ANNO VIII - N° 162 - GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Luigi Velardi
CATTOLICA - CARDARELLI
L'Oscar del giorno lo assegniamo all'assessore regionale alle Politiche per la casa, Luigi Velardi. In questo momento di difficoltà per il settore, è riuscito a reperire risorse da destinare allo Iacp di Campobasso, per l'avvio di nuovi progetti e prevedere i fondi necessari per i buoni casa. Si tratta di due interventi che potranno rimettere in movimento una serie di azioni destinate a rilanciare un mercato che rischia di diventare asfittico.
Integrazione Scelta obbligata
Il Tapiro del giorno a Danilo Leva
ALLE PAG. 2 e 3
REGIONE Il Tapiro del giorno lo diamo al segretario regionale del Pd, Danilo Leva. Questa volta viene bacchettato dalla sua stessa parte per avere indicato soggetti iscritti al suo partito per le nomine dirette in enti sub regionali. La meraviglia dei suoi stessi compagni nasce dal fatto che lo stesso Leva è intervenuto sulla questione delle autonomie locali lamentando il venir meno di talune prerogative a causa della politica.
Il fatto Intanto per adeguarsi al limite del governo sui posti letto negli ospedali previsti altri 164 tagli nei reparti
La questione Bisogna mettere il cittadino al centro del sistema sanitario lasciando perdere speculazioni e rendite
Iorio “Occupazione, un milione di euro per gli svantaggiati” A PAG. 7
POLITICA
Centrosinistra, ogni parte cerca il possibile candidato e visibilità A PAG. 6
REGIONE
Ricorsi elettorali sbagliati, De Bernardo chiede cosa è successo A PAG. 5
TAaglio lto
2 12 luglio 2012
IL PUNTO FOCALE
Cardarelli e Cattolica da integrare: basta indugi di Giuseppe Di Iorio
Va creato il Polo della Salute per dare al cittadino un punto di riferimento di qualità ed evitare viaggi della speranza
CAMPOBASSO. I tagli inferti alla rete ospedaliera sia pubblica che privata ha comportato la diminuzione dei posti letto alla Fondazione Cattolica di Campobasso scesi da 160 a 129, come dire 31 postazioni in meno che produrranno il licenziamento di una sessantina di dipendenti. E' questo il quadro in pillole di quanto sta accadendo in queste ore al centro medico di Tappino. Oggi nel capoluogo regionale sarà il direttore amministrativo generale della struttura ospedaliera italiana, Antonio Cicchetti, per illustrare, nel dettaglio, la situazione che emerge in Molise dopo i tagli avuti. Ma sarà anche l'occasione per affrontare, seriamente, la questione della possibilità di integrazione con il Cardarelli per dare vita ad un vero e proprio Polo della Salute a tutto vantaggio dei cittadini. Perchè, e questo passaggio lo dimenticano in molti, in troppi, al centro del sistema sanitario regionale deve essere riposizionato il cittadino-utente. A questo e solo a questo bisogna pensare e non al mantenimento in piedi di sovrastrutture ed apparati che costano e non producono nulla. Chi si rivolge al sistema sanitario vuol dire che ha bisogno, ha una patologia alla quale bisogna dare una risposta e la si deve nel miglior modo possibile con interventi di qualità. Si abbia, allora, il coraggio di lanciare una grande sfida della sanità molisana. Sapendo eliminare ciò che non serve, integrare ciò che serve, pensare a scenari futuri nuovi e diversi. Il Polo della Salute potrebbe fare al caso con una sola Unità coronarica complessa, con una struttura di Ospedale donna e con la serie di branchie ospedaliere capaci di assicurare, nell'autonomia dei singoli, la giusta e dovuta assistenza ai cittadini. Smettiamola, allora, di piangerci addosso, di iscriverci al partito della Cattolica o a quello del Cardarelli. Guardiamo in faccia la realtà, poniamoci la domanda di cosa vogliamo dalla sanità molisana e muoviamoci visto e considerato che gli pseudo politici che ci sono in giro non si muovono con idee e proiezioni programmatiche. E' ora che il cittadino molisano faccia sentire la sua voce, che diventi l'unico punto di riferimento intorno al quale far ruotare il sistema, che chieda a viva voce servizi e interventi di qualità che gli spettano. Perchè quando si è soli dinanzi alla sofferenza, quando si è deboli al cospetto della patologia si possano avere le risposte mediche del caso senza continuare ad essere i soggetti dei viaggi della speranza. La speranza, invece, deve essere quella di un futuro sanitario che abbia altri indirizzi.
Il fatto. Va ridisegnata l’ossatura del sistema molisano
Integrazione Cardarelli Cattolica Perché?
Tavolo tecnico il 20 Occorre un nuovo sforzo
medicalmente è possibile assicurare i più recenti ritrovati della medicina
CAMPOBASSO. Le linee dettate dal governo, in fatto di tagli di posti letto, parlano chiaro. Le Regioni, entro novembre, dovranno dire come faranno a raggiungere il limite di posto letto del 3,7 per mille abitanti. In parole povere, per il Molise si tratta di andare a ridurre di altri 164 posti letto tra sanità pubblica e quella privata. Nello specifico, i tagli riguarderanno 105 posti negli ospedali pubblici e 59 in quelli privati. Di questo e di altro si tornerà a parlare il prossimo 20 luglio a Roma al Tavolo tecnico. Ad ogni buon conto, però, è l'ora delle decisioni e delle scelte. Ma per fare questo occorre avere un’idea di quale sanità si vuole in questa regione per i prossimi anni, partendo innanzitutto dai bisogni delle persone e non da quelli degli erogatori dei servizi. La politica deve dire su quali basi e quali criteri si riorganizza il sistema, come e con quali mezzi si trasferiscono le prestazioni, attualmente ero-
Perché
si assicurerebbe al cittadino una risposta di eccellenza Perché
sarebbe l’utente al centro del sistema e non quanto vi ruota oggi Perché
gate inappropriatamente in regime ospedaliero, in regime territoriale-ambulatoriale. Si deve potenziare, ma in alcuni casi si tratta anche di creare dal nulla, una medicina territoriale intesa come una filiera all’interno di ambiti territoriali ben definiti costituiti dagli attuali distretti socio-sanitari. Gli ospedali caratterizzati da una vicinanza geografica, potrebbero essere accorpati funzionalmente tra di loro mediante la costituzione di un unico presidio ospedaliero in cui si integrano e si differenziano le prestazioni. Il punto focale è però prendere coscienza che, pur essendoci alcuni macro-problemi chiaramente identificabili dai numeri e fatti, inclusi nelle analisi, non è affrontando solo questi che si pongono le condizioni per un futuro di maggiore sostenibilità del Sistema sanitario regionale. Serve un sforzo eccezionale, esteso, continuo e prolungato nel tempo. Serve agire sulla di-
mensione strutturale del sistema, ma anche e soprattutto sui singoli processi produttivi, sulla gestione operativa degli ospedali, sulle pratiche cliniche ed organizzative. Uno sforzo che trova il luogo naturale di esercizio nelle aziende, ma che deve essere stimolato, alimentato, mantenuto dagli organi tecnici, assessorati, advisor, Agenas, tavoli di coordinamento. Ai quali spettano le funzioni di indirizzo e di controllo, di natura strategica però, non operativa. Ebbene questo è il momento per dimostrare che davvero si vuole cambiare. Ai partiti deve restare l’indirizzo politico, la direzione di marcia che indichi quale Sanità è meglio per i cittadini. Per tutto il resto, i partiti con le loro fedeli truppe, si devono mettere da parte, e comprendere che fare politica significa essere al servizio della collettività, e che non è una scorciatoia per avere soldi, consenso, potere.
TAaglio lto
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IL RISCHIO All’aria potrebbe andare l’attuale configurazione dell’assistenza in assenza di scelte programmatiche chiare e precise
Un centro cardiologico per evitare corse da una parte all’altra CAMPOBASSO. Da qualche settimana continuiamo a sottolineare la necessità e l'urgenza della creazione di un vero e proprio polo dell'emergenza a Campobasso con l'integrazione tra Cardarelli e Cattolica. Da qui la necessità di dare vita ad un'Unità di cardiologia e terapia intensiva coronarica con alcune funzioni fondamentali che comprendono: emergenza/urgenza cardiologica, assistenza in degenza, diagnostica cardiologia per degenti e diagnostica cardiologica ambulatoriale (strumentale, non invasiva ed invasiva: ecg, ergometria, Holter ecocardiografia ed elettrofisiologia), ge-
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Limite dei posti letto
La nascita di un punto di riferimento aiuterebbe gli interventi sui pazienti colpiti da infarti
105 Ulteriori tagli ai posti letto nelle strutture pubbliche
59 Ulteriori tagli ai posti letto nelle strutture private
L’intervento. Michele Petraroia* In Molise con gli ultimi provvedimenti di contenimento della spesa sanitaria si sarebbe passati da n. 1.347 posti letto attuali pari al 4,2 per mille, a n. 1.251 p.l. nel 2013, pari al 3,9 per mille degli abitanti, divisi tra n. 734 posti letto assegnati alle strutture ospedaliere pubbliche e n. 517 p.l. attribuiti alle strutture private. Con l’adozione del Decreto Legge n. 95 del 6 luglio 2012 pubblicato sulla G.U. n.156 di pari data, in aggiunta al disposto degli art. 2 e 5 inerenti altre riduzioni di spesa, al Titolo III, art. 15 comma 13 let-
stione a lungo termine del cardiopatico ad alto rischio (prevenzione secondaria e valutazione clinico strumentale periodica). L'Unità Operativa con un centro di Aritmologia di 1° livello con laboratorio specifico di aritmologia per le attività di impianto di Pace Maker Temporanei e di Pace Maker Definitivi, di defibrillatori impiantabili e Pace Maker biventricolari per il trattamento dello scompenso cardiaco e studi elettrofisiologici . In questa maniera si potrebbe dare vita a tre aree di degenza: l'UTIC (Unità di Terapia Intensiva Coronarica) dove vengono ricoverati utenti con patologie acute cardiache di esclusiva pertinenza dei reparti di Terapia Intensiva Cardiologica: IMA (Infarto Miocardico Acuto), arresto cardiaco, insufficienza cardiaca acuta, sincope, aritmie potenzialmente fatali, dissezione aortica, tamponamento cardiaco, embolia polmonare; la Cardiologia, dove ricoverare pazienti con patologie acute ormai stabilizzate e patologie cardio-
Riapriamo il confronto in quarta commissione tera c) si obbliga le Regioni entro il termine del 30 novembre 2012, a non superare il livello di 3,7 posti letto per mille abitanti, comprensivi dello 0,7 per mille riservati per la lungodegenza e per la riabilitazione, assumendo come tasso di ospedalizzazione il 160 per mille di cui il 25% come ricoveri giornalieri in day hospital. Con questa innovazione il sistema sanitario regionale potrebbe passare da 1.347 posti attuali a n. 1.091 posti letto
entro il 30 novembre prossimo, con un ulteriori riduzione del 40% delle strutture ospedaliere pubbliche che si fermerebbero a n. 650 per i tre plessi di Isernia, Campobasso e Termoli, e la contrazione del rimanente 60% nelle strutture sanitarie private che si attesterebbero su n. 425 posti letto complessivi. Col Decreto Legge n.95/2012 è da ritenersi superata la proposta di Piano Sanitario Regionale 2012-2014 elaborata dal Sub-Commissario Mario Morlacco e
vascolari croniche; il DH Cardiologico, dove ricoverare e dimessi in giornata pazienti con scompenso cardiaco; in cui occorre procedere a cardioversione elettrica di fibrillazione atriale; in cui occorre sostituire il generatore di un Pace Maker definitivo. Negli ultimi anni è stato sempre più documentato che il miglior trattamento dell’infarto miocardico si ottiene portando in modo protetto ed il più velocemente possibile il maggior numero di pazienti alla miglior terapia riperfusiva praticabile nel singolo caso. Questo risultato si ottiene solo organizzando reti pre-, inter- ed intraospedaliere che agiscano sinergicamente per lo stesso scopo. Dati dimostrano come in una realtà urbana complessa l’organizzazione di una rete ospedaliera e l’intervento dei mezzi di soccorso avanzato con teletrasmissione dell’ECG siano efficaci nel ridurre il tempo al trattamento, nel risolvere i casi più gravi di aritmie minacciose e nel preallertamento di unità coronariche ed emodinamiche in caso di IMASTE. Da qui anche il potenziamento della dotazione tecnologica dei mezzi con l’estensione dell’ECG anche ai mezzi di soccorso di base e riaffermato la necessità di creare una rete regionale per l’emergenza cardiologica sotto il coordinamento dell’Assessorato. E' questa la sfida che si pone se, davvero, si vuole dare una risposta di qualità ai cittadini su di un terreno delicato e 'insidioso' come quello delle malattie cardiovascolari purtroppo in tendenziale aumento.
