ANNO VIII - N° 165 - DOMENICA 15 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Antonio Di Lisio
L'Oscar del giorno lo assegniamo ad Antonio Di Lisio, molisano e patron con il fratello Salvatore dell'hotel Rinascimento di Campobasso, che è stato nominato presidente della “S & C – Consorzio Distribuzione Italia”, nata dalla fusione tra le Organizzazioni Co.Dist. (di cui Di Lisio era già presidente) e Sai Supermercati Associati Italiani. Il nuovo consorzio nazionale, con sede a Milanofiori - Rozzano, nasce dall’esigenza di ridurre i costi e dalla necessità di migliorare le perfomance commerciali attraverso un’attività di marketing congiunta, per creare nuove sinergie, favorire lo sviluppo delle vendite e offrire un servizio migliore al consumatore.
Il Tapiro del giorno a Danilo Leva
Il Tapiro del giorno lo diamo al segretario regionale del Pd, Danilo Leva. Era riemerso dalle tenebre, dopo la parentesi elettorale delle Regionali, seppure con un partito al di sotto del 10 percento senza, però, fare nemmeno l'analisi di quanto accaduto. Ha rimesso insieme una direzione regionale, dopo la ricomposizione del duo con Roberto Ruta, ma alle Comunali di Isernia per il Pd non c'è stata trippa per gatti con una percentuale assai risicata. Dopodichè è ripiombata la cappa del silenzio. Ma sui grandi tempi, sui problemi reali di questo Molise quale la ricetta del Pd?
REGIONE
Ricorsi elettorali, sarà il merito a decidere sui rilievi fatti dal Tar A PAG. 3
SANITA’
Sulle patologie tumorali il Molise in piena linea per screening e prevenzione A PAG. 5
CAMPOBASSO
I dossi cittadini inutili e pericolosi Ormai manca anche la decenza A PAG. 9
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15 luglio 2012
La questione. Troppi i ritardi e i treni che restano per strada per non trovare soluzioni
Il caso. A Roma Termini, poi, al Molise lasciato per partenze e arrivi binari cosiddetti bis
Astore:“Il governo intervenga sulle disfunzioni ferroviarie” CAMPOBASSO. "Se e con quali strumenti il Governo sia in grado di verificare il rispetto da parte di Trenitalia dei contratti di servizio stipulati con le Regioni e dei conseguenti impegni assunti verso gli utenti e quali misure di competenza intenda adottare per garantire ai cittadini molisani, attraverso Trenitalia, un servizio ferroviario che sia degno di un Paese civile". E' questo il contenuto dell'interrogazione presentata dal senatore, Giuseppe Astore, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. "Il Molise, terra dimenticata dal resto d'Italia vista l'inefficienza dei trasporti, continua ad essere "spezzettata" anche per quanto riguarda le competenze formali di Trenitalia, le quali, infatti, sono divise tra Bari, Ancona, Napoli e Roma. A fronte del non trascurabile costo del servizio a carico dei cittadini molisani sottolinea l'esponente di Partecipazione Democratica - e a dispetto degli impegni assunti da Trenitalia, i disagi dei viaggiatori continuano ad essere indicibili ed insopportabili. La tratta Campobasso-Roma si distingue per disservizi e disagi, nell'indifferenza generale sia di Trenitalia sia della Regione, che, evidentemente, hanno altre priorità, e a farne le spese sono utenti che pagano un regolare bi-
La polemica. Trapianti, sui rimborsi è scontro
CAMPOBASSO. In questi giorni è nata una disquisizione sui cosiddetti rimborsi che dispongono il diritto di ottenere parte delle spese sostenute dai pazienti molisani costretti a recarsi in strutture ospedaliere extra-regionali per sottoporsi a trapianti d’organi o a cure per malattie rare. A prevederlo le leggi regionali n.17 del 20.06.2007 e n.23 del 18.07.2008. Su queste, però, recentemente sono sorti problemi interpretativi della norma con istanza dell’ASREM ai competenti uffici della Regione Molise, e stante l’impossibilità per quei pazienti di trovare risposte
L’intervento. di Luigi Petracca Ho avuto modo di seguire,attraverso le testate regionali dei giorni scorsi, le valutazioni e le polemiche innescate dall’evento organizzato dal Governatore Iorio il 3 luglio u.s. alla Piana dei Mulini. In qualità di iscritto al Popolo della Libertà che ha partecipato all’evento, ritengo quanto mai opportuno dare il proprio contributo al dibattito in corso,precisando aspetti essenziali all’esercizio della verità:intanto, al contrario di quanto asserito dal Senatore Di Giacomo(intervista sul “Quotidiano” dell’8 luglio u.s.),nessuno dei numerosi presenti a Piana dei Mulini ha percepito, nella introduzione e nelle risposte del Governatore Iorio,atteggiamenti da “...grillino di seconda mano o addirittura espressione dell ’ a n t i p o l i t i c a ” . Come iscritto al Popolo della Libertà,esprimo il più assoluto dissenso da tali giudizi incautamente
glietto e i disagi iniziano già alla stazione Termini di Roma, - precisa il senatore - dove il treno ferma sempre ai binari "bis, lontani centinaia di metri dalla stazione stessa con notevoli difficoltà soprattutto per le persone anziane o per chi deve spostarsi da un binario all'altro per eventuali coincidenze". Per il senatore molisano c'è la necessità di rivedere l'intero assetto organizzativo per assicurare servizi civili. “In proposito è utile rammentare - ha continuato il parlamentare - che i trasporti sono da sempre il miglior viatico per lo sviluppo economico di un territorio. Senza arterie di comunicazioni decenti e senza un sistema di trasporti adeguato - chiude Astore - lo sviluppo economico è davvero difficile mentre i molisani usufruiscono di carrozze inverosimilmente affollate e in alcune stazioni hanno difficoltà persino a salire sul treno ed i ritardi, frequentissimi, creano problemi seri ai pendolari che giornalmente viaggiano su questo percorso". Si tratta di un ennesimo richiamo al governo perchè controlli quanto posto in essere sulle linee cosiddette minori da Trenitalia. Il Molise, poi, da questa analisi ne esce particolarmente bistrattato con automotrici vecchie e superate e con problemi di non poco conto dal punto di vista della puntualità dei convogli.
sanitarie alle loro patologie sul territorio regionale, non si può far venir meno il sostegno economico previsto dalle leggi in oggetto. Per questa ragione, è stato il consigliere regionale del Pd, Michele Petraroia a sollecitare una rapida e positiva definizione della questione, che non costringa i nostri corregionali a rientrare dalle strutture ospedaliere esterne dove sono in trattamento. Non è la prima volta, infatti, che viene lamentato un simile disguido.
Di Giacomo ha letto male l’incontro di Piana dei Mulini espressi da un Soggetto ( il coordinatore regionale del Partito ), che dovrebbe ogni giorno promuovere la cultura del confronto e della partecipazione popolare, essenziale strumento di riscatto della politica quale attività nobilissima di governo dei popoli,in un momento di pericolosissimo disorientamento del corpo elettorale nonche’ di palese deriva del sistema politico ed istituzionale del Paese. Se il Senatore Di Giacomo avesse assolto all’obbligo morale ( e di “status “ ) di partecipare all’evento , avrebbe colto, in tutte le fasi di articolazione dei lavori, solo una diffusa volontà di riportare la Politica al Centro del dibattito e di riaffermare il ruolo essenziale delle Istituzioni democratiche e dei partiti. Al contrario, appare del tutto motivato
il convincimento che il Senatore Di Giacomo non abbia participato all’evento del 3 luglio non solo per le motivazioni “strumentali “ ampiamente descritte nei giorni scorsi dalla stampa regionale, ma anche per l’infausto sentore di dover dare conto, anche in quella sede, di un partito ridotto ad una “ pertinenza personale” in cui risultano dismesse da tempo ogni modalita’ democratica ed ogni valutazione meritocratica e dove vengono abitualmente “chiamati” a ruoli istituzionali anche delicati, i piu’ fessi, quelli senza titolo e senza capacita’ che, in quanto tali, assicurano sempre la propria acquiescenza. Sulla mediocrita’ di personaggi impari sono state costruite carriere d’oro, strumentali solo agli interessi personali dei beneficiari. Sarebbe proprio il caso di consigliare al Sen. di Giacomo una salutare
rilettura degli articoli che scrisse il Grande Senatore La Penna negli anni 2001/2004, all’epoca pubblicati su “Le Libertà” e raccolti da ultimo in un interessante volume a cura dell’ Emerito Prof. Giovanni Di Giandomenico. Già da quegli anni il compianto Sen. la Penna denunciava la degenerazione dei partiti che, da palestre di cultura politica e di esercizio democratico, erano diventati “ feudi personali “ dove “...il sistema della cooptazione ha sostituito completamente il criterio democratico della elezione dal basso”. A tale diagnosi così attuale, mi permetto di aggiungere solo un avvertimento a tutti coloro che interpretano la res publica come “feudo personale “: attenzione, la storia insegna che troppo elevati livelli di degenerazione delle pubbliche responsabilità portano fatalmente al dissolvimento dei “feudi “ e costituirebbe testimonianza quanto mai “pietosa” la presenza di “feudatari “senza più “feudi “ a disposizione.
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La questione. La mancata richiesta della sospensiva si fonda sulla presenza della legge 2
CAMPOBASSO. Sarà il merito a stabilire se la sentenza del Tar Molise, con la quale sono state annullate le elezioni regionali dell'ottobre scorso, resterà in piedi oppure no. Se, cioè, bisognerà tornare al voto oppure se tutto continuerà come prima. I giudici della quinta sezione del Consiglio di stato hanno ritenuto, infatti, di fissare al 16 ottobre la data di discussione di tutti i ricorsi presentati. E solo allora sarà possibile conoscere l'esito di questa legislatura. Al momento, resta in vigore l'unico articolo della legge n.2 del febbraio 2002 approvata dal Consiglio regionale per fare fronte al vuoto legislativo in caso di scioglimento del Consiglio per cause giurisdizionali. Si disse allora che, siccome la Regione non aveva ancora lo Statuto nuovo approvato, nelle more si poteva procedere con gli organi istituzionali in essere. A distanza di dieci anni il Consiglio regionale non è riuscito a dotarsi di un nuovo corpo statutario tanto che in piedi continua a restare quella legge del 2002. Certo, c'è chi ha storto il muso sostenendo la tesi che il Tar ha proceduto all'annullamento di tutte le operazioni antecedenti la fase del voto fino alla cassazione della proclamazione degli
Il caso. In molti chiedono se in piedi non debba restare il solo presidente della Giunta regionale
Un ‘merito’decisivo per le sorti della Regione Il 16 ottobre in Consiglio di stato si conoscerà se la sentenza del Tar sarà giudicata valida o riformata
eletti. Allora, è questa la domanda che in molti pongono: come possono restare nelle funzioni, seppure per la sola attività straordinaria, quanti non eletti? In questo caso, a reggere le sorti della Regione dovrebbe essere il solo presidente fino alla discussione di merito. Si tratta, naturalmente, di un cavillo giuridico che si lega all'incertezza del
Hit Parade, trasmissione radiofonica che ebbe un largo larghissimo seguito per almeno una ventina d'anni nel nostro Paese. Una trasmissione capace di assurgere a fenomeno, fino a generare numerosi tentativi di applicazione dei propri meccanismi, per tacere dei tentativi di imitazione. Oggi, e per ogni settimana, un disco accompagnerà uno dei protagonisti di questa rubrica.
