Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043
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TuTTo quello che gli alTri non dicono
anno xi - n° 95 - sabaTo 25 aprile 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rotostampa Molise sede legale: sessano del Molise (zona industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita
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L’Oscar del giorno agli Indignati
L'Oscar del giorno lo assegniamo agli Indignati. Hanno nuovamente il coraggio di scendere in piazza e invitare i cittadini del Molise a protestare contro i privilegi della Casta. Questa volta, nel bilancio, è contenuta la norma che reintroduce il vitalizio per i consiglieri regionali mentre non si procede ai tagli, pure chiesti attraverso una petizione popolare, delle indennità mensili agli stessi consiglieri. Questa volta tornano in piazza per dire no ad assurdi e ingiustificati provvedimenti.
Il Tapiro del giorno a Carmelo Parpiglia
Il Tapiro del giorno lo diamo a Carmelo Parpiglia. Il consigliere regionale ha definito "inopportune e inadeguate" alcune frasi espresse da Falcione nel parlare delle gravi carenze dello stadio Romagnoli di Campobasso e dell'assenza delle istituzioni. Possibile che ogni qualvolta qualcuno ritiene di dovere dire la sua rispetto ad una classe politica assente questa si rivesta di autoreferenzialità e replichi piccata? Ma la democrazia, scusate, non prevede il dibattito, il confronto su idee e programmi? O, forse, a mancare sono proprio queste ultime.
A volte... Ritornano SERVIZIO A PAGINA 3
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
TAaglio lto
2 25 aprile 2015
Gli Indignati, le Forze sociali, i Cassaintegrati, i Licenziati, gli Emarginati (un esercito in fase d’ingrossamento) rischiano di abbaiare alla luna
Frattura non soddisfatto di aver trasferito lo studio privato alla Regione (gli ingegneri Mogavero e Pillarella) si appresta a rendere studio privato la Regione Il Molise è in uno stato di sospensione e galleggiando nel nulla lunedì 27 aprile 2015 assisterà a come la Regione possa essere organizzata per continuare ad essere uno strumento docile e malleabile ai voleri di chi la presiede Nel collegato alla Finanziaria 2015, nel novero delle soppressioni, del rimodellamento, del cambiamento di enti e strutture, in materia di semplificazione ed efficienza dell’organizzazione regionale, in cui è prevista la soppressione delle Aree e la introduzione dei Dipartimenti, il presidente Frattura ha fatto in modo di salvaguardare, anzi di blindare, i posti di direttore generale della giunta, di direttore dei Dipartimenti, di direttore generale della salute, di segretario generale del Consiglio regionale, di capo del servizio capo di Gabinetto, di capo del servizio di gabinetto del presidente del consiglio regionale: in sostanza il suo esercito personale, la pattuglia (acrobatica?) per le incursioni in campo nemico, lo scudo di difesa e d’offesa nelle vicende gestionali. Difatti non sono ricompresi nelle dotazioni organiche della Regione. A quanto pare, riuscendo a by-passare la
legge Bassanini. Tutta quella gente la sceglie e la nomina lui, il presidente. Pertanto, non soddisfatto di aver trasferito lo studio privato alla Regione (gli ingegneri Mogavero e Pillarella), si appresta a rendere studio privato la Regione. Una ne pensa
L’INTERVENTO
e cento ne fa: sempre in direzione del proprio tornaconto. Né gli fanno velo le critiche, gli addebiti, le contestazioni, i contrasti che si sollevano in più ambiti della società molisana e nel suo stesso partito (il Pd). Va dritto per la sua strada
sati dipendenti della Pubblica amministrazione a centinaia di migliaia di euro all’anno. Né gli crea imbarazzo la sparuta pattuglia degli oppositori a Palazzo Moffa, né la loro flebile, episodica reattività alle “malefatte” di vasto raggio. Possibili scheletri nell’armadio di ciascuno di essi potrebbero essere tirati fuori e fatti rivivere. Eppoi, cane non morde cane. Né la magistratura, quantunque a distanza di anni dall’avvio delle indagini, è in grado di dire al popolo molisano se gli appartenenti ai gruppi consiliari sotto inchiesta per le “spese pazze” sono da mandare a processo oppure vanno prosciolti. Il Molise è in uno stato di sospensione. E galleggiando nel nulla, lunedì 27 aprile 2015 assisterà a come la Regione possa essere organizzata per continuare ad essere uno strumento docile e malleabile ai voleri di chi la presiede. Dardo
Frattura ripropone il vitalizio
di Giovanni Muccio* Il Movimento regionale del Guerriero Sannita ha ritenuto di organizzare una conferenza stampa davanti alla mensa della Caritas, in cui possono trovare accoglienza persone dignitose, molte delle quali, fino a qualche tempo fa, conducevano una vita normale con il proprio onesto lavoro e che, a causa della crisi che ci attanaglia, hanno perso il posto di lavoro e grazie alla Chiesa, unica Istituzione più delle altre, tante persone possono soddisfare il loro bisogno primario, quello di mangiare un pasto caldo. Una crisi sociale molto accentuata nel Molise, più che nelle altre regioni. Sono sotto gli occhi di tutti le aziende a partecipazione regionale chiuse, come pure le tante piccole e medie aziende; numerosi i cassintegrati, i dipendenti in mobilità, molti i giovani e meno giovani che emigrano per trovare un futuro più solido altrove. Eppure, mente la crisi imprenditoriale, sociale e umana imperversa, lunedì, presso il Consiglio regionale del Molise, il Presidente Frattura esporrà la proposta di legge di stabilità regionale 2015, parte della quale dedicata al sistema previdenziale contributivo dei consiglieri regionali. Un ‘sistema’, questo, che non si chiamerà più vitalizio - abolito nel 2012 dal Governo di Michele Iorio – anche se nella so-
avendo del potere una concezione assolutistica. Ne hanno preso atto i parlamentari Ruta, Leva e Vendittelli che nell’azione politica e amministrativa di Frattura hanno intravisto il progetto egemonico che la ispira, e la finalizzazione privatistica cui scopertamente tende. Per cui niente e nessuno possono intralciare il cammino che ha intrapreso fin dal giorno che ha avuto la ventura di sedersi sulla poltrona presidenziale in Via Genova, a Palazzo Vitale, con l’obiettivo di realizzare il suo progetto di vita (articolato, complesso, variegato) al quale sta dando progressivamente fisionomia con scelte e decisioni amministrative imperative. Gli Indignati, le Forze sociali, i Cassaintegrati, i Licenziati, gli Emarginati (un esercito in fase d’ingrossamento) rischiano di abbaiare alla luna. A Frattura danno una mano con assoluta dedizione alla causa i dipendenti dello studio privato pas-
stanza nulla cambia: ogni consigliere regionale, con soli 5 anni di mandato amministrativo, riceverà la sua pensione al compimento dei 65 anni di età e, per ogni anno di mandato consiliare oltre il quinto anno, l’età pensionabile sarà diminuita di un anno, con il limite dei 60 anni, a fronte dei 66 anni e tre mesi - ai quali aggiungere l’adeguamento alla speranza di vita , previsti dalla Legge Fornero per tutti gli altri lavoratori in genere. La quota di contributo a carico del consigliere regionale per ottenere la pensione è pari al 20% dell’indennità lorda di carica che am-
monta a circa 6000 euro pro capite, per un totale di 1200 euro; quella a carico del Consiglio regionale e, quindi, del cittadino contribuente è al 40%. In definitiva, la quota mensile che versa la Regione per ogni singolo consigliere è di 2400 euro, quella per tutti i consiglieri ammonta a 50.400 euro mensili e a 604.800 euro annui. Nelle Legge regionale del 2012 non era contemplata la quota contributiva spettante alla Regione, come al solito migliorativa quando riguarda la classe politica. L’attuale proposta di legge, invece, prevede, per i consiglieri regionali che siedono a Palazzo Moffa e che hanno già maturato il vitalizio, anche la quota con il sistema contributivo, riferita agli ulteriori anni di mandato consiliare esercitato, a partire da questa legislatura. In breve saranno loro devoluti vitalizio e pensione. Pensione per la quale la Proposta di legge prevede, inoltre, l’applicazione della disciplina della reversibilità, in vigore per gli assegni vitalizi. Tale proposta ha avuto già il voto favorevole dalla maggioranza del “Molise di Tutti” all’interno della prima Commissione consiliare – Ordinamento ed organizzazione amministrativa -, con l’unico voto contrario del consigliere Angiolina Fusco Perrella. Il Movimento regionale del Guerriero San-
nita, firmatario del programma elettorale del Centrosinistra, ritiene che ciò non rappresenti il “Molise di tutti”, ma, forse, un Molise per pochi. Nel programma elettorale del Centrosinistra era previsto il dimezzamento delle indennità dei Consiglieri regionali e ci si auspicava, per lunedì, la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare sottoscritta da circa 6000 cittadini molisani, avente ad oggetto il dimezzamento delle indennità economiche dei consiglieri regionali, punto cardine della campagna elettorale del Presidente Paolo Di Laura Frattura. Eppure tale proposta giace, indiscussa, da quasi un anno e mezzo; evidente è la volontà di non dibatterne ed ancor più chiaro è che la stessa non conviene a nessuno. Tutto ciò, a parere di questo Movimento, è sintomo di mancanza di rispetto nei confronti del cittadino, delle Istituzioni e della nostra Carta Costituzionale. Ciò rappresenta un’umiliazione inferta allo strumento della democrazia diretta, nella quale i cittadini, in quanto popolo sovrano, sono direttamente legislatori e amministratori del bene pubblico. Il Movimento regionale del Guerriero Sannita si dissocia da questa politica che tanto dice e poco fa e che sicuramente non incarna quel “Molise di tutti” da tutti auspicato. * Presidente regionale del Guerriero Sannita
