo che l'apostolo Paolo arriva addirittura al culmine affermando che senza carità anche il martirio stesso per testimoniare la propria fede in Cristo, sarebbe un gesto vuoto e senza significato. Concediamo la carità a don Vincenzo Chiodi e lasciamolo vivere questi pochi anni in pace con la Sua Chiesa e con il Suo Vescovo. Il Guerriero Sannita, Ve lo chiede in ginocchio. *presidente regionale del Guerriero Sannita

Petraroia: “Verificare la possibilità di erogare gli ammortizzatori sociali ai 33 dipendenti”

Unità e concretezza per salvare la Stilcoop moda di Agnone AGNONE. Michele Petraroia non ha dubbi. “Sulla vertenza Stilcoop moda è indispensabile recuperare un profilo unitario, sobrio e concreto, con l’obiettivo di attivare un confronto in sede di assessorato regionale allo sviluppo per individuare possibili margini di intervento tesi a preservare la continuità aziendale ed il mantenimento dei 33 posti di lavoro. Anche nella deprecabile ipotesi che non fosse possibile alcuna operazione di sinergia con l’indotto Itr, con il Sistema moda e con i progetti della filiera tessile, finanziati e sostenuti dalla Regione Molise – continua il consigliere regionale del Pd – non bisogna escludere la verifica tecnica circa il diritto di accedere agli ammortizzatori sociali dei 33 dipendenti. A tal proposito ricordo che il 30 maggio scorso è stato firmato un accordo con il Ministero del lavoro che ha sbloccato 10 milioni di euro a copertura della tutela del reddito dei lavoratori in deroga alle leggi vigenti. Non comprendo le ragioni – conclude Petraroia – che dovrebbero impedire un accertamento sulla possibilità o meno di garantire una parziale e limitata tutela del reddito anche ai lavoratori della Stilcoop moda”.

Gemellaggio tra Pietrabbondante e Rosello Il comune molisano corteggia il centro guidato da Federico Moccia

PIETRABBONDANTE. Trova sempre più adesioni l’idea di proclamare “Le montagne dell’amore” quelle tra l’alto Molise e l’alto vastese cominciando con un “gemellaggio dell’amore” tra i comuni di Rosello e di Pietrabbondante, avanzata recentemente dall’Università delle Generazioni di Agnone. Già lo scorso mese di febbraio la stessa associazione culturale propose di realizzare “Le piramidi dell’amore” a Pietrabbondante, nei pressi della nota area archeologica dell’antica capitale dei Sanniti. Poi, lo scorso maggio, Federico Moccia, il famoso scrittore-regista ideatore dei “Lucchetti dell’amore”, divenuto sindaco del comune abruzzese di Rosello, in provincia di Chieti, attiguo all’alto Molise, ha dichiarato di voler contribuire al miglior progresso e alla maggiore notorietà di queste belle montagne, dove lui stesso ha trovato l’amore nella moglie Giulia La Penna, citando pure il suggestivo comprensorio di Agnone. Così, l’associazione culturale agnonese ha scritto al sindaco di Pietrabbondante, Giovanni Tesone, e al neosindaco di Rosello Moccia per invitarli ad un incontro per unire le forze con lo scopo di porre le basi per una collaborazione alla valorizzazione di entrambi i comuni e delle zone circostanti come “Le montagne dell’amore”, utilizzando sia i lucchetti che le piramidi dell’amore ed altre iniziative attinenti ad attrarre interessi turistici, culturali e produttivi.Entusiasta si è finora detto il sindaco di Pietrabbondante il quale intende invitare, intanto, il sindaco di Rosello a visitare la zona archeologica sannita e i dintorni, pronto ad ogni tipo di collaborazione che possa giovare a queste popolazioni. Il consigliere regionale molisano Michele Petraroia ha scritto una mail di adesione a Domenico Lanciano, responsabile dell’Università delle Generazioni: “Condivido pienamente la tua proposta, perché solo unendo le forze migliori, le intelligenze e le energie culturali di quell’area montana riusciremo a progettare un futuro per l’Altissimo Molise”. Una lettera è giunta al promotore delle “Montagne dell’Amore” pure dal presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio: “Esprimo il mio vivo compiacimento per l’idea delle “piramidi dell’amore”, che ha lanciato nei mesi scorsi e da realizzare nel paese di Pietrabbondante, in provincia di Isernia. Ho provveduto immediatamente a girare la nota, per gli opportuni approfondimenti, all’Assessore provinciale alle Aree Interne, Alessio Monaco, peraltro già Sindaco di Rosello, la cui integrazione ben si presta per il progetto, come da Lei auspicato”. Non resta che attendere l’ufficialità che speriamo arrivi a breve.


