Quotidiano - 10 Giugno 2012

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ANNO VIII - N° 135 - DOMENICA 10 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Manuele Martelli

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Manuele Martelli che proprio in questi giorni ha rilanciato il sito web "Forza Michè" volendo rilanciare la necessità interna al centrodestra di sostenere la posizione del presidente Michele Iorio. Lo ha fatto, altresì, realizzando un sondaggio con il quale ha provveduto a chiedere ai cittadini se il governatore dovesse procedere ad una vero e proprio repulisti in Giunta. E' stato un giudizio netto e deciso quello degli elettori che hanno ribadito la necessità dell'azzeramento dell'Esecutivo. Non si può prescindere da questo passaggio se, per davvero, si vuole cambiare passo.

Il Tapiro del giorno a Luigi Di Bartolomeo

Il Tapiro lo diamo al sindaco di Campobasso, Luigi Di Bartolomeo, per questi ultimi giorni legati all'organizzazione della Sagra dei Misteri. Al di là della mancanza di un pezzo forte a chiusura della serata, è rimasto ai cittadini l'amaro in bocca per come è stata condotta la pratica. Il piangersi addosso, non porta da nessuno parte e così, ancora una volta, l'unica, vera festa della città Capoluogo di regione è finita come una manifestazione qualsiasi. Al contrario, e lo ribadiamo, rappresenta il vero senso della comunità cittadina e, per questo, avrebbe necessità di uscire dalla sola rappresentazione caotica di bancarelle e nocelle americane.

Caro Michè, ti ricordi e sembra che sia passato una vita ma era solo otto mesi e avevamo visto lontano che nel momento di difficoltà la sedia sarebbe rimasta vuota e vicino a te non avresti trovato nessuno perchè tutti pronti a salire sulla barca dell’altra sponda. Mi fa piacere che in un sondaggio che chiedeva ai molisani se facevi benissimo a cacciarli tutti, in tre ore sono arrivate 7.000 e dico settemila adesioni con il grido cacciali a calci. Naturalmente il primo, il tuo amato come dice lui, l’assessore alla programmazione che tutto lui sa fare e guarda caso non riesce a fare nemmeno un conto di matematica; forse non sa che due più due fa quattro. Tutti dicono che sia bravo, ma io per primo mi sono fatto ingannare nell’ultima campagna elettorale e, addirittura, un giorno gli ho dedicato una copertina definendolo politico di razza. Non frequentandolo da un bel po' non mi sono accorto che di chiacchiere ne sa vendere molte. Mi meraviglio di te che lo frequenti da dodici anni e non te ne sei accorto regalandogli fama e potere e facendolo votare. Oggi ti rinfaccia i suoi quattromila voti. Lo so, mi risponderai chiuso nel tuo bunker a lavorare con un mastino tedesco dietro la porta. Di cosa vuoi accorgerti tu al lavoro a trovare soluzioni e loro in giro facendo il bello e il cattivo tempo alle tue spalle curandosi il proprio orticello tanto paga Michè. A noi solo glorie a lui coltellate alle spalle fino ad arrivare alle elezioni della tua città tanto cara a

te. Lo sanno in pochi che ti eri imposto nel non volere candidare Rosetta. Tutti insieme e tutti d'accordo che era la candidata ideale ma subito dopo l’annuncio, tutti a criticare. Ma chi crede di essere, andavano dicendo in campagna elettorale, e ancora il cognome la penalizza. Mi domando: per tre legislature il cognome era forte adesso che era proprio Iorio non andava bene. Ti dico come la penso: si sono aggiustati i fatti propri e alla prima occasione si sentono tutti politici di razza. Un consiglio ai tuoi Giuda: senza Michè non andrete da nessuna parte tanto non siete nessuno. C'è qualcuno che va dicendo che lo iorismo è finito e ci vuole una bella faccia tosta per dire che noi non abbiamo capito il suo pensiero. Ritiene che siamo tutti ebeti e lui, al solito, intelligente bello alto slanciato. Ma queste chiacchiere a chi le racconta più. Vende, nomina va a Roma a nome tuo ma tutti gli elogi a lui e ai suoi e tutte le malefatte a te. Ma ti vuoi svegliare. In 7.000 oggi ti hanno consigliato che se li cacci tutti e ricominci a uscire dal tuo bunker. Ti raccomando, lasciali a casa. La gente ti vuole bene e crede soprattutto in te, vedrai che il tuo consenso in pochi giorni come crescerà a vista d’occhio. Solo tu sei nelle condizioni di salvare il tuo amato Molise. Noi ti staremo vicino nel bene e nel male. Tu il male non lo fai a nessuno ma ti sai fare male da solo. Forza Michèèèèè. Ignazio Annunziata


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2 10 giugno 2012

Il caso. Chi si auspica l’arrivo del commissario dimentica che si rischia la chiusura di tutto

Il fatto. Il Piano industriale è pronto e da questo potrebbe ripartire la fase della ripresa

I dati

di Giuseppe Di Iorio CAMPOBASSO. Chi ha interesse a fare commissariare la Solagrital? Chi starebbe spingendo sul sistema cooperativistico per arrivare a questo risultato deleterio per la stessa azienda? E perchè proprio in questo momento dove sono stati approntati i piani industriale e sociale? Sono punti interrogativi pesanti, in queste ore, proprio mentre il management aziendale si appresta a mettere in pratica la nuova programmazione tendente a chiudere definitivamente con il passato e aprire uno spiraglio per il futuro. Possibile che ci sia a livello politico e, finanche, in qualche parte sindacale che per giochi esclusivamente di bassa bottega che ci sia chi pensi al commissario? Ci si rende conto che un'eventualità del genere porterebbe, per davvero, al drastico ridimensionamento del personale fino a ridurre al lumicino le speranze di salvataggio dell'azienda? E perchè proprio ora che la situazione, pare, essersi messa per il verso giusto con l'accordo trovato al tavolo tecnico del 18 scorso? E giù di nuovi interrogativi pesanti. La Solagrital, in questo momento, non ha bisogno di chi spinge per il possibile commissariamento bensì avrebbe la necessità di vedere forze politiche e sindacali tese a sostenere le ragioni del piano industriale e sostenere, altresì, l'azienda molisana per superare il guado. In questo momento particolarmente difficile per l'occupazione e l'economia in genere non dovrebbero girare i becchini, nel senso di affossatori, ma uomini capaci di programmare e di sostenere un'idea di sviluppo. Con il raggiungimento dell’obiettivo generale di risanamento e di rilancio della produzione attraverso uno specifico piano, puntando a una serie diversificata di azioni che se attuate in maniera coordinata, potranno concorrere ad ottenere molti dei risultati attesi ed auspicati dagli amministratori dell'azienda. Su queste azioni bisognerebbe concentrare gli sforzi di tutte le parti in causa e protendere verso un consolidamento qualitativo della produzione, un incremento della visibilità della produzione regionale e ancora verso una stabile certificazione di garanzia della qualità nei confronti del consumatore. Puntare, altresì, su un Osservatorio economico dello sviluppo agroalimentare teso alla filiera avicola che proprio in Molise vede numeri di fatturato secondi solo all'Emilia Romagna. Pensare a eventuali o possibili commissari per fare uno sgambetto politico e non guardare in faccia la realtà appare roba da folli. La politica, innanzitutto, è responsabilità.

96 milioni il fatturato

500 i dipendenti

Solagrital, chi lavora per farla chiudere?

Scasserra: “Misure anticrisi, ora potremo utilizzarle”

I numeri. A pesare è solo il credito vantato nei confronti di Arena

Le indicazioni emerse al Tavolo tecnico attendono ora il varo

CAMPOBASSO. Ma qual'è la situazione finanziaria e contabile alla Solagrital? In queste ore si è molto parlato di 50 milioni di euro stanziati dalla Regione che non avrebbero trovato capienza in operazioni trasparenti o, addirittura, completamente volatilizzati per chissà quale meta. Eppure, di questi soldi, la Solagrital ha provveduto per 15 milioni a pagare la Logint per avere usufruito dello stabilimento; 10 milioni sono andati all'Arena e 22 sono serviti per l'acquisto degli assett in qualità di patrimonio della Regione. Un totale, dunque, di 47 milioni di euro.All'atto dell'entrata nel Consiglio di amministrazione dei nuovi componenti, l'azienda presentava un deficit di 80 milioni di euro che, dopo tre anni, sono scesi a 50. Di questi, però, ben 28 milioni fanno parte di quei crediti congelati dell'Arena. Per cui, in definitiva, Solagrital avrebbe un'esposizione debitoria di poco più di 20 milioni di euro con un fatturato che al 31 dicembre 2011 ha toccato i 96 milioni di euro. Resta la questione legata ai dipendenti che raggiungono quota 500 e incidono sul bilancio per il 16 percento. Percentuale definita dagli analisti troppo alta e che incide pesantemente sulle attività dell'azienda avicola. I principali competitor sul mercato,Aia,Amadori e Fileni, infatti, vedono una media del 9 percento in termini di incidenza sul bilancio della quota lavoro. Per questo l'azienda sta

CAMPOBASSO. Il Consiglio di Stato ha sospeso il dispositivo della sentenza del Tar del Molise n. 213/2012 con la quale il Tribunale Amministrativo su ricorso proposto da Confidi Rating Italia aveva di fatto “congelato” le attività di Finmolise in relazione alle misure anticrisi approvate

lavorando attraverso un Piano di riorganizzazione e quello Sociale per 'alleggerire' il peso del costo del lavoro attraverso una serie di ammortizzatori sociali che prevedono l'accompagnamento mirato alla pensione per quanti prossimi e un sostegno al reddito per quanti dovessero essere in eccedenza. Del resto, in un momento di difficoltà economica congiunturale che riguarda quasi tutte le aziende, non poteva, di certo, sfuggire la Solagrital. La riorganizzazione complessiva, atta a garantire la ristrutturazione del debito e il sostanziale equilibrio di bilancio, passerà attraverso il Piano industriale al vaglio di una primaria società internazionale che certificherà la realtà in essere e indicherà il percorso futuro dell'azienda che è e deve restare molisana. Si tratta di indicazioni già emerse al Tavolo tecnico e sul quale bisognerà tornare con la proposta organicamente programmata per assicurare all'azienda di potere continuare a lavorare nell'ottica del futuro.

dal Governo Regionale. “Esprimo piena soddisfazione per il provvedimento del Consiglio di Stato” - commenta l’assessore alle Attività Produttive Michele Scasserra. - Il decreto odierno, con eccezionale tempismo, ripristina il regolare funzionamento delle strutture regionali in ordine

alla possibilità di attuare immediatamente i provvedimenti anticrisi disposti dalla Giunta, temporaneamente sospesi da una sentenza a nostro avviso ingiusta. Siamo quindi pienamente operativi e manterremo fede ai nostri impegni, anche sui tempi di erogazione delle risorse”.


