ANNO VIII - N° 242 - DOMENICA 28 OTTOBRE 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.438918 - Fax 0874.318087 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
L’Oscar del giorno a Michele Scasserra
L'Oscar del giorno lo assegniamo all'assessore regionale alle Attività produttive, Michele Scasserra. Sulla questione delle consulenze allo Zuccherificio, ha avuto il coraggio politico di sottolineare come queste gridino "vendetta". Nella situazione in essere nell'azienda saccarifera non è possibile pagare parcelle da 800mila euro come quelle per la stesura del piano di concordato preventivo. Tra l'altro, allo studio Chimenti che non è nemmeno molisano ed è già commissario all'Ittierre. E dire che in Molise c'è, pure, chi avalla i commissari. Per noi vale il detto: "Ciccio per Ciccio mi tengo a Ciccio mio".
Il Tapiro del giorno a Luigi Di Bartolomeo
Il Tapiro del giorno lo diamo al sindaco di Campobasso, Luigi Di Bartolomeo. Rispetto alle aliquote Imu applicate per la prima rata, le aliquote della seconda prevedono un aumento del 20 per cento per la prima casa e del 50 per cento per la seconda casa. Eppure, era stato proprio il primo cittadino a dichiarare che non sarebbe stato toccato nulla. Ma non era il caso di rivedere spese inutili, che pure ci sono, invece di gravare ulteriormente i cittadini di una città che non pare avere alcuna prospettiva di futuro vista l'assenza di una programmazione e progettazione? Ora la gente attende i dieci assessori.
CALCIO
Il Campobasso in campo a Salerno con la maglia dedicata agli “Angeli” A PAG. 20
REGIONE
Più che pensare ad elezioni anticipate in agenda andrebbero i problemi A PAG. 5
SANITÀ
De Bernardo plaude a Percopo “Finalmente i risultati sono positivi” A PAG. 8
TAaglio lto
2 28 ottobre 2012
Zuccherificio, consulenze ricche e creditori con pochi spiccioli CAMPOBASSO. In attesa di conoscere l'esito del piano di concordato preventivo presentato ai giudici dallo Zuccherificio di Termoli, c'è una parcella da 800mila euro da pagare allo studio Chimenti che lo ha redatto. Come, mentre chi avanza i soldi dovrà accettare di vedersi riconosciuto, forse, il 30 percento di quanto vantato, si pagano queste cifre? Così, mentre al capezzale dello Zuccherificio tutti corrono o tutti piangono o tutti, ancora, fanno finta di interessarsi la verità è che da troppo tempo l'azienda è stata lasciata nelle mani di pochi. Pochi che, tra l'altro, hanno preferito indirizzarsi su 'strateghi' di fuori regione per prendere quelle decisioni che potevano benissimamente essere trovate in loco. Con un risparmio notevole. Dall'inizio ad oggi della presenza di manager in azienda, con tutti i nessi e connessi provenienti dalle più disparate parti d'Italia, sembra che ci sia giù un conto da qualcosa come due milioni 350mila euro. La cifra racchiuderebbe le spese di direttori generali, advisor, tecnici per il piano di concordato e agenzia interinale. Senza considerare le cosiddette spese extra. Così lo Zuccherificio molisano, uno dei quattro italiani ancora in piedi e for-
Per il solo piano di concordato preventivo, allo studio Chimenti andranno 800mila euro
temente voluto che fosse tale dal presidente Michele Iorio, sembra garantire più che altro persone che vengono da fuori regione e che non sembra abbiano particolare interesse per questo territorio. Ed ecco, allora, anche il conto che fino ad oggi l'azienda è chiamata a liquidare: due milioni 350mila
Hit Parade, trasmissione radiofonica che ebbe un largo larghissimo seguito per almeno una ventina d'anni nel nostro Paese. Una trasmissione capace di assurgere a fenomeno, fino a generare numerosi tentativi di applicazione dei propri meccanismi, per tacere dei tentativi di imitazione. Oggi, e per ogni settimana, un disco accompagnerà uno dei protagonisti di questa rubrica.
Il leitmotiv. Le dichiarazioni del ministro sembrano far riecheggiare le note della canzone di Adamo del 1968 “Affida una lacrima al vento”
euro. Pensiamo che per cercare di trovare una soluzione per i 27 dipendenti dello stabilimento rimasti fuori dalla newco, la Giunta regionale ha dovuto garantire tutta la sua forza perchè non restassero fuori da qualsiasi contesto. Ma se una parte dei due milioni e 350mila euro che l'azienda dovrà tirare
CAMPOBASSO. Una settimana che è stata dominata dalla dichiarazione del ministro agli Interni, Anna Maria Cancellieri, che in merito alle elezioni regionali in Lombardia e Lazio ha aggiunto: "...E c'è anche il Molise". Una frase detta a mezza voce e prontamente smentita dalla stessa struttura ministeriale. Tanto, però, da generare polemiche e commenti al vetriolo. E un vecchio motivetto sembra essersi levato prontamente dopo quella sibillina affermazione rilasciata a una giornalista al termine di un convegno tenuto a Urbino. "Affida una lacrima al vento (si voterà in Molise), e fa che la porti da me (a chi non si sa), il vento mi ha detto stai attento (per le polemiche e le punzecchiature). Il vento non mi vuol più parlar di te (dopo l'affermazione fatta) piange però non mi vuol dir perché (forse per avere svelato anzitempo una sentenza) ma indovino tristi cose scritte
con le spine delle rose (elezioni?). Affida una lacrima al vento vedrai che di gioia ballerà (chi sarà il vincitore) da te volerà in un momento". Un motivetto cantato da Adamo nel lontano 1968 e che sembra, per dav-
fuori per pagare quanto messo su negli ultimi mesi in termini di dirigenti, l'avesse messa a disposizione dei lavoratori esclusi dal processo occupazionale questi ultimi, oggi, avrebbero un bel gruzzolo in banca. Chi ha voluto strategicamente inquadrare una decisione che non sembra fare il bene del territorio? Punti interrogativi che pesano e che richiamano in causa l'assessorato alle Partecipazioni e che fa capo alla struttura di Gianfranco Vitagliano. Qualcuno deve spiegare quanto accaduto avendo deciso questa strategia politica.
vero, riecheggiare in queste ore dopo l'affermazione del ministro. Ora, però, non resta che attendere la sentenza dei giudici del Consiglio di Stato al di là delle lacrime al vento che, comunque, qualcuno spargerà.
3
TAaglio lto
28 ottobre 2012
L’amministratore delegato sta lavorando bene ma la scelta dei consulenti è dubbia
Parcelle da capogiro a Chimenti “Consulenze da 800 mila euro. È un fatto che grida vendetta” CAMPOBASSO. Continuano a far discutere alcune situazioni che si sono create attorno alla vicenda legata al rilancio dello zuccherificio. L’industria saccarifera molisana tenta di ripartire anche se il clima resta ancora particolarmente incerto. L’assessore regionale alle Attività Produttive, Michele Scasserra analizza la situazione attuale, non mancando di evidenziare alcuni aspetti poco chiari venuti alla luce di recente, in relazione all’impostazione del piano di concordato preventivo. Assessore come stanno le cose attualmente? “Attualmente c’è una domanda pendente di concordato preventivo della società Zuccherificio del Molise Spa che per l’operatività ha affittato un ramo d’azienda ad una new co che ha impiegato buona parte dei dipendenti e che si sta cercando, attraverso un lavoro di forte concertazione con i sindacati e l’azienda, di trovare delle soluzioni per i lavoratori. Per quei ventisette lavoratori esclusi è stato trovato un accordo e quindi c’è una tendenza sotto questo punto di vista ottimistica, nella speranza che si possa in un tempo relativamente breve dismettere, vendere e trovare degli operatori che finalmente possano decidere di produrre zucchero in Molise”. Ma ci sono secondo lei, operatori disposti ad investire? “Io credo di sì. Dipende molto dal tessuto socio-economico ed agricolo del Molise, perché la cosa più importante per questi operatori, a mio avviso, non è solo e necessariamente il livello di tecnologia dello stabilimento, ma la disponibilità del territorio limitrofo alla coltivazione di barbabietola. Chi comanda, nella produzione dello zucchero è l’agricoltura. Se c’è ed a costi accessibili, credo ci possano essere interessi, anche notevoli, da parte di chi voglia decidere di investire anche in Molise. Meglio sarebbe se già fossero operatori del settore, perché conoscono il mercato, sanno come e dove collocare il prodotto”. Assessore, veniamo alla nota dolente di tutta la vicenda: le parcelle dei consulenti e dell’amministratore delegato Alfieri che tanta indignazione stanno creando tra i comuni cittadini. “E’ un punto molto, molto delicato. Credo che l’amministratore Alfieri abbia
L’assessore regionale alle Attività produttive, Michele Scasserra, analizza la situazione relativa alla ristrutturazione dello Zuccherificio dato dimostrazione dell’operatività, di conoscere le cose, di sapere il fatto suo, di sapersi orientare nella gestione anche a tutela dei lavoratori. Dobbiamo fare però una differenziazione, perché spesso si ingenera confusione quando si parla di cifre per la gestione di questa fase”. Allora facciamo un po’ di chiarezza. “Io non discuto l’indennità dell’amministratore delegato. Mi rendo conto che è un lavoro difficile, quello del ristrutturatore è un incarico a termine in cui si assumono grosse responsabilità e si devono assumere decisioni spesso dolorose. Quindi, tanto premesso non voglio entrare nel merito dei compensi. Ciò che invece indispettisce, che necessita operazioni di chiarezza sono le parcelle dei consulenti che hanno investito il patrimonio dello Zuccherificio in liquidazione”. A cosa si riferisce? “Per essere chiari: è normale che un amministratore delegato abbia bisogno del supporto di consulenti, avvocati per lo svolgimento del suo compito. Quello che io non riesco a digerire è, se dovesse corrispondere al vero, una parcella di 800 mila euro per la consulenza legale da parte dello studio Chimenti. Consulenza che non andrà a carico della Regione Molise, sia chiaro, ma a carico del tessuto di quelle imprese che dalla liquidazione, ancorché concordataria, prenderammo molti soldi di meno perché parte del patrimonio sarà destinata al pagamento di questa parcella. Allora io mi chiedo come sia possibile che il Cda dello Zuccherificio non abbia concordato il valore di una prestazione professionale. E’ chiaro, ognuno può rivolgersi ai professionisti di cui più si fida, però io, da molisano, non posso pensare che dobbiamo essere terra di conquista rispetto a professionisti che arrivano da fuori convinti di trovare l’Eldorado, perché credo che 800 mila euro di consulenze sull’impostazione di un concordato preventivo sia assolutamente fuori da qualsiasi logica ordinaria”. Se la notizia fosse confermata cosa si potrebbe fare? “Intanto va precisato che questa con-
sulenza sebbene non gravi direttamente sulla Regione Molise incide pesantemente sulla collegialità dei soggetti coinvolti nella procedura concordataria. Sono risorse dirottate altrove che ridurranno il rimborso dei crediti pendenti. Esiste per le prestazioni professionali l’obbligo di preventivare gli impegni di spesa anche per l’assistenza legale, quindi gli amministratori avrebbero dovuto seguire un iter di condivisione del preventivo e relativa approvazione degli organi preposti. Credo che questa sia una cosa che non può e non deve passare perché va a discapito di tutte quelle aziende, quei fornitori dello Zuccherificio che vedono il loro credito svalutato in maniera già significativa”. Lei pensa che Alfieri stia lavorando bene? “Io credo che stia conducendo con professionalità una procedura. Certo mi meraviglierebbe molto leggere che quella consulenza allo studio Chimenti sia stata affidata proprio da Alfieri senza un accordo preventivo. Se fosse stato firmato un preventivo sarebbe un accordo che grida vendetta e se non fosse stato firmato sarebbe una superficialità a mio avviso non perdonabile. Sto parlando non
da assessore regionale, ma da cittadino, da professionista e da consigliere regionale. La condivisione che c’è stata dalla Giunta prima e dal Consiglio regionale di un percorso di ristrutturazione non può essere svilita da un comportamento che, al di là delle qualità professionali che non giudico, sembra non conoscere limiti. Noi non possiamo consentire, come territorio regionale, come aziende regionali ancor più si tratta di aziende partecipate che si possa arrivare in Molise e spremere le ultime gocce di un limone ormai abbastanza secco”. A proposito di partecipate, lei crede che vada rivista l’attuale impostazione? “Il passato l’ho già ampiamente commentato da presidente di Assindustria. Il lavoro che si sta tentando di fare è tendente alla dismissione, a liberarsi di questi fardelli, nel rispetto assoluto di chi in queste aziende ci ha creduto ed investito anche la vita, riferendomi ai lavoratori. Quindi un lavoro da fare perché necessario, ma non con il machete. Bisogna tutelare la vita di tante famiglie. Credo che la cosa sia possibile, che il percorso possa andare in questa direzione ma bisognerà tenere gli occhi molto più aperti”.