TAaglio lto
3 25 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Il Molise di tutti 2, la rivincita Con il Molise di tutti 1, quello dello slogan elettorale di Frattura, purtroppo, non è andata benissimo Stamattina alle 10.30, presso le sale del Centrum Palace a Campobasso, scopriremo finalmente cos’è, com’è “Il Molise di tutti 2”. Già perché, fino ad oggi, “Il Molise di tutti 1”, quello al centro dello slogan della campagna elettorale di Paolo Frattura, non lo abbiamo visto. Forse con il sequel saremo più fortunati. L’associazione politica presentata stamattina da Antonio Di Pietro, suo figlio Cristiano, Pierpaolo Nagni e Carmelo Parpiglia, con la partecipazione straordinaria di Paolo di Laura Frattura, sarà battezzata, infatti, con lo stesso, utopico, nome: Il Molise di tutti. Questo lascia pensare che sarà un’ associazione di uomini e, si spera, di idee a supporto dell’attuale maggioranza in Regione, anche se, bontà loro, i fondatori hanno fatto sapere che per farne parte non saranno necessarie tessere di partito. Chiunque, da qualsiasi tradizione, formazione, trascorso provenga sarà bene accetto, purché disposto, evidentemente, ad ossigenare questa boccheggiante maggioranza; incredibilmente messa più
alle strette da un improbabile fuoco amico (la delegazione parlamentare PD, per esempio) che da una minoranza inqualificabile; per mollezza, mancanza di idee, incomprensibile catatonia. E’ venuto il momento, avranno pensato i fondatori dell’associazione,
Incomprensibili e strabilianti sono i punti del bilancio regionale che Michele Iorio descrive e tocca uno a uno nella conferenza stampa di oggi nella quale ha denunciato tutto le incongruenze dello strumento che il consiglio andrà a discutere il prossimo lunedì all’interno di Palazzo Moffa. “Si tratta di uno strumento tecnico e misero - ha annunciato Michele Iorio - che non presenta nessuna opportunità di sviluppo per il Molise e tantomeno non da nulla nemmeno alla regione come sviluppo”. La Regione Molise diventerà una banca d’affari – il pesante affondo del consigliere regionale – perché con i documenti che la maggioranza approverà in aula si daranno ampi poteri alla Giunta regionale. Il Presidente e gli assessori gestiranno in prima persona appalti e servizi, andandosi a sostituire di fatto ai dirigenti. L’esecutivo regionale, invece, è un organo di programmazione, indirizzo e legislazione e non anche di gestione. Il potere sarà tutto nelle
di reagire a sberleffi, critiche, proteste, sfiducia, ruzzoloni, inchieste della stampa nazionale su macroscopici conflitti d’interesse. Una certa curiosità ci solletica, non lo nascondiamo, nell’attesa di scoprire chi si esporrà, chi deciderà di mettere il dito per chiudere una
falla larga quanto un braccio; e perché. Soltanto stamattina scopriremo che volto immaginano Frattura e i suoi per il Molise di tutti. Magari il volto annoiato e disilluso di un Molise che non gli rompa le scatole per almeno altri tre anni, quelli necessari e sufficienti per
“La Giunta regionale? Una banca d’affari” Il consigliere Michele Iorio critica duramente il bilancio presentato dal centrosinistra mani di coloro che faranno parte dell’esecutivo”. “Il bilancio è misero e tecnico – ha sottolineato Iorio – e la legge finanziaria non rilancerà l’economia molisana, provata da una forte crisi, ma così come è stata strutturata prevede soltanto uno pseudo riordino degli enti subregionali. La riorganizzazione nasconde il licenziamento di tutti i precari e, in alcuni casi, anche dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato. L’esempio più lampante riguarda la Protezione Civile, agenzia per la quale la nuova normativa prevede la costituzione di una nuova struttura chiamata a gestire la ricostruzione post-sisma. È semplicemente un doppione necessario all’attuale classe politica di governo di man-
Interrogato, il morto, non rispose. Esisterà una minoranza in questo consiglio regionale? Mah, la risposta non è semplice. In teoria si, almeno le poltrone in consiglio, a quanto si vede dalle immagini in tv, sembrano occupate. Si vedono giacche, cravatte, cataste di giornali, telefonini, i-pad, sbadigli da lussazione della mandibola. La presenza, indubbiamente, c’è. Da qui a registrare una vera opposizione, però, c’è la differenza che passa tra il giorno e la notte. Non si registrano sedute bollenti, ostruzionismo istituzionale, barricate dentro e fuori le aule, interventi in consiglio con le vene del collo gonfie e tutti paonazzi in volto; cosa che era abituale per chi ha l’età per ricordarsi la politica pre maggioritario. Non che quella fosse il paradiso, per carità. Molto era fumo negli occhi, c’era tanta scena a beneficio degli astanti, ma lo spettacolo di pigrizia, sostanziale consociativismo cui assistimao oggi non ha davvero diritto di cittadinanza. Sarà anche a causa della morte
dare a casa definitivamente i 218 precari”. “Quella che stanno presentando oggi - ha sottolineato Iorio - non è altro che un bilancio che va contro le idee di qualsiasi tipo di sinistra. Non assistiamo ad altro che a litigi tra il Presidente della Regione e i
deputati. Mentre la Giunta Regionale non resta altro che una banca d’affari. Basta vedere come stanno demolendo il progetto di Molise Dati cercando di eliminare il privato dopo che tutti i passati dirigenti hanno anche rassegnato le dimissioni. Una società in house
intascare il vitalizio nuovo di zecca; che li liberi dalle paturnie di un futuro incerto; che gli faccia sognare una vecchiaia stile “Cocoon”. Come già sembra fare la minoranza in consiglio regionale, del resto. Staremo a vedere. Vedremo quanti, e con quale indice di trasversalità, aderiranno a questo progetto, questo laboratorio di idee, questa fucina di futuro. Sarà interessante scoprire, giorno dopo giorno, chi si sentirà in grado ed in dovere di spalleggiare l’idea di politica e di amministrazione che, in questi due anni, il governatore e la sua giunta hanno inteso mettere in piedi ed offrire al giudizio del tempo e dei cittadini molisani. Intanto il Molise degli altri giace prono, stanco, vinto. Le intelligenze protestarie tacciono, i ragazzi appena possono scappano (anche se poi non possono fare a meno di tornare, anche se per poco, ogni tanto), il livore domina e ci mangia tutti, da dentro. C’è poca felicità, in giro. Ma non è questo, sicuramente, il Molise di tutti: qualcuno che se la spassa c’è, e alla grande.
che presto andrà in liquidazione perchè Frattura sostiene che è troppo costosa”. Si è pensato a questa legge finanziaria sostenendo di poter far risparmiare l’Iva ma tutto ciò non è affatto fattibile. E sulla legge sulla protezione civile e sull’agenzia di ricostruzione rilancia: “Se prima il dirigente era uno con questa legge di bilancio ne sono previsti tre. Uno generale, uno per la protezione civile e un altro per la ricostruzione. Così facendo i tempi burocratici diventano più lunghi, non si attiverà alcun cantiere per la ricostruzione e si provvederà a licenziare 218 precari (ex giovani ndr) facendogli perdere il lavoro alla scadenza del contratto”. Stesso discorso per l’acquisto di medicinali e la responsabilità di appalti e forniture sanitarie. Tutto sarà di competenza dell’assessore al ramo che potrà decidere su questo come più gli aggrada. E su Frattura: “mi sa che il suo piano di riordino della sanità viaggia in una direzione nettamente contraria a quella espressa dal Consiglio Regionale.
Esiste davvero il centrodestra in consiglio? Micone si astiene in commissione sul bilancio, gli altri, per il resto, non pervenuti dei partiti, probabilmente. L’opposizione oggi è composte da persone che, eccezion fatta per i due consiglieri del Movimento 5 stelle, non rispondono a nessuna struttura organizzata, a nessun movimento popolare che abbia tradizione, stroria, identità, segreterie, militanti, organismi elettivi; sostanzialmente un corpo. La minoranza, oggi, è composta da persone, individui, che cavalcano liste elettorali, sigle e simboli che nascono e
muoiono neanche fossero farfalle. Questo comporta, oltre ad una traballante visione complessiva, anche una capacità di mobilitazione popolare prossima allo zero. E con essa anche il conseguente fattore di pressione che ogni minoranza ha nei confronti di una (debole) maggioranza). E così Micone si astiene in commissione sul bilancio, Sabusco e Fusco Perrella sostanzialmente non pervenuti, Cavaliere voleva anche firmare la mozione di sfiducia in animo ai due 5 stelle ma, poi, però, più nulla. Del resto perchè dannarsi tanto l’anima: la paga è buona, non è che, alla fine, ci si spezzi la schiena dall’alba al tramonto, fra tre anni si prende anche la pensione; che si potrebbe desiderare di più da un lavoro statale?
