Quotidiano - 14 Giugno 2012

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ANNO VIII - N° 138 - GIOVEDÌ 14 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Filippo Monaco

L'Oscar del giorno lo diamo al consigliere regionale, Filippo Monaco. In questi giorni dove la politica è riuscita solo a fare polemica, l'esponente politico di opposizione, sulla questione Solagrital, ha indicato una possibile proposta già formalizzata in una sua mozione presentata in Consiglio regionale. Diversamente da alcuni suoi colleghi, che parlano solo di denunce, di commissariamenti e di caccia alle streghe, ha avuto la responsabilità politica di indicare una strada programmatica.

Il Tapiro del giorno a Roberto Ruta

CAMPOBASSO Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta presidente dell'assemblea regionale del Pd. Dopo il suo ritorno alla guida dell'organismo del partito, non è riuscito a dare una linea stabile e, soprattutto, a dire la sua su quanto sta accadendo a livello politico sul territorio. Dopo una breve sua 'incursione' a Isernia, al termine del ballottaggio, se ne sono perse nuovamente le tracce politiche. Ancora una volta, nella strategia rutiana, finisce con il prevalere la linea del silenzio.

La madre muore ma lei continua a riscuotere la pensione Denunciata A PAG. 10

CAMPOBASSO

Concussione, Picciano assolto, mentre si prescrive il reato di voto di scambio A PAG. 11

CAMPOBASSO

Truffa del farro: mancano i testimoni della difesa L’udienza slitta a settembre A PAG. 11


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2 14 giugno 2012

Abbiamo deciso di protestare in modo plateale per farci ascoltare dalla politica

Tarantino: Fiat e Dr Intervengano le istituzioni CAMPOBASSO. L’intenzione era quella di attirare l’attenzione delle istituzioni, della politica. La Fiom non molla e va avanti sulla propria strada per rivendicare la salvaguardia dei diritti dei lavoratori. Ieri mattina alcuni lavoratori sono saliti sul tetto dello stabile che ospita la sede dell’assessorato regionale al Lavoro. Un primo risultato l’hanno ottenuto: quello di essere ricevuti dal Prefetto, che ha assicurato il proprio impegno. Non solo: il prossimo 19 giugno ci sarà un incontro con il presidente della Regione, Michele Iorio. Dunque, qualcosa sembra muoversi. Giuseppe Tarantino, segretario regionale del sindacato, spiega le ragioni della clamorosa iniziativa. Segretario, una protesta forte, quella messa in atto… “Un modo estremo, plateale per farsi ascoltare dalla politica. Sono troppe le vertenze in corso, a livello regionale, oltre a quelle nazionali”. Perché avete deciso di organizzare questa giornata di mobilitazione oggi? “Perché la Fiom nazionale ha chiesto proprio in questo periodo, dal 13 al 15 giugno, la nostra mobilitazione in tutta Italia, contro le modifiche introdotte all’articolo 18, all’articolo 8 e tutti gli altri provvedimenti che minano i diritti dei lavoratori. Quindi abbiamo associato questo momento nazionale alla situazione molisana, riferita, in particolare, alle vertenze Fiat e Dr”. Parliamo della Fiat, di quello che sta accadendo all’interno dello stabilimento di Termoli… “La Fiat, ha strumentalizzato la sentenza del tribunale di Larino, applicando il contratto 2008 anche per quanto ri-

Il segretario regionale della Fiom spiega le ragioni della protesta inscenata ieri all’assessorato al Lavoro guarda la parte economica. Dal 2008 ad oggi ci sono stati anche dei contratti integrativi che andavano ad aumentare il salario, previsti per altro anche nei contratti interni firmati. Quindi la Fiat in questo caso ha assunto un comportamento contraddittorio. In sostanza c’è stata la decurtazione del salario agli iscritti Fiom, facendola ricadere sulla magistratura”. Ha ottenuto qualche risultato il presidio? “Abbiamo sollecitato ed ottenuto dalla Prefettura il suo intervento. In sostanza il Prefetto riferirà al Governo, coinvolgendo anche il Parlamento su quanto accade a Termoli. Il prefetto ci ha ricevuti subito garantendo sostegno alla nostra iniziativa. Abbiamo chiesto l’intervento delle istituzioni affinché la Fiat non continui ad applicare le decurtazioni sui salari, come ha fatto fino ad oggi, in attesa di un confronto legale che definisca la situazione, sotto ogni aspetto. Lo scopo di questo atteggiamento, è evidente, è quello di distruggere l’organizzazione sindacale della Fiom che non ha sottoscritto l’accordo all’interno degli stabilimenti. Chiediamo inoltre alla classe politica regionale di prendere una posizione forte su questo argomento. Non solo sulla tutela dei diritti dei lavoratori, ma anche sul futuro dell’azienda. Non conosciamo il piano industriale che riguarda lo stabilimento di Termoli”. L’altra vertenza alla quale faceva riferimento è quella della Dr di Macchia

d’Isernia… “Abbiamo chiesto alle istituzioni regionali ed alla prefettura di convocare un tavolo istituzionale, invitando la Dr , per capire quale è il futuro dello stabilimento molisano, a prescindere da quello che accadrà a Termini Imprese. Da circa un anno chiediamo un confronto con la proprietà per conoscere il piano industriale. Ma siamo stati sempre ignorati, come organizzazione sindacale. Non abbiamo ottenuto nessuna risposta. Perciò abbiamo chiesto alla politica di prendere in mano la situazione, perché siamo seriamente preoccupati”. Fiat, Dr, ma ovviamente in Molise l’emergenza occupazione riguarda molte altre aziende, anche se di piccole e medie dimensioni… “La situazione è estremamente grave. E’ in atto una vera e propria emorragia e purtroppo la classe politica non interviene per fronteggiare quella che sta diventando una vera e propria emergenza. A me pare che l’oggetto di discussione in questo momento siano i ricorsi elettorali e le dimissioni per far sciogliere le amministrazioni comunali”. Cosa pensa il sindacato di questa situazione, riferita alla presentazione del ricorso elettorale che ha annullato le elezioni regionali,

In un momento così difficile è necessaria la coesione e la responsabilità da parte di tutti Il Prefetto ha annunciato il suo sostegno Con Iorio incontro il 19 giugno

ma anche alla caduta del Consiglio comunale di Isernia? “Abbiamo una legge elettorale che danneggia i cittadini. A distanza di poco tempo si torna di nuovo a votare. Le conseguenze di questa situazioni sono particolarmente gravi. Proprio in questo momento particolarmente difficile, quando è necessaria la maturità ma anche la coesione, la responsabilità da parte della classe politica per affrontare la situazione, viene meno il sostegno concreto delle istituzioni. Non so se è un problema legato alle persone, alla serietà nei comportamenti, alle leggi… Non so. Certo è che la situazione è particolarmente preoccupante e va affrontata con interventi rapidi e concreti”. Il Prefetto ha assicurato il proprio impegno a riportare le vostre istanze al Governo. Ma la Regione? Avete avuto un confronto su questi temi? “Abbiamo ottenuto rassicurazioni circa l’incontro che avremo il prossimo 19 giugno con il presidente della Regione Iorio. Avremo il modo di discutere con il governatore delle due vertenze che al momento ci preoccupano più delle altre, vale a dire la Fiat e la Dr”. E’ fiducioso? “Sono realista. Attendiamo di parlare con il presidente della Giunta regionale per capire se ci sono i margini per affrontare e risolvere positivamente le due vertenze che preoccupano centinaia di lavoratori e le loro famiglie”.


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3 14 giugno 2012

Singolare protesta della Fiom Cgil all’assessorato regionale Petraroia: “Si apra una tavolo in prefettura a Campobasso” CAMPOBASSO. Una delegazione di operai e delegati dello stabilimento Fiat di Termoli e del Gruppo DR Motor di Macchia d’Isernia, guidata dal segretario generale della FiomCgil del Molise, Giuseppe Tarantino, è salita ieri mattina sul tetto dell’Assessorato regionale al Lavoro a Campobasso, per protestare contro l’assenza delle istituzioni nella gestione delle molteplici vertenze aperte e delle innumerevoli crisi aziendali locali. La delegazione di operai è scesa solo dopo la rassicurazione ottenuta dal presidente Michele Iorio di incontrarli il prossimo 19 giugno per l'apertura di un tavolo sulla problematica. "In particolare la Fiom-Cgil - ha sostenuto il consigliere regionale Michele Petraroia denuncia la decurtazione salariale fatta in via del tutto arbitraria dai vertici Fiat per i

Metalmeccanici sul tetto “Lavoro? Un miraggio” propri iscritti che lavorano nello stabilimento di Termoli, disattendendo una recente sentenza del Tribunale di Larino che dava ragione alla Fiom. Protesta inoltre per il mancato esame della vertenza del Gruppo DR Motor, di Macchia d’Isernia, in predicato di acquisire l’ex-stabilimento Fiat di Termini Imerese, ma con

Simonetti: “Atm, ancora senza stipendio i dipendenti” CAMPOBASSO. E' la Cgil trasporti a denunciare la questione relativa all'Atm, la nuova Azienda del trasporto pubblico locale in difficoltà per i mancati pagamenti della Regione. "Sin dall’inizio della costituenda Società ATM Spa, La Società non ha ottemperato al pagamento delle retribuzioni nei termini negozialmente stabiliti dall’art. 5 lett. F) del contratto di servizio sottoscritto con la Regione Molise, con ritardo sempre crescente che in alcuni casi (si pensi alla mensilità di febbraio 2012) ha superato i quaranta giorni. Ciò non solo ha comportato e comporta notevoli danni per i dipendenti, ma costituisce chiara ed inequivocabile reiterazione dell’inadempimento di cui al predetto articolo, con ogni conseguenza circa la possibilità di risolvere ipso jure il contratto di servizio".

La Cgil trasporti ritiene che pur essendo la previsione di cui al predetto art. 5 lett. F) rimesso alla valutazione dell’Ente Regionale, non può non evidenziarsi come il ritardo sistematico, "assunto in spregio all’accordo di servizio sin dalla sua sottoscrizione, richieda l’intervento immediato della Regione Molise volto, laddove possibile, al rispetto dell’accordo o, subordinatamente, alla risoluzione dello stesso; anche perchè l’Ente Regionale, conferendo un servizio pubblico, non solo deve garantire il fine pubblico perseguito, ma è soggetto a precise responsabilità, anche di carattere solidale, in virtù di quanto previsto dall’art. 29 D.lgs. 276/2003". Sempre per il segretario Simonetti, va rivalutata l'intera questione. "Il sindacato è consapevole di non poter incidere direttamente sul vincolo contrattuale che lega la Regione Molise alla Società ATM p.A., ma ben può diffidare la stessa ATM al puntuale pagamento della retribuzione, trattandosi di credito alimentare, anticipando sin da ora che contra saranno adite le più competenti autorità giudiziarie, anche e se del caso, in virtù dell’obbligo di cui al predetto art. 29 D.lgs. 276/2003".

problemi aperti anche nell’azienda molisana. Nell’esprimere solidarietà agli operai e delegati che hanno avviato una protesta così forte, sollecito un urgente intervento del Presidente della Giunta regionale, che ricopre anche la funzione di assessore al Lavoro, teso a sbloccare la vicenda e convocare un tavolo negoziale sul-

l’emergenza lavoro, sulle crisi aziendali e nello specifico sulle vertenze Fiat e DR Motor, dando seguito alle attività istituzionali avviate in sede di Commissione Lavoro e agli impegni assunti in Consiglio Regionale. Sollecito inoltre chiude Petraroia - il prefetto di Campobasso ad adoperarsi per favorire una soluzione ne-

goziale tra le parti che ponga fine alla protesta, predisponendo contestualmente misure di salvaguardia per la pubblica incolumità nello stabile dell’Assessorato al Lavoro, verificando l’eventuale necessità di coinvolgere i Vigili del Fuoco o altre strutture preposte alla tutela della sicurezza delle persone".

