Quotidiano - 20 Giugno 2012

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ANNO VIII - N° 143 - MERCOLEDÌ 20 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Gabriella Pensa

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Gabriella Pensa, responsabile di Bimbi al Centro che svolge la sua attività a Campobasso in via Martiri della Resistenza, nell'ambito musicale e musicoterapico al fine di promuovere e favorire il benessere del bambino attraverso l'impiego dei linguaggi non verbali di attività ludico-artistico espressive. Si tratta di un centro mirato ai bambini dai tre ai dodici anni con disabilità fisiche o della psiche e possono trovare uno spazio di espressione e comunicazione privilegiato.

Il Tapiro del giorno a Giuseppe Cimino

Il Tapiro lo diamo all'assessore comunale ai Lavori pubblici di Campobasso, Giuseppe Cimino. Entro oggi, infatti, alla Lega va depositata la licenza d'uso del campo sportivo Romagnoli di proprietà del Comune. Ieri c'è stato un rimpallo di competenze e questa mattina, forse, sarà costretto il sindaco a cercare di recuperare all'ultimo minuto. Ma è possibile che un'Amministrazione si distragga a tal punto anche per far rotolare un pallone in uno stadio? Non sarà il primo pensiero ma, almeno, rientri tra gli ultimi. O, a giudicare dai risultati, qui manca l'idea di fare?

CAMPOBASSO

Caso Ginevra, pena confermata per l’omicidio ma non ci fu maltrattamento A PAG. 10

CAMPOBASSO

L’Appello assolve Izzo e Saccomani Il mostro del Circeo: sono un benefattore A PAG. 11

LAVORO

Iorio incontra i rappresentanti della Fiom “La Regione vi sarà vicina con atti concreti” A PAG. 3


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2 20 giugno 2012

Libri di testo ai meno abbienti I soldi rimasti fuori dal bilancio CAMPOBASSO. Il ministero all'Istruzione ha ripartito tra le Regioni, a fine dicembre 2011, i finanziamenti per l’anno 2011/2012 da destinare alla fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo prevedendo uno stanziamento per la Regione Molise di euro 1.044.253,00 di cui euro 750.899,00 per gli alunni che adempiono all’obbligo scolastico ed euro 293.354,00 per quelli delle classi della scuola secondaria superiore. La Regione, però, non ha iscritto la somma in capo al Bilancio di previsione 2012. "Voglio sapere le ragioni di un errore contabile così macroscopico dell’Assessorato al Bilancio che ha determinato una penalizzazione in capo a n.7.026 aventi diritto e se, a seguito di tale errore, ci sono stati accertamenti istruttori o se si è ritenuto di non adottare alcun provvedimento in materia". La denuncia è del consi-

gliere regionale Michele Petraroia che chiede, altresì, con una mozione di essere informato sulle iniziative che "si intendono adottare per iscrivere nell’apposito capitolo di bilancio le somme trasferite dallo Stato per queste finalità; di sapere i tempi e le modalità con cui la Giunta Regionale ipotizza un assesta-

Il governo ha assegnato alla Regione un milione di euro mai iscritti nel documento finanziario Petraroia: “Chi è responsabile?” mento del bilancio 2012 che consentirà i trasferimenti ai comuni e i pagamenti alle famiglie inserite in graduatoria". Un'altra brutta mazzata per l'assessore Gianfranco Vitagliano. Infatti, era stata la Giunta Regionale con delibera n.2 del 9.01.2012 ad approvare il Piano di riparto dei contributi per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2011/12. Siccome, però, le richieste dei Comuni superavano di 400mila euro la somma messa a disposizione della Regione, questa procedeva con lo stabilire una percentuale di rimborso pari al 78,72% per la scuola dell’obbligo e al 49,45% per gli alunni della secondaria superiore. Poi, però, il patatrac: le somme trasferite dallo Stato

non sono state iscritte nel Bilancio Regionale 2012 (legge regionale n.3 del 26.01.2012 pubblicata sul BURM n.2 del 28.01.2012) e che la sessione del Consiglio Regionale di approvazione dello stesso si è conclusa il 17.01.2012 quindi successivamente all’approvazione della Delibera di Giunta Regionale n.2/2012 con conseguente possibile inserimento dello stanziamento attraverso apposito emendamento in aula. Per questo, il consigliere Michele Petraroia, ha chiesto alla Giunta di riferire come ritiene correggere l'errore fatto a conclusione dell'anno scolastico. Una bocciatura, dunque, sonora per l'assessore al Bilancio, Gianfranco Vitagliano.

La lettera al ministro Profumo.

Al Ministro della Pubblica Istruzione Università e Ricerca Dottor Francesco Profumo Viale Trastevere, 76/a 00153 Roma

Preg.mo signor Ministro, come è noto diversi Consigli e Giunte regionali del Mezzogiorno hanno affrontato, con manifesta preoccupazione, le indicazioni nazionali assunte in merito ai programmi di letteratura italiana del quinto anno degli istituti superiori, afferenti al periodo dell’ Ottocento e del Novecento. Gli esperti ministeriali hanno inserito Pascoli, D’Annunzio, Verga e Pirandello, autori giustamente definiti “non eludibili”; hanno richiamato esplicitamente Ungaretti, Saba e Montale per la poesia e per la narrativa e, infine, Gadda, Fenoglio, Calvino, Primo Levi; non altrettanto significativo è stato il riferimento ad autori come Quasimodo, Silone, Sciascia, Vittorini, Serao e il molisano Francesco Jovine e ciò ha concorso ad allarmare numerosi amministratori del Sud, che non hanno avallato nel complesso un’offerta editoriale che potrebbe determinare tagli e omissioni importanti per la formazione culturale degli studenti italiani. In verità, nel segno della libertà di insegnamento e dell’autonomia didattica, i docenti possono certamente operare, pur nel rispetto dei programmi ministeriali,

Nella letteratura i territori vanno salvaguardati scelte personali e mirate in fase di programmazione, ma è altrettanto certo che sarebbe per loro importante poter contare sull’apporto di testi in adozione che siano esaustivi e, dunque, corredati della presenza degli autori (sia a livello di informazioni generali, sia a livello di passi antologici). Sappiamo bene, del resto, che nelle scuole superiori si tende a dare opportuna rilevanza anche alla microstoria e alla cultura locale, al fine di fornire agli studenti giusti input per la conoscenza della propria identità e della realtà territoriale in cui risiedono, al fine di saper costruire un’autentica coscienza civile, tesa a favorire il rispetto delle tradizioni e delle regole e la partecipazione alla cittadinanza attiva, propositiva per agire entro orizzonti più ampi, nazionali, europei e oltre. Nella comune consapevolezza, dunque, di non dover tralasciare il dato effettuale rappresentato dall’autonomia scolastica, che ha attribuito massima responsabilità agli organi decentrati, tanto più bisogna mettere in condizione le scuole di svolgere la loro mission anche attraverso adeguati strumenti di supporto, come possono senz’altro risultare anche i libri in adozione. Ravvisando la necessità di affrontare la questione in maniera coesa e coerente, nella consapevolezza che un segnale di unità e condivisione appaia senza dubbio il

modo più consono per far sì che i punti negativi possano erodere per lasciar rafforzare i segnali positivi e concreti, e confidando nella disponibilità e nel sostegno della S.V. per una causa sicuramente giusta, nel segno di utile propositività e prospettica lucidità, conto sul suo autorevole intervento perché siano salvaguardate le identità locali che nella loro ‘diversità’ rappresentano l’eccellenza di questo Paese e l’unica strada percorribile per tenerlo unito, come è fermamente nelle nostre intenzioni, soprattutto di rappresentanti istituzionali regionali. Tutto ciò premessa la nostra ferma intenzione di non anteporre assolutamente al tema in dibattito una questione meridionalista, tanto meno quel senso di vittimismo che troppo spesso ha posto degli ostacoli alla crescita del Sud. Vorremmo invece dare un contributo concreto e un elemento di coesione ai fini di una integrazione fondata sulla piena consapevolezza dei nostri mezzi e della necessità di dare ai nostri grandi autori meridionali una collocazione appropriata, nel rispetto del patrimonio culturale nazionale e locale e della realtà storica rappresentata dalla nostra Italia delle Regioni. Mario Pietracupa Presidente Consiglio regionale del Molise


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3 20 giugno 2012

Roberto Ruta: “Puntiamo al 20% dei voti e oltre”

Ambizione CAMPOBASSO. Scordatevi il Partito democratico anchilosato, sghembo, parcellizzato da lotte intestine e personalismi striscianti. L’assemblea regionale dei democrats ha rasserenato gli animi e distribuito incarichi, con tre vice a puntellare la segretaria di Danilo Leva: “Vogliamo costruire un soggetto forte e radicato territorialmente – conferma Roberto Ruta, numero uno dell’assemblea di ritorno dall’esilio di Alternativ@ – con una leadership plurale che testimoni la nostra idea di partecipazione. Siamo convinti che in questo modo raggiungeremo l’obiettivo base del 20% dei consensi e, forse, anche oltre”. Una previsione azzardata, sicuramente coraggiosa. All’improvviso il Pd riscopre la condivisione, destandosi dall’overdose dibattimentale alla quale era assuefatto, all’assurdo torpore decisionale tanto contestato da Michele Petraroia. Occorre una svolta, una ripartenza dopo il misero 9,33% dei voti racimolati alle Regionali 2011 e l’8,75% alle Amministrative di Isernia. “L’idea portante è quella di un soggetto che torni

ad ascoltare, raccogliere contributi programmatici e poi discuterli in modo partecipato. Non solo gli iscritti, ma anche dirigenti, tecnici e cittadini – continua Ruta – potranno portare le loro proposte in un breve, comunque intenso, percorso per individuare tre / quattro priorità della nostra agenda. Vogliamo riprendere quanto già fatto con Alternativ@ o con la conferenza sulla Sanità del Pd”. Si parte ovviamente dal Lavoro, passando per il riordino del sistema di cura con l’integrazione pubblico - privato, fino alle politiche fiscali con sgravi per le famiglie e sistemi di sostegno al reddito per i disoccupati. Pare quasi che il Pd voglia superare la retorica della provocazione e delle contestazione, l’indice perennemente puntato contro Michele Iorio, (ri)cominciando a produrre contenuti. I soli slogan non bastano, poiché non definiscono una reale discontinuità rispetto al centrodestra e soprattutto non suggeriscono alcuna unicità nel raffronto con altre sigle, limitrofe e più arrembanti, come l’Italia dei valori o Costruire democrazia di Massimo Romano.

Tornare tra la gente e dibattere sui contenuti, non sugli incarichi Il Pd serra i ranghi: uniti si vince e si argina Grillo, anche a Roma

democratica Ovviamente, per arginare l’emorragia di consensi verso i dipietristi, i grillini e i movimenti civici, è stato necessario siglare un accordo interno di non belligeranza, certificato dal triumvirato di scorta al segretario. “La nostra è una leadership plurale – si difende Ruta – che nulla toglie a Danilo. Lui ha vinto una bella, franca, leale e dura battaglia congressuale. Ora però, bisogna ritrovare compat-

tezza e lavorare per un Molise diverso. In un momento di conclamata difficoltà, servono risposte straordinarie che vanno oltre la solita dinamica dei partiti. Noi lo stiamo facendo, chiedendoci quale regione vogliamo tra dieci anni e non tra dieci mesi e – rincara – lavorando per cambiare le cose”. L’ex deputato della Margherita reputa addirittura “indispensabile” importare il mo-

dello locale nella Capitale, per ricucire la rottura tra Bersani e il rottamatore Renzi. “Dobbiamo ragionare insieme – esorta conciliatore, col piglio prelatizio di chi la sa lunga – recuperando la voglia di fare squadra per opporci all’antipolitica dilagante. Se torniamo al noi, invece di parlare in prima persona, vinciamo in Molise e in Italia. Sicuro”. afv

Il fatto.

