Acquedotti fatiscenti

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Largo Fondaco della Farina, 26 CAMPOBASSO Tel. 0874.979043

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TuTTo quello che gli alTri non dicono

anno xi - n° 231 domenica 18 oTTobre 2015 - disTribuzione graTuiTa Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: angelo santagostino rootostampa molise sede legale: campobasso Fax: 0874.494461 e-mail redazione campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it e-mail: amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it ufficio pubblicitario: Tel.: 0874.1919119 - Cell.: 334.2239180 stampa: Rootostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) il lunedì non siamo in distribuzione la collaborazione è gratuita

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L’oscar del giorno a roberto ruta

L’ultima decisione di Molise Acque

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Roberto Ruta. E' l'unico politico molisano che da qualche tempo a questa parte sta cercando di assicurare un po' di peso specifico alla regione sui tavoli romani vista la sistematica assenza degli altri vertici. Ci sta provando anche se tutto è reso più difficile dalla mancata programmazione a livello regionale che fa di questa nostra terra un vero e proprio zimbello politico. I risultati, del resto, sono sotto gli occhi di tutti. Mentre il Consiglio regionale è alle prese con il nulla o con qualche

il Tapiro del giorno a salvatore Ciocca

Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Ciocca. Il delegato della Protezione civile non si è sentito in queste ultime ore tremende per i forti e violenti acquazzoni che hanno interessato la vicina provincia di Benevento. I cittadini molisani si son chiesti: ma esiste ancora un funzionale sistema e servizio di Protezione civile in Molise? E' un interrogativo di non poco conto visto e considerato che tutto, ormai, tace e si preferisce il silenzio. Così come le imprese edili attendono di conoscere quale sarà il percorso di completamento del post sisma.

servizio A pAginA 3


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TAaglio lto

2 18 ottobre 2015

Niente che risponda alle necessità della pianta organica, ma episodi dettatati per lo più da contingenze di ordine personale, politico e raramente con giusta motivazione di opportunità

A spizzichi e bocconi, con un avviso e l’altro, la Regione sta provvedendo a sistemare il personale delle Comunità montane in liquidazione

Il “vigile - guardiaboschi” (categoria C), dipendente di ruolo della Comunità montana “Matese” di Boiano Libero Grifone, in distacco presso il Servizio Controllo strategico, riforme istituzionali e controllo enti - sub regionali dell’Area Prima Abbiamo scritto delle migrazioni di personale nell’ambito del “Sistema Regione Molise”, con al centro la casa madre (Regione Molise) aperta ad accogliere e a distribuire i migranti nelle quattro Aree in cui l’Ente è strutturato e negli oltre 50 servizi in cui a loro volta le Aree sono costituite. Migranti fatti affluire e selezionati con appositi avvisi. Niente di organico, niente che risponda alle necessità della pianta organica, ma episodi dettatati per lo più da contingenze di ordine personale, politico e raramente con qualche giusta motivazione di opportunità o di reale bisogno. Le migrazioni riguardano soprattutto i dipendenti delle dismesse comunità montane. Gente cui il legislatore regionale, nel momento in cui, senza tener conto che il Molise è un territorio prevalentemente montano, ha deciso di privarsene, ha contestualmente legiferato che il personale sarebbe stato collocato nella rete istituzionale che fa capo alla Regione. Le Comunità montane sono in liquidazione da oltre due anni né pare che il traguardo della loro eliminazione sia prossimo. Per cui si assiste a decine di sog-

getti che vengono retribuiti in assenza di compiti da svolgere. E questo da oltre due anni. Pertanto, a spizzichi e bocconi, con un avviso e l’altro, la Regione sta provvedendo a mandarli in distacco presso i vari Servizi e gli assessorati. Tra gli ultimi avvisi, forse il più consistente, è quello del 15 di-

l’intervento Gentile Direttore, concordo pienamente con quanto scrive Dalla Torre oggi..In effetti il Molise, continuando a camminare sul sentiero che ha imboccato da tanti anni e destinato a cadere in una foiba in quanto i dati che si intrecciano tra di loro - economici e sociali ed altro -lo indicano chiaramente. Non ci vuole in algoritmo per prevedere in un futuro prossimo - dieci anni? -uno spopolamento giovanile della regione per trasmigrare, armi e cervello, in altri luoghi fuori Italia. I decessi superano le nascite, non viene piu’ trasferito qualcuno da altra parte d’Italia - al contrario con lo svuotamento degli uffici, le fabbriche sono vuote le strade sono al limite e la ferrovia e’ al capolinea. Forse saranno gli extracomunitari ad aumentare come sta avvenendo. I paesi sono abitati nella maggior parte da anziani

cembre 2014 emesso per il reperimento di 18 candidature. Di queste, 11 unità lavorative presso il Servizio Controllo strategico, riforme istituzionali e controllo Enti locali e sub regionali dell’Area Prima della Direzione generale della Giunta regionale; 4 unità lavorative presso l’Agenzia regionale di protezione civile; 1 unità

lavorativa presso il Servizio Assistenza territoriale della Direzione generale per la salute, e 2 unità lavorative presso il Servizio Risorse umane e organizzazione del lavoro dell’Area Prima della Direzione generale della Giunta regionale. La procedura di questi avvisi richiede che, al fine della valutazione del curriculum

professionale, le istanze siano trasmesse al direttore del Servizio Controllo strategico, riforme istituzionali e controllo enti - sub regionali dell’Area Prima, per essere esaminate e vagliate. Della sorte dei 18 dipendenti delle dismesse Comunità montane, dalla determinazione del direttore generale Di Mirco del 9 ottobre, siano riusciti a reperire unicamente quella che toccherà, in posizione di distacco, al “vigile - guardiaboschi” (categoria C), dipendente di ruolo della Comunità montana “Matese” di Boiano Libero Grifone, presso il Servizio Controllo strategico, riforme istituzionali e controllo enti - sub regionali dell’Area Prima. La combinazione dei dati anagrafici e professionali ci consente di dire che un Grifone guardiaboschi realizza una perfetta armonia; probabilmente risulterà tale nel Servizio Controllo strategico, riforme istituzionali e controllo enti - sub regionali dell’Area Prima. Almeno glielo auguriamo. Dardo