TAaglio lto
4 28 ottobre 2012
Ferrovie molisane, le mancate scelte della politica di Giuseppe Di Iorio CAMPOBASSO. Il disegno strategico di un rilancio della mobilità integrata che poggi sulle ferrovie è l’orizzonte più moderno e impegnativo sul quale occorre agire. Siamo ad un versante cruciale della storia sociale ed economica del Paese; è l’ultima occasione per procedere, a tappe forzate, sulla via della modernizzazione dei sistemi a rete, quello dei trasporti in primis perché è il più fragile. Il Molise non può e non deve essere assente da questa partita. Gli indicatori nazionali e, soprattutto, quelli europei confermano le scelte verso il trasporto ferroviario. Mentre da noi si parla solo di
tagli, a partire dalla CarpinoneSulmona ma lo sguardo è già proteso su quella tra Campobasso e Termoli, bisogna avere il coraggio di dimostrare che l'attraversamento del Molise è fondamentale per lo sviluppo delle direttrici di marcia per le merci. Che è fondamentale perchè il territorio è stabilmente inserito nel progetto Adriamed e, dunque, il porto di Termoli è proprio in faccia all'altra sponda dell'Adriatico. E' fondamentale perchè il tratto più corto e veloce dal Tirreno all'Adriatico. L’alta velocità è un successo italiano raggiunto dopo decenni di ritardi, non un fiore all’occhiello bensì la spina dorsale moderna del sistema ferroviario sulla quale, tra l’al-
Il documento. Nella giornata del 24 ottobre la Società RFI ha illustrato al Sindacato la riorganizzazione territoriale delle Direzioni Produzione. In premessa, come ormai consueto, la Società ha inteso chiarire che il nuovo modello manutentivo e di gestione della rete ferroviaria, si conforma alle risorse disponibili dell’Impresa, evidenziando il netto ridimensionamento dei finanziamenti da Stato e le difficoltà delle Regioni a mantenere gli standard dei servizi al cittadino con il treno. L’adeguamento del modello organizzativo e la sostenibilità delle azioni poggia su tre elementi: la segmentazione delle linee; il livello di disponibilità delle linee; le azioni manutentive coerenti con il traffico insistente sulle linee. La segmentazione delle linee è suddivisa in cinque diverse tipologie: linee fino a 40 treni al giorno; linee da 40 a 100 treni giorno; linee con più di 100 treni giorno; nodi commerciali; linee AV/AC. Il livello di disponibilità delle linee (in base alla valenza commerciale delle stesse) discrimina il grado di “attenzione” e quindi di investimento economico che il Gestore intende adottare. L’insieme di questi fattori ed il traffico insistente sulle linee determinano la rimodulazione delle azioni manutentive, differenziandole sia nei tempi che nelle modalità di esecuzione. Le cinque tipologie di linee vengono così differenziate anche nei tempi di ripristino della circolazione nei casi di inutilizzabilità della linea (guasti, eventi naturali, ect). Per le linee con meno di 40 treni al
tro si misurerà la concorrenza. Oggi la frontiera è quella dell’affermazione di un ruolo nuovo e decisivo delle ferrovie locali come cerniera della mobilità su terra, in particolare organizzando la logistica. E il Molise ha tutte le carte in regola per esserci. Occorre puntare sul trasporto delle merci per ferrovia; si interpretano e si valorizzano così l’indicazione e i piani di sviluppo dell’Unione Europea, sempre più orientati verso il rafforzamento delle reti ferroviarie in forza di un’eco-sostenibilità dei traffici e di un livello dei servizi collettivi più utile ai territori, soprattutto nelle aree ad elevata concentrazione e antropizzazione. E'
Mentre l’Unione europea ripensa le strategie per le strade ferrate, da noi si taglia e chiude questa la sfida che non può essere persa per l'ennesima volta pena la definitiva scomparsa del Molise. E' una delle pochis-
sime speranze alle quali ci si può ancora aggrappare per non perdere, e non solo per dire, il treno del futuro.
RFI: una riorganizzazione che mette a rischio chiusura il 50% della rete ferroviaria del Paese giorno (8224 km su 16807 complessivi) i tempi di pronto intervento sono fissati a tre ore. Per le linee da 40 a 100 treni al giorno (4235 km su 16807 complessivi) i tempi di pronto intervento sono fissati a due ore. Per le linee con oltre 100 treni al giorno (2689 km su 16807 complessivi) i tempi di pronto intervento sono fissati a un ora. Per i nodi commerciali (?) (948 km su 16807 complessivi) i tempi di pronto intervento sono fissati a 30 minuti. Per le linee AV/AC (711 km su 16807 complessivi) i tempi di pronto intervento sono fissati a meno di 30 minuti. In pratica gli attuali standard di pronto intervento (1 ora) vengono confermati su 4348 km di linea rispetto i 16807 complessivi. Secondo il progetto, sulle linee fino a 40 treni al giorno (che rappresentano il 49.5% della rete) vengono eseguite le sole manutenzioni cicliche prioritarie, predisponendo un servizio di manutenzione periodale, in regime di sospensione della linea. Per questa tipologia di linea VENGONO PREVISTI SERVIZI SOSTITUTIVI (AUTOBUS), sia nei casi di guasto alla linea che nei periodi di sospensione del servizio per interventi di manutenzione programmata. Per le attività manutentive necessarie alle linee con un traffico treni da 40 a 100 treni giorno viene confermata la manutenzione periodica cumulativa, anche
in questo caso con consistenti periodi di interruzione del binario. Per queste linee non è chiaro se il servizio verrà comunque garantito e in quale proporzione. Restano inalterati i servizi manutentivi e potenziati i servizi di pronto intervento sui Nodi Commerciali e le linee Alta Velocità e cioè le linee economicamente autofinanziate. E’ evidente che R.F.I., azienda di Stato, Gestore del patrimonio infrastrutturale ferroviario italiano, SI STA ADEGUANDO AL MERCATO. E’ altrettanto evidente che le azioni governative in merito alla liberalizzazione senza regole del trasporto su ferro non avevano solo finalità di aprire un segmento produttivo sino ad oggi soggetto a monopolio, ma quelle di ridurre il treno ad un mezzo per pochi eletti, avvantaggiando una concorrenza nella quale i privati operano solo sulle tratte dove si guadagna, lasciando alla collettività il costo del servizio sociale che, così concepito, diventa sempre più difficile garantire con le ristrettezze dei bilanci e dei finanziamenti. Infatti, già oggi in varie Regioni d’Italia sono state chiuse linee ferroviarie regionali, sostituendo i servizi con l’autobus, più economico in termini di costo diretto ed ampiamente più “caro” per i cittadini e le collettività in termini sociali e ambientali. In altri casi si è “limitati” a tagliare corse e servizi per studenti e pendolari senza altre soluzioni. Una riorganizzazione come quella che
viene immaginata da RFI, alla vigilia delle gare per il trasporto regionale, produrrà per le cosiddette linee “secondarie” - dove gli interventi su guasto si dilatano sino a 3 ore e dove già si preannunciano chiusure mensili di intere tratte – una contrazione dell’offerta se non una variazione di strategia del sistema di mobilità regionale. Siamo alla vigilia di una riproposizione dei “rami secchi” dei primi anni ’90, linee che FS intendeva tagliare perché improduttive. Oggi il rischio reale è che lo facciano le Regioni che non possono certo pensare di garantire un adeguato servizio su linee che possono rimanere bloccate per ore, magari proprio nelle fasce pendolari o chiuse per settimane di manutenzione. Per questi aspetti e più in generale per un progetto organizzativo senza capo né coda, svincolato da una qualsiasi logica di trasporto pubblico, l’Or.S.A. Ferrovie, al tavolo di trattativa, ha già comunicato l’indisponibilità a smantellare oltre la metà del sistema ferroviario italiano. Chiediamo al Governo se è consapevole (e magari d’accordo) di ridurre un servizio sociale quale è il treno, ad una “Via Crucis” giornaliera per i cittadini. Di tali iniziative l’OrSA interesserà le Commissioni di Camera e Senato e tutte le forze politiche perché riflettano sui guasti che causerà all’intero sistema dei trasporti un taglio di tali dimensioni alla capacità produttiva e di intervento dell’Impresa che gestisce le infrastrutture ferroviarie del paese. OrSa Ferrovie
TAaglio lto
5 28 ottobre 2012
Sul cadreghino di Bregantini c’è spazio per tutti, anche per gli opportunismi e per gli opportunisti Il più lesto tra i consiglieri regionali di maggioranza e di minoranza a salire sul carro del vescovo Bregantini autore di un messaggio forte e appassionato in difesa del Molise, dei molisani, e delle istituzioni molisane all’indomani dell’ennesimo programma televisivo incentrato sulla demonizzazione del governatore Michele Iorio e dell’ente che rappresenta, manco a dirlo, è stato il camaleontico e tempista Michele Petraroia. Lo sanno anche le pietre che ad orchestrare il coro critico dei giornali e delle televisioni locali e nazionali contro il governo regionale sono i gruppi politici di opposizione, in preda ad una furia iconoclastica, per abbattere il “totem” Michele Iorio e per spianarsi la via per il potere. Un’opposizione cui si fa enorme fatica ad accreditarla di uomini, idee e programmi alternativi se si dà un’occhiata ai nomi e ai curriculum vitae di chi vi appartiene. Capace, però, di utilizzare tutti gli strumenti di pressione di cui dispone, e le occasioni che le vengono of-
ferte dalla dabbenaggine della Destra. Ha organizzato una campagna denigratoria, ossessiva, il cui culmine (se non ci saranno altre sorprese) è stato il reportage a cura Milena Gabanelli sul terzo canale della Rai nel corso della trasmissione Report. Ne hanno largamente gioito i di Laura Frattura, i Leva, i Ruta, i Nagni, i Di Pietro, i Ciocca per i quali l’ostacolo alla loro scalata al potere era e rimane Iorio. A destra, infatti, alle spalle del governatore è il deserto. I tentennamenti e le paturnie di Antonio Chieffo e la scarsa simpatia caratteriale di Gianfranco Vitagliano certo non aiutano un cambiamento
al vertice. L’infangamento della immagine di Iorio e di ciò che rappresenta è il “piede di porco” utilizzato dagli scassinatori della Pubblica amministrazione, senza alcun gravame di spesa. Da questa opera distruttiva che il vescovo Bregantini ha inteso contrastare dall’alto della sua autorità morale, Michele Petraroia certo non può dichiararsi estraneo essendo magna pars del Pd e dello schieramento a sinistra. Per cui non è acc e t t a b i l e, servendosi del carro di Bregantini, che possa rivolgersi al sistema politico di cui, ripetiamo, è magna pars , per chiedere di abbassare i toni della polemica, di accogliere il monito della chiesa ad adope-
Etica e morale per debellare l’asfissia della politica e il pressappochismo di chi oggi, senza radici e senza memoria, la vive e la interpreta a suo piacimento
I riflessi nella realtà molisana della campagna denigratoria della stampa e delle Tv nazionali contro il Molise e chi lo governa
rarsi con sobrietà (Ohibò! Sono forse sobri gli attacchi di Romano, di Di Pietro padre e di Di Pietro figlio, di Pierpaolo Nagni, di Salvatore Ciocca, di Paolo di Laura Frattura?) per la risoluzione delle vertenze aperte (sanità, trasporto pubblico locale, tessile, avicolo, saccarifero, metalmeccanico, edilizia, commercio, turismo, ambiente, infrastrutture, scuola, poste, digitale, frane, politiche sociali eccetera). Sono questi camaleontismi, questi camuffamenti, questi scoperti strumentalismi ad aggravare l’asfissia della politica e il pressappochismo di chi oggi, senza radici e senza memoria, la vive e la interpreta senza remore e senza freni. Il vescovo Bregantini farebbe cosa saggia e buona se ai richiami in difesa della verità e della temperanza nell’opera degli operatori della comunicazione unisse anche la denuncia degli opportunismi e degli opportunisti. Per avviare finalmente il diradamento della mala erba che infesta il terreno della politica. Dardo
Il caso. Il consigliere Michele Petraroia invita tutti a riflettere sulle crisi aziendali
Bacchettate a chi pensa ad elezioni regionali: vanno risolti i problemi CAMPOBASSO. Sono in molti ad incrociare le dita in merito alla sentenza del Consiglio di Stato sulle elezioni regionale dello scorso anno. La speranza è che possa ribaltare la decisione dei giudici del Tar per il semplice motivo che, qualora dovesse riaprire la partita elettorale, la Regione Molise, per davvero, rischierebbe la fine. E a preoccuparsi di questa situazione è lo stesso consigliere regionale del Pd, Michele Petraroia. "La fine della legislatura nazionale con le primarie del centrosinistra indette per il 25 novembre con eventuale ballottaggio al 1 dicembre, e con possibili primarie del centrodestra al 16 dicembre, sommeranno i temi delle due campagne elettorali, nazionali e regionali, interne agli schieramenti ed esterne, in un profluvio di effervescenze immaginifiche distanti anni luce dai drammi quotidiani dei cittadini, delle comunità locali e dei lavoratori. E visto che le vertenze aperte, le crisi in
atto e le emergenze in corso, necessitano di risposte concrete in tempi rapidi, provo a rinnovare l'invito a misurarsi, pur in condizioni di incertezza istituzionale, precarietà amministrativa e difficoltà finanziarie, su possibili soluzioni da dare a problemi che non possono aspettare tre mesi di scontri elettorali". Il Cipe ha sbloccato progetti per 306 milioni di euro nell'ultima sessione ma non c'è nulla per il Molise. Il Piano sanitario regionale 2012-2014 è in dirittura d'arrivo. Il riordino delle province con i connessi assetti del sistema delle autonomie locali attende solo la pronuncia della Corte Costituzionale prevista tra due settimane. Al 31 dicembre terminerà la cassa integrazione e la mobilità in deroga e migliaia di persone saranno senza lavoro e senza reddito. Nel trasporto pubblico Locale è in via di definizione la gara per l'assegnazione del servizio su gomma per i prossimi 6 anni. L'Ittierre, attende di sapere
se il Governo approva o meno il Contratto di Sviluppo a cui sono collegati 687 addetti diretti più gli operatori dell'indotto. Alla Solagrital c'è un liquidatore fallimentare che in questi giorni dovrà orientarsi sul passaggio o meno di centinaia di lavoratori alla Gam srl con procedure di cassa integrazione, mobilità e pagamenti delle spettanze pregresse, muovendosi in una filiera che conta mille addetti. Allo Zuccherificio sussistono problemi simili e la profondità della crisi assilla più settori come sarà illustrato domani dalla seconda commissione a valle delle audizioni svolte nel corso degli ultimi mesi con le rappresentanze del commercio, dell'edilizia, del turismo, dell'artigianato, del metalmeccanico, del tessile, del sociosanitario e del terziario. "Per questo - chiude Petraroia - sollecito un atteggiamento di responsabilità da
parte di tutti ! Prima di tutto il Molise e i molisani che meritano rispetto e risposte".
