TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno x - n° 222 - mercoledì 29 oTTobre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno a Rosario De Matteis
L’Oscar del giorno lo assegniamo a Rosario De Matteis. In questo momento di buio totale nel centrodestra è l’unico esponente di area che riesce a dire qualcosa di concreto. Nonostante le difficoltà finanziarie dell’ente da lui presieduto, per le politiche portate avanti nei confronti delle Province dal governo Renzi, è riuscito ad argomentare su di non pochi problemi a partire, proprio, dalla necessità di reperire fondi per garantire la gestione quotidiana delle scuole e della viabilità ma anche per affrontare il discorso ricostruzione post sisma.
L’affossatore della montagna molisana
Il Tapiro del giorno a Domenico Di Nunzio
Il Tapiro del giorno lo diamo a Domenico Di Nunzio. Il consigliere regionale ha la delega al turismo. Ma fino a questo momento cosa ha fatto e, soprattutto, quali azioni ha posto in essere? Sono interrogativi che si trascinano visto e considerato che i risultati sono prossimi allo zero. Visto e considerate le situazioni di Campitello Matese e di Capracotta, significa che a mancare è proprio la programmazione regionale in materia di turismo e di attività invernali. E allora ci domandiamo: a cosa serve il delegato al Turismo?
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29 ottobre 2014
il gruppo co-ver oggetto di attenzione da parte della Procura di verbania per impianti eolici costruiti anche in provincia di campobasso
Probabile si aPra finalmente uno sPiraglio sulle scorribande affaristiche Gli Eco.Dem: “Il Molise non può essere un luogo di scorribande per chiunque arrivi ed intende conseguire profitti privati senza curarsi dell’impatto di quelle opere sul resto dell’economia locale” Siamo dalla parte del coordinamento degli Eco.Dem Molise, il che vuol dire, di riflesso, che siamo anche dalla parte dell’assessore Michele Petraroia che degli Eco.Dem è un punto di riferimento. Dalla loro parte, dicevamo, soprattutto su questo punto: “Il Molise non può essere un luogo di scorribande per chiunque arrivi ed intende conseguire profitti privati senza curarsi dell’impatto di quelle opere sul resto dell’economia locale”. Lo andiamo predicando da anni; quindi fa piacere che un coordinamento della sinistra ecologista lo ribadisca, rivolgendosi ad un governo regionale di centrosinistra il cui presidente, sebbene in via indiretta, è tra quelli che intende conseguire profitti senza curarsi dell’impatto delle biomasse sull’ambiente e sull’economia locale. Se il pensiero degli Eco.Dem è avallato da Petraroia, quest’ultimo deve uscire dall’equivoco in cui sì è messo predicando bene e razzolando male. Cioè, da assessore condivide le porcherie della giunta in materia di sfruttamento del territorio; da mallevadore degli ecologisti, li spinge a sortite critiche come questa ultima degli Eco.Dem. I quali non si fanno scrupolo di elencare le ca-
renze programmatiche e organizzative della Regione e i danni che da quelle carenze si riversano sulla collettività. Le biomasse sono figlie proprio dell’assenza di un Piano energetico regionale. Lo dicono gli Eco.Dem, che aggiungono: “Anche i ritardi nel riordino della normativa in materia di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili non aiutano a superare i problemi causati da una proliferazione selvaggia di installazioni di ogni tipo che minano il territorio, penalizzano l’agricoltura, accentuano i fenomeni di dissesto idrogeologico e arrecano danni al patrimonio rurale, al paesaggio e al settore tu-
ristico che perde attrattive, flussi di visitatori e opportunità di sviluppo”. Staffilate in pieno volto ai satrapi politici di palazzo Vitale, che dei danni al patrimonio rurale (con i pannelli solari), al paesaggio (con le pale eoliche), se ne fregano altamente. E, purtroppo, tra i satrapi politici di Palazzo Vitale c’è anche l’ispiratore, mallevadore, sostenitore degli Eco.Dem, Michele Petraroia. Siano dunque gli Eco. Dem che, come vediamo, non mancano di coraggio e di chiarezza nel denunciare i danni al territorio e i difetti programmatici del governo regioinale, a chiedergli di uscire dall’equivoco e di assumere una volta per tutte una posizione autonoma di fronte al disastro che si sta abbattendo sul Molise (in previsione altre centinaia di pale eoliche) per attività di sfruttamento che vedono, ad esempio, il Gruppo Co-Ver fatto oggetto di attenzione da parte della Procura di Verbania per impianti eolici costruiti anche in provincia di Campobasso. Strano che se ne occupi la magistratura di Verbania e quella del Molise non ne sappia niente e, peggio, non faccia niente per mettere in chiaro i lati oscuri di una sequenza di episodi che per come si svolgono, con il retroterra che li distingue, meriterebbero ben altra attenzione da parte di tutti gli organismi territoriali di controllo. Lo andiamo scrivendo da tempo; ne parlano a voce spiegata gli Eco.Dem. Da qui, da questa assonanza, la ragione per cui siamo dalla stessa parte. Nonostante l’equivoco di Petraroia con un piede in due staffe: nella giunta regionale e militante (occulto) nelle file ecologiste.
L’ INTERVENTO
Prima delle Province andavano riviste le regioni di Claudio De Luca Una volta eliminate le Province, al fine di conseguire risparmi veri, si dovrebbero ridimensionare le Regioni, ponendo mano ai confini di ciascuna. Ritengono di potere procedere a tanto il Presidente Hollande ed il premier Manuel Valls, risparmiando tra i 12 ed i 25 miliardi. In Italia siamo alla solita polemica che ha riportato in primo piano la questione del numero di tali Enti. Favorevoli a resettare sono in tanti e pare possibile ipotizzare un’ampia convergenza tra Partiti su di una riforma importante per l’intero sistema. Ma le resistenze sono prevedibili (in Molise ha fatto già sentire la propria voce l’on. Venittelli) perché la platea di coloro che traggono consistenti emolumenti dalla “politica politicante” si annida ovunque. Tra gli “aficionados” della “mattanza” c’è già chi è stato criticato: si tratta del parlamentare pd Roberto Morassut che ha depositato alla Camera una proposta per ridurre il numero delle Regioni (da 20 a 12), evitando che questi istituti continuino ad essere“il salvadanaio delle tribù interne dei partiti”. Secondo l’on., l’atlante politico delle autonomie potrebbe ricomporsi con sole 10 regioni: Piemonte-Liguria; Lombardia; Veneto-Trentino Alto Adige-Friuli Venezia Giulia; Emilia-Romagna-Marche; Toscana-Umbria; Lazio-AbruzzoMolise; Campania; Puglia-Basilicata; Calabria-Sicilia; Sardegna. Paolo Tancredi, deputato Ncd a Palazzo Chigi, è quello che l’ha tirata giù più dura: occorre dimezzare, accorpando, quelle più piccole; non tanto – e non solo – per ridurre sperperi, episodi di corruzione e clientele, ma soprattutto per snellire e sburocratizzare il sistema. Ritiene che le Regioni attuali siano figlie del Titolo V che conferì loro la medesima competenza legislativa statuale, l’autonomia finanziaria ed il principio di sussidiarietà. Ma la rivoluzione federale è rimasta
incompiuta al pari di altre; perciò il sistema va ripensato sforbiciando:“Fondere le Marche, l’Abruzzo ed il Molise permetterebbe di incamerare un maggior gettito fiscale, di ridurre le spese correnti, i consumi intermedi, gli stipendi, i ‘benefit’ ed i rimborsi per i dipendenti. Per di più si economizzerebbe, unificando Autorità, Agenzie, Consorzi, enti ed imprese pubbliche, che oggi proliferano con spreco di tempi e costi clientelari”. Giuseppe Adamoli rincalza: “Venti Regioni sono troppe. Nove o dieci sono il numero giusto. Però debbono essere forti e con reale autonomia”. Già consigliere regionale Pd alla Regione Lombardia, si autocensura e dice: “Come si fa a dire che non si può risparmiare? Il Governatore Maroni getta via 30 milioni per un referendum inutile sullo Statuto speciale, quando potrebbe mettere sul mercato le costose Sedi, segni di megalomania e non fattori di efficienza. Se si vuole mantenere aperto qualche Ufficio regionale, basta chiedere ospitalità alle Province che oggi hanno spazi sovrabbondanti. Infine affitti almeno 10 piani del ‘Pirellone’ visto che funziona il nuovo ‘Palazzo Lombardia’”. Francesco Rutelli (Costituente per il Centro) ritorna sul Molise: “Possiamo dimezzare le Regioni, razionalizzando e definendo i compiti. La Germania vanta 16 “Lander” per 82 mln di cittadini, l’Italia conta Regioni di 300mila ab.”. Analogamente Luca Zaia: “È opportuno ridisegnare i confini delle Regioni. Non ha senso tenere in vita quelle con meno abitanti di una provincia”. In passato era stata la “Fondazione Agnelli” a proporre di costituire 12 macro-regioni, con autosufficienza finanziaria e capacità di generare progetti di sviluppo. La previsione era di un risparmio di 22 miliardi di vecchie lire.