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Termoli

09 giugno 2012

Di Pietro: “Alla Fiat un violento attacco ai lavoratori Fiom”

TERMOLI. “In questi giorni, da parte di Fiat Power Train di Termoli, si sta consumando un violentissimo attacco, senza precedenti nella storia delle relazioni industriali del nostro Paese, teso a colpire non soltanto la libertà sindacale della Fiom, ma anche il diritto dei lavoratori ad una giusta retribuzione. Questo unicamente per il fatto di aderire a tale sigla sindacale non firmataria del nuovo CCN”. Così, l’onorevole Di Pietro, interviene nell’interrogazione a sua firma, depositata in queste ore e indirizzata al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministro dello Sviluppo Economico, in merito alla situazione verificatasi alla Fiat PT. In particolare, il presidente dell’Italia dei Valori ha chiesto ai ministri competenti di sapere se il governo intenda attivarsi per rimuovere gli effetti di tale inaccettabile situazione salvaguardando le retribuzioni dei lavoratori della Fiat Powertrain di Termoli, ingiustamente decurtate di 250 euro, e promuovendo un immediato confronto con le parti interessate al fine di giungere ad una soluzione che ripristini il principio di

uguaglianza tra tutti i lavoratori, a partire dal livello economico. “È evidente come, colpendo direttamente il portafoglio dei lavoratori, l’azienda miri da una parte, a fiaccare la resistenza della Fiom inducendola a piegarsi dinnanzi a piattaforme contrattuali attualmente non condivise e, dall’altra, a convincere i lavoratori a lasciare tale sigla sindacale e passare ad altre sigle più docili nella fase della contrattazione. “La riduzione salariale operata da Fiat Powertrain è assolutamente illegittima e discriminatoria. La giurisprudenza è concorde nel ritenere che, la dovuta applicazione del CCNL 2008, non comporta per l'azienda, né la facoltà di recuperare i miglioramenti salariali erogati in base al nuovo contratto collettivo, né di disporre la sospensione per il futuro degli stessi. Sia l'una che l'altra condotta - si sottolinea nel testo dell’interrogazione - costituirebbero, infatti, grave violazione del dovere di non discriminazione, esplicitamente sancito dall'art. 16 dello Statuto dei lavoratori, nonché violazione dell’art. 36 della Costituzione”.

Trenitalia conferma le fermate a Termoli dei Frecciabianca Nel Molise, l’offerta di Trenitalia conferma le fermate a Termoli di tutti i Frecciabianca che circolano lungo l’Adriatica e si arricchisce con 2 corse quotidiane Frecciabianca da Venezia a Lecce e viceversa con fermata a Termoli e nuovi collegamenti notte tra Milano e la Puglia con 4 Intercity notte da e per Lecce. Nello specifico, la nuova coppia di Frecciabianca tra Venezia e Lecce prevede una partenza alle 6.27 da Venezia S. Lucia (Termoli 9,27) e arrivo a Lecce alle 15.33. Viceversa la partenza dalla porta del Salento è programmata alle 7.10 (Termoli 10,27) e l’arrivo in Laguna alle 16.09. Chi sceglie il Frecciabianca, troverà, a bordo e in stazione, alcuni dei plus che hanno finora caratterizzato le due Frecce AV, Frecciarossa e Frecciargento, come ad esempio il pulitore

viaggiante Sui Frecciabianca, inoltre, oltre a comodi e ampi sedili reclinabili (dotati di poggiapiedi, tavolini e presa elettrica), i viaggiatori avranno a disposizione anche un corner bar, dove poter gustare i prodotti delle migliori marche della gastronomia italiana, oltre a toilette con fasciatoio per i bimbi, luci di cortesia a led, spazio per i bagagli di grandi dimensioni, numerazione dei posti facile e intuitiva, aree dedicate ai disabili. Sul Frecciabianca farà la comparsa anche il magazine La Freccia. Distribuita fino ad oggi su Frecciarossa, Frecciargento e nei FRECCIAClub, la rivista del Gruppo FS Italiane aumenta la tiratura per offrire anche ai viaggiatori del Frecciabianca un’informazione a 360° e uno sguardo sempre aggiornato sull’universo ferroviario.

La manifestazione.

In piazza Duomo la festa della Famiglia Si svolgerà nel pomeriggio, a partire dalle ore 17.00, presso Piazza Duomo in Termoli, la quinta edizione della “Festa della Famiglia”, evento istituito da mons. Gianfranco De Luca e affidato per l’organizzazione all’Ufficio di Pastorale Familiare diocesano diretto da don Mario Colavita. L’annuale appuntamento vuole coinvolgere tutte le componenti della chiesa locale: parrocchie, oratori, gruppi, associazioni e movimenti per testimoniare la bellezza della famiglia cristiana, quale risorsa per la chiesa e la società. Il tema di quest’anno sarà: “La famiglia educa alla vita buona e felice”; affrontare questo tema vorrà dire “ri-scoprire la vita bella della famiglia che nasce e cresce dall’amore come dono, accoglienza e condivisione”. L’ufficio diocesano di Pastorale Familiare, per l’occasione, ha indetto, nei mesi scorsi, un concorso sulla famiglia esteso a tutte le scuole di ogni ordine e grado; bambini e ragazzi si sono cimentati in immagini, sensazioni, espressioni linguistiche e artistiche sulla famiglia; tra i tanti elaborati pervenuti, il cui vincitore sarà proclamato il giorno stesso della festa, gli alunni della V D del III circolo di Termoli hanno scritto: “Come è bello appartenere a una famiglia: è stupendo, è una vera meraviglia!/ In famiglia posso crescere e imparare/ che l’amore certo è grande più del mare./ In famiglia trovo affetto e protezione/ e mi sento più importante di un campione”. Questa frase è già senso ed espressione della vera vocazione di ogni famiglia. Parteciperà alla festa, consegnando la sua testimonianza e riflessione sul tema: “in tempo di crisi la famiglia educa alla vita buona”, don Bernardino Giordano della diocesi di Saluzzo, accompagnato da una famiglia. Karaoke, festa, animazione per bambini e divertimento faranno da cornice al programma che è disponibile al sito internet www.diocesitermolilarino.it.