TAaglio lto
SAN GIULIANO DI PUGLIA. Prima manifestazione ieri a San Giuliano di Puglia per ricordare i dieci anni dal terremoto che spazzò via 27 bambini e la loro maestra per il crollo della scuola "Jovine". Dieci anni per ricostruire la speranza. Dieci anni, tanto è passato da quei tragici secondi di morte che hanno spento per sempre, sotto il carico maledetto di quelle macerie della loro scuola, le speranze di ventisette bambini e della loro maestra. Dieci anni e pagine della memoria che ritornano in quel palazzetto che fu tabernacolo di quei corpi prima dei funerali di Stato. “Quando i bambini fanno Ooh! Che meraviglia, ma che scemo vedi però, però che mi vergogno un po' perché non so più fare 'ooh' e fare tutto come mi piglia, perché i bambini non hanno peli ne sulla pancia ne sulla lingua”. La splendida canzone del cantautore Giuseppe Povia, presente ieri alla manifestazione, ha creato quella sinfonia ideale per onorare, nel ricordo, i piccoli angeli di San Giuliano di Puglia a dieci anni dalla tragedia. Organizzata dall'istituto comprensivo 'Francesco Jovine', dal dirigente scolastico Giuseppe Colombo in collaborazione con l'amministrazione comunale, alla manifestazione hanno aderito, non soltanto le classi locali ma anche quelle di altri comprensivi di Larino come di Termoli.
7 28 ottobre 2012
Il ricordo. Con il cantautore Povia al via le manifestazioni per non dimenticare una storia che commosse il mondo
San Giuliano a dieci anni dalla morte degli “Angeli” Nella musica, di fronte ad una platea molto numerosa, alla presenza del sottosegretario di Stato, Staffan De Mistura, del sindaco Barbieri, del nuovo comandante della compagnia dei carabinieri di Larino Alessandro Dominici, del maresciallo aiutante Santo Torrisi comandante anche del presidio dell'Arma del centro fortorino, del presidente del Comitato delle Vittime Antonio Morelli, dopo l'esibizione di Povia, è toccato ai ragazzi celebrare in musica e parole il ricordo di quella tragedia ma soprattutto ribadire il messaggio di speranza affinché le scuole, tutte le scuole in Italia, siano sicure. Tanti passaggi di fronte ad un pubblico attento e partecipa-
L’intervento. di Domenico Di Lisa* La crisi economica e finanziaria del Paese è diventata ormai devastante per lavoratori e aziende. Siamo ufficialmente in recessione. Molte imprese falliscono, aumenta il monte ore della Cassa Integrazione, aumenta enormemente il numero dei disoccupati. Scopriamo (ma era da molti anni evidentissimo) che il salario degli operai italiani (e non solo degli operai) è tra i più bassi d’Europa, si riducono i consumi (anche quelli alimentari) e molte attività commerciali chiudono. Nonostante l’indignazione di fasce sempre più ampie dell’opinione pubblica non diminuiscono però significativamente gli sprechi ed i privilegi di chi fa politica, i costi della politica. Scopriamo? che i partiti invece di fare politica fanno attività speculative con la montagna dei soldi pubblici che introitano, che Tangentopoli impallidisce rispetto al livello raggiunto attualmente dalla corruzione, che le banche italiane hanno ottenuto oltre 140 miliardi dalla BCE al tasso di interesse dell’uno per cento e rivendono il danaro al 10 per cento, l’evasione fiscale continua senza sosta. Non ho mai avuto una visione manichea della situazione: una società virtuosa che si contrappone ad una politica ed una classe dirigente corrotta ed incapace. Per-
tivo. Il messaggio di speranza è stato rilanciato anche dal sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, dall'uomo, dall'alto funzionario del governo italiano, sulla cui spalla tante mamme e tante papà di San Giuliano hanno pianto in cerca di conforto proprio dieci anni fa. De Mistura, infatti, qualche settimana prima della tragedia fu scelto dal governo italiano quale commissario straordinario della Croce Rossa e con tale incarico si recò nel paese degli angeli per sostenere le famiglie che avevano subito un così grave lutto. De Mistura soffermandosi con i giornalisti ha affermato, ricordando la tragedia di dieci anni
fa “non c'erano parole da dire, ed infatti non avevamo parole, nessuna parola sarebbe servita. L'unica cosa che c'era da fare era abbracciarli ed è quello che abbiamo fatto. Abbiamo pianto insieme e abbiamo riconosciuto quale terribile tragedia fosse avvenuta e che dovevamo insieme trovare il modo per andare avanti perchè non fosse un sacrificio inutile”. Alla domanda “a distanza di dieci cosa lascia a questa comunità? De Mistura ha risposto: "Lascio tre cose. Il nostro dolore, che non scomparirà mai perchè quegli angeli oggi avrebbero 18/20 anni, sarebbero qui con noi con i loro genitori che hanno perso tutto. Lascio però anche la speranza. La spe-
La crisi economica e finanziaria pone la questione Monti ciò dico finalmente e saluto con soddisfazione la presa di coscienza di una parte sempre più consistente della società (fino ad oggi indifferente o addirittura connivente ed accondiscendente nei confronti di un ceto politico che può essere paragonato solo a quelli dei paesi latino americani) che comincia a realizzare che una classe dirigente avida, rozza, ha portato il Paese al disastro, precludendo ogni prospettiva di futuro ad intere generazioni di giovani. So bene che questa presa di coscienza arriva con estremo e forse irreparabile ritardo, che questa classe dirigente ha sperperato e dilapidato risorse ingentissime, dispensando favori e risorse a destra e a manca, per comprare il consenso e mantenersi a galla. Così come ho sempre saputo, e denunciato, che questo atteggiamento e comportamento è diventato, con le dovute differenze, sempre più trasversale ai partiti e agli schieramenti politici. Non nascondo il senso di liberazione che ho avuto quando Berlusconi si è dimesso da capo del Governo. Oltre che a trovarci nel pieno di una crisi che rischiava, e rischia, di determinare il fallimento del Sistema Italia, Berlusconi era diventato il simbolo ed il miglior interprete di un Paese allo sbando totale, delle sue miserie e delle
sue meschinità. Un Paese, ed il capo del suo governo, ridicolo ed oggetto di sberleffi anche nei consessi ufficiali internazionali. Oggettivamente la figura di Monti ha ridato dignità ed autorevolezza all’Italia in ambito internazionale, anche sul piano della competenza specifica in materia economica e finanziaria rispetto agli altri capi di governo. Monti ha dovuto affrontare in tempi strettissimi una situazione drammatica che altri avevano determinato. E’ certamente un grande risultato aver portato lo spread sotto quota 300. Ciò premesso, con altrettanta oggettività devo però dire che alla luce dei provvedimenti assunti dal Governo, nonostante gli sforzi, non riesco a rintracciare i tre principi ispiratori delle misure “Salva Italia”: equità, rigore e crescita. Dov’è il rigore nei provvedimenti che non hanno minimamente intaccato i costi ed i privilegi della politica? I tagli agli sprechi? So bene che alcune competenze sono del Parlamento. Ma se questo Parlamento è sordo e refrattario ad ogni misura volta a riallineare i propri costi e quelli della politica a quelli europei è meglio non creargli alibi o fargli da sponda per una rinnovata verginità. Dove sono le misure per la crescita? E dov’è l’equità se le misure adottate colpi-
ranza che viene oggi rinnovata da questa manifestazione, dove tanti bambini, ragazzi provenienti non solo da San Giuliano ma anche da altre comunità, sono la dimostrazione di come si possa credere nel futuro, nel futuro della nostra Italia. In ultimo, lascio la consapevolezza e la vicinanza del governo. Quando accadono simili tragedie è vero, è necessario ricostruire in fretta ma è altrettanto importante evitarle. Quello che hanno fatto i genitori di San Giuliano, come fatto in altre parti d'Italia è creare un comitato affinché si ricordi che in futuro le scuole, almeno le scuole devono essere sicure, devono essere messe in sicurezza”.
scono tutti allo stesso modo pur non partendo tutti nelle stesse condizioni? Che c’entra l’equità con la volontà di diminuire le tasse dirette ed aumentare quelle indirette? Non è poi tanto difficile individuare i tratti identitari della destra nelle scelte politiche ed economiche di questo Governo. Sono sindaco di un piccolo comune in via di estinzione con una popolazione prevalentemente di anziani che percepiscono pensioni da fame (500 euro al mese). I miei concittadini, sui quali pesa molto di più rispetto a quelli che vivono in città gli aumenti dei carburanti e dei beni di consumo, se non altro perché costretti a spostarsi per qualsiasi cosa, dovranno pagare l’IMU, aumentata del 150% rispetto al 2011, su immobili costruiti con immani sacrifici, con soldi guadagnati all’estero (mentre altri li portavano, all’estero). Immobili che non hanno alcun valore commerciale. Immobili che nessuno vuole neanche regalati, ma sui quali graveranno tasse esorbitanti che so già che molti non saranno in grado di pagare. Ed io, insieme agli altri sindaci di piccoli comuni come il mio, che sarò costretto a fare il gabelliere per conto dello Stato perché delle tasse in più che i cittadini pagheranno, non un solo euro in più andrà nelle casse del Comune per dare più servizi e di migliore qualità alla mia comunità. *Sindaco di Roccavivara
TAaglio lto
8 28 ottobre 2012
La questione. I vertici Asrem hanno lavorato per ridurre il debito accumulato in precedenza
CAMPOBASSO. 'Salutare', è proprio il caso di dire, è stata la conferenza stampa tenuta dai vertici dell'Asrem per fare il punto sulla situazione del sistema in Molise. C'è chi, all'interno stesso della Giunta regionale, ha messo in giro voci circa la volontà dei commissari di fare piazza pulita dei vertici in questione. Intanto, la situazione di partenza (anno 2010) di presa in carica dell'attuale dirigenza Asrem, si presentava frammentaria e confusa per la suddivisione del territorio ancora in quattro zone con relativi quattro diversi ambiti dotati, ciascuno, di propria autonomia gestionale ed operativa. Tale suddivisione aveva generato una pletora di unita operative complesse ospedaliere, territoriali ed amministrative. La conseguenza è stata la duplicazione e/o la commistione di ruoli e competenze che spesso non rispondevano a criteri di efficienza ed economicità delle prestazioni sanitarie, generando così una spesa non solo eccessiva ma anche poco controllabile. La sfida intrapresa in questi anni è stata quella di ridefinire l’identità giuridica e strutturale di una “ Azienda Unica Regionale” , omogeneizzando con grande fatica tutti gli assetti organizzativi per arrivare ad una gestione unitaria della stessa. Sfida che ha trovato, nell’arco di tempo richiesto da una vera e propria riorganizzazione industriale e aziendale, risultati soddisfacenti anche se non noti all’esterno perché ricondotti ad un circuito interno di addetti ai lavori che si sono prodigati nel partecipare alla sfida proposta per un cambiamento culturale radicale rispetto alle precedenti gestioni e per il conseguimento di risultati significativi di risanamento economico-fi-
Il fatto. Dal tavolo tecnico in giù le manovre per far passare il Molise quello che non è
Sanità, i commissari hanno giocato troppo L’intervento. Per Lucio De Bernardo
“Un plauso a Percopo Ora il piano sanitario”
nanziario. L'obiettivo d e l l’Azienda, molto differente da quello di altra autonomia locale o pubblica , è stato ed è quello di garantire egualmente ed equamente a tutti i cittadini la salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza sull’intero territorio regionale, nella misura più ampia possibile tenuto conto della sostenibilità economica e della necessità di conciliare la spesa sanitaria generata dalla domanda di prestazioni con le limitate disponibilità finanziarie attribuite , assicurando comunque efficacia, sicurezza ed efficienza nelle prestazioni. L’attuale Direzione partiva già da una situazione sfavorevole, in termini di numeri e di configurazione organizzativa e strutturale e, nel tempo, condizionata anche dalla poca fiducia riposta dal Governo Centrale nei confronti di una regione che dal 2007 al 2009 non è stata in grado di perseguire gli obiettivi richiesti. Il processo posto in essere dalla fine dell’anno 2009 ha riguardato nello specifico un radicale recupero economico – finanziario , oltre che strutturale dell’Azienda, attraverso la riorganizzazione della rete ospedaliera- territoriale- ria-
bilitativa e dell’emergenza/urgenza, con una attenzione particolare ai diversi processi amministrativi ( gestione del personale, approvvigionamento beni e servizi, interventi di manutenzione, omogeneizzazione delle procedure amministrativo-contabili) finalizzati soprattutto alla realizzazione di un Bilancio unico. A ritmo serrato, sono stati prodotti atti di programmazione, pianificazione e riconversione sanitaria indispensabili al contenimento della spesa e quindi al raggiungimento del pareggio di bilancio, ma anche ineludibili per garantire i livelli assistenziali. Di contro la lente di ingrandimento adoperata nei confronti dell’ASREM dalle Strutture Commissariali e perciò dal Tavolo Tecnico, pur congelando e ritardando con pareri e relative procedure di interdizione , non ha impedito all’Azienda di adeguarsi alle prescrizioni spesso non lineari e, in qualche caso, contraddittorie, emanate dai Sub Commissari che si sono avvicendati nella regione. C'è chi vuole mettere le mani sulla sanità molisana. La politica regionale, se è seria, è chiamata ad impedire questo misfatto che porterebbe alla fine del sistema pubblico.