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3 10 giugno 2012

Promesso dalla sinistra di guidare le “magnifiche sorti e progressive” del Molise Non poteva finire peggio Paolo Di Laura Frattura, architetto-imprenditore datosi alla politica in uggia di Michele Iorio e promesso di guidare “le magnifiche sorti e progressive” del Molise; non poteva finire peggio, portato in giro come la Madonna pellegrina dal centrosinistra qua e là per il Molise a mostrare gli incisivi, firmatario di dichiarazioni, commenti, accuse, repliche e controrepliche di questo o quel consigliere dell’opposizione contro il governo regionale. Il sodalizio di maggiore resa propagandistica sembra essere con i Di Pietro (padre e figlio) in costante versione giustizialista e moralizzatrice, e lui a far loro da spalla. Ridotto alla funzione di jolly, carta magica a ramino per chiudere il punto e, in politica, per prestare la faccia a situazioni prossime all’imbarazzo. Peggio non poteva finire un liberale della più bell’acqua, un legalitario, un puntiglioso cultore della libertà d’impresa e avversore, altrettanto puntiglioso, della Pubblica Amministrazione nella versione burocratica e paralizzante, di tutti gli apparati imbriglianti la libertà d’impresa e d’espressione. Al punto di essersi fatto valere nel diritto di erigere due torri in cemento armato nel cuore della cittadella universitaria e di rivendicare una serie di successi derivanti e derivati dall’essere un soggetto di pretta marca liberale e, come tale, contraddittore (in termini, soprattutto) della genia catto-comunista, giu-

Paolo di Laura Frattura: talento indefinito, nel marasma della politica

Le buone qualità che avrebbero potuto, nel tempo e al momento giusto, esprimersi compiutamente a destra, sono finite miseramente inesprimibili a sinistra

Hit Parade, trasmissione radiofonica che ebbe un largo larghissimo seguito per almeno una ventina d'anni nel nostro Paese. Una trasmissione capace di assurgere a fenomeno, fino a generare numerosi tentativi di applicazione dei propri meccanismi, per tacere dei tentativi di imitazione. Oggi, e per ogni settimana, un disco accompagnerà uno dei protagonisti di questa rubrica.

Il leitmotiv. Il Sindaco di Campobasso continua a ripetere il solito ritornello della mancanza di soldi ma senza alcuna azione programmatica

stizialista e populista. Acqua passata, si dirà. Poi la giravolta. La folgorazione sulla via di Damasco, per infusione spirituale di Roberto Ruta verso la sinistra e per autonoma personalissima elaborazione delle sue aspirazioni verticistiche. Non potendo sfondare a destra le ha tentate a sinistra. Dovendo reggere un ruolo che non gli appartiene per storia personale, familiare, e per cultura, si sta fiaccando. Quando c’è da gridare invettive, minacciare fulmini e saette, coprire d’improperi Miké (!), la voce gli s’incrina e diventa gracida, perdendo mordente ed efficacia. Difetto esiziale per un capopopolo e leader della sinistra rivendicazionista. Fallito il primo esperimento, spera nel secondo; ma non s’avvede che proprio l’insistenza di una sua utilizzazione in versione “figurante” di una presunta sinistra riformista, si va rilevando un cavallo di Troia. Glielo stanno preparando, qualora non ne avesse contezza, il suo iniziale infusore dello spirito della sinistra, i maestri giustizialisti Di Pietro (padre e figlio), il tremebondo, ma fin troppo accorto, Danilo Leva, il pernicioso (per chiunque covi velleità a sinistra) Michele Petraroia, lo stizzoso senatore Peppe Astore quantunque, a differenza di tutti gli altri, non

CAMPOBASSO. Un vero e proprio ritornello, quello del sindaco di Campobasso, Gino Di Bartolomeo, nel dire e ripetere che "non ci sono soldi" al Comune. E da qualche tempo a questa parte, per davvero, sembrano riecheggiare le note della canzone "Piangerò per te" in riferimento al Bilancio dell'amministrazione. "Piangerò per te, piangerò per te (Bilancio comunale) ma so che è inutile ormai tu non ritornerai (per potere fare qualcosa per la città). Piangerò per te (Bilancio comunale) riderò per te ( pensando ai consiglieri che dovranno votarlo in aula) io so che ti ho perduto ormai, spero tornerai (per tentare di chiudere la consiliatura). Piangerò per te come (Bilancio comunale) un vento che genera per me il passato (quello della Dc che non torna più)". Sembra essere davvero questo il ritornello che da anni, ormai, si diffonde all'interno di palazzo San Giorgio. Note che mettono a nudo

una situazione di difficoltà, sicura, ma anche di assenza di idee su come rimettere in moto la macchina amministrativa e programmatica del Comune. Un po', però, il sindaco dimentica il monito lanciato negli ultimi giorni dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha

possa temere di vedersi la strada sbarrata per il futuro. Lo temono invece i Ruta, i Leva, il Di Pietro figlio e le altre prime e seconde file di una sinistra rabberciata, ansimante e rissosa, e per questo lo tengono a bagnomaria. Pier Paolo Nagni, al contrario, novello vaticinatore, ne annuncia la candidatura alla presidenza regionale e il conseguente successo. Buon per Frattura. Frattanto ne sfruttano l’incarnazione dell’anti-Iorio per antonomasia, come lo sono coloro che con il nemico hanno condiviso interessi e passioni, e gli fanno recitare un copione che egli non ha in alcun modo redatto. Nonostante tutto, però, restano valide le sue doti culturali e professionali, la innegabile capacità di gestione aziendale, i cardini del liberalismo economico, la mai sopita ambizione ad uscire dall’anonimato regionale, insomma le buone qualità che avrebbero potuto, nel tempo e al momento giusto, esprimersi compiutamente a destra, invece di finire miseramente inesprimibili a sinistra. Un talento sprecato; un personaggio indefinito nel marasma della politica d’accatto. Dardo

invitato tutti a "non piangersi addosso" proprio nella speranza di potere rilanciare le aspettative e la prospettiva di un possibile futuro. Ma qui da noi si continua a 'piangere' sui soldi che non ci sono. "Piangerò per te...Bilancio del Comune".


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4 10 giugno 2012

Dimensionamento scolastico, si riparte dalla Regione CAMPOBASSO. "Mentre la regione Molise si è distinta per la sua inerzia: non ha né sollevato la questione di illegittimità costituzionale della norma sul dimensionamento né discusso seriamente delle aggregazioni tra diverse scuole, la Corte Costituzionale ha bocciato la legge varata dal Governo Berlusconi sul dimensionamento scolastico". Così il segretario regionale della Flc Cgil, Sergio Sorella nel commentare la decisione assunta dal Consiglio di stato. La sentenza n. 147, depositata il 7 giugno ’12, dichiara incostituzionale il comma 4 dell’art. 19 della Legge 111/11 che dispone per il prossimo anno scolastico la

creazione di istituti comprensivi di almeno 1000 alunni e la conseguente cancellazione – mediante accorpamento - delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1°grado. I giudici hanno accolto il ricorso presentato da 7 Regioni (Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Umbria, Sicilia, Puglia e Basilicata) che ritenevano la norma sul dimensionamento lesiva delle proprie prerogative. La Corte riconosce che la norma sul dimensionamento viola l’art.. 117 della Costituzione (quello che definisce le competenze tra Stato e Regioni) perché interviene su una norma di dettaglio (i parametri per costituire gli istituti com-

prensivi) che avrebbe dovuto essere concertata con le Regioni perché rientrante in un ambito di competenza concorrente. "Tale sentenza - aggiunge Sorella - era facilmente prevedibile visto l’orientamento già espresso in passato dalla Corte Costituzionale su un problema analogo con la sentenza n. 200 del 2009. l Governo, nonostante gli avvisi e le denunce della FLC CGIL, non ha voluto sentire ragioni e ha varato una norma incostituzionale, solo per esigenze di cassa e incurante dei danni profondi che essa provoca alla qualità della scuola. Infatti, in questi giorni l’Ufficio scolastico regionale del Molise sta predispo-

La Corte Costituzionale ha bocciato la legge del governo e bisognerà ora ridefinire gli istituti nendo gli atti per ridurre 36 posti di DSGA ed accorpare le 40 istituzioni scolastiche sottodimensionate obbligando i dirigenti scolastici ad assumere la reggenza di più scuole". Per il sindacato occorre, ora, che la Regione Molise intervenga con decisione nel comparto. "Adesso è necessario e urgente rivedere tutte le scelte in materia di di-

mensionamento e avviare una discussione ampia in grado di coinvolgere i diversi soggetti quali gli enti locali, le scuole, i sindacati e l’amministrazione. È questa una strada obbligata chiude Sergio Sorella - se si vuole costruire un sistema scolastico davvero rispondente alle esigenze di qualità e funzionalità della regione Molise".

Iniziativa di sensibilizzazione di Aldo Di Giacomo (Sappe)

Carceri, situazione drammatica Molise esempio positivo CAMPOBASSO. E’ giunto al diciannovesimo giorno di sciopero della fame Aldo Di Giacomo, dirigente nazionale dei sindacato autonomo della polizia penitenziaria. Uno sciopero per ‘costringere’ il governo ad intervenire sulla drammatica situazione in cui versano le carceri italiane. Ieri la conferenza stampa organizzata a Campobasso accanto al consigliere regionale di Alternativ@, Felice Di Donato che , da medico, lo sta seguendo dal punto di vista clinico, Massimo Romano (Costruire democrazia) e Filippo Monaco (Sel). Una iniziativa che sta toccando tutte le regioni italiane dove Di Giacomo si sta recando, incontrando cittadini e rappresentanti delle istituzioni, affinché la politica si faccia carico di quello che é un problema gravissimo che ha risvolti sociali e sanitari.

L’intervento.

di Michele Petraroia* Il vuoto istituzionale attenua i margini di manovra già esigui del Molise in una congiuntura politica emergenziale in cui una maggioranza anomala sostiene un Governo Tecnico espressione del mondo bancario e delle lobby accademiche. Per un piccolo territorio che esprime solo qualche cassa rurale e ha un’Università relativamente giovane, gestita da docenti pugliesi e campani, non ci sono chiavi di accesso per dialogare con Roma. Siamo una regione decapitata, con una delegazione parlamentare divisa e una classe dirigente in torsione per una crisi che spazza via le imprese locali e le cancella dal mercato. I rari manager di origine molisana o hanno problemi giudiziari o vengono da esperienze gestionali non ec-

La situazione degli istituti di pena presenti nel Molise non è drammatica come quella di altre strutture carcerarie, alle prese con problemi di sovraffollamento che rendono difficile la vita dei detenuti ma anche delle guardie carcerarie. Di Giacomo, nel suo viaggio che sta toccando tutto il Paese rilancia la necessità di riforme strutturali, che prevedano anche la realizzazione di strutture più piccole che consentirebbero una qualità della vita sicuramente migliore.Anche il numero dei suicidi, particolarmente elevato, scenderebbe sensibilmente. Piena condivisione è stata espressa dai tre consiglieri regionali di opposizione che hanno annunciato il loro convinto sostegno all’iniziativa. Martedì prossimo Di Giacomo terrà una conferenza stampa alla Camera dei deputati. Poi si sposterà al Senato.