oggetto di audizioni in Quarta Commissione. Si rende necessario programmare in via straordinaria ed urgente un’audizione in Quarta Commissione, o se lo si valuta opportuno, in sessione congiunta anche con la Seconda Commissione, con il Direttore Generale dell’ASREM e con l’Assessore Regionale alla Sanità, per accertare quali iniziative sono in itinere per ciò che attiene la rivisitazione del Piano Triennale 2012-2014 e per il riassetto della rete ospedaliera pubblica e privata. *Consigliere regionale del Pd
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Ad inizio del secolo scorso il Molise non rientrò nemmeno nelle leggi speciali previste per altre regioni proprio per la mancanza dell’autonoma possibilità di decidere e di scegliere
L’assenza di strategia ha minato il passato
CAMPOBASSO. Proseguiamo il nostro viaggio nel discorso dell'autonomia regionale. Lo stiamo facendo rileggendo quella che è stata la storia ma anche di quello che sarà il divenire. Perchè se è vero come è vero che per creare la Provincia di Benevento il Molise fu costretto, non senza polemiche nell'allora anno 1861, a privarsi di una buona fetta di Comuni; se è vero come è vero che la linea ferroviaria che sarebbe dovuta passare per il Biferno, già descritta nel 1862, non vide mai la luce privando il Molise di una possibilità di sviluppo; oggi andiamo ad esaminare un'altra verità legata ai fatti del 1904 quando furono approvate diverse leggi speciali per le regioni del Mezzogiorno con l'esclusione del Molise. Anche allora la mancanza di un proprio e ben definito ruolo identitario portò alla mancata considerazione dei problemi della nostra terra. Certo, fu anche debole l'apporto dell'allora classe politica parlamentare che non seppe essere organica ad un'azione di intervento strategico e programmatico per il proprio territorio. Sta di fatto che si parlò, così, di una vera e propria questione molisana ma sostenuta solo dalla stampa dell'epoca. Questa è la storia che dovrebbe essere d'insegnamento e, soprattutto, dovrebbe portare ad evitare di ricadere in errori come quelli che abbiamo riportato in questi giorni. Ed allora siamo qui a sottolineare la necessità del mantenimento della piena autonomia alla luce, però, di una rinnovata politica di strategia e di programma. Perchè su questi punti si gioca la sfida per il futuro del Molise. E' inutile illudersi o cercare scorciatoie che non portano da nessuna parte se non in un vicolo cieco. Il Molise deve continuare a fare da se ma ha bisogno di avere per base una nuova fase politica capace di disegnare quello che in questa terra si vorrà fare. Se l'autostrada servirà a sostenere lo sviluppo, se saremo capaci di realizzare, finalmente, una linea ferroviaria da Termoli a Venafro e poterla percorrere in tempi rapidi e le scelte imprenditoriali che potranno sorgere intorno a queste infrastrutture. Ecco perchè le scelte vanno fatte nel pieno dell'autonomia.
La storia.
Perché nel 1904 nasceva la questione molisana CAMPOBASSO. Ad inizio del 1900 iniziava a prendere piede la questione meridionale attraverso l'approvazione di leggi speciali a partire da quella a favore della Basilicata del 31 marzo 1904. A questa avrebbero fatto seguito quella di Napoli, nello stesso anno, e della Calabria nel 1906. I punti salienti di queste leggi erano individuati in opere per i settori tradizionali dalla viabilità alle ferrovie agli acquedotti, al risanamento di quartieri cittadini fatiscenti, alla sistemazione di bacini e montagne franose fino al rimboschimento. Lo scarso attivismo e il marcato trasformismo dei deputati molisani portava i giornali a surrogarne la presenza. Non a caso, a chiedere un’adeguata politica regionalistica offrendo un concreto segnale di una volontà, non più elitaria, di cambiamento fu il presidente dell’associazione stampa
molisana, Vincenzo Bevilacqua. Preparato da una serie di articoli sulle “tristi condizioni del Molise”, pubblicate su La Provincia di Campobasso a partire dall’ottobre del 1902, il movimento ebbe un carattere essenzialmente pubblicistico. “In questo affannarsi tumultuoso, soltanto il Molise non fa sentire la sua parola, e pare che non abbia desideri da manifestare, difetti da denunciare, vanti da far valere. Il Molise sembra la terra della gente più contenta d’Italia, di gente adagiata tranquillamente nella più prospera soddisfazione e nella più indolente apatia”. Era il preludio della lettera che Bevilacqua lanciava sui giornali con l’appello ad unire le forze per aprire una questione molisana. “Non le proposte benefiche dell’on. Sonnino, non l’indeterminatezza quasi generale nei nostri uomini politici rap-
presentano l’ultimo stadio della vexata quaestio: ius è il popolo quel popolo medesimo che ha taciuto per anni e anni di prova dolorosa – nella sua èlite intellettuale così come nella sua incommensurabile quantità, è il popolo nostro mite che ha mostrato fermo proposito di compiere un movimento inteso ad ottenere, mercè le proprie forze e merci, il contributo morale e materiale degli alti fratelli d’Italia, un po’ di benessere economico e di godimento spirituale… Promuoviamo anche noi un’agitazione legale e, sotto la guida di un comitato operoso, solerte - sosteniamo con tutte le nostre forze, ma con serietà e calma- nei pubblici comizii, nelle adunanze di tutti i corpi deliberanti, con la stampa – i legittimi interessi del Molise nostro”. La lettera riuscì a catturare l’opinione pubblica molisana che si attivò da subito attraverso comizi e dibattiti mentre la stampa spronava i deputati per ottenere dal Governo “ogni profitto possibile” per il bene della regione. Nascevano comitati “Per il Molise” per portare avanti un’idea “aristocratica, feconda di bene”, scriveva La Provincia di Campobasso con la “missione di progenitrice degli interessi veri e cogenti del Molise”. La questione molisana costituì un primo, serio momento di confronto e di dibattito sul concetto e sull’identità di regione sul piano del superamento di immobilismi e pregiudizi sedimentati che sembravano parti costituenti della società. Non a caso, allora, mentre il presidente Zanardelli sembrava aver avviato una politica aperta sulle questioni economiche dei singoli territori, il ministero degli Interni, guidato da Giolitti, finiva con il reprimere fermenti collettivi spontanei nelle campagne meridionali attraverso l’uso della forza pubblica. Tragico lo scontro avvenuto il 3 febbraio 1903 a Petacciato tra carabinieri e contadini che protestavano contro il fiscalismo e la cattiva amministrazione: tre i morti e 30 i feriti.
TAaglio lto
5 12 luglio 2012
La questione. Svista dei legali del centrodestra e a rischio è la discussione in Consiglio di Stato
CAMPOBASSO. “A 24 ore dalla decisione del Consiglio di Stato sulla richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso sottoscritto dal cittadino elettore Giovanni Camino e curato dall’avvocato Nicola De Pascale, – ha dichiarato il consigliere regionale di Progetto Molise Lucio De Bernardo – fa riflettere il difficile scenario che si è venuto a determinare con l’errata notifica dei due appelli, uno in rappresentanza del centrodestra seguito dall’avvocato Umberto Colalillo e da un pool di legali romani, l’altro curato dall’Avvocatura distrettuale dello Stato. Una distrazione clamorosa legata al fatto che il cambio di domicilio nella notifica della sentenza di primo grado adottata dal Tar Molise, è pratica legittima e ineccepibile. Un difetto questo che vizia formalmente gli appelli rendendoli inammissibili. Al momento – ha continuato De Bernardo – resta in piedi soltanto l’appello presentato da Vincenzo Niro, Franco Giorgio Marinelli e dal sottoscritto, curato dallo studio legale Giallonardi - Papa. La nostra impugnativa, correttamente notificata e precedente all’appello curato dallo studio Colalillo, coincide con questo per due terzi nei contenuti, differenziandosi in un terzo livello interpretativo, secondo il quale si richiede il ritorno alle urne solo per scegliere nuovamente il presidente della Regione. Il merito del ricorso sarà discusso il 16 ottobre prossimo, la notizia ci è stata riferita dai legali Giallonardi e Papa proprio nelle ultime ore. Alla
Il fatto. In piedi resterebbe solo l’appello dei tre esponenti che avevano contestato talune scelte
“Ricorsi elettorali, chi ha sbagliato?”
Il consigliere regionale Lucio De Bernardo s’interroga sulle notifiche non corrette luce di quanto accaduto – ha spiegato il presidente della IV Commissione – è evidente che il nostro appello è l’unico in grado di ergersi a difesa delle istanze del popolo del centrodestra e dello stesso presidente Iorio. Sono al corrente delle critiche mosse da alcuni esponenti della nostra stessa coalizione contro la decisione di presentare una impugnativa non del tutto allineata nei contenuti con l’altro appello elaborato dal centrodestra. Qualcuno ci ha
L’intervento. Salvatore Ciocca* Presenterò nelle prossime ore formale richiesta di revoca, in regime di autotutela, delle procedure di selezione pubblica, per titoli e colloqui, finalizzate al reclutamento di professionalità dirette ad assicurare lo svolgimento delle funzioni e dei compiti previsti per l’Agenzia regionale di Protezione Civile, istituita con legge regionale 12 del 2012. Sono troppi e tutti evidenti i motivi per i quali ritengo che tale bando debba essere riscritto, non ultimo la possibilità affatto remota che - all’indomani della scadenza dei termini - le procedure possano essere impugnate dagli stessi
anche fatto esplicitamente richiesta di rinunciare all’appello ma, se così fosse stato, oggi non ci sarebbe stata più alcuna possibilità per il Governatore Iorio e per il centrodestra di proseguire nel cammino amministrativo intrapreso in questa Legislatura. Siamo stati definiti ‘dissidenti’, ‘malpancisti’, ora invece siamo evidentemente divenuti paladini di Michele Iorio e della sua parte politica. Se finora siamo stati criticati, come del resto era già
Protezione civile, il concorso va corretto e rivisto partecipanti. Ritengo sia possibile e necessaria una strada diversa per giungere alla definizione della pianta organica della struttura che, come è noto, è stata fortemente sostenuta dal governatore Iorio e dalla sua maggioranza che non hanno inteso recepire i suggerimenti – relativi alla creazione dell’Agenzia regionale di Protezione Civile – provenienti dalla minoranza consiliare. La richiesta di revoca del bando viene supportata dai pareri degli avvocati che ho interessato per la verifica delle con-
dizioni di impugnabilità dello stesso e parimenti dai numerosi colloqui che ho intrattenuto in questi giorni con professionalità del settore che hanno contribuito non poco alla mia conoscenza dei meccanismi utilizzati per la sua stesura. Come ho già avuto modo di segnalare qualche giorno fa, a mio parere sussistono condizioni che non garantiscono pari accesso alla partecipazione e “sviste” nell’attribuzione dei punteggi che fanno la differenza concreta tra i partecipanti. Parimenti, come già eviden-
accaduto quando avevamo proposto, insieme ad altri consiglieri, la legge n. 30 a garanzia della prosecuzione dell’attività ordinaria del Consiglio regionale, a seguito della sentenza del Tar, adesso invece ancora una volta raccogliamo consensi da numerosi consiglieri di maggioranza che si sentono rappresentati dalla nostra azione legale. Difficile capire cosa accadrà, tra strategie giuridiche e passaggi tecnici obbligati. Sono tante le ipotesi aperte. Come pure sono tanti i dubbi che nascono da quanto verificatosi, relativamente all’errata notifica dei due appelli del centrodestra e dell’Avvocatura. Una semplice svista, una disattenzione, una leggerezza che, però, costerà cara al presidente Iorio e a tutti noi del centrodestra o c’è dell’altro che sfugge ai nostri occhi e alle nostre logiche? Com’è possibile cadere sul ‘giochetto’ del cambio di domiciliazione che, seppur legittimo, è il primo aspetto sul quale va ragionato attentamente al momento della notifica di un appello? L’auspicio è che le azioni legali che seguiranno saranno volte a sanare quanto fin qui erroneamente commesso e che non si antepongano interessi altri a quelli legittimi del centrodestra che cerca di difendere il proprio operato a nome degli elettori che hanno scelto di essere rappresentati per cinque anni da questa parte politica”.