CAMPOBASSO. Il Presidente della IV Commissione Consiliare Permanente Lucio De Bernardo ha inteso esprimere un plauso all’attività della Direzione Strategica che dal settembre del 2009 è alla guida dell’Azienda Sanitaria Regionale. “L’impegno della Direzione Strategica, con il supporto dei dirigenti, medici e amministrativi e di tutto il personale – ha dichiarato il Consigliere regionale – ha consentito di realizzare il complesso, seppur necessario, riordino della sanità molisana, sopprimendo definitivamente nel 2010 le Zone territoriali sanitarie, unificandole nella configurazione giuridica e gestionale dell’ASREM. Da allora un cammino virtuoso è stato intrapreso e condotto con costanza tra molteplici difficoltà. Si è partiti da una situazione in cui vigeva una gran confusione ed una frammentarietà che avevano ricadute nefaste sulla gestione della sanità pubblica. Il processo di omogeneizzazione intrapreso dalla Direzione Strategica, guidata dal Direttore Generale Angelo Percopo, ha posto in essere tutti gli assetti organizzativi per avviare una gestione sanitaria unitaria in Molise. Un’attività che è stata portata avanti pur in assenza di indicazioni organiche e puntuali da parte del Governo centrale e che si è espletata mediante l’attuazione di soluzioni innovative, razionalizzando la spesa, pur garantendo i livelli essenziali di assistenza, nella duplice osservanza delle urgenze di bilancio e di quelle socio-sanitarie. Il merito della Direzione Strategica va, senz’altro, ricercato nella capacità di salvaguardare il diritto di accesso dei cittadini ad una buona sanità pubblica, nonostante i tagli lineari inferti dal Governo, non sempre condivisibili e difficilmente applicabili. Se l’obiettivo era quello di uscire dal Piano di rientro, in vista di una ripresa attiva del bilancio, tutti gli sforzi sin qui compiuti hanno portato in questa direzione. Rimane la necessità di eliminare le criticità che ancora persistono e di consolidare il più possibile un settore che ha subito grandi rivoluzioni, preoccupandosi in primis della stabilizzazione del personale sanitario, tecnico ed amministrativo, nell’ottica dell’espletamento di un servizio sanitario funzionale, costante nella sua efficienza e in grado di dare risposte ai cittadini. Per raggiungere questi obiettivi, occorre affiancare all’attività gestionale, una attività programmatica che spetta alla Regione Molise e alla Struttura commissariale, e che consente di procedere nel virtuoso percorso intrapreso dalla Direzione Strategica. L’approvazione del Piano Sanitario Regionale permetterebbe, infatti, di dare corpo al processo di riorganizzazione aziendale avviato, per non vanificare quanto finora realizzato. Il Documento programmatico – ha ribadito De Bernardo – dovrà tener conto delle proposte già definite dal Consiglio regionale e dovrà essere ultimato in tempo utile per tracciare le successive linee guida dell’Atto aziendale e consentire, quindi, alla Direzione Strategica di gestire il settore garantendo livelli ottimali nelle prestazioni e continuando, al contempo, a contenere la spesa. Ciò dovrà essere reso possibile anche prevedendo piani di rimodulazione della rete ospedaliera sulla base dei reali fabbisogni dei molisani e sulle capacità attrattive di talune specialità presenti sul nostro territorio.Aspetti questi che sono già stati più volte oggetto di discussione della IV Commissione che, sebbene in regime di Commissariamento, ha deciso di portare fino in fondo il lavoro intrapreso nell’elaborazione di suggerimenti, ampiamente condivisi da maggioranza e opposizione, e che ora attendono di essere integrati nel Piano Sanitario, nell’interesse primario dei cittadini” – ha concluso il consigliere De Bernardo.
9
Campobasso
28 ottobre 2012
Rispetto alla prima rata, le aliquote della seconda rata prevedono un aumento del 20 per cento per la prima casa e del 50% per la seconda
Stangata Imu per far quadrare il bilancio 2012 Bilancio comunale in dirittura d’arrivo, con grosso sollievo del sindaco e della giunta che lo hanno approvato per poi trasferirlo all’esame del consiglio. Lavoro massacrante per il settore ragioneria e per Paola Falcione che ne regge le sorti. Massacrante per la difficoltà di far quadrare i conti andando alla ricerca delle possibili economie allo scopo di contenere imposte e tasse. Obiettivo solo in parte centrato. Troppi i debiti fuori bilancio; scarse le entrate per la manifesta incapacità a riscuotere in forma diretta da parte del Comune, dopo la traumatica esperienza con l’esattoria esterna (il contenzioso si preannuncia carico di sorprese! – ndr). Per cui è stato gioco-forza calcare la mano sull’Imposta comunale unica (Imu). Rispetto alle aliquote applicate per la prima rata, le aliquote della seconda prevedono un aumento del 20 per cento per la prima casa e del 50 per cento per la seconda casa. In sintesi: una stangata che in molti digeriranno a fatica tanto si mostra indigesta alla collettività campobassana che, a furia di vedersi tartassata (da Tarsu, ticket per il parcheggio, tariffe dell’acqua, della luce, del gas e della pubblicità), si ritrova con le tasche vuote e senza speranza in un futuro migliore. Il sindaco si difende attaccando chi gli ha lasciato il testimone dell’amministrazione ( e i debiti) e in questo suo difendersi ha completamente perso di vista la possibilità di incardinare la città a uno dei tanti progetti europei che portano soldi (Salerno sta realizzando la piazza più grande d’Europa e investimenti strutturali per centinaia di milioni di euro - ndr) o di portare a buon fine le opere pubbliche appaltate in passato che ancora sono appese e continuano a succhiare risorse finanziarie. La via più breve per coprire le spese (molte inutili e la gran parte improduttiva) è
La protesta.
Costruire democrazia “Il sindaco prepara il buon Natale”
Correttezza avrebbe voluto che fosse indicata la cifra per cui è stato necessario aumentare l’imposta stato l’aumento dell’Imu. Che la legge dello stato prevede apertamente sempre che, però, venga indicata la necessità di copertura del bilancio. Cosa che, leggendo il testo della delibera della giunta comunale che ha approvato lo schema del bilancio 2012, non si trova. Per cui al cittadino è stato tolta la conoscenza dell’entità delle risorse che mancano al pareggio del bilancio e, quindi, la possibilità di valutare correttamente l’aumento e la destinazione delle somme che rinvengono dall’Imu. Già in occasione della prima rata, le entrate hanno superato le più rosee aspettative. Dalla seconda rata, quindi, è lecito attendersi altra soddisfazione. Ma correttezza avrebbe volto che fosse indicata la cifra per cui è stato necessario aumentare l’imposta. Parlare di correttezza, di trasparenza, di efficienza di questi tempi a Palazzo san Giorgio è una pia illusione. Neanche l’opposizione è in grado di svolgere in maniera puntuale, come gli competerebbe, un controllo analitico e approfondito delle spese e, ancora più puntuale, un controllo analitico e approfondito delle entrate, per accertare le cause che ne dimezzano la portata. Questa
incapacità è l’aspetto più grave delle disfunzioni organizzative che fanno di Palazzo san Giorgio un falansterio e delle strutture la quintessenza dell’approssimazione. A pagare, come si può constatare, sono inevitabilmente i cittadini. Dardo
Il Sindaco di Campobasso ha dichiarato alla stampa a margine della seduta di consiglio comunale durante la quale è stato approvato l’aumento dell’aliquota IMU dal 4 al 5 per mille sull’abitazione principale e dal 7,6 al 10,6 per mille sulle abitazioni “a disposizione” - che nulla cambierà e non vi sarà alcun aumento rispetto alla vecchia ICI per la prima casa. “Di Bartolomeo mente sapendo di mentire oppure chi gli tiene i conti non è capace di fare una semplice operazione di calcolo, e in ogni caso i campobassani non vanno presi in giro” è questo il commento del capogruppo di Costruire Democrazia in consiglio comunale Michele Durante. “E’ una menzogna dire che la vecchia ICI al 4,9 per mille non prevedeva detrazioni: la detrazione era di 120 euro. E’ una menzogna affermare che tra la vecchia ICI e l’attuale IMU al 5 per mille la differenza è dello 0,001 per cento: i cittadini campobassani troveranno aumentata l’imposta sulla loro abitazione principale di oltre il 50% rispetto alla vecchia ICI e dovranno pagare l’intero aumento nella rata di dicembre, grazie alla tardiva determinazione dell’aliquota da parte della Giunta Di Bartolomeo. Ecco il regalo di Natale che Di Bartolomeo ha preparato ai campobassani”. Di seguito lo schema schema di calcolo IMU e raffronto con ICI anno 2005 su abitazione principale.
ICI 2005 al 4,9 per mille Rendita catastale 520,33 € rivalutata del 5% = 546,35 € di imponibile aliquota 4,9 per mille = imposta 267,71 € detrazione 120 €. ICI pagata nel 2005: 147,71 €
IMU 2012 al 4 per mille Rendita catastale 520,33 € per 5% = 546,35 € rivalutata del 60% = 874,16 € di imponibile aliquota 4 per mille = imposta 349,66 € detrazione 200 €. IMU da pagare nel 2012: 149,66 €
IMU 2012 al 5 per mille Rendita catastale 520,33 € per 5% = 546,35 € rivalutata del 60% = 874,16 € di imponibile aliquota 5 per mille = imposta 437,08 € detrazione 200 €. IMU da pagare nel 2012: 237,08 €
& Blob edizioni presentano
IL MOLISE NEL VENTENNIO FASCISTA di Giuseppe Saluppo la prima organica ricostruzione della storia della nostra regione durante il periodo fascista “Una ricostruzione piana, organica, completa, ricca di notizie inedite che ci consentono di entrare nel vivo di storiche decisioni politiche che hanno avuto effe i dire i non solo sul destino della nostra gente ma anche dell’Italia intera”. Dalla prefazione di mons. Gabriele Teti
336 pagine € 19,90
Per acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Gorizia, 42 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00
Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
tel. 0874.438918 - commerciale@lagazze adelmolise.it
11
Campobasso
28 ottobre 2012
Povera Campobasso tra furbizie politiche, artifici tecnici e sfruttamento edilizio! Il Piano regolatore generale del 1972 interpretato a piacimento da amministratori con pochi scrupoli
Ci sarà qualche assessore all’urbanistica, un sindaco, un urbanista professionista a Campobasso, in grado di spiegare al colto e all’inclita perché mai le zone “F” di piano regolatore (1972), ovvero le aree destinate alla costruzione di ville e villette a schiera, comunque a un’edilizia di qualità suggerita dalle caratteristiche ambientali delle zone stesse, non hanno avuto fortuna. Sono per la gran parte inutilizzate mentre anche il più piccolo, retrocesso, precluso spazio edilizio nelle cosiddette “zone di recupero” è stato, è, e sarà preda della speculazione. Gli effetti (deleteri) sono tangibili, palpabili nella scarsa qualità della vita: affastellamento di palazzi, di condomini (i più variopinti), di accrocchi edilizi, con l’impronta chiara e inequivocabile dello sfruttamento degli spazi, dei volumi, delle altezze, entro cui, muoversi, è una gran fatica, anche per la scarsità dei servizi primari e secondari. Campobasso è una città compressa nel cemento, mentre all’esterno, nelle zone “F”, ad esempio, gli spazi, i volumi e le altezze non vengono utilizzati. Però attendono fiduciosi di essere il prossimo boccone prelibato dell’edilizia appena sarà possibile volgerla ai guadagni facili lesinando sui servizi e scomputando gli oneri di urbanizzazione. Finora, stando al giudizio calibrato e competente del consigliere comunale Nicola Gesualdo, le zone “F” sono “vittime” del regolamento edilizio secondo cui, per consentire di intervenire, è necessario programmare su comparti non inferiori a 10 ettari. Limite che, per essere rispettato, presuppone investimenti ragguardevoli e costruzioni in grado di riqualificare, per quanto possibile, il caos edilizio esistente al centro come in periferia sul territorio cittadino. Oggettivamente, è difficile assemblare lotti edificabili della grandezza di 10 ettari. Sono trent’anni ed oltre che questa difficoltà impedisce che si costruisca lì dove sarebbe urbanisticamente corretto, senza ricorrere agli artifici tecnici,