Nel mentre in Molise i partiti litigano, a Roma nessuno tutela la nostra regione celse. Su scala nazionale esprimiamo pochissimi giornalisti, accademici, imprenditori, sindacalisti, dirigenti pubblici o figure di vertice della chiesa, dell’associazionismo o della magistratura, e quei pochi che ci sono come Vittorino Testa, Federico Orlando, Rodolfo Sabelli, Vincenzo Cardellicchio, Pietro Petraroia, Giovanni Santone ed altri, raramente vengono coinvolti sui nostri problemi. In una cornice simile, dall’inizio della X° Legislatura, provo ad invitare la politica ad abbassare i toni spronandola a lavorare con concretezza e sobrietà sulle vertenze aperte. Questo atteggiamento di responsabilità non cancella le responsabilità istituzionali pregresse né fa venir meno la distinzione culturale tra opposti schieramenti, ma è assolutamente necessario in una fase in cui l’economia moli-

sana crolla lasciando sotto le macerie 15 mila lavoratori e poco meno di 500 imprese nel 2011. In questi mesi mi sono adoperato per non far confondere le acque a Roma tra le cattive gestioni del terremoto e della sanità con il diritto dei molisani a vedersi ricostruite le case e garantita la tutela della salute. Ho avuto contatti, inviate note e sollecitato interrogazioni parlamentari su questioni inerenti mancate attribuzioni di risorse spettanti al Molise o ingiuste penalizzazioni e mi riferisco al digitale terrestre, ai 10 milioni sbloccati per le mobilità in deroga, ai 27 milioni dovuti dal Governo per il dissesto idrogeologico, alle rateizzazioni dei contributi post-sisma per 8 mila lavoratori, al reinserimento della regione nelle provvidenze del decreto sui crediti delle imprese verso gli

enti pubblici, agli investimenti nel settore della scuola, dell’Anas, delle Ferrovie, per l’Interporto, per la viabilità locale, sulla valorizzazione del patrimonio culturale e in campo ambientale con la proposta del Parco Nazionale del Matese con sede a Bojano. L’estrazione operaia e sindacale mi spinge a focalizzare le priorità di intervento sul nostro territorio in un’ottica di rapporti di forza tra gli strumenti che abbiamo da soli per affrontare l’emergenza e gli effetti di scelte nazionali che accentuano le nostre difficoltà. O siamo in grado di serrare i ranghi come molisani o saremo spazzati via dalla storia per l’ignavia di una classe dirigente che passa il tempo a beccarsi con la stessa insipienza dei Polli di Renzo ! *Consigliere regionale Pd


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10 giugno 2012

La posizione dell’Italia dei Valori? Non entro nel merito ma per me è comunque rispettabilissima

“La leadership? Diamo la parola ai cittadini Spetta a loro decidere” di Anna Maria Di Matteo CAMPOBASSO. Si prevede un’estate calda e non solo dal punto di vista climatico. La politica molisana si interroga sul possibile ritorno alle urne, con il pensiero già rivolto alle candidature. A tenere banco nel centrosinistra la polemica nata attorno alla leadership. Un argomento divenuto terreno di scontro interno alla coalizione e che rischia di spaccare l’intero centrosinistra molisano. Filippo Monaco, consigliere regionale di Sel a riguardo sembra avere le idee particolarmente chiare. E soprattutto per nulla intenzionato a tornare sui propri passi, su questo argomento. Consigliere ormai è quasi certo: il candidato alla Regione del centrosinistra, in caso di voto anticipato, sarà Paolo Frattura. Un suo giudizio… “Ho già avuto modo di sottolinearlo in altre occasioni: non mi impicco alle leadership, sono per la partecipazione popolare”. Cosa significa? “Significa che preferisco sia la gente a decidere chi abbia la leadership. Il problema non è Frattura o chi per esso. Il problema è capire cosa vuole la gente, quale programma auspica. Io direi che la questione non è la leadership, ma è la partecipazione”. Quando lei parla di partecipazione si riferisce alle primarie? “Sì, certo. Ho sempre sostenuto che le primarie, fatte con regole certe e giuste, rappresentino uno strumento importante che il centrosinistra ha a disposizione e che non può essere utilizzato solo quando fa comodo”.

Filippo Monaco (Sel) torna a rilanciare con forza le primarie per la scelta del candidato del centrosinistra alla Regione Frattura è stato scelto proprio attraverso le primarie, le ha vinte. Se la sua vittoria andava bene sei mesi fa, perché non andrebbe più bene oggi? Cosa potrebbe essere cambiato rispetto a sei mesi fa? “Potrebbe non essere cambiato nulla, però credo che debba essere la gente a decidere chi dovrà essere il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione. Abbiamo un obiettivo: quello di vincere le elezioni, percorrendo una strada. Sinceramente mi auguro che questa strada sia retta, pulita, lineare. Spero che questa strada non ci conduca nel burrone, non abbia delle trappole. Se così fosse perderemmo un’occasione importante”. A quali trappole si riferisce? “Alla mancanza di coinvolgimento popolare”. Cosa pensa della posizione dell’Italia dei Valori che sostiene con decisione la candidatura di Paolo Frattura? “La posizione dell’Idv è rispettabilissima. Ognuno di noi può dire la sua, siamo in democrazia, ci mancherebbe altro. Nel centrosinistra c’è una bella dialettica … Il partito ha espresso un proprio pensiero. Non entro nel merito”. Cosa pensa, invece, della posizione di Massimo Romano che ha già fatto sapere ufficialmente che non sosterrà quella candidatura, rilanciando la necessità di individuare un

Il mio partito come ha già detto Vendola condivide l’ipotesi della consultazione popolare

altro candidato che non sia Frattura? “Stesso discorso: rispetto la posizione di Romano. Si tratta di una idea evidentemente diversa rispetto a quella espressa dai dipetristi.. Ma voglio ribadire, ancora una volta, che conta poco quello che dice Romano, o Di Pietro. Conta ciò che dice e che vuole la gente”. E il suo partito cosa dice a riguardo? Lei sta parlando a titolo personale? “In questo momento parlo a titolo personale”. Sembra che Sel condivida l’idea di Frattura candidato… “Il mio partito condivide innanzitutto l’ipotesi di una consultazione popolare. Vendola in questi giorni la sta rilanciando in maniera importante, a livello nazionale , l’idea delle primarie ed io seguo la linea del presidente Vendola in maniera decisa”. Se si dovesse tornare a votare prima della fine dell’anno, secondo lei ci sarebbero i tempi tecnici per organizzare le primarie? Si tratterebbe di mettere su una vera e propria macchina elettorale, estremamente capillare e complessa…

Dobbiamo percorrere una strada retta e senza trappole: il rischio è di finire dentro un burrone

“Io direi di aspettare cosa dice il Consiglio di Stato”. E poi? “Poi decideremo cosa fare”. Secondo Monaco, insomma, tutto dipenderà dalla data delle eventuali nuove elezioni. Perché se si dovesse tornare a votare a novembre sarebbe materialmente impossibile organizzare le primarie. Altri esponenti del centrosinistra hanno fatto notare questo aspetto. Un aspetto non di poco conto. Ad ogni modo appare evidente come il consigliere Monaco non sia in linea con quanto dice, a livello locale, il proprio partito. E se a livello nazionale il presidente Vendola rilancia con forza l’idea delle primarie, in Molise i giochi sembrano essere ormai fatti: niente primarie. La coalizione sembra aver già deciso: il centrosinistra correrà alla Regione con Paolo Frattura, escludendo qualsiasi altra ipotesi ventilata in queste settimane di acceso scontro politico. Non resta da vedere, a questo punto, come si comporteranno i dissidenti, e non sono pochi, che vorrebbero un cambiamento di rotta da parte dei partiti. Ma il centrosinistra molisano sembra essere deciso a percorrere la strada del Frattura bis, piaccia o meno.



TAaglio lto CAMPOBASSO. Senza opere pubbliche l’economia ristagna e il gap economico del Sud con il Nord del paese aumenta drammaticamente, per non parlare degli effetti nefasti sugli investimenti. Quale pazzo impianterebbe oggi una fabbrica in Molise, senza collegamenti viari o ferroviari veloci? Rispondere a questo interrogativo ci obbliga a reazioni programmatiche, a valutazioni serie e non ideologiche sugli interventi strutturali e sugli investimenti economici necessari per uscire da un isolamento secolare che, di fatto, ci condanna ad essere periferia della periferia. Secondo uno studio dalla presidenza del Consiglio dei ministri, sono 331 i progetti di opere pubbliche “bersaglio di ricorsi al Tar, petizioni, manifestazioni di protesta” e, non bastasse, “in 141 circostanze – riporta la stampa nazionale – nel corso dell’anno il dissenso ha completamente paralizzato i lavori. Non una carta si è più stata spostata”. Un danno economico inestimabile. Si comincia con i No Tav, contrari al corridoio europeo per la mobilità ferroviaria veloce in Val di Susa, forse l’esempio più eclatante della sindrome Nimby (acronimo inglese per not in my back yard; per la serie, infrastrutture sì, ma non nel mio cortile). Che dire poi, di quelli che non vogliono il termovalorizzatore, il parco eolico, la centrale a biomasse? La geografia della protesta (vedi mappa a latere) è variegata, anche nelle forme della contestazione. “In prima fila – continua il dossier governativo – troviamo i soggetti politici locali, che si fanno promotori di opposizioni (feroci) ad opere di interesse generale nel 26,7%, seguiti dai comitati scesi al 18,9%”. Un coacervo di lagnanze, spesso discutibili, le quali determinano un crollo vertiginoso degli investimenti esteri in Italia, con un calo del 53% nell’ultimo anno. Attraiamo addirittura meno capitali dell’Albania, dello Zambia e della Mongolia. In tale contesto, il no all’autostrada del Molise farebbe rabbrividire persino l’estasi bucolica di Francesco Jovine e il suo osanna alla signora Ava, simbolo del folclore e del misticismo locale, ma in realtà, denuncia delle innumerevoli problematiche e della crisi di valori del nostro popolo. 2mila 500 internati contrari, quindi, non possono porre veti: essi rappresentano all’incirca l’1% della popolazione molisana, totalmente favorevole alla nuova infrastruttura stradale. Se poi, come pare, Valente & company ricorreranno alla magistratura, sarà palese l’intento politico dell’iniziativa: demolire il futuro piuttosto che costruire le condizioni di una crescita sostenibile e rispettosa dell’ambiente e dei corregionali tutti. afv

7 10 giugno 2012

L’assurda paura del futuro

Sono oltre 330 le nuove infrastrutture italiane contestate da comitati e amministrazioni locali. Tre in Molise

Le opere osteggiate

Su impulso dello storico Franco Valente nascerà a breve un comitato popolare

No all’autostrada del Molise CAMPOBASSO. Da qualche settimana Franco Valente ha lanciato una campagna contro la realizzazione dell’autostrada Termoli – San Vittore, creando un apposito gruppo sul social network Facebook. “La risposta è stata immediata – commenta lo storico – con oltre 2.500 adesione, ma ogni giorno giungono nuove richieste. Ora parte la seconda fase dell’azione e daremo vita ad un Comitato popolare che possa avviare tutte le iniziative popolari e legali per scongiurare il finanzia-

Meglio sarebbe raddoppiare la rete viaria già in essere senza isolare ancora le già provate attività commerciali mento e la costruzione di una infrastruttura stradale che rappresenterebbe la morte dell’intero apparato produttivo della regione che si regge, prima di tutto, sulle tante attività commerciali e artigianali che vivono lungo le arterie statali che costituiscono l’ossatura della rete viaria del Molise”. Alla base dell’ostracismo del gruppo, la convinzione di poter intervenire sulla rete stradale esistente, spendendo meno risorse e conseguendo un risultato analogo, peraltro senza introdurre pedaggi ed evitando di “isolare” le attività produttive e le comunità locali. “Gli organizzatori – si legge in una nota inviata alla stampa – stanno valutando se sia il caso, già in questa fase, di interessare la Corte dei Conti e la Magistratura ordinaria per verificare se si siano configurate le ipotesi di cui

Al vaglio l’ipotesi di denuncia delle istituzioni per indebita percezione a danno dello Stato all'Art. 316-ter. per attività finalizzata alla indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Salvo che il fatto costituisca il reato previsto dall'articolo 640-bis – nota Valente – chiunque mediante l'utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero mediante l'omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente, per sé o per altri, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”. I dubbi riguardano la sostenibilità economica dell’opera e, in dettaglio, si presume che “le cifre siano state gonfiate in maniera da giustificare una spesa faraonica ed improduttiva di benefici pratici. Si crede infatti – notano i maliziosi cittadini che animeranno il comitato – che sia impossibile, per esempio, dimostrare come in 30 anni la spesa si possa ripagare con i pedaggi. Si vuole anche vedere se sia vera l’affermazione pubblica del governatore del Molise, il quale conferma l’avvenuto rilascio di tutte le autorizzazioni (ovvero Soprintendenza e comuni) per la realizzazione dell’opera. Il Comitato – in conclusione – provvederà in questi giorni alla convocazione della prima assemblea pubblica, nonché all’elaborazione e alla distribuzione del primo documento, a tutte le popolazioni locali interessate dall’attraversamento dell’arteria”.