Al teatro Lumiere, “I Promessi sposi” TERMOLI. Questa sera alle ore 18.00 presso il Teatro Lumière di Termoli, gli alunni delle classi quinte di Via Po, II Circolo Didattico, saranno lieti di presentarvi la parodia de “I promessi sposi”. L'opera manzoniana, rivisitata dalle infaticabili insegnanti, è stata trasformata come d’incanto in un irresistibile racconto dalle soluzioni imprevedibili. Ricco di colpi di scena, farà sorridere e divertire il pubblico in sala. Quella del Manzoni, si sà, è un'opera “seria” e tragica allo stesso tempo, nella quale i veri protagonisti sono i sentimenti: l’amore, la lealtà, il coraggio, la fede che si scontrano con l’arroganza, la sopraffazione, l’odio, la violenza e l’illegalità. Oltre al suo valore estetico non va dunque dimenticato il significato morale ed educativo dell’opera, non a caso scelta dalle insegnanti come oggetto della recita di fine anno, allo scopo di inculcare nei bambini, futuri cittadini della nostra società, i valori fondamentali della legalità e della democrazia.


Termoli

17 09 giugno 2012

Zuccherificio, una fine scritta dall’amministratore

TERMOLI. "Il destino dello Zuccherificio del Molise è stato tracciato lo scorso 30 maggio da un gruppo di lavoro costituitosi presso la Regione Molise per discutere della proposta dell’Amministratore delegato, Alberto Alfieri, che consiste nella creazione di una New-Co, interamente controllata dalla Regione attraverso lo Zuccherificio, e concedere in affitto gli impianti di produzione dello zucchero per un periodo di almeno 3 anni. Questa nuova società, all’uopo costituita, avrà il diritto di prelazione sull’acquisto degli assets, assumerà le maestranze necessarie allo svolgimento dell’attività tipica, sarà titolare dei contratti con i bieticoltori e con i principali clienti e fornitori dello Zuccherificio. Per contro pagherà un canone d’affitto e verserà gli utili di campagna derivanti dall’attività tipica". Lo sostengono i consiglieri regionali, Filippo Monaco, Massimo Romano e Felice Di Donato. "Tale piano è stato recepito dalla Giunta regionale con delibera del 4 giugno, trasmessa ieri in Consiglio per gli ulteriori provvedimenti di competenza. “Il trasferimento del ramo d’azienda – si legge nella nota inviata al Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale – s’inquadra nell’ambito del più ampio progetto di risanamento e riorganizzazione che lo Zuccherificio del Molise intende perseguire in conseguenza della grave crisi economico-finanziaria che lo sta interessando”. Consapevoli che ad oggi è pendente dinanzi al Tribunale di Larino un’istanza di fallimento promossa dalla creditrice Energy Trading

International SpA, alla quale hanno aderito altri creditori e che l’udienza si terrà l’11 luglio prossimo, si tenta di completare le procedure entro il 5 luglio per evitare che l’azienda riceva il pregiudizio di una messa in liquidazione. Questa soluzione, già adottata per la Parmalat, prevede che solo 67 lavoratori degli attuali 103 vengano trasferiti alla New-Co insieme al ramo d’azienda. Da qui la totale contrarietà da parte delle organizzazioni sindacali che hanno proposto di individuare soluzioni alternative al fine di mantenere gli attuali livelli occupazionali e hanno richiesto formalmente un incontro per l’avvio dell’esame congiunto da tenersi a Roma il 14 giugno. Un taglio drastico dettato dalle attuali condizioni dello Zuccherificio che, sempre secondo l’Amministratore delegato, sono di “precarietà economico e finanziaria sostanzialmente riconducibili ad ingenti investimenti parzialmente realizzati, ad una struttura di costi superiori ai livelli accettabili per lo Zuccherificio e ad altri fattori relativi a comportamenti dei soci privati/amministratori dello Zuccherificio”. Tutte cose che i lavoratori, le maestranze e le associazioni di categorie hanno detto e ridetto al Presidente Iorio e all’Assessore Vitagliano, ma che non sono mai state ascoltate perché le strade che loro intendevano percorrere non erano evidentemente quelle della corretta gestione dell’azienda. A chi altri si potrebbe imputare lo sfacelo che ci troviamo di fronte se la società è totalmente controllata dalla Regione e se il socio privato è stato fortemente voluto da Iorio? E adesso chi dovrebbe pagare il peso di questo gioco finito male? È ovvio! I lavoratori, gli unici che hanno continuato a fare il proprio dovere mentre le teste pensanti si dedicano a cercare benefici personali e consensi elettorali. Non si può essere d’accordo con una proposta del genere ed inoltre si ha il terrore che drastiche soluzioni ".