Strano che il sindaco Di Bartolomeo non intervenga a fare in modo che le zone di recupero siano urbanisticamente tali e quelle di espansione altrettanto interpretativi e amministrativi che alimentano deroghe e volumi in eccedenza nei piani di recupero, negli accordi di programma, e nelle varie riqualificazioni. Trent’anni non sono stati sufficienti a mettere giudizio se, come si va procedendo attraverso le più svariate formule edificatorie, si continuano a creare condizioni di favore a chi costruisce nell’ambito urbano. In questo assemblaggio di interessi si sono riconosciuti e si riconoscono in allegra compagnia consiglieri di destra, di centro, e di sinistra. Costoro hanno creato i presupposti perché nelle zone di recupero perimetrate negli anni Novanta dal tecnico incaricato, l’architetto Lucarino, si continuasse a costruire in chiave speculativa, in spregio a qual-
siasi forma di pianificazione, quantunque espressamente prevista dalla legge che disciplina il recupero degli insediamenti abusivi. La situazione abnorme si trascina da quegli anni e continua tutt’ora, nonostante la Regione Molise, nel 2009, con il Piano Casa, abbia sollecitato i comuni a intervenire a mettere ordine ma, come è dato di vedere, con scarso risultato. Il Comune ora sta provando ad affrontare la questione; purtroppo in modo caotico e con presupposti sbagliati. Infatti, il recupero urbanistico nelle zone perimetrate da Lucarino che s’è rivelato una forma surrettizia di espansione edilizia, ora lo si vorrebbe contrastare e correggere
(?) con l’abbassamento del limite di 10 ettari a 1 ettaro: soluzione scopertamente furbesca per coprire le malefatte passate e consentirne altre di peggiore. Diciamola tutta: la proposta ha i connotati di un colpo di mano abilmente orchestrato dagli ingegneri, dagli architetti, dai geologi, dagli avvocati, dai geometri “longa manus” d’imprenditori e proprietari dei terreni, ben collegati all’interno di Palazzo san Giorgio dove non mancano ingegneri, architetti, avvocati, geometri con cui fare sponda. L’equivoco di considerare le zone di recupero non più ciò che urbanisticamente sono, ma ciò che urbanisticamente sono state rese, ovvero aree da sfruttare (e sfruttate) fino all’inverosimile, sinora ha registrato una sola perplessità: quella del consigliere (architetto) Nicola Gesualdo. Troppo solo, però, per incidere sulla prevalente volontà al compromesso che circola tra i banchi del consiglio comunale, e troppo solo per rimuovere l’indifferenza dei colleghi consiglieri di maggioranza. Ma una stranezza prevale su tutte. Quella di un sindaco tecnico, oltre che amministratore di lungo corso, che non interviene per fare in modo che le zone di recupero siano urbanisticamente tali e quelle di espansione altrettanto. Probabilmente egli è distratto dalla ricerca della sicurezza nelle scuole, dal dover dare e una risposta alle esigenze abitative delle fasce più deboli della società civile, da come superare i limiti del Patto di stabilità, e dalla penuria di risorse finanziarie. Frattanto si fanno affari sulla pelle della città e dei cittadini. Dardo
Il ristorante-pizzeria più esclusivo nel salotto buono della Campobasso murattiana. Ecco il miglior modo per valorizzare la più prestigiosa piazza cittadina, crocevia di interessi, storia e vita: un gioiello incastonato all'interno del teatro Savoia. Il ristorante Savoia riesce a coniugare perfettamente una raffinatezza e una cucina dallo stile sopraffino a prezzi decisamente normali e alla portata di tutti. Aperto a pranzo e cena dà la possibilità a chiunque di gustare prodotti di prima qualità legati alla stagione anche solo per un pasto veloce con menù fisso personalizzabile. Al suo interno, poi, le ambientazioni stagionali delle sale donano al ristorante Savoia un'atmosfera indimenticabile
ANNO VIII - N° 242 - DOMENICA 28 OTTOBRE 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA
30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
La tua copia del libro “Il Molise nel ventennio fascista” a Isernia puoi trovarla all’EDICOLA
DELLA STAZIONE insieme alla tua copia de La Gazzetta del Molise L’EDICOLA
DELLA STAZIONE effettua e riceve bonifici per l’estero Piazza della Repubblica Isernia
Baracche per scuola Accade alla Camelot
15
Isernia
28 ottobre 2012
La città di Isernia diffamata sul blog “Fatti rimuovere i documenti” ISERNIA. Grazie all’intervento dell’ufficio stampa, il Comune di Isernia ha ottenuto l’immediata rimozione di alcuni articoli diffamatori pubblicati su un blog che si vanta di assicurare l’anonimato dei collaboratori. "Dopo che il blog – ha dichiarato il capo ufficio stampa del Comune, Mauro Gioielli – aveva resi pubblici, senza alcuna autorizzazione, documenti contenenti dati sensibili e non divulgabili, oltretutto commentandoli con espressioni lesive della dignità personale, ho provveduto ad inviare ieri
mattina, su disposizione del Commissario Vardè, una segnalazione di abuso (con valenza anche internazionale) che ha determinato l’immediata rimozione degli articoli, a salvaguardia del buon nome dell’ente e di chi vi lavora". Una indagine online attivata dall’esperto informatico che opera presso il Comune, Antonio Pedone, ha permesso di risalire al server olandese del blog e al provider statunitense che fa da “scudo” al sito colpevole dell’abuso.
La Cgil: “Alla Camelot 320 bambini in baracche” VENAFRO. "320 bambini della scuola dell'infanzia e primaria "CAMELOT" di Venafro sono ancora nelle baracche. Ad oggi nei prefabbricati di "Camelot" ci sono 5 sezioni dell'infanzia per un totale di 118 bambini e 11 classi della primaria per un totale di 202 alunni. Ci lavorano 4 collaboratori scolastici. Nell'infanzia tutte le sezioni sono a tempo pieno con il funzionamento della mensa (nelle stesse aule ) mentre nella primaria sono 3 le classi che funzionano a tempo pieno e possono usufruire di altri locali per la mensa". Lo sostiene la Flc Cgil-Gli alunni che dal gennaio 2003 furono ospitati a Camelot appartenevano al 1° Circolo Didattico di Venafro che aveva le proprie aule nell'edificio scolastico di via Colonia Giulia. Dopo il terremoto del 31 ottobre 2002, detto edificio fu dichiarato inagibile e fu realizzato il campo "Camelot" per ospitare gli alunni senza più una sede. Si assicurò che quella sarebbe stata una soluzione provvisoria, in attesa di costruire un nuovo edificio scolastico. Ad oggi, tutto è rimasto invariato.Lunedì dalle ore 9,30 alle ore 11,30 davanti alla scuola dell'infanzia e primaria "Camelot" Via Machiavelli ci sarà un presidio pubblico, organizzato dalla FLC CGIL Molise con docenti, genitori ed alunni per protestare contro una situazione diventata insostenibile.
L’incontro. Dopo le decisioni del governo
“Che fine faranno le biblioteche molisane?” La parola alla Regione ISERNIA. Domani alle ore 17.00, presso la biblioteca comunale "M. Romano" di Isernia è stata organizzata dall’AIB Molise, www.aib.it, un’assemblea pubblica su "Il futuro delle biblioteche molisane alla luce della spending review" per un confronto tra bibliotecari e amministratori locali. In base al decreto-legge 6 luglio 2012 n. 95, dal 1 gennaio 2013 cesseranno le deleghe alla cultura da parte delle amministrazioni provinciali. In sede regionale e locale, infatti, dovranno essere definite le funzioni amministrative esercitate dalle Province sulla base dell’art. 118, comma 1 e 2 della nostra Costituzione. E’, pertanto, auspicabile uno scenario di funzioni amministrative esercitate dalle Province su input di Regioni e Comuni estremamente differenziato. In sede locale, sulla base dell’impegno e del ruolo effettivamente svolto dalle Province nel settore, le Regioni potranno quindi confermare o meno le deleghe regionali. In proposito devono potersi esprimere i Comuni, richiedendo, se corrispondente alle loro esigenze,
il mantenimento delle deleghe o di parti di esse. Ciò consentirebbe di salvaguardare le esperienze più felici di reti o sistemi, dove le Province hanno svolto un ruolo decisivo investendo personale e risorse proprie in misura significativa e le organizzazioni bibliotecarie regionali che funzionano, basate su articolazioni provinciali. E’ prerogativa delle Regioni, in quanto titolari delle competenze in tema di musei e biblioteche, decidere se confermare o revocare in tutto o in parte alle Province le funzioni amministrative conferite e le determinazioni regionali in merito non possono essere limitate da prescrizioni da parte del legislatore statale. Chi gestirà le biblioteche provinciali? Comune Regione ? o saranno smembrate in patrimonio e personale? Ci auguriamo che la regione Molise, dalla riorganizzazione delle competenze, non disperda il patrimonio delle biblioteche provinciali di Campobasso e Isernia, assegnando loro un destino comune.
Il fatto. A Venafro monitorata la piana
Problemi in città per le forti piogge Scantinati allagati ISERNIA. La pioggia incessante di ieri su Isernia ha causato notevoli disagi alla circolazione. In particolare nelle zone nord e sud della citta' si sono registrati allagamenti. L'acqua ha invaso alcuni scantinati ed e' stato necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco. A Venafro è continuamente monitorata la piana circostante, soggetta alle esondazioni del fiume Volturno.
16 28 ottobre 2012
Il fatto. L’operazione è stata possibile grazie alla segnalazione di un cittadino
Furti nelle case, la Polizia arresta quattro stranieri
TERMOLI. Arrestate dal personale della Polizia di Stato 4 persone, di cui 3 cittadini stranieri ed uno comunitario, responsabili di furto in un appartamento di Termoli. Due equipaggi delle volanti del Commissariato di P.S. di Termoli, intervenivano tempestivamente, durante la scorsa notte, in una via del centro cittadino per una segnalazione effettuata da parte di un cittadino effettuata sull’ utenza 113. Lo stesso riferiva di aver assistito ad un furto, ad opera di quattro malviventi, in un appartamento situato nelle vicinanze della propria abitazione e, nel contempo, riferiva anche di aver visto gli stessi uomini allontanarsi dal luogo a bordo di una vettura di cui forniva descrizione del modello e targa. Le immediate ricerche effettuate dal personale del Commissariato, si concludevano con il rintraccio, sulla strada statale 16, direzione Sud, della autovettura segnalata in precedenza. A bordo della stessa vettura venivano iden-
tificati e controllati i quattro occupanti, che successivamente venivano accompagnati negli Uffici del Commissariato per il prosieguo degli accertamenti . L’attività di riscontro e verifica veniva effettuata anche avvalendosi della preziosa collaborazione del cittadino che, visti i quattro soggetti introdursi furtivamente nell’abitazione, ne aveva poi controllato gli spostamenti avvertendo immediatamente il 113. Le dichiarazione dello stesso, consentivano di accertare le responsabilità dei quattro , dichiarati pertanto in arresto per il reato di furto. Gli arrestati, di cui 3 cittadini di nazionalità serba ed uno di nazionalità rumena, di età compresa tra i ventuno ed i quarantasei anni, sono risultati essere residenti in provincia di Napoli con a carico numerosissimi precedenti specifici per reati predatori. Al termine dell’udienza di convalida dell’arresto , per tutti è stata disposta dall’A.G. la misura cautelare degli arresti in carcere.
L’iniziativa. La storia di don Benzi
Il percorso della Diocesi per una “scuola di vita” Nell’ambito del percorso “Scuola di vita”, che la Diocesi ha organizzato con la “Comunità Giovanni XXIII” di don Oreste Benzi e il cui primo incontro si è tenuto il 2 ottobre scorso presso il cinema Sant’Antonio a Termoli, verrà organizzata una mostra itinerante dal titolo “Don Benzi: Amare sempre” che prenderà il via il 29 ottobre a Termoli presso la Galleria Civica in piazza S. Antonio e proseguirà fino al 2 dicembre nelle diverse zone pastorali della Diocesi.