Valle d’Aosta 1 Piemonte 8 Lombardia 46 Liguria 8 Trentino A.Adige 11 Friuli V.Giulia 18 Veneto 40 Emilia Romagna 31 Toscana 42 Umbria 11 Marche 20 Lazio 19 Campania 15 Abruzzo 22 Puglia 10 Basilicata 6 Calabria 11 Sicilia 12 Sardegna 11

Molise Parco eolico Valle del Tammaro Parco eolico off shore Autostrada Termoli-S.Vittore

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8 10 giugno 2012

Campobasso

Mossa a sorpresa del sindaco per una diversa e più forte connotazione storico-culturale della tradizione locale

San Giorgio fuori dall’androne del Municipio Improvviso sussulto per l’estetica della città con la sistemazione a verde delle rotonde e degli spartitraffico stradali CAMPOBASSO. Uscita dai rigori invernali, e da una primavera avara di sole e ricca di pioggia, qua e là, si va dotando di piccoli spazi verdi. Dell’improvviso sussulto per l’estetica si avvantaggiano le rotonde e gli spartitraffico stradali. Alcuni per iniziativa autonoma dell’amministrazione comunale, gli altri sponsorizzati e debitamente pubblicizzati con tabelle che in molti casi sono sproporzionatamente invadenti (occupano cioè uno spazio maggiore dell’area a verde sponsorizzata). Il senso della misura è abbondantemente sopraffatto dalla vanità dello sponsor che non s’avvede di esporre la propria missione sociale (stiamo parlando di imprese edili e di esercizi commerciali importanti) al ridicolo, facendosi (presuntivamente) carico di curare uno spartitraffico di pochi metri quadrati. Pare se ne sia reso conto il sindaco Di Bartolomeo, al quale si deve l’idea dell’adozione del verde da chi se la sente e può, pronto a revocare la concessione della pubblicità “fuori registro”. Ma come accennavamo, alcune soluzioni meritano apprezzamento e condivisione: talune rotatorie stradali e lo spartitraffico all’incrocio di Via Porta Napoli con Via Principe di Piemonte. Chi vuole compiacersi con lo sponsor metta attenzione alla tabella pubblicitaria in questo caso del tutto proporzionalmente adeguata. Siamo di fronte a piccoli segnali di attenzione alla cosa pubblica, alla partecipazione responsabile della cura estetica della città, sempre che non duri, però, come usa dire, “da Natale a Santo Stefano”. Vogliamo credere e sperare che l’esperimento sia dilato nel tempo e si allarghi a macchia d’olio. Cioè, che l’esperimento trovi emuli e disponibilità a crescere e a migliorare. Tra gli sponsor mancano vistosamente gli Istituti bancari che a Campobasso quotano una percentuale di sportelli superiore a quella delle megalopoli e a Campobasso drenano e suggono ri-

sparmi che poi investono altrove. Strano che il sindaco tenga botta in silenzio. Tornando a dire dell’estetica del territorio, alla ricerca di una sensibilità che rimetta in moto il meccanismo che ha portato all’appellativo di Campobasso “città giardino”, il primo cittadino ha in serbo una mossa a sorpresa: tirare fuori dall’androne del Municipio la statua equestre di san Giorgio per collocarla doviziosamente all’esterno. L’idea che più gli piace è collocarla nell’aiuola circolare di fronte all’ingresso di Palazzo san Giorgio. Spazio e luogo indubbiamente coerenti, ma probabilmente dispersivi rispetto alle ridotte dimensioni del monumento. Idea

alternativa, da maturare e mettere a fuoco, sarebbe quella di sistemare la statua del santo patrono della città a Piazza della Repubblica, in posizione baricentrica, cogliendo l’occasione del rifacimento dell’area imposto dalla Soprintendenza ai Beni architettonici, smantellando l’obbrobriosa sistemazione attuale, realizzata dalle amministrazioni Massa e Di Fabio nella fase di maggior delirio distruttivo degli spazi pubblici. Di certo la statua equestre di san Giorgio sarà sistemata all’esterno, come meritava fosse sistemata fin dall’inizio, per dare una diversa e più forte connotazione storico-culturale alla tradizione locale. Dardo

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Campobasso

10 giugno 2012

Le ‘calugne’ del sindaco: neologismo o sgrammaticatura? Pubblicati i commenti più divertenti di Facebook

Di Bartolomeo, chi parla male, pensa male e vive male CAMPOBASSO. La replica di ieri del sindaco, Gino Di Bartolomeo, al coordinatore provinciale di Generazione Futuro, Marco Saluppo (che oggi gli controreplica) ha scatenato la reazione del popolo di Facebook. Sulla pagina Isole pedonali di Campobasso i commenti alla sua nota si sono focalizzati principalmente sulla sgrammaticatura del primo cittadino quando – è citiamo testualmente – ha scritto che “al sig. Saluppo voglio infine dire che non si costruisce nessun futuro calugnando le persone”. Non potendo restare indifferenti ai divertenti commenti postati su Fb, ne riproponiamo alcuni: Chi di ‘calugna’ ferisce di ‘calugna’ perisce... (Senonoraquando Winehouse); Calugna è italianissimo: indica il caldo tremendo aromatizzato alla scapece...es. Oggi fa una calugna tremenda...calugna d'estate...intense ondate di calugna sul Molise per tutto il fine settimana (Gennaro De) Oltre agli internauti, sull’argomento si sono pronunciati anche i nostri lettori. Al signor Ruggiero Fortunato, che ci chiedeva di inserire la postilla ‘letteralmente scritto dal vergatore della missiva’ per non alimentare confusione tra coloro che la lingua italiana la conoscono, precisiamo solo che non lo abbiamo fatto poiché si trattava di un ‘Riceviamo e pubblichiamo’. Che in qualche modo

già esclude si possa trattare di un refuso giornalistico. Al signor S.V., invece, rispondiamo invece che l’abbiamo lasciata così com’era proprio per dimostrare ai lettori, che poi sono anche elettori, che razza di ‘asino’ è il nostro primo cittadino. Del resto è noto a tutti che chi parla male, pensa male e vive male.

Corpus Domini alla campobassana CAMPOBASSO. L’Ares (Agenzia Regionale Servizio) per Campobasso, per i campobassani e per i turisti che nella settimana del Corpus Domini vivono la città alla ricerca dei valori veri della tradizione, delle immagini significative del borgo medioevale (la parte nobile della città), della storia dei Misteri e delle suggestioni che ancora rimanda. Una lezione di fattività a costi contenuti all’Amministrazione comunale ingolfata di debiti, annichilita nell’entusiasmo perduto, inebetita dalle polemiche. Un modo diretto di essere campobassani e riconoscersi come tali andando alla ricerca di ciò che resta della tradizione e di ciò che può essere uno stimolo per rilanciarla in termini turi-

stici. L’Ares, sebbene male accolta dai padroni di Palazzo san Giorgio, e costretta a trasferirsi da Piaza Municipio in Piazza Prefettura, ha di nuovo allestito un programma di qualità e ricco di proposte che mirano, come accennavamo, a scoprire ciò che il borgo medioevale conserva di sé e della sua storia, le leggende, i racconti popolari, le canzoni “campuascane” e quant’ altro è possibile vedere e approfondire sulla città e le sue tradizioni. Uno speciale servizio di assistenza ha provveduto e provvederà fino alla mezzanotte di oggi 10 giugno a rendere lieve e piacevole l’excursus. Una pagina di buona e bella lettura audiovisiva aperta, tra l’altro, a quanti

hanno dalle nuove tecnologie gli strumenti di comunicare, registrare, filmare, fotografare. Grazie al servizio regionale ”Molisani nel Mondo” la sfilata dei Misteri sarà ripresa e diffusa via Internet in tutto il mondo e, soprattutto, là dove la colonia molisana nel mondo conserva i legami affettivi e culturali con la terra d’origine. Dell’edizione 2012 della festività del Corpus Domini abbiamo voluto estrapolare la proposta dell’Ares in quanto autenticamente connessa alla tradizione, e autenticamente votata a riproporla senza inutili (quanto costosi) inquinamenti modernistici, attualistici e intellettualistici. Dardo

La polemica

Sindaco, prenda atto del suo fallimento e rassegni le dimissioni di Marco Saluppo* La risposta che il Signor Sindaco di Campobasso ha inteso dare a quanto denunciato dal nostro movimento, Generazione Futuro, dimostra ancora una volta la distanza che esiste tra la città e questa amministrazione. Tanto da sottolinearla egli stesso quando annota che la risposta non l'avrebbe nemmeno "voluta scrivere viste le tante cose serie che quotidianamente affrontiamo". Avendo dinanzi i risultati complessivamente raggiunti, forse, era meglio che fosse rimasto fermo almeno avrebbe, per davvero, risparmiato alla città provvedimenti sbagliati come per il Centro storico, i vigili urbani ed altro. Ci dice, ancora, che siamo "ignoranti" in materia di bilancio. Ci meravigliamo, però, che l'unico strumento di programmazione che conosca sia quello del piagnisteo parlando di "voci complesse" che non riesce nemmeno più a muovere viste le opere ferme, la paralisi amministrativa per giungere a quanto sta accadendo in queste ore con il Corpus Domini. “La nostra città – spiegava in campagna elettorale il Signor Sindaco di Campobasso – non è mai stata così in basso, degradata, violata. I servizi sociali? Introvabili e comunque inefficienti. La qualità della vita? Meno che modesta”. La dichiarazione campeggia ancora, come un monito infranto, sul sito web luigidibartolomeo.it. Oggi quale città diversa sta lasciando? Ma questo è, come scrive, "sciocco populismo". Per il Signor Sindaco dovremmo stare più in mezzo alla gente. Lo facciamo tutti i

giorni, glielo garantisco, e raccogliamo cosa pensa il cittadino di questa amministrazione. Cittadino lasciato fuori dal Consiglio come nel caso di "Isole pedonali". Ha dimostrato, ancora, di essere incapace di dialogare, di ascoltare le tante voci finanche della sua maggioranza che, ora, cercherà di rimettere insieme incollando i cocci di un vaso oramai in frantumi convincendo i consiglieri comunali reticenti a votare il bilancio di previsione "altrimenti tutti a casa". Intanto continua a sbraitare, a cianciare, a piagnucolare come nessuno mai prima di lui. Dico al Signor Sindaco, proprio perchè coordinatore di un'organizzazione politica giovanile, che sta spezzando idee e voglia di riscatto di una città e, purtroppo, dei giovani principali vittime della nuova precarietà economica, privi di spazi urbani autonomi di crescita culturale e sociale che non siano quelli della narcosi serale che inaridisce e brucia la vita. Eppure appassionati, festosi, creativi ed ironici, anche arrabbiati con la politica, come li abbiamo visti nelle recenti lotte, generosi nelle molteplici e spesso invisibili realtà del volontariato diffuso. Siamo dei gufi? Sì, è vero, perchè questi simpatici volatili rappresentano la chiaroveggenza simboleggiando la comprensione. Ma questo per lei, Signor Sindaco, è calunnia. Noi diciamo di prendere atto del suo fallimento e di rassegnare le dimissioni, quale gesto di amore, questo sì, per la città. *Coordinatore provinciale Generazione futuro


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Campobasso

10 giugno 2012

Il Tribunale amministrativo regionale del Molise ha annullato il Piano comunale di localizzazione degli impianti di telefonia e il regolamento d’applicazione

