5 novembre 2014 biomasse tempo scaduto

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno x - n° 227 - mercoledì 5 noVembre 2014 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa molise sede legale: sessano del molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’Oscar del giorno a Raffaele Cantone

L'Oscar del giorno lo diamo a Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione. Ha proceduto a rilievi nei confronti della Regione Molise e, nello specifico, della giunta regionale e del suo presidente sull’imperfetta trasparenza e legalità degli atti che riguardano gli organi di indirizzo politico-amministrativo, i consulenti e i collaboratori, il monitoraggio dei tempi procedimentali, gli atti di concessione di sovvenzioni e vantaggi economici comunque denominati; le strutture sanitarie private accreditate e i responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza.

Il Tapiro del giorno a Alessandra Salvatore

Biomasse, tempo scaduto Ruta e Frattura hanno fatto la ‘pace’ sulla revoca dell’autorizzazione Cosa dice oggi il senatore? SERVIZIO A PAGINA 3

Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Alessandra Salvatore assessore alle Politiche sociali al Comune di Campobasso. Quello che si sta consumando al Centro Sociale Anziani “N. Scarano” via Gramsci 11-a, a Campobasso, merita ben altro interesse che un platonico annuncio di buone intenzioni. Sono in tanti anziani a chiedere un sopralluogo reale al Centro Sociale ed hanno sollecitato l’amministrazione a farlo con una serie di lettere. Ma senza risultato pratico, fino ad oggi. I cittadini di Campobasso non hanno bisogno di belle statuine.


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5 novembre 2014

Per carenza di trasparenza e legalità degli atti amministrativi

La Regione Molise è finita nel mirino di Raffaele Cantone Autorità nazionale Anticorruzione Le sbandierate prerogative riformatrici dell’esecutivo Frattura, il segno di novità che avrebbe dato nella gestione del bene e dell’interesse pubblico, il moralismo di cui ha fatto strame per darsi un profilo riconoscibile, sono andati in frantumi. Miseramente in frantumi Tre nomine nel giro di poco più di un anno. Sono occorse al presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura per nominare il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza ai sensi e per l’effetto della legge 6 novembre 2012, numero 190, e del Decreto legislativo 14 marzo 2013, numero 33. La prima nomina ha riguardato Nicola Di Lisa; la seconda Antonio Lisella; la terza (ultima, del 28 ottobre 2014), Vincenzo Rossi. Nicola Di Lisa (furbo) ha rinunciato subito all’incarico; Antonio Lisella è andato da poco in pensione. Spetta quindi a Vincenzo Rossi assumere la funzione e la responsabilità dell’ufficio, che sono notevoli, pesanti e importanti. Soprattutto la responsabilità, qualora vorrà rendersi conto che la Regione Molise è nel mirino di Raffaele Cantone, Autorità nazionale anticorruzione, trasparenza e integrità. E qualora vorrà rendersi conto soprattutto dei rilievi che l’Autorità ha formulato a carico della Regione Molise e, nello specifico, della giunta regionale e del suo presidente sull’imperfetta trasparenza e legalità degli atti che riguardano gli organi di indirizzo politico-amministrativo, i consulenti e i collaboratori, il monitoraggio dei tempi procedimentali, gli atti di concessione di sovvenzioni e vantaggi economici comunque denominati, le informazioni identificative degli immobili posseduti, dei canoni di locazione o affitto versati o percepiti; le strutture sanitarie private accreditate e i responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Rilievi che mettono in risalto ciò che da queste colonne, più e più volte, abbiamo sollevato, ovvero il mancato rispetto della legge 6 novembre 190/2012 e del Decreto legislativo del 14 marzo 2013, numero 33. Dunque, mancanza di trasparenza, di legalità e d’integrità degli atti amministrativi. I nostri rilievi hanno fatto un baffo all’autocrate Frattura; diversamente invece saranno gli effetti e le conseguenze dei rilievi del magistrato Cantone. Almeno siamo indotti a crederlo. Per Rossi, quindi, la gatta da pelare è complicata. Come lo è stato per Lisella che, poveretto, ha dovuto vedersela con un problema

che lo sovrastava, ancorché reso viepiù complicato dai condizionamenti di chi lo aveva nominato responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. E’ andato in pensione giusto in tempo per evitarsi eventuali addebiti e sanzioni. Ma non ha potuto evitare di vedersi recapitare, alla stregua del presidente Frattura, la comunicazione dell’Autorità nazionale anticorruzione, ossia del magistrato Cantone, che trascriviamo integralmente: “A seguito dell’attività di vigilanza svolta dall’Autorità sull’assolvimento da parte della Giunta regionale degli obblighi di pubblicazione individuati nella delibera n. 77/2013, con lettera del 28 maggio 2014 è stato trasmesso un Rapporto sulla trasparenza con gli esiti della verifica condotta dall’Autorità sul sito istituzionale della Giunta alla data del 4 aprile 2014. Contestualmente, è stato chiesto alla Giunta regionale di inviare entro il 20 giugno 2014 eventuali osservazioni che risultano essere state inviate il 16 giugno 2014. Successivamente, l’Autorità ha effettuato una ulteriore verifica sul sito istituzionale della Giunta alla data del 19 agosto 2014 i cui esiti sono riportati nel Rapporto. In considerazione di quanto sopra, nella seduta del 23 settembre 2014 l’Autorità ha deciso di pubblicare sul proprio sito il Rapporto e di chiedere alla Giunta regionale di provvedere entro il 30 novembre 2014 alla pubblicazione dei dati indicati come ancora non completi nel Rapporto, dandone riscontro, nello stesso termine, all’indirizzo protocollo@pec.anti-

La Pizzicata Lotta senza quartiere dei big di Montenero di Bisaccia

CinghiaLi peR Di pietRo e RoDitoRi peR ContuCCi

corruzione.it. Si fa presente che – fermo restando quanto previsto sulla responsabilità per mancata pubblicazione dei dati ai sensi degli articoli 43, comma 5, 45, comma 4, 46 e 47 del decreto legislativo 33/2013 – laddove l’amministrazione non provveda a quanto richiesto, l’Autorità si riserva di ordinare l’adozione di atti e provvedimenti ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge. 190/2012 e dell’articolo 45 del decreto legislativo. 33/2013 e di dare anche evidenza alla vigilanza svolta pubblicando sul sito istituzionale www.anticorruzione.it una specifica tabella con l’indicazione sintetica degli inadempimenti riscontrati. Inoltre, l’Autorità chiede di ricevere notizie e informazioni sull’adozione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, da adottarsi ai sensi dell’articolo 54, comma 5, del decreto legislativo 165/2001 come modificato dall’articolo 1, comma 44, della legge 190/2012, che non risulta pubblicato sul sito istituzionale, anche al fine di valutare l’applicazione delle sanzioni amministrative previste ai sensi dell’articolo 19, comma 5, lettera b, della legge 114/2014”.Ceffoni, uno dietro l’altro, al presidente Frattura e al povero Lisella il quale, obbligato a rispondere se n’è andato per i rami, glissando i rilievi, arzigogolando sui fatti e i misfatti, facendo in sostanza una pessima figura. Tocca a Rossi mettere la pezza a colore entro la fine di questo mese alle manchevolezze della giunta e dell’ufficio regionale dell’anticorruzione e trasparenza, e dimostrare che il Codice di comportamento dei dipendenti regionali è stato adottato non solo sulla carta, ma è nei fatti. Intanto, le sbandierate prerogative morali dell’esecutivo Frattura, il segno di novità che avrebbe dato alla gestione del bene e dell’interesse pubblici, la trasparenza, il moralismo di cui ha fatto strame per darsi un profilo riconoscibile, sono andati in frantumi. Miseramente in frantumi. Ne ha preso atto l’Autorità nazionale anticorruzione. Tardano a prenderne atto i molisani. Purtroppo. Dardo

il presidente Frattura minacciato di morte CAMPOBASSO. Tre lettere, due con minacce di morte, una con segni di escrementi, sono arrivate al governatore del Molise Paolo di Laura Frattura. Le missive – riferisce l’agenzia Ansa – sono state spedite negli ultimi tempi sempre a Palazzo Vitale, sede della Regione a Campobasso. Sono lettere scritte a macchina, tutte con lo stesso ‘stile’: contengono pesanti e ripetuti errori grammaticali. L’ultima è arrivata proprio in queste ore ed è già stata consegnata, come le altre, alla Digos che indaga per risalire agli autori delle minacce. “Siamo rimasti in mezzo ad una strada – c’è scritto -, siamo disagiati, ormai al massimo della disperazione”. Quindi le minacce con una sorta di ultimatum: “Hai due mesi di tempo per ridarci un lavoro. Siamo malintenzionati, se non sarà così ti facciamo a pezzi a te, e alla tua famiglia non la vedrai mai più. Non è uno scherzo, sei avvertito”.

L'8 novembre il Molise a Roma contro il precariato, a favore del pubblico impiego CAMPOBASSO. La fase della mobilitazione dei lavoratori e delle Organizzazioni sindacali prosegue incessantemente per continuare a chiedere a gran voce che i diritti dei dipendenti pubblici siano rispettati e che vengano assunti degli impegni precisi nei confronti di un intero comparto vessato e stremato da politiche divenute insostenibili e che penalizzano fortemente i lavoratori del pubblico impiego. “Un lustro di tagli lineari forsennati, di blocco delle retribuzioni e di stop del turn-over. Un esercito di precari senza certezze e tutele, originati con poche e inopportune riforme, approvate in fretta e male”. Lo sostengono Cgil e Uil. “Ormai è sotto gli occhi di tutti che il sistema della Pubblica Amministrazione è al collasso ed il prezzo pagato dai dipendenti pubblici ammonta ad oltre 8 miliardi di euro in 5 anni, con le ovvie ricadute sull'utenza, a tutti i li-

Ce ne sarebbe stato di lavoro per il consigliere regionale dell’Idv, Cristiano Di Pietro, per debellare, oltre l’invadenza dei cinghiali, anche quella dei roditori che nel suo paese, a Montenero di Bisaccia, senza alcun riguardo, si sono dati a magiare i cavi elettrici mettendo al buio la strada provinciale 55. Ce ne sarebbe stato qualora non avesse provveduto un’altra montenerese, la consigliera provinciale Simona Contucci che, non senza una punta d’orgoglio e di reto-

velli ed in tutti i settori. Nonostante ciò, ancora non è chiaro come questo Governo immagini di garantire salute, sicurezza e soccorso, istruzione, prevenzione, assistenza, previdenza, ricerca e sviluppo senza fare innovazione, senza investire nelle competenze, nella formazione, nel lavoro di qualità. I lavoratori pubblici sono stanchi di apprendere dai giornali che il Governo prepara per loro nuovi salassi! Altro che privilegiati! Per questo e per tanti altri motivi saremo l’8 novembre in Piazza del Popolo a Roma per difendere il diritto dei cittadini italiani a servizi efficienti e a una migliore qualità del sistema di istruzione e ricerca, per chiedere una vera riforma delle amministrazioni pubbliche, che preveda un sacrosanto rinnovo dei contratti di lavoro, tanto per i lavoratori pubblici che per quelli del privato che offre servizi pubblici”.

rica, ha dato per risolto il problema. Anche il sindaco Nicola Travaglino non ha voluto mancare di dire la sua sulla faccenda. Sodisfatto degli interventi “che mirano alla soluzione di problematiche emerse sul territorio cittadino (testuale – ndr) e “della collaborazione in corso tra il Comune e le istituzioni regionali e provinciali”. Gli unici insoddisfatti: i roditori. Che speravano nella comprovata inefficienza della Pubblica amministrazione. Magari riproveranno.