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25 aprile 2015
E’ la Cgil nazionale a sottolineare la difficile situazione del comparto proprio a partire da Termoli
Zuccherificio, troppe disattenzioni
TERMOLI. Il 30 marzo ,a seguito dell’incontro tra FLAI FAI e UILA nazionali, l’Assessore Facciolla ha dato disponibilità a un confronto permanente con i sindacati presso il Ministero per ricercare ogni possibile soluzione circa la grave situazione in cui versa lo Zuccherificio del Molise. “La richiesta di incontro delle OO. SS. nazionali del 2 Aprile u.s. , ad oggi non è stata formalizzata nessuna convocazione da parte Vostra. Poiché abbiamo forti preoccupazioni sullo svolgimento della campagna saccarifera 2015 e dell’imminente futuro ci roviamo costretti ad organizzare qualsiasi forma di manifestazione ad oltranza dal 29 Aprile se non dovesse pervenire alcuna convocazione”.Ormai la vertenza bieticola abbatte ogni steccato, non solo di natura ideologica, ma anche territoriale. Non ci sono confini nel rischio sempre più reale di abbattimento delle speranze di tenere in vita anche oltre il regime delle quote, che cesserà al 2017, la filiera dello zucchero nel Paese. La vertenza dello Zuccherificio del Molise di Termoli è vitale per tutto l’indotto del Centro-Sud e anche di questo si è discusso nel coordinamento nazionale della Flai-Cgil a Bologna, ma dopo questo confronto, diverse sono le posizioni espresse, racchiuse nella lettera aperta ai compagni siglata da un delegato di Pontelongo, presidio patavino. “Dopo il coordinamento svoltosi a Bologna in data 17 marzo 2015 , non possiamo evitare di fare alcune considerazioni su quanto è accaduto, considerazioni in parte esposte in sala davanti a tutti
l’intervento di Rosario De Matteis
Nelle ultime settimana si fa un gran parlare del 70° anniversario della festa della Liberazione, un 25 aprile che fa da apripista al primo secolo, tra un mese, dall’entrata in guerra nel primo conflitto mondiale. Una liberazione che capita in un momento particolarmente difficile per la politica regionale, nazionale e perché no, per quella mondiale. Sulle prime due eviterei di soffermarmi, mentre sulle altre vorrei
Lunedì 27 aprile, alle ore 12.00, gli 800 Atenei di tutto il Continente, da Mosca a Lisbona, osserveranno un minuto di silenzio. La CRUI e le Università italiane aderiscono all’iniziativa dell’EUA (European University Association) proposta per ricordare i 147 studenti uccisi e i 79 feriti durante l’attacco terroristico del 2 aprile scorso alla sede di Garissa della University College in Kenya. E invitano tutte le componenti dell’Università, a partire da quella studentesca, ad unirsi a questo momento unico e di alto
e altre che non ci è stato possibile esprimere perché a un certo punto il moderatore ha ben deciso che era meglio dare uno stop agli interventi della platea, visto che ormai i toni e le richieste dei delegati spingevano sempre più vivacemente in una direzione di mobilitazione “sgradita”apparentemente ad alcuni dei vertici. Innanzitutto, sembra ridicolo che dopo oltre 3 ore di discussioni e interventi si esca da un coordinamento nazionale in un momento delicato come quello attuale, soprattutto per i compagni di Termoli, senza aver deciso nessuna azione di alcun tipo; se dobbiamo spostare 100 persone per trovarci in una sala a filosofeggiare e poi salutarci, restiamo direttamente a casa, almeno evitiamo di spendere il denaro raccolto dai tesseramenti per pagare i trasporti e i pranzi. Chi ha intenzione di non fare nessuna azione di nessun tipo, abbia almeno il buon gusto di mettersi da parte e non frenare e ostacolare chi vuole cercare di portare avanti una linea di movimentazione, cercando di ri-
prendere in minima parte attenzione a livello di mass media e politica; se non volete partecipare, statevene a casa! Facciamo i coordinamenti con chi ha voglia di fare qualcosa di concreto! ‘Invitati ad entrare non entraste, né lasciaste entrare gli altri’ (Matteo, 23,13). Abbiamo visto dove la linea attendista ci ha portato in questi anni e anche ieri ci si è rammaricati di non aver agito tempestivamente e fermamente quando il volume di denaro e i numeri dell’impiego erano molto, ma molto più importanti. Ancora una volta ci è stata tolta l’opportunità di creare qualcosa insieme , di riunirci per lottare insieme, di conoscerci e condividere le nostre idee ed esperienze tramite interventi sul campo; non è così che si forma una squadra coordinata, affiatata ed unita, solida e solidale; come se un allenatore facesse preparare i reparti di una squadra separatamente e si pretendesse di vincere la partita la domenica. Di certo chi non fa mai niente non può fare qualcosa di sbagliato, ma non fa
nemmeno mai niente di giusto, di ardito, di importante. Ieri qualcuno ha tacciato i delegati di emotività, di ragionare in modo scarsamente razionale, ma sono accuse ingiuste, nella Storia,nessuna grande impresa è mai partita dal puro ragionamento, ma sempre da una azione forte figlia di un momento di emotività, da uno scatto di orgoglio,dalle Termopili al passaggio del Rubicone, dalla Rivoluzione Francese alla Guerra d’Indipendenza americana,dal post Pearl Harbor alla Primavera Araba, da Rosa Parks a Martin Luther King, da Gandhi a Mandela, vi è sempre una scintilla di emotività che dà vita a un incendio! Se, come qualcuno ha minacciato, si vuole cambiare il modo di fare i coordinamenti e invece degli interventi liberi e a vanvera, si passa ad un metodo dove i delegati portano delle proposte e l’assemblea le vota in modo palese per alzata di mano a maggioranza semplice, direi che da parte nostra non vi è alcun problema, almeno ognuno si prenderà la responsabilità delle proprie
decisioni e non potrà più nascondersi dietro a inutili sofismi e punti di vista immaginari. Perché a parer nostro il Sindacato non è l’esercito, i vertici devono seguire le decisioni della base e battersi in prima linea, non il contrario! Soprattutto chi lavora all’interno del sindacato, non ha davvero nulla da perdere se non le proprie catene mentali!C’è da aggiungere che non vi è momento migliore per noi per fare qualche azione di questo periodo, perché da agosto a ottobre siamo in Campagna, a Novembre dobbiamo mettere in conservazione gli impianti, a giugno vi sono le prove di fabbrica, gennaio e febbraio i colleghi di Minerbio hanno la campagna del grezzo di canna, cioè veramente se vi è un periodo favorevole a un qualsiasi tipo di mobilitazione sono i mesi di marzo, aprile e maggio, e persa questa turnata, si dovrà attendere il prossimo anno. Abbiamo già visto dove l’attesa fiduciosa ci ha portati su scala nazionale, ovvero alla vergognosa riforma Fornero delle pensioni e al Job Acts di Renzi, evitiamo di seguire tali esempi di cecità,perché se non si può imputare ai Sindacati la colpa di queste scelleratezze, li si può a buon diritto redarguire sulla sua passività e sul suo atavico ritardo rispetto allo svolgersi degli eventi(è un poco come dire che la colpa dei crimini non è dei poliziotti, ma se quando vi è una segnalazione di un crimine questi intervengono prontamente forse vi è la possibilità di sventarlo). Inutile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati”.
Il 25 aprile ma mancano più i riferimenti porre un accento non come presidente di Provincia, ma come politico di una certa esperienza. Questo 25 aprile passerà alla storia come momento in cui non è più possibile procrastinare le decisioni. Anche difficili, anche sofferte, anche amare, ma il problema delle carrette della morte in mare va affrontato subito. Non possiamo continuare a contare stragi e morte per migliaia di cittadini che fuggono dall’orrore africano, per trovarne altrettanta in una stiva. Occorre che tutte le forze politiche d’Europa e dell’Onu diano aiuto concreto a questi cittadini del
mondo, a quei territori ed al nostro Paese, stremato da continui sbarchi. E di certo non vorrei essere né un sindaco di quei centri di accoglienza, ne il prefetto della provin-
cia di riferimento, né tantomeno il ministro degli Interni. Un secondo aspetto, utile ed indispensabile, va affrontato in ragione del ruolo della politica e dei suoi rappresentanti. Anche ora non possiamo esimerci dall’affrontare i temi legati al ruolo degli amministratori in rispetto ai normali cittadini. Il riferimento va alla legge elettorale, alla indennità dei parlamentari e dei consiglieri re-
gionali. Che sia finalmente varata una norma da esempio, già peraltro vigente tra gli amministratori degli enti locali. E mi fermo qui. Un 25 aprile che lascerei raccontare ai superstiti, alle donne, ai soldati ed ai bambini che hanno costruito le basi per quella che doveva essere una democrazia, ma che, per molti, ora altro non è che una oligarchia. E mi auguro che questo 25 aprile sia salutato con determinazione, specie tra le Forze dell’Ordine, mai come ora impegnate nella lotta contro la minaccia terroristica incombente per l’Italia, l’Europa e il mondo intero.
Le Università di tutta Europa si fermano per ricordare i morti di Garissa valore simbolico. L’EUA e la CRUI ribadiscono la loro convinzione che qualsiasi atto di violenza o di attacco all’istruzione è in contrasto con i valori di tolleranza, libertà di pensiero e di espressione. Non solo, esso mina l’ambizione e il diritto di ogni giovane a ottenere un’istruzione adeguata e a dare un contributo alla
propria Nazione, alla società e al mondo. Gli attacchi contro le università e contro ogni opera dell’ingegno sono un affronto ai valori fondamentali della persona e mettono in pericolo la civile con-
vivenza del mondo intero. La ricerca della conoscenza non ha confini e le università trascendono le frontiere geografiche e politiche. In linea con questi princìpi l’EUA e la CRUI invitano le università di tutta Europa, e non solo, a unirsi nella ferma condanna di ogni forma di violenza e di intolleranza.
TAaglio lto
5 25 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Alla Regione Molise
Con le commissioni e i commissari non si va da nessuna parte
Sul sito della Regione cliccando sulla direzione generale della giunta e sulla direzione generale della salute ci si rende conto del numero e della varietà di provvedimenti che compongono e scompongono le commissioni, le integrano, le cambiano Fare e disfare le commissioni regionali a supporto delle attività della Regione in materia di implementazione, gestione e attuazione dei Por/Fsr, degli avvisi pubblici per la valutazione comparativa per incarichi di consulenza, per lo svolgimento di concorsi, per l’approvazione di progetti, sembra essere il trastullo dei direttori generali Di Mirco e D’Innocenzo. E’ sufficiente andare sul sito della Regione e cliccare sulla direzione generale della giunta e sulla direzione generale della salute, per avere la possibilità di rendersi conto del numero e della varietà di questi provvedimenti che compongono e scompongono le commissioni, le integrano, le cambiano: alcuni provvedimenti per errori ed omissioni, alcuni altri perché i membri si dimettono e vogliono essere sostituiti. Un esercizio al quale non può essere sottratta la certezza che i lavori vengono differiti o ritardati. In aggiunta a questo elenco di provvedimenti ci sono, anche qui in sequenza numerica rilevante, i provvedimenti con cui al personale regionale viene autorizzato di esplicare incarichi professionali fuori dall’ambito regionale: un campionario molto ricco e interessante di professionalità che vanno in soccorso di altre entità amministrative pubbliche e private. La Regione letta attraverso gli atti che
L’INTERVENTO di Massimo Dalla Torre Non è nostro costume ripescare o riproporre articoli già pubblicati, ma l’emergenza politica lo impone. Necessità che ancora una volta ci fa scrivere, anche se la “pappa è scodellata”, su quanto sta accadendo in casa del partito di maggioranza dove i generali sono in piena rotta di collisione tra loro per l’annosa e spigolosa “pratica” sanità. Generali che si sono trincerati dietro comunicati, a nostro modesto giudizio senza alcun nesso logico, che mascherano una
vengono adottatati è un campionario fantastico di provvedimenti di cui il cittadino non avrà mai però la misura delle possibilità che si creano né gli scopi per cui si creano. E i direttori generali sono lì, pagati con emolumenti ragguardevoli, a stendere e a firmare determine. Come quella con cui, a parziale modifica di quanto stabilito con la propria precedente determinazione 204 del 10 aprile 2015, il direttore generale Di Mirco è stato costretto ad espungere il nominativo della dottoressa Germana Croce; oppure, sempre Di
Mirco, costretto a nominare, in sostituzione della dottoressa Simona Gentile la dottoressa Mariantonietta Mucci, quale componente della Commissione giudicatrice dei vari curricula professionali avanzati a seguito dell’avviso approvato con le determinazioni. 466 del 22 settembre 2014 e 514 del 10 ottobre 2014; oppure ancora di nominare, in sostituzione del geometra Carmine Di Ielsi, il dottor Pasquale Di Fabio, responsabile dell’Ufficio Promozione Sviluppo dell’Artigianato e della Cooperazione - Agevolazioni
creditizie interventi di sostegno in conto capitale - monitoraggio e controllo dei finanziamenti in conto interessi alle Imprese artigiane, quale componente della Commissione giudicatrice dei curricula professionali avanzati a seguito degli avvisi pubblici emanati con deliberazione di Giunta regionale n. 10 del 13 gennaio 2015. Non è finita. Con altra determina, la direzione generale della Salute ha costituito l’ennesima commissione, l’ennesimo gruppo di lavoro, l’ennesimo supporto alle attività istituzionali. In particolare, il
gruppo di lavoro cui demandare la proposta di un nuovo “Piano di riorganizzazione delle strutture pubbliche e private di diagnostica di laboratorio”, in coerenza con le indicazioni ministeriali. Ne fanno parte Francesco Sforza – direttore del Servizio di supporto al direttore generale della Salute, con funzioni di coordinatore; Giovanna Bizzarro direttore del Servizio assistenza territoriale della Regione Molise; Giovanni Cuzzone, direttore Uoc del laboratorio d’analisi dell’Ospedale Cardarelli; Alberto Spanò - direttore Uoc di microbiologia e virologia della Asl di Roma B ; Gianpaolo Leonetti, direttore Uoc di Patologia clinica dell’Asl di Roma C; Sergio Rago – direttore del Distretto socio sanitario dell’ASReM. Alcuni nomi sono ricorrenti, cioè fanno parte di altre commissioni e gruppi di lavoro, per cui vien da domandare quando mai hanno il tempo di svolgere il lavoro per cui sono effettivamente deputati e pagati. Ripetiamo: le ramificazioni all’interno della Regione sono infinite e ciascuna risponde più che ad una dimostrata e accertata necessità, al piacere di essere qualcuno e di contare qualcosa. D’altronde, in che stato è stata ridotta la sanità nel Molise?