ziato dal collega Petraroia, il problema riguarda anche la parte relativa all’accesso alla selezione delle categorie protette. Si possono sanare queste criticità agendo in via prioritaria sul bando stesso e adeguandosi al dettato normativo corrente, arrivando ad una stesura che eviti le consuete procedure che sembrano pilotate e che risultano – paradossalmente – dannose persino per gli aspiranti che provengono dalla struttura commissariale e dagli uffici tecnici comunali. *Consigliere regionale Federazione della Sinistra
TAaglio lto
6 12 luglio 2012
La morale alterna di Aldo Fabio Venditto CAMPOBASSO. O si cambia schema oppure Massimo Romano, Filippo Monaco e Felice Di Donato andranno da soli alle prossime elezioni regionali. L’annuncio è atteso nel pomeriggio, quando il presidente di Costruire democrazia tenterà un’adunata (in scala) sulla scorta di quanto accaduto la scorsa settimana a Colle d’Anchise. Nel centrosinistra la posizione del bad boy di Bojano è chiara, almeno quanto le critiche e i distinguo che egli pone, chiedendo un deciso repulisti interno, la rottamazione del modello Iorio in quanto sinonimo di collusione e sperpero di risorse pubbliche. Infine, ma non ultimo, auspica la fine della “collusione” (una parola che ripete spesso su punzecchiato sul tema) tra esponenti dell’opposizione e maggioranza di centrodestra. In particolare, l’esponente di Bojano chiede lumi su una serie di operazioni sospette, legate a poltrone elargite nelle partecipate della Regione quale contropartita indispensabile alla permanenza di alcuni ex amministratori nello schieramento di Frattura. Su tutti Massimiliano Scarabeo, già Msi e An, poi Margherita, consigliere di maggioranza con Iorio, infine Udc, Alternativ@ ed ora vice coordinatore molisano dei democratici. Basta fare un salto sul profilo Facebook di Costruire democrazia per trovare nomi e cognomi: “Il segretario di circolo di San Martino in Pensilis (Michele Giuseppe Tozzi, in quota Totaro, ndr) ha ricevuto un posto a Molise dati, mentre un fantomatico personaggio Idv (Mimì De Angelis, ndr) si è accomodato in FinMolise”. E il capo dell’opposizione di tutte queste manovre incrociate, cosa dice? Come le valuta? Obietta qualcosa? Un silenzio fragoroso scuote la minoranza e avvampa Massimo Romano, pronto a sbraitare contro gli alleati oggi pomeriggio a piazzetta Palombo, nel capoluogo. Pare ce ne sia anche per l’ex numero uno della Camera di commercio, reo di essere coinvolto nella storia di una fantomatica centrale a biomasse da realizzare e alimentare con gli scarti indu-
L’intervento. Ci meraviglia leggere sugli organi di informazione che il segretario regionale del PD, Danilo Leva, invochi la mobilitazione dei cittadini a difesa degli enti locali, sostenendo che questi ultimi in passato, lungi dall'essere occasione di sviluppo e di opportunità, sarebbero stati piegati dalla classe dirigente a strumenti per conseguire privilegi, con sperpero delle risorse economiche. Ci sorprende, poi, l'affermazione secondo cui sarebbe necessaria una riforma di detti enti, a partire dalla Regione, anche con la riduzione di consiglieri ed assessori. Infatti, non è dato capire quale credibilità possa essere riconosciuta all'iniziativa del segretario regionale del PD, se il medesimo nasconde ai cittadini che al-
striali dello Zuccherifero. Lui smentisce una partecipazione diretta nell’operazione, portando a corollario una serie di documenti con date pregresse alla candidatura del 2011. Resta il fatto che, sul punto, il centrosinistra pare poco alternativo, incline alla mediazione, pronto ad approfittare delle briciole che cadono dal tavolo delle spartizioni governative: “E non va bene”, affonda Massimo Romano. Se non mettiamo freno a questa mutazione – continua nel suo ragionamento il presidente di Costruire democrazia – al di là della stima personale che nutro nei confronti di Paolo (Frattura, ndr) sarà difficile confermare le condizioni di unità di settembre”. Insomma, il consigliere di Bojano pensa ad una formazione civica da affiancare al Bucaneve dopo il no dei grillini, proponendo al contempo una discrepanza di natura etica, calzante visti i tempi di neo austerity: una formula cara a Berlinguer che alla persecuzione del risultato frappose ormai trent’anni orsono la Questione morale. “I partiti non fanno più politica. Politica si faceva nel 1945, nel 1948 e ancora negli anni Cinquanta e verso la fine degli anni Sessanta. Grandi dibattiti, grandi scontri di idee, certo, scontri di interessi corposi – affermava il segretario del Partito comunista italiano in un’intervista del 1981 rilasciata ad Eugenio Scalfari – ma illuminati da prospettive chiare, anche se diverse, e dal proposito di assicurare il bene comune. Che passione c’era allora, quanto entusiasmo, quante rabbie sacrosante. (…) I partiti di oggi invece sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta
La minoranza si spacca sulle poltrone elargite ad esponenti di Pd e Idv nelle partecipate della Regione con nomina diretta del Governatore
del centrosinistra Nicola Magrone, ex procuratore capo di Larino, pronto a candidarsi In una nota stampa, lo stesso Massimo Romano chiarisce lo scopo della manifestazione odierna – ore 18.30, piazzetta Palombo a Campobasso:“Informeremo i cittadini delle nostre iniziative politiche, assunte nelle sedi istituzionali ai vari livelli e – spiega – sulle priorità programmatiche per le quali lavoriamo, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali”. L’occasione sarà poi propizia per discutere delle future alleanze e della leadership dello schieramento.“Abbiamo più volte chiarito che questo centrosinistra non ci piace e non ci rappresenta. Nessuna pregiudiziale personale – continua Romano – solo incolmabili differenze politiche che sono emerse in questi mesi di legislatura su tutte le questioni più importanti: dai rimborsi elettorali alla lottizzazione delle poltrone; dalle battaglie di legalità, sulla gestione delle partecipate alla difesa dell’ambiente”. Alla manifestazione interverranno, tra gli altri, Teresa Cuomo, Pietroluis Verdile, Stefano Martino, Michele Coralbo, Michele Durante, Ennio Mazzocco e il presidente della fondazione onlus Popoli e Costituzione, nonché papabile candidato per Costruire democrazia alle prossime elezioni regionali, Nicola Magrone. anche loschi – sparava a zero Berlinguer – comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il
Leva? Dimentica le spartizioni di soggetti legati al suo partito cuni mesi or sono, nella sua qualità di consigliere regionale, si è espresso favorevolmente per la modifica dello Statuto regionale con l'aumento dei componenti del consiglio regionale da 30 a 32 membri. Nè può sottacersi che il citato segretario regionale dimentica volutamente di aver condiviso la nomina di componenti negli organi di vari enti, compresi alcuni inutili da sopprimere(come Molise Dati), contribuendo alla spartizione di poltrone in favore di soggetti legati al suo partito. Non v'è chi non veda come il consigliere regionale Leva non abbia nessuna legittima-
zione per avanzare proposte che si pongono in netto contrasto con il suo concreto modo di operare, non avendo certamente perseguito l'interesse pubblico al contenimento della spesa, in una situazione di crisi economica presente da tempo anche nella nostra Regione. Evidentemente, il segretario regionale del PD appartiene proprio a quella locale classe dirigente che egli stesso definisce priva di capacità di proposte e di governo.Vi è di più. Il consigliere regionale Leva, che con le sue esternazioni demagogiche e populiste tenta semplicemente di accattivarsi l'elettorato, non può tacere che
bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l’iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un boss e dei sotto-boss”. E poi poltrone elargite in ossequio ad una mera logica di lottizzazione, che ha portato “i partiti – concludeva il numero uno del Pci – ad occupare lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai Tv, alcuni grandi giornali. E il risultato è drammatico”. Chi scrive non ha vissuto direttamente la contrapposizione frontale tra Dc e comunisti, essendo nato pochi anni prima della caduta del muro di Berlino ed avendo, perciò, un’aspettativa di governo legata ad una definizione fattuale (non ideale o idealistica) dell’amministrazione. Ed ecco la rottura con lo schema falsificato, ancorché ciclicamente riciclato, dei puri contro i corrotti, degli onesti contro i ladri. La divisione e la frantumazione del corpo elettorale permetterà forse di essere eletti, di incamerare un tesoretto di preferenze invidiabile, ma non ha nulla a che vedere con l’unica morale uguale per tutti, quella che Ernesto Galli della Loggia sintetizza nella verità. Ed è in relazione a questo elemento distintivo che tutti i dirigenti del centrosinistra – allorquando denunciano le presunte malefatte di Iorio – devono spiegarci molte cose e correggerne altrettante.
la soppressione lineare degli enti locali previsti nell'ultimo provvedimento predisposto dal governo Monti deve essere approvato dal Parlamento, dove siedono deputati e senatori del PD che fanno parte dell'attuale maggioranza. Il predetto segretario regionale dovrebbe farsi carico di riferire a tali parlamentari le rimostranze della popolazione della Provincia di Isernia per ricercare possibili modifiche che salvaguardino i servizi e la qualità di vita dei cittadini, senza imputare a questi ultimi qualsivoglia indifferenza, dichiarandosi addirittura sconcertato al riguardo. Costruire Democrazia Federazione di Isernia Ennio Mazzocco
TAaglio lto
CAMPOBASSO. Ancora un provvedimento della Regione che va nella direzione di favorire l’occupazione. Dopo la delibera da 17 milioni di euro, l’esecutivo ha avviato le procedure per l’impegno finanziario pari ad un milione di euro, sottoforma di credito d’imposta, con l’obiettivo di creare nuovo lavoro stabile. Un provvedimento destinato ai soggetti cosiddetti svantaggiati. Si tratta di risorse provenienti dal fondo Fse. Una iniziativa che va ad inserirsi all’interno del Piano d’azione sulla coesione territoriale, scaturito dagli accordi sottoscritti tra il governo centrale, la Commissione europea e le Regioni italiane, tra cui anche il Molise. “Questi fondi daranno una ulteriore boccata di ossigeno sia alle aziende, che potranno dotarsi di nuovo perso-
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Occupazione, un milione per gli svantaggiati Avviate le procedure per creare lavoro stabile nale con costi ridotti ed al tempo stesso potranno aumentare la capacità produttiva. Un provvedimento di cui beneficeranno anche i lavoratori che potranno avere una nuova occasione occupazionale in un periodo molto difficile come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da una forte crisi economica e finanziaria internazionale”,
ha concluso il presidente della Giunta regionale. Dunque la Regione procede con decisione e soprattutto con ritmi serrati sulla direzione di favorire l’occupazione, soprattutto quella giovanile. Va infatti ricordato che, all’interno della delibera da 17 milioni di euro, resa possibile grazie alla riprogrammazione
dei fondi Fas, una quota consistente è stata destinata proprio al finanziamento di interventi, iniziative a sostegno della creazione di nuovi posti di lavoro, con particolare attenzione ai giovani. Giovani che rappresentano una priorità per il presidente della Regione, che ha annunciato l’avvio delle procedure per la messa a bando dei progetti entro la fine dell’estate. E la novità annunciata dal governatore sarà rappresentata dalla procedure: varranno titoli e merito, null’altro. Tutto all’insegna della trasparenza.