Ha ragione Dalla Torre, il Molise sta sprofondando da anni

con pensioni misere. Rammento che fino agli anni settanta molti anziani vivevano bene nei paesi in quanto possessori di pensioni della Social Security degli USA, in Molise

circa 600.000 -seicentomila - dollari che rimpinguavano le casse delle banche e delle poste. Ora non ci sono più. E si vede. Solo chi non vuol vedere né sentire. Sarebbe bello se co-

desto giornale si facesse carico di un effettivo riscontro degli abitanti molisani attualmente con un censimento, visto che quello ufficiale non ha prodotto alcun risultato. Tanto per gradire: ieri mattina, in un locale commerciale di Campobasso,c’erano una madre ed una figlia. Quest’ultima laureata in matematica - di un paesino qui vicini -e la madre raccontava, quasi piangendo, che la figlia sarebbe partita fra poco per la Francia, perché qui non trova collocazione. Un altro cervello in fuga. Ma quanti ne sono?E noi anziani assistiamo impotenti al teatro dei nostri politici che mi sembrano assetati.....Come diceva il bollettino Diaz? I resti di quello che fu ..risalgono....ecco ...noi molisani. Un saluto. AA


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3 18 ottobre 2015

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In regime di commissariamento non si bada a spesa. Circa 500mila euro per gli autoveicoli

Molise Acque, più che gli acquedotti si rinnova il parco delle auto Ignorata la competenza della Centrale unica di committenza In veste di commissario straordinario di Molise Acque, come in quella di direttore generale della Regione, gli ultimi giorni di vigenza di Pasquale Muro Di Mirco sono stati particolarmente intensi, avendo dovuto badare a tante cose e a tenere conto degli ultimi input del presidente Frattura, degli assessori e dei colleghi direttori di Area, e dell’universo amministrativo in cui il ruolo e la funzione della direzione generale, avendo un potere condizionante e di scelta, sono stati oggetto di forti sollecitazioni. Che il buon Di Mirco ha cercato di soddisfare anche con un intimo senso di liberazione, supponiamo. In questo suo finale sono fioccate determinazioni e provvedimenti amministrativi e organizzativi che sarebbero stati opportuni e necessari fossero stati adottati con ben altro anticipo. L’affastellamento di richieste e di soddisfacimenti è parso evidente. Chi ha potuto, ha cercato di ottenere ciò che voleva giocando appunto sulla disponibilità di un direttore generale con le valigie pronte. Nel concitato finale di Di Mirco commissario straordinario di Molise Acque, non senza sorpresa

abbiamo trovato l’emissione del bando di gara (Cig 6403482084) per il servizio a noleggio di lungo termine di 29 autoveicoli senza conducente. Importo di gara: 442.080,00 euro. Durata dell’appalto: 36 mesi. Procedura aperta, consegna delle offerte entro le ore 13

del 3 novembre 2015. Apertura delle offerte il 6 novembre 2015 alle ore 10 presso l’ufficio lavori pubblici di Molise Acque – Via De Pretis 25. Pasquale Mauro Di Mirco, com’è noto, il 15 ottobre ha concluso il suo rapporto con la Regione Molise, che lo aveva scelto nel 2013

nel ruolo di direttore generale dell’Ente perché con le sue prerogative di manager formato alla fucina lombarda rimettesse in sesto gli apparati interni e li disponesse a ben altra capacità d’azione. Crediamo abbia fatto del suo meglio ma la situazione in cui era ridotta la Regione Molise

era talmente compromessa che alla fine l’impegno profuso è riuscito prevalentemente a tenere dietro alle schizofrenie amministrative della giunta e del consiglio, nel solco di una consolidata attitudine clientelare ed elettoralistica. Il bando di cui facciamo riferimento potrebbe essere una prova. A qualcuno interessava fosse tempestivo al punto da indurre il commissario straordinario ad assecondarlo facendogli dimenticare che avendo la Regione Molise istituita e resa funzionante la Centrale unica di committenza, sarebbe stato saggio, oltre che coretto, che l’appalto di 29 autoveicoli da noleggio senza conducente, per un importo di circa mezzo milione di euro, fosse ad essa riservato. Qualcuno avrà pensato che magari ciò che Di Mirco si apprestava a determinare senza difficoltà, probabilmente non avrebbe trovato la stessa considerazione e/o accoglienza nel punto di vista del novello commissario di Molise Acque, Antonio Calise. Dardo

l’intervento Dopo il mancato accordo dello scorso 8 ottobre presso il Ministero del Lavoro, ci risulta che l’azienda stia procedendo con alcune lettere di licenziamento negli stabilimenti di Sulmona e Campobasso. Le voci fatte circolare in azienda dicono che i numeri, ancora non quantificati, sarebbero contenuti e dovrebbero servire da monito per i lavoratori per poter riaprire la trattativa sui licenziamenti “volontari” incentivati che l’azienda ha chiesto sin dall’inizio. Ricordiamo che l’azienda aveva dichiarato 232 esuberi ma, in seguito a insistenti richieste da parte delle Organizzazioni Sindacali, aveva aperto alla possibilità che queste 232 unità si trasformassero in 125, ufficialmente con una mobilità secondo il criterio della non opposizione, in pratica secondo il criterio di produttività camuffato da criterio