Il libro Ibidem astrazioni necessarie Oggi alle ore 18.30 sarà presentato presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea, piazza S. Antonio, di Termoli il libro di Antonio Volpone dal titolo “IBIDEM – Astrazioni necessarie” - IDEAS edizioni. Dopo i saluti delle autorità e una breve introduzione alla serata da parte di Mario De Tommasi, Demologo e direttore IDEAS, si entrerà subito nel vivo della serata con Enzo Carli - Docente di fotografia presso l’Università di Urbino, che terrà un intervento che ci farà fare un viaggio nel mondo della storia della fotografia. Quindi sarà la volta di Danilo Susi - Presidente AMFI (Associazione Medici Fotografi Italiani), che ci parlerà di fotografia astratta e del paradosso che si consuma all’interno di un mezzo nato per rappresentare la realtà così come è ma impegnata a rendere visibile l’invisibile. Il testimone passerà, quindi, a Luigi Giova - Conservatore Beni Culturali, che ci illustrerà il percorso di Antonio Volpone in un itinerario che parte dalle radici per attraversare la storia, la leggenda, la devozione ma, anche, la bellezza, la ricerca, la sessualità e la poesia. Le conclusioni spetteranno ad Antonio Volpone, autore del libro. La serata continuerà poi con la proiezione del video “Le distorsioni necessarie” di Antonio Pizzicato, regista e performer della voce, con musiche di Umberto Aucone e Alessandro Tedesco e testi di Sandro Pedicini. Ci sarà poi l’inaugurazione della Mostra fotografica che sarà visitabile fino al 17 Giugno 2012 e una degustazione di prodotti tipici sanniti.

A Larino le verità dell’assessore Starita di Alberto Pizzi Pur avendo idee ben precise, ma non essendo residente a Larino, mi sono sempre voluto tenere ai margini dello scontro politico in atto. Intervengo solo per difendere le scelte fatte dal comitato feste dalle deliranti affermazioni dell’Assessore Starita, ed a proposito della Sua prima grande verità, “che la scelta dell’artista fosse stata la scelta di una singola persona, che agitando la forza del denaro come unica arma decisionale è sfuggita ad ogni raccordo e confronto con l’Amministrazione Comunale” preciso che ne al Presidente del Comitato/Parroco della Basilica Cattedrale, ne al sottoscritto siano mai arrivate in questi anni proposte di collaborazione o confronto dall’Amministrazione Comunale, le uniche persone che si sono avvicinate al comitato negli ultimi 5 anni sono oggi membri dello stesso, Alfredo Pascarella e Francesco Vitulli. Mi risulta invece che tutti gli anni dal palco concerti, il sottoscritto nel ringraziare chi aveva collaborato, abbia sempre sollecitato tutti i cittadini di Larino a dare il loro contributo di idee ed opere per migliorare la nostra festa. Forse l’assessore non hai mai sentito questo mio invito, intento come era a rilasciare interviste ad organi di stampa locali sul successo riscosso dalla manifestazione alla quale per altro non aveva dato alcun contributo di idee. Anche quest’anno come per tutti gli altri il programma feste è stato deciso con il contributo di idee di tutti i componenti il comitato festeggiamenti, tenendo sempre presente il rapporto qualità/prezzo del prodotto offerto. Abbiamo anche considerato il particolare momento economico che il paese Italia attraversa e quindi la ns. scelta è caduta sui 99 Posse, gruppo che aveva appena lanciato sul mercato un nuovo disco, con una trentina di concerti fatti nel tour invernale nelle maggiori città italiane dove aveva riscosso unanime successo di critica e pubblico, per altro ad un costo che era la metà di quanto speso negli altri anni, il che ci ha permesso anche quest’anno di poter fare nella serata del 26.05 un concerto lirico sinfonico che ha accontentato gusti musicali diversi, che ha avuto notevole successo e che per dirla alla Starita è frutto della forza del vile denaro. Sul fatto poi che la stragrande maggioranza dei cittadini non condividesse la scelta dell’artista per il concerto del 02.06. la presenza sul campo sportivo di quattromila cittadini festanti, di famiglie con passeggini e prole è stata la risposta migliore a quanto poco vera è la Sua affermazione. Ribadisco cittadini e giovani festanti, non teppisti come volevate farci credere Voi con le Vs. deliranti disposizioni, sia per quanto riguarda il trasferimento del sito del concerto, sia per quanto riguarda l’ordinanza riguardante la somministrazione degli alcolici . Disposizioni alle quali non credevano neanche i rappresentanti delle forze dell’ordine presenti, circa 20 uomini, altamente professionali e che colgo l’occasione per ringraziare, ai quali si leggeva in faccia la domanda: Ma cosa ci facciamo qui noi? Ma a chi è venuta in mente l’ordinanza? Lo stadio è il luogo meno adatto per questo tipo di manifestazioni a Larino. Assessore, veramente credeva con 20 uomini di salvare la cittadinanza ed il nostro patrimonio artistico dalla calata degli Unni/teppisti? Evidentemente anche chi era preposto a farlo non credeva alle Vostre deliranti paure. Ma diciamocelo, la verità è un’altra, e sta tutta nella Sua lettera, quando scrive della “caratterizzazione fortemente politica del gruppo”, caratterizzazione politica diversa dalla Sua. Certo i 99Posse sono una voce scomoda, fuori dal coro, io stesso non condivido i contenuti di molte delle loro canzoni, ma hanno il diritto di esprimersi ed essere ascoltati, ed hanno fans che hanno il diritto di ascoltarli, come avviene in ogni paese civile e libero, non vanno ghettizzati, con loro e con chi la pensa come loro ci si deve confrontare e se possibile confutare quanto loro affermano, non si elimina un problema nascondendolo , o cercando di isolarlo in uno stadio. Nessuno può credersi titolare delle verità assolute. Comunque Lei il prossimo anno avrà la possibilità di poter dare in prima persona il Suo contributo alla realizzazione della festa o da assessore o da privato cittadino, l’arroganza del vile denaro si fa da parte e lascia campo libero. Chiudo precisandole che ciò che Lei chiama forza del vile denaro per me è solo profondo, disinteressato amore per la mia terra e per le mie origini.