Quando gli asini litigano i barili si rompono “quelle” tutta interna al partito. Un qualcosa che è caratterizzata da un fuoco di fila all’indirizzo di chi fino a qualche mese fa stringeva alleanze e accordi sui marciapiedi del centro città, e che ora, a quanto si legge, è bacchettato per la non univocità di pensiero. Scambi di artiglieria pesante che registra picchi altissimi di rumorosità e che, se non dovessero placarsi, ci auguriamo di si per il bene del Molise e dei Molisani, causerebbe ancora più danni, disorientamento e sconcerto; ecco il perché necessita chiarezza ma principalmente risposte certe, serie e non farneticanti che indicano definitivamente la strada
CAMPOBASSO. “Lo sciopero unitario generale del prossimo 5 maggio sarà soltanto la prima tappa di una battaglia che proseguirà, fino ad arrivare, se necessario, allo sciopero degli scrutini. Purtroppo questo governo nona scolta i veri protagonisti della scuola e non si rende conto che sta deludendo tutti.” Lo sostiene il rappresentante della Gilda Molise, Michele Paduano. “La manifestazione di sabato scorso è servita altresì per protestare anche contro il mancato rinnovo del contratto fermo da 7 anni, con retribuzioni
da seguire se si vuole salvare quel poco che ancora è in piedi. Risposte che urgono, perché al punto in cui siamo, le chiacchiere che, un detto popolare dice che “se le porta via il vento” non servono più, altrimenti è meglio ridare la parola agli elettori. Abbiamo voluto rimarcare queste cose, anche se ci piacerebbe scrivere di altro, ma da quando è scoppiato il caso PD/vs sanità, da più parti riecheggia il refrain dei “canti Carnascialeschi” del Magnifico…”ossia “del diman non c’è certezza”. Cosa assolutamente non accettabile ecco il perché della nostra insistenza a scrivere che non è segno di senescenza mentale ma
esigenza legata a doppio filo al titolo sulle continue lotte fratricide in seno al PD. Un titolo mutuato dal vernacolo, saggezza dei popoli, da non giudicare né offensivo né lesivo all’immagine della compagine di sinistra che, a dir la verità di sinistro ha l’azione contro i Molisani. Un titolo che, allegoricamente evidenzia che si sono persi gli obiettivi da perseguire. I quali, se si raggiungessero senza “lotte intestine” possono portare al tanto atteso cambiamento, anche se quest’ultimo è alla stregua dell’araba fenice, ossia si sa che esiste ma nessuno l’ha mai vista. Un cambiamento che mandi definitivamente
in pensione l’obsoleto modo di fare politica che deve mirare al massimo risultato e non alla debacle che non da ossigeno necessario al rilancio di alcune branche vitali, prime fra tutte quelle sanitarie. Un rilancio in cui i sotterfugi, gli accordi collaterali, gli sgambetti, il cambio di casacca, la creazione di nuove formazioni politiche siano banditi e aberrati. Un rilancio che soprattutto non avvalori la frase, “Il potere logora chi non l’ha”; anche se nel Molise chi ha il potere, specialmente in questo momento, dimostra limitatissima capacità sia di azione sia di pensiero.
“Scuola, una riforma scellerata” La Gilda ribadisce i motivi che hanno portato i sindacati a scendere in piazza che stanno trasformando gli insegnanti italiani da ceto medio a quarto Stato, calpestandone la dignità umana e professionale”. Nel suo intervento il coordinatore della Gilda ha anche ribadito il no secco all´assunzione diretta da parte del dirigente scolastico, ricordando che “Nelle scuole a insegnare si entra attraverso il concorso. L´istituzione di albi territoriali e regionali – ha aggiunto Paduano – si-
gnifica privare gradualmente i docenti del posto di lavoro, trasformandoli in manodopera flessibile e a basso costo. Il Governo ha il dovere di ascoltare la categoria che rappresenta la vera scuola e, per lanciare a Renzi un messaggio ancora più forte e chiaro, il 5 maggio saranno certamente chiuse tutte le scuole d´Italia”.
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Tutto quello che gli altri non dicono
Campobasso
25 aprile 2015
senza alcun finanziamento pubblico
Tre denunce in stato di libertà Operazione dei carabinieri durante i controlli notturni I Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno denunciato in stato di libertà due extracomunitari per porto di armi e oggetti atti ad offendere ed un trentasettenne per indebito utilizzo di carte di credito. I militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri del capoluogo, nel corso di servizi preventivi di controllo del territorio nella nottata, sono intervenuti su richiesta di un cittadino che segnalava nel centro cittadino un’animata lite in atto tra due soggetti. Giunti sul luogo indicato hanno trovato due cittadini di nazionalità marocchina residenti in Campo-
basso che discutevano ad alta voce con toni minacciosi. Riportata la calma tra i due e sottoposti a perquisizione i militari li hanno trovati entrambi in possesso di un coltello: uno di quelli normalmente usati in cucina l’altro con una lama lunga oltre dodici centimetri. Viste le dimensioni e i toni con cui i due stavano discutendo l’intervento dei Carabinieri è da ritenere abbia evitato che la situazione potesse degenerare. Per quanto accertato i due sono stati deferiti in stato di libertà. Sedata la lite un’altra richiesta di intervento è giunta ai Carabinieri da un cittadino che, smarrito il portafoglio con all’in-
terno la carta bancomat, aveva ricevuto sul suo cellulare un sms con cui lo si avvisava che era in corso il prelievo con la tessera smarrita. Immediatamente giunti presso lo sportello bancomat segnalato i Carabinieri hanno sorpreso un trentasettenne che, trovato il portamonete e verosimilmente anche il codice pin, era intento ad effettuare prelievi di denaro motivo per il quale è stato denunciato per indebito utilizzo di carte di credito mentre quanto perduto è stato restituito al proprietario.
Brillante affermazione dei giovani del Galanti L’Istituto scolastico campobassano ha riportato tre primi premi tra dieci licei italiani CAMPOBASSO. Brillante affermazione dei giovani musicisti termolesi che frequentano il Liceo Musicale “G.M. Galanti” di Campobasso al IV Concorso Musicale di Scandicci (FI) 2015, dove, nella sezione solisti dei licei musicali hanno riportato 3 primi premi pur essendo i più piccoli delle categorie biennio e triennio, in competizione con oltre 10 Licei italiani. Il primo premio assoluto con 100/100 per la sezione solisti al flauto di triennio è andato a Felicia Genovese che ha eseguito il capriccio 24 di N. Paganini per flauto solo. Altro primo premio per i flautisti del biennio è andato alla giovanissima Marta Moffa che, con l’esecuzione della partita in La min. per flauto solo di
J.S. Bach, ha conseguito un 98/100. Oltre ai flautisti termolesi altri 2 secondi premi sono andati a Palladino Marta e Beatrice Fantini sempre della classe del maestro Giuseppe Nese. A salire sul gradino più alto per i violoncellisti è stato invece Claudio Casolino che con l’esecuzione della sonata di A. Vivaldi che ha ottenuto un punteggio di 99/100, giovane violoncellista allievo del M° Fernando Nese. A chiudere il palmarès termolese è anche il chitarrista Raffaele Ciavarella che con il quartetto e l’ensemble di chitarre guidate dal maestri Nugnes ha riportato ben 2 primi premi assoluti con 100/100. Grande soddisfazione per il folto team di maestri del Galanti: Chiesi,
Nese, Nugnes, Di Biase, Paduano, Armanetti, Grandillo, Felicioni, Cinque, Chiovitti, Apollonio, Di Vico, Varriano e tanti altri che hanno preparato con grande dedizione gli allievi distintisi a livello nazionale in tutte le categorie strumentali solistiche e cameristiche conseguendo numerosi primi premi assoluti, primi premi ed al-
trettanti secondi e terzi.
Fisichella all’Unimol di Campobasso Lunedì per la presentazione del suo ultimo libro “Monarchia e Dittatura” CAMPOBASSO. Come prima attività svolta dai corsi di Scienze politiche dell’Unimol (a partire da settembre prossimo, infatti, i corsi di laurea triennale e magistrale si terranno a Campobasso), lunedi 27 aprile verrà svolta la presentazione di un importante volume del senatore Fisichella, Monarchia e Dittatura. L’occasione appare davvero
interessante, in virtù della presentazione inedita, svolta dal professore Pardini, del disegno di legge presentato da Mussolini per modificare la bandiera nazionale. Nel 1925, infatti, il duce pensò di affiancare il fascio allo scudo sabaudo nel bianco del tricolore, ma il re si oppose ferocemente a quel progetto, non firmando mai il decreto fino al 1940.
