ANNO VIII - N° 244 - MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.438918 - Fax 0874.318087 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno ai volontari degli “Angeli”
L'Oscar del giorno lo assegniamo a tutti quei volontari che nei giorni del terremoto in Molise, esattamente dieci anni fa, riuscirono ad essere presenti e vicini alle popolazioni maggiormente colpite dal sisma. Di quanti lavorarono alacremente a San Giuliano di Puglia nel tentativo di strappare quante più vite dalle macerie della scuola Jovine. A distanza di dieci anni il pensiero va proprio a loro che seppero testimoniare vicinanza e solidarietà in uno dei momenti più drammatici della vita della regione. Oggi è doveroso dedicare a tutti loro il nostro Oscar.
Il Tapiro del giorno a Pasquale Colarusso
SANITÀ Il Tapiro del giorno lo diamo all'assessore allo sport del Comune di Campobasso, Pasquale Colarusso per la chiusura del palazzetto di Vazzieri. È stata la commissione di vigilanza a prescrivere una serie di correttivi all'impianto che l'amministrazione non ha mai fatto nonostante tre anni fa terminarono i lavori di ristrutturazione dello stesso. Ancora una volta l'assenza di una vera politica sportiva del Comune porta a questo risultato con negativi risvolti per quelle società che ancora credono di onorare lo sport e la stessa immagine della città.
In Consiglio regionale l’ultimo tentativo per approvare il Piano A PAG. 5
REGIONE
Iorio pronto alla nuova sfida “Mi ricandido per l’autonomia del Molise” A PAG. 3
POLITICA
Di Pietro rigetta le accuse di Report “Solo bugie e falsità” A PAG. 2
TAaglio lto
2 31 ottobre 2012
Report: Di Pietro all’attacco l'Idv,a rilanciare la questione: "Sono assolutamente certo" che Di Pietro preciserà, ma "ora serve un congresso straordinario" perchè "i partiti leaderistici" non funzionano più. Donadi si dice certo che a breve arriverà un chiarimento da parte del leader Idv. "Il Di Pietro che ho visto nell'intervista a 'Report' non corrisponde all'immagine della persona con cui ho lavorato fianco a fianco per 15 anni. Sono convinto che chiarirà ". Del resto, spiega, "si tratta di fatti vecchi e mai provati". Donadi spera che si sia trattato di un errore, magari dovuto "allo stile incalzante della trasmissione. Spero che nelle prossime ore Di Pietro precisi e cancelli quell'immagine imbarazzante, balbettante e incerta" che si è vista durante l'intervista
a 'Report'. Ma, aggiunge quindi il capogruppo a Montecitorio, a prescindere "da questa mia fiducia", il tempo "dei partiti leaderistici è finito, occorre un rinnovamento" e ora serve "un congresso straordinario o un
Intanto il capogruppo dell’IdV alla Camera Donadi chiede un congresso straordinario “I partiti leaderistici non funzionano più”
"Freccia del Molise, CampobassoRoma. Treno delle 14.20. Su una fermata della tratta, una giovane mamma appena salita a bordo con un biglietto di Seconda Classe e il suo piccolo neonato in braccio si volta alla ricerca di un posto a sedere ma nota che in Seconda non ce n'è alcuno (come spesso accade su questo treno). La Prima Classe, a contrario, è vuota. Allorché la giovane donna, rispettosa delle regole, si siede su un piccolo e scomodo sgabello a scomparsa nello spazio antistante la porta (zona quindi esposta a correnti, data la posizione), certamente
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Sui treni molisani non regna nemmeno più la cortesia poco conveniente soprattutto per il neonato. Circa un minuto dopo il Capotreno si avvicina alla donna, la quale chiede con garbo quale sia la differenza da pagare per poter trascorrere il viaggio in Prima (completamente vuota) che le possa dunque garantire una sistemazione più adatta e sicura per il bambino. Il Capotreno le risponde: "signora, lei ha già un posto a sedere per cui non perdiamo tempo, ha un biglietto di Seconda, si accontenti del posto che ha". Gelo. Gli altri passeggeri, stupiti, increduli dinanzi tale risposta, intraprendono un contenzioso di massa contro il Capotreno che, irremovibile, non ne vuole sapere, non ascolta: lui rispetta la legge, gli articoli, le regole, lui rispetta le parole. Così, non
trovando alcuna risoluzione al problema di fronte lo scoglio del testardo Capotreno, pienamente solidali alla giovane mamma, i passeggeri del treno fanno in modo da farla sedere su una poltrona in Seconda, sacrificando la propria comodità durante il viaggio e mettendola a disposizione di una persona che ne avesse maggior necessità. Chiamasi "solidarietà". Morale, se ancora non risulti sfacciatamente chiara (per il resto lascio a vs. conclusioni): qui non si sta parlando di un capriccio di una persona, o di una donna che vuole imbrogliare qualcuno (il Capotreno) o qualcosa (la società Trenitalia). Qui si parla di una madre, di un neonato e di passeggeri generosi e soli-
dali. Qui si parla di un Capotreno dai pericolosi paraocchi che egli scambia per legge, lasciando nessuna importanza ad un minimo di valore morale, etico, civile che possa contraddistinguerlo e denominarlo come "essere umano", creatura nobile da provare sentimenti più di ogni altro essere vivente. Freccia del Molise, CampobassoRoma, fine della corsa: oggi, su questo treno si è descritta a tutto tondo la nostra doppia Italia, quella di quei passeggeri, ma purtroppo anche quella del Capotreno. Lungi da me fare accuse a questa categoria di lavoratori (che a contrario stimo) perché, fortunatamente, ci sono Capotreni e Signori Capotreni." LB
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Questa la lettera che ci è giunta in redazione da un nostro lettore in merito alla situazione che si verifica spesso sui treni molisani quando viaggiano pieni e non c'è la possibilità di utilizzare i posti vuoti in prima classe.
altra forma di confronto democratico". "E' mia profonda convinzione che il modello dei partiti leaderistici come Pdl, Udc, Fli e altri, compreso l'Idv, sia ormai superato e non più in grado di dare risposte adeguate ai problemi del Paese. Occorre un profondo rinnovamento oppure questi partiti saranno fisiologicamente superati, spazzati via. Io vorrei avere l'orgoglio di stare in un partito che riesce a promuovere dal suo interno questo cambiamento". Come? "Penso a un congresso straordinario o a un'altra forma di confronto democratico interno che innesti una marcia veloce verso il cambiamento, altrimenti la macchina rischia di incepparsi".
L E T T E R E
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L E T T E R E
CAMPOBASSO. Dopo la trasmissione shock di Report di domenica scorsa, Antonio Di Pietro minaccia querele e pubblica sulla rete tutte le sentenze di condanna dei suoi diffamatori e il relativo risarcimento in denaro in suo favore, disposto dai competenti Tribunali per ogni diffamazione subita. “Fino a ieri sera – scrive Di Pietro sul suo sito internet - non sapevo di essere, addirittura, proprietario di una cinquantina di case. Anche se, continuando con queste ripetute diffamazioni, prima o poi, a quel numero potrei anche arrivarci, grazie ai risarcimenti di coloro che mi hanno diffamato e continuano a diffamarmi tutti i giorni. Stiamo parlando, infatti, di diversi milioni di euro, alcuni peraltro già da me incassati, a cominciare da quell’importo di 400 milioni di lire (a cui ne seguirono molti altri di diversi soggetti) che, sin dal lontano 1997, mi consegnò la Società Europea di Edizioni di Paolo Berlusconi”. Un atto che sembrerebbe mettere all’angolo tutte le accuse contenute nella trasmissione televisiva di Milena Gabanelli, intanto dentro il partito sembra avanzare una richiesta di cambio di passo. E’ Massimo Donadi, che già la scorsa estate era stato protagonista di un'inedita dialettica interna nel-
Pubblica le sentenze di condanna dei suoi diffamatori e i risarcimenti in denaro
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3 31 ottobre 2012
La campagna denigratoria dei miei oppositori ha influito sulla decisione dei giudici
“Sono pronto a ricandidarmi. Devo portare a termine il mandato che mi è stato sottratto” di Anna Di Matteo CAMPOBASSO. Il giorno dopo la sentenza di annullamento delle elezioni da parte del Consiglio di Stato il presidente della Regione Michele Iorio è di nuovo in trincea. Presidente come si sente, qual è il suo stato d’animo? “Sono pronto ad affrontare la nuova campagna elettorale. Superata la delusione iniziale mi sono rimesso subito al lavoro”. Si aspettava una sentenza di questo tipo? “No. Non me l’aspettavo”. Perché? “Ero convinto che i formalismi, per altro non dimostrati sino in fondo, potessero essere non tenuti in considerazione in modo da consentire al Molise di avere quattro anni di stabilità e di governo”. Alla luce della decisione assunta dai giudici, cosa pensa dell’uscita del ministro Cancellieri? Secondo lei conosceva già la sentenza? “Non credo… Non lo so e poco mi interessa, per la verità. Se lo sapesse o meno lo sa solo lei. Ha detto di no e bisogna crederle”. Presidente, lei pensa che la campagna denigratoria portata avanti da alcuni organi di stampa nei confronti suoi e del suo governo possa in qualche modo aver influenzato i giudici del Consiglio di Stato? “Tutti i magistrati sono uomini. Vivono, si informano… Io credo che la campagna denigratoria messa in atto nei miei confronti, con grande capacità da parte dei miei oppositori, ab-
Il presidente della Regione, Michele Iorio, commenta l’esito della sentenza del Consiglio di Stato bia fatto leggere di un Molise che è diverso da quello che noi conosciamo e soprattutto abbia pesantemente offeso la dignità di chi si preoccupava tutti i giorni di governare processi difficili e di trovare le soluzioni migliori per i problemi del Molise”. Lei ha annunciato di volersi ricandidare. “Mi ricandido ma non per il quarto mandato. Io mi ricandido perché il mandato mi è stato sottratto da formalismi che non condivido. Ho vinto le elezioni e voglio assolutamente completare questo terzo mandato”. Con quale spirito? “Con il solito spirito di disponibilità al lavoro, di concretezza, di serietà nell’affrontare i problemi e questa volta con un argomento in più, che ritengo fondamentale: difendere le ragioni del Molise dalle aggressioni di politicanti e filosofi che non hanno nulla a che vedere con la storia del nostro Molise e con la prospettiva futura”. Cosa si sente di dire ai suoi oppositori? “Stanno esprimendo soddisfazione e questo è il gioco delle parti, ma credo che non ci siano personaggi alternativi e credibili che possano rappresentare né una linea politica, né una prospettiva per il Molise. Ci sono solo personaggi in cerca di visibilità e di posti di potere ampiamente conosciuti dai molisani ed io credo che dal confronto, ancora una volta, uscirò vincente”.
I molisani si troveranno di nuovo a dover scegliere tra Michele Iorio e Paolo Frattura? “Questo non lo so. Sicuramente Michele Iorio ci sarà”. Per quanto riguarda il centrodestra, qual è la situazione? Il rapporto con gli alleati? “I rapporti sono sempre stati ottimi con tutti ed io credo che non ci siano ragioni perché non si possa continuare questa esperienza, magari rendendola più forte, più robusta e raccogliendo anche le istanze della società civile che in qualche modo possano essere utili per fare di questa prossima legislatura una legislatura davvero costituente”. Secondo indiscrezioni si andrà a votare nei primi mesi del 2013. Nel frattempo cosa succederà alla Regione? La Giunta ed il
Non mi aspettavo questa sentenza. Ero convinto che certi formalismi potessero essere superati
Il Consiglio regionale e la Giunta resteranno in carica per portare a termine quello che è stato avviato
Consiglio regionale resteranno in carica? “Credo di sì. Vedremo quali sono le norme. Ora siamo di fronte ad una sentenza definitiva quindi ci sarà tutta la procedura che la legge prevede per arrivare e nuove elezioni. Intanto gli organi dovranno rimanere in carica per garantire la continuità necessaria per non far subire danni ai cittadini,ai programmi impostati ed agli obblighi che abbiamo con il governo centrale e con l’Europa. Dovremo fare tutto quello che c’è da fare nell’interesse esclusivo del Molise”. Bisognerà fare la riforma elettorale… “Questo dipenderà dalla volontà del Consiglio, dei partiti. Mi pare che finora non ci sia ancora una proposta chiara di riforma”. Si tornerà a votare per un Consiglio di venti consiglieri più il presidente? “Io penso di sì. Il nuovo Consiglio regionale sarà composto di ventuno eletti”.