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Spettacolo

9 giugno 2012 Musica

Stasera i Noflaizon presentano il nuovo disco, vero tormentone dei Misteri

Domani ultima per il Corpus Domini di Antonio Di Monaco

CAMPOBASSO - Il singolo “Scannette allerte” è il nuovo lavoro dei Noflaizon, elctrofolkband molisana che ha pubblicato nel 2008 il disco “A’ tiemp a’ tiemp”. Il video del nuovo brano, è stato presentato mercoledì scorso, questa sera invece, presso il punto informativo “Ildiavolodeimisteri”, si terrà lo showcase del gruppo.

Remondini special guest oggi al Blue Note RIPALIMOSANI - L’area garden del Blue Note presenta stasera, il set di Alberto Remondini, voce e speaker di Radio M2O, dove conduce il programma “Dual core”. Nelle tre piste, tutta la musica con i dj resident Mr.Frangetta, Raf, Lucky Ortoni. Parcheggio custodito. Informazioni e prenotazioni 087439530 - 337667648.

Concerto CAMPOBASSO - Questa sera alle 21.30 in piazza V.Emanuele, concerto di Mastthew Lee e Big band show. L’evento è inseritop nel cartellone del Corpus Domini 2012.

CAMPOBASSO – Melodie e canzoni napoletane inonderanno piazza Municipio nella serata conclusiva del Corpus Domini. Spensieratezze e disagio di un popolo rivivranno nello spettacolo “Cantanapoli, il musical” attraverso i temi dei primi anni del Novecento quali la guerra e i soldati morti al fronte, l’emigrazione, la prostituzione, le ragazze madri, lo sbarco degli americani, i figli illegittimi, oltre ai temi più leggeri come il caffè chantant, la sciantosa e l’ironia amara di Eduardo De Filippo. La voce del grande artista napoletano farà da narratore per tutta la durata dello spettacolo. Giò Di Sarno interpreterà i ruoli femminili dallo struggente dialogo di “Filumena Marturano” con la Madonna, alla sciantosa, dalla Tammurriata Nera, da Passione a Maruzzella. Questi personaggi hanno trasmesso il loro amore per Napoli con le melodie più belle mai scritte nella storia della musica. E proprio attraverso una rispettosa rivisitazione delle più belle canzoni, che la stessa Giò Di Sarno, Nunzio Milo e Alessandro Fortunato riportano all’attenzione del pubblico la melodia classica napoletana, come musica di oggi, ancora viva e capace di esprimere le emozioni più intense e travolgenti. Dal grande Carosone all’istrionico Totò, dal cantautore Murolo al commediografo Viviani al compositore Gragnaniello. Curato nei minimi dettagli, lo spettacolo sorprende anche per i numerosi costumi, e i cambi di scena. Il tutto condito con l’armonia del corpo di ballo “Dance Fusion Company” guidato da Stefano Vagnoli, arricchito dai 180 costumi d’epoca. Balli e colori si fonderanno in un unicum forte e gradevole trasportando gli spettatori in un’atmosfera magica. Ne è convinta la voce femminile principe, Giò Di Sarno: “Lo spettacolo sarà diviso in quadri senza avere alcuna sequenza e attraverserà il Novecento e le canzoni napoletane che lo hanno caratterizzato”. Qual è il vostro pubblico di riferimento? “Il nostro spettacolo prende tutti, dai bambini, affascinati

Il concerto in piazza Municipio. Giò Di Sarno presenta “Cantanapoli”, musical per tutte le generazioni

dai colori, ai giovani attratti dal ballo fino ai 90enni. Se uno si presenta senza pregiudizi, sicuramente starà bene alla nostra rappresentazione che è veloce e senza pause”. Quali sono gli ingredienti del vostro successo? “Non ci poniamo su nessun piedistallo. Da quando la produzione è passata a noi abbiamo dato lavoro a tanta gente facendo cose importanti e a bassi costi. Per questo, è

bello avere un passaparola positivo”. Cosa vi aspettate dalla piazza campobassana? “Sono già stata a Campobasso in passato per il Corpus Domini. È una piazza importante e siamo sicuri che lo spettacolo avrà una presa positiva sul pubblico. Credo che chi verrà a seguirlo si troverà sicuramente bene”.


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SPORT

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Basket, Anzini: la Mens Sana ha mollato solo per il disinteresse generale

Atletica, attesa per il trofeo San Nicandro in programma domani a Venafro

E’ durata solo due stagioni, dopo anni di sacrifici per raggiungere l’obiettivo, l’esperienza della Mens Sana Campobasso nel campionato di serie B. La compagine del capoluogo di regione è andata incontro quest’anno ad una retrocessione annunciata, dopo una stagione difficile, caratterizzata da numerose negatività. Dai problemi riguardanti la struttura di Vazzieri, al taglio dell’organico per sopperire ai problemi economici, passando per il cambio di guida tecnica e per una squadra ridotta all’osso nelle ultime giornate di campionato. I motivi della ridiscesa negli inferi li abbiamo chiesti all’anima della società Umberto Anzini. Quanta amarezza c’è stata nell’aver abbandonato la B? “Se pensiamo a tutti i sacrifici effettuati per raggiungere il traguardo e al poco tempo che è stato necessario per tornare indietro, l’amarezza è davvero tanta.” A PAG. 20