Rivolo, De Matteis nomina il vice commissario
Acquedotto molisano centrale, la soddisfazione di Picciano
CAMPOBASSO. La notizia dello stanziamento dei fondi, da parte della Giunta regionale, per il completamento della fondovalle del Rivolo, come era prevedibile, è stata accolta con estrema soddisfazione dal presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis. La Provincia è ente attuatore del progetto. “Ringrazio il presidente della Regione Michele Iorio per lo stanziamento dei 2 milioni e 200 mila euro per il completamento della strada, la Giunta regionale e l’assessore regionale Antonio Chieffo con il quale abbiamo stretto un rapporto di intensa e fattiva collaborazione, a dimostrazione dell’ottimo gioco di squadra che lega le amministrazioni per dare risposte certe ai cittadini – ha dichiarato - Stesso discorso anche per il Comitato del Rivolo al quale ho spiegato le dinamiche burocratiche amministrative e ho promesso loro di tenerli informati sullo stato dei lavori e su tutto l’iter procedurale. Per quanto riguarda il da farsi, attendo il carteggio da Napoli per la contabilità speciale e la estensione della mia nomina per velocizzare la procedura dei lavori da realizzare. Si tratta di lavori che
CAMPOBASSO. La delibera approvata dalla Giunta regionale da oltre 17 milioni di euro prevede risorse anche per l’Aquedotto molisano centrale, che sarà completato nel giro di poco tempo. Un provvedimento per il quale il commissario straordinario dell’Azienda Speciale Regionale “Molise Acque”, Michele Picciano ha espresso soddisfazione.La somma stanziata ammonta a 5 milioni e 412 mila euro. Il finanziamento servirà per la conclusione, e quindi la piena e definitiva operatività, dell’Acquedotto molisano centrale che porterà acqua di sorgente ai Comuni della fascia costiera. “Si tratta di una straordinaria notizia – ha commentato Picciano – per l’Azienda Molise Acque e per gran parte della popolazione del territorio regionale. I cittadini della fascia costiera finalmente con il completamento dell’opera, potranno ricevere l’acqua potabile direttamente dalle sorgenti del Matese. Un evento davvero eccezionale. Sono convinto che l’attenzione riservata dal presi-
Il presidente soddisfatto per lo stanziamento della Giunta regionale rientrano appunto nel territorio del capoluogo. Come commissario del Rivolo – ha aggiunto De Matteis – ho deciso di nominare come vice commissario, l’ingegnere Saverio Petracca che conosce bene la situazione della strada e di avvalermi, insieme a 7 unità del Provveditorato, del personale dipendente e dirigente della Provincia di Campobasso, professionisti qualificati che godono della mia fiducia e della mia stima. Infine ho avuto modo di incontrare il direttore dei lavori Geppino Abbamonte perché a tutt’oggi mancano 4,5 chilometri di tappetino da completare con asfalto drenante, 1,2 km di arteria, ma lo stanziamento dei fondi da parte della Regione ci mette al riparo da problemi di liquidità”, ha concluso De Matteis.
“In basso Molise l’acqua delle sorgenti matesine” dente della Regione Michele Iorio alla soluzione di questa problematica è di straordinaria importanza e per questo sento il dovere di ringraziarlo. Non appena sarà perfezionato l’iter procedurale del provvedimento – ha annunciato Picciano – metteremo subito in moto i meccanismi necessari per addivenire in tempi brevi alla definizione del completamento dell’opera che garantirà acqua potabile direttamente dalle sorgenti matesine a undici comuni della fascia costiera (Guardialfiera, Larino, San Martino in Pensilis, Ururi, Portocannone, Campomarino, Termoli, San Giacomo degli Schiavoni, Guglionesi, Petacciato e Montenero di Bisaccia) che oggi usufruiscono di acqua potabilizzata della Diga di Ponte Liscione”, ha concluso Picciano.
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Regione
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A piedi nella storia, presentato il progetto della via Francigena del sud I comuni attraversati dalla via Francigena molisana. Filignano (fraz. Cerasuolo); Colli al Volturno; Fornelli; Rocchetta al Volturno; Cerro al Volturno; Acquaviva d’Isernia; Forlì del Sannio; Isernia; Pettoranello del Molise; Castelpetroso; Santa Maria del Molise; Cantalupo nel Sannio; Rionero Sanitico; Bojano; Guardiaregia; Sepino; Vinchiaturo; Gildone; Jelsi SEPINO – “La via Francigena è un progetto di respiro internazionale che ci riporta alle origini della nostra cultura, della nostra storia, della nostra tradizione. E’ un percorso spirituale che riporta l’uomo alla sua centralità nel mondo e lo accompagna verso un vero e sano vivere, verso un vero e sano turismo, nel pieno rispetto della natura, della religione e delle peculiarità di tutti i territorio attraversati. E’ un percorso nel quale si possono trovare le radici dell’Europa attuale”. Così ha aperto i lavori il coordinatore regionale de I Borghi d’Eccellenza del Molise, Maurizio Varriano, durante i quali è stato presentato il progetto della via Francigena del sud e del tratto ricadente in territorio molisano. Studiosi, storici, archeologi, politici, amministratori locali, semplici curiosi hanno riempito la sala del teatro Santo Stefano di Sepino, segno evidente dell’interesse verso un progetto che potrebbe fornire le basi per uno sviluppo concreto alle regioni del meridione interessate dal percorso della Francigena. “Come Regione Molise e come Presidenza del Consiglio Regionale – ha rimarcato la dottoressa Porfirio – abbiamo già attivato l’iter burocratico-amministrativo, sia in Italia sia in Europa, affinché venga riconosciuto ufficialmente il tratto molisano della via Francigena. Si sono già avviati dei contatti tra il presidente Mario Pietracupa e l’onorevole Tedeschi proprio per accelerare i tempi di questo riconoscimento”. Oltremodo soddisfatto ed orgoglioso è apparso il sindaco di Sepino Filomena Zeoli. “Questo progetto rende merito ad un territorio che può vantare tra i suoi confini una storia che risale a oltre tre mila anni fa. Questo è un periodo ricco di lavoro ma anche e soprattutto ricolmo di soddisfazioni per il nostro paese visto che oggi festeggiamo il suo ingresso nella via Francigena, mentre sabato e domenica festeggeremo la consegna della bandiera dei Borghi più Belli d’Italia, andandoci ad affiancare al comune di Oratino. Con orgoglio andremo a rappresentare il nostro Molise all’interno delle 208 perle dei Borghi più Belli d’Italia, dando seguito al nostro progetto che da sempre ha puntato sulle eccellenze locali per promuovere al meglio il nostro territorio”. Positive anche le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis. “La via Francigena è un itinerario che pone in sinergia storia, religione, cultura, tradizioni. Questo progetto potrà offrire all’intero Molise una grande opportunità di promozione delle peculiarità del suo territorio che potranno attraverso il percorso della Francigena essere maggiormente valorizzate”. Alla conferenza stampa era presente anche il consigliere regionale Riccardo Tamburro. “Il Molise è un territorio ricco di storia che in parte, volutamente o no, è stata dimenticata. Credo che sia ar-
rivato il momento di riappropriaci delle nostre origini, delle nostre radici, della nostra storia visto che, spesso, noi stessi molisani non conosciamo fino in fondo i nostri trascorsi. Questo è un progetto che si inserisce in un contesto che cerca di valorizzare il nostro territorio facendo riscoprire prima a noi molisani la nostra storia, per poi farla conoscere all’esterno visto che il Molise viene ancor visto solo ed esclusivamente come il Contado di Molise, vale a dire una semplice terra di contadini”. Nello specifico del progetto è
entrato l’architetto Paolo Walter Di Paola che dal 2004 è coordinatore del progetto della via Francigena del sud. “L’idea del progetto nacque dal fatto che ci accorgemmo che a livello europeo fu completamente ignorato il tratto della Francigena che da Roma conduceva a Brindisi per poi proseguire il viaggio verso Gerusalemme. Un fatto alquanto strano visto anche che nel tratto che attraversa il Meridione d’Italia sono stati trovati alcuni tra i documenti più antichi della Francigena.
Intanto la presidenza del consiglio regionale avvia l’iter per l’adesione del Molise Il Molise cammina sulla Via Francigena. Questo il progetto che la Presidenza del Consiglio regionale ha attivato al fine di far rientrare la nostra Regione tra le tappe dell’antico cammino di pellegrinaggio. Oggi i rappresentanti di Palazzo Moffa hanno preso parte alla conferenza stampa di presentazione de “La Via Francigena del Sud” insieme a rappresentanti delle altre Regioni meridionali attraversate dal percorso religioso. Tra i sostenitori dell’iniziativa, presente anche il Coordinatore dell’Associazione Borghi d’Eccellenza del Molise, Maurizio Varriano. Soddisfatto di questo primo incontro il Presidente del Consiglio regionale, Mario Pietracupa, che è stato tra i rappresentanti istituzionali più sensibili e pronti a rendere concreto l’interessante progetto: “Questo straordinario evento – ha detto Pietracupa – rappresenta un importante elemento di valorizzazione delle nostre tradizioni e della memoria storica di un territorio pic-
colo ma che ha sempre vissuto le vicende storiche dell’Italia e dell’Europa facendone parte integrante. Il riconoscimento del Molise sul percorso della Via Francigena non può che rafforzare la nostra identità e avere riscontri interessanti anche dal punto di vista socioeconomico. “L’iniziativa è funzionale al processo di difesa e di sviluppo delle nostre potenzialità che, come ripeto sempre più spesso, ci aiuteranno a perseguire l’interesse generale che è quello dei cittadini molisani. Lavorare tutti insieme è e sarà fondamentale, in questo modo le Istituzioni e i cittadini creano i presupposti migliori per dare lustro al territorio e opportunità alle giovani generazioni”. Pietracupa entra nel dettaglio dell’iniziativa: “La Presidenza ha avviato l’iter di adesione all’Associazione Europea delle Vie Francigene. La struttura tecnica del Consiglio Regionale sta lavorando al progetto con grande entusiasmo e determinazione. Questa procedura è un
passaggio importante per il riconoscimento dei tratti molisani ricadenti nel percorso meridionale dell’antico cammino di pellegrinaggio”. La decisione finale spetta al Consiglio d’Europa che sta vagliando le richieste delle Regioni al fine di definire, in maniera omogenea, l’intero percorso meridionale. Intanto, il prossimo incontro europeo per discutere dell’iniziativa è fissato per lunedì 16 luglio 2012. A Roma è in programma un workshop dal titolo ‘Il Ruolo della Rete nello sviluppo della Via Francigena del Sud”. Presenti per l’occasione il Commissario Antonio Tajani, l’On. Silvia Costa, europarlamentare, Alberto D’Alessandro del Consiglio d’Europa e il Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, On. Massimo Tedeschi, nonché i rappresentanti di Lazio, Campania, Puglia, Basilicata. Il tavolo di lavoro, e le altre tappe attuative, si svolgeranno con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale del Molise.