La proposta. Per il consigliere regionale vanno utilizzati i fondi Ue

Solagrital, per Monaco si crei il polo avicolo CAMPOBASSO. "Già a fine aprile il sottoscritto ha presentato una mozione che raccoglieva le istanze dei lavoratori e dei sindacati e che si ricollegava a una delibera del Consiglio Comunale di Bojano approvata all’unanimità per il rilancio della Solagrital attraverso i “Grandi Progetti” previsti dall’Unione Europea". Lo sostiene il consigliere regionale, Filippo Monaco, rilanciando la necessità di rafforzare l'area produttiva rilanciando la filiera dell'agroalimentare. Si tratta di un'iniziativa politica di proposta e programma che si distingue anche da quanto registrato in questi ultimi giorni con accuse fatte a vanvera e generiche dichiarazioni d'intenti che non fanno il bene di nessuno. "Torniamo dunque sulla questione, non ancora discussa in Consiglio Regionale - aggiunge Monaco - per ribadire come la strada indicata dai lavoratori e dallo stesso Consiglio Comunale di Bojano, sia l’unica soluzione percorribile se si vuole risolvere questa complessa vicenda e salvaguardare i posti di lavoro, diretti e derivanti dall’indotto, di quanti ruotano intorno all’azienda. È fondamentale che Bojano diventi un polo agroalimentare di eccellenza, in grado di attrarre produttori avicoli anche

dalle regioni limitrofe. È infatti necessario puntare sul rafforzamento della filiera avicola: attraverso la partecipazione ai “Grandi Progetti” previsti dal Regolamento CE n. 1083/2006, sarebbe possibile usufruire di ingenti fondi, che potrebbero essere utilizzati per dare il via a un accordo interregionale che renda la Solagrital il centro di una filiera avicola efficace e competitiva". Del resto, proprio l'azienda ha toccato quota 96 milioni di fatturato e, se non fosse per i debiti lasciati in gestione dalla precedente esperienza, potrebbe già essere competitiva. "Tramite progetti mirati realizzati con il coinvolgimento di altre piccole imprese del settore - sottolinea il consigliere Monaco - sarebbe possibile non solo salvaguardare gli esistenti posti di lavoro, ma soprattutto incrementare i livelli occupazionali. Inoltre, la costituzione e lo sviluppo di un polo di questo tipo favorirebbe in modo significativo la competitività del sistema produttivo regionale, garantendo la salvaguardia dei posti di lavoro. Questo del resto - chiude Filippo Monaco - è ciò che i lavoratori, le maestranze, i sindacati chiedono oggi alla politica: sostenere le soluzioni individuate e seguire con coerenza percorsi fattibili e condivisi".


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4 14 giugno 2012

La questione. In uno studio dell’Ispra i dati relativi alla situazione dello smaltimento

CAMPOBASSO. Quanto sta accadendo a Riano in provincia di Roma per la realizzazione della discarica dei rifiuti urbani, rischia di ripercuotersi in varie parti del territorio italiano, Molise compreso. In regione, infatti, insistono tre discariche che raccolgono 132mila tonnellate di rifiuti. La verità è che bisogna guardare alla previsione di un impianto di smaltimento capace di riciclare i rifiuti, produrre composti e ottenere energia elettrica a impatto zero, facendo guadagnare amministrazioni e cittadini. Diversamente non finirà mai la tarantella “discarica a te, no discarica a me” che innesca solo una guerra tra poveri. Il più sfortunato otterrà in cambio una discarica sul proprio territorio, il che equivale a una grossa buca piena zeppa di rifiuti indifferenziati o differenziati. È evidente che qualcosa non funziona. Su questa problematica c’è bisogno che si apra un grosso dibattito, altrimenti si rischia come al solito di fregarsene democraticamente dei cittadini e fargli calare qualsiasi decisione irresponsabile, con l’unico obiettivo di arricchire qualcuno a discapito dei comuni e dei territori. Così non si va da nessuna parte. Non si risolve nulla. I metodi per smaltire i materiali senza dover presentare costi salatissimi ai cittadini ci sono. Cambiamento culturale e certezze normative dovranno essere

L’indicazione. Puntare su raccolta differenziata e sistemi per recuperare energia

Rifiuti, il Molise butta tutto nelle discariche 132.153 tonnellate

Rifiuti prodotti

413 kg/ab.

Pro capite

12,8 % Raccolta differenziata

111.000 tonnellate

In discarica

Va aperto un confronto sui moderni sistemi e individuare progetti da finanziare con i fondi europei gli elementi per invertire in sistema. Passo importante e determinante è l’introduzione della raccolta spinta porta a porta, unico sistema in grado di raggiungere in breve tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70% di rifiuto differenziato che in Molise è ancora troppo basso. In contemporanea si dovranno necessariamente inserire iniziative di intervento pubblico di attività di compostaggio comunale (il

compostaggio è un processo di trasformazione di scarti organici, la cosiddetta frazione umida dei rifiuti solidi urbani, in una biomassa, detta “compost” che ha svariati usi biodegradabili), realizzare piattaforme per il riciclaggio e il recupero dei materiali, in modo da reinserirli nella filiera produttiva. Diversamente, si corre il rischio che a saltare sia l'intero sistema di raccolta e smaltimento rifiuti.

Il punto.

Sulla questione va cambiato il passo CAMPOBASSO. Troppi rifiuti in discarica in Molise, che risulta la Regione che negli ultimi anni ha aumentato di più questo tipo di smaltimento quando in tutte le altre si tende, più o meno lentamente, a ridurlo. Infatti, nel 2010, ha smaltito in discarica 111.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani e negli ultimi anni la quota di rifiuti smaltiti in discarica è aumentata notevolmente, ovvero del 18,30%. Il Molise ha una produzione annua di 132.153 tonnellate di rifiuti solidi urbani e fa registrare un incremento del 14,88% nel periodo contro un incremento medio in Italia del 14,66%. Il Molise, inoltre, ha una produzione pro capite di rifiuti solidi urbani sotto la media nazionale: 413 Kg/ab/anno contro un valore medio italiano di 550 e produce sempre meno con un calo di ben 13 kg rispetto al 2009. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, in Molise, nel 2010, il 12,8% dei rifiuti è' smaltito in modo differenziato con un piccolo aumento rispetto all'anno precedente contro un aumento medio in Italia del 12,7%. E' quanto emerge dal rapporto annuale stilato dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

Le scuole abruzzesi promuovono un faccia a faccia tra i rappresentanti di ieri e i cittadini di domani L’AQUILA. Gli onorevoli in pensione insegneranno educazione civica nelle scuole di primo e secondo grado. Lo ha deciso l'ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo su proposta dell'associazione degli ex parlamentari della Repubblica di Abruzzo e Molise. “L’iniziativa, sviluppata in base ad appositi incontri con gli studenti organizzati dalla direzione scolastica – si legge in una nota – consentirà all'associazione

Da parlamentari a insegnanti di educazione civica di concorrere alla formazione culturale e civica dei giovani fornendo conoscenze ed esperienze parlamentari”. Si parte nella provincia de L’Aquila e solo in un secondo momento, forse, verranno coinvolte le scuole molisane, in quello che si preannuncia un vero

e proprio faccia a faccia tra rappresentanti di ieri e cittadini di domani: gli ex deputati, infatti, potranno favorire la conoscenza della Costituzione, dello Statuto regionale, delle organizzazioni politico – amministrative del territorio, nonché narrare la storia

istituzionale e le tappe salienti degli enti regionali, provinciali e comunali. Una sorta di diario del palazzo, depurato delle appartenenze partitiche o ideologiche e volto ad avvicinare i giovani ai luoghi della decisione pubblica. L’auspicio è che si possano gettare da subito le basi per importare l’iniziativa nelle nostre classi, magari già dall’inizio del prossimo anno scolastico.


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5 14 giugno 2012

Paolo Frattura e la ‘maledizione’ delle feste elettorali

Il punto.

Integrazione Cardarelli Cattolica, l’ora di fare di Giuseppe Di Iorio CAMPOBASSO. Non tocca a noi conoscere chi e come debba assumere il provvedimento perchè si arrivi all'integrazione tra Cattolica e Cardarelli. Noi torniamo a ribadire la necessità che si parta dalla necessità di mettere al centro il paziente, il suo sistema affettivo e relazionale e costruire un percorso di cura perfettamente adeguato alle sue necessità per dare vita al progetto della Città della Salute, della Ricerca e della Didattica che potrebbe nascere a Campobasso. E' questo il solco da tracciare e nel quale innestare una nuova linea di programma attraverso l'ospedale Cardarelli, il centro medico della Cattolica e l'università degli studi con la facoltà di Medicina. Non fare partiti a favore dell'una o dell'altra struttura. Sono tante e complesse le componenti che concorrono a questo primo, fondamentale obiettivo del terzo millennio capace di guardare alla salute di noi tutti: un servizio sanitario pubblico sempre più evoluto e integrato; un incremento di saperi e tecnologie che modifica ogni giorno il ruolo del clinico, del ricercatore, del tecnico, dell’infermiere; una volontà pubblica e politica, come la Regione Molise che può porsi all’avanguardia per qualità del suo sistema sanitario e per quantità di innovazione e di progetti di ampio respiro; la capacità di strategia e di visione per fondere funzioni ospedaliere, sanitarie, di cura, di accoglienza, di formazione e di ricerca in un unico, grande progetto aperto alla città; la determinazione a mettere in relazione tanti saperi e competenze diversi in campo scientifico, didattico, formativo, urbanistico e territoriale. Dentro la Città della Salute, della Ricerca e della Didattica potrebbero aversi tante opportunità. Proprio per questo si tratta di un progetto delicato e complesso, in cui tutti gli elementi in campo devono trovare un giusto equilibrio per giungere alla realizzazione finale. Perchè? Perché può contare su attività e competenze di eccellenza, diventare punto di riferimento e di avanguardia in ambito oncologico, neurologico, cardiologico e quant'altro dando luogo a un nuovo complesso sanitario. Naturalmente deve essere un’iniziativa pubblica pensata per il pubblico, ovvero per fornire una nuova piattaforma di sviluppo per tre strutture di eccellenza nella clinica, ricerca e didattica - Ospedale Cardarelli, Centro medico Cattolica e Polo universitario che necessitano di nuovi spazi e prospettive di sviluppo per crescere ed essere ancora più competitive per assicurare quel salto di qualità che i cittadini si attendono.

CAMPOBASSO. "Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, ego me baptizzo contro il malocchio. Puh! Puh! E con il peperoncino e un po' d'insaléta ti protegge la Madonna dell'Incoronéta; con l'olio, il sale, e l'aceto ti protegge la Madonna dello Sterpeto; corrrrrno di bue, latte screméto, proteggi questa chésa dall'innominéto". Così Lino Banfi nel film Occhio, malocchio, prezzemolo, finocchio nel ruolo di Altomare Secca. Una scena che ci è scorsa dinanzi agli occhi, come un film da rileggere, e che hanno visto protagonista il leader del centrosinistra, Paolo Di Laura Frattura nel corso di due momenti particolari della sua azione politica. La sera dello scrutinio delle Regionali, era ottobre 2011, venivano accese piccole miccette d'artificio dinanzi la sua sede elettorale in via Mazzini a Campobasso perchè si dava per certo la vittoria del candidato presidente della Regione del centrosinistra.

Alle Regionali spari e miccette per una vittoria poi non avutasi Alle Comunali di Isernia plaude a De Vivo che non parte Fuochi fatui si sarebbero rilevati alla luce della conclusione dello scrutinio. Una manciata di voti dallo sfidante Michele Iorio ma, proprio per questo, delusione ancora più forte. Sette mesi dopo, a Isernia, Ugo De vivo supera al ballottaggio Rosetta Iorio. Paolo Frattura si pre-

senta in conferenza stampa, unitamente al neo sindaco, per festeggiare il risultato uscito dalle urne. Già si pensa alla 'rivincita' alle Regionali anche se nessuno ha fatto i conti con i numeri e le posizioni politiche in campo. Tanto che lunedì 11 giugno, i consiglieri comunali del centrodestra si presentano dinanzi al notaio per firmare le dimissioni e far cadere l'intero Consiglio ancor prima dell'avvio. Fuochi d'artificio, così, ancora riposti da parte di Paolo Frattura che, evidentemente, non riesce a chiudere le partite elettorali come vorrebbe. Ad ottobre, a Campobasso, miccette sparate e, poi, prontamente ritirate; a maggio, a Isernia, conferenza stampa in pompa magna per, poi, gridare allo scandalo dopo le dimissioni dei consiglieri di centrodestra. Non c'è che dire, "Occhio, malocchio, prezzemolo, finocchio", come declamerebbe Lino Banfi nel suo ruolo di Altomare Secca.

La manifestazione.