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5 novembre 2014

BIOMASSE, E FRATTURA E RUTA? Nuova protesta del Comitato: “Oggi ultimo giorno per la revoca”

CAMPOBASSO. Cosà dirà, oggi, il senatore Roberto Ruta, dinanzi al mancato provvedimento di sospensione definitiva dell'autorizzazione per la costruzione delle centrali a Biomasse nell'area del Matese? Eppure era stato lo stesso senatore, resosi conto della pochezza politica e programmatica della Giunta Frattura, a presentare i primi cinque punti di un accordo per rilanciare la coalizione di centrosinistra sempre più giù nel gradimento degli elettori molisani. Punti, però, subordinati alla decisione da assumere in Giunta in merito alla centrale a Biomasse. A rassicurare tutti era stato il senatore del Pd Roberto Ruta che lunedì 13 ottobre 2014 si era presentato accanto a Frattura per annunciare la ritrovata unità interna al centrosinistra con 5 punti cardinali da seguire. Tra questi, in primis, la sospensione della costruzione delle centrali a biomassa a Campochiaro e San Polo Matese. La notizia, accolta tra gli applausi al presidio ai piedi del Matese, era che lunedì stesso la Giunta regionale avrebbe approvato la sospensione dei lavori per capire la strada a seguire per l’annullamento delle concessioni stesse. Perchè si giungesse ad un primo, parziale provvedimento, è occorsa la protesta dei manifestanti del “no” alle centrali. Senza dimenticare, ancora, che il Consiglio regionale si era già espresso con la mozione approvata all’unanimità (maggioranza e opposizione) in cui si dava mandato al governatore di fare tutto ciò che era necessario per revocare le autorizzazioni in autotutela. Solo il 20 ottobre 2014, il dirigente del Servizio politiche energetiche della Regione Molise, l’avvocato Angela Aufiero, firmava la determina

dirigenziale che sospendeva cautelativamente l’efficacia dei provvedimenti di autorizzazione n.23 e n.24 del 23 giugno scorso rilasciati per la realizzazione di impianto a produzione di energia elettrica da biomassa. Mercoledì 22 ottobre la marcia pacifica, la marcia della gente per chiedere altri programmi per il proprio territorio e per i propri figli. Per un territorio che ha ben altre vocazioni, visto il patrimonio faunistico, boschivo, agroalimentare, da tutelare e sviluppare quale unico ed efficace volano per uno sviluppo coerente e sostenibile. "Queste 2 centrali, sono le prime di un progetto più ampio che riguarda ben 18 impianti a biomasse da realizzare sul territorio regionale". Preso atto dell'avvenuta sospensiva cautelare delle Centrali a biomasse, il senatore Roberto Ruta, con-

"Frattura dice di non governare come me: ma va!’" Per Michele Iorio se ne sono accorti tutti, a partire dai nuovi disoccupati

CAMPOBASSO. "Quante differenze di vedute e di responsabilità tra le dichiarazioni pubbliche del presidente del Piemonte, Chiamparino, e quelle del governatore del Molise, Frattura, sulla ‘regolarizzazione’ dei bilanci delle Regioni. La Corte Costituzionale ha bocciato molti documenti finanziari che necessitavano di un riallineamento rispetto alle nuove disposizioni nazionali: riallineamento da realizzarsi senza troppo clamore" .E' il consigliere regionale Michele Iorio a rispondere alle dichiarazione del presidente della Giunta, Paolo Frattura. "La Regione Molise, infatti, aveva bisogno di correttivi minimi rispetto al resto del Paese: anche noi, se fossimo stati ancora forza di governo, avremmo scelto la strada del risanamento, sicuramente meno traumatico e da raggiungersi a lungo termine (visto il particolare momento di crisi). Quando Frattura afferma: “…noi non governiamo alla maniera di Iorio”, dice una grande, grandissima verità! Se ne sono accorti i tantissimi neo disoccu-

pati molisani e i cassaintegrati a go.go. Se ne sono accorte le tante aziende in crisi e le imprese edili praticamente ridotte al lastrico, così come i giovani disoccupati saliti al record del 50% (tra i dati più drammatici del Paese) e le famiglie alle soglie della povertà più assoluta che superano il 20%. Eppure, Frattura e Di Pietro trovano lo spazio per parlare di futuro, naturalmente con chiacchiere, slogan, progettualità fumose, contradditorie e ambigue. Il nuovo politichese, in sostanza, non prefigura nulla di nuovo per il Molise. Autostrada del Molise (1° lotto già finanziato!)? “Sì, forse, no, si vedrà, la chiameremo ‘Superstrada’.” Uno spettacolo indecente. Gam? “Sarà socializzata ma con un privato. Sì, ma come? Si vedrà”. Intanto centinaia di operai sono senza lavoro da un anno, la filiera agricola molisana lavora per altri e il mercato conquistato negli anni è distrutto. Lo Zuccherificio? “Sarà riconvertito”. In cosa? Non è dato saperlo. Ma non si era deciso di preparare una soluzione articolata con un piano industriale (peraltro già esistente) più competitivo? La sanità? Il governo nazionale, senza troppi giri di parole, ha di fatto commissariato il Presidente del Molise e i Nostri stanno a guardare! Persino la realizzazione di una “metropolitana leggera che parte da Isernia” (ipse dixit) non ha fatto sobbalzare Di Pietro, che sul tema aveva preparato addirittura un’interrogazione parlamentare perché la Regione Molise avesse immaginato (a suo dire in maniera ridicola) di costruire quella struttura. E’ proprio vero, i molisani sono sempre più convinti che Frattura non governi come Iorio!"

vocava una nuova conferenza stampa per venerdì 24 ottobre 2014 alle ore 11.00, a Campobasso, "per illustrare le altre cinque proposte da noi condivise, quali indicazioni da attuare,con tempestività e comunque entro il 2014, sul profilo politico ed amministrativo". Come dire, sospesa l'autorizzazione della costruzione della Centrale si può andare avanti. E oggi cosa dirà il senatore Roberto Ruta? Giocherà, come al solito, su altri punti da presentare in un'improvvisata conferenza stampa in mezzo alla strada? Intanto, il presidio di Campochiaro, "preso atto delle dichiarazioni pubbliche rilasciate in data 22 ottobre dal governatore Frattura a 8 sindaci del comprensorio matesino e a una nutrita rappresentanza di cittadini, in cui egli stesso dichiara di procedere tassativamente entro la data del 5 novembre 2014 al procedimento di azzeramento delle 2 autorizzazioni relative alla realizzazione di 2 centrali a biomasse nei comuni di San Polo e Campochiaro; preso atto che lo stesso governatore Frattura paventa le proprie dimissioni qualora il provvedimento di azzeramento non si concretizzi entro la data del 05 novembre 2014; constatato che ad oggi, nessuna comunicazione ufficiale in merito a quanto premesso è stata ancora rilasciata dai competenti uffici della regione Molise; dichiara che oggi, lo stesso Presidio sarà presente, al completo, presso la sede della Giunta Regionale in attesa della emanazione del provvedimento di azzeramento (annullamento/revoca) delle 2 autorizzazioni, essendo questa l'ultima data utile del termine fissato dal governatore Frattura".

L’INTERVENTO

RIUSCIRANNO I POLITICI MOLISANI A RITROVARE LA LORO IDENTITA’? di Massimo Dalla Torre Prendendo lo spunto da un film di Alberto Sordi il cui titolo era “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare…” (non continuiamo perché se riportassimo integralmente il titolo del film rischieremo di sottrarre spazio ai contenuti di questo intervento), vorremo porvi una domanda: riusciranno i politici molisani a ritrovare la loro identità? Una domanda che ci sorge spontanea visto i contenuti della convention che si è svolta all’hotel Rinascimento, dove si sono confrontati l’on. Antonio Di Pietro, il governatore della Regione Paolo Di Laura Frattura, la segreteria regionale del PD Micaela Fanelli e il consigliere regionale Vincenzo Cotugno. Incontro in cui lo scalpitare della maggioranza ha scosso la platea costituita per la maggior parte da aficionado del partito del gigliato Matteo Renzi. Incontro che ha messo sul tavolo i numerosi problemi che riguardano il Molise che, da quello che si legge dalle cronache riportare dai giornali locali, ha schierato, come del resto sempre accade in questi casi, su due fronti opposti i cosiddetti colpevolisti e innocentisti. Tornando alla domanda utilizzata quale titolo, se fatta a chi di politica non s’ interessa, avrebbe una sola risposta “altro che chiacchiere è meglio che vanno a lavorare”. Invece, se la facessimo a chi si considera un attento osservatore delle azioni o non azioni, a seconda come la si legge, che questi signori mettono in atto, avrebbe quale risposta un lungo sproloquio che sicuramente annoierebbe chiunque, anche il più resistente. Il quesito, dicevamo, riusciranno “i politici molisani a ritrovare l’identità”, badate bene, abbiamo usato “ritrovare”; qualora l’avessero mai avuta, potrebbe essere il banco di prova su cui confrontarsi veramente e a non autocelebrarsi. Un confronto che evidenzia quello che sono gli intendimenti veri, non quelli di facciata, di chi si

professa il paladino delle sorti della ventesima regione dello stivale, senza dover andare a pietire alle mense altrui. Tuttavia, se si scava attentamente nella memoria la storia è piena di personaggi che, con i loro atteggiamenti e le loro azioni hanno dato l’avvio a discussioni e interpretazioni che tutt’ora continuano. Tra questi vorremo citarne due: Diogene che, per trovare la propria identità, girava per le strade di Atene in una botte mantenendo in mano una lucerna attirando la curiosità di chi lo incontrava e Socrate che pronunciò la famosa frase “conosci te stesso”. Frase che è immortalata finanche sulle magliette di centinaia di teen-ager che forse, non ne conoscono il vero significato, in quanto il periodo della “Democrazia” e delle “Polis” è lontano dal loro modo di vedere le cose e di conseguenza di vivere la realtà odierna. Esempi che, se si ripetessero, permetterebbero un confronto serio e serrato su quello che è il ruolo di chi si butta a capofitto in quest’ agone. Un luogo in cui gli scrupoli sono aberrati, il compromesso è il vangelo, ma soprattutto, in cui pur di tornare in auge si è pronti a tradire i propri ideali. Un modo che Carlo Verdone definirebbe “un sacco bello”, tanto per rimanere sul filo conduttore di quest’ articolo. “Un sacco bello” perché una volta per tutte si metterebbe a confronto la realtà e la finzione, costringendo in questo modo a gettare via la maschera di ipocrisia che molti indossano pur di arrivare alla meta stabilita. Una maschera che, come c’ insegna Pirandello, non mostra un solo volto bensì, nessuno e non centomila. Non giudicateci utopisti perché non lo siamo, anche perché se si valutano attentamente gli argomenti di cui si è parlato, finalmente, si potrebbe avere il polso della situazione. Una situazione costantemente scossa dalle contraddizioni che non permettono assolutamente di capire a fondo il significato di fare politica in una realtà a dimensione d’uomo e questo, per il Molise e i molisani, è senza alcuna ombra di dubbio inaccettabile.