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4 31 ottobre 2012
La questione. In regione non trova soluzione il problema legato allo smaltimento
CAMPOBASSO. Quanto accaduto, di recente, a Riano in provincia di Roma per la realizzazione della discarica dei rifiuti urbani, rischia di ripercuotersi in varie parti del territorio italiano, Molise compreso. In regione, infatti, insistono sette discariche che raccolgono 122mila tonnellate di rifiuti. La verità è che bisogna guardare alla previsione di un impianto di smaltimento capace di riciclare i rifiuti, produrre composti e ottenere energia elettrica a impatto zero, facendo guadagnare amministrazioni e cittadini. Diversamente non finirà mai la tarantella “discarica a te, no discarica a me” che innesca solo una guerra tra poveri. Il più sfortunato otterrà in cambio una discarica sul proprio territorio, il che equivale a una grossa buca piena zeppa di rifiuti indifferenziati o differenziati. È evidente che qualcosa non funziona. Su questa problematica c’è bisogno che si apra un grosso dibattito, altrimenti si rischia come al solito di fregarsene democraticamente dei cittadini e fargli calare qualsiasi decisione irresponsabile, con l’unico obiettivo di arricchire qualcuno a discapito dei comuni e dei territori. Così non si va da nessuna parte. Non si risolve nulla. I metodi per smaltire i materiali senza dover presentare costi salatissimi ai cittadini ci sono. Cambiamento culturale e certezze normative dovranno essere gli elementi per invertire in sistema. Passo importante e de-
Il fatto. Sono oltre 122mila le tonnellate annue di immondizia conferite in sette discariche
Rifiuti urbani, un piano tutto da riformulare Le assemblee.
Api e Acem per rilanciare le piccole aziende
terminante è l’introduzione della raccolta spinta porta a porta, unico sistema in grado di raggiungere in breve tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70% di rifiuto differenziato che in Molise è ancora troppo basso. In contemporanea si dovranno necessariamente inserire iniziative di intervento pubblico di attività di compostaggio comunale (il compostaggio è un pro-
cesso di trasformazione di scarti organici, la cosiddetta frazione umida dei rifiuti solidi urbani, in una biomassa, detta “compost” che ha svariati usi biodegradabili), realizzare piattaforme per il riciclaggio e il recupero dei materiali, in modo da reinserirli nella filiera produttiva. Diversamente, si corre il rischio che a saltare sia l'intero sistema di raccolta e smaltimento rifiuti.
CAMPOBASSO. Presso la sede dell'Acem, si sono svolte le assemblee annuali dei soci dell’Api Molise (Associazione della Piccola e media Industria) e dell’Acem (Associazione Costruttori Edili del Molise). La Presidente dell’Api Vittoria Beccia ha relazionato sulle attività svolte dall’Api: i corsi sul Sistri, i corsi finanziati dal Fapi, la protesta sull’aumento dell’Irap, la collaborazione con la Camera di Commercio per la formazione degli imprenditori sul ricambio generazionale e la continuità d’impresa che ha visto la stessa Presidente Beccia relatrice a Venezia, i seminari sulla “manovra Monti”, la sottoscrizione con Cgil, Cisl e Uil dell’accordo sulla decontribuzione dei premi di produttività, la convenzione sulla mediazione camerale e l’incontro per l’illustrazione del pacchetto anticrisi regionale, la collaborazione con Equitalia Molise ed altre numerose iniziative portate avanti a beneficio degli associati. Quindi, il Presidente dell’Acem ha riferito delle tante attività svolte dall’Associazione degli edili: seminari sul DURC e sulle SOA e convegni sugli appalti pubblici e sulle difficoltà psicologiche degli imprenditori a causa della crisi, la collaborazione con l’Inps provinciale del capoluogo e l’impegno sui ritardi nei pagamenti alle imprese.
Il caso. Lo scioglimento del Consiglio apre gli interrogativi
Dimensionamento scolastico, crollano le certezze CAMPOBASSO. Il ministero della Pubblica istruzione intende proseguire nella riduzione di scuole che hanno l’autonomia. Il taglio di oltre 1.000 scuole autonome e l’impossibilità di assegnare stabilmente dirigenti scolastici ad altre 1.100 scuole “sottodimensionate” colpiscono duramente l’organizzazione del servizio scolastico e la sua qualità. La regione Molise, insieme alla Campania ed alla Sicilia, ha il primato di non aver provveduto al dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Si è assistito all'azione, spesso in forma dilatoria. per non affrontare alla radice il problema. In Molise, infatti, delle attuali 82 sedi d‘autonomia scolastica, solo 42 rispettano i parametri previsti dalla legge 183/2012. Occorrerebbe, secondo tale norma, accorpare le altre 40 scuole per ridurne 18. Alla fine
del percorso, le istituzioni scolastiche molisane dovrebbero passare dalle attuali 82 a 64. Un notevole ridimensionamento che, stante la situazione attuale, contribuirà a mettere in ginocchio la scuola molisana. Lo scioglimento del Consiglio regionale potrebbe portare, ora, a non individuare per tempo le necessarie soluzioni ai problemi sul tappeto. L’inerzia della regione, infatti, nonostante le sollecitazioni, le rilevazioni e le proposte fatte dalle parti, sta generando problemi seri per quanto riguarda la gestione di questa fase transitoria. Chi dirigerà le scuole sotto dimensionate? Quali dirigenti avranno diritto al cambiamento di incarico? Esisteranno ancora le reggenze? Che fine faranno i DSGA delle scuole sotto dimensionate? Si brancola nel buio.
Ma soprattutto il presidente Santoro ha lanciato il messaggio di puntare sulle politiche nazionali anche in virtù della sua recente elezione alla Vice presidenza dell’Aniem, per uno snellimento del sistema delle rappresentanze ed una riforma del sistema contrattuale, tali da rimettere l’imprenditore al centro delle Associazioni e soprattutto per aprire un varco alle imprese dell’Acem nell’ambito del mercato degli appalti tramite la rete, se sarà approvata l’ammissione alle gare dei contratti di rete. Il Presidente Santoro ha manifestato anche l’impegno a livello nazionale sulla materia creditizia, riferendo di aver incontrato a Modena il Presidente Monte Paschi Profumo.
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5 31 ottobre 2012
La questione. Nel pomeriggio Il fatto. Tocca alla politica Il caso. Si tratta dell’ultima in agenda il piano di settore procedere prima che arrivino possibilità per approvare per il riordino i provvedimenti del commissario la riorganizzazione funzionale
Sanità, ora tocca al Consiglio CAMPOBASSO. Non più rinviabile un Piano di riorganizzazione che si ponga come obiettivo generale l’esplicitazione del percorso in atto di riorganizzazione e ammodernamento del Servizio Sanitario Regionale, nel rispetto del mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, diretto a favorire la riqualificazione delle risposte assistenziali garantite alle persone. Tocca farlo al Consiglio regionale, in riunione sull'argomento nel pomeriggio, prima che ci pensino i commissari. Per giungere a questo risultato bisogna pensare a una generale riorganizzazione strutturale dei macrolivelli assistenziali (area dell’assistenza collettiva; area dell’assistenza sanitaria distrettuale; area dell’assistenza ospedaliera) e all'innovazione del Servizio sanitario regionale. In Molise la rete dei presidi, pubblici e privati, che erogano assistenza ospedaliera è in larga parte ancora frutto di scelte effettuate negli anni ’80 ed è stata solo in parte riordinata negli anni ’90 per tenere conto
L’intervista.
CAMPOBASSO. E’ un Molise che dovrà avere la capacità di autoriformarsi per non scomparire quello teorizzato da Domenico Di Lisa, ex consigliere regionale con Verdi e Comunisti Italiani tra il 2002 ed il 2006 ed un passato da dirigente nel Pci – Pds, oggi sindaco di Roccavivara che lunedì scorso insieme a Gigino D’Angelo, Sindaco di Montefacone del Sannio e Domenico Santorelli, Sindaco di Trivento, ha presentato a Campobasso il “Manifesto del Molise Prossimo Futuro”, un documento che, oltre a sollecitare la classe politica molisana, mette a nudo con perizia la necessità di avviare un processo di cambiamento della società molisana dettata dai processi economici e politici in atto. “Abbiamo voluto ribadire – spiega Di Lisa – la necessità di un profondo riequilibrio, individuando e selezionando da subito un nuovo ceto politico, e con strumenti democratici, una vera e nuova classe dirigente, in grado di interpretare una coraggiosa svolta nella politica molisana, fino al punto di scelte impopolari per l’immediato, ma lungimiranti ed indispensabili per il futuro. Quello che chiediamo è una rottamazione seria, non legata all'anagrafe ma alla competenza e alla capacità di immaginazione: il sistema
dell’evoluzione degli indirizzi tecnicoscientifici che hanno guidato lo sviluppo dell’assistenza ospedaliera nei paesi industrializzati. In carenza, poi, di un Piano sanitario regionale la rete dei presidi, pubblici e privati, che erogano assistenza ospedaliera si è altresì sviluppata in modo non organico ed equilibrato sul territorio. In particolare la distribuzione dei posti letto tra le varie specialità presenta lacune ed esuberi non solo a livello regionale, ma soprattutto nelle singole aree territoriali. Ecco perchè diventa necessario procedere alla concreta realizzazione di una rete di strutture e presidi ospedalieri in grado di coniugare efficacia delle risposte assistenziali, accessibilità ai servizi in tutto il territorio regionale, efficienza nell’impiego delle risorse. Da qui una puntuale riorganizzazione della rete ospedaliera all’interno della Regione basata sull’esigenza di prevedere la distribuzione regionale delle specialità cliniche in base al rispettivo tasso atteso di ospedalizzazione e al
conseguente bacino potenziale di utenza, articolandone l’attivazione sul territorio secondo il livello di diffusione da perseguire. Ma anche per procedere, ove è prevista una riduzione dei posti letto per acuti, alla loro trasformazione in posti letto post acuzie (riabilitazione e lungodegenza) e alla conseguente riconversione delle attività, a garanzia di una più appropriata assistenza a favore del paziente e per sviluppare il governo clinico degli ospedali su base dipartimentale, al fine di coordinare la gestione sanitaria delle strutture omologhe o appartenenti alle macro-articolazioni delle discipline (area medica, chirurgica, materno-infantile, servizi) o complementari, in base alla articolazione e al numero delle specialità presenti nell’azienda sanitaria. Sono dei punti qualificanti per una concreta riorganizzazione del Servizio sanitario regionale che, ormai, non è più rinviabile. G.D.I.
Un Molise sobrio ed essenziale
Presentato a Campobasso il Manifesto del Molise Prossimo Futuro. Di Lisa “Rompere il modello Iorio anche nel centrosinistra”
consolidatosi in tanti anni ha infatti schiacciato molte potenzialità di ventenni e trentenni che sono già vecchi per come interpretano e praticano la politica.” Di Lisa, mi permetta ma il Molise non ha conosciuto altri modelli se non quello che conosciamo. Come uscirne? “Occorre superare una volta per tutte la logica clientelare. Per fare questo occorre un progetto che affronti il problema dei problemi – la creazione di posti di lavoro – e scardini una logica politica che non ha usato il lavoro come strumento di liberazione e realizzazione dell’uomo e del cittadino ma come arma di ricatto che nega il diritto di scelta e di cittadinanza. Un progetto che espliciti l’organizzazione dei servizi (salute, scuola, trasporti, organizzazione istituzionale, cultura, pubblica amministrazione) in funzione esclusiva della salvaguardia dei diritti degli utenti, ponendo fine al clientelismo per premiare i meriti, le capacità, l’impegno.” Le politiche nazionali e comunitarie, intanto, sono mutate. Come possiamo inter-
pretare meglio tali politiche che rischiano di mettere a rischio la stessa esistenza del Molise? “Innanzitutto occorre uscire dalla logica dell’accattonaggio nei confronti del Governo nazionale e tagliare gli sprechi enormi che esistono per liberare risorse utili allo sviluppo e al lavoro. Fino ad oggi abbiamo assistito all’insipienza di una classe dirigente che non ha saputo fare scelte lungimiranti che oggi presagiscono il superamento della stessa autonomia regionale. Oltre a tagliare le spese della politica occorre tagliare i diversi livelli istituzionali per farli ritornare in ambiti essenziali e sobri, arrivando ad assottigliare anche un mastodontico organico regionale, chiaramente, senza licenziare nessuno. Non aver fatto quelle scelte in tempo utile, oggi ti espongono al rischio cancellazione. Sulla sanità, per esempio, si è perso tempo utile dietro ad inutili campanilismi. Occorreva chiudere qualche ospedale per privilegiare la medicina territoriale. Oggi gli ospedali li stati chiudendo lo stesso, per imposizione governativa, ma non hai organizzato la medicina sul territorio.” La sentenza del Consiglio di Stato riporta il Molise ad una nuova sfida elettorale. Cosa ne pensa?