Iorio a Trieste per l’Euroregione “Nuova strategia Adriatico-Ionio” CAMPOBASSO. Il presidente della Regione Molise Michele Iorio, anche nella sua qualità di Presidente dell’Euroregione Adriatica, ha partecipato ieri, a Trieste, allo Stakeholders’ Workshop on Maritime Affairs. Presenti all’incontro, tra gli altri, il presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, il Vicepresidente dell’Abruzzo, Alfredo Castiglione, il Sottosegretario agli Esteri italiano, Marta Dassù, il Ministro degli Esteri della Slovenia, Igor Sen ar e il Viceministro degli Esteri croato, Joško Klisovic. Il workshop di ieri ha concluso una due giorni di incontri tecnici che hanno portato i livelli istituzionali governativi, regionali e locali a confrontarsi sul percorso teso a costruire una Strategia di sviluppo Adriatico-Ionica, per giungere alla creazione di una Macroregione Adriatico-Ionica riconosciuta dalla UE. In un recente Consiglio Europeo, infatti, è stata riconosciuta la validità della programmazione di uno sviluppo sostenibile ed integrato di un’ area omogenea, come il bacino Adriatico-Ionico. Occorre ora, come hanno ribadito tutti i relatori e principalmente il Sottosegretario Dassù, giungere entro dicembre di quest’anno, da parte dei vertici UE, all’avvio ufficiale dell’analisi e della definizione di una strategia Adriatico-Ionica che è la precondizione per la definizione della Macroarea. Area che include, peraltro, Paesi non ancora entrati nella UE, e ne facilita, e quindi ne accelera, le procedure di adesione, ottemperando così ad una precisa volontà italiana di un allargamento dell’Unione. L’iter di studio e messa a punto della Strategia dovrebbe terminare, per essere definitivamente approvato dal Consiglio Europeo, entro il 2014.

Il Presidente Iorio ha, quindi, portato l’esperienza dell’Euroregione Adriatica che ormai da anni sta facendo un proprio percorso teso, nella logica della Macroregione, ad integrare le realtà regionali e locali in un sistema di partenariato istituzionale che viene dal basso, e mira a creare le opportune condizioni politiche, economiche e culturali funzionali ad uno sviluppo sostenibile dal punto di vista trasportistico, turistico, commerciale e di protezione ambientale, sia del bacino Adriatico, ma anche, come si sta facendo, di quello Ionico. “L’Euroregione Adriatica infatti -ha detto ancora lo stesso Iorio- si sta muovendo per un allargamento all’area Ionica al fine di poter dare il proprio contributo, in una logica di governance verticale ed orizzontale, alla strategia di cui oggi si sta parlando”. Iorio ha poi ricordato come il 2014 rappresenta un momento importante per quest’area perché potrebbe vedere, a cento anni dai fatti di Sarajevo, e di tutto ciò che si è scatenato in termini bellici e di contrapposizione ideologica e politica, una nuova era di cooperazione e di concordia, in cui popoli che si sono combattuti, non solo decidono di tornare a rapporti che nei secoli li avevano visti fortemente collaborativi, ma anche alla realizzazione di un nuovo sviluppo, basato sul rispetto e sulla salvaguardia dell’ambiente, sulla valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico, artistico, ma anche umano e culturale. Una visione di crescita che tenga presente delle nuove progettualità trasportistiche intermodali e che coinvolga opportunamente sia le aree costiere che i territori interni, anch’essi ugualmente interessati da una ambiziosa, quanto possibile, idea di crescita sostenibile.



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di Aldo Fabio Venditto CAMPOBASSO. Tra sondaggi che condannano i partiti e beccheggi dello spread che disarmano la finanza pubblica, l’Italia sembra non potere più fare a meno di Beppe Grillo. Il vate genovese ha ormai surclassato il taumaturgo Mario Monti nel gradimento popolare, dopo una prima circospetta fiducia dei più alla deriva tecnocratica: fallita ormai l’ipotesi di perseguire le riforme mediante una guida super partes, non partitocratica, non resta che aderire alla contestazione, abiurare alla sintesi riformatrice, lasciando che il malcontento deflagri in tutta la sua devastante inutilità. L’antipolitica e il populismo non sono medicine, bensì morbi: aggrediscono il tessuto molle di una società bloccata, incapace di produrre innovazione e discontinuità amministrativa, di decretare le condizioni del nuovo piuttosto che ostacolarle. Se abbiamo la classe dirigente più vecchia d’Europa, non vuol dire che le istituzioni non funzionino in quanto tali; più cautamente, potrebbero meglio operare con rappresentanti autorevoli, premiati per le idee e non per la fedeltà al leader. Purtroppo i grillini non la pensano così perché, pur condividendo in linea generale siffatta analisi, soffrono essi stessi di una sindrome pericolosa: sottovalutano la complessità dei problemi e della rappresentanza, rivangando i fasti ellenici di una democrazia che fa a meno dei partiti (come pure il Fascismo), rincorrendo l’illusione di “un esperimento di democrazia diretta semplice ed efficace, il cui scopo è portare le proposte dei cittadini all'attenzione delle assemblee cittadine”. Il virgolettato appartiene a Fabio De Chirico, membro del Movimento cinque stelle Molise, il quale spiega sul sito web della costola regionale della creatura di Grillo, come “il metodo preveda che ogni partecipante possa esprimere proposte per la propria città e sottoporle all'assemblea (in piazza, ndr). Dopo una brevissima spiegazione ed eventuali chiarimenti, ogni proposta viene votata per alzata di mano. Alla fine le proposte vengono ordinate in base al consenso ricevuto”. È quanto accaduto a

7 14 giugno 2012

La democrazia partecipata è una fesseria Anche in Molise

I grillini chiedono di decidere per alzata di mano, cancellando il concetto della delega Termoli, in ultimo, poco più di una settimana fa, senza che nessuno abbia eccepito la sostanziale eresia di chi preme per “introdurre nella Costituzione italiana gli strumenti di democrazia diretta, quali i referendum abrogativi, propositivi e confermativi senza quorum. Tali strumenti – continuano i grillini – restituiscono alla democrazia il suo vero significato perché mettono il potere nelle mani dei cittadini”. Ed è proprio l’ubicazione del potere a segnare la differenza tra la rappresentanza politica

degli antichi e quella di noi altri, gente del terzo millennio. Se “la democrazia diretta fa diventare gli elettori più efficienti – nota De Chirico – invece di dar loro la possibilità di esprimere le preferenze a politici le cui

scelte non sono sempre chiare e possono essere comandate da lobby e poteri forti”, i maggiori pensatori dal Settecento ad oggi non hanno capito un’acca. La democrazia (così Norberto Bobbio) prevede la semplice partecipazione alle decisioni, in modo diretto o indiretto dopo un libero confronto a maggioranza. C’è poi una differenza sostanziale tra la polis ateniese, sviluppatasi tra il sesto e il quarto secolo a.C. e la democrazia liberale, poiché l’esercizio diretto dei propri diritti implica delle condizioni ormai inesistenti. “Tanto per co-

La storia ci insegna che si tratta di un’eresia essendo la rappresentanza fondamentale nello Stato moderno. La soluzione restano i partiti, introducendo però più competizione sulle idee e primarie per individuare i candidati

Futuro e libertà rispolvera il manifesto programmatico di An

CAMPOBASSO. A fine settimana i congressi provinciale e regionale di Futuro e libertà. Si vanno delineando le possibili candidature alla guida del partito di Fini in vista del radicamento sul territorio molisano. Si tratta di un primo momento in attesa della verifica del 30 giugno a Roma quando sarà lo stesso Gianfranco Fini a delineare la politica nazionale del partito dopo il periodo di 'limbo'

minciare – argomenta Giovanni Sartori sul punto – nel mondo antico non c'era distinzione tra titolarità e esercizio del potere. Questa è una distinzione medioevale, che caratterizza, però, lo Stato e tutte le entità politiche più grandi della polis. Quindi, finché rimaniamo in una dimensione ridotta tutto può stare insieme: ad Atene infatti votavano per alzata di mano al massimo 35mila cittadini, poiché le donne e gli schiavi non avevano diritto di produrre effetti politici. Più ci si riferisce a entità di grandi dimensioni e più bisogna dividere le cose. Il limite oggettivo della democrazia degli antichi è che essa finisce con la città, non è capace di oltrepassare il territorio di una piccola città, perché è una democrazia, come si dice in inglese, face to face: si risolve in un'assemblea, sempre di poche migliaia di persone, le quali appunto si possono vedere reciprocamente. Nel grande Stato territoriale questo invece sparisce”. Ho voluto riportare il virgolettato del politologo (http://www.caffeeuropa.it/attualita/69attualita-sartori.html) perché costituisce la considerazione primaria dell’inesorabile bocciatura della democrazia diretta, così come ipotizzata dai grillini su internet o dal vivo. “La democrazia diretta degli ateniesi riuscì a durare appena un secolo e mezzo, poi si autodistrusse. Il demos, il popolo, a un certo momento si mise a fare e disfare le leggi a suo piacimento e quindi distrusse la stessa nozione di legge, che era invece fondamentale anche per la democrazia antica. Quindi ci fu, per così dire, un suicidio di tipo legislativo. Se legge è tutto quello che il popolo vuole in qualsiasi momento – conclude Sartori – la nozione di un ordine regolato dalla legge svanisce”. Per farla breve, i partiti sono e restano sostanziali alla democrazia, a patto che si sposti l’attenzione dalla competizione tra i partiti alla competizione nei partiti, aprendo a forme di democrazia anche nei soggetti rappresentativi. Primarie dunque, per una condivisione degli obiettivi e delle modalità d’azione che non prescinda dalla delega e soprattutto dalla concretezza dell’amministrare.

del Terzo polo. Futuro e libertà sembra, ora, ripercorrere le orme di quella che fu Alleanza nazionale senza, naturalmente, effettuare un'operazione nostalgia ma ricalcare le orme del manifesto programmatico di Bastia Umbra. A reggere le sorti del movimento in regione potrebbe essere Donato D'Ambrosio il giovane consigliere provinciale di Campobasso del partito futurista.


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Campobasso

Impianti energetici, quante sono le procedure aperte? CAMPOBASSO. Il consigliere provinciale di Costruire democrazia, Michele Durante, ha depositato una richiesta di accesso agli atti, presso il settore Ambiente di palazzo Magno, per verificare quali siano al momento i procedimenti autorizzativi giacenti o già eseguiti dalla Provincia in relazione agli impianti di produzione di energia elettrica sul territorio provinciale. In particolare, Durante ha chiesto di estrarre la documentazione relativa alle ditte

Se lo domanda il consigliere provinciale Durante (Cd) che ha depositato una richiesta di accesso agli atti per avere dati più precisi

proponenti, allo stato dei procedimenti (che si tratti di autorizzazione unica o per pareri resi in conferenza di servizi) e alle tipologie di impianti, con specifico riferimento alle produzioni di energia da biomasse. "Mi risulta che siano giacenti, tra l'ente provinciale e la Regione Molise un numero non meglio individuato di richieste di autorizzazione di insediamenti per la produzione di energia - ha dichiarato Durante - e su questo argomento bisogna vigilare con attenzione. Dobbiamo assolutamente capire se l'idea è quella di tutela dell'ambiente o se ci sono altri progetti, che faremmo molta fatica ad accettare, che riguardano la produzione di energia in una regione che in tema di consumo del territorio e di inquinamento ambientale ha già dato più di quanto doveva. Abbiamo una legge regionale in tema di energia che dovrà essere assolutamente modificata: fino ad allora sentiamo il dovere di esercitare un controllo quanto mai pressante su tutti i procedimenti in corso. Allo stesso modo sarà no-

stro dovere quello di informare le popolazioni potenzialmente interessate da insediamenti energetici sui loro territori, affinché possano far sentire la loro voce attraverso la mobilitazione locale, per rivendicare la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte politiche che li coinvolgono direttamente in modo così invasivo". Il movimento Costruire Democrazia pubblicherà a breve una relazione su quanto emerso dallo studio di tutti gli atti connessi alla produzione energetica sul territorio provinciale.

Ieri a palazzo Magno.

Piccoli europei in azione pronti a partire per Bruxelles CAMPOBASSO. Sensibilizzare le giovani generazione ad una cultura europeista. E’ questo l’obiettivo del percorso di studio che da due anni i ragazzi della scuola ‘Montini’ di Campobasso hanno affrontato all’interno del progetto ‘Piccoli europei in azione’. Ieri pomeriggio il presidente della Provincia, Rosario De Matteis e

l’assessore alle Politiche giovanili, Salvatore Micone, hanno incontrato gli studenti nella sala consilaire “Credo – ha detto De Matteis – che l’Europa rappresenti una finestra molto importante per le nuove generazioni per la loro crescita professionale e personale. Dall’altro canto l’Unione Europea considera fondamentale l'importanza dei giovani per il suo futuro, e per questo promuove delle rilevanti iniziative a loro favore, come ad esempio questo progetto, l’Erasmus, il progetto Leonardo o Gioventù in Azione”. Soddisfatto anche l’assessore MIcone che da così commentato: “Al termine di due anni di lavoro, durante il quale abbiamo avviato dei percorsi formativi per sensibilizzare i giovani sull’importanza dell’Unione Europea siamo giunti alla fase finale del progetto. La classe III, infatti, andrà in visita al parlamento europeo presso la sede di Bruxelles per il viaggio studio”.