Dardo
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inverno AgghiAcciAnte: FrAtturA AFFossA lA montAgnA molisAnA La stagione per Campitello e Capracotta è a rischio nonostante gli annunci del governatore CAMPOBASSO. "Sono state corrisposte in giornata le mensilità arretrate spettanti ai 34 lavoratori di Funivie Molise spa in relazione alla chiusura dell'ultima stagione sciistica", lo comunica il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. "Dopo mesi di incertezze e sacrifici, determinati dalle criticità finanziarie derivanti anche dalle passate gestioni - prosegue il governatore -, ai dipendenti impiegati dalla società per azioni arriva quanto da loro rivendicato, perché un diritto, con un lungo presidio permanente sul pianoro di Campitello Matese, ora, come ci viene riferito, finalmente sciolto". Segnali positivi per Paolo Frattura. "Superiamo e archiviamo le criticità maggiori e lo facciamo, con una rinnovata governance efficiente e attenta, seguendo una scrupolosa politica di contenimento dei costi, fondamentalmente anche e soprattutto per il rilancio della nostra montagna attraverso una riorganizzazione di tutti gli ingranaggi turistici che ruotano attorno al settore", conclude il presidente della Regione”. Recitava così il comunicato stampa del presidente della Regione Molise lo scorso 4 settembre nel cui titolo si evidenziava: “Funivie Molise, pagati gli stipendi ai lavoratori. Frattura: avanti nel rilancio della nostra montagna”. E alla fine di ottobre si apprende da indiscrezioni che la Regione Molise sta provvedendo al funerale della montagna. Il rilancio di cui infatti parlava Frattura, con la solita politica degli annunci, consiste nel rischio, ormai certo, che la stagione invernale per Campitello e Capracotta non partirà neppure. Perché? Perché non ci sono soldi. Perché il governo, in questo anno di lavoro, non ha programmato né si è fatto venire idee su come risolvere il problema. E pensare che l’anno scorso, sempre il governo Frattura, ha buttato al vento per Funivie Molise milioni di euro. Soldi, come troppo spesso accade in questo governo targato Pd, che vanno in fumo. La situazione economica aveva già portato alle dimissioni di Franco Mancini, amministratore di Funivie Molise (società partecipata al 100% dalla Regione Molise). Nel 2013 la gestione era stata affidata al dottor Caruso, nominato proprio da Paolo Frattura, per avviare la stagione sciistica 2013-2014 avrebbe preso dal fondo vincolato del bilancio della società spa 800mila euro a cui, sempre secondo indiscrezioni, avrebbe ag-
giunto 200mila euro degli incassi. E come sono stati spesi questi soldi che ammonterebbero ad un milione di euro? La lista della spesa, motivata dalla procedura di urgenza, sembra sia stata così distribuita: acquisto di un trasformatore per la seggiovia Capo d’acqua di Campitello Matese per la modica cifra della bellezza di 200mila euro. Un acquisto avvenuto senza nessun procedimento ad evidenza pubblica, nonostante la stazione sia chiusa e nonostante i lavori per la seggiovia fosse stati già appaltati con gara vinta e assegnata. Un altro trasformatore invece pare sia stato acquistato, con le stesse modalità, per Capracotta. Sempre con trattativa privata, non si sa bene a favore di quale ditta, sarebbero stati spesi circa 500mila euro per l’acquisto di una cabina di alta trasformazione. E visto che il territorio è abbastanza immenso, ci sarebbero voluti 75mila euro per falciare l’erba a Campitello Matese. Ci sarebbero poi altri interventi effettuati sempre senza la prescrizione dei responsabili alla sicurezza: il dottor Michele De Gregorio e l’ingegner Mario Cordeschi. A questo si aggiunga che, sempre secondo i bene informati, le relazioni dei responsabili alla sicurezza
L’ INTERVENTO
i dieci comandamenti di ruta e Frattura di Ulisse Di Giacomo* Quello che sta succedendo in Molise ha dell’incredibile. Al di la della illegalità fatta Istituzione, di conflitti di interesse grandi come una casa che ormai provocano solo nausea e di connivenze consolidate, ci sono due aspetti di fatti recenti che lasciano esterrefatti. Esponenti di primo piano della Sinistra, che hanno praticamente distrutto questa Regione, provocato disoccupazione e miseria, generato una economia da dopo guerra, annunciano “urbi et orbi” i Dieci Comandamenti per far ripartire il Molise. E sapete di cosa parlano? Della Sanità, dopo averla svenduta ai privati e aver azzerato l’assistenza sanitaria pubblica; della super strada a 4 corsie, dopo aver perso i fondi per la costruzione dell’Autostrada Termoli – San Vittore; della GAM, della Ittierre, dello Zuccherificio , dopo averli chiusi e aver gettato in strada migliaia di lavoratori; della revoca delle concessioni per le centrali a biomasse, dopo una vergognosa marcia indietro imposta da migliaia di cittadini che li hanno rinchiusi nel Palazzo; dell’area di crisi e di centinaia di falsi tavoli aperti per non decidere nulla. E tutto questo, da loro stessi provocato, dovrebbe trovare soluzione entro dicembre, tra abeti illuminati e canzoncine di Natale. E’ proprio vero che al ridicolo non c’è mai
sarebbero state bypassate grazie a nuovi documenti redatti da una figura esterna: un ingegnere professionista di Venafro. Le Funivie Molise, inoltre, vantano 25 dipendenti a cui è stato pagato lo stipendio lo scorso 4 settembre 2014. Per rinforzare il personale, nonostante la mancanza di liquidità, ci sarebbero state altre 33 assunzioni tra cui figura non solo il cognato dell’assessore Scarabeo (in qualità di capo del personale) ma anche di una parente del consigliere regionale Salvatore Micone, ex sindaco di San Massimo (in pratica il comune di residenza delle Funivie, tanto per intenderci). E’ finita qui? Pare proprio di no. Alcuni parlano di automezzi nuovi, acquistati da poco, sostituiti con vecchi mezzi provenienti da Venafro. Che fine abbiano fatto quelli nuovi non è dato sapere. A cui va aggiunta la nuova segnaletica, commissionata ad una ditta di Venafro, nonostante in magazzino ne fosse già pronta una nuova già confezionata. Insomma, dopo due mesi dalla sostituzione di Pisani, Caruso avrebbe creato un vero e proprio caos. Tanto che ad insorgere era stato proprio il presidente dei revisori dei conti, Fabrizio Cappuccilli, cugino di Frattura, che con una mail avrebbe dato l’ultimatum al governatore: o si sostituisce Caruso o vado in Procura. Ecco così arrivare la nomina dell’avvocato Mancini che però non sembra essere stato messo in condizione di lavorare. La Regione non ha colmato il deficit lasciato dal suo predecessore e, sembra, negli ultimi tempi Funivie Molise pare essere diventata una società in liquidazione. Non ci sono soldi per lavorare né per programmare, Frattura pare abbia promesso introiti che non arrivano, e le uniche carte che arrivano tutti i giorni sono le ingiunzioni di pagamento. Però... per il governatore il suo Molise va avanti con il rilancio della montagna che, come nelle magie del mago Silvan, c’è ma nessuno lo vede. In fondo, cosa ci si può aspettare di diverso se la delega al turismo (che non è solo quello balneare) è in capo a Frattura che la affida ad un tal Domenico Di Nunzio?
AssembleA Pd, nubi schiArite? Lo Statuto sarà argomento della prossima riunione. Al momento è tregua tra le correnti
fine. Ma la cosa più inquietante è che il futuro economico, sanitario, industriale, ambientale, culturale del Molise, secondo questi personaggi, lo dovrebbero decidere loro due, Frattura e Ruta, che ormai a giorni alterni come divi si lasciano fotografare su un marciapiede. Qualcuno, preoccupato, ritiene questo atteggiamento un affronto alla democrazia e agli organi istituzionali, alla delegazione parlamentare, alla giunta e al consiglio regionale, ai partiti, alle organizzazioni sindacali, agli enti locali, e chi più ne ha più ne metta. Pensarlo , sarebbe come dare loro importanza.Io, invece, penso si tratti di una grossa presa in giro dei cittadini e di una farsa che rende comica una situazione che invece è tremendamente tragica. *Senatore della Repubblica
CAMPOBASSO. "Con la riunione dell’assemblea regionale a Campobasso abbiamo contribuito tutti a ripristinare la piena legalità nel Partito democratico in Molise”. L’onorevole Laura Venittelli, come presidente dell’organo assemblea più importante del Pd molisano, commenta così l’esito del confronto politico e partitico avvenuto in sede assembleare. “Desidero ringraziare pubblicamente il presidente della giunta regionale del Molise Paolo Di Laura Frattura, che da dirigente nazionale del Pd ha compreso le ragioni della necessità di riconvocare un’altra assemblea per l’approvazione dello statuto del Partito democratico”. Lo stesso presidente, infatti, vista la proposta di statuto aperta agli emendamenti, che nel frattempo sono pervenuti e perverranno fino alla prossima assemblea, dai circoli e dai membri dell’assemblea, ha richiesto alla stessa di convocare in tempi rapidi una nuova seduta per l’approvazione dello statuto. Sul tema delle biomasse, l’assemblea ha concordato con l’indirizzo del governo regionale, rivolto a dare soddisfazione ai sindaci dell’area del Matese per la mancata realizzazione della centrale. Infine, sul tema lavoro l’attenzione è massima perché si raggiungano, nella cabina di regia regionale, le intese per la risoluzione delle vertenze sulle crisi in atto con massima attenzione alle esigenze dei lavoratori. Tutti i livelli istituzionali del Partito Democratico sono impegnati affinché il raggiungimento di questi obiettivi avvenga in tempi rapidi. L'assemblea ha rischiarato l'atmosfera politica all'interno del Pd molisano oppure si tratta, solo, di una tregua armata? Sul tavolo, infatti, restano irrisolti non pochi problemi che attendono di conoscere soluzioni e che potrebbero riaprire vecchi ferite e contese interne.
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"esu, Più soLdi Per Le borse di studio"
Il Consiglio di amministrazione ha stanziato 2 milioni e 600mila euro per gli studenti CAMPOBASSO. Nel corso dell’ultima riunione del Cda dell’ESU è stato approvato l’assestamento relativo al bilancio dell’esercizio finanziario 2014 e sono state quantificate le somme da destinare alle borse di studio ed alla mobilità internazionale per l’anno accademico 2014/2015. Il Consiglio di Amministrazione dell’ESU, all’unani-
mità, ha accolto la proposta del presidente Candido Paglione di stanziare 2 milioni e seicento mila euro per gli studenti risultati idonei nelle graduatorie per l’assegnazione delle borse di studio. “E’ iniziato nel migliore dei modi il lavoro del nuovo CdA dell’ESU che mi onoro di presiedere”, ha dichiarato il Presidente Candido Paglione .