“Mi fa specie la reazione del presidente Iorio. Dovrebbe ricordarsi che grazie ad un ricorso e ad una sentenza analoga riuscì a buttare giù Giovanni Di Stasi che pure aveva vinto le elezioni. Dovrebbe ricordare che i vizi formali in campo elettorale sono sostanza. Adesso c’è la possibilità di liberarsi di Michele Iorio ma per fare questo occorre liberarsi una volta per sempre dallo iorismo, inteso come pratica politica assorbita in parte dal centrosinistra perché il berlusconismo prima e lo iorismo poi, hanno fallito non a causa del giudizio etico, morale, politico espresso dalla società ma solo perché sono venute meno le risorse attraverso le quali si è alimentato un sistema fatto di piccoli e grandi privilegi, di sprechi finalizzati alla creazione e mantenimento del consenso.” Dopo la sentenza si parla di primarie, qual è la sua opinione? “Prendo atto che Paolo Frattura, ad un anno dalle primarie, chiede nuovamente di andare alle primarie per individuare il candidato del centrosinistra. Chiede dunque una rileggittimazione ulteriore. A questo punto vorrei sapere chi, in questo anno, lo ha delegittimato.” MO
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7 31 ottobre 2012
Il presidente Iorio
Momenti che nessuno potrà cancellare “V'hanno momenti nella vita, la cui rimembranza, sebben lontana, continua a vivere ed ingigantirsi per così dire nella memoria, e per quanto strani siano gli eventi della vita, quella rimembranza conserva il posto che vi ha preso”. Così un padre della Patria, Giuseppe Garibaldi, in le “Memorie”. Quello di oggi è appunto un tributo alla memoria dei singoli e a quella di tutti di un fatto che ha sconvolto la vita di genitori, fratelli, mariti, figli ma anche di concittadini o più semplicemente spettatori del grande villaggio globale creato dai mezzi di comunicazione che raccontarono quell’evento con lunghe dirette e appassionati servizi giornalistici. Sono trascorsi 10 anni da quel tragico 31 ottobre del 2012 quando la Jovine crollò e privò di un futuro in questo mondo 27 bambini e la loro maestra. Tutti fummo segnati per sempre da quelle immagini. Da quel momento la vita di ciascuno cambiò e il dolore dei congiunti divenne anche il nostro, tracimando e propagandandosi in chi si sentì ad un tratto compartecipe di quella disperazione. Il dovere della memoria per chi resta è anche il mezzo, come qualcuno dice, per riflettere l’immagine di chi abbiamo perso. Oggi dunque con questa memoria ricordiamo, meglio rivediamo, quei 27 bambini e la loro insegnante. Ancora una volta giuriamo di voler lavorare, ciascuno per le nostre piccole e grandi responsabilità, per far si che ciò non abbia più a ripetersi. Ci impegniamo ancora una volta affinché quel sacrificio non sia stato inutile. Pesa quella domanda, rivolta a tutti dal figlio della maestra Ciniglio, nel corso di una trasmissione televisiva, che chiedeva che cosa è cambiato dal quel 31 ottobre 2002, cosa è davvero mutato rispetto alla sicurezza nelle scuole. Una domanda giusta a cui si può dare parziale risposta perché ciascuno può dar conto di quanto ha potuto fare in questi anni. Certo abbiamo pianto ancora gli studenti di L’Aquila, o i lavoratori dell’Emilia Romagna periti in un terremoto. Ancora si è parlato di quanto non fatto. Molto si poteva e si doveva ancora fare. Nel piccolo questa terra, il Molise, ha saputo avviare un programma che ha visto rendere sicure, dal punto di vista sismico, praticamente tutte le scuole della regione. Una scelta compiuta con responsabilità da una classe politica che non ha indugiato nel destinare tutti i fondi disponibili, magari levandoli da altri progetti, per far si che le scuole fossero un luogo di protezione dei bambini e di chi vi lavora. C’è ancora da fare, inutile dirlo, ma forse la terra natale di quei 27 bambini e di quella maestra li ha saputi onorare attivando le più idonee iniziative per scongiurare il ripetersi di quella tragedia, quantomeno nei modi e nelle forme in cui essa si generò. Se oggi dunque il Molise è la regione d’Italia con il più alto numero di scuole sicure lo si deve a quel sacrifico di quegli innocenti. Magra consolazione ma purtroppo questo è il Paese in cui tante tragedie restano senza seguito. Concludo invitando oggi, alle ore 11.32, tutte le scuole e le istituzioni di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, a ricordare con un minuto di silenzio questo momento, a tributare rispetto e onore a quei ragazzi e alla loro insegnante. Per loro evitiamo la nenia delle polemiche, dei dibattiti interminabili su cosa si è fatto e su cosa si doveva fare, abbandoniamo le contrapposizioni. Siamo uniti nel vivere un dolore che è di ogni molisano.
Il ricordo degli Angeli a dieci anni dal 2002 CAMPOBASSO. "Sono trascorsi 10 anni dal terremoto in Molise che provocò il crollo della scuola elementare Jovine in cui, il 31 ottobre 2002, persero la vita 27 bambini e una maestra. Tuttavia nulla è cambiato: almeno un terzo delle nostre scuole è ancora in condizioni di insicurezza, soprattutto nel sud del Paese e solo un quarto è in regola con tutte le certificazioni di sicurezza, a cominciare da quella di agibilità statica che mancava anche nella scuola di San Giuliano". A sostenerlo è Cittadinanzattiva in base ai dati del X Rapporto sulla sicurezza delle scuole. Lesioni strutturali in una scuola su dieci, distacchi di intonaco in una su cinque, muffe ed infiltrazioni in una su quattro; la manutenzione è ridotta al lumicino, tanto che ad esempio nel 45% delle scuole monitorate sono stati richiesti interventi strutturali, ma in oltre la metà dei casi l’ente proprietario non è mai intervenuto. “Una situazione che ci preoccupa da dieci anni e sui cui chiediamo, anche in ricordo delle vittime della scuola Jovine, al Governo e alle istituzioni di intervenire perchè nessuno debba sentirsi insicuro a scuola”, ad affermarlo Adriana Bizzarri, responsabile della Scuola di Cittadinanzattiva che oggi sarà a San Giuliano per la Giornata della memoria organizzata dal
Napolitano “Un pensiero ancora impresso nella coscienza del Paese”
Per Cittadinanzattiva bisogna ancora lavorare molto perché tutte le scuole vengano messe in piena sicurezza Comitato delle Vittime. “Il Ministero porti alla luce l’Anagrafe dell’edilizia scolastica che aspettiamo da almeno tredici anni al fine di avere il quadro, dettagliato sulle condizioni delle nostre scuole, istituto per istituto. Gli Enti locali non aspettino oltre, a cominciare dalle certificazioni di sicurezza e dall’effettuare i controlli periodici sugli istituti di loro competenza. Chiediamo, inoltre, in questo momento di crisi economica, di consentire ai cittadini di partecipare alla grande opera di messa in sicurezza delle scuole, come tra l’altro stanno già ampiamente facendo con i contributi c.d. volontari, approvando il ddl sulla destinazione dell’8Xmille all’edilizia scolastica”.
Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ritenuto inviare un messaggio al sindaco di San Giuliano di Puglia, Luigi Barbieri. "Dieci anni fa, a seguito del tragico evento sismico, la comunità di San Giuliano di Puglia e' stata profondamente ferita da quell'evento e in particolare dal tremendo crollo della scuola Francesco Jovine, che suscitò la profonda emozione dell'intera nazione. Il doloroso ricordo dei 27 bambini e dell'insegnante che persero la vita, ancora impresso nella coscienza del Paese, impone alle istituzioni il massimo impegno per ga-
rantire la continuità di politiche di intervento per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. In questa triste ricorrenza, nel rinnovare la mia affettuosa vicinanza ai familiari delle vittime, rivolgo un particolare pensiero ai loro compagni di scuola che, coinvolti nell'evento che ne ha segnato profondamente il percorso di crescita, hanno saputo esprimere in questi anni un impegno e una forza d'animo straordinari. Con questi sentimenti di profonda partecipazione sono vicino a tutta la cittadinanza di San Giuliano di Puglia".
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Campobasso
31 ottobre 2012
Il programma.
Caduti, unità nazionale e Forze armate: le celebrazioni a Campobasso CAMPOBASSO. E’ stato presentato il programma delle iniziative per la commemorazione dei Caduti, per il giorno dell’Unità nazionale e per la giornata delle Forze Armate. L’annuncio arriva dalla prefettura di Campobasso, dal comando legione Carabinieri Molise, con la collaborazione della Regione Molise, della Provincia e del Comune di Campobasso, dell’Ufficio scolastico regionale, delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e delle associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il programma prevede per la giornata del 2 novembre: Campobasso – Viale della Rimembranza, partenza corteo verso il sacrario del
castello Monforte (ore 9 e 45); Campobasso – sacrario del castello Monforte celebrazione messa in suffragio dei Caduti di tutte le Guerre e nelle operazioni di sostegno alla pace (ore 10). Il 3 novembre, invece, a Campobasso in piazza Vittorio Emanuele si svolgerà la manifestazione Caserme Aperte mentre il 4 novembre alle 10e 30 in piazza Pepe ci sarà il corteo che arriverà in piazza della Vittoria per la solenne cerimonia commemorativa con l’alzabandiera, la deposizione delle corone al monumento ai Caduti, la lettura dei messaggi ufficiali ed i discorsi celebrativi .
Il monito del presidente della commissione regionale anticorruzione
Molise al voto, i giovani facciano la propria parte
di Vincenzo Manusacchio Un bel po’ di anni fa Martin Luther King predicava che un giorno bianchi e neri avrebbero frequentato le stesse scuole e condiviso molte cose della vita insieme e per queste sue affermazioni veniva additato come un folle. La verità è che solo coloro che sono abbastanza pazzi da credere di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero. Il segreto sta nell’essere lungimiranti e nel volere fortemente ciò in cui si crede (volli, sempre volli, fortissimamente volli). Ora il Molise (la mia terra, in cui sono restato e per la quale ho sempre cercato di costruire qualcosa di buono
soprattutto per i giovani) tornerà al voto e io credo che spetta soprattutto ai giovani investire su se stessi; spetta ai giovani cambiare questa Regione, impegnandosi per dar vita ad una nuova classe dirigente seria e onesta. Per le mie esperienze di vita e di studio, sia in Italia che all’estero, sono convinto che dovranno essere i giovani a dover portare i valori della legalità e della meritocrazia al primo posto nella rigenerazione del nuovo Molise. Con le nuove elezioni ci troviamo di fronte ad una scelta: trascinarci sul sentiero tracciato da questa classe politica - nell’ambito della quale alcuni rappresentanti, da troppo tempo siedono negli scranni della Regione oppure incamminarci coraggiosamente per la via della libertà, la via della democrazia, la via del rinnovamento. Mai come in questo momento il Molise è chiamato di nuovo a fare i conti con le colossali inadempienze storiche che gli impediscono una piena presa di coscienza del proprio ruolo. L’elenco delle sfide da affrontare e risolvere è lungo, quasi angosciante. C’è un problema di unità. C’è un problema di preservazione delle regole. C’è un problema di separazione tra interessi privati e interesse pubblico.
C’è un problema di ceto politico mediocre e autoreferenziale. C’è un problema di politica industriale. C’è un problema di priorità nelle politiche delle istituzioni scolastiche e formative. C’è un problema di misure previdenziali e di incentivi a favore delle famiglie più disagiate. C’è un problema di difesa dell’ambiente e di salvaguardia di tutto il territorio regionale. C’è un problema di cultura, di ricerca, e di tecnologia. Ma per affrontare queste sfide c’è bisogno di un cambio di passo decisivo e radicale. Occorre una classe politica nuova, seria, onesta, preparata e lungimirante; e, ancora di più, di una società civile cosciente e attiva che dia il proprio contributo in termini culturali e valo-
riali. La nostra terra necessita di un nuovo umanesimo politico e sociale, di una riscoperta di quella vocazione all’impegno civile e a quel senso di responsabilità collettiva nei confronti della società che è andato in gran parte smarrito. Solo così potremo avere una politica delle idee e non delle ideologie, della convinzione e non del consenso, del confronto e non dello scontro; una politica che riscopra la forza costruttiva del dialogo in vista di un Molise migliore, più moderno e più giusto, all’insegna del merito, della trasparenza e della legalità. In questa durissima battaglia credo che un ruolo di primo piano non potrà non essere svolto dai giovani.
Confetti rossi Presso l’Università degli Studi del Molise ha conseguito la laurea in Scienze Motorie Luca Battista.Questo ragguardevole traguardo è stato la conclusione di un percorso di studi sempre al meglio dei risultati scolastici, raggiunti con grande impegno e spirito di sacrificio. Orgogliosi, ti auguriamo di vivere una professione ricca di soddisfazioni e consona alle tue aspettative. La tua famiglia
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Campobasso
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A palazzo San Giorgio.