Iorio incontra la Fiom “Vicini alle famiglie degli operai” CAMPOBASSO. Dopo la manifestazione dei rappresentanti della Fiom Cgil sul tetto dell'assessorato regionale al Lavoro, il presidente della Regione, Michele Iorio, ieri ha ricevuto una delegazione di sindacalisti preoccupati per il futuro dei loro iscritti impegnati negli stabilimenti Fiat di Termoli, nella DR di Macchia di Isernia e nei Cantieri Navali di Termoli, e per le aziende a queste collegate o comunque in difficoltà per l’attuale momento di crisi. Nell’incontro si è cercato di fare il punto sulla situazione ed il presidente Iorio ha accolto volentieri l’invito a creare più tavoli di confronto a cui invitare i responsabili delle aziende e tutti i rappresentanti dei lavoratori. Ciò per comprendere anche le strategie future delle varie aziende e principalmente della Fiat alla luce dei rispettivi Piani Industriali. “La Regione – ha detto il presidente Iorio - è consapevole sicuramente dell’attuale condizione di crisi e intende essere, per quanto possibile e per quanto di competenza, vicino ai lavoratori, alle loro famiglie e parimenti alle aziende e alle loro varie problematiche. È evidente che molte criticità -ha aggiunto hanno una dimensione nazionale e quindi sono legate a logiche molto più grandi di noi. Siamo determinati, ad ogni modo, a fare la nostra parte che è comunque sempre rivolta a chi in questo momento vive in difficoltà". Per quanto riguarda, invece, le asserite disparità di trattamento dal punto di vista stipendiale per gli iscritti della Fiom, il presidente Iorio, anche in nome degli altri esponenti regionali presenti (Michele Scasserra, asssessore alle Attività Produttive, Riccardo Tamburro e Michele Petraroia, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Commissione Industria) ha evidenziato come sicuramente il Consiglio regionale vorrà farsi carico della questione assumendo un apposito Ordine del giorno.

Quando il Molise era“ruralissimo” e oggi“virtualissimo” Due mondi contrapposti: giugno 1937, il Molise viene riconosciuto dal presidente del Consiglio, Benito Mussolini, come "la terra più rurale d'Italia", ruralissima. Un riconoscimento al lavoro della terra e ai prodotti che da questa ne venivano tratti. Un'economia reale, nonostante le contraddizioni e i problemi. Oggi, a giugno del 2012, l'agricoltura molisana si trasforma in virtuale. La foto, intitolata “Fienagione”, scattata a Fossalto da Mario Folchi ha vinto il concorso internazionale indetto dalla Rete Rurale Europea “Images of Rural Europe - An Enrd Photo Competition promoted by Local Action Groups”. La foto rappresenta la raccolta del fieno e la composizione dello sti-

glio (tipico modo di conservare il fieno ammucchiandolo e pressandolo attorno ad un palo). L’iniziativa si pone l’obiettivo di selezionare le immagini che celebrano la bellezza e la diversità dell’Europa rurale. La domanda che sorge spontanea però è questa: quale economia, oggi, rappresenta la fotografia che farà parte del virtuale mondo rurale? E il Gal, Gruppo di azione locale, che avrebbe dovuto sostenere anche una parte della politica agricola avendo ricevuto copiosi contributi, cosa ha fatto in tutti questi anni? Ha lasciato solo la fotografia di un Molise non più ruralissimo ma distrutto nella sua economia principale?


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4 20 giugno 2012

Il dato. Il Governo ha stanziato i fondi alle Regioni per sostenere interventi atti a mitigare effetti del terremoto

CAMPOBASSO. Arrivano a destinazione i fondi del 2011 per la prevenzione del rischio sismico. Il Governo, infatti, pubblica l’elenco con la ripartizione per regioni dei 139 milioni e 301 mila euro investiti. Al Molise sono stati assegnati 7 milioni e 126 mila euro. Con i soldi dello Stato è possibile realizzare tre diverse tipologie di intervento: indagini di microzonazione sismica; interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o eventualmente di demolizione e ricostruzione di edifici di interesse strategico e infrastrutture; interventi di rafforzamento della anti sismicità o di abbattimento e ricostruzione di edifici privati. Alla luce degli eventi che si sono verificati in Italia negli ultimi anni il Governo asse-

Le azioni. Microzonazioni e opere strategiche rientrano nella dovuta pianificazione del provvedimento

Rischio sismico, al Molise i soldi per la prevenzione I numeri

134 comuni 509.054,66 microzonazione

6.617.710,62 opere strategiche

Poste, la Cisl denuncia “Con i nuovi tagli fatti fuori i servizi” CAMPOBASSO. Ora anche la Cisl protesta per l'accordo scellerato con il quale si pensa di razionalizzare 635 Uffici Postali e la chiusura definitiva di 1097 Uffici. Le ricadute nel Molise sono 37 Uffici Postali da razionalizzare (apertura a giorni alterni) e chiusura definitiva di altri 7. "Inoltre, la trattativa sulla riorganizzazione dei servizi in Poste Italiane è fallita e l'azienda ha intenzione di iniziare con 1.800 tagli in cinque Regioni italiane nei servizi del recapito, cioè portalettere e impianti di lavorazione della posta - è la denuncia di Antonio D’Alessandro della Cisl Poste - che preannuncia la battaglia già dalla prossima settimana. Anche perchè noi prevediamo che quella che ci è stata rappresentata come una riorganizzazione del lavoro in cinque Regioni tra pochi mesi sarà estesa in tutto il territorio nazionale, raggiungendo i 10mila esuberi". La questione Poste continua a mantenersi calda in una regione dove proprio questo servizio rappresenta un punto di riferimento in Comuni piccoli e svuotati dallo spopolamento.

gna particolare importanza alla microzonazione sismica, per la quale – sempre a valere sui fondi del 2011 – investe 9 milioni e 950 mila euro. In questo specifico ambito il Molise ha ottenuto 509.054. Con la microzonazione è possibile prevedere la distribuzione degli effetti di un terremoto in un’area urbana e individuare criteri di gestione del territorio (geotecnici, strutturali, urbanistici)

volti a mitigare, in futuro, i danni di un sisma. Ogni area si vede assegnare un coefficiente di pericolosità. Alle seconde azioni è destinata la maggior parte dei fondi, in totale 129 milioni e 351 mila euro. Al Molise spettano 6 milioni e 617 mila euro. L’ordinanza 4007 della presidenza del consiglio dei ministri individua due linee di intervento per i 3872 Comuni del territorio (134 molisani). Nel primo caso si fa riferimento a “interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico o di demolizione e ricostruzione degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui

funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile e degli edifici e delle opere che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un collasso”. L’altra ipotesi rimanda a “interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione di edifici privati”. In questa categoria rientrano sia gli appartamenti a uso familiare che i locali delle aziende. Non sono compresi nei contributi gli immobili a uso scolastico perché oggetto di separato stanziamento.

Il fatto. La Cgil rilancia sulla questione degli insegnanti

CAMPOBASSO. Come ogni anno, la fine delle lezioni coincide con l’inizio dei tormenti per i lavoratori precari della scuola. Dopo i tagli al settore, inferti da Gelmini - Tremonti, i quali hanno decretato nel solo Molise la perdita di circa 1300 posti di lavoro, ora a tremare sono i docenti precari di sostegno, che giustamente sono preoccupati per il loro futuro lavorativo. In Molise, sono circa 150 i docenti che lavorano con incarico annuale sul sostegno, mentre 110 sono i docenti in esubero che potrebbero, loro malgrado, prenderne il posto. "I loro timori - sostiene la Flc Cgil - derivano dall’imminente avvio di un

Precari della scuola, in regione sono 110 i docenti in esubero piano di “riconversione”, progettato dal MIUR, che prevede l’utilizzo dei docenti in esubero (che non hanno una cattedra per effetto della riduzione d’orario stabilita nella loro disciplina) come insegnanti di sostegno ai diversamente abili". Il sindacato, già nel mese di aprile, all’indomani della pubblicazione del D.M 7 del 16/04/2012, che ha stabilito i per-

corsi per la riconversione del personale, aveva espresso un giudizio negativo su questa iniziativa formativa. "E’ effettuata sulla base di regole “nebulose” - sosteneva la Cgil - che consentirebbero, in prima battuta, di insegnare sul sostegno, anche in assenza del prescritto titolo di specializzazione (basterebbe il conseguimento di soli 20 CFU). Inoltre, il tema degli esuberi per il comparto scuola non può essere affrontato stabilendo una riconversione sul sostegno che diventa una scelta obbligata, essendo allo stato, l'unica possibile per continuare ad insegnare".


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5 20 giugno 2012

L’INTERVISTADOPPIA Paolo FRATTURA

Nicola CAVALIERE

Zuccherificio, La maggioranza l’opposizione decisa a salvare condivide l’azienda Vitagliano ha dimostrato ancora una volta di non avere competenza imprenditoriale CAMPOBASSO. L’opposizione, pur condividendo il percorso avviato dalla Giunta regionale per salvare lo zuccherificio ha comunque sollevato delle critiche. A farsi portavoce del dissenso è il leader, Paolo Frattura. Consigliere dove nascono le critiche che avete rivolto all’esecutivo, in particolare all’assessore alla Programmazione, Vitagliano? “Condividiamo il percorso, tant’è che al di la di quello che dice l’assessore Vitagliano che, evidentemente ancora una volta dimostra di non avere alcuna competenza imprenditoriale, avevamo già precisato che la strada intrapresa dall’amministratore delegato era l’unica da poter seguire, già dallo scorso mese di febbraio”. Ed allora perché avete contestato l’atteggiamento del governo regionale? “Abbiamo lamentato la scarsità di documentazione a corredo del percorso, documentazione che ci avrebbe dato la possibilità di dire se i numeri sono effettivamente tali da garantire la continuità aziendale ed il mantenimento dei livelli occupazionali”. Senza il carteggio adeguato non riuscite ad orientarvi? “Ci sono una serie di riferimenti ad ipotesi ed a cifre richiamate che, se non hanno la validazione, per noi restano un grosso punto interrogativo. Voglio ricordare ancora una volta a Vitagliano che se avessimo attivato questo percorso quattro mesi fa, quando con evidente lungimiranza avevamo individuato l’unica possibilità per provare a salvare l’azienda, avremmo risparmiato otto milioni di euro, non avremmo perso tempo su un fantomatico piano aziendale da lui così tanto osannato e bocciato dall’attuale management. E’ la dimostrazione che quando si governa, si governa con i fatti, non con le chiacchiere che continua a fare in ogni sua uscita. Si mettesse a tavolino, l’assessore, capisse cosa significa amministrare, gestire, dopodiché provasse a fare l’amministratore e la finisse di dare lezioni, lui che è stato bocciato sonoramente dai fatti, da questa dissennata gestione della cosa pubblica che ci ha portato ad essere titolari di aziende cotte e decotte. C’è un’unica logica che ha caratterizzato la sua gestione per il mero e puro clientelismo. Altro che iorismo, qua deve finire il vitaglianismo”. amdm

L’alternativa era la chiusura La Regione non avrebbe potuto permetterselo

Il futuro dello zuccherificio del Molise ora è nelle mani del Consiglio, chiamato a dare il via libera al piano di rilancio già licenziato dalla Prima commissione consiliare

CAMPOBASSO. La Giunta regionale, dopo aver ottenuto il via libera della Prima Commissione, si appresta a portare in Consiglio il provvedimento che, di fatto, getta le basi per il salvataggio dello zuccherificio del Molise. Il consigliere del Pdl, Nicola Cavaliere, ex assessore all’Agricoltura, ha seguito da vicino tutta la vicenda legata all’industria saccarifera di Termoli. Consigliere, si intravede uno spiraglio per l’azienda e per i lavoratori? “Certo. La Regione, che ha investito tanto nell’azienda non può permettersi, sia esso socio pubblico o privato che sia, di chiudere un’attività che ha dei risvolti sociali ed economici sul territorio di un certo rilievo. Naturalmente le difficoltà ci sono, forse la scelta andava assunta un po’ prima, ma alla fine era anche l’unica decisione possibile”. In che modo sarà attuato il salvataggio dello zuccherificio? “Si trasferisce il fitto dalla vecchia alla nuova società, si decide un percorso di fitto aziendale, puntando alla ristrutturazione, per poi predisporre l’azienda alla vendita a imprenditori che siano competenti in materia e che mantengano questa presenza all’interno del Molise e nell’area del Meridione”. Un processo che si svolgerà all’interno di un arco temporale prestabilito… “Non ci sono scadenze. Tuttavia credo che sarà necessario accelerare le procedure. Al Consiglio regionale è stato chiesto di dare il via libera nel più breve tempo possibile”. Dopo l’approvazione da parte dell’Aula di palazzo Moffa cosa accadrà? “Il Consiglio regionale darà il via libera a chi rappresenterà la Regione, a partecipare all’assemblea dei soci , che è l’unica deputata a deliberare”. L’opposizione, pur condividendo il percorso intrapreso dalla Regione, contesta l’assenza di documentazione a supporto dell’intera operazione… “Il centrosinistra stavolta non ha fatto ostruzionismo. Certo, la situazione è di estrema difficoltà e quindi l’opposizione gioca il ruolo che gli compete, ma in maniera assolutamente tranquilla. E poi altre strade non ci sono: o si chiude o si va avanti. E noi tutti abbiamo deciso che lo zuccherificio del Molise deve vivere” adm



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7 20 giugno 2012

La questione. Il comparto ha necessità di nuovi programmi per garantire interventi atti a qualificare il territorio CAMPOBASSO. Un turismo di nicchia è quello che serve al Molise. Ma bisogna crederci. La recente apertura di una struttura a Casalciprano, con Le Terrazze Miranda, che va a completare il percorso del Museo contadino all'aperto, riapre in maniera seria il discorso sulla necessità di investire sul territorio attraverso un rapporto a rete dei servizi offerti. E quale migliore occasione potrebbe, allora, venire dall'impostazione di un programma per il turismo di nicchia? Ma quali sono in definitiva questi nuovi turismi e modi di viaggiare at-

L’intervento.