Domani il primo appuntamento.

Alla biblioteca ‘Albino’ Piccole letture per far grande l’estate CAMPOBASSO. Nel giardino della biblioteca provinciale ‘Albino’ anche quest’anno tornano i tanto attesi appuntamenti per i più piccoli con i lettori volontari di Nati per Leggere. Anche per quest'estate la struttura di via D’Amato e l'associazione culturale Pediatri ripropongono le Piccole letture, un ciclo di appuntamenti dedicata ai bambini dai 3 ai 6 anni e ai loro genitori. Il primo incontro domani alle 17; i successivi sono martedì 19 e venerdì 22, sempre con orario d’inizio alle 17. Per qualsiasi tipo di informazione in proposito, ci si può rivolgere al desk della biblioteca provinciale Albino durante i consueti orari di apertura quotidiana, oppure telefonando allo 087469354-0874310304.


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Campobasso

14 giugno 2012

Polizia municipale, Colagiovanni ‘costretto’ a dimettersi Una battutaccia del sindaco spinge il consigliere del Pdl a rimettere la delega. Dopo il no all’allargamento di giunta, i fischi di Corpus Domini e i timori di Big Gino che non sa ancora come chiudere il Bilancio CAMPOBASSO. “Le dimissioni si rassegnano, non si chiedono”. E’lapidario l’ex fedelissimo del sindaco, Salvatore Colagiovanni, che ieri, dopo una battutaccia di Gino Di Bartolomeo, ha lasciato la delega alla Polizia Municipale che lo stesso primo cittadino gli aveva conferito quasi tre anni fa. “Forse ho frainteso, magari sono stato troppo impulsivo, ma ritengo che in questo momento di tensione politica i problemi da affrontare siano altri. E non penso nemmeno che alla gente interessino le dimissioni di Colagiovanni, che, ad ogni modo, non sono irrevocabili”. Verissimo, le precarie condizioni del Comune e di questa città, sono senza dubbio una questione più seria da affrontare e magari risolvere. Solo che il gesto dell’esponente della maggioranza – da cui Colagiovanni precisa che non ha alcuna intenzione di prendere le distanze (“sono stato eletto

nelle fila del Pdl, dove ho ferma intenzione di continuare l’azione di governo”) non può essere scollato dalla richiesta del Pdl di allargare la giunta, dai fischi di Corpus Domini e soprattutto dalla difficoltà dell’amministrazione a chiudere il Bilancio entro fine mese. Il primo cittadino, in un’intervista rilasciata due giorni fa a Primo Piano Molise, ha ammesso i suoi timori minacciando pure che potrebbero andarsene tutti a casa se non si troveranno i soldi necessari per approvare il più importante documento di programmazione economica. Denaro che se non hanno trovato fino ad oggi non si capisce proprio da dove potrebbe saltar fuori. Il Bilancio sarà pertanto prova del 9. Per il sindaco e per tutta la sua maggioranza. Sempre che Michele Iorio ritenga che valga la pena tenere in vita una creatura agonizzante. AD

I lettori ci scrivono. Sta calando un triste sipario sull'operato della giunta comunale di Campobasso. E' questa la conclusione cui si giunge dopo i fischi di Corpus Domini al sindaco e al Presidente della Regione. E, come ha affermato, l'amatissimo arcivescovo Mons. Bregantini, forse erano veramente fuori luogo in un giorno di festa tutta dedicata al Signore. Ma altrettanto fuori luogo sono, oggi come lo sono sempre state, le orazioni del sindaco e delle autorità civili che, sicuramente farebbero , invece, "cosa buona e giusta" se, nella benedizione degli ingegni dalla loggia centrale di palazzo S.Giorgio, evitassero protagonismi personali e lasciassero spazio alle parole di Mons. Bregantini e lasciassero a lui il compito di benedire gli ingegni e la folla senza "approfittare" dell'occasione per mettersi in mostra. Ebbene quest'anno il popolo non solo di Campobasso - ha fatto capire che non se ne può più! L'ennesima storiella del "non abbiamo soldi e per questo non possiamo fare niente e, anzi, quello che facciamo è tutto di guadagnato" ormai non convince più nessuno. Io non credo che i Campobassani abbiano fischiato solo perchè la festa del Corpus Domini è stata, " esteriormente" ridotta, ma perchè sono arrivati, invece, al punto d'aver capito che l'immobilismo della politica cittadina non è più tollerabile. L'assenza in città di avvenimenti culturali pubblici, la poca cura dell'estetica dell'urbanistica, la carenza dei servizi non sono state più giustificate dalle parole retoriche che troppo spesso abbiamo sentito pronunciare dal sindaco tra una battuta e l'altra come se tutto, anche le questioni più importanti, possa ridursi a scherzo. L'amministrazione di un

Intollerabile l’immobilismo della politica capoluogo di Regione non è cosa semplice e chi si è proposto di fare e per ciò è stato eletto deve cercare in ogni modo di agire e di servire la città con ogni sforzo. La comunità dei cittadini e il senso di appartenenza ad essa vanno sempre rafforzati tramite momenti di aggregazione pubblica e con opportunità di incontro e condivisione. Ad esempio, l'ambiente esterno nel quale vive e agisce la città fatta di uomini deve essere prima di tutto mezzo per unire e aggregare e per far si che la "piazza" sia un luogo e un momento per vivere la comunità e l'ambiente urbano.

Invece, negli ultimi anni abbiamo assistito alla progressiva degenerazione del volto urbano della nostra città. Piazza Prefettura, ad esempio, architettonicamente parlando, è forse lo scorcio più bello di Campobasso con una visuale neo rinascimentale davvero interessante. E allora per quale motivo non si è visto l'ora di trasformarla in un caotico e sporco parcheggio? Perchè il monumento a Gabriele Pepe, tra l'altro con l'illuminazione fulminata per mesi e solo di recente ripristinata, è stato ridotto a segnaposto per le auto che si accalcano disordinate ai suoi piedi?Esiste dav-

vero la necessità di dover parcheggiare davanti al pronao esastilo della Cattedrale? Quale è l'utilità di questa politica del non rendere fruibile la città ai cittadini?Già i tempi di crisi sono duri e poi se anche un'uscita a piedi in città con la propria famiglia diventa "triste" perchè non vi sono luoghi "belli" o motivi (come eventi o manifestazioni) per farla, allora lo scoraggiamento diventa sempre maggiore. Ad esempio perchè sono state addirittura spente le luci del Municipio di Campobasso, che dal mese di febbraio, ormai, non vediamo più illuminato la sera? Sicuramente, perchè si dirà

che quella illuminazione "consumava" energia elettrica. Ma il consumo di quelle luci, che rendevano più bello il palazzo del municipio e il volto della città, valeva un prezzo maggiore dello spettacolo che rendevano a chi, passando le ammirava? o non era sufficiente, semplicemente, ridurne con un timer il tempo d'accensione anzichè spegnerle completamente? vivere in un ambiente urbano bello, ben curato e culturalmente attivo rende di conseguenza i cittadini più rispettosi delle cose comuni e più consapevoli del senso d'appartenenza ad una comunità. Giuseppe


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Campobasso

Intasca la pensione della madre deceduta, scatta la denuncia Nei guai una 51enne originaria di Campobasso,‘smascherata’ dalle indagini dei Carabinieri Roma. Ha continuato a riscuotere la pensione della madre deceduta lo scorso aprile, usando una delega che la stessa anziana aveva firmato quando era in vita. Protagonista dell’episodio una 51enne originaria di Campobasso, da anni residente in Lazio, che per ben due volte – ovvero nei mesi di maggio e giugno - avrebbe ingannato i dipendenti dell’ufficio postale ritirando la pensione del genitore morto. La sua condotta, però, è stata smascherata dai Carabinieri, che al termine delle indagini hanno fatto scattare la denuncia: la 51enne dovrà ora rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato.

Schianto in tangenziale, due feriti al Cardarelli Violento incidente nella tarda mattinata di ieri: interviene il 118

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Campobasso. Panico ieri mattina sulla tangenziale est del capoluogo. Erano da poco trascorse le 12, 30 quando due auto sono venute a collidere in maniera violenta all’altezza dello svincolo per il terminal bus. Violento l’impatto, che ha portato una delle due vetture a terminare la propria corsa contro il muretto posto ai margini della carreggiata. Nello scontro sono rimasti feriti entrambi i conducenti, trasferiti immediatamente all’ospedale Cardarelli per le cure e gli accertamenti del caso dai sanitari del 118: alla preoccupante dinamica dello schianto, ad ogni modo, non avrebbero fortunatamente fatto seguito traumi di grave entità per i malcapitati, sulle cui condizioni vige quindi ottimismo. Sul luogo dell’incidente anche i Vigili del Fuoco e personale della Polizia municipale che si sono occupati dell’effettuazione dei rilievi. Ancora da stabilire le cause del sinistro, che ha provocato qualche disagio alla circolazione, regolata dagli stessi agenti della municipale fino a che il traffico veicolare non ha ripreso il proprio corso regolare.

A Rovereto sulla Secchia gli aiuti del Molise Cibo e vestiti raccolti dagli Ecodem e dall’associazione Tedeschi spediti a Nello D’Amico, emigrato anni fa in Emilia Romagna, che ha potuto così aiutare le famiglie terremotate CAMPOBASSO. Il Molise ha la possibilità di dare una mano a chi è stato colpito duramente dal terremoto in Emilia, dimostrando che c’è un grande cuore sotto la pelle indurita da secoli di difficoltà e asperità. Grazie a chi ha raccolto l’appello lanciato dall’associazione Giuseppe Tedeschi e dagli Ecologisti Democratici del Molise, alla solidarietà, alla generosità e alla tempestività con cui si sono mobilitate le comunità di Carovilli, Rionero Sannitico, Vastogirardi e Sant’Elena Sannita è stato possibile consegnare alle famiglie di Rovereto sulla Secchia 12 quintali di prodotti alimentari, vestiario e generi di prima necessità. Gli aiuti sono giunti a Nello D’Amico, molisano che da oltre vent’anni vive e lavora a Rovereto sulla Secchia, che ha potuto così sostenere le famiglie terremotate del comune che lo ha accolto tanti anni fa. L’associazione e gli Ecodem hanno avviato una raccolta fondi in favore della famiglia D’Amico coinvolgendo, oltre alla comunità di Jelsi, paese d’origine di Nello, il mondo della scuola, le istituzioni, le proloco, le associazioni e le persone comuni che, in maniera assolutamente anonima e secondo le proprie possibilità, contribuiscono versando un importo direttamente sul conto corrente bancario intestato a Nello D’Amico. Di fronte allo scetticismo imperante che ci costringe a inviare sms di aiuto col dubbio di non sapere se arriveranno a destinazione è necessario pensare e mettere in atto azioni concrete come, ad esempio, la costituzione di una rete per adottare le frazioni dei comuni emiliani devastate dal terremoto. Chi oggi vive nei campi in qualche modo è tutelato ma i tantissimi rimasti nelle frazioni non hanno bagni chimici, acqua ne corrente elettrica e quando arrivano aiuti alimentari diventa impossibile conservarli in congelatore o frigorifero.


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Campobasso

14 giugno 2012

'Il fatto non sussiste', Picciano assolto dall'accusa di concussione I giudici hanno invece dichiarato prescritto il reato di voto di scambio Ieri il verdetto nel Tribunale di Campobasso E' durata meno di un’ora la Camera di Consiglio e poco dopo le 13 è giunto il verdetto dei giudici del collegio penale del Tribunale di Campobasso. Ieri, Michele Picciano è stato assolto, perchè il fatto non sussiste, dall’accusa di concussione. Assolto anche dal reato contemplato nell’art. 88 del dpr 570/60. Dichiarato invece prescritto il reato di cui all’art 86 sempre del dpr 570/60 e relativo il voto di scambio. L'attuale presidente di Molise Acque, assistito dall’avvocato Arturo Messere, era presente in aula. A margine del pronunciamento ha abbracciato il suo legale lasciando il palazzo di Giustizia di viale Elena senza rilasciare dichiarazioni. Per Picciano, il pubblico ministero Fabio Papa ha chiesto una condanna a 3 anni e 3 mesi di reclusione e qualora fosse stato dichiarato prescritto il reato di voto di scambio una pena di 3 anni di reclusione. La Procura contestava all’esponente del Pdl l’assegnazione di 76 borse di studio nel 2006: periodo in cui Picciano, in qualità di assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Professionale, avrebbe approfittato, per fini elettorali, della sua posizione assumendo decine di giovani (più di qualcuno attraverso semplici telefonate) senza corretta

Spettacolo.

retribuzione. Durante la sua requisitoria il sostituto procuratore Papa ha evidenziato come ‘l’ex presidente del consiglio regionale abbia usato la sua qualifica in maniera non coerente con lo spirito di servizio, per raggiungere un fine proprio, chiedendo dunque ai ragazzi un supporto elettorale'. Il difensore di Picciano, Messere, invece, nella sua arringa ha più volte sottolineato l'assenza della prova che evidenziasse l'abuso di potere da parte del proprio assistito e quindi la prova che ne dimostrasse la colpevolezza, chiedendone pertanto l’assoluzione. Prima di chiudere la fase istruttoria ascoltati gli ultimi due testimoni: giovani che hanno ribadito di non conoscere personalmente l'ex presidente del Consiglio regionale e di

non averlo mai incontrato durante il periodo della borsa di studio. Nelle precedenti udienze altri testi sottolinearono che “Picciano non chiese alcun voto in cambio dell’assegnazione delle borse di studio in questione. Né fu mai fatta alcuna pressione in tal senso. Tutte le mensilità, se pur in ritardo, furono corrisposte e nessuna promessa sul rinnovo dei contratti per altri quattro anni fu avanzata”.