Antenne telefoniche in libertà CAMPOBASSO. Il Tar Molise ha giudicato passibile di annullamento (annullandoli) il regolamento comunale approvato con la delibera del consiglio comunale n. 26 del 27.6.2002 e il Piano comunale approvato con la delibera del consiglio comunale n. 9 del 24.3.2004, nelle parti in cui modificano le distanze minime dagli edifici e i limiti di esposizione fissati dalla regolamentazione statale, ovvero impongono limitazioni alla localizzazione degli impianti di telefonia mobile per intere ed estese porzioni del territorio comunale, ovvero ancora, stabiliscono procedure di assenso aggravate rispetto a quelle di cui al Decreto legislativo n. 259/2003. Il che significa che a Campobasso i gestori della telefonia mobile possono impazzare a piacimento, restando nei limiti stabiliti dal Decreto dello Stato, limiti che gli amministratori comunali di Campobasso, sulla scorta di una lunga fase d’indagine e di analisi, confortati da pareri tecnici “indipendenti”, avevano giudicati pericolosi per la salute pubblica e per questo avevano adottato i provvedimenti che il Tribunale amministrativo del Molise, sebbene a distanza di anni, ha reso nulli. Per chi è convinto che le onde elettromagnetiche siano la causa di molti mali della nostra epoca, la sentenza non aiuta a tranquillizzarli. Tutt’altro. Se stiamo alla realtà dei fatti, però, quel Piano e quei provvedimenti amministrativi, a Campobasso, non hanno mai sortito alcun effetto in quanto non c’è mai stata la capacità di farli valere dinanzi alla preponderante forza di “persuasione” dei gestori telefonici che,

come si sa, sono una potenza economica e politica di tale portata da piegare alle loro necessità le varie Autorità di vigilanza e di garanzia nazionali. D’altronde, basta girare lo sguardo attorno per vedere la selva di antenne telefoniche che svettano sul cielo campobassano. Una dimostrazione di potere e di potenza dei gestori della telefonia mobile, cui gli amministratori comunali dei primi anni Duemila hanno tentato di opporre resistenza in difesa della salute pubblica. Si disse: “Quantomeno gli asili, le scuole, gli ospedali e le altre strutture sanitarie andavano salvaguardati dai possibili danni che potevano derivare dall’infissione delle antenne telefoniche a ridosso di quelle strutture e dei rispettivi inquilini”. C’è da dire che molti tentativi di frenare l’invadenza della telefonia mobile sono falliti per difetto di preparazione e di comportamento (diciamo così) delle

Chi è convinto che le onde elettromagnetiche siano la causa di molti mali della nostra epoca certo non si sente tranquillo

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strutture comunali. Il Tar ne ha tratto sufficienti motivi di illegittimità. Dai rilievi dei giudici amministrativi ne abbiamo estrapolati alcuni. Eccoli. Scrive il Tar: “Quanto alla nota impugnata a firma del dirigente dell’area 5 del Comune di Campobasso, con la quale è stato comunicato il diniego dell’autorizzazione di cui all’istanza datata 16.10.2004, per l’installazione di una stazione radio base (s.r.b.) in via Trentino Alto Adige, essa è da ritenersi illegittima, poiché contiene un diniego tardivo, emesso nei confronti di un’istanza presentata il 16.10.2004, quando era ormai maturato il termine di 90 giorni, previsto per il silenzio assenso dall’art. 87 del Decreto legislativo n. 259/2003; quanto alla nota con la quale il Comune di Campobasso respinge l’istanza di adeguamento tecnologico dell’impianto s.r.b. sito in via Principe di Piemonte, essa è illegittima poiché, immotivatamente e irragionevolmente, nega un semplice adeguamento tecnologico su impianti già esistenti”. Esempi, solo esempi, di quanto scarsa poi sia stata la determinazione di Palazzo san Giorgio nel dare costrutto e incisività al Piano e al regolamento per la disciplina della telefonia mobile sul territorio cittadino. E il Tar vi ha aggiunto del suo! Antenna libera a Campobasso! Post scriptum: Nella causa dinanzi al Tar il Comune è stato difeso dall’avvocato Antonio Calise mentre l’Arpa, ugualmente chiamata a rispondere, non si è costituita! A.Cu.

L’iniziativa.

Parte oggi il Molise camper tour CAMPOBASSO. Prende il via oggi il programma – presentato ieri mattina - di Molise camper tour 2012. L’iniziativa, fortemente voluta dall’associazione ‘Con il Molise nel cuore’ si concretizza nella presenza, con una postazione mobile appositamente allestita, durante il periodo estivo, nelle piazze e negli spazi di almeno trenta tra le maggiori manifestazioni regionali, oltre che alla numerose Feste dell’emigrante promosse dalle varie proloco e amministrazioni comunali. Sarà possibile inoltre, attraverso il servizio video box, lasciare messaggi che, una volta inseriti nella web blog televisio, potranno essere visionati dai nostri corregionali all’estero. Tutto questo allo scopo di diffondere una cultura delle relazioni che oltrepassi l'esperienza turistica tradizionale, strutturando le attività in modo da poter stare a stretto contatto con gente che ritorna in Molise, per capire il loro legame con il territorio, il loro amore per la natura, per ascoltare le loro storie e rendersi conto dell’ importanza di rinsaldare i legami. L’iniziativa pertanto è di quelle destinate a rivoluzionare il modo di fare promozione territoriale, attraverso l’organizzazione di attività ed eventi che restituiscano l’immagine di una regione organizzata ad ospitare coloro che hanno nel cuore il Molise, in una terra ricca di bellezze naturali, paesaggistiche, antropiche; una terra dove tutto ha ancora il sapore di una volta: dagli splendidi paesaggi alle tradizioni popolari, all’enogastronomia all’artigianato, all’ospitalità semplice degli abitanti, alla quieta esistenza dei paesi dell’interno, alla selvaggia bellezza delle montagne, al mare incontaminato, storia, archeologia, antropologia.

Le più importanti manifestazioni regionali toccate durante l’estate dal mezzo dell’associazione ‘Con il Molise nel cuore’


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Campobasso

10 giugno 2012

Voto di scambio, vicina la sentenza per Picciano Per il processo a carico dell’ex presidente del Consiglio regionale, devono essere ascoltati ancora alcuni testimoni E’ prevista per il prossimo mercoledì la sentenza del processo a carico del presidente di Molise Acque, Michele Picciano, accusato di voto di scambio. Dovranno essere ascoltati gli ultimi due testimoni prima di giungere alla sentenza. La Procura contesta all’esponente del Pdl l’assegnazione di 76 borse di studio nel 2006: periodo in cui Picciano, all'epoca dei fatti assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Professionale, avrebbe approfittato, per fini elettorali, della sua posizione assumendo decine di giovani (più di qualcuno attraverso semplici telefonate) senza corretta retribuzione. Intanto, dalle precedenti testimonianze nel palazzo di Giustizia di viale

Elena, è emerso che “Picciano non chiese alcun voto in cambio dell’assegnazione di borse di studio. Né fu mai fatta alcuna pressione in tal senso. Tutte le mensilità, se pur in ritardo, furono corrisposte e nessuna promessa sul rinnovo dei contratti per altri quattro anni fu avanzata”. A ribadirlo sono stati diversi borsiti che hanno aggiunto di aver“consegnato i propri curricula all’Assessorato al Lavoro e che alla stipula del contratto Picciano non era presente”. Una ragazza ha, inoltre, sottolineato di essere residente nella provincia di Isernia e dunque di non poter dare, neppur volendo, la sua preferenza all'imputato, candidato nella provincia di Campobasso.

Forse mercoledì la sentenza per l'ex consigliere Molinaro imputato per bancarotta fraudolenta

Truffa del farro, processo alle battute finali Si dovrebbe concludere il prossimo mercoledì il processo cosiddetto della 'truffa del farro'. Dopo l'audizione degli ultimi testi, dunque, si passerà alla discussione in attesa del pronunciamento dei giudici del collegio penale del Tribunale di Campobasso. Imputati per bancarotta fraudolenta l’ex consigliere regionale Antonino Molinaro e gli imprenditori Claudio Favellato e Antonio Federico Di Marzio. In una delle ultime udienze, nel palazzo di giustizia di viale Elena, a parlare quattro testi. Il primo, un produttore di impianti di stoccaggio di pasta ha riferito di aver fornito materiale per circa 2 miliardi e mezzo di lire. Importo pienamente saldato dall’azienda Agrifar, di proprietà di Favellato. Ascoltato poi un consulente tec-

nico che, dal 2003 al 2006, incaricato da Molinaro, stimò la consistenza degli investimenti fatti dalla Nuova Europa 2000, cooperativa che si occupava della produzione di paste e che fu rilevata dalla Agrifar. Per l’ingegnere, tutti i beni mobili avevano un valore di circa 9

miliardi. Ed ancora. Il legale rappresentante di un’azienda pugliese ha sottolineato di aver ricevuto il corrispettivo di quanto fornito. Infine, un ex dirigente esperto di pastifici ha confermato di aver consigliato, nel 2000 e dunque prima del fallimento della cooperativa, su richiesta di Molinaro e in cambio di piccoli rimborsi spesa, quali modifiche apportare allo stabilimento per poter produrre pasta di semola a livello industriale. Tutti elementi che dovrebbero far luce su quanto finito nel mirino della Procura: falsi accertamenti sulla regolare esecuzione delle opere, fatturazioni inesistenti e un’indebita percezione di fondi pubblici da parte di alcune società cooperative legate alla produzione di farro e derivati.

Domani pomeriggio

Conservatorio ‘Perosi’, saggio di fine anno in prefettura CAMPOBASSO. Anche la prefettura di Campobasso è stata coinvolta dal conservatorio di musica ‘L. Perosi’ per i saggi di fine anno. Domani pomeriggio alle 17 e 30, nel salone d’onore, il quartetto ‘Perosi’, composto da Vittorio Fatica e Marco Musco al violino; Ermanno Niro alla viola e Alessandro Lumachi al violoncello con Eleonora Bibbo’ al clarinetto, sotto la direzione del maestro Aldo Giovagnoli, eseguirà il seguente programma: A.Giovagnoli: "Dall'alba al Tramonto"; Franz Schubert: Quartetto n.14 in re minore D.810 "La morte e la fanciulla"; Maurice Ravel: dal Quartetto in fa maggiore - 'Tres lent'


12 10 giugno 2012

SpecialeC


CorpusDomini

13 10 giugno 2012

Ingegni che raccontano il senso della città di Campobasso, un’identità che non è immobilità ma un’elaborazione costante per evitare la barbarie regressiva CAMPOBASSO. Tutte le città hanno una vita propria. Hanno un loro essere misterioso e profondo. Hanno un loro volto. Hanno, per così dire, una loro anima ed un loro destino. La Sagra dei Misteri rappresenta, in toto, l'anima di Campobasso. Attraverso la lettura religiosa, civile finanche gioiosa e, perchè no, dissacrante dei suoi aspetti. Lo sfilare degli Ingegni altro non è, allora, se non il volere mettere in mostra questi quadri umani che con forza sembrano uscire annualmente dai vicoli della città vecchia. Per, poi, andarvisi a rinchiudere. Dobbiamo pur ammettere che una sottovalutazione dell’esperienza estetica, la mancanza di una pianificazione armonica del territorio, l’inadeguatezza di una cultura indipendente dalle esigenze del sistema produttivo e le insufficienze, o sforzi non mirati o mal riusciti, della guida politica hanno trasformato il volto della città, rendendola meno abitabile e più città-dormitorio. Così queste figure 'volanti', cadenzate dalle note del 'Mosè', ci richiamano, innanzitutto, a una profonda riflessione sulla città per rivedere il concetto di civitas, per sentire la necessità dell’emergenza di educazione alla cittadinanza; per ridisegnare insieme le rotte dell’identità della città, del suo ethos: la città è elemento strutturale della società, è luogo di coerenza sociale, è il paradigma che organizza intorno a sé la sua intera produzione culturale, è

consapevolezza delle proprie radici, del proprio senso storico, della propria memoria. Da Sant'Isidoro alla Santissima Trinità sono proprio loro, questi Ingegni, a racchiudere il senso stesso della città. Pulsano maggiormente, e non potrebbe essere diversamente, quando attraversano l'arco di Sant'Antonio abate per inerpicarsi lungo la stretta strada che ne continua il nome per rendere onore alla casa natale del Di Zinno. E' proprio là che sembrano animarsi con maggiore forza, quasi a voler richiamare i valori che sottindendono alla loro nascita, quella popolanità gioiosa e rispettosa, di stile ma anche di toni dissacranti. E, quindi, aprirsi al nuovo borgo per essere abbracciati dalla moltitudine e lasciare a questa il senso della città. Un'identità dunque, più che un'immobilità e un possesso automatico, è un voler ritornare presso di sé, ossia un costante e necessario ricollegarsi al proprio orizzonte culturale, ogni volta interpretandolo e rendendolo così sempre vivo e attivo, forza di trasformazione, ma anche di continuità senza la quale ogni identità sarebbe impossibile. Una Sagra, allora, anche compito, elaborazione, cura di una dimensione senza la quale tutto non sarebbe che la barbarie regressiva e dissolvente della deculturazione, dello sradicamento, della perdita di orientamento e orizzonte. Questi sono i Misteri di Campobasso.