Turismo di nicchia, la svolta per il Molise torno ai quali si fa un gran parlare? Tentare una classificazione univoca ed esaustiva è un’impresa praticamente impossibile. Le tendenze sembrano essere, infatti, le più disparate: dalle reti di ospitalità al winetourism, passando per i viaggi di volontariato, il genealogytourism (ovvero la ricerca, attraverso le vacanze, dei luoghi da cui veniamo, dove hanno vissuto i nostri antenati, etc.), e ci sono, poi, quelli religiosi, archeologici e via discorrendo dove il territorio molisano potrebbe giocare una grossa partita. Anche perchè la ten-

denza che si ravvisa in maniera piuttosto diffusa è senz’altro quella della ricerca di autenticità: molti viaggiatori desiderano scoprire realmente la natura dei luoghi che stanno visitando, lontano dai tradizionali clichés turistici. Idea di base del progetto è che il turismo deve contribuire al miglioramento della qualità di vita della popolazione indigena, sempre nel massimo rispetto dell’economia del posto e dell’ambiente circostante. Il Museo all'aperto della civiltà contadina di Casalciprano ne è un esempio, come tale il recupero a fini ri-

cettivi di una prestigiosa dimora ma tutto questo deve avere un collegamento con le altre aree circostanti. E lo stesso dicasi per quei Comuni che hanno un patrimonio da valorizzare ed hanno la necessità di collegarsi, a maglia stretta, con i 'campanili' vicini. In tutto questo bisogna crederci, investirci e puntare su quei tour operator che hanno nelle loro offerte proprio questo tipo di turismo. E' questo il lavoro che va fatto per dare anche ossigeno a Comuni che, altrimenti, rischiano la desertificazione.

Occorre fare chiarezza

Nicola Magri* Da tempo sto zitto e con il mio silenzio - voluto più per evitare inutili quanto sterili polemiche mi sono convinto che non faccio altro che dare ragione a chi sostiene che chi si occupa di Turismo a livello Istituzionale in questa Regione o è un incompetente o quanto meno non è attento alle evoluzioni della “domanda”. Ebbene non è così. Allora occorre fare chiarezza, su cosa?......prima di tutto sul dare una valutazione oggettiva sullo stato attuale dell’intero comparto, iniziando dai “numeri”. Parliamo di ricettività. In Molise possiamo contare su poco più di 12 mila posti letto, più della metà distribuiti in 88 alberghi per lo più concentrati sulla Costa, a Campobasso, intorno all’area del Matese – Campitello Matese – il resto disseminato sul resto del Territorio a macchia di leopardo, per strutture nate più per sfruttare finanziamenti statali od europei, che per logiche imprenditoriali attraverso una vera e corretta analisi di marketing territoriale. Il resto?.....tutta “microricettività” diffusa, nata sempre attraverso sostegno pubblico ( POR ed altri finanziamenti regionali come per gli agriturismi), strutture in parte realizzate sull’ascolto di una “domanda” oggi sempre più crescente ( si veda ad esempio i B&B nati a Campobasso grazie all’Università ed al Polo sanitario), o in altri posti a normale vocazione turistica come le località di mare o l’Alto Molise ed un’altra buona quota letteralmente dispersa sull’intero Territorio che è servita più a rivalutare il vetusto patrimonio immobiliare in alcuni centri storici di piccoli Comuni che a soddisfare una reale richiesta per flussi turistici in aumento.Tutto ciò si traduce, oggi, nella possibilità di sodisfare domande turistiche modeste e tradizionali, prova ne sia che ancora l’anno scorso il 70 % degli arrivi li ha fatti la Costa e sono tutti concentrati in un periodo di tempo che non superano i 20gg/anno per una quota di giornate lavorative in overbooking per anno e per singola Struttura ricettiva ridotta ormai alle dita di una mano. Questa è la situazione reale dei numeri legati al Turismo molisano. Ma ci sono anche le buone notizie. Nonostante questa disorganizzazione strutturale sulla ricettività, il Turismo molisano tira fuori ogni anno numeri importantissimi per la nostra economia, quali?...ve li do subito. Lo scorso anno abbiamo censito con i modelli

Istat circa 225 mila arrivi per più di 630 mila presenze. Sono pochi?, si è vero sembrano pochi se pensiamo che su questi numeri ci campano 500 partite iva di ricettività più 2000 partite iva di ristorazione più altre partite iva legate ai servizi… ed allora?. Semplice questo dato – arrivi e presenze – seppur “ufficiale” è un dato falso, falso perché la rilevazione è affidata alla volontà dei singoli operatori nel trasmettere agli Enti preposti- Ept di Campobasso ed Isernia - i famosi modelli c/59 che fanno testo senza NESSUN obbligo e nessuna sanzione per chi omette, ed inoltre il sistema di trasmissione di tali modelli è ancora fermo alla compiacenza del sistema postale ed in alcuni casi anche a becco di piccione! (basterebbe un piccolo software per risolvere il problema…ma tant’è…). Da uno studio capillare fatto da me struttura per struttura nel 2010 ho tirato fuori altri numeri molto interessanti e senza entrare nel dettaglio posso dire che il dato ufficiale – quello Istat per intenderci – risulta vero al 50% il che significa che senza applicare numeri a casaccio è ragionevole pensare che ai dati prima riferiti sugli arrivi e sulle presenze è lecito aggiungere almeno un 30% in più sugli arrivi per circa 1 milione di presenze sempre per anno. Sapete cosa significa tradotto in soldoni? Significa avere una “spesa” sul territorio -considerando solo pernotti, prima colazione ed almeno u pasto pro die -di 100 milioni di euro/ per anno che non mi sembrano affatto pochi!. Non mi sembrano pochi per un settore che può contare su pochissime ed irrisorie risorse pubbliche e scarsissima organizzazione d’Impresa che si traduce nell’impossibilità di creare un’Offerta turistica reale e competitiva sui mercati. In ultima analisi se ci si organizza i margini di crescita del Turismo molisano sono davvero importanti.A tutto ciò occorre aggiungere che a tutt’oggi per vizi antichi di cattiva gestione del Territorio e del modo di intendere il Turismo è davvero difficile fare incooming, pochissime le Agenzie di viaggio che ci provano quasi nulla l’offerta in rete e quella che c’è fa ridere perché si limita alla solita home page con le solite fotografie crakkate e ricrakkate, con stupidi elenchi di Strutture e bene che va con un sito da linkare. Ed allora prima di parlare di “ricette” o sventolare “bacchette magiche” per dare una svolta sostanziale e definitiva al nostro Turismo occorre rimboccarsi le maniche e lavorare sodo e duro prima di tutto per ristabilire gli ambiti di compe-

tenza!.Vale a dire che la Regione i Comuni e gli altri Enti fin quando esisteranno devono pensare alla gestione corretta del Territorio (cartellonistica, innovazione tecnologica nella comunicazione ,“fare” Sistema di accoglienza e di ospitalità a riguardo penso al Corpo dei Vigli Urbani vero front line del Turismo ovunque e comunque), in seconda battuta – ma sempre come priorità – organizzare il Sistema d’Impresa, migliorarne gli aspetti del management ( formazione continua d’Impresa), innovare le imprese (risparmio energetico, comunicazione 3 e non 2.0) fare reale “filiera” organizzando soprattutto i servizi (transfert, guide, tempo libero, commercio, artigianato, agroalimentare, ecc….) . E’ questo ciò che occorreva ed occorre fare: creare una vera e competitiva Offerta turistica. Vedete, in più di un’ occasione, ho definito il Molise come il più grande Villaggio turistico del mondo ed è la verità. Il Turismo nel Molise dev’essere organizzato e gestito come un grande Villaggio turistico e come in ogni Villaggio 5 stelle che si rispetti dovremo avere a portata di mano tutto ciò di cui il potenziale Turista/viaggiatore vuole vedere, gustare, vivere.Abbiamo un Territorio omogeneo che ha la più bassa densità abitativa d’Europa solo 70 abitanti per kmq contro una media di 400….ciò significa che da noi chi arriva non è costretto a fare file o è obbligato a prenotare un ristorante, non deve calendarizzare rigorosamente il suo percorso/giornata ma il suo tempo da noi può gestirlo come vuole, può cambiare idea repentinamente senza difficoltà o intoppi, insomma può essere libero di fare ciò che vuole in poco tempo coprendo brevi tragitti se solo fosse messo in condizione di farlo.Tutto ciò oggi non esiste ed è necessario realizzarlo. Tutti chiedono “promozione”, tutti voglio promuovere il Molise….io rispondo in modo semplice: se ciascuno di loro avesse un’azienda, una bella azienda ma ferma, con la catena di produzione imballata ancora che non produce nulla comunque una bella azienda cosa promuoverebbe?, cosa conterrebbe il suo messaggio di marketing?....nulla…ed è quello che abbiamo fatto in passato e che non deve succedere più.Turisticamente il Molise è una valida azienda con molteplici possibilità di successo ma deve iniziare a “produrre”, deve cominciare a creare Offerte turistiche competitive che non possono essere solo legate al “mare” in quanto demanio e risorsa naturale o alla neve sperando in un bell’inverno di quelli tosti, ma “proposte” che abbiano

davvero al centro le esigenze del Turista, i suoi desideri e visto che non abbiamo la possibilità di far atterrare charter di cinesi o giapponesi, bhè dobbiamo immaginare e programmare un turismo sostenibile (vale a dire che si sostiene da solo!!!!), fatto principalmente di fruibilità del Territorio, di comodità per il Turista, di servizi per il Turista, di Accoglienza per il Turista…lasciando a lui la scelta di dove passare il suo tempo. Quello che sostengo da tempo è un modello di governance territoriale diverso più snello, veloce e competitivo. Da un lato la Pubblica Amministrazione (Regione e Comuni), una PA che non deve rappresentare SOLO la cassa, ma deve cominciare a programmare strumenti di competitività migliori per il Settore e mi riferisco alla formazione d’Impresa, a misure da finanziare attraverso il Por per “costringere” le imprese turistiche esistenti ad innovare per migliorare la qualità dell’offerta, a ragionare sulla cura del Territorio, a mettere in atto tutte quelle misure idonee allo snellimento delle procedure burocratiche, penso ai Comuni che devono avere un ruolo più responsabilizzato nella cura e nella gestione del Territorio (raccolta differenziata , il “no” ad insediamenti invasivi di fonti energetiche alternative ecc…) e nel Sistema dell’accoglienza e dell’ospitalità ed infine come controparte tutto il sistema delle Aziende turistiche organizzato secondo il modello del Distretto turistico d’Impresa così come previsto dal Decreto sviluppo del luglio scorso. Due soli interlocutori che dialogano faccia a faccia, per rapide intese e scelte vincenti, entrambi con mission precise e soprattutto entrambi coinvolti con responsabilità nella spesa del denaro pubblico secondo meccanismi di leva economica che tradotto significa che per ogni centesimo pubblico investito ne venga incassato uno alla pari. Questo è il vero Turismo sostenibile… quale la chiave di marketing?...l’unica vera Offerta reale da cui partire sono I Borghi, attorno ad essi sviluppare il “glocal” sia in chiave di PA che d’Impresa, crescendo e creando attenzione in tutti i Soggetti convolti, per un Turismo sostenibile che NON conosce stagionalità che può e dev’essere sviluppato per 365 giorni l’anno, che risveglierà quella micro economia diffusa di cui tanto abbiamo bisogno….insomma partire dai Borghi il vero prodotto reale che abbiamo ma che per cortesia questa volta siano “digitali”. *Commissario Ept Campobasso