Il leitmotiv. Sembra riecheggiare la canzone “Arrivederci” lanciata nel 1959 per lo strappo tra Romano e Paolo Frattura
momento politico. E non è detto che potrebbe sfociare in una richiesta di chiarimenti allo stesso ministero degli Interni che, nella fase antecedente la discussione cautelare, aveva demandato alla Prefettura di indicare la strada per evitare un pericoloso vuoto di potere. E' stato l'ufficio territoriale di governo a dire che garante
CAMPOBASSO. E' stata la settimana che ha visto il definitivo strappo nel centrosinistra tra Massimo Romano e Paolo Frattura in merito alla possibile leadership della coalizione in caso di un ritorno alle urne. Massimo Romano lo ha fatto intendere chiaramente nel suo intervento a piazzetta Palombo nel corso dell'incontro politico organizzato all'interno dell'agorà pubblico. E' stato il più classico degli arrivederci ed è sembrato riecheggiare quel successo del 1959 di Umberto Bindi. "Arrivederci (a Paolo Frattura) per una volta ancora è bello fingere (in attesa delle elezioni) abbiamo sfidato la politica quasi per gioco ed ora fingiam di lasciarci soltanto per poco. Arrivederci (sempre a Paolo Frattura) esco dalla tua vita salutiamoci arrivederci questo sarà l'addio ma non pensiamoci con una stretta di mano da buoni amici sinceri ci sorridiamo per dirci arrivederci". E' questo il motivo che, prima in sordina, oggi a squarciagola rimbalza per le piazze po-
dell'attività dovesse essere proprio quella legge approvata nel 2002. Ora, dopo la mancata discussione del ri-
litiche del centrosinistra. Del resto, Massimo Romano non ha fatto mai mistero della sua contrarietà politica alla ricandidatura a presidente per la coalizione di Paolo Frattura. L'aveva già dovuta digerire nella tornata dell'ottobre 2011
corso per la sospensiva, resta valida la stessa normativa? Su questo aspetto diverse sono le interpretazioni. In ogni caso, però, la Regione ha necessità comunque di una guida in un momento sicuramente difficile per la sua economia e per le sue stesse aspettative di futuro legate anche e, soprattutto, all'autonomia che molti vorrebbero mettere in discussione.
dopo avere accettato le primarie. Correttamente si era messo, poi, a correre per sostenere chi ne era uscito vincitore. Questa volta, però, non c'è "trippa per gatti" e Massimo Romano, per davvero, sembra cantare "Arrivederci".
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I Comuni sottratti per far nascere la Provincia di Benevento, la rete ferroviaria dirottata dal Biferno, la mancanza di una legge speciale per il Molise sono gli accadimenti storici. Ora si pensi al futuro
di Giuseppe Di Iorio CAMPOBASSO. Siamo a chiusura di questa nostra carrellata sulla necessità del mantenimento dell'autonomia regionale così come fu voluta nel lontano 1963. Ripetiamo, non è una mera questione campanilistica a spingerci in tale sottolineatura anche perchè siamo ben consci che proprio oggi c'è la necessità che la Regione si doti di una nuova strategia politica capace di guardare oltre gli stessi confini nazionali. La marginalità, infatti, in cui siamo stati posti può essere superata sapendo costruire un percorso che ci porta dritti all'Europa: sia a quella adriatica che a quella centrale. La funzione di cerniera del nostro territorio tra le due parti dell'Italia, il basso indice demografico, la possibilità di essere attraversati nel più breve tempo possibile devono e possono diventare i cardini di una rinnovata battaglia politica autonomistica. Si badi bene, nel corso delle puntate passate abbiamo messo in mostra come proprio tutto questo sia stata volutamente e colpevolmente ignorato da chi, pure, deteneva il potere in altre sfere. Dallo
Un nuovo disegno strategico per mantenere l’identità smembramento di parte dei comuni molisani per fare nascere la Provincia di Benevento agli albori del 1861; l'impossibilità di avere la linea ferroviaria passante per il Biferno qualche anno dopo perchè gli interessi armentizi di Abruzzo e Puglia portavano sulla vecchia dorsale di Casacalenda nonostante studi accurati portassero ad individuare proprio il tratto molisano come quello più veloce per collegare Napoli con Venezia; ancora ad inizio del secolo scorso la mancata inclusione in una qualsivoglia specifica legge dedicata al Molise come fu fatto per altre Regioni. Questa è stata quella parte della storia che ci ha infilato nel canale della marginalità. Poi, indubbiamente, c'è stata anche l'insipienza di una classe parlamentare nell'Italia liberale che pensava a tut-
La marginalità in alcuni settori dovuta ai colpi inferti da altri che hanno dirottato risorse e progetti a favore dei loro territori
La proposta. Dopo lo sblocco dei 10 milioni per quanti in mobilità CAMPOBASSO. In questi giorni grazie allo sblocco dei 10 milioni di euro stanziati dal Governo Nazionale, molti lavoratori con scadenza della mobilità e disoccupazione nel 2012 stanno presentando domanda di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga presso i Centri per l’Impiego in base a criteri definiti nell’Accordo Quadro stipulato tra la Regione Molise e le Parti Sociali in sede di Assessorato al Lavoro il 15.06.1012 e contenuti nelle “Istruzioni operative” approvate con Determinazione del Direttore Generale n.625 del 26.06.2012 e pubblicate sul BURM n.16
t'altro e non a creare le condizioni essenziali per lo sviluppo. Nemmeno pensando alle produzioni agricole che, pure, avrebbero dovuti vederli in prima fila attraverso la possibilità di una linea ferroviaria diretta tra Termoli e Venafro per il trasporto rapido delle merci sui mercati adriatici e tirrenici. Dobbiamo sapere trarre dall'insegnamento che traiamo dalla lettura di questa storia i giusti e dovuti moniti per costruire una nuova strategia e un nuovo programma capaci di assicurarci le giuste ragioni di un'autonomia territoriale rifuggendo da chimere e 'profittatori' che ci ricaccerebbero indietro nella storia e privi di una visione futura. E' questa la sfida politica che si pone innanzi a tutti noi ma, in specialmodo, alla classe politica regionale molisana.
Petraroia: “Subito i fondi per gli ultra 55enni senza lavoro”
del 30.06.2012. "Come più volte segnalato - scrive il consigliere regionale Michele Petraroia - da questa opportunità restano esclusi i lavoratori ultra-cinquantacinquenni che ai sensi dell’art.2, lettera c, punto 10) delle “Istruzioni operative” così come stabilito nell’art.14 dell’Intesa Stato-Regioni per l’anno 2011-2012 sugli ammortizzatori sociali in deroga siglata in data 20.04.2011, hanno usufruito di un periodo di mobilità in deroga superiore a due annualità, Tenuto conto che con Delibera di Consiglio Regionale n.6 del 17.01.2012 la Giunta Regionale ha as-
sunto l’impegno, in sede di approvazione della Legge finanziaria regionale 2012, ad “individuare misure urgenti ed efficaci di sostegno al reddito per i lavoratori ultra-cinquantacinquenni collocati in mobilità in deroga fino al 31 dicembre 2011 e rimasti privi di reddito dal 1° gennaio 2012" sollecito l’avvio con somma urgenza dell’istruttoria per l’approvazione dell’Assestamento del Bilancio 2012 e l’individuazione delle somme necessarie per la copertura dei costi della mobilità in deroga per le famiglie dei lavoratori ultra-cinquantacinquenni che versano in condizioni di
grave disagio sociale perché prive di qualsiasi entrata e impossibilitati a trovare un nuovo impiego. Per questo chiude Michele Petraroia - è sufficiente che in sede di assestamento del Bilancio 2012, l’Assessorato al Lavoro di concerto con l’Assessorato alle Finanze, individui una somma da appostare nella specifica UPB sapendo che il numero degli aventi diritto è modesto, e quindi con meno di 500 mila euro si potrebbe assicurare un giusto sostegno a delle famiglie in difficoltà per il periodo luglio-dicembre del corrente anno".