Essa è formata da due sezioni: • Una di 25 pannelli numerati sulla storia di don Oreste Benzi, una per temi, di 17 pannelli, più legata al cammino della comunità Papa Giovanni XXIII, • Vengono proiettati contemporaneamente alla mostra i due DVD “ Do You love Jesus?” e “Amare sempre”, perché rendono presente don Oreste e questo crea un coinvolgimento molto forte nei visitatori. Info e dettagli al sito web diocesano www.diocesitermolilarino.it
Termoli Il caso. Per Costruire democrazia
“Che fine ha fatto l’istituto tecnico Agrario di Larino?” Costruire Democrazia Larino sottopone di nuovo all’attenzione degli amministratori locali e provinciali l’annoso problema della costruzione del nuovo Istituto Tecnico Agrario di Larino. Troppo tempo è passato dal lontano 31 ottobre 2002 giorno in cui l’evento sismico del Molise ha reso inagibile la sede dell’Istituto Tecnico Agrario e quella del Liceo di Larino.Da dieci anni nessuno è stato ancora in grado di dare una risposta concreta ad una condizione di notevole disagio che tutti i giorni vivono alunni e docenti delle scuole superiori della nostra città.L’incapacità delle amministrazioni provinciali che si sono susseguite negli ultimi dieci anni e lo stallo un cui versa quella attuale hanno di fatto penalizzato per l’ennesima volta la nostra città e l’intero circondario che gravita su di essa. Ci chiediamo perché pur avendo finanziamenti disponibili nulla è stato fatto? Un contesto allarmante e per certi versi paradossale fa si che gli alunni dell’Istituto tecnico Agrario pur usufruendo di locali idonei non hanno a disposizione i terreni su cui sperimentare direttamente gli insegnamenti disciplinari. Non possono più usufruire di una sede all’interno dell’azienda ma hanno una scuola allocata tra il cemento aberrante di un viadotto degli anni settanta. Per i docenti e gli alunni del liceo D’Ovidio c’è ancora di peggio: le classi all’interno di una struttura ospedaliera e l’aula magna accanto alla sala mortuaria. E’ una vergogna che i larinesi non possono più sopportare. E’ allora ci chiediamo qual è il motivo di tale ritardo? Forse la scelta del sito su cui edificare il nuovo edificio? Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Edificare l’Istituto Tecnico Agrario sui terreni di proprietà della provincia accanto alla sua sede storica comporta numerosi vantaggi:• Si potrebbero avere a disposizione terreni per l’attività didattica tipica di tali scuole che fanno della ricerca e della verifica continua in “Pieno campo”il loro punto di forza • Si potrebbe evitare l’esborso di somme cospicue per l’esproprio delle aree da edificare e le lungaggini burocratiche che lo stesso comporta • Si verrebbe a valorizzare una zona di particolare pregio ambientale che altrimenti potrebbe restare abbandonata a se stessa riutilizzando il prestigioso edificio della ex villa Petteruti-Romano in cui potrebbero essere sistemati gli uffici, la presidenza e l’alula magna del nuovo istituto.Non è più sostenibile la tesi secondo la quale ipotetiche scelte tecniche ostative obbligherebbero la Provincia ad assumere determinazioni diverse in merito alla ubicazione del nuovo edificio. I dirigenti scolastici del nostro Istituto, utilizzando le professionalità dei propri docenti e dei propri alunni, hanno già avuto modo di fornire da mesi agli uffici tecnici provinciali studi di dettaglio di elevata qualità che mostrano tecniche e scelte progettuali per realizzare le nuove strutture. Inoltre hanno avuto modo di manifestare in più occasioni la disponibilità di mettere a disposizione tutta la progettazione prodotta. Ora in Provincia dovrebbero avere solo un po’ di buon senso altrimenti saremo spinti a plaudire il governo affinché provveda alla rottamazione dell’ente. Francesco Sabetti
Termoli
17
28 ottobre 2012
Sanità, nuovo filone d’inchiesta sulle assunzioni TERMOLI. Si torna a parlare di assunzioni illegali all'Asrem tramite le agenzie interinali. Il secondo filone d'inchiesta portato avanti dalle Procure di Larino e di Campobasso con l'attività investigativa dei carabinieri del Nas del capoluogo, inaugurato nella scorsa estate, ha portato al coinvolgimento di altre figure. Già decine e decine gli indagati, come avevamo già riferito agli inizi di settembre, in una indagine che mira a risalire alle responsabilità di chi, in combutta con i titolari delle agenzie di fornitura temporanea di lavoro, scavalcavano le graduatorie dei precari e dei concorsi, pur di
favorire tizio, caio e sempronio, con costi superiori sostenuti dal servizio sanitario regionale. Una indiscrezione, non confermata, quella che avrebbe visto i carabinieri di nuovo negli ambienti sanitari larinesi ieri mattina, a caccia di nuovi fascicoli e documenti da caricare in macchina per acquisire ulteriori carte da spulciare e su cui lavorare. Una vicenda che rischia di costare in termini penali e di risarcimento danni (probabile l'attivazione della Corte dei Conti) più di quella sull'assenteismo, anche con un numero di indagati addirittura doppio.
Iniziati i lavori per l’attività di due punti hotspot a cui i cittadini potranno collegarsi gratuitamente per due ore al giorno
Novità “Castelmauro wireless”
Dopo il progetto 1000 Comuni Vodafone, in cui Castelmauro è stato inserito nei primi dieci Comuni del Molise e dopo il potenziamento della rete Wind, continua l'impegno dell'Amministrazione Comunale ad incrementare i servizi di connessione ad internet. Il nuovo progetto di implementazione del servizio tramite installazione di antenne di tipo WI-FI sul territorio comunale, offre le necessarie garanzie di qualità e continuità di erogazione del servizio e degli opportuni protocolli di sicurezza delle reti contro gli accessi non autorizzati, nel rispetto di tutte le normative vigenti in materia di sicurezza, come pure la garanzia per gli utenti dei servizi internet a banda larga . Con questi progetti il Comune mira ad eliminare il digital divide causato dalla mancanza di collegamenti internet a banda larga e a disporre dei conseguenti benefici di natura economica, sociale e di immagine per l'intero territorio comunale. All'interno di quest'ultimo progetto è inserito anche un servizio HOTSPOT gratuito per due ore al giorno, ovvero un'area pubblica
dove verrà installata a servizio della comunità e dei turisti una rete wi-fi. Le zone che verranno coperte dal servizio HOTSPOT sono state individuate nell'area di Piazza del Popolo e nell'area degli edifici scolastici. Le caratteristiche princiapli dell'HOTSPOT sono le seguenti: Banda di m|b Download e 512 K\b Upload con tempo massimo di navigazione di due ore giornaliere per utente; autenticazione tramite sms ove l'utente viene riconosciuto dalla rete hotspot attraverso un dispositivo dotato di wi-fi come palmari, smatfone ecc.. ed inserisce il proprio numero di cellulare, il sistema restituisce un sms con nome utente e password abilitate alla navigazione per due ore. Tutto ciò , oltre a rispondere alle crescenti esigenze di comunicazione, interattività e connessione libera alla rete, in un'ottica di sviluppo e promozione turistica, mira ad offrire un servizio al passo con i tempi per i cittadini e per i turisti . Un servizio a costo zero per le casse comunali.
La denuncia.
L’Idv: “Le case Iacp sono in una situazione drammatica” MONTENERO DI BISACCIA. Presenza di muffa sulle pareti, problemi di umidità, impianto di fognatura non funzionante, ascensore mai attivato, finestre come carta velina, scarsa illuminazione negli spazi esterni degli edifici: questa la drammatica situazione in cui versano le case popolari di Montenero di Bisaccia, descritta -con dovizia di particolari- dagli stessi condomini. Gli inquilini, infatti, hanno avuto modo di esporre in prima persona tutte le problematiche abitative, grazie all’incontro organizzato dal consigliere regionale Cristiano Di Pietro a cui hanno partecipato anche i consiglieri di minoranza del comune di Montenero: Margherita Rosati, Antonio D’Aulerio, Michele Borgia e Giuseppe Chiappini. Obiettivo della riunione nel circolo dell'Idv di Montenero di Bisaccia, è stato dunque quello di fare il punto della situazione, raccogliendo tutte le testimonianze necessarie per proseguire nell’attività istituzionale e risolvere nei fatti, non a parole, tutti i problemi, le carenze ed i disagi che da troppi anni caratterizzano le case popolari di Montenero. "Non è più tollerabile –ha esordito Cristiano Di Pietro- essere trattati in questo modo e continuare a ricevere promesse che puntualmente vengono disattese. Già Teresio Di Pietro, infatti, ci aveva rassicurati dicendo che presto avrebbe sistemato le cose; poi è arrivato un altro commissario, altri sopralluoghi, altre conferenze stampa, ma la situazione è sempre la stessa. E a farne le spese sono sempre le famiglie che vivono in condizioni di disagio insopportabile e che oltretutto si vedono costrette a pagare di tasca propria tutti quegli interventi che invece dovrebbero essere a carico dello IACP. Dopo aver interrogato Velardi e l’ex commissario Lepore, ho richiesto la relazione tecnica dell’ultimo sopralluogo per verificare che effettivamente siano stati riportati tutti problemi che ci avete segnalato, ma dopo più di un mese, non ho ancora ricevuto risposta. La mia proposta –ha proseguito l’esponente dell’Italia dei Valori- è quindi quella di mettere in campo una vera e propria sinergia tra inquilini e noi consiglieri in modo da far arrivare le vostre istanze sia al consiglio comunale di Montenero che a quello regionale. Come gruppo dell’Italia dei Valori un risultato concreto l’abbiamo già ottenuto, impegnando l’Assemblea Regionale a stanziare le risorse adeguate per tutti gli interventi necessari alla manutenzione delle palazzine, non appena ricevuta la relazione tecnica da parte dello IACP. Per questo motivo ho già scritto al neo commissario Di Falco, mettendolo subito al corrente della situazione irrisolta degli stabili di Montenero". Sganciare il canone di locazione dal reddito è stata un’altra proposta scaturita dal confronto pubblico, che ha prontamente ricevuto il plauso dei condomini; valutare l’ammontare dell’affitto in base al reddito è un meccanismo inesatto e ingiusto, per questo è necessario pensare ad una proposta di legge che definisca il costo di un alloggio secondo criteri equi ed oggettivi. L’Italia dei Valori, tramite il suo conigliere regionale, si farà carico di verificare se quest’istanza può essere definita in seno all’Assemblea Regionale oppure in altre sedi, considerando le implicazioni tecniche e legali che tale modifica comporta. Non è mancato il rimprovero al sindaco Travaglini che, in qualità di primo cittadino, ha il compito preciso di fare da tramite tra i cittadini e le istituzioni a livello regionale provinciale, con le quali ha sempre vantato un rapporto privilegiato grazie all’affinità politica. Ma dove sono i vantaggi di questa corsia preferenziale? Qui non si sono ancora visti! D’ora in avanti, quindi, compito dei consiglieri –regionale e comunali- sarà quello di farsi portavoce dei tanti condomini per sollecitare l’intervento degli organi competenti e verificarne l’operato.
ANNO VIII - N° 242 - DOMENICA 28 OTTOBRE 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
SPORT
30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | redazione@lagazzettadelmolise.it
Calcio serie D: L’Isernia a Macerata, l’Agnonese ed il Termoli giocano in casa
Grande partecipazione ieri sera alla presentazione della 39^ Su & Giù che ci sarà l’11 novembre
Cavalcare l’onda positiva e proseguire lungo il cammino intrapreso e che sta portando ai risultati sperati. L’Isernia non vuole fermarsi sul più bello e cercherà di fare il massimo per allungare la serie di risultati favorevoli. L’undici di mister Farina è reduce da tre vittorie consecutive che l’hanno rilanciato in classifica ma che, soprattutto, hanno ridato entusiasmo all’ambiente che si aspetta conferme da Artiaco e company che questo pomeriggio saranno attesi dal banco di prova più difficile, vale a dire la trasferta in casa della Maceratese che è reduce da due sconfitte consecutive che in qualche modo hanno intaccato l’avvio di stagione sorprendente. Il team marchigiano infatti è stato per diverse settimane in vetta alla classifica in solitaria ma gli ultimi risultati hanno fatto scivolare la Maceratese in zona play off a quota tredici punti e a quattro lunghezze di distacco dalla vetta. A PAG 21
Come ogni anno il mese di novembre a Campobasso è quello della Su e Giù. Anche questa volta è tornato puntuale l’appuntamento con la gara podistica più amata nel capoluogo, giunta alla trentanovesima edizione, ed organizzata dal Gruppo Sportivo Virtus di Campobasso con la collaborazione del Centro Sportivo Italiano ed il patrocinio della Regione Molise, della Provincia di Campobasso e del Comune di Campobasso. La manifestazione podistica nazionale non competitiva è aperta ad uomini e donne senza limiti di età, la gara infatti non prevede una classifica finale e tutti i partecipanti rientreranno in un'unica categoria pertanto lo spirito di partecipazione è tutt’altro che competitivo e finalizzato soprattutto al trascorrere insieme una giornata all’insegna dello sport, del divertimento e dell’aggregazione. La Su e Giù ama ogni anno vestirsi di nuove significati, così diventa quest’anno “La corsa del sorriso”. A PAG. 22
20
Sport
28 ottobre 2012
Seconda divisione - girone B La tragedia di San Giuliano sarà commemorata con un minuto di raccoglimento e con una t-shirt
Lupi, squadra esperta e ripartenze In campo per ricordare Gli Angeli Nell’affascinante sfida di Salerno mister Imbimbo dovrebbe rinunciare agli under L’AVVERSARIO
I CONVOCATI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18.
Iuliano Cattenari Marino Boi Minadeo Modica Candrina Rais D’Allocco Curcio Morante Mazza Bussi Esposito Santaguida Grillo Di Bartolomeo Sciarra
Perrone a caccia del record di Zeman
Boi e Iuliano
La rifinitura di ieri mattina non ha fornito indicazioni utili: mister Imbimbo ha fatto svolgere ai suoi una leggera sgambatura e pochi sono stati gli esperimenti. Prendiamo per buoni i segnali giunti dalle sedute del giovedì e del venerdì, nelle quali il trainer campano ha provato un undici senza under. Il tecnico, che tra l’altro ha lavorato due anni nelle giovanili della Salernitana, sembra essere intenzionato a giocarsi il penultimo bonus e mandare in campo una formazione esperta. Maggiormente predisposta ad arginare la superiorità di una squadra, quella di Perrone, che fa della fase offensiva la sua arma migliore. Il Campobasso ha preparato il match sulle ripartenze: squadra corta, ordinata in fase di non possesso e pronta a col-
pire in contropiede. I rossoblù dovrebbero schierarsi con un 5-4-1 in fase di non possesso, incline a diventare un 3-4-3 in transizione, con gli esterni, sia bassi che alti, che dovrebbero diventare dei jet sulle corsie laterali. Almeno queste le indicazioni della vigilia, ma non è detto che il trainer possa cambiare programmi alla vigilia dell’incontro. Iuliano, Marino e Minadeo hanno effettuato la rifinitura e dovrebbero essere regolarmente in campo. In porta andrà Iuliano, ex di turno e vero protagonista della gara con L’Aquila. La difesa sarà composta da Minadeo, Boi e Marino al centro, con Candrina e Modica a presidiare le corsie laterali. In mediana opereranno Rais e D’Allocco, mentre Bussi e Santaguida si sistemeranno
COSI’ IN CAMPO ALL’ARECHI ALLE 14.30 5-4-1
3 MODICA 4 CANDRINA
1 IULIANO
5 MINADEO
9 SANTAGUIDA
10 RAIS
11 MORANTE
8 D’ALLOCCO
6 BOI
2 CANDRINA
ALLENATORE: Imbimbo
7 BUSSI
SQUALIFICATI: -
INDISPONIBILI: Konate e Forgione ARBITRO: Bietolini di Firenze ASSISTENTI: Stasi e Lanotte di Barletta
sulle fasce e daranno manforte, all’occorrenza, all’unica punta Morante. Un Campobasso abbottonato che, però, non disdegnerà le ripartenze per provare il colpaccio sul campo più difficile del raggruppamento B. La Salernitana, dopo aver invertito rotta con mister Perrone, proverà a centrare il pokerissimo. Il Campobasso scenderà in campo anche per ‘Gli Angeli di San Giuliano’, visto che mercoledì ricorrerà il decimo anniversario della tragedia che colpì il Molise e in cui persero la vita 27 bambini e un’insegnante. La Lega ha fornito l’autorizzazione per il minuto di raccoglimento e per la t-shirt commemorativa che sarà indossata da tutti i giocatori rossoblù.