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Campobasso

20 giugno 2012

Casa della salute, tempi più brevi per adeguare la struttura Ieri l’incontro tra l’assessore alla Sanità e il Comune di Riccia. Di Sandro: valida alternativa al ricovero ospedaliero e tanti servizi in più per i cittadini dell’area CAMPOBASSO. La casa della salute di Riccia costituirà uno dei presidi territoriali di assistenza della regione e si pone come punto di riferimento per i cittadini dell’area anche come alternativa al ricovero ospedaliero. Il progetto è ora più concreto dopo l’incontro di ieri nella sede dell’assessorato alla Sanità a cui hanno preso parte, oltre a Filoteo Di Sandro, anche i tecnici della struttura e i rappresentanti del Comune di Riccia. In particolare si è discusso dei tempi di realizzazione dei lavori di adeguamento della struttura che offrirà diversi servizi. Soddisfatto l’assessore Di Sandro che al termine del vertice ha detto: “All’interno della struttura troveranno collocazione gli studi dei medici di medicina generale oltre agli ambulatori

di specialistica con attivazione delle principali branche cliniche, diagnostiche di laboratorio, radiologiche ed ecografiche di base. Nello stesso punto stabile sarà collocato il 118, un punto prelievi ed un laboratorio infermieristico per le prestazioni che non necessitano del medico; sarà attivata la porta unica di accesso quale strumento di accoglienza per i cittadini e di presa in carico della struttura dei bisogni della persona. Verrà attivato uno sportello Cup attraverso il quale gli utenti potranno ricevere tutte le informazioni sui servizi e poter prenotare visite ed accertamenti diagnostici”. Il modello di casa della salute, che ha già dato buoni risultati nell’esperienza di Santa Croce di Magliano dove è operativo dall’inizio del-

Cercemaggiore, lavori spediti per il santuario Alcuni restauri saranno terminati il 2 luglio, quando a Santa Maria della Libera inizieranno i festeggiamenti per i 100 anni dal ritrovamento della statua CERCEMAGGIORE. In occasione del centenario del ritrovamento della statua lignea a Cercemaggiore, la Regione Molise ha finanziato i lavori di ristrutturazione, consolidamento e riattazione del santuario, nonché la ricostruzione della facciata originale della chiesa di Santa Maria della Libera. Ieri mattina il presidente Iorio ha fatto visita agli operai sul cantiere in vista dei festeggiamenti che inizieranno il prossimo 2 luglio. Ad accogliere il governatore, i padri domenicani che custodiscono il convento, il sindaco di Cercemaggiore, Gino Mascia, i responsabili tecnici del progetto di restauro e i rappresentanti delle imprese operanti. Il calendario dei lavori è molto

ampio. Alcuni di questi restauri saranno terminati già per il 2 luglio, altri nel corso dell’anno. “Vedo che tutto procede velocemente – ha detto Iorio - Sono molto soddisfatto nel constatare che questo sito sta tornando allo splendore originario e si stanno rivalutando al meglio anche i locali di varia pertinenza. Dall’inizio del prossimo luglio esso ospiterà molti pellegrini e sarà, come noi ci auguriamo, ancora una volta, come lo è stato in tanti secoli, punto di riferimento di un territorio molto vasto e diversificato. Questo santuario custodisce un culto antico a testimonianza anche dell’identità cristiana e contadina del nostro Molise”.

l’anno, dovrebbe partire a breve. “Il sistema dell’assistenza sul territorio all’interno dei presidi territoriali di assistenza (Pta), ai quali sono riconducibili le case della salute, sono uno strumento essenziale per la garanzia delle prestazioni sanitarie perché riescono a garantire, sul territorio, i servizi più facilmente fruibili per i cittadini che diversamente sarebbero ingabbiati in una tempistica ben più dilatata. Alla luce di queste considerazioni e nella consapevolezza di dover assicurare un livello accettabile di sussidiarietà sanitaria si è deciso di prevedere, anche nel piano sanitario regionale, la riconversione di 14 poliambulatori e la creazione di altrettanti presidi territoriali in tutta la Regione Molise.

Si sta cercando, infatti, attraverso l’istituzione dei queste case della salute, di potenziare la rete di assistenza territoriale e di portare a livello di cittadino le prestazioni sanitarie più dirette e necessarie. Dobbiamo cercare di ridurre, laddove possibile, il ricorso ai ricoveri ospedalieri e credo che, utilizzando questo sistema di diffusione territoriale, si potrà dare una risposta concreta alle necessità più impellenti. L’auspicio è che si possa rispondere, concretamente, alle esigenze di un territorio spesso penalizzato da decisioni centrali improntate al taglio lineare dei servizi, ovviando, laddove possibile e nell’ambito dei margini di movimento consentiti, alle restrizioni cui, da anni, siamo costretti a causa del piano di rientro”.


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Campobasso

20 giugno 2012

Dimissioni,

Di Bartolomeo fa la mossa CAMPOBASSO. Abbiamo perso il conto di tutte le volte che il sindaco Di Bartolomeo ha minacciato le dimissioni. In tre anni il primo cittadino ha fatto la ‘mossa’, come si dice da queste parti, in tante di quelle occasioni che oramai non spaventa più nessuno. Anzi, a dirla tutta, spaventa molto di più quando, come ha fatto tra i fischi di Corpus Domini, dice di volersi ricandidare. La difficoltà a chiudere il bilancio gliel’ha fatta sparare grossa per l’ennesima volta. “Più che dimettermi – ha detto ieri ai microfoni di Telemolise – mi

dimettono perché se non chiudiamo arriva il commissario”. La maggioranza, decisamente poco compatta da parecchio tempo a questa parte, si rimetterà in riga prima della scadenza. Sempre che non vogliano andare tutti a casa. Il punto però è un altro. Il sindaco dovrebbe sapere che amministrare un capoluogo non dipende soltanto dall’amore viscerale che si nutre per la propria città. Che è un ottimo argomento, ma valido al bar sotto casa. Tanto per cominciare si devono fare i conti con chi ti ha

preceduto. E’ inevitabile e bisogna essere consapevoli che un capoluogo si governa con idee e progetti e non con lamentele e piagnistei. Del resto non gliel’ha mica ordinato il medico di lanciarsi in questa missione i m p o s s i b i l e. Lui però deve aver evidentemente creduto che cancellare le spese di rappresentanza e confermare nel suo staff la segreteria di Giuseppe Di Fabio sarebbe

Con il bilancio ancora in alto mare, il primo cittadino minaccia l’unica cosa che non farà mai bastato. Che si tratti di eccessivo ottimismo o di incapacità progettuale, sono entrambi buoni motivi per dare con-

cretezza all’unica proposta seria fatta in questi primi sei mesi del 2012: dimettersi. AD

I lettori ci scrivono. CAMPOBASSO. “Il nostro amato sindaco rimane ancora una volta insensibile alla possibilità di istituire una vera area pedonale; ci aveva provato con piazza Prefettura ma ora è diventato luogo di transito e di parcheggio. E dire che la stessa è considerata una delle più belle piazze della città, ed ora viene menzionata solo per dare ‘ospitalità’ ad una trentina di automobili, pensando che così si possa risolvere il problema parcheggi. Poi ci ha provato con corso Vittorio Emanuele ponendo, al suo inizio,tanto di transenna con divieto di transito (in determinate ore della giornata), e direi che la cosa funziona se non fosse altro che la tranquilla passeggiata viene sistematicamente interrotta dalla necessità di prestare attenzione alle auto che transitano trasversalmente al corso stesso, e mi riferisco a via De Attellis (che

Isole pedonali: caro sindaco, i fatti contano più delle parole

passa proprio dinanzi al Comune) e via Vittorio Verdone. E dire che proprio all’inizio di via De Attellis c’è tanto di divieto di transito per le ore serali e nei giorni festivi. Ed anche gli stessi vigili urbani rimangono indifferenti a tale scempio. Che orribile panorama nel vedere le auto che attraversano il corso, che indignazione nel vedere i ragazzini che corrono spensierati ma che

rischiano di essere investiti. Che vergogna nel vedere non più tardi di qualche giorno fa, una rissa scatenata da automobilisti che vantavano la padronanza di quel pezzo di corso. Possibile che un capoluogo di regione non abbia, così come tutte le città che si rispettino, un pezzettino di terra da poter denominare ‘area pedonale’ nel vero senso del termine? Possibile denunciare ancora una volta questa situazione nella più totale indifferenza dell’amministrazione comunale? Ma ci vuole veramente tanto a

far rispettare un divieto di transito? Almeno dalle 19 in poi e nei giorni festivi, in cui ci può scappare una passeggiata spensierata su quel meraviglioso corso? Caro sindaco, i fatti contano molto più delle parole. Qualche giorno fa in piazzetta Palombo hai parlato dinanzi ad una vasta platea di genitori e ti sei assunto la paternità dei nostri figli nel momento in cui essi entrano a scuola; ebbene appropriati della stessa paternità anche per que-

sta circostanza, cerca di proteggerli anche quando questi vanno a spasso nella tua città garantendo la loro incolumità con l’aria pulita, con un marciapiede sistemato ed anche, perché no, con un segnale stradale da far rispettare. Se il problema sono le risorse mi offro volontario come ausiliare del traffico a far rispettare il divieto e porre una transenna nelle ore indicate dal segnale stradale. Lettera firmata

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Campobasso

Caso Ginevra, pena ridotta per i genitori La Corte d’Appello di Campobasso ha confermato la condanna di 4 anni e 4 mesi per omicidio colposo con colpa cosciente ed assolto per i maltrattamenti

CAMPOBASSO. Confermata la pena di quattro anni e quattro mesi di reclusione per omicidio colposo con colpa cosciente, assoluzione per i maltrattamenti. Questo il pronunciamento dei giudici della Corte d’Appello di Campobasso per Victoriya Yefimova e Antonio De Marco, i genitori di Ginevra, la bambina di due anni morta nella notte tra il 30 ed il 31 dicembre del 2007 a Campolieto per una overdose da metadone. Nel pomeriggio di ieri, nel tribunale di Campobasso, la lettura della sentenza. I genitori della piccola erano presenti in aula, assistiti dagli avvocati Mara Siravo ed Antonello Veneziano che per loro avevano chiesto

l’assoluzione. Per entrambi, in primo grado, il pm Rossana Venditti aveva richiesto una pena di quattordici anni ed otto mesi per la donna e sedici anni per il marito. Fondamentale è risultata la relazione di Lucio Strada, il perito che si è occupò del decesso della bambina, ‘se quella notte ci fosse stato un intervento tempestivo, Ginevra di sarebbe salvata’. Del resto, l’accusa aveva sempre sostenuto che se la piccola fosse entrata in ospedale alle 23 e non alle 5 del mattino (come poi è avvenuto) non sarebbe morta. Se i suoi genitori, una volta dinanzi il pronto soccorso, non fossero andati via, ce l’avrebbe fatta’.

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Erba di Grace, in cinque patteggiano L’inchiesta riguardava la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti CAMPOBASSO. Patteggiamento, ieri nel Tribunale di Campobasso, per cinque delle persone coinvolte nell’inchiesta denominata ‘Erba di Grace’, riguardante la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti: 1 anno e 4 mesi per L.D., assistito dall’avvocato Nicandro D’Appollonio; un anno e 2 mesi per M.F. e per P.M. difesi dall’avvocato Arturo Messere; un anno e 2 mesi anche per T.R. assistita dal legale Carmine Verde e 3 mesi per T.F. difeso dagli avvocati Maria Lucia Barbiero e Giuseppe Falcone. Il giudice Quaranta ha poi fissato il giudizio abbreviato per il prossimo ottobre per T.G. difeso dall’avvocato Maria Assunta Baranello, per D.C.B. assistito dal legale Domenico Marinelli, per R.S. difeso dall’avvocato Giuseppe Fazio, per E.I. difeso dall’avvocato Liliana Greco e per D.A.G. assistito dal legale Raffaella Vitale.

L’inchiesta partì nel 2010. A condurla i carabinieri del capoluogo guidati dal capitano Gismondi. Ad essere interessate, oltre Campobasso, anche Termoli, la provincia di Salerno, Roma ed Ascoli Piceno. I militari scoprirono un vasto traffico di droga, in particolare cocaina, cobret, hashish, marijuana, metadone e altro. L'accusa per tutte le persone coinvolte fu di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti aggravato. Negli "affari" erano coinvolti interi nuclei familiari. Le persone indagate avevano messo in piedi creato una vera e propria rete per lo spaccio. Alcune degli arrestati appartenevano allo stesso nucleo familiare. Le persone finite nella rete dei carabinieri hanno quasi tutte un'età compresa tra i 18 e i 29 anni. La droga veniva ceduta soprattutto a giovanissimi e direttamente nei pressi delle scuole.