“Nonostante il difficile momento attuale, siamo riusciti ad incrementare il fondo a disposizione della graduatoria per l’assegnazione delle borse di studio di ben 300.00,00 euro, portandolo dai 2 milioni e trecentomila euro dello scorso anno ai 2 milioni e seicento mila dell’attuale anno accademico 2014/2015; oltre il 10% in più di stanziamento che con-
imprese, 72 in più tra luglio e settembre Segno positivo per il tasso di crescita delle imprese molisane (+0,21%), ma in rallentamento Fallimenti: +12,5% rispetto all’estate 2013 CAMPOBASSO. Chiude in positivo l’anagrafe delle imprese nel terzo trimestre del 2014. Il bilancio demografico dei mesi estivi fra le imprese nate in Molise (366) e quelle che contemporaneamente hanno dichiarato la cessazione delle attività (294), termina con un saldo positivo pari a +72 unità, minore di quanto si verificò un anno fa, quando il saldo era positivo per 120 unità. A fine settembre le imprese registrate risultano essere 34.884, di cui 31.014 dichiarate attive. I modesti risultati del terzo trimestre del 2014 – positivi peraltro come in ogni terzo trimestre di ciascun anno – si traducono in un tasso di crescita modesto (+0,21%), inferiore sia al valore nazionale (+0,27%) che a quello delle altre regioni meridionali (+0,27%). Come mostra l’analisi della natalità e mortalità delle imprese, diffusa dall’Ufficio Studi e Ricerche di Unioncamere Molise sulla base di Movimprese, la rilevazione condotta da infoCamere a partire dai dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, continua, inoltre, la corsa al rialzo dei fallimenti e dei concordati preventivi. Tra luglio e settembre in Molise, 9 imprese hanno aperto una procedura fallimentare, per un aumento pari al 12,5% rispetto allo stesso periodo del 2013; discorso analogo per i concordati preventivi, 8 in regione in questo trimestre, in aumento del 300% rispetto al 2013. Sul fronte artigiano, il terzo trimestre 2014 chiude in positivo con un saldo pari a +14 imprese, per un tasso di crescita del periodo pari a +0,20%, tra i migliori a livello regionale, superato solo dal risultato del Trentino A.A. con +0,33%. Andando a leggere più in profondità i dati dei Registri Imprese, risulta evidente un andamento diverso tra le due provincie molisane: Isernia, con uno stock di imprese al 30 settembre 2014 pari a 9.079 registrate e un saldo tra iscrizioni e cessazioni positivo e pari a +58 unità, si pone al 1° posto della classifica dei migliori tassi di crescita con +0,64%; la provincia di Campobasso scivola alla
90° posizione con 25.805 imprese registrate, un saldo pari a +14 unità e con un tasso di crescita positivo e pari a +0,05%. A livello settoriale vanno segnalate le principali difficoltà nel settore dell’Agricoltura (-31 unità il saldo tra iscrizioni e cessazioni nel periodo), nel settore del Commercio (-14 unità) e nelle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-7 unità). “Persiste, purtroppo, la fase di stagnazione che sta colpendo il nostro sistema produttivo, frenando la spinta a fare impresa e facendo aumentare i fallimenti e concordati preventivi” – commenta il Presidente di Unioncamere Molise, Pasqualino Piersimoni. “Per ridare nuova linfa allo sviluppo, bisogna creare le condizioni per far ripartire il mercato interno, dal cui rallentamento dipendono le sorti di tante nostre imprese, e sostenere il coraggio e le aspirazioni di tante persone, soprattutto giovani, che vorrebbero mettersi in proprio. Un ambito nel quale il sistema camerale molisano è particolarmente impegnato, anche attraverso lo sportello per il sostegno all’imprenditorialità giovanile, uno strumento messo a disposizione del territorio, che offre un servizio gratuito dedicato espressamente a quanti vogliono creare una nuova impresa, un’opportunità concreta di auto-impiego per i giovani”.
sentirà di soddisfare le necessità di altri studenti meritevoli e bisognosi”. “Non ci fermiamo qui, continueremo a lavorare e a fare del nostro meglio – ha concluso il Presidente dell’ESU – cercando di accorciare le distanze tra gli studenti che hanno scelto l’Università del Molise e la possibilità concreta di accedere ai servizi del diritto allo studio”
La nuova Pac e Le imPrese moLisane La Coldiretti ha affrontato il tema che riguarderà le politiche di sviluppo agricolo CAMPOBASSO. La nuova Politica Agricola Comune 2014/2020, con le sue regole, frutto di un lungo percorso negoziale per alcuni aspetti ancora in atto, fra Stati, Regioni ed Unione Europea, va nella direzione di assicurare un sostegno ai settori portanti della nostra agricoltura ed andrà ad incidere sull’occupazione e sullo sviluppo dei nostri territori. Un approfondimento autorevole e di spessore è quello organizzato dalla Coldiretti Molise con due convegni, la mattina del 23 ottobre a Campobasso ed il pomeriggio ad Isernia, sul tema: “La Nuova Politica Agricola Comune, tra sostenibilità ed Innovazione, Cosa Cambia per le Imprese Molisane”. Agli incontri hanno partecipato Dirigenti Nazionali e Regionali della Coldiretti e Rappresentanti delle Istituzioni della Regione Molise. Nell’impianto della nuova PAC 2014/2020, sono state effettuate alcune scelte importanti come: • Ricambio generazionale – Sono previste misure a favore dei giovani Imprenditori agricoli, con la maggiorazione del 25% degli aiuti diretti, per i primi 5 anni di attività, per le aziende condotte da under 40. • Sostegno alle zone montane – L’azione è finalizzata alla tutela del territorio ed al mantenimento della vitalità dei contesti socio-economici più a rischio. Verrà sostenuta la spinta per un nuovo modello di sviluppo delle aree montane. • Agricoltore attivo – Con l’ampliamento della “black list”, non riceveranno più contributi PAC le banche, le società finanziarie, assicurative ed immobiliari. Vengono definite le condizioni per la figura di agricoltore attivo: IAP, CD, titolare di partita IVA. • Convergenza – Viene stabilito di considerare l’Italia come Regione Unica, con una progressiva unificazione del valore dei titoli per i sostegni PAC. • Sostenibilità ambientale – Previsti incentivi a favore di sistemi produttivi maggiormente sostenibili e non impattanti per l’ambiente. • Qualità degli alimenti – Forte attenzione alla qualità dei prodotti alimentari ed al benessere degli animali. • Pagamenti diretti – Gli aiuti accoppiati vengono concentrati su settori più in difficoltà, con l’obiettivo di recuperare margini di efficienza e sostenere le produzioni “made in Italy”. Per il Molise la nuova Politica Agricola Comune 2014/2020 rappresenta un contributo fondamentale alla centralità dell’impresa agricola nello sviluppo socioeconomico della regione, contribuendo al presidio agricolo delle aree svantaggiate e montane, condizione imprescindibile per la tutela ecosostenibile del territorio e difesa contro il degrado ed i disastri ambientali, nell’Alto come nel Basso Molise. Per Coldiretti Molise risulta, quindi, gravissima la decisione della Commissione Ue di tagliare fondi, a livello comunitario, per quasi mezzo miliardo di euro dalla Politica Agricola Comune (PAC) per destinarli ad altri settori, poiché rappresenta uno schiaffo non solo alle imprese agricole, ma anche a quel 92 per cento degli italiani che, secondo Eurobarometro, considera la PAC un elemento “importante per il futuro”, capace di offrire benefici non solo agli agricoltori ma all’intera società.
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Intanto stanno per scadere i termini di presentazione degli elaborati
iL concorso d’idee per La nuova sede regionaLe suL romagnoLi subissato di quesiti Un bando meno farraginoso, meno arzigogolato, meno impenetrabile aiuterebbe i possibili concorrenti a partecipare con buona approssimazione e la Regione a giudicare con maggiore oculatezza e precisione
Il Concorso per la selezione di una proposta progettuale di idee per la realizzazione della sede del Consiglio, della Giunta regionale e dei servizi comuni nelle aree dell’ex-Hotel Roxy ed ex-Stadio Romagnoli in Campobasso continua ad essere subissato di quesiti da parte dei potenziali partecipanti. Il che sta a indicare che presenta non pochi difetti di chiarezza, non pochi motivi di perplessità, non pochi motivi di preoccupazione che si ripeta nelle insufficienze per cui è stato necessario ritirarlo una prima volta e riproporlo. Ma a quanto pare anche la riproposizione sta assumendo i contorni di un esercizio dilettantistico da parte di chi lo ha elaborato, a meno che, e non vogliamo essere maligni, a renderlo difficilmente praticabile e interpretabile non sia fatto apposta. Apposta per restringere la rosa dei concorrenti, per accentuare le difficoltà ad essere nei termini di presentazione (15 dicembre 2014). Sia come sia, non voglia aggiungerle nient’altro di nostro. Preferiamo dare a puntate la sequenza delle domande e delle risposte. Molte sono comprensibili anche a un lettore non iniziato alle materie tecniche, alcune altre meno, ma sono tutte indicative di un procedimento che si manifesta quantomeno abborracciato. Per uscire dal vago, cominciamo da una domanda e da una risposta che mettono in risalto il grado di approssimazione. Ecco la domanda ed ecco la risposta: D) Dalla documentazione allegata al Bando non si evincono, in maniera chiara, le attuali norme tecniche di attuazione relative all’area di intervento riservata al complesso architettonico (Sede Regionale). In particolare, desideriamo sapere l'indice di fabbricabilità fondiario (cioè relativo all'area colorata in rosa nella "planimetria area intervento"), l'altezza massima del fabbricato a realizzarsi, i distacchi dai confini,
dalle strade e tra i fabbricati. Eventualmente, sono previste deroghe? R) La documentazione urbanistica disponibile è stata pubblicata unitamente al bando di concorso (vedasi anche la cartella documentazione storica in cui sono presenti i relativi provvedimenti e gli accordi di programma intervenuti tra Regione Molise e il Comune di Campobasso). Per informazioni più specifiche si consiglia di rivolgersi direttamente al Comune di Campobasso – Settore Urbanistica ed Edilizia. In ogni caso, a seguito di accordi presi, il Comune di Campobasso, a breve, provvederà a trasmetterci la relativa documentazione urbanistica (norme tecniche di attuazione e stralcio del Prg vigente), che opportunamente provvederemo a pubblicare nella presente area tematica urbanistica del sito regionale www3.regione.molise.it . Se non siamo alle comiche, poco ci manca. Si consiglia di …; in ogni caso il Comune provvederà…eccetera eccetera. Il succo è che il Bando non indica l'indice di fabbricabilità fondiario, l'altezza massima del fabbricato a realizzarsi, i distacchi dai confini, dalle strade e tra i fabbricati. E qualcuno dovrebvbe elaborare e presentare un’ida progettuale fattibile! Come dicevamo, daremo a puntate lo spaccato più significativo delle domande e delle risposte, da cui non solo i tecnici potranno rendersi conto, ma anche i letteori più curiosi e attenti. Se non sono sufficienti la doamnda e la risposta appena sopra riportata, ne aggiungiamo un'altra più articolata: D) C’è un’altezza massima per l’edificato del nostro lotto di progetto? Le chiediamo questa informazione perché nelle Norme Tecniche di Attuazione fornite non abbiamo trovato questo dato, e questo dubbio è evidentemente condiviso anche dagli altri concorrenti che hanno fatto più volte la stessa richiesta. 2) La volumetria dell’hotel Roxy può essere demolita e ricostruita in una qualsiasi posizione all’interno della sagoma indicataci come possibile sedime di costruzione? Le chiediamo questa informazione perché nelle Norme Tecniche di Attuazione fornite non abbiamo trovato questo dato, e questo dubbio è evidentemente condiviso anche dagli altri concorrenti che hanno fatto più volte la stessa richiesta. 3) Dobbiamo prevedere all’interno del nostro progetto la strada prevista da Prg, (che non è indicata nel bando)? 4) Dobbiamo prevedere i parcheggi e i servizi richiesti nell’accordo quadro tra Regione Molise e Comune di Campobasso (allegato denominato AP CB - Regione sottoscritto il 11-07-
2008) che consistono in 8000 mq e che sono in aggiunta ai 13000 mq di progetto, oppure non dobbiamo considerare questa ulteriore metratura oltre i 13000 mq previsti nel bando? E' evidente che tra l'accordo quadro ed il bando ci sono informazioni diverse e vorremmo sapere a quale attenerci. R) Per quanto riguarda i dati tecnici di PRG, si consiglia di rivolgersi direttamente al Comune di Campobasso. In ogni caso stiamo attendendo che il Comune medesimo ci fornisca le notizie richieste che provvederemo opportunamente a pubblicare. Il bando prevede una superficie complessiva di circa 13.000 mq. all'interno della sagoma indicata nella planimetria allegata al bando stesso, relativa al complesso architettonico, previa demolizione dell'ex-Hotel Roxy e da realizzarsi in base al quadro esigenziale delle superfici indicato nella relazione descrittiva allegata al bando medesimo. Per quanto riguarda gli 8000 mq. a parcheggi interrati, il bando non prevede questa opportunità. L'accordo quadro del 2008 è stato fornito appunto solo come documentazione storica. In poche parole, trattandosi di concorso d'idee, le scelte e le soluzioni tecniche (sistemazione di tutte le disponibilità di spazi residui a parco verde e urbano - parcheggi scoperti e/o interrati – e previsioni di raccordo con la viabilità esistente e di ricuciture funzionali ed urbanistiche tese a migliorare la qualità della fruizione urbana), nei limiti delle normative vigenti ed in base alle indicazioni del bando, spettano al proponente. Poverini i proponenti!