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Isernia

10 giugno 2012

Polemica in bottiglia

Castellina, nessun furto d’acqua Il blocco della produzione spinge l’azienda alla richiesta dei danni all’immagine CASTELPIZZUTO. Riceviamo e volentieri pubblichiamo. “La società di imbottigliamento dell’acqua Castellina, dinanzi alla sentenza del Tar che accoglie parzialmente il ricorso di alcuni cittadini e sospende solamente gli effetti di alcune determine della Regione e non la concessione, come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa, si sente comunque pesantemente danneggiata da un iter burocratico e giudiziario che arriva, peraltro, dopo il fermo della produzione registratosi qualche anno fa il quale ha causato e sta tuttora causando innumerevoli danni economici e di immagine all’azienda, all’indotto, all’occupazione e allo sviluppo del territorio. La Castellina, rassicurando i propri consumatori, continuerà a produrre e ad essere presente sul mer-

cato in attesa della decisione della Regione che, nei termini previsti dalla legge, potrà presentare ricorso in Consiglio di Stato. La Castellina, su tale fronte, potrebbe valutare anche l’eventuale avvio dell’iter per la richiesta del risarcimento dei danni. Un altro eventuale fermo, infatti, vorrà dire affossare una storica e ridente azienda molisana che, con innumerevoli sforzi ed ingenti capitali investiti, ha superato lo scoglio del blocco della produzione perpetratosi per circa un anno ed è riuscita a non farsi risucchiare nel vortice della crisi economico-finanziaria in atto. Castellina, poi, attende fiduciosa, a distanza ormai di quasi un anno dall’assoluzione con formula piena in I grado dall’accusa di furto d’acqua (sia della proprietà sia di dirigenti e funzionari della Regione), an-

Un successo la Mostra della ceramica delle scuole per l’infanzia e primaria

che la fissazione dell’udienza in Corte d’Appello per la nota vicenda giudiziaria che ha portato al blocco dell’imbottigliamento cui si diceva. Castellina ha sempre operato secondo i dettami legislativi e le tre sorgenti, cui ha tutte le necessarie autorizzazioni, ai vari livelli, sono poste nel suolo di propria proprietà e tiene a precisare che i cittadini di Castelpizzuto, contrariamente a quanto, a più riprese, hanno fatto intendere i ricorrenti, hanno acqua in abbondanza ed oltre le proprie necessità. Anzi, come sottolineato e dimostrato nel corso del procedimento giudiziario, non è l’azienda a togliere acqua alla comunità ma è il Comune a captare abusivamente e senza alcuna concessione o determina da una sorgente in concessione alla società di imbottigliamento Castellina”.

Marijuana a casa e in auto Due coetanei nei guai dopo un semplice controllo stradale AGNONE. I militari di una stazione dipendente della compagnia di Agnone hanno sequestrato circa venti di grammi marijuana ad una giovane 24enne. La donna è stata trovata in possesso di una parte della droga sequestrata durante un controllo stradale, a bordo di autovettura condotta da un coetaneo. Il rinvenimento della droga in auto ha portato i militari ad eseguire una ulteriore perquisizione domiciliare, nel corso della quale è stata rinvenuta altra marijuana.All’esito dell’operazione i militari hanno proceduto a segnalare la donna all’autorità giudiziaria del capoluogo pentro per l’ipotesi di reato di detenzione illecita di stupefacenti e, contestualmente, anche il conducente dell’autovettura, per il reato di rifiuto di sottoporsi a specifico accertamento finalizzato a verificare l’assunzione ovvero l’uso di stupefacenti quale conducente di autovettura. Il rifiuto ha fatto scattare da parte dei militari operanti, così come previsto dalla norma del codice della strada, anche il ritiro immediato della patente di guida.

MIRANDA. Grande entusiasmo e sentita partecipazione all’inaugurazione della mostra della ceramica, organizzata dalla scuola dell’infanzia e primaria di Miranda, appartenente all’istituto comprensivo Giovanni XXIII di Isernia, venerdì 8 giugno. Dopo il taglio del nastro da parte della dirigente scolastica, Rossella Simeone, del sindaco Domenico Marucci e di Anna Valvona, responsabile delle scuole del settore infanzia e primaria dell’ufficio scolastico provinciale di Isernia, è iniziata la visita, da parte dei genitori, all’esposizione di originali manufatti in ceramica, realizzati dagli alunni della scuola che hanno partecipato al laboratorio “ Cre…azione – fare con la creta”, come ampliamento dell’offerta formativa. I complimenti sono andati principalmente ai bambini che hanno saputo realizzare delle piccole opere d’arte, espressione della creatività di ciascuno di loro, e alle docenti che, con competenza, professionalità ed impegno costante, hanno dimostrato che anche le piccole scuole sanno realizzare importanti eventi, a beneficio della formazione globale dell’alunno.


16 10 giugno 2012

Cantieri edili, controlli a raffica

Bassomolise. Controlli a largo raggio sul territorio costiero da parte dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro che hanno deferito in stato di libertà diverse persone trovate non in regola con le vigenti normative. So è trattato di un monitoraggio del territorio con accertamenti ispettivi compiuti all’interno di cantieri edili. A Portocannone un 44enne, S.L.M. le iniziali del suo nome, è stato denunciato per omessa predisposizione di protezioni e parapetto. Si tratta del legale rappresentante di una ditta con sede a San Giovanni Teatino che non ha

provveduto neanche all’ancoraggio del ponteggio impalcato e non ha fatto rispettare la distanza dalla muratura superiore a quella consentita. Non ci sono tra l’altro state operazioni di verifica e coordinamento. A Campomarino invece la denuncia è scattata per il 62enne R.L. che non ha rispettato i medesimi parametri ed in qualità di ditta distaccante non ha posto in distacco i lavoratori in assenza del requisito di liceità previsto dalla norma. Nei guai anche un 59enne di Bonefro che, titolare di una impresa edile con un cantiere a Colletorto si è reso responsabile di omessa predisposizione di un ponteggio contro la caduta dall’alto. A San giuliano di Puglia è stato invece denunciato un 35enne di Scoppito che non ha predisposto la messa a terra alla sega circolare. Cinque in tutto le violazioni accertate, l’ultimo denunciato è un 47enne di Torremaggiore che titolare di una ditta di imbianchino ha omesso di redigere apposito pos per i lavori di intonacatura interna nel fabbricato. In tutte sono state elevate sanzioni per 1800euro.

Nessun sussulto in consiglio comunale Termoli. Nessun colpo di scena nell’ultimo consiglio comunale di Termoli che riuniva per la prima volta, tutti dalla stessa parte, il sindaco Antonio Di Brino ed i consiglieri comunali del Popolo della Libertà che nell’ultima assise civica si erano resi protagonisti di una lunga arringa critica nei suoi confronti e contro il lavoro della giunta. AI più, a questo punto, quello sfogo pidiellino è sembrato solamente di “facciata” se è vero che dopo qualche frecciata tra il capogruppo del Pdl Bruno Verini e l’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Sabella, non è successo più nulla. La minoranza da parte sua ha cercato di stanare il consigliere “scroccone” che al circo voleva entrare a tutti i costi senza pagare portandosi dietro un numeroso entourage. Ma neanche in questo caso l’opposizione ha avuto ragione in quanto al momento della discussione, si chiedevano le dimissioni per il consigliere che tutti conoscono, il primo cittadino è stato abile nel riferire che nel punto all’ordine del giorno e nella richiesta mancava il nome del consigliere comunale di centrodestra che si era reso protagonista del fatto. Di Brino ha anche invitato il centrosinistra a fare nomi ma a quel punto nessuno ha proferito parola ed almeno per il momento il consigliere “scroccone” ha salvato capra e cavoli e resterà seduto tranquillamente in consiglio.

L’assise ha poi approvato il punto sulla videosorveglianza per la quale è stato chiesto anche maggior impegno al fine di farla estendere in più zone possibili della città adriatica in quanto il tema della sicurezza sta diventando imprescindibile per tutta la collettività anche a seguito dei furti che ormai colpiscono indistintamente abitazione e attività commerciali. Nessun confronto per il momento sulle note vicende del Consorzio industriale della Valle del Biferno. La commissione incaricata è stata designata di redigere una relazione dettagliata su quanto accaduto e sul ruolo del comune di Termoli entro 45 giorni. Solo allora si riprenderà il dibattito in consiglio comunale.

Termoli I promessi sposi, protagonisti gli alunni delle scuole Termoli. Ieri al teatro Lumiere gli alunni delle classi quinte di Via Po, del II Circolo Didattico, hanno presentato la parodia de “I promessi sposi”. L'opera manzoniana, rivisitata dalle infaticabili insegnanti, è stata trasformata come d’incanto in un irresistibile racconto dalle soluzioni imprevedibili. Ricco di colpi di scena, non ha mancato di far sorridere e divertire il pubblico in sala. Quella del Manzoni, si sà, è un'opera “seria” e tragica allo stesso tempo, nella quale i veri protagonisti sono i sentimenti: l’amore, la lealtà, il coraggio, la fede che si scontrano con l’arroganza, la sopraffazione, l’odio, la violenza e l’illegalità. Oltre al suo valore estetico non va dunque dimenticato il significato morale ed educativo dell’opera, non a caso scelta dalle insegnanti come oggetto della recita di fine anno, allo scopo di inculcare nei bambini, futuri cittadini della nostra società, i valori fondamentali della legalità e della democrazia.

Incendio di sterpaglie coinvolge una zona della tangenziale Termoli. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per spegnere un incendio che nel primo pomeriggio di ieri aveva interessato un’area che si trova nei pressi della tangenziale nord della città adriatica. Sono stati gli automobilisti di passaggio a far intervenire il personale del 115 in quanto l’intenso fumo grigio stava allargandosi su tutte le carreggiate di marcia. Il rogo è probabilmente divampato dopo aver interessato diverse sterpaglie, il vento di ieri ha poi fatto il resto. Tuttavia le fiamme sono state domate in meno di un’ora quando la situazione è potuta tornare alla normalità. Pochi i disagi per la circolazione stradale.