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Campobasso

20 giugno 2012

La sentenza. Entrambi erano presenti ieri nel Tribunale di Campobasso Quattro anni fa, in primo grado, Angelo Izzo e Dario Saccomani furono condannati rispettivamente ad un anno e sei mesi e ad un anno di reclusione per la vicenda relativa il posto di lavoro che il mostro del Circeo ottenne all’associazione Città Futura di Campobasso. Ieri, il pluriassassino e l’ex responsabile dell’associazione che prestava soccorso a chi era in difficoltà, sono stati assolti dai giudici della Corte d’Appello del capoluogo ‘perché il fatto non costituisce reato’. Entrambi erano presenti in aula assistiti dai propri legali, gli avvocati Enzo Guarnera per Izzo e Corrada Gianmarinaro per Saccomani. Per la Procura, dietro l’impiego ricoperto dal pluriassassino nel 2005, false attestazioni ed uno stipendio in parte corrisposto dalla famiglia del mostro del Circeo. Grazie a quel lavoro, quotidianamente, Izzo poteva uscire dal penitenziario di via Cavour e recarsi all’associazione. Ieri, nel palazzo di giustizia di viale Elena il pronunciamento della Corte presieduta dal giudice Iesulauro che ha quindi accolto le richieste di assoluzione dei difensori e respinto quella di conferma delle pene inflitte in primo grado avanzata dal procuratore generale Di Ruzza. Poco prima delle 14 di ieri la sentenza. In Tribunale c’era anche la moglie di Izzo, la giornalista Donatella Papa.

Izzo e Saccomani assolti in Appello

Le dichiarazioni del mostro del Circeo prima della sentenza: sono un benefattore Giunto nel Tribunale di Campobasso direttamente dal carcere di Velletri, dove è rinchiuso per l’omicidio di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, madre e figlia brutalmente soffocate e poi seppellite nel 2007 a

Ferrazzano, Angelo Izzo, ieri, prima del pronunciamento dei giudici ha rilasciato dichiarazioni spontanee presentando una memoria. Il pluriassassino ha da subito ribadito la sua innocenza professandosi un benefattore: ‘Per tranquillizzare la mia famiglia chiedevo loro dei soldi – ha sottolineato – e spesso mettevo mano alla tasca per aiutare la gente’. La moglie di Izzo, Donatella Papi, ha poi distribuito, con il consenso del marito, una copia della memoria depositata alla Corte e nelle quale si legge: ‘Nel 2000 ero detenuto nel carcere di Campobasso ed avendo scontato i due terzi della pena speravo di ottenere il regime di semilibertà, essendo addirittura nei termini della scarcerazione con condizionale. Beneficiavo inoltre dello status di collaboratore di giustizia. Dal punto di vista comportamentale avevo dimostrato una regolare condotta inframuraria. Partecipavo con profitto ed interesse a tutte le iniziative e ai corsi, tanto che le relazioni di sintesi di educatori, psicologi ed assistenti sociali erano persino lusinghiere nei miei confronti e comunque tali da essere considerate elementi favorevoli per il mio graduale reinserimento. All’esterno avevo amici, ero seguito dalla ia famiglia, avevo una relazione sentimentale stabile, per cui potevo davvero sperare in un effettivo recupero di una vita normale, dopo tanti

anni di carcere. Dall’interno della casa circondariale di Campobasso avevo avuto modo di entrare in contatto persino con alcune autorità locali: il sindaco di allora Di Fabio, il consigliere regionale Di Sabato, l’assessore comunale De Santis, lo scrittore Pittà, alcuni operatori della Caritas, volontari di gruppi parrocchiali e signore dell’Unicef. Nonostante questo respinta ogni istanza ed i miei familiari e la mia compagna venivano ricevuti con difficoltà dal Tribunale di Sorveglianza. Decisi allora di riprendere alcuni vecchi contatti’. Come racconta Izzo attivò ‘un amico di gioventù, Valerio Viccei ed un ‘faccendiere’ napoletano, Aristide Angelillo che avevano relazioni con il clero molisano’. ‘Mi dissero che le difficoltà dipendevano dal fatto che ero considerato un detenuto in qualche modo famoso’. Ed ancora. Izzo dice di aver fatto leva su diversi personaggi. Oltre Viccei anche un alto ufficiale croato ed un avvocato di Campobasso (figlio di un magistrato) al quale aveva fatto avere ingenti somme di denaro, spesso in valuta Svizzera. Ripiegò infine sul pastore protestante Dario Saccomani, responsabile di Città Futura. Nel 2001 iniziò ad usufruire dei permessi e a frequentare l’associazione che contava 300 iscritti. ‘Saccomani si stava sottoponendo al trattamento per cambiare sesso ed aveva un giro di persone a cui

offriva servizi di sostegno sociale…non esitai ad entrare in contatto con ambienti e persone come omosessuali, giovani escort…Presto mi accorsi che in realtà intorno a Città Futura ruotavano politici, faccendieri, massoni, imprenditori, tutti che inseguivano un progetto di potere. Mi fu chiesto di creare un gruppo di fuoco e di commettere reati e di raccogliere dossier su irregolarità di appalti. Insomma, una volta fuori mi sono trovato in un ambiente malsano’. Nella memoria Izzo ribadisce la sua estraneità ai fatti contestati aggiungendo di essere stato ‘vittima di una estorsione per finanziare le attività illecite compiute dentro Città Futura, il cui capo reale non era Dario ma il fratello Valdo’.

La conoscenza di Maria Carmela e Valentina E’ proprio durante il periodo in cui lavorò nell’associazione Città Futura che Angelo Izzo conobbe Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, moglie e figlia dell’ex pentito pugliese Giovanni Maiorano. Le due donne si erano affidate al mostro del Circeo che avrebbe dovuto aiutarle, soprattutto economicamente. Furono però brutalmente uccise nel 2005. Con l’aiuto di due complici, Luca Palaia e Guido Palladino, Izzo le strangolò e poi le seppellì in una villettà a Ferrazzano.


Codice bianco è il termine con cui gli operatori sanitari del Pronto Soccorso individuano tutti quei pazienti che manifestano problemi di lieve urgenza. La limitata gravità delle loro condizioni li porta però ad affrontare lunghe attese, specialmente nelle fasce orarie e nei giorni di maggiori afflusso al Pronto Soccorso.

AMBULATORIO CODICI BIANCHI Per dare loro una risposta più puntuale l’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e lo stabilimento di Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’ambulatorio dei codici bianchi è rivolto ai pazienti che accedono impropriamente al Pronto Soccorso in quanto la patologia non riveste alcun carattere d’urgenza e potrebbe essere affrontata a livello territoriale, cioè dal proprio Medico di Medicina Generale

(MMG), dal Pediatra (PLS) o dagli specialisti ambulatoriali nel caso vi sia bisogno di approfondimenti diagnostici. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. L’ambulatorio dei codici bianchi ha lo scopo di risolvere numerosi problemi del Pronto Soccorso quali: 1. spreco di risorse, professionali medico infermieristiche e specialistiche e di servizi, quali il Laboratorio di analisi e la Radiologia, che devono essere programmate sulle reali urgenze; 2. problemi di tempo, soprattutto per quanto riguarda l’attività medica ambulatoriale di visita, la compilazione delle cartelle cliniche, le informazioni e spiegazioni a persone prive di patologie severe ed ai loro parenti; 3. problemi di spazio, ovvero evitare un sovraffollamento in sala d’attesa e nei corridoi interni.

Durante il giorno: rivolgiti a loro con fiducia. E’ il medico di famiglia, infatti, che ti visita per primo, ti segue periodicamente, suggerisce come stare bene, ti indirizza verso gli specialisti. Non rivolgerti a lui solo per le ricette! Verifica gli orari di ricevimento e informati sugli orari di disponibilità telefonica, così potrai contattarlo anche oltre gli orari di ricevimento.

L’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, presso l’ambulatorio appositamente istituito. E’ aperto dalle 8:00 alle 20:00. CAMPOBASSO tel. 0874.409613 ISERNIA tel. 0865.442529 TERMOLI tel. 0875.7159472 VENAFRO tel. 0865.907860

Non si paga il Ticket per la visita. Durante la notte è il servizio di continuità assistenziale. E’ aperta dalle 20:00 alle 8:00, nei giorni prefestivi dalle 10:00 alle 20:00 e nei festivi tutto il giorno. Non si paga il Ticket per la visita

I più gravi passano prima indipendentemente dall’ordine di arrivo ROSSO

paziente in pericolo di vita, viene visitato immediatamente

GIALLO

paziente grave, viene visitato nel più breve tempo possibile

VERDE

paziente non grave, l’attesa può risultare molto lunga

BIANCO

Chiama il 118 e vai al Pronto Soccorso (PS) All’arrivo la gravità del tuo stato di salute viene valutata da un infermiere specializzato che ti assegna un codice-colore (triage).

il tuo stato di salute non è affatto grave e i tempi di attesa sono sicuramente lunghi e imprevedibili. Inoltre si

paga il Ticket per la visita (25 euro). Contatta il tuo medico/pediatra o rivolgerti all’ambulatorio codici bianchi o alla guardia medica.


ANNO VIII - N° 143 - MERCOLEDÌ 20 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it

Redazione: via Carlomagno, 9 - Tel. 0865.414168 e-mail: lagazzettaisernia@alice.it

L’Oscar del giorno a Giacomo Lombardi Per tre giorni Roccamandolfi sarà patria del turismo plein air grazie ad un accordo tra il sindaco, Giacomo Lombardi e il presidente dell’Isernia camper club, Ivan Perriera. Circa 180 camper sono attesi in Molise da venerdì 22 a domenica 23 giugno: un risultato sorprendente che dovrebbe essere conseguito grazie alla collaborazione della Pro Loco, di alcune aziende locali e persino del parroco, Giovanni Pompilio. Per questa sinergia e per aver creato le condizioni di un lavoro di squadra, premiamo il primo cittadino di Roccamandolfi.

Il Tapiro del giorno a Massimo Di Risio ’imprenditore molisano, scaricato dal ministro Passera, continua ad essere nell’occhio del ciclone. Le maestranze sono sul piede di guerra, in attesa di percepire gli stipendi arretrati e Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei valori, porta la faccenda in parlamento. L’ex pm di Milano ha chiesto chiarimenti e sostegno per i lavoratori dello stabilimento di Macchia d’Isernia che “da mesi sono senza stipendio e che non possono continuare a pagare le colpe degli imprenditori e i tempi della politica”.

ISERNIA

Pietro Paolo Di Perna: “Ecco perchè mi sono dimesso da consigliere comunale” A PAG. 15

BOJANO

69nne spira in seguito ad un incidente stradale nei pressi della Solagrital A PAG. 15

AGNONE

Anziana muore carbonizzata nell’orto vicino casa Bruciava fasci d'erba A PAG. 15


14 20 giugno 2012

Isernia

“In un momento come questo le istituzioni tutte devono supportare il ruolo dei tecnici”

Pietracupa incontra i commissari di Venafro VENAFRO. Nel giorno dei festeggiamenti dei suoi santi martiri, il presidente del Consiglio regionale, Mario Pietracupa, si è recato in visita istituzionale presso il Comune di Venafro, dove ha incontrato il Commissario prefettizio, Erminia Ocello e il sub-commissario Giuseppina Ferri. Un segnale forte, da parte della più alta carica di palazzo Moffa, di fiducia nei confronti della struttura commissariale e di forte interessamento per la città di Venafro, la quarta più importante del Molise. “Vorrei innanzitutto ringraziare il Prefetto di Isernia il quale ha designato per il Comune di Venafro due professioniste di comprovata esperienza – ha affermato Pietracupa – segnale di reale interesse da parte del dottor Piritore nei confronti di una città che sta attraversando un momento di difficoltà dal quale bisogna uscire e che, per questo, merita rispetto come tutti i centri della nostra regione. Porgo i miei più sentiti auguri di buon lavoro alla dottoressa Ocello e alla dottoressa Ferri, essendo – ha continuato – il compito del Commissario quello di garantire la legittimità e la trasparenza di ogni atto, cosa che non ho dubbi voi farete. Vi invito per questo ad operare con serenità e neutralità, affrontando le sfide che vi aspettano con

coraggio, al fine di far uscire il Comune dall’impasse attuale. Il vostro è un ruolo tecnico – ha sottolineato Pietracupa – che deve essere svolto all’insegna della collaborazione con tutte le Istituzioni presenti sul territorio senza avere alcuna contaminazione politica. Auspico perciò che voi riusciate a dare una risposta concreta ai problemi del Comune e auspico altresì che ci sia una proficua collaborazione con le strutture regionali nel solo ed esclusivo interesse dei cittadini. Da presidente del Consiglio regionale anticipo fin da ora che avrete la massima disponibilità considerando anche che avrete necessità di tempi tecnici per un’attenta rilevazione e valutazione delle criticità. Fatto questo, siamo pronti ad assumerci ogni responsabilità per intervenire sulle priorità che voi stabilirete. Vorrei infine lodare, in un momento in cui si parla molto di pari opportunità, questa novità tutta in rosa del Comune di Venafro, convinto che la differenza come sempre la facciano la capacità e l’esperienza e, nel caso specifico, che siamo davvero nelle mani di professioniste di alto profilo. Il vostro ruolo, svolto con tenacia, non si fermerà alla contabilizzazione degli eventi ma – ha concluso – servirà a dare nuovi impulsi programmatici e a trovare soluzioni”.