Hanno fatto le ore piccole la notte scorsa in consiglio comunale. All’attenzione degli inquilini di palazzo San Giorgio c’era il bilancio di previsione 2012, passato, alle 3 del mattino, con 23 voti a favore, 6 contrari e 1, quello di Pietro Maio, che ha preferito non prendere parte alla votazione. La seduta, tra le molte critiche del centrosinistra, soprattutto per l’aumento dell’Imu e il tardivo arrivo in aula del documento, è stata il banco di prova più importante dell’anno per il sin-
Passa a maggioranza il bilancio di previsione Con 23 voti a favore il sindaco ha superato lo scoglio Colagiovanni: ha dimostrato di avere i numeri per governare
daco Gino Di Bartolomeo “che ha così confermato – come ha detto Salvatore Colagiovanni - di avere i numeri necessari per continuare a governare la città”. E che adesso, incassata la fiducia dei suoi, potrà pensare a restituire il favore attraverso l’allargamento della giunta che dovrebbe passare (a meno che - come vi raccontavamo anche ieri – non si tratti di un bluff) da 6 a 10 assessori. Un bilancio da quasi 92 milioni di euro, definito “tecnico” dallo stesso assessore al ramo, Aldo De Benedittis, che per giustificare l’innalzamento delle aliquote Imu Aldo De Benedittis (su prima e
seconda casa) si è parato dietro i minori trasferimenti dello Stato e della Regione, come pure i debiti dell’amministrazione “da cui non potevamo prescindere”. C’è poi il
problema decreti: “Il governo – ha detto ai microfoni di Teleregione Molise – ha emanato innumerevoli novità e se avessimo approvato il bilancio sei mesi fa avremmo do-
vuto apportare modifiche ogni 30 giorni”. Questa mattina, intanto, è stata convocata la conferenza dei capigruppo. AD
La statistica della Cgia di Mestre. Nelle grandi città un sindaco su due (precisamente il 49,4% del campione preso in esame) ha deciso di non aumentare l’aliquota base dell’Imu sulla prima casa. Altri 35 primi cittadini (pari al 43,2%), invece, hanno deciso di alzarne l’aliquota, mentre ci sono 6 realtà comunali (pari al 7,4% del totale) che faranno sicuramente felici i proprietari che vivono in queste città: le amministrazioni comunali di Trieste, Biella, Nuoro, Vercelli, Lecce e Mantova hanno deciso di abbassare l’aliquota base che, ricordiamo, sulle prime case è pari al 4‰. Le statistiche, elaborate dall’ufficio studi della Cgia di Mestre, sono il risultato di una indagine effettuata su un campione di 81 Comuni capoluogo di provincia. Le delibere prese in esame per rilevare le aliquote e le detrazioni da applicare sulla prima casa sono state “recuperate” dal sito internet del Dipartimento delle Finanze. I dati sono aggiornati al 26 ottobre 2012: cinque giorni prima della scadenza entro la quale tutti i Comuni dovranno deliberare l’aliquota Imu per calcolare la seconda rata (*)
Imu, 1 sindaco su 2 non l’ha aumentata che dovremo pagare entro la metà del prossimo mese di dicembre. “Visto che il 76,3% delle famiglie italiane sono proprietarie dell’abitazione in cui risiedono – segnala Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre – l’Imu è vissuta con ansia, vuoi per le ristrettezze economiche in cui vivono gran parte dei contribuenti italiani, vuoi per il fatto che negli ultimi 4 anni l’imposta sulla prima abitazione non era dovuta. Ora, che quasi tutti i Comuni hanno deliberato l’aliquota da applicare sulla prima casa, 18 milioni di famiglie italiane stanno ricominciando a fare i conti per capire quanto dovranno pagare di saldo entro il prossimo 16 di dicembre”. Per una abitazione di tipo civile A2 (vale a dire una tipologia abitativa media che si interpone tra gli immobili economici e
quelli signorili) i più “colpiti” dall’Imu sulla prima casa saranno i torinesi: la seconda rata costerà mediamente 718 euro che farà salire l’imposta complessiva annua a 1.055 euro. Segue Genova, con una seconda rata pari a 561 euro che porterà l’imposta complessiva annua a toccare i 902 euro. Sul terzo gradino dei più tartassati dall’introduzione dell’Imu troviamo i proprietari di prima casa di Bologna: pur versando una seconda rata di 440 euro, il versamento complessivo raggiungerà gli 879 euro. Al di là degli aumenti di aliquota apportati da queste Amministrazioni comunali, sull’importo da pagare incide molto la rendita catastale media presente in queste città. Quest’ultima, strettamente legata al valore economico dell’immobile, è quel parametro che determina la base imponibile sulla quale si applica
l’Imu. “Nonostante quasi tutti i Comuni abbiamo ormai deliberato l’aliquota Imu – conclude Giuseppe Bortolussi della Cgia –
la situazione non è ancora definitiva. Il Governo si è riservato la facoltà di variare l’aliquota base addirittura entro il 10 dicembre 2012: solo 6 giorni prima del termine del pagamento del saldo. E’ da augurarci che a ridosso della scadenza non ci venga richiesto un ulteriore ritocco che metterebbe ancor più in difficoltà i magri bilanci delle famiglie italiane.”
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Campobasso
Domenica a San Giovanni Rotondo.
I coristi molisani ‘incantano’ i pellegrini Oltre mille tra coristi e pellegrini molisani hanno animato la santa messa di domenica scorsa a San Giovanni Rotondo. Celebrazione officiata dal vescovo di Trivento, Antonio Santucci, e musicata dal coro polifonico molisano InCanto nell’ambito del progetto ‘San Pio chiama i cori del Molise’. Si tratta di un’iniziativa, patrocinata dalla presidenza della Regione Molise, dall’arcidiocesi di Campobasso-Bojano, dalle due Province e dai comuni di provenienza dei vari cantanti confluiti nel grande coro InCanto, che punta a far conoscere la regione al di fuori dei confini territoriali, mettendo in risalto il talento e la fierezza del popolo molisano. Al termine della messa, il grande coro ha guadagnato il centro della chiesa nuova di San Giovanni Rotondo, e mentre il presidente dell’associazione, Tiziana Martinelli, presentava ad un affollato e meravigliato pubblico la corale, l’ensemble diretto dal Sabina Mascia, si è esibito con il Panis Angelicus di C.
Mascia: “Senza il loro talento il coro non esisterebbe” Martinelli: “L’unione fa la forza” Frank (voci soliste e coro) per terminare in un’ esplosivo Cantate Dominino di V.Miserachs che ha emozionato tutti i presenti. Durante la funzione la corale ha eseguito musiche di di Miserachs, C.Frank, Zardini, Impagliatelli e Frisina . L’InCanto, diviso nella quattro sezioni (soprani, contralti, tenori e bassi), si componeva di 286 elementi provenienti dai paesi della provincia di Cam-
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pobasso ed Isernia e ha eseguito brani del repertorio liturgico particolarmente apprezzati dal pubblico presente, composto da molisani e da pellegrini in visita al santuario e provenienti da tutte le parti d’Italia. “Il grazie più sincero - ha commentato il maestro Mascia al termine della giornata –va a tutti i coristi. Senza di loro il coro non esiterebbe. Il vero InCanto sono le loro splendide voci”. “L’ottima collaborazione e sinergia tra me ed i responsabili scelti tra il coro – ha chiosato Martinelli – mi ha permesso di organizzare al meglio la giornata e di garantire al coro un’adeguata accoglienza. L’unione fa la forza!”
Il commento del presidente Iorio.
Legare tanti cori in un percorso culturale e religioso comune “Sono molto fiero e orgoglioso di questo coro – ha detto il presidente della Regione, Michele Iorio che ha voluto partecipare personalmente all’evento insieme ai presidenti delle Province e ai sindaci interessati - di chi lo ha preparato e di chi lo ha accompagnare proprio qui sulla tomba di un grande santo che conosceva il Molise per esserci stato in più occasioni. Credo che proprio Padre Pio, che ha conosciuto i valori di questa nostra terra e la spiritualità che esprime, sia contento di questa esecuzione che dà praticamente il via ufficiale ad un progetto, quello di legare insieme tanti cori provenienti da diverse realtà del Molise, in un percorso culturale, sociale e religioso condiviso e con larghi orizzonti”. Prima della Santa Messa il presidente Iorio, insieme alle altre istituzioni presenti, è stato ricevuto dal rettore del santuario di San Pio, fra Francesco Di Leo, e da Mons. Antonio Santucci già vescovo di Trivento e che ora svolge presso il complesso religioso di San Giovanni Rotondo attività di confessore, conferenziere e pubblicista. Ad ambedue il presidente ha donato una copia del “Chronicon Vulturnense” a testimonianza dell’antica tradizione cristiana del Molise. Il presidente Iorio quindi ha voluto far dono al presidente dell’associazione “Molise InCANTO”, Tiziana Martinelli, e al direttore del Grande Coro polifonico, Maestro Sabina Mascia, in rappresentanza di tutti i coristi partecipanti all’evento, della medaglia ufficiale della Regione Molise che commemora la sua autonomia.
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Campobasso
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La denuncia dell’associazione che chiede l’intervento di tutti i parlamentari molisani per far approvare il disegno di legge del senatore Ferrante (Pd)
Parco del Matese, Legambiente: la proposta resta ferma al palo CAMPOBASSO. “Sono passati poco più di due anni da quando, il 3 agosto 2010, il senatore Francesco Ferrante presentò la proposta di istituzione del Parco nazionale del Matese. Da allora tutto tace. Non sono bastate le pressioni del comitato promotore e le iniziative di valorizzazione del territorio matesino per svegliare la classe dirigente dal torpore in cui versa”. E’ l’amaro commento della sezione molisana di Legambiente che, in una nota, ha rispolverato la questione diventata ineludibile nel momento in cui si vuole salvaguardare la biodiversità dell’area molisana. “Come ripetuto più volte il massiccio del Matese, già in parte protetto sul versante campano da un Parco regionale, manca infatti di tutela sul versante molisano, nonostante le straordinarie ricchezze naturalistiche che, opportunamente valorizzate, potrebbero divenire un’opportunità di sviluppo, anche economico, per le popolazioni locali. Un Parco nazionale che unisca il versante molisano con quello campano, può essere, insomma, un’occasione unica di sviluppo per un territorio sempre più marginale rispetto alle principali rotte e direttrici di sviluppo territoriale. Il Matese è fondamentale anche per sostenere la salvaguardia dell'orso e l’espansione della sua distribu-
zione; la specie, che un tempo era diffusa in tutta la zona ad est degli Appennini dalle Marche alla Puglia, è ritenuta in stato critico di conservazione e ad oggi è in espansione con un numero di 80-100 esemplari e si è irradiata marginalmente anche in Molise, Lazio e Marche. Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nel Piano nazionale per la biodiversità, individua il Matese come Area prioritaria per la conservazione della biodiversità. A tal proposito è importante evidenziare che du-
rante l'undicesima Conferenza delle Parti della Convenzione sulla diversità biologica (Cop11), tenutasi in India dall’8 al 19 ottobre, i Paesi hanno concordato di raddoppiare entro il 2015 le risorse per la tutela della biodiversità. Quindi mentre in Italia continuano i tagli al personale ed ai bilanci già esangui dei parchi nazionali e regionali e delle aree marine protette, in India in un documento approvato anche dal nostro Paese si legge che ‘i governi mondiali hanno deciso di aumentare il finanziamento a sostegno di azioni per fermare il tasso di perdita della biodiversità’, e che ‘i paesi sviluppati (tra cui l'Italia) hanno deciso di raddoppiare i fondi per sostenere gli sforzi degli Stati in via di sviluppo verso il raggiungimento degli obiettivi della biodiversità concordati a livello internazionale, e gli obiettivi principali del Piano strategico per la biodiversità 2011-2020’. Si salva la biodiversità solo con le aree protette. Per questo, secondo noi e` importante l’approvazione del disegno di legge che intende istituire il Parco nazionale del Matese tra Molise e Campania e auspichiamo che un' iniziativa di legge così importante venga sostenuta da tutta la rappresentanza parlamentare molisana, non solamente dai senatori Di Giacomo ed Astore.
L’iniziativa.