Vertenza 3 G, a pagare sono solo i lavoratori

tecnico-organizzativo. Questa rigidità aziendale nel proseguire nel disprezzo delle regole ha avuto come conseguenza il man-

cato accordo al Ministero. Se le informazioni attualmente circolanti negli stabilimenti fossero corrette, ci troveremmo di

fronte ad un’azienda che continua a seminare paura e mettere i lavoratori uno contro l’altro, preparando la strada ad un referendum che imporrebbe ai lavoratori la scelta di chi licenziare. La SLC CGIL ribadisce la sua disponibilità ad affiancare i lavoratori che, soprattutto quelli raggiunti da una lettera di licenziamento che non rispetti i criteri di anzianità e carichi di famiglia, decidessero di fare ricorso, poiché il criterio tecnico-organizzativo in un’azienda che svolge le attività della 3G non può essere considerato alla stregua degli altri in quanto i lavoratori vanno considerati fungibili. La SLC CGIL continua a ritenere

inaccettabile che sia posta una tale pressione sulle spalle dei lavoratori, ai quali viene chiesto di scegliere chi licenziare. Ci auguriamo che a nessuno venga in mente di mettere in piedi forzature di nessun genere che sortirebbero, come unico scopo, quello di mettere l’un contro l’altro i lavoratori facendo decidere ad una parte di essi il licenziamento della rimanente. Sarebbe una barbarie inqualificabile. Alla politica, specie quella locale, chiediamo con forza di pretendere dall’azienda serietà e, soprattutto, aiutare ad evitare spaccature fra i lavoratori. Soluzioni credibili sono state ampiamente prospettate all’azienda da tutto il sindacato unitariamente, condividere i licenziamenti non vuol dire non essere freddi nel dialogo, vuol dire abdicare al ruolo del sindacato. Slc Cgil Molise


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4 18 ottobre 2015

Gli Enti strumentali della Regione esistono e vanno messi in condizione di lavorare

L’Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, rurale e della pesca è stata chiamata a salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e della produzione vitivinicola Era auspicabile che la Regione Molise affinasse i propri apparati strumentali e ne disponesse in maniera intelligente l’operatività Da Ersam, passando per Arsiam, per approdare all’Arsarp: è il processo evolutivo di un Ente strumentale della Regione in materia di agricoltura prevalentemente, e di assistenza tecnica agli agricoltori e ai produttori della filiera agroalimentare. Oggi, dicevamo, il percorso evolutivo s’è fermato alla costituzione dell’Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, rurale e della pesca e, in attesa di formalizzare gli organi amministrativi, è nelle mani sapienti del commissario Antonio Iacobucci che, di pari passo, ha anche l’onere di liquidare definitivamente l’Ersam. Questa breve ricapitolazione tecnico/amministrativa dell’Arsarp coincide con due provvedimenti della giunta regionale coi quali all’Agenzia sono statti affidati compiti specifici in materia di conservazione e valorizzazione dell’ambiente e del territorio molisani, e il monitoraggio su larga scala da effettuarsi in tutti le aree vitivinicole della regione sulle varie fasi fenologiche della vite, fino al prodotto finito e imbottigliato e, nel contempo, fornire alle aziende vitivinicole assistenza tecnica, di campo e di cantina. Era prevedibile, anzi auspicabile, che la Regione Mo-

lise affinasse i propri apparati strumentali e ne disponesse in maniera intelligente l’operatività, approfittando delle congiunture favorevoli con cui è venuto a verificarsi l’adeguamento dell’ex Ersam ai progressi tecnologici nel settore agroalimentare e alle sensibilità ambientali a tutela della biodiversità che per larga parte distingue il territorio molisano e lo pone all’attenzione generale. Per ciò che concerne gli ecosistemi regionali, pare non sussistano situazioni di pericolo in ter-

mini di conservazione, anche se gli habitat dunali presentano una qualche fragilità in relazione ai fenomeni erosivi della costa e alla pressione antropica; il miglior assetto ambientale è invece quello degli habitat di montagna, per i quali, ai fini della loro conservazione, viene sottolineata l’importanza del pascolo. Da questa considerazione, cui vanno aggiunti i siti d’interesse comunitario (Sic) e i piani di gestione, nonché l’adozione delle misure di tutela e conserva-

zione, è scaturita l’opportunità e la necessità di assegnare all’Arsarp la redazione di adeguati strumenti gestionali da condividere con i territori interessati, in attuazione delle politiche di tutela contenute nelle Direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli”. Tra le priorità strategiche dovranno essere considerate: la realizzazione della Rete Ecologica del Molise; l’applicazione di un sistema di valutazione del monitoraggio che consenta di riformulare le norme di tutela e di attivare eventuali azioni di pianificazione ove ce ne fosse bisogno (ovvero un sistema che consenta di riclassificare le norme anche in funzione dei risultati raggiunti), e l’attivazione di forme di collaborazione tra gli enti locali finalizzata a creare una carta di dettaglio su ogni territorio comunale, che raccolga le esigenze dei territori e formuli “norme specifiche” di conservazione. Per ciò che concerne il monitoraggio delle aree vitivinicole,

l’Arsarp dovrà attuare una pianificazione e una progettazione delle azioni da porre in essere, e nel contempo provvedere a reperire le risorse umane necessarie. In particolare, la giunta regionale ha dato incarico al commissario Iacobucci di porre in essere la progettazione che, tra l’altro, dovrà prevedere le modalità con cui procedere al monitoraggio; l’impostazione di un database che consenta di avere la situazione sotto controllo, in tutte le fasi fenologiche della vite e durante la vinificazione; la verifica di incidenza percentuale di patologie di eventi calamitosi e di incuria o cattiva gestione dei vigneti da parte dei viticoltori e l’avvio di un programma di divulgazione e di assistenza tecnica alle aziende nelle quali si riscontra l’insorgenza di problematiche che non consentono di ottenere prodotti di alta qualità. Gli Enti strumentali esistono e vanno posti nella condizione di lavorare. L’Arsarp ha una tradizione organizzativa e operativa che gli viene da lontano, e vuole ulteriormente incentivarla. Dardo

“Frane e alluvioni, attenzione ai territori”

CAMPOBASSO. Mobilitarsi concretamente non solo per riparare i danni causati da una tale situazione di emergenza, ma anche per creare un programma efficiente di interventi per la prevenzione”. È quanto ha chiesto Aldo Patriciello, eurodeputato e membro della Commissione Ambiente al Parlamento europeo, in una proposta di risoluzione inoltrata all’attenzione della Commissione europea a seguito dei violenti nubifragi che hanno interessato vaste zone del sud Italia negli ultimi giorni. Una mozione – quella presentata a Bruxelles dall’europarlamentare molisano – in cui si sottolinea il grave stato di dissesto idrogeologico in cui versano molte zone urbane del Mezzogiorno come, ad esempio, la città di Benevento, gravemente danneggiata dallo straripamento del fiume Calore. Da qui la richiesta di aiuto alle istituzioni europee, ed un esplicito invito all’esecutivo guidato dal Presidente Juncker a “rafforzare il suo impegno