Da venerdì 22 a domenica 23 giugno attesi circa 180 camperisti provenienti da tutta Italia

Per tre giorni Roccamandolfi sarà patria del turismo plein air La ventisettesima edizione del Raduno nazionale camperisti, organizzato dall’Isernia camper club, si svolgerà quest’anno a Roccamandolfi, da venerdì 22 a domenica 23 giugno. Dopo un primo contatto avvenuto in occasione dell’inaugurazione della pista di sci nordico “Centro fondovalle piana”, nello splendido scenario di Campitello di Roccamandolfi, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacomo Lombardi e il presidente dell’Isernia camper club, Ivan Perriera, hanno preparato un programma ricco di iniziative, con serate tipicamente molisane, escursioni nel giorno di sabato nelle aziende della provincia: “Dolceamaro” di Papa confetti, “Valerio Vini”, Caseificio “la Roccolana” che si alterneranno al saluto dell’Amministrazione Provinciale ed alla visita del Santuario di Castelpetroso e, per finire, ad una visita guidata domenicale del Comune Roccamandolfi. A collaborare per la realizzazione del programma, la Pro Loco di Roccamandolfi, l’agriturismo Curea e il parroco don Giovanni Pompilio. A movimentare i tranquilli abitanti di Roccamandolfi, sono attesi ben 180 camperisti provenienti da tutta Italia con equipaggi provenienti dalla provincia di Treviso alla provincia di Cosenza.Per l’occasione, l’amministrazione comunale ha già realizzato nei pressi del campo sportivo un pozzetto di scarico per le autocaravan, che servirà anche per le future escursioni nel pianoro montano dove, solitamente durante il periodo estivo, si riuniscono diversi amanti della montagna.

I Comunisti italiani contro “le fitte nubi di affarismo politico”

Rosso piazza ISERNIA. Il partito dei Comunisti italiani, insieme ai giovani della Fgci, parteciperanno attivamente alla manifestazione odierna. “Ciò che è accaduto in Consiglio comunale è grave – afferma Andrea Vertolo della segreteria regionale – perché la città di Isernia e i suoi cittadini si vedono commissariare il loro comune, eletto democraticamente, attraverso scelte politiche precise. Il peso economico di questa scelta scellerata dei consiglieri del Pdl, cadrà anche sulla tasche dei cittadini e dello stesso comune, che sta vivendo una situazione di crisi economica importante. Il PdCi, in questo senso, vuole manifestare a favore della democrazia e per come essa si viene ad esprimere. Convinti che chi snobba il voto dei propri cittadini verrà certamente punito di questa presunzione,ci auguriamo la buona uscita dell'evento che, senza dubbio,vedrà protagonisti i veri rappresentanti della città, giovani, studenti, lavoratori che saranno protagonisti del cambiamento profondo e radicale della città di Isernia, ancora avvolta dalla fitte nube di affarismo politico”.

Isernia, lavori alla rete idrica e a quella elettrica ISERNIA. L’ufficio viabilità del Comune di Isernia informa che, per consentire alcuni lavori sulla rete idrica, sarà vietato il transito veicolare nella strada comunale Castagna, dalle ore 10 alle ore 14 di domani 20 giugno. Inoltre, dalle ore 8 del 20 giugno alle ore 18 del 29 giugno, per effettuare interventi agli impianti dell’Enel, verrà istituito il senso unico alternato lungo un tratto del viale 3 Marzo 1970. Tale modifica alla circolazione sarà segnalata con impianto semaforico di cantiere e varrà anche il limite massimo di velocità di 30 km/h.


Isernia

15 20 giugno 2012

Il leader dell’Italia dei valori chiede lumi al ministro Passera sulla mancata retribuzione e sul futuro delle maestranze molisane

Antonio Di Pietro soccorre gli operai della Dr Motor MACCHIA D’ISERNIA. “Il Ministro dello Sviluppo economico ha finalmente preso atto dell’inconsistenza dell’offerta del signor Di Risio. Restano però ancora troppi dubbi intorno alle sorti dello stabilimento di Macchia di Isernia, i cui lavoratori si trovano ancora ad essere senza retribuzione” Così Antonio Di Pietro in merito alla tentata acquisizione dello stabilimento di Termini Imerese da parte dell’imprenditore molisano, patron della Dr Motor. In data 17 aprile 2012 – si legge in una nota indirizzata alla stampa – il presidente Di Pietro aveva, infatti, inviato una lettera al ministro competente ed aveva presentato due atti di sindacato ispettivo n. 4-15909

e 4-16349 rispettivamente in data 3 maggio 2012 e 30 maggio 2012 nonché un esposto a nome dell’Italia dei valori, a seguito del quale la Procura di Isernia ha aperto un fascicolo sull’imprenditore Massimo Di Risio, intenzionato da tempo ad acquisire lo stabilimento di Termini Imerese. “A lungo – si legge nella nota – abbiamo chiesto copia del piano industriale per fare chiarezza su eventuali garanzie finanziarie. Un piano industriale che non è mai arrivato – accusa Di Pietro”. Ora, alla luce delle dichiarazioni rilasciate alcuni giorni fa dal ministro Passera sull’affidabilità dell’imprenditore molisano, l’ex pm di Milano è tornato ad interrogare il governo, chiedendo un intervento in merito alla sorte dei lavoratori dello stabilimento di Macchia d’Isernia che sono da mesi senza stipendio e che non possono continuare a pagare le colpe degli imprenditori e i tempi della politica.

“A lungo abbiamo chiesto copia del piano industriale per fare chiarezza”

Investita dalle fiamme mentre bruciava fasci d’erba

Anziana muore carbonizzata AGNONE. Irma Iarusso, 81 anni, stava bruciando alcuni fasci d'erba nell’orto limitrofo alla sua abitazione, in contrada Sant'Onofrio, quando il vento ha alimentato e propagato l’incendio. Inutile il pronto intervento dei Vigili del fuoco; i carabinieri hanno trovato una scatola di fiammiferi accanto al corpo carbonizzato.

Bojano, un pensionato spira in un frontale Un uomo di 69 anni, Mario Ruberto, di Sant'Elena sannita è spirato a causa di un incidente stradale avvenuto all’altezza dell’azienda Solagrital, in località Monteverde. L’uomo, al volante della sua autovettura, usciva proprio dai cancelli dell’impresa avicola, quando è stato centrato in pieno da un’altra vettura, lanciata a forte velocità. Inutile la corsa disperata verso l’ospedale Cardarelli, dove l’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo. Solo qualche contusione per l’altro conducente e il passeggero coinvolti nel frontale.

La letter@

Ecco perché mi sono dimesso da consigliere comunale di Isernia Cari concittadini, la decisione di scrivere una lettera aperta alla cittadinanza è stata presa proprio perché ho riscontrato la necessità di chiarire la posizione in merito alle mie dimissioni, precisazioni che faccio solo ed esclusivamente per voi che meritate in maniera incondizionata la massima trasparenza. Sono passate poche settimane dal ballottaggio per le comunali di Isernia e molte cose sono accadute, ma la cosa che più ha fatto notizia ha riguardato le dimissioni di 17 consiglieri del centrodestra. Tante cose sono state dette in merito e per, la maggior parte, come spesso accade, i soliti fomentatori non hanno perso tempo e ancora continuano nella loro opera di accusa poco realistica.Prima di entrare nel merito vorrei fare una premessa spoglia di qualsiasi giudizio soggettivo ma tendente ad un’analisi obiettiva di ciò che è successo: in questi giorni è avvenuto un ribaltamento nella percezione di ciò che è accaduto per il quale si è creata confusione nei cittadini nel discernere cosa sia stato giusto e cosa sia stato sbagliato, confusione generata dalla solita propaganda degli scontenti di centro sinistra che vogliono essere sempre contro tutto ma che hanno dimenticato che, a fronte della legittima ed ampia vittoria di De Vivo al ballottaggio corrisponde una eguale e schiacciante vittoria della coalizione di centro destra al primo turno. Ma voglio venire alle motivazioni delle mie dimissioni da consigliere comunale eletto nella lista di Alleanza per il Molise.Sono fermamente convinto che si possa andare oltre i colori politici collaborando per una causa comune come, in questo caso, poteva essere il benessere della città di Isernia: è sempre auspicabile un buon compromesso rispetto allo scontro frontale; De Vivo, purtroppo, ha scelto la seconda strada. Infatti, l’ex sindaco non ha tenuto conto della possibilità di collaborazione, vista la delicata situazione legata alla composizione del consiglio comunale con una maggioranza di centrodestra. Né io, in qualità di consigliere eletto, né il mio gruppo, infatti, abbiamo mai ricevuto proposte concrete dall’ex Sindaco De Vivo che costituissero le premesse per il dialogo tra tutte le forze politiche e la conseguente e sicura collaborazione per il bene della città di Isernia. Inoltre, l’ex Sindaco non ha tenuto conto delle proposte avanzate dal centrodestra, diretta espressione della volontà della maggioranza dei cittadini di Isernia. Quale proposta? Io per primo avrei rinunciato a qualsiasi incarico in giunta (rinuncia prospettata anche dagli altri consiglieri di centro destra), nonostante l’evidente successo elettorale nella mia lista, a patto che il Sindaco avesse scelto una giunta di persone al di fuori della politica e non compromesse con i partiti. Purtroppo De Vivo non ha seguito nemmeno questo consiglio, infatti la giunta designata, sebbene formalmente tecnica era formata da Falcione che è un tesserato di IDV, Castrataro espressione del PD e Vigorita, candidato con la lista civica di De Vivo “Isernia che vorrei”, e, dunque, diretta espressione di De Vivo. La scelta si commenta da sola e credo sia scandaloso che il centro sinistra non voglia ammettere questi fatti così reali ed evidenti!Credo sarebbe stato impossibile amministrare con un Sindaco poco avvezzo al confronto e al dialogo costruttivo e, come cittadino, in tutta sincerità, penso che sia stata una fortuna per la città intera aver conosciuto il suo modus operandi. Pertanto, l’unico vero responsabile delle mie dimissioni è proprio l’ex Sindaco Ugo De Vivo che, in qualità di primo cittadino, aveva il dovere e ripeto, dovere, di convocare tutte le forze politiche, vista la delicata situazione di sproporzione consiliare, per pianificare un’attività amministrativa improntata al confronto e al dialogo per il tanto “cantato”, in questi ultimi giorni, “bene comune”. Forse noi cittadini di Isernia dovremmo chiederci se il mancato dialogo, da noi tanto auspicato fino all’ultimo giorno, sia stato dettato da volontà personale di De Vivo oppure dall’allineamento di De Vivo al diktat dei segretari di partito del centro sinistra. Nel primo caso, che fine ha fatto la democrazia? Nel secondo caso, era realmente autonomo De Vivo nel prendere le decisioni? A voi, cari concittadini, le dovute riflessioni. Pietro Paolo Di Perna, Alleanza per il Molise



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Termoli TERMOLI. "Prendo atto che non ci sono più le condizioni per cui io possa continuare nel ruolo specifico che mi è stato assegnato e preciso, come tutti sanno benissimo, che non sono l’uomo delle poltrone né un assessore buono per tutte le stagioni". Così ha scritto l'assessore all'Urbanistica esterno al Comune di Termoli, Michele Di Tomasso nel lasciare la delega nelle mani del Sindaco. Lotte interne al Pdl hanno portato il professionista esterno a

20 giugno 2012

L’assessore Di Tomasso getta la spugna dell’Urbanistica rassegnare le dimissioni. Le logiche di partito e l'impossibilità di lavorare con le mani libere, forse, alla base delle sue dimissioni. Al suo posto potrebbe andare Bruno Verini. Un altro schiaffo, comunque, al sin-

daco Di Brino che aveva voluto indicare nella figura del professionista quella più naturale per garantire una fase di trasparenza nella gestione della delicata materia dell'Urbanistica. Anche alla luce dell'avvio

della Variante al Piano regolatore che dovrà partire a giorni e che dovrebbe rappresentare un punto di svolta per la cittadina adriatica alle prese con tanti, troppi problemi di gestione del territorio.