Questo episodio si inserisce in quella “diarchia” tra re e duce creatasi nel sistema costituzionale del fascismo, e che il professore Fisichella approfondirà nella sua lezione. Molti altri casi politici opposero Mussolini a Vittorio Emanuele III, i cui rapporti giunsero a rottura nel luglio 1943, quando il sovrano dimissionò il suo Capo del governo. Ma era
forse tardi, e insieme al sistema politico fascista, di lì a breve, sarebbe caduto anche il sistema costituzionale monarchico. Lunedì 27 aprile ore 16.00 – Aula Magna “Vincenzo Cuoco” – Dipartimento Giuridico Viale Manzoni Campobasso
Cosimi: “Chiediamo un sostegno alla classe politica e imprenditoriale regionale” Il tennistavolo Campobasso ha conquistato la Serie C e si rivolge alle istituzioni CAMPOBASSO – Il TT Campobasso ha vinto a mani basse il massimo campionato regionale a squadre, vale a dire la C2. Con 12 vittorie su altrettante gare disputate il team campobassano ha messo in luce tutto il suo potenziale che è, di fatti, nettamente di categoria superiore. Per non vanificare tutto il lavoro svolto durante l’anno appena trascorso e gli innumerevoli sacrifici compiuti sia dai pongisti sia dallo staff tecnico e dirigenziale, il presidente Bernardo Cosimi lancia un appello alla classe politica ed imprenditoriale locale affinché il sogno della C1 non svanisca prima di partire. “da parte nostra abbiamo compiuto in pieno il nostro dovere vincendo con merito il campionato di C2 e conquistando, di diritto, la promozione nel campionato nazionale di serie C1. Siamo oltremodo orgogliosi di poter portare con onore il nome della città capoluogo di regione e dell’intero Molise sul proscenio nazionale del tennistavolo, ma una cosa è certa: da soli non possiamo farcela! Abbiamo bisogno del sostegno economico, e non solo, delle Istituzioni locali e della classe imprenditoriale molisana. Solo con il loro supporto riusciremo a svolgere il nostro ruolo di atleti professionisti anche in C1. Il mio appello che lancio tramite gli organi d’informazione è che da qui alla scadenza dell’iscrizione qualcuno si possa fare avanti per entrare in società e costituire, così, un team vincente sotto ogni punto di vista”.
Campobasso
7 25 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
Parcheggi blu, nuovi strumenti tecnologici” Mozione dei consiglieri comunali di opposizione al Comune di Campobasso CAMPOBASSO. E’ stata presentata presso la Presidenza del Comune di Campobasso una mozione da parte dei Coniglieri della Coalizione Civica Cancellario, (prima firmataria), Pilone, Scasserra, Coralbo e Tramontano, avente ad oggetto “Pagamento parcheggio in zona blu attrave rso l’utilizzo di n uovi strumenti te cnologici”. I Consiglieri, tramite la mozione chiedono al Consiglio di far voti affinchè “si proceda ad istituire un sistema che permetta il pagamento della sosta sulle strisce blu anche tramite cellulare o smartphone, dando mandato alle strutture di verificarne la concreta fattibilità e di procedere alla progettazione e realizzazione in tempi brevi di un sis-
tema attuativo volto a fornire ai cittadini un parcheggio più veloce ed economico, pagando solo l’effettivo consumo.” “In moltissime città italiane esiste un sistema tecnologico per la sosta a pagamento che consente di pagare il ticket con il semplice utilizzo del telefonino. L’utilizzatore tramite l’App decide per quanto tempo intende pagare la sosta. Successivamente, sempre con lo smartphone, si può decidere di prolungare il tempo di sosta o interrompere il pagamento se si lascia il parcheggio prima del previsto. Tale sistema è innovativo e utilizzabile semplicemente pagando cosa effettivamente si consuma, senza rischiare la sanzione. In questo modo e’ possibile utilizzare il nuovo servizio
che consente di pagare la sosta sulle strisce blu utilizzando un semplice smartphone o il cellulare senza bisogno di monete per il parchimetro grazie ad una semplice APP (gratuita e attiva su IOS, e Windows phone). In ogni caso, è sempre possibile per il cliente prolungare la propria sosta ovunque si trovi, senza bisogno di tornare al parchimetro. Il nuovo servizio costituirebbe una nuova modalità di pagamento funzionale a semplificare le operazioni di pagamento della sosta nelle strisce blu della città. Con il nuovo sistema, che si aggiungerebbe alle modalità di pagamento tradizionali, si pagherebbero soltanto i minuti effettivi di utilizzo e si potrebbe prolungare la sosta a proprio piacimento.”
Lettera aperta
Vendere l’altare e il leggio del Papa fa passare la fede È indicibile quanto sta avvenendo purtroppo non v’è manco l’ombra della beneficenza. Vi fosse stata, allora uno avrebbe potuto accettare la vendita e, invece, il tutto va ceduto per mero in ingiustificabile profitto. In effetti, se è vero che 2000 anni fa si spartirono le vesti di Cristo, oggi, con l’evolversi “dell’affare religione”, quanto ci si spartisce è l’arredo della visita storica papale. 4500 euro (o 5000 che siano) per l’altare, 2500 € per il leggio, con tanto di foto che attestano la presenza del papa incluse nel prezzo… insomma, roba da far passare la fede. Quanto, in realtà, mi fa ancor più male è il silenzio della Chiesa. Quella che cose del genere non dovrebbe in alcun modo promuovere o tollerare. Purtroppo, la lista dei “venditori di oggetti santi” non si conclude qui in quanto, alcuni universitari di medicina a Campobasso ci hanno comunicato che tra le corsie degli ospedali si aggirano persone intente alla vendita di fatidiche penne che sarebbero state benedette, durante la visita, dallo stesso Francesco. Nulla di più falso. Chi vi scrive era lì quel luglio scorso e di penne benedette non c’è stata manco l’ombra. Chissà cosa direbbe Francesco… Un nostro lettore
Perchè no all’intitolazione della piazza al Papa di Simone Cretella La proposta di intitolare l’ex Romagnoli a Papa Francesco è l’ennesima stortura che questa amministrazione sta tentando di portare avanti. La forte pressione della curia con il supporto del presidente della regione Frattura, ha spinto il Sindaco ad intraprendere questa iniziativa che ha trascinato tutto il consiglio comunale, ad esclusione del M5S. E vi spieghiamo perchè: innanzitutto il regolamento comunale fa esplicito divieto di intitolare strade e piazze a personaggi ancora in vita, e fino a prova contraria Papa Francesco gode di ottima salute. E se esiste un regolamento è giusto che questo si rispetti senza deroghe o forzature, altrimenti meglio abrogarlo. In più, la legge prevede anche che, in caso di decesso di un personaggio illustre, bisogna aspettare almeno10 anni dalla morte affinchè non vengano prese iniziative sull’onda emotiva che naturalmente coinvolge cittadini ed amministratori in questi casi, fermo restando che in questo caso, fortunatamente, non trattasi di un decesso ma solo di una visita, anche se di importanza storica per la città. L’area in questione, come tutti sanno, è già in-
titolata a Giovanni Romagnoli, (da non confondere con il partigiano Brusa Romagnoli) pilota d’aviazione campobassano, medaglia d’oro al valore, caduto in Tripolitania nel 1929, e se qualcuno, 10, 50 o 100 anni fa ha ritenuto opportuno intitolare l’area sportiva a questa figura, non è corretto che qualcun altro si arroghi il diritto di poter cancellare con un colpo di spugna un pezzo di storia della città
per la mania, questa sì populista, di “lasciare il segno” del suo mandato sulla città. Inoltre, l’eventuale cambio denominazione dell’area, comporterebbe la legittima richiesta da parte degli eredi Romagnoli, di ottenere per compensazione un’altra intitolazione; scelta che potrebbe naturalmente ricadere sul nuovo stadio di Selva Piana, sul quale più di una giunta e di un consiglio comunale, ma soprattutto la
città compatta ha già espresso il desiderio di intitolare al grande Capitano della squadra rossoblù Michele Scorrano, per il quale si sta aspettando la scadenza dei 10 anni dalla scomparsa per l’intitolazione. Ma l’aspetto forse più grottesco è un altro: cosa dobbiamo intitolare al Papa, un parco urbano o uno squallido parcheggio ricettacolo di monnezza, traffico e degrado? E siccome il destino di quell’area non è affatto deciso e nulla lascia pensare che da quì a qualche anno venga realizzata la nuova sede della regione con annesso parco urbano, fossi nei panni del Sindaco e del Presidente Frattura, mi preoccuperei piuttosto di ridare dignità a quel luogo, realizzando, prima di preoccuparmi di toponomastica, quel parco che tutta la città vuole. Poi, per realizzare un’ aiuola, un monumento, una targa o altro, a ricordo della visita papale del 5 luglio 2014, si farà sempre in tempo e le occasioni non mancheranno certo; per il momento pensiamo a fare il parco, cominciando magari dallo smantellamento di quella capanna di ferro e canne, oramai diventata inutile ricettacolo di rifiuti.
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Isernia
Tutto quello che gli altri non dicono
25 aprile 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“Il futuro dell’artigianato del settore Moda in Molise” Assemblea pubblica dopo la firma del Protocollo d’Intesa Confartigianato Molise e Cisl AbruzzoMolise Dopo la firma del Protocollo d’Intesa del 20 marzo 2015 tra Confartigianato Molise e Cisl AbruzzoMolise per il rilancio del settore Moda nel territorio molisano, si è svolto oggi 23 aprile alle ore 11:00 presso la sala convegni della Camera di Commercio di Isernia, in corso Risorgimento, n. 302, un incontro pubblico aperto a tutti, ed in particolare ai fasonisti, ai lavoratori cassaintegrati e in mobilità dell’Ittierre SpA. Hanno partecipato: Francesco Toci, Presidente della Confartigianato Molise, Patrizia Curiale, Responsabile Nazionale di Confartigianato Moda, Tonino Colozza, Segretario S.S.T. Campobasso – Cisl AbruzzoMolise, Stefano Ruvolo segretario della Femca-Cisl nazionale, Donatino Primante, Segretario Femca-Cisl AbruzzoMolise, Massimo Pillarella – Direttore della Programmazione della Regione Molise. Durante l’incontro sono stati illustrati i contenuti del Protocollo d’Intesa che prevede la nascita dello “SPORTELLO START-UP IMPRESA ARTIGIANA SETTORE MODA”
presso la sede di Isernia della Confartigianato Imprese Molise con lo scopo, da un lato, di supportare e rilanciare la competitività delle piccole imprese della moda gravemente colpite dalla crisi territoriale e, dall’altro, di favorire la nascita di nuove imprese rimettendo in gioco le maestranze attualmente prive di occupazione. L’obiettivo emerso da tutti gli interventi è unanime: fare in modo che le maestranze locali restino in Molise. I vari interventi hanno condiviso una connotazione concreta: “Non siamo qui per farvi promesse di posti di lavoro, né per dirvi che verrete tutti ricollocati, né per dirvi che abbiamo delle commesse che possano garantirvi lavoro per i prossimi mesi. Siamo qui per dirvi che se avete delle idee e se volete intraprendere un percorso di autoimprenditorialità noi abbiamo tutti gli strumenti per supportarvi e insieme alla CISL ci faremo portavoci in Regione delle vostre esigenze” – queste le parole del Presidente di Confartigianato Imprese Molise
Francesco Toci. Di rilevanza fondamente per Patrizia Curiale, Responsabile Nazionale di Confartigianato Moda e per Donatino Primante, Segretario Femca-Cisl AbruzzoMolise è fare rete d’impresa e puntare alla internazionalizzazione. Apprezzabile la partecipazione della Regione Molise, rappresentata da Massimo Pillarella, che si è resa sin da subito disponibile nel predisporre degli strumenti ad hoc attraverso appositi bandi che verranno pubblicati entro fine maggio. Formazione, supporto alla autoimprenditorialità e individuazione di prospettive di mercato sostenibili – questi i cardini individuati dall’Ing. Pillarella nel suo intervento. Tutte le voci sono state unanimi nel voler condividere il percorso da intraprendere per lo sviluppo dell’imprenditoria artigiana di qualità made in Italy in un periodo in cui si assiste al ritorno in Italia di molte aziende che negli scorsi anni avevano optato per la delocalizzazione.