Termoli

17 10 giugno 2012

Fiom-Fiat, braccio di ferro contro la decurtazione di 250 euro in busta paga Corpus Domini, gli appuntamenti

Termoli. La Fiom non le manda a dire. Non è infatti piaciuta la busta paga più leggera, rispetto agli altri lavoratori, di 250 euro per tutti gli iscritti al sindacato. Con una conferenza stampa sono state annunciate due azioni legali che a questo punto seguiranno alla prima, tra l’altro vinta, per la riammissione della rappresentanza sindacale in azienda. In un periodo dove la crisi la fa da padrona ed il settore dell’auto annaspa per tenersi a galla non finiscono mai le sorprese e quando la Fiom pensava di aver visto riconosciuto un diritto, con molta probabilità, ne è stato negato un altro. Per questo le due azioni legali annunciate dal segretario regionale Giuseppe Tarantino verteranno sull’ennesima “condotta antisindacale ed offensiva” della Fiat Powertrain. La decurtazione di 250 euro agli iscritti

Fiom è passata tutt’altro che inosservata ed è stata ribattuta nei giorni passati anche da organi di informazione nazionali. Della vicenda si occuperanno gli avvocati Pietro D’Adamo e Marianna Salemme che istaureranno questo ennesimo braccio di ferro per cercare di far tornare quelle 250 euro nelle buste paga di tutti i lavoratori che se le sono viste decurtate, a detta di Fiom, solamente per essere iscritti al sindacato. Oltre alla denuncia per comportamento antisindacale si valuta anche l’opportunità di mettere in atto anche il procedimento per recuperare le somme di denaro ed il relativo ricorso. Dunque il confronto continua, dalle urne fuori ai cancelli dello stabilimento di Rivolta del Re fino all’azione contro la decurtazione, il braccio di ferro tra Fiat e Fiom non avrà a questo punto breve durata.

Grande successo per il concerto di fine anno Guglionesi. Grande successo nella serata del 7 giugno in Piazza Sant'Antonio a Guglionesi con il tradizionale concerto di chiusura dell'anno scolastico. Protagonisti gli allievi dell'indirizzo musicale della Scuola Media dell'Istituto Omnicomprensivo di Guglionesi. La serata si è aperta con le esibizioni delle singole classi di strumento, curate rispettivamente dai professori Roberto Laccetti per le chitarre, Gianluca De Lena per i pianoforti, Loris Fiore per i clarinetti e Fernando Nese per i violoncelli. Gli studenti hanno eseguito brani del repertorio classico e non solo, dimostrando il soddisfacene livello raggiunto sia nelle esibizioni individuali che nei duetti di musica da camera. A seguire c'è stata la partecipazione dell'orchestra delle classi prime e anche in questo caso i giovani musicisti, benchè alla loro prima esperienza in pubblico, hanno fatto valere la loro bravura nei quattro brani proposti, il tema dalla sinfonia dal Nuovo mondo di A. Dvorak, la Marcia trionfale di G. Verdi, il Minuetto in Sol maggiore di J.S.Bach ed il tradizionale Oh when the saints go marchin'in. Ma il gran finale è stato rappresentato senza dubbio dall'Orchestra De Sanctis, diretta dagli stessi docenti che hanno curato anche gli arrangiamenti dei brani propo-

sti in scaletta: Omaggio a Lucio Dalla (medley di brani del celebre cantautore recentemente scomparso), C'era una volta...Morricone (le splendide melodie dalle colonne sonore del compositore italiano) ed infine il Valzer in Fa magg. dalla Traviata di G. Verdi. Il numeroso pubblico presente ha manifestato grande apprezzamento con scroscianti applausi ed il Dirigente Scolastico, la dr.ssa Antonietta Barbieri, nel commiato finale, congedandosi dalla scuola che ha diretto negli ultimi cinque anni, ha augurato che gli ottimi risultati raggiunti possano essere di buon auspicio per il prosieguo dell'attività musicale dell'orchestra anche negli anni futuri.

Termoli. Oggi la Chiesa Universale celebra il Corpus Domini, Solennità del Corpo e del Sangue del Signore. Alle ore 19,00, le comunità parrocchiali cittadine sono convocate presso la parrocchia di Sant’Antonio per la Celebrazione Eucaristica che sarà presieduta dal vescovo diocesano, monsignor Gianfranco De Luca; seguirà la Processione Eucaristica per alcune vie della città fino alla Cattedrale. Si porta a conoscenza dei fedeli che nelle parrocchie cittadine non saranno previste, per domani 10 giugno, Messe vespertine.“...Per fede i discepoli formarono la prima comunità raccolta intorno all’insegnamento degli Apostoli, nella preghiera, nella celebrazione dell’Eucaristia, mettendo in comune quanto possedevano per sovvenire alle necessità dei fratelli (cfr At 2,42- 47) ...”(Benedetto XVI, Porta fidei). Informazioni sulle attività diocesane al sito internet www.diocesitermolilarino.it.

Nuovo corso per aspiranti barman TERMOLI. Comincerà nei prossimi giorni a Termoli il corso di formazione professionale per aspiranti Barman dell’ A.S.P.I. (Associazione della Sommellerie Professionale Italiana). Tale percorso formativo prevede 8 lezioni di tre ore, di cui metà di teoria e metà di pratica, tenute da esperti barmen formatori, riguardanti sia le tecniche di preparazione dei cocktails internazionali, sia la merceologia di tutte le bevande, alcoliche e analcoliche. Alla fine del corso sarà rilasciato un attestato di frequenza riconosciuto a livello nazionale ed i migliori corsisti saranno premiati dall’A.S.P.I.. In questi anni i corsi di formazione di questo tipo hanno dato possibilità a molti operatori del settore di specializzarsi maggiormente nella pratica dei cocktails e a tanti giovani di introdursi nel mondo del lavoro con una specializzazione sempre più richiesta e ben retribuita, anche in tempi di crisi. “La più grande soddisfazione è quella che tanti ragazzi che hanno partecipato ai nostri corsi, hanno trovato un lavoro ben pagato” - racconta il responsabile corsi A.S.P.I. Rudy Rinaldi - “e ancora più appagante è sentire che professionisti che lavorano nel bar da molti anni, ci dicono di aver migliorato il loro modo di lavorare in modo sensibile. A breve organizzeremo di nuovo il corso a Termoli, città che negli ultimi anni ha visto la nascita di diversi bar delle tipologie più disparate. Ai corsi partecipano sia operatori del settore che vogliono migliorarsi e stare al passo con le nuove tendenze, che ragazzi che non hanno mai lavorato al bar e vogliono avvicinarsi con un approccio professionale a questo mestiere. Ricevo continuamente telefonate di gestori di locali che ricercano questo tipo di professionalità, e con questi corsi intendiamo dare la possibilità a molti di trovare lavoro. In tempo di crisi non è poco". Per informazioni e iscrizioni contattare entro giovedì il responsabile del corso A.S.P.I. Rudy Rinaldi: cell. 338 4757792.


La nuova iniziativa editoriale che trasforma il lettore nel protagonista della notizia

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anche informazioni di pubblica utilità saranno accessibili ovunque attraverso un’interfaccia molto intuitiva. Ogni elemento può essere condiviso sui principali Social Network, inviato per

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le news di tuo interesse ed essere informato con un messaggio della presenza di una nuova notizia. L’Applicazione per iPhone e iPad di Quick Reporter offre, inoltre, dei comodi stru-

menti per la pubblicazione di informazioni. Puoi inviare foto, video e registrazioni audio, così da poter offrire liberamente il tuo contributo ed essere protagonista della notizia.

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ANNO VIII - N° 135 - DOMENICA 10 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Cus Molise, il bilancio dopo gli universitari di Messina

Coni Campobasso, grande successo per la festa conclusiva del Mio Amico Sport

Dopo tre medaglie consecutive( 2009 Oro a Lignano, 2010 argento in Molise e 2011 Bronzo a Torino), la rappresentativa di calcio 5 del Cus Molise è tornata a mani vuote dal Cnu di Messina. Decisiva la sconfitta maturata nella prima gara contro il Cus Bergamo per 4 reti a 3. N’eliminazione a testa alta per gli uomini di Caiazzo, capaci comunque di sconfiggere i campioni nazionali del Cus Udine. A proposito dell’esperienza in terra sicula abbiamo parlato con il dirigente accompagnatore della spedizione Antonio Di Stefano, da diversi anni nel settore del calcio a 5 e giocatore protagonista dell’ottima stagione della Five Cb nello scorso torneo di serie B. Ha sempre seguito le sorti della rappresentativa del Cus Molise di calcio a 5, quest’anno ancor di più, come giudica il mini torneo disputato dai molisani? “Sicuramente sono state molte le note positive viste ai campionati universitari, è stato un continuo crescendo ,da parte di tutti i 12 effettivi, culminato con la vittoria sui neo campioni d’ Italia del CUS UDINE. A PAG. 21

E’ stata una festa straordinaria quella organizzata dal Comitato Provinciale del CONI di Campobasso a conclusione del Progetto “Mio Amico Sport”, iniziativa ideata e promossa per il quinto anno consecutivo. Circa 300 bambini si sono ritrovati al Centro Sportivo “La Baita” di Ferrazzano per giocare insieme e divertisi facendo attività motoria. Quest’anno il progetto ha coinvolto 8 plessi della scuola dell’infanzia di Campobasso: I Circolo (Via Iezza e Via Tiberio), II Circolo (Via Crispi e Via D’Amato), III Circolo (Cep Nord e Cep Sud) e IV Circolo (Via Leopardi e Via Pirandello). I piccoli alunni hanno dato vita alla manifestazione conclusiva del Progetto incentrato sull’educazione al movimento attraverso percorsi e giochi creativi con l’obiettivo di creare le condizioni ottimali allo sviluppo psico-fisico del bambino affinché possa esprimere spontaneamente la propria motricità, aprendosi progressivamente a tutte le forme del gioco. A PAG. 22


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Sport

10 giugno 2012

Calcio serie D Il tavolo della dirigenza

Mercato. Presto la scelta dell’allenatore, è ballottaggio tra Logarzo e Cornacchini

Termoli, presentato De Filippis Il nuovo direttore sportivo è stato accolto con entusiasmo dalla piazza giallorossa Ha scelto ancora una volta il Molise. Per il secondo anno consecutivo il direttore sportivo ex Isernia Pino De Filippis lavorerà per il calcio molisano con l’auspicio di fare grandi cose così come recentemente accaduto nel capoluogo pentro. L’operatore di mercato abruzzese ieri è stato presentato alla stampa ed ai tifosi ed ha ricevuto un’accoglienza positiva, sicuramente un ottimo segnale per la dirigenza del Termoli che dopo varie consultazioni ha fatto la sua scelta. Un progetto biennale, con l’obiettivo di raggiungere al più

presto i professionisti. Il nuovo diesse sembra avere già le idee abbastanza chiare: “Il Termoli è una società giovane, che si affaccia dopo tanti anni in serie D dove si confronterà con piazze dal blasone importante: bisogna lavorare con umiltà, realismo ma allo stesso tempo essere ambiziosi. Verranno sicuramente momenti difficili ed è necessario saperli affrontare nel modo giusto”. La figura del direttore sportivo è fondamentale per la costruzione della squadra e per l’individuazione dell’allenatore, sotto quest’ultimo aspetto al momento il ballottaggio sembra essere circoscritto a Logarzo e Cornacchini: “Sono due allenatori che conosco, entrambi validi. Con Logarzo ho lavorato

Stampa e tifosi presenti

bene quest’anno ad Isernia, Cornacchini è uno dei tecnici migliori di questo girone. Con la società si dovrà decidere nel volgere di breve tempo, dopo una attenta valutazione”.