Le associazioni diabetologiche “Al San Timoteo guerra tra poveri” Fermo pesca dal 6 agosto

TERMOLI. Alla lettera sull'emergenza all'ospedale San Timoteo per il personale, con la quale si chiedeva anche di rivedere la questione della Diabetologia, la risposta viene proprio dalle associazioni diabetologiche. "Certamente il suggeritore occulto non solo non è a conoscenza delle problematiche della altre realtà assistenziali, ma suggerisce di risolvere i gravi problemi dell’emergenza presso il PS del San Timoteo, non con la proposta di un efficace piano dell’emergenza tra gli ospedali di Termoli e Larino, ma attraverso la riduzione di attività di Unità Operative, come quella di Diabetologia, che, ad oggi, ha ben dimostrato di far fronte alla “emergenza metabolica” di una regione che vanta il primato negativo per tasso di presenza di diabete il più alto d’Italia, e collocandosi ai primi posti, tra le regioni, per tasso di obesità. Il riscontro epidemiologico dovrebbe suggerire, invece, un potenziamento di tale struttura, da sempre richiesto e mai riscontrato. Tale suggeritore, inoltre, non è a conoscenza che degli infermieri di cui parla, una è a part-time, ed una va in aiuto al servizio di Chirurgia vascolare del San Timoteo. Per cui la Diabetologia già corre in aiuto alla carenza infermieristica dell’Ospedale. A correzione, d’altronde, di una errata informazione, non si comprende se in mala fede o per non conoscenza del problema, relativa alle ore di attività del servizio, si precisa che la struttura di diabetologia è aperta tutti i giorni, e dal Lunedi al giovedi anche con turni pomeridiani, dovendo far fronte alla attività Ambulatoriale al piano terra ed alla attività di Day Hospital, di Diabete e Gravidanza, di Curve da carico orale di glucosio, di Monitoraggio e di Emergenza per i pazienti in trattamento insulinico e con microinfusore di insulina ecc.. Il tutto con un solo Medico senza pretesa di

Pronta Disponibilità. Al Caro suggeritore consigliamo di associarsi a noi per condurre una battaglia seria, ad ogni livello, per avere come unico obiettivo la riconsegna della “qualità assistenziale” a tutti i servizi del San Timoteo e non, come invece ha proposto, di intraprendere una “guerra tra poveri” che porterebbe solamente ed ulteriormente ad indebolire il San Timoteo".

TERMOLI. Per la zona adriatica che comprende Termoli il fermo verrà attuato dal 6 agosto al 17 settembre. Per i marinai verrà erogata la cassa integrazione, mentre alle imprese sarà garantito un indennizzo. Le associazioni di categoria hanno però raccolto il malcontento delle marinerie adriatiche, compresa quella di Termoli, e hanno ribadito la necessità di un approccio differente alla definizione del fermo pesca: flessibile, in linea con le diverse marinerie e con le esigenze del mercato; e l’introduzione di un sistema di gestione della pesca che faccia perno su un numero massimo di giornate di pesca per l’intero anno, adeguato alle caratteristiche dei vari areali con un arco temporale che potrebbe estendersi annualmente. Ma anche la necessità che lo Stato paghi gli indennizzi relativi al 2011.

Di Pietro: “Torre di Montebello, Chieffo che fa?” MONTENERO DI BISACCIA. Resta alta l’attenzione dell’IdV in merito ai lavori di consolidamento e recupero funzionale della Torre di Montebello di Montenero di Bisaccia. Il consigliere regionale Cristiano Di Pietro, più volte intervenuto in merito, torna ad interrogare l’assessore ai lavori pubblici della Regione Molise, Antonio Chieffo, al fine di ottenere notizie circa lo stato dell’arte del progetto in questione. “Già a febbraio- ricorda il consigliere dell’IdV - avevo richiamato l’ attenzione sull’urgenza dell’avvio dei lavori di restauro, sollecitando l’ istituzione di un tavolo tecnico tra gli enti coinvolti nell’opera di ristrutturazione per la definizione e la supervisione dei lavori”. A tale richiesta l’assessore Chieffo aveva però risposto di non ritenere necessario attivarsi in tal senso a meno che in futuro fossero emerse problematiche o ritardi. Nella stessa nota Chieffo affermava che il tempo contrattualmente previsto per la presentazione del progetto esecutivo era fissato in 60 giorni dall’impartizione dell’ordine (avvenuta in data 22 Febbraio 2012) e che il tempo utile per l’ultimazione dei lavori era pari a 330 giorni , dalla data del verbale di consegna,subordinata alla validazione del redigendo progetto esecutivo nonché all'approvazione del medesimo in linea tecnica ed economica da parte del Comitato Tecnico Amministrativo (organo tecnico consultivo operante presso il Provvedito-

rato) e di Arcus S.p.A. “I fondi per il restauro del bastione e per il suo recupero - tiene a ricordare Cristiano Di Pietro - furono stanziati, già nel 2007, dal Ministero dei Beni Culturali grazie all’interessamento dell’allora Ministro alle Infrastrutture, Antonio Di Pietro ma per varie vicissitudini la Torre di Montebello non è stata ancora restituita ai cittadini e ai turisti di Montenero di Bisaccia. Dalla risposta che l’assessore ai lavori pubblici ha fornito alla mia nota sono passati altri quattro mesi – fa notare il consigliere Di Pietro – e anche quest’estate i turisti non potranno accedere al sito. Ecco perché torniamo oggi sulla questione. A che punto sono i lavori di restauro della Torre? Il progetto esecutivo è stato presentato dalla ditta appaltatrice nei tempi contrattualmente previsti? Riteniamo che, in caso di inadempienza da parte della “Cipriani Giuliano”, possa essere opportuno, da parte dell’assessore al ramo, riconsiderare la necessità di convocare il tavolo tecnico tra il Provveditorato alle Opere Pubbliche Campania-Molise, l’ Assessorato Infrastrutture Regione Molise ed il Comune di Montenero di Bisaccia, al fine di vigilare attentamente sul rispetto dei tempi previsti per l’ultimazione dei lavori della pericolante fortificazione rendendo finalmente fruibile al pubblico – conclude - questa importante opera di interesse storico e artistico”.


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Spettacolo

20 giugno 2012

Un cantastorie d’oggi Raffaele Spidalieri licenzia “Parlami d’amore Mariù” di Charles N. Papa SIENA - Rubiamo qualche minuto al neurologo/cantautore, a Raffaele Spidalieri, artista molisano trapiantato a Siena ma molto legato al suo Molise, dove torna spesso e dove, con gli amici di sempre, si ritrova a suonare o, più semplicemente, a brindare ad una serata che cementa legami affettivi nati tanti anni fa. La sua vena compositiva e creativa lo porta, per convenzione, a definirlo un cantautore/crooner, uno di quelli che racconta in musica, senza urlare, storie d’amore e di vita. L’album “L’asino e Penelope” resta il suo primo lavoro che conferma quanto siano originali le sue canzoni. Ora invece, pubblica un singolo “Parlami d’amore Mariù” (una canzone del 1932 di Cesare Bixio), una canzone che nel passato hanno interpretato in tantissimi, da Vittorio De Sica a Jovanotti, da Fred Buscaglione a Pavarotti e numerosi altri. Come mai la scelta di questo pezzo? “E’ una canzone di cui sono stato sempre innamorato, credo sia la prima canzone che ho imparato a memoria, avrò avuto circa 4 anni, ascoltandola da un vecchio registratore di mio nonno, quest'anno la canzone compie 80 anni e mi sembrava giusto darle un vestito nuovo per la sua festa, non convenzionale.” Credi che la fruizione eccessiva della musica oggi, abbatta la bravura? “Credo che oggi la bravura sia nascosta, per forza e per amore, il mercato vuole prodotti veloci, da macello, e questo contrasta con chi vuole ricercare strade nuove, ma pensando positivo spero che prima o poi il pubblico decida di smettere di ascoltare spazzatura.” Una volta le radio libere, oggi la rete. “Personalmente preferivo le prime, la rete è una possibilità talmente sconfinata che ci si perde facilmente, ma al tempo stesso è un mezzo apparentemente democratico che da a tutti la possibilità di esprimersi, il che non vuol dire che poi qualcuno ti ascolti, e poi ci sono comunque meccanismi di controllo, non è proprio libera libera, ma è bello immaginarla così, le radio avevano un'anima, la rete no. Pensa che grazie ad una web radio, sto raccogliendo amici nuovi (fans non mi piace tantissimo come parola) in tutto il mondo, sopratutto dall'America dove ho più di 200 persone iscritte al mio canale radio e alla mia newsletter nonostante io canti in italiano; questo a testimo-

niare che la lingua non è un muro limitante, senza la rete sarebbe stato impossibile.” Sempre più difficile arrivare a tutti? Per assurdo, la facilità di veicolare un prodotto, può farlo perdere nella sovraesposizione di troppi prodotti appunto? “Esatto, chiunque può pubblicare, intasando le strade e soffocando magari un'idea vincente non dandole aria.” Che può fare la musica nella società civile oggi? “Quello che ha sempre fatto, non la rivoluzione, ma sicuramente dare una speranza, fa viaggiare più facilmente un'idea… ma al tempo stesso anche anestetizzare, che è quello che spesso si riscontra e che sicuramente fa più comodo.” La dicotomia tra chi può e chi non può fare musica, tra chi ha 'protettori' e chi non ne ha, esalta la mediocrità? “La musica possono e, per definizione, devono farla tutti, poi bisogna distinguere tra chi copia e chi crea, non sopporto il concetto del dj che dice che va a "suonare", per fare musica devi studiare, devi essere colto, la musica ha le sue regole, come la poesia, che poi necessiti di istintività, di emozioni, per venir fuori, è un altro concetto, ma per fare buona musica c'è bisogno di tanta applicazione e dedizione, i protettori ci sono sempre stati, ma sicuramente in questo periodo in cui le risorse sono minori, il loro ruolo è determinante per far ristagnare questo mondo fino all'asfissìa.” Come sta Penelope? “Bene, anche stavolta ci sta mettendo tutto il suo tempo per far finire il lavoro, troppo, ma mi adeguo al mood.” Scherzi a parte, dopo “L'asino e Penelope”, questo singolo, dove vuoi arrivare? “Non lo so, potrei dirti, scherzando, vorrei arrivare a riempire San Siro e poi smetto, ma sinceramente ti dico che vivo questo come un gioco, arrivo fino a dove mi diverto, poi smetto.” Suoni sempre con la stessa band, affetto o matrimonio? “Passione, che contrasta sia con l'affetto che col matrimonio, c'è un filo invisibile che ci unisce sia come uomini che come musicisti, ci capiamo al volo anche di spalle, senza guardarci, e sopratutto c'è grandissimo rispetto e stima tra di noi.” Quanto logora fare il medico e conciliare allo stesso tempo con la musica? “Logora parecchio, fortuna che c'è la musica a dare aria nuova e respiro alla vita.”

Clubbing. La label produce 45 giri e merchandising

Musica indipendente e forma d’arte visiva, Soupy Records è un brand tutto molisano CAMPOBASSO - La Soupy Records è una label indipendente molisana formata da due dj e una giovane grafica. Producono solo vinile a 45 giri con una veste grafica alla quale danno una grande importanza. La loro proposta spazia anche nel merchandising, t-shirt, borse e tutto il materiale promozionale hanno il supporto di giovani creativi. I loro set nei club sono sempre particolari e sempre ‘suonati’ a 45 giri. Venerdì presso Barkabar area a Vasto la serata “Hot box” vedrà in consolle Slim e la Soulfood Community.