A chiedere e sollecitare interventi da parte dell’Ue, l’eurodeputato Aldo Patriciello per la promozione del Mezzogiorno, una zona che costituisce una grande risorsa per l’Italia e per l’Europa e che non deve essere trascurata”. “La gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti”, commenta Patriciello. “La frequenza con cui assistiamo, purtroppo, al ripetersi di tali fenomeni impone a tutti una particolare attenzione per quanto riguarda le misure di prevenzione e di messa in sicurezza dei territori a

rischio di dissesto idrogeologico. Ora però – prosegue l’eurodeputato azzurro – è necessario attivarsi immediatamente in soccorso dei Comuni colpiti e della cittadinanza: spetta alle istituzioni fare la propria parte ed essere, concretamente, a fianco dei tanti amministratori che sono in difficoltà in queste ore”. “Mi auguro che il Governo proclami subito lo stato di emergenza e, una volta ricevuta la domanda dalle Regioni , richieda al più presto all’Unione Europea l’accesso al Fondo europeo di solidarietà che, lo ricordo, è stato istituito nel 2012 proprio con lo scopo di fornire un aiuto immediato ai territori colpiti da calamità naturali come quella di questi ultimi giorni”, conclude Patriciello.


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5 18 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Stabilite le modalità di assegnazione e le categorie e le figure professionali autorizzate

Il lato straordinario delle ore straordinarie alla Regione è averle decise ad ottobre e non all’inizio dell’anno Così com’è lo straordinario è un’appendice di favoritismo e di clientelismo, nonché di discriminazione nell’ambito del personale dipendente e un sostanziale spreco di risorse finanziarie Il direttore generale della Regione Molise con una propria determinazione dell’8 ottobre ha stabilito le modalità di assegnazione e le categorie e le figure professionali autorizzate allo svolgimento di ore di lavoro straordinario. Che lo abbia fatto nella prima decade del decimo mese dell’anno non pare essere una decisione particolarmente razionale. Ma tant’è. La razionalità in molti atti amministrativi regionali è merce rarissima. Stando alla determinazione del direttore generale che ha indicato analiticamente le categorie e le figure professionali autorizzate a fare lo straordinario, si dovrebbe svolgere dall’8 ottobre al 31 dicembre 2015. A meno che, ma non è detto, il provvedimento non è stato adottato a sanatoria. In quanto gli autisti avranno guidato, gli addetti alle segreterie degli amministratori avranno assistito i loro munifici datori di lavoro, e tutte le altre categorie e figure professionali autorizzate, avranno fatto altrettanto. Un provvedimento del genere, diciamolo, ha senso se preso e reso operativo a cominciare dal primo giorno dell’anno e non quasi alla fine. Ma alla Regione Molise tutto è aggiustabile, adattabile, conformabile, e questo è un esempio che poniamo all’attenzione di coloro che la guardano con occhio disattento e benevolo. Inoltre, la parzialità del provvedimento è certamente destinata a sollevare

polemiche tra il personale, avendo in se stesso la natura di un beneficio spesso utilizzato come un’aggiunta alla retribuzione e non contropartita di lavoro. Sia come sia, dello straordinario, su decisione del direttore generale Di Mirco, nel 2015 beneficeranno le categorie e le figure professionali che seguono: il personale addetto alla guida delle autovetture per il trasporto di dipendenti, fino a un massimo individuale di 180 ore annue (15 ore mensili); il personale assegnato alle segreterie particolari del presidente della Giunta Regionale, del Presidente del Consiglio regionale e degli Amministratori, secondo la disponibilità del proprio budget (mai detto popolare in questo

CAMPOBASSO. Soddisfatto si è dichiarato il senatore Roberto Ruta per i provvedimenti adottati dal governo in materia agricola. “Il mio non è un plauso a tutto ciò che è inserito nella legge di Stabilità ma devo affermare la mia assoluta approvazione per ciò che riguarda gli interventi sul settore agricolo, per il quale in prima persona mi sono speso per inserire emendamenti che vanno a vantaggio delle nuove generazioni di imprenditori. Meno tasse e più semplificazione e investimenti per sostenere un settore strategico anche per la lotta alla disoccupazione e per incentivare le nuove generazioni verso la scelta di investire la propria esistenza in questo settore”. Per quantificare il vantaggio che si otterrà da qui in avanti, Ruta si affida a un esempio pratico: “Un’azienda di produzione di latte, con un fatturato da 400mila euro, beneficerà di 3.100 euro di taglio Irap, 1.800 euro di taglio Imu, oltre a 5.600 euro di aumento compensazione Iva, per un totale di 10.500 euro di tasse

caso è più valido: “Chi sta vicino al fuoco si riscalda”); il personale addetto alla guida delle autovetture degli Amministratori, fino a un massimo individuale di 60 ore di lavoro straordinario mensile elevabili a 80 nel caso vi sia un unico autista a disposizione; il personale regionale che svolge la propria attività lavorativa presso il Servizio di Gabinetto del presidente della Regione e degli Affari Istituzionali, nel limite di 80 ore annue; il personale regionale che svolge la propria attività lavorativa senza intermediari presso la direzione generale della giunta regionale (Servizio avvocatura), nel limite di 100 ore annue; il personale regionale che svolge la propria attività lavora-

tiva presso il Servizio statistico e a supporto del Direttore generale, nel limite di 150 ore annue; il personale regionale che svolge la propria attività lavorativa presso il Servizio controllo strategico, riforme istituzionali e controllo Enti Locali, nel limite di 30 ore annue; il personale regionale che svolge la propria attività lavorativa presso il Servizio Risorse strumentali e servizi generali, logistica, patrimonio e demanio, nel limite di 100 ore annue; il personale regionale che svolge la propria attività lavorativa presso il Servizio Risorse finanziarie, bilancio e ragioneria generale, nel limite di 290 ore annue, nel rispetto, comunque, del limite individuale massimo di