Il Presidente del Consiglio Regionale, Mario Pietracupa, ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione del XII Trofeo San Nicandro Città di Venafro, tenutasi presso l’It Fashion outlet di Roccaravindola. L’evento, che si terrà domani, domenica 10 giugno, viene promosso ogni anno dall’Asd Atletica Venafro ed è stato patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Regionale insieme alla Federazione Italiana di Atletica Leggera, dal Coni, dall’assessorato allo Sport della Provincia di Isernia e dal Comune di Venafro, nonché da importanti aziende locali tra cui l’Ittierre Spa. “Vorrei innanzitutto complimentarmi - ha detto Pietracupa - con l’Atletica Venafro che nella persona di Massimiliano Terracciano promuove ogni anno una manifestazione che ospita a Venafro centinaia di sportivi da tutta Italia, rafforzando un profondo legame tra territorio e sport, aspetto indicatore di uno stile di vita sano e fatto di quei valori forti che solo le attività sportive riescono a trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni. A PAG. 22


20 09 giugno 2012

Basket

Abbiamo mollato di fronte al disinteresse Umberto Anzini ha tracciato un bilancio dopo la retrocessione della Mens Sana Campobasso E’ durata solo due stagioni, dopo anni di sacrifici per raggiungere l’obiettivo, l’esperienza della Mens Sana Campobasso nel campionato di serie B. La compagine del capoluogo di regione è andata incontro quest’anno ad una retrocessione annunciata, dopo una stagione difficile, caratterizzata da numerose negatività. Dai problemi riguardanti la struttura di Vazzieri, al taglio dell’organico per sopperire ai problemi economici, passando per il cambio di guida tecnica e per una squadra ridotta all’osso nelle ultime giornate di campionato. I motivi della ridiscesa negli inferi li abbiamo chiesti all’anima della società Umberto Anzini. Quanta amarezza c’è stata nell’aver abbandonato la B? “Se pensiamo a tutti i sacrifici effettuati per raggiungere il traguardo e al poco tempo che è stato necessario per tornare indietro, l’amarezza è davvero tanta.” Quali i motivi che hanno portato a quell’epilogo? “Il primo motivo è stato il disinteresse generale. Già da qualche anno, probabilmente dall’approdo in B, c’è stato uno scollamento con l’ambiente. Non abbiamo riscontrato quell’interesse che poi ti fa fare il salto di qualità e mi riferisco principalmente alla situazione dell’impiantistica, a quella delle sponsorizzazioni, a situazioni logistiche dovute anche ad errori commessi da noi come società. La B è stata raggiunta soprattutto per ambizioni che credevamo fossero condivise. Il paradosso è stato che le ambizioni le hanno avute maggiormente le persone di fuori città che hanno creduto fortemente nel progetto. Lo stesso non si può dire della gente di Campobasso. Pertanto è divenuto poi difficile andare avanti circondati dalla più totale indifferenza.” Cosa si poteva fare per salvare una categoria che sicuramente sarà proibitivo raggiungere nuovamente? “Il problema principale è stato di carattere economico. E stiamo parlando di somme non eccessiva, ma assolutamente ragionevoli. A mio avviso gli amministratori, con maggiore sensibilità, avrebbero potuto coinvolgere alcuni imprenditori che, ritengo, hanno l’obbligo di fare qualcosa per il territorio, visto che molti hanno ricevuto vantaggi, anche in passato. Sarebbero bastati piccoli riconoscimenti e invece abbiamo ricevuto solo tantissime promesse, soprattutto in campagna elettorale. E’ evidente, però, che senza soldi non si cantano messe. Abbiamo avuto difficoltà alle quali bisogna aggiungere la crisi economica generale, ma sarebbe bastato davvero poco. Tuttavia di fronte al disinteresse non abbiamo trovato il motivo per impegnarci maggiormente per la città.”

Quali scenari si aprono ora per la Mens Sana? “Faremo sempre un campionato nazionale e probabilmente la C1 è il torneo che a noi si addice maggiormente. E’ la nostra dimensione, mentre la B è stata un’ambizione troppo grossa. Ora stiamo lavorando per capire come poterla fare.” Non farete richiesta di ripescaggio? “No. Non ne vale la pena, anche perché ci ritroviamo senza impianto. Non vogliamo dare sempre addosso ai politici, ai quali non abbiamo chiesto un euro, ma solamente di prestare attenzione alle nostre esigenze. Tutto passa attraverso un impianto sportivo e che, tra l’altro, all’amministrazione comunale sarebbe venuto a costo zero. In più si sarebbe potuta avere una struttura idonea a spese altrui. Questo per me è di una gravità inaudita perché gli amministratori devono fare gli amministratori.” La crisi economica sta colpendo tutti gli sport. Cosa si potrebbe fare per invertire questa tendenza e perché nella nostra regione si risente maggiormente di questa situazione rispetto ad altre regioni? “Queste categorie costano tanto perché ci affidiamo a giocatori di fuori regione. Nel capitolo bilancio le voci più gravose sono quelle relative agli stipendi. L’unico rimedio è creare un serbatoio interno, un settore giovanile che sopperisca a delle carenza economiche. Il problema, però, riguarda il fatto che noi lavoriamo con numeri talmente piccoli che diventa difficile tirar fuori uno o due giocatori all’anno. Facemmo un miracolo anni fa riuscendo ad allestire una compagine di tutti campobassani, ma è stata un’eccezione. Oggi è difficile pensare di tirar fuori dei campioni con i numeri piccoli con i quali operano le società. Ecco perché occorre una sinergia. Ma non unire le società della città, ma probabilmente occorre mettere insieme le società della regione.” rs