Al Savoia va in scena il ‘varietà’ sull’amore CAMPOBASSO. Ma cos’è questo amore è il titolo dello spettacolo che si svolgerà questa sera alle 21 al teatro Savoia. “Quasi un varietà sull’intricata foresta dell’amore” come ha detto la regista, Franca Fatica Visaggio, che tra musica e balletti cercherà si trasportare gli spettatori in quello che è il viaggio che muove l’umanità intera. Il ricavato della serata sarà devoluto all’associazione Cuore Sano per sostenere il progetto Moli-sani.

‘Truffa del farro’, si tornerà in aula dopo l'estate Ieri si sarebbe dovuta concludere la fase istruttoria, ma per l'assenza di due testimoni della difesa, tra cui un consulente contabile, l'udienza è slittata a settembre. Dopo l'audizione dei testi si passerà dunque alla discussione in attesa del pronunciamento dei giudici del collegio penale del Tribunale di Campobasso. Si tratta del processo cosiddetto della ‘truffa del farro’, iniziato nel 2007 e che vede imputati per bancarotta fraudolenta l’ex consigliere regionale Antonino Molinaro e gli imprenditori Claudio Favellato e Antonio Federico Di Marzio. Ieri, nel palazzo di giustizia di viale Elena, a parlare quattro testi. Il primo, un produttore di impianti di stoccaggio di pasta ha riferito di aver fornito materiale per circa 2 miliardi e mezzo di lire. Importo pienamente saldato dall’azienda Agrifar, di proprietà di Favellato. Ascoltato poi un consulente tecnico che, dal 2003 al 2006, incaricato da Molinaro, stimò la consistenza degli investimenti fatti dalla Nuova Europa 2000, cooperativa che si occupava della produzione di paste e che fu rilevata dalla Agrifar. Per l’ingegnere, tutti i beni mobili avevano un valore di circa 9 miliardi. Ed ancora. Il legale rappresentante di un’azienda pugliese ha sottolineato di aver ricevuto il corrispettivo di quanto fornito. Infine, un ex dirigente esperto di pastifici ha confermato di aver consigliato, nel 2000 e dunque prima del fallimento della cooperativa, su richiesta di Molinaro e in cambio di piccoli rimborsi spesa, quali modifiche apportare allo stabilimento per poter produrre pasta di semola a livello industriale. Tutti elementi che dovrebbero far luce su quanto finito nel mirino della Procura: falsi accertamenti sulla regolare esecuzione delle opere, fatturazioni inesistenti e un’indebita percezione di fondi pubblici da parte di alcune società cooperative legate alla produzione di farro e derivati.

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Si chiamano codici bianchi. E’ il termine con cui gli operatori sanitari del Pronto Soccorso individuano tutti quei pazienti che manifestano problemi di lieve urgenza. La limitata gravità delle loro condizioni li porta però ad affrontare lunghe attese, specialmente nelle fasce orarie e nei giorni di maggiori afflusso al Pronto Soccorso. Il Codice Bianco individua il paziente che non necessita del pronto soccorso e può rivolgersi al proprio medico curante.

AMBULATORIO CODICI BIANCHI Per dare loro una risposta più puntuale l’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’ambulatorio dei codici bianchi è rivolto ai pazienti che accedono impropriamente al Pronto Soccorso in quanto la patologia non riveste alcun carattere d’urgenza e potrebbe essere affrontata a li-

vello territoriale (assistenza primaria o specialistica), cioè dal proprio Medico di Medicina Generale (MMG), dal Pediatra (PLS) o dagli specialisti che ricevono su appuntamento. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. L’ambulatorio dei codici bianchi ha lo scopo di risolvere numerosi problemi del Pronto Soccorso quali: 1. problemi di spazio, ovvero evitare un sovraffollamento in sala d’attesa e nei corridoi interni; 2. problemi di tempo, soprattutto per quanto riguarda l’attività medica ambulatoriale di visita, la compilazione delle cartelle cliniche, le informazioni e spiegazioni a persone prive di patologie severe ed ai loro parenti; 3. spreco di risorse, professionali medico infermieristiche e specialistiche e di servizi, quali il Laboratorio di analisi e la Radiologia, che devono essere programmate sulle reali urgenze.

Durante il giorno: rivolgiti a loro con fiducia. E’ il medico di famiglia, infatti, che ti visita per primo, ti segue periodicamente, suggerisce come stare bene, ti indirizza verso gli specialisti: non rivolgerti a lui solo per le ricette! Verifica gli orari di ricevimento e informati se ha aderito al programma di disponibilità telefonica: così potrai contattarlo anche oltre gli orari di ricevimento.

L’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. E’ aperto dalle 8:00 alle 20:00. CAMPOBASSO tel. 0874.409613 ISERNIA tel. 0865.442529 TERMOLI tel. 0875.7159472 VENAFRO tel. 0865.907860

Non si paga il Ticket per la visita. Durante la notte è il servizio di continuità assistenziale. E’ aperta dalle 20:00 alle 8:00, nei giorni prefestivi dalle 10:00 alle 20:00 e nei festivi tutto il giorno. Non si paga il Ticket per la visita

I più gravi passano prima indipendentemente dall’ordine di arrivo ROSSO

paziente in pericolo di vita, viene visitato immediatamente

GIALLO

paziente grave, viene visitato nel più breve tempo possibile

VERDE

paziente non grave, l’attesa può risultare molto lunga

BIANCO

Chiama il 118 e vai al Pronto Soccorso (PS) All’arrivo la gravità del tuo stato di salute viene valutata da un infermiere specializzato che ti assegna un codice-colore (triage).

il tuo stato di salute non è affatto grave e i tempi di attesa sono sicuramente lunghi e imprevedibili. Inoltre si

paga il Ticket per la visita (25 euro) e il ticket per ogni altra prestazione specialistica o esame diagnostico. Conviene contattare il tuo medico/pediatra o rivolgerti all’ambulatorio codici bianchi o alla guardia medica.


ANNO VIII - N° 138 - GIOVEDÌ 14 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

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L’Oscar del giorno al Neuromed Domani presso la Camera di commercio di Avellino, l’istituto Neuromed di Pozzilli presenterà Cyber brain, un polo d’innovazione dedicato alla Neurocibernetica che segnerà nuovi passi avanti nella ricerca sul cervello e sulla robotica applicata alla biologia. In pratica, si punta a costruire dispositivi impiantabili, in grado di acquisire informazioni dall’attività elettrica del cervello e trasmetterle al computer in modalità wireless, senza fili. Questi dispositivi, saranno fondamentali nella cura di pazienti che soffrono di patologie neurodegenerative. Un oscar strameritato.

Il Tapiro del giorno a Giovanni Muccio Il Guerriero Sannita annuncia su Facebook la volontà di “deporre le armi, ritirandosi s u l l ' Av e n t i n o per riflettere e curare le ferite riportate in battaglia”. Dopo l’ennesima batosta elettorale, il buon Muccio si lagna dei soldi spesi in questi anni senza ricevere in cambio nemmeno uno sgabello, figurarsi una poltrona. “Ferito, coraggioso, dissanguato economicamente”, il Guerriero “assiste alle varie premiazioni senza che nessuna medaglia gli sia concessa per il valor militare. E’ ora di guardare altrove e smetterla di giocare alla politica.

ISERNIA

Lettera aperta di Danilo Leva: “I cittadini strumenti nelle mani del governatore” A PAG. 15

ISERNIA

Milano passa Sul processo Ferré - Ittierre deciderà il tribunale di Isernia A PAG. 15

VENAFRO

Il commissario conferma: “Concluderemo i lavori vicino il castello Pandone” A PAG. 14


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Isernia

Neuromed presenta Cyber brain Finalmente possibile il dialogo tra cervello e computer Sarà presentato venerdì 15 alle ore 10.00, presso la Camera di Commercio di Avellino, il progetto della Fondazione Neuromed “Cyber Brain”, un polo d’innovazione dedicato alla Neurocibernetica che segnerà nuovi passi avanti nella ricerca sul cervello e sulla robotica applicata alla biologia. Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione Neurone e l’Istituto Euro mediterraneo di Scienza e tecnologia e finanziato dal MIUR nell’ambito del bando per il potenziamento delle infrastrutture di ricerca (Bando Pon ricerca e competitività 2007-2013), prevede il coinvolgimento di partner internazionali altamente qualificati in diversi campi di ricerca. Il Polo Cyber Brain si dedicherà allo sviluppo di dispositivi impiantabili e di neuroprotesi in grado di acquisire informazioni dall’attività elettrica del cervello e trasmetterle al computer in modalità wireless, senza fili. Questi dispositivi, monitorando costantemente l’attività cerebrale di pazienti che soffrono di patologie neurodegenerative, permetteranno una sempre più accurata diagnosi e l’elaborazione di nuovi e più sofisticati protocolli di interazione cervello-computer. Tra le possibili indicazioni cliniche per un monitoraggio invasivo rientrano l'epilessia farmaco-resistente, il morbo di Parkinson ed altri disturbi del movimento, la depressione maggiore farmacoresistente ed altri disturbi psichiatrici come il disturbo ossessivo-compulsivo, il dolore cronico, etc. Neuroprotesica, robotica riabilitativa, human computer interface, chirurgia robotica, telediagnosi e telecontrollo, grazie ai finanziamenti concessi dal Pon, non saranno più sostantivi futuristici, ma una reale opportunità per la medicina di domani. Basti pensare che i microchip impiantati nel cervello potranno trasmettere informazioni in tempo reale tra medico e cittadino o tra medico e medico, consentendo al clinico il controllo remoto dei dispositivi biomedicali e l’intervento a distanza; la chirurgia robotica permetterà interventi sempre meno invasivi e più sicuri per chi vi si deve sottoporre; la neuromodulazione chirurgica consentirà di curare, anche a distanza, quei disturbi legati a disfunzioni del sistema nervoso, come il Parkinson, con stimolazioni. I dispositivi che saranno sviluppati saranno in grado di trasmettere in modalità wireless le informazioni acquisite dalla corteccia cerebrale oppure da nuclei intraparenchimali ad apparati di ricezione e registrazione del segnale elettrico cerebrale che potranno inviare tali informazioni su sistemi in remoto (telemedicina) al fine dell’accurata diagnosi e del possibile monitoraggio in tempo reale dei parametri vitali del paziente. Il responsabile del Progetto, l’Ing. Fabio Sebastiano dell’IRCCS NEUROMED, conclude: “ Il progetto Cyber Brain intende potenziare le strutture di ricerca dei soggetti partner attraverso la realizzazione di una piattaforma biotecnologica collocata in regione Campania ed in Sicilia da dedicare alla Neuro Cibernetica. Cyber Brain sarà mirato alla realizzazione di un’infrastruttura di eccellenza nel Mezzogiorno ed a livello internazionale, attraverso l’acquisizione di tecnologie all’avanguardia e fortemente innovative nell’ambito delle neuroscienze e la messa in rete di sistemi di telemedicina, telediagnosi e telecontrollo per la gestione in remoto di sistemi impiantabili su scala nazionale, europea e internazionale, creando nuovi mercati ancora inesplorati. La struttura, a regime, consentirà l’operatività di un