180 ore annue; il personale regionale che svolge la propria attività lavorativa presso il Servizio Risorse umane e organizzazione del lavoro, nel limite di 290 ore annue, nel rispetto, comunque, del limite individuale massimo di 180 ore annue; il personale regionale che svolge la propria attività lavorativa presso il Servizio Edilizia pubblica e residenziale, nel limite di 10 ore annue; il personale regionale che svolge la propria attività lavorativa presso il Servizio Assistenza territoriale, nel limite di 50 ore annue. Balza evidente lo squilibrio di ore in favore (ad libitum) del personale assegnato alle segreterie particolari del presidente della giunta regionale, del presidente del consiglio regionale e degli amministratori, secondo la disponibilità del rispettivi budget, e la miseria delle 10 ore annue per il personale del Servizio edilizia pubblica e residenziale. Lo straordinario così com’è gestito, autorizzato, e realizzato è un’appendice di favoritismo e di clientelismo, nonché di discriminazione nell’ambito del personale dipendente (non solo alla Regione Molise). E un sostanziale spreco di risorse finanziarie. Più che dare a chi ha già, sarebbe il caso che venisse dato a chi non ha (lavoro).

Dardo

Ruta: “Per l’agricoltura tanti i fondi stanziati” in meno. Risparmiando 8.800 euro. In questo modo crediamo davvero di creare un incentivo alla creazione d nuove imprese”. Un altro intervento apportato dalla legge in esame prevede 140 milioni per le assicurazioni contro la calamità naturali e 45 milioni per il rinnovo delle macchine agricole. “In questi mesi – ha spiegato Ruta – abbiamo assistito a tante tragiche morti sul lavoro a causa anche di mezzi agricoli fatiscenti. Con questo investimento si cercherà di incentivare l’acquisto di nuovi mezzi di lavoro. Questa misura – ha continuato – ha l’obiettivo di favorire l’innalzamento degli standard di sicurezza a favore dei lavoratori, l’abbattimento delle emissioni

inquinanti e l’aumento dell’efficienza delle prestazioni”. Un passo in avanti si è effettuato anche in tema di razionalizzazione degli enti: “Siamo passati da nove a quattro enti – spiega in conclusione l’esponente del PD, sottolineando –. L’obiettivo sarà quello di averne uno solo. In questa maniera l’imprenditore avrà un unico interlocutore al quale potrà affidarsi per tutte le operazioni del caso. La Legge di Stabilità, per il momento, prevede che l’Istituto Sviluppo Agroalimentare (ISA) e la Società Gestione Fondi per l’Agroalimentare (SGFA) vengano incorporati nell’ Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA)”.



Campobasso

7 18 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Chierchia, non hai più la maggioranza” Il gruppo Civico al Comune di Campobasso punta l’indice sull’assessore all’Urbanistica CAMPOBASSO. “Due consigli comunali durissimi quelli che si sono svolti lo scorso mercoledi ed oggi al comune di Campobasso e la coalizione civica attacca il vicesindaco dicendole a chiare lettere “non hai più una maggioranza”. Lapidari i consiglieri Coralbo, Cancellario, Pilone e Tramontano, che ormai non fanno più sconti ad una maggioranza, e in particolar modo ad un Partito democratico, che a loro dire non fa più sintesi su nessun argomento, ma soprattutto paralizza un

settore nevralgico come l’urbanistica paralizzando di fatto un tessuto economico fondamentale per la nostra città e per i nostri concittadini. Abbiamo assistito a due consigli comunali nei quali la maggioranza ha lasciato solo in aula il suo assessore cercando scappatoie e stratagemmi che rasentano il ridicolo. Cosi la coalizione civica rappresenta alla stampa il modo di operare di una maggioranza che sui temi di urbanistica appare sempre più sbandata. E’ drammatico far cadere da mesi il nu-

mero legale in aula, ogni qual volta si parli di urbanistica, continuano i civici, ma è ancora più drammatico assistere all’ipocrisia politica di un Sindaco che in TV, sui giornali e nei comizi elettorali, molti dei quali avvengono in aula consiliare, proclama soluzioni rapide per i cittadini, ma poi al momento della verità finge di non vedere che ormai, dopo poco più di un anno, non ha i numeri per governare. Sono circa venti i procedimenti di carattere urbanistico che devono o dovrebbero essere discussi

in consiglio, continua ancora la coalizione civica, spaziano dall’edilizia residenziale a quella convenzionale passando per le attività produttive, ma siamo ancora fermi a capire chi deve firmare i provvedimenti e soprattutto se sono di competenza del consiglio, della giunta o del dirigente. Per governare un capoluogo ci vogliono idee, coraggio, capacità politiche e consenso, chiudono i consiglieri di opposizione, ma questa maggioranza ha perso completa-

mente la bussala con l’aggravio di trascinare giù con se liberi cittadini imprenditori e l’intera società civile. Un rimpasto di giunta è doveroso, e dovrebbe essere chiesto e voluto sopratutto da chi di fatto non è più sostenuto dai propri uomini. Michele Coralbo Marialaura Cancellario Francesco Pilone Alberto Tramontano

Truffa agli anziani denunciato napoletano dai Carabinieri I Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno denunciato in stato di libertà un quarantenne di origini campane responsabile di truffa ai danni di un anziano. Questi i fatti: lo scorso 24 settembre due uomini a bordo di una Fiat Idea di colore blu avevano simulato di esser stati urtati da un ottantaseienne che viaggiava a bordo della sua autovettura e, scendendo dall’auto, si erano qualificati come Carabinieri chiedendo all’anziano 200 euro per risolvere bonariamente la vicenda. La vittima aveva con se’ solo cento euro e i due malfattori si erano subito mostrati disponibili ad accompagnarlo presso un atm di un centro commerciale del capoluogo dove l’uomo aveva ritirato altri cento euro che aveva consegnato ai due finti Carabinieri i quali, non paghi, raggirando il signore, si erano fatti consegnare la carta bancomat ed i relativo pin. Le indagini subito poste in essere dai Carabinieri della Stazione di Campobasso hanno permesso, attraverso la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza del centro