Non inoltreremo richiesta di ripescaggio perchè non ne vale la pena: forse la C è la nostra dimensione Per sopperire alla crisi c’è bisogno dei settori giovanili e della sinergia tra le società della regione

Sport


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Sport

09 giugno 2012

Calcio giovanile

Al via il “Memorial Rauso-Toti” La manifestazione è organizzata dalle Acli di Campobasso e sarà la prima edizione senza Antonello Toti La recente scomparsa di Antonello Toti ha lasciato un vuoto incolmabile nelle Acli Campobasso. La sua “creatura” però, per sua stessa ultima volontà, deve continuare a crescere e regalare soddisfazioni al

mondo del calcio giovanile ed è per questo che tutte le attività sportive del club del capoluogo verranno portate avanti con maggiore entusiasmo e determinazione, sotto la guida di un rinnovato staff dirigenziale ca-

pitanato dall’ex direttore generale dell’Atletico Trivento Marco Meo che ha raccolto con piacere questa pesante eredità: “E’ sicuramente un’eredità pesante ma c’è un obbligo morale nei confronti di Antonello Toti che ha dato tanto al calcio molisano e soprattutto negli ultimi anni al Trivento. Noi ce la met-

Il neo presidente Meo: “Lui ha seminato, ora toccherà a noi raccogliere i frutti”

teremo tutta per cercare di non farlo rimpiangere e per proseguire il percorso da lui iniziato e che ha prodotto risultati importanti. Lui ha seminato, ora tocca a noi raccogliere i frutti”. Tra le sue “creature” c’è sicuramente il Trofeo di Corpus Domini che quest’anno, per la prima volta, si svolgerà senza il suo ideatore e fondatore. Prenderà il via quest’oggi, con le gare di qualificazione, la due giorni interamente dedicata al calcio giovanile con il Trofeo Corpus Domini, da quest’anno “Memorial Rauso-Toti”. La manifestazione si svolgerà contemporaneamente presso l’impianto Acli di Selva Piana ed il campo sportivo di Mirabello. Le squadre sono divise in

due gironi: per il girone A troviamo Avellino, Acli Campobasso e Siena, per il girone B il Bari, il Pescara e la rappresentativa regionale molisana della Figc. Le vincenti dei rispettivi raggruppamenti si affronteranno domani in finale. ANPA

si sono confrontate sul campo per stabilire la classifica sportiva, punteggio che al termine del torneo è andato sommarsi alla classifica didattica. Dalla classifica finale sono emerse le due

classi, una maschile e l'altra femminile, che hanno preso parte nei giorni scorsi all'ultima fase del progetto nazionale presso il centro sportivo Italo Nicoletti di Riccione. redsport

Figc Molise- Settore Giovanile e Scolastico.

“SuperClasse Cup”, esperienza positiva a Riccione Alla fase nazionale hanno rappresentato il Molise il Liceo D’Ovidio di Larino ed il Magistrale di Bojano Non solo sport e divertimento ma anche un’esperienza formativa importante quella vissuta a Riccione dalla classe 4 ^A del Liceo Scientifico Francesco D'Ovidio di Larino, nella categoria femminile, e dagli alunni della 3^ D dell'Istituto Magistrale ISISS di Bojano per quella maschile, vincitori della fase provinciale della SuperClasse Cup 2012. Il torneo formativo, nato da un’idea della Federazione Italiana Giuoco Calcio- Settore Giovanile e Scolastico, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca pone, tra i suoi obiettivi principali, quello di sensibilizzare studenti, insegnanti e genitori ad assumere sempre più comportamenti responsabili nel mondo dello sport e nella vita di tutti i giorni. Il progetto, riservato alle

classi del 2°, 3° e 4° anno delle scuole secondarie di secondo grado, pubbliche e private, è stato articolato in tre fasi: d’istituto, provinciale e nazionale. Le classi iscritte hanno sviluppato, all'interno del proprio istituto, il progetto didattico ed organizzato il torneo interno di calcio a cinque.

Con la formula 50% didattica + 50% torneo di calcio, ogni scuola ha eletto, per ciascuna categoria, femminile e maschile, la propria classe vincitrice che si è guadagnata l’accesso alla fase successiva, vale a dire quella provinciale. Tutte le classi, maschili e femminili, degli istituti iscritti


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Sport

09 giugno 2012

Atletica

Domani a Venafro il trofeo ‘San Nicandro’ Il presidente Pietracupa: “Sport, cultura e territorio sono determinanti per crescere insieme” Il Presidente del Consiglio Regionale, Mario Pietracupa, ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione del XII Trofeo San Nicandro Città di Venafro, tenutasi presso l’It Fashion outlet di Roccaravindola. L’evento, che si terrà domani, domenica 10 giugno, viene promosso ogni anno dall’Asd Atletica Venafro ed è stato patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Regionale insieme alla Federazione Italiana di Atletica Leggera, dal Coni, dall’assessorato allo Sport della Provincia di Isernia e dal Comune di Venafro, nonché da importanti aziende locali tra cui l’Ittierre Spa. “Vorrei innanzitutto complimentarmi - ha detto Pietracupa - con l’Atletica Venafro che nella persona di Massimiliano Terracciano promuove ogni anno una manifestazione che ospita a Venafro centinaia di sportivi da tutta Italia, rafforzando un profondo legame tra territorio e sport, aspetto indicatore di uno stile di vita sano e fatto di quei valori forti che solo le attività sportive riescono a trasmet-