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Regione
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Pubblica amministrazione, Iorio: ruolo fondamentale E’ partita ieri la tre giorni del Forum della Pa. Tanti gli interventi e diverse le aree tematiche affrontate e sviluppate durante i lavori CAMPOBASSO. “La Pubblica Amministrazione ha un ruolo fondamentale in ogni progetto o iniziativa di sviluppo di una società in generale, ma anche dell’economia nei suoi vari aspetti singolari in particolare. Con questa consapevolezza abbiamo aderito al progetto che mira a realizzare nella nos t r a Re-
gione un luogo di coordinamento delle politiche di alta formazione per le Pubbliche Amministrazione portato avanti dall’EIPA rivolte all’area Adriatico-Ionica. Un’area che ha un interesse sicuramente legato al bacino adriatico, ma che ha l’ambizione di avere un orizzonte rivolto al Mediterraneo e in generale all’intera Europa. Abbiamo l’interesse come Regione Molise, ma anche come Euroregione Adriatico-Ionica, di scambiare buone pratiche amministrative e di implementare la formazione dei nostri funzionari e dirigenti al fine di
creare una Pubblica Amministrazione che deve poter svolgere appieno le sue funzioni di fornitore di servizi, di vigilanza e controllo, di sostegno concreto ed effettivo alle libere iniziative dei cittadini e delle imprese”. Lo ha detto il Presidente della Regione Molise, anche nella sua veste di Presidente dell’Euroregione Adriatico-Ionica, Michele Iorio, aprendo nel primo pomeriggio di oggi, presso l’Hotel Centrum Plalace di Campobasso, i lavori del “Forum della pubblica Amministrazione AdriaticoIonica”. Nel Forum, organizzato dalla stessa Regione Molise, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Fondo Sociale della UE, è stato presentato anche il progetto AIRPAS. AIRPAS (Adriatic Ionian Public Administration) è un progetto gestito dall’Istituto Europeo di pubblica Amministrazione (EIPA) e finanziato dalla Regione Molise nell’ambito del Fondo Sociale Europeo. L’obiettivo del progetto è la costituzione di un Centro di Alta Formazione regionale, AIRPAS, a Campobasso, finalizzato alla promozione dello sviluppo locale, all’occupazione e all’innovazione, al fine di rafforzare e migliorare le competenze amministrative e professionali nella cooperazione transnazionale ed interregionale. Nell’ambito del progetto, EIPA ha organizzato a Campobasso il primo Forum della Pub-
blica Amministrazione Adriatico-Ionica che si è aperto oggi e si chiuderà il prossimo 12 luglio. Il Forum riunirà un vasto pubblico composto da: esperti e rappresentanti delle autorità regionali e locali, del settore produttivo, accademico, delle organizzazioni internazionali, per dibattere e scambiare informazioni sui fabbisogni formativi e per rafforzare la cooperazione internazionale. Durante i tre
giorni del Forum, saranno presentate e discusse tematiche europee di interesse strategico per la pubblica amministrazione. Al termine di ogni sessione di docenza plenaria, i partecipanti saranno divisi in tre gruppi di lavoro e dovranno individuare, sulla base delle proprie competenze e ruoli, i bisogni formativi in relazione all’argomento discusso nella sessione plenaria.
Il programma di oggi.
Ore 9: protezione ed inclusione sociale in Europa: politiche e programmi. Ore 10: inclusione: l’uso dei social media nella pubblica amministrazione. Ore 11 e 30: gruppi di lavoro (WG): Ai partecipanti divisi in quattro gruppi di lavoro verrà chiesto di definire in che modo le tematiche presentate in plenaria possono essere oggetto di corsi di formazione futuri e di condividere le diverse competenze professionali e stabilendo quelle specifiche richieste nella cooperazione interregionale e transnazionale. Ore 12 e 15: rapporto dei gruppi di lavoro in sessione plenaria. Ore 12 e 45: panel finale: conclusione e chiusura del forum.
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Campobasso
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Siglato un accordo per risarcire le famiglie che hanno subito disagi a febbraio
Senza corrente causa neve? L’Enel rimborserà i consumatori CAMPOBASSO. L’Enel ha concordato con le diverse associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoconsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanza Attiva, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, aderenti al Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) un importante accordo che prevede un contributo straordinario per le famiglie colpite dai disagi causati dalle eccezionali nevicate del febbraio scorso. A titolo di responsabilità sociale d’impresa, Enel ha concordato con le associazioni la corresponsione di un contributo economico per i disagi subiti per interruzioni superiori ai 3 giorni e mezzo, in aggiunta a quanto previsto dalla delibera AEEG ARG/elt 198/11. L’iniziativa è rivolta agli intestatari di una fornitura di elettricità ad uso domestico residente allacciate alla rete Enel, qualunque sia il loro venditore di energia elettrica. Il contributo, commisurato alla durata dell’interruzione, del valore di 90 euro ogni ulteriori 24 ore successive ai tre giorni e mezzo, va ad aggiungersi ai 300 euro dell’indennizzo già previsto dalla delibera AEEG, fino ad un massimo di 650 euro. “L’accordo raggiunto testimonia l’impegno di Enel
nel promuovere un confronto costruttivo con tutti gli stakeholder” ha commentato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Fulvio Conti. L’erogazione delle somme avverrà a seguito di una specifica richiesta che
Il 10 luglio, a Campobasso, eletti anche i due vice e i 4 membri della giunta
Confcommercio, Paolo Spina confermato presidente con delega all’Amministrazione Antonio Marchitelli di Campobasso. La giunta è composta dal Presidente, dai due Vice e da quattro membri: Tiziano Pizza, Franco Colarusso, Rossella Santoro e Michele Testa. La Confcommercio del Molise, attraverso la piena e proficua collaborazione tra le due realtà provinciali, è pronta quindi ad affrontare con rinnovata determinazione le problematiche inerenti l’intero territorio e sempre a tutela di lavoratori ed imprese. E a tal proposito, a margine delle elezioni, si è preso atto di una imminente iniziativa che coinvolgerà la Banca PoPer la pubblicità su questo giornale polare di Lanciano e Sulmona e su Quick Reporter la news in diretta e consentirà a tutti gli associati di accedere al credito a Telefonare allo 0874 413631 condizioni vantaggiose.
CAMPOBASSO. Lo scorso 10 luglio, a Campobasso, il consiglio della Confcommercio dell’Unione regionale Molise ha provveduto al rinnovo degli organi direttivi. Il consiglio (i cui componenti sono indicati dalle rispettive Confcommercio provinciali) ha eletto per acclamazione il Presidente Paolo Spina (per lui una riconferma), il Vice Presidente vicario Michele Freda di Isernia e il vice Presidente
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gli interessati potranno inoltrare tramite le associazioni firmatarie. I moduli saranno disponibili presso le sedi delle Associazioni dei Consumatori aderenti all’accordo a partire da lunedì 16 luglio 2012. Le domande dovranno essere inoltrate entro il 31 dicembre 2012.
L’intervento.
Pubblico impiego, rivedere i criteri per l’attribuzione del punteggio di Michele Petraroia Con la Delibera di Giunta Regionale n. 1003/2007 sono state recepite le disposizioni dei decreti legislativi n. 297/2002 e n. 181/2000, disciplinando anche i criteri per l’avviamento al lavoro nel pubblico impiego in via diretta fino al IV° profilo professionale contrattuale, nelle liste istituite con legge n.56/1987. Le modalità individuate partono da un punteggio di 1.000 e a scalare si sottraggono punti in base all’anzianità d’iscrizione e alla situazione reddituale. La graduatoria vede ai primi posti coloro che hanno il punteggio più basso. Ciò che va corretto è la scarsa incidenza di chi non ha reddito e di chi ha familiari a carico, nel mentre l’anzianità d’iscrizione influisce meno che la condizione monoparentale (separazioni civili). Il paradosso che si determina in attuazione di questi criteri è che una persona separata che vive sola con un reddito annuo di 12 mila euro si trova prima in graduatoria di padri di famiglia con moglie e figli a carico, iscritti da anni al collocamento e con reddito annuo pari a zero. Se si esaminano gli avviamenti al lavoro all’ASREM e nel pubblico impiego degli ultimi anni si scopre che circa 74 unità monoparentali con reddito si sono trovate a beneficiare delle scarse opportunità di lavoro offerte dalla pubblica amministrazione. Quale Vice-Presidente della Commissione Lavoro ho accolto il sollecito ed incontrato il 10 luglio scorso, quattro disoccupati iscritti da anni nelle liste di collocamento per il pubblico impiego, che hanno a carico rispettivamente moglie e figli disoccupati, e si trovano in graduatoria dietro a figure che lavorano, percepiscono un reddito, hanno una minore anzianità d’iscrizione e non hanno persone a carico. Onde evitare il perpetuarsi di una simile ingiustizia che potrebbe alimentare anche separazioni fittizie, chiedo di rivedere la Delibera di G.R. n. 1003/2007 e stabilire criteri equi che sappiano garantire alle persone che si trovano in effettive condizioni di disagio il diritto ad essere avviati al lavoro.
Campobasso
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Bollino rosso anche oggi.
Campobasso ancora nella morsa del caldo CAMPOBASSO. Saranno, quelle previste per oggi, le ultime 24 ore nella morsa del caldo africano. La città è stata di nuovo annoverata dal ministero della Salute tra i centri italiani da bollino rosso. L’allerta è infatti a livello tre, il più pericoloso per la salute dei campobassani che rischiano di sciogliersi quando il termometro segnerà 40 gradi. L’anticiclone Minosse, insomma, che è arrivato nel paese dopo Scipione e Caronte, sta mettendo a dura prova grandi e piccini. Ecco perché gli esperti consigliano di evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata; le zone particolarmente trafficate come pure di praticare attività fisica intensa tra le 11 e le 17. E’ preferibile trascorrere le ore più calde della giornata nella stanza più fresca della casa, magari anche qualche ora in un luogo pubblico climatizzato. Meglio indossare indumenti chiari, leggeri e in fibre naturali come lino o cotone, occorre ripararsi la testa con un cappello leggero e usare occhiali da sole. Anche in città meglio proteggere la pelle con creme solari e attenzione all’alimentazione che deve essere ricca di frutta e verdura come pure di liquidi. Da evitare bevande troppo fredde e alcoliche, cibi grassi e piccanti. Meglio porre più attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili che con le elevate temperature possono favore la proliferazione di germi che possono causare patologie gastroenteriche. Per chi assume farmaci, non sospendere autonomamente terapie in corso ma consultare il proprio medico curante per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica. Porre attenzione alla corretta conservazione de i farmaci, tenerli lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta e riporre in frigorifero quelli che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 2530°C
Riforme istituzionali, Anci e prefettura in aiuto ai Comuni
Nel pomeriggio di martedì in prefettura è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra le prefetture di Campobasso e Isernia e l’Anci al fine di sostenere i Comuni nell’attuazione delle riforme concernenti il loro assetto istituzionale e organizzativo. Il prefetto di Campobasso, nel presentare il documento, ne ha sottolineato l’importanza in quanto finalizzato ad offrire un contributo ai Comuni della Regione nell’impegnativo cammino verso le recenti riforme che saranno attuate e che ridisegneranno l’assetto istituzionale dei numerosi enti locali di ridotta dimensione demografica. Le prefetture di Campobasso e Isernia assieme all’Anci si impegnano dunque a collaborare continuativamente, mediante diverse attività e nei limiti del rispetto delle loro autonome determinazioni, per assistere i Comuni interessati dalle riforme suindicate.