commerciale dove era stato fatto il prelievo, di individuare l’autoveicolo, risultato intestato al napoletano A.L. classe 1971. Lo stesso è stato immediatamente riconosciuto dai militari per essere già stato in precedenza deferito alla competente A.G. per una medesima fattispecie delittuosa; l’approfondimento investigativo ha consentito altresì di denunciare il medesimo per illecito utilizzo di carta di pagamento per avere effettuato un altro successivo prelievo dell’importo di 500 euro presso lo stesso ATM. La stessa carta bancomat è stata di seguito utilizzata presso esercizi commerciali in Campania per effettuare degli acquisti. A.L., destinatario del foglio di via obbligatorio dal comune di Campobasso emesso proprio sulla base di una richiesta dei Carabinieri della Stazione del Capoluogo per la consumazione di identiche fattispecie delittuose, è stato altresì deferito per aver violato il citato provvedimento. L’individuazione dell’autore del reato non è la prima fatta dai Carabinieri della Compagnia di Campobasso che hanno in

altre occasioni proceduto all’arresto, in flagranza di reato, di soggetti sempre provenienti dalla limitrofa Campania dediti al compimento di truffe in danno degli anziani. Proprio a questi ultimi si rivolge l’invito a non cedere alla richiesta di denaro da parte di sconosciuti per risolvere bonariamente controversie derivanti da finti sinistri stradali nei quali i malfattori simulano di essere coinvolti o da persone che contattano le vittime telefonicamente richiedendo danaro da consegnare ad un incaricato che li raggiungerà riferendo che quei soldi servono per pagare l’assicurazione scaduta di autoveicoli in suo a loro prossimi congiunti i quali avrebbero causato incidenti e che sarebbero in grosse difficoltà. Il suggerimento è sempre quello di contattare il 112 e richiedere immediatamente sul posto l’intervento delle Forze di Polizia per accertare la veridicità di quanto dagli abili truffatori ipotizzato.

Onav, il Corso per assaggiatori di vino Affinare le tecniche di degustazione per conoscere meglio il vino Sono aperte le iscrizioni per il nuovo corso di I° livello dell’Onav, per il conseguimento della Patente di “Assaggiatore di Vino”(riconoscimento giuridico D.P.R. 8/7/1981 n. 563) e conseguente iscrizione all’Albo Nazionale degli Assaggiatori di Vino. Il corso si articolerà in 18 lezioni teorico-pratiche con frequenza settimanale, il VENERDI’ sera dalle ore 20.30 alle ore 22.30. Complessivamente saranno degustati oltre 60 vini. Dopo le 18 lezioni è prevista la sessione d’esame con prova scritta e prova di degustazione di 5 vini. Il corso è aperto a tutti, anche a chi è privo di qualsiasi esperienza! La quota di partecipazione è comprensiva di: Iscrizione all’Onav per due anni (2016-2017), abbonamento biennale alla rivista L’Assaggiatore, testo didattico, materiale didattico, valigetta Onav con i 6 calici da degustazione. Per informazioni, mail: campobasso@onav.it www: www.onav.it Di seguito le date e il programma didattico delle lezioni: Venerdì 25/09/2015 1° Cos’è l’ONAV e chi è l’Assaggiatore Presentazione dell’ONAV e ruolo del socio assaggiatore. La vite e il vino nel mondo. Brindisi inaugurale. Venerdì 02/10/2015 2° Scoprire i sensi e la loro memoria Elementi di fisiologia dei sensi, stimoli e loro percezione. Prova pratica di memoria olfattiva su odori semplici. Degustazione 2 vini. Venerdì 02/10/2015 3° Quanto siamo sensibili al gusto? Le soglie gustative. Cenni di anatomia e fisiologia del gusto Prova pratica di sensibilità gustativa. Degustazione 2 vini. Venerdì 09/10/2015 4° Saper assaggiare Tecnica di assaggio dei vini. La scheda di degustazione.

Prova pratica: degustazione 4 vini Venerdì 16/10/2015 5° Legislazione ed etichetta dei vini L’etichetta dei vini e la tutela dei consumatori. La legislazione e la classificazione dei vini: la piramide della qualità. Prova pratica: degustazione 4-5 vini. Venerdì 23/10/2015 6° La vite, origine di tutto Concetti elementari di viticoltura. Composizione strutturale dell’uva. Rese in mosto. Prova pratica: degustazione 4 vini. Venerdì 30/10/2015 7° Enologia - Dal grappolo al mosto I componenti del mosto. La maturazione dell’uva. Vendemmia e trasporto delle uve. La struttura della cantina. I recipienti vinari. Prova pratica: degustazione 4-5 vini. Venerdì 08/11/2015 8° Enologia - Il mosto si trasforma I processi biologici della vinificazione: fermentazioni alcolica e malolattica. Composti principali e secondari dei due fenomeni. Prova pratica: degustazione 4 vini Venerdì 13/11/2015 9° Enologia - La vinificazione in rosso Vinificazione in rosso: i diversi passi del processo dalla pigiatura ai travasi. Prova pratica: degustazione 3 vini. Venerdì 13/11/2015 10° Enologia - La vinificazione in bianco Vinificazione in bianco: le fasi del processo, dalla pressatura alla conservazione. Prova pratica: degustazione 3 vini. Venerdì 20/11/2015 11° Enologia - La vinificazione in rosso alternativa

Vinificazione in rosso alternativa: i vini rosati. Vinificazione con macerazione carbonica: i vini novelli. Prova pratica: degustazione 4 vini. Venerdì 20/11/2015 12° Enologia - L’affinamento del vino Affinamento, stabilizzazione, invecchiamento, imbottigliamento. Prova pratica: degustazione 4 vini. Venerdì 27/11/2015 13° A volte qualcosa non va I principali parametri analitici dei vini. Le alterazioni e i difetti dei vini. Prova pratica: degustazione 4 vini Venerdì 04/12/2015 17° Approfondimento Approfondimento. Prova pratica: degustazione 5 vini. Venerdì 11/12/2015 14° I vini speciali con spuma I vini speciali spumanti. Metodo classico e metodo Charmat. Prova pratica: degustazione 3 vini. Venerdì 11/12/2015 15° I vini speciali senza spuma I vini speciali senza spuma. Vini liquorosi, aromatizzati e mistelle. I vini passiti. Prova pratica: degustazione 3 vini. Martedì 15/12/2015 16° Il vino fa bene? Orgoglio e pregiudizi Vino e salute. Il valore alimentare del vino. Prova pratica: degustazione 5 vini. Venerdì 08/01/2016 18° Rivediamo insieme il programma Ripasso generale. Prova pratica: degustazione 4 vini. Venerdì 15/01/2016 20:00 Esame finale Prova teorica scritta Prova pratica di degustazione di 5 vini. Per informazioni, email: campobasso@onav.it www: www.onav.it