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5 novembre 2014

"Formazione professionale, assistiamo a un disastro" La Uil scuola scrive nuovamente al ministro e chiede l'intervento del Prefetto CAMPOBASSO. Una lettera al ministro dell'Istruzione ha scritto la Uil scuola del Molise in merito alla drammatica situazione in cui versa il settore della Formazione professionale regionale. "In data 29 Ottobre u.s. presso la sede del Ministero del Lavoro in via Fornovo a Roma, convocato dal Sottosegretario al Lavoro Sen. Massimo CASSANO, si è tenuto un incontro in merito alla vertenza degli Operatori della Formazione Professionale del Molise, vertenza a Lei ben nota. Alla presenza dello stesso Sottosegretario Sen. Cassano, del Presidente Nazionale di Italia Lavoro, Dott. Paolo Reboani, dello Staff dirigenziale del Ministero del Lavoro composto dalla Dott.ssa Marianna D’Angelo, dalla Dott.ssa Monica Guglielmi e dalla Dott.ssa Valeria DEL MASTRO, del Presidente della Regione Molise, Arch. Paolo Di Laura Frattura, del Vice Presidente Petraroia, del Presidente del Consiglio Regionale NIRO, dei Senatori DI Giacomo e Ruta, dello Staff dirigenziale della Regione Molise e dei Rappresentanti Sindacali Nazionali e Regionali della FLC CGIL, CISL Scuola, UILScuola e SNALSConf.S.A.L., è emersa la volontà di reperire in tempi rapidi risorse economiche adeguate al finanziamento di un progetto pilota sul Sistema di Orientamento cofinanziato dalla regione Molise con l’utilizzo degli Operatori della Formazione Professionale da poter

sviluppare anche su altre realtà nazionali. Al fine di accelerare i tempi e per permettere quanto prima una rapida soluzione alla vertenza che vede 90 Operatori della Formazione Professionale del Molise aver perso un posto di lavoro, siamo a Lei per invitarla a sostenere la preziosa iniziativa intrapresa e per sollecitare celermente lo stesso Sottosegretario al Lavoro, Sen. Massimo Cassano, alle azioni di reperimento dei fondi

errori a Medicina, siamo sconcertati" L'Ordine dei medici del Molise interviene sulle provedi ammissione alle scuole CAMPOBASSO. Allo sconcerto e alla indignazione sollevati dalla vicenda dell’inammissibile errore verificatosi nella somministrazione dei test per la selezione per l’accesso alle scuole di specializzazione di Area Medica e dei Servizi clinici, si associa anche l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Campobasso, manifestando solidarietà ai numerosi giovani colleghi e alle loro famiglie, mortificati, per l’ennesima volta, dalla inefficienza e dalla superficialità di chi gestisce un settore così delicato ed importante come quello della Formazione Medica. "La insopportabile nebbia che avvolge le scuole di Medicina (dall’accesso alle facoltà fino alla formazione post laurea) rappresenta l’ennesima prova di scarsa affidabilità e poca efficienza delle istituzioni preposte e un segnale di deriva culturale che tradisce le aspettative di tanti giovani volenterosi

e preparati. Il clima di confusione e di incivile senso di precarietà che si è venuto a determinare in tale spiacevole circostanza (che dalle ultime notizie apprese, sembra essersi avviata verso una soluzione) deve rimettere in discussione tutto il sistema Formazione e stimolare soluzioni per offrire, tra l’altro, a tutti i numerosissimi giovani medici, possibilità concrete di completare il loro corso di studi, senza estenuanti attese e prove farraginose. Sottolineando il non irrilevante aspetto che specializzarsi rappresenta oggi l’unico lasciapassare per accedere al mondo del lavoro

(specialità universitarie o corsi triennali per Medici di Medicina Generale), sembra irrispettoso e poco etico complicare la vita a tanti giovani medici che si vedono precludere , dopo sei anni di sacrifici, legittime opportunità professionali. Nei prossimi giorni, con la condivisione e il sostegno degli Ordivi Provinciali, la nostra Federazione Nazionale coinvolgerà nuovamente i Ministeri competenti per un impegno volto a dirimere tali intollerabili criticità".

necessari al cofinanziamento del Progetto individuato, anche in considerazione del fatto che il 31 Dicembre scadranno i termini, oltretutto improrogabili, di utilizzo degli ammortizzatori sociali. In considerazione che il tempo passa velocemente, Le chiediamo un intervento urgentissimo di sostegno nei confronti del Sottosegretario Sen. Cassano e restiamo a Sua completa disposizione per ogni eventuale altro chiarimento". Intanto, il personale della FP oggi, in occasione del Consiglio Regionale (ore 9,30) ha intenzione di fare un presidio presso la sala consiliare per continuare la lotta. Intanto, l’on. Leva è intervenuto presso il Ministero del Lavoro interpellando direttamente il Sottosegretario Bellanova, titolare della delega in materia, affinché si verifichino in tempi brevi tutte le possibili soluzioni di intervento. “ E’ necessario, – dichiara l’on. Leva- attraverso la collaborazione del Governo, stabilire un iter certo per dare una risposta ai 95 operatori che da gennaio non usufruiranno più di nessun ammortizzatore sociale. Bisogna reperire risorse aggiuntive che garantiscano l’attivazione di quei percorsi che la Regione ha già individuato insieme alle parti sociali. I contatti con il Ministero continuano e sono praticamente costanti e quotidiani affinché arrivi dallo stesso un concreto segnale di aiuto”.

Polizia, l'Ugl riaPre la Partita Stipendi, riorganizzazione e organici le parole d'ordine del sindacato CAMPOBASSO. Nei giorni scorsi presso l’aula magna della Scuola Allievi Agenti di Polizia di Campobasso, organizzata dalla segreteria provinciale dell’Ugl Polizia di Stato, si è svolta l’assemblea dei poliziotti in servizio nel capoluogo molisano alla quale ha preso parte il segretario nazionale Filippo Girella. Nel corso dell’incontro sono state discusse sia problematiche di carattere nazionale che tematiche locali. In particolare, è stato fatto il punto sulla vertenza che ha portato allo sblocco del tetto stipendiale per tutto il personale del comparto sicurezza e difesa. Nel corso dell’assemblea è emersa, inoltre, la preoccupazione per il tentativo di militarizzazione e per il pesante attacco ai diritti dei poliziotti sugli orari di lavoro posto in essere dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Dopo l’assemblea, è stata inaugurata la nuova sede della segreteria Provinciale dell’Ugl Polizia di Stato che, oltre ad costituire un polo informativo per il personale, offrirà ai propri iscritti la possibilità di avvalersi di una postazione informatica con connessione ad internet gratuita, del servizio di posta elettronica certificata e di una biblioteca. Nel corso della visita a Campobasso, il segretario nazionale Filippo Girella, insieme al segretario provinciale Vincenzo Robusto ed al vice segretario provinciale Luigi Diamente , ha incontrato il questore Raffaele Pagano. Dall’incontro sono emersi spunti molto interessanti in quanto il nuovo questore ha manifestato l’intenzione di prendere delle misure che portino ad un miglior utilizzo delle risorse disponibili con la finalità di potenziare i servizi per una capillare ed efficace presenza sul territorio della Polizia di Stato, al fine di assicurare maggiore sicurezza ai cittadini e di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica. “Ritengo - afferma il segretario nazionale Filippo Girella - che gli obbiettivi illustrati dal questore Pagano siano ampiamente condivisibili; c’era bisogno di riportare serenità e ribadire il rispetto delle regole dopo un periodo tormentato. Su questa strada, pur nel rispetto dei ruoli e delle reciproche prerogative, il questore troverà la collaborazione dell’Ugl Polizia che lavorerà per far giungere ai vertici della questura la voce dei poliziotti”.


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5 novembre 2014

Una "lezione" fuori luogo

diktat di petraroia: i lavoratori che non hanno più lavoro e i sindacati che li rappresentano nella lotta per riaverlo, stiano buoni La Gam, lo Zuccherificio, e le altre questioni di lavoro irrisolte, sono la dimostrazione del fallimento politico e programmatico della Giunta Frattura Stando al vice presidente e presidente facenti funzioni della Giunta regionale, Michele Petraroia, i lavoratori che non hanno più lavoro e i sindacati che li rappresentano nella lotta per riaverlo, il lavoro, anziché radicalizzare le posizioni, con dichiarazioni che allontanano il dialogo tra le parti e rendono più difficile la soluzione delle vertenze, dovrebbero concentrasi sul merito di ogni singola vertenza aperta per individuare le soluzioni migliori a tutela dei lavoratori e delle imprese. Per quanto risulta, lavoratori e sindacati non fanno altro. E’ la controparte politica, quella di cui Petraroia è una espressione rilevante (almeno formalmente) ad essere elusiva, inconsistente, dilatoria, inconcludente. Una “lezione” di opportunità, quindi, del tutto fuori luogo. Addirittura provocatoria. Soprattutto nei confronti degli operatori delle società controllate dalla Regione (FinMolise e Molise Dati, in particolare), per i quali il vice presidente e presidente facenti funzioni della Giunta regionale lascia intravedere orizzonti tutt’altro che rassicuranti, essendo figli di “scelte ge-

stionali sbagliate, non condivisibili” e destinatari di “pratiche contrattuali non comuni”. Inoltre, di una cosa Petraroia non si rassegna e per questo si agita oltre misura. Non si rassegna all’indifferenza che il Governo di Roma mostra verso il Patto per il lavoro per il quale la Regione Molise ha tentato di scomodare finanche il Papa, e al permanere dello scontro locale (lavoratori e sindacati Vs Frattura e compagni) che, secondo lui, aiuterebbe il Governo a nascondersi dietro giustificazioni risibili per non finanziare la reindustrializzazione dell’area corrispondente ai nuclei industriali di Boiano e Venafro. Non si rende conto, Petraroia,

che il Patto per il lavoro, così come è stato confezionato, è una scatola vuota; che la giunta regionale del Molise non conta un fico secco; che non c’è un Piano industriale credibile e accreditabile da far circolare; che la programmazione 2014/2020 va avanti al rallentatore mentre dovrebbe essere fortemente accelerata. Non si rende conto di essere ormai un sorta di automa che parla per slogan, per frasi fatte e considerazioni stantie; che il maggior tempo della sua missione amministrativa lo passa a firmare la messa in Cassa integrazione. Lo ha fatto di recente per lo Zuccherificio di Termoli (3 mesi), lo farà per la Gam (12 mesi). A corredo di

L’’Appello

Le iMprese devono essere rAppresentAte A BruxeLLes di Matilde IOSUE La nuova programmazione europea (Europa2020) e quella operativa regionale intendono presentarsi come un cambiamento radicale rispetto alle politiche degli anni precedenti. Ma da una parte la riduzione delle risorse e dall’altra una burocrazia farraginosa, rischiano invece di riproporre nella sostanza schemi obsoleti che, soprattutto in Italia, hanno decretato il fallimento di numerose misure e azioni di finanziamento e sostegno al sistema produttivo. In attesa che si entri nel vivo e che bandi e avvisi facciano emergere i loro primi vigorosi effetti benefici, le imprese guardano con fiducia ai nuovi obiettivi strategici e alle nuove priorità decisi dall’Unione Europea che riscoprono il ruolo centrale proprio delle imprese, soprattutto piccole e medie, alle quali viene chiesto di osare, investire, innovarsi, fare ricerca e squadra, per ripensarsi in un contesto non più regionale, ma internazionale. Dalla crisi più lunga e pesante che si ricordi, l’Europa prova a venirne fuori disegnando un diverso ruolo delle PMI all’interno del sistema economico e finanziario continentale. Per questa ragione, oggi risulta ancora più importante per le nostre imprese poter contare su una presenza diretta e operativa lì dove si concretizzano opportunità e occasioni di sviluppo e crescita. Pertanto, sarebbe quanto mai utile la presenza costante e permanente a Bruxelles di un gruppo di lavoro multidisciplinare, diretta espressione delle diverse Associazioni regionali che rappresentano le PMI molisane. Uno staff tecnico professionale capace di essere raccordo tra le istituzioni comunitarie e il tessuto produttivo regionale, con competenze tali da poter organizzare con tempestività le opportunità di finanziamento europee a disposizione delle imprese locali. Una vera e propria casa delle imprese molisane nel cuore dell’Europa, in grado di eserci-