L’INTERVENTO
Le ferite deL sisma che non si rimarginano di Rosario De Matteis* E’ mio dovere come presidente dell’Amministrazione provinciale di Campobasso, spendere alcuni minuti per ricordare le vittime del sisma del Molise, le loro famiglie ed i retroscena che hanno caratterizzato la vita politico amministrativa della Regione Molise negli ultimi anni. Ricordo bene quei giorni anche se sono passati ben 12 anni. Come me, tutti i molisani non potranno mai più trascorrere senza un evidente trasporto emotivo, il 31 ottobre di ogni anno, giorno appunto della memoria per le 30 vittime. Tanti sono i rintocchi che riecheggeranno anche nel 2014, per gli angeli di San Giuliano di Puglia, la loro maestra e le due anziane, periti sotto le macerie della scuola, per assolvere, purtroppo, ai loro doveri. Una ferita che il Molise non potrà mai dimenticare, e che resta ancora aperta, essendo ancora evidenti le devastazioni per tanti Comuni delle province di Campobasso e Foggia. Ricordo ancora la scossa delle 11.33 di magnitudo 6.0, ricordo quelle successive, le altre del 2 novembre, come piano piano mi tornano in mente anche le polemiche, i processi, i funerali di Stato, la straordinaria risposta dei volontari di tutt’Italia, della Protezione civile e l’avvio della ricostruzione, lenta, a tappe, com-
plessa. Il bilancio riportò 100 feriti e almeno 3000 sfollati in tutta l’area che prese il nome di cratere sismico, vale a dire: un molisano su 100. Da quel 31 ottobre, tutta la politica molisana fu sommersa da interrogativi, accuse e momenti di gogna mediatica, tanto che la tragica vicenda di San Giuliano di Puglia, con i suoi risvolti umani, mediatici e legislativi, è ricostruita in un'inchiesta di Caterina Stagno e Silvia Tortora per La Storia siamo noi (Rai Edu), dal programma Report di Rai 3 e
da un libro dal titolo: "C'era una volta per sempre - una favola che non dovrebbe mai essere raccontata", di Nadia Giannoni. In base ai dati che ho avuto modo di leggere, un migliaio di molisani è ancora sfollato, circa 300 vivono nelle casette di legno e quasi 500 hanno provveduto a sistemarsi in forma autonoma. I villaggi provvisori esistono ancora, come fanno ancora bella mostra di se le situazioni di emergenza con famiglie che vivono in affitto, lontani dalla speranza di averne una, di proprietà, che dia loro decoro, serenità e dignità. Purtroppo anche quest’anno decine di famiglie trascorreranno il Natale e l’ennesima nevicata dentro le casette. Ecco, come presidente della Provincia, sono rammaricato per questa situazione e mi auguro che il governo centrale dia le risorse utili per chiudere il processo legato alla ricostruzione ad una Regione che aspetta da troppo tempo un riconoscimento di vicinanza dello Stato in un momento drammatico. Vicinanza - conclude il presidente - che non si è vista nei termini e nelle modalità prospettate. Per questo motivo il 31 ottobre lo vivrò nel dolore insieme alle famiglie che hanno perso i bambini e nella speranza di una ricostruzione più concreta. *Presidente Provincia di Campobasso
Dardo
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Campobasso
29 ottobre 2014
Rapina alla Bnl, filmati al setaccio Prosegue l’attività investigativa dei Carabinieri per rintracciare gli autori del colpo CAMPOBASSO. L’attività investigativa dei Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso, insieme ai colleghi della Scientifica, sembrerebbe rivolgersi principalmente verso l’acquisizione e l’analisi dei filmati delle telecamere di sicurezza dell’istituto bancario oltre che al ‘setaccio’ delle ‘celle’ dei gestori telefonici al fine di acquisire i tabulati per accertare la presenza di date persone in un
determinato luogo. Al vaglio dei militari anche la ricostruzione dell’esatta dinamica dell’accaduto. Da quanto appreso fin ora sembrerebbe che uno dei Vigilantes che trasportavano il denaro nel furgone blindato, una volta sceso dal veicolo, sia stato avvicinato ed aggredito da tre uomini che gli avrebbero anche sottratto l’arma di ordinanza. Dopo aver perpetrato il colpo, i ladri si sono
dati alla fuga. Ad inseguirli un secondo Vigilantes. In questa fase alcuni colpi di pistola sono stati esplosi. Un proiettile, probabilmente dopo essere rimbalzato sull’asfalto, ha trapassato il corpo di una 60enne all’altezza braccio-spalla, fortunatamente senza ledere organi vitali. La donna è stata soccorsa dal 118 e trasportata all’ospedale Cardarelli dove è stata ricoverata presso il
evade dai domiciliaRi, aRRestato dai caRaBinieRi L’uomo ha manomesso il braccialetto elettronico. Rintracciato a Molise CAMPOBASSO. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bojano, unitamente ai militari della Stazione di Torella del Sannio traevano in arresto S. L. 25enne. Il giovane, già agli arresti domiciliari per tentato omicidio - reato commesso presso un night della zona in data 02 maggio 2014 nei confronti della ex fidanzata.
Nella notte del 26 ottobre scorso, dopo aver manomesso il braccialetto elettronico per il monitoraggio della posizione, si allontanava dal domicilio, rendendosi irreperibile. Venivano, pertanto, immediatamente diramate le ricerche dell’evaso, anche in ambito nazionale e, dopo un giorno di indagini, anche mediante l’ausilio di attività tec-
niche, il predetto veniva rintracciato nei pressi della sua abitazione di Molise. Veniva così tratto in arresto e trattenuto presso la camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Bojano. Ieri si è celebrato il rito direttissimo a seguito del quale, è stato nuovamente posto agli arresti domiciliari.
shiRvani al violoncello alla ex Gil Questa sera il concerto organizzato dal Conservatorio di muscia “Perosi” CAMPOBASSO. Ancora un evento, l’ultimo per il mese di ottobre, organizzato dal Conservatorio di Musica “Lorenzo Perosi”. Questa sera sul palco dell’auditorium dell’ex Gil il M° Shirvani (violoncello) e le due allieve Eleonora Bibbò (clarinetto) e Giusy Fatica (pianoforte). Il violoncellista Mike Shirvani di origine persiana nato in una famiglia di musicisti, ha studiato al Conservatorio Santa Cecilia di Roma con illustri maestri. Si è perfezionato al Conservatorio di Maastricht (Olanda) dove ha frequentato i Corsi Internazionali del M° Radu Adulescu. E’ stato premiato finalista in vari concorsi per musica da camera. Tiene recitals ed esegue musica da camera regolarmente nelle più importanti città italiane nonché all’estero, in Francia, Stati Uniti, Iran, India, Libano, Svezia, Egitto e Grecia con larghi consensi di pubblico e di critica.
Ha inciso per la EMI con i solisti della N.I.R.T. Chamber Orchestra e un LP per la Titania con il Max
vede i numerosi anni di esperienza del docente accompagnato dall’entusiasmo, determinazione e bravura
Bruch Trio. Il concerto del trio fa parte di una simpatica collaborazione fra il docente e gli allievi del corso di musica da camera. Tale iniziativa supera il rapporto maestro-allievo e porta ai livelli di una vera e propria produzione che
dei giovani laureati e laureandi. Questo il programma: M. Glinka Trio Pathetique A. v. Zemlinsky Trio op. 3 V. D’Indy Trio op. 29
reparto di chirurgia. A sparare l’arma del metronotte che è stata sequestrata e, anche questo ulteriore elemento, resta al vaglio dei militari. Rinvenuti, intanto, solo ed esclusivamente due bossoli della Beretta Calibro 9×21 in dotazione ai Vigilantes.
il premio strega francesco piccolo dà il via alla quattordicesima edizione di Ti RacconTo un LibRo Un inizio migliore non si poteva immaginare. Sarà infatti il Premio Strega 2014 a dare il via agli appuntamenti della quattordicesima edizione di Ti racconto un libro - il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione promosso e realizzato dall’Unione Lettori Italiani con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli, e sostenuto dalla Fondazione Molise Cultura e dalla Regione Molise – Assessorato all’Istruzione e con il patrocinio della Provincia di Campobasso e del Comune di Campobasso. Con il suo acclamatissimo Il desiderio di essere come tutti, oggi Francesco Piccolo taglierà il nastro di una lunga serie di incontri ed eventi che accompagneranno il pubblico per un intero anno. Dopo le ultime edizioni “concentrate” Ti racconto un libro torna alla sua formula originale. Un laboratorio permanente e condiviso, in cui ogni incontro apre a quello successivo per continuità di idee, di interessi, di possibilità. Ecco perché gli appuntamenti e le manifestazioni di questa edizione si svolgeranno nel corso di un intero anno, dalla fine di ottobre al prossimo giugno. Si tratta di iniziative che sono ormai entrate nel patrimonio culturale della regione che si appresta ancora una volta a confrontarsi con appuntamenti davvero straordinari. A inaugurare il palco di questa edizione sarà l’opera portentosa (e
anomala) dello scrittore campano, che è insieme il romanzo della sinistra italiana e un racconto di formazione individuale e collettiva. I funerali di Berlinguer e la scoperta del piacere di perdere, il rapimento Moro e il tradimento del padre, il coraggio intellettuale di Parise e il primo amore che muore il giorno di San Va l e n tino, il discorso con cui Bertin o t t i cancellò il governo Prodi e la resa definitiva al g e n e della superficialità, la vita quotidiana durante i vent’anni di Berlusconi al potere, una frase di Craxi e un racconto di Carver. L’appuntamento è alle 18.30 nella sala conferenze della Biblioteca provinciale P. Albino di Campobasso. Ma l’intero calendario si presenta ricco di eventi stimolanti. Si comincia con gli attesissimi Incontri con l’autore. Subito dopo il premio Strega, il 3 novembre, sarà Davide Enia, il più famoso “cuntastorie” italiano, a salire sul palco con il suo Uomini e pecore, storia di un amore che si fa largo tra le crepature della guerra. Aldo Nove, poeta, scrittore e autore teatrale, sarà a Campobasso (10 novembre) con Tutta la luce del mondo, un romanzo sulla vita di Francesco d’Assisi raccontata però dal punto di vista del nipote Piccardo, un ragazzino spaurito di fronte alle scelte radicali dello zio.