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5 15 luglio 2012
La decisione del governo non è piaciuta alle forze politiche e, soprattutto, ai sindacati che hanno giudicato l’accorpamento un grave errore tecnico e funzionale
Catasto e Agenzia delle Entrate non vogliono andare a braccetto Il decreto 87/2012 del governo ha stabilito l’accorpamento dell’Agenzia del Territorio (Catasto) con l’Agenzia delle Entrate. Una decisione che non è piaciuta alle forze politiche e, soprattutto, ai sindacati che hanno giudicato l’accorpamento un grave errore tecnico e funzionale. Proteste quindi a non finire, a Roma e in periferica. A Campobasso il personale dell’Agenzia del Territorio ha dichiarato lo stato di agitazione dando la stura ad un ordine del giorno che il consiglio regionale dovrebbe approvare e trasmettere alle competenti commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, al vice-ministro dell’Economia, al ministro del Lavoro, al ministro dello Svi-
luppo Economico, alle organizzazioni sindacali nazionali, regionali e dell’Agenzia del Territorio, e alla delegazione parlamentare molisana, a sostegno delle ragioni che postulano il mantenimento della separazione tra Catasto e Agenzia delle entrate. Con una postilla: investire senza riserve sul potenziamento del Catasto “per far emergere gli immobili non registrati e per riclassificare in modo equo quelli popolari, dei centri storici e dei quartieri periferici”. Questa sarebbe una scelta utile e produttiva, in grado di combattere il neo dell’evasione. Al Consiglio regionale del Molise e alla totalità dei sindaci è più che noto il fenomeno delle case fantasma, ossia delle abitazioni che non
sono state accatastate, che sfuggono anche agli uffici patrimonio degli enti locali. La dimensione del fenomeno sta venendo fuori in tutta la sua portata con l’introduzione dell’Imu e con la nequizia delle classificazioni che mettono sullo stesso piano le ville e le case di lusso con le abitazioni popolari. La protesta dei cittadini sta favorendo una serie di comparazioni e di segnalazioni che dimostrano appunto che c’è gente che del Catastato se n’è impipato ed altrettanto ha fatto con gli allacci comunali e il pagamento dei relativi tributi. A Campobasso questa situazione è largamente diffusa, con l’aggravante che l’amministrazione comunale, pur messa al corrente di casi limite come quello
Un ordine del giorno del consiglio regionale a sostegno dello stato di agitazione del personale dell’Agenzia del territorio di Campobasso
dell’abitazione di un assessore non accatastata e nemmeno presente nell’elenco dell’Ufficio tributi, finora non ha mosso un dito. Un caso limite, ma non il solo. Comprensibile, pertanto, la richiesta da mandare al governo di Roma perché soprassieda a ciò che viene ritenuto un errore tecnico e funzionale (l’accorpamento dell’Agenzia del Territorio con quella delle Entrate), per dare maggiore capacità di controllo del territorio al fine di ristabilire l’equità delle classificazioni immobiliari
e di combattere alla radice il vergognoso fenomeno delle case fantasma. Che il Catasto sia messo in condizione di svolgere compiutamente la propria missione è più che giusto, ma nella circostanza vengono fuori ancora una volta irrisolte la vergognosa tendenza di taluni cittadini a beffare le leggi e l’altrettanta vergognosa tolleranza delle amministrazioni locali per il solito interresse elettorale e clientelare. In materia, Campobasso docet! A.Cu.
Il fatto. I dati sono stati raccolti da Cittadinanzattiva su screening e assistenza per il trattamento del dolore CAMPOBASSO. Dall'analisi effettuata sul territorio italiano da Cittadinanzattiva, sulle cure riservate al tumore, il Molise ne esce sostanzialmente bene. A partire dalla prevenzione. Il Servizio Sanitario Nazionale, proprio al fine di garantire la diagnosi precoce, prevede l’esenzione dal pagamento del ticket per usufruire delle prestazioni sanitarie legate agli screening. In particolare: mammografia ogni due anni per le donne tra 45 e 69 anni; pap test (o più correttamente esame citologico cervico-vaginale) ogni tre anni, per le donne tra 25 e 65 anni; colonscopia ogni cinque anni, per la popolazione superiore a 45 anni. Tali prestazioni sono entrate a pieno titolo nei LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, DPCM 29 novembre 2001. Stando ai dati presentati nel 2011 -attraverso l’analisi della Direzione Generale della Programmazione sanitaria, che monitora il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza da parte delle Regioni è possibile affermare che Basilicata e Molise hanno “recuperato” le distanze rispetto alle altre Regioni; restano invece ancora a livelli bassi le altre regioni (Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna, Campania), con miglioramenti per Puglia e Abruzzo. Altro aspetto importante, quello delle
Il Molise esce bene per prevenzione e cure palliative del tumore cure palliative. Le linee guida dell’OMS del 1990 sul trattamento del dolore e cure attive di supporto hanno riconosciuto che “la liberazione dal dolore è da considerarsi un diritto di ogni paziente affetto da cancro, e l’accesso alla relativa terapia un mezzo per rispettare tale diritto”. Sono state necessarie diverse “tappe”normative per affermare questo diritto in Italia: dalla legge 39/99, alle linee guida per la realizzazione di “Ospedale senza dolore”(2001), fino all’approvazione della legge 38/10. Il monitoraggio ministeriale sul rispetto dei LEA ha analizzato il rispetto dello standard contenuto nel Decreto Ministeriale del 22 febbraio 2007 n. 43, relativo allo “Schema di regolamento recante la definizione degli standard relativi all’assistenza ai malati terminali in trattamento palliativo” in base al quale, entro il 2008, tutte le regioni dovrebbero aver realizzato e resi operativi almeno uno o più posti letto ogni 56 deceduti a causa di tumore. Dal Monitoraggio emerge che solo al-
Persone che hanno effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato, per cervice uterina, mammella, colon retto Regione
MOLISE Piemonte Lombardia Veneto Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
Posti letto attivi in hospice sul totale dei deceduti per tumore (per 100)
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2,30 0,90 0,60 1,10 0,56 1,40 0,30 0,00 0,50 1,35 0,00 0,20 0,60 1,00 0,40 0,00
2,30 0,70 0,62 1,07 0,70 1,54 0,90 0,70 0,94 1,50 0,00 0,19 0,91 1,91 0,33 1,00
1,97 0,56 0,72 0,59 0,91 1,48 0,41 0,67 1,63 1,46 0,00 0,20 1,02 2,39 0,22 0,35 1,89
cune Regioni rispettano lo standard (Lazio, Basilicata, Puglia, Molise, Marche, Emilia Romagna, Sardegna), mentre ri-
sultano in una situazione ben al di sotto dello standard Sicilia, Calabria, Campania, Abruzzo, Toscana.
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15 luglio 2012
In un momento così difficile per il Paese era necessario dare un segnale forte di responsabilità
Vitalizi, Parpiglia: noi neo eletti, primi in Italia ad avervi rinunciato di Anna Maria Di Matteo CAMPOBASSO. Il tema della riduzione dei costi della politica resta sempre di strettissima attualità. In Molise, a dire il vero, se ne parla prima ancora che il caso scoppiasse a livello nazionale. Nel corso della passata legislatura il Consiglio aveva deliberato la riduzione l’importo delle indennità dei consiglieri regionali. L’attuale legislatura è andata oltre, apportando un ulteriore ritocco alle somme che gli inquilini di palazzo Moffa percepiscono ed abolendo i vitalizi, a partire proprio da questa legislatura. Nei giorni scorsi una lettera di alcuni cittadini, riferita proprio alla questione dei vitalizi aveva riaperto la questione. Ora interviene il consigliere regionale dell’Italia dei Valori che è tra i neo eletti che non beneficerà del vitalizio. I primi in Italia ad averci rinunciato volontariamente. Una decisione che a giudizio del dipietrista, non ha avuto il giusto risalto, soprattutto a livello nazionale. “Abbiamo rinunciato ai vitalizi ma nessuno ne parla. Se fossero stati i grillini a farlo, la notizia sicuramente sarebbe stata su tutti i giornali. Siamo stati noi, ‘poveri’ consiglieri del Molise a farlo per la prima volta, in tutta Italia e nessuno ha detto nulla”. L’importante però è aver voluto un provvedimento così importante, giusto? “Sì, certo, lo abbiamo voluto perché ritenevamo e riteniamo tuttora giusto dare un segnale importante alla gente in un momento così difficile. Io volevo rispondere personalmente a quel gruppo di cittadini che chiedevano di sapere se era stata attuata la riduzione
Il consigliere regionale dell’Idv torna sulla questione legata ai privilegi ed ai costi della politica delle indennità e l’abolizione dei vitalizi. Con orgoglio voglio dire che abbiamo tagliato le somme che percepiamo, ma soprattutto che abbiamo eliminato l’odioso privilegio rappresentato dal vitalizio. Riguarderà noi nuovi eletti, dodici complessivamente. Saremo i primi in Italia a non beneficiarne”. Cosa pensa della posizione assunta dagli ex consiglieri regionali che non vogliono rinunciare a quello che considerano ormai un diritto acquisito? “Non la condivido. Non la condivido affatto. Il momento è di grande difficoltà per tutto il Paese. Occorre fare tutti uno sforzo per tentare di ridurre i costi, compresi quella della politica. Avrebbero dovuto accettare anche loro, di buon grado, il sacrificio che è richiesto a tutti. Posso rispettare la loro posizione ma non posso condividerla”. Niente sospensiva dal Consiglio di Stato. Dunque si va avanti secondo quello che prescrive la legge regionale numero 2. “E’ così, anche se devo dire che in questi mesi l’attività non si è mai fermata del tutto. Le Commissioni consiliari hanno ripreso a lavorare, per esaminare argomenti importanti. Ci siamo occupati del dimensionamento scolastico, abbiamo audito i commercianti e le associazioni di categoria, abbiamo ascoltato il direttore generale della Ittierre. Tutto questo per dire che il Consiglio regionale, su temi di importanza strategica per il Molise, sta lavorando, in maniera trasversale”.
Non condivido la posizione degli ex consiglieri. Avrebbero dovuto accettare il sacrificio
La temuta paralisi di cui si parlò all’indomani della sentenza di annullamento del voto da parte del Tar comunque non c’è stata. “Diciamo che il blocco c’è stato solo nei primi dieci giorni, prima della risposta fornita da prefetto, dal ministero che in sostanza davano al Consiglio il pieno diritto di operare, limitatamente agli atti urgenti ed indifferibili, ovviamente in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato”. Quindi la legge salvapoltrone a questo punto sarebbe servita? “Penso che in questo momento di difficoltà economica, in cui va ad innestarsi anche il sentimento di antipolitica che serpeggia tra i cittadini, sarebbe stata inopportuna. La previsione di far rimanere in carica il Consiglio per otto mesi secondo me era eccessiva. Per queste ragioni abbiamo ritenuto opportuno votare contro”. Consigliere, in questo momento particolarmente difficile per il Paese e per la nostra regione, alla luce anche dell’annunciata
Il Consiglio regionale anche senza sospensiva continuerà a lavorare limitatamente agli atti urgenti
soppressione della Provincia di Isernia, si torna nuovamente a parlare dell’ipotesi di ‘riannessione’ del Molise all’Abruzzo. Lei sarebbe favorevole o contrario? “Non sono assolutamente favorevole. Significherebbe penalizzare l’intera regione, i cittadini”. Condivide quindi la posizione del presidente della Regione che sta portando avanti una propria battaglia personale su questo fronte? “Dico semplicemente che sono favorevole al mantenimento, da parte della Regione Molise, della propria autonomia”. Imposto la domanda diversamente: cosa pensa della posizione assunta dal governatore Iorio? “Sono convinto che Campobasso debba rimanere capoluogo della Regione Molise. Non possiamo diventare una Provincia dell’Abruzzo. Pagheremmo uno scotto altissimo, sotto il profilo dei servizi, dell’economia. Saremmo soltanto una piccola periferia e come tale senza alcuna voce in capitolo sulle scelte da assumere per il nostro futuro. E’ una eventualità da scongiurare assolutamente, con determinazione”.