tare una positiva opera di lobbying e di facilitare la costruzione di partenariati internazionali, ma anche capace di mettere in campo abilità progettuali di qualità. Al contempo, sarebbe un modo rapido e conveniente per rivitalizzare la sede di rappresentanza della Regione Molise a Bruxelles, uno spazio straordinario svuotato progressivamente delle proprie funzioni. Pertanto, invito tutte le rappresentanze istituzionali e politiche della nostra regione, in particolare i colleghi rappresentanti delle associazioni datoriali molisane, ad unire le forze affinché almeno in Europa prevalga l’interesse prioritario del mondo molisano del lavoro e delle imprese, al di là delle differenze, degli schieramenti e delle piccole divisioni localistiche. Fiduciosa che tale appello possa essere alla base di un prossimo incontro per definire nello specifico gli obiettivi, la fattibilità e la tempistica dell’iniziativa, ringrazio per l’attenzione e auguro a tutti noi buon lavoro. *Presidente API Molise

questa fatica quotidiana, “ogni giorno la struttura dell’Assessorato al Lavoro sottoscrive verbali per il ricorso a contratti di solidarietà, a Cassa in deroga, a Cassa ordinaria e straordinaria, risolvendo in silenzio e con concretezza decine di vertenze aziendali con risposte fattive che tutelano il reddito di centinaia di lavoratori ed evitano licenziamenti, disagi e ulteriori accentuazioni delle difficoltà connesse con le crisi aperte”. Allucinazioni belle e buone. Il guaio grosso di questa condizione, peraltro così accoratamente descritta e raccontata, dimostra che siamo sempre ai verbi difettivi. Che la Gam, lo Zuccherificio, e le altre questioni di lavoro irrisolte sono la dimostrazione del fallimento politico e programmatico della Giunta Frattura e non la risoluzione (in silenzio e in concretezza) di vertenze aziendali, e meno che mai risposte fattive che “tutelano il reddito di centinaia di lavoratori ed evitano licenziamenti”. Ma dove? Ma quando? Sappia Petraroia, che nessuno più crede alla Befana. Dardo

Aumenta il numero dei morti per incidenti stradali in Molise In controtendenza con il resto d’Italia, purtroppo in Molise la situazione è ben più grave – afferma il Direttore dell’ACI Campobasso e Isernia Giovanni Caturano – Tra il 2012 e il 2013 in Molise il numero dei morti per incidente stradale è cresciuto del 37 % passando da 19 a 26 morti; diminuisce il numero degli incidenti del 12 % circa, che nel 2013 sono stati 507 rispetto ai 574 del 2012 e diminuisce il numero dei feriti del 15 % passando dai 1008 del 2012 agli 800 del 2013. A livello nazionale il numero dei morti è sceso del 10 % ed ha permesso di risparmiare 368 vite umane. In complesso sono state 3.385 le vittime per incidente stradale, 181.227 gli incidenti e 257.421 i feriti. In provincia di Campobasso si sono verificati 369 incidenti, con 586 feriti e 18 morti, dei quali 15 maschi e 3 femmine; in provincia di Isernia si sono verificati 138 incidenti con 214 feriti e 8 morti dei quali 6 maschi e 2 femmine. Nella nostra regione Molise sono state coinvolte negli incidenti prevalentemente autovetture; seguono veicoli commerciali e ciclomotori. Tra i ciclomotori, motocicli e quadricicli sono stati coinvolti 81 veicoli con 1 morto e 88 feriti. Coinvolti in incidenti stradali anche 11 velocipedi con 12 feriti. Oltre la metà degli incidenti stradali avvenuti in Molise si sono verificati su strada urbana, ma il maggior numero di morti si è verificato su strade provinciali. Analizzando la dinamica degli incidenti, la maggior parte degli incidenti e di morti si è verificato per uno scontro laterale e fronto/laterale, prevalentemente nei mesi di gennaio e novembre, con condizioni meteorologiche “sereno”. Relativamente ai giorni della settimana, la maggio parte degli incidenti si è verificato di lunedì e martedì, il maggior numero di morti c’è stato il lunedì, il giovedì e il sabato, il maggior numero di feriti c’è stato il giovedì, il sabato e il lunedì. Negli incidenti sono morti anche 2 pedoni e 54 sono rimasti feriti. Tra le principali cause degli incidenti è da evidenziare che il maggior numero dei morti è avvenuto per guida contromano, per velocità eccessiva, per guida distratta e per mancato rispetto della segnaletica.


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Campobasso

5 novembre 2014

Vivi la tua città parte seconda Il 15 novembre nuova manifestazione nel Centro storico di Campobasso CAMPOBASSO. “Seconda edizione di ‘Vivi la tua Città’, che è in programma sabato 15 novembre dalle ore 18 a mezzanotte”: ad affermarlo l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Campobasso, Salvatore Colagiovanni. “Abbiamo in mente – prosegue l’assessore Salvatore Colagiovanni – un secondo appuntamento, seppur a distanza molto ravvicinata, dell’evento che grande successo ha riscosso lo scorso 27 settembre, sempre rigorosamente a costo zero. Illustrerò il progetto ai colleghi della maggioranza, ai consiglieri delegati e agli assessori, sperando che tutti approvino la nuova iniziativa, tesa a ripopolare il borgo antico di Campobasso, la culla dalla quale è nata la nostra città. In caso contrario, ognuno si assumerà le sue responsabilità. Vogliamo accendere i riflettori su una zona di Campobasso, da rivalutare e che sarà oggetto di provvedimenti che riguardano la viabilità. Gli assessori Chierchia e Bucci e il consigliere delegato al centro storico, De Bernardo, stanno già lavorando in tal senso. Il borgo antico a noi sta a cuore, così puntiamo a ripopolarlo con l’obiettivo di restituire respiro all’area commerciale. Rivaluteremo Piazzetta Palombo e, a breve, sarà pubblicato il bando per la gestione di uno dei posti più caratteristici della città. L’evento del 15 novembre, se la maggioranza mi

di una festività che deve evocare gioia e divertimento, sia tra le nuove generazioni che tra quelle più mature. L’impegno è massimo, perché se lavoriamo bene a trarne giovamento è l’intera città e, soprattutto, quel commercio cittadino da rilanciare”. “L’evento nel centro storico del 15 novembre – le affermazioni del consigliere delegato, Francesco De Bernardo – sarà il primo momento di una politica rivolta al nostro borgo antico. Sarà un modo per ricondurre i cittadini nel centro storico, mostrando loro un lato che, forse, non hanno mai avuto modo di vedere. Illuminato a giorno con eventi musicali, culturali ed enogastronomici, tipici del darà il benestare approvando l’atto di indirizzo programmatico, sarà solo il primo atto per iniziare a rivalutare il centro storico cittadino, da troppi anni abbandonato. Sono convinto che i miei colleghi approveranno il progetto di ‘Vivi la tua città – Centro Storico’, ribadisco per la seconda volta a costo zero e con un livello qualitativo medio-alto. Questa è la dimostrazione che stiamo facendo fatti e non chiacchiere. Il 15 novembre sarà quasi inverno e confidiamo in una bella serata, dal punto di vista meteorologico, per poter rivivere momenti ana-

loghi a quelli dello scorso 27 settembre”. L’assessore Salvatore Colagiovanni volge uno sguardo al passato, proiettandosi all’imminente futuro: “Siamo passati dalla fase di inerzia a quella di un lavoro serio e fitto, per rivitalizzare la città di Campobasso. Nel quinquennio che ci attende, dunque, non potremo far altro che migliorare. Oltre all’evento del 15 novembre, stiamo già pensando a un Natale diverso da quello degli ultimi anni. Sarà un mese di dicembre durante il quale punteremo a far tornare, in città, l’armonia

Giovedì 6 novembre all’Auditorium della Fondazione Molise Cultura (Palazzo ex Gil, in Via Milano), alle ore 18,30

Musica e letteratura: il nesso tra le note e la scrittura Leo Quartieri: esecutore, compositore e divulgatore della buona musica sarà il protagonista dell’esperimento Contrabbassista di vaglio e compositore, Leo Quartieri, esordisce in veste di autore di “Racconti brevi” (Lo sciopero degli zampognari; Umori e rumori; Il viaggio; L’albero della lungimiranza), per i tipi di Agr Editore. La proposta culturale è interessante, perché variegata, composita, e articolata in un copione in cui s’intrecciano musica, teatro, letteratura e spettacolo. E nomi di rilievo, ancorché graditi al pubblico: Giovanni Mascia (storico e scrittore), che introdurrà la serata; Diego Florio (attore) che leggerà alcuni brani dei “Racconti brevi”; Martin Quartieri (pittore) che proietterà le sue ultime opere, e il quintetto musicale composto da Sergio Casale (sax tenore e soprano), Paolo Petrecca (tromba), Marco Borghetti (vibrafono e percussioni), Giuseppe Venditti (batteria) e Leo Quartieri nella sua veste abituale di contrabbassista e leader, per un jazz di qualità. L’appuntamento per questa composita performance è per le

ore 18 e 30 di giovedì 6 novembre all’Auditorium della Fondazione Molise Cultura (Palazzo ex Gil, in Via Milano). Una strana legge del contrappasso sta segnando la vita culturale molisana. Più la pubblica amministrazione è assente, astenica e distratta, tanto più sono presenti, vivaci e concetrati i personaggi della musica, del teatro, dell’arte, della letteratura con iniziative, proposte, espressioni e manifestazioni che denotano brillantezza e novità. Leo Quartieri è uno dei protagonisti di questo fermento: esecutore, compositore e divulgatore della buona musica; spirito e mente liberi, prova a dimostrare il nesso tra le note e la scrittura. La capacità di musicista vorrà quindi garaggiare con quella recente del raccantatore. Non è solo. Gli faranno compagnia in parecchi, per una serata che s’annuncia interessante e particolare. (A.C.)

Gambatesa e Giocosport Il Comune aderisce al progetto promosso dalla delegazione del Coni GAMBATESA. Anche l’amministrazione comunale di Gambatesa, contribuendo anche con un piccolo finanziamento, ha aderito al progetto promosso dalla delegazione del Coni di Campobasso chiamato “Sani e corretti stili di vita con lo sport”. L’iniziativa segue le orme del progetto portato avanti per dodici anni consecutivi “Giocosport,”

finalizzato a far conoscere agli alunni delle scuole primarie e secondarie del discipline sportive presenti sul territorio. Quest’anno la Provincia di Campobasso ha coinvolto diversi Comuni nell’iniziativa e quindici sono le amministrazioni locali che hanno deciso di finanziare il progetto, finanziato in collaborazione con le federazioni

sportive che mettono a disposizione i loro tecnici che si recheranno nelle scuole per dare lezioni della propria disciplina. Gli sport saranno scelti in base a quelli previsti dal progetto infine il Coni ha selezionato un gruppo di esperti che affiancheranno i docenti durante lo svolgimento delle loro attività con gli alunni delle scuole.

nostro Molise. Proprio oggi, lunedì 3 novembre, ho girato per tutto il pomeriggio nei caratteristici vicoli cittadini. Non posso non ammettere di aver notato zone con un particolare degrado, che non vuol dire solo sporcizia. Davanti agli ingressi di alcune abitazioni, ad esempio, ho visto che i proprietari delle case sono costretti a ‘recintare’, se così può dirsi, l’ingresso con dei mezzi di fortuna, spesso piante, in maniera da non permettere a qualche automobilista indisciplinato di barricare i portoni, attraverso improbabili parcheggi. È nostro compito restituire alla città il suo borgo antico, spesso sottovalutato ma che, invece, con gli opportuni accorgimenti potrebbe attirare il grande turismo. Partiremo dal 15 novembre per fare del centro storico di Campobasso il fiore all’occhiello del capoluogo molisano”.