Altro passo fondamentale da compiere è quello relativo al pacchetto degli under: “La priorità immediata sarà data alla individuazione degli under che dovranno fare la differenza. Bisogna trovare gio-

vani forti e all’altezza della categoria. Come ho fatto ad Isernia, il primo passo sarà quello perché di senior sul mercato ce ne sono tanti, la scelta è vasta e non c’è fretta”. ANPA

Nicola Cesare

Pino De Filippis

Il suo commento: “Il primo passo da compiere è quello di individuare under di qualità”


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Sport

10 giugno 2012

Calcio a 5

Il Cus Molise torna a mani vuote dai Cnu di Messina Dopo tre medaglie consecutive( 2009 Oro a Lignano, 2010 argento in Molise e 2011 Bronzo a Torino), la rappresentativa di calcio 5 del Cus Molise è tornata a mani vuote dal Cnu di Messina. Decisiva la sconfitta maturata nella prima gara contro il Cus Bergamo per 4 reti a 3. N’eliminazione a testa alta per gli uomini di Caiazzo, capaci comunque di sconfiggere i campioni nazionali del Cus Udine. A proposito dell’esperienza in terra sicula abbiamo parlato con il dirigente accompagnatore della spedizione Antonio Di Stefano, da diversi anni nel settore del calcio a 5 e giocatore protagonista dell’ottima stagione della Five Cb nello scorso torneo di serie B. Ha sempre seguito le sorti della rappresentativa del Cus Molise di calcio a 5, quest’anno ancor di più, come giudica il mini torneo disputato dai molisani? “Sicuramente sono state molte le note positive viste ai campionati universitari, è stato un continuo crescendo ,da parte di tutti i 12 effettivi, culminato con la vittoria sui neo campioni d’ Italia del CUS UDINE senza tralasciare però il buon pari ottenuto con il CUS PISA (medaglia d’oro Torino 2011)”. Un cammino condizionato dalla sconfitta nella prima gara, è mancata senz’altro anche un pochino di fortuna negli episodi chiave non trova? “Per quanto riguarda la prima gara,con il CUS BERGAMO, c’è molto rammarico abbiamo sbagliato l’ approccio al match e a mio avviso è mancata un poco di lucidità e cattiveria sotto porta. Essendo un mini torneo considero il primo incontro a dir poco decisivo per i fini della qualificazione. Per quanto riguarda gli episodi chiave penso soltanto che un poco di precisione e quel pizzico di fortuna che non fa mai male,visti i tre legni colpiti nella ripresa,sono venuti meno in larghi tratti della partita”. Un torneo di altissimo livello, il calcio a 5 si dimostra come sempre fiore all’occhiello di tutto il Cnu, è stata un’occasione di crescita per

Di Stefano: “E’ stata una delle edizioni di livello più alto, ci è mancato un pizzico di fortuna”

i ragazzi? “Certamente è stata una delle edizioni di livello più alto basti notare come il CUS CASERTA annoveri tra le sue fila calcettisti di A2 tra cui F. Gigliofiorito(nazionale italiana e capitano del Napoli ma.ma. A2/b)senza tralasciare il CUS UDINE che presentava nel proprio organico un atleta che ha disputato l’Europa League con l’Udinese e un giocatore che dopo aver vinto la medaglia d'oro,il giorno seguente,avrebbe ottenuto la vittoria dei playoff nazionali di serie B con la New Team (girone B)”. Un gruppo forte che ha sempre permesso di lottare alla pari con tutti, ci sono le basi per continuare anche nei prossimi anni? “Si,senza ombra di dubbio il gruppo e la coesione sono la forza di questa squadra altrimenti non sarebbe possibile spiegare i risultati ottenuti fino ad adesso. Sono convinto che in futuro questa selezione potrà lottare per traguardi importanti e togliersi tante belle soddisfazioni”. In chiusura, come giudica lo spirito del Cnu? “A mio avviso i campionati universitari li ho vissuti come momento di aggregazione e confronto con realtà provenienti da tutta Italia e questa è un’ opportunità che non capita tutti i giorni. Infine voglio ringraziare il CUS MOLISE per i notevoli sacrifici a cui ha dovuto far fronte per garantire una presenza, in terra sicula, a tutti i suoi atleti, cosa non da poco in questo momento”.

L’iniziativa.

Il Liceo di Larino al trekking di Jelsi Proseguono le iniziative dell'associazione culturale "Centro studi di storia, cultura, tradizione e territorio SanAmanzio". Nell'intento di impegnarsi per il territorio e per la crescita culturale e turistica del comune, l'associazione si fa promotrice del progetto “Trekking a Jelsi”: da un lato propone un viaggio nei paesaggi naturali e incontaminati del territorio jelsese con Lino Cirucci e dall'altro visita i beni archeologici e artistici siti nel paese e nei dintorni con Fratino Michele. Nei giorni scorsi le classi I del liceo classico e scientifico di Larino “Francesco D’Ovidio” accompagnati dalla Prof. Colagiovanni, dal Prof. Musacchio e dal Preside Santella hanno aderito al progetto e quindi partecipato al trekking. Gli studenti si sono riuniti in Largo Chiesa Madre , prima della partenza, il gruppo di esploratori ha consumato una ricca colazione con prodotti locali. Ad attenderli le guide dell’ associazione S.Amanzio e il simpaticissimo asinello Cosimo. Passando per il centro storico e attraversando l’antico Ponte Campobasso gli studenti hanno potuto ammirare il sito archeologico delle Fosse di Civitavecchia. I sentiero successivo ha permesso ai ragazzi di incontrare il documentarista Pierluigi Giorgio, che nel pomeriggio ha mostrato loro alcuni documentari su Jelsi andati in onda su Geo&geo. Il proseguo si è fatto più avventuroso, è stato necessario guadare il fiume e a seguire,

lungo il percorso, si sono tenute delle lezioni pratiche sui rettili, mostrando degli esemplari, e sugli uccelli. Al rientro in paese gli escursionisti sono stati accolti dal magico suono delle zampogne, magistralmente suonate da Giuseppe Moffa e Christian Panichella. Dopo pranzo la giornata è continuata con la visita alla cripta dell’Annunziata e con la visione dei documentari di Giorgio tra cui Trecce di Sole, un breve documentario sulla Festa del Grano. Il documentario è stato la premessa alla visita del Museo del Grano “La Vetrina Racconta” dove sono accuratamente conservate le più belle opere in grano della festa di S.Anna. Una giornata, che sperano gli organizzatori, resterà nei ricordi dei ragazzi e degli insegnanti che hanno partecipato. Chiunque volesse visitare e scoprire le bellezze naturali e artistiche di questo piccolo paese immerso nel Fortore o avere delle informazioni, può contattare l'Associazione culturale Sant'Amanzio visitando il sito www.amanzio.eu.


22 10 giugno 2012

Coni Campobasso

Successo straordinario per la festa conclusiva del Mio Amico Sport Alla manifestazione finale hanno preso parte circa 3oo bambini: quest’anno il progetto ha coinvolto otto plessi della scuola dell’infanzia di Campobasso E’ stata una festa straordinaria quella organizzata dal Comitato Provinciale del CONI di Campobasso a conclusione del Progetto “Mio Amico Sport”, iniziativa ideata e promossa per il quinto anno consecutivo. Circa 300 bambini si sono ritrovati al Centro Sportivo “La Baita” di Ferrazzano per giocare insieme e divertisi facendo attività motoria. Quest’anno il progetto ha coinvolto 8 plessi della scuola dell’infanzia di Campobasso: I Circolo (Via Iezza e Via Tiberio), II Circolo (Via Crispi e Via D’Amato), III Circolo (Cep Nord e Cep Sud) e IV Circolo (Via Leopardi e Via Pirandello). I piccoli alunni hanno dato vita alla manifestazione conclusiva del Progetto incentrato sull’educazione al movimento attraverso percorsi e giochi creativi con l’obiettivo di creare le condizioni ottimali allo sviluppo psico-fisico del bambino affinché possa esprimere spontaneamente la propria motricità, aprendosi progressivamente a tutte le forme del gioco. I partecipanti si sono cimentati nei giochi più divertenti che al contempo stimolano il piacere per il movimento e per il gioco, attraverso un processo di apprendimento che favorisce lo sviluppo delle capacità senso-percettive, la conoscenza del proprio corpo e del corpo altrui, la strutturazione spazio-temporale ed il potenziamento delle capacità espressive. In questo contesto è andato a collocarsi il CONI di Campobasso che ha attuato con ottimi risultati e grande soddisfazione una iniziativa che, si spera, possa essere riproposta anche negli anni futuri. Il Comitato ha salutato il “Mio Amico Sport” con questa festa organizzata come momento conclusivo del progetto, l’occasione buona per verificare anche i risultati ottenuti al termine del percorso.

Sport



Si chiamano codici bianchi. E’ il termine con cui gli operatori sanitari del Pronto Soccorso individuano tutti quei pazienti che manifestano problemi di lieve urgenza. La limitata gravità delle loro condizioni li porta però ad affrontare lunghe attese, specialmente nelle fasce orarie e nei giorni di maggiori afflusso al Pronto Soccorso. Il Codice Bianco individua il paziente che non necessita del pronto soccorso e può rivolgersi al proprio medico curante.

AMBULATORIO CODICI BIANCHI Per dare loro una risposta più puntuale l’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’ambulatorio dei codici bianchi è rivolto ai pazienti che accedono impropriamente al Pronto Soccorso in quanto la patologia non riveste alcun carattere d’urgenza e potrebbe essere affrontata a li-

vello territoriale (assistenza primaria o specialistica), cioè dal proprio Medico di Medicina Generale (MMG), dal Pediatra (PLS) o dagli specialisti che ricevono su appuntamento. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. L’ambulatorio dei codici bianchi ha lo scopo di risolvere numerosi problemi del Pronto Soccorso quali: 1. problemi di spazio, ovvero evitare un sovraffollamento in sala d’attesa e nei corridoi interni; 2. problemi di tempo, soprattutto per quanto riguarda l’attività medica ambulatoriale di visita, la compilazione delle cartelle cliniche, le informazioni e spiegazioni a persone prive di patologie severe ed ai loro parenti; 3. spreco di risorse, professionali medico infermieristiche e specialistiche e di servizi, quali il Laboratorio di analisi e la Radiologia, che devono essere programmate sulle reali urgenze.

Durante il giorno: rivolgiti a loro con fiducia. E’ il medico di famiglia, infatti, che ti visita per primo, ti segue periodicamente, suggerisce come stare bene, ti indirizza verso gli specialisti: non rivolgerti a lui solo per le ricette! Verifica gli orari di ricevimento e informati se ha aderito al programma di disponibilità telefonica: così potrai contattarlo anche oltre gli orari di ricevimento.

L’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. E’ aperto dalle 8:00 alle 20:00. CAMPOBASSO tel. 0874.409613 ISERNIA tel. 0865.442529 TERMOLI tel. 0875.7159472 VENAFRO tel. 0865.907860

Non si paga il Ticket per la visita. Durante la notte è il servizio di continuità assistenziale. E’ aperta dalle 20:00 alle 8:00, nei giorni prefestivi dalle 10:00 alle 20:00 e nei festivi tutto il giorno. Non si paga il Ticket per la visita

I più gravi passano prima indipendentemente dall’ordine di arrivo ROSSO

paziente in pericolo di vita, viene visitato immediatamente

GIALLO

paziente grave, viene visitato nel più breve tempo possibile

VERDE

paziente non grave, l’attesa può risultare molto lunga

BIANCO

Chiama il 118 e vai al Pronto Soccorso (PS) All’arrivo la gravità del tuo stato di salute viene valutata da un infermiere specializzato che ti assegna un codice-colore (triage).

il tuo stato di salute non è affatto grave e i tempi di attesa sono sicuramente lunghi e imprevedibili. Inoltre si

paga il Ticket per la visita (25 euro) e il ticket per ogni altra prestazione specialistica o esame diagnostico. Conviene contattare il tuo medico/pediatra o rivolgerti all’ambulatorio codici bianchi o alla guardia medica.


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