A Ferrazzano è di scena la biodiversità L’associazione Arca sannita ha lavorato al primo orto sinergico del Molise con centinaia di bambini, agricoltori, allevatori e uomini di cultura FERRAZZANO - Giornata da ricordare per i ferrazzanesi e per il Molise tutto. Il piccolo comune a due passi da Campobasso è diventato la sede dell’Arca Sannita che lì ha creato il primo orto sinergico del Molise. Centinaia di bambini delle quinte elementari e delle medie delle scuole Petrone e Colozza, decine di agricoltori ed allevatori, forestali, uomini di cultura, hanno preso parte, in un teatro stracolmo, alla giornata conclusiva della settimana dedicata alla biodiversità. Un appassionato incontro tra studiosi ed alunni, tra esperti ed agricoltori molisani, che ha avuto dell’incredibile. Una partecipazione attenta e volitiva, ha permesso ai
relatori, tra cui il professor Pilla dell’Unimol, Alessandra Capocefalo, bravissima archeologa di Ferrazzano, Franco Valente, Michele Tanno, di esprimere tutto il loro valore e la loro passione per questa terra, il Molise, molto spesso dimenticata, come lo sono i frutti presentati nel convegno e riscoperti dall’Arca Sannita. L’assessore al ramo, Angela Fusco Perrella, ha ripercorso quanto dal suo assessorato promosso e realizzato. Un bellissimo incontro che ha visto protagonista la biodiversità ed i prodotti biologici e non solo. L’arte, la storia, la cultura raffigurata in agricoltura e con l’agricoltura, con i frutti e con le biodi-
versità. Per suggellare tale esperienza, l’azienda artigiana Gianfagna di Civitacampomarano ha distribuito il famoso dolce tipico di Civita con ripieno di mosto cotto e miele a marchio Deco. Un incontro che ha visto anche momenti di pura commozione quando si è intonato l’inno di Mameli prima della consegna della chiave della sede dell’Arca Sannita a Ferrazzano da parte del sindaco Vincenzo Fratianni e del coordinatore dei Borghi d’Eccellenza del Molise, Maurizio Varriano, che ha suggellato un importantissimo risultato, ripetiamo, quello dell’orto sinergico, primo nel Mo-
lise. Moderatore della bellissima giornata, Antonio Cerio, consigliere comunale e provinciale, che nel salutare la platea, ha rimarcato l’azione dell’amministrazione comunale nel perseguire obiettivi di crescita attraverso tali manifestazioni e tali propulsive iniziative.
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Isernia
31 ottobre 2012
Il fatto. I dati emergono dal rapporto Ecosistema urbano di Legambiente
Isernia al 91esimo posto per qualità legata all’ambiente Isernia si classifica al 91/mo posto nel rapporto ''Ecosistema Urbano'', posizionandosi tra i peggiori capoluoghi di provincia in graduatoria nazionale, mentre Campobasso si colloca in 48/ma posizione. Il rapporto e' stato presentato a Venezia. In particolare, Isernia fa registrare performance negative per la capacita' di risposta delle amministrazioni locali e la raccolta differenziata che, con le perdite d'acqua, e' tra i punti critici anche di Campobasso. Una "brusca e preoccupante battuta d'arresto delle politiche ambientali urbane", con l'inquinamento atmosferico che torna a crescere nei capoluoghi italiani, la media delle polveri sottili che passa da 30 a 32 microgrammi per metro cubo, mentre aumentano, da 27 a 37, i giorni dell'anno in cui l'ozono scavalca i limiti di legge. Questo il quadro che emerge dalla XIX edizione di "Ecosistema Urbano", il rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore sullo stato di salute ambientale dei 104 capoluoghi di provincia italiani. In base
Una brusca e preoccupante battuta d’arresto all'indagine, presentata stamani a Venezia, passano da 6 a 17 le città dove si registra un valore medio annuo di polveri sottili superiore al limite dei 40 microgrammi per metro cubo. Tra i peggiori centri urbani Verona, Milano, Torino e Monza. Risultati non buoni anche per la densità automobilistica, 63,8 auto ogni 100 abitanti, mentre i cittadini compiono in media
83 viaggi all'anno su bus, tram e metro, contro gli 85 del precedente rapporto. Fanno eccezione per l'alto numero di utenti dei mezzi pubblici le grandi città come Venezia, Roma e Milano. Restano stazionari i consumi di acqua potabile, 164 litri a testa ogni anno, e l'efficienza della depurazione, che dall'86% arriva all'88%. Nessun miglioramento per la dispersione
Qualità agroalimentare, l’impegno degli allevatori
‘Allevamenti, prodotti tipici e sicurezza alimentare: il ruolo dell’Associazione degli allevatori del Molise e della veterinaria pubblica nell’analisi del rischio sanitario’: questo il tema della tavola rotonda organizzata per oggi, alle ore 9.30 presso l’hotel ‘Il Duca del Sannio’, ad Agnone. Il programma della giornata prevede: i saluti da parte del sindaco di Agnone, Michele Carosella, del presidente e del vicepresidente regionale dell’Ara, Giuseppe Porrazzo, e Giovanni Monaco, nonché dell’assessore regionale alla Sanità, Filoteo Di Sandro. A introdurre e moderare i lavori sarà il presi-
dente dell’Ara Molise, Francesco D’Orsi. Interverranno: Basilio Scocchera, dirigente del Servizio Veterinario Asrem di Agnone, Serena Montagnaro della facoltà di Medicina Veterinaria dell’università Federico II di Napoli e Mauro Di Muzio, dirigente del Servizio Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell’assessorato regionale alla Sanità del Molise. Chiuderà i lavori l’assessore regionale all’Agricoltura, Angela Fusco Perrella. In chiusura di giornata, alle ore 13,30 ci sarà infine una degustazione di prodotti tipici molisani.
idrica, ma salgono a 56 le città in cui un terzo dell'acqua immessa negli acquedotti si perde prima di raggiungere i rubinetti. Sul fronte dei rifiuti, si riduce la produzione dei solidi urbani (20 chili in meno a testa) e aumenta la raccolta differenziata, che passa dal 31,97% al 37,96% a fronte però di un obiettivo normativo del 60%.
L’interrogazione.
Di Giuseppe: “Inconcepibile il caso della Camelot” VENAFRO. “Il tempo passa è tutto resta tristemente uguale, come per la situazione delle scuola di Venafro. Sono passati dieci anni dal terremoto che ha colpito il Molise il 31 ottobre del 2012 e nulla si è fatto per garantire ai ragazzi il loro diritto allo studio, un diritto sancito dalla nostra Costituzione!”. - così l'On. Anita Di Giuseppe, componente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza della Camera dei deputati “A Venafro, l'edificio scolastico di via Colonia Giulia fu dichiarato inagibile, gli alunni furono trasferiti in una struttura che doveva essere meramente temporanea, il campo 'Camelot'. Purtroppo si sa, in Italia non esiste niente di più definitivo del provvisorio, cosi da dieci lunghi anni le cose sono rimaste immutate. Oggi ci sono 5 sezioni dell'infanzia che contano 118 bambini, e 11 classi della primaria con altri 202 alunni, quindi in totale 320 ragazzi, che sono ospitati nel campo 'Camelot' e vivono il disagio di una struttura inadatta allo svolgimento delle lezioni”. - prosegue la dipietrista “Per me è veramente inconcepibile che la scuola pubblica italiana sia ridotta così male, questa è una vicenda che non può più rimare tale, di conseguenza le istituzioni competenti devono intervenire urgentemente”. - conclude l'On. Di Giuseppe -.
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Termoli
31 ottobre 2012
Esulta la Fiom. Il tribunale di Larino elimina la disparità di trattamento economico
Condotta antisindacale Nuova condanna per la Fiat Si è chiuso ieri il secondo processo per condotta antisindacale incardinato dalla FIOM Regionale del Molise contro la FIAT Powertrain Technologies Spa. Invero, a seguito della vittoria riportata dalla FIOM in Aprile per il riconoscimento dei suoi rappresentanti in azienda, la Fiat ha insistito nel tenere una condotta antisindacale ai danni della medesima organizzazione sindacale, andando a colpire stavolta la retribuzione degli iscritti alla FIOM, decurtata di circa trecento euro a partire da giugno 2012. Ebbene, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Larino, Dr. Aldo Aceto, ha sancito l'illegittimità della riduzione unilaterale della retribuzione, attuata senza che fossero variate le condizioni di lavoro (mansioni, orario ecc.) e, dunque, senza alcuna alcuna giustificazione se non quella di colpire gli iscritti alla FIOM e la FIOM stessa. Sostiene ancora il Giudice che agli iscritti FIOM erano stati applicati i miglioramenti retributivi previsti dal Contratto Collettivo Nazionale del 2009, anche se quest'ultimo non era stato firmato dalla FIOM, in quanto condizioni di miglior favore, principio generale dell'ordina-
mento giuslavoristico, di tal che il comportamento della FIAT nei confronti dei lavoratori iscritti alla FIOM ha natura direttamente discriminatoria, in quanto motivata unicamente dall'affiliazione a tale sindacato, ossia dalle convinzioni personali (art. 2, comma 1°, D.Lgs. 216/2003). E' un dato di fatto, continua il Giudice, che in conseguenza dell'azione di FIAT, ben 180 lavoratori iscritti alla FIOM su 200 abbiano revocato la propria iscrizione al sindacato. Pertanto il magistrato ha concluso nei termini seguenti: “Accerta e dichiara la condotta antisindacale di FIAT Powertrain Technologies Spa; per l'effetto ordina alla FIAT Powertrain Technologies Spa di cessare immediatamente dalla sua condotta; di astenersi per il futuro dall'effettuare ulteriori decurtazioni dalle retribuzioni dei lavoratori iscritti alla FIOM CGIL per le ragioni dala stessa indicate; ordina l'affissione del presente decreto a cura della resistente nei locali dell'azienda ed in luogo accessibile a tutti per un periodo di 15 giorni; condanna la FIAT Powertrain Technologies Spa alla rifusione in favore di FIOM delle spese per compenso professionale che si liqui-
dano in euro 4.000,00”. Esprimono grande soddisfazione il Segretario Regionale della Fiom Cgil Giuseppe Tarantino, il collegio difensivo della FIOM e in particolare i legali Territoriali Marianna Salemme e Pietro D'Adamo, nonché i rappresentanti della Fiom nell'unità produttiva di Termoli, rimasti a presidio dei diritti dei lavoratori anche in questo difficile momento storico. I legali Marianna Salemme e Pietro D'Adamo, inoltre, fanno presente che il
giudizio di opposizione promosso da FIAT avverso il precedente decreto favorevole alla FIOM – sul riconoscimento delle rappresentanze sindacali aziendali della Fiom nella FIAT di Termoli - è stato rinviato dal Presidente del Tribunale di Larino al 15 maggio 2013 in attesa della decisione della Corte Costituzionale sull'art. 19 dello Statuto dei Lavoratori, norma base in materia di rappresentanza sindacale. Anche questo rappresenta per la Fiom un importante risultato.
La polemica. È l’associazione Apt 15°42° a denunciare l’assenza del documento
“Piano urbano del traffico Ma a Termoli non vale?”
TERMOLI. "Il Piano Urbano del Traffico (PUT) è uno strumento indispensabile per la regolamentazione della viabilità urbana ed è imposto per Decreto Legislativo (285/92 Nuovo Codice della Strada e s.m.i.) nelle città con popolazione superiore ai 30.000 abitanti come Termoli. Addirittura il D.Lgs. 285/92 prevede che, se i Comuni non ottemperino alla redazione del PUT, sia dovere del Prefetto di intervenire con i poteri sostitutivi del Governo". Lo sostiene Mimmo D'Arienzo. "A Termoli e nel Molise (vista l’inerzia anche del Prefetto), purtroppo non valgono le norme di legge nazionali: forse il Molise è la prima Regione a Sta-
tuto Speciale di fatto e di diritto (negato). L’APT 15°42° è già intervenuta ripetutamente, anche a mezzo stampa, sull’argomento predicando nel deserto amministrativo e si sarebbe astenuta volentieri dal commentare l’ennesimo provvedimento realizzato in assenza dello strumento regolatore previsto dalla legge, se non fosse stato accompagnato da spreco di denaro e da commenti enfatici dei componenti dell’Amministrazione. Ma quale decoro e quale fruibilità doneranno a via Martiri della resistenza i cordoli spartitraffico in cemento posizionati dall’Amministrazione Di Brino con l’interessamento del Dirigente Belpulsi e dell’Assessore Sabelli? I cordoli in cemento, a nostro modesto avviso, sono inutili e dannosi. Inutili perché non risolvono il problema del traffico e dannosi perché costituiscono una minaccia grave in caso di incidente o di caduta da moto o bici. In altre città i pericolosi cordoli in cemento sono stati sostituiti da elementi in gomma o con altre soluzioni progettuali, mentre a Termoli vengono proposti enfaticamente come realizzazioni di decoro e di migliore fruibilità! Inoltre il vero problema è la regolamentazione
del traffico che, così com’è stabilito dai provvedimenti estemporanei che si sono succeduti: 1. impedisce il rapido e regolare deflusso, 2. incanala rigidamente ed inutilmente allungando i percorsi 3. rallenta la marcia aumentando l’inquinamento dei gas di scarico dei veicoli. Forse la soluzione più conveniente sarebbe stata quella di realizzare una piccola rotatoria nell’intersezione tra via Martiri Della Resistenza e via De Gasperi dimezzando il lungo percorso obbligato tra le due rotatorie dei Carabinieri e dell’Ospedale e consentendo agli automobilisti di svoltare senza essere obbligati a percorrere corsie imprigionate ed attendere le interminabili code che si formano per la presenza di veicoli incolonnati per svoltare dopo aver percorso un inutile tratto di strada fino alla più vicina rotatoria. Per carità, la nostra non vuole essere una rivelazione risolutiva, ma certo la mancanza del PUT avrebbe dovuto consigliare di non spendere inutilmente denaro pubblico in una realizzazione dubbia e per di più annunciata con enfasi mentre altre zone di Termoli lamentano interventi alla viabilità ben più urgenti e necessari.