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Campobasso
29 ottobre 2014
soldi pubblici A servizio dei privAti Fabbricati a ridosso dei marciapiedi e all’interno degli svincoli confermano l’inarrestabilità della speculazione edilizia Il giorno in cui la proposta del nuovo Piano regolatore generale della città firmato dal professore Beguinot è definitivamente decaduta, abbiamo scritto testualmente: “La città sarà di nuovo destinata ad essere gestita ed utilizzata seguendo la legge dei poteri forti e delle clientele. E se l’esercizio del diritto fosse ancora una sana abitudine in questo nostro Paese, ci sarebbe spazio e modo di farla pagare a chi ne ha la colpa e non al solito cittadino indifeso”. Campobasso è nelle mani dei poteri forti che detengono il monopolio dei terreni e delle costruzioni, e della città fanno ciò che vogliono. Cambiano la destinazione urbanistica dei suoli e le zone destinate a verde pubbliche si prestano ad essere aggredite dal cemento. Così come, con lo strumento dei piani di recupero, si edifica in ogni angolo della città senza alcun rispetto per l’esistente. I reciproci vantaggi (economici e clientelari) dell’amministrazione comunale e dell’imprenditore si vanno a loro volta a quantificare negli accordi di programma. Ciò che sta venendo fuori ad aggravare l’orgia edilizia che ha contraddistinto il quindicennio della gestione di centro-sinistra a Palazzo san Giorgio, ha qualcosa di straordinariamente negativo sul piano della logica costruttiva e della razionalizzazione del territorio. Migliaia di metri cubi di cemento stanno colando tra l’attuale sede l’Agenzia regionale per l’innovazione e lo sviluppo dell’agricoltura, in Via Gian Battista Vico, e il semaforo all’incrocio con Via san Gio-
vamente impedita all’uso degli handicappati), tranne all’impresa, il cui costo lo ha scomputato dagli oneri di urbanizzazione, passerella che mette in relazione le costruzioni sovrastanti con quella sottostante, di cui parliamo. Un regalo passato sotto la voce “scomputo”, parola magica di cui gli imprenditori fanno uso ed abuso con la compiacenza degli amministratori, cioè soldi pubblici sot-
vanni. Parte di quelle migliaia di metri cubi di cemento è già colata e i pilastri dell’edificio in costruzione lambiscono il marciapiede. Urbanisticamente e funzionalmente un vero e proprio stupro. Quell’incrocio raccoglie una notevolissima corrente di traffico e l’immobile in costruzione a ridosso del marciapiede segna la vergogna di una soluzione a totale dispetto dell’interesse pubblico. Nonché l’impossibilità, presente e futura, di creare uno snellimento veicolare e la velocizzazione del traffico. Quel punto sarà uno dei nodi scorsoi che strangolano la città. Siamo di fronte alla ennesima dimostrazione dell’aggressività speculatrice in una città che della speculazione edilizia è un emblema (basterebbe leggersi i dati relativi alle concessioni in deroga per avere la misura esatta). Chi ha approvato quel progetto meriterebbe di essere additato responsabile di un vulnus insanabile alla razionalizzazione urbana, di un affronto ai
canoni elementari della decenza costruttiva, anche qualora fosse nella condizione di dimostrare di essersi mantenuto nell’ambito del regolamento edilizio in vigore. Stessa sorte andrebbe riservata a chi ha approvato la costruzione di un fabbricato all’interno di uno degli svincoli per l’immissione del traffico sulla tangenziale Est e per l’accesso al terminal delle autocorriere. Qui c’è dell’altro. C’è la presunzione di una volontà preordinata a rendere possibile quella costruzione, rinvenibile nel percorso pedonale realizzato ad hoc dall’amministrazione comunale negli anni del centro-sinistra, utilizzando le risorse provenienti dagli oneri di urbanizzazione, percorso che solo ora, in coincidenza della costruzione, trova la sua spiegazione. In sostanza, i soldi pubblici sono serviti a creare un accesso ad un insediamento privato, altrimenti improbabile. Com’è del tutto improbabile che sia servita a qualcuno la passerella in legno (peraltro oggetti-
ArrestAto grAvAnte pAtron di foreste molisAne Una notizia rimbalzata su tutti i principali notiziari nazionali: il fatto avvenuto nella provincia di Caserta, ma che riguarda, tristemente, anche il confinante Molise. Il 75enne imprenditore Giuseppe Gravante, ex patron di ‘Latte Matese’ e proprietario di ‘Foreste Molisane’, è stato posto ai domiciliari e dovrà rispondere di alcuni reati, tra cui estorsione e smaltimento illecito di rifiuti. Quaranta anni dedicati alle sue aziende e, ora, l’amara confessione di uno dei suoi ex dipendenti: Gravante avrebbe costretto, sotto la minaccia del licenziamento, i lavoratori dell’azienda a sversare rifiuti zootecnici nel Volturno, sotterrando ogni altro tipo di rifiuti nei terreni della propria azienda agricola. L’imprenditore è proprietario di alcuni allevamenti e di un grande stabilimento a Gioia Sannitica (comune che nel 2008 ha conferito a Gravante la cittadinanza onoraria, in quanto ‘re del latte’), dove fino al novembre scorso veniva imbottigliato il latte ‘Foreste Molisane’, azienda oggi sottoposta alla curatela fallimentare.
“renzi diA i soldi Alle province” Oggi assemblea all’Upi. De Matteis: “Non garantiamo il quotidiano” CAMPOBASSO. Oggi avrà luogo a Roma l’assemblea dei presidenti delle Province all’Upi. Al centro della riunione, la richiesta si un incontro politico con il premier Renzi per il disegno di legge sulla stabilità. “Purtroppo, come sottolineato da tempo, non riusciamo più a fronteggiare una situazione di emergenza, non riuscendo più a garantire
i servizi essenziali ai cittadini per via dei continui tagli messi in atto dai governo centrali. Per le strade, i trasporti, l’edilizia scolastica, la gestione delle scuole, il dissesto – afferma De Matteis – insomma per le materie di nostra competenza, non possiamo più affrontare il quotidiano e pensare al futuro”.
tratti all’erario comunale per essere gestiti dal privato. Dunque, quanto è costata quella passerella e chi l’ha utilizzata? Quanto è costato quel percorso pedonale e chi l’ha utilizzato? Ciò che disturba il buonsenso comune è la maniera irredente con cui i poteriforti si fanno valere. Dardo
lA regione molise non riconosce le strAde mA vi dirottA il trAffico stAtAle Singolare il caso di Bojano per le interpoderali di Cappussi 80 chilometri di strade che intersecano il territorio molisano e in molti casi si sostituiscono alla via-
di Antonio Cappussi, imprenditore 93enne costretto ad incatenarsi per un intero anno davanti alla sede
bilità statale e provinciale per raggiungere in minor tempo i centri abitati. La Regione Molise nonostante due decreti ingiuntivi emessi dal Tribunale di Campobasso, non le riconosce, le qualifica abusive e non le vuole pagare, ma non le chiude, ed invece di inibirvi la circolazione, essendo ritenute abusive, vi dirotta addirittura il traffico statale che, si legga bene, è obbligato a percorrerle in virtù di una ordinanza dell’Anas sottoscritta da Regione e Prefetto. Sì, avete letto bene. La Regione dice che quelle strade non esistono, sono abusive, però obbliga gli automobilisti e i conducenti di mezzi pesanti ad utilizzarle. Sono strade che già prima di quella ordinanza dell’Anas erano percorse ogni giorno da migliaia di veicoli, nonostante fossero al centro di una vicenda giudiziaria innescata dalla mancata attuazione di una delibera del Consiglio Regionale prima, e successivamente della Giunta Regionale che, a dicembre del 2008, si impegnava a pagarle entro 30 giorni, risparmiando un bel po’ di soldi pubblici grazie ad una transazione stragiudiziale. La vicenda è quella nota
della Regione Molise per vedersi riconosciuto il credito quantificato dal CTU nominato dal Tribunale in 10 milioni e mezzo di euro più gli interessi. Grazie all’accordo stragiudiziale la Regione avrebbe chiuso la partita e utilizzato legittimamente quelle strade con un esborso di soli 8 milioni di euro, mentre oggi ha messo in programma una strada di 5 o 6 chilometri, in territorio di Bojano, del tutto inutile e inutilizzabile perché fa il girotondo intorno ad un’azienda chiusa e fallita, che costerà a tutti i molisani ben 4 milioni di euro a carico del Contratto d’Area. Oggi la Regione si dà la zappa sui piedi perché su quelle strade fantasma “ordina” addirittura che sia dirottato il traffico “Nazionale”. In un primo momento le autovetture, attualmente i mezzi pesanti, transitano tutti, ogni ora, ogni momento, notte e giorno, sulle strade di Antonio Cappussi. Ulteriori “rivelazioni”, saranno divulgate nel corso della conferenza stampa che si terrà domani, giovedì 30 ottobre, presso l’ INCUBATORE SOCIALE di via Monsignor Bologna, 15 a Campobasso, dalle 11.00 alle 11.30.
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Isernia
29 ottobre 2014
utilizza fanghi da depurazione: denunciato Dopo un controllo della Forestale in località Ischia a Pozzilli Pozzilli – A seguito di una segnalazione da parte di un cittadino nei giorni scorsi è scattato un controllo da parte degli uomini del comando stazione forestale di Venafro in merito alla presenza di materiale dall’odore sgradevole e molto intenso su alcuni terreni agricoli in località “Ischia” del comune di Pozzilli. I tempestivi controlli svolti dai forestali hanno accertato la presenza di alcuni cumuli di fanghi provenienti da attività di depurazione. Nel corso dell’attività di indagine è stato ascol-
tato il proprietario dei terreni il quale ha dichiarato di aver dato il permesso ad una impresa salernitana, regolarmente autorizzata dall’Amministrazione regionale, di spargere i fanghi come buona pratica agronomica. Tuttavia dai successivi sopralluoghi, effettuati a breve distanza uno dall’altro, è emerso che l’impresa non aveva provveduto a trattare i fanghi così come previsto, tramite spargimento e interramento e, per di più, i cumuli erano aumentati in numero.