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Regione
15 luglio 2012
Il fatto.
Poste, raccolta firme contro la chiusura Ecco perché i tagli penalizzano l’anziana popolazione del Molise che verrà privata di un importante servizio CAMPOBASSO. Il processo di razionalizzazione partito con la privatizzazione di Poste Italiane ha già determinato in Molise una consistente riduzione del personale passato da 1.635 a circa 950 unità applicate di cui 350 circa impegnate per le attività di recapito e smistamento posta. Con la delibera dell’autorità di garanzia, Agcom del 17 giugno scorso, è stato approvato il piano di interventi per il 2012 di Poste Italiane che prevede la chiusura di 7 uffici in Molise (Campomarino Lido, Santo Stefano, Castellone di Bojano, Monteverde di Bojano, Cerasuolo, Castelromano d’Isernia, Guasto) e la razionalizzare di altri 37. Gli effetti di tali decisioni comporteranno ulteriori disagi per l’utenza, carichi di lavoro insopportabili per il personale, metteranno a rischio im-
Sette uffici scompariranno e altri 37 saranno razionalizzati
mediato di più di 20 posti di lavoro e il diritto dei cittadini più anziani a poter usufruire del servizi postali allo sportello nel proprio comune, senza escludere ulteriori penalizzazioni che già si prefigurano con altre soppressioni, tagli di servizi e riduzione di personale. Il consiglio regionale del Molise con delibera n. 95 del 3 aprile ha accolto la sollecitazione delle organizzazioni sindacali e ha impegnato la giunta regionale a farsi carico dell'apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori postali per recepire le diverse rivendicazioni e stabilire di concerto le azioni da intraprendere nei confronti del ministero dello Sviluppo Economico e del management di Poste Italiane; ad intraprendere ogni iniziativa di sensibilizzazione nei confronti del governo nazionale e del parlamento al fine di salvaguardare l'esigibilità del servizio postale anche per i 10 milioni di cittadini italiani residenti in aree marginali o con popolazione inferiore a 200 abitanti per kmq, ivi compresa l'individuazione di forme di copertura dei costi del servizio a carico dello Stato; a sollevare una questione specifica per la funzionalità del servizio postale in Molise nei confronti di Poste Italiane in particolare dei compartimenti di Bari e
Roma, al fine di non penalizzare il territorio della regione Molise, fermo restando l'impegno istituzionale regionale a raccordare i piccoli comuni su forme di cooperazione finalizzate all'abbattimento delle spese degli uffici postali periferici in modo tale che alle persone anziane e alle fasce popolari più deboli non venga meno l'esigibilità di un diritto fondamentale di cittadinanza. Anche l’Anci ha comunicato la sua contrarietà alle chiusure previste ed ha richiamato l’attenzione di Poste Italiane ad agire in collaborazione con i Comuni interessati favorendone la partecipazione ed evitando che le conseguenze di decisioni unilaterali
ricadano su territori già isolati e con fenomeni di abbandono da parte delle popolazioni residenti. Pertanto, i sottoscritti cittadini, amministratori, esponenti delle forze sociali dei comuni molisani coinvolti dal processo di chiusura e razionalizzazione sollecitano il governo nazionale, ministero dello Sviluppo Economico, il parlamento, management di Poste Italiane, la giunta regionale e l’assessore regionale allo Sviluppo, ad intervenire con urgenza al fine di salvaguardare l’esigibilità del servizio postale in Molise e i diritti delle fasce popolari più deboli che risiedono nei comuni più piccoli nel nostro territorio.
L’appello.
Prima Persona Molise: uniamoci contro lo smantellamento CAMPOBASSO. ‘Prima Persona Molise’ aderisce alla raccolta firme promossa dall’associazione regionale ‘Cittadinanzattiva’ contro la soppressione o il taglio di 44 uffici postali dislocati sul territorio. “Per contrastare lo spopolamento nei diversi comuni della regione è necessario creare le condizioni affinché vengano garantiti i servizi es-
senziali alle persone e tra questi la presenza di un servizio postale efficiente è indispensabile per evitare l’isolamento di dette aree”. Per tali ragioni l’associazione sollecita il management di Poste Italiane, il governo nazionale e il parlamento ad intervenire con urgenza al fine di salvaguardare l’esigibilità del servizio postale in Molise e i diritti delle fasce
popolari più deboli che riedono nei comuni più piccoli nel nostro territorio. E a tal proposito propone alle amministrazioni comunali, ai sindacati del settore postale, alle associazioni dei pensionati e alle altre organizzazioni di difesa degli utenti, di unirsi in un solo movimento di difesa del servizio universale di cittadinanza delle Poste, che va preservato e non smantellato.
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Regione
15 luglio 2012
La polemica.
Gara ciclistica cancellata, ennesimo schiaffo agli sportivi Il sindaco non autorizza la manifestazione per ragioni di sicurezza Troppo complicato deviare il traffico per qualche ora in una domenica d’estate? di Assunta Domeneghetti CAMPOBASSO. Il 22 luglio prossimo in città si sarebbe dovuta svolgere una gara ciclistica di livello nazionale. Un appuntamento attesissimo da-
Ribadiamo, con ulteriore maggiore convinzione, quanto più volte scritto e riscritto sulla abnormità delle cosiddette strisce pedonali rialzate e su tutte le altre forme d’intervento che rientrano nella categoria dei dissuasori della velocità. Non sono dossi di rallentamento della velocità (se lo fossero avrebbero dovuto ottenere le particolari autorizzazioni degli Uffici preposti del Ministero dei Trasporti) ma una semplice modifica del profilo stradale. Con questi obbrobri, su fondo rosso (quando c’è, e non c’è mai!), l’amministrazione comunale ha dato e vorrebbe ancora dare il peggio di sé. Con l’aggravante che nessuno di questi dissuasori della velocità è corrispondente alle caratteristiche previste dal codice della strada. L’aggravante, nel caso, riguarda anche gli uffici della Motorizzazione civile che potrebbero chiedere all’ufficio tecnico comunale di rispettare se non il buonsenso quantomeno le regole. A meno che il Comune e gli altri organi competenti non ritengano di trovarsi di fronte a un diversivo cromatico con cui trastullarsi. Invece siamo di fronte a un imbrattamento delle sede
gli appassionati (che sono in aumento persino nella poco pianeggiante Campobasso) ma decisamente meno popolare dell’amata Su e Giù. Ebbene, il niente affatto sportivo sindaco Di Bartolomeo, ha
negato l’autorizzazione. Mandando su tutte le furie il comitato regionale della federazione ciclistica che - assieme agli sponsor - aveva investito tempo e soldi nella bella iniziativa che per ragioni di sicurezza non vedrà mai la luce. Senza ordinanza, i giovani atleti esordienti, che sarebbero arrivati a Campobasso anche da altre regioni italiane, non potranno dare lustro al capoluogo che avrebbe avuto i riflettori puntati addosso per qualche ora. Il fatto curioso è che l’assenza dei più basilari requisiti di sicurezza sembrano non essere un ostacolo tanto insormontabile quando la manifestazione sportiva ha un altro nome (leggi Su e Giù). E pro-
prio questo ha fatto imbestialire la federazione che avrebbe preso ogni precauzione utile (del resto si trattava di deviare il traffico per un paio d’ore in una città deserta nel primo pomeriggio di una domenica d’estate) per la buona riuscita della manifestazione. Evidentemente questa amministrazione, che ai ciclisti non guarda con troppa simpatia (basti pensare che non c’è ancora una pista ciclabile e l’unica, realizzata anni fa e subito scomparsa, è servita solo a prendere i fondi europei), ha ritenuto poco attraente la gara. Del resto sport e cultura non sono una priorità nell’agenda degli amministratori di palazzo San Giorgio.
Nemmeno a pagarlo uno che rallenti o che usi i percorsi ciclabili!