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Isernia

18 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

“Isernia scompare, ribelliamoci” Il segretario di Fratelli d’Italia, Di Sandro, lancia il suo appello ISERNIA. Prima la Prefettura, ora la Questura e il comando provinciale dei Vigili del Fuoco. E Isernia resta una città che entro dodici mesi si svuoterà del suo ruolo di capoluogo di provincia. Per questo motivo domani alle 18 davanti alla sede di Palazzo Berta ci sarà una manifestazione di protesta. Anche se davanti alle decisioni pubblicate dalla Gazzetta ufficiale poco si può fare. Intanto l’ex consigliere regionale Filoteo Di Sandro interviene sulla vicenda, forse spe-

rando di ottenere quel consenso popolare che lo potrebbe riportare sulla cresta dell’onda. “Hanno tolto la provincia di Isernia - sostiene - Chiudono la prefettura, il comando dei vigili del fuoco, ecc. Ma i nostri parlamentari che fanno? Sono tutti amici di Renzi e sostengono il governo! Mi auguro che anche il consiglio regionale voglia prendere al più presto posizioni forti e di protesta nei confronti del governo. Isernia non può morire. Ribelliamoci”.

“Ius soli, fermare la legge” CasaPound mette striscioni in 80 città e lancia referendum abrogativo ISERNIA. “No Ius Soli. La cittadinanza non si regala”. È questo il testo degli striscioni affissi nella notte in 80 città italiane da CasaPound Italia. Il riferimento è alle modifiche alla legge sulla cittadinanza votate alla Camera e ora in discussione al Senato. Cpi ha inoltre annunciato la raccolta

firme per un referendum abrogativo nel caso in cui la nuova legge passasse anche a Palazzo Madama. “La demolizione della cittadinanza – spiega Cpi – è solo l’ultimo tassello di un più generale attacco alla nostra sovranità, iniziato con il colpo di stato finanziario del 2011, proseguito con l’inse-

diamento di ben tre governi senza chiaro mandato popolare e con l’apertura indiscriminata delle frontiere. Dopo aver distrutto lo Stato e spolpato l’economia, ora vogliono sostituire il popolo italiano con altri popoli. Un progetto criminale e folle, che si inserisce in quel business che ‘rende più della

droga’ di cui parlava Salvatore Buzzi e che non ha cessato di produrre dividendi. Un progetto a cui CasaPound si opporrà con tutti i mezzi politici. A chi vuole cancellare l’Italia dalla storia – conclude CasaPound – ricordiamo che ci sono ancora alcuni italiani che non si arrendono”.

A fuoco una cantina A Venafro attimi di paura per la presenza nel locale di bombole di gas VENAFRO. Attimi di paura per un incendio di alcuni elettrodomestici in una cantina interrata di un condominio sito a Venafro zona Via Campania.Il fumo denso ha reso l’aria acre e irrespirabile, per poter domare l’incendio i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Isernia hanno dovuto utilizzare auto-

prottetori per farsi strada tra il fumo denso, guidati dalla termocamera per trovare l’incendio. Parzialmente interessate dall’incendio anche alcune bombole di GPL. Lievi danni alle strutture senza pregiudicarne la stabilità.

Torna la “Trignolata” A Bagnoli del Trigno una domenica alla scoperta della natura e delle proprietà dei “Trigni” BAGNOLI DEL TRIGNO. Domenica 25 ottobre a Bagnoli del Trigno si rinnova, per il terzo anno, l’appuntamento con “La Trignolata”. Una giornata a contatto con la natura, un originale raccolta di gruppo ed una gara di conferimento de “i Trigni”, drupe di Prunus Spinosa che racchiudono molteplici proprietà. La giornata parte alle nove e trenta del mattino con un convegno su: “Ricerca e uso in fitoterapia oncologica del Prunus Spinosa”. Momento molto atteso per apprendere, direttamente dal team che le ha curate, i progressi delle ricerche svolte presso l’Istituto Superiore di Sanità nell’ arco di oltre due anni ormai. Ma anche le ultime novità in merito alla produzione di un preparato a base di prunus spinosa, reso disponibile nelle ultime settimane dalla azienda Biogroup. Al tavolo dei relatori, la Dott.ssa Stefania Meschini, Ricercatrice presso il reparto di “Metodi Ultrastrutturali per le Terapie Innovative Antitumorali” dell’ Istituto Superiore di Sanità; il Dott. Franco Mastrodonato, Presidente della SIMeB, Società Italiana di Medicina Biointegrata; il prof. Sebastiano Delfine, Docente dell’ Università del Molise; il dott. Giovanni Occhionero, Chimico e tecnologo farmaceutico, docente IMeB; il

dott. Franco Rossi, agronomo, esperto in piante officinali. Alle 10.30, dopo la formazione delle squadre, i gruppi di raccoglitori potranno inoltrasri nelle zone verdi circostanti l’abitato di Bagnoli del Trigno, alla ricerca di queste colorate drupe dal colore intenso e dalle molteplici proprietà. Le operazioni di raccolta dovranno essere svolte nel pieno rispetto della natura. Alle 13.30 è previsto il conferimento presso lo stabilimento di Officine Naturali. A seguire, il pranzo con un menu’ particolarmente originale, a base di specialità alle piante officinali e aperto dalla degustazione del “trignolino spritz”. Nel pomeriggio, la premiazione dei vincitori. In caso di cattivo tempo la manifestazione si svolgerà ugualmente per quanto riguarda le attività al coperto, ovviamente non sarà possibile procedere alla raccolta in campo del Prunus Spinosa. L’evento è promosso dal Centro Studi e Ricerche Cosmo de Horatiis e dall’ Associazione Culturale “La Chiave della Salute”. Per informazioni, è a disposizione la segreteria organizzativa al numero 0874 870256. Le iscrizioni, entro il 23 ottobre, potranno essere effettuate sul sito www.plantatour.it o telefonando al n. 0874870510