Guida sicura per autotrasporto

Il progetto è stato finanziato dall’ente For.Ter di Asec formazione BOJANO. Si concluderà sabato con la seconda prova pratica il corso di guida sicura per 15 autotrasportatori della ditta Di Ciero con sede a Bojano progetto finanziato dall’ente For. Ter. Fondo interprofessionale. Il corso è stato organizzato dalla Asec Formazione di Campobasso la quale si è servita della comprovata esperienza della Scuola di Formazione Thor – Settore Formativo Sicurezza Stradale che attraverso i propri Formatori ha sostenuto il corso ai sensi del D. Lgs. 81/2008 “ Sicurezza sul Lavoro”. Il quadro sottoposto ad attento e analitico studio ha consentito di comprendere che le problematiche del settore, gli aspetti tecno-teorico-formativi, gli obiettivi finali e tutto ciò che concerne la “Sicurezza del Lavoro” era carente di un tassello fondamentale

un veicolo – psicologia del conducente ponendo in risalto i vari effetti negativi derivanti da alcuni organi del nostro fisico “non sempre i nostri organi sensoriali rappresentano perfettamente l’ambiente esterno” – normativa alcuni articoli del Codice della strada – rappresentazione grafica di alcuni sinistri stradali con analisi dei maggiori errori che si commettono alla guida degli autocarri – Teoria delle tecniche di guida con diversità di baricentro. Dopo la parte teorica i candidati affronteranno un esame che permetterà di essere ammessi alla parte pratica del corso di Guida Sicura per auto trasportatori. La parte pratica è sviluppata su otto piattaforme che ogni allievo effettuerà con un formatore al suo fianco a bordo sia di autocarri di 430 cv per una lunghezza di 12

che si pone alla base di quella che deve essere una consolidata e decisiva azione volta ad una parte del sociale di rilevante spessore. Alla luce di tali inequivocabili riferimenti si è dato risalto a una attività di primaria importanza per alcune categorie di conducenti sul tema teorico-pratico della conduzione di un veicolo tanto da inquadrarla sotto l’aspetto sicurezza sul lavoro, oltre ai corsi già confermati come primo soccorso – antincendio ed altro. Il Percorso prevede una parte teorica, dove sono stati trattati vari argomenti come alcol e droga e i suoi effetti alla guida di

metri e sia a bordo di autovetture di Thor Settore Sicurezza Stradale. Gli esercizi sono a difficoltà crescente tali da porre in risalto la qualità del conducente affinando così tecniche di modulazione di frenata – scarto improvvisto dell’ostacolo con e senza freno – tecniche delle traiettorie – precisione e fluidità nell’attivare i vari comandi di guida in particolare su fondi scivolosi – manovre corrette per il controllo del veicolo in sbandata, tutte situazioni che nella comune circolazione stradale possono verificarsi e dar luogo a un sinistro stradale


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Campobasso

5 novembre 2014

Sindaco BATTISTA e Assessore SALVATORE dove siete ? Al Centro Sociale Anziani di via Gramsci 11/a. la realtà supera la fantascienza, la pignoleria diventa sopruso……... e l’Amministrazione comunale fa “spallucce” Cose dell’altro mondo, il Presidente, dopo aver preteso che la richiesta di una copia cartacea, relativo al verbale di un’assemblea, fosse fatta per iscritto, ne ha, comunque, rifiutato la consegna e l’esposizione in bacheca con la seguente motivazione: “Con riferimento alla nota di cui sopra, si comunica che il regolamento interno di questo Centro, approvato all’unanimità dall’assemblea degli iscritti, i data 27.7.2007, e non prevede l’affissione all’albo dei verbali relativi alle riunioni dell’assemblea degli iscritti”. E’ imbarazzante osservare la fantasia e il gesto muscolare messo in atto, sicuramente al di là della normalità, anche se è opportuno precisare: 1) che il 27.7.2007 non c’è stata nessuna assemblea; 2) se è vero che il regolamento interno non prevede l’affissione del verbale, è altrettanto vero il contrario, cioè, che questo non debba essere esposto. Il Presidente “dimentica che è suo dovere” informare tutti i Soci, anche quelli assenti, sulle decisioni assunte, i quali hanno pieno diritto di conoscere le scelte deliberate. Non si capisce la difficoltà ed

il perché ricorrere a questi sotterfugi, quando il metodo più semplice e concreto, universalmente praticato, è quello di esporre in bacheca il verbale della riunione in modo che ognuno ne possa pren-

tamente, che, i regolamenti non possono contenere norme contrarie alle disposizioni delle Leggi e se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposi-

gli stessi destinatari. In qualsiasi associazione è fondamentale che il verbale delle riunioni della assemblea, del consiglio direttivo, sia redatto in forma scritta. La forma scritta dei verbali

dere visione. Comunque, in mancanza, il Presidente e il membro consultivo, devono sapere che si può e si deve far riferimento sempre al Codice Civile, che al riguardo riporta esplici-

zioni che regolano casi simili o materie analoghe. Nel caso in questione, bastava avvalersi dello stesso sistema utilizzato per la convocazione dell’Assemblea, visto che il verbale ha le stesse finalità e

è richiesta “per prova”, La redazione dei verbali dell’assemblea costituisce una delle prescrizioni di forma che devono essere sempre osservate, Una volta convocata l’assemblea, occorre dimostrare,

tramite la verbalizzazione, tutte le attività compiute, anche se le stesse non sono state perfezionate, allo scopo di permettere a tutti i soci, anche a quelli assenti o dissenzienti, di controllare lo svolgimento del procedimento collegiale e assumere le opportune iniziative, si rende doveroso, per trasparenza, mettere a disposizione i documenti concernenti l’amministrazione (sia i verbali che i documenti contabili) in qualunque tempo e non solo in sede redazione e approvazione del bilancio. Per esercitare questo diritto, occorre, semplicemente, non ostacolare l’attività’ di amministrazione, rispettando i principi di correttezza. Se non c’è legalità vuol dire che non siamo più in un Paese Civile, è siccome l’Amministrazione comunale, “consiglia e controlla gli atti”, non può far finta di niente, è necessario, quindi, che il Sindaco BATTISTA e Assessore SALVATORE dicano apertamente se intendano tutelare il diritto costituzionale della democrazia e della trasparenza oppure preferiscono tutelare qualcuno, che arrogandosi il privilegio di superiorità assoluta, lo rende immune da ogni recriminazione.

“Bosco Faiete, che fare?” Mozione urgente a firma di Tramontano e dei consiglieri di opposizione presentata a Campobasso CAMPOBASSO. Il consigliere comunale Alberto Tramontano, insieme ai colleghi del Raggruppamento Civico, ha presentato una mozione urgente, che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale, per rappresentare alla Giunta comunale presieduta dal sindaco Antonio Battista la situazione del centro turistico di Bosco Faiete inserito nel contesto del Parco naturale e archeologico di Monte Vai-

rano. “ Verso la metà degli anni ’80afferma il Consigliere Alberto Tramontano- la Comunità Montana “Molise Centrale” di Campobasso avviò uno studio preliminare redigendo un progetto organico per l’importo di circa 6 miliardi e mezzo(più di tre milioni di euro) inteso a tutelare, conservare, recuperare tutta la zona di Monte Vairano, al fine di creare un parco naturale archeologico attrezzato, attraverso la valoriz-

zazione delle sue due risorse principali: l’area archeologica (che costituisce uno dei più importanti ritrovamenti Sanniti dell’Italia centrale) ed il bosco di Faiete-Monte Vairano.” “Dopo anni di abbandonocontinua Tramontano- le strutture del villaggio turistico sono state rese di nuovo fruibili grazie alle Guardie Ecologiche Ambientali Volontarie di Campobasso, che hanno avuto dalla Comunità Montana l’autorizzazione

Il Consultorio trasferito al Geometri La struttura sarà trasferita nei locali che hanno ospitato la ex scuola superiore CAMPOBASSO. Dalla mancanza di riscaldamento, ai rumori dei mezzi edili che al piano di sotto stanno effettuando alcuni lavori e che impediscono il normale svolgimento delle sedute, i disagi degli utenti che si rivolgono al Consultorio Familiare di Campobasso sono sempre di più e per questo si è deciso di trovare una soluzione. Dopo una denuncia esposta dagli utenti, ma che gli stessi operatori hanno avallato, è stata confermata la situazione di disagio in cui sono costretti a lavorare i dipendenti della struttura. Le buone notizie però arrivano dal direttore del distretto sanitario Sergio Rago che, messo a conoscenza dei problemi che stanno interessando la struttura ha chiesto al privato cittadino che effettua i lavori al piano sottostante di eseguire questi lavori in orari per quanto possibile meno disagevoli per lo svolgimento delle sedute. Anche questo problema però potrebbe durare poco perchè a breve Consultorio e altri uffici sanitari che oggi si trovano in sedi dove viene pagato anche l’affitto, saranno spostati nel’ex istituto tecnico per

Geometri che è di proprietà dell’Asrem. Qui finalmente tutti i dipendenti potranno svolgere nel miglior modo possibile il loro servizio soddisfacendo gli utenti che continuamente fanno riferimento ai servizi che offre la struttura

al controllo e alla rivalutazione del Parco Monte Vairano.” “Tale azione, meritoria ma isolata andrebbe accompagnata dal Comune di Campobasso, nel cui territorio il sito insiste.” “In considerazione del valore e delle potenzialità culturali, turistiche, ambientali ed educative del sito di Monte Vairano e riconoscendo la peculiarità di un sistema che contempla emergenze archeologiche coniugate a emergenze natu-

ralistiche, appare urgente un’azione politica forte per restituire il Villaggio di Bosco Faiete ai campobassani e ai molteplici potenziali fruitori provenienti da altre zone.” “Occorre- conclude Tramontano- una programmazione mirata; occorre allocare risorse, umane e finanziare, per tutelare, valorizzare e promuovere un sito unico in Molise e in Italia”

«Accendi l’Azzurro»…una luce sempre accesa per tutti i bambini! IN PIAZZA CON LE CASETTE DI LUCE DI TELEFONO AZZURRO Sabato 22 e domenica 23 Novembre 2014, Telefono Azzurro “scende in piazza”, con l’iniziativa di raccolta fondi e sensibilizzazione “Accendi l’Azzurro”… con una donazione minima di 9 (nove) euro sarà possibile acquistare le Casette di luce di Telefono Azzurro e sostenere quindi le attività dell’Associazione, perché possa offrire aiuto ad un numero sempre maggiore di bambini e adolescenti. In particolare, data la crescente “multimedialità” dei ragazzi, Telefono Azzurro intende offrire loro nuove opportunità per essere ascoltati e sostenuti quando sono in difficoltà: accanto al telefono (linea 1.96.96) e alla chat si vogliono dunque sviluppare nuovi servizi, quali quelli che operano via sms, Whatsapp, Skype e social. Con le Casette di luce, simbolo del calore e della vicinanza a ogni bambino, della sicurezza, della cura e della protezione, Telefono Azzurro vuole portare la luce, l’affetto e la tutela in tutte le case, anche in quelle più buie!