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Termoli
31 ottobre 2012
Il fatto. Un uomo armato e mascherato ha portato via 1.700 euro. Indagini in corso
Ennesima rapina al casello TERMOLI. Rapina intorno alle 5 di ieri al casello di Termoli della A14. Un uomo con il volto camuffato imbracciando un lungo oggetto metallico (non si sa se un fucile o un bastone) si è avvicinato al casellante e minacciandolo ha preteso l’incasso della notte: 1.700 euro. Il tono del malvivente non ammetteva repliche: il casellante ha consegnato all’uomo il soldi senza discutere. Afferrate le banconote il rapinatore è fuggito a piedi per le campagne e, complice il buio, è riuscito a far perdere le proprie tracce. Gli agenti della sottosezione autostradale stanno indagando per cercare di identificare il bandito che ha raggiunto il casello a piedi. L’uomo aveva un forte accento pugliese, probabilmente originario della provincia di Foggia, era alto circa un metro e ottanta e robusto. Impossibile descrivere il volto coperto da un cappello calato sugli occhi o ipotizzare l’età.
Parco di Termoli, parte la riqualificazione TERMOLI. Cinque società per un unico obiettivo: riqualificare, ammodernare e rendere più fruibile il parco di Termoli.E’ questa la missione portata avanti progettualmente da Apd San Timoteo Rio Marine; Diversamente – Soc. Coop. Sociale; Il Mosaico – Coop. Soc. Arl; A.S.D. Dama e Lombardi Srl.Tredici ettari di verde in pieno centro urbano rappresentano un polmone di valore inestimabile per la città adriatica, ma l’incuria, il degrado e l’abbandono che si sono avuti negli ultimi anni l’hanno ridotto a pezzi.Vegetazione malata, arredi e giochi per bimbi danneggiati, vandalismo e scarsa sicurezza, tutte anomalie che l’Ati ‘Vivere il parco’, che si è aggiudicata la gestione esterna per venti anni vuole eliminare, impegnando quasi 1,6 milioni di euro di investimenti ed erogando un canone annuo di 61mila euro.Il progetto è stato presen-
tato ieri mattina in sala consiliare, alla presenza del sindaco Di Brino, della struttura e del rappresentante dell’Associazione d’imprese, Leccese, che già da quindici anni gestisce i campi di calcetto all’interno della villa comunale intitolata a Girolamo La Penna. Tra le novità, più cura e manutenzione del verde, una sorveglianza attiva affidata a due uomini, il recupero della piscina e l’ampliamento del teatro verde. Dodici, compresi i sorveglianti, gli addetti che se ne occuperanno a regime.Una serie di innovazioni per attrarre adulti, adolescenti e bambini, come piste di mountain bike, go kart (rigorosamente elettrico) e anche la copertura dei campi di calcio a 5, che saranno omologati per ospitare gare di tornei federali. Oltre a una serie di chioschi e locali di ristoro.
Il fatto.
Il caso. La denuncia è della Cisl
Rsu Vibac: “Un’ingiustizia quello che accade” TERMOLI. La RSU VIBAC della FEMCA CISL contesta fermamente la gestione della CIGO da parte della Direzione Aziendale. Infatti, nonostante, quest’ultima abbia accettato la rotazione del personale in fase di accordo con il sindacato, ora la sta gestendo in maniera del tutto unilaterale ma soprattutto in modo iniquo! Capita così che molti lavoratori non subiscono alcuna penalizzazione a differenza di loro colleghi che la subiscono al 100% : infatti ad alcuni vengono fatti fare uno/due giorni di lavoro ed il resto di cigo ad altri viene fatto fare l’esatto contrario E SU PERIODI DI 13 SETTIMANE LA COSA è MOLTO SIGNIFICATIVA IN TERMINI ECONOMICI! E a questa INGIUSTIZIA la RSU FEMCA CISL NON CI STA! Inoltre, mentre i lavoratori Vibac
sono in cassa integrazione e quindi a carico della collettività, la direzione aziendale anche per far installare cartelli nello stabilimento si rivolge a personale esterno così come anche altri tipi di lavori prima svolti da personale Vibac! Ci chiediamo se è corretto utilizzare imprese esterne per semplici lavori avendo propri dipendenti in cassa integrazione o se sia in contrasto con le vigenti leggi in materia. Negli altri siti industriali, anche di Termoli, per contenere il danno economico della cassa integrazione ai propri dipendenti le aziende hanno offerto la possibilità di fare tutti i lavoretti precedentemente dati in appalto come la sorveglianza, la pulizia, il giardinaggio eccetera. Alla VIBAC alla faccia dei
propri dipendenti e dell’equità concordata, in un momento di difficoltà, si fa l’esatto contrario : li tengono a casa e pagano imprese esterne! Ovviamente se tutto queste iniquità non venisse a cessare la RSU FEMCA CISL non sottoscriverà più accordi di rinnovo della Cassa integrazione con la Vibac oltre ad intraprendere tutte le iniziative del caso offerte dalla legge e dal contratto nazionale atte a far sì che tornino ad affermarsi i principi equi concordati nell’accordo sindacale di cigo.
La Giusta scuola. Poche le risposte” TERMOLI. E' l'associazione La Giusta scuola ad intervenire nuovamente sulla questione degli edifici scolastici. "In seguito alle richieste di interventi da quasi 3 anni dei genitori sulla scuola d'infanzia di Difesa Grande di Termoli e dopo che la nostra associazione ha inviato una petizione in data 13/09/2012 firmata da 134 genitori atta a far risolvere le varie problematiche strutturali ed igienico-sanitarie della scuola , ancora più importanti da considerare dato che la scuola è frequentata da bambini, vogliamo dichiarare che fino a ieri ci è pervenuta una risposta, esauriente e che sollecita anch'essa ad interventi urgenti e che attendiamo le risposte dal Comando dei Vigili del Fuoco, dall'Ispettorato del Lavoro e dal Comando Carabinieri N.A.S".
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Spettacolo
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I più belli d’Italia Red Passion e Alexander oggi ospitano Gabriel Garko e Marco Bocci CAMPOBASSO - Stasera, una delle feste più attese da club e discoteche, per la capacità di attirare pubblico e per l’aria di festa particolare, macabra, avrà protagonisti due tra gli attori più belli d’Italia. La notte di Halloween, supera di gran lunga quella del 31 dicembre, considerando che è un infrasettimanale e che cade in un mese qualunque. A contorno di tutta una organizzazione per creare una serata-evento, le discoteche Red Passion e Alexander ospiteranno, rispettivamente, Gabriel Garko e Marco Bocci. Sicueramente tra i sex symbol nel mondo dello spettacolo più ambiti e ricercati, da club, discoteche, avvenimenti mondani. Fanno notizia su riviste specializ-
zate di gossip, le loro fan sanno tutto di loro, il problema però, è che stasera si dovranno dividere. Dove andare? Come scegliere? Quanto costa voler andare a vedere entrambi? Se la scelta cade su uno solo, il tutto si supera e, se si è minorenni, i genitori, armati di pazienza, accompagneranno i pargoli in discoteca per poi tornare a riprenderli ad una ora certa. Però forse, in questo caso, molti genitori di sesso femminile, accompagneranno le figlie alla serata, perchè magari anche loro, sono fan alla stregua della prole. All’Alexander, la scelta è doppia, perchè in consolle salirà uno dei dj più amati dalla movida house, Emanuele Inglese. chp
Al discobar La Strada, il Grande Fratello sarà presente con due ex come George Leonard e Guendalina
Halloween a tempo di rap con Club Dogo RIPALIMOSANI - Il tormentone “P.E.S.”, cantata con Giuliano Palma, ha fatto dei Club Dogo, una delle band rap più apprezzate del momento. Jake la Furia, Guè Pequeno e Don Joe, hanno pubblicato quest’anno il loro sesto album “Noi siamo il club”. Il concerto si terrà questa sera al Blue Note music club. Biglietti ancora disponibili. Info 3298006841 - 3296509450.
Zucca e duo live al Konig-Ludwig ISERNIA - La serata di Halloween al discobar La Strada, punta sul Grande Fratello. Trovano ancora spazio nei locali d’Italia, personaggi come George Leonard e Guendalina (foto). Saranno loro, questa sera, ad animare la serata del club isernino, con la musica di Simone Virgili dal gay village e di Luca Mori, Giambattista Orsi, Francesco Di Rocco. Info 0865450021.
CAMPOBASSO - La festa di questa sera alla birreria bavarese Konig-Ludwig, avrà un allestimento in stile horror/festa, tante zucche e musica dal vivo. Sarà live il duo acustico, una parte dei Mushma, formato da Antonio Federico e Fabio Di Criscio. In scaletta brani di Rolling Stones, Blies Brothers, Ben Harper, Joe Cocker, Credence Clearwater revival. Info 0874311406.
Agenda. Le altre serate a tema nel Molise CAMPOBASSO - Sarà una serata di rhythm'n'blues/rock'n'roll quella di oggi al Move club, grazie all’evento creato dalla Soupy records, con il concerto della band marchigiana dei Varnellis (foto). Prima e dopo SoulFoodCommunity djset a 45giri. ISERNIA - Dopo l’inaugurazione della settimana scorsa, il Big Apple disco club (via S.Ippolito), si propone anche per la serata di Halloween. In consolle Pietro Mucciarone e Diego Capece. Info 3282574477. MONTAGANO - “A cena con l’arte” questa sera allo chalet di Bartolo nella pineta di Montagano. Intervengono l’attore Giorgio Careccia, il compositore Alessio Bonomo e lo scrittore Sergio Marchetta. CERRO AL VOLTURNO - La festa horror al castello Pandone. In consolle Vincenzo Zappitelli. TRIVENTO - Al cafè Samas, Halloween con dj Nicolas. Gadget e ingresso gratuito. CAMPOBASSO - Oggi al Cafè Prestige è “Monster party”, con Gerry, ex sassofonista degli Statuto. Info 3292456711.
ANNO VIII - N° 244 - MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
SPORT
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Lega Pro, problemi a centrocampo per il Campobasso in vista del Lamezia
Serie D, Agnone: mister Urbano predica umiltà e chide ai suoi di non guardare la classifica
Questa volta non c’è stata alcuna strigliata alla ripresa degli allenamenti. Anche perché mister Imbimbo ha avuto poco da rimproverare ai suoi per la gara di Salerno, ad eccezione della richiesta di maggiore determinazione e soprattutto concentrazione, dalla mancanza della quale sono scaturite le due reti dei granata. Assente il ds Multineddu, il tecnico rossoblù si è soffermato brevemente, negli spogliatoi, su alcuni movimenti che non lo hanno convinto pienamente. Poi il gruppo ha iniziato il lavoro, presso l’antistadio Selva Piana, in vista della gara di domenica, primo di due match interni, contro il Lamezia. Un incontro, come ha sottolineato anche la dirigenza per voce del vicepresidente Gaudiano Capone, che segnerà una sorta di ultima spiaggia per molti. Il Campobasso è chiamato a conquistare l’intera posta in palio contro una diretta concorrente per la salvezza. Il trainer, però, dovrà fare ancora una volta i salti mortali per allestire una formazione. A PAG. 20
La vittoria sul San Nicolò, seconda consecutiva dopo quella di Recanati, ha proiettato l’Olympia Agnonese nei piani alti della classifica. A questa squadra davvero non si poteva chiedere di meglio in questo avvio di stagione ma il tecnico Corrado Urbano riesce a trovare sempre spunti su cui lavorare e migliorare: “Onestamente contro il San Nicolò non abbiamo fatto benissimo nel primo tempo, potevamo sicuramente far meglio. Dovevamo essere secondo me più aggressivi sulle seconde palle anche perché giocavamo a favore di vento. Mi rendo conto che sto andando a cercare il “pelo nell’uovo”, la mia squadra ha giocato comunque una buona gara ed ha concesso poco o nulla agli avversari. Nella ripresa siamo stati più aggressivi, abbiamo aperto di più il gioco, e soprattutto ci abbiamo creduto fino alla fine e questo credo sia un messaggio importante della squadra”. 4-3-3 o 4-2-3-1: l’allenatore granata ha a disposizione una squadra camaleontica che, comunque, è in grado di far bene e di stupire gli avversari. A PAG. 22
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Sport
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Lega Pro - seconda divisione
Problemi in mediana in vista del Lamezia Questa volta non c’è stata alcuna strigliata alla ripresa degli allenamenti. Anche perché mister Imbimbo ha avuto poco da rimproverare ai suoi per la gara di Salerno, ad eccezione della richiesta di maggiore determinazione e soprattutto concentrazione, dalla mancanza della quale sono scaturite le due reti dei granata. Assente il ds Multineddu, il tecnico rossoblù si è soffermato brevemente, negli spogliatoi, su alcuni movimenti che non lo hanno convinto pienamente. Poi il gruppo ha iniziato il lavoro, presso l’antistadio Selva Piana, in vista della gara di domenica, primo di due match interni, contro il Lamezia. Un incontro, come ha sottolineato anche la dirigenza per voce del vicepresidente Gaudiano Capone, che segnerà una sorta di ultima spiaggia per molti. Il Campobasso è chiamato a conquistare l’intera posta in palio contro una diretta concorrente per la salvezza. Il trainer, però, dovrà fare ancora una volta i salti mortali per allestire una formazione. Questa volta i problemi, under a parte, saranno a centrocampo. Vista la concomitante assenza di Forgione, infortunato, e di Rais, squalificato. Il primo, forse unico under all’altezza della situazione, si è sottoposto a risonanza magnetica che ha evidenziato un problema al menisco: non si conoscono ancora i tempi di recupero e il mediano è ancora completamente fermo. Rais, invece, è stato appiedato ieri per un turno dal giudice sportivo per recidività in ammonizione. Il reparto centrale sarà, dunque, orfano di due pedine fondamentali. Imbimbo sta già pensando alle alterna-
Domenica mancheranno l’infortunato Forgione, problema al menisco, e lo squalificato Rais. Ieri la ripresa del lavoro in vista della fondamentale gara di domenica: si è rivisto l’attaccante Konate che dovrà seguire un programma specifico di recupero
Risoluzioni, lascia il gruppo il portiere ‘91 Cerreti
Francesco Cerreti
Sciarra in azione a Salerno Foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com
tive, anche se appare complicato individuare assetti di qualità. Ieri si è rivisto nel capoluogo di regione anche l’attaccante Konate. Il colored è stato quindici giorni a Bologna per curarsi dagli acciacchi fisici ed ora dovrà seguire un programma specifico di recupero: sicuramente non sarà a disposizione per domenica, ma
GLI ARBITRI DELLA 10^ GIORNATA Pontedera - Salernitana Aprilia - Poggibonsi Borgo a B. - L’Aquila Campobasso - V.Lamezia: Chieti - Teramo Foligno - Aversa N. Fondi - Gavorrano Martina F. - Hinterreggio Melfi - Arzanese
L’organico.