Uno dei sopralluoghi è stato effettuato anche con la collaborazione dei tecnici dell’ARPA Molise che hanno prelevato campioni per conoscere l’esatta composizione dei fanghi. I risultati delle analisi hanno rivelato l’assenza di sostanze non consentite e pericolose per la salute umana e l’integrità degli ecosistemi. Per la grave inadempienza P.C., legale rappresentante dell’impresa, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria, ossia per aver utilizzato in agricoltura fanghi da depurazione in difformità
“bonifica, Strada pericoloSa” Per l’europarlamentare Patriciello bisogna intervenire subito per evitare incidenti CAMPOBASSO. “La sicurezza delle nostre strade è un aspetto che incide fortemente sulla qualità della vita dei cittadini. La situazione della Strada di Bonifica 24 nel tratto “Arginale Rava” è tale da richiedere un intervento immediato delle autorità competenti se si vuole evitare il ripetersi di situazioni di pericolo per i numerosi veicoli che quotidianamente la percorrono”. Lo scrive l’europarlamentare di Forza Italia, Aldo Patriciello. “Il manto stradale reso viscido dalle piogge e dal fango proveniente dai terreni confinanti è, infatti, il principale responsabile dei tanti incidenti verificatisi nei giorni scorsi e costituisce, unitamente
alle curve tortuose, un serio pericolo per l’incolumità fisica dei cittadini. Ho ritenuto opportuno, quindi, indirizzare una lettera alle principali istituzioni del territorio per informare del pericolo e per sollecitare un rapido intervento che possa migliorare e risolvere il problema. Non è solo attraverso i grandi progetti che è possibile offrire un contributo significativo alla cittadinanza; a volte sono i piccoli interventi che rendono migliore il nostro vivere quotidiano”. Interviene così Aldo Patriciello, europarlamentare di Forza Italia, sui numerosi incidenti accaduti nei giorni scorsi lungo la strada di bonifica 24 “Arginale Rava”.
primo corSo per educatori ed iStruttori Oggi a Isernia il singolare esperimento di conoscenza del mondo animale ISERNIA. Frutto della collaborazione tra A.N.P.A.N.A. - Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente Sez. di Isernia e I.N.S.C.A. - Istituto Nazionale Studi sul Comportamento Animale prenderà il via oggi, a partire dalle ore 9:00, presso la Sala Gialla della Provincia di Isernia, il “I° Corso per Educatori ed istruttori Cinofili”. Per il suo alto valore sociale, l’iniziativa ha visto l’adesione sia delle istituzioni che dei privati, ricevendo il patrocinio del Comune e della Provincia di Isernia, il supporto dei Servizi Veterinari dell’A.S.Re.M, nella figura del Dott. Di Ludovico, e la collaborazione della SIAC, società che gestisce, tra gli altri, il nuovo Parco Canile di Isernia e che ha messo a disposizione la struttura per lo svolgimento di parte dei tirocini. Il progetto è stato fortemente vo-
luto dal Presidente Provinciale A.N.P.A.N.A, Andrea Fedele, il quale ha voluto così dare ai Moli-
sani - e non solo - l’occasione di poter accedere nella propria regione ad un corso di altissimo livello, con l’intento di formare professionalità ed operatori del settore cinofilo e promuovere una maggiore conoscenza del cane e
del suo ruolo nell’ambito sociale. Il corso vedrà la partecipazione di docenti qualificati di grande esperienza provenienti da tutta Italia. Si inizierà con una conferenza stampa, con relativa presentazione del corso da parte del Dott. Aldo Violet, Comportamentalista ed Educat o r e cinofilo,Presidente Nazionale A.P.N.E.C. - Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili - e della Società Italiana di Cinofilia, nonché Vi c e - p r e s i d e n t e I.N.S.C.A, cui seguirà l’intervento della Dott.ssa Daniela Borgo, Educatore Cinofilo, specialista nella Rieducazione Comportamentale, addestratore E.N.C.I. La prima lezione avrà per tema “Storia del cane - linguaggio e comunicazione” e sarà aperta a tutti.”
alle prescrizioni contenute nell’autorizzazione ed è stato chiesto il sequestro dell’area. Continuano in maniera intensa i controlli territoriali da parte degli uomini del Corpo Forestale dello Stato al fine di assicurare il rispetto delle normative in materia di rifiuti e scongiurare ulteriori abbandoni di materiali che, oltre ad inquinare l’ambiente, rappresentano comunque un costo per la collettività visto che spetta poi ai comuni smaltire i materiali, spesso depositati in maniera irregolare lungo strade.
Scienze biologiche, iScrizioni riaperte L’accesso alla Facoltà è a numero programmato. Fino al 31 le immatricolazioni ISERNIA. Con l’obiettivo di rendere più facilmente fruibile lo studio della biologia che, grazie alle sue applicazioni ampie e diversificate, è oramai protagonista della vita quotidiana, l’Università degli Studi del Molise ha riaperto, fino al 31 ottobre 2014, le immatricolazioni al Corso di Laurea di Scienze biologiche che prevede un accesso a numero programmato. Il Corso di Laurea in Scienze biologiche, svolto presso Unimol, si propone di offrire agli studenti una buona padronanza delle metodologie e tecnologie inerenti ai relativi campi di indagine scientifica, una preparazione adeguata per assimilare i progressi scientifici e tecnologici e per conoscere e trattare correttamente gli organismi viventi. Il Corso di Laurea fornisce una solida formazione di base, riconosciuta e approvata dal Collegio dei Biologi delle Università Italiane (CBUI) garantendo, quindi, i requisiti di accesso a tutte le Lauree Magistrali della Classe “LM-6 Biologia” attivate sul territorio nazionale, oltre a fornire una preparazione di base per l’inserimento nel mondo del lavoro. Il Corso di Studio triennale è organizzato in due curricula: Biodiversità e Biosanitario. Allo studente viene offerta, oltre ad una ottima preparazione di base, la possibilità di approfondire gli argomenti di studio secondo i propri interessi. A tale scopo, il curriculum Biodiversità è finalizzato all’acquisizione di specifiche ed ampie conoscenze sia in termini quantitativi che qualitativi nel campo dell’ecologia e della diversità biologica e delle conoscenze necessarie per l’avviamento di attività di lavoro in ambito ambientale. Il curriculum Biosanitario ha obiettivi specifici che rispondono all’esigenza di formare un laureato triennale con una visione approfondita ed integrata della biologia dell’uomo, in particolare delle sue applicazioni in ambito biosanitario. L’Unimol ha riaperto, fino al 31 ottobre 2014, le immatricolazioni al Corso di Laurea di Scienze biologiche che prevede un accesso a numero programmato. Maggiori informazioni inerenti l’immatricolazione al Corso di Laurea in Scienze biologiche sono disponibili sul sito web www.unimol.it. – sezione news
“non mandiamo all’aria la n’docciata” Lo scorso anno la Regione non finanziò la manifestazione. Quest’anno sarà seguita da un prelato del Papa AGNONE. Il sindaco Michele Carosella non nasconde alcune difficoltà a livello organizzativo, ma è fiducioso per quanto riguarda i finanziamenti per la ‘Ndocciata 2014 che richiama come ogni anno visitatori da ogni parte d’Italia e non solo. Come è già noto la manifestazione quest’anno sarà dedicata a Giovanni Paolo II, ma il presidente della Pro Loco Giuseppe Marinelli che da anni si occupa di organizzare questo importante evento rivela che arriverà da Roma un importante prelato del Vaticano per benedire la sfilata.
Intanto si pensano alle spese. Infatti l’anno scorso la ‘Ndocciata non ricevette finanziamenti dalla Regione come succedeva fino a qualche anno fa. I costi da ricoprire per la costruzione di circa mille ‘ndocce infatti, si aggirano intorno ai 24 mila euro. Si pensa all’organizzazione di un programma più vasto e complesso inventando nuove coreografie e nuove iniziative come quella di dar vita ad una fondazione che si occupi di tutte le manifestazioni legate alla tradizione del patrimonio storico agnonese, tra cui la ‘Ndocciata.