Dissuasori della velocità e piste ciclabili: spese inutili, anzi pericolose stradale, ad un inquinamento visivo, e a un modo peregrino di spendere il denaro pubblico, ancorché fornito dal Ministero per le Infrastrutture e Trasporti nell’ambito dell’azione 3 del Progetto Pilota sulla sicurezza stradale. L’esperienza maturata dice che gli attraversamenti pedonali rialzati (e colorati) non servono a niente se non a creare imbarazzo a chi guida e danni agli ammortizzatori. Il contenimento della velocità è sicuramente una componente importante della sicurezza stradale, ma deve essere un provvedimento logico e realizzato secondo le regole. A Campobasso finora è stato un esercizio qualunquistico a soddisfacimento di richieste, le più strampalate, il cui esito pratico è l’aver creato un embrione di pista cittadina di cross. Intanto da Palazzo san Giorgio dicessero in che cosa consiste il progetto Pilota,
quanti soldi sono stati erogati, e come sono stati spesi. Se le strisce pedonali rialzate (colorate) devono servire al passaggio dei pedoni da una parte all’altra della carreggiata, beh!, esistono soluzioni migliori e meno invasive e criticabili. Così come è stato fatto, e si vuole insistere a fare, siamo ai confini della dabbenaggine. In fatto di scempi urbani, oltre alle strisce pedonali rialzate, continuiamo a segnalare Piazza Savoia, le canalizzazioni del traffico e i parcheggi a ridosso di uno dei palazzi più belli della città (l’Incis), nonché nelle adiacenze della settecentesca Villa De Capoa, un rarissimo giardino all’italiana del Mezzogiorno che i campobassani, colpevolmente, ignorano e l’amministrazione comunale, colpevolmente, si astiene dal valorizzare. Inoltre, cosa costa togliere quel tabellone elettronico pubblicitario (abusivo!) ormai fuori
uso, collocato a suo tempo dalla Sea, che aggrava in maniera irridente l’insensibilità estetica di chi amministra? Le strisce pedonali rialzate (e colorate?) hanno un precedente che ancora grida
vendetta: le piste ciclabili, che nessuno ha mai usato e ami userà. Risorse finanziarie spese per il solo gusto di fare qualcosa di vistoso! Imbarazzante. Dardo
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10 15 luglio 2012
Campobasso
Vendere per incassare, ma chi compra? Regione, Provincia e Comune di Campobasso decisi a disfarsi del patrimonio immobiliare per fare cassa Tutti vogliono vendere: imprese edili e pubbliche amministrazioni. Ma chi compra? Il busillis è proprio questo: chi compra, se soldi in giro non se ne vedono? Le imprese hanno il loro bel da fare nel contenere i danni della crisi economica e non si fanno scrupolo ad abbassare i prezzi del mercato edilizio. Lo fanno a fatica, con una corda al collo, ma perdurando la crisi, per fare liquidità, non hanno altra via da battere. Però, al boccaglio della bombola d’ossigeno sono anche le pubbliche amministrazioni. Anche per loro è giocoforza trovare la maniera di far quattrini per andare avanti. Da qui la predisposizione di piani di alienazione dei beni patrimoniali. Vende la Regione; vende la Provincia e vende il Comune di Campobasso. Ma, come facevamo cenno, finora le proposte di alienazione non hanno trovato riscontro. Magari qualche affare prima o poi lo faranno. La Regione ha vaste aree di terreno lungo la costa che possono far
gola agli speculatori che, crediamo, anzi ne siamo convinti, non aspettano altro che buttarsi a pesce una volta fiutato l’affare; d’altronde sono gli speculatori che, fino a prova contraria, dispongono di risorse economiche senza limiti, pronti a sfruttare, guarda caso, proprio i momenti di crisi e le strette finanziarie da parte del sistema creditizio. La Provincia nel Piano di alienazione all’esame del consiglio provinciale del 17 luglio ha inserito una serie di terreni in agro di Ferrazzano, di Castropignano, di Trivento, di Limosano, di Montemitro, di Acquaviva Collecroce, di Montenero di Bisaccia e di Sepino, e i residuati dalla costruzione della strada provinciale “Fossaltina”, per un importo a base d’asta di 16.861,51 euro, e i residuati dalla costruzione della Fondo valle del Biferno in agro del comune di Castropignano, per un importo di 207.005,78 euro. Aveva incluso anche i locali attualmente destinati al Circolo Sannitico di Piazza Pre-
L’ex canile di Via Garibaldi
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L’ex Gil di Campobasso
fettura, poi ha cambiato idea e li ha inclusi nell’elenco degli immobili da valorizzare. Il Comune di Campobasso, a sua volta, vorrebbe fare cassa vendendo la struttura e l’area del vecchio mattatoio di Via Garibaldi e l’auditorium realizzato dal compianto Mario Di Biase all’interno dell’area edilizia della “Città nella città”. Due offerte che hanno un loro appeal e pertanto potrebbero procurare, se accolte dal mercato, un introito di circa tre milioni di euro. Una manna dal cielo per le casse comunali e per la struttura municipale che ha la responsabilità di chiudere il bilancio. Il volume dell’ex mattatoio e l’area circostante possono allettare i costruttori; l’auditorium potrebbe interessare a chi è interessato a realizzare nel cuore della città, in pieno centro murattiano, un locale per proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali e di cabaret. Attualmente, in attesa che il recupero dell’ex Gil diventi un vettore stabile per fare musica, per accogliere mostre e per incentivare le attività culturali molisane, Campobasso dispone di una multisala cinematografica confinata a Colle delle Api, nella zona industriale, e una serie indeterminata di pub e nigth-club. Poca e povera cosa. Dardo
Parla il presidente dell’Agdm.
Piccoli diabetici in vacanza,Venditti: riduce i ricoveri in ospedale L’Agdm ha organizzato nei giorni scorsi un campo scuola per bambini diabetici molisani che si è tenuto a Orosei (NU) ospitati dall’associazione diabete infantile e giovanile della Sardegna rappresentata dal presidente nazionale della Fdg, con la propria equipe medica. Il campo scuola è stato finanziato dall’assessorato alle Politiche Sociali della Regione Molise e dall’Agdm. La finalità è stata quella di perseguire il raggiungimento di obiettivi peculiari, oltre a quella di permettere ai bambini di vivere serenamente un periodo di vacanza. E’ stata effettuata una valutazione delle conoscenze pratiche del diabete, all’inizio e alla fine del soggiorno. È ormai dimostrato che nei ragazzi che partecipano ad un campo di istruzione si ha una riduzione dei ricoveri ospedalieri per complicanze acute (ipoglicemie gravi e chetoacidosi diabetica) con notevole risparmio per il sistema sanitario nazionale. L’analisi delle valutazioni delle conoscenze effettuata prima e dopo il campo scuola ha evidenziato una buona conoscenza di base delle problematiche della malattia diabetica e un diverso vissuto della stessa. Ciò è scaturito, a nostro avviso, dal confronto con altri bambini e da altri fattori quali: lasciare casa forse per la prima volta; imparare a fronteggiare senza pericolo le attività previste; condividere le esperienze; cominciare a responsabilizzarsi per autogestirsi; fare una buona vacanza. Va, in ultimo, evidenziato che il campo scuola ha significato un momento di arricchimento e di crescita culturale per tutti i giovani diabetici ed accompagnatori.
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Campobasso
15 luglio 2012
Il Molise raggiunge quota due nella speciale lista, l’altro paese è Oratino
Borghi più belli d’Italia, Sepino entra nell’elite SEPINO – Il Molise festeggia il suo secondo Borgo più Bello d’Italia. Dopo l’ingresso di Oratino, ieri mattina, è stata la volta di Sepino. Nella storica scenografia del palazzo municipale di Sepino, infatti, i massimi vertici dell’associazione Borghi più Belli d’Italia hanno consegnato il diploma, la bandiera ufficiale e la spilla al sindaco Filomena Zeoli. Primo cittadino che è apparso notevolmente emozionato. “Oggi non è la festa dell’amministrazione comunale ma di tutti gli abitanti di Sepino. Se siamo riusciti a tagliare questo ambito traguardo è merito soprattutto dei cittadini che insieme all’amministrazione comunale hanno da sempre lavorato per il bene del paese. Mi auguro che a questo punto con questo riconoscimento Sepino possa essere maggiormente conosciuto al di la dei confini regionali visto che nel nostro territorio comunale c’è una grande ricchezza di arte, storia e cultura ultra millenaria. Il popolo di Sepino è da sempre vocato all’accoglienza e a coccolare, se così si può dire, il turista che decide di venire nel nostro paese. Ora non resta che rimboccarci le maniche per essere ancor più all’altezza del premio ricevuto quest’oggi”. Alla cerimonia era presente anche il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis. “Sono da sempre legato alla Valle del Tammaro e a tutti i comuni che rientrano in questo scorcio di Molise che, tra le altre cose, ha visto i miei natali. Sono lieto ed orgoglioso di essere qui quest’oggi per festeggiare il comune di Sepino e i suoi abitanti. Mi auguro, ma ne sono sicuro, che questo riconoscimento possa fungere da volano per la promozione e per il turismo non solo di Sepino ma dell’intera Valle del
Tammaro che, voglio ricordarlo, è ricca di storia, cultura e di un ambiente fantastico”. Entusiasta anche l’intervento del coordinatore dei Borghi più Belli di Abruzzo e Molise, Mario Di Giannantonio. “Sono felice di dare il benvenuto nel nostro club al comune di Sepino. Questa di oggi è una grande opportunità sia per noi sia per Sepino per rinsaldare e consolidare i rapporti di amicizia fraterna che da sempre uniscono il Molise all’Abruzzo. Abruzzo è Molise sono un unicum sotto diversi aspetti”. Sulla stessa linea l’intervento del vice presidente dei Borghi più Belli d’Italia, Guido Scattolini. “Oggi è la festa di tutta la comunità di Sepino. Lo spirito di questo riconoscimento è quello di rendere merito alla popolazione della perfetta conservazione del luogo dove si vive, del pieno rispetto della storia e della Natura che circonda il proprio paese natio. Questo riconoscimento vuole far conoscere quell’Italia nascosta che non è presente sulle principali rotte del turismo di massa, quella piccola Italia dal cuore grande”. La conclusione della cerimonia è stata affidata al direttore generale dei Borghi più Belli d’Italia, Umberto Forte. “Il diploma e la bandiera che consegniamo oggi al sindaco Filomena Zeoli deve essere per Sepino un punto di partenza e non un punto di arrivo. E’ solo l’inizio di un percorso di eccellenza e di responsabilità che l’intera popolazione di Sepino si deve far carico non solo nei confronti della nostra associazione, degli altri comuni che rientrano nel club, ma soprattutto di tutti coloro che da oggi giungeranno a Sepino grazie anche all’inserimento del
Il programma di oggi domenica 15 luglio: ore 10.00 incontro in piazza Nerazio Prisco ore 10.30 trasferimento in navetta sul pianoro di Campitello di Sepino e colazione al sacco ore 20.00 ad Altilia esibizione folk dei “Bufù di Sepino” con stand gastronomici ore 21.00 teatro di Altilia “Franco Valente … racconta”
paese nella nostra guida turistica che, tra le altre cose, è stata tradotta in inglese e francese. Da oggi Sepino avrà una ribalta a livello internazionale, grazie anche al nostro sito internet che ha una media di visitatori annui pari a un milione e mezzo di utenti, e quindi dovrà esser in grado di gestire anche un numero elevato di turisti ed offrire loro tutta una serie di servizi. Per concludere colgo l’occasione odierna di comunicare che il consiglio direttivo ha deliberato che il Molise avrà a disposizione altri due ingressi nel nostro club. Visto che i primi due borghi ricadono nella provincia di Campobasso, gradiremo ricevere della candidature dalla provincia di Isernia. Restiamo in attesa di qualche riscontro”. Dopo gli interventi delle autorità presenti si è svolta la vera e propria cerimonia di consegna e lo scambio di doni
tra il sindaco Zeoli e il vice presidente Scattolini e il direttore Forte. Il dottor Scattolini e il dottor Forte hanno consegnato l primo cittadino di Sepino il diploma, la bandiera e la spilla, mentre il sindaco Zeoli ha consegnato al dottor Scattolini e al dottor Forte l’annullo speciale e il francobollo dedicati a Sepino e un piccolo mappamondo segno dell’affacciarsi al mondo esterno del comune di Sepino grazie all’ingresso nei Borghi più Belli d’Italia. Dopo la cerimonia in Comune istituzioni, autorità ed ospiti d’onore si sono trasferiti nei locali delle Terme di Sepino dove hanno assistito prima ad una esibizione di Simone Sala e poi hanno preso parte al convegno denominato “Acque e Terra” che ha visto come relatori il giornalista esperto del territorio, Nicola Mastronardi, il coordinatore del centro studi di biometereologia di Roma, Vincenzo Isabella Valenzi e la specialista in idrologia medica dell’università La Sapienza di Roma, Luisa Petraccia. Concluderà i festeggiamenti della prima giornata del “Borgo in festa” il concerto jazz “Denis Fattori Quintet” che andrà in scena alle ore 21.00 in piazza Nerazio Prisco.