Santissimo Rosario, le proposte della gente Sul tavolo del presidente Frattura sono giunte le indicazioni per salvare l’ospedale VENAFRO. E’ stata sottoposta all’attenzione del Direttore Generale dell’ASREM Molise e del Governatore Frattura, la Proposta di Piano Operativo di riqualificazione dell’Ospedale Santissimo Rosario di Venafro con l’ obiettivo di vedere rispettato il diritto alle prestazioni sanitarie in una struttura ospedaliera adeguata per un bacino di utenza che comprende oltre alla Valle del Volturno anche una elevata presenza di pazienti extraregionali e quindi una elevata mobilità attiva. La proposta di riorganizzazione dell’Ospedale Santissimo Rosario è quella discussa nel Tavolo Tecnico Operativo tenutosi lo scorso otto aprile presso il Comune di Venafro, alla presenza del Comitato Santissimo Rosario e dei vertici comunali e può sinteticamente riepilogarsi in alcuni punti importanti che partono dal riordino del sistema di emergenza con il Punto di Primo Soc-
corso ospedaliero sulle ventiquattro ore al Presidio 118 con equipe medica specialistica e il servizio O.B.I. corredato di due letti tecnici più un terzo letto monitorizzato con ambulanze di soccorso avanzato dotate di attrezzature per la terapia intensiva, passando per alcuni servizi indispensabili quali Chirurgia in Day Surgery, Day Hospital, Lungodegenza e Riabilitazione con 20 posti letto ciascuna oltre alla R.S.A. con 40 posti letto. La proposta comprende anche le varie attività ambulatoriali di Radiologia, Senologia, Oncologia,Ortopedia,Odontoiatria, Ginecologia, Urologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Cardiologia e Dermatologia oltre ai centri di dialisi e SERT già operativi, ai quali si vanno ad aggiungere i servizi di Unità valutativa Alzheimer e il Polo Formativo convenzionato con l’Università per corsi di laurea breve.
CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL SOSTEGNO La Fondazione Neuromed promuove per il secondo anno consecutivo il piano di studio specialistico Al via la seconda edizione del corso di Aggiornamento sul Sostegno promosso dalla Fondazione Neuromed in collaborazione con il MIUR (Direzione Scolastica Regionale del Molise). A fare gli onori di casa il Vice Presidente della Fondazione Neuromed, Guido Cavaliere che insieme al Direttore Sanitario, Edoardo Romoli, ha salutato i partecipanti arrivati al Polo Didattico dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli. Introdotti dal professore Cavaliere gli obiettivi e gli argomenti del corso che prende il via con due incontri tematici: il primo sui disturbi dell’apprendimento e ritardo mentale con il dottor Alfredo D’Aniello, specialista in Neuropsichiatria presso l’Istituto Neuromed, e il secondo su Disturbi cognitivi, dell’attenzione e del comportamento con la professoressa Giuliana Petta, Vice direttore Scolastico regionale del Molise. I partecipanti acquisiranno conoscenze e competenze proprie dell’insegnante specializzato di sostegno al fine di conseguire una formazione in base alla quale sviluppare la capacità di cogliere dalla differenza l’opportunità per trasformare le difficoltà di insegnamento-apprendimento dei singoli in risorse per la classe e per l’intera comunità scolastica. L’insegnante di sostegno, infatti, svolge la propria attività professionale nel contesto scolastico promuovendo l’inclusione e prestando una particolare attenzione alle persone con Bisogni Educativi Speciali. Questo corso di aggiornamento per il sostegno intende promuovere, per quanto detto sopra, un iter professionalizzante in grado di porre i docenti nella condizione di saper riconoscere, gestire, contenere e risolvere nel modo giusto le difficoltà di insegnamento insite nella diversità dei modi di relazionarsi
con ciascuno degli allievi e degli allievi tra loro. Tenendo presente l’attenzione rivolta alle differenze individuali, costituisce una fase significativa nella formazione professionale qualificata del futuro insegnante, con l’opportunità di acquisire competenze, per rapportarsi adeguatamente alle molteplici situazioni scolastiche. “Un corso per insegnanti di sostegno che la Fondazione Neuromed ha deciso di promuovere per il secondo anno consecutivo al fine di soddisfare una domanda formativa volta all’arricchimento delle competenze dei docenti così come condiviso con la Direzione Scolastica Regionale del Molise che ringraziamo per la preziosa collaborazione. – ha affermato il professor Guido Cavaliere - In Molise sono 1050 gli studenti che hanno bisogno di sostegno e oltre
600 gli insegnanti impegnati in tale settore. Nel corso delle lezioni verranno per questo affrontati gli argomenti che più frequentemente incontrate; – ha detto Cavaliere rivolgendosi ai docenti presenti oggi quindi è il momento giusto per porre quesiti e per ipotizzare soluzioni da riportare, poi, nelle scuole. Ci piacerebbe, inoltre, promuovere visite nei vari Istituti scolastici al fine di avere un quadro preciso delle patologie presenti. Il sostegno verrà sempre più visto come una specializzazione dell’insegnante, che diventerà un esperto formato su una particolare patologia”. “Saluto e do il benvenuto agli insegnanti che oggi intraprendono questo percorso di studi speciale e complesso allo stesso tempo. – ha detto Edoardo Romoli – Neuromed promuove da sempre momenti di formazione tramite l’area didattica, sezione distaccata de La Sapienza, con corsi, master e corsi di aggiornamento in professioni sanitarie. Questo corso ha una marcia in più perché affronterà, insieme ai vari professionisti del Neuromed e non, tematiche complesse che riguardano aspetti cognitivi dell’apprendimento e patologie neurologiche. È indispensabile avere conoscenze di questo tipo perché ci danno la possibilità di migliorare la vita di coloro che sono affetti da tali patologie, promuovendo la loro inclusione sociale, a partire dalla scuola”. Un iter professionalizzate che parte oggi e che si articolerà in otto incontri mensili. Argomenti di studio: le patologie più frequenti, con particolare attenzione a quelle neurologiche che interessano le fasce di età scolastica (infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado).
Banda larga, Isernia pronta Al via la realizzazione della rete di nuova generazione della fibra ottica ISERNIA. Forte impulso nella Regione Molise al programma relativo alla realizzazione della rete di nuova generazione in fibra ottica per fornire la banda ultralarga e favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea. Lo stato di avanzamento del piano è stato illustrato oggi da Marcello Vitiello, Direttore Servizio Sistemi Informativi della Regione Molise, da Francesco Gentile, Responsabile Access Operation Abruzzo e Molise di Telecom Italia, da Luigi Brasiello ,
Sindaco di Isernia e da Roberto Di Baggio, Assessore allo Sviluppo territoriale del Comune. Telecom Italia si è aggiudicata il Bando emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, per conto della Regione Molise, e gestito da Infratel Italia, la società del Gruppo Invitalia incaricata di attuare il Piano nazionale Banda Larga e il Progetto strategico nazionale Banda Ultra Larga e approvato dalla Commissione europea. Il bando, relativo alla concessione di un contributo per la realizza-
zione di nuove infrastrutture ottiche passive abilitanti alle reti NGAN nei principali centri urbani della regione e nelle aree industriali ad essi connesse (Isernia, Termoli, Pozzilli e Venafro) prevede un investimento complessivo di circa 5,7 milioni di Euro così ripartito: 4 milioni di finanziamento pubblico tramite l’utilizzo dei fondi europei del POR FESR Molise 2007-2013 e 1,7 milioni stanziati da Telecom Italia. n particolare Isernia rappresenta il “comune bandiera” del progetto, con oltre 10.200
unità immobiliari oggi già collegate in tecnologia FTTCab (Fiber to the cabinet), che garantisce collegamenti a partire da 30 Megabit al secondo, e si prevede di concludere entro maggio anche la copertura di 1.100 unità immobiliari con tecnologia FTTH (Fiber to the home), per garantire connessioni fino a 100 Megabit al secondo. A Isernia il lancio commerciale dei servizi ultrabroadband per cittadini e imprese è previsto entro il prossimo mese di luglio.
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Tutto quello che gli altri non dicono
Termoli
25 aprile 2015
senza alcun finanziamento pubblico
“Il posto pubblico non è dei privilegiati” Vincenzo Notarangelo, sindaco di Larino, interviene sui dipendenti del Comune pizzicati al bar LARINO. “All’interno della struttura comunale si sta verificando se i fatti contestati da alcuni cittadini corrispondono al vero o si tratti di una burla o fotomontaggio”. Sono le prime parole che Vincenzo Notarangelo, sindaco di Larino, esprime sulla questione dei lavoratori che nei giorni scorsi, grazie al social network facebook, sarebbero stati “pizzicati” mentre, in orario di lavoro, al posto di svolgere le mansioni a loro assegnate, erano intenti tra i bar per “lunghe pause”. Insomma, un vero e proprio putiferio con
presunti danno all’immagine del comune frentano e commenti a tratti anche “spietati” da parte della cittadinanza e dell’utenza di facebook; queste le parole di Notarangelo. “Sembrerebbe siano apparse delle foto che ritraggono alcuni di questi dipendenti e per questa ragione allo scopo cautelare si è inteso aprire un procedimento disciplinare per dare modo agli interessati di difendersi. L’attività verrà svolta nei prossimi giorni, mi auguro che si tratti di una burla e che quindi la situazione rientri in caso contrario verranno presi dei provvedimenti perché ci si at-
tende dai dipendenti comunali una particolare attenzione e non certamente un comportamento lassivo. Evidente che c’è un danno come il discorso della moglie di Cesare, il dipendente comunale non solo deve fare il proprio lavoro ma non deve dare neanche adito al pensiero che sia un privilegiato. Spesso si parla di dipendenti pubblici come di privilegiati e non credo che sia così ma è ovvio che se ci sono dei fenomeni negativi vanno resi pubblici e presi provvedimenti del caso. Sulla situazione dei borsisti sarà compito del responsabile del provvedimento dis-
ciplinare verificare se rischiano qualcosa io quello che chiedo è una maggiore serietà da parte di chiunque collabori con la struttura pubblica. I dipendenti pubblici sono pagati con i soldi dei cittadini e devono realmente lavorare, non sono pagati né per andare al bar né per andare in giro mi auguro che si tratti di una burla sul social network e nulla più. Ce ne sono state tante anche con personaggi pubblici non ci vuole nulla a fare un fotomontaggio che ritragga i nostri concittadini dei lavoratori del Comune”.