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Termoli
29 ottobre 2014
“a LariNo iL faLLimeNTo deL CeNTroSiNiSTra Larinascita sottolinea gli errori e le lacune della politica comunale larino. “E’ proprio vero che in politica i tempi del giorno e della notte sono rapidamente cangianti. Basta tornare indietro col pensiero di qualche anno per vedere una feroce avversione da parte del Comitato pro Vietri rivolta verso il governo regionale per le scelte scellerate che una su un’altra hanno compromesso sempre di più la sanità molisana. Allora come ora all’insegna della razionalizzazione della spesa, del rientro dal deficit, si smembravano gli ospedali e nel mentre si assumevano primari, si creavano reparti doppione e venivano soppressi reparti virtuosi così che la spesa per le prestazioni sanitarie da rimborsare alle regioni limitrofe schizzava visto che sono ancora in crescita i cittadini molisani che preferiscono ottenerle fuori regione. Così non andava e così non
va. Con alcuna credibilità sui tavoli romani che considerano il Molise una regione “che non ha motivo di esistere” serve a poco il gioco delle tre carte che seppure punta a tagliare la spesa sanitaria regionale nei fatti salva i privilegi e incentiva il privato a tutto discapito del pubblico”. Lo sostiene il movimento Larinascita. “Eppure, quando a governare era il centrodestra di Iorio, tanti e tali erano gli strali lanciati a destra e a manca che un giorno si e l’altro pure c’era qualcuno pronto ad urlare allo scandalo e a chiedere le dimissioni dei rappresentanti istituzionali regionali e locali. A Larino, ad esempio, non è facile dimenticare la frenetica e strenue attività di difesa dell’ospedale Vietri svolta dall’attuale Comitato civico frentano già Comitato pro Vietri: gli accesi incontri pubblici, le invettive lanciate
No Triv “dei Cinque Stelle” Il 9 novembre a Termoli la manifestazione contro le trivellazioni in Adriatico termoli. Il 9 Novembre, in concomitanza con altre 8 regioni d’Italia, si terrà a Termoli la manifestazione No-Triv organizzata dal Movimento 5 Stelle in collaborazione con altre associazioni e gruppi locali, per far sentire forte la nostra protesta contro il decreto Sblocca Italia. Questo decreto, con acclarati profili di illegittimità costituzionale, rappresenta una gravissima minaccia alla democrazia e prefigura scelte rovinose per lo sviluppo eco-sostenibile e per la tutela e conservazione del territorio e dell’ambiente. Contrastare lo Sblocca Italia deve essere un impegno di tutti affinché il nostro territorio, con tutte le sue fragilità, non venga sacrificato in modo criminale per gli interessi di petrolieri, cementificatori e affaristi dei rifiuti e delle bonifiche. Alle produzioni agricole di qualità, ai tanti impianti e lavorazioni che non provocano inquinamento e alla produzione di energia da fonti rinnovabili, il governo italiano preferisce i pozzi e l’economia del petro-
lio che costituiscono delle mere fonti di profitto per poche multinazionali e causano un pesante inquinamento e sconvolgimento del territorio. Invitiamo tutte le associazioni, gruppi, movimenti e singoli cittadini che hanno a cuore il destino del nostro territorio ad unirsi a noi per collaborare all’organizzazione dell’evento e contribuire in maniera attiva a far sentire ancora più forte la voce dei Cittadini su questi temi di interesse generale, al di là di ogni bandiera ed ideologia
Piazza SaNT’aNToNio, i ParCheggi Le proposte progettuali andranno presentate al Comune entro il 15 dicembre termoli. Il problema parcheggio a Termoli potrebbe essere presto solo un brutto ricordo … o quanto meno potrebbe diventarlo perché, stando alle carte, scadrà il prossimo 15 dicembre la consegna delle proposte di progetto per la realizzazione di un parcheggio interrato proprio sotto piazza Sant’Antonio. L’iter, infatti, va avanti spedito e presto il parcheggio “strategico” potrà essere qualcosa in più di un pensiero. Il problema cittadino legato ai posti auto si sa, è affar vecchio, e le vicissitudini dell’estate passata hanno solo evidenziato l’esigenza di darsi da fare e offrire alla città e alla sua gente un parcheggio nuovo e centrale e così, dopo che la Giunta comunale aveva approvato le linee guida e redatto l’avviso per la rea-
lizzazione del multipiano interrato, è stato stabilito nel prossimo 15 dicembre, il termine ultimo per la pre-
sentazione delle proposte di progetto che dovranno essere successivamente vagliate da una commissione di prossima istituzione. L’iter potrebbe essere snello, almeno stando a quanto afferma il
primo cittadino Sbrocca che intende comunque fare in modo che partano quanto prima i lavori. Non solo piazza Sant’Antonio però, a breve infatti, sarà ripristinato il parcheggio di via Campania che, come noto, non ha mai vissuto chissà quale fortuna ma con alcuni accorgimenti, vedi una illuminazione adeguata, potrebbe diventare nuovamente un riferimento. La nostra città si rifà il look quindi, prima il Lungomare (con la seconda parte del tratto che porta alla Torretta prossimo anch’esso all’avvio), ora corso Nazionale, poi piazza Monumento, Sant’Antonio e ancor prima il parcheggio di via Campania … speriamo che tutto questo si traduca in una bella scossa all’economia locale
nei confronti del Sindaco Giardino e della sua giunta, le reiterate richieste di dimissioni. Oggi, dove è finita la protesta? Dove sono i convegni per convincere i cittadini a scendere in piazza? Dove sono le richieste di dimissioni dirette all’amministrazione comunale? Davvero si è relegato tutto alla speranza che una sentenza, superabile con una nuova legge regionale, salvi le ormai tenui possibilità di conservare un presidio sanitario dignitoso a Larino? Il sindaco Notarangelo e la sua giunta, l’assessore Palmieri avvertono il peso del fallimento più totale della loro attività politica tesa a salvaguardare il residuo di quello che era un ospedale? Sono coscienti del fatto che in balia del Comitato e di un ennesimo ricorso, che peraltro ha avuto un costo a carico di tutta la collettività, stanno dimo-
strando che hanno totalmente abbandonato l’attività politica fatta di dialogo come anche di confronto serrato con Frattura e i vertici sanitari?” Secondo il movimento LARINascita per l’amministrazione Notarangelo, che tanto aveva puntato sulla tematica della sanità e sulla difesa del Vietri, soprattutto in campagna elettorale,” dopo un così pesante fallimento innanzitutto politico, che di certo non passerà inosservato per quanto enfatizzato dal naufragato comitato ormai appeso soltanto alle illusioni, è giunta l’ora di riconoscere i propri limiti e con umiltà dimettersi, prima che l’approssimazione e l’inconsistenza politico-amministrativa diventino un macigno per tutta la collettività che rischia di rimanere definitivamente segnata”.
“Parcheggio interrato, l’aiPa si muova” La Giunta comunale ha ribadito la necessità di mettere in funzione l’area di sosta termoli. L’Aipa, che gestisce il servizio concessione degli stalli a pagamento in città, deve mettere in sicurezza la struttura di via Campania da 175 posti, recintarla e dotarla di servizi igienici e telecamere. La Giunta Sbrocca ha deliberato il 10 ottobre, ma i lavori non sono iniziati: il parcheggio versa in condizioni di degrado, ricovero di clochard e tossici. Intanto il 15 dicembre scadono i termini per presentare manifestazioni di interesse per i lavori del parcheggio interrato di piazza S.Antonio. La Giunta di Angelo Sbrocca ha approvato lo scorso 10 ottobre una delibera con la quale, una volta verificato che la “messa in esercizio del multipiano di via Campania” non è facoltativa ma, da contratto, obbligatoria, intima all’Aipa di eseguire subito le opere. E ricorda che le stesse opere dovevano essere fatte preventivamente per rendere pienamente fruibile la struttura. Cosa che, evidentemente, non è successa. Ma il con-
tratto per il quale l’Aipa ha la riscossione della sosta a pagamento su quasi 900 stalli in città parla chiaro: oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici, di illuminazione e antincendio, si devono realizzare servizi igienico-sanitari e si deve installare un sistema di videosorveglianza a sei telecamere. A questo proposito l’Amministrazione Sbrocca fa sapere di condividere la perizia fatta dall’ingegnere Graziano Ceccarelli per la «posa in opera di recinzione metallica del parcheggio». Verosimilmente la struttura – dove ora può entrare chiunque, compresi gli scooter degli studenti – sarà recintata. Ma dei lavori richiesti con urgenza, tanto più adesso che gli stalli di Corso nazionale non sono più disponibili, nemmeno l’ombra. Il parcheggio di via Campania rimane abbandonato, e se ci sono le tracce di presenza umana sono solo quelle di clochard e tossici.
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Termoli
29 ottobre 2014
le AssociAzioni per rilAnciAre termoli Un primo incontro in Comune per stilare un programma di ripresa della città TERMOLI. Un incontro con i rappresentanti di tutte le associazioni presenti sul territorio: è quanto si è tenuto a Termoli, presso la sala consiliare, su richiesta della stessa amministrazione cittadina. Obiettivo principale è stato il “conoscersi” e capire cosa fare e come lavorare. A far gli onori di casa, il presidente del consiglio comunale
Manuela Vigilante e il vicesindaco Maricetta Chimisso che individua subito il motivo della convocazione nel “conoscerci per capire chi, nella comunità, ci aiuta a crescere e a migliorare, puntando a creare un sistema e una identità per far sì che le associazioni ci aiutino nella crescita civile e culturale della città, oltre a capire come questa sinergia si possa
Alberghiero, lA protestA continuA Dopo cortei e manifestazioni gli studenti attendono risposte dalla Provincia TERMOLI. Iniziato come già annunciato ieri il presidio permanente degli studenti dell’istituto Alberghiero Federico di Svevia. Dopo cortei, manifestazioni e viaggi a Campobasso dal presidente della Provincia, gli studenti hanno pensato a questa forma di protesta con sit-in davanti ai cancelli d’ingresso della scuola, quelli che una volta erano gli ingressi principali in via Foce dell’Angelo e che poi per ragioni prettamente di sicurezza sono stati spostati in via Canada. Una decina di studenti a turno nei normali orari scolastici lo animeranno e terranno vivo anche con striscioni e cartelli che spiegheranno i reali e seri motivi che hanno portato a questa forma di protesta così massiccia. Inoltre, nei prossimi giorni verrà formulato un invito ufficiale al presidente della Provincia Rosario De Matteis per recarsi di persona all’Alberghiero e rendersi conto coi propri occhi delle reali motivazioni della molteplice rivendicazione che in pratica va avanti sin quasi dal primo giorno di scuola.
realizzare nei vari settori in cui le associazioni dispiegano la loro opera”.
città ma del quale, forse, non si ha reale percezione.
Un appuntamento che ha lasciato tutti soddisfatti e che ha visto uno per uno, i rappresentanti delle stesse realtà, presentare il proprio operato e “registrarsi” su alcune schede appositamente preparate, al fine di avere uno screening quanto più fedele su un settore ben radicato in
Ad ogni modo, un primo passo è stato così compiuto, adesso l’attenzione è al futuro, un futuro che stando ai piani, potrebbe essere appannaggio dell’ormai prossima apertura auditorium di via Cina, almeno per quanto concerne le sedi da assegnare … ma su questo c’è il riserbo
AmiAnto sul tetto dellA schweitzer? Non si placano le polemiche sulla scuola e la palestra. Analisi dell’Arpa TERMOLI. Non si placano le polemiche circa la situazione cui versa la scuola media Schweitzer al centro, come noto di polemiche sorte circa la possibile presenza di amianto sul tetto della palestra. Un grido d’allarme non di poco conto che ha chiamato in causa anche i membri di diverse associazioni del territorio, prima tra tutte “La giusta scuola” che con denunce ed esposti ha portato alla luce per prima la faccenda; all’azione delle aderenti all’associazione si sono poi aggiunte quelle di “Cittadinanzattiva”, ma è dopo le sollecitazioni del consigliere di minoranza, in forza al Movimento 5 stelle, Nick Di Michele che, attraverso una mozione presentata a fine luglio scorso, sono state chieste lumi sulla situazione cui verserebbe la palestra Schweitzer. A intervenire sul tema l’assessore comunale all’ambiente Filomena Florio che ha inteso specifi-
“ottimA operAzione AmbientAle” Le Guardie ecologiche plaudono a quanto posto in essere dalla Guardia di Finanza TERMOLI. “Esprimiamo il nostro plauso all’operazione di polizia ambientale compiuta dalla compagnia della Guardia di Finanza di Termoli in Basso Molise. Scoprire e sequestrare sette discariche, denunciando penalmente i titolari dei terreni che ospitavano illegalmente rifiuti speciali è opera meritoria di tutela del territorio”. A nome del direttivo e dell’intera associazione, il presidente della Moli.G.A.V. (Guardie ambientali volontarie del Molise) Mariangela Di Biase sottolinea l’importanza delle azioni volte alla tutela del patrimonio naturalistico sotto ogni profilo.