struttura. Le conclusioni sono affidate a Luigi NicoPolo di innovazione specializzato nello sviluppo di dilais, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, spositivi impiantabili e di neuroprotesi che possano Stefano Caldoro presidente della Regione Campania. acquisire e trasmettere segnali neurali al fine dello Modera Alfonso Ruffo direttore del denaro. studio di varie patologie neurodegenerative. Tali attività saranno strettamente connesse allo studio di protesi cerebrali con forte scala di miniaturizzazione che in modalità wireless (senza filo) saranno utilizzabili per il monitoraggio invasivo di pazienti affetti da patologie cerebrali in cui e' utile il monitoraggio dell'attività elettrica della corteccia oppure di nuclei cerebrali profondi. Inoltre, lo studio cronico della funzione cerebrale potrà fornire dati di eccezionale valore per l'analisi matematica della VENAFRO. In merito agli interventi di quanti sollecifunzione cerebrale, l'elaborazione di nuovi tano pubblicamente attraverso gli organi di informazione protocolli di interazione cervello-computer il completamento dei lavori nell’area del castello Pan(Brain-Computer Interface, BCI), la creadone, il sub commissario prefettizio Giuseppina Ferri zione di dispositivi di intelligenza artifirende noto che la problematica è tra quelle di maggiore ciale che ricalchino il modello di funzionaurgenza al vaglio di soluzioni tempestive. Infatti, si sta mento dei network neuronali. procedendo nella direzione di assicurare continuità amUn ulteriore sviluppo della tecnologia, ministrativa nella gestione dell’intervento al fine di conprevederà non solo di registrare l'attività sentire la più rapida ripresa dei lavori e il completamento cerebrale ma anche di influenzarla tramite delle opere intraprese. “Si tratta di un’urgenza che non stimolazione, permettendo la cura di diabbiamo sottovalutato – sottolinea il sub commissario sturbi funzionali tramite modalità del tutto Ferri in una nota stampa – ma di cui abbiamo colto l’imnuove. In definitiva, un polo di innovaportanza sia in termini di sicurezza, sia di responsabilità zione che consentirà finalmente di varcare civile, trattandosi di un’opera significativa per la città di le frontiere della medicina, con l’integraVenafro che non può certamente restare incompiuta”. zione tra cervello e cibernetica, facendo della telemedicina una realtà.” Alla presentazione di venerdì, presso la Camera di Commercio di Avellino, interverranno Costantino Capone, presidente della Camera di commercio di Avellino, Giuseppe Galasso sindaco di Avellino, Cosimo Sibilia presidente della Provincia di La polizia postale e delle Comunicazioni di Isernia Avellino, Carmine Malzoni, presidente delcontinua a frapporsi al propagarsi del fenomeno delle l’omonimo gruppo, Marcello Palmieri, prsitruffe sulla rete internet. Altre quattro persone sono dente della fondazione Neuromed, Fabio state denunciate a piede libero alla competente autorità Sebastiano direttore del dipartimento di giudiziaria: offerte apparentemente vantaggiose di auIngegneria clinica del Neuromed, Gerwin tovetture e di telefoni cellulari, in realtà, nascondevano Schalk docente associato all’Albany medil’imbroglio. Nella perpetrazione di una di tali truffe è cal college di New York, Antony Ritaccio, stata coinvolta anche una persona in stato di disagio sodocente di Neurochirurgia presso la stessa ciale.

Venafro, il commissario rassicura sui lavori vicino il castello Pandone

Offrivano auto e telefonini a prezzi vantaggiosi, 4 nei guai


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Isernia

14 giugno 2012

Luca non sarà il prossimo candidato sindaco del centrodestra Il presidente Iorio smentisce le indiscrezioni della stampa nazionale ISERNIA. “Escludo nella maniera più assoluta che mio figlio Luca possa impegnarsi in politica attraverso una candidatura diretta al Comune di Isernia o in altre competizioni”. Così Michele Iorio, presidente della Regione Molise, risponde ad una congettura apparsa sul quotidiano Il Fatto, smorzando sul nascere la polemica legata al ritorno alle urne: dopo Rosa, quindi, la nuova tornata elettorale non vedrà nessun Iorio alla testa della coalizione del centrodestra pentro. “Ciò – continua il governatore e leader del Pdl Molise – per due motivi fondamentali: perché è innamorato della sua professione e della missione umana e scientifica che essa serve; perché per il cognome che porta e per la famiglia cui appartiene fatica a superare l'alone di diffidenza e di sospetto che accompagna la sua attività lavorativa come medico impegnato nella sua terra".

Il goverantore non conosce la democrazia

di Danilo Leva* ISERNIA. Si riempie la bocca di belle parole. E si appella ai concetti di condivisione, di responsabilità e di maggioranza, svuotandoli del loro senso profondo. Michele Iorio dimostra di non sapere cos’è la democrazia. Con la solita arroganza che lo contraddistingue, la stessa che gli consente di minimizzare i fischi dei campobassani durante la celebrazione dei Misteri, si avventura in esternazioni inopportune. Confidando, spinto da un forte delirio di onnipotenza, che i cittadini possano ancora credere alla favole. Ed ecco che il tentativo di Michele Iorio di spiegare la scelta dimissionaria dei 21 consiglieri del Comune di Isernia è quanto di più becero le orecchie della gente siano costrette ad ascoltare. Iorio accusa la sinistra di non aver condiviso le decisioni, specie nella composizione

della giunta. Ebbene, gli esponenti di centrodestra hanno chiesto un esecutivo tecnico e l’hanno ottenuto. Naturalmente è stato il sindaco De Vivo a formare la propria squadra di governo. Volevano sceglierla addirittura loro? È assurdo. Com’è assurdo che il Pdl, ormai sfiancato da lacerazioni interne in base alle quali ci sono soggetti che si arrogano il diritto di determinare le sorti delle diverse amministrazioni presenti sul territorio, e da sempre sostenuto da partiti che a livello nazionale hanno per lungo tempo militato all’opposizione come l’Udc, accusi oggi il centrosinistra di inciucio. Loro hanno commesso una vera e propria porcheria. Un attentato alla democrazia. Il loro presunto senso di rispetto e di lealtà dimostrato nei confronti della coalizione e del capo/burattinaio mal si concilia con il senso di rispetto per il voto degli elettori. Se è vero che il centrodestra deteneva la maggioranza in consiglio, è altrettanto vero che una maggioranza più consistente di cittadini aveva deciso che quegli uomini dovevano collaborare con Ugo De Vivo. Perché quest’ultimo è stato scelto come sindaco della città di Isernia. Ma, a quanto pare, il parere della gente al cospetto delle logiche politiche per il centrodestra è nullo. Diciassette persone si sono perciò arrogate il diritto di prevaricare su 7000 elettori. Iorio e i suoi sodali hanno dimostrato di non saper accettare le sconfitte, di non saper andare avanti senza il potere. Ed ecco che, pur di comandare, hanno deciso di usare la forza, costringendo prima le loro pedine al vile gesto, poi piegando la volontà popolare. Eppure, sono convinto che questa ennesima nefandezza la gente non la dimenticherà. E che l’espressione di ilarità stampata sui volti dei disfattisti si trasformerà presto in amara consapevolezza. Nuove elezioni costeranno caro ai cittadini, non solo in termini di spesa economica per l’organizzazione di una tornata elettorale, ma soprattutto in termini di mancato risanamento dei conti, cui conseguirà una paralisi amministrativa e la carenza di servizi. È questa la responsabilità per gli uomini del centrodestra? Ma è giusto che la gente sappia e che anche Michele Iorio sappia, o meglio smetta di far

finta di non sapere. Dietro questa scellerata manovra c’era un disegno preciso e il risultato delle urne lo dimostra. Il centrodestra ha subito la candidatura a sindaco di Rosa Iorio, per cui ha finto di sostenerla al primo turno con il proposito di tradirla al ballottaggio e tagliarla fuori dai giochi. Di qui il secondo passo: staccare la spina all’amministrazione De Vivo e tornare al voto finalmente liberi dalla sorella del governatore. Questa la becera tattica politica del centrodestra; una tattica che ha reso i cittadini di Isernia, loro malgrado, strumenti e vittime. *Segretario regionale del Partito democratico

Ex Ittierre, Milano spedisce indietro le carte del processo ISERNIA. Tutto da rifare. Il tribunale di Milano, chiamato in causa dai giudici molisani, rispedisce le carte del procedimento sulla ex Ittierre ad Isernia. Nella città pentra, già nello scorso mese di maggio, i magistrati si dichiararono incompetenti a decidere sulla causa intentata contro la Paris Group di Dubai dai commissari straordinari che chiedevano il sequestro conservativo del marchio, per inadempienza degli impegni contrattuali. Stanislao Chimenti, Andrea Ciccoli e Roberto Spada, dopo l’appello per il sequestro del marchio Gianfranco Ferré, chiedevano il pagamento del credito vantato nei confronti della ex Ittierre, mentre la maison Ferré contesta che i crediti iscritti in bilancio, ma disconosciuti dai commissari, riguarderebbero merce acquistata con diritto di reso. Ora il ping pong ha fine e la sentenza dovrà essere emessa dal tribunale di Isernia.


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Termoli

14 giugno 2012

Dimissioni Leone, oggi le motivazioni Termoli. In pochi lo sapevano e quasi a sorpresa ieri mattina l’assessore all’ambiente Luigi Leone ha rassegnato le proprie dimissioni. La voce si è diffusa subito in comune e a quel punto è scattata la caccia alle motivazioni che lo hanno indotto ad uscire dall’esecutivo e dal municipio in quanto quando ha accettato la nomina in giunta ha dovuto rassegnare anche le dimissioni da consigliere comunale. Luigi Leone alle ultime amministrative si era candidato con il Popolo della Libertà risultando uno dei più votati del proprio partito. Inizialmente, dopo le accuse rivolte a sindaco e giunta dal Pdl, si erano ipotizzati motivi politici alla base dell’abbandono al Comune ma invece non è così. A quanto pare Leone negli ultimi tempi ha iniziato a pensare bene al tempo che l’assessorato all’ambiente sottrae al suo lavoro quotidiano che lo vede come responsabile del poliambulatorio dell’Asrem di via del Molinello.

Sognando Itaca, il catamarano dell’Ail farà tappa in città Termoli. Il prossimo 20 giugno, alle 10,30, il catamarano dell’AIL farà tappa nel porto di Termoli nell’ambito della manifestazione “Sognando Itaca”. “In occasione della giornata nazionale per la lotta contro le leucemie, i linfomi e il mieloma – afferma il presidente AIL della sezione di Campobasso, Mariagrazia Luciano – la nostra associazione ha deciso di intraprendere, come per gli anni passati, un lungo viaggio nel mare della solidarietà e dell’impegno nel sociale. Una straordinaria barca a vela con equipaggio formato da skipper professionisti, pazienti in fase riabilitativa, medici, infermieri e psicologi, veleggerà nel mare Adriatico”. A Termoli, come si diceva, l’imbarcazione arriverà mercoledì della prossima settimana. Ad accoglierla ci saranno i volontari della sezione AIL di Campobasso. Seguirà un incontro con medici, pazienti ed operatori del settore ed una piccola regata nel mare di Termoli. Si invita la stampa a seguire l’evento e dare visibilità ad una campagna di solidarietà di fondamentale importanza per la ricerca e la cura delle malattie ematologiche nel Molise.

Gtm, dipendenti senza stipendio. “E’ vergognoso” Termoli. Alla Gtm si torna nuovamente indietro e ricompaiono i problemi di sempre. Questo almeno a sentir parlare le rappresentanze sindacali che ancora una volta lamentano il mancato pagamento degli stipendi del mese di maggio. Lo annunciano Cristino Lepore segretario Filt Cgil e Nicola Grimani segretario di Uil trasporti che parlano di una situazione vergognosa in quanto il mese di giugno rappresenta una tappa cruciale per tutti a causa del pagamenti dell’Imu. “E’ vergognoso – si legge in una nota – che in un mese cruciale come quello di giugno per i pagamenti Imu si debba elemosinare per l’ennesima volta quello che dovrebbe essere riconosciuto al lavoratore e ai suoi familiari di diritto”. Una situazione incresciosa quella dell’azienda di trasporti termolese per la quale i rappresentanti sindacali annunciano anche nuove iniziative di protesta invitando i politici termolesi ad intervenire per scongiurare azioni di lotta che oscurerebbero l’immagine della cittadina adriatica proprio all’inizio della stagione turistica ormai alle porte.

E’ stata sicuramente una scelta sofferta ma alla fine ha prevalso la responsabilità per il lavoro che si era scelto da sempre. Prima di diventare assessore della giunta Di Brino, Luigi Leone durante la scorsa amministrazione era stato eletto in quota all’Udeur sostenendo successivamente l’ex sindaco Vincenzo Greco dal quale aveva preso in seguito le distanze fino a dimettersi dinanzi al notaio insieme ad altri consigliere ponendo di fatto fine alla prima legislatura di Greco. Luigi Leone per meglio motivare la sua scelta ha indetto per questa mattina alle 10,30 una conferenza stampa. Sarà al fianco del sindaco Antonio Di Brino anche per sgombrare il campo dagli equivoci e per far capire che si è trattato di una scelta personale e non di natura politica. Adesso però il primo cittadino dovrà risistemare subito le cose in esecutivo. La nomina spetterà sicuramente al Pdl e se fosse scelto un attuale consigliere in consiglio si farebbe spazio anche per una new entry.