ANNO VIII - N째 165 - DOMENICA 15 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
15 15 luglio 2012
L’esponente del Pdl invoca una mobilitazione generale, senza distinzioni politiche o sociali
L’assessore Di Sandro: “Il Molise non può avere una sola provincia” ISERNIA. Il decreto sulla Spending review ha disposto la soppressione della Provincia di Isernia. Un duro colpo per l’ente nato il 3 Marzo del 1970, fortemente voluto dalle istituzioni e dai cittadini che scesero in piazza proprio per dimostrare la ferma volontà di avere una Provincia e di difendere la propria identità. Anche stavolta la piazza sarà protagonista nel tentativo di salvare questa realtà ed evitare pericolose ricadute, anche in termini occupazionali, che da un simile taglio potrebbero derivare. L’istituzione di una Provincia, infatti, porta con se, oltre a tutta una serie di enti ed uffici legati alla sua sussistenza, anche il fiorire di fermenti commerciali ed economici che possono decretare lo sviluppo di un determinato territorio. L’assessore regionale, Filoteo Di Sandro, intervenendo sul tema sottolinea quanto l’ente di via Berta sia stato fondamentale per “il territorio pentro, offrendogli la possibilità di crescita economica e culturale.Oggi quella Provincia rischia di scomparire a seguito del decreto sulla Spending review che – nota – ha decretato la soppressione di numerosi enti strategicamente importanti ma accusati di avere dimensioni demografiche eccessivamente ridotte. Senza voler ulteriormente ricalcare la mano su affermazioni ovvie legate alla conservazione delle radici identitarie e storiche del capoluogo, o ai suoi trascorsi istituzionali, che lo vedono come punto di riferimento di un territorio composto da innumerevoli piccole realtà comunali (che riconoscono nell’Ente di via Berta il referente territoriale più vicino), vorrei spostare il discorso sulle ricadute negative che tale soppressione comporterebbe. Nello specifico, mi riferisco alle difficoltà, sia in termini occupazionali che economici – rimarca l’assessore – che tale soppressione comporterebbe; quale sarà il futuro delle persone che direttamente o indirettamente sono legate all’esistenza della Provincia? Che fine faranno tutte quelle istituzioni
o uffici legati alla sussistenza dell’Ente come la Questura, la Prefettura e Camera di Commercio? Isernia non può permettersi di essere completamente svuotata dei propri servizi, soprattutto nella considerazione della difficile congiuntura economica che stiamo attraversando. Inoltre c’è un’altra questione, già da più parti sollevata, su cui inviterei a riflettere, legata alla oggettiva situazione che potrebbe configurarsi in termini istituzionali: il territorio dell’unica Provincia superstite, quella di Campobasso, verrebbe, infatti, a coincidere con il territorio della Regione. In quel caso non ritengo opportuno che il Molise, come altre Regioni di piccole dimensioni – attacca Di Sandro – possa pensare di conservare una sola Provincia. Sarebbe, forse, il caso di ricorrere alla Corte costituzionale affinché le nostra Regione, già pesantemente provata dalle continue e pressanti richieste romane che per nulla tengono in conto le nostre specificità, possa essere salvaguardata da un colpo che mina pesantemente la sua capacità di risollevarsi. Bisognerebbe dare vita ad una mobilitazione che coinvolgesse tutti i rappresentanti del mondo politico, economico, istituzionale e sociale che, senza colorazione politica o ideologica, facessero quadrato attorno alla conservazione dell’ente. Non solo. Sarebbe auspicabile – rincara l’esponente del Pdl – anche che, contemporaneamente, si aprisse un tavolo di confronto, per la costituzione di un fronte comune di intenti, con le altre Regioni di piccole dimensioni, come Umbria e Basilicata, che si ritroverebbero con un'unica Provincia. Ridurre i costi è quanto mai necessario, laddove ai cittadini viene quotidianamente richiesto un sacrificio; ridurre il numero dei rappresentanti politici a livello provinciale è più che auspicabile; ma offrire un colpo mortale alla realtà socio –economica Pentra è da scongiurare ad ogni costo e – conclude – dovremo impegnarci affinché si possa evitare”.
Scapoli, quattro giorni per celebrare la zampogna Domenica 29 luglio l’imperdibile concerto di Hevia Si svolgerà a Scapoli dal 26 al 29 luglio la consueta Mostra Mercato e Festival Internazionale della Zampogna giunta quest’anno alla ventiseiesima edizione. Sulla scia di una ormai consolidata esperienza, l’organizzazione sarà curata dall’amministrazione comunale e dall’associazione ProLoco in collaborazione con i maestri artigiani e con le associazioni culturali locali. Questa iniziativa si segnala tra le manifestazioni di musica popolare più significative e importanti a livello internazionale. Il suo alto contenuto culturale, inteso come preziosa occasione di apprendimento dei costumi, della cultura, delle tradizioni, della storia dei luoghi e come incentivo alla promozione turistica e artigianale, ne fanno un punto d’incontro obbligato per decine di migliaia di visitatori italiani e stranieri. L’edizione di quest’anno offrirà un programma particolarmente interessante e ricco di nuove proposte, sarà recuperato ed esaltato soprattutto l’aspetto di “internazionalità” che negli ultimi anni
era purtroppo venuto meno. In questa occasione stelle di prima grandezza brilleranno a Scapoli e fra tutte il noto e pluripremiato “gaitero” asturiano Hevia che terrà il concerto di chiusura della manifestazione la sera di domenica 29 luglio. Malgrado le difficoltà del momento, aggravate da una crisi senza precedenti e soprattutto da un’imperdonabile e ingiustificata distrazione da parte di chi istituzionalmente dovrebbe rappresentare il motore e la garanzia delle varie iniziative a livello regionale, le manifestazioni più note come quella di Scapoli riescono a sopravvivere grazie ad enormi sacrifici e alla straordinaria iniziativa e volontà delle realtà locali ed al sostegno prezioso degli sponsor privati.Il programma definitivo e dettagliato sarà presentato in una conferenza stampa nei prossimi giorni.
L’Alta moda italiana scopre il Molise Grazie a Giuditta l’artigianato locale sarà ammirato accanto alle grandi firme internazionali La Consigliera di Parità della Regione Molise, Giuditta Lembo, è stata ospite dell’Ambasciatore Akki Akil presso l’Ambasciata di Turchia, a Roma, in occasione della sfilata del celebre stilista Gianni Molaro, nome di consolidato livello internazionale, nell’ambito dell’evento dell’Alta moda italiana. “La partecipazione della Consigliera Lembo all’evento romano – si legge in una nota – ha ufficializzato la partecipazione nel calendario ufficiale del prossimo autunno di Alta Roma di una mostra dedicata al Tombolo di Isernia, una occasione straordinaria che vedrà il tombolo protagonista a livello nazionale e internazionale. Il Calendario internazionale dell’Alta Moda Italiana, gestito da Alta Roma società consortile del Comune di Roma ,Camera di Commercio e Regione Lazio è presieduto da Silvia Fendi e comprende una serie di presentazioni, effettuate da tutti i più grandi marchi internazionali. Tale occasione – continua il comunicato stampa – consentirà al Molise di valorizzare l’alto valore dell’artigianato molisano poiché saranno esposti i pezzi storici più particolari e pregiati provenienti dal Museo del Tombolo di Isernia, ma anche una collezione di lingerie prodotta artigianalmente in Molise. Inoltre, lo stilista Molaro, disegnerà e realizzerà uno spettacolare abito d’Haute Couture con intarsi di tombolo lavorati e creati ad hoc nel Molise, per essere poi applicati sull’ abito che verrà quindi presentato come pezzo unico e irripetibile nella mostra”. Così Giuditta Lembo commenta la serata: “Sono veramente lieta di poter contribuire, nel mio piccolo, a promuovere l’utilizzo dei valori culturali al fine di stimolare un percorso di creazione di un'identità territoriale per lo sviluppo di un turismo sostenibile nella nostra Regione. In tale solco – afferma Lembo – ben si inserisce l’evento-mostra Alta Moda Italiana , che consentirà di valorizzare l’arte del tombolo,la valenza storico-culturale di una tradizione di riconosciuto valore artistico. Se si considera che le nuove tendenze turistiche vanno verso una diversificazione dell'offerta e la ricerca di quegli elementi che più caratterizzano un territorio, si comprendono le ragioni che fanno dell’arte del tombolo isernino un’attrattiva straordinaria verso il Molise. Una tale vetrina internazionale consentirà di sviluppare in Molise una sicura attrattiva turistica ed un recupero delle tradizioni storico-culturali che donano alla nostra regione una propria inconfondibile identità”.
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Termoli
15 luglio 2012
Le politiche del governo non aiutano nella distribuzione dei servizi sul territorio
Una sanità da difendere e valorizzare CAMPOBASSO. Il costo del Servizio sanitario nazionale nel 2011 è cresciuto di un +1,3%, nel Molise, invece, per quanto riguarda il Servizio Sanitario Regionale, si è registrata una diminuzione delle spese complessive di -0,7%. E il direttore generale dell'Asrem, Angelo Percopo, è convinto che si possa arrivare ad una pareggio di bilancio già a partire da quest'anno. E' quanto emerso nel corso del confronto che si è svolto a Campomarino tra i sindaci del basso Molise, il presidente Iorio e il direttore dell'Asrem, Angelo Percopo. E' stato ribadito il momento critico per il sistema ma c'è la volontà di diversificare le potenzialità insite nei due ospedali di Termoli e Larino. Il loro buon funzionamento è garante degli interventi sul territorio. "Abbiamo dimostrato in questi ultimi tre anni - ha detto ancora Percopo - di avere saputo rispettare il Piano di rientro. Non a caso la percentuale di diminuzione del Molise è la migliore insieme a quella fatta registrare dalla Campania e dal Piemonte". La Corte dei conti, infatti, ha notato come “per lo più, le regioni impegnate nei Piani di Rientro dei disavanzi, circostanza che dimo-
stra come misure straordinarie (ancorchè spesso invise, impopolari e conseguentemente contestate), riescano a favorire gli auspicati contenimenti di flussi di spese del settore”. Il Molise viene poi ancora citato nella relazione per altri dati in diminuzione di crescita di costi per altre tipologie di prestazioni. “A questo punto –ha commentato il Presidente della Regione Michele Iorio - cercherò un’interlocuzione direttamente con il Presidente Monti e con il Ministro Balduzzi, perché l’evidenziarsi di dati che testimoniano come stiamo procedendo in maniera positiva nell’attuazione del Piano di rientro siano accolti e tenuti nell’opportuna considerazione del Tavolo Tecnico interministeriale sulla sanità. Quest’ultimo sembra, invero, voler trascurare i dati matematici economici di evidente eloquenza, fermandosi, con un piglio che ho più volte definito esasperatamente ragionieristico, su tecnicismi di poco conto e oggettivamente irrilevanti rispetto all’impianto e agli obiettivi dati dal Piano stesso. Al contrario - ha chiuso Iorio - bisogna garantire servizi e interventi di qualità in una materia delicata come quella sanitaria".