tere, soprattutto alle giovani generazioni. Non dimentichiamo che quella del Trofeo San Nicandro è una gara che avviene nel cuore di Venafro, con conseguente promozione della città. Esiste ancora, quindi – ha continuato - quella società civile che risponde agli stimoli che vengono lanciati tramite manifestazioni importanti anche in un momento di profonda difficoltà. E’ proprio questa la forza del Trofeo San Nicandro: rinnovarsi ogni anno insieme alla gente che lo vive. Un aspetto che porta con sé la ‘molisanità’ di tutti noi, non derivante dal luogo di nascita, ma dalla concreta partecipazione alla crescita del territorio e del suo tessuto economico. La presenza oggi di rappresentanti del mondo imprenditoriale regionale, e quella di tutti noi in un’azienda locale, testimonia la necessità di fortificare ancora di più il legame di questo settore con il territorio. Auguro per questo all’Atletica Venafro di raccogliere i frutti degli sforzi profusi nell’intero anno”.

Ippica.

Eletti i nuovi campioni regionali di salto a ostacoli Si è puntato decisamente sulla promozione e crescita delle giovani leve del comparto regionale della Fise nell’edizione 2012 dei campionati regionali di salto a ostacoli. Le gare, che si sono svolte nel centro ippico Erga Omnes di Foggia, hanno visto, infatti, i migliori giovani talenti sui quali lo staff tecnico della federazione unta molto per raggiungere traguardi eccellenti nei prossimi campionati nazionali di categorie e specialità. Sotto gli occhi vigili del presidente nazionale, Andrea Paulgross e del presidente della Fise Puglia, Paolo Pellegrino, i binomi molisani hanno dato prova di aver raggiunto un ottimo livello tecnico ed una sempre più intesa con il proprio cavallo. A Foggia si è vissuto un fine settimana decisamente emozionante anche perché nella città della capitanata c’erano in gara anche i rappresentanti della Fise Puglia e Basilicata per un numero totale di contendenti pari a 250 binomi. Gare che, oltre al puro e mero

aspetto agonistico, hanno permesso di consolidare il reciproco rapporto di collaborazione e stima tra i tre comitati regionali di Molise, Puglia e Basilicata. Ovviamente nutrito e caloroso il pubblico presente che ha visto una cospicua presenza di genitori, parenti e amici dei giovani cavalieri e delle giovani amazzoni che sono scesi nell’arena foggiana. Al termine della premiazione dei nuovi campioni regionali il delegato del salto a ostacoli della Fise Molise, Michele Ruscitto, ha consegnato una targa ricordo e

di ringraziamento al presidente della Fise Puglia, Paolo Pellegrino. Le classifiche: Brevetti esordienti: 1° Alessio Vitullo su Silabanta (Ippoform Campobasso Equitazione); 2° Gabriele Galasso su Charly Mio (Ippoform Campobasso Equitazione); 3° Vittoria Cimorelli su King Jack (Scuderia del Sole Isernia); Brevetti Pony: 1° Francesco Zarrilli su Farfelu (Ippoform campobasso Equitazione); Promesse Pony: 1° Francesca Di Nezza su Karmalita Bibi (Scuderia del Sole Isernia); 2° Niccolò Miceli Palladino su Brigitte (Circolo Ippico Cassandra); Cavalli e pony: 1° Mattia De Castro su Sander (Ippoform Campobasso Equitazione); 2° Allegra Nugnes su Adamas (Ippoforma Campobasso equitazione); 3° Francesca Di Vico su Santana 777 (Ippoforma Campobasso equitazione); Criterium Brevetti Pony: 1° Alice Serafini su Imelda (Circolo Ippico Cassandra); 2° Melissa D’Agata su Attyrory Strawberry Flash (Ippoform Campobasso equitazione).

Atletica.

Ecomaratona delle Madonie, settimo posto per Testa A Polizzi Generosa (PA) si è svolta la sesta edizione dell’Ecomaratona delle Madonie organizzata dalla Polisportiva Europa Junior e dal dipartimento Regionale Foreste Demaniali. Una gara durissima, 43 km circa da correre nella natura senza lo stress del cronometro con un dislivello positivo di 2250 metri e una quota massima di 1912 metri – I 300 atleti in gara (241 uomini e 59 donne) provenienti da sei nazioni oltre all’Italia, hanno potuto godersi l’Abies nebrodensis e la rara farfalla Parnassio Apollo. Il Parco delle Madonie, grazie alle sue escursioni altimetriche e alla giornata con il cielo terso ha permesso agli atleti di spaziare con lo sguardo dalle isole Eolie all’Etna. In questa ultra-maratona non è mancato l’atleta della Runners Termoli Nico Testa che da qualche tempo si è appassionato al genere come il compagno di squadra Mirco Recchi (che da poco ha concluso la 100 km del Passatore). Nico Testa, originario di Carovilli (IS), vive e lavora a Termoli ma deve proprio alle sue origini e agli allenamenti d’altura, la sua straordinaria forza muscolare che ancora una volta gli ha permesso di distinguersi con un risultato di rilievo. Nico è giunto infatti 7° assoluto a pochi minuti dal podio.


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