Stroncato il traffico illegale di tonno rosso Vasta operazione della Guardia costiera sul tratto di mare Abruzzo-Molise TERMOLI. Oltre 114 controlli, 32mila euro di sanzioni amministrative e sequestro di 621 kg di prodotto ittico di cui 400 kg di tonno rosso destinato alla vendita in nero sul mercato romano: sono i numeri dell’operazione “Easter Fish” svolta per tutela del consumatore e salva-
guardia dell’ambente marino e specie ittiche resi noti dalla Direzione Marittima AbruzzoMolise. Impegnati nei giorni scorsi un centinaio di uomini tra Martinsicuro (Teramo), il Molise e le Isole Tremiti e sei mezzi navali.
“Un euro a studente per aiutare i ragazzi in Uganda” Scuole solidali in Molise a favore dell’ospedale in Uganda LARINO. Dopo il Liceo Classico “Mario Pagano” del capoluogo (dove a marzo erano stati raccolti 450€) anche altre due importanti scuole della provincia di Campobasso hanno risposto con grande disponibilità e generosità aderendo alla campagna “un euro a studente” a favore del St. Mary’s Hospital di Lacor -Gulu in Uganda. Con grande slancio e altruismo ha immediatamente risposto all’appello del dott. Guerriero la prof. Daniela Gizzi (funzione strumentale deputata a coordinare diverse attività che si realizzano nell’Istituto di Larino): “La nostra è una scuola piccola, ma con una notevole progettualità ho pensato che questa proposta potesse avere una valenza formativa davvero unica per i nostri studenti e ho ritenuto che non fosse il caso di lasciarsi sfuggire una tale opportunità” ha ribadito la prof. Gizzi. E così, in accordo con il Dirigente Scolastico Prof. Paolo Antonio Santella e coadiuvata dai bravissimi rappresentati degli studenti Enrica Glave e Mario Mosiello che hanno coordinato i lavori e letto delle poesie, è stata organizzata, poco prima delle vacanze di Pasqua, un’assemblea d’istituto interamente dedicata all’ospedale St. Mary di Lacor in Uganda. Grazie alla generosità dei
ragazzi Liceo Classico-Sicentifico “Francesco D’Ovidio” di Larino sono stati raccolti ben 211, 45 euro, una cifra importante considerando che bastano 10 euro per garantire ad una donna cure e assistenza negli ambulatori nei reparti ostetrici e ginecologici del Lacor oppure soli 15 euro per prendersi cura di un bambino malato. Lo scorso 17 aprile anche il Dirigente Scolastico dell’I.I.S. “Sandro Pertini” di Campobasso prof. Maria Luisa Forte ha risposto con grande disponibilità e sensibilità all’appello in aiuto del Lacor Hospital in Uganda. La Prof. Forte si è documentata personalmente sulla situazione del no-
socomio ugandese, sulla storia dei coniugi Corti -i due medici che hanno reso grande questo ospedale, sulle epidemie di Hiv con i malati di AIDS, e sulla epidemia di Ebola del 2000 in cui si ammalarono e morirono medici e infermieri, e su come la Fondazione Corti di Milano raccolga fondi a sostegno del Lacor Hospital di Gulu. La Preside in persona ha voluto introdurre i lavori dell’assemblea degli studenti che ha riunito nella palestra dell’Istituto. Il “Sandro Pertini” è una delle scuole più grandi del capoluogo: di grande impatto visivo ed emotivo è stato vedere così tanti studenti insieme ai loro insegnanti, seduti per terra fino a riempire
completamente la palestra, in silenzio, ad ascoltare mentre si parlava di povertà, malattie, bambini in gravi difficoltà. In questa scuola la raccolta è ancora in corso ma certamente la risposta sarà generosa e importante. Cos’è l’operazione un euro a studente. A ottobre 2014, al suo rientro in Italia dopo un periodo di volontariato al Lacor Hospital, Massimiliano Guerriero quarantaduenne medico anatomopatologo dell’Ospedale di Campobasso ha deciso di impegnarsi in una nuova missione: aiutare anche dall’Italia, l’ospedale ugandese. A sostenerlo in questa nuova impresa la moglie Cinzia Calabrese avvocato di Campobasso, che ha raccontato cosa ha visto con i suoi occhi quando è andata in Uganda negli ultimi giorni di presenza del marito, di quanto sia dura la vita dei bambini lì: quanti chilometri siano costretti ad affrontare solo per poter avere delle taniche di acqua da bere e con cui lavarsi. I sorrisi e l’allegria che dispensano a chi li avvicina. “Qui viviamo pieni di incertezze, de-
siderando l’ultimo modello di cellulare…in un momento di crisi come questo, credo ci sia molto bisogno di confrontarci con altre realtà, dove la gente vive lottando ogni giorno per avere qualcosa da mangiare, e dove potersi curare è un lusso riservato a pochi”. Con questo spirito Il dott. Guerriero ha ideato un’operazione di sensibilizzazione rivolta agli istituti scolastici superiori della sua provincia. La campagna, che il dott. Guerriero ha battezzato “Operazione un euro a studente” si basa sull’invito a una piccola rinuncia: “Chiedo a ciascuno studente a rinunciare a un caffé per donare un euro alla Fondazione Corti di Milano che sostiene l’ospedale. Vorrei far capire ai ragazzi che anche ciò che sembra aver meno valore per noi può avere un valore enorme altrove nel mondo”. Certi di incontrare la sensibilità di altri Dirigenti Scolastici, Insegnanti e dei loro studenti si continuerà con altri incontri il prossimo anno scolastico. Intanto tutti possiamo aiutare l’Ospedale Ugandese a curare i bambini e le loro mamme, a costo zero, donando il nostro 5 per mille della dichiarazione dei redditi inserendo il codice 9103 9990 154 nell’apposito spazio.
Differenziata, nessun riscontro sindacale La Fiadel torna a denunciare la situazione alla Teramo ambiente TERMOLI. Nessun riscontro alla nota sindacale promossa dalla Fiadel e indirizzata alle amministrazioni di Teramo e Termoli, alla direzione tecnica del cantiere TeAm e al Cda della Spa che sovrintende all’appalto per la gestione dell’igiene urbana nella città adriatica. Per questa ragione, il referente Valterio De Santis ha dovuto inviare un sollecito agli enti e ai soggetti in indirizzo per chiedere
di rispondere all’invito formulato per discutere di una dozzina di problemi che riguardano gli operatori ecologici in servizio a Termoli. “Nulla ricevendo entro e non oltre 5 giorni dalla presente (22 aprile) ci troveremo nostro malgrado costretti ad attivare le procedure di legge”. Intanto, ecco le problematiche: programma-
zione Servizi e carichi di lavoro; attività in sicurezza degli operatori che svolgono servizi singolarmente, nonché verifica documentale circa l’uso di cassonetti agganciati posteriormente ai mezzi; verifica equità distribuzione livelli occupazionali; verifica incentivi in busta paga e loro modalità di elargizione; trasparenza buste paga; corsi professionalizzanti su disponibilità dei dipendenti; assenza di chiari e
specifici ordini di servizio; verifica attività dipendenti soggetti a prescrizioni medico/sanitarie; disponibilità di un parcheggio interno per personale con disabilità; personale part-time presenti sul cantiere di Termoli; trattamento Ece ,ex trattamento qualità di prestazione relativo agli anni 2011-12-13; copia del bando di gara e contratto di servizi con la stazione appaltante Comune di Termoli.
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Termoli
25 aprile 2015
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
“Mi auguro la vittoria di Travaglini” Il vicesindaco di Montenero, Di Pinto, annuncia il suo congedo dalla politica attiva MONTENERO DI BISACCIA. Il vicesindaco e assessore comunale Giuseppe Di Pinto intende rivolgere il suo saluto di congedo, in vista della chiusura del proprio mandato amministrativo. “Cari amici - dichiara Di Pinto come sapete il 31 maggio si voterà per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale di Montenero di Bisaccia. Ritengo quindi corretto annunciare fin da oggi che, nonostante le diverse richieste ricevute da parte di molti cittadini, non ho intenzione di ricandidarmi. Credo, infatti, che dopo due mandati sia
arrivato il momento di fare un passo indietro per dare l’opportunità ad altre persone di poter esprimere le migliori idee ed energie per amministrare e migliorare il nostro amato paese. Ho vissuto un’esperienza bellissima, ma allo stesso tempo
impegnativa. Voglio ringraziare per questo la mia famiglia, senza la quale difficilmente avrei potuto trovare le forze necessarie per portare avanti un compito così importante; è sempre alla mia famiglia che devo dire grazie per gli insegnamenti ricevuti, come ad esempio il prestare un servizio senza guardare al credo politico di chi avevo di fronte, o al credo religioso, o ancora alla condizione sociale. Un abbraccio va a tutte quelle persone che in questi anni mi hanno sostenuto, dandomi piena fiducia; e un grazie di cuore voglio inoltre rivol-
gerlo ai dipendenti comunali, per il loro costante spirito di collaborazione. Un pensiero e un ringraziamento sincero li rivolgo poi ai colleghi amministratori comunali che in questo decennio di esperienza hanno condiviso il mio percorso politico, sia nel quinquennio del sindaco Giuseppe D’Ascenzo che in quello di Nicola Travaglini, a cui sono legato da un rapporto di fraterna amicizia. Un grande in bocca al lupo, infine, lo rivolgo proprio a quest’ultimo, affinché possa vincere le prossime elezioni amministrative”.