A Campomarino il presidente Iorio e il direttore Asrem, Percopo hanno incontrato i sindaci del basso Molise
A Termoli.
Ancora un gabbiano salvato dai volontari del centro ambiente Ieri mattina da Termoli è stato chiesto l’intervento dei volontari del Centro di Educazione Ambientale di Petacciato in merito al salvataggio di un gabbiano reale giovane. E’ il secondo intervento dei volontari del C.E.A. di Petacciato in pochi giorni. Il gabbiano è stato prelevato da Marco Carafa socio di Ambiente Basso Molise e trasportato al C.E.A. di Petacciato dove sono state prestate le prime cure. Il gabbiano è stato rifocillato e non presenta ferite, in questo momento si trova presso il C.E.A. di Petacciato affidato alle cure dei volontari e di un veterinario. Nelle prossime ore se il gabbiano avrà recuperato le forze sarà rimesso in libertà altrimenti sarà trasportato in un centro di recupero.
Ancora un incendio sulla Statale 16 CAMPOMARINO. Sono occorse diverse ore per domare le fiamme di un incendio che ieri mattina si è sviluppato a Campomarino Lido. Sono state toccate la statale 16, in prossimità del bivio per il paese e la vicina linea ferroviaria. Così fiamme alte e fumo nero a ridosso della statale, hanno portato gli agenti della Polstrada a chiudere per precauzione la stessa tra il bivio di Campomarino e il distributore della Q8. Auto incolonnate e deviazione verso la zona industriale. Temporaneamente chiusa è rimasta anche la linea ferroviaria. Per domare il vasto incendio sono intervenuti i vigili del fuoco e gli uomini della Forestale.
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Termoli
15 luglio 2012
Il fatto. Ieri è stato presentato il secondo lavoro di sintesi sulle attività economiche sulle coste
Troppo cemento in spiaggia La denuncia è del Wwf TERMOLI. Prosegue l’attività di divulgazione 2012 del WWF per un Mediterraneo di qualità mediterraneo.wwf.it - a difesa delle coste italiane. Dopo il dossier “Il profilo fragile dell’Italia”, ieri è stato presentato il secondo lavoro di sintesi che si concentra sulla gestione di alcune attività economiche che si sviluppano lungo le coste italiane, in particolare quelle relative alle concessioni demaniali per la balneazione. Nel Dossier si illustrano anche alcuni casi simbolo di gestione delle spiagge oculata e attenta alla conservazione dell’ambiente e si evidenzia, riportando le più recenti ricerche scientifiche, il supporto degli ambienti marini e costieri al benessere delle comunità sotto forma di servizi degli ecosistemi. Un bene comune quale è l’ambiente costiero non deve restare affare ’per pochi’ ma deve essere tutelato a beneficio della comunità intera. Questo il quadro che ne emerge. La costa è bassa e sabbiosa e presenta notevoli infrastrutture e sistemi produttivi che si sono sviluppati nel tempo anche a seguito del nascere del turismo balneare. LA NORMATIVA REGIONALE L’utilizzo e la conservazione del demanio marittimo della Regione Molise è regolamentato dal P.R.U.A. (Piano di Utilizzazione delle Aree di Demanio Marittimo) che ha avuto un lungo percorso in Consiglio regionale. Presentato nel 2001 e oggetto, da parte del WWF Molise, di una lunga lista di emendamenti presso la Commissione competente, ha visto la sua approvazione solo nel 2006. Modificato nel 2008 per alcuni
articoli ritenuti incostituzionali, prevede una serie di punti che a tutt’oggi non sono operativi e che rendono di fatto la Legge non applicata. Il PRUA prevede la zonizzazione delle aree: le zone A1 (Aree Libere) e A2 (Spiagge libere attrezzate) devono avere complessivamente una percentuale non inferiore al 30%. CONCESSIONI BALNEARI E SPIAGGE LIBERE Il Punto focale della Legge è l’approvazione da parte dei Comuni dei P.S.C. (Piani Spiagge Comunali) in pratica lo stato di fatto degli arenili con la zonizzazione che dovrebbe seguire quanto previsto dal PRUA. I Comuni avrebbero dovuto approvare i loro PSC entro 90 giorni alla pubblicazione sul BURM del PRUA. A tutt’oggi i quattro Comuni costieri (Termoli, Montenero di Bisaccia, Petacciato e Campomarino) non hanno mai presentato il PSC per cui non è possibile stabilire se le autorizzazioni concesse, la percentuale da destinare a spiagge libere (minimo 30%) e tutti gli altri punti previsti nel PRUA siano rispettati. Da un rapido calcolo possiamo comunque affermare che a tutt’oggi circa il 50% del territorio costiero è ancora destinato a spiaggia libera o attrezzata. Le zone destinate a spiaggia libera o tutelata sono tuttavia presenti lungo le aree marginali dei Comuni e la porzione più consistente possiamo individuarla nei Comuni di Campomarino e Petacciato. GLI “ALERT” DEL WWF IN DIFESA DELLE SPIAGGE In alcuni tratti, la fragile costa moli-
sana ha subito una compromissione pressoché totale con notevole occupazione del suolo causata da strutture ricettive e da infrastrutture stradali e ferroviarie. Particolarmente complessa appare la situazione del litorale nord di Termoli che, non solo mostra un grosso impatto visivo, ma dimostra anche l’abnorme trasformazione che parte della costa molisana ha subito negli ultimi 40 anni. In alcuni tratti, infatti, nel breve volgere di 200 metri dalla battigia verso l’interno ritroviamo nell’ordine: civili abitazioni e residenze turistiche, strada statale Adriatica, doppio binario della ferrovia linea adriatica, autostrada A14 e le quattro corsie della tangenziale di Termoli! Un’altra minaccia per le coste è rappresentata dalla progressiva erosione nell’ambiente costiero dovuta a progetti di “sviluppo turistico”, all’allargamento del porto di Termoli e di quelli turistici di Campomarino, Petacciato e Montenero, alla pressione antropica e alla troppe concessione per apertura nuovi lidi turistici. Tutto questo è reso possibile grazie alla mancata applicazione di PRUA e dei PSC che non ci consente di avere un quadro esatto della situazione attuale. Oltre al progetto LIFE Maestrale non sono poi in itinere altri progetti di conservazione per cui la fascia destinata a spiaggia libera o tutelata con progetti di conservazione è progressivamente
erosa. Ad oggi, tuttavia, se venissero poste in atto azioni di conservazione potremmo salvaguardare aree importanti di costa dove si possono ancora trovare pinete litoranee, Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster e Dune con ginepri e stagni temporanei, colonee di Chirotteri e Rettili. Per concludere, da rimarcare, sempre inserito nel progetto Life Maestrale l’apertura del Centro di Educazione Ambientale di Petacciato che da quest’anno ha iniziato attività di formazione ed azioni di divulgazione tecnico-scientifica e di educazione ambientale con l’obiettivo di favorire uno sviluppo sereno delle azioni di conservazione incoraggiando una corretta gestione degli habitat dunali.