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Isernia

5 novembre 2014

“Troppi dipendenti vessati” La denuncia è stata fatta in Consiglio comunale a Isernia da Gianni Fantozzi ISERNIA. “Una parte del personale viene vessata! Ne abbiamo le prove», questa la denuncia fatta pubblicamente, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Isernia, dal consigliere di Grande Sud, Gianni Fantozzi. «Segretario, mi rivolgo a lei – ha detto Fantozzi al segretario comunale dell’ente –. Bisogna valorizzare il personale, non penalizzarlo. La que-

stione sarà oggetto di discussione monotematica all’interno di sereni, qualsiasi ente non esprime il meglio. È la sinergia fra questo consesso, anche perché stiamo ancor aspettando che politica e personale che porta buoni frutti». venga portata in consiglio la riorganizzazione degli uffici». Poi, rivolto al sindaco, Fantozzi ha aggiunto: «Rispetto alla Provincia, da noi in Comune si va controcorrente: lì si chiede la collaborazione dei dipendenti, invece qui il personale viene vessato. Una parte del personale v i e n e vessata; ne abprecisato Di Baggio – sarà inte- tare migliaia di edifici privati con biamo le ressato l’intero territorio comu- connessioni a 30 megabit al seprove. Se nale, incluse le frazioni e le condo, nonché de cine di sedi i dipenpubbliche, tra cui uffici, scuole e borgate». denti non Isernia e gli altri tre comuni po- ospedali, con velocità di conneslavorano tranno sfruttare, su tutte le aree sione a 100 megabit al secondo. coperte, collegamenti con tecnologia ultrabroadband e velo cità da 30 a 100 megabit al secondo, accelerando in questo modo l’accesso ai servizi digitali innovativi rivolti a cittadini, alle imprese e alle istitu zioni. Per raggiungere questo obiettivo verranno adeMONTAQUILA – E’ stata chiusa gia), il conducente di un Tir ha Isernia, che hanno rimosso l’autoguate alcune centrali Telecom, ieri temporaneamente al traffico la perso il controllo del suo pesante articolato, onde consentire il ripriche consentiranno così di abiliStatale 158, nel tortuoso tratto tra i automezzo che, dopo una serie di stino della viabilità. Il traffico è comuni di Montaquila e Colli al paurose sbandate, si è intraversato stato deviato in entrambi i sensi di Volturno. Per cause ancora da chia- sbarrando la strada. Sul posto sono marcia. L’incidente ha determirire, infatti (forse in conseguenza prontamente accorse le Forse del- nanto pesanti disagi alla circoladell’asfalto reso viscido dalla piog- l’Ordine ed i Vigili del Fuoco di zione.

Banda ultralarga, Isernia c’è

La città pentra rientra nel programma per la rete in fibra ottica ISERNIA. Anche Isernia nel programma per la realizzazione della rete in fibra ottica con banda ultralarga, che ha l’obiettivo di fornire connettività veloce e raggiungere gli standard elevati previsti dell’agenda digi tale euro pea. «Il programma – ha dichiarato l’assessore comunale Roberto Di Baggio – prevede l’investimento di quattro milioni di euro da parte della Regione Molise, per la produzione d’una rete di nuova generazione destinata a quattro Comuni, fra cui Isernia. Nella nostra città – ha

Tir di traverso sulla Statale

Ieri è rimasta chiusa al traffico per ore il tratto tra Montaquila e Colli al Volturno. Intervento dei Vigili del Fuoco

Poste, a Venafro chiusura di troppo

La soppressione del servizio corrispondenza negativo per l’intera area alle prese con mille difficoltà VENAFRO – Soppressione del servizio corrispondenza, si profilano gravi problemi per gli utenti. I dettagli nel contributo del collega Tonino Atella: Come se non bastas-

sata, non si garantirà più la distribuzione, la consegna ed il recapito quotidiano di lettere, pacchi, raccomandate, avvisi, bollettini di pagamento ect., ma verrà fatto quando

sero inflazione, implosione, caro vita, disoccupazione, chiusura di negozi, chiusura di aziende, giovani sottoccupati, stipendi e pensioni in notevole affanno, stato sociale sempre meno presente ed efficiente ect. ecco all’orizzonte altro pesantissimo “grattacapo” per i residenti del mandamento venafrano, ossia nei Comuni di Sesto Campano, Venafro, Pozzilli e Filignano, vale a dire qualcosa come ventimila persone circa. Con l’ormai imminente chiusura del centro distribuzione postale di Poste Italiane a Venafro, e la conseguenza di dover ogni mattina -a fronte di 60 km. di auto e di due ore circa di tempo- mandare postini a prendere la posta ad Isernia per portarla a Venafro, lavorarla e finalmente smistarla, con tale dura prospettiva all’orizzonte si preannunciano guai e problemi seri per l’intera utenza postale del Venafrano. In effetti, è quanto fanno ufficiosamente sapere da Poste Italiane della zona interes-

sarà possibile visto il ridotto orario di servizio che resterà ai dieci postini dei quattro Comuni sopra citati, tolte appunto le due ore dell’andirivieni quotidiano in auto Venafro/Isernia/Venafro. Le dichiarazioni della categoria, rese “a denti stretti” in quanto non autorizzate : “Già oggi – affermano i posti del Venafrano- lavorando sei ore piene in zona, incontriamo difficoltà a consegnare tutta la posta in giornata. Una volta cambiate le cose, l’orario a disposizione sarà di meno, con conseguenze serie per gli utenti. Avvisi, bollettini di pagamento e scadenze varie verranno giocoforza recapitati in ritardo, anche con diversi giorni di ritardo, ed il cittadino ne subirà tutte le conseguenze. Invitiamo perciò sindacati, amministrazioni comunali e categorie interessate ad adoperarsi al massimo per scongiurare tutto questo, prima che accada l’irreparabile”.

L’esempio solidale del centro diurno A Pescopennataro un’iniziativa proposta dagli anziani del paese PESCOPENNATARO. Bella iniziativa a Pescopennataro che ha visto come protagonisti gli anziani del posto, in gran parte donne, riuniti presso i locali del Centro Diurno per riflettere insieme sulla preziosa ed efficace esperienza di solidarietà sociale giunta alla quarta annualità. Durante i sei mesi invernali, grazie alla collaborazione di un nucleo di volontari, di giovani impegnati nel servizio civile, del medico del posto, Dott. Michele Notario, di Don Antonio Iacovetta che compirà 90 anni il prossimo 12 dicembre e che da 64 anni è il Parroco del paese, agli amministratori locali e alla cooperativa C.A.S.I., gli anziani di Pescopennataro si ritrovano dalle 10.00 alle 16.30 presso il Centro Diurno dove socializzano, si aiutano reciprocamente, promuovono eventi e svolgono attività ricreative, rompendo l’assillo della solitudine e aspettando insieme il ritorno della stagione primaverile quando il paese torna a riempirsi dei parenti e dei migranti che rientrano e restituiscono dinamismo alla comunità locale. Per l’avvio delle attività del Centro Diurno è stato pro-

grammato un incontro dove ciascuno ha portato i suoi spunti di riflessione con schiettezza e concretezza. “Personalmente - ha sostenuto l’assessore regionale alle Politiche sociali, Michele Petraroia - ho ringraziato l’intera comunità per l’ospitalità e l’accoglienza soffermandomi sul valore della solidarietà e della socialità, sul rispetto che si deve ad una generazione che con forti sacrifici ha costruito il Molise di oggi e alla necessità di riscoprire il rilievo dei nostri borghi, degli antichi mestieri e dell’artigianato e delle potenzialità di territori straordinari come quelli del Molise Altissimo. Ho raccolto le sollecitazioni del Medico di Medicina Generale che ha individuato una modalità per migliorare l’assistenza sanitaria sul territorio senza accentuare la spesa ma contenendo i costi, e ho formulato gli auguri al parroco e ai volontari che hanno saputo dedicarsi alle persone più deboli con abnegazione encomiabile. Il Molise vero è questo, semplice, concreto, sobrio e pieno di gente generosa e solidale”.

Capracotta, in arrivo la Sezione Primavera Per il sindaco Monaco si tratta di “un servizio qualificato” CAPRACOTTA. “Anche nella nostra comunità in dirittura d’arrivo la “Sezione Primavera” che accoglie bimbi dai due ai tre anni”. A scriverlo è il sindaco di Capracotta, Monaco. “Un servizio a disposizione delle famiglie capracottesi che alla pari di altri centri possono usufruire di un qualificato servizio che prepara i piccoli ad entrare in un nuovo mondo dove iniziano un importante percorso di socializzazione. La sezione è stata attivata grazie ad un finanziamento regionale e una compartecipazione finanziaria del Comune di Capracotta. Un ottimo risultato al quale ha lavorato l’amministrazione comunale nella persona del-

l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Maria D’Andrea che ha curato tutto l’iter burocratico - amministrativo ed ha voluto fortemente che questa iniziativa si potesse realizzare anche a Capracotta. I bimbi saranno accolti in un confortevole locale presso l’edificio scolastico comunale appositamente attrezzato per renderlo accogliente e idoneo ai fini educativi adatti all’età dei bimbi. Con questa iniziativa si è voluto dare un ulteriore segnale di massima attenzione al mondo della scuola e della formazione dei bambini e ragazzi, rafforzando un sistema di istruzione da troppo tempo insidiato da quotidiane difficoltà”.


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Termoli

5 novembre 2014

dirigenti, gLi interrogativi CresCono Si attendono le nomine al Comune di Termoli mentre crescono le polemiche TERMOLI. Con la nomina dei dirigenti esterni, i quattro che andranno a gestire Finanze e fiscalità locale, Ambiente e trasporti, Lavori pubblici e Urbanistica e infine Affari sociali terminerà la fase di apprendistato politico e amministrativo della giunta Sbrocca. Apprendistato, o meglio rodaggio, che in 5 mesi ha visto cercare di trovare i giusti equilibri, apparsi da su-

bito chiari in seno alla maggioranza di centrosinistra, ma il vulnus ipotetico era quello di mettere a regime una macchina comunale che veniva fuori da polemiche dilanianti, riferite agli ultimi concorsi per alcune dirigenze e da una inevitabile diversa sessione di governo commissariale della città adriatica. Tre le direttrici che il primo cittadino e la sua compagine potranno scegliere per por-

tare a casa i nuovi incarichi: valorizzazione delle professionalità interne, strada parzialmente perseguita dall’ex sindaco Di Brino nel 2010; il ricorso a persone esterne di comprovate capacità ed esperienze, come si cercò di fare in parte con la giunta Greco e affidarsi a chi, pur con le carte in regola, trovi osmosi e affidabilità con la cabina di regia che guida la medesima amministrazione.

Una scelta che giocoforza creerà degli scontenti, ma è improcrastinabile, poiché adesso l’imprimatur affidato solo a Vito Tenore (il larga parte) e ad Alfredo dalla Torre, non può reggere l’urto delle incombenze che in municipio ci si trova ad affrontare con ordinari età quotidiana. Il toto-nomi è quello, passeranno gli interni Peruzzini, Bove, De Luca, oppure ci sarà il ritorno di Russo

(sotto nuova veste) e Vergalito, col debutto di Caruso, che ricoprì il ruolo di ufficiale di collegamento ai tempi della giunta Greco nel direttivo del Cosib. Difficile che si opti per la terza via, quella di professionisti avulsi da questo doppio contesto, ma di fatto curricula e colloqui sono stati valutati ed effettuati anche in questo senso.

maestre di Bari a Colletorto Per ricordare Carmela Ciniglio insegnante vittima del terremoto del 2002 COLLETORTO. Il ricordo di Carmela Ciniglio, l’insegnante vittima del crollo della scuola Jovine il 31 ottobre 2002, è più che vivo. A testimoniare questo non è solo l’intitola-

zione, nel 2007, di una scuola di Bari (Loseto per l’esattezza), ma è il rapporto di amicizia stretto dai familiari dell’insegnante, dall’amministrazione cittadina di Colletorto e

dalla comunità di Carbonara che hanno portato nel piccolo comune a ridosso di San Giuliano una delegazione del quarto municipio di Bari guidata dal presidente Nicola Ac-

quaviva, che ha inteso rendere omaggio alla maestra al cimitero e portare il saluto a marito e figli della docente. Un gesto simbolico ma di grande

importanza che rafforza i rapporti con la comunità del capoluogo pugliese.