I ragazzi del Comenius ricevuti dal sindaco Gli studenti provenienti dallaGrecia e giunti a Termoli sono stati ricevuti in Comune TERMOLI. Gli studenti provenienti dalla Grecia e del Guadalupe e giunti a Termoli grazie al progetto Comenius, che ha visto coinvolto il Liceo scientifico di Termoli, sono stati ricevuti dal sindaco Sbrocca, il presidente del Consiglio Manuela Vigilante e dal vicesindaco Maria Chimisso. Il sindaco Sbrocca ha accolto gli studenti nella Sala consiliare parlando dei loro paesi di provenienza sottolineando la bellezza dei luoghi e i ricordi delle sue visite in entrambi i Paesi. Ha augurato una buona visita della città di Termoli
ribadendo la disponibilità delle Istituzioni affinchè il soggiorno possa essere più piacevole possibile. Il presidente del Consiglio comunale Manuela Vigilante ha salutato gli studenti, idocenti e i tutor presenti in Sala Consiliare: “È un piacere per noi accogliervi nella nostra città e ci fa piacere che ne apprezziate la bellezza, vi auguriamo una buona permanenza”. I tutor e gli accompagnatori provenienti dalla Grecia e dal Guadalupe hanno espresso il loro ringraziamento per essere stati
Apre “La Casa del Libro” E’ stata costituita a Termoli la nuova associazione culturale dedicata al libro TERMOLI. E’ stata costituita a Termoli una nuova associazione culturale, si chiama “Casa del libro” il suo avvento, avvenuto proprio ieri, non è stato scelto per caso, visto il 23 aprile è la giornata dedicata in tutto il mondo al libro. Lo scopo principale dell’associazione è infatti quello di promuovere la lettura ed avvicinare il maggior numero possibile di persone ai libri. La “Casa del libro” promuoverà il recupero e la raccolta di libri dimenticati, abbandonati, che non interessano più o che semplicemente non trovano più posto negli scaffali delle case, per metterli a disposizione di nuovi potenziali lettori attraverso la donazione, la condivisione e lo scambio. I libri nella nuova “casa” saranno di nuovo vivi e potranno circolare liberamente senza alcun vincolo e senza obbligo di ritorno, dando l’opportunità e la possibilità a chiunque di avere accesso alla lettura. La sede dell’associazione, in corso Vittorio Emanuele III, è in fase di allestimento e aprirà i battenti nei prossimi giorni per essere pronta, nel “maggio dei libri” ad accogliere quanti vorranno sostenere l’iniziativa, donando i propri libri. Per maggiori informazioni e dettagli contattare il seguente indirizzo mail: casadellibro2015@gmail.com. Il presidente della neonata associazione è la dottoressa Daniela Battista.
Finanza, fermato un pusher In azione i baschi verdi che hanno arrestato un giovane a Termoli TERMOLI. Ancora in azione i militari dei Baschi verdi della compagnia della Guardia di finanza di Campobasso. I militari delle Fiamme gialle specializzati in operazioni antidroga hanno portato a termine un blitz con cui dopo controlli in strada, si sono portati nella casa di un presunto pusher, arrestandolo. Merito al fiuto delle unità cinofile al seguito, che avevano annusato l’odore tipico delle sostanze stupefacenti. L’azione è stata compiuta nel centro della città di Termoli.
“Ospitati e accolti con molto calore da famiglie di Termoli, dalla scuola e dai docenti”. Il dirigente scolastico Rita Concetta Niro ha dato il suo benvenuto agli studenti e ai tutor che hanno accompagnato i giovani allievi e ha augurato un buon proseguimento della visita a Termoli. Uno scambio di doni e dei simboli delle città ha sugellato l’incontro. Un piccolo buffet di benvenuto è stato organizzato e realizzato grazie al contributo degli studenti dell’Istituto IPSEOA ‘Federico di Svevia’ di Termoli.
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Opinioni
25 aprile 2015
Il Circolo neoilluminista ‘Donna Olimpia Frangipane’ indice l’ottava edizione del Concorso letterario “DONNE . . . ieri, oggi, domani”. Il concorso è riservato esclusivamente a donne, età minima di 16 anni, che possono partecipare con racconti e poesie in lingua italiana o in altra lingua se corredati da traduzione, scritti al computer, il cui tema deve evidenziare la capacità delle donne di pensare, scegliere, ritrovare nel proprio io la loro identità, affermarsi, trovare e difendere la libertà di gestire la propria vita, combattere senza compromessi contro la minaccia della privazione delle libertà conquistate. I racconti inediti devono avere una lunghezza compresa tra le quattro (minimo) e le otto (massimo) cartelle (documento word in formato A4, carattere Times New Roman 12, con interlinea singola, numerato a piè pagina, margini-inferiore, superiore, sinistro, destro- 2cm), mentre le poesie, anch’esse inedite, non possono superare i trenta versi. I lavori dovranno essere inviati entro il 30 giugno 2015 all’Associazione Culturale ‘Donna Olimpia Frangipane’, Via Marconi 2, 86030 Castelbottaccio (CB). A titolo di contributo spese per l’organizzazione, è richiesta una quota di partecipazione (da allegarsi in contanti al plico o mediante versamento su c/c postale n°73631442, intestato all’Associazione Culturale ‘Donna Olimpia Frangipane’, causale ’concorso lette-
Mons. Gabriele TETI *
Donne...ieri, oggi, domani rario’) pari a: € 10,00 per la prima opera, € 5,00 per ognuna delle opere successive. Dovranno essere inviate: N° 4 copie stampate (una copia recante in calce nome, cognome, indirizzo completo, numero di telefono e/o cellulare, indirizzo e-mail, luogo e data di nascita e firma autografa; le restanti 3 copie anonime), come da caratteristiche riportate sopra;
cartella di autopresentazione con eventuale pseudonimo; n° 1 copia dell’opera nel formato Word richiesto (allegata su CD rom o da spedire via e-mail dopo essere state contattate dalla segretaria del concorso); n° 1 busta aperta già affrancata che sarà utilizzata dalla segreteria del concorso per la comunicazione dell’esito e della
Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico
composizione della giuria; autorizzazione al trattamento dei dati personali come segue: “Autorizzo l’uso dei miei dati personali ai sensi del D.L. N°196 del 30 giugno 2003 per soli fini editoriali e per la promozione di iniziative a carattere culturale”; per le minori tale autorizzazione dovrà essere rilasciata da un genitore o dal tutore; dichiarazione dell’autenticità dell’opera come segue “Io sottoscritta (Nome e Cognome) affermo di essere l’autrice del racconto/poesia inedita (titolo del testo in questione) di cui cedo al circolo neoilluminista ‘Donna Olimpia Frangipane’ i diritti per una eventuale pubblicazione”. Le opere vanno inviate esclusivamente con posta ordinaria o prioritaria (no raccomandate) al seguente indirizzo: Associazione Culturale ‘Donna Olimpia Frangipane’, Via Marconi 2, 86030 Castelbottaccio (CB). Si darà immediata conferma dell’avvenuto ricevimento tramite e-mail o SMS. La composizione della giuria tecnica e della giuria popolare, scelta collegialmente dagli organizzatori, verrà resa nota il giorno della premiazione; l’operato delle giurie è insindacabile e inappellabile. L’ammissibilità delle opere al Concorso sarà sottoposta a giudizio insindacabile della Giuria tecnica che valuterà tutti i lavori pervenuti e, se lo riterrà opportuno, provvederà alla segnalazione di alcune opere meritevoli, oltre alle tre finaliste. La giuria popolare premierà una sola opera. Alle premiate sarà data comunicazione per telefono e/o tramite posta elettronica entro il 28/07/2014. L’elenco delle premiate sarà pubblicato sul sito web www.donnaolimpia.org. La partecipazione al Concorso implica l’accettazione di tutte le norme indicate nel presente bando. Il mancato rispetto delle condizioni e dei termini fissati dal presente bando comporterà l’esclusione dal Concorso, la quota d’iscrizione non verrà restituita.
A L’Aquila tanto Molise all’Adunata nazionale degli alpini
Come noto l’Adunata Nazionale degli Alpini è una importantissima e sentita manifestazione annuale che si svolge di solito la seconda domenica di maggio in una città d’Italia scelta con largo anticipo dal Consiglio Direttivo Nazionale dell’ ANA ( Associazione Nazionale Alpini ) . La manifestazione si ricollega alla prima adunata spontanea organizzata da alcuni reduci alpini e che si tenne 88 anni fa sul Monte Ortigara , nel vicentino. Si svolge in più giorni e termina sempre di domenica con la grande sfilata che vede, per tutta la giornata , migliaia di alpini per le strade della città ospitante. Alla sfilata vera e propria partecipano però solo gli alpini, cioè chiunque abbia svolto comunque servizio effettivo nella famosa e storica specialità dell’Esercito Italiano . Essi sono divisi per Sezione , corrispondenti pressappoco all’area regionale d’appartenenza. Quest’anno , in occasione del centenario della Grande Guerra e in onore della compatta falange alpina abruzzese - molisana che si è immolata per la Patria, saremo ospiti della Sezione Abruzzo che chiuderà , di diritto, il lieto ed atteso evento , mentre la nostra Sezione Molise parteciperà avanti a loro. La storia della Sezione Abruzzi inizia nel 1929 quando l’ ANA decise di solennizzare i Patti Lateranensi con la decisione di effettuare l’Adunata Nazionale proprio a Roma. I reduci di allora raccontano che l’8 aprile più di 35.000 penne nere prima salutarono in Piazza S. Pietro il Santo Padre e , dopo la Benedizione Apostolica, sfilarono acclamatissimi per le vie della Città Eterna fino al Quirinale, ove resero gli onori militari al Re d’Italia. Quando, poi, le nostre penne nere passarono davanti all’Altare
della Patria due aquile appena liberate si levarono alte e maestose nel cielo della Capitale portando così il saluto di tutti i soldati di montagna al Milite Ignoto. Ovviamente all’Adunata parteciparono i reduci della Grande Guerra assieme ai più giovani di leva, con i generali e tutti i soldati , affratellati tutti in un solo ideale , spinti da una sola fede e da quello spirito di Corpo che ha sempre distinto la nostra Specialità . Al ritorno in Abruzzo tutti i presenti decisero di costituire la nuova Sezione denominata Abruzzi, che comprendeva anche le province del Molise, con il parere favorevole della Direzione Nazionale del 18 aprile del 1929. Anche quest’anno il Raduno Nazionale sarà caratterizzato dalla gioia di riprendere i contatti , rimettere il vecchio Cappello alpino , ricordare la vita del Battaglione e del proprio Reggimento , senza dimenticare di cantare le nostre belle e famose canzoni, brindare con del buon vino alle gesta eroiche ed amorose, per continuare imperterriti a mantenere elevatissimo lo Spirito di Corpo , sempre ed ovunque! Servirà , certamente, a ritrovarci ancora fratelli e rivivere le giornate gloriose della nostra giovinezza spensierata e serena, ricordando tutte le attività svolte in montagna con impegno e professionalità , tramandandole con orgoglio alle nuove generazioni che, oggi, ci rappresentano nel mondo, con fierezza ed audacia. E’ doveroso, infine, ricordare come l’adunata nazionale degli alpini avviene esattamente sei anni dopo il terremoto del 2009 e ci auguriamo sarà anche l’occasione per dimostrare che ci si può rialzare ed affrontare gli eventi anche da soli per ritrovare, soprattutto, la fiducia in se stessi. *Sezione ANA Molise