Pezzuto di Lecce (Sab ore 14:30) Cangiano di Napoli Rossi di Rovigo Todaro di Palermo Petroni di Roma 1 Rasia di Bassano del Grappa Strocchia di Nola Colarossi di Roma 2 Zappatore di Taranto
potrebbe farcela per il match con il Martina. I molisani cercheranno in settimana di ricaricare le batterie, tanto fisiche, quanto mentali, per farsi trovare pronti ad un appuntamento che potrebbe segnare una svolta stagionale, sia in positivo che in negativo. rs
GIUDICE SPORTIVO 1 gara Benci (Melfi)
Il Nuovo Campobasso Calcio ha reso noto nel pomeriggio di ieri di aver raggiunto l’ accordo per la risoluzione consensuale anticipata del contratto economico con il portiere Francesco Cerreti. Un’operazione, che già al momento della sua conclusione, meno di un mese fa, avevamo giudicato non consona. Visto che Cerreti è un classe ’91 e non sarebbe servito come under, e non ha le qualità per fare la differenza. Abbandona il capoluogo senza aver lasciato traccia del suo passaggio dal momento che non è stato mai impiegato in campionato: per lui solo poche panchine. Un acquisto sbagliato da parte del ds Multineddu che, almeno in questo caso, è riuscito a rimediare ottenendo la risoluzione del contratto. sr
Lega.
Il 21 verrà varata la riforma dei campionati
Scuffia (Melfi) Gaeta (Foligno) Franceschini (Hinterreggio) Rais (Campobasso) Pera (Poggibonsi)
Ammende Hinterreggio (€ 500)
Il 21 novembre è in programma il Consiglio Federale in cui verrà varata la riforma dei campionati di Lega Pro. Una corsa contro il tempo, dato che il termine ultimo per approvarla è previsto per il giorno 30 dello stesso mese. Intanto il Consiglio Federale di lunedì ha ridotto da 50 a 41 il numero dei componenti della Commissione Disciplinare. Cambia pure l'articolo 32 del Codice di Giustizia Sportiva: ci saranno, dunque, solamente quindici giorni per deferire coloro che faranno dichiarazioni lesive nei confronti del sistema. Altrimenti la posizione verrà automaticamente archiviata. (TuttoLegaPro.com)
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Calcio serie D
Urbano: “La classifica non la guardiamo” “Non ci sono segreti nel calcio, ho un gruppo di giovani motivati che stanno prendendo consapevolezza delle proprie qualità” La vittoria sul San Nicolò, seconda consecutiva dopo quella di Recanati, ha proiettato l’Olympia Agnonese nei piani alti della classifica. A questa squadra davvero non si poteva chiedere di meglio in questo avvio di stagione ma il tecnico Corrado Urbano riesce a trovare sempre spunti su cui lavorare e migliorare: “Onestamente contro il San Nicolò non abbiamo fatto benissimo nel primo tempo, potevamo sicuramente far meglio. Dovevamo essere secondo me più aggressivi sulle seconde palle anche perché giocavamo a favore di vento. Mi rendo conto che sto andando a cercare il “pelo nell’uovo”, la mia squadra ha giocato comunque una buona gara ed ha concesso poco o nulla agli avversari. Nella ripresa siamo stati più aggressivi, abbiamo aperto di più il gioco, e soprattutto ci abbiamo creduto fino alla fine e questo credo sia un messaggio importante della squadra”. 4-3-3 o 4-2-3-1: l’allenatore granata ha a disposizione una squadra camaleontica che, comunque, è in grado di far bene e di stupire gli avversari: “Abbiamo la possibilità di invertire il vertice,
dietro questi discorsi tattici c’è un lungo lavoro settimanale e devo dare atto ai miei ragazzi che tutti i giorni si applicano con grande dedizione e professionalità e ci stanno dando grandissime soddisfazioni”. L’Agnonese, complici anche i risultati provenienti dagli altri campi, domenica ha agganciato la seconda posizione in classifica, a sole due lunghezze di distacco dalla vetta. La soddisfazione in altomolise è ovviamente tanta ma mister Urbano continua a tenere i piedi ben saldi a terra: “La clas-
L’Olympia Agnonese è al secondo posto ma in casa granata si resta con i piedi a terra
sifica continuiamo a non guardarla. Onestamente il secondo posto è motivo di grande soddisfazione, ci fa molto piacere, a me per primo ma anche alla società e a tutto l’ambiente. Però dobbiamo continuare a rimanere con i piedi ben saldi a terra e giocare concentrati partita dopo partita”. Questa squadra continua a stupire tutti ed in tanti si chiedono quale sia il segreto legato agli ottimi risultati dell’Olympia Agnonese. Il trainer laziale svela la sua “semplice” ricetta: “Non ci sono segreti nel calcio. Ho a disposizione un gruppo di ragazzi giovani che hanno voglia di far bene, molto motivati che si applicano e lavorano bene. E’ chiaro che poi quando iniziano ad arrivare i risultati subentra anche quella consapevolezza di far bene e quindi in questo momento stiamo cavalcando un’onda positiva e speriamo di portala avanti il più a lungo possibile”. ANPA
CLASSIFICA MARCATORI GIRONE F. 9 Stefanelli 3 rig. (Jesina) 7 Melchiorri (Maceratese) 6 Molinari (Amiternina) Bartolini (Termoli) 5 Sivilla (O. Agnonese) Keita (O. Agnonese) Miani 1 rig. (Termoli) Shipa (Sambenedettese) Cremona 1 rig. (Vis Pesaro) Di Jorio (Astrea) 4 Artiaco (Isernia) Pizzutelli (O.Agnonese) Panico (Isernia) Ruffini 3 rig. (Ancona) Iacoponi (Recanatese) Vespa (Angolana) 3 Ambrosini 1 rig (Ancona) Costantino
(San Nicolò) Covelli (Fidene) Pazzi (Sambenedettese) Tajarol 1 rig. (San Cesareo) Del Vecchio (San Cesareo) Napolano (Sambenedettese) Sorrentino (Fidene) Carpani (Sambenedettese) Siclari (San Cesareo) Simonetta (Astrea) Tajarol (San Cesareo) 2 per le molisane: D’Angelo (Termoli) Vinciguerra (Isernia) Falco (Termoli) Ricamato (O.Agnonese) 1 per le molisane: Scampamorte (O.Agnonese) Pifano (O.Agnonese) Di Lollo (O.Agnonese) Lunardo (Isernia) Leonetti (Agnonese) Orlando (Agnonese) Cianni (Termoli)Cianni (Termoli) Felici (Termoli) Nicolai (Isernia) Palumbo (Isernia)
Le altre del girone F.
Il Celano ha chiesto la vittoria a tavolino La sconfitta casalinga subita domenica per mano della capolista Sambenedettese potrebbe avere, sul piano giudiziario, dei risvolti ben diversi da quelli maturati sul campo. Dalle colonne del quotidiano on line “Abruzzo Calcio Dilettanti” si apprende infatti che presidente del Celano Marcanio sembra abbia inoltrato ricorso per ottenere la vittoria a tavolino della partita: nel corso della gara il guardialinee ha accusato alcuni problemi fisici e il match è stato sospeso per cinque minuti durante i quali l’assistente del direttore di gara pare sia stato fatto bersaglio di alcuni sassi ed altri oggetti scagliati dalla tifoseria marchigiana. In giornata verranno ufficializzate le decisioni del giudice sportivo e non è da escludersi che vengano presi provvedimenti restrittivi nei confronti della tifoseria della Sambenedettese per quel che concerne le gare in trasferta. AP
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Sport
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Basket serie C regionale
Chiuso il PalaVazzieri a poche ore dal derby Lo sfogo del presidente dell’Ennebici Campobasso Mancini: “La decisione improvvisa dell’amministrazione comunale ci lascia spiazzati, siamo pronti a chiedere i danni” La storia si ripete. Non passa stagione sportiva in cui non si debba, purtroppo, parlare in termini negativi del palazzetto dello sport di contrada Vazzieri a Campobasso. L’impianto ormai da tanto tempo versa in uno stato di degrado ma, nonostante questo, è stato utilizzato fino a qualche mese fa da società del capoluogo che, oltre che in tornei regionali, militavano in campionati nazionali di serie B (sia maschile che femminile) con il placet dell’amministrazione del capoluogo. Ieri però l’impianto sportivo, a seguito di un sopralluogo, è stato chiuso e questa decisione improvvisa ha colto di sorpresa la società dell’Ennebici Campobasso che in questo momento usufruisce della struttura, tra l’altro, dietro pagamento di un canone di locazione. Ma c’è di più: il palazzetto è stato
chiuso a ridosso della disputa del derby infrasettimanale della sesta giornata del campionato di serie C regionale e che giovedì sera avrebbe (il condizionale è d’obbligo) visto di fronte l’Ennebici Campobasso ed il Campobasket. Insomma un danno non indifferente caduto come un macigno addosso alla società di casa il cui presidente, l’avvocato Franco Mancini, a poche ore dalla chiusura dell’impianto, ha indetto una conferenza stampa nel corso della quale sono state usate parole molto dure: “A due giorni dal derby, senza un benchè minimo preavviso, è stato chiuso il palazzetto di Vazzieri. La cosa più assurda è che la decisione è stata presa sulla base di un esposto presentato dalla società che sarà nostra avversaria nel derby. Questa decisione “ad orologeria” è assurda. Sap-
piamo tutti che l’impianto è fatiscente da tantissimo tempo, ma perché chiuderlo proprio oggi? Il problema o esiste o non esiste. Tra l’altro la nostra società ha versato regolarmente un canone di locazione all’amminstrazione comunale che oggi ci dice che l’impianto non è a norma. Siamo alla pura follia. Non solo non siamo aiutati dalle istituzioni locali ma le stesse ci danneggiano, stiamo valutando con attenzione la possibilità di chiedere un risarcimento –danni. Ora il problema imminente resta quello di trovare una struttura in cui allenarci e giocare. La Federazione ed il Coni regionali ci stanno aiutando nei limiti delle possibilità ma in questo momento la situazione è davvero assurda ed è normale chiedersi se valga ancora la pena contunuare a fare sport in questa città”. AP
Calcio a 5 regionale- RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Le Società Sportive dell’A.S.D. Ururi C.5 e del Real San Martino, rappresentate dagli scriventi presidenti: Antonio Plescia e Maurizio Santoianni, nel premettere che sono unite da sempre da rapporti di amicizia e di fraterna collaborazione, e che sono altresì impegnate nel promuovere lo sport ed i suoi valori, prendono le distanze da qualsivoglia forma di violenza e diffidano quanti intendono vanificare tutto strumentalizzando singoli episodi che nulla hanno a che fare con lo sport e con l’impegno profuso dalle società con i propri ragazzi. Esaltare singoli episodi e/o notizie, tralasciando tutto il resto e generalizzando, offende le due comunità e le Società Sportive, da sempre unite da rapporti di collaborazione e amicizia. Tutto deve avere un limite: la follia di chi si rende responsabile di atti di violenza, ma anche la generalizzazione degli stessi episodi. Da Presidenti delle due società, evidenziamo che le squadre in campo hanno cercato (e cercheranno sempre) di onorare lo sport. Così