Bando energia, non perdiamo L’oCCasione L’opposizione di Larinascita richiama l’attenzione del Comune di Larino LARINO. E’ stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise del 16 ottobre scorso la determinazione dirigenziale n. 34 del 09.10.2014 del Servizio Programmazione Politiche energetiche della Regione Molise, con la quale sono stati ammessi al finanziamento per la quota capitale a valere sul POR FESR Molise 2007/2013 i progetti presentati dalle amministrazioni comunali e altri enti pubblici della regione per rendere energicamente più efficienti gli utilizzi degli edifici pubblici e le utenze energetiche pubbliche (cd. Bando Energia Enti). “Il Comune di Larino aveva partecipato al bando energia del 09.09.2011, durante l’amministrazione Giardino, che nel riparto dei fondi era riuscita ad ottenere la cifra più consistente di 1.227.497,03 euro rispetto a quanto destinato agli altri 11 comuni partecipanti, proprio per realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle strutture pubbliche come il tribunale e gli edifici scolastici così da poter abbattere quei costi di gestione che sicuramente gravano e non poco sulle casse

pubbliche in maniera considerevole”. Lo sostiene il movimento Larinascita. “Il riconoscimento del finanziamento, lascito della amministrazione Giardino, implica che 368.249,11 euro verranno elargiti dalla Regione Molise in favore del Co-

mune di Larino, a fondo perduto, mentre per la rimanente parte, l’ammissione al bando prevede per l’aggiudicatario la possibilità di attingere ad un prestito presso Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso super agevolato proprio per consentire agli enti aggiudicatari di ammortizzare facilmente l’investimento.

Considerando lo stato dell’arte, quindi, la concessione dei finanziamenti indicati verrà effettuata in favore del Comune di Larino soltanto quando avverrà l’acquisizione dei progetti esecutivi riportanti l’analitica descrizione dell’investimento proposto e finanziabile come da graduatoria pubblicata, già specificato nel bando. Quale attività intenderà intraprendere l’amministrazione Notarangelo in merito? Accederà al prestito agevolato così da poter attingere 1.227.397,03 euro? Ha già individuato gli edifici pubblici ove far installare i pannelli fotovoltaici? E’ possibile conoscere il contenuto del progetto esecutivo dell’investimento proposto? Il movimento LARINascita, nel ribadire la propria adesione all’idea di fare efficienza abbattendo le spese di gestione degli enti pubblici a carico del Comune di Larino attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici che possano andare a produrre energia sufficiente a soddisfare il loro fabbisogno, nel valutare assolutamente favorevolmente l’occasione per ridimensionare sostanzialmente la spesa proveniente dalle utenze degli edifici pubblici, auspica che quanto prima si proceda all’espletazione dell’iter che possa portare al definitivo finanziamento e all’installazione dei generatori di energia pulita così da giovare soprattutto in chiave futura, proprio in termini di razionalità, alle finanze del Municipio”.

Fiamme aL Capannone Biomasse Una nuvola nera si è sparsa in cielo a Termoli. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco TERMOLI. Una nuvola nera che si innalza dalla zona industriale di Termoli e ben visibile in quasi tutti i centri del Basso Molise. Ha preso fuoco un capannone ieri mattina poco dopo le 11, della centrale a biomasse C&T. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco, che hanno spento il rogo in poco tempo. Preoccupazione tra i cittadini e a farsi portavoce dell’allarme generato è stata Patrizia Manzo, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che, sul suo profilo facebook, ha scritto: “Basta!!! Adesso basta prendere in giro i cittadini del basso Molise. Questa è quanto è successo stamattina nel Cosib di Termoli (foto presa dalla rete) a causa di un incendio scoppiato in un capannone della centrale a biomassa di proprietà della “famosa” C&T (impresa in concordato preventivo, ricor-

diamolo!!!). Cosa sta bruciando? Una colonna di fumo nero che, per diversi motivi, è stata avvistata anche nell’Ottobre del 2013. “Qua si scherza con la salute delle persone”. In merito all’incendio sviluppatosi intorno alle ore 11,00 nell’area industriale di Termoli che ha coinvolto la Centrale Biomasse e che ha prodotto una notevole colonna di fumo, si comunica che l’incendio è stato domato dai Vigili del Fuoco e che gli stessi sono tuttora impegnati nel monitoraggio della situazione. Dalle analisi condotte fino a questo momento dalle autorità preposte, non è emerso nessuno stato di allarme per quanto concerne le esalazioni emanate dai materiali in combustione.Proseguono in queste ore i controlli e le analisi da parte degli organi preposti e seguiranno aggiornamenti”. Questo il testo di un comunicato stampa del Comune di Termoli.


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Termoli

5 novembre 2014

Zuccherificio, è cassa integrazione Da ieri i dipendenti della Newco osserveranno la rotazione. Avviata la mobilità volontaria TERMOLI. Da ieri i dipendenti della Newco allo Zuccherificio del Molise osserveranno a rotazione un ciclo di cassa integrazione. Con la firma dell’amministratore unico dimissionario Francesco Fusco, per conto del Nuovo Zuccherificio del Molise, e quello della Rsu di stabilimento, è stato siglato ieri l’accordo l’attivazione degli ammortizzatori sociali, ecco il contenuto del verbale.

“Facendo seguito al precedente verbale di incontro del 15 ottobre scorso, relativo all’intervento di Cigo (cassa integrazione guadagni ordinaria) si sono incontrati in data odierna (ieri, ndr) presso la sede del Nuovo Zuccherificio del Molise in contrada Pantano Basso a Termoli, alle 11, le rappresentanze sindacali nelle persone firmatarie del presente accordo e cioè: Rsu Flai-Cgil: Antonio Di Lisio,

Giulio Cesare Iademarco, Nicola Colella; Rsu Fai-Cisl: Giuseppe Gabrielli, Rsu Uila-Uil: Luca Umberto Ferrero e Pier Luigi Pannacchione per confermare quanto segue: far fronte alla grave crisi di mercato che ha colpito l’intero settore saccarifero e per salvaguardare i livelli occupazionali e le condizioni tecniche, organizzative e produttive atte a gestire l’attuale fase di transizione, si farà ricorso alla cassa integrazione ordinaria a par-

tire dal 4 novembre 2014 (oggi, ndr) per tredici settimane. I turni di Cigo saranno distribuiti, compatibilmente con le esigenze di servizio, applicando l’istituto della rotazione allo scopo di ripartire il disagio della sospensione fra tutti i lavoratori, naturalmente le competenze relative alle presenze in azienda saranno regolarmente retribuite dalla stessa. L’azienda si impegna a promuovere

l’anticipazione del trattamento economico che i lavoratori vantano nei confronti dell’Inps, attraverso il coinvolgimento degli istituti di credito operanti nel territorio che hanno sottoscritto la convenzione proposta dalla Regione Molise e relativa all’accordo nazionale AbiParti sociali. Infine, sarà attivata da parte aziendale la procedura di mobilità su base volontaria per i dipendenti che ne facessero richiesta

Garanzia giovani, in commissione Il consigliere comunale Oscar Scurti ha portato il progetto all’attenzione comunale TERMOLI. Si chiama “Garanzia giovani” e rappresenta una vera opportunità per coloro che intendono cercare un lavoro. Varato dal Governo e attuato in gran parte del territorio nazionale, il progetto è prossimo alla sua valorizzazione anche nel nostro Molise e presto potrebbe arricchirsi di un vero e proprio piano di comunicazione realizzato dalla stessa amministrazione comunale cittadina. “Ho portato in commissione il progetto Garanzia Giovani – ci ha confidato il consigliere comunale Oscar Scurti – perché voglio

vile, i corsi di formazione, per qualificare i ragazzi bandi per assunzioni agevolate, e le sottoscrizioni di contratti a tempo determinato o indeterminato”. “Come commissione – ha concluso Scurti – stiamo organizzando un piano di comunicazione per sensibilizzare la cittadinanza verso questo nuovo progetto e ci stiamo rivolgendo sia ai ragazzi che alle imprese: abbiamo intenzione di organizzare qualcosa di realmente concreto dando anche alle aziende gli strumenti per conoscere quello che c’è in cantiere”.

che il progetto sia portato a conoscenza dei giovani ma anche delle imprese perché le opportunità sono per tutti e vanno solo scoperte. Con questo progetto, si aprono molteplici opportunità per i giovani sotto i 29 anni; opportunità che sono tali anche per le imprese che ricevono degli incentivi assunzionali. “Garanzia giovani” può così offrire diversi sblocchi, ma è necessario si realizzino bandi regionali così da offrire svariate opportunità sia in tema di tirocini o apprendistati, ma anche per il servizio ci-

L’intervento Gas, sicuro che i contatori elettronici sono una buona trovata?

Residenza Sveva, nuovo premio Se l’è aggiudicata la struttura termolese nella manifestazione “Stanze italiane”

di Claudio De Luca Il record di Termoli? Essere il primo centro del Molise a vedersi installare 15mila contatori elettronici. Ma l’intervento sarà effettuato soprattutto per evitare una costosa lettura con l’accesso di estranei nelle abitazioni. C’è da esserne grati all’Azienda del gas, ma avremmo gradito maggiormente se la novità fosse stata apprestata nell’interesse del consumatore. Si consideri che gli attuali misuratori non vengono sostituiti da decenni, autorizzando ad ipotizzare le spiacevoli conseguenze già registrate altrove. Ricordate quando la Procura di Milano accertò che i contatori mal funzionanti avevano fatto diventate più salati i costi delle bollette ed accusò alcune Società di avere sottratto al Fisco 20 miliardi di euro, chiedendo che ne fossero processati i “managers”? La vicenda potrebbe non riguardare il Molise se alcune di tali aziende non avessero operato anche nella 20.a regione. In Lombardia si ipotizzarono violazioni delle accise e profili penali fiscali e truffaldini. Si ritenne che il malfunzionamento dei misuratori aveva permesso di pretendere il corrispettivo di consumo eccedenti il flusso effettivo di gas introdotto nelle case, ipotizzando la sottrazione di accise per 20 miliardi di euro (di cui 810 milioni dalla SNAM, che non ne avrebbe versato per 258; ed 1 miliardo e 100 milioni dall’ENI). Ora la vicenda meneghina accende un segnale d’allarme, potendo interessare pure l’utenza molisana. Nel Milanese, l’ispezione effettuata sui contatori privati permise di scoprire che quelli presi in esame conteggiavano mediamente il 5-6% di gas in più rispetto al consumo reale; ma si apprese pure che una parte di questi voraci apparecchi “diventavano pericolosissimi anche in condizioni di fornitura normali”, dal momento che, già“alla pressione d’esercizio, perdevano gas in maniera incontrollata”. Le perizie permisero di appurare che si trattava di strumenti fabbricati dal

1942 al 1990 e che quelli costruiti prima di quest’ultima data utilizzavano una membrana naturale ritenuta più sensibile all’usura; cosicché, dopo oltre 20 anni, erano diventati più suscettibili di errore proprio perché quel materiale aveva finito col perdere la dovuta elasticità, tendendo ad atrofizzarsi. Ed ecco perché i contatori più “anziani” offrivano maggiori consumi (il 5-6%, con punte del 15-16%). Successivamente gli apparecchi furono testati pure sotto il profilo della sicurezza, previa sottoposizione ad una pressione maggiore di una volta e mezzo quella massima prevista per la taratura. Fu constatato che la metà del campione perdeva gas addirittura con la normale pressione d’esercizio. Di qui la loro potenziale pericolosità. Or bene, preso atto dell’esito inquietante degli èsiti di quelle perizie, è necessario domandarsi perché certe verifiche non vengano praticate pure sotto Roma; ed a chi debba competere – in Molise – la verifica degli impianti di misurazione. Secondo noi proprio i Sindaci dei Comuni dovrebbero muoversi per primi, se non altro per tutelare i propri amministrati sotto il profilo della pubblica incolumità. Anni addietro l’”Autority” aveva già sostenuto di non potersi occupare di “metrologia legale”; e che i controlli sui misuratori dovevano essere effettuati dagliIspettori metrici delle Camere di commercio. Il fatto è che questi ultimi verificano gli apparecchi soltanto quando escono nuovi dalla fabbrica, ma poi se ne disinteresseranno completamente. Perciò, l’opinione pubblica molisana avrebbe ragione di preoccuparsi, e di domandarsi: ma, se i contatori per la misurazione del consumo erano vecchi e malconci in Lombardia, non potrebbero essere ancora tali pure in Molise, tranne che a Termoli (dove li cambiano)?E ne avrebbero ben donde, visto che al Nord è stato stimato che lo “scherzo” è costato ai consumatori almeno 500mila mc di gas, pagati ma non erogati effettivamente.