ANNO VIII - N° 162 - GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
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ISERNIA
Oggi in via Berta il sit-in organizzato da Emilio Izzo: “Difendiamo la Provincia” A PAG. 15
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Spending review, saltano subito 38 enti selezionati per territorio e popolazione A PAG. 15
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Il Guerriero sannita a Iorio e Frattura: “Se ci siete, battete un colpo. Siete o no molisani?” A PAG. 15
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Isernia
12 luglio 2012
ISERNIA. Il canile di Poggio Sannita si trova da anni al centro di polemiche legate all’illegalità della struttura, già posta sotto sequestro amministrativo e mai definitivamente smantellata. Finalmente per i 120 cani ospitati in condizioni quantomeno discutibili, cessa un incubo, in quanto il canile verrà dismesso. Nel corso dell’ultima seduta di Giunta regionale, infatti, si è deciso di approvare il “Piano operativo ed economico per lo svuotamento, la chiusura definitiva e la sistemazione dei cani della struttura abusiva” che consentirà, in un unico intervento, di smantellare la struttura ed assicurare la cura e la collocazione degli animali per il tramite di associazioni animaliste riconosciute e che hanno già dato disponibilità a collaborare. Il Piano operativo, proposto dall’Asrem e sostenuto dall’assessore alla Sanità, Filoteo Di Sandro, consentirà di risolvere definitivamente il problema, inserendosi nel più ampio Piano triennale di contrasto al fenomeno del randagismo che l’assessore intende portare avanti per dare una risposta concreta alla problematica. “L’annosa questione legata la canile di Poggio Sannita sembra volgere al termine. Grazie ad un’azione sinergica – spiega lo stesso Di Sandro – che ha visto impegnati Regione Molise, Ministero della Salute, Asrem, forze di Pubblica sicurezza ed associazioni animaliste, si è riusciti ad approntare un Piano operativo prontamente esecutivo che sia in grado di disporre, in un unico intervento, la chiusura del canile e la collocazione degli ‘ospiti’ presso strutture adeguate. Sono soddisfatto – continua l’assessore – per essere riuscito a dare una risposta definitiva alla questione che, ormai da molti anni, aveva avuto risonanza sia sui media locali che nazionali. La struttura, infatti, era già da tempo stata posta sotto sequestro amministrativo, ma non si era
La struttura abusiva verrà chiusa grazie al finanziamento di130mila euro e alla disponibilità di alcune associazioni animaliste molisane che ospiteranno i 120 cani
Finalmente una soluzione per il canile di Poggio Sannita riusciti a disporre un programma che consentisse la dismissione della stessa e la contemporanea salvaguardia degli animali che ospitava. Adesso grazie anche al reperimento di circa 130mila euro – conclude – si potrà contare su un’azione perentoria che, da un lato, scriva la parola fine sulla vicenda e, dall’altro, consenta di porre le basi per quel lavoro di squadra che dovrà costituire il futuro della lotta al fenomeno del randagismo”.
Oggi la manifestazione in via Berta per difendere l’ente provinciale
Iorio e Frattura, ci siete? di Giovanni Muccio* ISERNIA. Oggi in via Berta ci sarà una protesta indetta da Emilio Izzo e il Guerriero sannita parteciperà per dire al Governo che il Molise non si tocca. I segnali sono preoccupanti, l’autonomia della Città Molise è in serio pericolo, il Guerriero sannita ritiene che siamo sulla strada del non ritorno, a danno della nostra identità, cultura, storia e della nostra terra quella dei Sanniti, un processo irreversibile, che vede nel prossimo futuro lo smembramento della nostra città Molise, ecco i motivi della presenza del Guerriero. Chiedo però a Iorio e Frattura, se si sentono abruzzesi, marchigiani o semplicemente molisani. Noi a mio modesto parere, dobbiamo sentirci fieri e orgogliosi di appartenere a questa amata terra, una realtà che tutti uniti dobbiamo far diventare come la Padania del nord o la California degli Stati Uniti: una
realtà invidiata dal mondo intero.A cosa vi serve un Molise smembrato? Termina il Governo regionale, termina il Capo dell’opposizione, vi chiedo e mi chiedo, è più importante il popolo molisano o l’obbedienza ai signori politici romani? Ho sentito le sue parole, presidente Iorio, alle piane dei Mulini e ho capito che lei è a favore dell’identità molisana. Di Frattura non conosco la sua opinione a tal riguardo, ma credo che sia identica e allora, che facciamo? Fate finta che oggi ad Isernia non ci sia nulla, nessuna manifestazione? Noi vi aspettiamo perché abbiamo bisogno di avervi accanto in questa delicatissima fase in cui si gioca il destino della nostra autonomia regionale. Vi rendete conto se viene meno la nostra autonomia, viene anche meno il vostro esistere come leader? Cari Iorio e Frattura, se ci siete battete un colpo! *presidente del Guerriero sannita
L’appuntamento odierno ISERNIA. Mezzogiorno di fuoco, così Emilio Izzo ha definito il sit-in di protesta in programma oggi, 12 luglio, alle ore 10.30 in via Berta. “Avendo partecipato tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 alle lotte per il riconoscimento di una seconda provincia molisana ad Isernia – ha detto il segretario della Uilbac Molise – sento forte il diritto e il dovere di ostacolare con tutte le forme democratiche possibili e con vivo sentimento, l’eventuale cancellazione di quanto ottenuto con sudore e battaglie civili sul campo. Lottiamo insieme – ha concluso – per la libertà democratica”.
Spending review, bye bye Isernia Verrà cancellata dalla mappa istituzionale italiana con altre 37 istituzioni gemelle Il Governo Monti ha deciso che saranno tagliate 38 province. Ad essere soppressi subito saranno gli enti di più recente costituzione, mentre quelli situati nei territori delle maggiori città italiane saranno sostituite con le città metropolitane. Si parte senza ulteriori rinvii, muovendo da due fondamentali criteri: l’estensione e la popolazione; nel primo caso verranno soppresse le province con un territorio inferiore ai 3mila km quadrati, mentre sul fronte abitanti la soglia di salvataggio è 350 mila residenti. In ambedue i casi, troppo per Isernia.Destino segnato per Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte; Lecco e Lodi in Lombardia; Rovigo in Veneto; Gorizia e Pordenone in Friuli Venezia Giulia; Imperia, Savona e La Spezia in Liguria. E ancora in Emilia Romagna, Piacenza e Rimini; in Toscana Massa Carrara, Pistoia, Livorno, Prato; in Umbria Terni; nelle Marche Macerata, Ascoli Piceno e Fermo; nel Lazio Rieti; in Abruzzo Teramo e Pescara; in Campania Benevento; in Basilicata Matera; in Calabria Crotone e Vibo Valentia; in Sicilia Caltanissetta, Enna e Ragusa; in Sardegna Oristano, Olbia Tempio, Ogliastra, Medio Campidano e Carbonia Iglesias. A queste e ad Isernia, vanno ad aggiungersi le province delle dieci Città metropolitane, che spariranno: Roma, Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Secondo il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, “Siamo davanti ad una vera e propria svolta circa l’assetto dello Stato. Basta con i microfeudi, è il momento di una riorganizzazione che deve essere il fulcro per uno Stato nuovo, innovativo, snello e più utile ai cittadini. Per la prima volta nella storia repubblicana si è deciso di ridurre il numero delle Province. Un’operazione che non rappresenta un allontanamento dello Stato dal territorio ma che permetterà di eliminare costosi doppioni”. Addio quindi ad un pezzo di Storia, poiché nove enti di prossima soppressione risalgono agli anni dell’Unità d’Italia. Altri vennero istituiti durante il fascismo, mentre le più recenti risultano Pordenone (1968), la nostra Isernia (1970) e Oristano (1974). Addirittura degli anni Novanta Biella, Crotone, Lecco, Lodi, Prato, Rimini, Vibo Valentia e Verbano Cusio Ossola.
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Termoli
12 luglio 2012
La letter@ Caro direttore de La Gazzetta del Molise, in risposta all’articolo pubblicato in data 11/07/2012 relativo allo Zuccherificio del Molise, l’impiegato amministrativo citato nel pre letto articolo fa presente che vanta una anzianità lavorativa di 16 anni, che l’assunzione a suo tempo è avvenuta perché iscritto nelle liste delle categorie protette L. 482 quale orfano di caduto per servizio, di essere monoreddito con tre familiari a carico, di avere una professionalità lavorativa riconosciuta da tutti gli amministratori che si sono avvicendati nel tempo, e non da poco, di appartenere ad un livello di inquadramento tra i più bassi rispetto a tutti i colleghi pur avendo istruito colleghi con inquadramenti più alti. E’ sempre stato disponibile a ricoprire più ruoli che gli venivano richiesti (autista, addetto segreteria, addetto ufficio personale, ufficio sicurezza, portineria…) cose che forse danno fastidio ad altri colleghi. Forse qualcuno non ha bisogno di lavorare o si ritiene al di sopra di altri o non ha voglia di “lasciare il vecchio per il nuovo” o si basa su protezioni politiche notevoli che non riguardano certamente lo scrivente. Dipendente amministrativo - Rsu Cgil
Zuccherificio, esuberi stilati senza graduatoria Chi e come le scelte? TERMOLI. Nell'edizione di ieri abbiamo descritto cosa stava accadendo all'interno dello Zuccherificio dopo la decisione dell'amministrazione, a seguito dell'accordo siglato con i sindacati e la Regione, di costituire la Newco e di licenziare 29 unità lavorative. Oggi, riprendendo l'argomento alla luce della lettera giuntaci in redazione del rappresentante Rsu della Cgil, continuiamo a riproporre gli interrogativi già posti. Cosa succede allo Zuccherificio di Termoli? In che maniera si è proceduto al licenziamento di 29 unità lavorative? Come e in che maniera si è proceduto alla cosiddetta ristrutturazione? Perchè è stata affidata alla Tempogest srl l'opera di ristrutturazione aziendale con un amministratore già contrattualizzato? E' vero che la stessa azienda dal mese di aprile ad oggi ha già fatturato 45mila euro da saldare con i
soldi pubblici? E' vero che questa somma va ad aggiungersi ai 24mila euro mensili per Alfieri, a parte le note spese? Veniamo, ora, ai 29 esuberi. Non si sarebbe tenuto conto di ben tre elementi importanti: 1) l'anzianità di servizio; 2) lo stato di salute; 3) il reddito familiare. Una cosa è certa, che alcune assunzioni volute nel recente passato, non rientrano tra i 29. E' vero che tra questi ci sarebbero finanche vicini di casa di qualche assessore e portati anche a cariche dirigenziali o a responsabilità di comparto? Ma è normale, allora, che c'è chi porta a casa quasi 100mila euro all'anno e chi andrà in mobilità con 800 euro mensili? Ora, verranno costituite ben 2 società: una di packing page, per lo zucchero, e l'altra sarà una società agricola. Chi lavorerà a quest'ultima e cosa farà?
Lommano: per la siccità chiudiamo i rubinetti di Occhito e del Liscione alla Puglia TERMOLI - "Vogliamo solo provocare un dibattito che faccia emergere seriamente il problema acqua nel Basso Molise. Con il caldo e l'arsura di questi giorni, dopo le numerose levate di scudi da parte dei tanti cittadini che vedono nei loro paesi l'acqua razionata nelle proprie abitazioni anche per interi giorni, dopo le vibrate proteste degli operatori agricoli che vedono i loro raccolti ormai compromessi, se non vogliamo far definitivamente morire paesi interi, l'agricoltura e quelle poche risorse economiche che restano legati ai prodotti della terra nel Basso Molise, l'unica alternativa che ci resta è quella di interrompere con drasti-
cità il flusso idrico della nostra acqua alla Puglia. Per intenderci, bisogna non razionare, ma chiudere almeno per i mesi estivi i rubinetti dei nostri laghi di Occhito e del Liscione a quegli spendaccioni dei pugliesi". E' quanto dichiarato da Lorenzo Lommano leader della Lega Sannita. "Di certo non è un colpo di sole - ha continuato Lommano - il nostro assumere questo atteggiamento e, chi ci conosce bene lo sa, perchè questa nostra presa di coscienza vuole sostenere con forza solo le tante famiglie di agricoltori molisani che ormai sono sul lastrico e quei migliaia di cittadini a cui l'acqua viene razionata quotidianamente. Certo
- ha continuato Lommano - comprendiamo che bisogna essere solidali, che bisogna capire lo stato di necessità della questione, che dobbiamo dar da bere agli assetati e lo facciamo ma, bisogna anche sapere che chi si reca in Capitanata, nel foggiano, potrà notare e vedere che la nostra acqua che a noi serve anche per bere, viene invece usata per i più svariati scopi in dispregio alla nostra sete. Con la siccità che attanaglia tutte le campagne del Basso Molise - ha concluso Lommano - penso che sia indispensabile rivedere i nostri rapporti con i politici pugliesi e con quelli della Capitanata di Foggia in particolare".
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Termoli
12 luglio 2012
Un incendio blocca la Bifernina per ore Necessario l’intervento di un Canadair TERMOLI. La Bifernina nella mattinata di ieri è rimasta chiusa al traffico per circa un’ora e mezza, con traffico deviato sulla statale 87, all’altezza dell’incrocio per Larino, a seguito di un vasto incendio che ha interessato un terreno incolto a ridosso della diga di Liscione. Solo da mezzogiorno l’arteria è tornata percorribile. Sul posto sono interventi squadre dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale che hanno operato per spegnere il rogo. Necessari anche i canadair, levati in volo per domare il fuoco intenso che, in pochi attimi, alimentato anche dal caldo ha distrutto la vegetazione spontanea. Sul posto, per canalizzare il traffico, gli uomini della Polizia stradale.