Teatro. Monologo “Il Duce ha sempre ragione” FERRAZZANO - Un monologo ideato da Roberto Colella e scritto con Stefano Fregni e Gianni Manusacchio (che cura anche la regia) “Il Duce ha sempre ragione”. Sul palco Francesco Vitale per quattro repliche al teatro del Loto da domani e sino al 24 giugno. Sipario ore 21.00, informazioni 3496634663.


ANNO VIII - N° 143 - MERCOLEDÌ 20 GIUGNO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

SPORT

30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it

Figc-sgs, a Coverciano presente anche il Molise per la due giorni dedicata alle scuole calcio

Grande successo per il raduno “Molise Fuoristrada 4x4”

Con il consueto convegno tenutosi all' interno del Centro Tecnico Federale di Coverciano si è aperta la quarta Edizione del "Grassroots Festival", la due giorni di fine stagione dedicata al calcio di base organizzata dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC tenutosi lo scorso fine settimana. Nell'aula magna del quartier generale azzurro si sono riuniti in oltre 200 tra operatori del settore, coordinatori regionali e tecnici giunti da tutta Italia per un appuntamento ormai consolidato che quest'anno ha posto l'attenzione sulla possibilità del raggiungimento della settima stella che la UEFA assegna in un esclusivo ranking alle Federazioni europee più meritevoli che hanno aderito alla Carta del Grassroots. Un obiettivo d'eccellenza alla portata del movimento italiano, al quale il massimo organismo sportivo continentale richiede tuttavia un maggiore impegno sul versante dell'attività femminile, ancora non in linea con i numeri richiesti per l'assegnazione del prestigioso riconoscimento. A PAG. 21

Si è svolto domenica il 18° raduno nazionale del club “ Molise Fuoristrada 4x4”, nato sotto l’egida della F.I.F. (Federazione Italiana Fuoristrada). Le iscrizioni erano aperte a tutti i veicoli 4x4, quad compresi ed il numero di partecipanti è stato notevole, a conferma dell’ottima organizzazione dell’evento che ogni anno richiama in Molise appassionati delle quattro ruote provenienti anche da regioni limitrofe. Si è trattato di una manifestazione amatoriale con scopo turistico-enogastronomico, a carattere non agonistico,nata con l’intento di riunire appassionati vecchi e nuovi della disciplina fuoristradistica e promuovere una bella occasione per conoscere meglio i paesaggi della nostra regione e le tradizioni della transumanza attraverso il percorso legato ai tratturi molisani. La manifestazione si è svolta in contrada Taverna del Cortile di Ripalimosani, dove è avvenuta la partenza dei veicoli, ed ha toccato anche i comuni di Campobasso, Matrice, Montagano, S.Stefano, Fossalto,Castropignano,Casalciprano, Busso, Oratino. A PAG. 22


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Sport

20 giugno 2012

Colarusso. “Non produrremo la licenza d’uso perchè la società è morosa nei nostri confronti”

Cimino. “Non so nulla e poi non dipende solo da noi, ma anche dalla Prefettura”

Di Bartolomeo. “Non ne eravamo a conoscenza, ma stamattina ci penserò io”

Agibilità dello stadio, scoppia il giallo Oggi è prevista la scadenza e dal comune si rimpallano le responsabilità Ultimo giorno utile per la presentazione della documentazione relativa all’agibilità dell’impianto sportivo e alla relativa licenza d’uso. A Campobasso, visto che non ci facciamo mancare mai nulla, è scoppiato un giallo. I documenti devono essere prodotti dall’amministrazione comunale che ha il compito di consegnarli alla società. Quest’ultima, poi, deve girarli in Lega. Tutto entro la giornata odierna. Dalla società di contrada Selva Piana

ci hanno fatto sapere che la scadenza era stata segnalata al sindaco attraverso una lettera scritta. A palazzo San Giorgio, però, non ne sanno nulla e le idee sono poche e confuse. Abbiamo interpellato inizialmente l’assessore allo sport Pasquale Colarusso, il quale, prima di entrare nel merito della vicenda, ci ha rilasciato dichiarazioni sull’attuale momento che sta attraversando la società rossoblù: “Con me i Capone non parlano – ha esordito l’assessore Colarusso – mentre le loro lagne le riservano al sindaco. Se non dovesse iscrivere la squadra indiremo una conferenza stampa allargata nella quale diremo tutta la verità, con carte alla mano. Per quanto riguarda la licenza d’uso , a mio avviso, l’amministrazione non può concederla. Principalmente perché la società è morosa nei confronti del comune. Non hanno voluto rinnovare la convenzione e in più sono debitori nei

confronti dell’amministrazione. Non si sono degnati di informarci, di chiedere a che punto eravamo, e in più non hanno risposto alle nostre raccomandate. Per il futuro si scegliessero collaboratori migliori. Ad ogni modo credo che sia impossibile produrre questa documentazione per domani (oggi ndr). Per quanto riguarda il futuro di questa società credo che sia difficile che riescano ad iscriversi. Io mi auguro che in questi giorni succeda qualcosa, ma sinceramente non ci credo.” Abbiamo provato a sentire anche l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Cimino, visto che la passata stagione, nelle ultime tre gare, fu proprio questo assessorato a concedere la licenza. “Io non so nulla – ha esordito Cimino – e la concessione della licenza non riguarda solo l’amministrazione comunale, ma anche la commissione prefettizia.” Per chiudere il cerchio in merito alla concessione dell’agibilità dello stadio abbiamo chiesto il parere al sindaco Di Bartolomeo: “Domani mattina (oggi ndr) ci penserò io. Ad ogni modo la società non ci ha informato sulla scadenza. Faremo il possibile.” Il dubbio ci resta, soprattutto in considerazione

Gaudiano Capone: ‘Per le inadempienze del comune abbiamo già preso 5.000 € di multa’

Il futuro del club

La temperatura aumenta e non solo quella meteorologica. I giorni passano e del futuro del Campobasso non si ha alcuna certezza. Voci, smentite, trattative e scadenze stanno caratterizzando la calda estate campobassana. Quello che una volta era il leit motiv sta tornando di moda. All’inizio dell’era Capone non si sentiva più parlare, durante la bella stagione, di rischio iscrizione. Da due anni a questa parte è tornato il ritornello. Del quale nessuno sentiva la mancanza. Al 30 giugno mancano appena dieci giorni e l’iscrizione del Campobasso diventa sempre meno certa. Almeno questa è una corrente di pensiero. Un’altra, invece, forse più ottimistica, ritiene che sul filo del rasoio il presidente Capone iscriverà la squadra al prossimo campionato di seconda divisione. E, sempre secondo questa corrente di pensiero, si ripartirebbe da mister Imbimbo. Questo trova conferma nel fatto che l’allenatore campano è stato intravisto a Milano, all’Ata hotel Executive insieme al vicepresi-

delle dichiarazione di assessori e sindaco. Ad ogni modo, se entro oggi non si presenterà in Lega la documentazione necessaria, il Campobasso rischia un’ammenda economica e punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione. La prima multa è arrivata nella giornata di lunedì: 5.000 € di ammenda perché il comune non ha prodotto la documentazione necessaria riguardante l’illuminazione dello stadio. mdi

L’assessore Colarusso

Se ci sarà l’iscrizione si ripartirà da Imbimbo La proprietà sta cercando aiuti al nord La continuità dovrebbe essere garantita dente Capone. Pertanto tale ipotesi è da tenere in debita considerazione. La proprietà sta lavorando anche per rintracciare imprenditori che possano dare una mano durante la prossima stagione. Gli stessi Capone si stanno adoperando per cercare aiuti, andando a bussare alle porte di alcuni impresari, principalmente del nord. Intanto, in attesa che si sblocchino queste situazioni, la prima vera e propria scadenza è alle porte: lunedì 25 bisognerà provvedere a versare gli emolumenti, con relative tasse, dovuti ai propri tesserati per il mese di aprile. Ovviamente il rispetto di tale prescri-

Mister Imbimbo

zione dipenderà dalla volontà della società di iscrivere la squadra. Anche se,

quasi sicuramente, non ci saranno colpi di scena in tal senso.


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Sport

20 giugno 2012

Figc Molise- Settore Giovanile e Scolastico L’evento. A Coverciano si è tenuta la due giorni di fine stagione dedicata al calcio di base Con il consueto convegno tenutosi all' interno del Centro Tecnico Federale di Coverciano si è aperta la quarta Edizione del "Grassroots Festival", la due giorni di fine stagione dedicata al calcio di base organizzata dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC tenutosi lo scorso fine settimana. Nell'aula magna del quartier generale azzurro si sono riuniti in oltre 200 tra operatori del settore, coordinatori regionali e tecnici giunti da tutta Italia per un appuntamento ormai consolidato che quest'anno ha posto l'attenzione sulla possibilità del raggiungimento della settima stella che la UEFA assegna in un esclusivo ranking alle Federazioni europee più meritevoli che hanno aderito alla Carta del Grassroots. Un obiettivo d'eccellenza alla portata del movimento italiano, al quale il massimo organismo sportivo continentale richiede tuttavia un maggiore impegno sul versante dell'attività femminile, ancora non in linea con i numeri richiesti per l'assegnazione del prestigioso riconoscimento. Tra gli ospiti del Convegno anche Elena Linari, calciatrice azzurra della Nazionale Under 20. A rappresentare il Settore Giovanile e Scolastico del Molise c’erano il coordinatore federale Luigi Valente ed il re-

Le ragazze della scuola me

Grassroots Festival, presente la delegazione molisana uola Calcio San

Sc I bambini della

sponsabile dell’attività di base Gianfranco Mastrogiacomo che, insieme ai tecnici, hanno accompagnato la comitiva molisana composta dai ragazzi della Scuola Calcio San Leucio di Isernia(vincitori della finale regionale del “Sei bravo…a scuola di calcio”) e dalle ragazze della scuola media Petrone di Campobasso che hanno partecipato al progetto nazionale “Io calcio a 5”. La grande festa è culminata sui prestigiosi rettangoli di gioco del centro tecnico fe-

dia Petrone di Campoba

sso

derale: prove di abilità tecnica e partitelle tra le 21 scuole calcio regionali che hanno partecipato alla kermesse con 11 squadre femminili di Calcio a 5, vincitrici dei tornei regionali "Giovani Calciatrici" sono state sui campi per l'attività finale, insieme ad altri ancora. Le rappresentative molisane hanno ben figurato ed in particolare le ragazze della Petrone hanno vinto tutti gli incontri ricevendo, tra l’altro, i complimenti delle altre delegazioni. Le attività si sono protratte fino

Leucio Isernia

al pomeriggio di domenica quando, a conclusione della manifestazione, si sono tenute le premiazioni da parte del presidente del Settore Giovanile nazionale Gianni Rivera. redsport

Prove di abilità tecnica e partitelle tra le 21 scuole calcio regionali che hanno partecipato alla kermesse

Il coordinatore federale regionale Luigi Valente


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Sport

20 giugno 2012

Giunta alla diciottesima edizione ma dopo tre anni di stop, la manifestazione amatoriale mira ad unire vecchi e nuovi appassionati della disciplina

Successo per il raduno “Molise Fuoristrada 4x4”

Si è svolto domenica il 18° raduno nazionale del club “ Molise Fuoristrada 4x4”, nato sotto l’egida della F.I.F. (Federazione Italiana Fuoristrada). Le iscrizioni erano aperte a tutti i veicoli 4x4, quad compresi ed il numero di partecipanti è stato notevole, oltre 50 autovetture e più di 100 partecipanti. A conferma dell’ottima organizzazione dell’evento che ogni anno richiama in Molise appassionati delle quattro ruote provenienti anche da regioni limitrofe. Si è trattato di una manifestazione amatoriale con scopo turistico-enogastronomico, a carattere non agonistico, nata con l’intento di riunire appassionati vecchi e nuovi della disciplina fuoristradistica e promuovere una bella occasione per conoscere meglio i paesaggi della nostra regione e le tradizioni della transumanza attraverso il percorso legato ai tratturi molisani. La manifestazione si è svolta in contrada Taverna del Cortile di Ripalimosani, dove è avvenuta la partenza dei veicoli, ed ha toccato anche i comuni di Campobasso, Matrice, Montagano, S.Stefano, Fossalto,Castropignano,Casalciprano, Busso, Oratino. Lungo il percorso sono stati tra l’altro allestiti punti di incontro in cui è stato possibile per i partecipanti assaporare piatti tipici della nostra regione. redsport




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