“Ringraziando nell’occasione anche tutte le altre forze di polizia che si occupano di ambiente e le Procure che perseguono i responsabili degli illeciti, attendiamo di sostenere al più presto l’esame da G.A.V. (Guardia ambientale volontaria), passaggio propedeutico e fondamentale che conferirà ai volontari che hanno partecipato al corso regionale la potestà di vigilanza, controllo e leva sanzionatoria con cui sia la Moli.G.A.V. che le altre associazioni che aderirono alla sessione formativa estiva si metteranno a disposizione della collettività per contrastare i comportamenti malsani di chi attenta quotidianamente alla
della stessa amministrazione cittadina perché, come sostiene lo stesso vicesindaco, “sull’auditorium bisogna fare una riflessione e dobbiamo vedere quali spazi abbiamo nell’ambito di una struttura che è progettata in maniera singolare e vedremo quello che le associazioni ci chiedono. Solo in base a questo potremo prendere delle decisioni”
care: “Viste le sollecitazioni giunte dai comitati dei genitori e dagli organi istituzionali, intendiamo approfondire il tema ed avviare i controlli sia sul tetto della palestra, che potrebbe probabilmente presentare alcune parti in cemento amianto, che su una canna fumaria integralmente coperta e per la quale non si può ancora ipotizzare l’ipotetica presenza di eternit o meno”. Alla luce di quanto emerso, Florio evidenzia l’impegno immediato a intervenire anche perché si sarebbe già provveduto a interessare l’Arpa e così in tempi stretti prenderanno il via i rilievi. Interventi rapidi, quindi, e già disposti dal comune che in breve tempo vorranno far luce sulla situazione per definire a quanti e quali eventuali rischi si starebbe andando incontro, eppure la certezza per Filomena Florio è solo una: “Al momento non ci sono sicuramente problemi che destano allarme”.
“Asilo nido, e l’AusiliArio?” I consiglieri Marinucci e Paradisi hanno interrogato il Sindaco Sbrocca
salvaguardia dell’ambiente in Molise”.
TERMOLI. I Consiglieri Comunali Paolo Marinucci e Daniele Paradisi interrogano il Sindaco per saperese verrà integrata e quando la figura di un ausiliario per tutto l’arco di apertura della sezione di nido di via Montecarlo. Dall’inizio dell’anno scolastico la sezione di asilo nido di via Montecarlo è mancante della figura dell’ausiliario dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 13.00 alle 15.00. Sopperisce alla suddetta mancanza il personale (sempre una unità) dell’adiacente scuola dell’infanzia creando problemi a tutte e due le strutture in quanto è difficoltoso operare in tutti e due i luoghi. Con questa interrogazione si chiede se si vuole risolvere un problema che crea disagio sia all’asilo nido sia alla scuola dell’infanzia oppure se si vuole continuare con questa incertezza.
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O pinioni
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di Pasquale Di Lena Anche il Molise paga a caro prezzo la perdita di raccolta delle olive che, si può pensare, sarà pari al 50% della produzione dell’altro anno. Davvero un “anno nero” per la più importante coltivazione arborea regionale e quella fascia collinare che nell’olivo ha un alleato sicuro. Un alleato, sia per ciò che riguarda la presenza di piccole e medie aziende, impegnate a mantenere viva l’agricoltura e a dare una parte del reddito ai coltivatori, che per la salvaguardia e tutela ambientale e paesaggistica e il mantenimento di attività legate alla trasformazione, promozione e commercializzazione dell’olio. Sono molti gli olivicoltori, piccoli e grandi, che, in mancanza di una produzione minima per organizzare il raccolto, non l’hanno neanche iniziato. Le ragioni di una annata molto scarsa di quantità e, per fortuna, sufficiente per qualità, trova le sue ragioni nelle avversità atmosferiche e andamento climatico con le piogge, l’umidità e, anche, il freddo nel momento della fioritura e nella prima parte dell’estate, seguito poi da un lungo periodo di caldo. Un andamento che ha dato spazio a generazioni ripetute della mosca olearia, con attacchi continui difficili da gestire. Una situazione non facile
Olio in Molise, facciamo sinergia quella che si è venuta a creare, che sarebbe un grave errore sottovalutare, proprio perché molto delicata per il futuro del comparto e l’immagine stessa degli oli molisani, con la possibilità di esporli a fenomeni fraudolenti e a speculazioni che non hanno alcun significato se non quello di punire il valore di un pro-
dotto. Una qualità – nella generalità dei casi – buona, anche se non eccelsa, per i mille territori molisani che, da secoli, la sanno esprimere insieme con la tipicità, grazie a una diversità di oli ricca di ben 18 varietà di olive, con la “Gentile di Larino” rappresentativa di un terzo dell’oliveto Molise. Una situazione ancor
più delicata e difficile per la mancanza di un piano olivicolo nazionale e regionale e, con esso, di una strategia di marketing capace di mettere a disposizione dei produttori quel valore aggiunto che serve a fare nuovi investimenti, e, dare così continuità e futuro all’olivicoltura italiana e, in particolare, a quella
molisana. Certo, la frammentazione aziendale e l’individualismo esasperato degli olivicoltori, non sostenuti da unità di azione dei piccoli come dei grandi produttori, completano e aggravano il vuoto di una programmazione che, per l’olivicoltura, è ancor più necessaria di altri comparti. Basti pensare alla difficile e complessa situazione della produzione mondiale di olio e del mercato dello stesso, con la Spagna che, grazie all’acquisizione delle nostre più grandi e più conosciute aziende, sempre più padrona di un mercato che, in fatto di qualità, è sempre stato sotto il controllo dell’olio italiano. C’è bisogno, parlando del Molise, di una visione strategica chiara e puntuale da parte della Regione e di un maggior coinvolgimento dei produttori e degli operatori del comparto, per sbloccare l’olivicoltura e renderla protagonista di quell’effetto trascinamento che serve a mettere in buona luce anche gli altri prodotti dell’agricoltura regionale. C’è urgente bisogno di una forte unità d’azione e di dialogo tra produttori e trasformatori e tra questi due soggetti e le istituzioni, in primo luogo la Regione. In pratica, c’è la necessità di cogliere questa sfortunata annata e, se si ha la forza di agire prontamente e la voglia e la capacità di pensare al domani, trasformarla in opportunità.
“La valigia di cartone”, di Claudio Camillo L’emigrazione a Pietracupa
Automobili, il singolare caso del Molise
PIETRACUPA. Su iniziativa dell’associazione “Forche Caudine”, che raccoglie i molisani presenti nella capitale e dalla Confederazione degli italiani nel mondo, presieduta da Angelo Sollazzo, è stato presentato venerdì scorso a Roma il libro “Una valigia di cartone” di Claudio Camillo docente universitario originario di Pietracupa. Il testo descrive un viaggio attraverso un arco di tempo che va dai primi anni quaranta fino ai giorni nostri tra storia, racconti personali di persone nate o residenti nel paese con un unico filo conduttore. I grandi avvenimenti storici di evoluzione sociale, economica ed instituzionale. La serata, tenutasi in una sala affollata è stata aperta dall’ex parlamentare Angelo Sollazzo che ha parlato dei numeri dell’emigrazione molisana per poi essere seguito dal presidente dell’associazione “Forche Caudine” Giampiero Castellotti. A seguire Franco Valente ha illustrato ai tanti presenti i luoghi culturali del Molise affascinando anche i tanti non molisani. A chiudere la serata è stato l’autore del libro Claudio Camillo che ha descritto la finalità del suo lavoro, ovvero quella di mantenere viva la memoria di questi ultimi anni, ma far riflettere su come eravamo per affrontare il futuro non dimenticandoci mai degli insegnamenti del passato.
CAMPOBASSO. Il Molise è la regione italiana in cui si percorrono in media più km l’anno, 15.172, ben 2.100 km in più rispetto alla media nazionale che si attesta a 13.000 km annui. E’ quanto emerge dal primo Osservatorio UnipolSai sulle abitudini al volante degli italiani nel 2013, realizzato in seguito all’analisi dei dati di oltre 1,8 milioni di automobilisti assicurati UnipolSai che installano la scatola nera sulla propria autovettura, settore nel quale la compagnia è leader in Italia e in Europa per numero di apparecchi installati. Secondo i dati di UnipolSai Assicurazioni – prima compagnia in Italia nel Ramo Danni, in particolare nell’R.C. Auto -, gli automobilisti di Isernia percorrono 15.719 km l’anno, mentre quelli di Campobasso 14.909. In Molise si tende a utilizzare l’auto per meno giorni l’anno (279) rispetto alla media nazionale (284), ma si percorrono distanze più elevate (54 km contro i 45 km medi a livello italiano). I molisani trascorrono in media 1 ora e 29 minuti al giorno in auto. Complessivamente un molisano passa 17 giorni (considerando le intere 24 ore) in un anno in automobile rispetto a una media nazionale di 16 giorni a una velocità media di 36,5 km/h, superiore rispetto ai 33,5 km/h della media nazionale. “I dati dell’Osservatorio – sottolinea Enrico San Pietro, vice direttore generale area Danni e Sinistri di UnipolSai – evidenziano una regione in cui vi è un elevato livello di propensione all’utilizzo dell’auto per coprire distanze giornaliere mediamente elevate e superiori ai 50 km. I molisani sembrano beneficiare di un livello di traffico contenuto che permette di viaggiare a una velocità media superiore di 3 km/h rispetto al resto d’Italia”. Così come nel resto d’Italia, è il venerdì, seguito dal sabato, il giorno in cui i molisani percorrono più km in auto. Gli abitanti di Campobasso sembrano non amare particolarmente l’utilizzo dell’auto nelle ore notturne (solo il 3,7% dei km complessivi viene percorso durante la notte rispetto a una media nazionale del 4,5%), mentre più “nottambuli” risultano essere gli automobilisti di Isernia (4,4%)
Unioncamere e le reti d’impresa CAMPOBASSO. Al 1° ottobre 2014, sono ben 8950 le imprese italiane che hanno stipulato un contratto di rete, per un totale di 1772 contratti registrati. Il vantaggio principale delle reti d’impresa è che, da un lato, non creano necessariamente un nuovo soggetto giuridico e ogni azienda che vi partecipa mantiene la propria identità e autonomia, dall’altro esaltano il valore della collaborazione, assicurano minori costi e maggiori occasioni per crescere e permettono di sviluppare competenze e di esplorare nuovi mercati. Anche per questa annualità, l’Unioncamere Mo-
lise sostiene lo sviluppo di aggregazioni in rete sul proprio territorio, mettendo a disposizione delle aziende regionali un supporto consulenziale per la verifica della prefattibilità del progetto aggregativo e per la stesura del contratto di rete. A tal fine, raggruppamenti di imprese interessati a costituirsi con lo strumento del Contratto di Rete sono invitati a contattare l’Unioncamere Molise telefonicamente (al numero 0874.471294) oppure via e-mail (unioncamere.molise@cb.camcom.it) lasciando i propri recapiti (telefono e
e-mail). Inoltre, grazie alla piattaforma di progettowww.piattaformasiri.com, le aziende molisane, previa registrazione, avranno la possibilità di selezionare e contattare aziende affini al loro progetto aggregativo, per dare vita a network stabili e profittevoli. La piattaforma offre, inoltre, la possibilità di acquisire informazioni sulle reti di impresa, approfondire la tematica, partecipare a corsi formativi in e-learning, chiedere il supporto di un esperto, scambiare idee e confrontarsi con altre aziende e tanto altro ancora.
In regione maggiori chilometri l’anno