Cordisco: “Cammilleri dimentica la casa famiglia”
TERMOLI. “A Termoli sorgerà una casa per minori disagiati, ragazzi che hanno subìto molestie o maltrattamenti dai genitori e per i quali è intervenuto il Tribunale al fine di allontanarli dal disagio e restituirgli – dove possibile – un po’ di serenità. Un plauso all’Amministrazione Di Brino per questo. È una notizia importante e carica di significato, peccato che il mio Comune non abbia mai recepito gli input che il PD - peraltro era un progetto inserito anche nel nostro programma elettorale del 2009 - ha più volte inviato in tal senso. Ho sempre sollevato il problema ufficialmente nelle discussioni in Consiglio comunale, ho parlato ufficiosamente con in vari Assessori che si sono succeduti nelle girandole di giunta del Sindaco Cammilleri, ma nessuno ha avuto orecchie per sentire e buon senso da attuare. A Campomarino si spendono tanti soldi, basti pensare che la spesa corrente è aumentata di quasi 600 mila euro tra la fine del 2010 e l’inizio
del 2012, ma mai che si possa andare orgogliosi di un progetto per la comunità e per chi ne ha bisogno. Siamo bravi ad affidare lavori a ditte e professionisti di fuori regione, dando lavoro a ragazzotti che non sono i nostri, ma non siamo capaci di tutelare i campomarinesi. Eppure con una collaborazione diversa, più fruttuosa, con il coordinatore dell’ambito sociale di zona avremmo potuto essere noi il punto di riferimento di questo bel progetto. Il posto lo avremmo, basterebbe riattare la vecchia scuola elementare di Via Favorita, anche solo un’ala, e con il finanziamento regionale non ci sarebbe esborso dalle casse locali. Nel 2010, per i ragazzi al di sotto dei 18 anni affidati a strutture extra Regione, l’impatto nel bilancio è stato di oltre 150 mila euro, per non parlare del passato, e nel 2011 poco più di 80 mila, ma a prescindere dal lato economico che è sicuramente importante, non sradicare piccole creature dal proprio paese avrebbe un significato maggiore. Inoltre non è da sottovalutare come, in un momento di crisi, la gestione in proprio di una casa famiglia per minori avrebbe potuto creare posti di lavoro. Chissà se l’Amministrazione Cammilleri vorrà prendere finalmente atto delle proposte che vengono dalla minoranza ad esclusivo interesse della nostra comunità e chissà se ci sarà la possibilità – e la volontà - di inserirsi in un progetto di codesto tipo? Sindaco e Assessori, che ne dite di cominciare a pensare anche in termini diversi e più favorevoli per la gente che amministrate?” Vincenzo Cordisco
Salvo un gabbiano arenatosi L'Assessore Giuseppina Occhionero e l’Amministrazione comunale di Campomarino ringraziano i ragazzi del Corpo di CVP di Campomarino e le Guardie Ecologiche di Termoli per il piccolo ma efficace intervento prestato nei confronti di un gabbiano arenato sul bagnasciuga in località di Petacciato. Dopo i primi soccorsi prestati da alcuni turisti curiosi che hanno allertato le autorità competenti, tra cui anche il Comune di Petacciato, la Protezione Civile di Campomarino ha coordinato il soccorso dell'uccello marino successivamente trasportato presso il centro LIPU di Casacalenda (Lega Italiana per la Protezione Uccelli) che provvederà a tutte le cure necessarie. L'occasione è utile per ricordare che per ogni segnalazione di emergenza in mare e di tutela dell’ ecosistema marino è sempre attivo il numero nazionale 1530.
La domanda. Provincia disattenta
“Perché è stata cancellata la variante di Bonefro?” Con Delibera di Giunta n. 43 del 4 Aprile scorso, la provincia di Campobasso, nell’ambito dell’Accordo di programma “Trasporti e Infrastrutture Viarie”, per l’attuazione di opere di interesse regionale da finanziare con i fondi per le infrastrutture viarie trasferiti ai sensi della Legge 15/3/1997 n. 59 e del D.Lgs. n.112 del 31/3/1998, ha provveduto (non conosciamo le motivazioni) a cancellare la “Variante Esterna del Comune di Bonefro”, opera questa che interessa i cittadini di Santa Croce oltre a quelli di Bonefro, Rotello, Montelongo, ecc… Progetto di primaria importanza soprattutto dopo il sisma del 2002, che ha aggravato la già difficile situazione viaria interna di quel Comune e che era stata finanziata per un importo che superava i 4 milioni di euro dietro una forte spinta di molti Amministratori dell’area, compreso l’attuale Assessore regionale ai LL.PP. Antonio Chieffo, anche alla luce del nuovo assetto viario che per chi proveniente da Campobasso, arriva fino alla zona industriale del Comune di Bonefro. La realizzazione della “variante” consentiva al traffico veicolare che doveva raggiungere il Capoluogo, di non attraversare il tratturo (dissestato e senza manutenzione) così come succede oggi e di non entrare nel centro urbano di Bonefro, con tutte le conseguenze ampiamente note. L’intero importo dell’opera è stato deviato dalle “menti eccelsi” della Provincia, per la manutenzione di altre strade di competenza dell’Ente di Via Roma. La Regione a mio avviso, considerato il ritardo causato anche dalla precedente amministrazione di Palazzo Magno, avrebbe dovuto revocare il finanziamento e nominare un commissario ad acta, così come spesso ha fatto anche con molta celerità con i Comuni che presentavano delle inadempienze. Né risultano interventi dei Sindaci dei Comuni dell’area, tantomeno dei “solerti” Consiglieri Provinciali eletti in questo territorio che dovrebbero quantomeno tutelarlo fin dove è possibile, specie quanto ci si trova davanti un progetto tanto utile per la nostra zona e già pronta consegna per essere appaltato. Sarebbe opportuno da parte di chi dovrebbe rappresentare il territorio, fare meno inutili comparse alle “cerimonie” e più impegno concreto e fattivo per dare risposte e….non fumo ai bisogni dei cittadini. Ma questo è …..il nuovo che avanza!!!! Giovanni Gianfelice ex Sindaco di Santa Croce di Magliano
18 12 luglio 2012
Spettacolo
La voce della notte Non tutti vanno in vacanza, pub e pizzerie sono ancora frequentati e la movida è numerosa La notte non teme la crisi, o meglio, la crisi non intacca la scelta individuale di passeggiare per il centro, socializzare con gli amici, anche senza consumare, dando così l’illusione di grossi numeri. Ecco la carta vincente del centro storico, l’informalità, il libero accesso in un luogo ludico, dove si accede alla notte e lo si fa senza l’obbligo della consumazione. Incontrarsi con gli amici, in mezzo alla strada, chiacchierare, bere, farlo con chiunque passa, poter muoversi da un luogo all’altro ma restando nell’ambito del divertimento scelto, spostandosi, interagendo con tutti e toccando i confini della libertà della notte. La vitalità della movida per il momento, la vince sull’intolleranza dei cittadini del centro storico di Campobasso. Il sindaco ha posticipato la decisione della richiesta sulla chiusura all’una, a dopo l’estate. E bene ha fatto.
Giovani e meno giovani, hanno tutti il diritto di poter passare una serata all’aria aperta, di passeggiare con la famiglia senza la preoccupazione di un orario che spegna il divertimento. Nel capoluogo ora anche piazza Pepe è diventata un parcheggio, togliendo quella sensazione di libertà che dava il luogo senza auto. L’estate, che dura poco, è fatta per essere vissuta senza troppe restrizioni, le lamentele dei cittadini che vivono intorno ai pub, saranno sempre le stesse e ci saranno ogni anno. Ma si ripeterà ad ogni estate, il rito della movida nel centro storico, ed esisterà sempre, fin quando qualcuno, volendo dare una sterzata alla troppa allegria della notte, non mettrà un cancello all’ingresso del centro, con tanto di citofono, in modo tale che quando si arriva ci si annuncia e il portiere deciderà chi far passare e chi no. Va da sè che il ruolo principale sarà quello del portiere. chp
L’Eddie Lang di agosto
Il festival al castello Pignatelli tra live, jam session e worlshop Teatro. Festival dei dialetti
Jazz. Dal 18 al 21 luglio
Il cartellone del parco di via Lombardia
Campodipietra si prepara alla quattro giorni
CAMPOBASSO - Il “Festival del teatro dialettale” prenderà il via giovedì 19 luglio nel parco di via Lombardia. Alle 19.00 l’inaugurazione nel centro cittadino, alle 20.30 e poi alle 21.00 il programma al via nel parco. Il secondo appuntamento è previsto venerdì 20 luglio con la compagnia di Campobasso “I malriusciti” in “La lettera di mammà” con la regia di Maria Laura Sansone.
CAMPODIPIETRA- “Jazz in Campo” si prepara alla quattro giorni di musica (dal 18 al 21 luglio). I nomi ormai sono ben noti. Si comincia con Brian Blade, il 19 Carolina Brandes’, il 20 Claudio Filippini e il 21 si chiude con Hamilton De Holanda. L’inaugurazione di mercoledì, parter alle 18.00 con Jazz in campus, mostra di vinili e degustazione di thè e infusi. Alle 20.00 msotra enologica, alle 20.30 cena, alle 21.00 Majaria trio e alle 22.00 Brian Blade & the Fellowship band. Al termine jam session aperta a tutti.
MONTERODUNI - L’edizione 2012 dell’Eddie Lang jazz festival, si terrà dal 1° al 5 agosto nel giardino del castello Pignatelli di Monteroduni. Inaugura Guthrie Giovan & the followship, seguono Ludovic Beer e Daniele Gregolin, e sempre il 2 agoisto, a seguire Stochelo Rosenberg & Salvatore Russo.