TERMOLI. In occasione dell’evento Cooking for Art, svoltosi a Roma presso le Offiine Farneto, si è svolta la premiazione di “Stanze italiane 2015″, premio rivolto alle strut-

lo staff della Residenza Sveva che da 9 anni fornisce al territorio un servizio di qualità. E’ anche un riconoscimento a tutto il territorio che consente al nostro al-

ture ricettive di qualità che coniugano servizi e ambienti di singolare livello ed eleganza. “Il calore e l’atmosfera intima e familiare eguaglia un servizio sempre puntuale e professionale”, queste sono le caratteristiche che hanno portato Residenza Sveva Albergo Diffuso ad ottenere l’ ambito riconoscimento. Il Touring Club nella persona di Teresa Cremona, per il terzo anno consecutivo dona alla struttura ricettiva termolese questo prestigioso premio. “E’ un riconoscimento che va a tutto

bergo di operare nelle migliori condizioni. Da un lato questo siamo gratificati, dall’altro stimolati a fare meglio e di più” ha dichiarato Fabrizio Vinciitorio, il gestore dell’Albergo Diffuso. Oltre alla Residenza Sveva è stato premiato un altro Albergo Diffuso “La Piana dei Mulini” di Colle d’Anchise: ciò significa che il territorio ha delle eccellenze che vanno valorizzate e che, nell’ottica di Expo 2015, possono dare al Molise quella peculiarità turistica di cui ci si deve vantare.



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Opinioni

5 novembre 2014

L’intervento Spesso veniamo artatamente accusati di fare solo chiacchiere, di non avere esperienza e di non essere in grado di combinare nulla, in compenso non sentirete mai parlare di incoerenza, che in politica può essere anche tradotta con il vile tradimento. E traditi dovrebbero sentirsi tutti quei termolesi che per l’ennesima volta hanno posto la loro fiducia nella solita politica dal cuore in tasca e dalle bronzee facce. Noi fortunatamente non ci consideriamo dei supereroi e non abbiamo tutte le soluzioni a qualsiasi problema. Abbiamo però un’idea che ci serve da bussola nel nostro agire civico e politico, e quest’idea è il bene comune, che non barattiamo con nessuna “legittima”, “parlamentare” speculazione. Alla politica come professione, a chi vive di politica , a colui che cerca di trarre da essa fonte durevole di guadagno, inteso anche come potere, noi preferiamo colui che vive per la politica. Non siamo gli unici e non siamo soli: oltre 2.000 cittadini, che sardonicamente vengono irrisi comei utopisti o peggio grillini, alle passate elezioni hanno sostenuto a Termoli il Movimento 5 Stelle e che continuano ogni giorno ad essere consci cittadini del loro territorio, portando avanti la comune battaglia per spezzare le catene dell’ipocrisia politica che ha messo in ginocchio Termoli, così come il resto dell’Italia. Non è mai superfluo ricordare che la causa della degenerazione politica che ha portato alla deriva il nostro paese sono i voti degli italiani stessi, che troppo spesso sono scesi a patti con il diavolo di turno nella illusiva speranza di ricavarne un tornaconto personale, coscienti o meno di essere il primo ingranaggio di questa macchina infernale. In questi giorni in Parlamento, l’ultimo farsesco governo, oggi targato Renzi, legittima spudoratamente, aiutato dall’avidità di coloro che vivono di politica attaccati alle loro poltrone e dediti solo a curare il proprio orticello, e blindandosi dietro

Il decreto Sfascia Italia e le trivellazioni Il Bifronte Pd molisano l’ennesima cortina di ferro del voto di fiducia, lo Sblocca Italia. Ma sarebbe più giusto definirlo “sfascia Italia”…poiché tra i vari orrori classifica ad es. gli inceneritori come “opere indifferibili ed urgenti per la tutela della salute pubblica”… lo stesso decreto che fa scempio della nostra terra a vantaggio dei petrolieri…lo stesso decreto che applica tagli lineari alle Regioni per oltre 5 miliardi senza una razionalizzazione concreta…quindi condannando di fatto a morte la sanità pubblica… La deputata termolese Laura Vennittelli del PD ha votato favorevol-

mente al decreto “sfascia Italia” smentendo spudoratamente se stessa e mentendo ignominiosamente ai suoi concittadini e ai suoi elettori. E noi sì che possiamo accusare Laura di incoerenza. L’avvocato Venittelli, in occasione del Consiglio Monotematico a Termoli sulle Trivelle nel Mar Adriatico, era intervenuta con una accorata nota, datata 16 ottobre 2014, dicendo che:” Le procedure amministrative e gli iter autorizzanti già in itinere rappresentano un serio pericolo, ragion per cui ciascuno che ha voce in capitolo e può rappresentare con forza

la voce a vantaggio della collettività e del patrimonio naturalistico deve poter lottare con tutte le sue forze. Noi ci saremo, alla luce del fatto che la nostra costa è compresa tra il parco del Gargano e quello teatino, arco litoraneo che rischia di essere devastato dalle iniziative di multinazionali e soggetti di ricerca alla conquista del mero profitto”. Oggi, dopo quindici giorni, la posizione del volubile onorevole è radicalmente cambiata, capovolta e nascono dei seri dubbi su come sanare l’aporia politica che si è venuta a determinare tra gli esponenti locali

del PD, nocciolo duro della giunta comunale termolese e i suoi rappresentanti nelle istituzioni nazionali, diatribe interne che però si consumano sulla pelle di noi cittadini. Come è noto a tutti nello stesso 16 ottobre scorso è stato sottoscritto in consiglio comunale un documento bipartisan dove maggioranza e minoranza votarono all’unanimità contro l’estrazione di idrocarburi in mare, tutti concordi sul pericolo ambientale che le trivellazioni possono procurare alla vita degli animali, ai danni per il settore della pesca già in ginocchio, e non per ultimo ai fenomeni sismici che ne possono conseguire. Dopo il dietrofront imposto alla on. Venittelli dalle decisioni di palazzo e il suo voto favorevole al decreto “ucciditalia” come si pongono l’amministrazione comunale di Termoli, il Sindaco Angelo Sbrocca, il Consigliere Antonio Sciandra e il Gruppo Consiliare del PD che sottoscrissero l’iniziativa del Movimento 5 Stelle e la ferma contrarietà a qualsiasi operazione di ricerca ed estrazione di idrocarburi nel mare Adriatico e di fronte alla costa term o l e s e ? Ci piacerebbe chiederlo a Tutti, e anche al Presidente Frattura che assieme alla Deputata Laura Venittelli, al Senatore Roberto Ruta, al Sindaco di Termoli Angelo Sbrocca e al Vicepresidente del Gruppo PD della Camera dei Deputati Gero Grassi, Domenica 9 Novembre, saranno assieme nella Sala Consiliare del Comune di Termoli, guarda caso proprio in concomitanza con la manifestazione organizzata dal Movimento 5 stelle contro le trivelle e il Decreto Sblocca Italia, a interrogarsi sulla figura di Aldo Moro, quasi a simboleggiare – absit iniura verbis – la visione ambigua della nuova sinistra italiana. Attentare a madre terra è una delle azioni più vili che si possano fare… il nostro territorio sarà martoriato anche grazie a te… Laura… NOI NON DIMENTICHIAMO e te lo ricorderemo cominciando dal 9 Novembre. Movimento Cinque Stelle

Sulmona-Carpinone, inestimabile viaggio turistico sulle rotaie di Domenico Di Nunzio Un “Tesoro” inestimabile, che viaggia sulle rotaie, è il treno che percorre la rotta turistica Sulmona - Carpinone. Tra le più antiche ferrovie d’Italia ha la capacità di proiettare il viaggiatore, come una sorta di macchina del tempo, in una dimensione dimenticata di equilibrio, pacatezza e distensione. Riscoprire il gusto di alcuni sensi sopiti, l’odore del legno delle carrozze, il delicato rumore dell’aria che scorre fra le rotaie e le traverse, il lento sbuffare, il superlativo panorama naturalistico che scorre fuori dal finestrino, fanno dell’esperienza del viaggio su questo treno storico, un momento speciale da condividere, divulgare e diffondere. Nel terzo millennio, l’era della tecnologia, del web, dei collegamenti “fast” farsi contagiare dalle suggestioni che questa esperienza regala è come fare un viaggio nel tempo, ha il sapore della rinascita, del rianno-

darsi alle proprie radici, riscoprendo un territorio incontaminato dalla bellezza naturalistica invidiabile. La presenza delle 58 gallerie che, come un gioco fanciullesco, oscurano per tornare alla loro fine a mostrare nel loro splendore dei lunghi fotogrammi di un documentario che racconta di panorami incantati, di parchi, di borghi antichi fra le montagne, di natura lussureggiante, di cime imbiancate dei monti della Maiella e le pendici coperte dagli abeti che si ergono con una spettacolare imponenza fino alla quiete dei pascoli, rendono il viaggiatore protagonista del “fantastico documentario” che scorre fuori dal finestrino. L’esperienza diretta, ma soprattutto le testimonianze di quanti hanno partecipato, anche dall’Abruzzo, dalle Marche e dal Lazio, garantiscono ed assicurano l’importanza di questa riscoperta che sarà motivo di orgoglio per il Molise, in quanto già inserito nella programmazione di Expo 2015. Una

bellissima iniziativa da valorizzare e portare alla massima condivisione, per farne una straordinaria vetrina di promozione del nostro territorio, di valorizzazione dei piccoli comuni, con l’obiettivo di incentivare la conoscenza dei prodotti dell’ enogastronomia locale, della grande valenza paesaggistica e delle tradizioni della nostra piccola Regione. Occasioni come questa, sono da non perdere soprattutto per chi ama viaggiare alla ricerca dei tesori culturali e paesaggistici, senza rinunciare alla tavola as-

saporando prodotti locali e cibi genuini , così come è avvenuto a San Pietro Avellana in occasione della 20^ edizione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco. Un ringraziamento particolare va all’associazione “Amici della Ferrovia - Le Rotaie - Molise” per la passione e l’impegno profuso, alla disponibilità del personale della tratta ferroviaria e al Sindaco di San Pietro Avellana, Francesco Lombardi, per la squisita ospitalità. *Consigliere con Delega al Turismo


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