Carenza idrica,Velardi replica a Di Pietro Bassomolise. Dopo l’intervento del consigliere regionale dell’Italia dei Valori Cristiano Di Pietro sulla carenza idrica in alcuni centri del basso Molise non è mancata la replica dell’assessore all’ambiente Luigi Velardi che prima di rispondere ha eseguito i dovuti riscontri reperendo notizie sull’accaduto. “Ritengo – ha detto Velardi - che ci sia stato un fraintendimento a monte in quanto il settore idrico non rientra nella mia delega all’Ambiente, bensì in quella dei Lavori Pubblici. Tuttavia, sorretto da senso di responsabilità e di stima nei confronti del collega Di Pietro, ho fatto comunque i miei riscontri ed ho chiesto delucidazioni all’Azienda Molise Acque, che mi ha fornito spiegazioni sul fenomeno che si sta verificando in alcuni Comuni del basso Molise. A detta dell’Azienda, da circa 20 giorni, si riscontra una elevata e sproporzionata fioritura algale all’interno dell’invaso del Liscione, in prossimità degli impianti di depurazione. Questa grande concentrazione di vegetazione, maggiore rispetto alla norma e riscontrata anche dall’Arpa Molise, produce un notevole intasamento dei filtri a sabbia e carbone attivo dell’impianto di potabilizzazione. Questa grave ostruzione, costringe i tecnici ad utilizzare l’acqua destinata ai Comuni per i lavaggi ed i contro lavaggi dei filtri stessi, con un conseguente abbassamento della fornitura. In questo modo, si dovrà necessariamente proseguire fino a quando non si abbasserà la presenza di alghe e si tornerà nei parametri previsti dalla legge. Di concerto all’Arpa Molise, la Molise Acque, comunque, tiene in stretta osservazione tutti gli indicatori e contemporaneamente sta cercando soluzioni alternative, rapide ed efficaci, per alleviare quanto più possibile i disagi ai cittadini. In tal senso, sono stati già interessati e coinvolti per sostenere la carenza, gli acquedotti Molisano-destro e Molisano-sinistro, oltre che il Consorzio Industriale di Termoli. Purtroppo, però, la situazione è aggravata dall’enorme dispersione della rete idrica dei vari Comuni, che comporta un ancor più grande fabbisogno di flusso idrico. Assicurano, comunque, dalla Molise Acque, che si sta facendo tutto il possibile per venire fuori dalla situazione di difficoltà che si è venuta a creare, ma purtroppo la condizione è generata da fattori naturali e non strutturali, quindi non prevedibili. Fattori che richiedono un piccolo periodo per l’assestamento e la normalizzazione. Non avrei nessuna difficoltà ad occuparmi anche in seguito del problema, ma per correttezza e rispetto dei ruoli, devo lasciare a chi di competenza ulteriori ed eventuali altre richieste di questo genere”.


Termoli

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L’ultimo saluto ad Angelo Potalivo Il Pd attacca la maggioranza

Petacciato. Una folla inverosimile ha voluto partecipare ai funerali Angelo Potalivo, lo sfortunato 41enne deceduto a seguito di un tragico incidente stradale avvenuto sulla strada che da Petacciato consente di arrivare a Montenero di Bisaccia. Rabbia ed incredulità per la scomparsa dell’imbianchino che tutti in paese ricordano con molto affetto e come una persona tranquilla e sempre disponibile con tutti. In tanti hanno dovuto attendere all’esterno della chiesa la conclusione del rito funebre. C’era praticamente tutto il paese. Familiari, amici di sempre e semplici conoscenti. Palloncini bianchi in cielo all’uscito del feretro e folla commossa, nessuno riesce a spiegarsi la tragica fine del 41enne che due giorni fa come ogni mattina, dopo ave preso il caffè con alcuni amici, stava percorrendo la strada di sempre per recarsi al lavoro. All’improvviso però la sua Lancia Y si è imbattuta contro il rimorchio perso del-

l’autoarticolato che ha rappresentato un muro in ferro invalicabile. La piccola utilitaria si è schiantata sotto al rimorchio ed Angelo Potalivo ha perso la vita sul colpo. I vigili del fuoco hanno poi dovuto lavorare per diverse ore per estrarre il corpo del 41enne dalle lamiere. Sul fronte delle indagini si procede invece per omicidio colposo nei confronti del conducente del tir. Il parroco don Gianfranco Mastroberardino ha chiesto ai presenti di cercare di superare il dolore attraverso la fede. Il feretro, con una sciarpa della Juventus sua squadra del cuore, è stato portato a mano dagli amici di sempre dall’abitazione di Angelo fino alla chiesa di San Rocco. Clima surreale in paese, negozi con le serrande abbassate per ordine del sindaco Gabriele La Palombara e bandiera del comune a mezz’asta. Così Petacciato ha voluto accompagnare Angelo Potalivo nel suo ultimo viaggio terreno.

Uccide l’amante e di spara, era di origine molisana l’avvocato di Milano Ripabottoni. C’è anche un po’ di Molise nella vicenda milanese del notaio che ha prima ucciso l’amante e poi si è tolto la vita lasciando un bigliettino per spiegare le motivazioni che lo hanno indotto al duplice gesto. Era originario del Molise il notaio 46enne Vincenzo Ialenti. I genitori erano di Ripabottoni ma lui è cresciuto in Lombardia fino quando è diventato un professionista di tutto rispetto. L’altra sera ha però perso la testa e all’interno del suo studio ha prima ucciso con la pistola l’amante 29enne di origine lettone Marika Sjakste e poi si è puntato l’arma alla testa decidendo di farla finita. Si è addossato tutta la colpa e per farlo sapere prima di uccidersi ha lasciato un bigliettino nella tasca della giacca che aveva addosso. Vincenzo Ialenti era sposato ma come lui stesso ha fatto sapere la moglie in questa vicenda non c’entra nulla. Forse la gelosia nei confronti dell’amante lo ha indotto all’estremo gesto. Il quadro è quindi fin troppo chiaro per gli inquirenti che hanno già chiuso le indagini.

Larino. Nuovo affondo del Partito Democratico nei confronti del sindaco Guglielmo Giardino e della sua maggioranza già bersagliati dalle critiche di altri esponenti comunali negli ultimi giorni. Quella del Pd è la classica lista della spesa presentata in un momento in cui proprio l’amministrazione comunale fornirebbe repliche non convincenti. “Le risposte che l’amministrazione comunale fornisce ogni volta – spiega il Pd - che le opposizioni obbiettano in merito al suo operato lasciano esterrefatti. Dai primi tempi, con la questione IMAM, fino agli ultimi, in occasione della festa di San Pardo, la litania è stata sempre la stessa, da copia ed incolla. Riassumendo: “Le opposizioni non fanno altro che sbraitare perché incapaci di collaborare, poco propense al dialogo costruttivo, con necessità di mettersi in mostra. Sono dei disfattisti. La fortuna di Larino è stata di non averli al governo”. Ora ci chiediamo : qual è il ruolo primario di un opposizione ? Opporsi alle amministrazioni o collaborare con esse e sottacere sul loro operato ? Ci rimettiamo all’indulgenza dei membri della giunta larinese: siamo sicuri che saranno così magnanimi e collaborativi, loro con l’opposizione, da permetterci di condurre almeno la seguente riflessione. Se le polemiche contro l’amministrazione Giardino sono solo frutto di fantasia, come essi sembrano sostenere, la parata di big politici dei primi anni, quelli del post-vittoria comunale, si sarebbe dovuta ripetere, con il solito impeto, anche in queste feste di Maggio. Invece c’è stata un’apparizione fugace e solitaria di qualcuno, apparso ed andato via alla chetichella, senza i soliti codazzi cui eravamo abituati. Insomma, piuttosto sembrerebbe di essere arrivati al fuggi-fuggi finale, quello da caduta dell’impero. Tutto ciò è indicativo. Più di tante polemiche. Ci porta ad affermare che la pseudo-politica del fare, caratteristica del centro-destra, della concretezza e dei collegamenti da Roma fino ai diversi paesi del Molise, tra cui Larino, è in totale dissolvenza. Forse non c’è mai stato nulla di vero in quella filosofia. Per questo bisognerebbe prestare più attenzione alle critiche delle opposizioni, senza tentare di irriderle ogni volta. Potrebbero sembrare pretestuose, palle di neve buone solo per sciogliersi al sole. Invece questi di oggi, con buona probabilità, non sono più i tempi del Re Sole, che governava il Molise appianando ogni asperità col tepore dei suoi raggi. Oggi, lo sottolineamo, è più probabile che le critiche siano punte di iceberg: difficili da sciogliere e sempre pronte a riemergere, perché ancorate al malcontento che soggiace appena sotto il pelo dell’acqua. Ma qualcuno deve averlo già capito, perché trova sempre modo di parlare del dito quando la mano indica la luna”.

Due rumeni colpiti dal foglio di via Bonefro. I Carabinieri della Stazione di Bonefro hanno controllato a Montelongo M.C., 43enne e la moglie C.V., 37enne, entrambi pregiudicati rumeni residenti ad Atri in provincia di Chieti i quali, non essendo in grado di fornire valide giustificazioni circa la loro presenza nel piccolo comune, venivano segnalati alla Questura di Campobasso per l’emissione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Larino hanno invece denunciato per porto ingiustificato di coltello P.C.C., rumeno 19enne residente a Ururi, trovato in possesso di un coltello a serramanico che è stato subito sequestrato.



ANNO VIII - N° 138 - GIOVEDÌ 14 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

SPORT

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Lega Pro, scade domani l’ultimatum di Capone per la cessione del Campobasso

Baket - serie C regionale, archiviata la stagione l’Olimpia pensa in grande

Mentre le altre società professionistiche stabiliscono sedi e date dei ritiri, a Campobasso la situazione resta in alto mare. Con il rischio, questa volta concreto, di andare incontro alla mancata iscrizione al prossimo campionato di seconda divisione. Il presidente Capone è stato chiaro ed ha ribadito la sua volontà di cedere la società anche nell’ultima riunione con il sindaco Di Bartolomeo che si è tenuta lo scorso venerdì. Al momento non sembrano esserci soluzioni all’intricata vicenda, a meno di una trattativa lampo che possa portare il Campobasso in altre mani. Ipotesi, questa, molto remota. Il primo cittadino ha riferito di un interessamento di una cordata di arabi. Operazione, a nostro avviso, poco credibile. Dal momento che lo stesso sindaco ha fatto sapere che gli interessati potrebbe incontrare Capone per trattare la cessione del club solo a fine mese. Periodo in cui, come noto, è prevista la scadenza dell’iscrizione. A PAG. 20

La stagione è finita da quasi un mese ed è dunque di fare dei bilanci in casa dell’Olimpia Campobasso. L’anno cestistico vissuto dalla compagine campobassana è stato decisamente positivo. Si è raggiunta una semifinale playoff persa contro Vasto al termine di due partite giocate punto a punto in cui i molisani hanno fatto capire di non essere inferiori ai più esperti avversari. Michele Amico, assistant coach del team del capoluogo, traccia un bilancio finale su quello che è stato l’anno sportivo che ha chiuso i battenti: “Secondo me è stata una stagione molto positiva, nella quale i ragazzi, specialmente i più giovani e quelli che hanno giocato di più e di meno come Fazioli nell’ultimo periodo e Pasqualone sono cresciuti tanto sia da un punto di vista tecnico che personale. Meritavamo, forse, qualcosa in più, ma le cose devono andare in un certo modo. Io ritengo che siamo cresciuti tutti quanti tanto sia da un punto di vista tecnico che umano”. A PAG. 22


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Sport

14 giugno 2012

Lega Pro - seconda divisione

Lupi, scade domani l’ultimatum di Capone Mentre le altre società professionistiche stabiliscono sedi e date dei ritiri, a Campobasso la situazione resta in alto mare. Con il rischio, questa volta concreto, di andare incontro alla mancata iscrizione al prossimo campionato di seconda divisione. Il presidente Capone è stato chiaro ed ha ribadito la sua volontà di cedere la società anche nell’ultima riunione con il sindaco Di Bartolomeo che si è tenuta lo scorso venerdì. Al momento non sembrano esserci soluzioni all’intricata vicenda, a meno di una trattativa lampo che possa portare il Campobasso in altre mani. Ipotesi, questa, molto remota. Il primo cittadino ha riferito di un interessamento di una cordata di arabi. Operazione, a nostro avviso, poco credibile. Dal momento che lo stesso sindaco ha fatto sapere che gli interessati potrebbe incontrare Capone per trattare la