‘Noi insieme contro la violenza e contro l’informazione parziale’ è avvenuto anche per la partita di vertice particolarmente sentita, portata a termine sabato, con sano agonismo, rispettando le decisioni dell’arbitro e il risultato sancito dal triplice fischio dello stesso allo scadere dei tempi regolamentari. Le due Società condividono il ruolo della stampa nello stigmatizzare ogni forma di violenza o di atteggiamento fuori le righe, ma invitano gli stessi organi di informazione a informarsi in maniera corretta e a non essere superficiali quando di mezzo ci sono i valori e sentimenti di una, anzi di due, comunità. E’ noto che, deontologicamente parlando, un giornalista debba informarsi su una vicenda nel suo complesso, non omettendo fatti importanti al solo scopo di dare maggiore enfasi all’articolo o al servizio televisivo. Non è inten-
zione di nessuno insegnare il mestiere ad altri, ci mancherebbe altro. Auspichiamo soltanto che le informazioni siano divulgate con maggiore cura e completezza. Per farlo occorrerebbe partecipare e interessarsi con crescente frequenza alle categorie cosiddette minori. Questo non è sempre possibile, ma sarebbe buona regola riportare fatti ai quali si è assistito personalmente e non coinvolgere tutti nello stesso calderone. Come addetti ai lavori, come appassionati di sport e di calcio, rivendichiamo il grande impegno e spirito di sacrificio che profondiamo ogni giorno, cercando di promuovere i veri valori dello sport dilettantistico e confidando nel contributo fattivo e appassionato di giocatori che, molto spesso, sono ragazzi di comunità che provano a sostenersi da sole. Questi gio-
vani, con attaccamento straordinario ai colori sociali e al paese nel quale vivono, onorano lo sport e gratificano senza alcun compenso gli impegni di noi dirigenti. Sono pure ragazzi che incarnano insieme agli stessi dirigenti il desiderio di riscatto sociale di paesi piccoli che nello sport spesso ritrovano il luogo di aggregazione più stimolante, asettico e positivo. Sparare nel mucchio è assolutamente controproducente, oltre che scorretto, per l’intero territorio regionale. A riprova di quanto sopra riportato, A.S.D. Ururi C.5 ed il Real San Martino, informano i lettori e gli editori che le due compagini a margine della partita si sono ritrovate per condividere il terzo tempo con una serata goliardica, con tanto di brindisi e sfottò, presso un locale di Ururi
sponsor dello steso Real San Martino. Ecco, per noi sarebbe stato corretto inserire anche questa notizia nel pezzo, non è un particolare giornalistico da poco nel contesto di quanto accaduto. Apprezzando gli sforzi in redazione di chi in Molise lavora sodo e racconta i fatti nella loro interezza e realtà, riteniamo ingeneroso nei nostri confronti quanto è stato pubblicato da un giornale online dopo l’ultima gara. Non riportare nulla della partita esaltando, di contro, un singolo episodio, per quanto deprecabile, offende due società e due comunità che da sempre rappresentano la culla del calcio regionale, e in particolare offende la comunità di Ururi che ha dato i natali al grande, compianto Capitano del Campobasso Calcio in serie B, Michele Scorrano, esempio di lealtà e dedizione allo sport e al Molise tutto. Antonio Plescia Presidente dell’A.S.D. Ururi C.5
Maurizio Santoianni Presidente del Real San Martino
Oroscopo Ariete 21 mar - 20 apr
Toro 21 apr - 20 mag
Gemelli 21 mag - 21 giu
Cancro 22 giu - 22 lug
Leone 23 lug - 23 ago
Vergine 24 ago - 22 set
Bilancia 23 set - 22 ott
Scorpione 23 ott - 22 nov
Sagittario 23 nov - 21 dic
Capricorno 22 dic - 20 gen
Acquario 21 gen - 19 feb
Pesci 20 feb - 20 mar
Ariete - Iniziate la giornata con il sorriso sulle labbra: con la Luna amica del Toro, e con Marte e Mercurio in aspetto di trigono, siete dei privilegiati! A darvi tanto buonumore sono soprattutto le vostre vicende professionali, che finalmente si risollevano.Vi disimpegnerete con scioltezza e rapidità in ogni situazione quotidiana, così avrete molto tempo da dedicare al vostro partner. Toro - Con la Luna nel segno, la giornata non ha storia: avrete tutti ai vostri piedi. Non mancheranno intuizioni geniali e disporrete anche dell'energia necessaria per tradurle in realtà. Il lavoro non vi pesa, perchè avete scelto una professione che è anche la vostra passione. E' il segreto per lavorare con entusiasmo! Venere vi vuole dolci e molto accondiscendenti con il partner. Gemelli - E' molto probabile che vi tocchi vedervela con qualche seccatura di natura economica. Controllate e ricontrollate, ma non vi tornano i conti. Il fatto è che ultimamente avete spesso esagerato con le spese. Non pretendete la Luna dal partner. Qualche tensione di troppo e il vostro delicato equilibrio psicofisico cede: contro gli stati ansiosi provate un infuso d'iperico. Cancro - Potete smetterla di stracciarvi le vesti e di piangervi addosso: le cose si aggiustano anche per voi e tutto si fa più fluido. La Luna, infatti, vi sorride, mentre Sole e Saturno vi appoggiano apertamente. C'è una novità in campo professionale, e, anche se, a prima vista sembrerebbe una scocciatura, voi riuscite a volgerla a vostro favore. Bravi! Decisioni in campo affettivo. Leone - Con la Luna che dal Toro vi lancia una problematica quadratura, la giornata sembrerebbe poco favorevole. Ma Venere, Marte e Giove la risollevano. I due pianeti sono in ottimo aspetto al segno: potete stare tranquilli e agire in tutta serenità. Che siate ancora single, oppure già in coppia, per voi poco cambia, la giornata vi riserverà infinite occasioni emozionanti e divertenti.
AGENDA
Scorpione - Transitando in Toro, segno che non è proprio nelle vostre corde, la Luna disegna un aspetto dissonante.Vita di coppia e relazioni familiari a dir poco problematiche: il vostro stato d'animo, per niente favorevole, le sollecita oltre misura. Almeno sul lavoro potete stare tranquilli. Qui la vostra fama di persone strategiche e ingegnose non è in pericolo; tutto procede al meglio! Sagittario - Tanta la noia, poche le emozioni e ancor meno le novità; inutile dire che per dei tipi esigenti come siete voi, la situazione è insoddisfacente. Cercate un modo per consolarvi? Passare qualche ora insieme ai vostri amici vi rimetterà di buonumore. Non dimenticate di dedicare qualche momento della giornata ai vostri hobby preferiti. E' l'ideale per recuperare equilibrio e serenità. Capricorno - Immaginazione e fantasia oggi raggiungono livelli da record, facendo della vostra giornata un capolavoro. Sempre ispirati dalle vostre passioni, azzeccate una scelta dietro l'altra, e questo vi fa amare sempre di più la vostra professione. Se non volete escludere la persona amata da un'uscita organizzata insieme ai colleghi, basterà coinvolgere anche i rispettivi partner. Acquario - Giornata piuttosto spigolosa e la colpa è tutta della Luna, in quadratura dal Toro: siete disorientati, ansiosi, non sapete bene neppure voi cosa volete, ma vi sentite insoddisfatti. Nel lavoro, ad esempio, vorreste buttare tutto all'aria e operare tagli netti; calmatevi, è solo una fase momentanea, destinata a passare in fretta. La salute comincia da una buona dieta. Pesci - Gli astri fanno a gara per agevolarvi: attorno a voi ci sono opportunità da cogliere al volo e persone interessanti da avvicinare che vi saranno utili in ambito privato come in quello professionale. In serata, vi divertirete con gli amici e potranno nascere nuovi amori, se siete single, se avete il cuore libero. Viaggi, notizie, sorprese, iscrizioni in palestra e a nuovi corsi.
AUTOBUS
Numeri utili CAMPOBASSO Farmacia di turno
ISERNIA Farmacia di turno
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CASTIGLIONE Via XXIV Maggio, 14 Tel. 0874.65105
DI GIROLAMO Rampa Mercato Tel. 0865.50625
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CARUSO (di appoggio) Corso V. Emanuele II, 69 Tel. 0874.415360
Ospedale Veneziale centralino 0865.4421
Ospedale Cardarelli centralino 0874.4091
Municipio Tel. 0865.50601
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Stazione Ferroviaria Tel. 0865.50921
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Taxi 0874.311587-92792 Soccorso Aci 803116 TERMOLI Farmacia di turno CENTRALE - C.so Nazionale, 102 - Tel. 0875.702492 PARAFARMACIA DI LENA - Tel. 0875.707976 c/c La Fontana (sempre aperta, anche sabato e domenica, orario continuato)
TERMOLI-CAMPOBASSO-FIRENZE Il prolungamento per PERUGIA, SIENA e FIRENZE si effettua solo il LUNEDÌ, MERCOLEDÌ E VENERDÌ ESCLUSO FESTIVI
Ospedale San Timoteo centralino 0875.71591 Municipio 0875.7121 Stazione Ferroviaria Tel. 0875.706432 Capitaneria di porto Tel. 0875.706484
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ORARI
Meteo Campobasso Mattino Pomeriggio
VENAFRO-ISERNIA-BOIANO-CAMPOBASSO TERMOLI-RIMINI-FORLI’-IMOLA-BOLOGNA IL SERVIZIO È SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI LUNEDÌ - MERCOLEDÌ - VENERDÌ
Sera Notte Isernia
Termoli Mattino
Mattino
Pomeriggio
Pomeriggio
Sera
Sera
Notte
Notte
CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
TRENI CAMPOBASSO-TERMOLI Partenza Arrivo 06:00 07:42 06:48 08:34 09:40 11:15 12:20 14:11 14:15 15:50 17:18 19:08 17:40 19:30 18:30 20:12 21:00 23:00
TERMOLI-CAMPOBASSO Partenza Arrivo 05:49 07:38 06:49 08:24 12:17 13:58 13:17 15:00 15:00 16:39 16:17 17:53 17:30 19:21 18:40 20:30 20:48 22:38
CAMPOBASSO-ISERNIANAPOLI Partenza IS Arrivo 05:17 06:07 07:53 06:28 07:33 09:22 13:16 14:13 16:13 14:15 17:25 18:00 19:04 21:00
NAPOLI-ISERNIACAMPOBASSO Partenza IS Arrivo 04:56 07:35 08:35 05:20 07:55 08:35 12:11 14:09 15:20 12:43 16:01 14:10 15:57 16:58 14:29 17:30 17:11 19:02 20:00 19:30 21:28 22:25
CAMPOBASSO-ISERNIAROMA TERMINI Partenza IS Arrivo 05:52 06:47 08:53 07:15 08:19 10:14 08:33 09:35 11:40 14:20 15:15 17:19 17:01 17:55 19:54 19:30 20:39 22:54
ROMA TERMINI-ISERNIACAMPOBASSO Partenza IS Arrivo 06:15 08:17 09:15 09:15 11:16 12:13 14:08 16:21 17:26 14:40 17:52 19:00 17:08 19:43 20:44 19:02 21:09 22:00 20:08 22:03 22:55
CAMPOBASSO-TERMOLI 4,35 - 6,15 (festivo) - 6,30 - 7,00 - 7,45 - 8,05 (anche festivo) 11,00 (anche festivo) - 12,35 (anche festivo) - 13,45 - 14,10 (anche festivo) - 14,15 - 16,00 - 17,10 (festivo) - 17,20 - 18,05 - 19,55 20,35 (anche festivo)
TERMOLI-CAMPOBASSO 6,05 - 6,10 (festivo) - 6,30 - 6,50 - 7,45 - 8,15 - 8,30 (festivo) - 10,00 12,40 - 13,45 - 14,00 (anche festivo) - 14,10 - 16,05 (anche festivo) 16,20 - 17,10 - 18,40 (anche festivo) - 19,40 - 20,00 - 22,05 (festivo) 22,10 (anche festivo)
NON SI EFFETTUA ALCUN SERVIZIO NEI GIORNI: CAPODANNO- PASQUA - 1° MAGGIO E NATALE
& Blob edizioni presentano
IL MOLISE NEL VENTENNIO FASCISTA di Giuseppe Saluppo la prima organica ricostruzione della storia della nostra regione durante il periodo fascista “Una ricostruzione piana, organica, completa, ricca di notizie inedite che ci consentono di entrare nel vivo di storiche decisioni politiche che hanno avuto effe i dire i non solo sul destino della nostra gente ma anche dell’Italia intera”. Dalla prefazione di mons. Gabriele Teti
336 pagine € 19,90
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