BERRETTI
I Lupetti battuti di misura a Benevento Nella sesta giornata di campionato la formazione Berretti del Nuovo Campobasso è scesa in campo all’antistadio Santa Colomba di Benevento. Nella trasferta campana è arrivata una sconfitta di misura per i Lupetti, 1-0 il risultato finale. I rossoblù di mister Carmine Rienzo erano reduci dalla vittoria sul Latina e dal pareggio con L’Aquila, quattro punti conquistati tra le mura amiche e unico bottino fino ad ora messo in cassaforte. Il Benevento invece sale a quota nove in classifica.
Profumo di record. Carlo Perrone non ne farà sicuramente un motivo di assillo, però ci proverà. Anche perché stavolta il presente mette davvero il tecnico romano nelle condizioni di incidere il proprio nome negli almanacchi granata. Lui, ovviamente, spera di farlo a fine campionato, con la promozione in Prima divisione, ma intanto ha l’opportunità di eguagliare uno speciale primato che condividono due allenatori del recente passato della Salernitana. E’ il record di cinque vittorie consecutive, che undici anni fa (torneo di serie B 2001/2002) fu per la prima volta di Zdnek Zeman. Proprio il boemo nella prima delle sue due avventure sulla panchina del cavalluccio marino piazzò il pokerissimo di successi di fila. Storia più o meno simile quella di Angelo Adamo Gregucci nella stagione 2004/2005: cinque successi consecutivi, anche per la Salernitana del “Greg”, interrompendo lo sciopero del tifo proclamato dagli ultras alla vigilia di un match interno con il Cesena e dando per un po’ l’impressione al popolo dell’ippocampo che quella squadra avrebbe potuto dare l’assalto alla serie A. Oggi, contro il Campobasso, Perrone avrà insomma l’opportunità di eguagliare i “filotti” di Zeman e di Gregucci e di superare, a proposito di storia e dei suoi “mostri sacri”, niente meno che Delio Rossi. Il profeta romagnolo ha visto fermare a quattro la propria serie-record di vittorie consecutive sulla panchina granata nella stagione 1993/1994. Oltre che profumo di record, qui c’è davvero profumo di storia. A Carlo Perrone farà soltanto piacere respirarlo a pieni polmoni. (Resport.it)
9^ GIORNATA
CLASSIFICA
ARZANESE - PONTEDERA AVERSA NORMANNA - CHIETI FONDI - MELFI GAVORRANO - FOLIGNO L'AQUILA - MARTINA FRANCA POGGIBONSI - BORGO A BUGGIA. SALERNITANA - CAMPOBASSO TERAMO - HINTERREGGIO VIGOR LAMEZIA - APRILIA
APRILIA PONTEDERA POGGIBONSI SALERNITANA MARTINA FRANCA CHIETI (-1) L’AQUILA GAVORRANO TERAMO ARZANESE AVERSA NORMANNA BORGO A B. MELFI FOLIGNO CAMPOBASSO (-2) VIGOR LAMEZIA FONDI HINTERREGGIO
PROSSIMO TURNO 4 novembre - ORE 14.30 APRILIA - POGGIBONSI BORGO A B. - L’AQUILA CAMPOBASSO - V. LAMEZIA CHIETI - TERAMO FOLIGNO - AVERSA N. FONDI - GAVORRANO MARTINA F. - HINTERREGGIO MELFI - ARZANESE PONTEDERA - SALERNITANA
22 17 15 14 14 12 12 11 11 11 10 7 7 6 5 5 5 3
21
Sport
28 ottobre 2012
Calcio serie D
L’Isernia non vuole arrestare la sua corsa La squadra di Farina, reduce da tre vittorie consecutive, proverà il colpaccio nell’ ostica trasferta di Macerata Cavalcare l’onda positiva e proseguire lungo il cammino intrapreso e che sta portando ai risultati sperati. L’Isernia non vuole fermarsi sul più bello e cercherà di fare il massimo per allungare la serie di risultati favorevoli. L’undici di mister Farina è reduce da tre vittorie consecutive che l’hanno rilanciato in classifica ma che, soprattutto, hanno ridato entusiasmo all’ambiente che si aspetta conferme da Artiaco e company che questo pomeriggio saranno attesi dal banco di prova più difficile, vale a dire la trasferta in casa della Maceratese che è reduce da due sconfitte consecutive che in qualche modo hanno intaccato l’avvio di stagione sorprendente. Il team marchigiano infatti è stato per diverse settimane in vetta alla classifica in solitaria ma gli ultimi risultati hanno fatto scivolare la Maceratese in
zona play off a quota tredici punti e a quattro lunghezze di distacco dalla vetta. Un’avversaria che dunque è a caccia del riscatto e che sicuramente non renderà la vita facile ai biancocelesti molisani che sanno di dover lottare con il coltello tra i denti per sperare
di portare a casa un risultato positivo. Quattro vittorie raccolte nel giro di dieci giorni, tra campionato e Coppa Italia, rappresentano un dato significativo. Per l’Isernia la brutta partenza d’inizio stagione sembra essere alle spalle. Il tecnico Francesco Farina, in tempi non sospetti, quando tutti vedevano nuvoloni neri all’orizzonte, aveva sostenuto che la sua squadra sarebbe venuta fuori tra ottobre e novembre. I numeri gli danno ragione ed il trainer campano spera che questi numeri continuino ad essere dalla parte dell’Isernia per la quale la partita di oggi è una sorta di “prova del nove” , un esame che i pentri vogliono superare a tutti i costi. Ad arbitrare l’incontro, con fischio d’inizio anticipato alle 14.30, sarà il fischietto pugliese Vito Mastrodonato della sezione di Molfetta. ANPA
L’Agnonese ospita il San Nicolò La vittoria di Recanati ha rimesso in pista l’Olympia Agnonese che, dopo il ko del derby, ha dato un segnale importante: la squadra fino ad ora è tra le meno imbattute del girone, tra i migliori attacchi ma soprattutto è tra le prime della classe non solo in classifica ma anche nel gioco espresso. Questo è il punto dal quale il tecnico Corrado Urbano vuole ripartire per riprendere la marcia positiva. Nel pomeriggio al Civitelle arriva il San Nicolò, avversaria scorbutica che sta vivendo il suo peggior momento e che per questo non ha nulla da perdere. Per gli abruzzesi la gara in altomolise rappresenta probabilmente l’ultima spiaggia o quasi per il suo tecnico, salito sul banco degli imputati, visto che le quattro sconfitte consecutive hanno relegato il San Nicolò in terz’ultima posizione in classifica, un risul-
tato inatteso visto anche la buona rosa a disposizione, impreziosita ultimamente dall’arrivo del bomber Mauro Ragatsu, attaccante ambito nella categoria. Il team abruzzese questo pomeriggio sarà proprio orfano in panchina di entrambi gli allenatori Edmondo De Amicis e Sandro Di Renzo, squalificati per due giornate, ma anche di uno dei giocatori più rappresentativi della squadra, vale a dire l’attaccante ex Campobasso Walter Piccioni fermato dal giudice sportivo per una gara. Corrado Urbano invece non potrà contare su capitan Orlando infortunato ma dovrebbe recuperare il jolly Litterio che non è però al top della condizione. Al Civitelle arbitrerà l’incontro Andrea Zingarelli della sezione di Siena. PA
GARE 9^ GIORNATA
CLASSIFICA
ANCONA- RECANATESE ASTREA- RC ANGOLANA CELANO- SAMBENEDETTESE CIVITANOVESE- FIDENE JESINA- AMITERNINA MACERATESE- ISERNIA O. AGNONESE- SAN NICOLO’ SAN CESAREO- VIS PESARO TERMOLI- CITTA’ DI MARINO
SAMBENEDETTESE SAN CESAREO VIS PESARO ANCONA O. AGNONESE ASTREA JESINA MACERATESE TERMOLI ISERNIA RENATO CURI AMITERMINA FIDENE RECANATESE SAN NICOLO’ CELANO CIVITANOVESE CITTA’ DI MARINO
PROSSIMO TURNO 10^ GIORNATA 4 nov ore 14.30 AMITERNINA – O.AGNONESE CITTA' DI MARINO - CIVITANOV. FIDENE - CELANO ISERNIA - JESINA RECANATESE - MACERATESE R.C. ANGOLANA - SAN CESAREO SAMBENEDETTESE - ANCONA SAN NICOLO' - ASTREA VIS PESARO - TERMOLI
17 17 17 16 15 14 13 13 12 12 10 8 7 6 5 4 4 3
Il Termoli riceve l’ultima della classe Seconda gara casalinga consecutiva per il Termoli. Dopo aver superato il Celano, mettendo a segno la seconda vittoria di fila, la squadra giallorossa vuole calare il “tris” e l’occasione per farlo è di quelle da non lasciarsi sfuggire, visto che al Cannarsa arriva il fanalino di coda del girone F, il Città Di Marino che fino ad ora ha raccolto, in otto gare, tre punti frutto di altrettanti pareggi, l’ultimo strappato in casa alla quotata Ancona (segnale questo che non deve di certo far dormire sonni tranquilli). Per la gara di oggi mister Giacomarro avrà a disposizione l’intero organico, eccezion fatta per il portiere under Imbimbo, operatosi in settimana alla mano e costretto a stare fermo per oltre un mese. Previsto dunque il debutto tra i pali dell’ultimo arrivato il classe 1992 Danilo Turco. Nelle fila dei laziali invece mancherà Simboli, appiedato per due giornate. Il tecnico giallorosso spera di sfruttare al meglio questa grande occasione: “Sappiamo che abbiamo la possibilità di vincere perché abbiamo qualità, abbiamo già una struttura importante nella squadra e dobbiamo sempre cercare di dare il massimo sapendo che il Marino arriva da un buon periodo dove ha cercato di dare fastidio anche all´Ancona e forse meritava anche di vincere. Sinceramente in casa stiamo facendo sempre bene, stiamo giocando a calcio e stiamo cercando di creare gioco per incamerare i tre punti e sono fiducioso anche per la sfida contro il Marino. Cercheremo di centrare la vittoria facendo una buona prestazione”. Al Cannarsa arbitrerà l’incontro Domenico Palermo della sezione di Bari. AP
22
Sport
28 ottobre 2012
L’EVENTO
Si è alzato il sipario sulla 39^ “Su e Giù” Ieri a Campobasso la conferenza di presentazione nella quale sono state, tra l’altro, illustrate due le novità che riguardano il percorso di gara Come ogni anno il mese di novembre a Campobasso è quello della Su e Giù. Anche questa volta è tornato puntuale l’appuntamento con la gara podistica più amata nel capoluogo, giunta alla trentanovesima edizione, ed organizzata dal Gruppo Sportivo Virtus di Campobasso con la collaborazione del Centro Sportivo Italiano ed il patrocinio della Regione Molise, della Provincia di Campobasso e del Comune di Campobasso. La manifestazione podistica nazionale non competitiva è aperta ad uomini e donne senza limiti di età, la gara infatti non prevede una classi-
fica finale e tutti i partecipanti rientreranno in un'unica categoria pertanto lo spirito di partecipazione è tutt’altro che competitivo e finalizzato soprattutto al trascorrere insieme una giornata all’insegna dello sport, del divertimento e dell’aggregazione. La Su e Giù ama ogni anno vestirsi di nuovi significati, così è diventata quest’anno “La corsa del sorriso”. È l’accessorio più bello che la kermesse podisica poteva rispolverare per questo compleanno ed è quello che la Virtus chiede di portare con se a tutti i partecipanti la mattina dell’11 novembre.
Il percorso si snoda per le strade cittadine e periferiche per una distanza complessiva di km 7,800 e quest’anno ci saranno due importanti novità che sono state illustrate ieri sera nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione. La prima riguarda il percorso che subirà una insolita (ma doverosa) deviazione presso il campo scuola di Fontanavecchia intitolato alla memoria di Nicola Palladino (l’anima di questa manifestazione), l’altra novità invece riguarda il traguardo: l’arrivo infatti è previsto davanti alla statua di San Giorgio, pa-
trono della città. In una sala della Costituzione della Provincia di Campobasso gremita si è parlato della manifestazione e di tutto quello che essa rappresenta. Nell’occasione si è tenuto anche il convegno intitolato “La forza dell’abbraccio”. La 39^ Su & Giù infatti è dedicata quest’anno alle disabilità. Naturalmente l’incontro ha rappresentato l’occasione anche per celebrare un anno di sport e assegnare premi e riconoscimenti ad atleti e persone che si sono particolarmente contraddistinti nella passata stagione sportiva. AP
Baket serie C regionale.
Basket giovanile.