ANNO VIII - N° 165 - DOMENICA 15 LUGLIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Serie D, l’ex Trivento Gallo è stato ingaggiato dal Lumezzane
Fise, presentato venerdì il Molise Western Show 2012
Importante operazione di mercato sull'asse ChievoVerona-Lumezzane, trattativa che riguarda una vecchia conoscenza del calcio molisano. La formazione lombarda si arricchisce di un altro talento della Primavera gialloblu, il centrocampista Salvatore Gallo che passa ai bresciani con la formula del prestito. Per il giovane giocatore campano classe '92 si tratta della prima esperienza tra i professionisti, traguardo raggiunto dopo l'esperienza in serie D con l'Atletico Trivento e due anni con la Primavera del ChievoVerona con la quale è sceso in campo ben 23 volte nell’ultimo campionato. La Vis Pesaro ha raggiunto l'accordo con Luca Cremona, attaccante classe '85 che quest'anno si è diviso tra Sambenedettese e Santegidiese, totalizzando 8 reti complessive. In precedenza ha anche vestito altre casacche marchigiane, come quella dell'Ancona o del Real Montecchio. Venerdì presso lo stadio Tonino Benelli si è tenuta la sua presentazione ufficiale. A PAG. 21
«Quello che andrà in scena dal 27 al 29 luglio a Staffoli è un grande evento per il Molise che è nato da un a sinergia nata tra l’NBHA Molise e l’NBHA Lazio del presidente Giovanni D’Avino al quale vanno i miei più sentiti e sinceri ringraziamenti. L’idea è nata dal fatto che il Molise era l’unica regione in Itali a non avere mai organizzato un simile evento di ampio richiamo nazionale. Con l’appoggio delle istituzioni che ci hanno sostenuto in questa avventura siamo riusciti ad organizzare il primo Molise Western Show che, tra le altre cose, coinciderà anche con la prima tappa del Futurity Nazionale di Pole Bending e Barrel Racing che vedrà nelle arene di Staffoli l’esibizione di cavalli con un’età anagrafica tra i 3 e i 4 anni». Così ha aperto i lavori della conferenza stampa di presentazione del Molise Western Show il presidente dell’NBHA Molise, Massimo Maio. A PAG. 22
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15 luglio 2012
Calcio - serie D
Isernia, domani la scelta del nuovo allenatore? L’ identikit è chiaro nella testa del presidente Monfreda: un tecnico giovane che proponga un bel gioco e sappia lavorare con i giovani Fine settimana di attesa in casa Isernia Fc. Domani sera il presidente del club pentro Gianni Monfreda rientrerà dalle vacanze e nella giornata di lunedì dovrà prendere una decisione sulla scelta del nuovo allenatore. In queste settimane sono stati ascoltati tantissimi tecnici: Sergio La Cava era in pole per la panchina ma nei giorni scorsi ha deciso di sposare il progetto del Potenza e dunque il capitolo con l’Isernia è chiuso; restano in piedi le trattative con Francesco Farina, Donato Ronci, Massimo Agovino,Ersilio Cerone e Claudio Gallicchio e Carmelo Gioffrè. Nelle ultime ore però sono saltati fuori i nomi di due outsider, vale a dire l’ex Capriatese Michele Cimmino ed una vecchia
conoscenza del calcio isernino Tommaso Napoli. Una cosa è certa, l’ identikit del nuovo allenatore è ben chiaro nella testa del presidente Monfreda: un tecnico giovane che proponga un bel gioco e che sappia lavorare bene con i giovani. Lunedì, al massimo martedì, dunque dovrebbe essere ufficializzato il nome del successore di Pasquale Logarzo, anche perché la data del 23 luglio, fissata per l’inizio del ritiro, si avvicina prepotentemente ed al momento non è stato ufficializzato nessun colpo di mercato poiché la rosa dovrà essere costruita in sinergia tra il nuovo trainer ed il diesse Enzo Agliano. Fondamentale per il mercato sarà il budget che la
società avrà a disposizione. Già al momento questa è un’altra grossa incognita che probabilmente sta condizionando anche le scelte legate alla panchina. Tutto dipenderà dall’ingresso in società o meno del patron della Ittierre Antonio Bianchi. Il manager dell’impresa isernina sta avendo dei contatti con la dirigenza pentra e sembra che le trattative stiano andando avanti in maniera positiva ma al momento non c’è nulla di concreto e se la trattativa non dovesse volgere a buon fine è chiaro che la società di Monfreda dovrà ridimensionare notevolmente il budget a disposizione a discapito del mercato, allenatore compreso. ANPA
Il presidente Monfreda
Le altre di D
Vis Pesaro, preso l’attaccante Cremona
L’ex Trivento Gallo va al Lumezzane
Colpo Ancona, arriva il bomber Olcese
La Vis Pesaro ha raggiunto l'accordo con Luca Cremona, attaccante classe '85 che quest'anno si è diviso tra Sambenedettese e Santegidiese, totalizzando 8 reti complessive. In precedenza ha anche vestito altre casacche marchigiane, come quella dell'Ancona o del Real Montecchio. Venerdì presso lo stadio Tonino Benelli si è tenuta la sua presentazione ufficiale.
Importante operazione di mercato sull'asse ChievoVerona-Lumezzane, trattativa che riguarda una vecchia conoscenza del calcio molisano. La formazione lombarda si arricchisce di un altro talento della Primavera gialloblu, il centrocampista Salvatore Gallo che passa ai bresciani con la formula del prestito. Per il giovane giocatore campano classe '92 si tratta della prima esperienza tra i professionisti, traguardo raggiunto dopo l'esperienza in serie D con l'Atletico Trivento e due anni con la Primavera del ChievoVerona con la quale è sceso in campo ben 23 volte nell’ultimo campionato. redsport
Dopo l’addio dell’attaccante Giuseppe Genchi, per lui 41 gol in un anno e mezzo passato nel club marchigiano, arriva il bomber che lo sostituirà. Emiliano Olcese è dell’Ancona, trattativa lampo con il ds Antonio Obbedio e il vice presidente Gilberto Mancini e l’attaccante argentino che veste il biancorosso. Nato a Capital Federal, in provincia di Buenos Aires, nel 1983, Olcese ha giocato nella passata stagione con la maglia della Sarnese, dove ha disputato 26 partite e messo a segno 15 gol. Nei giorni scorsi il club dorico aveva messo a segno un altro colpo di mercato: dalla Viterbese è arrivato il difensore centrale Rinaldo Lispi. Mancino, classe '87, ha indossato le maglie di Foligno e Pierantonio. redsport
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15 luglio 2012
FISE
E’stato presentato il Molise Western Show 2012 CAMPOBASSO - «Quello che andrà in scena dal 27 al 29 luglio a Staffoli è un grande evento per il Molise che è nato da un a sinergia nata tra l’NBHA Molise e l’NBHA Lazio del presidente Giovanni D’Avino al quale vanno i miei più sentiti e sinceri ringraziamenti. L’idea è nata dal fatto che il Molise era l’unica regione in Itali a non avere mai organizzato un simile evento di ampio richiamo nazionale. Con l’appoggio delle istituzioni che ci hanno sostenuto in questa avventura siamo riusciti ad organizzare il primo Molise Western Show che, tra le altre cose, coinciderà anche con la prima tappa del Futurity Nazionale di Pole Bending e Barrel Racing che vedrà nelle arene di Staffoli l’esibizione di cavalli con un’età anagrafica tra i 3 e i 4 anni». Così ha aperto i lavori della conferenza stampa di presentazione del Molise Western Show il presidente dell’NBHA Molise, Massimo Maio. «La collaborazione nata con il presidente D’Avino ha dato la concreta possibilità ai nostri atleti e a quelli laziali di poter prendere parte ad un doppio campionato. Questo perché crediamo fondamentalmente che solo attraverso il confronto con altre realtà e con distretti più grandi del nostro l’intero movimento equestre potrà ricevere solo benefici. Ecco perché uno degli slogan della manifestazione è il futuro inizia da noi con una bella foto di un bambino a cavallo. Siamo convinti che il futuro saranno i nostri bambini ed è per questo che abbiamo iniziato a programmare un lavoro tecnico-pratico proprio rivolto alle categorie più giovani. Attendiamo numerosi concorrenti provenienti da tutta l’Italia ma altrettanto ci auguriamo che l’intero popolo molisano possa riempire in
La conferenza stampa c’è stata venerdì, mentre l’evento si terrà dal 27 al 29 luglio a Staffoli ogni ordine e grado di posti nella tre giorni di Staffoli le gradinate predisposte dall’organizzazione. C’è necessità di una cornice di pubblico che sia all’altezza di un simile evento e che, nel contempo, possa far sentire il proprio calore e il proprio sostegno a tutti i binomi che scenderanno in gara - ha concluso il presidente dell’NBHA Molise Massimo Maio -». Positivo il commento rilasciato anche dal presidente della FISE Molise, Daniele Gagliardi. «Ringrazio l’NBHA Molise per la condivisione della filosofia della diffusione sportiva che è alla base di questo evento. L’obiettivo comune è quello di dare qualità all’intero movimento partendo dalla base, vale a dire dai settori giovanili. Da simili condivisioni non possono che scaturire sinergie forti e durature che senza dubbio faranno del bene al nostro piccolo Molise ma dal grande cuore». Sulla stessa linea l’intervento del presidente del Coni Molise, Guido cavaliere. «Simili eventi hanno una valenza molto importante, vale a dire far avvicinare i giovani all’ambiente e al rispetto della Natura. Attraverso simili manifestazioni si promuove la parte migliore della nostra regione e, nel contempo, si partecipa alla maturazione della consapevolezza dei nostri giovani al rispetto delle regole della Natura. Come Coni saremo sempre disponibili a sostenere eventi come quello del Molise Western Show che sarà anche un
ottimo mezzo di promozione del nostro affascinante territorio montano». Sull’aspetto promozionale e turistico è intervenuto anche il presidente del Coni di Campobasso, Antonio Rosari. «Il connubio tra sport, turismo e Natura è vincente. Connubio che è perfettamente racchiuso nel Molise Western Show che fungerà da richiamo turistico per migliaia di persone visto che gli atleti spesso vengono accompagnati dalle loro famiglie ma anche dai dirigenti accompagnatori. Un plauso va all’NBHA Molise per l’ottima organizzazione dell’evento». I lavori sono stati conclusi da Antonio Mastrostefano referente regionale della monta americana della Fise Molise. «Siamo riusciti a colmare un grande vuoto per ciò che concerne la nostra regione con l’organizzazione del Molise Western Show. L’aver raggiunto questo traguardo ambito è per noi tutti motivo d’orgoglio. Finalmente dopo anni di duro lavoro stiamo iniziando a raccogliere i primi e gustosi frutti del nostro impegno profuso in tutti i campi. Questi traguardi non si raggiungono per caso, ma solo a seguito di un lavoro e un impegno continuo, costante e incondizionato. Siamo riusciti ad arrivare a tali livelli anche perché come federazione locale siamo riusciti a mettere le persone giuste al posto giusto, in special modo da un punto di vista dirigenziale ed organizzativo. Punti focali fondanti che hanno permesso all’intero comparto equestre di crescere e maturare. Ci auguriamo che gli sportivi molisani, ma anche semplici curiosi, possano assiepare il pianoro di Staffoli e rendere ancor più memorabile la tre giorni che già si preannuncia come un grande evento di caratura nazionale». L’appuntamento è dunque per il 27, 28 e 29 luglio nella struttura della Staffoli Horses per vivere in prima persona quello che a tutti gli effetti può essere considerato come l’evento dell’anno.
il presidente dell'NBHA Molise Massimo Maio
Al via il 2° campionato molisano di Gimkana western Oggi presso l'equiturismo De Girolamo in collaborazione con i Cavalieri Angioini prenderà il via il secondo campionato molisano di gimkana western. La Gimkana western è una prova di abilità e velocità a cavallo. Il binomio cavallo-cavaliere deve eseguire nel minor tempo possibile con molta precisione un percorso obbligato dove sono inserite delle difficoltà. E' un ottimo approccio all'equitazione, permette di avvicinarsi al mondo del cavallo divertendosi in competizioni che comprendono anche categorie per principianti. Gli ostacoli spesso riproducono situazioni che ogni cavaliere può incontrare durante una passeggiata in campagna: piccoli ostacoli da superare saltando, strettoie da superare molto lentamente e magari con una sequenza di passi indietro, ostacoli da aggirare, ponticelli di legno cancelli che devono essere aperti e chiusi e tanti altri imprevisti creati dalla fantasia del giudice di campo. sono oltre 30 i binomi che prenderanno parte al campionato. Durante la mattinata odierna a partire dalle ore 10.00 si confronteranno le categorie Novice Junior, Novice Youth, Novice Amateur, mentre nel pomeriggio scenderanno in campo i binomi più veloci.