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Termoli

18 ottobre 2015

Tutto quello che gli altri non dicono senza alcun finanziamento pubblico

Per la Fiat un fermo di produzione? Un mancato accordo tra gli operatori della centrale termica e la società Edf Fenice TERMOLI. “Nei prossimi giorni lo stabilimento Fca di Termoli rischia il fermo della produzione a causa di un mancato accordo tra gli operatori della centrale termica e la società Edf Fenice che nel 1999 ha acquisito da Fiat impianti e personale che forniscono i principali vettori energetici della produzione”. E’ la denuncia che arriva dalla Rsu di Fismic e Fiom. “Nel mese di aprile 2015 le Rsu Fenice avevano richiesto un incontro con la direzione aziendale per analizzare la questione della cattiva gestione della Cigo e dello straordinario. Difatti, pur sapendo che i due istituti

sono in netto contrasto tra di loro la Fenice (l’azienda), durante i fine settimana disponeva alcuni lavoratori in Cigo e altri comandati a straordinario. Convocate le Rsu anziché affrontare i problemi sollevati dai

rappresentanti sindacali, la Fenice annuncia di voler cambiare i turni di lavoro motivando la decisione con l’insostenibilità dei costi dello straordinario domenicale. Tale nuova turnazione – si legge in

una nota stampa – è peggiorativa rispetto a quella attuale in questi mesi ci sono stati svariati incontri durante i quali le Rsu hanno anche presentato soluzioni alternative attraverso le quali veniva garantita la presenza a minor costo per l’azienda e senza dover ricorrere allo straordinario ma l’azienda volendo risparmiare oltre ha proposto turnazioni sempre più peggiorative dal punto di vista economico, di vita sociale e di stress mentale creando di-

sparità tra i lavoratori. Lavoratori che di disagi ne hanno già molti visto che per la tipologia di lavoro che effettuano sono presenti sugli impianti la maggior parte del fine settimana oltre che alle più importanti festività come Natale, Capodanno, Pasqua e Ferragosto. Con questa turnazione l’azienda vorrebbe aumentare le domeniche lavorative e togliere dei soldi dalle tasche degli operai, e solo agli operai. Tutto questo in un periodo dove la crisi per Fca sembra superata con la ripresa a pieno della produzione e con l’avvio di nuovi impianti per la produzione di nuovi motori”.

“No alle trivelle, Sì alla salute” Il convegno è stato organizzato dal Comitato di difesa ambiente del Molise

TERMOLI. Si è svolto in sala consiliare il convegno dal tema “No alle Trivelle Sì alla Salute”, organizzato dal Comitato di difesa ambiente e salute del Molise. A prendere parte all’incontro il professore Enzo di Salvatore, del coordinamento nazionale No triv che ha approfondito il tema dei quesiti referendari per scongiurare le trivellazioni sul territorio nazionale. “La situazione è a un punto critico spero non di non ritorno. In realtà sono qui anche per

parlare soprattutto del referendum perché come è noto 10 regioni hanno depositato sei quesiti referendari presso la corte di cassazione che si pronuncerà entro il 30 ottobre prossimo si spera per la regolarità dei quesiti presentati dopo di che la questione passa sul tavolo della corte costituzionale e se saranno dichiarati ammissibili si potrà votare nella domenica compresa tra il 15 aprirle e il 15 giugno 2016. Sono qui – ha continuato Di Salvatore – per parlare anche di un progetto petrolifero che riguarda anche il mare Adriatico e la costa di questa regione perché è stato rilasciato un decreto di compatibilità ambientale alla Spectrum Geo e dopo la compatibilità ambientale poterebbe esserci il decreto che autorizza la tecnica di prospezione cioè di ricerca tramite l’air gun e in alcuni casi queste attività si svolgeranno entro le 12 miglia marine e anche entro le 5 miglia marine a volte. La costa molisana è fortemente interessata da questo. Diversi comuni abruzzesi hanno già fatto un ricorso al Tar Lazio e la Provincia di Teramo.

La cittadinanza si spera faccia la sua parte con la questione referendaria, l’8 novembre abbiamo organizzato una riunione a Roma e i cittadini sono invitati a partecipare perché si parlerà proprio di come organizzare i referendum. Sono 10 consigli regionali che quasi sempre hanno votato all’unanimità che significa non soltanto i consiglieri di maggioranza nel caso delle otto regioni perché poi ci sono due re-

gioni a guida Lega e centrodestra ossia il Veneto e la Liguria. Il fatto che abbiano votato all’unanimità sta a dimostrare che la questione è politicamente trasversale”. A questo punto non resta che attendere l’evolversi della questione, fatto sta che la lotta alla tutela dell’ambiente ha sinora interessato dieci consigli regionali, di cui otto del Partito democratico.

Agguato a noto commerciante

Un rapinatore solitario ha sfilato all’uomo duemila euro e un orologio d’oro TERMOLI. Secondo agguato con rapina a un noto imprenditore immobiliare di Termoli attorno alle 20.30 in via Cuoco, nel garage dove l’uomo d’affari va a lasciare la propria auto. Dinamica identica a quanto accaduto il 4 marzo scorso. Allora il rapinatore solitario sfilò via poco più di duemila euro in contranti e un orologio d’oro. Stavolta solo l’orologio. Il 60enne, di rientro a casa dopo una giornata intensa di lavoro, ha vis-

suto un’appendice piuttosto sgradita. Ad attenderlo il bandito che bene conosce i suoi spostamenti. All’arrivo nel box lo ha minacciato e costretto a farsi consegnare un orologio. Per fortuna, pare che non ci siano state altre conseguenze. Il malvivente si è poi dileguato nel nulla. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di polizia di Termoli, che hanno riportato la testimonianza del 60enne e avviato le indagini.



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