ANNO VIII - N° 162 - GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
SPORT
30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
Serie D, Trivento con il fiato sospeso fino alle 12.00 di questa mattina
Trekking, la camminata sportiva con Noidea Prosegue la promozione del territorio
Per l’Atletico Trivento sono passati due mesi incandescenti, non solo per le alte temperature che imperversano nella nostra regione. Dopo le dimissioni presentate a fine campionato dal presidente Edoardo Falcione il futuro del club gialloblù è stato in balia dell’incertezza più assoluta e nonostante l’impegno dell’amministrazione comunale capitanata dal sindaco Mazzei la situazione della società trignina ha destato molta preoccupazione dal momento che il primo cittadino non è riuscito a coinvolgere nessun imprenditore locale in grado di poter sostenere economicamente il progetto gialloblù. Una corsa contro il tempo potrebbe salvare in extremis il Trivento dal fallimento. Grazie all’interessamento del presidente del Campobasso 1919 Marco Pulitano e del vice Angelo Di Stefano il titolo di serie D dovrebbe essere preservato, ma il condizionale è d’obbligo. A PAG. 21
Camminare è un modo di conoscere il mondo circostante affiancandolo e oltrepassandolo al ritmo naturale dei propri passi. Questo è il trekking e questo è ciò che l’Associazione culturale NOIDEA sta proponendo ai propri soci e a coloro che hanno l’aspirazione di unire l’attività fisica alla scoperta del territorio molisano. Il cammino iniziato qualche settimana fa lungo il tratturo Celano/Foggia, con appuntamenti nei fine settimana, è di certo suggestivo e rende l’idea di ciò che camminare può portare come benefici, non solo in termini fisici, a chi pratica questa attività. Infatti, il cammino sul tratturo aiuta a prendere consapevolezza dell’ambiente circostante, aiuta a capirne le esigenze naturali e a rispettarle, perché chi intraprende un cammino avverte su di sé la fatica e raggiungere o avvistare paesaggi spettacolari, come ad esempio nell’ultima tappa è capitato osservando da lontano la “Perla del Molise” Bagnoli del Trigno, diventa il raggiungimento di un risultato che va oltre il neutro dato statistico. A PAG. 22
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Sport
12 luglio 2012
Lega Pro - seconda divisione Organismo di controllo. La Co.Vi.Soc. non ha preso in considerazione il tentativo della società effettuato nella serata di martedì
Conseguenze. Ora occorreranno 9.000 euro come tassa per il ricorso e i rossoblù saranno penalizzati di 1 punto
Campobasso escluso, ma la posizione è stata sanata Nella giornata odierna si preparerà il ricorso che sarà inoltrato entro sabato: il 19 il Consiglio Federale della Figc renderà noti gli organici Come previsto e più volte annunciato è arrivata l’esclusione del Campobasso da parte della Co.Vi.Soc. Il tentativo effettuato nella serata di martedì non è andato a buon fine. La società, dopo aver provveduto a regolarizzare l’iscrizione, ha tentato di inviare la documentazione alla Co.Vi.Soc. per evitare l’esclusione in prima istanza. L’organismo di controllo non ne ha voluto sapere e ieri mattina ha escluso, come previsto, i rossoblù dal prossimo campionato di seconda divisione. Il tentativo era stato effettuato per due obiettivi principali: evitare il punto di penalizzazione e i 9.000 € necessari per la presentazione del ricorso. Ad ogni modo la società rossoblù ha sanato la propria posizione e anche nella giornata di ieri Ferruccio Capone è stato nel capoluogo di regione, accompagnato dal commercialista Ianiro. Da un lato è stato impegnato con la Banca di Lanciano e Sulmona per sistemare le ultime cose riguardanti la fidejussione, dall’altro ha avuto incontri in comune per la famigerata licenza d’uso. Quest’ultimo aspetto continua a preoccupare la società rossoblù. L’amministrazione comunale
A sinistra Ferruccio Capone, di fianco Gaudiano Capone
ha prodotto il documento che, però, ha delle particolarità che ci si augura non inficino il suo valore. Il comune ha concesso la licenza d’uso, impegnandosi ad effettuare quegli interventi necessari, sino al prossimo sopralluogo della Com-
In breve - ex rossoblù
missione Provinciale di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli che è prevista a settembre. In questo summit si verificherà la consistenza dei lavori di adeguamento e si concederà una nuova agibilità. Nella giornata odierna la società
rossoblù preparerà il ricorso e al massimo entro sabato sarà inoltrato agli organi competenti. Come più volte riferito l’ultimo passaggio riguarderà il Consiglio Federale della Figc che il 19 luglio renderà noti gli organici della Lega Pro.
Altobello torna al Bari, Volpe vicino al Quormi, Visconti al Latina
Errico Altobello
Secondo indiscrezioni il difensore classe '90 Errico Altobello, ex Salernitana, Campobasso e da gennaio al Portogruaro, ritornerà alla casa madre, ossia al Bari, detentore del cartellino. Il calciatore partirà in ritiro con i pugliesi. Potrebbe essere il primo italiano ad approdare nel campionato maltese in questa sessione estiva di mercato: Stefano Volpe (24). Il centrocampista esterno, ex Salernitana, Potenza, Olbia e Campobasso, si legge ancora su TuttoLegaPro.com,
avrebbe ricevuto un contatto dal Qormi, compagine che milita nel massimo campionato di Malta. Valerio Visconti è prossimo a seguire Fabio Pecchia nella sua avventura al Latina. Il preparatore dei portieri, ex Foggia e Campobasso, entrerà a far parte dello staff tecnico della compagine laziale, ritrovando così Pecchia con il quale ha condiviso l'esperienza in Puglia con il diavolo. TuttoLegaPro.com
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Sport
12 luglio 2012
Calcio serie D
Trivento, tutti con il fiato sospeso Questa mattina alle 12.00 scadono i termini per l’iscrizione al campionato
Di Stefano e Pulitano
Il club gialloblù dovrebbe essere salvo ma solo con l’acquisizione della srl da parte di Pulitano Per l’Atletico Trivento sono passati due mesi incandescenti, non solo per le alte temperature che imperversano nella nostra regione. Dopo le dimissioni presentate a fine campionato dal presidente Edoardo Falcione il futuro del club gialloblù è stato in balia dell’incertezza
più assoluta e nonostante l’impegno dell’amministrazione comunale capitanata dal sindaco Mazzei la situazione della società trignina ha destato molta preoccupazione dal momento che il primo cittadino non è riuscito a coinvolgere nessun imprenditore locale in grado di
poter sostenere economicamente il progetto gialloblù. Una corsa contro il tempo potrebbe salvare in extremis il Trivento dal fallimento. Grazie all’interessamento del presidente del Campobasso 1919 Marco Pulitano e del vice Angelo Di Stefano il titolo di serie D dovrebbe essere preservato, ma il condizionale è d’obbligo. In mattinata i due dovrebbero essere a Roma per presentare regolare domanda di iscrizione al campionato ma con una sorta di “riserva” legata alla srl gialloblù le cui quote dovrebbero, nei prossimi giorni, essere trasferite dal vecchio presidente Falcione alla nuova dirigenza alla presenza di un notaio. Insomma occorreranno dei tempi tecnici affinchè si possa dar vita ad una nuova società la cui denominazione resterà, almeno per questa stagione, quella dell’Asd Atletico Trivento. Non resta dunque che attendere la giornata odierna per sapere quali scenari si apriranno in casa Trivento e soprattutto quale destino sarà riservato al club trignino. ANPA
Ecco tutti gli adempimenti da compiere Entro le 12 di questa mattina tutte le società ammesse a partecipare al prossimo campionato di serie D sono chiamate ad effettuare una serie di adempimenti di carattere economico, pena l’esclusione. Innanzitutto ci sono da pagare quattro tasse, oltre ad un acconto spese del valore di euro 3.250,00, vale a dire la tassa associativa: € 250,00, l’assicurazione sui tesserati: € 2.500,00, i diritti d'iscrizione Campionato Nazionale Serie D: € 10.000,00 ed i diritti
d'iscrizione Campionato Nazionale Juniores: € 2.000,00. Altra incombenza riguarda il deposito della fideiussione bancaria di importo pari a € 31.000,00. Deve poi essere allegata anche una documentazione che attesti la disponibilità del campo di gioco L'inosservanza del termine ultimo comporterà l'esclusione della società dal Cam-
pionato Nazionale Serie D 2012/2013. Inoltre, nel caso di mancata partecipazione al Campionato Nazionale Juniores, la società in questione verrà sanzionata a titolo amministrativo con ammenda di € 15.000,00. redsport
L’Agnonese a caccia di un centrocampista D’Ambrosio si è accasato all’Ischia, club ambizioso che punta alla vittoria del campionato
Un brutto colpo in casa Agnonese ma la notizia era nell’aria soprattutto dopo che nella giornata di lunedì era saltato l’incontro tra le parti. Le strade di Michele D’Ambrosio e dell’Olympia Agnonese si sono divise nelle scorse ore; il forte centrocampista abruzzese infatti ha ricevuto un’offerta irrinunciabile dall’Ischia, ambizioso club campano che punta alla vittoria del campionato e guidato in panchina da Sasà Campilongo. E così ,dopo una stagione da incorniciare, il team granata perde uno dei suoi protagonisti indiscussi, un calciatore di assoluta qualità e di grande esperienza. Ora il direttore sportivo Maurizio Sabelli dovrà trovare un valido sostituto, impresa difficile ma non impossibile. Un altro ex granata Fabio Alleruzzo ha firmato con i campani della Sarnese, per il calciatore si tratta di un ritorno in serie D dopo due stagioni trascorse in forza al Fondi, in Seconda Divisione. AP
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Sport
12 luglio 2012
Trekking
La camminata sportiva con Noidea Continua l’attività estiva attraverso i territori molisani con i membri dell’associazione culturale
Camminare è un modo di conoscere il mondo circostante affiancandolo e oltrepassandolo al ritmo naturale dei propri passi. Questo è il trekking e questo è ciò che l’Associazione culturale NOIDEA sta proponendo ai propri soci e a coloro che hanno l’aspirazione di unire l’attività fisica alla scoperta del territorio molisano. Il cammino iniziato qualche settimana fa lungo il tratturo Celano/Foggia, con appuntamenti nei fine settimana, è di certo suggestivo e rende l’idea di ciò che camminare può portare come benefici, non solo in termini fisici, a chi pratica questa attività. Infatti, il cammino sul tratturo aiuta a prendere consapevolezza dell’ambiente circostante, aiuta a
capirne le esigenze naturali e a rispettarle, perché chi intraprende un cammino avverte su di sé la fatica e raggiungere o avvistare paesaggi spettacolari, come ad esempio nell’ultima tappa è capitato osservando da lontano la “Perla del Molise” Bagnoli del Trigno, diventa il raggiungimento di un risultato che va oltre il neutro dato statistico. Il trekking è un’attività capace di unire alla passione del camminante anche la ricerca dell’attento osservatore così ogni cammino diviene un momento di approfondimento personale e culturale. Ciò vale per ogni tipo di tragitto intrapreso con cognizione di causa, sia nel lungo e radicato percorso degli itinerari tratturali, vie di comuni-
cazione capaci di condurci a piedi in paesi poco battuti dai percorsi di massa, sia nelle salite sulle montagne del Matese, precisamente sul monte Mutria, effettuata domenica sempre da Noidea con un gruppo di appassionati. Ottocento metri di dislivello dal punto di partenza fino agli oltre 1800 metri della cima del Mutria, percorsi attraverso sentieri montani che hanno conservato la propria aspra e incontaminata bellezza. Prossimi appuntamenti per il trekking sul tratturo CelanoFoggia, una nuova tappa per risalire verso la zona di Pietrabbondante; mentre, per il trekking montano, prevista un’escursione sul Miletto presumibilmente per l’ultimo fine settimana di luglio
L’appuntamento.
Volley.
L’ex Fenice Sesto in A2 con il Brolo
“Beach Volley Cup CB” al Centro Sportivo Galassport
“Torno con entusiasmo, l'anno trascorso ad Isernia mi è servito per fare gavetta nella categoria” Dopo la scomparsa della Fenice Isernia gli ex atleti biancazzurri sono tornati sul mercato. Uno dei primi a trovare sistemazione è stato il valido centrale calabrese Nicola Sesto che è il primo acquisto della Volley Brolo società siciliana che per la prima volta parteciperà al campionato nazionale di A2. Per Sesto si tratta di in ritorno, visto che ha vestito per tre anni(dal 2008 al 2011) la casacca del Brolo in B1 per poi spiccare il volo in categoria superiore ad Isernia. Con la maglia della formazione molisana Nicola ha saputo imporsi al centro realizzando nel corso della stagione 192 punti, facendosi valere sia in attacco che a muro. Dopo la salvezza e la delusione per la scomparsa della Cicchetti, Sesto è pronto per la nuova avventura isolana: “ Sono onorato ed orgoglioso di poter rivestire la casacca bianco blu
. Torno a Brolo con moltissimo entusiasmo e voglia. Penso che l’anno trascorso ad Isernia mi sia anche servito per poter fare un po’ di gavetta sul campo e credo,
Nicola Sesto
quindi, di poter essere utile per raggiungere l’obbiettivo prefissato dalla società che è quello di mantenere la categoria”. redsport
Presso il Centro Sportivo Galassport di Campobasso sta per terminare (venerdì è l’atto conclusivo) la seconda edizione del "Beach Volley Cup CB". Il torneo, autorizzato Fipav, vede 3 tabelloni (2x2Misto - 2x2Maschile - 4x4 Misto) per un totale di 25 squadre iscritte. Le gare si svolgono tutti i giorni, tranne il sabato e la domenica, a partire dalle 18.30 e anche questa seconda edizione vede una buona partecipazione di pubblico. Non mancano nomi importanti di pallavolisti e pallavoliste molisani come Paduano,Carlozzi, Manna, Viola, Felaco, Laudati e tanti altri ancora. Novità importante di questa edizione è rappresentata dalla della diretta streaming che è possibile seguire su Facebook alla pagina dedicata al Centro Sportivo Galassport. redsport