Il Ripa pronto per il derby a Termoli
La Zampini al Jamboree Nazionale di Rimini
Dopo la sconfitta di domenica contro il Pescara Basket, uno dei quintetti che si propongono di diventare outsider del torneo, la Visure Online è chiamata ad affrontare in esterna l’Airino Termoli per il secondo dei quattro derby della stagione. Una squadra, quella guidata da coach Di Lembo, attrezzata per la vittoria del campionato: tre vittorie in altrettante giornate, il primo passo falso è arrivato lo scorso turno sul parquet di Campli dove è caduta per 78-70. La stagione in corso vede il ritorno nel roster adriatico del termolese doc Sciarretta, playmaker di categoria superiore e insieme ai soliti Bertinelli, De Sanctis e Ulano; è da registrare la presenza del giovene Aistis Keliauskas, che lo scorso anno con la casacca del Nereto ha fatto notare alla C Regionale le sue doti da realizzatore devastante. Di recente il team adriatico è stato infoltito dall’arrivo del pivot Zerini, tassello che mancava per perfezionare ogni reparto. Insomma, l’Airino si prospetta essere una squadra davvero dura da battere, ma d’altra parte si può dire che il Maccabi la conosca piuttosto bene. I ragazzi di Fabio Ladomorzi sul parquet del PalaSabetta cercheranno di fare una partita conforme alle loro caratteristiche, senza snaturarsi per la causa. I Satiri dovranno arginare Termoli in tutte le sue molteplici soluzioni, mettendolo in difficoltà quanto più possibile. L’infermeria gialloblu è vuota, saranno quindi tutti a disposizione per la gara che andrà in scena oggi alle 18 al PalaSabetta.
Grande soddisfazione per la Cestistica Campobasso che si sta distinguendo nella pallacanestro giovanile con risultati importanti E ‘ iniziata da oltre un mese l’attività giovanile per quanto riguarda la Cestistica Campobasso. La società del capoluogo di regione, con il passare degli anni, si sta distinguendo nel mondo della pallacanestro giovanile con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Un lavoro certosino fatto dalla società e dalla competenza dei tecnici che ha portato negli ultimi anni ad avere un incremento sempre maggiore di iscritti in seno alle varie squadre del settore giovanile. E non è un caso che da quando è incominciata l’attività, ci siano stati quasi novanta iscritti. Davvero non male, ma non è tutto. Le soddisfazioni sono tante anche in termini di risultati. In questi termini deve essere letta la convocazione di Giulia Zampini come conferma il responsabile del settore giovanile Mario Greco:” Tra i tanti risultati che stiamo ottenendo, c’è sicuramente da considerare la prima grande soddisfazione di quest'anno che è la con-
vocazione di Giulia Zampini (anno 2001) che rappresenterà il Molise al Jamboree Nazionale di Rimini che si terrà dal 26 al 28 ottobre Inoltre la stessa ragazza ha avuto la possibilità di prendere parte al clinic integrato minibasket-basket tenutosi il 23 ottobre a Ripalimosani”. Una bella soddisfazione, frutto di un lavoro certosino di squadra, a cui si deve aggiungere un altro obiettivo importante raggiunto proprio in questi giorni. E’ proprio Greco a raccontarlo: “Oltre alla convocazione di Giulia Zampini, va considerato come il nostro gruppo esordienti (anno 2001/2001) è stato a disposizione dell’allenatore Maurizio Cremonini, responsabile minibasket ITALIA, per una lezione di aggiornamento rivolta agli istruttori minibasket”. Se questi sono i risultati più lampanti, il compito della società è anche quello di promuovere la pallacanestro nelle scuole e nelle associazioni.
Oroscopo Ariete 21 mar - 20 apr
Toro 21 apr - 20 mag
Gemelli 21 mag - 21 giu
Cancro 22 giu - 22 lug
Leone 23 lug - 23 ago
Vergine 24 ago - 22 set
Bilancia 23 set - 22 ott
Scorpione 23 ott - 22 nov
Sagittario 23 nov - 21 dic
Capricorno 22 dic - 20 gen
Acquario 21 gen - 19 feb
Pesci 20 feb - 20 mar
Ariete - I favori astrali oggi sono tutti per voi e vi garantiscono una giornata praticamente perfetta. Il merito è soprattutto di una Luna generosissima: il notturno satellite entra infatti nel vostro segno. Finalmente torna il buonumore e subito vi sentite meglio, più energici. A volte la forza della psiche opera dei veri e propri portenti! Successi sportivi e sentimentali. Toro - Vi domandate se dovete dar seguito a un nuovo interesse culturale. E perchè no? Non rinunciate, trovate il tempo per soddisfare questo bisogno e imparare cose nuove. Effervescenza affettiva, nel senso che le relazioni vivono una fase d'intensa vitalità. Rallentate i ritmi, non forzate con lo sport, evitate gli ambienti troppo chiusi, rinunciate al fumo o diminuite le sigarette. Gemelli - La Luna vi sorride e si da un gran da fare per regalarvi una giornata davvero piacevole e anche poco impegnativa. L'unico punto dolente di una situazione altrimenti impeccabile sono i rapporti sentimentali, molto tesi. La fase di nervosismo che state attraversando potrebbe spingervi a un'alimentazione disordinata e anche eccessiva. Cercate di moderarvi. Cancro - I sogni finiscono all'alba come pure l'appoggio lunare, che da oggi si fa solo un ricordo e vi lascia in mezzo al guado a masticare amaro. Tornate alla realtà, alle prese con la solita quotidianità che da tempo reclama la vostra attenzione. Intesa perfetta con la persona del cuore. La vostra affinità è totale: merito di Venere in ottimo aspetto al vostro segno. Leone - Interessi culturali in primo piano, per non parlare poi di una gran voglia di organizzare qualcosa per rendere più piacevole la giornata. Ma fate attenzione a non trascurare il settore familiare, che sta attraversando un periodo abbastanza delicato. Intuitivi, sensibili e brillanti, grazie ai favori di Marte e della Luna, in molti vi metteranno gli occhi addosso.
AGENDA
Scorpione - Se di recente avete operato qualche cambiamento nella vostra vita, potreste essere assaliti dai dubbi: non siete più tanto sicuri della scelta fatta. Inutile perdere tante energie pensando al passato. Piuttosto, datevi da fare per migliorare il presente. Il vostro stato di salute viaggia tra continui alti e bassi, colpa della discontinuità con cui vi occupate del vostro benessere. Sagittario - Ottime notizie per voi. Con la Luna che prende a stazionare in un favorevolissimo segno di Fuoco, le vostre quotazioni guadagnano punti. Allegria e buonumore saranno i protagonisti indiscussi della vostra giornata: non perderete un colpo! Anche se non siete in vena di dare ascolto al partner, che reclama solo un po' d'attenzione, lasciatevi andare. Il resto verrà da sè. Capricorno - Dovete affrontare una prova a livello familiare? Niente paura, una volta capito che di una prova si tratta, sfodererete tutta la vostra grinta e tutto il vostro sangue freddo, superando vittoriosamente ogni difficoltà. Col partner storico ravviverete il rapporto di coppia, inventando nuove magie e nuove alchimie per stare bene insieme. Problemi elettici e di acqua. Acquario - La sfera affettiva sarà al centro della benevolenza dei pianeti: l'intesa e la comunicazione vi permetteranno di creare nuove affinità. Per i single saranno possibili novità. Una moderata attività sportiva vi aiuterà a mantenere un buon autocontrollo emotivo e nervoso. Se vi è possibile, date la preferenza a sport di squadra o ad attività da praticare, comunque, in squadra. Pesci - La Luna abbandona il segno per trasferirsi in Ariete e voi rimanete spiazzati. Come reagire? Raccogliendo le idee e organizzandovi al meglio. Occhio alle spese eccessive: il vostro conto in banca, in questo momento, non ve lo permette. In amore, cercate nuove emozioni a tutti i costi, finendo con l'ignorare quanto di bello già avete. Così, siete perennemente insoddisfatti.
AUTOBUS
Numeri utili CAMPOBASSO Farmacia di turno
ISERNIA Farmacia di turno
AZIENDA TRASPORTI MOLISANA spa
CASTIGLIONE Via XXIV Maggio, 14 Tel. 0874.65105
DI GIROLAMO Rampa Mercato Tel. 0865.50625
Tel. 0874.64744 - 0874.65050 - Fax 0874.629847
CARUSO (di appoggio) Corso V. Emanuele II, 69 Tel. 0874.415360
Ospedale Veneziale centralino 0865.4421
Ospedale Cardarelli centralino 0874.4091
Municipio Tel. 0865.50601
Municipio 0874.4051
Stazione Ferroviaria Tel. 0865.50921
Stazione Ferroviaria Tel. 892021
Per maggiori informazioni consultare il sito:www.atm-molise.it TERMOLI-CAMPOBASSO-ROMA
Taxi 0874.311587-92792 Soccorso Aci 803116 TERMOLI Farmacia di turno CARUSO - Via Delle Querce, 1/F - Tel. 0875.751898 PARAFARMACIA DI LENA - Tel. 0875.707976 c/c La Fontana (sempre aperta, anche sabato e domenica, orario continuato)
TERMOLI-CAMPOBASSO-FIRENZE Il prolungamento per PERUGIA, SIENA e FIRENZE si effettua solo il LUNEDÌ, MERCOLEDÌ E VENERDÌ ESCLUSO FESTIVI
Ospedale San Timoteo centralino 0875.71591 Municipio 0875.7121 Stazione Ferroviaria Tel. 0875.706432 Capitaneria di porto Tel. 0875.706484
Meteo
Vergine - E' vero che Marte e Giove vi guardano di traverso, come è anche vero che Venere e Marte vi sostengono, tifano esplicitamente per voi. Non avete motivi per recriminare. A ben valutare i movimenti planetari, nel cambio ci guadagnate! In amore, puntate pure in alto: non fallirete. Per i single, avventure e flirt. Vibranti emozioni per chi è stabilmente in coppia. Bilancia - Se fino a ieri vi lamentavate dell'andamento piatto delle vostre giornate, oggi, a causa dell'ostilità lunare, potreste già rimpiangerlo. Inconvenienti e grane sono l'unica cosa di cui disporrete in abbondanza. Quanto alle soluzioni, invece... pochi gli stimoli, come anche il desiderio di passare del tempo in compagnia del partner. E' il momento di riflettere: non rinviate oltre.
ORARI
Campobasso Mattino Pomeriggio
VENAFRO-ISERNIA-BOIANO-CAMPOBASSO TERMOLI-RIMINI-FORLI’-IMOLA-BOLOGNA IL SERVIZIO È SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDÌ - MERCOLEDÌ - VENERDÌ
Sera Notte Isernia
Termoli Mattino
Mattino
Pomeriggio
Pomeriggio
Sera
Sera
Notte
Notte
CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
TRENI CAMPOBASSO-TERMOLI Partenza Arrivo 06:00 07:42 06:48 08:34 09:40 11:15 12:20 14:11 14:15 15:50 17:18 19:08 17:40 19:30 18:30 20:12 21:00 23:00
TERMOLI-CAMPOBASSO Partenza Arrivo 05:49 07:38 06:49 08:24 12:17 13:58 13:17 15:00 15:00 16:39 16:17 17:53 17:30 19:21 18:40 20:30 20:48 22:38
CAMPOBASSO-ISERNIANAPOLI Partenza IS Arrivo 05:17 06:07 07:53 06:28 07:33 09:22 13:16 14:13 16:13 14:15 17:25 18:00 19:04 21:00
NAPOLI-ISERNIACAMPOBASSO Partenza IS Arrivo 04:56 07:35 08:35 05:20 07:55 08:35 12:11 14:09 15:20 12:43 16:01 14:10 15:57 16:58 14:29 17:30 17:11 19:02 20:00 19:30 21:28 22:25
CAMPOBASSO-ISERNIAROMA TERMINI Partenza IS Arrivo 05:52 06:47 08:53 07:15 08:19 10:14 08:33 09:35 11:40 14:20 15:15 17:19 17:01 17:55 19:54 19:30 20:39 22:54
ROMA TERMINI-ISERNIACAMPOBASSO Partenza IS Arrivo 06:15 08:17 09:15 09:15 11:16 12:13 14:08 16:21 17:26 14:40 17:52 19:00 17:08 19:43 20:44 19:02 21:09 22:00 20:08 22:03 22:55
CAMPOBASSO-TERMOLI 4,35 - 6,15 (festivo) - 6,30 - 7,00 - 7,45 - 8,05 (anche festivo) 11,00 (anche festivo) - 12,35 (anche festivo) - 13,45 - 14,10 (anche festivo) - 14,15 - 16,00 - 17,10 (festivo) - 17,20 - 18,05 - 19,55 20,35 (anche festivo)
TERMOLI-CAMPOBASSO 6,05 - 6,10 (festivo) - 6,30 - 6,50 - 7,45 - 8,15 - 8,30 (festivo) - 10,00 12,40 - 13,45 - 14,00 (anche festivo) - 14,10 - 16,05 (anche festivo) 16,20 - 17,10 - 18,40 (anche festivo) - 19,40 - 20,00 - 22,05 (festivo) 22,10 (anche festivo)
NON SI EFFETTUA ALCUN SERVIZIO NEI GIORNI: CAPODANNO- PASQUA - 1° MAGGIO E NATALE
& Blob edizioni presentano
IL MOLISE NEL VENTENNIO FASCISTA di Giuseppe Saluppo la prima organica ricostruzione della storia della nostra regione durante il periodo fascista “Una ricostruzione piana, organica, completa, ricca di notizie inedite che ci consentono di entrare nel vivo di storiche decisioni politiche che hanno avuto effe i dire i non solo sul destino della nostra gente ma anche dell’Italia intera”. Dalla prefazione di mons. Gabriele Teti
336 pagine € 19,90
Per acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Gorizia, 42 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00
Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo
tel. 0874.438918 - commerciale@lagazze adelmolise.it