Il futuro del Campobasso resta appeso ad un filo e questa volta potrebbe concretizzarsi realmente la mancata iscrizione al prossimo campionato cessione del club solo a fine mese. Periodo in cui, come noto, è prevista la scadenza dell’iscrizione. La stessa società rossoblù ritiene tardiva quella data per una discussione. Possibile l’esistenza di altre trattative che, giustamente, non vengono rese pubbliche per non turbare le operazioni. Nel comunicato dei Capone di lunedì si è fatto riferimento ad alcuni incontri interlocutori, anche se lontani dalla concretezza. In questo quadro il tifoso rosso-

Mercato.

blù è sempre più disorientato ed inizia a temere realmente l’ennesimo fallimento. Se fino a qualche giorno fa si poteva ipotizzare l’iscrizione della squadra da parte del presidente Capone, come estrema soluzione, ora diventa difficile anche immaginare uno scenario del genere. Probabilmente domani, giorno della scadenza dell’ultimatum lanciato da Capone, potremo conoscere maggiori dettagli sul futuro del lupo. rs

Il presidente Capone

L’ex tecnico rossoblù è stato tra i docenti per il corso di abilitazione a Collaboratore della Gestione Sportiva

Provenza prof per un giorno al Settore Tecnico FIGC Bella soddisfazione per il salernitano Nicola Provenza. L’ex tecnico di Nocerina, Catanzaro, Vigor Lamezia, Gela e Campobasso, infatti, - si legge su Resport.it - è stato tra i docenti che la Lega Nazionale Dilettanti, con il supporto del Settore

Rino Iuliano

L’ex portiere della squadra del capoluogo Rino Iuliano potrebbe finire a Catanzaro Rino Iuliano, esperto portiere ex Potenza, Salernitana e Campobasso, potrebbe essere il prossimo acquisto del Catanzaro. Secondo rumors di mercato, - riferisce TuttoLegaPro-com - i calabresi sarebbero alla ricerca di un elemento di esperienza per il reparto arretrato e Iuliano ha tutte le caratteristiche ideali per integrarsi al meglio con il progetto Catanzaro. Inoltre, l'estremo difensore e l'attuale tecnico giallorosso, Francesco Cozza, sono legati da un’amicizia forte che va oltre il campo, nata durante la stagione 2009-2010 quando entrambi hanno vestito la maglia della Salernitana. (TuttoLegaPro.com)

Il tecnico Nicola Provenza

Tecnico FIGC e la collaborazione dell'ADISE (Associazione Direttori Sportivi e Segretari società di calcio, ndr), ha scelto per il corso di abilitazione a Collaboratore della Gestione Sportiva. Nel programma, che ha previsto tra le altre le lezioni dei prof. Gianfranco Piantoni (docente di strategia aziendale alla Bocconi e coordinatore del Master FIFA), Felice Accame , (docente di Comunicazione presso il Settore Tecnico FIGC) e Ferretto Ferretti (docente di metodologia dell'allenamento presso il Settore Tecnico FIGC), Provenza ha tenuto ieri una lezione su “L’analisi della partita di calcio”. Certamente una soddisfazione per colui il quale, dopo gli inizi nel Settore Giovanile della Salernitana Sport, si è diplomato Allenatore Professionista di Prima Categoria a Coverciano con il massimo dei voti: “L’evoluzione del gioco del calcio in Italia - Studio sui modelli sociali e sulle spinte motivazionali ad intraprendere l’attività calcistica”, il titolo della tesi di Provenza che aiuterà certamente i due rappresentanti che sono stati presenti per ogni società di D. (Resport.it)


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Sport

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Volley maschile Il capolinea. La squadra pentra saluta la A2, il presidente Cicchetti ha ufficialmente rinunciato all’iscrizione al campionato

Fenice Isernia, finisce il sogno Le difficoltà legate alla crisi economica, la drastica riduzione di sponsor e la completa assenza di alternative, aiuti e proposte concrete riscontrata sul territorio ha portato il presidente della Fenice Isernia Mimmo Cicchetti a riconoscere, seppur a malincuore e dopo lunghe ed attente riflessioni, che non sussistono le condizioni necessarie per proseguire

quello che è stato un percorso durato ben otto stagioni nel campionato pallavolistico nazionale di A2.Un lungo periodo fatto di passione e vittorie, ma anche di sconfitte. Uno staff di persone che ha portato avanti un progetto importante grazie all’amore per questo sport e per Isernia, la propria città. Che, negli anni, ha visto nel suo impianto atleti di spessore, ma ha

anche lanciato tante giovani promesse, tanto da fare del club una ‘fucina di giovani talenti’. Dettagli destinati ora ad essere unicamente dei ricordi per quanti, domenica dopo domenica nel corso degli anni, si recavano al PalaFraraccio (‘fortino’ di tanti incontri avvincenti) per far sentire il proprio calore e la vicinanza alla squadra e alla società.

L’intervista. Otto lunghi anni non si cancellano facilmente. I ricordi vissuti in queste stagioni sono tanti, molti belli altri un po’ meno, ma la storia della Fenice Volley Isernia ha segnato una pagina importante nella storia della pallavolo molisana. Delusione e amarezza, condite da un enorme dispiacere, sono i sentimenti che prevalgono in tutto l’ambiente biancazzurro e soprattutto nel presidente Mimmo

Per Cicchetti non è un addio ma un arrivederci Il presidente: “Mi prenderò un anno di pausa, poi forse si ripartirà puntando su un progetto basato sul rilancio del settore giovanile” Cicchetti: “Purtroppo è una decisione che non è nata in questi giorni. Lo avevo già annunciato da tempo e nonostante questo l’ambiente

Il presidente Cicchetti e il dg Fraraccio

isernino è rimasto totalmente indifferente. Tante promesse e tanti proclami che puntualmente sono stati disattesi. La Fenice Volley era l’unica realtà sportiva d’eccellenza della nostra regione, la classe dirigente sia locale che regionale è rimasta immobile di fronte a questa situazione ed ha usato la nostra realtà sportiva solo per fare le passerelle. Sono

molto dispiaciuto e rammaricato ma allo stesso tempo ho la coscienza a posto perché so di aver fatto tutto con passione ed abnegazione, nel rispetto di tutti coloro che in questi otto anni ci hanno seguiti nel nostro prestigioso percorso sportivo”. La Fenice risorgerò dalle sue ceneri, almeno questa è la sensazione che trapela

La Fenice è stata usata dai politici solo come una passerella

dalle parole del numero uno del sodalizio pentro che per il momento preferisce smaltire la delusione ma non nasconde la volontà, in futuro, di tornare nuovamente a far parte del mondo della pallavolo: “Per il momento ho bisogno di riflettere e soprattutto di staccare la spina. Ho bisogno di un anno di riposo poi in futuro si vedrà. Mi piacerebbe intraprendere un progetto basato sul settore giovanile e sulla valorizzazione dei ragazzi locali. Per ora qualunque discorso è prematuro, se nasceranno nuovamente i presupposti per tornare a fare la pallavolo ad Isernia se ne riparlerà”. redsport


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Sport

14 giugno 2012

Basket serie C regionale

Bilancio positivo per l’Olimpia Campobasso La stagione è finita da quasi un mese ed è dunque di fare dei bilanci in casa dell’Olimpia Campobasso. L’anno cestistico vissuto dalla compagine campobassana è stato decisamente positivo. Si è raggiunta una semifinale playoff persa contro Vasto al termine di due partite giocate punto a punto in cui i molisani hanno fatto capire di non essere inferiori ai più esperti avversari. Michele Amico, assistant coach del team del capoluogo, traccia un bilancio finale su quello che è stato l’anno sportivo che ha chiuso i battenti: “Secondo me è stata una stagione molto positiva, nella quale i ragazzi, specialmente i più giovani e quelli che hanno giocato di più e di meno come Fazioli nell’ultimo periodo e Pasqualone sono cresciuti tanto sia da un punto di vista tecnico che personale. Meritavamo, forse, qualcosa in più, ma le cose devono andare in un certo modo. Io ritengo che siamo cresciuti tutti quanti tanto sia da un punto di vista tecnico che umano”. Parlando, invece, della sua esperienza sulla panchina campobassana, che cosa si sente di dire?

“Anche per me è stata un’annata molto positiva. Ho avuto modo di studiare gli avversari e preparare il lavoro con molto scrupolo. Ho avuto la possibilità di confrontarmi in una realtà in cui il livello era molto alto. Non si poteva lasciare il tutto alla

superficialità. Se avevi voglia di andare in alto, bisognava lavorare bene ed allenarsi alla stessa maniera. Altrimenti non era facile vincere le partite”. A suo avviso questa squadra andrebbe ritoccata? “Non credo che la squadra

Michele Amico: “E’ stata una bella stagione in cui anche i giovani hanno brillato. Ora puntiamo al ripescaggio”

debba essere rivoluzionata. Ci sono stati degli innesti importanti in corso d’opera come Lawman. Magari l’avessimo avuto da prima. E’ normale che persone che arrivano da un’altra realtà fanno fatica ad entrare in certi meccanismi. Alla fine Ben si è inserito bene ed ha legato con i ragazzi. Non penso che ci debba essere una rivoluzione, visto che la struttura è buona. Ricordo che in semifinale abbiamo giocato con dei 91 e 94 in campo contro avversari davvero molto esperti”. Ora come procederà il vostro lavoro? “Sicuramente si continua. Vediamo di impostare con Sabatelli il lavoro fisico ed indivi-

duale per far capire ai ragazzi che non si devono fermare. Poi bisogna vedere che cosa accadrà per l’anno prossimo. Per ora in questa fase bisogna far migliorare i ragazzi lavorando sui loro limiti”. A proposito che cosa si auspica per la prossima stagione? “Questo si deve chiedere alla società. Fare una domanda di ripescaggio penso che sia facile, vista la situazione economica. E’ chiaro che poi dipende tutto dalla società che deve capire quali sono le forze a propria disposizione. E’ chiaro che un campionato di categoria superiore, sarebbe un’ulteriore sfida per tutti noi. Vedremo”.

Ginnastica Ritmica.

Al via oggi i campionati interregionali Michele Amico con Nicola D'Alessio

La kermesse si svolgerà presso il palazzetto sito nel parco San Giovanni di Campobasso

Cip Molise.

Ottima prova dei molisani ai Giochi della Gioventù di Roma

Donatella Perrella presidente Cip Molise

Un argento e due ottimi quarti posti. E’ questo il bottino che sono riusciti a conquistare i giovani atleti del Cip Molise che hanno preso parte alla fase finale dei Giochi della Gioventù che si sono svolti a Roma. Gli alunni delle scuole medie Montini e D’Ovidio di Campobasso e della scuola media di Portocannone hanno affrontato con il giusto piglio tutte le prove delle differenti specialità che prevedevano gare di staffetta 4x100, salto in lungo, lancio del vortex e 80 metri piani. L’argento è stato conquistato negli 80 metri piani, mentre c’è un po’ di ramma-

rico per i due quarti posti nel salto in lungo e nella staffetta 4x100 che hanno visto i portacolori molisani attestarsi ad un soffio dal gradino più basso del podio finale. Ovviamente soddisfatti della prova di tutti i ragazzi si sono detti i docenti e i dirigenti scolastici e il presidente del Cip Molise, Donatella Perrella. Ad accompagnare gli alunni i docenti: Stefano Mascioli, Antonello Di Giulio e Raffaele Lucci della Montini di Campobasso, Turturro della scuola media di Portocannone e Mariagrazia De Felice della scuola media D’Ovidio di Campobasso.

ASD Just a Dream Cb

Questo pomeriggio, a partire dalle ore 16 presso, nel Palazzetto del Parco di San Giovanni di Campobasso, avranno inizio i Campiobnati Interregionali di Ginnastica Ritmica organizzati dalla A. S.D. Just a Dream di Campobasso. Il Palazzetto attrezzato con due pedane sarà affollato di piccole ginnaste provenienti da tre regioni limitrofe che offriranno come sempre uno spettacolo di altissimo livello tecnico. La manifestazione annuale comprenderà gare di ritmica individuale e gara di coreografia. L’ingresso sarà libero. Protagoniste della manifestazione saranno le ginnaste agoniste della ASD JaD , società organizzatrice, reduci dalle vittorie in serie C e B Nazionale e del campionato nazionale Gold Agoniste Federali che le ha viste protagoniste a Spoleto dive hanno conquistato ben 5 medaglie d'oro,due d'argento e due di bronzo .




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